NOTIZIARIO
economia, finanza politica e tecnologia |
GAS METANO: NETTA
FLESSIONE DEI PREZZI NEL MONDO E IN ITALIA Milano, 2 febbraio 1999 - Secondo una indagine internazionale della NUS, National Utility Service, realizzata lo scorso settembre, nel 1998 i prezzi del gas metano hanno registrato consistenti riduzioni in tutto il mondo industrializzato anche con punte superiori al 10% (Belgio e Spagna) e con l'Italia in diminuzione più marcata (-9, 1%) che ha compensato ampiamente l'aumento 1997 (+6, 3%) che l'aveva proiettata in cima nella classifica mondiale. L'Italia è così scesa dal secondo al sesto posto mondiale per il caro metano. Il Belgio mantiene il primo posto. Nel 1998 si sono avuti rincari in Sud Africa, Canada e Finlandia. NUS è l'unica organizzazione mondiale che da oltre 60 anni cura il controllo e il risparmio nei costi energetici delle aziende (acqua, gas, elettricità , telecomunicazioni, prodotti petroliferi). Il rapporto prende in esame i prezzi applicati in media alle utenze aziendali ad elevato consumo in 13 Paesi sviluppati. Per l'Italia sono state esaminate le tariffe per una azienda tipo di medie dimensioni con consumo annuale pari a circa 75. 000 mc di metano. Le tariffe esaminate non comprendono l'IVA nè le imposte e tasse locali, che variano da Regione a Regione e possono determinare aumenti anche fino al 75%. NUS Italia opera dal 1973 con 50 professionisti che seguono oltre 2500 aziende analizzando ogni anno circa 100. 000 bollette energetiche e studiano per le ditte clienti le soluzioni migliori per ottimizzare i costi mediante l'applicazione di tariffe più vantaggiose. In Italia, Napoli è la città più cara con 67 lire per kWh (chilowattora). Seguono Palermo (62) e Roma (61). Le tariffe più basse si registrano a Milano (53), Torino (48) e Bologna (47). Il Paese più caro è il Belgio con 76, 8 lire per kWh, seguito da Svezia 61, 2, Francia 34, 5, Germania 34, 5, Sud Africa 34, 2 e Italia 31, 9. La caduta del prezzo in Italia e tanto più vistosa se si considera che il tasso di inflazione si è attestato a +1, 9%. Nel periodo luglio 1997/luglio 1998 il volume totale di gas venduto è stato di 53, 6 milioni di mc con aumento del 2. 7% sull'anno precedente che aveva visto una contrazione dei consumi. Si è contratto il consumo di gas per la generazione di elettricità perché l'ENEL ha preferito prodotti più economici quali il petrolio e il carbone. Ciò potrebbe avere conseguenze in relazione ai recenti accordi ambientali di Kyoto sull'emissione di CO2 perché il gas, che dovrebbe essere il prodotto principale, è troppo caro. Il governo italiano ha tuttavia di recente rimediato introducendo, con la Legge Finanziaria, la carbon tax che potrebbe influenzare i prezzi del petrolio e del carbone utilizzati nelle centrali elettriche. D'altra parte, il costo del petrolio si è ridotto sensibilmente e anche il cambio lira/dollaro è migliorato. Secondo NUS, la recente riduzione dei prezzi del gas è dovuta unicamente ad un abbassamento dei prezzi di riferimento del gasolio in conseguenza di una deliberazione dell'Authority che prevede un adeguamento bimestrale sui valori precedentemente indicati. Pertanto, la NUS ritiene che la riduzione potrebbe essere solo temporanea e certamente non è dovuta a benefici acquisiti grazie alla "presunta liberalizzazione". Inoltre, la delibera è applicabile solo all'uso civile e quindi le utenze industriali non potranno beneficiarne. In conclusione, secondo NUS la liberalizzazione non ha fino ad oggi prodotto alcuna concreta riduzione dei costi non essendosi ancora realizzata una libera negoziazione in un mercato con pluralità di offerte in concorrenza tra loro. Walter Bagnato, direttore commerciale NUS Italia, ha detto che NUS è l'unica multinazionale in grado di aiutare le aziende a pagare il prezzo giusto per il loro fabbisogno energetico: " grazie alla nostra consulenza è possibile eliminare il rischio di pagare costi in eccesso. Questo risultato si realizza attraverso un audit mensile delle fatture energetiche e telefoniche e ad una costante analisi dei contratti di fornitura. Contrariamente a ciò che si pensa, i prezzi di gas, acqua, elettricità e telecomunicazioni possono essere negoziati: ogni utente ha diritto alla applicazione della tariffa a lui più favorevole, sfruttando le opzioni previste dai contratti, spesso ignorate. Inoltre, la liberalizzazione del mercato energetico e telefonico presenta maggiori opportunità , ma anche maggiori rischi di pagare più di quanto si potrebbe. Infatti, la pluralità di offerte richiede maggiore disponibilità di tempo, informazioni e risorse per decidere sempre al meglio". Bagnato ha anche detto che con oltre 30. 000 clienti nel mondo, NUS controlla ogni anno circa 750.000 punti di utenza e dalla sua nascita (1933) ha fatto risparmiare ai propri clienti circa 3800 miliardi di lire. Negli ultimi 10 anni i mille consulenti NUS nel mondo hanno permesso alle imprese clienti di risparmiare 2000 miliardi, cioè 200 miliardi all'anno COSTITUITA RATIONAL SOFTWARE ITALIA NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO PER SIEMENS FACILITY MANAGEMENT SERVICES |