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TURBOLENZE POLITICHE
E FINANZIARIE:L'INDUSTRIA MILANESE RALLENTA Milano, 7 ottobre 1998 - L'incertezza politica nazionale e la crisi delle borse e dei mercati internazionali stanno causando un rallentamento della crescita delle aziende industriali milanesi con peggioramento del quadro economico e orizzonte turbolento: lo ha affermato il presidente di Assolombarda, Benito Benedini, commentando i risultati dell'indagine previsionale sull'andamento dell'industria milanese nell'ultimo quadrimestre del 1998. "La stima di crescita del PIL èstata bruscamente rivista da tutti i maggiori centri di previsione economica ha detto Benedini e nel 1999 le nostre imprese saranno costrette, tra l'altro, a confrontarsi con prodotti a basso prezzo provenienti dai Paesi del Far East che hanno svalutato le loro monete: tutto ciò desta non poche preoccupazioni e anche per questo auspico una rapida approvazione della Finanziaria senza ulteriori compromessi che ne metterebbero a rischio la giàdebole struttura. Mi sembra doveroso in questo momento richiamare tutti al senso di responsabilitàaffinchè si eviti una crisi di Governo che, anche alla luce dell'ormai possimo avvio dell'Euro, sarebbe estremamente grave e produrrebbe danni seri alla nostra economia e allo sviluppo del Paese". Una comparazione delle aspettative attuali, come registrate nell' indagine effettuata dal Centro Studi dell'Assolombarda, con quelle registrate nel 1997, evidenzia "un peggioramento rispetto a tutte le variabili considerate: dalla produzione all'occupazione, dagli ordini interni a quelli esteri. Peggioramento dovuto essenzialmente a una diminuita fiducia da parte degli imprenditori". "Ridare fiducia e slancio al paese è proprio la sfida che abbiamo di fronte in quest'ultimo scorcio dell'anno ha proseguito Benedini, aggiungendo che "Maastricht èstata una tappa importante, essenziale, ma intermedia:ora bisogna continuare a modernizzare il Paese e a favorire la crescita. E per farlo occorre una strategia globale, che parta dai nodi dello sviluppo. Perchèsolo lo sviluppo è in grado di far diminuire la disoccupazione e di favorire la crescita sociale. L'economia ha bisogno di stabilità, ma anche bisogno di slancio, di fiducia, di obiettivi ambiziosi che permettano all' Italia di essere protagonista in Europa e di gettare le premesse per intercettare la fase di sviluppo che seguirà alle difficoltà di oggi". Michele Porcelli, direttore generale di Assolombarda, ha rilevato che, secondo quanto è emerso dal sondaggio, effettuato su un campione di 371 aziende associate, le previsioni delle industrie manifatturiere milanesi (città di Milano e Provincia) sulla loro attività nell'ultima parte dell'anno "non sono particolarmente positive: oltretutto va tenuto conto del fatto che esse sono state raccolte a fine agosto-metà settembre, prima cioèdell'acuirsi dell'incertezza politica e delle crisi internazionali". "Un simile scenario - ha proseguito Porcelli rende pressochè impossibile la realizzazione delle previsioni complessivamente positive sul 1998, formulate dalle stesse imprese ad inizio d'anno, in una fase di crescita che si presumeva più robusta". Rispetto ai valori medi dei primi sei mesi dell'anno, l'indagine evidenzia una contenuta ripresa dei livelli attesi di produzione (previsti in crescita dal 25% delle aziende contro il 16% che si attende una contrazione), fenomeno più intenso nelle imprese con meno di 100 dipendenti. In parallelo è preventivata una leggera riduzione della consistenza delle scorte di prodotti finiti, che sembra invertire la tendenza all'accumulo nei magazzini registrata da gennaio a giugno. Per la domanda, il quadro generale italiano permane di sostanziale debolezza, in buona misura riconducibile alla staticità dei consumi. Nell'attuale fase congiunturale, questi ultimi risultano, infatti, penalizzati dall'esaurirsi degli incentivi per l'acquisto di autoveicoli, dall'eccesso di carico fiscale e, sul fronte finanziario, dalla riduzione dei redditi di capitale (minori interessi sul debito pubblico e cattivo andamento dei mercati borsistici), che si traducono in minore capacità di spesa. In questo scenario compessivamente non brillante, le imprese milanesi prevedono comunque dinamiche opposte rispetto alla domanda interna e a quella estera: mentre gli ordinativi italiani sono attesi in calo (il saldo tra aspettative di aumento e di riduzione èdi 4 punti percentuali) le aspettative sulle commesse estere, spinte dal consolidamento della ripresa nelle economie continentali (Germania e Francia in primis) sono assai più positive (13 punti, il saldo, per entrambe le classi dimensionali). è ritenuto che è assai interessante, in questo contesto, osservare il livello di internazionalizzazione che caratterizza le aziende milanesi esaminate, testimoniato da una percentuale di imprese esportatrici sul totale pari all'85%. La produzione assicurata dal carnet di ordini attualmente disponibile è pari a meno di un mese per il 17% delle imprese esaminate, compresa tra uno e tre mesi per il 61% e superiore al trimestre per il 22%. Per l'occupazione è previsto un lieve aumento del numero di addetti alle dipendenze (il saldo tra imprese con aspettative di incremento occupazionale e imprese con riduzioni attese di organici è di quattro punti percentuali), indicazione che, se confermata, interromperebbe la continua riduzione di occupati sperimentata nei primi sei mesi dell'anno. L'indagine evidenzia infine una buona tenuta nei prossimi mesi delle esportazioni milanesi verso i paesi dell'Unione europea: spinto soprattutto dal consolidarsi della ripresa in Germania e Francia i due principali mercati di sbocco l'export verso l'UE è, infatti, previsto in crescita da 29 imprese su 100 e stazionario da 59. Relativamente positive anche le aspettative rispetto alle vendite americane, tanto nella componente statunitense e canadese quanto in quella centro-meridionale ): ricordato in proposito che le previsioni delle imprese sono state fatte prima dell'aggravarsi delle difficoltà del Brasile ). "Come era logico attendersi", assai negative appaiono nel complesso le previsioni sul fatturato in Estremo Oriente, in Giappone e nell'Est Europa. Il direttore generale di Assolombarda, Michele Porcelli, ha concluso affermando che "per quanto riguarda i principali settori di attività si registrano andamenti difformi che oscillano dalle aspettative positive, dopo un primo semestre non completamente brillante, del comparto alimentare, a un andamento negativo del comparto sistema moda". ( A BARI FORUM EURO-MEDITERRANEO SU POLITICA PER I CONSUMATORI GIOVANI REGISTI ITALIANI:A MILANO E BOLOGNA I FILM DI LOCARNO PREMIO GUGGENHEIM IMPRESA E CULTURA OFFERTA RISPARMIO AUTUNNO '98 AUTOMI CELLULARI PER RICERCA E INDUSTRIA Trieste, 7 ottobre 1998 - è in corso dal 7 al 9 ottobre a Trieste, presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), la terza conferenza internazionale sugli "Automi Cellulari per la Ricerca e l'Industria" (ACRI '98), forum internazionale per i ricercatori attivi nel campo degli Automi Cellulari. Gli Automi Cellulari permettono di analizzare e trovare soluzioni efficaci a fenomeni complessi, consentendo di valutare precisamente come potrebbero evolversi, grazie a simulazioni che possono tenere conto di un numero immenso di variabili realizzate con l'intelligenza artificiale. Sino ad oggi in questo campo sono stati principalmente utilizzati modelli meccanicistici e razionali, che non tenevano conto della parte "viva" del fenomeno:gli Automi Cellulari consentono invece un approccio organicistico, molto più vicino allo sviluppo biologico. L'interesse per gli Automi Cellulari sta crescendo sia a livello universitario che imprenditoriale, grazie agli aspetti teorici stimolanti e alle utili applicazioni pratiche, tanto che oggi sono utilizzati in molti campi, dalla simulazione di differenti sistemi dinamici (fisici, biologici, socio-economici), alla computazione parallela, all' analisi teorica di dinamiche complesse. Inoltre, la ricerca sugli Automi Cellulari comporta la cooperazione di esperti in differenti discipline scientifiche, favorendo lo scambio di conoscenza. La manifestazione di quest'anno è patrocinata dal Comune di Trieste e sponsorizzata da illycaffè, SISSA, ACRI '96, Associazione Italiana per l'Intelligenza Artificiale, Università degli Studi di Milano. Le precedenti conferenze ACRI si sono svolte a Cosenza nel 1994 e a Milano nel 1996. DINAMICA URBANA E DEL TERRITORIO:per favorire un rapporto più stretto con la città ospite del convegno e per consentire a tutti i cittadini triestini di conoscere alcuni aspetti applicativi concernenti gli automi cellulari, gli organizzatori della manifestazione, in collaborazione con il Comune di Trieste, hanno organizzato una tavola rotonda inaugurale presso l'Auditorium del locale Civico Museo Revoltella sul tema "La città come sistema complesso:nuovi modelli e strumenti per l'interpretazione della dinamica urbana e del territorio". Vi hanno partecipato alcuni relatori del convegno sugli Automi Cellulari e rappresentanti degli organi di gestione del territorio nonchè i maggiori esperti italiani di modelli complessi. Illycaffè svolge da molto tempo attività di ricerca e sviluppo, a partire dalla ricerca sul caffè che ha un ruolo strategico per l'azienda con l'obiettivo di perseguire l'eccellenza attraverso l'applicazione del metodo scientifico al miglioramento della qualità. Illycaffè ha costruito un modello di ricerca e sviluppo innovativo che si avvale della stretta collaborazione del mondo accademico attraverso importanti istituti universitari. Nel 1991 illycaffè partecipò al progetto CAPP (Cellular Automata for Percolation Process) insieme a Pirelli e all'International Centre for Pesticide Safety (ICPS) per lo studio di temi sulla simulazione su calcolatore del processo di percolazione e il trattamento computazionale di problemi ad esso inerenti mediante automi cellulari. |