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Giovedì 27
 
aprile 2000
 
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PASQUA DI LAVORO PER IL VIASAT CHE FA RITROVARE NON SOLO QUATTRO AUTOMOBILI RUBATE MA ANCHE UNA PESANTE MACCHINA AGRICOLA 

Roma, 27 aprile 200 - Ponte Pasquale di intenso lavoro per il Viasat. Ben quattro automobili ma anche un pesante mezzo agricolo che erano stati rubati in Campania, Piemonte, Lombardia ed in Sardegna sono stati infatti ritrovati grazie all'"occhio" vigile della costellazione di satelliti Gps che, collegata al sistema Viasat, ha consentito la restituzione dei veicoli ai legittimi proprietari. Questa la sequenza degli interventi effettuati dalla Centrale operativa di Viasat, che ha sede a Brescia. All'alba di ieri mattina, alle 5, 37 per la precisione, a Salerno, una Seat Toledo è stata rubata sotto la casa del proprietario e ritrovata in meno di un'ora. Non appena i ladri hanno spostato l'auto è scattato il segnale satellitare automatico che ha consentito di "vedere" il loro percorso: hanno imboccato a gran velocità l'autostrada verso Napoli e poi si sono diretti verso Pagani, proseguendo lungo la provinciale 144. La Questura di Salerno, in costante contatto con gli operatori della centrale operativa Viasat hanno inseguito l'auto e l'hanno bloccata a meno di un'ora dal furto. A Druento-Torino i ladri, che avevano seguito il conducente, approfittando di un suo momento di distrazione si sono impossessati di una Golf 4 Tdi, di color blu metalizzato, appena era stata posteggiata dinanzi ad una officina meccanica. Subito è scattato l'allarme satellitare e la centrale operativa di Brescia ha seguito l'auto passo dopo passo, segnalandone gli spostamenti e la velocità ai carabinieri di Torino. Poco dopo la Golf è stata recuperata in via Viù laddove il satellite l'aveva "vista". Ad Orbassano, sempre nell'hinterland torinese, il conducente di una Mercedes E 270 CDI stava scendendo dal veicolo quando due persone l'hanno buttato per terra e si sono impossessati del veicolo, le cui chiavi erano ancora inserite nel quadro. Sulla mappe digitalizzate della centrale operativa di Brescia l'automobile veniva visualizzata lungo la strada per Stupinigi e lì i carabinieri l'hanno poco dopo ritrovata. In Val Pensata, nel bergamasco, un furgone Daily Iveco era fermo in parcheggio mentre il conducente si era fermato per pranzare. Dal satellite viene segnalato che il mezzo commerciale sta procedendo verso Brescia e il suo percorso e velocità sono seguiti e segnalati alla polizia stradale di Brescia. Poi si ferma in via G.Battista Cacciamali dove lo trovano poco dopo. Infine a Dorgali, in Sardegna, è stato rubata ma subito ritrovata una pesante macchina agricola, lasciata in un capannone vicino ad un vigneto.

NASCE IL PRIMO GRANDE PORTALE DELLA SUBACQUEA SCUBAWEB 
Milano, 27 aprile 2000 - Finalmente i subacquei italiani hanno il loro portale su Internet: Scubaweb ( http://www.scubaweb.it/  ) Dopo lo straordinario successo di Nautica On Line ed Eurometeo, Scubaweb va a completare la fittissima ragnatela di informazioni e articoli che forma il piu' grande portale dedicato al mare in Italia e uno dei piu' grandi nel mondo. Gia' dall'home page del sito e' evidente la quantita' di notizie e informazioni utili: attrezzature, indirizzi, diving center, viaggi ai tropici o al freddo, itinerari mediterranei, relitti, notizie sull'ambiente, sulla ricerca scientifica, sul meteo, sui porti, sui tour operator specializzati in viaggi per sub, ecc. Inoltre, e' possibile interrogare un potente motore di ricerca con tutti i link del mondo sub, chiaccherare su un Forum di discussione, consultare articoli tecnici, arricchire le proprie conoscenze con letture culturali, visitare le gallerie dei fotografi subacquei. Si possono inserire i piccoli annunci di vendita o vedere pubblicate "online" le proprie esperienze di immersione. Scubaweb diventa cosi' il punto d'immersione nell'oceano di Internet per tutti gli appassionati di subacquea, di viaggi in mari tropicali e lontani, ma anche di casa nostra, e del mare in generale. Non solo potranno inserire il sito tra i propri "Preferiti" ma potranno farne la propria pagina iniziale, quella a cui il computer si collega all'inizio della connessione. Direttamente dall'"home page" di Scubaweb infatti, ci si puo' collegare e scaricare la posta elettronica dai maggiori provider o raggiungere velocemente i piu' importanti siti di informazione e utilita'. La caratteristica principale consiste nell'avere tutto "a portata di mouse" gia' dalla prima pagina: al primo colpo d'occhio si individua immediatamente quello che si sta cercando. Un comodo motore di ricerca interno al sito compare nella parte superiore della pagina, mentre per ricerche piu' approfondite e' stata predisposta una pagina collegata sia ai maggiori motori internazionali che a un grande database di siti subacquei e scientifici legati al mare e alla meteorologia. In primo piano appaiono le ultime notizie sul mondo della subacquea, sull'ambiente, aggiornate quasi quotidianamente dalla redazione, insieme alle ultime novita' "online". Nel corpo della pagina sono elencati gli argomenti principali e tutti i database per sapere tutto su diving center, attrezzature, siti scuba, libri, porti e anche barche. Nella pagina ci sono le temperature, umidita' e condizioni previste per le principali citta', solo un assaggio della ricchissima sezione meteorologica, considerata ormai una delle piu' importanti nel panorama internazionale. Scubaweb e' curato da Nautica Editrice, che da quasi quarant'anni e' leader nel settore delle riviste dedicate al mare con il mensile Nautica. Fin dai primi numeri la rivista ha dedicato sempre attenzione al mondo subacqueo, e tra i suoi collaboratori spiccano noti personaggi dell'ambiente sub. Nel 1978 venne pubblicato "Annuario Sub" il primo Catalogo Generale delle Attrezzature Subacquee, e dal 1981 al 1989 venne periodicamente allegato a Nautica il supplemento "Immagine Mare", che si occupava principalmente di fotografia subacquea. 

LA COMPONENTE HUMAN COMPUTER INTERACTION 
Milano, 27 aprile 2000 - Organizzata da Icon Medialab in collaborazione con la Banca Popolare di Milano si è svolta di recente : " Human computer interaction conference" .
The first conference in Italy dedicated to Human Computer Interaction applied to Internet. Parte integrante del modello di competenze incrociate, "Thè Cube", e del metodo Icon Medialab per la gestione dei gruppi di lavoro, la Human Computer Interaction è considerata elemento determinante per la buona riuscita di un progetto digitale. In pratica l'Hci è un'area multidisciplinare che raccoglie in sé esperienze e conoscenze diverse: dalla psicologia cognitiva alla sociologia, dall'ergonomia all'informatica. Il suo obiettivo primario è quello di progettare flussi di interazione rispondenti ai bisogni dell'utenza e sviluppare interfacce digitali (ad es. pagine web) con un alto livello di fruibilità.Lo strumento principale è la conoscenza dell'utenza e il suo coinvolgimento in alcune fasi critiche del progetto, secondo le modalità dello User-Centered Design. L' esperienza Hci in Icon Medialab sì basa su una analisi attenta dei media digitali e delle novità che questi introducono a livello personale e sociale. L'utente che utilizza ad esempio Internet si trova estremamente coinvolto a livello personale e vive un'esperienza molto dispendiosa in termini di energia mentale ed emotiva. L'atto di interfacciarsi ed interagire con spazi virtuali porta alla diffusione di nuovi valori tutti parimenti importanti: autonomia rispetto ai canali tradizionali, evoluzione personale intesa come acquisizione di nuove competenze e di autostima, partecipazione divertita e piacevole alla condivisione degli ambienti virtuali e alle nuove comunità che li popolano. Le soluzioni digitali fungono da nuovi mediatori sociali fra chi le utilizza (utenza) e chi le offre (operatori) e rappresentano uno spazio di scambio e coordinamento fra questi due attori. L'utente, quando si avvicina all'interfaccia, nutre delle aspettative e vuole raggiungere degli obiettivi. L'operatore, quando progetta un'interfaccia, deve tenere in massima considerazione le intenzioni dell'utente e lavorare per soddisfarle. L'intervento della componente Hci nella progettazione e nello sviluppo di interfacce e sistemi interattivi serve a garantire un ritorno positivo in termini di utilizzo dei mezzo, sia esso un sito Internet, una rete Intranet o Extranet, o una interfaccia Wap. La visione user-centered assicura coerenza al progetto ed una crescita di visitatori soddisfatti della consultazione e dell'interazione. La crescita di visitatori e l'aumento del loro grado di soddisfazione promette un più facile raggiungimento degli obiettivi di business che l'operatore ha investito sul suo progetto digitale. Entrando più in dettaglio nella struttura appena descritta troviamo Stefana Broadbent, Chief Hchi Officer di Icon Medialab (Iml) che coordina, assieme a Pat Togia e Francesco Cara, entrambi Group Hci Officer, la Divisione Hchi a livello internazionale. Ogni singolo ufficio di Iml (22 Lab nel mondo) ha al suo interno un team Hci, con due specializzazioni: User Research e Interaction Design. Compito degli User Researcher è formulare la visione globale dell'interfaccia che si vuole realizzare. studiando da vicino e in profondità il target di utenza cui il progetto intende riferirsi (analisi e ricerche sul target, interviste one-to-one a utenti-campione, analisi di siti già esistenti). Gli User Researcher lavorano a stretto contatto con gli Art Director, per fare in modo che la progettazione creativa incontri e soddisfi le esigenze espresse dall'utenza in target. A completamento del loro lavoro, gli User Researcher redigono un Concept Book, in cui la visione globale del tipo di esperienza che si vuole generare nell'utenza viene esplicitata attraverso la presentazione di un concept generale e il delineamento di scenari di utenti, ideali e verosimili a un tempo, e di metafore espressive e concettuali. Agli Interaction Designer è affidata la realizzazione del Prototipo di Interfaccia. Il loro lavoro consiste nel tradurre le indicazioni fornite dagli User Researcher in un prototipo dinamico sviluppato in Html / Dhtml e Java e talvolta completato con l'interfaccia grafica proposta dall'Art Director. Questo prototipo diventa oggetto della seconda fase di coinvolgimento dell'utente: lo Usability Test. Questa fase di testing serve a verificare la bontà sia della visione proposta dallo User Researcher sulla base delle analisi svolte, sia dei contenuti dati al progetto, al fine di apportare le modifiche necessario. Lo Usability Test risulta importante anche per monitorare il livello di fruibilità dell'interfaccia con cui l'utente deve interagire. Questa procedura innesca una sequenza operativa di iterazioni del tipo: L'Hcisovrintende e opera nella fase di User Track del processo concepito ed esclusivamente proposto da Icon Medialab, che si occupa di analizzare anche altri due aspetti della comunicazione digitale : Business Track e System Track II risultato della User Track è la costruzione deir/'nterfacc/a utente più idonea all'obiettivo del progetto. Infolink: www.iconmedialab.it  

FARE BUSINESS AL TEMPO DI INTERNET CON LE PMI 
Milano, 27 aprile 2000 - Promosso da Impresa Europa si è svolto a Milano un convegno dal tema " L'innovazione informatica per le imprese italiane". Al convegno hanno partecipato anche numerosi esperti dei vari settori i quali si sono alternati in una serie di relazioni aventi l'obiettivo di estendere la competenza su questi nuovi argomenti per dare la possibilita' anche alle imprese di sfruttare le opportunta' offerte dal web. Durante la riunione si sono alternati nell'esporre le loro relazioni: Giancarlo Capitani di Net Consultin, Antonio Grioli di Software Group Ibm Emea, Riccardo Santoro di Debis It Services Italia, Maurizio Marchetta di Global One, Mario Pollastri di Siemens Telematica, Saverio Castellini di Tin.it, Alessandro Liberatori di Confartigianato Web Economy, Federico Sposato di Confapi e Antonelli Busetto della segreteria tecnica del Ministero dell'Industria, del Commercio e dell' Artigianato. Nel corso dell' evento è emerso che lo sviluppo dell' Ict Information & Communication Technology) ha raggiunto in pochi anni risultati impensabili e di conseguenza anche il commercio elettronico cresce dentro il turbinoso sviluppo delle nuove tecnologie di comunicazione su scala globale, delle reti. La parola Internet è ormai sulla bocca di tutti, anche di chi non possiede un PC e non si è mai neanche collegato alla Rete. Da pura e semplice interfaccia per la consultazione dei dati, il Web è diventato un vero e proprio mezzo di comunicazione di massa. "Oggi - sottolinea Alessandro Liberatori della Confartigianato Web Economy - ci sono circa 200 milioni di utenti Internet Un successo così dirompente da non poter non provocare tutta una serie di cambiamenti a catena, primo fra tutti lo sviluppo dei servizi commerciali sulla Rete. La nascita di un mercato totalmente nuovo e parallelo ai mercati tradizionali ha spinto le aziende specializzate in nuove tecnologie a investire sempre più nello sviluppo di Internet. E' la cosiddetta "new economy" che avanza". E le Pmi e le imprese artigiane come si collocano rispetto alle tendenze in atto ? Si chiede sempre Liberatori- Flessibili, orientate alla qualità e all'innovazione, protagoniste nei settori più avanzati della "new economy", principale serbatoio d'occupazione. Ma anche le più esposte ai rischi delle crisi congiunturali, della concorrenza dei Paesi a minor costo di manodopera, della delocalizzazione all'estero da parte delle grandi industrie. Nel corso del suo intervento, Liberatori, sottolinea che la radiografia delle microimprese fatta di recente dalla Confartigianato conferma la forza e l'importanza strategica del settore: quasi il 90% del sistema imprenditoriale italiano è rappresentato da microimprese, che occupano complessivamente il 47, 8% degli addetti e nei prossimi due anni creeranno il 62% dei nuovi posti di lavoro (Ricerca Confartigianato-Aaster). La stessa indagine rivela che il 53% di un campione di imprenditori si è dichiarato ben deciso, nell'immediato futuro, a collocare nuovi prodotti su nuovi mercati o a lanciare innovazioni di prodotto e di processo. Il 70% degli artigiani intervistati, inoltre, ritiene che la qualità del prodotto è l'arma vincente per continuare ad esportare. Nell'ultimo biennio oltre la metà delle imprese artigiane ha effettuato innovazioni che hanno avuto un consistente impatto sui processi aziendali. Senza dimenticare che oggi un terzo dei brevetti depositati in Italia proviene da imprese con meno di 10 dipendenti. Là capillare diffusione sul territorio, la flessibilità produttiva, la necessità di accrescere il già elevato livello qualitativo del prodotto attraverso un costante aggiornamento tecnologico e professionale (dei dipendenti e degli stessi imprenditori), l'esigenza di conoscere ed accedere alle opportunità offerte dai mercati interno ed internazionale, sono solo alcuni, ma più che sufficienti motivi per candidare 1.350.000 imprese artigiane - che, insieme ai dipendenti e collaboratori, diventano oltre 3 milioni di persone - ad essere, in Italia e in Europa, tra i fruitori ideali dei sistemi più avanzati di Information & Communication Tecnhology. I tré fattori fondamentali che caratterizzano la "rivoluzione" dell'economia mondiale ed il passaggio dall'economia dell'industria all'economia dell'informazione sono: velocità, connettività, valori immateriali. E di questo cambiamento le piccole imprese, grazie alla loro flessibilità e creatività, saranno le principali protagoniste, anche se in Italia c'è ancora un 'blocco culturale' rispetto agli elementi dirompenti che la "new economy" posta con sé. La propensione dell'artigianato e delle piccole imprese all'innovazione è ancora frenata da enormi difficoltà di accesso alla ricerca scientifica e agli strumenti tecnologici a causa di procedure complicate, troppo costose e pensate per la medio-grande impresa, della scarsa informazione, delle risorse pubbliche insufficienti. Sempre nel corso della sua relazione Alessandro Liberatori non manca di sottolineare che viene cosi bloccata la potenzialità competitiva delle piccole imprese italiane, che rappresentano, come detto, il 97% del tessuto produttivo. Per rimuovere queste difficoltà, occorre avviare subito un progetto organico di sviluppo tecnologico calibrato sulle esigenze delle piccole imprese. Basti pensare che, degli oltre 4 milioni di aziende italiane, il 92, 1% ha meno di dieci addetti, e solo il 4, 6% ne ha più di cento. 11 97% delle imprese ha una diffusione comunale, 14, 7% provinciale, appena l'1, 3% regionale o nazionale. Ottanta aziende su cento, inoltre, hanno un'unica sede (Ricerca Confartigianato-Aaster). Il loro atteggiamento nei confronti delle nuove tecnologie dell'informazione è diverso secondo la zona e il contesto socio-economico in cui si trovano ad operare. Confartigianato e gli altri sistemi associativi guardano al futuro in termini di rete dei soci-clienti, di rapporti con i soci per i servizi. L'artigianato e le piccole imprese sono fortemente interessati all'innovazione tecnologica e ad essere protagonisti della "nuova economia". Tant'è vero che nel corso del 1999 sono nate oltre 1.500 imprese artigiane nei settori dell'informatica, delle telecomunicazioni e della microelettronica. Si aprono nuovi spazi per imprese, attività di servizio, prodotti prima inaccessibili in termini di mercato ma al tempo stesso tutti i sistemi economici sono posti di fronte ad una ulteriore e fortissima tensione competitiva che si può affrontare solo con una straordinaria capacità di diffusione delle innovazioni. Questo fenomeno induce disintermediazione rispetto alle tradizionali operazioni informative e commerciali e crea rilevanti opportunità di diversificazione del business per le piccole e medie imprese, ed i loro network, che possono superare facilmente i vincoli operativi di natura geografica, rendere più efficaci i rapporti con i mercati obiettivo e migliorare la qualità del servizio offerto, soprattutto con il supporto delle Associazioni di categoria. Dopo aver fatto la fotografia dell'attuale situazione il rappresentante della Confartiginato indica alcuni punti sui quali le piccole imprese e le imprese artigiane in particolare, possono trarre enormi opportunità dalle innovazioni della telematica ed, in particolare dall'e-business. con diverse modalità di risposta: - possono vantaggiosamente riorganizzarsi trasformandosi da reti di imprese fisiche a reti di imprese virtuali, ripensando strategie e processi secondo una logica di business reengineering che ne esalti le competenze distintive; - abbattere i costi di acquisizione di materie prime e servizi, scegliendo i fornitori più convenienti in termini di qualità e prezzi, indipendentemente dalla prossimità fìsica dei potenziali partner; - rivolgersi, mediante Internet, a un mercato globale, sia nel segmento business to business che in quello business to consumer; - sviluppare prodotti e servizi in collaborazione con i consumatori, così da soddisfarne meglio i bisogni; - consentire un presidio più efficiente ed efficace anche dei mercati di nicchia, che grazie a questa attività possono diventare "di nicchia globale"; - permettere ad imprese altamente specializzate, quali sono spesso le piccole imprese e le imprese artigiane, di costruire catene del valore che esaltano la specificità di ciascun componente. Per far questo, è necessario che le aziende ripensino strategicamente i loro modelli di business e si integrino funzionalmente in reti di imprese, accompagnate dall'azione dei sistemi associativi, come quello di Confartigianato, sul territorio e su scala nazionale, che potremmo definire le "organizzazioni in rete". 

CRESCE LA STRUTTURA DI MAXIMARKETING GROUP 
Milano, 27 aprile 2000 - 35 anni, laureata in giurisprudenza, Simonetta Palmieri è la nuova Senior Account e Responsabile New Business di MaxiMarketing Group. In MaxiMarketing Simonetta Palmieri ha raccolto la sfida di assumere la supervisione di entrambe le divisioni in cui è articolata l'Agenzia: l'Ufficio Relazioni Pubbliche (MaxiMarketing) e l'Ufficio Eventi/Incentive/Promotion (Work in Progress). Simonetta vanta un'esperienza decennale nel settore Itc e proviene da Prima Pagina Comunicazione, agenzia di comunicazione specializzata nel settore Itc, dove ha maturato la sua professionalità, prima come account executive e infine come Senior Account e responsabile delle attività di New Business. Inizia il suo excursus professionale con un'esperienza quinquennale nell'ufficio Relazioni Esterne di Siemens Nixdorf Informatica, che l'ha introdotta nel mondo dell'ITC e continua poi come responsabile dell'ufficio stampa di alcuni significativi clienti del settore presso l'agenzia Id&Cm di Milano. Nel 1995 assume il ruolo di responsabile delle Relazioni Pubbliche e New Business per gli studi fotografici Nando Mutarelli e Nino lo Duca, completando così la propria conoscenza sul mercato in settori quali la moda, l'arte e quelli del tessile e dell'arredamento. Da poco è entrata a far parte dello staff del gruppo MaxiMarketing in qualità di Senior Account & Responsabile New Business. La struttura organizzativa di MaxiMarketing Group, ormai consolidata da una decina d'anni, si è affermata tra le principali agenzie di Consulenza di Comunicazione e Relazioni Pubbliche a servizio completo e fornisce alle aziende clienti consulenza e operatività, con un team di professionisti altamente qualificati. Tra i clienti di MaxiMarketing: 3Com, Adobe, Aeon, Apple Computer, Autodesk, Celomax, Compaq, Diatec, Henkel-Ecolab, Hewlett-Packard, Nika, Ocè-Italia, Project Automation, SolidWorks, ecc. 

BIAS 2000: AUTOMAZIONE INDUSTRIALE E INFORMATION TECHNOLOGY FINALMENTE INSIEME! Milano, 27 aprile 2000 - Il 29° Bias 2000, Mostra Internazionale dell'Automazione, Strumentazione e Microelettronica (Fiera di Milano, 7 - 11 Novembre 2000), amplia i suoi orizzonti. Da quest'anno, infatti, il mondo dell'It affiancherà quello tradizionalmente presente dell'automazione industriale, della strumentazione e della microelettronica. Questa scelta è motivata dalla recente evoluzione del mercato di riferimento della manifestazione, e quindi dalle richieste dei suoi operatori, sempre più orientati verso settori convergenti come i software gestionali e di sistema. La prossima edizione rappresenta quindi un ponte ideale tra le tecnologie per il manufacturing e i sistemi di It, offrendo ai principali attori di entrambi i settori le risposte migliori e più complete. Grazie a Bias 2000 gli operatori potranno per la prima volta disporre di tutte le soluzioni, usufruendo della possibilità di avere in unico evento espositivo la visione dell'intera catena della comunicazione industriale. Bias, l'evento già impostosi a livello europeo come una delle più importanti fiere dedicate alle tecnologie avanzate coinvolte nei processi di produzione e gestione industriale, ha raggiunto 62.870 operatori e 2.693 aziende nell'edizione '98, ed ha deciso di far cadere quelle barriere che ancora separano il mondo dell'automazione industriale e quello dell'Information Technology. Non a caso l'irreversibile tendenza per le industrie del nuovo millennio è proprio contrassegnata da una crescente integrazione tra l'automazione di fabbrica e l'informatica applicata all'installazione, gestione e manutenzione dell'intera azienda. "In un momento in cui le tematiche correlate all'Information Technology si fanno sempre più complesse", ha dichiarato Walter Rampini, Presidente di Bias, "e al tempo stesso assumono una maggiore rilevanza strategica per le aziende, Bias si propone come fondamentale punto di riferimento per tutti i protagonisti del settore. Offrendo altresì, grazie all'importanza degli espositori e dei convegni in programma, un momento di riflessione e la possibilità di ricevere nuovi ed efficaci input." I settori - legati all'It per l'Industria - in cui sarà articolata la prossima edizione del Bias sono i seguenti: - Software per l'industria: sviluppo tecnologico e applicazioni. - Sistemi di progettazione automatica, Cad, Cam, Cae, Eda. - Enterprise Application Integration/Supply Chain Management. - Minisistemi, microcomputer, workstation, personal computer, periferiche, software e accessori. - Industrial communication: Fieldbus - Intranet, Extranet, Internet. Il Bias ha inoltre cambiato la sua periodicità nel panorama delle manifestazioni fieristiche e da quest'anno avrà - grazie alla partnership con la fiera Interkama di Düsseldorf, altro principale referente europeo - cadenza biennale. Le manifestazioni si alterneranno ogni due anni come parte di un unico calendario: BIAS sarà presente negli anni pari, Interkama in quelli dispari. 

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