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MACFRUT CESENA:
ORTOFRUTTA IN FLESSIONE MA VERSO IL 2000 Milano,25 febbraio 1999 - Presentata a Milano l'edizione 1999 di Macfrut, la 16ma della maggior rassegna europea dedicata all'ortofrutticoltura, che si svolgerà a Cesena dal 6 al 9 maggio. Gli espositori saranno 600 su un'area di 50. 000 mq: visitatori previsti 30. 000, in massima parte operatori professionali. Dopo le edizioni dedicate a USA, Cina ed Estremo Oriente, quella del 1999 è dedicata all'America Latina. La mostra è affiancata da Trans World, salone del trasporto agroalimentare, e da Agro Bio Frut, Salone del biologico. Un convegno, il 6 maggio, vedrà un confronto fra alcuni stati mediterranei per affrontare le problematiche di questi Paesi per una possibile regolamentazione, di fronte alla globalizzazione dei mercati. Con il supporto dell'ICE, anche quest'anno si ripeterà l'esperienza 1998 con un Workshop con operatori esteri. Saranno pure presentate le innovazioni tecnologiche e si discuterà come utilizzare il fondo di 30.000 miliardi del Quinto Programma Quadro Europeo (1999-2002). Alle problematiche del trasporto camion e frigo, che coprono il 94% del totale trasporto di ortofrutta, sarà dedicata la IV Convention del Frigotrasporto. Tra i convegni anche quelli sulla applicazione della nuova Organizzazione di mercato del settore con un primo bilancio tracciato da Italia, Spagna e Grecia; America Latina: partner commerciale o nuovo concorrente; il biologico fresco nella GDO: da nicchia a segmento; progetto Europa Argentina sulla situazione degli agrumi; miglioramento qualitativo del vivaismo; impianti per la conservazione a freddo in Egitto e Giordania; l'ortofrutticoltura emiliano-romagnola e la globalizzazione : il nuovo Piano regionale; vincoli normativi e sviluppo nel settore sementiero orticolo; i consumi di ortofrutticoli della famiglie italiane (Osservatorio IHA); offerta e nuove tendenze dei consumi in Italia; Technology Transfer Day; i finanziamenti agroindustriali previsti dal Quinto Programma Quadro europeo; il trasporto degli ortofrutticoli alla luce delle nuove norme (DL 155/97); nuove tecnologie di selezione, cernita, lavorazione e conservazione per la qualità; incontri tra delegazioni italiane ed estere. Nel corso della presentazione è stato rilevato che la produzione di frutta è aumentata nel 1998 del 5% sul 1997 a oltre 89 milioni di quintali, quella di agrumi è diminuita del 25% a 19, 5 milioni e quella di ortaggi è rimasta stabile a 145 milioni. La produzione lorda vendibile è risultata pari a 18. 000 miliardi (1997: 17. 500 miliardi) e il fatturato dell'intero settore è leggermente salito a 35. 800 miliardi. È proseguito il calo dell'attivo dell' interscambio a 1323, 6 miliardi con una flessione del 12, 7%. L'andamento negativo (che ha visto il saldo positivo decrescere di 600 miliardi tra il 1995 e il 1998) è attribuito alla "sempre più spietata " concorrenza dei competitor tradizionali ed emergenti, alla caduta di mercati come quelli della Russia, dell'Ucraina e di altri paesi dell'Est e alle remore burocratiche ( controlli) frapposte in Italia alle operazioni commerciali, inesistenti altrove. L 'export è diminuito dell'1, 2% a 33 milioni di quintali; valore -1, 5% a 4536, 4 milioni. In particolare è calato l'export di frutta fresca (-4, 8% a 19, 4 milioni di quintali e -1, 2% in valore a 2811, 3 miliardi). La frutta secca ha registrato un +2, 5% in quantità ma 8, 1% in valore. Anche gli ortaggi: +3, 3% in quantità a 10, 8 milioni di quintali ma -2, 3% in valore a 1243, 1 miliardi. L'import è leggermente diminuito in quantità (-0, 2% a 22, 3 milioni di quintali) ma è salito in valore del 3, 9% a 3239, 7 miliardi di lire: frutta fresca -10, 6 in quantità e -2, 9% in valore; ortaggi +2, 8% in quantità e +8, 7% in valore. Accentuata dalla minore produzione la crisi degli agrumi italiani: l'export è salito del 10, 1% in quantità ma solo del 3, 9% in valore, pari a 187, 4 miliardi di lire a fronte di 250, 6 miliardi pagati per l'importazione (+5, 5% in valore sul 1997) e a 2, 1 milioni di quintali (+10, 6% sul 1997). Stazionari i consumi delle famiglie italiane: ortofrutta fresca per 95. 960. 000 quintali contro 96. 110. 000 nel 1997 con valore di 21. 172 miliardi. Frutta fresca: 44. 890. 000 di quintali +0, 5% sul 1997 con valore +4, 17% a 10. 586 miliardi. Ortaggi: -0. 3% a 51. 070. 000 quintali e +2, 19% in valore a 10. 586 miliardi. Ogni nucleo familiare ha acquistato nel 1998, in media, 217 kg di frutta (-2, 2% rispetto ai 222 kg del 1997) e 248 kg di ortaggi (-2, 4% sui 254 del 1997). Il prezzo medio al chilo è aumentato del 4, 1% per la frutta e del 2, 5% per la verdura. Famiglie acquirenti: +2, 2% a 20, 6 milioni per la frutta e +2% a 20, 5 milioni per la verdura. Il 29, 8% delle famiglie si è rivolto alla moderna distribuzione per l'acquisto di frutta fresca (1995: 28, 5%), il 2, 4% al discount (1995: 1, 5%) e 26, 5% (23, 9) al fruttivendolo. Ambulanti e mercati sono tornati alla medesima percentuale del 1995 (38, 5%) dopo il picco del 1997 al 39, 7%. In calo da 5, 8% del 1995 al 3, 8% del 1998 gli altri esercizi. Gli ortaggi surgelati acquistati dalla famiglie hanno registrato un +2% in quantità(1. 619. 600 quintali) e un +5% in valore (945 miliardi di lire). Alla presentazione milanese sono intervenuti il presidente di Agri Cesena, Domenico Scarpellini, Carlo Bianchi, in rappresentanza del presidente della ANEIOA -Associazione nazionale esportatori importatori ortofrutticoli ed agrumari, e altri esponenti del settore, tra i quali Roberto Della Casa, Lino Nobi. In relazione allo Agro Bio Frut che, tra l'altro, vedrà l'assegnazione dei premi giornalistici "Il biologico e i media" è stato rilevato che la superficie italiana coltivata è stimata di oltre 500. 000 ettari a fine 1998 (superfici in produzione o in conversione) contro 400. 000 nel 1997: le aziende agricole coinvolte sono 27. 000 con un fatturato attorno a 1500 miliardi di lire. L'Ortofrutta vi concorre per oltre il 40% pur rappresentando l'11% delle superfici. 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