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IL
MILLENNIUM BUG COLPISCE I SISTEMI DI RILEVAZIONE PRESENZE DELLA PUBBLICA
AMMINISTRAZIONE E DI MOLTE AZIENDE. C'È PREOCCUPAZIONE PER L'APPROSSIMARSI DEL
29 FEBBRAIO 2000
Milano,
10 gennaio 2000 - Durante il 1999 e in più occasioni (tra cui Smau), Inaz ha
sottolineato come uno degli aspetti meno noti del problema dell'Anno 2000
sarebbe stato quello che riguarda l'accesso del personale in azienda non solo il
3 gennaio, ma anche il 29 febbraio del 2000. Le recenti notizie che riguardano
la Pubblica Amministrazione e, in particolare la Giustizia e la Sanità (almeno
in questa prima fase), hanno confermato queste previsioni tanto che si teme che
l'onda lunga dei problemi relativi alla rilevazione presenze possa far sentire i
propri effetti negativi ancora a lungo e nei settori più disparati. Insomma,
centinaia di migliaia di dipendenti in Italia rischiano ancora di avere grosse
difficoltà di registrazione della presenza in questi primi giorni dell'anno,
con problemi la cui gravità per le aziende e per la Pubblica Amministrazione può
essere facilmente immaginabile. Inaz, opera da cinquant'anni al fianco di queste
realtà, ne conosce i problemi e le necessità tanto da aver recentemente
completato la propria offerta hardware e software (che già prevedeva software a
32 bit e terminale di rilevazione presenze Idt) con Self Web, un'estensione per
la gestione delle presenze via Internet/Intranet perfettamente integrata e
naturalmente pronta per l'anno 2000. Inaz è leader in Italia nell'offerta per
soluzioni e servizi nell'area dell'Amministrazione e Gestione del Personale:
un'offerta completa che comprende Software, soluzioni flessibili e
tecnologicamente avanzate per Aziende, Enti Locali, e Studi Professionali, il
Service e la Formazione nelle aree Lavoro, Fisco, Risorse Umane, Sicurezza e
Privacy. Inaz dispone, inoltre, di una rete di 55 fra agenzie esclusiviste e
punti assistenza software in tutta Italia che rappresentano un punto di
riferimento sicuro per i clienti. Per informazioni : Inaz - Mario Bonelli /
Gonzalo Serrano tel. 02 27718.254 - e-mail: bonellim@inaz.it
Web www.inaz.it
; Business Press srl - Giovanni Tannini tel. 02 725851 e-mail giovanniv@bpress.it
TELEFONINI
WAP PER VENDERE INFORMAZIONI: UN MERCATO IN NETTA ESPANSIONE
Milano, 10 gennaio 2000 - Per molti WAP ( Wireless Application Protocol) è
ancora una sigla sconosciuta, ma non per questo è meno importante di altre
tecnologie che oggi vanno per la maggiore. Di sicuro, rispetto ad altri modi di
essere informati, questo Wap oltre ad offrire dei concetti nuovi è in grado di
dare numerosi vantaggi e fra questi il fatto di poter avere tutte le
informazioni che ci servono in qualsiasi momento e in qualsiasi posto dove ci
troviamo. Tutto ciò è possibile dal momento che, per utilizzare questi
servizi, serve semplicemente un telefonino portatile che, oltre ad essere in
grado fare e ricevere le telefonate può anche collegarsi a quella grandissima
banca dati globale che è Internet. Niente più ingombranti computer, ma un
semplice apparecchietto tascabile dotato di un piccolo display sul quale si
potranno leggere le informazioni provenienti dal Web. Fra le aziende attive in
questo nuovo segmento della tecnologia vi è anche www.Phone.com
(ex Unwired Planet, da cui la sigla Up dei prodotti) un produttore di
soluzioni software che consentono l'utilizzo di servizi basati su Internet agli
utenti finali di telefonia mobile. Grazie alle sue soluzioni software, gli
operatori sono in grado di offrire ai propri abbonati di telefonia mobile
numerosi servizi basati su Internet, mentre i produttori di telefoni cellulari
hanno la possibilità dì trasformare i propri apparecchi in dispositivi
Internet ready portatili. Gli abbonati hanno quindi modo di accedere a servizi
Internet e a servizi Intranet aziendali come e-mail, news, mercato azionario,
meteo, viaggi e sport. Inoltre, gli abbonati possono accedere dal loro telefono
cellulare ai servizi Intranet degli operatori telefonici come attivazione,
gestione chiamate, bolletta trasparente, listino prezzi e segreteria telefonica.
La piattaforma software di Phone.com comprende la Up.Link Server Suite
installata Sui sistemi degli operatori, e l'UP.Browser integrato nei telefoni
cellulari. Phone.com è uno de pionieri nella convergenza tra Internet e la
telefonia mobile. Al fine di poter offrire uno standard mondiale per la
fornitura dei servizi basati sulla Internet attraverso gli apparecchi cellulari
per il mercato di massa, Phone.com ha dato vita al Wap (Wireless Application
Protocol) Forum in stretta cooperazione con gli altri membri fondatori, quali
Ericsson, Motorola e Nokia. Nell'aprile 1998 il WAP Forum ha pubblicato le
specifiche tecniche relative allo sviluppo di applicazioni e alla
interoperabilità tra prodotti, una vasta parte delle quali sono basate sulla
tecnologia di Pnone.com e sugli standard Internet. Alla fine di maggio 1999,
oltre 100 dei principali operatori di reti, dei maggiori produttori di apparati
e dispositivi di telecomunicazione e delle aziende software di tutto il mondo
avevano aderito al Wap Forum. L'obiettivo di Phone.com è quello di sviluppare,
commercializzare e supportare applicazioni e software per l'infrastruttura di
rete destinati ad attuare la convergenza tra Internet e la telefonia mobile. La
Up Product Family, in commercio dai 1996 offre agli abbonati di telefonia mobile
la capacità di accedere interattivamente dal vivo a servizi di informazione su
reti intranet aziendali e siti Web pubblici (come quelli di informazione
sportiva, news, finanza, viaggi e tempo libero) e applicazioni di telefonia a
valore aggiunto quali e-mail, Personal Organizer, Electronic Customer Care e
Network Feature Control. Gli abbonati hanno quindi la possibilità di accedere
in modo immediato e interattivo a tutte le informazioni disponibili, che vengono
visualizzate direttamente sui display dei loro telefoni cellulari. Phone.com ha
presentato di recente una linea completa di prodotti Wap, nota come Up Product
Family, comprendente il microbrowser Up.Browser, la Up.Link Server Suite e il
kit di sviluppo software Up.Sdk. I prodotti Phone.com sono compatibili con tutti
gli standard per gli apparecchi di telefonia mobile digitali attualmente
utilizzati a livello mondiale. La Up.Link Server Suite offre agli operatori una
soluzione completa capace di consentire ai loro abbonati di accedere ai
contenuti e alle applicazioni Internet. Da 1997 le soluzioni Phone.com sono
state installate e utilizzate dai maggiori operatori di reti a lvello mondiale.
La Up.Link Server Suite è stata realizzata sulla base della collaudata
tecnologia Phone.com Dssa (Dynamic Scalable Server Architecture), capace di
assicurare gli elevati livelli di affidabilità, disponibilità, scalabilità e
manutenibilità richiesti dagli operatori di reti per la telefonia mobile.
Fulcro di questa suite è il layer dedicato al gateway, che fornisce i tool per
la conversione e l'ottimizzazione dei protocolli, la sicurezza, il tracking e
l'amministrazione necessari per implementare una soluzione Internet di base per
la telefonia mobile. Il gateway Up.Link è l'apparato più solido di questo tipo
dell'intero settore, avendo la capacità di consentire ai carrier di supportare
diversi standard wireless tra cui quelli Cdma, Cdpd, Gsm, Iden, Pdc, Phs e Tdma,
oltre agli standard Packet, Circuit e Sms. Basata sull'esperienza pratica di
impiego in condizioni reali, la Up.Link Server Suite offre molto più dei
semplici servizi base, potendo vantare un insieme di funzionalità e di capacità
che permettono agli operatori di fornire soluzioni WAP complete attraverso le
rispettive reti voce e dati wireless. Il microbrowser Up.Browser offre agli
utenti di telefoni cellulari la possibilità di accedere rapidamente a tutte le
informazioni personali o di lavoro - e-mail, agenda, liste di contatti e
nominativi, promemoria e applicazioni corporate - con la possibilità di
usufruire dell'enorme quantità di informazioni disponibili sul Web.
L'applicazione Up.Browser massimizza le capacità di accesso a Internet da parte
degli apparecchi cellulari mantenendo al medesimo tempo un ingombro ridotto
della memoria e uso della Cpu. Questo microbrowser interattivo è in grado di
presentare le informazioni in formato grafico o testuale, di accettare le scelte
effettuate, di interpretare i dati alfanumerici immessi dall'utente e di
consentire a qualunque applicazione Web di interagire in maniera sofisticata con
l'abbonato. Up.Sdk è un Software Development Kit disponibile gratuitamente che
consente agli sviluppatori Web di realizzare facilmente e rapidamente
applicazioni e servizi informativi Hdml e Wml. Questo Sdk comprende Up.Simulator,
un solido pacchetto che permette di simulare con precisione il comportamento di
un apparecchio compatibile con Up.Browser e che è in grado di eseguire
applicazioni in modalità locale oppure di collegarsi a un Up.Link in modo tale
che lo sviluppatore possa collaudare l'intero insieme di Apie di servizi
Up.Link. Le Up.Applications sono applicazioni scalabili di classe carrier per la
gestione delle informazioni personali e della posta elettronica nell'ambito
della rete dell'operatore. Le Up.Applications comprendono: Up.Mail, che consente
agli utenti di telefoni cellulari di fare un eccellente uso del loro tempo
grazie alla possibilità di inviare e ricevere e-mail tramite i loro apparecchi.
Up.Organizer, un Pin (Personal information manager) dinamico che incorpora uno
scadenzario, un'agenda e un promemoria. Up.Organizer consente agli utenti di
accedere in modo trasparente ed interattivo in tempo reale a un'agenda dinamica
contenente indirizzi, numeri di telefono e appuntamenti. Up.Web, un'interfaccia
Html per la piattaforma Up.Link che consente ai carrier di implementare un sito
Web per offrire agli abbonati la possibilità di accedere alle informazioni
richieste da un normale browser Web per PC. In questo modo gli abbonati possono
accedere, gestire e manipolare facilmente le informazioni personali e le
impostazioni utilizzate con Up.Organizer e Up.Mail e archiviate nell'Up.Link
Server dell'operatore. Up.Smart è una suite integrata di applicazioni smart
phone portatili. Up.Smart integra nel telefono cellulare digitale dell'utente un
set completo delle funzioni Pda più diffuse che permettono di accedere
istantaneamente e in qualunque momento a tutte le informazioni personali.
Phone.com e i suoi partner collaborano a stretto contatto all'introduzione sul
mercato di una gamma completa di soluzioni end-to-end. Insieme alle maggiori
società di telecomunicazioni wireless del mondo, ai produttori di apparecchi e
agli sviluppatori di contenuti e applicazioni, Phone.com è stata in grado di
coniugare la potenza della connettività Internet con i vantaggi della telefonia
mobile. A luglio 1999 gli operatori di reti che avevano acquisito la licenza per
il software Up.Link, e avevano annunciato o dato inizio a un servizio basato su
dì esso, oppure si trovavano nella fase di collaudo, erano già 24 tra cui:
At&T Wirless, Bell Atlantic Mobile, Bell Mobility, Ddi Corporation, Deutsche
Telekom Mobilnet, France Telecom Mobile, Gte Wireless, Idc Corporation, Lg
Telecom, Nextel, Omnitel, Orange, Sfr/Cegetel, Sprint, Telecom Italia Mobile,
Telenor, Telstra. A luglio 1999 i produttori di telefoni cellulari che avevano
acquistato la licenza per Up.Browser erano 23 tra cui: Alcatel, Casio, Hitachi,
Hyundai, Igs, Kyocera, Lg Information & Communications Mitsubishi, Qualcomm,
Sagem, Samsung Electronics, Sharp, Siemens, Sony, Toshiba. Phone.com opera
attivamente per coinvolgere sviluppatori dì contenuti e applicazioni fornendo
loro, a titolo gratuito, i propri kit di sviluppo software Up.Sdk. Phone.com
offre inoltre l'iscrizione gratuita al proprio Developer Program, l'assistenza
via e-mail gratuita e la possibilità di partecipare al Phone.com Alliances
Program. A luglio 1999 gli sviluppatori iscritti al Developer Program erano
oltre 8.000, tra cui: 724 Solution, Biztravel.com, BroadVision, CableData,
Converse, Data Broadcasting Corp. Edispatch.com , infospace.com, Internet Travel
Network, Kleline, Lightbridge, Lotus, Mapquest.com, Newsalert, Reuters,
Smartservonline, Sportsfeed.com, Stocktips, Vantive, Weather Undergroup,
Webraska.Di seguito sono riportate alcune statistiche riguardanti il mercato del
wireless in America. Nel 1998, gli americani hanno speso circa 30 miliardi di
dollari in servizi vocali wireless e quasi niente nei dati (Forrester Research)
Nella metà dei 1998, il 45, 5% delle abitazioni degli americani era dotata di
apparecchi wireless (Pagers e telefoni) (Pcia) Dal 1998, le vendite di
apparecchi analogici e digitali dualmode hanno superato le vendite in calo di
apparecchi digitali ed analogici single mode. (Strategis Group) Il fatturato
complessivo relativo ai terminali wireless intelligenti raggiungerà circa 500
milioni di dollari nel 1999 e secondo le previsioni dovrebbero arrivare a quota
4 miliardi nel 2003. (Yankee Group) 40, 4 milioni di apparecchi wireless
verranno venduti nel 2000 con un fatturato di 3, 7 miliardi. (Strategis Group,
Wash Dc) Il numero di utenti di telefoni cellulari a livello mondiale dovrebbe
raggiungere quota 529 milioni nel 2002. (Yankee Group) Il mercato dei dati
wireless negli Stati Uniti raggiungerà i 22, 6 milioni di utenti nel 2002
(Yankee Group) Nel 2005, gli americani dovrebbero spendere circa 60 miliardi di
dollari per i servizi wireless e 8, 4 miliardi nei dati (Forrester)
Manifestazioni: Manifestazioni :Wap Taiwan Thursday - Friday, 23 - 24 March 2000
Taipei, Taiwan & Wap Korea Monday - Tuesday, 27 - 28 March 2000 Seoul, Korea http://www.intbuscom.com/asia/wap.htm
Per informazioni: Gianna Avenia Tel 02 76 11 52 33 email giannaa@text100.it
TROPPO
VELOCE IN AUTO ? IL SATELLITE TI FA RALLENTARE
Roma, 10 gennaio 2000 - In relazione alla notizia "Gb: troppo veloce in
auto ? il satellite ti fa rallentare", ripresa dai mass-media italiani,
Viasat Spa, interpellata in proposito quale azienda leader in Europa e seconda
nello scenario mondiale nella telematica di bordo con localizzazione
satellitare, ha precisato che : La proposta inglese di adottare tecnologia
satellitare per far rispettare i limiti di velocità è ingegnosa ma complicata
e costosa. Scomodare la localizzazione satellitare ed installare a bordo delle
auto non solo un ricevitore satellitare gps, ma anche un computer con
memorizzata la cartografia nazionale e l'ubicazione dei limiti di velocità è
molto complicato e soprattutto oneroso nella fase d'avvio ed anche in quella
gestionale. Non solo, ma ogni volta che si modifica un limite di velocità è
subito necessario andare a correggere tutti i database di bordo, con un costo
esorbitante. Tanto che l'associazione degli automobilisti inglesi l'ha già
bocciata. Insomma, è come usare un cannone per andare a caccia di passeri. Più
in generale, tecnicamente già ora è possibile bloccare o rallentare a distanza
il motore di un automezzo dotato di localizzatore satellitare, ad esempio nel
caso di furto. Tuttavia le norme vigenti in Italia vietano tale pratica per
evidenti ragioni di sicurezza, in quanto si determinerebbe un improvviso ed
imprevedibile intralcio della circolazione. Si rischia, infatti, di rallentare o
bloccare il motore del veicolo durante un sorpasso, ad un incrocio, su un
passaggio a livello, nei pressi di una strettoia, all'uscita o all'entrata di
una galleria, lungo una discesa o salita, con conseguenze che potrebbero essere
catastrofiche per la sicurezza di chi viaggia". Insomma, "per
rallentare un conducente dal "piede pesante" o per recuperare
un'automobile rubata, si rischia di provocare danni ben più gravi e non solo
allo stesso veicolo. Sono ben altre, invece, le applicazioni che si possono già
fare dei nuclei telematici di bordo con localizzazione satellitare ai fini della
sicurezza, della protezione e dell'informazione di chi viaggia (anti-aggressione,
anti-furto, sensore di crash, soccorso medico e meccanico, infomobilità,
gestione del traffico, etc). Ed in questo settore è proprio italiana la
leadership europea: Viasat (joint-venture Magneti Marelli/Fiat e Telespazio/Telecom
Italia) in un anno ha attivato un numero di sistemi telematici di bordo che
supera il totale delle attivazioni compiute in tutta Europa dagli altri
operatori del settore e i suoi sistemi sono adottati ormai da vari paesi nel
mondo. La stessa Viasat sta per lanciare la possibilità di "vedere"
dal computer di casa, attraverso internet, dove si trova e a che velocità
procede la propria automobile, per esempio quando il sabato sera la si presta al
figlio. Viasat ha appena aperto i propri protocolli telematici di bordo agli
operatori automobilistici e tlc europei per consentire che questi sistemi
"dialoghino" tra loro e, di conseguenza, si favorisca la loro
installazione nel parco auto del Vecchio Continente, composto da ben 200 milioni
di automezzi, ai fini della sicurezza, della protezione e dell'informazione
degli automobilisti. In ogni caso l'iniziativa inglese conferma la grande
attenzione esistente per il nuovo mercato della localizzazione satellitare e
della telematica negli autoveicoli. - Per informazioni: Relazioni Esterne e
Comunicazione - tel. 06.43988.270/300 - fax 06.43988.311 e 06.4065506
PER
INTELSAT, NESSUN DISSERVIZIO NEL SISTEMA SATELLITARE GLOBALE, NESSUN
INCONVENIENTE ALL'ORA DI GREENWICH
Washington 11 gennaio 2000 - INTELSAT ha annunciato il funzionamento regolare
del proprio parco satelliti e delle proprie stazioni terrestri Ttc&m (Telemetry,
Tracking, Commanding & Monitoring) dopo il passaggio del millennio all'ora
di Greenwich (GMT) che corrispondeva alle ore 19, 00 Ora Standard Est. Intelsat,
con i suoi 143 paesi soci, possiede e gestisce un sistema globale di 17
satelliti, che fornisce reti pubbliche con servizio switch, servizi video, reti
aziendali e private e servizi Internet in oltre 200 paesi e regione. 130
stazioni terrestri in tutto il mondo partecipano allo sforzo di monitoraggio
dell'Y2K condotto da Intelsat durante il passaggio al nuovo millennio, riferendo
eventuali inconvenienti causati dal millennium bug. A mezzanotte ora di
Greenwich, le stazioni terrestri di tutta l'Asia, l'Africa e l'Europa avevano
riferito alle sede centrale Intelsat, a Washington D.C., di non avere incontrato
alcun problema durante lo svolgimento delle loro operazioni. L'ora di Greenwich
è significativa perchè è lo standard internazionale a cui sono collegati il
satellite Intelsat e il sistema di reti terrestri. Nelle ore a venire, le
stazioni terrestri dell'America settentrionale e meridionale invieranno
informazioni all'Y2K Command Group and Response Center di Intelsat, che è
attivo ventiquattr'ore su ventiquattro presso la Intelsat per il monitoraggio
del progressivo passaggio al nuovo millennio nelle varie parti del mondo. L'Y2K
Command Group di Intelsat sta monitorando il proprio parco satelliti, gli
impianti e le funzioni aziendali, mentre l'Y2K Response Center riceve
informazioni dai clienti e dalle stazioni terrestri man mano che avviene il
passaggio al nuovo anno nelle varie parti del mondo. ''L'ora di Greenwich è
stata un'importante pietra miliare della nostra sorveglianza globale del
millennium bug'', ha detto Ramu Potarazu, vicepresidente operativo e dirigente
dei sistemi informatici presso Intelsat. ''Anche se nelle prossime ore
continueremo a monitorare attentamente le Americhe, il fatto di non avere
riscontrato problemi dovuti al millennium bug in Asia, in Africa e in Europa è
un buon segno, e significa che il millennio arriverà senza inconvenienti per i
servizi satellitarì ', ha aggiunto. L'Y2K Command Group and Control Center sta
fornendo, inoltre, informazioni aggiornate all'Y2K Information Coordinating
Center degli Stati Uniti e all'Y2K Cooperation Center Internazionale, e ospita
osservatori del Dipartimento di Stato Americano. Il programma di preparazione al
millennium bug, sviluppato e attivato da Intelsat in tre anni, includeva una
fase di correzione in cui sono stati verificati 16 milioni di stringhe di codici
e 1.400 impianti, uno per uno. Intelsat ha partecipato alle iniziative della
International Telecommunication Union (Itu) e della Banca Mondiale per la
promozione della diffusione delle informazioni sul millennium bug in tutto il
mondo, e ha collaborato con clienti e paesi soci per lo scambio e la raccolta di
dati sulla preparazione al millennium bug. Intelsat possiede e gestisce un
sistema satellitare di comunicazioni globali che fornisce reti aziendali e
private, vocali, video e Internet, in oltre 200 paesi e regioni. Web: http://www.intelsat.int
. Per informazioni: Tony Trujillo Tel +1 202-295-8888, or +1 202-445-0753
tony.trujillo@intelsat.int
RINVIATA
ALL'11 MARZO LA MOSTRA SULL'OTTOCENTO A TREVISO IL RINVIO CONSENTIRÀ IL
RECUPERO AL MUSEO DI IMPORTANTI OPERE ANCORA COLLOCATE IN UFFICI PUBBLICI
Treviso 10 gennaio 2000 - La mostra "Una Pinacoteca per L'Ottocento",
inizialmente prevista dal 15 gennaio al 26 marzo 2000, slitta di un paio di
mesi. Le nuove e definitive date sono: dall'11 marzo al 25 giugno 2000. Lo
slittamento non è casuale: è stato voluto per consentire il completamento
delle pratiche di recupero alle collezioni civiche di alcune opere tutt'altro
che secondarie della raccolta ottocentesca dei Civici Musei, opere che negli
scorsi anni e decenni erano state concesse a uffici pubblici (sedi comunali,
militari, dello Stato) per impreziosire uffici di rappresentanza. Grazie anche a
questi "recuperi", i Civici Musei di Treviso potranno così mettere in
evidenza la loro, importante raccolta di opere dell'Ottocento. L'iniziativa,
curata da Eugenio Manzato, rientra nella proposta "L'Ottocento nei Musei
Civici del Veneto" promossa dall'Assessorato alla Cultura della Regione,
che, oltre a Treviso, vede coinvolti i Civici Musei di Bassano del Grappa,
Belluno, Padova, Rovigo, Vicenza. La mostra consentirà la scoperta e riscoperta
di un nucleo veramente qualificato di opere, solo in parte sino ad oggi esposte,
compresi alcuni autentici capolavori. A rendere ancora più interessante questa
ampia esposizione, è la presentazione, per la prima volta in modo organico,
della celebre Raccolta Giacomelli, nucleo tra i più importanti della Pinacoteca
Civica. A "legarlo" al museo della sua città provvide Sante
Giacomelli, esponente di spicco della borghesia trevigiana, che aveva raccolto
nel suo fastoso palazzo una quadreria contemporanea pressoché unica nel suo
genere in tutto il Veneto: essa è particolarmente esemplare del gusto
ottocentesco essendo presenti soggetti storici e letterari, di contenuto, talora
esplicitamente patriottico, aperta anche al gusto per l'esotismo, la veduta, le
scene di genere. Estremamente interessante anche la scelta degli autori, quasi
tutti attivi, come docenti, all'Accademia di Venezia intorno alla metà del
secolo. Nella Raccolta Giacomelli troviamo rappresentati Francesco Podesti (Il
primo giorno del Decamerone) e Ludovico Lipparini (Lord Byron che giura sulla
tomba di Botzari), Eugenio Moretti Larese (La morte di Dante) e Odorico Politi
(Elena rapita da Teseo e Piritoo, e giocata ai dadi) ??, Michelangelo Grigoletti
(Susanna e i vecchioni) e Natale Schiavoni (due episodi di ambiente orientale);
ma vi sono anche artisti "rivoluzionari" come Ippolito Caffi (La
benedizione di Pio IX dal Quirinale di notte) e Luigi Querena (Veduta di Venezia
al tramonto). Accanto al "nucleo Giacomelli", l'Ottocento è
documentato a Treviso da altre opere di assoluto rilievo, testimonianza della
storia di una istituzione che prende avvio nel 1851 in seguito al lascito di una
trentina di dipinti di varia epoca da parte della contessa Margherita Grimaldi
Prati. Di questo primo lascito fa parte lo straordinario Ritratto di Margherita
Grimaldi Prati, capolavoro di Andrea Appiani eseguito nel 1811. La Pinacoteca
cresce e prende assetto in seguito al legato Giacomelli, nel 1875, e, quindi,
col legato Sernagiotto del 1891 e ad altri minori. Ai dipinti pervenuti in dono
per lascito, si aggiunge alla fine del secolo l'acquisto da parte di Luigi Bailo
di quella che può essere considerata l'opera prima di Francesco Hayez: un
Gruppo di famiglia in cui il pittore compare all'età di 16 anni. Anche nel
corso del Novecento alcune belle acquisizioni arricchirono ulteriormente la
pinacoteca, tra cui meritano menzione l'acquisto da parte di Luigi Coletti nel
1936 del Ritratto di Marianna Angeli Pascoli, opera del Grigoletti, (unitamente
ad un busto dello stesso personaggio, ritenuto dallo studioso opera del Canova),
e lo straordinario bozzetto di Thomas Lawrence per il grande ritratto di Antonio
Canova conservato a Possagno (dono Nigro, 1961). Non mancano dignitosi artisti
locali come Giuseppe Murani (1815-1858), Luigia Codemo, famosa come scrittrice
ma che si diletta anche di pittura, e Rosa Bortolan, rinomata ritrattista,
presente con una notevole antologia di ritratti di notabili trevigiani. Per
informazioni: tel. e fax. 0422.591337 - tel. 0422.658442 Ufficio Stampa: Studio
Esseci tel. 049.663499 Email esseci@protec.it
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