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IL RISO ITALIANO CONCORSO INTERNAZIONALE ICIF 1999

Milano, 8 aprile 1999 - Presentata nel corso di una conferenza stampa si svolgerà dal 10 al 15 aprile una manifestazione dedicata al Riso Italiano, organizzata dall'ICIF, che culminerà con la finale del Concorso Internazionale ICIF 1999, presso la sede di Costigliole d'Asti. Per l'occasione verrà costituito un Comitato organizzativo, che sarà composto da membri dell' ICIF, da funzionari della Regione Lombardia, della Regione Piemonte ed eventualmente da rappresentanti dì aziende produttrici di riso (piemontesi e lombarde). Tale comitato organizzerà un educational per i finalisti del concorso e per i giornalisti enogastronomici stranieri, per condurli alla scoperta della realtà delle risaie, degli aspetti di coltivazione e produzione e della storia del territorio, per finire con un incontro con produttori del settore. Brevemente di seguito elenchimo le tappe principali previste dal programma: Sabato 10 aprile arrivo degli ospiti all'aeroporto di Milano e accompagnamento in albergo di Gardone; domenica 11 aprile trasferimento a Verona e visita al Vinitaly; lunedì 12 aprile visita ad un caseifici del Grana Padano; martedì 13 aprile visita alle risaie ed ad aziende produttrici: mercoledì 14 aprile visita guidata della città di Torino; giovedì 15 aprile trasferimento a Costigliole d'Asti; venerdì 16 aprile partenza per l'aeroporto di Milano Malpensa. Il concorso è riservato a cuochi professionisti, a cuochi che abbiano frequentato un Master presso l'ICIF ed a professionisti di Scuole e di istituti alberghieri, purché cittadini dei Paesi nei quali verranno effettuate le selezioni nazionali. Dopo la selezione delle domande di partecipazione una commissione composta dal presidente, dal vicepresidente e dal rappresentante locale dell'ICIF selezionerà per ciascun paese le sei migliori ricette e convocherà i loro sei autori per la prova pratica che consisterà nel realizzare la ricetta presentata per l'ammissione al concorso. I candidati avranno due ore di tempo per realizzare la loro ricetta sotto la sorveglianza del rappresentate dell'ICIF, I piatti realizzati dai sei candidati saranno valutati con diversi parametri e fra questi: originalità della ricetta, presentazione e sapore e gusto. Da questo giudizio verrà quindi nominato vincitore della selezione nazionale il candidato che avrà ottenuto il miglior punteggio. Il vincitore sarà inviato a partecipare in rappresentanza del suo Paese, a spese della Regione Piemonte e dell'ICIF alla finale del concorso e alle manifestazioni che la precederanno. La Finale del concorso avrà luogo presso la sede dell'ICIF nel Castello di Costigliole d'Asti, il 15 aprile 1999. Nella Prova Finale i concorrenti dovranno realizzare due piatti, uno a tema libero ed uno a tema imposto. I piatti realizzati dai finalisti saranno sottoposti alle valutazioni di tre differenti giurie: la giuria del concorso, composta da 6 grandi cuochi italiani ed alla quale verrà affidato l'incarico di designare il vincitore del concorso internazionale ICIE 1999; la giuria dei giornalisti, composta da 6 famosi giornalisti enogastronomici italiani ed alla quale competerà l'assegnazione del Premio Speciale della Critica; la giuria dei produttori, che sarà composta da 6 importanti produttori di riso ed alla quale competerà l'assegnazione del premio Speciale dei Produttori Ogni Giuria lavorerà in modo autonomo rispetto alle altre. La comunicazione ufficiale dei risultati e la consegna dei premi avverranno durante la Cena di Gala prevista per la sera del 15 aprile. I tre vincitori riceveranno quale premio un viaggio per due persone in Italia alla scoperta dell'enogastronomia del nostro Paese ed in particolare di Lombardia e Piemonte: Primo premio: viaggio di 8 giorni nel Centro e nel Nord Italia, Secondo premio: viaggio di 6 giorni nel Nord- Ovest dell'italia; Terzo premio: viaggio di 4 giorni in Piemonte e Lombardia. Web www.icif.com

 

MESSNER DI NUOVO SULL'HYMALAIA E PARLA DELLO YETI
Milano, 8 Aprile 1999 - Nel corso della recente presentazione del sua ultimo libro "Yeti leggenda e verità ", avvenuta alla libreria Feltrinelli di Milano il noto scalatore Reinhold Messner non è stato prodigo di particolari in merito alla sua nuova impresa che partirà nel prossimo giugno e che vedrà come protagonisti altri due suoi amici. L'unica cosa certa è che la prossima impresa si svolgerà sull' Himalaya in affrontando le asperità di via ancora inesplorata. Il segreto professionale dietro il quale si ripara lo scalatore ha le sue motivazioni che trovano una giustificazione sul fatto che oggi il turismo è davvero molto diffuso in tutto il pianeta e Reinhold Messner non vuole rischiare di trovarsi qualche turista che in un modo o in un altro riesce ad anticipare la sua impresa. Ma la sua attenzione si rivolge anche al libro che sta presentando nel quale parla delle sue avventure che in questi 54 anni di attività ha affrontato e si sofferma sull'evento, accaduto in Tibet, che non dimenticherà: la notte del 19 luglio 1986 quando per la prima volta ebbe davanti a se lo Yeti. Parla della sua emozione nel trovarsi davanti ad un essere grosso, coperto di peli e alto 2 metri e mezzo che correva fra le rocce ed emetteva uno suono strano molto simile ad un fischio. Lo Yeti, soprannominato anche uomo delle nevi e che per anni ha terrorizzato gli sherpa tibetani, ma anche fatto fantasticare la fantasia di moltissimi scrittori esiste davvero, non è una fantasia. La leggenda che ormai si trasmette da anni nel Tibet non è quindi tale, non si tratta nemmeno dell'orso tibetano di cui ha avuto occasione di parlarne anche con il Dalai Lama.

           

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