NOTIZIARIO
MARKETPRESS
economia, finanza politica e tecnologia |
IL V PROGRAMMA QUADRO
(5PQ) EUROPEO: ALCUNI PRINCIPII DI BASE Milano, 19 marzo 1999 - Con una conferenza alla quale hanno partecipato numerosi parlamentari europei, esponenti della PMI ed anche un folto pubblico presso il Palazzo delle Stelline è stato presentato nei suoi principi di base e qualche dettaglio, il V Programma Quadro 5PQ approvato di recente dalla Commissione europea e sulla quale vi sono riposte le speranza di una ripresa di molte aziende in specie quelle piccole e medie che da tempo sono sofferenti a causa della crisi generale che investe da qualche anno l'intera Europa. In merito le iniziative non mancano e allo scopo di individuare i percorsi e opportunità comuni le Regioni: Piemonte, Lombardia e Veneto si sono consorziate mentre altre come: Lazio Toscana e Umbria hanno già aperto degli uffici a Bruxelles. I finanziamenti comunitari stanziati per la ricerca sono di 13.700 milioni di euro 27 mila miliardi e vanno indirizzati all' università, alla ricerca e alle PMI. Con la presentazione del V Programma Quadro la Regione Lombardia vuole anche sensibilizzare la PMI all'accesso ai finanziamenti e istituire quindi una rete regionale di promozione. In merito al nuovo programma va detto, invece che, fra il IV e il V Programma Quadro è stato sciolto quello che, da Edith Cresson, veniva definito come il "paradosso europeo". Cosa significa questa affermazione del commissario europeo è presto detto, se per quanto riguarda le letteratura scientifica internazionale la ricerca europea veniva prima a tutte ovvero si guadagnava grossi titoli sui giornali scientifici più qualificati succedeva poi che, in termini di brevetti e ricadute economiche, l' Europa veniva ultima a Usa, Giappone e Corea. Ma ciò che ha sempre caratterizzato il precedente programma quadro era anche il fatto che non era stato previsto che la ricerca dovesse produrre degli effetti sull'occupazione, in pratica le opportunità di lavoro venivano considerate una speranza. Con il 5PQ è stato tagliato un ponte col passato in quanto si sono voluti privilegiare innanzitutto i problemi del cittadino europeo primo fra i quali la disoccupazione dilagante che in Europa ha raggiunto ormai i 18 milioni di unità e con il prossimo ingresso di paesi economicamente deboli c'è il rischio concreto che questa situazione peggiori. Entrando nel merito del programma si può dire che il tutto ruota su un unico principio di base e cioè la volontà, tramite l'innovazione, di migliorare la qualità della vita. Per meglio raggiungere questo obiettivo finale sono state create 4 azioni base: A) attuazione di programmi di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione: B) promozione della cooperazione in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione comunitari con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali; C) diffusione e valorizzazione dei risultati delle azioni in materia di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione comunitari; D) impulso alla formazione e alla mobilità dei ricercatori nella Comunità. Per quanto riguarda le domande di partecipazione ai bandi con il nuovo programma queste devono garantiti tre punti fondamentali 1) Il partenariato non casuale o basato sulle amicizie, ma fondato su una vera e propria internazionalizzazione. Su questo punto va anche detto che sono state considerati anche partenariati ridotti a uno o due partner. 2) Prevedere la ricaduta reale dei vantaggi sulla PMI. nel caso dell' Italia, mentre Francia e Germania puntano sulla ricaduta alle grandi imprese. In ogni caso per le PMI sono previsti finanziamenti di circa 3 mila miliardi destinati ai piccoli progetti adatti a questo settore ed inoltre ogni finanziamento è compatibile con altri. 3) Per quest'ultimo punto deve essere previsto il miglioramento del potenziale umano creando nuove professionalità e soprattutto che questi, una volta preparati, possano circolare liberamente per l'Europa. In pratica il 5PQ vuole essere uno strumento non solo di finanziamento e interazione per le imprese che devono in questo modo poter crescere e svilupparsi, ma anche un nuovo modo di investire in maniera meno diffusa e più concentrata su specifici progetti. Tramite ciò si vuole rendere la ricerca più europea e per farlo la comunità sta agendo anche su internet mediante "la carta di internet" strumento in via di preparazione che dovrebbe regolare l'attività sul web. Ma l'azione di trasformazione degli attuali meccanismi si proietta anche sul cambiamento di quelle che sono le fondamenta dell'attuale economia agendo sul cittadino che sempre più deve sapere avvalersi della comunicazione multimediale e del commercio elettronico. E su questo argomento si stanno avviando delle iniziative che permetteranno alle scuole, tramite videoconferenza ISDN, di collegarsi via internet al Parlamento Europeo e nel contempo agli studenti di colloquiare con gli eurodeputati. Al fine di potenziare al massimo la ricerca è in cantiere una sorta di Internet 3 per permettere a tutti i maggiori istituti o attività di ricerca europei di essere collegati fra loro da una rete in grado di trasferire dati/file ad 1Gb (Gigabit) al secondo permettendo così il rapido spostamento anche di file complessi come quelli sullo studio del genoma umano. Per quanto riguarda le regole che coordinano l'attività degli appalti, oltre ad una serie di normative più attuali è stata istituita la figura del coordinatore che avrà il compito di attribuire del valore aggiunto al progetto. Naturalmente sono state introdotte anche delle regole che garantiscono la massima trasparenza al fine di scoraggiare la presentazione di iniziative che non prevedano un minimo di risultato. Inoltre, tra la chiusura del bando e la valutazione è stato stabilito un periodo di 2 mesi privilegiando le proposte che arrivano per via telematica piuttosto che quelle spedite per posta tradizionale. A garanzia della presentazione telematica ci sarà la firma digitale. Per quanto riguarda i contraenti è stata eliminata la figura, ritenuta ibrida, del "contraente associato" e pertanto l'attuale procedura fa riferimento ai contraenti che possono essere principali o ausiliari e ai sottocontraneti i quali non hanno alcun diritto per quanto riguarda la proprietà intellettuale. Non vengono richieste garanzie bancarie, ma in compenso sono stati potenziati i controlli anche a posteriori e soprattutto anche per i contratti in corso e sono state rinforzate le clausole di sanzioni in caso di grave irregolarità. Di seguito sono riportati i primi articoli del 5PQ pubblicati sulla Gazzetta ufficiale delle Comunità europee 1.2.1999 (Premessa) considerando che il Comitato della ricerca scientifica e tecnica (CREST) è stato consultato, DECIDONO: Articolo 1 Per il periodo 1998-2002 è adottato un programma quadro pluriennale per tutte le azioni comunitarie, comprese le azioni dimostrative, nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico, in appresso denominato "quinto programma quadro". Il quinto programma quadro comprende quattro azioni Comunitarie ai sensi dell'articolo 130 G del trattato:
La prima azione comunitaria riguarda i quattro temi seguenti:
La seconda, terza e quarta azione comunitaria riguardano rispettivamente i tre temi seguenti;
Anche le attività intraprese nell'ambito dei programmi tematici della prima azione comunitaria contribuiranno, coordinandosi ed integrandosi con i programmi orizzontali, al conseguimento degli obiettivi dei tre temi summenzionati. Sarà perseguita la complementarietà con pertinenti iniziative degli Stati membri e con iniziative quali COST ed Eureka. I criteri che hanno portato alla selezione dei temi di cui al paragrafo 2 e degli obiettivi ad essi connessi figurano nell'allegato I. Essi saranno applicati nell'attuazione del quinto programma quadro. L'allegato II fissa le linee generali delle azioni comunitarie, i loro obiettivi scientifici e tecnologici e le relative priorità. Articolo 2
Di tale importo
Se l'importo di 10.560 milioni dì ECU non è compatibile con le prospettive finanziarie in vigore per il periodo 2000-2002 o qualora non vi siano prospettive finanziarie in vigore per tale periodo
Nell'attesa delle decisioni di cui al primo e secondo trattino precedenti, i programmi specifici sono attuati nei limiti dell'importo previsto nella lettera a), primo trattino, del presente paragrafo. 2) L'importo di cui al paragrafo 1 è rivedibile in caso di adesione di nuovi Stati membri prima della scadenza del presente programma quadro. 3) L'allegato III fissa gli importi destinati a ciascuna delle azioni comunitarie di cui all'articolo I e reca la ripartizione tra i temi della prima azione comunitaria definiti all'articolo 1, paragrafo 2.
Articolo 3
Ciascun programma specifico indica i suoi obiettivi precisi tenendo conto degli obiettivi scientifici e tecnologici di cui all' allegato II, definisce le modalità della sua realizzazione, stabilisce la sua durata e prevede i mezzi ritenuti necessari. La Commissione elaborerà e pubblicherà sotto la propria responsabilità un manuale particolareggiato delle procedure operative nonché gli orientamenti per la selezione delle azioni di ricerca e sviluppo tecnologico (RST). Articolo 4 Le modalità della partecipazione finanziaria della Comunità al Quinto programma quadro sono fissate a norma delle disposizioni particolari riguardanti gli stanziamenti per la ricerca e lo sviluppo tecnologico di cui al regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (l), integrate dall'allegato IV della presente decisione.
Articolo 5 1. La Commissione verifica in modo regolare e sistematico ogni anno, con l'assistenza di esperti indipendenti qualificati, lo stato di avanzamento del Quinto programma quadro e dei relativi programmi specifici, tenendo conto dei criteri stabiliti nell'allegato I e degli obiettivi scientifici e tecnologici definiti nell'allegato II. Essa valuta in particolare se gli obiettivi, le priorità e gli strumenti finanziari siano ancora adeguati all'evoluzione della situazione. Se necessario, essa presenta proposte volte ad adeguare o completare il programma quadro do i programmi specifici in base ai risultati di detto esame. 2. Prima di presentare la proposta relativa al Sesto programma quadro, la Commissione provvede a che esperti indipendenti altamente qualificati forniscano una valutazione esterna della realizzazione e dei risultati delle azioni comunitarie condotte nei cinque anni precedenti la valutazione stessa, tenendo conto dei criteri stabiliti nell'allegato I e degli obiettivi scientifici e tecnologici fissati nell'allegato II, nonché dell'attuazione della presente decisione mediante i programmi specifici basati su di essa. La Commissione comunica le conclusioni della valutazione, corredandole delle sue osservazioni, al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni. 3. La scelta degli esperti indipendenti qualificati di cui ai paragrafi 1 e 2, provenienti in particolare dalle comunità scientifiche, industriali e di utenti, viene effettuata dalla Commissione, sulla base della loro esperienza e delle loro attitudini personali, tenendo conto in modo equilibrato dei vari protagonisti del mondo della ricerca. La Commissione comunica l'elenco completo degli esperti e le loro qualifiche individuali dopo la loro nomina informa regolarmente il Parlamento e il consiglio in merito ai progressi complessivi nell'attuazione del programma quadro e dei programmi specifici Articolo 6 A metà del periodo di validità del quinto programma la Commissione esamina i progressi relativamente al programma e, sulla base delle valutazioni dei vari programmi specifici, sottopone al Consiglio e al Parlamento europeo una comunicazione corredata, se opportuno, di una proposta in merito all'adeguamento della presente decisione. Articolo 7 Tutte le attività di ricerca svolte in forza del Quinto programma quadro sono realizzate nel rispetto dei fondamentali principi etici, comprese le esigenze in materia di benessere degli animali conformemente al diritto comunitario. Fatto a Bruxelles, addì 22 dicembre 1998. Per il Parlamento europeo Per il Consiglio Il Presidente il Presidente J.M. GIL-ROBLES C. EINEM BNL: RISULTATI 1998. RITORNO IN UTILE Roma, 19 marzo 1999 - Il Consiglio di Amministrazione BNL Banca Nazionale del Lavoroha esaminato i risultati 1998 del Gruppo e della capogruppo BNL Spa che ha chiuso l'esercizio con risultato netto in utile per 7 miliardi (perdite per 2. 865 miliardi nel 1997). All'assemblea, convocata per il 24 aprile (26 aprile in seconda) viene proposta la seguente ripartizione dell'utile: accantonamento a riserva legale di 353 milioni a cui si aggiungono altri 5, 1 milioni quali ulteriore attribuzione alla riserva legale. 1, 8 miliardi vengono destinati al dividendo per le azioni di risparmio e altri 1, 8 miliardi vengono attribuiti ancora alle azioni di risparmio a recupero del dividendo 1997. 3 miliardi vengono infine destinati alla costituzione di una speciale riserva da utilizzare per l'emissione di azioni da assegnare a dipendenti. Nel 1998 il totale delle attività di BNL Spa è stato pari a 146. 626 miliardi. Gli impieghi alla clientela hanno raggiunto 91. 813 miliardi (+0, 4%). Le sofferenze sono ammontate a 5. 808 miliardi(-0, 4%) senza gli interessi di mora, interamente accantonati. Le partite incagliate si attestano a 3. 382 miliardi (2. 889 quota capitale e 503 quota interessi) e risultano fronteggiate per l'80% da garanzie reali. La raccolta da clientela, compresa quella indiretta, si è attestata a 200. 569 miliardi (+5%): nell'ambito della raccolta indiretta che ha toccato i 120. 396 miliardi (+12, 1%), l'attività di gestione patrimoniale svolta per la clientela ha pesato per 13. 877 miliardi (+44, 9%). Il margine d'interesse della capogruppo, dopo aver prudenzialmente stornato 305 miliardi di interessi di mora, è passato a 3. 049 miliardi (+4, 3%), mentre il margine d'intermediazione si è attestato a 5. 111 miliardi (+11, 7%). Risultato operativo: 2. 053 miliardi (+55, 4%). I risultati del Gruppo BNL comprendono 23 società consolidate con il metodo integrale, 8 con il metodo del patrimonio netto con valore di carico di 1. 030 miliardi e 138 partecipate valorizzate al costo con un valore di carico di 662 miliardi. L'utile netto consolidato è stato di 34 miliardi (perdita di 2. 803 miliardi nel 1997), il margine di interesse è stato di 3. 893 miliardi (+3, 7%) dopo lo storno prudenziale di 311 miliardi; il margine d'intermediazione raggiunge i 6. 538 miliardi (+10, 6%) e il risultato operativo i 2. 686 miliardi (+40, 8%). La raccolta da clientela del Gruppo si è attestata a 269. 829 miliardi (+8, 7%). Impieghi: 113. 593 miliardi (+0, 5%). EUROFOREX : RISULTATI IN CRESCITA PER IL 1998 |