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L'ALFA
ROMEO AL MOTOR SHOW DI BOLOGNA 1999 La
24a edizione del Motor Show di Bologna è l'occasione per Alfa Romeo di
riaffermare i valori caratteristici della propria produzione, dove da
sempre carte vincenti sono sportività, stile e tecnologia. I
temi vengono sviluppati in diverse aree di uno stand dominato dal colore
rosso simbolo del Marchio e da superfici in alluminio e cristallo che
ricordano la sofisticata tecnica motoristica delle vetture. La
prima è dedicata alle competizioni. Su una passerella, infatti, è
esposta l'Alfa 156 Superturismo con la quale Fabrizio Giovanardi ha
conquistato per la seconda volta consecutiva il titolo Piloti del
Campionato Italiano Superturismo e - insieme al collega di squadra Nicola
Larini - quello Marche. A fianco dell'auto di Giovanardi, due auto da
competizione storiche, a testimoniare la continuità della grande
tradizione sportiva Alfa: l'Alfetta
159 e la 8C 2900 B Le Mans. Nel
cuore dello stand, l'area espositiva vera e propria, dedicata ai modelli
di serie dell'Alfa Romeo. Qui
sono esposte l'Alfa 156 2.4 JTD, equipaggiata con gli oggetti della
Lineaccessori, e l'innovativa Alfa 156 2.0 Selespeed, dotata del
sofisticato cambio robotizzato con comandi al volante, capace di regalare
sicurezza, comfort e un inatteso piacere di guida. Riflettori
puntati anche sull'ammiraglia della Casa del Biscione, l'Alfa 166 2.5 V6
24V, che si presenta in elegante abito iridescente Azzurro Nuvola. Tre
le versioni di Alfa 145 in mostra: due a benzina - la 1.4 T.Spark L e la
1.6 T.Spark L - e una a gasolio, dotata del propulsore 1.9 JTD.
Ambasciatrice della gamma di Alfa 146 è, invece, la grintosa 1.6 T.Spark
Nero Fuoco nell'allestimento L. Non
potevano mancare, poi, i due modelli di nicchia del Marchio. Ecco, allora,
due eleganti Spider 1.8 T.Spark e 2.0 T.Spark L (quest'ultimo
"vestito" con gli articoli della Lineaccessori) e un potente Gtv
3.0 V6 24V, nell'iridescente Azzurro Nuvola. Accanto
a loro, la versione da competizione del coupé dell'Alfa Romeo, con la
quale, quest'anno, 160 clienti sportivi di tutta Italia (16 per 10
appuntamenti) hanno avuto l'opportunità di partecipare al trofeo Alfa Gtv
Cup. Il primo weekend di dicembre i vincitori di ognuno dei 10
appuntamenti si esibiranno su una delle piste esterne del Motor Show. Come
consuetudine, nelle vetrine dello stand sono esposti gli articoli della
Lineaccessori, tra i quali spiccano quelli studiati per Alfa 156 e per lo
Spider. Dentro
una struttura a forma di casco da pilota, infine, i simulatori di guida
del Centro Guida Sicura di De Adamich. Qui, i visitatori possono provare
il sistema Selespeed, partecipando a divertenti gare virtuali a bordo di
vetture collegate al computer. Un'occasione per mettere alla prova i
propri riflessi di fronte agli imprevisti della strada e per apprezzare le
doti di questa versione dell'Alfa 156. Un'area
a parte, infine, è riservata allo stile. Alfa Romeo ha voluto dimostrare
la propria attenzione ai giovani in generale, e ai futuri stilisti in
particolare, offrendo un palcoscenico agli studenti dell'"Advanced
Design University Stages" di Fiat Auto. La scuola consente ai
designers provenienti da tutto il mondo di cimentarsi nello sviluppo di un
modello di stile, operando in un team interfunzionale in analogia a quanto
avviene in una realtà industriale. ALFA
166 Un
posto di primo piano nello stand Alfa Romeo è riservato ad Alfa 166, in
mostra a Bologna nella versione 2.5 V6 24V. Tante
le doti dell'ammiraglia del Biscione: grande sicurezza, eleganza, comfort,
prestazioni all'altezza della tradizione del Marchio. E soprattutto
tecnologia sofisticata per garantire facilità e piacere di guida. Gli
allestimenti, ovviamente, sono ricchi e offrono ampie possibilità di
abbinamento di materiali e colori. Si può scegliere, infatti, fra tre
ambienti interni: l'"elegante" (sui toni caldi del beige), il
"classico" (nel quale prevale il grigio chiaro) o lo
"sportivo" (che accosta grigio scuro e nero). A questi si
aggiungono, come optional, gli interni in pelle Red Style (riservato alle
versioni "Super" 2.0 V6 TB e 3.0 V6 24V) e Blue Style
(disponibile per le altre versioni). Tra
i punti di forza di Alfa 166 ci sono i motori, grintosi, affidabili e
rispettosi dell'ambiente. Quattro quelli a benzina: 2.0 T.Spark 16V da 114
kW (155 CV), 2.0 V6 turbo da 151 kW (205 CV), 2.5 V6 24V da 140 kW (190 CV)
e 3.0 V6 24V da 166 kW (226 CV). Unica la versione diesel, il 2.4 JTD da
100 kW (136 CV). Silenziosi,
precisi e rapidi i cambi. Quello manuale può essere a cinque o a sei
marce: quest'ultimo è disponibile con sesta di potenza (sul 2.0 V6 turbo,
sul 3.0 V6 24V e sul 2.4 JTD) oppure di riposo (sul 2.4 JTD). Il 2.5 e il
3.0 a sei cilindri possono essere acquistati anche nella versione
Sportronic, cioè con il sofisticato cambio automatico autoadattativo che
consente di scegliere tra la gestione completamente assistita e quella
manuale sequenziale. Tante
le soluzioni tecniche d'avanguardia che contribuiscono ad assicurare una
padronanza assoluta della vettura in tutte le condizioni. Tra queste si
segnalano le sospensioni anteriori a quadrilatero alto e quelle posteriori
a bracci multipli, l'ABS a sensori attivi con ripartitore elettronico
della forza frenante, l'Anti Slip Regulation e il Traction Control System
per il controllo della trazione. E poi lo Sport Throttle Response che
consente di modificare la risposta del motore all'acceleratore rendendola,
a scelta, più graduale o più rapida. Alla
sicurezza e alla maneggevolezza, l'ammiraglia Alfa unisce il piacere di
viaggiare in pieno relax. Quest'ultimo è garantito da alcuni sofisticati
dispositivi elettronici, come il Cruise Control, che mantiene
automaticamente la velocità di crociera impostata dal guidatore, e l'Integrated
Control System, che gestisce climatizzatore, trip computer e autoradio
(ampliabile con sistema Hi-Fi, telefono GSM e navigatore satellitare). ALFA
156 Al
Motor Show, manifestazione con una spiccata impronta sportiva, i
riflettori non potevano essere puntati che sulla versione da competizione
di Alfa 156 con la quale Fabrizio Giovanardi ha trionfato, per il secondo
anno consecutivo, nel Campionato Italiano Superturismo. Ma
a Bologna, Alfa 156 è protagonista anche con le versioni da strada. Sullo
stand, infatti, sono presenti le Alfa 156 2.4 JTD e la brillante Alfa 156
2.0 Selespeed. Quest'ultima
è dotata di un dispositivo che arriva direttamente dalla Formula 1: il
cambio sequenziale robotizzato con comandi al volante. Comodo, affidabile,
tecnologicamente avanzato, il Selespeed sottolinea il carattere grintoso
di Alfa 156, garantendo una sportività "sotto controllo". Il
sistema, infatti, non solo consente cambi di marcia veloci e precisi, a
tutto vantaggio delle prestazioni, ma permette di tenere le mani sul
volante anche durante i cambi di marcia, di evitare "grattate" o
impuntamenti e di lasciar spegnere il motore accidentalmente. Guidare
con Selespeed è semplice: alla richiesta di un diverso rapporto da parte
del guidatore, la centralina elettronica di controllo del cambio (in
costante dialogo con quella del motore) apre automaticamente la frizione,
riduce la coppia indipendentemente da quanto l'acceleratore viene premuto,
seleziona e innesta la marcia. La
scelta del rapporto da inserire spetta sempre al pilota, il quale può
usare la leva sistemata tra i sedili, oppure i comandi al volante. Ma,
grazie all'elettronica, il cambio meccanico può funzionare anche in modo
completamente automatico. Per attivare questo secondo modo di
funzionamento bisogna premere il pulsante "city" sul tunnel
centrale: si delega, così, al Selespeed sia la decisione di quale tipo di
marcia utilizzare sia l'innesto. L'offerta
delle Alfa 156 si compone di altre sei versioni oltre alle due esposte:
1.6, 1.8 e 2.0 T.Spark; 1.9
JTD; 2.5 V6 24V e 2.5 V6 Q-System. Quest'ultima è dotata di un cambio
che, oltre ad offrire il modo di funzionamento automatico, permette di
selezionare manualmente i rapporti, come una tradizionale trasmissione
meccanica. PROGRAMMA
AUTONOMY Come
consuetudine, il Motor Show di Bologna è anche l'occasione per presentare
le iniziative che l'Azienda sviluppa per offrire a tutti i clienti,
comprese le persone con ridotte capacità motorie, la possibilità di
muoversi in piena libertà. Iniziative che - come è ormai noto - si
raggruppano sotto il nome di Programma Autonomy. Nato
nel 1995, il programma è ormai parte integrante delle politiche di Fiat
Auto. L'Azienda, infatti, già in fase di progettazione dei nuovi modelli,
lavora in stretta collaborazione con le aziende leader del settore, per
realizzare vetture facilmente adattabili alle attrezzature per la mobilità
assistita. Ciò
è accaduto anche per la nuova Fiat Punto, un modello di per sé già
molto facile da guidare - grazie, per esempio, al cambio automatico "Speedgear"
e al servosterzo "dualdrive" - e quindi adatto, fin da quando
esce dalla fabbrica, anche a chi, come gli anziani o i disabili, ha
problemi di mobilità. In più, sulla nuova compatta, si possono montare i
vari dispositivi di Autonomy. La
Fiat Punto esposta al Motor Show è allestita con una centralina a raggi
infrarossi sul volante e con i sistemi "EARS" e "VOCAL"
di Guidosimplex. Il primo è un segnalatore luminoso e acustico che
avverte il conducente con problemi di udito quando sopraggiunge un veicolo
di soccorso dotato di sirena regolamentare (autoambulanza, auto della
polizia, vigili del fuoco eccetera). "VOCAL", invece, sono i
comandi vocali, indicati per i tetraplegici che non riescono ad azionare i
comandi secondari con le mani (per esempio l'accensione delle luci, le
frecce, gli alzacristalli eccetera). Sulla
Fiat Punto sono montati anche alcuni dispositivi della Kivi Allestimenti
Speciali Mobility: il braccio che aiuta a caricare a bordo la carrozzina e
poi l'acceleratore a cerchiello e il freno a leva, due soluzioni che
trasformano i comandi a pedale - freno e acceleratore - in comandi al
volante. Ci sono, infine, la frizione automatica e la porta posteriore
rototraslante (quest'ultima consente di far entrare più facilmente la
carrozzina nella vettura), fornite entrambe da Handitech. Interamente
allestita da Guidosimplex, la Multipla Fiat invece presenta:
l'acceleratore elettronico, il freno di servizio, la frizione automatica,
il segnalatore luminoso e acustico "EARS", i comandi vocali e un
braccio sollevatore che facilita l'ingresso del passeggero nell'abitacolo
(sistema "CONFORT"). Tra
le attrezzature che rendono più facile il trasporto dei disabili ci sono
anche lo speciale sedile girevole della Società inglese ELAP oppure le
piastre girevoli interposte fra pavimento e sedile originale, che
permettono un più agevole ingresso nella vettura. Tutti
i dispositivi di Autonomy sono semplici da installare e si integrano
perfettamente nell'abitacolo, senza compromettere ergonomia, abitabilità
e comfort. Non pregiudicano, ovviamente, gli standard di sicurezza, ma si
affiancano ai comandi di serie, consentendo cosi la guida anche a persone
senza difficoltà motorie. Inoltre, si possono smontare facilmente ed
offrono il doppio vantaggio di poter rivendere l'auto usata come una
normale vettura (e quindi a prezzo di mercato), recuperando i comandi
speciali per trasferirli su quella nuova. In
una delle piste esterne del Motor Show, alcune vetture equipaggiate con i
dispositivi dei vari allestitori sono a disposizione per le prove. Su un
semirimorchio Iveco, invece, sono state installate le apparecchiature
utilizzate dai Centri di Mobilità Fiat per i test attitudinali dei
disabili. Il veicolo funziona come punto di accoglienza per i
rappresentanti delle varie Associazioni e per i portatori di handicap, i
quali possono sperimentare sul posto il tipo di aiuto offerto dai Centri. Lo
spazio dedicato ad Autonomy, inoltre, è l'occasione per ricordare
l'impegno della Piattaforma Mobilità Disabili di Fiat Auto per un legame
più stretto tra il lavoro delle strutture sanitarie locali pubbliche e
quello dei Centri di Mobilità Fiat. L'obiettivo è facilitare il
conseguimento della patente da parte di coloro che hanno ridotte capacità
motorie, offrendo alle commissioni mediche statali la possibilità di
utilizzare le strutture e il simulatore di guida di Autonomy (messi a
disposizione da Fiat Auto) per valutare direttamente nei Centri la
possibilità di guidare del portatore di handicap. Poiché
i 22 Centri di Mobilità italiani ed europei di Fiat Auto utilizzano tutti
le stesse apparecchiature di misurazione, è possibile valutare ovunque
nello stesso modo sia le capacità e le reazioni del disabile, sia la
sicurezza e l'efficacia degli adattamenti. Raccolti in una banca dati
centrale, i risultati potranno servire, tra l'altro, ad armonizzare le
normative vigenti nei vari Paesi dell'Unione Europea in materia di
disabilità motoria e arrivare infine alla definizione di un'unica
regolamentazione europea per le persone in possesso di patenti speciali. L'impegno
di Fiat Auto a favore dei disabili coinvolge anche Iveco, New Holland,
Fiat Ferroviaria, Magneti Marelli, Centro Ricerche Fiat e Toro
Assicurazioni. Tutte le società del Gruppo operanti nel campo dei
trasporti, infatti, si sono impegnate a estendere anche agli altri sistemi
e mezzi di trasporto (collettivi e non) i traguardi raggiunti da Fiat
Auto. Per
avere maggiori informazioni sul Programma Autonomy e sulle sue iniziative,
è possibile consultare il sito Internet www.fiatautonomy.com, disponibile
in cinque lingue. Lì si troverà, tra l'altro, l'elenco dei modelli
disponibili con gli allestimenti speciali, le informazioni sulla rete dei
concessionari e sui servizi al cliente e la lista dei Centri di mobilità
presso i quali medici e fisioterapisti altamente specializzati sono a
disposizione per visite e prove pratiche di guida. |