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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Luglio 2006
IMPORTANTE PASSO AVANTI NELLA BIONICA  
 
Bruxelles, 6 luglio 2006 - Alcuni ricercatori britannici hanno conseguito un importante passo avanti nella progettazione delle appendici protesiche. L´uso degli arti artificiali viene tradizionalmente limitato dal fatto che essi non hanno un contatto saldo con lo scheletro e quindi non sono così perfetti come potrebbero essere. Attraverso lo sfregamento, possono dare origine a piaghe da compressione e a dolore. Nel momento in cui si è riusciti ad agganciare fisicamente gli arti protesici "l´attacco" è migliorato, ma è rimasto un rischio di infezione. "Lo sviluppo di protesi per amputazioni che penetrano la cute e si ancorano alle ossa può condurre all´invasione opportunistica da parte di microrganismi e alla conseguente infezione, che può compromettere la vita dell´individuo", si legge in un nuovo documento, pubblicato sul "Journal of Anatomy", che descrive i nuovi progetti. I ricercatori hanno cercato in natura una soluzione adeguata al problema esaminando le corna dei cervi. "Le corna sono soggette a un carico estremo durante la stagione degli accoppiamenti, e nonostante ciò la barriera cute-ossa resta intatta", si legge nell´articolo apparso sul "Journal of Anatomy". Le nuove tecniche comportano il fissaggio di un´asta in titanio direttamente all´osso. Gli arti artificiali possono quindi essere attaccati all´asta. Le protesi intraossee transcutanee per amputazioni (Itap) consentono alla cute di formare "una guarnizione serrata fra l´impianto e i tessuti dell´ospite, per l´uso nelle protesi per amputazioni", eliminando le possibilità di infezione. L?équipe ha lavorato in collaborazione con la società Stanmore Implants per testare i nuovi progetti. Paul Unwin, amministratore delegato di Stanmore Implants Worldwide, ha parlato alla Bbc della nuova tecnologia e ha spiegato che "la mobilità del tessuto è un importante fattore; il tessuto non deve lacerarsi e staccarsi dal pezzo di metallo, per questo è necessaria una struttura sotto la pelle che consenta ai tessuti del derma di attaccarsi al metallo". "Ciò che abbiamo dedotto osservando le corna dei cervi è che i fattori che influiscono in misura rilevante sono la struttura, la forma e la porosità dell´osso", ha aggiunto. "Il tessuto si attacca mediante fibre lunghe che fungono da ancore che si agganciano direttamente al suo interno". Queste caratteristiche conferiscono alle corna sia stabilità sia resistenza all´infezione, caratteristiche che sono state trasferite ai nuovi impianti. Le prove effettuate sulle dita sono state incoraggianti, e le prove da condurre su porzioni di arto più estese inizieranno presto. Partendo dal presupposto che i risultati saranno positivi, l´équipe ritiene che le applicazioni commerciali potranno essere avviate entro cinque anni, consentendo a coloro che hanno perso un arto un movimento quasi completamente naturale. La ricerca in corso sul controllo muscolare, sempre presso l´Ucl, insieme a questa tecnologia potrebbe presto portare alla nascita del primo arto "bionico". Per ulteriori informazioni, consultare le pagine del Dipartimento di ingegneria biomedica dell´Ucl: http://www. Ucl. Ac. Uk/orthopaedics/centres/bmeunits. Htm Per leggere una descrizione dei nuovi sviluppi sul "Journal of Anatomy" visitare: http://www. Blackwell-synergy. Com/doi/abs/10. 1111/j. 1469-7580. 2006. 00595. X .  
   
   
DAY SURGERY, FIORE ALL’OCCHIELLO PER L’OSPEDALE DI TREVIGLIO  
 
Treviglio, 6 luglio 2006 - L’ospedale di Treviglio-caravaggio procede nel rimarcare la sua posizione di realtà organizzativa di riferimento in Lombardia, soprattutto nell’ambito della provincia di Bergamo, grazie in particolare all’attività in costante crescita delle metodiche chirurgiche. Oggi pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa presieduta dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera dr. Andrea Mentasti, è stata presentato l’andamento dell’attività del Day Surgery, “chirurgia di un giorno”, ovvero un innovativo modello di assistenza chirurgica in grado di conciliare l’efficienza nell’utilizzo delle risorse con l’efficacia clinica e la qualità. Si tratta in sostanza di un servizio che permette ai pazienti, per i piccoli interventi di chirurgia ambulatoriale da effettuare in sala operatoria, di evitare il ricovero ed essere dimessi nella stessa giornata. La possibilità clinica e organizzativa di effettuare tale tipologia di interventi è attiva da ben 3 anni a Treviglio, con la dotazione di otto posti letto e la possibilità di trattazione di diverse patologie, che interessano nello specifico sei aree: Chirurgia Generale, Chirurgia Plastica, Orl, Ortopedia, Urologia e Ginecologia. L’attività del Day Surgery svolta nel triennio 2003-2006 ha visto numerosi sviluppi e prevede ulteriori ampliamenti nel prossimo futuro. Ad oggi sono stati effettuati 3850 interventi chirurgici, 2600 interventi chirurgici amburiatoriali, 1500 prericoveri e 3000 medicazioni post-chirurgiche. Un servizio quindi che qualifica la modernità dell’organizzazione interna e della struttura ospedaliera, poiché comporta notevoli vantaggi per il paziente: si abbrevia la permanenza in ospedale aumentando il comfort e dimininuendo i rischi di complicanze legate alla degenza ospedaliera. Il Day Surgery riduce inoltre in modo rilevante i costi dell’ospedalizzazione, con conseguenti ed evidenti vantaggi di carattere economico e sociale. Presenti alla conferenza stampa anche il dr. Michele Tumiati, direttore sanitario dell’Azienda Ospedaliera di Treviglio-caravaggio, il dr. Giovanni Cavallari, chirurgo responsabile e il dr. Nunzio Piccolo, chirurgo (entrambi dedicati al Day Surgery dell’Ospedale di Treviglio-caravaggio) .  
   
   
32° CONGRESSO NAZIONALE DELLA SOCIETÀ ITALIANA DI AGOPUNTURA  
 
Milano, 6 luglio 2006 - Il tema congressuale, scelto dall’Assemblea degli Associati, riguarda la visione e l’impostazione con la quale intendiamo sviluppare questa medicina che ci appassiona: applicando gli schemi della Medicina delle Evidenze, ormai invalsi nella Medicina Occidentale, oppure secondo una visione tradizionale, nella quale salute e malattia mal si prestano alla standardizzazione, una pratica fondata sull’unicità del paziente, sull’irripetibilità del suo vissuto e del rapporto che lo lega al terapeuta? Il dibattito è aperto. Milano - 7 ottobre 2006. Palazzo delle Stelline. Corso Magenta, 61 .  
   
   
SEMINARIO SIA - SOCIETÀ ITALIANA DI AGOPUNTURA. CON PHILIPPE SIONNEAU “LA SINDROME FIBROMIALGICA”  
 
 Milano, 6 luglio 2006 - Il Seminario tratta una patologia di sempre più frequente riscontro nella nostra pratica clinica, dalle forme più fruste a quelle più conclamate. Philippe Sionneau ci illustrerà la sua esperienza, dedicando ampio spazio alla clinica e alla terpia agopunturistica e fitoterapica cinese di questa affezione. Inquadramento nosografico secondo la Medicina Occidentale e la Medicina Tradizionale Cinese. Trattamento con Agopuntura, Fitoterapia Cinese, Dietetica. Seminario in Francese. Traduzione sequenziale. Milano - 8 ottobre 2006. Presso So Wen - Viale delle Legioni Romane, 5. Milano. Http://www. Sia-mtc. It/congressi/xxvi/siacongresso2006. Pdf .  
   
   
EDIZETA PORTA I DOTTORI CLOWN AI BAMBINI SFORTUNATI DELLA BOSNIA  
 
Milano, 6 luglio 2006 - Il Gruppo Edizeta, editore di cinque testate specializzate (Autosupermarket, Camionsupermarket, Motosupermarket, Cantierissimo e Carellistica), contribuisce all´iniziativa umanitaria "Un sorriso. In Bosnia Erzegovina" organizzata dall´Associazione Il Piccolo Principe, che porterà 13 medici clown a curare e sostenere i bambini reduci dalla Guerra dei Balcani che si trovano negli orfanotrofi, nei campi profughi e negli ospedali. L´iniziativa verrà presentata mercoledì 12 luglio alle 10:30 nella sede del Gruppo Edizeta (in via Lussinpiccolo, 19 a Mestre - vicino all´uscita della tangenziale di via Miranese). Alla presentazione prenderanno parte, oltre ai dirigenti dell´Associazione Il Piccolo Principe e a quelli del Gruppo Edizeta, medici degli ospedali di Mestre e di Mirano, autorità e sponsor che collaborano per il buon esito di questa iniziativa. I medici clown porteranno materiale didattico e giochi ai piccoli pazienti e scambieranno informazioni con le strutture che li ospitano per continuare l´aiuto dall´Italia. Questa iniziativa contribuirà a migliorare la qualità della vita delle persone ricoverate, alleviando sofferenze, preoccupazioni, rassegnazioni e solitudini. I benefici psico-fisici della clown-terapia sono ampiamente documentati e portano a un aumento della frequenza cardiaca, a una maggiore ossigenazione, a un innalzamento delle difese immunitarie. Il Gruppo Edizeta è orgoglioso di partecipare a una simile iniziativa. .  
   
   
NONNI IN MOVIMENTO! ESERCIZIO FISICO QUESTO SCONOSCIUTO: BEN L’87% DEGLI ANZIANI ITALIANI NON SVOLGE ALCUN TIPO DI ATTIVITÀ  
 
 Milano, 6 luglio 2006 - Una giornata all’insegna della corretta attività fisica per i nonni italiani. L’appuntamento, promosso da Polident, brand da sempre attento alla salute e al benessere degli anziani, è per domenica 10 settembre a Milano, ai Giardini Pubblici “Indro Montanelli” di Porta Venezia. L’attività fisica equilibrata e controllata fa vivere gli anziani più a lungo e meglio, perché riduce i rischi di cardiopatie e osteoporosi, combatte il sovrappeso e contrasta ansia e depressione. “Numerosi studi hanno dimostrato che l’attività fisica regolare si associa ad un migliore stato di salute, sia nelle persone sane sia in quelle che soffrono di malattie cardiovascolari o di altre patologie come il diabete di tipo 2” commenta il prof. Michele Carruba, presidente della Società Italiana Obesità. “Queste considerazioni assumono particolare rilevanza nel caso delle persone anziane, che hanno tendenzialmente uno stato di salute più precario e sono generalmente poco propense ad impegnarsi in veri e propri sport, forse anche per pigrizia”. In effetti gli anziani italiani si muovono troppo poco. Spiega la dottoressa Isabella Cecchini, direttore del Dipartimento Ricerche sulla Salute di Gfk-eurisko: “Appena il 13% degli over 64 si dedica ad un po’ di movimento. Tra i pochi che si mantengono attivi, le attività preferite risultano la ginnastica in casa (7% dei casi) o in palestra (5%), seguite dal footing (2%). Il 9% delle persone si dedica all’esercizio più volte a settimana, e non manca chi pratica addirittura diverse attività. Si tratta però di numeri molto limitati, perché ben l’87% degli anziani non svolge alcun tipo di esercizio”. Eppure, per godere dei benefici effetti dell’esercizio fisico non è necessario essere atleti, né tantomeno fare grandi sforzi: gli specialisti raccomandano di svolgere 30 minuti di attività moderata, che equivalgono ad un consumo di circa 150 Kcal al giorno, facilmente raggiungibile anche nella vita quotidiana. Spiega Carruba: “I più comuni lavori domestici sono un’ottima occasione per bruciare energie, ma possono aiutare anche diecimila passi al giorno (ovvero camminare di buona lena per mezz´ora) o attività apparentemente più “tranquille” come il giardinaggio, il ballo o la ginnastica dolce”. Non bisogna inoltre dimenticare che l’associazione di un’attività fisica moderata con una corretta alimentazione è la strategia migliore per combattere sovrappeso e obesità, veri e propri flagelli della società occidentale. “In Italia, il 44% degli ultra - sessantaquattrenni risulta in sovrappeso, e il 16% addirittura obeso”, commenta Isabella Cecchini. Pur non potendo imputare esclusivamente all’esercizio fisico il fatto di essere o meno in sovrappeso, è però nota l’importanza di un’attività fisica regolare associata ad una corretta alimentazione per la prevenzione di sovrappeso e obesità. “Non dimentichiamo inoltre che gli effetti sono positivi anche a livello psicologico”, conclude Carruba. “Da un lato l’esercizio migliora il tono dell’umore e aumenta l’autostima; dall’altro uscire di casa per praticare attività all’aria aperta aiuta a conoscere nuove persone e mantenere una rete di rapporti sociali, riducendo gli spazi di solitudine tipici della terza età”. A maggior ragione, oggi, nell’ottica di una nuova terza età, vissuta più intensamente, con una vita sociale e di relazione attiva e stimolante, la tutela della propria salute deve diventare prioritaria. Ecco perché tutti gli anziani dovrebbero prendere la buona abitudine ad una moderata ma costante attività fisica. Proprio per tentare di avvicinare gli anziani a questo tipo di attività, Polident promuove “Nonni in Movimento!”, una giornata all’insegna dell’esercizio fisico che si terrà a Milano domenica 10 settembre, dalle 9. 30 alle 18. 30. Per tutta la giornata, un angolo dei Giardini Pubblici “Indro Montanelli” di Porta Venezia a Milano (proprio dietro il Museo di Storia Naturale) sarà dedicato ai nonni e all’attività fisica: istruttori diplomati Isef saranno a disposizione per insegnare gli esercizi di ginnastica più appropriati per gli anziani, anche attraverso dimostrazioni “pratiche” che coinvolgeranno direttamente il pubblico presente. La distribuzione di materiale informativo con semplici consigli su come mantenersi in buona salute e l’indicazione di qualche esercizio da svolgere senza difficoltà anche a casa aiuterà i nonni a mantenere la buona abitudine ad una vita più attiva. Una piccola spinta, un’iniziativa per incoraggiare i nostri anziani a vivere al meglio la loro terza e quarta età. .  
   
   
NUOVI TOP MANAGER INTERNAZIONALI PER TRANSITIONS OPTICAL  
 
Milano, 6 luglio 2006 - Transitions Optical, presente nel mercato nella tecnologia delle lenti fotocromatiche, prosegue nella crescita internazionale e affida il proprio sviluppo a una nuova struttura di Management. Dal 1° luglio Brett Craig ha assunto il nuovo incarico di Chief Operating Officer (Coo) per Transitions. In questo nuovo ruolo Brett sarà responsabile dello sviluppo strategico globale delle attività di marketing, commerciali e produttive, assicurando la coerenza con i principali obiettivi di business e la loro implementazione. Brett Craig è entrato in Transitions nel 1999 come General Manager responsabile dei mercati dell’area Asia Pacifico e successivamente si è occupato del mercato Emea (Europe, Middle East, Africa) dove ha giocato un ruolo chiave nell’imprimere un ulteriore sviluppo alle vendite dell’area In precedenza, aveva ricoperto diversi incarichi manageriali nel comparto vernici del gruppo chimico Ppg. Brett Craig ha un Bs in Economics della Wisconsin University e un Mba della Cox School of Business - Southern Methodist University. Nuovo General Manager di Transitions Optical per l’area Emea (Europe, Middle East, Africa ) è Todd White, per diversi anni responsabile del settore fibre di vetro di Ppg Industries in Nord e Sud America. La leadership di Todd White, unitamente alla sua pregressa esperienza nel settore oftalmico come General Manager monomeri ottici, costituiscono un sicuro punto di forza nel suo nuovo ruolo. Entrato nel gruppo Ppg nel 1990, ha ricoperto diversi ruoli nel marketing e nelle vendite con crescenti responsabilità. White ha compiuto i suoi studi al Westminster College e ha un Mba della Duquesne University. .  
   
   
OGGI A VENEZIA 5° VENETO FOR YOU - OPERATORI DA TUTTO IL MONDO PER PRENOTARE LE NOSTRE OFFERTE TURISTICHE  
 
 Venezia, 6 luglio 2006 - Si apre oggi nel Padiglione 103 del Venezia Terminal Passeggeri, la quinta edizione di “Veneto for You”, Workshop Internazionale del Turismo nel Veneto, che sarà inaugurato dal vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia. Lo stesso Zaia, alle 12,30, terrà un incontro con i giornalisti per illustrare i contenuti dell’iniziativa e le prospettive della stagione turistica 2006. Veneto for You è organizzato dalla Regione e dal Centro Estero delle Camere di Commercio del Veneto nell’ambito del progetto Buy Veneto: é una vera e propria borsa dell’offerta turistica veneta, che vede la presenza di circa 470 operatori locali, che incontrano a 220 tour operators provenienti da 33 paesi di tutto il mondo, selezionati in collaborazione con le delegazioni estere dell’Enit. “L’iniziativa - sottolinea Zaia - nasce dalla volontà della Regione di offrire ai propri operatori turistici la concreta opportunità di proporre a importanti buyers internazionali la nostra straordinaria offerta. Il Veneto - ricorda il vicepresidente della Giunta veneta - è di gran lunga la prima regione turistica d’Italia, cresciuta anche lo scorso anno, quando sono stati registrati oltre 56,7 milioni di presenze, generate da quasi 12,5 milioni di arrivi. Le previsioni per il 2006 sono di un’ulteriore, consistente crescita. Nel Veneto - aggiunge Zaia - la spesa turistica supera gli 11 miliardi di euro, pari al 13,7 per cento di quella nazionale; il valore aggiunto turistico, secondo i dati del 2004, incide sull’economia regionale veneta per il 6,4% (superiore di 1,3 punti percentuali rispetto al dato medio nazionale), pari a circa 8 miliardi di euro, e rappresenta circa il 12,5 per cento del Pil turistico nazionale. Nei primi quattro mesi dell’anno corrente - dice ancora Zaia - c’è stato un incremento delle presenze straniere dell’11,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2005: risultati che testimoniano l’impegno dei nostri imprenditori e della Regione e del grande lavoro di squadra messo in atto”. In questa quinta edizione il “Veneto for You” sarà riservata particolare attenzione alla Germania, i cui cittadini sono i più affezionati ospiti della Regione e rappresentano circa un terzo dell’intero flusso turistico veneto. “In Germania - dice ancora Zaia - abbiamo puntato su un mercato di 90 milioni di potenziali turisti e abbiamo investito in campagne di comunicazione che stanno dando i primi frutti. Siamo una delle poche Regioni presenti ai mondiali di calcio in modo deciso e con un investimento di circa 2 milioni di euro. L’ingresso della nostra nazionale alla finale ci consentirà di tenere aperta una vetrina eccezionale fino alla finale di domenica prossima a Berlino”. .  
   
   
MIRÒ A TAORMINA TAORMINA, CHIESA DEL CARMINE, 8 LUGLIO – 1 OTTOBRE 2006  
 
Taormina, 6 luglio 2006 - Dopo “Futurismo in Sicilia”, che lo scorso anno ha ottenuto un eccellente successo di critica e di pubblico, Taormina Arte annuncia “Miro’ A Taormina”. In mostra, dal 7 luglio all’8 ottobre alla Chiesa del Carmine, una attenta selezione di ben 63 rarissime incisioni (litografie e acqueforti) dell’artista catalano Joan Mirò realizzate dal 1960 sino al 1980. La mostra è realizzata da Taormina Arte in collaborazione con la Galerie Maeght ed è personalmente curata da Isabelle Maeght. Il rapporto tra la Fondazione Maeght e Joan Mirò fu assolutamente unico. Com’è noto, il gallerista Aimé Maeght, oltre che amico intimo di Mirò, fu anche il suo mercante con l’esclusiva per tutta l’Europa sin dal 1947. Di questo rapporto inossidabile le opere di Mirò e in particolar modo le sue incisioni, realizzate appositamente per la Fondazione, rimangono una testimonianza unica e straordinaria. L’artista catalano infatti è il più rappresentato, sia all’interno che nei giardini del Museo, con di un numero veramente rilevante di opere, in particolare sculture, dipinti, arazzi e grafica. L’inaugurazione della Fondazione, nel 1964, per altro coincise anche con il vernisage della sua esposizione dal titolo Labyrinthe nel giardino del Museo, decorato con grandi sculture e ceramiche ancor oggi presenti. Anche una sala interna del Museo fu, in quella storica occasione, interamente dedicata alla sua pittura. La mostra di Taormina racconta la storia incredibile di questo sodalizio e l´evoluzione delle tematiche di Mirò attraverso una seguenza di opere che scandiscono questo ininterrotto percorso di anno in anno, sino al 1980. “Nato a Barcellona nel 1893, Joan Miró inizia la sua attività attratto dalla pittura dei fauve. Nel 1919 è a Parigi ed il rapporto con Picasso lo spinge verso il Cubismo che però presto abbandona per una più forte inclinazione al mondo visionario e surreale teorizzato da André Masson. Proprio in questa direzione si sviluppa il suo lavoro, caratterizzato da una sempre maggiore astrazione onirica. Attraverso i suoi straordinari e accesissimi segni grafici, le sue figure fantastiche e fortemente evocative, Miró offre un’interpretazione unica del Surrealismo, perché nei suoi lavori viene proposta una visione quasi fabulistica della realtà. Si tratta di una rappresentazione ricca di memorie e di voluti richiami all’inconscio, ma assolutamente leggera, fantastica e gioiosa. Mirò peraltro ha un rapporto speciale con le opere su carta ed infatti dichiara che la sua libertà può maggiormente espletarsi attraverso le litografie e le incisioni in generale. Le sue prime opere grafiche sono del 1929 per “l’Arbre des Vojageurs” di Tristan Tzara. Poi negli anni a venire è Georges Braque a spingere Mirò ad adoperare queste tecniche. Nel 1947 realizza la sua prima litografia a colori per il manifesto della mostra sul Surrealismo proprio alla Galleria Maeght. E’ da quel momento che comincia il rapporto con il gallerista poi fondatore del museo, un rapporto che lo accompagnerà sino agli ultimi istanti della sua vita a Palma di Maiorca nel 1983. Diplomato come disegnatore litografico, Aimé Maeght nel 1930 apre a Cannes una stamperia e, nel 1936, la prima galleria. Amico di Bonnard e Matisse, nel 1945, sposta la galleria a Parigi che diventerà negli anni a venire una delle gallerie d’arte più importanti nel mondo. Nel 1964 per esporre una parte della sua collezione inaugura la Fondazione Maeght. La Fondazione possiede oggi una delle più prestigiose collezione di arte moderna in Europa con un numero incredibile di dipinti, sculture, disegni e opere grafiche. Ogni anno registra quasi trecentomila visitatori nel suo Museo a Saint Paul de Vence. Oltre cento sono le mostre monografiche o tematiche realizzate dalla Fondazione dalla sua apertura sino ai nostri giorni, sia all’interno del Museo, sia nel resto della Francia o all’estero. Tra gli artisti di cui si contano il maggior numero di opere, proprio Mirò, Giacometti, Bonnard, Braque, Chagall, Léger, Kandinsky, Calder. La biblioteca del Museo, oltre a circa ventimila volumi di arte moderna, possiede la più importante collezione francese di libri d’artista. Riconosciuta dal Governo come istituzione di pubblica utilità, la Fondazione Maeght è un esempio unico di fondazione privata. Non dipende dall’amministrazione dei musei nazionali e non beneficia di alcuna sovvenzione pubblica. Catalogo edito da Silvana Editoriale. .  
   
   
MARIO SIRONI IL LINGUAGGIO ALLEGORICO 8 LUGLIO – 10 SETTEMBRE 2006 PIETRASANTA, CHIOSTRO DI SANT’AGOSTINO  
 
 Pietrasanta, 6 luglio 2006 - L’allegoria come chiave di lettura trasversale dell’esteso corpus di opere pittoriche di Mario Sironi, del suo parlare per simboli, per miti, per parabole. Un inedito approccio all’opera sironiana attraverso cinquanta dipinti, individuati tra gli anni Venti e la fine degli anni Cinquanta, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Pietrasanta, a cura di Claudia Gian Ferrari con la collaborazione di Andrea Sironi. La mostra si svolgerà nelle sale del Chiostro di Sant’agostino, da sabato 8 luglio sino al 10 settembre 2006. L’allegoria è una figura retorica mediante la quale un termine (denotazione) si riferisce a un significato più profondo e nascosto (connotazione), ovvero un racconto di carattere simbolico o allusivo. In questi termini viene definita l’allegoria da Antonio Marchese nel Dizionario di retorica e di stilistica (1978), ed è da questa definizione che prende spunto la possibilità di costruire un nuovo percorso attraverso le opere di Mario Sironi. Nel grande poema sironiano l’allegoria è uno strumento praticato con dovizia per narrare l’epopea dell’uomo moderno attraverso forme e parabole, leggende e mitologie dell’uomo antico, gettando così un ponte fra la contemporaneità e le radici classiche dell’umanesimo, fino a risolvere il tema o il soggetto dato senza scivolare nella retorica o nell’accademia. Guido Ceronetti, in un breve testo dedicato a Sironi, esprime, con il suo modo tagliente, una lettura estremamente aderente: “L’istinto del Valore, combinato con quello dell’Affinità, mi spinge infallibilmente verso Sironi, questo notissimo Sconosciuto. Sempre una sua pittura, qualche suo segno grafico, mi attraversano come un dito angelico, un brivido di conoscenza ulteriore. Forse il nome stesso – duro, chiuso, a forma di solido: Mario Sironi – è già luce improvvisa, perché con lui il contatto col grande si ristabilisce, la verità eterna e mutevole della visione è toccata. Sironi non ha mai scherzato con quel che faceva, giocare gli ripugnava come se già fosse barare. Non ha figure che mentiscono, colori vogliosi di piacere all’occhio. Vissuto, morto pazzo di verità, impone un rispetto assoluto. La sua arte è distante, non familiare, fraterna solo a chi sente, a chi cerca verità per mezzo della visione”. Accanto a “Melanconia”, tema ricorrente dell’artista, troviamo opere i cui titoli: “Solitudine”, “Lazzaro”, “La tragedia”, “Susanna e i vecchioni”, “L’aratro”, “I sette peccati capitali”, sino a “Debout les morts”, quasi un testamento morale, indicano come Sironi abbia usato abbondantemente questa struttura retorica per sviluppare di volta in volta tematiche o soggetti. “E’ con particolare soddisfazione – afferma l’assessore alla cultura Daniele Spina – che andiamo ad ospitare un percorso di tale valore artistico dedicato ad una delle figure più rappresentative del Novecento italiano. Una mostra che consentirà di avvicinarsi all’opera di Sironi attraverso una originale, quanto accattivante, chiave di lettura, quella dell’allegoria, entrando nel poema sironiano come privilegiati spettatori”. .  
   
   
57° PREMIO MICHETTI. LABORATORIO ITALIA A CURA DI PHILIPPE DAVERIO 29 LUGLIO - 3 SETTEMBRE 2006 PALAZZO S. DOMENICO E MUSEO MICHETTI, FRANCAVILLA AL MARE (CHIETI)  
 
 Francavilla al Mare (Chieti), 6 luglio 2006 - Sabato 29 luglio si inaugura nella storica sede del Palazzo S. Domenico e del Museo Michetti a Francavilla al Mare il 57° Premio Michetti dal titolo Laboratorio Italia, a cura di Philippe Daverio. Il presidente Vincenzo Centorame nel suo testo in catalogo esordisce: "Laboratorio Italia costituisce una delle maggiori scommesse di queste ultime edizioni del Premio Michetti, rappresenta una sfida importante per la vastità e l’articolazione della proposta e, soprattutto, per il suo porsi in un terreno altro rispetto alle ormai consuete “partite di giro” e dei riti abituali dell’arte contemporanea in Italia (…). Riteniamo di poter dire che Laboratorio Italia rompa le convenzioni e le abitudini alle quali siamo quasi costretti da una grancassa mediatica alla quale corrisponde una prospettiva sempre più asfittica. Il Premio Michetti continuerà a svolgere il suo ruolo autentico di ricognizione e di proposta soprattutto se non avrà paura di essere inattuale nell’audacia dei curatori e degli artisti che ospita". L´edizione odierna coincide con il sessantesimo anniversario del Premio ed è la mostra più grande degli ultimi vent´anni con un consistente numero di opere: più di 300 lavori per oltre 100 artisti. Il percorso è suddiviso in tre sezioni: la prima, De Rerum Natura, è una riflessione sulla natura anche nel suo incontro con la scienza e riunisce opere di artisti già noti come Agostino Arrivabene, Stefano Faravelli, Giuliano Mauri, Patrizia Medail, Laura Panno e Enrico T. De Paris; la seconda, Per una altra questione fotografica, è uno studio sulla luce e su come la fotografia diventi un pezzo unico quando è rielaborata: qui, tra gli altri, si trovano i lavori di Vincent Berg, Cristopher Broadbent, Anna Rosa Gavazzi e Marinellia Pirelli. La terza sezione, la più estesa, dal titolo Per una altra ipotesi classificatoria, è rappresentata da cinque gruppi etno-antropologici, sorti più che dalla volontà critica, dalla raccolta di percorsi eccentrici catalogati da Philippe Daverio. Il curatore, nelle vesti di ricercatore e antropologo, ha dato vita a una sorta di genetica della pittura, creando cinque diverse etnie, a seconda delle varie espressioni artistiche, gli Insubri-espressionisti, i Felsini-morbidi, gli Etruschi-materici, gli Adriatici-bizantini e i Mediterranei-barocchi. Questa parte comprende numerosi artisti tra cui Cesare Berlingeri, Raffaele Bueno, Momò Calascibetta, Pirro Cuniberti, Beppe Gallo, Marcello Jori, Alejandro Kokocinski, Giovanni Ragusa, Luca Sacchi Gracco, Fabius Tita e Alessandro Verdi. In mostra è possibile ammirare un consistente nucleo di opere su tela, sculture, installazioni, ceramiche, vetri e fotografie. L´attenzione alla distinzione semantica dei linguaggi è stata particolarmente curata: il Premio intende ridefinire ciò che oggi è pittura, scultura, fotografia, e riportare nell´ambito delle arti maggiori il vetro e la ceramica. “Il panorama attuale delle arti visive in Italia - precisa Philippe Daverio - è nella sostanza costituito da quattro aree ben distinte: un olimpo sancito dalle aste internazionali, alcuni artisti diventati con gli anni emeriti, una vasta produzione di giovani artisti con notevole e regolare produzione, un schiera più misteriosa di artisti nascosti nei meandri della società ma nondimeno portatori di innovazioni estremamente interessanti. L’intenzione è di portare all’attenzione del pubblico questa ultima categoria, costituita non solo da percorsi ancora sperimentali e in divenire ma anche di evoluzioni professionali accertate, riconosciute da collezionisti nazionali e internazionali. I criteri di selezione, vista proprio la tipologia indagata, non hanno potuto essere quelli usati abitualmente dalla critica tradizionale, sono stati così utilizzati parametri più vicini a quelli della antropologia culturale, in base ai quali la sommatoria degli elementi stilistici ha determinato raggruppamenti raccolti in base ad informazioni trasversali ottenute del mondo della cultura. Si sono evidenziati quasi automaticamente cinque gruppi, definiti non secondo scuole o consorterie ma attorno a tribalità antiche che sicuramente nella penisola sopravvivono così come sopravvivono le abitudini linguistiche e alimentari. L’italia in questo modo si suddivide, ed è ovviamente una divisione più ludica o concettuale che effettiva, in insubri, felsini, adriatici, etruschi e tirreni. Ciò che è apparso straordinariamente intrigante è che ognuno di questi gruppi esprime uno stile linguistico con un senso di autonomia fortemente distinguibile". Il Premio Michetti, il più antico in Italia dopo la Biennale di Venezia, quest´anno ospita la mostra 13x17www. Padiglioneitalia, un interessante stimolo che ha gettato le basi per una nuova visione dell´arte contemporanea in Italia. Le opere raccolte sono realizzate da artisti di spicco del panorama nazionale e internazionale, a cui si affiancano nomi meno noti al grande pubblico. La manifestazione, sostenuta da Philippe Daverio, è nata dalla protesta della scomparsa del Padiglione Italia dalla Biennale di Venezia 2005. In quell’occasione tutti gli artisti erano stati invitati a essere presenti nella Chiesetta di San Gallo, con un lavoro il cui unico vincolo era la misura di 13x17 cm: una sorta di “ex voto” concepito come reazione a un sistema che non dimostrava rispetto per la produzione artistica nazionale. La risposta è stata corale e il progetto si è rivelato un segno visibile della forza della creatività dell´arte contemporanea italiana. Questa sorta di censimento è diventato per Philippe Daverio lo spunto di uno studio delle diverse tendenze ed espressioni artistiche fino alla catalogazione etno-antropologica. Il concetto dell´allestimento del Premio Michetti è rivisitato nell´ottica della cultura barocca e dell´ambientazione totale, in modo da consentire alle opere di essere partecipi di un tutto. Il Premio Michetti verrà conferito da una giuria il 29 luglio, giorno dell´inaugurazione: l´opera che si aggiudicherà il primo premio verrà acquisita dalla Fondazione Michetti ed entrerà a far parte della collezione permanente. Accompagna la mostra un catalogo edito da Vallecchi Editore con testo di Vincenzo Centorame, presidente della Fondazione Michetti, presentazione e interventi per ogni gruppo antropologico di Philippe Daverio. .  
   
   
ARTE E MUSICA A BRACCETTO AL MIC DI FAENZA  
 
Faenza, 6 luglio 2006 - Il Museo Internazionale delle Ceramica in Faenza si presta anche come un meraviglioso palcoscenico per ospitare concerti e spettacoli. Sentire riecheggiare le note di un violino, di una chitarra, di un sassofono e di un pianoforte fra le opere d’arte in esso contenute è una sensazione unica. Nel corso del mese di luglio, che si preannuncia assai intenso, saranno ben 5 i concerti in programma, realizzati grazie alla preziosa collaborazione di realtà musicali della regione. Prima di ogni concerto, ore 20, il Mic organizza visite guidate gratuite dell’importante sezione dedicata al Novecento faentino, italiano ed europeo aperta recentemente. Sarà così possibile ammirare e comprendere una collezione di opere uniche, circa 500, che va da Piero Melandri, Francesco Nonni, Carlo Zauli, Ivo Sassi, Ettore Sottsass, Salvatore Fancello, Lucio Fontana a Picasso, Matisse, Chagall, per citare solo alcuni degli artisti presenti. Ecco il calendario dei concerti, sempre anticipati dalla visita guidata. I primi due appuntamenti rappresentano le tappe faentine dell’Emilia Romagna Festival: 6 luglio Accademia I Filarmonici con il flautista di fama internazionale Massimo Mercelli; 11 luglio pianoforte solo con il francese Hugues Leclère. Il 13 luglio verrà celebrato Mozart, nel 250° anniversario della nascita, riproponendo alcuni celebri brani in chiave jazz. Infatti, nell’ambito dell’edizione 2006 del Festival Internazionale del Sassofono il Mic ospita il concerto “Mozart in Jazz”. Il 17 luglio sarà la volta del concerto “In Contemporanea”, con una formazione internazionale formata da musicisti di primo piano del panorama artistico mondiale. Chiude la programmazione musicale, il 26 luglio, la Fondazione Musicale Ino Savini, con un concerto di Pianoforte/percussioni. Tutti i concerti avranno inizio alle ore 21. 15. .  
   
   
MUSICA IN GALLERIA 2006 SERIE DI CONCERTI NELLE MINIERE DI MONTENEVE E RIDANNA  
 
Bolzano, 6 luglio 2006 - Avrà inizio venerdì 7 luglio, alle ore 21,00, presso il Museo delle miniere di Ridanna la serie di appuntamenti musicali denominata “Musica in galleria 2006” nel corso della quale si esibiranno alcuni gruppi musicali di prestigio. La serie di appuntamenti sarà inaugurata domani, venerdì 7 luglio, dal quartetto di sassofoni torinese composto da Diego Borotti, Diego Maschera, Marco Tardito e Roberto Regis, una tra le più interessanti formazioni a livello europeo. Il concerto avrà luogo in un suggestivo anfiteatro a cielo aperto nell’ambito della struttura museale di Ridanno – Schneeberg, si consiglia quindi di portare abbigliamento caldo. I prossimi appuntamenti della serie Musica in galleria 2006 avranno luogo il 18 ed il 28 luglio, il 4 ed il 18 agosto. Telefonico 0473 656 364 .  
   
   
LA FOX, I GIOVANI ARTISTI E LA MUSICA ANCORA INSIEME  
 
 Verona, 6 luglio 2006 - Fin dal suo debutto, avvenuto lo scorso anno, la Volkswagen Fox ha scelto di sostenere l’arte e la creatività dei giovani. A livello internazionale, disegno, architettura, decorazione ma anche cucina creativa, hanno accompagnato i primi passi della compatta Volkswagen. Si tratta di un’auto che per le sue caratteristiche identifica quella libertà di movimento, e quindi di azione, prerogativa fondamentale per qualsiasi forma di espressione artistica. In Italia per la Fox è stato poi scelto un abbinamento con un’altra forma di arte molto importante ed espressiva: la musica. Nell’ambito del Project Fox, il modello ha sposato la causa dei giovani artisti emergenti diventando, già nel 2005, la vettura ufficiale del casting de “I miti della Musica” Volkswagen. La positiva esperienza dello scorso anno si è ripetuta all’inizio di giugno. La Fox è stata quindi testimone di un’altra grande kermesse musicale di due giorni in cui 80 nomi emergenti, tra gruppi musicali e solisti, si sono esibiti per conquistare una chance di celebrità. Teatro della “sfida” è stato il Roxy Bar di Red Ronnie a Bologna, e in palio c’era, come nel 2005, la possibilità di esibirsi sul palco de “I miti della musica” al prossimo Motor Show 2006. Nel corso delle due giornate, la partecipazione di nomi noti del mondo della musica ha sottolineato l’importanza crescente dell’evento. Particolarmente apprezzata dai giovani artisti è stata la presenza di Giuliano Boursier, produttore e attuale manager del cantante Luca Dirisio, che ha assistito a tutte le esibizioni dispensando consigli e preziosi suggerimenti tecnici. Molto gradita è stata anche la visita della cantante Dolcenera che oltre a essersi esibita interpretando alcuni brani del suo repertorio, ha interagito con i giovani invitandoli a portare avanti con convinzione la loro passione e a non mollare mai: una filosofia di vita che viene promossa anche dallo stesso Project Fox. Negli studi del Roxy Bar, durante il casting si sono visti anche il cantante Paolo Belli e il comico Gianni Fantoni che si sono intrattenuti con gli artisti emergenti. Esaurito il casting, ora l’obiettivo si sposta sul Motor Show di Bologna dove i migliori 40 artisti selezionati si esibiranno sul palco de “I Miti della Musica” Volkswagen. Quattro esibizioni al giorno dal vivo animeranno il Quadriportico, cuore pulsante del Motor Show, dove non mancheranno anche nomi di spicco della musica. .  
   
   
GOLF - INIZIATI I TRICOLORI PULCINI/E AL GOLF CLUB VARESE  
 
Minano, 6 giugno 2006 - Sul percorso del Golf Club Varese sono iniziati i Campionati Nazionali Pulcini/pulcine. Nel torneo maschile guidano la classifica con 71 colpi Corrado De Stefani (Biella) ed Emanuele Sesia (Torino) seguiti con 73 da Stefano Munnia (Garlenda), Giorgio Bossi (La Rossera) e Riccardo Zucchetti (Ogliata) con 74 da Matteo Manassero (Gardagolf). Nel campionato femminile ottimo 72 della laziale Federica Maria Costantini (Le Querce) che ha lasciato a sette colpi Emma Sticca (Menaggio) e Giulia Minetto (Brianza), Al quarto posto con 80 Eugenia Ferrero (Torino). I due tornei si svolgono con formula medal sulla distanza di 54 buche. Dopo 36 buche verrà effettuato il taglio che lascerà in gara i primi 48 classificati nel campionato pulcini e le prime 24 in quello pulcine. Mcgregor Trophy: Claudio Viganò 19° - L’azzurro Claudio Viganò è 19° con 75 colpi dopo il primo giro del Mcgregor Trophy, torneo riservato agli under 16 che si disputa al Worthing Golf Club di Worthing, in Inghilterra. Al 40° posto con 77 Valentino Dall’arche, al 71° con 80 Luca Gobbi, alL’80° con 81 Matteo Massitti. In vetta alla graduatoria con 68 Liam Brance, subito dietro con 70 Oscar Sharpe, Matt Johnson e Jonathan Davies. .  
   
   
GOLF - MOLINARI, CANONICA E TADINI ALL’EUROPEAN OPEN IN IRLANDA  
 
Milano, 6 luglio 2006 - Francesco Molinari, Emanuele Canonica e Alessandro Tadini partecipano al The Smurfit Kappa European Open (6-9 luglio), torneo dell’European Tour che si disputa al The K Club di Straffan, in Irlanda, lo stesso percorso dove è in programma dal 22 al 24 settembre la Ryder Cup. Nel field Retief Goosen, Padraig Harringron, Colin Montgomerie, Darren Clarke, Michael Campbell, Angel Cabrera e Thongchai Jaidee. Il montepremi è di 3. 472. 719 euro: il vincitore riceverà 579. 792 euro. Challenge Tour In Scozia - Il Challenge Tour fa tappa in Scozia per lo Scottish Challenge (6-9 luglio), al Murcar Golf Club di Aberdeen. Cinque gli italiani presenti: Andrea Maestroni, Alessio Bruschi, Marco Bernardini, Marco Crespi e Marco Soffietti. Il montepremi è di 200. 000 euro dei quali 32. 000 andranno al vincitore. Tra i possibili protagonisti gli inglesi Marcus Higley e Gareth Davies, il gallese Kyron Sullivan e lo scozzese David Drysdale. Alps Tour Con Giampaolo Zanol - Giampaolo Zanol sarà l’unico italiano in campo nell’Open International du Haut Poitou (7-9 luglio), torneo dell’Alps Tour in programma al Golf du Haut Poitou a Saint Cyr in Francia. Il montepremi è di 40. 000 euro. Attenzione focalizzata sui francesi Jean Nicolas Billot e Julien Xanthopoulos, che sono nell’ordine ai primi due posti della money list. U. S. Pga Tour: Tiger Woods Al Western Open - Dopo il taglio subito nell’U. S. Open, Tiger Woods torna in campo nel Cialis Western Open (6-9 giugno) sul tracciato del Cog Hill G&cc a Lemont, nell’Illinois. Il montepremi è di cinque milioni di dollari con prima moneta di 900. 000 dollari. Qualificato il field che comprende Phil Mickelson, Vijay Singh, Davis Love Iii, Adam Scott, Mike Weir, Trevor Immelman e Jim Furyk campione uscente. Lpga Tour In Match Play - Sessantaquattro tra le migliori giocatrici del Lpga Tour si affrontano nel Hsbc Women’s World Match Play Championship all’ Hamilton Farm Golf Club di Gladstone, nel New Jersey, con un montepremi di 2. 000. 000 di dollari. Favori del pronostico per Annika Sorenstam, ma la formula match play a eliminazione diretta può riservare molte sorprese. Tra le possibili vincitrici Paula Creamer, Juli Inkster, Lorena Ochoa, Se Ri Pak, Karrie Webb, Michelle Wie e Marisa Baena, campionessa uscente. Nel primo turno la Sorenstam avrà di fronte la thailandese Virada Naripathpongpom. Campionato Di Doppio Pgai - Sul percorso del Salice Terme Golf & Country Club si svolge il Campionato di Doppio della Pga Italiana (6-7 luglio). Si gioca sulla distanza di 36 buche con formula quattro palle la migliore medal. Lo scorso anno si imposero Silvio Grappasonni e Alessandro Bandini, ma la coppia non potrà riproporsi per il forfait del primo. Bandini avrà per compagno Paolo De Salvatore. Favorito il duo Alberto Binaghi/gianluca Baruffaldi, che vinse nel 2004, ma hanno le carte in regola per fregiarsi del titolo Massimo Florioli/stefano Reale, Andrea Zanini/nicolò Gaggero ed Emmanuele Lattanzi/gianluca Pietrobono. Attesa per le coppie formate da Pietro Molteni e dal figlio Gregory e per Giuseppe e Angelo Calì. .  
   
   
LA COPPA DEL MONDO TORNA A DAONE IL GOTHA DELL’ARRAMPICATA SULLA DIGA ENEL  
 
Bolzano, 6 luglio 2006 - Bisogna proprio vedere con i propri occhi …per credere. Raccontare a parole cosa succede allo Speed Rock, la Coppa del Mondo di arrampicata speed che si svolge in Valle di Daone ormai da quattro anni, non rende l’idea della particolarità e della difficoltà della competizione. Il campo di gara, se questo vocabolo ci è consentito, è costituito da un contrafforte della Diga di Bissina. È veramente impensabile come gli atleti riescano a salire in velocità su una parete praticamente liscia e dove i tracciatori, un po’ avari, posizionano pochissime e minuscole prese. La Coppa del Mondo fa tappa in Italia con l’unico appuntamento “speed” alla fine di luglio in Trentino, esattamente il 29 ed il 30, proponendo due giornate esplosive, come esplosivi sono i muscoli degli atleti, i migliori al mondo, quando c’è lo start. La parete è alta circa 85 metri e a guardarla dal basso fa veramente impressione, il percorso di gara non è così esteso, è di circa 26 metri, che i migliori lo scorso anno sono riusciti a coprire in 16”84, vale a dire con una velocità di 5. 85 km/h. Non si dimentichi che stiamo parlando della scalata di una parete perfettamente liscia e verticale! L’accesso del pubblico al parterre di gara, un ampio prato ai piedi della diga Enel di Bissina a 1800 metri di quota, è libero, e lo spettacolo è grande: gli atleti salgono in coppia su due percorsi paralleli partendo a 40 metri da terra, poi lo scatto in un duello di velocità, forza e resistenza, lottando contro la forza di gravità, in una bagarre col cronometro che accende l’entusiasmo. Il top, quando il climber raggiunge la cima, è scandito da un segnale acustico, poi l’atleta scende in velocità legato ad una fune di sicurezza. Due giornate di gare, il 29 ed il 30 luglio, da togliere il fiato, sia per la gara maschile che femminile, con le qualificazioni che promuovono i migliori 16 per gli ottavi. Il confronto poi si infiamma passando dai quarti alle semifinali e nell’incandescente finalissima. Durante l’arrampicata non c’è tempo per gli applausi, la tensione nell’aria è fortissima, poi a salita terminata l’esplosione di entusiasmo. Il dominatore incontrastato di questa disciplina è il russo Eugeny Vaytsekhovsky vincitore della Coppa del Mondo e del Campionato del Mondo 2005, ma anche del Campionato Europeo 2006 ed è attualmente secondo in Cdm. Lo scorso anno a Daone si è piazzato terzo nella giornata in cui il polacco Oleksy ha centrato la sua giornata sì. Tra le donne l’indonesiana Ethi Hendrawati ha fatto segnare il record in semifinale col tempo di 26”93, ma in finale è stata superata dall’ucraina Ryepko. Speed Rock prevede nel proprio programma anche la manifestazione Spiderkids per i più piccoli, un approccio all’arrampicata in tutta sicurezza. Info: www. Speedrock. It .