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ETNOTEAM PRESENTA IL NUOVO LOGO
Milano, 19 aprile 2000 - Etnoteam, leader in Italia
nelle soluzioni per Internet e per le Telecomunicazioni, annuncia
l'adozione di un nuovo logo, espressione del posizionamento strategico
dell'azienda. Il nuovo business qualifier "The Internet Partners"
evidenzia la focalizzazione strategica di Etnoteam, dando valore al
concetto di un team di esperti su tutti gli aspetti di Internet, in grado
di gestire il rapporto con i clienti in un'ottica di partnership. Etnoteam,
che "ha Internet nei cromosomi", costituisce infatti l'unica
realtà presente in Italia in grado di coprire, con un sistema di aziende
che operano sul mercato in modo completamente coordinato e sinergico,
l'intera catena del valore di Internet, dall'e-Consulting alla connettività.
Il business qualifier di Etnoteam è cambiato più volte nel tempo, nei 22
anni di vita della società, accompagnando l'evoluzione dell'approccio
strategico aziendale. Fino al 1997 è stato "Tecnologie del
Software", quindi "Solutions form ICT". "The Internet
Partners" riflette l'attuale focalizzazione strategica di Etnoteam,
già annunciata lo scorso dicembre insieme alla nascita di Etnoteam.com.
Innovare l'immagine dell'azienda nel rispetto della tradizione più che
ventennale di Etnoteam, questa la chiave interpretativa che ha guidato la
mano dei creativi che hanno ideato il nuovo logo. Il bordeaux, infatti,
rimane il colore istituzionale ma il nuovo font, moderno e tecnologico, è
stato creato appositamente per Etnoteam. La Ø, simbolo usato dagli
informatici per distinguere lo zero dalla lettera O diventa l'oggetto
grafico che lega tutta la nuova brand image di Etnoteam. "Da tempo
tutta la nostra attività è focalizzata su Internet - ha commentato
Roberto Polillo, Amministratore Delegato di Etnoteam. Forniamo ai nostri
clienti tutto quanto serve per andare su internet, dalla consulenza, alla
system integration, all'e-sourcing: era tempo che questo nostro
posizionamento strategico venisse sottolineato dal logo della società".
http://www.etnoteam.it/
KOSOVO EMERGENZA PACE
Roma, 19 aprile 2000 Giovedì 20 aprile alle ore 18.00 presso il Centro
Congressi de l'Università La Sapienza di Roma (Via Salaria 113) sarà
proiettato il documentario "Kosovo emergenza pace" di Giulia
Fossà. La proiezione del documentario, organizzata dal Dipartimento di
Sociologia, costituirà il pretesto per avviare una riflessione sulla
situazione attuale dei Balcani a distanza di un anno dalla guerra.
Interverranno al dibattito, Silvia Costa (Presidente Commissione pari
opportunità), Giulietto Chiesa (commentatore ed editorialista de La
Stampa), Prof. Paolo De Nardis ( Preside della Facoltà di Sociologia),
Prof. Dino Guerritore (coordinatore della Commissione per le relazioni
internazionali de La Sapienza), Nicola Lombardo (giornalista Reuters),
Prof. Mario Morcellini, (Direttore del Dipartimento di Sociologia). Il
video, realizzato per la Presidenza del Consiglio in collaborazione con la
Commissione Pari Opportunità dalla giornalista-regista Giulia Fossà,
racconta in trenta minuti, la storia, le difficoltà, i successi del
popolo della ricostruzione. Girato nel mese di dicembre '99 in Kosovo
costituisce una fotografia e una sintesi dell'importante sforzo di quegli
"azionisti della buona volontà", come li ha definiti
l'Ambasciatore Onu Staffan De Mistura, nella lettera inviata al
commissario Vitale, in prima linea nel lavoro di assistenza e accoglienza
prima, nei campi in Albania, e ora di impulso e realizzazione della
ricostruzione. La cronaca della ricostruzione, nel documentario realizzato
con la tecnica del reportage, fa emergere la situazione reale del paese e
rompe il silenzio che circonda gli sforzi internazionali. L'opinione
pubblica, anche italiana, potrà così conoscere i problemi di donne, in
gran parte vedove, che con figli piccoli, a rischio di perdita di diritti,
stanno ricostruendo il futuro del Kosovo. "Kosovo emergenza
pace" di Giulia Fossà, ripercorre con occhi critici le vie del
conflitto e attraverso le immagini di ricostruzione di case, scuole, di
riattivazione di ospedali e servizi, descrive la speranza della gente del
Kosovo e la sfida di pace dei tanti volontari di Missione Arcobaleno.
Giulia Fossà: regista, reporter, autrice e conduttrice di programmi
televisivi, dopo gli anni e i film da attrice (Volevo i pantaloni, La vela
incantata, Gli invisibili, Caccia alle mosche tra gli altri), Giulia Fossà
giunge così alla sua quarta prova documentaristica. Già autrice infatti
de "Il luogo del pensiero" ('96 - serie di videoritratti di
personaggi della cultura, dell'arte e dello spettacolo in un gioco di
narrazione in bilico tra videoclip, sogno onirico e ritratto del duemila),
"Vulcano Kosova"(96) e di "Umbria anno zero" ('98 -
ciclo di quattro documentari sul dopo sisma dell' Umbria, un viaggio fra
Beni Artistici danneggiati, paesi evacuati, ingegneri, restauratori e
storici dell'arte impegnati, ma dentro un'economia in grado di reagire, e
un singolare racconto delle realtà dei conventi di clausura) é stata in
questi anni anche autrice e conduttrice di programmi televisivi tra cui
ricordiamo gli ultimi: Morning News (Tg3 '97) e La scuola in diretta (RaiSat
'99). E' impegnata al momento nelle riprese di una nuova inchiesta
documentario fra le possibilità di sviluppo delle realtà più degradate
del Sud d'Italia.
PIERO FASSINO AD EUROCARNE, INTERSHOP,
CRIOTECH EXPO 2000.
Milano 19 aprile 2000 E' stato Piero Fassino, Ministro per il
Commercio Estero, ad aprire la terza giornata di Eurocarne, Intershop e
Criotech Expo, le tre manifestazioni in scena alla fiera di Verona fino a
domenica 16 aprile 2000. Ad accoglierlo Pierluigi Bolla, da cinque mesi
Commissario Straordinario di Veronafiere. Il comporto delle carni, del
resto, riveste un ruolo assolutamente fondamentale nell'economia italiana.
Basti infatti pensare che la filiera della carne bovina in Italia, in
termini strutturali coinvolge circa 200.000 imprese, mentre in termini
occupazionali coinvolge 320.000 addetti equivalenti a quasi 170.000 unità
di lavoro a tempo pieno, ripartite tra allevamenti (70.000), industria
della macellazione (10.000), unità di distribuzione all'ingrosso, al
dettaglio, industrie di mezzi tecnici e servizi ai vari livelli della
filiera (90.000 unità). Se nel 1998 l'agricoltura, il settore primario,
ha realizzato una produzione lorda vendibile di 68.000 miliardi di lire,
le produzioni di carni, con 15.500 miliardi, ne rappresentano una
componente fondamentale. (fonti: Ismea, Nielsen, Largo Consumo).
Estremamente interessante anche il comparto delle macchine per la
lavorazione delle carni, che hanno registrato, per l'anno in corso, una
crescita costante. La ripresa dell'attività manifestatasi nella seconda
parte dell'anno ha infatti portato il valore assoluto della produzione a
350 miliardi di lire, con una crescita di +6, 1% medio sull'anno
precedente. L'ottima prospettiva dell'esportazione, infine, dopo una
crescita pari a +4, 4% del 1999 sul 1998 (235mld nel 1999 contro i 225 del
1998), prevede una conferma del dato per l'anno in corso. (fonte Anima)
Buona pertanto la situazione dell'export, anche se in realtà è stato il
mercato interno a dare le maggiori soddisfazioni, malgrado gli
investimenti dei produttori di salumi, tra i principali clienti del
settore, siano stati principalmente destinati agli adeguamenti alle
normative sia nazionali che internazionali. A partire dal 2000, del resto,
le aziende hanno cominciato una ricerca di nuovi sbocchi di mercati
emergenti, confermando in questo modo la vocazione internazionale di
questo settore, che esporta il 67% della propria produzione. Lo stesso si
può affermare anche per i comparti della refrigerazione commerciale e
industriale, settori in cui l'Italia è leader nel mondo e forte
nell'esportazione. In quest'ottica i tre Saloni Eurocarne, Intershop e
Criotech Expo hanno accolto una serie di delegazioni di operatori
professionali provenienti dall'America Latina (Brasile, Argentina, Cile e
Messico), dagli Usa e dal Canada, dall'Australia, dall'Iran, dalla Polonia
e da Israele, bacini potenzialmente molto interessanti per Eurocarne e
dalle Filippine, Indonesia, Malaysia, Emirati Arabi, Russia, Egitto e
Thailandia per i comparti di Intershop e Criotech Expo. Questa forte
spinta all'internazionalizzazione della produzione italiana corrisponde,
sul piano interno, ad una ricerca della qualità e del servizio, così
come emerso anche dall'incontro stampa svoltosi ieri dal titolo
"Garantire al consumatore la qualità. Anche nell'informazione",
in cui è stato sottolineato il ruolo fondamentale della riconoscibilità
del prodotto attraverso adeguate politiche di marca. Con l'obiettivo di
disporre di un prodotto finito e confezionato di qualità garantita da
porre sotto un unico marchio riconoscibile e con una decisa volontà di
porre l'accento sull'esportazione, proseguono i tre Saloni, che si sono
conclusi domenica 16 aprile con l'assegnazione del premio "Il Piatto
d'Oro".
LINATE: L'ATTUAZIONE DEL DECRETO BERSANI PENALIZZANTE
PER L'UTENZA E PER MERIDIANA
Olbia, 19 aprile 2000 - In una nota diffusa dalla compagnia aerea si
apprende che solo ieri, quindi, con un preavviso di meno di 48 ore,
Meridiana (come del resto anche gli altri vettori) hanno conosciuto le
determinazioni di Assoclearance circa l'assegnazione degli slot
sull'aeroporto di Linate. Per la compagnia sarda l'effetto di tale
decisione è stato altamente penalizzante per almeno tre ragioni: la prima
perchè: modificare l'operativo nel pieno del periodo di Pasqua è
alquanto inopportuno, soprattutto per le evidenti conseguenze in termini
di disservizi e disagi per l'utenza. Con lettere inviate nelle scorse
settimane al Ministero e alla Direzione Generale Enac, Meridiana aveva
suggerito lo spostamento della data di attuazione del Decreto Bersani a
fine stagione o, quantomeno, dopo il periodo pasquale, suggerimento che
non è stato, purtroppo accolto. Pertanto, in data odierna, Meridiana ha
rinnovato all'Enac la richiesta di poter continuare ad effettuare gli
attuali tre voli giornalieri da Cagliari sull'aeroporto di Linate e vice
versa, almeno fino al 2 maggio 2000. La seconda perché gli orari
assegnati così poco tempestivamente non tengono conto non solo delle
esigenze dell'utenza, ma anche dell'ovvia necessità della Compagnia di
organizzare le risorse operative quali equipaggi, aeromobili, assistenza
nello scalo alternato. In terzo luogo, quale secondo vettore nazionale con
oltre tre milioni di passeggeri trasportati l'anno scorso, tenuto anche
conto dell'attività svolta a Linate negli anni passati, Meridiana,
ritiene di avere diritto ad operare non meno di otto voli giornalieri da e
per Linate. L'attuale assegnazione ne prevede solamente cinque. La nota
quindi conclude affermando che: Meridiana, in base alle considerazioni
appena esposte, sta valutando l'opportunità di presentare un ricorso al
Tar, eventualità che è all'esame dei legali della Compagnia.
PRIMAVERA IN UMBRIA CON TRAVELLER: ALLA SCOPERTA DELL'UMBRIA
SEGRETA
Milano, 19 aprile 2000 - Jazzmania, il borgo del cashmere, l'arte
contemporanea a Spoleto, gli antiquari e il luoghi della notte: dentro
l'Umbria sacra e delle sagre popolari, l'Umbria dai paesaggi incantati e
delle città d'arte, pulsa una vitalità tutta da scoprire. Traveller, il
mensile monografico di viaggi di Conde' Nast, ha scelto l'Umbria come meta
per il numero in edicola dal 17 aprile 2000. Traveller invita alla
scoperta dell'Umbria proponendo al viaggiatore un'esplorazione inconsueta
che integra nuove dimensioni, anticipazioni e stimoli con gli itinerari
classici, il piacere della gastronomia doc, dello shopping e i souvenir
d'autore. In Traveller sono riunite infatti la completezza delle
informazioni utili, i luoghi che incarnano le tradizioni della storia e
della cultura, splendide immagini tipiche di una rivista. E' il mensile
dedicato al viaggiatore, puntuale come una guida, agile come una rivista e
prezioso come un libro da collezione. Per una settimana o per un week end
, con Traveller si viaggia in Umbria cogliendo le occasioni da non
perdere, lasciandosi trasportare da una notte romantica sull'isola
Maggiore del lago Trasimeno e scoprendo l'agriturismo dove far base per il
festival di Umbria Jazz. E alla fine o all'inizio del viaggio,
l'appuntamento con il benessere in una delle stazione termali a Città di
Castello, a San Gemini o a Montecchio. Per informazioni: Vittoria Castagna
- Peliti Associati tel. 02/29411727 - 0329/4323197
MINUTI CONTATI CON I CRONOMETRI HEMIPODE "GRAN
DATA"
Milano, 19 aprile 2000 Il secondo millennio si è appena concluso e
l'azienda Ikepod Watch Co., nuova società svizzera specializzata nella
produzione di orologi da polso, che unisce le più nuove nozioni di design
al tradizionale attaccamento d'oltralpe per i meccanismi tecnici più
avanzati, ha festeggiato questo cambio epocale proponendo il modello
"Gran Data", che appartiene alla collezione Hemipode. La cassa
è un monoblocco apribile dall'alto per favorire l'inserimento del
movimento che appare sul retro grazie ad una finestra decentrata. Il vetro
del lato anteriore e del fondello è in zaffiro antigraffio. I cronografi
Hemipode "Gran Data" sono certificati dal C.O.S.C. e limitati a
9999 pezzi nel mondo per ogni versione. La cassa è in acciaio satinato
con quadrante bianco e contatori neri oppure nero con contatori bianchi.
Il movimento è basato su un calibro ETA 7750 elaborato. Alle ore 3 il
contatore dei secondi continui, alle ore 6 quello delle ore cronografiche,
alle ore 9 il contatore dei 30 minuti cronografici. Innovative sono le
finestrelle per leggere la data, alle ore 12, di forma rotonda anziché
quadrata come tradizionalmente presentano le altre marche di
orologi.
LANDESAUSTELLUNG 2000 - MOSTRA STORICA.
Milano, 19 aprile. Presentata la Mostra Storica Landesausstellung 2000,
realizzata in tre regioni Tirolo, Alto Adige, Trentino e in tre
prestigiose sedi: Schloss Bruck di Lienz, Palazzo Vescovile di Bressanone
e Castel Beseno (Besenello/Rovereto) dal 13 maggio al 31 ottobre p.v. Tra
i relatori presenti: il Dr. Leo Andergassen per la Mostra del Palazzo
Vescovile di Bressanone, il Dr. Tiziano Rosani, per la mostra di Castel
Beseno e il Prof. Giorgio Politi dell'Università di Venezia. La rassegna
coinvolge tre importanti istituzioni quali la Provincia Autonoma di
Trento, la provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige e il Land Tirol e
trova nel catalogo Skira e nel Sito internet www.1500circa.net. due
elementi unficanti di divulgazione. Il periodo preso in esame intorno al
1500, segna il passaggio tra Medioevo ed Età moderna, una transizione
caratterizzata in Europa, dall'invenzione della stampa di Gutenberg e
dalla diffusione del sapere, che segnarono una svolta epocale nella
comunicazione, di dimensione paragonabile a quella moderna. La Mostra
Storica 2000 descrive le conseguenze di questa evoluzione vissute nelle
regioni alpine. Fino all'ora l'Europa aveva gravitato nel Mediterraneo e
agli albori del '500 con l'Umanesimo e il Rinascimento si ponevano le
premesse di un radicale mutamento. Cambia la carta geografica dell'Europa
e si pongono a confronto due mondi diversi quello mediterraneo e quello
gotico nordico. L'esposizione ripercorre le fasi salienti del periodo
storico in esame con la crisi della Chiesa, la scoperta di nuovi mondi,
l'incrociarsi di culture diverse e la nascita del capitalismo, nel segno
del proprio sito Intemet, che sintetizza le trasformazioni dell'oggi. La
grande mostra storica 1500 circa, allestita nelle tre suggestive sedi,
verterà sul tema: "Alle soglie dell'impero" a Castel Beseno; su
" Circa 1500. De Ludo globi". Il gioco del mondo, a Bressanone.
Un articolato viaggio nel tempo, seguendo il rinnovamento prospettato da
Nicolò Cusano, una delle menti più acute del tempo, e sul tema
"Leonardo e Paola. Una coppia diseguale (I Gorizia e i Gonzaga - in
mezzo ai due leoni) a Lienz. Edito in duplice versione, tedesca e
italiana, il catalogo Skira, di oltre 540 pagine, formato 24x28 cm,
contiene oltre 650 illustrazioni, molte delle quali a colori. Comprende
tutte e tre le sezioni della rassegna. Ai numerosi interventi da parte di
esperti di livello internazionale, specializzati nelle diverse discipline,
fanno seguito le schede di tutte le opere esposte con relativa
illustrazione e un esaustivo apparato bibliografico. E: mail mavico@essai.it
; skira@skira.it ; www.1500circa.net
Uff.Turismo Trentino tel. 0461/983880; informazioni@apt.trento.it
www.apt.tento.it apt.stampa@provincia.tn.it
www.trentino.to E: mail info@trentino.to
(AB)
CGIL E MODA : GIULIANA CELLA SFILA ALLA CAMERA DEL
LAVORO
Milano, 19 aprile 2000 - Lunedi' 17 aprile Giuliana Cella ha presentato la
sua collezione donna autunno inverno 2000/2001 alla Camera del Lavoro:
nello storico salone Di Vittorio dove hanno tenuto assemblee tutti i
leader della Cgil, da Lama a Cofferati e nel quale si sono svolti gli
spettacoli teatrali di Dario Fo. Per la prima volta, la struttura preposta
alla tutela del lavoro e dei lavoratori ospita la moda. Scelta coerente
nel caso di Giuliana Cella. Infatti, l'originale creatrice ha fatto della
perizia manuale una delle sue carte vincenti, dando fogge occidentali e
contemporanee a tessuti da collezione delle etnie più lontane. In un
sistema della moda serializzato e globalizzato, dove l'abito è un
multiplo industriale sempre più estraneo alla mano dell'uomo, Giuliana
Cella procede, dunque, in senso inverso. Dando una nuova vita a materiali
d'epoca, recupera e salvaguarda culture tessili, "scampoli" di
storia del lavoro e frammenti di civiltà a rischio di oblio. Come le
bacheche di una mostra, gli abiti di Giuliana Cella custodiscono e
reinseriscono nella società, attraverso il guardaroba, testimonianze di
abilità manuali penalizzate, per non dire incompatibili, con la logica
del profitto e dei grandi numeri. Simmetrica al culto dell'artigianato con
cui Giuliana Cella ricerca nel mondo e con passione antiquaria i
manufatti, è la sartorialità con cui le stoffe vengono assemblate.
Tagliate, cucite e montate su pezzi unici interamente fatti a mano. Nei
quali persino l'etichetta è un nastro di organza con l'autografo della
creatrice. Non una griffe o una firma, dunque. Semmai, la sottoscrizione
di un'opera unica. Come il lavoro delle tante mani che l'hanno prodotta.
Con gesti irripetibili. "Dietro la creazione di un capo e di una
collezione - dichiara Antonio Panzeri - c'è lavoro, fantasia, manualità,
impegno, professionalità. Per il sindacato e la Cgil questa iniziativa è
un'occasione non solo di incontro ma anche un formidabile stimolo per
entrare in un mondo rappresentato da lavoratori e lavoratrici che hanno
bisogni, aspettative e diritti ai quali è doveroso corrispondere".
"Sarò eternamente grata alla Camera del Lavoro e ad Antonio Panzeri.
Ospitando i miei lavori e le mie collaboratrici nella casa del lavoro mi
hanno dato l'opportunità di sottolineare il culto della manualità che
guida il mio stile. In tal senso, ho pensato ad un allestimento che
portasse alla luce tutto il lavoro che sta dietro un abito E che spesso
viene occultato come una cosa inopportuna dietro il backstage. Mi sarebbe
piaciuto portare in palcoscenico anche i tessitori Ashanti. Ma non avendo
la macchina del tempo mi sono affidata alle doti di interpretazione di
Franca Rame, altrettanto evocative, per narrare la storia di questa
straordinaria civiltà. Nella quale il lavoro della tessitura era un'arte
sacra e il telaio un oggetto di culto al quale si offrivano veri e propri
sacrifici. La voce di Franca leggerà un breve testo: una colonna verbale,
più che sonora, scandita da 'note' storiche. Tra le notizie che ho
recuperato mi piace sottolineare che gli Ashanti ignari di molte tecniche
per ottenere il colore, dipanassero le sete di importazione per ritesserle
nelle loro strisce. All'insegna di una contaminazione intelligente, perchè
rispettosa delle tradizioni e della cultura autoctona. Con questa
filosofia, lavoro da sempre. E mi auguro che possa essere da esempio per
la società del villaggio globale. A rischio di omologazione, in un
pericoloso pensiero unico". Gli Ashanti sono una Popolazione africana
dalle antichissime origini. Si stanziò nella zona occidentale del
continente, gettando le basi dell'attuale stato del Ghana. Divenuti sempre
più ricchi e potenti grazie alle loro attività agricole e commerciali,
in particolare la tessitura, nel XVII secolo, sotto la guida di Osei Tutu,
si unirono in una federazione. E la lealtà dei diversi gruppi si strinse
intorno al mitico Trono d'Oro sul quale i sovrani si sedevano, con l'aiuto
di due valletti che reggevano le braccia del re cariche d'oro. Nel 1826 in
seguito alla colonizzazione britannica, persero il controllo della
regione. Ma proprio gli inglesi, nel 1935, ricostituirono una
confederazione Ashanti. A tutt'oggi, l'antico popolo, mantiene una
spiccata individualità nel Ghana indipendente.
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