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NORMA
UNI PER GLI AMMINISTRATORI CONDOMINIALI E IMMOBILIARI Milano, 20 gennaio 1999 - L'Ente Nazionale di Unificazione (UNI) ha annunciato di avere messo a punto, in collaborazione con l'Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari (ANACI), i sindacati degli inquilini, l'Istituto Autonomo Case Popolari e l'Unione Nazionale Consumatori, una norma "UNI 10801" riguardante la normativa per "Amministrazione condominiale e immobiliare-Funzioni e requisiti dell'amministratore". In Italia sono circa 100.000 gli amministratori "professionisti" di condomini e immobili: amministrano 25 milioni di unità immobiliari. La professione è sempre più fondamentale per via della crescita degli adempimenti e delle implicazioni legislative/fiscali connesse alla gestione degli immobili, sia che si tratti di complessi ad uso industriale oppure di singoli appartamenti. La professione, tuttavia non è ancora riconosciuta giuridicamente e risulta ancora tra le oltre 100 professioni in attesa di riconoscimento da parte del CNEL. L'iniziativa UNI è intesa a qualificare la figura dell'amministratore per fornire agli utenti una effettiva garanzia sui servizi erogati e sulla trasparenza ed efficacia della gestione tecnico-amministrativa dei beni e dei servizi di carattere immobiliare. Andrea Merello, presidente di ANACI, ha detto che la norma UNI permetterà di garantire la qualità del servizio offerto, grazie ai precisi requisiti di base, alle funzioni e alle qualifiche definite dal documento UNI. La norma porrà inoltre fine all'annosa questione del riconoscimento della professione, superando il concetto di albo/ordine con quello, più moderno ed europeo, della certificazione degli amministratori. Tra l'altro, la norma UNI prevede cbe gli amministratori non possano commerciare a fine di lucro, nemmeno saltuariamente, immobili compresi nel pacchetto delle gestioni amministrative a loro affidate; non possano essere partecipi, nemmeno in maniera occulta, ad imprese, società , organismi commerciali, artigianali e/o industriali fornitori dell'immobile in amministrazione; non possano ricevere a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma compensi, provvigioni e/o regalie per forniture all'immobile amministrato.
AUTOMEDICAZIONE RESPONSABILE: ACCORDO ASSOSALUTE-MEDICI DI FAMIGLIA Milano, 20 gennaio 1999 - Assosalute, Associazione di Federchimica che riunisce le imprese produttrici di farmaci di automedicazione (o da banco), e FIMMG (Federazione Italiana dei Medici di Famiglia) hanno annunciato la firma di un accordo a favore della "automedicazione responsabile". Obiettivo è quello di supportare presso i cittadini la pratica della automedicazione, coinvolgendo i circa 26. 000 medici di famiglia: le imprese di Assosalute si sono rese disponibili ad un aggiornamento costante del medico su questo tema, valorizzando il suo ruolo centrale di educatore e di referente essenziale, in caso di dubbi, sul corretto impiego di un farmaco da banco e in tutte le occasioni che richiedono un consulto. Nel corso della presentazione dell'accordo, Alessandro Bianchi (Presidente Assosalute) ha rilevato che "l'impiego indiscriminato e senza consulto medico di medicinali che devono essere assunti solo dietro prescrizione e controllo medico costituisce una pratica molto diffusa in Italia, ma che nulla ha a che vedere con l'automedicazione responsabile". Mario Falconi (Segretario Generale FIMMG) ha quindi sottolineato il ruolo centrale dei medici di famiglia che sono i veri "responsabili" della corretta informazione ai cittadini. |