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MULTIPLA
FIAT HYBRID POWER - IN DETTAGLIO- COM'È FATTA
Torino
27 gennaio 2000 - Nella linea esterna, la nuova versione presenta pochi
cambiamenti rispetto all'ELX a benzina. Si differenzia soltanto per la scritta
"Hybrid Power" sul portellone, per la presa di ricarica delle batterie
collocata sul parafango posteriore sinistro e per le ruote, che conservano le
stesse dimensioni ma possono sopportare carichi maggiori. La vettura, infatti,
pesa quasi 1850 kg (450 in più rispetto alla versione a benzina): 280 circa
sono di batteria, 70 di elettronica (centraline di controllo del motore e del
cambio robotizzato, caricabatterie, inverter, impianto di raffreddamento,
cablaggi eccetera). Altri 70 kg, poi, pesano il propulsore elettrico e
l'alternatore. Senza contare dotazioni come: il condizionatore, gli airbag per
guidatore e passeggero e il navigatore di bordo "Info Hybrid" che
fornisce istruzioni per la guida e avvisi di sicurezza. Salendo a bordo, la
prima differenza che salta all'occhio è l'assenza del sedile centrale
anteriore, sostituito da un mobiletto con tanti scomparti, che funge da
portaoggetti e da bracciolo. Al suo interno trova posto tutta l'elettronica
della vettura. Vale a dire le centraline e i dispositivi di gestione del motore
elettrico, delle batterie, dell'alternatore, della guida elettrica e del
condizionatore; oltre che il trasformatore e le tubazioni di raffreddamento
delle centraline stesse. Sopra il mobiletto si trova una manopola che serve per
scegliere uno dei tre modi di funzionamento di Multipla "ibrida":
"ibrido" (H), "elettrico" (E) e "elettrico con
ricarica" (Er). Sulla console, di fianco al volante, c'è il
"joystick" del cambio Selespeed. Si muove su una griglia con quattro
posizioni: "drive" (D) per la marcia normale, retromarcia (R), neutral
(N), e "low gear" (LG) per le salite molto ripide. Poiché il cambio
è automatico, non esiste - ovviamente - il pedale della frizione, mentre il
pedale del freno è più grande del normale. Il quadro degli strumenti è simile
a quello della Multipla "bipower" ma, oltre al "led"
luminoso che ricorda la marcia inserita, ci sono: l'indicatore di carica delle
batterie e altre due spie. La prima segnala eventuali anomalie al sistema di
trazione. La seconda, chiamata "powermode", indica il modo di guida
selezionato: luce verde quando si viaggia in "elettrico"; luce color
ambra quando si viaggia in "ibrido" o in "elettrico con
ricarica". Il tachimetro, infine, è di tipo elettronico. Sulla plancia c'è
anche il pulsante per l'accensione del riscaldatore ausiliario. Quest'ultimo
funziona a benzina e ha una pompa che attinge direttamente dal serbatoio del
carburante. È indispensabile perché, quando si viaggia in elettrico,
l'impianto di riscaldamento e di condizionamento normale non sono attivi. La
presenza del riscaldatore e del cestello che contiene le batterie - collocati
entrambi sotto il pavimento della vettura - hanno richiesto una diversa
sistemazione del serbatoio di benzina. Cambiano, quindi, il disegno di
quest'ultimo e la configurazione dei tubi. La capacità, tuttavia, è sempre di
40 litri circa. Il lay-out del vano motore, invece, è simile a quello della
versione a benzina. Per finire, non c'è la ruota di scorta, sostituita da due
bombolette spray per gonfiare e riparare l'eventuale pneumatico forato. Dal
punto di vista tecnico, vale la pena ricordare che gli "ibridi" sono
veicoli nei quali il propulsore a combustione interna è collegato ad un motore
elettrico che lo affianca o lo sostituisce nelle diverse condizioni di
funzionamento. Il motore elettrico è sempre alimentato da batterie e queste, se
necessario, da un generatore elettrico. La potenza erogata dai due motori si può
integrare a livello di sorgenti di energia ("ibrido serie"): in questo
caso il propulsore termico comanda un generatore per la ricarica delle batterie,
mentre quello elettrico trasmette alle ruote tutta l'energia necessaria per
muovere il veicolo. Quando, invece, l'integrazione avviene a livello del sistema
di trazione, ossia a livello meccanico ("ibrido parallelo"), entrambi
i motori, anche contemporaneamente, possono trasmettere alle ruote l'energia per
il moto del veicolo. La Multipla ibrida adotta entrambe le architetture: quella
dell'ibrido parallelo quando funziona in modalità "elettrico" ed
"ibrido"; ibrido serie quando viaggia in "elettrico con
ricarica". In questa situazione, infatti, il motore elettrico trasmette
alle ruote tutta l'energia necessaria per il moto del veicolo, mentre il
propulsore termico comanda il generatore per la ricarica delle batterie. Tutto
il gruppo motopropulsore - che comprende il motore termico, quello elettrico,
l'alternatore e la trasmissione - è sistemato nel vano anteriore della vettura.
- Il motore a benzina: Il propulsore termico di Multipla "ibrida" è a
benzina. Si tratta del 1.6 16v Torque capace di sviluppare una potenza massima
di 76 kW (103 CV) e una coppia di 14, 7 kgm (144 Nm). La centralina di
controllo, che è dotata di un software sviluppato appositamente per Multipla
Hybrid Power, colloquia con le unità elettroniche di gestione della vettura (in
particolare Inverter e Selespeed) per stabilire, tra l'altro: la ripartizione
della coppia richiesta tra motore elettrico e termico quando si viaggia in
"ibrido"; il funzionamento a giri fissi quando si sceglie
l'"elettrico con ricarica"; il profilo di coppia durante il cambio
marce. Il propulsore, inoltre, è equipaggiato con l'impianto elettronico di
controllo della farfalla "drive by wire". Il dispositivo offre il
vantaggio di svincolare il movimento della farfalla stessa dal comando diretto
del pedale acceleratore, che trasmette le richieste del guidatore attraverso un
potenziometro collegato al sistema di controllo. Non vi sono, perciò,
collegamenti meccanici tra pedale acceleratore e corpo farfallato. Questo
maggior grado di libertà consente di gestire meglio i transitori (accelerazioni
e decelerazioni), ottimizzando consumi ed emissioni. Per il controllo di queste
ultime Multipla "ibrida" dispone anche di un catalizzatore a tre vie
integrato con il collettore di scarico (Close Coupled Catalyst). Il sistema
permette di anticipare l'intervento del catalizzatore, riducendo così le
emissioni allo scarico. Quando la Multipla "ibrida" viaggia in
"elettrico con ricarica", il motore termico aziona un alternatore
della potenza di circa 10, 5 kW. Il dispositivo entra in funzione quando la
centralina BMU (Battery Monitor Unit) indica che lo stato di carica delle
batterie di trazione è idoneo ad accettare la ricarica. A questo punto,
infatti, la centralina ACU (Alternator Control Unit) chiude la frizione
elettromagnetica di collegamento al motore termico e quindi lo avvia. -
L'impianto di trazione elettrica Il motore elettrico è asincrono trifase a
corrente alternata. Sviluppa una potenza di 30 kW (di 15 kW quella continuativa)
e una coppia massima di 130 Nm (13, 02 kgm). Più semplice, e quindi più
affidabile di quello a corrente continua, sia dal punto di vista meccanico sia
da quello elettrico, questo propulsore ha dimensioni e peso contenuti. Tramite
un gruppo riduttore-differenziale è collegato all'albero primario del cambio e
grazie a un'impostazione elettronica sofisticata, in frenata si comporta come un
generatore. Gli effetti sono positivi sia sul fronte dell'autonomia (perché
quando il veicolo rallenta oppure viaggia in discesa le batterie vengono
parzialmente ricaricate), sia su quello della guidabilità (poiché
l'automobilista dispone del freno motore, come avviene nelle vetture con motore
termico). Il motore elettrico di Multipla ibrida non può essere alimentato
direttamente con la corrente continua erogata dalle batterie. Per funzionare ha
bisogno di corrente alternata trifase: ecco perché è stato adottato un
convertitore a controllo vettoriale: l'inverter. Il dispositivo regola giri e
coppia del motore elettrico e, quando si viaggia in ibrido, colloquia con la
centralina di controllo del motore termico per gestire la ripartizione della
coppia. L'inverter, così come tutte le funzioni del veicolo, è gestito da una
centralina elettronica che modula la frequenza e l'ampiezza della corrente in
funzione della richiesta di potenza del guidatore. Si controllano così al
meglio prestazioni e consumi. Per alimentare il motore elettrico di Multipla
ibrida sono state scelte batterie innovative: si tratta di 15 elementi a
Nichel-Idruri metallici da 14, 4 V, capaci di fornire un'energia totale di 19
kWh. La soluzione offre numerosi vantaggi. Queste batterie, infatti, dispongono
di una buona potenza specifica, si possono ricaricare rapidamente, non
richiedono rabbocchi periodici e non hanno, quindi, bisogno di manutenzione. Il
loro peso complessivo è di circa 280 kg. Il pianale piatto e sufficientemente
alto di Fiat Multipla Hybrid Power ha consentito di collocarle sotto il
pavimento, all'esterno dell'abitacolo, a tutto vantaggio dell'abitabilità della
vettura. La capacità delle batterie a Nichel-Idruri metallici non è
penalizzata dalle basse temperature, bensì dalle alte (35-40°C): ecco perché
il sistema di ventilazione è particolarmente curato. Una centralina specifica (Battery
Monitor Unit) verifica non solo la temperatura, ma anche tensione, corrente,
stato di carica, disequalizzazione e isolamento rispetto alla scocca e
all'impianto a 12 V. In questo modo si evita, per esempio, che le batterie si
scarichino completamente, a vantaggio della durata. Quando viaggia in solo
elettrico, Multipla ibrida ha un'autonomia di circa 80 chilometri nel ciclo
Ece+Eudc. Per ricaricare batterie quasi del tutto scariche occorrono circa 30
kWh. Usando il normale caricabatterie di bordo da 3 kW la ricarica completa
avviene in circa dieci ore. La presa per l'allacciamento alla normale rete di
distribuzione elettrica da 220 V è sopra il parafango posteriore sinistro della
vettura, protetta da uno sportellino. Siccome la quantità di idrogeno emessa
durante la ricarica è trascurabile, l'operazione può essere eseguita anche in
ambienti con scarsa aerazione come i box. Per assicurare buone prestazioni alle
batterie, è opportuno eseguire di frequente una carica completa (sfruttando per
esempio le ore notturne). Se tuttavia, le si lascia scaricare quasi del tutto ed
occorre partire in fretta, restano comunque due possibilità: collegare la
vettura alla presa di corrente per un'ora circa ; oppure avviare il motore
termico e lasciarlo in funzione con il selezionatore in ER per mezz'ora, fino a
raggiungere il 25 per cento di carica. Quando, infatti, le batterie raggiungono
questa soglia, è già possibile mettere in moto la vettura: basta viaggiare in
"elettrico con ricarica". - Il gruppo di trasmissione Il gruppo di
trasmissione di Multipla "ibrida" è di tipo Selespeed. Costituito,
cioè, da un cambio meccanico a quattro rapporti con innesto delle marce e
comando della frizione robotizzati. Dal punto di vista tecnico, un cambio marcia
tradizionale avviene in tre fasi: la prima, nella quale la frizione si apre
togliendo gradualmente coppia alle ruote; la seconda (di coppia nulla) in cui il
guidatore seleziona e innesta la marcia; la terza, durante la quale la frizione
si chiude per trasmettere di nuovo potenza alle ruote (ridà coppia) e il motore
incomincia a salire di giri. Il cambio Selespeed attua queste manovre in modo
del tutto automatico. Per cambiare marcia non c'è bisogno di rilasciare il
pedale dell'acceleratore e premere la frizione: è la gestione elettronica del
cambio a chiedere di aprire la frizione, ridurre la coppia indipendentemente da
quanto l'acceleratore viene premuto e innestare le marce. A differenza del
Selespeed di Alfa 156, nel funzionamento ibrido il cambio di Multipla seleziona
automaticamente anche i rapporti allo scopo di ottimizzare il comfort e i
consumi: un pò come accade sulla sportiva dell'Alfa quando si preme il tasto
"city". - Sospensioni, freni e sterzo Lo schema delle sospensioni è
lo stesso delle altre Multipla Fiat: quella anteriore è la classica Mc Pherson
e quella posteriore è a ruote indipendenti con bracci tirati e telaietto
ausiliario sospeso elasticamente alla scocca. L'impianto frenante è stato
ritarato poiché la vettura è più pesante. Per lo stesso motivo è stato
aggiunto un servofreno maggiorato che consente di migliorare gli spazi di
arresto e ridurre i carichi sul pedale. Per garantire il funzionamento del
servofreno e del servosterzo indipendentemente dal sistema di trazione usato,
sono state adottate due pompe a depressione per il primo e una pompa
elettroidraulica per il secondo. Tutte e tre sono alimentate dalla batteria a 12
V impiegata per i servizi della vettura, ma sono collegate anche all'impianto di
trazione tramite il trasformatore da 220 a 12 V. Il compressore del
condizionatore, invece, è alimentato dalle batterie di trazione.
MULTIPLA
FIAT HYBRID POWER - IN DETTAGLIO -COME FUNZIONA
Torino, 27 gennaio 2000 -Grazie al cambio Selespeed, a doppio ingresso, ed alle
frizioni automatiche che connettono i motori al cambio in diverse combinazioni,
la Multipla ibrida riesce ad essere una vera vettura "multimodale". Può,
infatti, funzionare in tre modi: - ibrido: quando sono in funzione,
contemporaneamente, sia il motore elettrico sia quello a benzina, ed entrambi
contribuiscono a far avanzare la vettura; - elettrico: quando la Multipla Fiat
è spinta solo dal propulsore elettrico, mentre il motore termico è spento e
scollegato; - elettrico con ricarica: quando entrambi i motori sono in funzione,
ma quello elettrico fornisce la trazione, mentre quello termico aziona
l'alternatore che ricarica le batterie. La scelta di far funzionare la vettura
nel modo "ibrido", "elettrico" o "elettrico con
ricarica" spetta al guidatore, che in qualsiasi momento può agire sul
selettore posto sul mobiletto tra i sedili. La terza modalità, però, si attiva
automaticamente quando le batterie stanno per scaricarsi. Vediamo ora, nel
dettaglio, i tre modi di funzionamento. - Ibrido: in questa modalità i due
motori agiscono in parallelo sulle ruote. Un sofisticato sistema elettronico
ripartisce potenza e coppia motrice erogate dai singoli propulsori per
sfruttarne al meglio le diverse caratteristiche. Anche se meno potente, infatti,
il motore elettrico eroga una coppia elevata già allo spunto, mentre quello
termico, fatto funzionare a regime quasi stazionario, sviluppa una potenza
elevata, ma consumi ed emissioni molto bassi. All'avvio, quindi, agisce la sola
trazione elettrica. Arrivati ai 30÷35 km/h circa, interviene il motore termico,
che provvede allo sforzo di avanzamento a velocità costante, fino ad oltre i
150 km/h. Il motore elettrico continua ad essere collegato, ma riduce
decisamente potenza e coppia. Viene trascinato dal termico e quindi non assorbe
corrente, ma ruota al numero di giri giusto per essere pronto a intervenire in
ripresa e in decelerazione (i transitori). Quando si accelera, infatti, il
motore elettrico fornisce la coppia per lo spunto. A mano a mano che aumenta la
velocità, il termico, a intervalli ravvicinati, adegua la propria coppia e
potenza per mantenere quella velocità. In questo modo la coppia necessaria
all'elettrico per accelerare risulta più bassa e quindi si consuma meno
energia. Quando si frena o si decelera, invece, il motore elettrico, funzionando
da generatore, recupera l'energia cinetica per ricaricare le batterie. Questa
strategia di funzionamento offre grandi vantaggi dal punto di vista ecologico.
Le emissioni, infatti, sono particolarmente elevate nei transitori: inserendo il
motore elettrico proprio in accelerazione e decelerazione, invece, si riesce a
ridurle al minimo. Durante i cambi di marcia, i sistemi di controllo - drive by
wire per il motore termico e Inverter per quello elettrico - gestiscono i giri e
le coppie dei due motori in modo da permettere il corretto funzionamento del
cambio robotizzato Selespeed. Quest'ultimo su Multipla "ibrida"
funziona in modo del tutto automatico, senza interventi da parte del guidatore.
Effettua i cambi a velocità prestabilite: così i due motori, quando
raggiungono una certa velocità di rotazione, sono già pronti al cambio marcia
e si preparano a sincronizzarsi in funzione del nuovo rapporto. Il motore
termico si sincronizza abbastanza velocemente, invece l'elettrico impiega circa
un secondo. Il Selespeed, quindi, prima riaccoppia il motore termico e, quando
il numero di giri dell'elettrico ha raggiunto ± 50 rispetto al numero di giri
dell'albero primario del cambio, accoppia anche il motore elettrico. Quando la
leva del cambio è in "Drive" i rapporti disponibili sono tre. Li
sceglie automaticamente il Selespeed: in accelerazione il primo cambio di marcia
avviene intorno ai 56 km/h e il secondo ad 80 km/h. Mentre la scalata dalla
marcia più alta a quella intermedia avviene a circa 60 km/h e quella successiva
a 40 km/h. La retromarcia e la ridotta "Lg", invece, devono essere
inserite manualmente dal guidatore. Quando si inseriscono questi due rapporti la
vettura è sempre spinta dal solo motore elettrico. - Elettrico: è la modalità
ideale in città perché la vettura è silenziosa e ad emissioni nulle. Quando
si sceglie questo tipo di funzionamento, infatti, opera solo il motore
elettrico, dal momento che quello termico è spento e scollegato. La velocità
massima è di circa 80 km/h e l'autonomia, nel ciclo Ece+Eudc è di 80 km circa.
In qualsiasi momento è possibile ricaricare le batterie dalla normale rete
elettrica, attraverso il caricabatterie di bordo. Quando si viaggia in questa
modalità il cambio Selespeed gestisce solo tre rapporti: la ridotta LG, la
retromarcia e la marcia avanti. Non sono necessari cambi di marcia perché la
velocità massima è di soli 80 km/h. Come già ricordato, per consentire il
funzionamento in puro "elettrico" i servizi ausiliari della vettura -
come servosterzo, servofreno, Selespeed e compressore del condizionatore - sono
alimentati elettricamente. Un piccolo bruciatore a benzina assicura, in inverno,
il riscaldamento dell'abitacolo. - Elettrico con ricarica In questa condizione
entrambi i motori sono in funzione, ma vengono usati a scopi diversi. La
trazione, infatti, è ancora fornita dal solo motore elettrico, ma il propulsore
termico, funzionante a regime stazionario, aziona un alternatore che genera
potenza. Quest'ultima in parte viene inviata al motore elettrico e in parte
viene impiegata per ricaricare le batterie. Il bilancio tra le due parti varia a
seconda della velocità alla quale si viaggia. Se non si superano i 65 km/h,
comunque, è positivo: la quantità di energia che sviluppa l'alternatore, cioè
è superiore a quella richiesta dal motore elettrico. Viaggiando in
"elettrico con ricarica", dunque, si possono percorrere circa 300 km.
Ovviamente, però, si consuma anche benzina. La modalità Er può essere scelta
manualmente solo quando lo stato di carica delle batterie scende sotto il valore
prefissato (la soglia corrisponde più o meno al 70 per cento di carica). Si
attiva, invece, automaticamente quando le batterie sono sul punto di scaricarsi,
e si disattiva non appena hanno raggiunto un livello adeguato. Quando la
Multipla Fiat ibrida funziona in questo terzo modo può essere considerata un
Ezev (Equivalent Zero Emission Vehicle). Le emissioni allo scarico, infatti,
sono equivalenti a quelle "globali" generate da un veicolo elettrico (Zev),
includendo il processo di produzione dell'energia elettrica per via termica.
Principali
caratteristiche
|
Motore
benzina 1.6 16v
|
Catalizzatore CCC (Close Coupled
Catalyst) dedicato
|
Motore
elettrico: Asincrono trifase a corrente alternata
|
Potenza
massima (motore a benzina) - kW (CV)
|
76
(103)
|
Potenza
massima (motore elettrico) -kW
|
30
|
Potenza
continuativa - kW
|
15
|
Peso
a vuoto in ordine di marcia (kg)
|
1850
con batterie Ni-MH
|
Capacità
serbatoio combustibile (l)
|
38
|
Batterie
di trazione - Energia accumulabile (kWh)
|
19
|
|
Modalità
di funzionamento
Ibrido
|
Modalità
di funzionamento
Elettrico
|
|
Trasmissione:
4 marce
|
Trasmissione:
D e LG
|
|
|
Drive
|
Low gear
|
Velocità
massima (km/h)
|
circa
160
|
80
|
52
|
Accelerazione
0-50 km/h (s)
|
9,0
|
10,5
|
9,5
|
Pendenza
massima superabile a pieno carico (%)
|
22
|
16
|
22
|
Autonomia
(km)
|
(ciclo
ECE+EUDC) 400
|
oltre
80
|
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NUOVO
PROTAGONISTA ALLA SCOPERTA DELL ADSL ENTER LANCIA LA PRIMA GUIDA ONLINE COMPLETA
IN ITALIANO ALLA TECNOLOGIA DESTINATA A RIVOLUZIONARE IL PANORAMA DELLE
CONNESSIONI
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COMPAQ
FA IL SUO INGRESSO IN FORMULA UNO CON IL TEAM BMW WILLIAMSF1
Milano, 27 gennaio
2000 - Compaq Computer Corporation si affianca a WilliamsF1 e Bmw, diventando lo
sponsor principale del Bmw WilliamsF1 Team. In questa veste, e quale partner di
riferimento del team per le attività informatiche e di elaborazione dati,
Compaq è, in oltre 50 anni di storia di questo sport, la prima azienda estranea
al settore dei produttori di tabacco ad assumere il ruolo di sponsor principale
di un famoso team di Formula Uno ed apre così una nuova era nel settore delle
corse. "In considerazione del ruolo di primo piano svolto nel mondo
dell'informatica" dichiara Gabriele Zedlmayer, Vice President Marketing
Communications di Compaq Computer Emea, "la sponsorizzazione del Bmw
WilliamsF1 Team rappresenta per Compaq un'eccellente opportunità di marketing,
in quanto ci consente di abbinare il valore del nostro marchio ad eventi
sportivi di risonanza mondiale e di eccezionale richiamo come le gare di Formula
Uno. Questa sponsorizzazione - continua Zedlmayer - offre a Compaq la possibilità
di valorizzare la propria presenza nel settore delle corse automobilistiche e di
dare maggiore visibilità al proprio marchio presso un pubblico televisivo che
nell'arco di una stagione di gare supera un totale di 50 miliardi di
spettatori". Il coinvolgimento di Compaq prevede la fornitura della nuova
piattaforma tecnologica per la progettazione delle vetture e il potenziamento
delle loro prestazioni, per l'analisi delle corse, per la telemetria e per
l'impiego delle tecnologie Internet nel favorire i processi decisionali in tempo
reale, oltre naturalmente alla presenza del marchio sulle vetture da corsa e
sull'abbigliamento da gara dei piloti del team. Questo accordo fa seguito alla
collaborazione di lunga data già esistente tra Compaq e WilliamsF1, nell'ambito
della quale WilliamsF1 utilizza le piattaforme di elaborazione Compaq per le
attività di ricerca e sviluppo, progettazione e ingegnerizzazione legate al
mondo delle corse di Formula Uno. "La leadership tecnologica di Compaq in
tutti i settori dell'informatica fornirà un prezioso contributo al successo a
lungo termine del Team. Pur riconoscendo le sfide che ogni nuovo team incontra
nell'ingresso in Formula Uno, il futuro della partnership con WilliamsF1 e BMW
appare ricco di prospettive", ha proseguito Gabriele Zedlmayer. La
strategia Compaq NonStop - che permette alle aziende di condurre la loro attività
24 ore su 24, 7 giorni su 7, garantendo maggiore velocità di implementazione,
costi più contenuti e livelli superiori di disponibilità - consente di essere
operativi e reattivi in ogni circostanza e ciò, in un settore in rapido
movimento come quello della Formula Uno, si traduce in processi decisionali
efficaci e in tempo reale. Infatti, indipendentemente dal fatto che le vetture
siano impegnate in Sud America, in Australia oppure a Montecarlo, sia i tecnici
presenti sul circuito che quelli operanti nelle sedi tedesche e britanniche
avranno a loro disposizione, giro dopo giro, tutte le informazioni vitali con la
possibilità di accrescere costantemente le prestazioni in gara delle vetture.
"Lo sfruttamento della tecnologia per ottenere un vantaggio competitivo -
sia sul circuito che fuori - rappresenta la chiave per il successo di un team di
Formula Uno" ha commentato Frank Williams, Managing Director di WilliamsF1.
"Siamo fieri - continua - "che un leader innovatore tecnologico del
calibro di Compaq abbia deciso di assumersi il ruolo di sponsor principale del
Bmw WilliamsF1 Team. Questo accordo estende e consolida una collaborazione
esistente da lunga data tra le nostre due aziende, nell'ambito della quale i
sistemi ad alte prestazioni di Compaq trovano applicazione da diversi anni nelle
nostre attività di ricerca e sviluppo, progettazione e ingegnerizzazione legate
alla Formula Uno. Si tratta di una partnership che - siamo certi - rappresenterà
un forte stimolo competitivo nel settore delle corse". "Bmw dà il
benvenuto a Compaq quale principale partner commerciale del Bmw WilliamsF1 Team
in considerazione soprattutto dell'eccellenza e della leadership tecnologica che
le accomuna", ha dichiarato Gerhard Berger, Motorsport Director di Bmw.
"I nostri sforzi congiunti verso il successo in Formula Uno consolideranno
senza dubbio la collaborazione in atto e apriranno la strada all'implementazione
di nuove idee di cooperazione".
INTERSITO.COM
NETWORK, IL PORTALE PER L'E-BUSINESS
Milano, 26 gennaio 2000 - Il progetto web (http://www.intersito.com
) presentato già ad InternetExpo 99, si ripresenta oggi con una nuova
veste ed una serie di servizi gratuiti rivolti ad un target di operatori ed
utenti che vi troveranno validi strumenti di supporto alle proprie attività .
Questi i servizi già implementati, a cui se ne aggiungeranno prossimamente
degli altri: - Risorse: Directory dei siti di maggior interesse per l'e-business
divisi per categorie (inserimento gratuito) - ePress: Servizio di pubblicazione
gratuita di Comunicati Stampa - Silicon: I nuovi software di produttività
pronti per il download (pubblicazione gratuita) - Banner Exchange: Servizio di
scambio banner in stile Links Exchange - Experia2000: Annunci Gratuiti - Mailing
List: Servizio d'informazione diretta con notizie utili e novità interessanti
relative alle nuove opportunità d'affari offerte dalla rete. Intersito nelle
prossime settimane lancerà un sistema di syndication volte alla creazione di un
network nazionale di operatori aperti a nuove forme di collaborazione
commerciali. Per informazioni: Global Communication http://global.etnaonline.it
http://www.intersito.com
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