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TELEMATICA DI BORDO (INFOMOBILITA') : CON VIASAT L'ITALIA
CONQUISTA LA LEADERSHIP EUROPEA Milano, 31 maggio 1999 - La nuova
frontiera internazionale della protezione e della sicurezza di chi viaggia in auto parla
italiano. L'Italia sta infatti giocando un'importante partita nel nuovo filone tecnologico
della telematica di bordo e dell'infomobilità con Viasat (joint-venture Magneti Marelli,
Fiat e Telespazio/Teleconi Italia) che in pochi mesi ha conquistato il primo posto in
Europa ed il secondo nel panorama mondiale in questo innovativo comparto, destinato
a rappresentare uno dei business emergenti dei prossimi dieci anni. Il dato è stato
confermato a livello continentale da una indagine condotta dalla Databank Consulting, la
principale società italiana di ricerca e consulenza di marketing specializzata
nell'information communication technology, che ha monitorato il mercato europeo
dei sistemi telematici di bordo (antifurto satellitari, infomobilità, sicurezza sulla
strada). In particolare Viasat, sorta nel novembre '98, con un trend di crescita che non
ha precedenti nel mondo, ha già superato i 10 mila impianti di localizzazione satellitare
installati in Italia e fornito il sistema a vari Paesi, tra cui Austria, Belgio,
Lussemburgo, Olanda e Sud Africa. "L'infomobilità racchiude la rivoluzione
tecnologica, ma anche culturale e di costume, che è stato possibile introdurre nella
mobilità di persone e mezzi grazie all 'abbinamento di varie tecnologie telematiche che
puntano a migliorare la sicurezza e la protezione di chi viaggia", ha detto l'ing.
Arturo Artom, amministratore delegato di Viasat, commentando i dati della ricerca.
"È la sintesi perfetta tra l'industria delle telecomunicazioni e quella
dell'automobile" ha aggiunto, spiegando che "i veicoli vengono dotati di un
nucleo telematico composto da un modulo Gsm, che diventa il telefono di bordo, e da un
sistema di localizzazione satellitare Gps che rende intelligente l'automobile permettendo
di porla in contatto con una centrale operativa per scambiarsi dati, il principale dei
quali è la localizzazione, e consentendo una costante protezione". Quindi, ha
proseguito Artom "quello che apparentemente sembra essere il futuro, è già una
realtà. È una nuova filiera tecnologica i cui risvolti culturali, a grandi linee,
ricalcano quella che si è determinata per la telefonia mobile nel nostro Paese".
Cosi, ha proseguito, "entro dieci anni questi moduli telematici diventeranno apparati
di bordo diffusi praticamente su tutto il parco di veicoli circolanti (30 milioni di
automezzi in Italia ed oltre 15o milioni nell 'Ue) determinando una vera e propria
rivoluzione telematica nei trasporti". In sintesi, ha sottolineato Artom, "
questo strumento aumenterà la protezione di chi viaggia in quanto, automaticamente,
saranno segnalati furti, aggressioni, incidenti, ma anche malori o guasti meccanici e
richieste di soccorso (almeno il 50% delle chiamate ai numeri di pubblica utilità, come
il 112, 113, 115 e 118, per emergenze fuori città non viene evasa per la difficoltà di
localizzare il punto ove è necessario l'intervento) ma, soprattutto, aumenteranno le
informazioni a disposizione degli automobilisti che, on-line, saranno guidati a
destinazione, soprattutto quando si trovano in zone di cui non Conoscono le strade,
avranno indicazioni sull 'ubicazione di centri di pubblica utilità e della più vicina
farmacia aperta, dei parcheggi, delle aree di servizio, del bancomat e del
ristorante".
IL GURU DELL'ECONOMIA DIGITALE ALL'UNIVERSITA' DI PIACENZA
Piacenza, 31 maggio 1999 - Il Centro di Ricerca sulle Applicazioni della Piacenza
Telematica alle Organizzazioni e alla Società (CRATOS) ospiterà uno dei guru mondiali
della Digital Economy: Hal R. Varian, preside della School of Information Management &
Systems (SIMS) presso l'Università della California a Berkeley e docente della Haas
School of Business presso la stessa Università. L'incontro si terrà presso il Centro
Congressi dell'Università Cattolica di Piacenza, via Emilia Parmense 84, il 21 Giugno
1999 alle ore 16: 30. Il prof Varian è l'autore di Microeconomic Analysis e co-autore del
best seller Information Rules, considerato uno dei testi di riferimento della nuova teoria
economica sulle dinamiche evolutive dell' economia digitale.
E-mail: cratos@pc.unicatt.it
web: http://cratos.pc.unicatt.it
IN RIPRESA IL SETTORE DELLA PANIFICAZIONE
Verona, 31 maggio 1999 - Si è concluso il 19 maggio il SIAB (Salone Internazionale dell'
Arte Bianca nel corso del quale sono state rese note le cifre che interessano da vicino il
settore. Il comparto delle macchine e forni per pane, biscotti, pasticceria e pizza
conferma la propria vitalità e continua il trend positivo a cui aveva dato avvio nel
corso degli ultimi mesi. La produzione, assestatasi sui 786 miliardi di lire nel 1997, ha
raggiunto nel 1998 la ragguardevole cifra di 818 miliardi di lire, con una crescita,
pertanto, del 4, 1% sull'anno precedente. Le previsioni per il 1999 si collocano sugli 859
mld, con incremento pari a un interessantissimo + 5%. Nello specifico il Gruppo
Costruttori Forni, Macchine e impianti per pane, biscotti, pasticceria e pizza
hanno registrato un buon andamento delle esportazioni, facendo registrare il 7, 3% dì
incremento, attestandosi oggi sui 532 miliardi di lire per l'intero 1998. Oltre ai mercati
europei, come quello tedesco, dove sono stati stipulati degli ottimi contratti di
fornitura per prodotti tecnologicamente riconosciuti di buona qualità, come era
prevedibile i nuovi mercati che dovrebbero offrire opportunità di nuovi sbocchi per le
esportazioni del settore sono rappresentati dall'area del Sud America e dell'Australia,
che si sta rivelando una regione potenzialmente molto valida per il comparto. La
previsione di vendita per l' Italia, invece, risulta essere stabile e la variazione, in
termini di volume, sarà di poco superiore allo 0, 5%. Ad una positiva crescita
dell'utilizzo degli impianti, nel 1998 si è affiancato anche un incremento degli
investimenti (+13, 6%) ed un contenuto aumento dei prezzi stimato essere, al massimo,
attorno al 2%. In crescita anche l'occupazione che, per il 1998, ha coinvolto 2. 450
unità (con una crescita pari a +2, 1%) e dovrebbe rimanere costante a tuffo il 1999. Dopo
la situazione di quasi stagnazione che aveva contraddistinto il biennio '95-'96 ed un 1997
conclusosi con una buona ripresa del mercato interno, per il 1998 le difficoltà
economiche della Russia e dei Paesi del Sud America hanno contratto le potenzialità di
crescita di quei mercati che avrebbero potuto essere di sbocco per i prossimi anni. La
produzione 1998 ha pertanto raggiunto il valore di 380 miliardi di lire, con un incremento
di +2, 7% sull'anno precedente. Le previsioni per il 1999 confermano tale cifra. Tra le
ragioni di questa favorevole tendenza è sicuramente da individuare una domanda sempre
più importante di impianti con capacità produttive elevate. La previsione è che questo
andamento che ha caratterizzato il 1997 potesse proseguire anche per il 1998 è stata
confermata pienamente. Nel 1998, l'export ha registrato valore pari a 322 miliardi di
incremento dì +1, 3% sull'anno precedente. Per il 1999 un'ulteriore crescita di +2, 7%
(oltre 330 mld di lire). Nel 1998, l'export ha registrato un valore pari a 322 miliardi di
lire, con un incremento di +13% sull'anno precedente. Per il 1999 è prevista un ulteriore
crescita del + 2, 7% (oltre 330 mld di lire Relativamente ai mercati esteri, è importante
rilevare che il mercato USA continua a rappresentare uno degli sbocchi più interessanti
per Io esportazioni italiane. Le restrizioni tuttora esistenti in fatto di importazione
italiana in parte superate grazie alle recenti sentenze favorevoli ai produttori nazionali
si sono mostrate ininfluenti ai fini dell1export di macchine ed impianti per
pastifici: un risultato legato sia all'andamento della produzione della pasta che alla
dislocazione in USA di unità produttive italiane. Tra gli altri mercati in sviluppo, da
segnalare il grande interesse ancora per i tradizionali mercati del nord Africa, grazie
all' aumentata domanda interna ed al conseguente rinnovo degli impianti, per lo più ormai
superati che fanno dì quest' area un ambito in evoluzione. Stabile l'occupazione (1. 000
unità) e l'utilizzo degli impianti mentre si prevede che gli investimenti, stabilizzatisi
nel 1998 sugli 8.000 milioni di lire subiranno un decremento nel 1999 attestandosi sui
7.000 milioni. Le cifre sinora riportate si riferiscono alle macchine sia per produzione
di pasta fresca che di pasta secca. Per quanto rigaurda il comparto delle macchine ed
impianti per molini, impianti di stoccaggio e trasporti meccanici e pneumatici per
cereali, dopo un 1997 deludente a causa di un sensibile calo del prezzo delle materie
prime, il 1998 è stato un anno relativamente positivo con un mercato interno stabile ed
una tendenza al potenziamento degli impianti esistenti. Perciò, se la produzione nel 1997
si era attestata sui 400 mld di lire, il 1998 ha registrato un +5% raggiungendo la cifra
di 420 miliardi di lire1 Tale cifra viene confermata anche per il 1999. Buono
l'export che, malgrado l'arresto subito a seguito della crisi russa ed asiatica, ha
registrato una crescita percentuale del 6, 5% raggiungendo, nel 1998, la ragguardevole
cifra di 328 miliardi di lire. L'import ha invece mostrato una crescita del 9, 2%
attestandosi sui 44 mld di lire. 1 molini italiani hanno continuato ad investire1 permettendo
ai costruttori di macchine ed impianti di realizzare i loro budget di vendita, aiutati
inoltre concretamente dalle esportazioni a cui si è fatto cenno poco sopra. Positive le
previsioni per i mesi a venire, sia per quanto riguarda l'export che per la crescita
produttiva preventivata, che non dovrebbe riservare sorprese di sorta. Anche il numero
degli addetti, già passato dai 1200 del 1996 all 300 (+8, 3%) del 1997 ha raggiunto, nel
1998, la cifra di 1350 unità (+3, 8%), confermando la ripresa generale del settore.
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