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OSSERVATORIO FINDOMESTIC SUI CONSUMI DEGLI ITALIANI

Milano, 2 dicembre 1998 - Presentato il quinto Osservatorio Findomestic, rapporto che la società leader nel credito al consumo redige annualmente per sondare le percezioni dei consumatori sulla distribuzione ed il mercato dei beni durevoli per la casa, con dati sia nazionali che locali. Accanto ai tradizionali mercati di riferimento, l'Osservatorio 98/99 ha analizzato anche i settori dell'auto, della moto, dell'office equipment, della telefonia e del materiale fotografico. Secondo il documento, redatto con interviste ad un campione rappresentativo di 3.000 consumatori, nel 1998 il reddito disponibile presso le famiglie italiane è aumentato del 2, 3%: conseguentemente appare tramontata l'era del risparmio a tutti i costi con un incremento della propensione al consumo che ha superato l'85%. Gli acquisti risultano comunque più selettivi e con qualche preoccupazione rivolta all'aumento, ritenuto certo, di spese previdenziali, sanitarie e tasse in genere. L'ormai prossima introduzione dell' Euro viene ritenuta positiva soprattutto nei suoi effetti di contenimento dei prezzi e di trasparenza comparativa (sarà infatti possibile paragonare i prezzi in ogni Paese europeo aderente alla moneta unica). Secondo i dati Findomestic, i settori merceologici che nel 1998 hanno registrato gli aumenti maggiori in valore sono la telefonia, con 4.587 miliardi di lire complessivi pari a +33, 5% rispetto all'anno precedente (aumento quasi completamente dovuto alla telefonia cellulare) e l'office equipment con 6. 430 miliardi (+22% dovuto in massima parte alle vendite di PC). Le stime mostrano anche incrementi nel mercato degli elettrodomestici (bianchi +6, 8%, bruni +7, 6%, piccoli +3, 6%), nel settore dei mobili (22. 473 miliardi pari a +3, 8%) e nella Fotografia (+6, 4%). Il termine del programma di incentivazione alla rottamazione ha ridimensionato il mercato auto: Findomestic stima un calo del 6, 6% delle immatricolazioni a 2. 240. 000 unità , pari a 53. 054 miliardi di lire (-3, 5%). Naturalmente, l'introduzione degli incentivi ha galvanizzato il mercato dei motoveicoli, aumentato del 18% a 4. 264 miliardi.

FITOSANITARI CHIMICA: MIGLIORANO LA VITA A TAVOLA. L'ASSEMBLEA AGROFARMA
Milano, 2 dicembre 1998 - All'assemblea annuale di Agrofarma, Associazione nazionale delle imprese di prodotti fitosanitari, che fa parte di Federchimica, è stato in particolare affermato che la chimica migliora la qualità della vita dell'uomo anche a tavola e che senza i prodotti fitosanitari "oggi non è pensabile fare agricoltura in quanto diminuirebbe fatalmente la produzione, mentre i prezzi crescerebbero in modo esponenziale". Lorenzo Patuzzo, presidente di Agrofarma ha rilevato che "ormai da alcuni anni il cibo nel piatto degli italiani è sano e sicuro, sottoposto a numerosi controlli da parte dei Ministeri della Sanità e delle Politiche Agricole e degli agricoltori italiani". Inoltre, è stato ricordato che grazie ai fitosanitari, in Italia, dalla fine della seconda guerra mondiale non vi è più carenza di alimenti: almeno fino al 1945, invece, erano comuni le malattie da sottoalimentazione. La qualità perseguita dalle istituzioni e dagli agricoltori italiani è verificata e tutelata da migliaia di controlli igienico- sanitari realizzati ogni anno dal ministero della Sanità attraverso il lavoro di centinaia di laboratori certificati, pubblici e privati, che si occupano del monitoraggio dei residui dei prodotti fitosanitari nelle derrate alimentari e negli alimenti freschi e trasformati come i succhi di frutta o il concentrato di pomodoro. I controlli del Ministero della Sanità confermano che il 98, 3% degli 8000 campioni prelevati nella catena commerciale sono sicuri dal punto di vista sanitario. Il restante 1, 7% non è comunque "a rischio" in quanto i limiti fissati in Italia sono 100 volte superiori all'ADI, la soglia di tollerabilità stabilita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO. Patuzzo ha anche detto che " i prodotti fitosanitari sono 'alleatì dei nostri cibi che altrimenti verrebbero presi d'assalto dai parassiti animali e vegetali e non riuscirebbero nemmeno ad arrivare nei nostri piatti. In questi anni le aziende del settore hanno fatto grandi sforzi nella ricerca e nell'innovazione nel campo della sicurezza, della qualità e dell'efficacia sanitaria e ambientale: nel 1998 in Italia hanno investito il 5% del fatturato, oltre 70 miliardi di lire. I risultati sono visibili a tutti: negli ultimi 8 anni, la percentuale delle quantità di sostanze attive impiegate in agricoltura nel nostro Paese sono diminuite del 27%, mentre la loro efficacia è cresciuta". La qualità delle derrate alimentari è un primario obiettivo dell'agricoltura italiana al punto che le colture tipiche dell' area mediterranea sono diventate oggetto di un preciso provvedimento del Ministero, oggi al vaglio della Commissione europea. A proposito della nuova legge sul settore, in discussione in Parlamento alla Commissione Agricoltura della Camera, Agrofarma ha richiamato l'attenzione sulla necessità "di evitare discriminazione con gli altri partner in Europa nell'agricoltura, che risulta essere determinante per l'economia e il benessere dell'Italia". È stato pure sottolineato che il fenomeno dell'agricoltura biologica in Italia si è confermato "marginale e insufficiente a soddisfare le esigenze alimentari del Paese: esso rappresenta, infatti, solo il 4% della superficie agraria utilizzata, di cui quasi il 50% destina- ta alle foraggiere e il 23 ai cereali, non destinati quindi direttamente al consumo umano". All'Associazione Agrofarma aderiscono 50 aziende con oltre 2000 addetti e un fatturato 1998 superiore a 1400 miliardi di lire: nel corso dell'assemblea sono state evidenziate le nuove tendenze del settore con particolare riguardo al progetto di sviluppo dell'agricoltura europea "Agenda 2000", legato ai primi anni del nuovo secolo. In questo progetto viene data priorità assoluta alla sicurezza e alla qualità degli alimenti. Al convegno sono intervenuti anche: Dario Casati, direttore del Dipartimento di Economia e Politica Agraria Agroalimentare e Ambientale dell'Università di Milano; Pasquale Mainolfi, I dirigente del Ministero delle Politiche Agricole, Agroalimentari e Forestali; Romano Marabelli, direttore del Dipartimento Alimenti, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria del Ministero della Sanità .

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