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TARIFFE ELETTRICHE ITALIANE RECORD: INDAGINE NUS

Milano, 20 luglio 1998 -  NUS (National Utility Service), organizzazione mondiale che cura il controllo e il risparmio nei costi energetici delle aziende (acqua, gas, elettricità, telecomunicazioni, prodotti petroliferi) ha svolto un'indagine internazionale dalla quale é emerso che le tariffe elettriche per le aziende restano in Italia di gran lunga le più care, superando di oltre il 50% la media dei Paesi più sviluppati. Il rapporto NUS ha preso in esame, in 16 Paesi sviluppati, i prezzi applicati in media alle utenze aziendali ad elevato consumo. Nell'ultimo anno l'Italia ha registrato il più elevato incremento nei prezzi in Europa (+1,75%) dopo il Belgio (+2.36%). In quasi tutti i maggiori mercati, invece, la concorrenza ha innescato consistenti ribassi, culminati nel 10% di Spagna e Svezia. Nell'aprile 1998 il costo di un kilowattora risulta in Italia di 159,8 lire contro una media di 102, 6 lire fra i 16 maggiori Paesi. Seguono Germania (134 lire), Spagna (133) e Belgio (132), mentre gli Stati meno cari sono Svezia (66), Sudafrica (63) e Australia (49). L'indagine NUS ha preso in esame le tariffe applicate n genere ad un'azienda italiana di medie dimensioni con un consumo mensile di 450.000 kilowattora. Walter Bagnato (direttore commerciale di NUS Italia) ha affermato che "gli incrementi dei prezzi registrati in Italia sono dovuti ai costi per la produzione di energia elettrica incentrata sull'impiego di combustibili. Sui rincari hanno inciso gli aumenti dei semilavorati del petrolio e del gas naturale ed il cambio sfavorevole". Secondo l'indagine NUS, nel 1997 vi é stato un significativo incremento della richiesta di energia elettrica (+3,7%) in Italia. Dopo la stagnazione del 1996 sono ripresi soprattutto i consumi nel comparto industriale e nel terziario. L'aumento della domanda che ha portato la richiesta totale di energia a 272,5 miliardi di kWh é stata in gran parte coperta dagli autoproduttori privati. In crescita anche le importazioni dall'estero (+1, 4 miliardi di kWh) che raggiungono i 38,8 miliardi di kWh. Intanto, NUS rileva che procede a rilento il processo di liberalizzazione del mercato, mentre la privatizzazione dell'ente elettrico pubblico é stata ancora rimandata. Lo scorso gennaio il Governo ha avuto un mandato per il recepimento della direttiva 96/92/CE relativa all'apertura del mercato elettrico. Il termine per adeguarsi alla direttiva europea e il 19 febbraio 1999. I ritardi rischiano di vanificare il lavoro svolto dalla nuova Autorità per l'energia e il gas, insediatasi lo scorso anno. L'Autorità, sulla base delle competenze affidate dal Governo, ha presentato una bozza di programma per la revisione dell'intero sistema tariffario elettrico. I punti principali riguardano: a) le tariffe per il vettoriamento dell'energia elettrica per i produttori ed i clienti che accederanno al mercato libero; b) le tariffe per i clienti che non potranno accedere al nuovo sistema (clienti vincolati); c) la qualità del servizio ove vengono richiesti al fornitore degli obblighi (standard minimi) di fornitura. Dopo la fase di discussione già in atto con i soggetti interessati, l'Autorità prevede di deliberare gradualmente le modifiche tariffarie l'anno prossimo. Tuttavia, afferma NUS, é necessario che il Governo in precedenza abbia decretato gli aspetti del nuovo mercato elettrico e in particolare che abbia definito i ruoli e le competenze del maggiore fornitore nazionale (Enel). "La revisione tariffaria ha concluso Walter Bagnato dovrebbe eliminare gradualmente le agevolazioni per alcune categoria di utenti (domestico, grandi utenze, agricole) permettendo di conseguenza una riduzione dei costi per le piccole e medie forniture industriali e del terziario". NUS ricorda che i prezzi di gas, acqua ed elettricità possono essere negoziati: ogni utente ha diritto all'applicazione della tariffa a lui più favorevole sfruttando le opzioni previste dai contratti, spesso ignorate. Ad esempio, un'azienda metalmeccanica della Lombardia ha ottenuto nuove condizioni tariffarie inferiori del 30%, risparmiando oltre 100 milioni di lire. Con oltre 30.000 clienti in tutto il mondo, NUS controlla ogni anno circa 800. 000 punti di utenza per tutti i tipi di energia. Dalla sua nascita (1933), NUS ha fatto risparmiare ai propri clienti complessivamente 3. 800 miliardi di lire. Negli ultimi dieci anni i 1.000 consulenti NUS attivi in tutto il mondo hanno permesso alle imprese clienti di risparmiare 2.000 miliardi, ovvero 200 miliardi all'anno.

FRANCE TELECOMDEUTSCHE TELEKOM: SCAMBIO DI PARTECIPAZIONI
Parigi, 20 luglio 1998 -   France Telecom e Deutsche Telekom hanno deciso di effettuare uno scambio paritetico di partecipazioni pari al 2% dei rispettivi capitali sociali. L'operazione sarà conclusa entro il 1998 e rafforza ulteriormente l'alleanza strategica già in atto . I due Gruppi lanciano anche un programma di collaborazione che ha come obiettivo lo sviluppo di sinergie in settori quali la ricerca e sviluppo, la multimedialità, i sistemi informativi, le carte telefoniche.

AUTOTRASPORTI: AREA SOSTA FAI AD ASTI. LA CATEGORIA CONTESTA IL GOVERNO
Milano, 20 luglio 1998 -   La Federazione autotrasportatori italiani (FAI) ha inaugurato a Villanova d'Asti la prima area a lunga sosta a disposizione dei soci. L'area sorge su 20.000 mq e offre numerosi servizi, mai finora disponibili insieme, tra i quali:parcheggio per oltre 150 autotreni con accesso possibile 24 ore su 24, anche mediante telepass, rifornimento di carburante, servizi di ristorante self service e bar, TV, doccia, sale per lavori di ufficio, moderno centro di telecomunicazioni, lavanderia con asciugatoi, sala giochi, biliardo, pronto intervento e assistenza. Gli autotrasportatori in sosta potranno anche consultare su monitor le informazioni sul traffico e sulla viabilità, con aggiornamenti in tempo reale. L'area é raggiungibile dall'autostrada Torino-Piacenza con uscita dal casello ss 10 direzione Chieri. Fabrizio Palenzona, presidente nazionale della FAI, ha detto che con questa iniziativa "vogliamo lanciare un segnale forte alla classe politica, troppo distante negli ultimi anni dai temi cari alla categoria: già a fine degli anni ottanta, un disegno di legge governativo impegnava l'industria italiana a creare aree del genere ma il progetto di legge é rimasto lettera morta e così noi abbiamo deciso di provarci da soli". Palenzona ha detto che l'investimento é stato di 2 miliardi e già nel primo anno di attività é previsto un fatturato di una ventina di miliardi. Altre aree similari sorgeranno, nel corso dei prossimi 5 anni, sulla Milano-Venezia, sulla Milano-Bologna, sulla Tirrenica (Alto Lazio Toscana) e nella fascia adriatica (Marche). Palenzona ha anche affermato che la FAI, che é la maggiore associazione degli autotrasportatori italiani, contesta l'operato dei ministro dei trasporti Burlando "la cui testardaggine, con uno sterile braccio di ferro con l'Europa e con il commissario europeo per i trasporti Kinok, provoca la non applicazione della legge 454 che consentirebbe una vasta ristrutturazione del settore e offrirebbe agli operatori italiani di essere competitivi con i colleghi d'oltreconfine". Palenzona ha anche detto che gli autotrasportatori italiani non sono competitivi perché hanno costi di produzione troppo alti e un sistema di strade e autostrade insufficiente. Inoltre, la burocrazia ostacola la competitività delle imprese: per immatricolare un camion in Germania ci vogliono 24 ore mentre a Milano ci vogliono sei mesi. Per questo e altri motivi, molti autotrasportatori italiani stanno stabilendo le loro funzioni direzionali all'estero, dove le pratiche burocratiche sono molto più snelle". Secondo la FAI, occorre inoltre che in Italia "vengano fissate tariffe speciali per il gasolio acquistato dagli autotrasportatori;occorrono sconti autostradali, che già ci sono in Francia e in Italia hanno funzionato fino al 1996 e poi sono stati revocati; occorre che venga reso possibile agli autotrasportatori detrarre dalla dichiarazione dei redditi le somme spese per l'uso dei telefonini, fondamentali strumenti di lavoro; occorre sviluppare sinergie tra autotrasporto, ferrovie, cabotaggio marittimo e altre forme di trasporto;gli svizzeri hanno investito 14. 000 miliardi di lire per raddoppiare il Gottardo perché vogliono trasferire dalla strada alla rotaia quote significative di traffico:perché l'Italia non vara un progetto simile?". Paolo Uggé, segretario generale della FAI, ha detto:" Siamo stanchi di un governo che fa di tutto per allontanare la categoria degli autotrasportatori dagli standard europei:la liberalizzazione del settore, avviata il primo luglio scorso, rischia di trovarci impreparati, visto che la legge di ristrutturazione del settore continua a rimanere inattuata. Occorrono norme precise in materia di rilascio delle autorizzazioni, di tariffe, di incentivi agli operatori e di creazione di infrastrutture, nonché in tema di sicurezza".

ATEROTROMBOSI: AUTORIZZATO ANCHE IN EUROPA ANTAGONISTA DELL'ASPIRINA
Milano, 20 luglio 1998 -  La società farmaceutica francese Sanofi ha riferito che la Commissione Europea ha autorizzato l'immissione in commercio in Europa di un prodotto, il "clopidogrel", per la "riduzione di eventi legati all'aterosclerosi (infarto del miocardio, ictus, morte di origine vascolare) in pazienti con precedenti di malattia aterosclerotica sintomatica definita da ictus ischemico (verificatosi da 7 giorni a meno di 6 mesi), infarto miocardico (verificatosi da pochi giorni a meno di 35 giorni) o arteropatia obliterante periferica comprovata". Il Clopidogrel, sviluppato in collaborazione con la Bristol Myers Squibb, é una molecola scoperta dalle equipes della Ricerca Sanofi, dotata di un meccanismo di azione originale, antagonista del recettore piastrinico per l'ADP (adenosia difosfato). Il nuovo prodotto viene commercializzato, a partire dalla fine del corrente mese di luglio, dai due gruppi, che già lo commercializzano negli Stati Uniti ( l'approvazione da parte della Food and Drug Administration é del marzo scorso) e in Brasile, Cile e Russia. La decisione della Commissione europea si basa essenzialmente sui risultati di uno studio "Caprie" (Clopidogrel versus Aspirin in Patients at Risk of Ischemic Events) condotto su una popolazione di oltre 19. 000 pazienti colpiti in precedenza da un ictus, da un infarto del miocardio o da un'arteriopatia obliterante degli arti inferiori. Lo studio ha dimostrato un carattere innovativo del prodotto, trattandosi del primo farmaco che agisce sull'aterotrombosi, che prova la sua efficacia a prescindere dal distretto vascolare colpito (cerebrale, coronarico o periferico). Infatti, il clopidogrel rappresenta un progresso significativo nella prevenzione dell'infarto del miocardio, di ictus o di morte vascolare, in pazienti affetti da aterosclerosi:mentre l'aspirina previene circa 1/4 di questi eventi, il clopidogrel ne previene circa 1/3. Inoltre, é stata evidenziata una buona tollerabilità:secondo lo studio, i pazienti trattati con questo prodotto hanno presentato minori rischi di emorragie gastrointestinali gravi rispetto a quelli trattati con l'aspirina. L'ictus é la prima causa di invalidità e la terza causa di mortalità nei paesi industrializzati e l'infarto é la prima causa di mortalità. L'accordo di cosviluppo e commercializzazione tra Sanofi e Bristol Myers Squibb risale al 1993 e verte su clopidogrel e irbesartan, due molecole cosviluppate con leadership Sanofi la prima e della BNS per la seconda.

AZIONI EQUANT QUOTATE A NEW YORK E PARIGI
Milano, 20 luglio 1998 -   Equant (ex Sita Telecommunications Holding N. V. , o STH) gestore dalla più estesa rete di trasmissione dati al mondo e operatore leader nella fornitura di servizi per telecomunicazioni alle aziende multinazionali, ha annunciato la quotazione (contrattazioni a partire dal 21 luglio) delle proprie azioni alle Borse di Parigi e New York. Il collocamento ha riguardato 26, 1 milioni di azioni pari al 13, 2% del capitale ordinario Equant successivo all'offerta. I ricavi netti dell'emissione, stimati tra 480 e 600 milioni di dollari, saranno utilizzati per espandere la capacità internazionale della rete della società e per sviluppare servizi di rete, in particolare quelli su protocollo Internet. Inoltre, i ricavi netti saranno utilizzati per lo sviluppo dell'infrastruttura societaria e dei servizi di Equant e delle sue divisioni operative che comprendono: Equant Network Services, Equant Integration Service (ex ITS) ed Equant Application Services (ex Novus). Global Coordinators dell'offerta sono Morgan Stanley Dean Witter e Salomon Smith Barney, mentre Morgan Stanley Dean Witter é gestore del collocamento delle azioni sul mercato

AGENZIE IPPICHE: POSITIVI RISULTATI PRIMA QUINDICINA DI LUGLIO
Milano, 20 luglio 1998 - Come previsto dalle Agenzie Ippiche, i timori relativi alla introduzione del Totoscommesse si stanno rivelando infondati: i primi dati raccolti , relativi ai primi 15 giorni di luglio, confermano un aumento delle scommesse ippiche. Infatti, dall'1 al 15 luglio 1998, le 320 Agenzie Ippiche hanno raccolto scommesse per 109, 8 miliardi di lire (+5, 05% rispetto allo stesso periodo del luglio 1997, pari a +5,2 miliardi). Con l'ingresso del Totoscommesse nelle Agenzie Ippiche si é rilevata anche una sensibile inversione di tendenza nella media di scommesse per corsa: nella prima metà di luglio si é registrata una media scommesse per corsa di 93, 9 milioni di lire su 1.169 corse disputate, pari a una riduzione del 3, 04% rispetto allo stesso periodo del 1997, molto inferiore rispetto a quella registrata nella prima quindicina di giugno (6.11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Pertanto, l'introduzione del Totoscommesse in Agenzia Ippica conferma la capacità potenziale di avvicinare nuovo pubblico alle scommesse ippiche, contribuendo al rilancio dell'intero comparto