NOTIZIARIO
 
MARKETPRESS
 
Mercoledì 14
 
giugno 2000
 
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LA COMMISSIONE INTENDE INASPRIRE LE NORME IVA SULL'E-COMMERCE 

Milano, 14 giugno 2000 - Una proposta avanzata dalla Commissione europea intende aggiornare le norme comunitarie vigenti in materia di Iva, al fine di tenere conto del contesto emergente dell'e-business e di chiarire il contesto regolamentare per tutti i fornitori, situati all'interno o all'esterno dell'Ue. La presente proposta garantirebbe l'applicazione dell'Iva comunitaria a tutti i prodotti in vendita nell'Ue, eliminando in questo modo i vantaggi competitivi di cui godono alcuni fornitori situati all'esterno dell'Ue, che consegnano merci per via elettronica. Le modifiche, che si applicheranno anche ai servizi di diffusione radiotelevisiva in abbonamento e pay-per-view, comporterebbero il non assoggettamento all'Iva comunitaria dei servizi forniti per un consumo al di fuori dell'Ue. Secondo una dichiarazione della Commissione, l'obiettivo è quello di creare un terreno di gioco uniforme per la tassazione dell'e-commerce digitale, in conformità ai principi concordati in occasione della Conferenza ministeriale dell'Ocse del 1998, nonché di facilitare e semplificare al massimo il rispetto di tali principi. La proposta concerne principalmente la fornitura mediante reti elettroniche, ovvero la consegna digitale, di software e servizi informatici in generale, nonché servizi di informazione, cultura, arte, sport, scienza, istruzione, intrattenimento e simili. Frits Bolkestein, commissario responsabile in materia fiscale, ha dichiarato: "Questi emendamenti intendono agevolare il commercio elettronico fornendo alle imprese la sicurezza e la certezza necessarie per quanto riguarda gli obblighi previsti dal sistema Iva comunitario". Egli ha proseguito: "Aggiornando il sistema Iva in modo da includere la consegna elettronica di servizi, garantiremo che tutte le parti interessate siano in grado di partecipare su basi eque allo sviluppo della società dell'informazione, in conformità ai principi concordati in occasione della Conferenza ministeriale dell'Ocse tenutasi nel 1998 ad Ottawa". Anche se le attuali norme sull'Iva riguardano la consegna di beni materiali acquistati mediante reti elettroniche, esse non contemplano la fornitura di servizi consegnati on line con mezzi digitali. Attualmente i servizi di origine comunitaria consegnati elettronicamente sono sempre soggetti ad Iva indipendentemente dal luogo del consumo, mentre quelli provenienti dall'esterno dell'Ue non sono soggetti ad Iva anche se consegnati all'interno dell'Ue. Tale situazione rischia di distorcere la concorrenza e di porre i fornitori di servizi dell'Ue in una posizione di svantaggio rispetto ai fornitori di servizi non appartenenti all'Ue. La proposta di modifiche alle norme sull'Iva correggerebbe tale situazione. Sulla base del nuovo sistema proposto, l'applicazione dell'Iva dipenderebbe dalla situazione fiscale e dall'ubicazione del destinatario. Gli operatori non appartenenti all'UE dovrebbero registrarsi ai fini Iva qualora desiderino effettuare transazioni "business to consumer" (B2C). La registrazione non sarebbe necessaria per transazioni "business to business" (B2B), in quanto sono i clienti stessi dell'impresa a versare l'Iva sulla base di un'autodichiarazione. La proposta chiarisce altresì le norme di applicazione dell'Iva ai servizi di diffusione radiotelevisiva in abbonamento o pay-per-view. Tali servizi rappresentano attività commerciali sempre più significative e la normativa Iva vigente discrimina i fornitori con sede in Europa. Le variazioni proposte garantirebbero che i fornitori dell'Ue e quelli non appartenenti all'Ue operino secondo le stesse norme per quanto riguarda l'Iva ed il luogo di fornitura. La proposta è il risultato di ampie consultazioni su tematiche fiscali nel contesto dell'e-commerce, avviate dalla Commissione con le amministrazioni fiscali degli Stati membri e con i rappresentati delle imprese. L'adozione della proposta richiede l'approvazione del Consiglio dei ministri, la cui decisione deve tenere conto del parere del Parlamento europeo e del Comitato economico e sociale. Infolink http://europa.eu.intcomm/taxation_customs/proposals/taxation/tax_prop.htm  

CRESCE IL BUSINESS DI ONBANCA IN INTERNET 
Milano, 14 giugno 2000 Onbanca annuncia un accordo con Netpartnering.com Ltd., società londinese con sedi a Parigi e Milano specializzata in programmi di partnership e affiliation su web. On banca SpA ha raggiunto un accordo con validità pluriennale con Netpartnering.com Ltd., società di consulenza fondata in Inghilterra nel Marzo 2000, con lo scopo di sviluppare la propria clientela diretta sul canale internet attraverso programmi di partnership e affiliation. L'attività di Netpartnering.com sarà rivolta ad assistere Onbanca nell'individuazione di partner strategici con presenza importante e radicata in Internet e nella conclusione di accordi, con eventuali personalizzazioni, finalizzati a sfruttare al meglio le potenzialità commerciali e di business offerte dalla Rete, sull'esempio di quanto Onbanca ha già realizzato con Infostrada. La collaborazione tra Onbanca e Netpartnering.com prevede l'analisi dettagliata del contesto di mercato, la definizione dei profili ideali dei partners nel business su Internet, l'individuazione di potenziali partners strategici e la conclusione in tempi brevi di accordi calibrati per sostenere l'attività commerciale di Onbanca: accordi di partnership e/o di affiliazione. Il rapporto tra Onbanca e Netpartnering.com si fonda su una modalità di partecipazione ai risultati aziendali fortemente innovativa che premia il conseguimento degli obiettivi prefissati tra le due parti. Carlo Garavaglia, Presidente di On Banca SpA, ha affermato: "Per Onbanca, Internet ha un ruolo prioritario. L'accordo con Netpartnering.com consentirà a Onbanca di accelerare l'acquisizione della clientela direttamente su Internet, grazie a un approccio innovativo di affiliation con altre realtà internet sul mercato italiano, mutuando analoghe esperienze sui mercati americano e inglese". Raffaele Apostoliti, Presidente di Netpartnering.com Ltd., ha dichiarato: "Siamo soddisfatti dell'accordo concluso con Onbanca che costituisce in Italia una tra le realtà più innovative e attente nello sviluppo del canale internet. Abbiamo costruito una partnership innovativa basata su obiettivi comuni e una condivisione dei risultati che siamo convinti porterà a grosse soddisfazioni per entrambe le società". Onbanca è stata la prima banca in Italia ad operare secondo un modello Internet multicanale. Si presenta come un 'broker finanziario' in grado di offrire i prodotti bancari classici (conti correnti e servizi accessori), il servizio di trading online e una vasta gamma di soluzioni per le esigenze di investimento più sofisticate: fondi comuni di investimento, SICAV, gestioni patrimoniali, prodotti assicurativi e previdenziali. La strategia distributiva di Onbanca è rivolta al raggiungimento di target differenziati attraverso l'utilizzo di una pluralità di canali tra loro integrati: sito internet ( www.onbanca.it  e www.onbanca.com ), contact center telefonico, reti di promotori finanziari, sportelli bancari del Gruppo Banca Popolare Commercio e Industria, punti vendita del Gruppo Lombardini. Netpartering.com Ltd. è una società di consulenza fondata nel Marzo 2000 in Inghilterra per iniziativa di ex managers di McKinsey, Ernst & Young, Hewlett Packard, che offre un servizio di supporto alle aziende interessate a potenziare i propri progetti di business in Internet. La società, che vanta già una posizione di leadership in un mercato in forte crescita, è in grado di supportare le strategie di e-business delle aziende attraverso il disegno di strategie di partnership e l'assistenza nella realizzazione di tali strategie. Il progetto imprenditoriale di Netpartnering.com ha ricevuto, il 31 maggio scorso, un riconoscimento importante da parte di Red Herring (la principale fonte di informazione in campo tecnologico della Silicon Valley) quale una delle iniziative più promettenti in Europa (tra le prime 32). 

SSB, DUE IMPORTANTI RISULTATI : PRIMO SET PAYMENT GATEWAY SERVICE PROVIDER IN ITALIA E 412.000 CERTIFICATI PER LA FIRMA DIGITALE 
Milano, 14 giugno 2000 - Prima società in Italia ad ottenere la Certificazione da parte di Europay International e MasterCard International in qualità di Set Payment Gateway Service Provider e 412 mila certificati per la Firma Digitale raggiunti: sono questi due importanti risultati con i quali Ssb conferma la propria leadership nel settore della sicurezza e dei pagamenti in rete. Con la Certificazione Set ottenuta da Ssb il nostro Paese avrà - per la prima volta - a disposizione un'infrastruttura tecnica per la gestione di transazioni di commercio elettronico basate sul protocollo Set (Secure Electronic Transaction), standard che, utilizzando certificati digitali e tecniche di cifratura, consente di verificare l'identità delle parti coinvolte in una transazione effettuata con carta di credito. Ssb, in qualità di Payment Gateway Service Provider, si occuperà di decriptare i messaggi del protocollo Set per poi ritrasmetterli verso le reti finanziarie di Europay/Mastercard e VIisa. Il cuore del sistema è basato su tecnologia mainframe Ibm OS/390, una soluzione all'avanguardia nel panorama mondiale che solitamente vede l'utilizzo di middleware. L'adozione dello standard Set darà un forte impulso allo sviluppo del commercio elettronico in quanto assicura un clima di fiducia poiché fa sì che compratore e organizzazione commerciale abbiano una valida relazione con un'entità finanziaria in grado di garantire il buon esito delle operazioni. Nell'ambito della sicurezza in rete è significativo il traguardo raggiunto da SSB con i 412 mila certificati di firma digitale che conferma il sistema di firma digitale Ellips, lanciato da SSB nel gennaio '98, come la soluzione più diffusa sul mercato tale da rappresentare lo standard di fatto per la firma digitale in Italia. Ellips è stato infatti già adottato da più di 80 Banche (tra le quali Ambroveneto, Comit, Banca Generali, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Novara, San Paolo Imi), 4 centri servizi bancari, importanti enti della pubblica amministrazione (tra i quali Infocamere e la Provincia di Milano) oltre ad imprese private italiane ed estere (tra le quali Vittoria Assicurazioni e Cartes Bancaires). "Siamo i primi - e per ora unici - ad aver ottenuto la Certificazione di Set Payment Gateway Service Provider da parte di Europay e MasterCard e questo è per noi motivo di grande soddisfazione - dichiara Marco Bellinzoni, Direttore Generale di Ssb - Ciò attesta infatti il know-how e la grande esperienza maturata dalla nostra azienda nell'ambito dei pagamenti online. Questo fatto contribuirà allo sviluppo del commercio elettronico nel nostro paese. Inoltre, i 412 mila certificati per la firma digitale raggiunti confermano la grande diffusione della nostra soluzione Ellips in tutti i settori. Questi numeri testimoniano inoltre come la firma elettronica sia già una realtà concreta per coloro che desiderano usufruire di servizi online in assoluta sicurezza. Nei prossimi anni intendiamo estendere la nostra offerta anche all'estero e divenire un operatore internazionale riconosciuto per l'elevata qualità dei servizi offerti in tutte le aree di business nelle quali opera" Ellips, insieme al Servizio di Certificazione Ssb-Ca per il quale Ssb ha ottenuto l'iscrizione nell'Elenco pubblico dei Certificatori Aipa (Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione) permette alle Banche di offrire immediatamente ai propri clienti servizi di Corporate, Remote e Home Banking su reti aperte, in assoluta sicurezza. Per quanto riguarda la Pubblica Amministrazione particolarmente significativo è l'accordo con Infocamere, che mette a disposizione delle aziende la Firma digitale e pagamenti online sicuri con l'adozione dell'infrastruttura di sicurezza (software e smart card) "Ellips". Per dare pratica attuazione al servizio, oltre 2 milioni di persone, tra rappresentanti legali di società e presidenti di collegi sindacali, dovranno richiedere alla propria Camera di Commercio una smart card personalizzata, contenente il dispositivo di firma digitale. La soluzione Ellips è stata scelta da Infocamere per la dimensione e la complessità del progetto e per l'esperienza maturata da SSB nei servizi di pagamento elettronici e nei sistemi di sicurezza in rete, all'interno del sistema bancario. 

DUE RATING POSITIVI PER EDISON DOPO L'ANNUNCIO DEL PIANO DI EMISSIONI DI OBBLIGAZIONI PER 1, 5 MILIARDI DI EURO 
Milano, 14 giugno 2000 - Edison, capofila per l'energia del gruppo Montedison, ha preso atto con soddisfazione che le due più autorevoli agenzie di rating a livello internazionale, avendo esaminato per la prima volta la situazione e le prospettive finanziarie ed economiche di Edison, hanno espresso un giudizio decisamente positivo. Moody's ha assegnato a Edison il rating A2 per il debito a lungo termine. Tale rating tiene conto degli importanti programmi di investimento e di finanziamento della Società ed è basato sul riconoscimento della solidità finanziaria di Edison, della sua significativa presenza attuale sul mercato italiano dell'elettricità e del gas e delle sue prospettive di crescita ed espansione in questi mercati attualmente caratterizzati da una profonda trasformazione. Standard & Poor's ha assegnato a Edison Spa il rating di controparte a lungo termine A-( A-2 a breve termine). Questa valutazione tiene conto delle future condizioni del mercato dell'energia, sempre più competitive, e delle necessità crescenti di capitale per la Società, così come della capacità di Edison di mantenere un soddisfacente profilo finanziario e di sviluppare una posizione di rilievo nella filiera energetica italiana. Le valutazioni delle Agenzie di Rating tengono inoltre conto del Programma di emissione di obbligazioni (Euro Medium Term Notes Programme) fino a un massimo di 1, 5 miliardi di euro approvato ieri dal consiglio di amministrazione di Edison Spa e destinato a sostenere una nuova fase di investimenti e acquisizioni. 

MACCHINE PER LA STAMPA E IL CONVERTING: DOPO UN NEGATIVO 1999, È IN ATTO UN FORTE RILANCIO 
Milano, 14 giugno 2000 Il 1999 è stato un anno molto difficile per l'industria delle macchine per la stampa, la cartotecnica e il converting: sia il fatturato sia le esportazione sono calate dei 4%. Nel 1998 le difficoltà del commercio estero erano state compensate dal boom dei consumo nazionale. Nel 1999 invece al peggioramento degli scambi con l'estero si á sommato un andamento anomalo dei mercato intemo: le vendite di macchine italiane sono diminuite dei 5%, nonostante la domanda complessiva sia cresciuta dei 5%. A tutto vantaggio delle importazioni, aumentate dei 10%. Il Presidente di Acimga, Vittorio Agnati, nella sua relazione all'Assemblea annuale, ha però detto che "il 2000 si presenta come l'anno dei diancio: migliorata la congiuntura dei commercio mondiale, gli ordini sono in crescita da tre tdmestd consecutivi, sia sul mercato intemo sia su quelli esteri: nel secondo semestre dei 1999 e nel primo trimestre dei 2000 gli ordini erano aumentati di oltre il 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Secondo Agnati una conferma delle buone prospettive dei settore è venuta dalla Drupa, la grande fiera tedesca della stampa e dei concerti erano presenti 185 aziende italiane, una cifra record. "Ma la Drupa", ha aggiunto il Presidente di Acimga, "merita di essere ricordata anche per un altro motivo: vi abbiamo trovato un'industria della stampa e dei converting che sta cogliendo appieno le possibilità offerte dalle nuove tecnologie per ritornare protagonista più che in passato." All'Assemblea di Acimga era presente il nuovo Presidente di Confindustria, Antonio D'Amato. Agnati ha colto l'occasione per esporre le richieste della sua Associazione in vista della riforma dei Sistema Associativo che fa capo a Confindustria. "La Confindustria', ha detto, 'deve rinnovarsi per diventare forte, autorevole, e poter quindi far valere le esigenze dei mondo industriale affinché finalmente si ponga mano a quelle riforme di cui si parla da tanti anni, ma che restano sulla carta o, comunque, non vanno a incidere sui difetti nodali dei "Sistema Paese".' Ed ha aggiunto : 'C'è un "tado" che sta erodendo la competitività dell'industria italiana nell'epoca dell'Euro e della giobalizzazione. E' un fenomeno che stiamo vivendo sulla pelle delle nostre imprese. Nonostante il nostro settore sia efficiente, investa in ricerca e sviluppo e negli strumenti necessari a diventare sempre più intemazionalizzato, abbia una politica commerciale aggressiva. Agnati ha chiesto che la riforma di Confindustria tenda: a un rapporto diverso tra la base industriale e ì vertici; ad attrezzarsi per avere maggiore attenzione ai problemi operativi delle imprese; a stabilire un rapporto adeguato con le Regioni; ma al maggior peso delle Regioni deve corrispondere una maggiore chiarezza nel rapporto tra Confindustria, Associazioni di categoria e territoriali. Le Associazioni di categoria, come Acimga, chiedono di poter interloquire sistematicamente e autonomamente, per i problemi di loro competenza, con le Regioni, con i Ministeri (i Commercio Estero e Industria), con le Istituzioni pubbliche di finanziamento e di sostegno all'export e di promozione, con quelle fieristiche. Nella politica fieristica e promozionale, dove stanno aumentando sensibilmente i poteri delle Regioni, il ruolo delle categorie deve diventare centrale. Per quel che riguarda i problemi di competitività delle imprese, Agnati ha detto: "L'ingresso nell'Euro ha portato la stabilità monetaria, che è un bene. Ma ha fatto saltare una serie di paraventi, come la leva dei cambio, dietro cui venivano occultati tanti fattori di inefficienza. Troppe penalizzazioni sono purtroppo rimaste come erano prima dell'Euro, o, comunque, i miglioramenti non avvengono nei modi e nei tempi richiesti dai ritmi velocissimi di mutamento dello scenario economico e sociale mondiale. Ricordo quelle che noi sentiamo particolarmente pesanti: tasso elevato di tassazione; inefficienza e pesantezza della pubblica amministrazione; carenze della scuola e della formazione in genere, che stanno mettendo in difficoltà le aziende nel momento in cui debbono introdurre in azienda le nuove tecnologie informatiche (discorso particolarmente importante di fronte alle grandi prospettive di sviluppo aperte da lnternet); infrastrutture carenti; condizioni non ottimati dell'offerta e dei costo dei lavoro; sistema bancario per anni chiuso e protetto, molto carente nel supporto al sistema produttivo che opera invece nel mercato globale. " Parlando dell'andamento dei 1999, Agnati ha affermato che il principale fattore negativo per le esportazioni è stata la flessione delle vendite in Asia, l'area che aveva contribuito in modo determinante allo sviluppo dei settore per buona parte degli anni Novanta. Nel 1999 le vendite si sono ridotte di un terzo. Poiché un calo di poco inferiore si era registrato l'anno prima, le esportazioni in Asia lo scorso anno sono state inferiori dei 50% rispetto al 1997. Anche l'America Latina ha cessato di essere un motore di sviluppo per il nostro export. Ma il fatto che le vendite abbiano tenuto le posizioni, grazie alle ottime performance in Messico e Argentina, deve essere considerato un risultato già soddisfacente, visto il momento difficile attraversato dal Brasile. E' stato positivo l'andamento delle vendite nelle aree maggiormente industrializzate, Unione Europea e Usa. Il fatto positivo è la sensibile crescita che da due anni e mezzo ha il mercato intemo: il consumo italiano di macchine per la stampa, la cartotecnica e il converting: a fine 1999 si era attestato alla cifra record di 2.250 miliardi di lire. Merito, da un lato, della necessità per gli industriali poligrafici di rinnovare il loro parco macchine, anche per introdurre le nuove tecnologie elettroniche e digitali. e, dall'altro, dei buon andamento dei mercato pubblicitario che ha stimolato a investire in nuovi prodotti stampati editoriali e commerciali. Infolink: http://www.acimga.it  - e-mail: acimga@acimga.it  

INTERNET, E-BUSINESS E AZIENDE ITALIANE: A SMAUIMPRESA 2000 SI È FATTO IL PUNTO CHIUSA LA PRIMA RASSEGNA DELLA INTERNET ECONOMY 
Milano, 14 giugno 2000 Si è chiusa alla Fiera di Milano con la partecipazione di 5150 operatori SmauImpresa 2000, la rassegna della Internet Economy riservata ad imprenditori e manager, promossa da Smau in collaborazione con Assolombarda, Camera di Commercio di Milano, GartnerGroup, Il Sole 24 Ore e numerosi partner industriali. La manifestazione comprendeva un programma congressuale di 124 incontri e una mostra di prodotti e servizi su una superficie di 5000 metri quadrati con 150 espositori. Il convegno inaugurale "Economia digitale: o la capisci o la subisci. L'influenza di Internet sullo sviluppo economico italiano", introdotto da Antonio Emmanueli, Presidente di Smau e moderato dal giornalista Alessandro Cecchi Paone, ha visto un confronto tra esponenti del mondo politico e imprenditoriale italiano e dirigenti dell'Unione Europea, e ha ospitato un intervento di GartnerGroup, società tra i leader mondiali nelle ricerche di mercato sulle nuove tecnologie. Ai lavori del convegno sono intervenuti Antonello Busetto, coordinatore dell'Osservatorio sul Commercio Elettronico del Ministero dell'Industria e del Commercio con l'Estero, Vittorio Merloni, Presidente di Merloni Elettrodomestici, e Rosalie Zobel, Vice Direttore della Direzione Generale per la Società dell'Informazione dell'Unione Europea. Il Presidente a Amministratore Delegato di GartnerGroup, Giorgio Zoppi, ha illustrato una ricerca effettuata su un campione di piccole e medie imprese italiane relativamente al loro rapporto con le tecnologie dell'era Internet. Merloni ha esortato le aziende ad utilizzare Internet con fiducia e in modo propositivo, mentre Busetto e Zobel hanno sottolineato le iniziative attuate o in programma, a livello rispettivamente nazionale e comunitario, per diffondere la cultura di Internet nelle imprese. Nel corso del convegno di apertura è stato assegnato il "Premio GartnerGroup-Smau per l'eccellenza nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione" a CHL come l'azienda italiana che nel 1999 - a giudizio di una giuria composta da ABI, Assolombarda, Camera di Commercio di Milano, Confcommercio, Forum SI, GartnerGroup e il Sole 24 Ore - si è distinta per avere impiegato con successo tali tecnologie. CHL opera nella distribuzione, anche via Internet, di prodotti informatici e di elettronica di consumo. Temi di grande attualità per la vita delle imprese sono stati trattati, sempre in chiave e-business, nel corso degli incontri del programma congressuale, ai quali sono intervenuti analisti di mercato, opinion leader, esperti del mondo industriale, accademico e della consulenza, e utenti e fornitori di tecnologie dell'informazione, che hanno recato la testimonianza delle proprie concrete esperienze. In particolare, quattro conferenze organizzate da Smau in collaborazione rispettivamente con Università Cattolica, SDA Bocconi e i Centri Cefriel e Poliedra del Politecnico di Milano sono state dedicate all'evoluzione delle relazioni con la clientela, al rapporto fra commercio elettronico e piccole e medie imprese, all'e-business visto come strumento virtuale per un business reale, e al ripensamento delle attività industriali in azienda alla luce di Internet. La prima, dal titolo "La relazione con la clientela nell'era digitale: Strumenti e tecnologie per la customer care" ha visto gli interventi di Walter Giorgio Scott, docente di Marketing all'Università Cattolica di Milano, e le testimonianze di esperienze realizzate nella Paglieri, nel Gruppo Lombardini (grande distribuzione) e in Adecco, leader mondiale nei servizi di gestione delle risorse umane. La conferenza del 1° giugno è stata dedicata a "Commercio elettronico e Pmi". Vi hanno preso parte Claudio Demattè, Presidente di SDA-Bocconi, e Pier Franco Camussone, direttore Area Sistemi Informativi SDA Bocconi, che hanno illustrato i risultati di una ricerca sul tema, condotta in collaborazione con Smau, mentre alcune esperienze concrete sono state portate dal Gruppo GS Carrefour Italia, da Carisbo e da Zivago (Librerie Feltrinelli-Gruppo Editoriale L'Espresso). "L'Impresa nell'e-business: strumenti virtuali per un business reale" è stata la conferenza organizzata da Smau in collaborazione con Cefriel, il Centro per la Ricerca e la Formazione in Ingegneria dell'Informazione del Politecnico di Milano. Il presidente del Centro, Maurizio Dècina, ha fornito dati sulla diffusione dei terminali "retematici" (Pc, ma anche altre apparecchiature per utilizzo di Internet, o Internet appliances) e su altri aspetti dell'era della new economy, come l'e-commerce, che giustificano la definizione di Internet come "rivoluzione dell'ubiquità". Ai lavori, coordinati da Alessandro Degli Occhi, direttore della rivista "Networking", sono intervenuti esponenti della società di consulenza Mate, di Selecta, operante nei servizi stampa per le aziende, dell'Enea, e di iD2 Technologies attiva nei sistemi di sicurezza. L'evoluzione delle attività industriali alla luce della new economy è stata analizzata nella conferenza svoltasi il giorno conclusivo della rassegna e organizzata da Smau e Poliedra, il centro di conoscenza e di formazione del Politecnico di Milano che opera per migliorare i processi di interazione fra mondo accademico e mondo del lavoro. Alla conferenza, sul tema "Ripensare il mondo della progettazione, produzione e gestione della catena logistica in funzione della New Economy", coordinata da Adriano de Maio, rettore del Politecnico di Milano e presidente di Poliedra, hanno preso parte, illustrando risultati di ricerche ed esperienze, esponenti dell'Università di Parma, di Marconi Mobile, di Viet Italia, che ha descritto l'esperienza di una media impresa, e del Forum Tecnologie dell'Informazione, che ha sottolineato, attraverso i dati di una recentissima ricerca, il tema della sicurezza in rete. Ad una rassegna di applicazioni ed esperienze sono poi stati dedicati più di cento workshop specializzati, organizzati da aziende leader di informatica e telecomunicazioni, da associazioni professionali come l'Adico (Associazione dei Direttori Commerciali e di Marketing), l'Aidp (Associazione Italiana Direttori del Personale), o di categoria come l'Assolombarda e l'Anie, da società di ricerche e consulenza come GartnerGroup, Dun&Bradstreet, Deloitte&Touche, Ernst&Young, LogOn Technology Transfer, e da protagonisti del mondo della comunicazione come Il Sole 24 Ore. SmauImpresa è stata infine l'occasione per la presentazione dei risultati del 2° Osservatorio sulla criminalità informatica realizzato dal Forum per le Tecnologie dell'Informazione con la collaborazione di Smau e di Space-Università Bocconi, che fornisce una ricca statistica sugli attacchi informatici, dai virus agli hackers. 

DA OGGI CON JOBPILOT IL LAVORO SI CERCA CON IL TELEFONINO 
Milano, 14 giugno 2000 - Le offerte di lavoro di Jobpilot.it, il più grande sito europeo di ricerca e offerta di personale, sono disponibili anche grazie alla tecnologia Wap. Il servizio disponibile per tutti i possessori di un telefono cellulare Wap è stato infatti lanciato oggi da Jobpilot.it. Chiunque disponga di un cellulare dotato di tecnologia Wap, collegandosi all'indirizzo Wap.jobpilot.it può accedere direttamente al database delle offerte di Jobpilot e può cercare un'offerta di lavoro - per categorie e parole chiave - tra quelle pubblicate in Italia; può navigare tra le migliori offerte selezionate all'interno di Jobparade; utilizzare i servizi di MyJobpilot raggiungendo la propria homepage per verificare gli accessi delle aziende interessate al proprio profilo di ricerca registrato online. Jobpilot.it ha pensato anche a chi non dispone ancora di un telefono Wap: collegandosi al sito www.jobpilot.it  è possibile testare il servizio Wap grazie ad un simulatore. Seguendo il link presente in homepage si accede alla pagina del sito dedicata al Wap e in modalità 'demo' si può scoprire il funzionamento del Wap. "L'introduzione della tecnologia Wap per accedere ai nostri servizi - afferma Cipriano Moneta, country manager di Jobpilot.it - è una conferma della nostra costante attenzione agli utenti le cui esigenze evolvono insieme alle nuove tecnologie. - e continua - Tutti i nostri progetti si sono sviluppati e sempre più lo saranno in futuro in direzione di un servizio personalizzato all'utente. In questo periodo stiamo mettendo a punto numerosi nuovi servizi tutti caratterizzati da questa componente e crediamo che i nostri utenti lo stiano apprezzando". 

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