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PASQUA DI LAVORO PER IL VIASAT CHE FA RITROVARE NON
SOLO QUATTRO AUTOMOBILI RUBATE MA ANCHE UNA PESANTE MACCHINA
AGRICOLA
Roma, 27 aprile 200 - Ponte Pasquale di intenso lavoro per il Viasat. Ben
quattro automobili ma anche un pesante mezzo agricolo che erano stati
rubati in Campania, Piemonte, Lombardia ed in Sardegna sono stati infatti
ritrovati grazie all'"occhio" vigile della costellazione di
satelliti Gps che, collegata al sistema Viasat, ha consentito la
restituzione dei veicoli ai legittimi proprietari. Questa la sequenza
degli interventi effettuati dalla Centrale operativa di Viasat, che ha
sede a Brescia. All'alba di ieri mattina, alle 5, 37 per la precisione, a
Salerno, una Seat Toledo è stata rubata sotto la casa del proprietario e
ritrovata in meno di un'ora. Non appena i ladri hanno spostato l'auto è
scattato il segnale satellitare automatico che ha consentito di
"vedere" il loro percorso: hanno imboccato a gran velocità
l'autostrada verso Napoli e poi si sono diretti verso Pagani, proseguendo
lungo la provinciale 144. La Questura di Salerno, in costante contatto con
gli operatori della centrale operativa Viasat hanno inseguito l'auto e
l'hanno bloccata a meno di un'ora dal furto. A Druento-Torino i ladri, che
avevano seguito il conducente, approfittando di un suo momento di
distrazione si sono impossessati di una Golf 4 Tdi, di color blu
metalizzato, appena era stata posteggiata dinanzi ad una officina
meccanica. Subito è scattato l'allarme satellitare e la centrale
operativa di Brescia ha seguito l'auto passo dopo passo, segnalandone gli
spostamenti e la velocità ai carabinieri di Torino. Poco dopo la Golf è
stata recuperata in via Viù laddove il satellite l'aveva
"vista". Ad Orbassano, sempre nell'hinterland torinese, il
conducente di una Mercedes E 270 CDI stava scendendo dal veicolo quando
due persone l'hanno buttato per terra e si sono impossessati del veicolo,
le cui chiavi erano ancora inserite nel quadro. Sulla mappe digitalizzate
della centrale operativa di Brescia l'automobile veniva visualizzata lungo
la strada per Stupinigi e lì i carabinieri l'hanno poco dopo ritrovata.
In Val Pensata, nel bergamasco, un furgone Daily Iveco era fermo in
parcheggio mentre il conducente si era fermato per pranzare. Dal satellite
viene segnalato che il mezzo commerciale sta procedendo verso Brescia e il
suo percorso e velocità sono seguiti e segnalati alla polizia stradale di
Brescia. Poi si ferma in via G.Battista Cacciamali dove lo trovano poco
dopo. Infine a Dorgali, in Sardegna, è stato rubata ma subito ritrovata
una pesante macchina agricola, lasciata in un capannone vicino ad un
vigneto.
NASCE IL PRIMO GRANDE PORTALE DELLA SUBACQUEA SCUBAWEB
Milano, 27 aprile 2000 - Finalmente i subacquei italiani hanno il loro
portale su Internet: Scubaweb ( http://www.scubaweb.it/
) Dopo lo straordinario successo di Nautica On Line ed Eurometeo, Scubaweb
va a completare la fittissima ragnatela di informazioni e articoli che
forma il piu' grande portale dedicato al mare in Italia e uno dei piu'
grandi nel mondo. Gia' dall'home page del sito e' evidente la quantita' di
notizie e informazioni utili: attrezzature, indirizzi, diving center,
viaggi ai tropici o al freddo, itinerari mediterranei, relitti, notizie
sull'ambiente, sulla ricerca scientifica, sul meteo, sui porti, sui tour
operator specializzati in viaggi per sub, ecc. Inoltre, e' possibile
interrogare un potente motore di ricerca con tutti i link del mondo sub,
chiaccherare su un Forum di discussione, consultare articoli tecnici,
arricchire le proprie conoscenze con letture culturali, visitare le
gallerie dei fotografi subacquei. Si possono inserire i piccoli annunci di
vendita o vedere pubblicate "online" le proprie esperienze di
immersione. Scubaweb diventa cosi' il punto d'immersione nell'oceano di
Internet per tutti gli appassionati di subacquea, di viaggi in mari
tropicali e lontani, ma anche di casa nostra, e del mare in generale. Non
solo potranno inserire il sito tra i propri "Preferiti" ma
potranno farne la propria pagina iniziale, quella a cui il computer si
collega all'inizio della connessione. Direttamente dall'"home
page" di Scubaweb infatti, ci si puo' collegare e scaricare la posta
elettronica dai maggiori provider o raggiungere velocemente i piu'
importanti siti di informazione e utilita'. La caratteristica principale
consiste nell'avere tutto "a portata di mouse" gia' dalla prima
pagina: al primo colpo d'occhio si individua immediatamente quello che si
sta cercando. Un comodo motore di ricerca interno al sito compare nella
parte superiore della pagina, mentre per ricerche piu' approfondite e'
stata predisposta una pagina collegata sia ai maggiori motori
internazionali che a un grande database di siti subacquei e scientifici
legati al mare e alla meteorologia. In primo piano appaiono le ultime
notizie sul mondo della subacquea, sull'ambiente, aggiornate quasi
quotidianamente dalla redazione, insieme alle ultime novita' "online".
Nel corpo della pagina sono elencati gli argomenti principali e tutti i
database per sapere tutto su diving center, attrezzature, siti scuba,
libri, porti e anche barche. Nella pagina ci sono le temperature, umidita'
e condizioni previste per le principali citta', solo un assaggio della
ricchissima sezione meteorologica, considerata ormai una delle piu'
importanti nel panorama internazionale. Scubaweb e' curato da Nautica
Editrice, che da quasi quarant'anni e' leader nel settore delle riviste
dedicate al mare con il mensile Nautica. Fin dai primi numeri la rivista
ha dedicato sempre attenzione al mondo subacqueo, e tra i suoi
collaboratori spiccano noti personaggi dell'ambiente sub. Nel 1978 venne
pubblicato "Annuario Sub" il primo Catalogo Generale delle
Attrezzature Subacquee, e dal 1981 al 1989 venne periodicamente allegato a
Nautica il supplemento "Immagine Mare", che si occupava
principalmente di fotografia subacquea.
LA COMPONENTE HUMAN COMPUTER INTERACTION
Milano, 27 aprile 2000 - Organizzata da Icon Medialab in collaborazione
con la Banca Popolare di Milano si è svolta di recente : " Human
computer interaction conference" . The first conference in Italy dedicated to Human
Computer Interaction applied to Internet. Parte integrante del modello di
competenze incrociate, "Thè Cube", e del metodo Icon Medialab
per la gestione dei gruppi di lavoro, la Human Computer Interaction è
considerata elemento determinante per la buona riuscita di un progetto
digitale. In pratica l'Hci è un'area multidisciplinare che raccoglie in sé
esperienze e conoscenze diverse: dalla psicologia cognitiva alla
sociologia, dall'ergonomia all'informatica. Il suo obiettivo primario è
quello di progettare flussi di interazione rispondenti ai bisogni
dell'utenza e sviluppare interfacce digitali (ad es. pagine web) con un
alto livello di fruibilità.Lo strumento principale è la conoscenza
dell'utenza e il suo coinvolgimento in alcune fasi critiche del progetto,
secondo le modalità dello User-Centered Design. L' esperienza Hci in Icon
Medialab sì basa su una analisi attenta dei media digitali e delle novità
che questi introducono a livello personale e sociale. L'utente che
utilizza ad esempio Internet si trova estremamente coinvolto a livello
personale e vive un'esperienza molto dispendiosa in termini di energia
mentale ed emotiva. L'atto di interfacciarsi ed interagire con spazi
virtuali porta alla diffusione di nuovi valori tutti parimenti importanti:
autonomia rispetto ai canali tradizionali, evoluzione personale intesa
come acquisizione di nuove competenze e di autostima, partecipazione
divertita e piacevole alla condivisione degli ambienti virtuali e alle
nuove comunità che li popolano. Le soluzioni digitali fungono da nuovi
mediatori sociali fra chi le utilizza (utenza) e chi le offre (operatori)
e rappresentano uno spazio di scambio e coordinamento fra questi due
attori. L'utente, quando si avvicina all'interfaccia, nutre delle
aspettative e vuole raggiungere degli obiettivi. L'operatore, quando
progetta un'interfaccia, deve tenere in massima considerazione le
intenzioni dell'utente e lavorare per soddisfarle. L'intervento della
componente Hci nella progettazione e nello sviluppo di interfacce e
sistemi interattivi serve a garantire un ritorno positivo in termini di
utilizzo dei mezzo, sia esso un sito Internet, una rete Intranet o
Extranet, o una interfaccia Wap. La visione user-centered assicura
coerenza al progetto ed una crescita di visitatori soddisfatti della
consultazione e dell'interazione. La crescita di visitatori e l'aumento
del loro grado di soddisfazione promette un più facile raggiungimento
degli obiettivi di business che l'operatore ha investito sul suo progetto
digitale. Entrando più in dettaglio nella struttura appena descritta
troviamo Stefana Broadbent, Chief Hchi Officer di Icon Medialab (Iml) che
coordina, assieme a Pat Togia e Francesco Cara, entrambi Group Hci Officer,
la Divisione Hchi a livello internazionale. Ogni singolo ufficio di Iml
(22 Lab nel mondo) ha al suo interno un team Hci, con due
specializzazioni: User Research e Interaction Design. Compito degli User
Researcher è formulare la visione globale dell'interfaccia che si vuole
realizzare. studiando da vicino e in profondità il target di utenza cui
il progetto intende riferirsi (analisi e ricerche sul target, interviste
one-to-one a utenti-campione, analisi di siti già esistenti). Gli User
Researcher lavorano a stretto contatto con gli Art Director, per fare in
modo che la progettazione creativa incontri e soddisfi le esigenze
espresse dall'utenza in target. A completamento del loro lavoro, gli User
Researcher redigono un Concept Book, in cui la visione globale del tipo di
esperienza che si vuole generare nell'utenza viene esplicitata attraverso
la presentazione di un concept generale e il delineamento di scenari di
utenti, ideali e verosimili a un tempo, e di metafore espressive e
concettuali. Agli Interaction Designer è affidata la realizzazione del
Prototipo di Interfaccia. Il loro lavoro consiste nel tradurre le
indicazioni fornite dagli User Researcher in un prototipo dinamico
sviluppato in Html / Dhtml e Java e talvolta completato con l'interfaccia
grafica proposta dall'Art Director. Questo prototipo diventa oggetto della
seconda fase di coinvolgimento dell'utente: lo Usability Test. Questa fase
di testing serve a verificare la bontà sia della visione proposta dallo
User Researcher sulla base delle analisi svolte, sia dei contenuti dati al
progetto, al fine di apportare le modifiche necessario. Lo Usability Test
risulta importante anche per monitorare il livello di fruibilità
dell'interfaccia con cui l'utente deve interagire. Questa procedura
innesca una sequenza operativa di iterazioni del tipo: L'Hcisovrintende e
opera nella fase di User Track del processo concepito ed esclusivamente
proposto da Icon Medialab, che si occupa di analizzare anche altri due
aspetti della comunicazione digitale : Business Track e System Track II
risultato della User Track è la costruzione deir/'nterfacc/a utente più
idonea all'obiettivo del progetto. Infolink: www.iconmedialab.it
FARE BUSINESS AL TEMPO DI
INTERNET CON LE PMI
Milano, 27 aprile 2000 - Promosso da Impresa Europa si è svolto a Milano
un convegno dal tema " L'innovazione informatica per le imprese
italiane". Al convegno hanno partecipato anche numerosi esperti dei
vari settori i quali si sono alternati in una serie di relazioni aventi
l'obiettivo di estendere la competenza su questi nuovi argomenti per dare
la possibilita' anche alle imprese di sfruttare le opportunta' offerte dal
web. Durante la riunione si sono alternati nell'esporre le loro relazioni:
Giancarlo Capitani di Net Consultin, Antonio Grioli di Software Group Ibm
Emea, Riccardo Santoro di Debis It Services Italia, Maurizio Marchetta di
Global One, Mario Pollastri di Siemens Telematica, Saverio Castellini di
Tin.it, Alessandro Liberatori di Confartigianato Web Economy, Federico
Sposato di Confapi e Antonelli Busetto della segreteria tecnica del
Ministero dell'Industria, del Commercio e dell' Artigianato. Nel corso
dell' evento è emerso che lo sviluppo dell' Ict Information &
Communication Technology) ha raggiunto in pochi anni risultati impensabili
e di conseguenza anche il commercio elettronico cresce dentro il turbinoso
sviluppo delle nuove tecnologie di comunicazione su scala globale, delle
reti. La parola Internet è ormai sulla bocca di tutti, anche di chi non
possiede un PC e non si è mai neanche collegato alla Rete. Da pura e
semplice interfaccia per la consultazione dei dati, il Web è diventato un
vero e proprio mezzo di comunicazione di massa. "Oggi - sottolinea
Alessandro Liberatori della Confartigianato Web Economy - ci sono circa
200 milioni di utenti Internet Un successo così dirompente da non poter
non provocare tutta una serie di cambiamenti a catena, primo fra tutti lo
sviluppo dei servizi commerciali sulla Rete. La nascita di un mercato
totalmente nuovo e parallelo ai mercati tradizionali ha spinto le aziende
specializzate in nuove tecnologie a investire sempre più nello sviluppo
di Internet. E' la cosiddetta "new economy" che avanza". E
le Pmi e le imprese artigiane come si collocano rispetto alle tendenze in
atto ? Si chiede sempre Liberatori- Flessibili, orientate alla qualità e
all'innovazione, protagoniste nei settori più avanzati della "new
economy", principale serbatoio d'occupazione. Ma anche le più
esposte ai rischi delle crisi congiunturali, della concorrenza dei Paesi a
minor costo di manodopera, della delocalizzazione all'estero da parte
delle grandi industrie. Nel corso del suo intervento, Liberatori,
sottolinea che la radiografia delle microimprese fatta di recente dalla
Confartigianato conferma la forza e l'importanza strategica del settore:
quasi il 90% del sistema imprenditoriale italiano è rappresentato da
microimprese, che occupano complessivamente il 47, 8% degli addetti e nei
prossimi due anni creeranno il 62% dei nuovi posti di lavoro (Ricerca
Confartigianato-Aaster). La stessa indagine rivela che il 53% di un
campione di imprenditori si è dichiarato ben deciso, nell'immediato
futuro, a collocare nuovi prodotti su nuovi mercati o a lanciare
innovazioni di prodotto e di processo. Il 70% degli artigiani
intervistati, inoltre, ritiene che la qualità del prodotto è l'arma
vincente per continuare ad esportare. Nell'ultimo biennio oltre la metà
delle imprese artigiane ha effettuato innovazioni che hanno avuto un
consistente impatto sui processi aziendali. Senza dimenticare che oggi un
terzo dei brevetti depositati in Italia proviene da imprese con meno di 10
dipendenti. Là capillare diffusione sul territorio, la flessibilità
produttiva, la necessità di accrescere il già elevato livello
qualitativo del prodotto attraverso un costante aggiornamento tecnologico
e professionale (dei dipendenti e degli stessi imprenditori), l'esigenza
di conoscere ed accedere alle opportunità offerte dai mercati interno ed
internazionale, sono solo alcuni, ma più che sufficienti motivi per
candidare 1.350.000 imprese artigiane - che, insieme ai dipendenti e
collaboratori, diventano oltre 3 milioni di persone - ad essere, in Italia
e in Europa, tra i fruitori ideali dei sistemi più avanzati di
Information & Communication Tecnhology. I tré fattori fondamentali
che caratterizzano la "rivoluzione" dell'economia mondiale ed il
passaggio dall'economia dell'industria all'economia dell'informazione
sono: velocità, connettività, valori immateriali. E di questo
cambiamento le piccole imprese, grazie alla loro flessibilità e creatività,
saranno le principali protagoniste, anche se in Italia c'è ancora un
'blocco culturale' rispetto agli elementi dirompenti che la "new
economy" posta con sé. La propensione dell'artigianato e delle
piccole imprese all'innovazione è ancora frenata da enormi difficoltà di
accesso alla ricerca scientifica e agli strumenti tecnologici a causa di
procedure complicate, troppo costose e pensate per la medio-grande
impresa, della scarsa informazione, delle risorse pubbliche insufficienti.
Sempre nel corso della sua relazione Alessandro Liberatori non manca di
sottolineare che viene cosi bloccata la potenzialità competitiva delle
piccole imprese italiane, che rappresentano, come detto, il 97% del
tessuto produttivo. Per rimuovere queste difficoltà, occorre avviare
subito un progetto organico di sviluppo tecnologico calibrato sulle
esigenze delle piccole imprese. Basti pensare che, degli oltre 4 milioni
di aziende italiane, il 92, 1% ha meno di dieci addetti, e solo il 4, 6%
ne ha più di cento. 11 97% delle imprese ha una diffusione comunale, 14,
7% provinciale, appena l'1, 3% regionale o nazionale. Ottanta aziende su
cento, inoltre, hanno un'unica sede (Ricerca Confartigianato-Aaster). Il
loro atteggiamento nei confronti delle nuove tecnologie dell'informazione
è diverso secondo la zona e il contesto socio-economico in cui si trovano
ad operare. Confartigianato e gli altri sistemi associativi guardano al
futuro in termini di rete dei soci-clienti, di rapporti con i soci per i
servizi. L'artigianato e le piccole imprese sono fortemente interessati
all'innovazione tecnologica e ad essere protagonisti della "nuova
economia". Tant'è vero che nel corso del 1999 sono nate oltre 1.500
imprese artigiane nei settori dell'informatica, delle telecomunicazioni e
della microelettronica. Si aprono nuovi spazi per imprese, attività di
servizio, prodotti prima inaccessibili in termini di mercato ma al tempo
stesso tutti i sistemi economici sono posti di fronte ad una ulteriore e
fortissima tensione competitiva che si può affrontare solo con una
straordinaria capacità di diffusione delle innovazioni. Questo fenomeno
induce disintermediazione rispetto alle tradizionali operazioni
informative e commerciali e crea rilevanti opportunità di
diversificazione del business per le piccole e medie imprese, ed i loro
network, che possono superare facilmente i vincoli operativi di natura
geografica, rendere più efficaci i rapporti con i mercati obiettivo e
migliorare la qualità del servizio offerto, soprattutto con il supporto
delle Associazioni di categoria. Dopo aver fatto la fotografia
dell'attuale situazione il rappresentante della Confartiginato indica
alcuni punti sui quali le piccole imprese e le imprese artigiane in
particolare, possono trarre enormi opportunità dalle innovazioni della
telematica ed, in particolare dall'e-business. con diverse modalità di
risposta: - possono vantaggiosamente riorganizzarsi trasformandosi da reti
di imprese fisiche a reti di imprese virtuali, ripensando strategie e
processi secondo una logica di business reengineering che ne esalti le
competenze distintive; - abbattere i costi di acquisizione di materie
prime e servizi, scegliendo i fornitori più convenienti in termini di
qualità e prezzi, indipendentemente dalla prossimità fìsica dei
potenziali partner; - rivolgersi, mediante Internet, a un mercato globale,
sia nel segmento business to business che in quello business to consumer;
- sviluppare prodotti e servizi in collaborazione con i consumatori, così
da soddisfarne meglio i bisogni; - consentire un presidio più efficiente
ed efficace anche dei mercati di nicchia, che grazie a questa attività
possono diventare "di nicchia globale"; - permettere ad imprese
altamente specializzate, quali sono spesso le piccole imprese e le imprese
artigiane, di costruire catene del valore che esaltano la specificità di
ciascun componente. Per far questo, è necessario che le aziende ripensino
strategicamente i loro modelli di business e si integrino funzionalmente
in reti di imprese, accompagnate dall'azione dei sistemi associativi, come
quello di Confartigianato, sul territorio e su scala nazionale, che
potremmo definire le "organizzazioni in rete".
CRESCE LA STRUTTURA DI
MAXIMARKETING GROUP
Milano, 27 aprile 2000 - 35 anni, laureata in giurisprudenza, Simonetta
Palmieri è la nuova Senior Account e Responsabile New Business di
MaxiMarketing Group. In MaxiMarketing Simonetta Palmieri ha raccolto la
sfida di assumere la supervisione di entrambe le divisioni in cui è
articolata l'Agenzia: l'Ufficio Relazioni Pubbliche (MaxiMarketing) e
l'Ufficio Eventi/Incentive/Promotion (Work in Progress). Simonetta vanta
un'esperienza decennale nel settore Itc e proviene da Prima Pagina
Comunicazione, agenzia di comunicazione specializzata nel settore Itc,
dove ha maturato la sua professionalità, prima come account executive e
infine come Senior Account e responsabile delle attività di New Business.
Inizia il suo excursus professionale con un'esperienza quinquennale
nell'ufficio Relazioni Esterne di Siemens Nixdorf Informatica, che l'ha
introdotta nel mondo dell'ITC e continua poi come responsabile
dell'ufficio stampa di alcuni significativi clienti del settore presso
l'agenzia Id&Cm di Milano. Nel 1995 assume il ruolo di responsabile
delle Relazioni Pubbliche e New Business per gli studi fotografici Nando
Mutarelli e Nino lo Duca, completando così la propria conoscenza sul
mercato in settori quali la moda, l'arte e quelli del tessile e
dell'arredamento. Da poco è entrata a far parte dello staff del gruppo
MaxiMarketing in qualità di Senior Account & Responsabile New
Business. La struttura organizzativa di MaxiMarketing Group, ormai
consolidata da una decina d'anni, si è affermata tra le principali
agenzie di Consulenza di Comunicazione e Relazioni Pubbliche a servizio
completo e fornisce alle aziende clienti consulenza e operatività, con un
team di professionisti altamente qualificati. Tra i clienti di
MaxiMarketing: 3Com, Adobe, Aeon, Apple Computer, Autodesk, Celomax,
Compaq, Diatec, Henkel-Ecolab, Hewlett-Packard, Nika, Ocè-Italia, Project
Automation, SolidWorks, ecc.
BIAS 2000: AUTOMAZIONE
INDUSTRIALE E INFORMATION TECHNOLOGY FINALMENTE INSIEME! Milano, 27 aprile
2000 - Il 29° Bias 2000, Mostra Internazionale dell'Automazione,
Strumentazione e Microelettronica (Fiera di Milano, 7 - 11 Novembre 2000),
amplia i suoi orizzonti. Da quest'anno, infatti, il mondo dell'It
affiancherà quello tradizionalmente presente dell'automazione
industriale, della strumentazione e della microelettronica. Questa scelta
è motivata dalla recente evoluzione del mercato di riferimento della
manifestazione, e quindi dalle richieste dei suoi operatori, sempre più
orientati verso settori convergenti come i software gestionali e di
sistema. La prossima edizione rappresenta quindi un ponte ideale tra le
tecnologie per il manufacturing e i sistemi di It, offrendo ai principali
attori di entrambi i settori le risposte migliori e più complete. Grazie
a Bias 2000 gli operatori potranno per la prima volta disporre di tutte le
soluzioni, usufruendo della possibilità di avere in unico evento
espositivo la visione dell'intera catena della comunicazione industriale.
Bias, l'evento già impostosi a livello europeo come una delle più
importanti fiere dedicate alle tecnologie avanzate coinvolte nei processi
di produzione e gestione industriale, ha raggiunto 62.870 operatori e
2.693 aziende nell'edizione '98, ed ha deciso di far cadere quelle
barriere che ancora separano il mondo dell'automazione industriale e
quello dell'Information Technology. Non a caso l'irreversibile tendenza
per le industrie del nuovo millennio è proprio contrassegnata da una
crescente integrazione tra l'automazione di fabbrica e l'informatica
applicata all'installazione, gestione e manutenzione dell'intera azienda.
"In un momento in cui le tematiche correlate all'Information
Technology si fanno sempre più complesse", ha dichiarato Walter
Rampini, Presidente di Bias, "e al tempo stesso assumono una maggiore
rilevanza strategica per le aziende, Bias si propone come fondamentale
punto di riferimento per tutti i protagonisti del settore. Offrendo altresì,
grazie all'importanza degli espositori e dei convegni in programma, un
momento di riflessione e la possibilità di ricevere nuovi ed efficaci
input." I settori - legati all'It per l'Industria - in cui sarà
articolata la prossima edizione del Bias sono i seguenti: - Software per
l'industria: sviluppo tecnologico e applicazioni. - Sistemi di
progettazione automatica, Cad, Cam, Cae, Eda. - Enterprise Application
Integration/Supply Chain Management. - Minisistemi, microcomputer,
workstation, personal computer, periferiche, software e accessori. -
Industrial communication: Fieldbus - Intranet, Extranet, Internet. Il Bias
ha inoltre cambiato la sua periodicità nel panorama delle manifestazioni
fieristiche e da quest'anno avrà - grazie alla partnership con la fiera
Interkama di Düsseldorf, altro principale referente europeo - cadenza
biennale. Le manifestazioni si alterneranno ogni due anni come parte di un
unico calendario: BIAS sarà presente negli anni pari, Interkama in quelli
dispari.
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