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settembre 1999
 
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"IL 2000 SECONDO ME": RICERCA PHILIPS

Milano, 29 settembre 1999 - "Il 2000 secondo me" è il tema della presenza Philips a Smau '99 (30 settembre 4 ottobre Fiera Milano). Per l'occasione, la società olandese ha presentato una ricerca dallo stesso titolo condotta in collaborazione con il Prof. Domenico De Masi e il cui scopo era quello di proporre una previsione sulla evoluzione delle tecnologie nel nuovo millennio e sul loro impatto nella vita quotidiana. La prima parte dell'inchiesta si è sviluppata attraverso la realizzazione di interviste a un panel selezionato di 11 opinion leaders italiani con il compito di delineare il modo in cui si evolverà il rapporto tra uomo e tecnologia nei prossimi 5 anni. La seconda parte della ricerca verrà realizzata con un sondaggio su internet ( web: http://www.philips.it   ) compilando il questionario "Il 2000 secondo me" sino al 31 ottobre prossimo. Gli 11 intervistati della prima parte (tra cui il giornalista scientifico Piero Angela, l'astronauta Franco Malerba e il presidente Enel Chicco Testa), hanno delineato due settori trainanti dello sviluppo: le infotecnologie (telecomunicazioni, elettronica, informatica) che avranno l'impatto più forte sulla vita quotidiana, e le biotecnologie che registreranno gli sviluppi più clamorosi ma che presenteranno maggiori problemi di accettazione. USA e Giappone confermeranno la propria leadership nei settori di punta aumentando il gap con il resto del Mondo. L'Italia -secondo gli 11 espertinon sarà luogo preferenziale dello sviluppo di grandi innovazioni future, ma parteciperà alla loro implementazione e trasformazione attraverso il proprio diffuso sistema di piccole e medie imprese. Gli effetti delle nuove tecnologie sono giudicati positivamente per il miglioramento della qualità di vita, ma è stato sottolineato il pericolo di stress per la vorticosa velocità dei cambiamenti tecnologici e la fragilità delle infrastrutture: ad esempio, senza energia elettrica non funzionerebbe più niente.

SINTESI SULLA RICERCA MOTIVAZIONALE : " INTERNET, L’IMMAGINE E L’ESPERIENZA: ATTEGGIAMENTI, ASPETTATIVE E TIMORI DI USERS E NON USERS"
Milano, 29 settembre1999 - Nonostante sia un fenomeno sociale che sta radicalmente modificando gli atteggiamenti e i comportamenti dei cittadini e dei consumatori a più livelli, Internet è tuttavia un argomento su cui, in Europa, non sono disponibili molte informazioni per comprendere a fondo la natura e le radici delle motivazioni e delle resistenze nei suoi confronti. Per rispondere ad esigenze conoscitive interne al gruppo Ipsos, sia per quanto riguarda lo sviluppo dei siti Internet, sia l’integrazione dello strumento nell’ambito della ricerca qualitativa, Ipsos Insight The Worldwide Qualitative Research Company, ha svolto una ricerca qualitativa in 7 Paesi europei, Francia, Gran Bretagna, Germania, Italia, Spagna, Belgio, Ungheria: "Internet, l’immagine e l’esperienza: atteggiamenti, aspettative, timori di user e non user di Internet". Effettuata nel periodo giugno-agosto 1999, questa ricerca, fra le prime ed uniche nel suo genere, ha integrato il metodo della discussione di gruppo "classica", a cui sono stati invitati uomini e donne da 25 a 50 anni, user e non user di Internet, al metodo della discussione di gruppo on-line, attraverso sessioni gestite a livello sia nazionale, sia internazionale.

Il superamento delle differenze culturali tra i Paesi europei

In una ricerca di questo genere, le differenze tra la cultura "nordica" e la cultura "latina" sono rafforzate da fattori oggettivi come il livello di dotazione informatica nelle abitazioni, il tasso di penetrazione di Internet, lo stile di vita, l’uso più diffuso dell 'inglese ed il livello di utilizzazione e di competenza sul mezzo.

Ma al di la di questi elementi, dalla ricerca emerge che, per quanto riguarda il fenomeno Internet, il coinvolgimento della persona ed il suo livello di competenza, nonché i valori ai quali ci si riferisce, definiscono il profilo di una nuova cultura che trascende gli effetti del contesto culturale di riferimento.

Salvo che su alcuni aspetti particolari (come ad esempio 1’e-commerce), gli user paiono condividere una cultura comune.

L’utilizzazione sempre più comune di Internet, nonché - la messa a punto di sistemi meglio organizzati e più semplici, contribuiranno presumibilmente a moderare i contrasti culturali ed anche a "demistificare" il fenomeno Internet.

Una parola chiave: assenza di limiti

In maniera trasversale, l’immagine e la percezione di Internet si organizza in maniera molto simile nei diversi paesi.

Intorno a espressioni come "infinito", "assenza di limiti e di regole", si articolano due dimensioni importanti:

la "natura dell’informazione", cioè la sua componente formativa o di intrattenimento, che polarizza i vissuti:

sul fronte "nobile" del fenomeno: internet viene percepito come un’area utile per la formazione e la comunicazione, ma potenzialmente pericoloso per la assenza di garanzia/certificazione dei contenuti

sul fronte più ludico: Internet è un luogo di divertimento dove il piacere del "surfing" domina sui contenuti, con la possibilità di esporre le persone a modalità di uso perverse;

la "struttura dell’informazione":

il suo carattere di sistema organizzato, attraverso il direct marketing e 1’e-commerce, costruisce l’immagine di un accesso e di una utilizzazione in cui nulla è lasciato al caso - il suo carattere di dispersività, dovuto alle difficoltà che si incontrano nella ricerca delle informazioni, ed alla perdita di tempo che ne deriva, getta l’user nella logica dello zapping e nella insoddisfazione.

In generale, Internet appare come una struttura multidimensionale complessa, che richiede un certo livello di "iniziazione" per potere accedere a tutte le opportunità che offre.

La "infinitezza" di questo spazio, e l’assenza di regole che lo caratterizza, implicano una competenza individuale, ma anche una "presa di coscienza" di ordine morale sulle possibili conseguenze del suo utilizzo, considerando sia i comportamenti di dipendenza che può indurre sia la possibilità di pratiche perverse e di tipo manipolatorio.

In questo contesto, alcuni aspetti di Internet sono percepiti in modi differenziati.

La pubblicità, per esempio, è vissuta come presenza intrusiva, perché rallenta la navigazione, ma anche (se pure con qualche eccezione), come mezzo discrezionale, perché 1ascia all' individuo la possibilità, o meno, di attivare i messaggi e di stabilire una relazione anche ludica, rafforzata da strutture comunicative originali.

La funzione più legittimata: l’informazione

Fra le 4 funzioni principali attribuite ad Internet: comunicare, informarsi, divertirsi, comperare o vendere, la funzione informativa è quella che suscita i maggiori consensi;

In effetti, la ricerca dimostra che la funzione "comunicazione" è ampiamente sottostimata, e addirittura contestata dai non user, che la associano a dimensioni, di solitudine, isolamento, freddezza, in sintesi all’ "anti-comunicazione".

Le funzioni dell’intrattenimento e le transazioni commerciali, suscitano numerose perplessità sia da parte degli users che dei non users. Anzi, l’intrattenimento su Internet evoca in maniera immediata situazioni sovversive e addirittura illecite, a fronte delle quali può farsi spazio la paura di cedere alla tentazione, e di corrompersi.

L’e-commerce, ad eccezione della Gran Bretagna, suscita in Europa forti resistenze. La mancanza di fiducia nella sicurezza degli scambi, l’inflazione dei siti, l’immagine di freddezza associata a questo stile di acquisto, per il momento destabilizzano sia user sia non user di Internet.

Queste resistenze non sembrano comunque insuperabili, anche se costituiscono un "nocciolo duro", a condizione che la presenza di garanzie tecniche ed etiche possano progressivamente attenuare il timore di pratiche abusive.

Le 4 tipologie di atteggiamenti: gli "Edonisti", i "Razionali", i "Follower", i

"Critici".

Un primo profilo è costituito da coloro che non vengono per nulla spaventati né dalla complessità, nè dalla ambivalenza del fenomeno.

Al contrario, l’assenza di limiti viene vissuta come inebriante, e si sono talmente coinvolti in questo "gioco", che niente e nessuno li può più fermare. Per questo, sono stati chiamati "Edonisti".

I "Razionali" tendono ad una maggiore prudenza. Di fronte al pericolo di farsi sopraffare dal fenomeno, cercano innanzitutto di mantenere il controllo su un ambito che non sfugge né alla ragione. né alle regole fondamentali di prudenza, e mantenere la loro padronanza su un mezzo che è prima di tutto utile ed efficace.

Se sembra possibile, a priori, stabilire un contatto fruttuoso via Internet con questi due target, evidentemente essi non saranno sensibili allo stesso tipo di linguaggio e di argomentazioni.

Quanto ai non user, incontriamo da una parte i "Follower", coloro che sembrano quasi pronti a " fare il passo" a breve, ma non hanno ancora osato: su di loro si esercita ampiamente il fascino della novità, ed il peso di un mito che viene fortemente amplificate dagli user.

Dall’altra parte, ci sono i "Critici". Irriducibili non user, i "Critici" associano La tecnologia alla oppressione ed alla alienazione, sottolineano la egemonia del modello americano, denunciano in Internet una nuova forma di imperialismo.

Sembra alquanto probabile quindi che l’evoluzione molto rapida del fenomeno Internet, la sua "banalizzazione", la sua futura onnipresenza nella vita quotidiana delle persone, continueranno comunque a scontrarsi con dei nuclei potenti di resistenza costruiti su argomentazioni di tipo ideologico.

Un mondo simbolico potente, dove si proiettano le paure del caos e dove è in gioco l‘autonomia dell’individuo

Gli intervistati mettono in forte evidenza la presenza di un mondo simbolico potente, dove si proiettano aspettative e timori.

In questi scenari, emerge un solo elemento positivo, e cioè quando l’individuo, nella consapevolezza della irreversibilità del fenomeno, cerca una maniera equilibrata di sfruttarne le potenzialità, accetta le nuove regole che lo organizzano, mantenendo la sua autonomia e capacità di scelta.

Gli altri scenari, invece illustrano come possibili conseguenze di Internet la subalternità della persona ad un ordine totalitario che può sottometterlo o , al contrario, un mondo caotico e trasgressivo dove tutto è consentito, e nulla è controllabile.

Come è possibile notare, ciò che è in gioco, è l’autonomia della persona, e la sua capacità di gestire le nuove regole di questo nuovo strumento anche se la tentazione della onnipotenza e della permissività totale resta una forte motivazione all’uso attuale di Internet.

Per concludere

Al di là delle resistenze e delle differenze culturali e materiali, lo sviluppo di Internet è percepito come un processo irreversibile. Certo, è uno strumento che ingaggia tutti gli operatori del sistema (utenti di pubblicità, promotori dei siti, organizzatori dei portali…) in operazioni di facilitazione dell’accesso e dell’uso, nonché nell’offerta di maggiori garanzie nelle transazioni. Queste regolamentazioni per certi aspetti ampiamente sviluppate, non sembrano ancora sufficienti. Dovrebbero infatti essere accompagnate dalla definizione di regole "universali" sull’accesso e la circolazione in Internet, e che permettano anche di elaborare una nuova etica.

Per informazioni: Ipsos-Explorer, via Crocefisso 10, 20122 Milano, Tel + 39 02 58 28 51, Fax + 39 02 58 30 85 74  - E-mail: cantoni@explorergroup.it

ALLIANZ SUBALPINA: UTILE NETTO SEMESTRALE A 25 MLD
Torino, 29 settembre 1999 - Nel primo semestre 1999 l'Allianz Subalpina ha realizzato un utile netto di 25 miliardi di lire (23, 1 miliardi nello stesso periodo 1998). Prima dello stanziamento per le imposte l'utile è risultato di 48, 1 miliardi (42, 5 mld). La raccolta premi della compagnia presieduta da Giulio Baseggio è stata pari a 627 miliardi con importante crescita nei Rami Danni (+12, 5%) realizzata soprattutto nel settore Rami Auto. Nel Ramo Vita la raccolta realizzata attraverso il canale bancario, anche a causa della cessazione dell'accordo con il Credito Bergamasco, è inferiore rispetto al primo semestre 1998. Registra invece un incremento la raccolta della rete agenziale, pari a 73 miliardi (+14, 2%). I sinistri denunciati nei Rami Danni sono in aumento (+6, 7%) e rilevante è l'incremento della velocità di liquidazione soprattutto per i sinistri delle generazioni precedenti. Al 30 giugno scorso gli investimenti ammontavano a 3. 372 mld (+5, 6%). In luglio la società ha aumentato il capitale con emissione gratuita di 40. 000 azioni ordinarie assegnate ai dirigenti. Nel semestre in considerazione è proseguita la riorganizzazione territoriale con accorpamento e chiusura di 49 agenzia e apertura di 4 nuove sedi: al 30 giugno le agenzie erano 547 e 40 i centri di liquidazione danni. Per l'intero esercizio si prevede al momento di poter raggiungere un risultato in linea o migliore di quello dell'anno precedente: elementi di incertezza risiedono soprattutto nello andamento dei mercati finanziari, mentre viene sottolineata la possibilità di aumenti tecnici in peggioramento.

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