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FRUTTA
E VERDURA: RIVOLUZIONARIA SOLUZIONE DEL PROBLEMA CASSETTE Milano, 14 gennaio 1999 - I vertici del Centro Servizi Ortofrutticoli di Ferrara (CSO) hanno annunciato che i maggiori produttori ortofrutticoli hanno dato vita al Consorzio Casse a Pareti Ribaltabili, denominato CPR Sys tem, per risolvere il problema delle cassette per frutta e ortaggi. Nel corso di una conferenza stampa a Milano per la presentazione del sistema è stato rilevato che, ad esempio, per un kg di agrumi trasportato dalla Sicilia a Milano, su un prezzo all'ingrosso di circa 1200 lire, almeno 350 lire vanno per imballaggio e trasporto. Inoltre, esiste il problema dello smaltimento delle cassette (in Italia 2, 5 milioni di tonnellate/anno) che costituiscono uno dei cardini del sistema logistico per la movimentazione di pesche, melanzane, ciliege, pomodori, kaki, lattuga e altri prodotti ortofrutticoli. Considerando che per ogni kg di ortofrutta, l'imballaggio a perdere rappresenta dal 12 al 15%, in Italia si viene a creare una vera e propria montagna di scatole, vassoi, cestelli, cassette, contenitori di varia forma con peso di 2, 5 milioni di tonnellate e costo di smaltimento pari a 450 miliardi di lire/anno: la recente normativa impone tale costo ai produttori con conseguente ricarico sul consumatore. Per questo in Europa si stanno sviluppando diversi sistemi di imballaggio a rendere. All'imballaggio a sponde abbattibili proposto dal CPR, che viene definito una "rivoluzione logistica tutta italiana", hanno già aderito 63 imprese italiane, le più grandi organizzazioni dei produttori grossisti privati, alcune MOC (Macro Organizzazioni Commerciali) e l'Associazione Nazionale dei Mercati Generali. Marco Salvi, presidente del Consorzio CPR, ha detto che a questa soluzione guarda con interesse la moderna distribuzione in quanto è consapevole che, finalmente, il problema viene affrontato all' interno di un "Sistema Italia per l'Europa" a livello nazionale. L'imballaggio a sponde abbattibili è realizzato in materiale completamente riconvertibile e riutilizzabile: riduce il costo logistico di circa 70 L/kg con risparmio a vantaggio dei consumatori pari a circa il 10%. L'imballaggio è ripiegabile e impilabile. Le sponde abbattibili (o ripiegabili) consentono di risparmiare nel trasporto "a vuoto" in quanto 4 casse chiuse occupano lo spazio di una aperta. Inoltre, l'impiego di queste cassette ha un impatto ambientale zero: il materiale del brevetto (polipropilene colorato in regola con le norme europee sui contenitori in plastica per alimenti) ne permette il totale recupero per creare altre cassette senza produrre alcun rifiuto. Le cassette sono realizzate in base alle misure europee standard (cm 40 per 60), una dimensione ormai estesa anche nel non food, mentre attualmente le misure italiane sono ancora di 30 per 50 cm. "Ma le vera novità è il sistema di gestione", ha detto Gianni Bonola, direttore del Consorzio: l'impiego del sistema innovativo è riservato ai soci del Consorzio, organismo volontario e senza scopo di lucro nato circa sei mesi fa. Il Consorzio si sobbarca l'attività di acquisto in comune degli imballaggi, l'organizzazione dei servizi necessari ( dal controllo della movimentazione alla verifica del lavaggio e della disinfezione). L'adesione, oltre ad accettarne le regole, comporta l'acquisto delle casse nel cui prezzo (pagato una volta per tutte) è compresa anche la cifra per il lavoro del Consorzio stesso. Poi, la proprietà delle cassette rimane all'azienda che potrà scambiarle all'interno del circuito creato dal Consorzio. L'intero meccanismo consente una grande economicità di gestione. Attualmente sono in circolazione 250. 000 casse CPR System ma si prevede che entro il 2000 diventeranno oltre 5 milioni. Obiettivo del Consorzio è di creare un Sistema Italia che unifichi ogni componente della filiera ortofrutticola nell'uso di imballaggi compatibili con quelli dell'Unione europea PRIMO SITO A PREMI ITALIANO SU INTERNET (PROCTER AND GAMBLE) BENZENE E CITTADINI EUROPEI: I RISULTATI DEL PROGETTO LIFE-MACBETH |