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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Gennaio 2005
 
   
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  GUARDIA DI FINANZA: OPERAZIONE “SINGAPORE”. SCOPERTI TITOLI FALSIFICATI DELLA “FEDERAL RESERVE” DEGLI STATI UNITI D’AMERICA PER 8 MILIARDI DI DOLLARI  
   
   L’Aquila, 24 gennaio 2005 - Scoperta dal Gico del Nucleo Regionale Pt Abruzzo della Guardia di Finanza una associazione per delinquere dedita all’introduzione nello Stato di titoli di credito statunitensi “fittizi” per un valore di oltre 15.000 miliardi di “vecchie lire”. Per oltre due anni, i militari del Gico, con sede in L’aquila, hanno condotto complesse ed articolate indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Teramo, dott. Domenico Castellani. L’attività di polizia economico-finanziaria svolta dai finanzieri si è estrinsecata in indagini tecniche, pedinamenti e ricostruzioni di flussi finanziari nei circuiti of-shore. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati titoli del tesoro statunitensi falsificati per un valore di oltre 8 miliardi di dollari nonché voluminosa documentazione finanziaria e bancaria ed interi pacchi di “promissory note”, ossia cambiali internazionali, ancora da compilare. L’organizzazione operava dietro una fantomatica fondazione per la pace nel mondo denominata “World Peace Foundation Onlus”, asseritamente impegnata nella ricerca di fondi per la realizzazione di opere di utilità sociale, tra cui un centro mondiale della pace ad Assisi. Proprio avvalendosi dell’immaginaria istituzione ed al fine di reperire finanziamenti, gli 11 soggetti introducevano e negoziavano nello Stato titoli emessi nel 1934 dalla “Federal Reserve” degli Stati Uniti d’America, poi risultati falsi. A capo della fondazione e promotore dell’organizzazione un teramano, il quale, utilizzando come copertura la Onlus World Peace Foundation e soprattutto sfruttando i fini sociali ed umanitari della stessa, ha tentato di negoziare i titoli fittizi provenienti dalla Repubblica di Singapore. L’associazione malavitosa, ramificata in vari paesi esteri, Svizzera, Francia, Germania, Macedonia, Malaysia, Singapore, Cina, Australia, U.s.a. Ed in particolare in paesi off-shore, si occupava anche di negoziare qualsiasi altro documento bancario utile a frodare investitori o banche. L’elevata conoscenza dei canali bancari e finanziari internazionali nonché l’utilizzo di fiduciarie con sede nei paradisi fiscali, consentiva all’organizzazione di porsi quale struttura di riferimento anche per altre associazioni criminali interessate a riciclare capitali provenienti da traffici illeciti. Le indagini, condotte anche in via telematica ed in vari Paesi, hanno consentito di smantellare l’intera organizzazione e si sono concluse con la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 11 soggetti, di cui nove operanti sul territorio nazionale e due residenti in Francia e Svizzera. L’attività investigativa si è avvalsa della collaborazione di istituzioni statunitensi che hanno confermato la falsità dei titoli.  
     
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