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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Gennaio 2005
 
   
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  BOND ARGENTINI: AL VIA ROAD SHOW GCAB, ROMA E MILANO LE TAPPE ITALIANE STOCK DA FIRENZE: “L’ARGENTINA CREA ILLUSIONE CHE CI SARÀ ADESIONE DI MASSA; SARÀ AMPIO IL FRONTE DEL NO”  
   
   Firenze, 24 gennaio 2005 - Prende il via questa settimana il road show internazionale del Gcab, il Global committee of Argentina bondholders (di cui la Tfa è membro fondatore), per spiegare perché l’offerta del Governo argentino va rifiutata. Saranno Milano (giovedì 27 gennaio) e Roma (venerdì 28) le tappe italiane. Gli incontri – a cui parteciperà Nicola Stock, presidente della Tfa e copresidente del Gcab insieme con i rappresentanti della Bear Stearns, l’advisor finanziario del Comitato globale – cominceranno lunedì 24 a Londra. Martedì 25 il Gcab sarà a Ginevra, Zurigo e Lugano, mentre il giorno dopo andrà a Francoforte. «L’argentina continua a creare l’illusione che ci sarà una vasta adesione alla sua offerta di scambio unilaterale. Ci si attende, invece, una netta opposizione all’offerta da parte dei risparmiatori: il fronte del “no” sarà ampio. Sia in Europa, dove ieri l’associazione tedesca Abra che detiene oltre 1 miliardo di dollari di obbligazioni, ha già annunciato di non voler aderire, sia in Asia e nella stessa Argentina, come ha annunciato l’Adapd, l’Associazione argentina di risparmiatori con cui il Gcab ha un accordo di coordinamento» ha detto Nicola Stock, parlando a Firenze a un incontro organizzato da Federconsumatori. Il road show ha l’obiettivo di dimostrare che l’offerta di scambio presentata da Buenos Aires per ristrutturare gli 81 miliardi di dollari in default che, tra l’altro, cancella gli oltre 26 miliardi di interessi non pagati «è inadeguata, al di sotto delle reali possibilità dello Stato sudamericano e quindi inaccettabile da parte dei risparmiatori» ha dichiarato Stock. «L’offerta di scambio – secondo Stock – non è paragonabile con le precedenti ristrutturazioni di debiti di stati sovrani e non rispecchia le attuali capacità di ripagamento dell’Argentina. È una stangata epica, a cui diciamo tre volte no: perché è un’offerta iniqua, inadeguata, inaccettabile». E ai risparmiatori Stock ha detto: «i titoli vecchi manterranno i diritti originari e, pertanto, non saranno carta straccia». Durante gli appuntamenti territoriali il Gcab dimostrerà che i dati economici dell’Argentina sono in grado di garantire un livello di ristrutturazione del debito più equo per i creditori e sostenibile nel lungo periodo.  
     
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