TLC:
FORTE ASCESA 1998. GLI EFFETTI DELLA LIBERALIZZAZIONE Milano, 23
aprile 1999 - Dal rapporto Assinform-GartnerConsulting, presentato in anteprima alla
stampa, emerge che il mercato delle telecomunicazioni ha registrato in Italia una crescita
totale dell'11% (53.720 miliardi di lire) a fronte di una crescita mondiale del 7,1% (a
816,9 miliardi di dollari). Per macroarea geografica mondiale si rilevano leggere
flessioni in USA (-0, 2% con una quota di mercato globale del 26, 7%) e in Giappone (-0,
5% con quota 12, 8%) e incrementi in Europa (+0, 2% al 33, 6% e +0, 6% nel resto del mondo
(29, 8%). Per i servizi di TLC l'Italia ha una quota del 3, 8% a fronte del 4, 7 per la
Francia, 5 per il Regno Unito, 7, 5 per la Germania, 12, 1 per il Giappone, 26, 9 per gli
USA e 40% per il resto del mondo. Il mercato italiano è cresciuto dell'11,2% (13. 850
miliardi di lire) per gli apparati e del 10, 9% (39. 870 miliardi) per i servizi.
Particolare sviluppo, la cui ampiezza non trova riscontro negli altri Paesi, emerge per i
servizi di radiomobile con 20. 500. 000 abbonati a fine 1998 in crescita del 74, 6% su
fine 1997, di cui 16. 900. 000 (+102, 5%) di abbonati GSM e 3. 600. 000 (+6, 1%) TACS. Gli
abbonamenti prepagati sono cresciuti del 152,8% a 13. 400.000. In miliardi di lire, il
mercato italiano della comunicazione cellulare è salito del 38% a 18. 440 di cui 2500
miliardi (+25%) per le infrastrutture, 3140 miliardi (+68, 8%) per i terminali e 12. 800
miliardi (+34, 7%) per i servizi. Eccezionale espansione ha registrato il mercato consumer
con +22. 6% a 26. 900 miliardi di lire (2700 miliardi, pari a +86, 2% per gli apparati e
24. 200 miliardi pari a +18% per i servizi). Il mercato professionale è salito in misura
molto inferiore con +1. 4% a 26. 820 miliardi (11. 150 miliardi pari a +1, 4% per gli
apparati e 15. 670 miliardi pari a +1. 4% per i servizi). Per settore economico, il
mercato italiano delle TLC riguarda per il 58, 8% i consumer, 10, 1% l'industria, 9, 4% le
banche, 6, 5% i servizi, 6, 4% la Pubblica Amministrazione centrale, per il 5, 1 % la
distribuzione, per il 2, 4 % la Pubblica Amministrazione locale e per l'1. 3% il settore
assicurativo. Dall'indagine sugli effetti della liberalizzazione si rileva tra l'altro che
si è sinora sottostimata la rapidità di evoluzione del mercato e che l'offerta di
servizi da parte di una molteplicità di operatori ha provocato "un notevole
disorientamento" degli utenti: È poi risultato inferiore alle aspettative il numero
di nuovi operatori presenti sul mercato (in totale solo 8 sui 39 prenotati). Il ventilato
interesse verso i servizi ad alto valore aggiunto non ha prodotto risultati significativi.
Comunque, la liberalizzazione ha comportato una riduzione dei costi finali dei servizi.
Infine si è rilevato che si sono affacciati sul mercato operatori con elevata capacità
di competizione. I risultati del mercato e le informazioni sugli effetti della
liberalizzazione sono stati presentati da Riccardo Zanchi, GartnerConsulting, e Federico
Barilli, Assinform
DE GIOVANNI (MILLIONAIRE): LANCIA INTERNET TV
Milano, 23 aprile 1999 - Virgilio Degiovanni, editore del mensile Millionaire, ha lanciato
ITN-Internet TV Network, servizio che consente di navigare su Internet e di usufruire di
alcuni servizi in lingua italiana utilizzando la televisione e non il personal computer.
Gli utenti (abbonamento: 50. 000 lire/mese +IVA) ricevono un decoder ("set top
box") da collegare al televisore mediante presa scart e alla rete telefonica tramite
un cavetto. Viene poi inserita una smart card pre-programmata che permette l'accesso
immediato al sito "Freedomland", il portale d'ingresso di ITN a Internet.
Attraverso il telecomando del televisore e una speciale tastiera senza fili (che
sostituiscono il mouse e la tastiera del pc) si può così accedere ai servizi previsti e
alla normale navigazione su Internet. Alla realizzazione di ITN partecipano anche
Microsoft, che ha concesso il licensing "Web TV", Philips che realizza per ITN
lo speciale decoder, Infostrada e Telecom Italia, partners nell'ambito telecomunicazioni e
piattaforma globale e BNA per l'home banking. Obiettivi di ITN sono quelli di superare le
tradizionali barriere che ostacolano la crescita di Internet in Italia, come la scarsa
conoscenza dell'informatica o della lingua inglese. Secondo dati IDC gli utilizzatori di
Internet tramite TV sono attualmente circa un milione a livello mondiale e dovrebbero
diventare oltre 11 milioni entro il 2001. Si stima che entro il 2010 quasi il 50% delle
famiglie americane avrà in casa un collegamento Internet via TV.
BUSINESS ON LINE: I CINQUE FATTORI DI SUCCESSO
Berlino, 23 aprile 1999 - Nel corso della quarta edizione del congresso "Business On
Line", svoltosi a Berlino, la società di consulenza Arthur D. Little, sponsor della
manifestazione, ha indicato i fattori di successo delle aziende che sviluppano progetti di
e-commerce. Gerhard Sundt, direttore europeo della Little per i settori telecomunicazioni,
informatica, media ed elettronica, ha affermato che le imprese devono adottare un
approccio innovativo per conseguire significativi vantaggi competitivi dell'uso del
commercio elettronico. Sundt ha rilevato che, nonostante gli ingenti investimenti
effettuati dalle oltre 100 maggiori società europee che hanno intrapreso l'e-commerce,
meno del 10% ha registrato profitti consistenti: unico elemento comune tra le aziende che
hanno conseguito un successo è l'approccio innovativo modellato sulle esigenze della
clientela. Sundt ha poi precisato che i fattori di successo sono cinque: orientamento al
mercato (con diffusione delle informazioni ad hoc ai diversi segmenti di cientela): ad
esempio, la home page Cisco Powdered Network evita di presentare agli utenti una massa
indiscriminata di informazioni. Invece, chiede prima alcuni dettagli sulle esigenze e
sulle attività per poi presentare una pagina dai contenuti quanto più rispondenti al
profilo così individuato. Altro fattore è quello della integrazione organizzativa.
L'attività e-commerce deve essere pienamente integrata anzichè essere considerata come
un processo parallelo: ad esempio, le filiali della Bank of Austria informano sempre i
loro clienti sui servizi offerti on line e viceversa, mentre in altre banche questi
servizi sono sovente in competizione fra loro. La Bank Austria ha così la capacità di
proporre effettivamente ai propri clienti un servizio modellato sulle loro esigenze e sul
loro stile di vita. Un terzo fattore è quello relativo ai prodotti e ai servizi: occorre
ideare prodotti innovativi, predisposti per i consumatori on line, anzichè vendere
prodotti vecchi come nuovi: la casa tedesca produttrice di camicie Dietrich offre la
possibilità di personalizzarle ricamando l'indirizzo e-mail al posto delle iniziali,
soddisfacendo, così , le nuove aspettative e le nuove esigenze da parte dei consumatori.
Quarto fattore è quello della partnership. Occorre cambiare l'approccio di marketing in
modo che le società condividano con i propri clienti le informazioni su servizi e
prodotti propri e su quelli dei partners: la casa editrice americana Amazon condivide le
informazioni sul profilo dei clienti con la UPS, la società che provvede alla consegna
dei libri. Infine, quinto fattore è quello della segmentazione: occorre presentare
offerte che aggiungano valore effettivo per i clienti, evitando la trappola della
ripetitività : Yahoo analizza i modelli di acquisto dei propri utenti e offre prodotti
aggiuntivi che permettono di ampliare il portafoglio delle scelte rilevanti per ogni
cliente. Sundt ha detto che "quello che oggi stiamo notando è che di fronte ad un
mercato altamente ricettivo per l'e-commerce i venditori tradizionali non sono ancora
pronti a tale sviluppo, scontando un gap generazionale e culturale determinato in gran
parte dalla mancanza della padronanza delle nuove tecnologie. Al contrario, queste ultime
sono utilizzate più facilmente dai nuovi entranti i quali sono avvantaggiati a tal punto
da guadagnare consistenti quote di mercato": "Infatti, i nuovi entranti
presentano una maggiore flessibilità nel focalizzarsi sui clienti e nel definire la
corretta offerta di prodotti, informazioni e servizi meglio rispondenti alle esigenze
individuali di ogni segmento di clientela ritenuto interessante. Le società presenti
ancorate agli approcci tradizionali sono troppo lente nell'affrontare il cambiamento.
Molte di esse hanno fatto grandi investimenti ma solo quelle davvero innovative ne
vedranno i risultati". La Arthur D. Little è stata fondata nel 1886 e dispone di 50
uffici e laboratori di ricerca e consulenza