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Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Gennaio 2005
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Web alimentazione e benessere |
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DALLA SICILIA ACCORDO FRA PRODUTTORI E COMMERCIO |
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Di fronte alla crisi degli agrumi un patto chiaro a favore dei consumatori - Il primo esempio di filiera accorciata riguarda arance Tarocco di Francofonte e limoni Femminello Protagonisti il Consorzio Le Buone Terre, Fedagromercati e Fida. Il 2004 è stato caratterizzato da una diminuzione del consumo di ortofrutta che non ha risparmiato gli agrumi. Inoltre, vi sono state polemiche sui prezzi, con scambi di accuse o di punzecchiature fra i vari componenti della filiera. Da Francofonte, città in provincia di Siracusa dove si coltivano arance Tarocco di alto livello e limoni Femminello, viene un¹azione a favore dei consumatori, salvaguardando reddito di produttori, intermediari (i grossisti dei Mercati Agroalimentari) e dettaglianti. "Abbiamo adottato un protocollo che ci consente di controllare la filiera e i prezzi", ha spiegato Sebastiano Barresi, Presidente del Consorzio Le Buone Terre di Francofonte, presentando venerdì 14 gennaio a Milano l¹accordo. E¹ un modo importante (anche per la salute del consumatore, non solo per la sua tasca) per contrastare la disaffezione che da più parti si avverte nell¹acquisto di frutta. Nei primi 10 mesi del 2004, secondo le rilevazioni di Iha Italia, le famiglie italiane hanno acquistato meno agrumi riducendo anche la spesa.: 1.005.000 tonnellate contro 1.051.700 del 2003 portano ad un 4,37% in quantità e un 3,27% in valore 1.172,3 milioni di Euro nel 2004 contro 1.212 milioni di Euro dei primi 10 mesi del 2003 fanno registrare un 3,27%). L¹acquisto medio per famiglia è passato dai 51,8 kg del 2003 ai 48,1 kg del 2004. Se il confronto si effettua sul triennio (2004-2002, sempre periodo gennaio-ottobre) il totale agrumi acquistato cala del -6,14%. Pari a un vistoso meno 65.800 tons. La spesa nel triennio è diminuita a 1.172 milioni di Euro nel 2004 3,9% sui 1.220 milioni del 2002). I limoni nel triennio perdono il 19,71% in quantità, con gli acquisti delle famiglie che scendono a 172.700 tons. La spesa (215,7 milioni di Euro nei primi dieci mesi del 2004) si è ridotta del 11,91% rispetto ai 244,9 milioni di Euro del periodo gennaio-ottobre 2003 e del 15,65% sui 255,7 del 2002. Per le arance si riscontra un calo in volume e un incremento in valore. Nei primi 10 mesi del 2004 le famiglie ne hanno acquistato 587.300 tons (2,60% sul 2002 e il 2,34% sul 2003). L¹acquisto medio per nucleo familiare è sceso dai 32,2 kg del 2002 ai 30,4 kg del 2004 (-5,59%). L¹incremento (+3,17%) delle famiglie acquirenti e del prezzo medio (+3,96% sul 2002 e +1,94 sul 2003) ha portato la spesa del 2004 a 617,5 milioni di Euro (+1,00% sul 2002), con un 0,11% sul 2003. Il primo accordo fra produzione e commercio. Dalla Sicilia viene un esempio che valorizza il consumo di agrumi di grande qualità e costituisce un modello che può essere applicato anche ad altre produzioni. Fida (Federazione Italiana Dettaglianti dell¹Alimentazione), Fedagromercati (Federazione Nazionale delle Associazioni degli Operatori dei Mercati Agroalimentari) e il Consorzio ³Le Buone Terre² di Francofonte hanno stipulato un Protocollo che consentirà di far giungere agrumi (Tarocco e Femminello) di alta qualità a prezzi controllati e vantaggiosi in 1.630 negozi di ortofrutta fra cui 850 a Milano e provincia, 265 a Torino e provincia, 277 a Bologna e provincia e 238 a Verona e provincia. Ma altri stanno aderendo anche in Liguria e nel Triveneto, per cui si potrebbe arrivare entro breve a superare ³quota² 2.000. "Questa degli agrumi di Francofonte ha annunciato a Milano Lanfranco Morganti, Presidente di Fida- può essere l¹inizio di una fase in cui si apriranno altre ³filiere controllate² (o accorciate se si vuole)". Il Protocollo firmato il 4 novembre 2004 ribadisce che si promuove ³una filiera Œconcordata¹ e cioè un percorso produttivo e distributivo che garantisce la selezione di un prodotto sicuro e di qualità tipici del territorio siracusano, promuovendone la commercializzazione all¹ingrosso e la successiva vendita al dettaglio². "Abbiamo deciso di creare un forte collegamento con la prod uzione ha ribadito a Milano Ottavio Guala, Presidente di Fedagromercati- d¹altra parte, i Mercati agroalimentari sono il più credibile luogo dove vengono concentrati i prodotti ortofrutticoli con il 70% del totale dell¹ortofrutta che viene commercializzata in Italia". Per questa ³campagna², iniziata il 12-13 gennaio 2005, il Consorzio Le Buone Terre mette a disposizione 10.000 quintali di arance Tarocco provenienti dalle due Cooperative aderenti, Fior d¹Arancio e Tgf, di Francofonte, e 3.500 q.Li di limoni Femminello di Campisitalia (azienda privata di Siracusa aderente al Consorzio), in cassette in legno da 3 kg. Il prezzo e’ chiaro e determinato, perchè viene concordato. Ad esempio, per un chilogrammo di Tarocco calibro 8/108 (64/68 mm), vengono calcolati al produttore 0,45 Euro, comprendendovi anche lo scarto o i frutti sotto calibro, vi si aggiungono 0,13 Euro per imballaggio (cassette in legno), 0,11 Euro per il trasporto al Mercato agroalimentare, 0,03 Euro per spese pubblicitarie, 0,07 Euro per il margine all¹ingrosso e 0,16 Euro per il margine del dettagliante. Sommando tutte queste quote, ecco il costo finale: il consumatore pagherà 1 kg di Arance Tarocco di Francofonte 0,95 Euro. Per quelle di calibro 68/78 mm il prezzo sarà di 1,08 Euro e un kg di limoni 0,96. "Le arance contengono un¹elevata concentrazione di vitamina C ha sottolineato a Milano Leonardo Palermo de Le Buone Terre- e l¹arancia Tarocco di Francofonte, con 78/87 mg. Per 100 grammi, ne ha la più alta concentrazione tra tutte le varietà. E¹ un vero e proprio regalo della Natura, ricca anche di antociani, ovvero antiossidanti che combattono i radicali liberi". "Il limone Femminello ha aggiunto Fabio Moschella di Campisitalia- ha la scorza sottile e tenera, e si distingue per l'alta percentuale di succo, non inferiore al 35%, mentre normalmente è intorno al 25%". Il Consorzio “Le Buone Terre”. La base sociale della Società Consortile Le buone terre a.R.l. È composta da alcuni differenti raggruppamenti sociali: 4 Cooperative di produzione di agrumi (Coop. Fior d¹Arancio, Coop. T.g.f., Coop. Progresso Montegrappa, Coop. La Nuova Agrumaria), due Aziende Agricole private (Az. Agr. F.lli Spataro di Ispica, specializzata in ortofrutticoli, Campisitalia specializzata in produzione, lavorazione e commercializzazione di prodotti a foglia, limoni Femminello e Patata Tipica di Siracusa, e 300 Soci singoli assegnatari di appezzamenti di agrumeto. Il Consorzio raggruppa più di 1.200 ettari nelle province di Siracusa, Catania e Ragusa, di cui 900 coltivati ad agrumi ed il restante ad ortaggi e patata. Nel 2003-2004 si sono prodotte 27.650 tons di agrumi (2001: con 755 ettari si produssero 22.060 tons). Per la campagna 2004-2005 c¹è la previsione di circa 28.000 tons.
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