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SONO FOTOCOPIE I GIORNALI ITALIANI SU INTERNET

Roma, 3 maggio 1999 - Sull' Osservatorio Tutti Media di Media Duemila in edicola questo mese sono stati pubblicati i risultati di un'indagine curata da Maurizio Lunetta, Maria Pia Rossignaud e Giancarlo Boi dai quali risulta che al 20 aprile 1999, i quotidiani italiani on-line sono 33 e rappresentano il 45% degli iscritti alla Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg). Fra gli elementi che emergono dall'indagine è interessante notare che quasi tutti i giornali on-line contengono le stesse informazioni che si trovano sulle edizioni in carta stampata e qualche servizio aggiuntivo come: motore di ricerca 76%, bacheche elettroniche per forum e discussioni 21%. Altri elementi evidenziati dalla ricerca sono: la disponibilità di un archivio contenente i numeri arretrati (85%), questa disponibilità va da 7 giorni ad alcuni anni; l'interattività con i lettori viene mantenuta tramite l'e-mail per l' 88%. Il 9% dei quotidiani on-line offre anche dei servizi in lingua straniera e ben il 36% ha avviato una sezione di e-commerce. Nonostante la lentezza dei mezzi di comunicazione a diffondersi sul web all'interno delle abitazioni italiane sono sempre più presenti computer, Cd-rom, masterizzatori, scanner e abbonamenti ad Internet.

QUADRI E IMPRENDITORI DI 20 IMPRESE DI LA SPEZIA A SCUOLA DI COMMERCIO ELETTRONICO
Milano, 3 maggio 1999 - E' una nuova iniziativa promossa da Team e dalla Camera di Commercio di La Spezia. Si tratta del progetto "Formazione e sperimentazione sul commercio elettronico" che consente agli imprenditori locali di conoscere e approfondire le potenzialità offerte da Internet per creare nuove opportunità di affari. Gli incontri, sono rivolti a imprenditori e quadri di 20 aziende, di vari settori merceologici, della provincia di La Spezia e prevedono una serie di lezioni teoriche centrate su temi quali Internet e le telecomunicazioni, marketing e commercio elettronico, normativa e sicurezza in materia di pagamenti on line, e una serie di lezioni pratiche per imparare a realizzare un sito Web e a gestire in modo efficace la vendita dei prodotti e dei servizi su Internet. Al termine del progetto tutti i 20 negozi in rete saranno abilitati da GOItaly al commercio elettronico con la garanzia di appoggiarsi a transazioni economiche e sicure coincidenti con le reti bancarie delle principali carte di credito nazionali e internazionali. "Le nuove tecnologie stanno profondamente cambiando il modo di lavorare e di comunicare in azienda, afferma Marco Rondina, Managing Director di Team "L'iniziativa si basa su un'analisi approfondita degli impatti che i nuovi mezzi di comunicazione stanno avendo sui modelli organizzativi e produttivi del mondo aziendale. Le attività previste dal progetto, parzialmente finanziato dalla Unione Europea e dal Ministero del Lavoro, puntano a formare gli imprenditori sull'uso di Internet e della rete per migliorare e ottimizzare il passaggio delle informazioni e la produttività singola e di gruppo, oltre a sperimentare concretamente i vantaggi del commercio elettronico".

NASCE L' UNITÀ DI SHANDWICK DEDICATA ALL' INFORMATION TECHNOLOGY
Milano, 3 maggio 1999 - Tutto il settore della comunicazione sta vivendo il suo momento di massima trasformazione e dopo i giornali, radio e televisioni ora anche un altro comparto, strettamente correlato a questo mondo, si sta adeguando alla nuova realtà imposta dal web. Ci stiamo riferendo alle agenzie di relazioni stampa che da tempo sono a contatto con il mondo dell' IT e dopo altre note come: Argus, ImageTime, ImageWare, Mos, Primapagina, Text 100, SCM ora è operativa sul mercato italiano anche Shandwick IT una divisione di Shandwick Corporate Commnunication appositamente dedicata alla comunicazione del settore dell'alta tecnologia. L'unità è costituita da 7 professionisti che conoscono l' utilizzo delle tecnologie e quindi sono specializzati in ogni tipo di attività di comunicazione a favore di aziende che offrono servizi e prodotti ad alto contenuto tecnologico: da, hardware e software, a sistemi di rete telecomunicazioni a Internet e si propone inoltre a quelle realtà che pur non operando nel settore intendano sfruttare nuovi metodi per migliorare il loro processo comunicativo esterno e interno. Shandwick IT nasce come divisione di Shandiwick Corporate Communication, società che occupa una posizione di primo piano tra le agenzie di relazioni pubbliche in Italia ed è parte del Gruppo Sandiwck, presente in tutto il mondo con oltre 100 agenzie. Per mantenere elevato il suo standard di professionalità la nuova unità operativa di Sandwick si avvale del continuo interscambio di informazioni con Miller Shandiwick Technologies, che tra i suoi clienti annovera: Compaq Computer, Siemens, Adaptec Corporation, MCI WorldCom, Advanced Networks, Acorn Group, Aavid Technologie e Open TV. Nonostante Shandwick IT abbia debuttato solo di recente ha già acquisito due clienti: Pioneer e ITN che ha appena lanciato sul mercato la prima web TV italiana. "Alle soglie del nuovo millennio - ha commentato Furio Garbagnati, presidente del Gruppo Shandwick Italia - computer ,convergenza tecnologia e globalizzazione delle attività hanno avviato una progressiva trasformazione dei contenuti, delle modalità e del linguaggio della comunicazione, Shandwick Information Technology nasce per fornire una risposta adeguata e sicura al rinnovato panorama".

I COSTI DEL KOSOVO E DEGLI EURODEPUTATI ITALIANI
Roma, 3 maggio 1999 - Sul numero 1, anno secondo, della "newsletter" di Mille Mercati, organo della Confcommercio, in prima pagina, in grande rilievo, troviamo le "Stime ed i conti della guerra" quantificate per il nostro Paese in 12 - 14 mila miliardi di lire. Ma soltanto 2 mila sono i miliardi di spesa per ragioni militari, tutto il resto è determinato dalla esistenza di minori entrate preesistenti al conflitto (5000 - 7000 ml.), da 4000 - 5000 miliardi per minori entrate per il turismo adriatico e da 2500 - 3000 miliardi per spese per interventi umanitari. Nel fondino intitolato "E ora è troppo tardi" si fa un bilancio della situazione italiana di fronte all' inerzia del Governo che "è arrivato alla crisi del Kosovo senza poter fare nulla di concreto per il rilancio del mercato". Così, conclude il fondo, "imprenditori e consumatori rischiano di restare schiacciati in una micidiale tenaglia": infatti non vi sarà alcuna riduzione fiscale e arriveranno presumibilmente nuove imposte, con lo spettro di una recessione "peggiore di quella attuale". Sempre in prima un boxino in cui si danno 'i numeri' su quanto costa al mese un eurodeputato italiano: quasi il doppio di quello francese o olandese. Ed ecco le voci di una 'busta paga' tipo: sono 18 milioni e 700 mila lire mensili di indennità; 18 milioni e 544 mila lire per spese per assistenti; 6 milioni e 500 mila lire per spese di gestioni uffici; 468 mila lire di gettone per ogni seduta, a cui vanno ad aggiungersi 3 milioni di lire per ogni viaggio a Strasburgo, un massimo annuo di 30 milioni per spese mediche ed infine altri 7 milioni per corsi di lingua. L'unica speranza per mutare questa anomala situazione sta nella ventilata decisione del Parlamento europeo di usare, ben presto, un bel paio di forbici. Segue, in seconda pagina, una radiografia del problema occupazione dal titolo "Mezzogiorno: un giovane su due è senza lavoro", con i dati percentuali riguardanti, oltre al nostro Paese, quelli degli altri 14 partner europei. Siamo rimasti fermi, in termini di disoccupazione, al 12,3% cioè un punto percentuale in più rispetto agli altri paesi europei. Solo la Spagna sta peggio di noi con un 17,6%, mentre sono da prendere come esempio l'Austria al 4%, l'Olanda al 3,4% ed il Lussemburgo con un invidiabile 2,8%. Ma la situazione media, seppur grave nel nostro Paese, si fa drammatica al Sud dove risulta disoccupato il 56% dei giovani con meno di 25 anni mentre, per questa stessa fascia d'età, al Nord il dato si situa al 20,7%. In terza pagina seguono approfondimenti sulle "Stime, conti ed oneri di una guerra imprevista" ed, accanto ai costi di un missile Cruise, di una bomba a raggi infrarossi, di un aereo F117 Stealth ed altro, si fanno i conti in tasca ai pescatori dell'Adriatico. Già, perché la pesca è proprio in tilt, considerata una contrazione del 30% degli affari registrata dal settore. Ma non più rosei risultano i conti della nostra compagnia di bandiera, l'Alitalia, che registra una perdita secca di 40 miliardi al mese a causa della chiusura degli aeroporti pugliesi. E sono dolori anche per le strutture turistiche ed alberghiere della costa adriatica che denunciano un netto calo delle prenotazioni. In ultima pagina, infine, un riepilogo comparato delle cifre "segrete" che consentono ai nostri 87 eurodeputati di guadagnare fino all'80% in più dei loro colleghi europei : insomma del perché sono veri e propri " Italiani da record".

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