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MILIARDI INVESTITI PER MIGLIORARE LA CHIMICA: IL RAPPORTO "RESPONSIBLE CARE" DI
FEDERCHIMICA Milano, 13 luglio 1999 - Giorgio Squinzi, Presidente Federchimica, ha presentato il quinto Rapporto Responsible Care (1998), ossia il principale documento di comunicazione sulle performance dell'Industria Chimica per l'ambiente, la sicurezza e la salute, realizzato da Federchimica grazie all'apporto di 345 siti produttivi di 132 aziende (15 in più del 1997), che rappresentano il 60% del fatturato dell'Industria Chimica. "Nel 1998 -ha detto Squinziabbiamo investito più di 1. 500 miliardi di lire per l'ambiente, ossia il 7% in più rispetto al 1997, dimostrando ancora una volta che la chimica in Italia è profondamente cambiata. Oggi siamo un interlocutore credibile e vogliamo essere partner dello sviluppo sostenibile con il Ministero dell'Ambiente". Diana Bracco, Presidente della Commissione Direttiva Responsible Care, ha illustrato i dettagli del Rapporto rilevando, in particolare, che le performance ambientali e di sicurezza delle aziende chimiche italiane confermano che tra il 1989 e il 1998 le emissioni in acqua di solidi sospesi, azoto e metalli pesanti, sono scese mediamente del 58%. Ancora superiori risultano le riduzioni delle emissioni in aria di CIV (esempio: ammoniaca e acidi) e metalli pesanti, intorno al 90%. Diminuiscono anche il numero di incidenti sul lavoro (solo il 20% degli infortuni sono causati dai processi e dai prodotti chimici), i consumi energetici e le intensità di emissione di anidride carbonica e ossidi di azoto. Inoltre, la produzione di rifiuti è scesa, sempre rispetto al 1989, di oltre il 54%: delle 1. 389 kton. di rifiuti solidi delle imprese aderenti al Programma Responsible Care, il 19% vengono recuperati, mentre il 48, 5% sono smaltiti direttamente all'interno delle aziende. Guido Venturini, Direttore Generale di Federchimica, ha ricordato che "il nostro impegno per l'ambiente e la tutela della salute non si esaurisce con il Rapporto Responsible Care: l'operazione "Fabbriche Aperte", giunta al 12o anno di vita, ha aperto i concelli di oltre 59 stabilimenti chimici e farmaceutici ai cittadini, coinvolgendo oltre 300. 000 persone in 12 Regioni del Paese. Inoltre, 43 imprese aderenti al Responsible Care hanno pubblicato un Rapporto Ambientale aziendale. Infine, nel febbraio 1998, all'interno del Programma Responsible Care, abbiamo avviato in collaborazione con il Dipartimento Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il SET-Servizio Emergenze Trasportiper fornire collaborazione alle pubbliche autorità in caso di incidenti su strada e per ferrovia. Il consuntivo dei primi 16 mesi è positivo: 45 richieste d'intervento alla centrale operativa di Porto Marghera che è presidiata da personale specializzato 24 ore al giorno". Il Presidente di Federchimica ha fatto una richiesta esplicita al Ministro dell'Ambiente Edo Ronchi, presente all'incontro: "Vogliamo -ha detto Squinziun patto volontario con il Ministero dell'Ambiente che adotti il Programma Responsible Care come base di riferimento per una nuova politica ambientale, e che riconosca, a chi si impegna nel Programma Responsible Care, concreti riconoscimenti come l'accesso ai fondi previsti in campo ambientale attraverso il prelievo dalla carbon tax, il riconoscimento di vantaggi o agevolazioni fiscali alle imprese certificate EMAS e ISO 14000, la semplificazione delle procedure per attività industriali presenti in aree ecologicamente attrezzate". Il Ministro Ronchi si è detto disposto ad accettare l'accordo volontario come base di un nuovo rapporto con l'industria chimica, a patto che le aziende assumano la protezione ambientale come elemento prioritario della loro attività . FONDO PENSIONE COMPLEMENTARE PER DENTISTI: CARIPLO DEPOSITARIA CREDIT SUISSE ACQUISTA PRIVATE BANKING SPAGNOLO DI ABN AMRO FTSE INTERNATIONAL INDEX FORUM 1999: A PARIGI A FINE SETTEMBRE |