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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Luglio 2006
MESSAGGIO DEL MINISTRO LIVIA TURCO, AL PRESIDENTE DELLA LILT PROFESSOR FRANCESCO SCHITTULLI  
 
Roma, 10 luglio 2006 - Il Ministro Livia Turco, in occasione della presentazione del volume “Realizzare la qualità in oncologia medica – Guida per la redazione del Manuale di accreditamento all’Eccellenza” svoltosi 7 luglio 2006 a Roma, ha inviato un messaggio al Presidente della Lilt Professor Francesco Schittulli. Di seguito il testo integrale del messaggio. “Egregio Presidente, sono spiacente di non poter essere presente alla presentazione del volume “Realizzare la qualità in oncologia medica – Guida per la redazione del Manuale di accreditamento all’Eccellenza” a causa di sopravvenuti impegni istituzionali. Sarei stata particolarmente lieta di partecipare alla Vostra iniziativa per sottolineare l´attenzione che questo Ministero vuole riservare al tema dell’oncologia che rientra tra le grandi priorità del Servizio Sanitario Nazionale e costituisce il vero banco di prova dell’efficienza dell’organizzazione sanitaria del futuro in termini di miglioramento dell’assistenza, della ricerca e della prevenzione. I dati parlano chiaro: a fronte di un tasso di sopravvivenza in continuo miglioramento, il cancro rappresenta ancora la seconda causa di morte nel nostro Paese incidendo per il 30% circa sulla mortalità complessiva. E ogni anno vengono diagnosticati oltre 250. 000 nuovi casi di tumore che nel 2010 si pronostica arriveranno a 400mila. In media, attualmente, un uomo ogni tre e una donna ogni quattro hanno la probabilità di avere una diagnosi di tumore nel corso della vita media (0-74 anni). A tal fine è necessario porre in essere adeguate strategie di prevenzione perché la battaglia contro il cancro va affrontata non solo in termini di miglioramento di diagnosi e terapia ma anche e soprattutto agendo per ridurre i fattori di rischio. Prioritario, dunque, un “Patto” per una politica di prevenzione che veda il coinvolgimento di tutte le Istituzioni a vario titolo interessate. Punti di forza di questo accordo sono la qualità, la sicurezza, il rigore, la lotta agli sprechi. In particolare, la qualità è il principio trasversale che deve ispirare ogni atto sanitario ma anche ogni procedura gestionale e amministrativa. La qualità in sanità non riguarda, infatti, solo gli aspetti squisitamente clinici ma anche quelli connessi con una organizzazione e una catena di governo efficienti e in linea con gli obiettivi di salute prefissati. Nello specifico, la costruzione di Indicatori della Qualità Oncologica sarà un obiettivo prioritario nella realizzazione di reti oncologiche regionali, una esperienza che molte Regioni stanno avviando e che si propone una diffusione qualitativamente omogenea nel territorio regionale, secondo Linee Guida condivise, dei percorsi diagnostici-terapeutici. Vogliamo una sanità trasparente, efficiente, in cui siano valorizzati il merito, le competenze, le professionalità, i risultati raggiunti e in cui sia data piena fiducia ai medici e agli operatori sociali e sanitari. Grazie ai nostri medici e ricercatori l’Italia in campo oncologico ha, infatti, raggiunto risultati di grande rilievo in termini di diagnosi e terapia, come testimoniato dal tasso di sopravvivenza in costante crescita e dal miglioramento della qualità di vita del malato neoplastico. Oggi vi è una forte richiesta di attenzione per la qualità della vita e la consapevolezza delle differenze nell’accesso alle cure tra le Regioni del Centro-nord e quelle del Sud d’Italia nelle quali, ancora oggi, si imbatte chi è costretto a fare i conti con la patologia neoplastica, devono spingerci ad affrontare con determinazione il problema. Bisogna intervenire per valorizzare le eccellenze che vi sono, e sono tante, e correggere, assumendo scelte condivise con le Regioni, le lacune strutturali alla base di questa situazione. L’autosufficienza sanitaria del Sud è un obiettivo importante da raggiungere anche al fine di ridurre i flussi migratori verso il Centro Nord e per favorire la spendibilità di tutte le risorse del Mezzogiorno. Un ausilio in tal senso può essere rappresentato dallo sviluppo, in accordo con le Regioni, di sistemi di telemedicina e di teleconsulto. Ma quando si parla di cancro le questioni ancora aperte che meritano interventi importanti e per le quali si richiede un impegno costante e determinato sono tante perché se è vero che di questa patologia si muore sempre di meno, grazie al miglioramento in termini di diagnosi e terapie, è altrettanto vero che, conseguentemente, aumenta il numero delle persone che con essa convivono. Occorre, dunque, sviluppare l’assistenza territoriale e l’assistenza domiciliare integrata che costituisce un vero elemento di debolezza del nostro sistema che si appoggia ancora troppo sull’impegno insostituibile delle famiglie. Ma le criticità non finiscono qui: il numero di posti letto degli hospice è distante dalla copertura del fabbisogno potenziale, con le evidenti disomogeneità tra Nord e Sud del Paese. Inoltre, bisogna affrontare il tema del dolore e della sua cura favorendo l’utilizzo dei farmaci oppiacei attraverso ulteriori semplificazioni nella loro prescrizione prestando, in particolare, maggiore attenzione al dolore dei bambini che, come è dimostrato anche dalla scarsità di centri e servizi per la terapia del dolore in età pediatrica, non è adeguatamente tenuto in considerazione. Va poi potenziata l´informazione nei confronti dei cittadini e la sua efficacia. Viene infatti lamentata spesso difficoltà di orientamento e fatica ad entrare in possesso delle informazioni giuste, a sapere con certezza quale è la struttura più idonea alla quale rivolgersi, qual è il percorso più virtuoso. E questi enunciati sono solo una piccola parte dei temi su cui intendiamo intervenire con urgenza per dare ai cittadini e agli operatori un segnale della nostra volontà. In questo quadro la pubblicazione “Realizzare la Qualità in Oncologia Medica”, promossa dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, che analizza l’assetto organizzativo e gestionale dell’oncologia anche alla luce dei mutamenti intervenuti in questo settore della medicina negli ultimi anni, in cui l’attenzione non è più esclusivamente focalizzata sulla “cura” del malato ma anche sugli interventi di prevenzione volti alla tutela e salvaguardia della salute della persona sana, costituisce senz’altro un prezioso strumento. E’ dunque complimentandomi ancora per la vostra iniziativa che La prego di rivolgere a tutti i presenti il mio saluto con i migliori auguri di buon lavoro”. .  
   
   
SMILE 2006, EVENTO INTERNAZIONALE SULLA FORMAZIONE A DISTANZA IN CAMPO MEDICO: DEFINITA L’AGENDA DEI RELATORI. INTERVENTI QUALIFICATI DI RELATORI DA TUTTO IL MONDO. VERRANNO PRESENTATI CASI DI STUDIO INTERNAZIONALI: IL FUTURO DELLA FORMAZIONE DEI MEDICI È GIÀ INIZIATO.  
 
Sestri Levante, 10 luglio 2006 - E’ stata definita in via ufficiale l’agenda di Smile 2006, primo workshop mondiale sulla formazione a distanza in campo medico, al via il 14 settembre nella splendida cornice del borgo marinaro di Sestri Levante e organizzato da Amee (Association for Medical Education in Europe, www. Amee. Org), una delle principali associazioni internazionali operanti nella formazione medica con oltre 2000 professionisti da oltre 50 paesi, insieme con Giunti Labs (www. Giuntilabs. Com), società di Giunti Editore, leader europea nella produzione di tecnologie e servizi per l’eLearning. L’evento prenderà il via con una conferenza plenaria dedicata alla situazione attuale nel campo della formazione a distanza in campo medico, con gli interventi di David Cook della Clinica Mayo, di Allison Rossett della San Diego State University e di Fabrizio Cardinali, Ceo di Giunti Labs e vicepresidente di eLig, eLearning Industry Group. Sarà quindi la volta di un set di workshop paralleli, condotti rispettivamente da David Davies dell’Universaità di Birmingham (Efficacia dell’approccio eLearning), da Allison Rossett (Il mondo degli instructional designer, le nuove figure responsabili della creazione dei contenuti formativi multimediali), da Peter Green di Medbiquitous (L’importanza degli standard eLearning) e da Alessandro Buttà di Giunti Labs (I contenuti eLearning nella formazione medicale). Nel pomeriggio si terrà un’altra conferenza plenaria, in cui si passerà dalla teoria alla pratica, con la presentazione di casi reali di applicazione di tecnologie eLearning in campo medico: John Taylor parlerà dell’iniziativa R-iti (Radiology Integrated Training Iniziative), in cui il Sistema Sanitario Inglese ha previsto l’utilizzo della formazione a distanza per integrare e supportare il training dei radiologi del Regno Unito, Barbara Alessandrini di Izs (Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo) fornirà ragguagli sull’uso della Fad in campo veterinario, soprattutto nella prevenzione dei rischi di una pandemia, ed infine Marianne Falck di Astrazeneca offrirà il punto di vista di una grande casa farmaceutica. Il giorno seguente vi sarà un’altra serie di workshop paralleli che affronteranno le possibilità offerte dalle nuove tecnologie in campo formativo (per esempio Blog e Wikies, con John Sanders dell’Università di Leeds, il Mobile Learning e l’utilizzo di “computer indossabili” con Giancarlo Bo). La plenaria finale getterà un occhio sul futuro: sarà la volta di Ronald Harden di Ivimeds (International Virtual Medical School, il primo metacampus virtuale di scuole ed enti formativi in campo medico) e di Jeff Merrimann, Direttore del Progetto Oki (Open Knowledge Initiative) del Mit, Massachussets Institute of Technology. Un evento ricco, quindi, e di elevata qualità contenutistica, che si rivolge a tutti coloro che operano strategicamente, in ambito medicale, nel campo della formazione e dell’accrescimento delle competenze come valore competitivo aziendale, e a chi vuole cogliere ed implementare le opportunità offerte dal mercato dell’eLearning, con particolare riguardo ai nuovi strumenti tecnologici. .  
   
   
IL RICCIO DI MARE SVELA I SEGRETI DELL’ALZHEIMER SCOPERTE DALL’ISTITUTO DI BIOFISICA E DALL’ISTITUTO DI BIOMEDICINA E IMMUNOLOGIA MOLECOLARE DEL CNR LE BASI MOLECOLARI DELLE PLACCHE CHE CARATTERIZZANO LA DEGENERAZIONE CEREBRALE SENILE. LO STUDIO APRE LA STRADA A NUOVE PROSPETTIVE DI PREVENZIONE  
 
Roma, 10 luglio 2006 - Le responsabili dell’Alzheimer non sono, come si pensava, le fibrille che il Beta Amiloide (βA) forma sui neuroni dei malati, bensì aggregati più piccoli ma più temibili: oligomeri di βA. A evidenziarlo è uno studio condotto sull’embrione di riccio di mare dai ricercatori dell’Istituto di biofisica (Ibf) e dell’Istituto di biomedicina e immunologia molecolare “Alberto Monroy” (Ibim) del Consiglio nazionale delle ricerche di Palermo, coordinati da Pier Luigi San Biagio (Ibf) e Marta Di Carlo (Ibim). “L’alzheimer costituisce una delle grandi emergenze sociali e sanitarie di questi anni”, dice San Biagio dell’Ibf-cnr. “A livello neuropatologico, com’è noto, questa malattia è caratterizzata da una degenerazione del tessuto cerebrale, il quale viene ‘attaccato’ da placche senili il cui principale componente è il β Amiloide. Questo peptide è un prodotto del metabolismo cellulare e circola normalmente nei fluidi corporei, ma sui neuroni dei malati di Alzheimer può precipitare in forma di fibrille e di altri aggregati oligomerici, una sorta di fibrille più piccole e sottili”. Lo studio in vitro e in vivo attuato dai due Istituti del Cnr per evidenziare nuovi aspetti legati all’aggregazione di questa sostanza e alla sua incidenza patologica, mediante tecniche spettroscopiche e di scattering di luce, precisa San Biagio, “ha permesso di comprendere le basi molecolari del meccanismo di formazione delle fibrille (fibrillogenesi). Nell’osservazione in vivo effettuata sull’embrione di riccio di mare, il cui funzionamento cellulare da un punto di vista biochimico è simile a quello dei mammiferi, è emerso poi che i monomeri e gli oligomeri di βA producono un maggior numero di malformazioni negli embrioni rispetto alle fibrille e che talvolta arrivano a causare la loro morte cellulare (apoptosi). Questa ricerca, dunque, avvalora l’ipotesi che siano gli oligomeri più che le fibrille la causa primaria del disturbo; le fibrille possono anzi essere considerate un meccanismo di difesa messo in atto dall’organismo per ridurre l’azione tossica degli oligomeri”. I risultati della ricerca, che è stata pubblicata sulla rivista internazionale Faseb Journal Express del 3 luglio, costituisce un primo passo verso lo sviluppo di una possibile prevenzione primaria dell’Alzheimer. Obiettivi futuri saranno la comprensione dei meccanismi alla base dei processi neurodegenerativi messi in atto dagli oligomeri del β Aamiloide nell’uomo e l’identificazione dei meccanismi di attivazione della ‘morte programmata’, oltre all’individuazione di sostanze - farmaci, metalli o specifici peptidi sintetici - in grado d’interferire sulla formazione delle fibrille e agire come potenziali agenti terapeutici. .  
   
   
IL XII° CONGRESSO MONDIALE SUL DOLORE CRONICO CHIUDE CON UNA TAVOLA ROTONDA DEDICATA AI PAZIENTI GIA’ 800 CLINICI ED ESPERTI DEL DOLORE HANNO FIRMATO IL “MANIFESTO DI VENEZIA” IN DIFESA DEI MALATI CRONICI: FRA I PRIMI OBIETTIVI UNA RETE DI MONITORAGGIO DEL DOLORE  
 
Torino, 10 Luglio 2006 - Quattro giorni di lavoro intenso, fitto di incontri, seminari, occasioni di confronto e scambio di esperienze per i circa 600 partecipanti al Xii° Congresso Mondiale della World Society of Pain Clinicians (Wspc), durante i quali si è fatto il punto sullo stato del dolore cronico nel mondo e sui trattamenti terapeutici più efficaci, per soddisfare le aspettative, oggi spesso disattese, di molti milioni di persone. Al di là dei risultati scientifici, i giorni del Congresso sono anche stati il momento ideale per la presentazione del Manifesto Di Venezia Per I Diritti Del Paziente Con Dolore Cronico: un grido d’allarme collettivo rivolto dal mondo scientifico alle Istituzioni socio-sanitarie, che ha sinora aggregato oltre 800 sottoscrittori tra i clinici di tutte le specialità che si confrontano quotidianamente con il dolore nelle sue manifestazioni più radicali. Il Manifesto di Venezia esorta le Istituzioni a: riconoscere il dolore cronico come malattia sociale; rendere disponibili e rimborsabili tutte le categorie di farmaci per il trattamento del dolore; destinare fondi per la ricerca nel settore; promuovere appropriati programmi di formazione. Il Professor Diego Beltrutti, presidente della World Society of Pain Clinicians e presidente del Congresso, ha espresso grande soddisfazione per i risultati congressuali e per l’attenzione che al momento le Istituzioni paiono dedicare al tema del dolore. - Il passo fondamentale - ha sostenuto - è riuscire a comprendere che in certe condizioni, il dolore non rappresenta più un sintomo ma è a sua volta una malattia, che va curata come tale. Nei prossimi mesi - ha proseguito Beltrutti - affiancheremo alle pratiche istituzionali per la diffusione del Manifesto in ambito nazionale e comunitario, anche l’avvio di un’attività di sondaggio statistico e di “monitoraggio del dolore cronico”, che potrà fornire ad operatori e Istituzioni, una fotografia aggiornata e puntuale dello stato antalgico del Paese -. Grande attenzione è stata posta dal Congresso anche al confronto con il mondo dei pazienti. La Tavola Rotonda Voices Of Pain Patients Across Europe organizzata dalla Lega Italiana Contro il Dolore (Licd) con rappresentanti delle associazioni di pazienti provenienti da tutto il mondo, ha riunito classe medica e importanti associazioni di pazienti in un confronto diretto sul tema del dolore cronico, vissuto da due punti di vista fino a ieri diametralmente opposti, che oggi stanno progressivamente confluendo verso un unico obiettivo condiviso: la sconfitta della sofferenza inutile. Simona Sappia, Responsabile Cnamc (Coordinamento Nazionale Associazioni dei Malati Cronici) di Cittadinanzattiva (Tribunale dei Diritti dei Malati) e fra i partecipanti alla Tavola Rotonda, ha ampiamente condiviso l’approccio diretto e l’appello del Manifesto in favore dei malati cronici - ciò che stupisce però - ha fatto notare Sappia in un intervento - é che anche a fronte di mobilitazioni così vaste e trasversali di pubblici qualificati, il nostro ordinamento non abbia ancora recepito il fondamentale diritto dell’individuo a non soffrire, e anzi rimetta spesso in discussione anche gli attuali standard assistenziali, conseguiti a prezzo di lunghe e dure battaglie. - .  
   
   
MICROSCOPIO A RAGGI X RENDE POSSIBILE LA NANOVISIONE  
 
 Bruxelles, 10 luglio 2006 - Un gruppo internazionale di ricercatori ha utilizzato un microscopio a raggi X per la creazione di un´immagine tridimensionale di un nanocristallo. Le loro scoperte, riportate nella rivista "Nature", spianano la strada verso l´obiettivo fondamentale di ottenere immagini di singole molecole in azione, un risultato che avrebbe un immenso valore per i ricercatori nel campo delle nanotecnologie in tutto il mondo. Per molti anni gli scienziati dei materiali hanno usato microscopi ad elettroni per acquisire immagini dettagliate di oggetti e materiali. Tuttavia, se si ricorre a questo processo per visionare l´oggetto è necessario tagliarlo in strati estremamente sottili, azione che raramente è di facile esecuzione e che può alterare le proprietà del materiale in esame. Per contro, la capacità dei raggi X di penetrare più profondamente negli oggetti consente ai ricercatori di vedere le nanoparticelle in tre dimensioni senza distruggerle. Grazie ai recenti progressi registrati in campo tecnologico, adesso sono disponibili fonti di raggi X "duri" (quelli con lunghezze d´onda estremamente corte) che rendono possibili tali studi. I ricercatori dell´equipe coordinata da Ian Robinson dello University College London hanno applicato una tecnica chiamata imaging per diffrazione di raggi X coerente per creare un´immagine di una nanoparticella di piombo con un diametro di appena 750 nm. Quando i cristalli riflettono i raggi X, si formano strutture interessanti, che possono essere invertite matematicamente per realizzare un´immagine dell´oggetto in tre dimensioni. L´immagine ha rivelato non solo le facce piatte della particella, ma un difetto in corrispondenza del punto in cui il cristallo si era sviluppato dal suo substrato di vetro. I ricercatori osservano che la risoluzione raggiunta, 40 nm, può essere migliorata sviluppando sensori e strumenti ottici più precisi o fonti di emissione di raggi X più potenti. Quando ciò accadrà, i metodi descritti nell´articolo potrebbero essere estesi alla risoluzione atomica. In un articolo accluso, Eric D. Isaacs del Center Nanoscale Materials dell´Illinois spiega perché tali progressi in materia di imaging siano così importanti per i ricercatori nel campo delle nanotecnologie. Le proprietà meccaniche, elettriche e termodinamiche delle nanoparticelle sono determinate dalle loro superfici e dalle interfacce con altri materiali. Isaacs sottolinea che il collegamento di una singola molecola alla superficie di nanocristalli semiconduttori può modificare il loro comportamento elettronico ed ottico. "Per sviluppare materiali con proprietà utili, dobbiamo innanzitutto comprendere come queste proprietà siano correlate alla struttura atomica e alla composizione chimica della superficie", scrive il dottor Isaacs. "Robinson e i suoi collaboratori hanno compiuto un passo importante verso la realizzazione di potenziali microscopi a raggi X". .  
   
   
CONVEGNO INTERNAZIONALE SULLA BIOLOGIA RIGENERATIVA E L´INTERFACCIA BIO-NANO  
 
Bruxelles, 10 luglio 2006 - Dal 9 all´11 ottobre si svolgerà a Stoccarda (Germania) un convegno congiunto Biostar e Icbn sulla biologia rigenerativa e l´interfaccia bio-nano. Eminenti esperti presenteranno progetti pionieristici e tecnologie avanzate, mentre il vincitore del premio Nobel Robert Huber terrà una conferenza nel corso della sessione plenaria. Tra gli argomenti trattati figurano: rigenerazione di tessuti di sostegno, sistema cardiovascolare, vasi sanguigni, organi interni e cute; applicazioni cliniche dei prodotti per l´ingegneria dei tessuti; nanosuperfici che interagiscono con tessuti e cellule; interfaccia e nanomateriali biochimici; nano/microtecnologia e biosensori; targeting biologico. .  
   
   
RICERCA: AVVIATI RAPPORTI TRA CRO AVIANO E TORONTO (CANADA)  
 
Trieste, 10 luglio 2006 - Le comunità dei corregionali all´estero diventano strumento per promuovere la collaborazione in campo scientifico tra il Friuli Venezia Giulia e il Canada. È stata infatti una visita alla Famee Furlane di Toronto del presidente della Regione Riccardo Illy, svoltasi nel novembre dello scorso anno, a favorire l´avvio di una serie progetti comuni tra il Centro di Riferimento Oncologico (Cro) di Aviano (Pordenone) e l´Ontario Cancer Institut, il centro di ricerca sui tumori del Princess Margaret Hospital di Toronto. L´iniziativa sta adesso concretamente prendendo corpo. Una delegazione di medici e ricercatori del Cro, guidata dal direttore scientifico professor Paolo De Paoli, ha infatti vistato nei giorni scorsi i laboratori del Princess Margaret Hospital. Gli ospiti erano accompagnati da due esponenti di spicco della comunità friulana di Toronto: Julian Fantino, già capo della Polizia della città e attualmente responsabile della Protezione civile dell´Ontario, e Primo Di Luca, nativo di Codroipo, uno degli imprenditori italiani di successo in Canada. A suggerire forme di collaborazione con il Cro era stato proprio il presidente Illy che, assieme all´assessore regionale Roberto Antonaz, aveva partecipato nel novembre del 2005 a una serata promossa dal Ducato dei Vini Friulani, che per i 48 mila friulani del Canada svolge anche un´importante funzione per valorizzare la cultura friulana. Alla serata, che si era svolta nella sede della Famee Furlane di Toronto, avevano partecipato 800 ospiti e tra questi anche il ministro delle Politiche sociali dell´Ontario Sandra Pupatello, di ascendenze friulane per parte di madre (originaria di Morsano al Tagliamento). La serata aveva avuto uno scopo benefico. I fondi raccolti erano stati destinati, oltre che a favore della Villa "Leonardo Gambin", la casa di riposo della locale Famee Furlane, proprio alla ricerca sul cancro al Princess Margaret Hospital di Toronto. Durante una visita ai laboratori dell´ospedale, era stato lo stesso presidente della Regione Illy a suggerire la possibilità di instaurare rapporti tra l´Ontario Cancer Institute e il Cro di Aviano. Il quotidiano in lingua italiana "Il Corriere Canadese" ha dato ampio risalto in prima pagina alla visita della delegazione del Cro, che ha avuto lunghi e approfonditi incontri con i responsabili dell´Ontario Cancer Institute, in particolare con il direttore scientifico professor Padriag Warde, docente all´Università di Toronto. "Penso ci siano buone probabilità - ha spiegato tra l´altro al ´Corriere Canadese´ il professor De Paoli - di stabilire un rapporto duraturo con lo staff del centro di ricerca di Toronto: noi siamo uno degli otto centri specializzati nella lotta al cancro in Italia, e questo di Toronto è uno dei migliori del Canada, e lo dimostra la grande professionalità che questi medici stanno dimostrando con noi in queste giornate". "Potremmo collaborare - ha aggiunto De Paoli - nel campo della radioterapia, della sperimentazione dei farmaci, dell´oncologia molecolare: tutti settori trasversali alle varie tipologie tumorali. Per il momento noi siamo venuti qui, l´idea è poi di invitare loro a visitare il Centro di Aviano". In occasione della visita in Canada, i responsabili del Cro hanno anche illustrato le caratteristiche e l´attività del centro di Aviano in una conferenza alla quale hanno preso parte oltre 400 membri della comunità friulana di Toronto. .  
   
   
WORKSHOP SULLA TOSSICOLOGIA IN VITRO  
 
 Bruxelles, 10 luglio 2006 - La 14° edizione del workshop internazionale sulla tossicologia in vitro (Invitox 2006) si svolgerà dal 2 al 5 ottobre a Ostenda (Belgio). Obiettivo del workshop è riunire ricercatori e studenti provenienti dal mondo accademico e industriale per discutere i nuovi concetti della tecnologia "in vitro" e alcune delle sfide che rappresentano. Il programma scientifico comprenderà lezioni, seminari, comunicazioni originali e sessioni poster che verteranno sui seguenti temi: strategie volte a sviluppare marcatori molecolari sensibili e specifici (geni e proteine); uso della tecnologia cellulare avanzata; come rivolgersi a sottogruppi sensibili quali i bambini; ecotossicologia; sperimentazione di "endpoint" relativi ai principali effetti sulla salute umana; crollo endocrino ed effetti immuni. Il workshop è organizzato dalla Società europea di tossicologia in vitro (Estiv) in collaborazione con l´Istituto fiammingo per la ricerca tecnologica (Vito). Http://www. Invitox2006. Org/default. Asp . .  
   
   
POLMONITI INTERSTIZIALI CORRELATE AL FUMO E ISTIOCITOSI POLMONARE A CELLULE DI LANGERHANS  
 
 Milano, 10 luglio 2006 - Sergio Harari and Antonella Caminati ,U. O. Di Pneumologia e Terapia Semi-intensiva Respiratoria, Servizio di Fisiopatologia Respiratoria ed Emodinamica Polmonare, Ospedale San Giuseppe Afar, Milan, Italy. Il rapporto tra fumo di sigaretta e pneumopatie interstiziali (Interstitial Lung Diseases, Ild) non è ancora ben definito. La bronchiolite respiratoria (Respiratory Bronchiolitis, Rb), è caratterizzata dall’accumulo nei bronchioli respiratori di macrofagi con citoplasma ricco di granuli di pigmento antracotico ed è un’alterazione istologica di frequente riscontro in soggetti fumatori asintomatici. In alcuni soggetti fumatori le alterazioni non restano concentrate attorno ai bronchioli ma infiammazione e fibrosi interstiziale si estendono dagli spazi aerei agli alveoli circostanti; questo insieme di aspetti istologici è chiamato Rb-ild e generalmente si associa a sintomi clinici. La polmonite interstiziale desquamativa (Desquamative Interstitial Pneumonia, Dip) è caratterizzata da coinvolgimento panlobulare, fibrosi interstiziale da lieve a moderata, ed accumulo intra-alveolare di macrofagi antracotici. Gli aspetti istopatologici di Rb-ild e Dip possono in parte sovrapporsi, e le caratteristiche chiave per differenziare questi disordini sono la distribuzione e l’estensione delle lesioni anatomo-patologiche: bronchiolocentriche nella Rb-ild e diffuse nella Dip (la distinzione in alcuni casi resta comunque soggettiva). È stato suggerito che Rb, Rb-ild e Dip possano rappresentare stadi diversi dello stesso spettro di malattia causato da un’abnorme risposta ad uno stimolo irritativo costituito dal fumo di sigaretta; questa ipotesi è comunque oggetto di controversia. Anche l’istiocitosi polmonare a cellule di Langerhans è correlata al fumo di sigaretta ed è caratterizzata da proliferazione ed infiltrazione d’organo da parte di specifici istiociti detti cellule di Langerhans. Nonostante Rb, Rb-ild, Dip e istiocitosi polmonare a cellule di Langerhans siano considerate entità cliniche distinte, non è insolito trovare caratteristiche anatomo-patologiche tipiche delle diverse patologie nello stesso campione bioptico; questa concomitanza di aspetti rende la diagnosi istopatologica particolarmente difficile e richiede un attento e puntuale completamento anamnestico-radiologico per il raggiungimento della diagnosi definitiva. .  
   
   
INAUGURATI NUOVI REPARTI GASTROENTEROLOGIA E PNEUMOLOGIA DELL’OSPEDALE DI TREVISO: ASSESSORE TOSI  
 
Treviso, 10 luglio 2006 - Sono stati inaugurati il 6 luglio all´ospedale Ca´ Foncello di Treviso i nuovi reparti di Gastroenterologia e Pneumologia. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, l´assessore alle politiche sanitarie della Regione Veneto Flavio Tosi, il presidente della provincia Leonardo Muraro, il sindaco di Treviso Gian Paolo Gobbo e il direttore generale dell´Azienda Ulss 9 Claudio Dario. “Questi nuovi Reparti – ha detto Tosi – sono un esempio della positiva evoluzione della sanità veneta e trevigiana: sono, infatti, una moderna area di degenza omogenea creata sul modello ospedaliero anglosassone per entrambe le specialità, con i posti letto che possono essere utilizzati sulla base delle necessità della gastroenterologia o della pneumologia. Un esempio sicuramente da estendere ad altre realtà ospedaliere venete”. Il padiglione, realizzato in 10 mesi con un investimento di circa 1. 200. 000 Euro su un´area dell´ospedale dismessa in attesa di riqualificazione, è articolato in 10 stanze di ultima concezione - ospitanti un massimo di due ricoverati, tutte con bagno e climatizzazione centralizzata – 2 ambulatori, ampi spazi infermieristici, locali di disimpegno e cucina. La Gastroenterologia del Ca´ Foncello è un´unità operativa clinicizzata grazie alla convenzione con l´Università di Padova, il cui primario, professor Layos Okolicsanyi, è direttore della Scuola di specializzazione di Gastroenterologia e del Corso Master Epatologico dell´Ateneo patavino. E´ un centro di eccellenza a livello regionale in particolare per quanto riguarda la gestione endoscopica. Nel 2005 sono state eseguite 12. 900 prestazioni ambulatoriali a pazienti ricoverati o esterni. La Pneumologia, diretta dal dottor Giorgio Santelli, è un altra eccellenza del Presidio Ospedaliero trevigiano. Solo l´anno scorso ha contato oltre 19. 000 prestazioni ambulatoriali su pazienti interni o esterni, con una media annua di 1200 broncoscopie, 7000 esami respiratori annui e 7000 visite ambulatoriali. L´attività endoscopica non è solo diagnostica ma anche operativa, principalmente mirata al posizionamento di protesi ed alla rimozione di tumori. La diagnostica tumorale rappresenta l´80 per 100 dell´attività di Day Hospital. .  
   
   
TRIESTE: CORSI DI FORMAZIONE PER OPERATORI SOCIOSANITARI  
 
Trieste, 10 luglio 2006 - Le Aziende sanitarie regionali attiveranno, in forma singola od associata, 11 corsi di formazione complementare in assistenza sanitaria per operatori socio-sanitari (Oss) della durata complessiva di 400 ore, di cui 150 di teoria, 50 di rielaborazione/esercitazioni d´aula, 192 di stage/tirocinio e 8 di esame finale. Come stabilito oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alla Salute, Ezio Beltrame, i corsi saranno riservati ad operatori già in possesso di specifico attestato di qualifica o di un titolo equipollente. Le attività formative impegneranno presumibilmente 330mila euro a carico delle risorse regionali e saranno avviate entro il 31 gennaio 2007, così suddivise: 3 corsi per l´Area Triestina A. O. Ospedali Riuniti, 1 corso per l´Area Isontina Ass 2, 1 corso per l´Area Alto Friuli Ass 3, 1 corso per l´Area Udinese Ass 4, 2 corsi per l´A. O. Santa Maria della Misericordia, 2 corsi per l´Area Bassa Friulana Ass 5 ed 1 corso per l´Area Pordenonese A. O. Santa Maria degli Angeli. .  
   
   
SITI INDUSTRIALI AD ALTO RISCHIO: INDAGINE DEL CNR IN AUMENTO I TUMORI DEL FEGATO E DEL SANGUE. LO RILEVA UN’INDAGINE EPIDEMIOLOGICA DELL’ISTITUTO DI FISIOLOGIA CLINICA DEL CNR DI PISA E DELL’OSSERVATORIO DI EPIDEMIOLOGIA DELL’AGENZIA DI SANITÀ DELLA TOSCANA, RELATIVA AL PERIODO 1995-2000  
 
Roma, 10 luglio 2006 - L’indagine del Consiglio nazionale delle ricerche rileva che nell’area di Massa e Carrara la mortalità generale, tra il 1995 e il 2000, è stata più elevata di quella regionale. Particolarmente significative le differenze riscontrate nei maschi per tutte le cause di mortalità: nei due comuni, si sono registrati 391 decessi in più di quanti attesi sulla base della mortalità regionale. In eccesso anche la mortalità maschile per tutti i tumori (+170 decessi rispetto a quelli calcolati sulla mortalità regionale media), per le malattie dell’apparato respiratorio (+80), per la cirrosi epatica (+107), per i tumori del polmone (+61) e del fegato (+47). Risultano in eccesso anche le morti per cause più rare come le neoplasie della laringe (+17) e della pleura (+10). Nelle femmine, è risultata in eccesso la mortalità per cirrosi epatica (+40) e quella per tumore al fegato (+27). Lo studio - condotto dall’Unità di epidemiologia dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, in collaborazione con l’Osservatorio di Epidemiologia della Agenzia di Sanità della Toscana e pubblicata in questi giorni sulla rivista Epidemiologia & Prevenzione - conferma, quindi, uno stato di salute critico in un’area con siti industriali ad alto rischio dove sono documentate esposizioni occupazionali e ambientali. Rispetto all’indagine precedente condotta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sul periodo 1990-94, vi è una diminuzione statisticamente significativa dei decessi per tutte le cause e per numerose cause specifiche, ma vi sono aumenti significativi per i tumori del fegato in entrambi i sessi e del sangue soprattutto nelle femmine. “Come lo studio precedente”, osserva Fabrizio Bianchi, ricercatore dell’Ifc-cnr di Pisa e coordinatore della ricerca, “lo studio recente continua a registrare eccessi di mortalità prevalentemente nei maschi, indicativi soprattutto di esposizioni lavorative, mentre alcune cause risultate in eccesso anche nelle femmine sono indicative di possibili esposizioni ambientali, senza escludere il ruolo di fattori socio-economici e di stili di vita”. L’area presa in esame è infatti caratterizzata dalla lavorazione del marmo, dalla produzione e lavorazione del metallo, dalla fabbricazione di prodotti sia petroliferi raffinati sia chimici e dall’attività cantieristica navale. La zona industriale apuana, inoltre, comprendeva fino alla seconda metà degli anni ottanta un importante polo chimico, la cui dismissione si è resa necessaria in seguito a una lunga serie di incidenti iniziati nel 1978 e culminati il mattino del 17 luglio del 1988 con due esplosioni nel reparto di produzione del pesticida Rogor 3. Dopo dieci anni dalla chiusura degli impianti Anic-agricoltura e Farmoplant ed in attesa del completamento delle bonifiche, lo studio conferma nell’area dei comuni di Massa e Carrara un indice di mortalità più elevato rispetto a quella dell’intera regione. Nel periodo in esame, la popolazione residente nei Comuni di Massa e Carrara è in media di circa 134. 000 abitanti di cui 64. 000 maschi: i decessi sono stati 2. 281 a Carrara e 2. 268 a Massa e quelli avvenuti a causa dei tumori sono 841 a Carrara e 781 a Massa. Più delle cifre assolute, sono però significative le percentuali: rispetto ai decessi medi regionali, l’eccesso di mortalità maschile nell’area è di circa il 10%. Entrando in maggior dettaglio si rilevano indici di maggior mortalità maschile, rispetto alla media toscana, molto più ampi: per i tumori al fegato maggiori del 53% a Carrara e del 69% a Massa; per i tumori della laringe del 64% a Carrara e del 52% a Massa, per il tumore della pleura a Carrara del 131%. Tra le cause non tumorali nei maschi si va dal 60-67% di maggiore mortalità per malattie dell’apparato digerente a Massa e Carrara, soprattutto dovute a cirrosi epatica, mentre le malattie dell’apparato respiratorio sono risultate in eccesso dell’11% a Carrara e del 42% a Massa. Nelle femmine ha acquistato significatività statistica l’eccesso per il tumore al fegato (59% in più rispetto alla media regionale registrato a Massa, non significativo a Carrara). Tra le cause non tumorali femminili è confermato l’eccesso statisticamente significativo sull’intera area in particolare per la cirrosi epatica (22% in più a Carrara e 97% in più a Massa). “Questo studio”, afferma Fabrizio Minichilli (ricercatore dell’Ifc-cnr e primo autore dell’articolo scientifico), “rafforza l’ipotesi di un legame tra esposizioni occupazionali e alcune cause di morte, anche se non si può escludere un contributo di esposizioni di tipo ambientale. Per la cirrosi epatica sembra ipotizzabile un legame con gli stili di vita e i fattori socio-economici. Tutti i dati confermano l’effetto negativo sulla salute umana di esposizioni occupazionali e ambientali in popolazioni residenti in aree con impianti industriali ad alto rischio”. L’effetto avverso sulla salute è accentuato nelle aree più deprivate sul piano socio-economico. “I risultati emersi dallo studio”, concludono gli autori, “richiamano la necessità di intraprendere azioni di promozione della salute mirate alla modifica degli stili di vita a rischio, al miglioramento socio-economico e a mantenere un controllo costante sull’ambiente, anche mediante una sorveglianza epidemiologica e ambientale in grado di verificare gli effetti degli interventi di bonifica in corso”. .  
   
   
MOSTRA-CONVEGNO "WORLD OF HEALTH IT"  
 
Bruxelles, 10 luglio 2006 - Dal 10 al 13 ottobre Ginevra (Svizzera) ospiterà "The World of Health It conference and exhibition 2006", mostra-convegno sul mondo delle Ti (tecnologie dell´informazione) sanitarie. Nel corso di quattro giornate la manifestazione riunirà medici, amministratori, utenti dell´informazione sanitaria oltre ad autorità pubbliche e responsabili politici pertinenti provenienti da tutta Europa e dal Medioriente, nel tentativo di colmare il divario tra le politiche pubbliche e le realtà dell´applicazione quotidiana dell´assistenza sanitaria attraverso le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic). Rappresentanti di spicco dei principali organismi mondiali offriranno approfondimenti sulle tendenze emergenti, mentre direttori, operatori professionali e tecnici forniranno casi di studio, suggerimenti e soluzioni. I partecipanti avranno inoltre l´opportunità di creare collegamenti di rete e stabilire contatti nel settore. Un totale di dieci organizzazioni coordinerà l´iniziativa, tra le quali la Dg Società dell´informazione e mezzi di comunicazione della Commissione europea e l´Organizzazione mondiale della sanità. .  
   
   
BUON COMPLEANNO, DOLLY  
 
Bruxelles, 10 luglio 2006 - A prima vista, la pecora di razza Finn Dorset nata al Roslin Institute (Scozia) il 5 luglio 1996, non aveva nulla di straordinario. Eppure questo agnellino sarebbe diventato la pecora più famosa del mondo; la sua esistenza, infatti, ha innescato un dibattito che, a dieci anni di distanza, non accenna ancora a smorzarsi. A rendere speciale questa pecora è stato il modo in cui fu creata: per la prima volta nella storia, gli scienziati riuscirono a clonare con successo un mammifero da una cellula adulta. Poiché la cellula in questione era stata prelevata da una ghiandola mammaria, la pecora venne chiamata Dolly, come la famosa cantante country e western Dolly Parton. Dolly venne creata attraverso un processo chiamato trasferimento nucleare cellulare somatico. Il nucleo (la parte della cellula che contiene il Dna) fu prelevato da una cellula uovo e sostituito con un nucleo estratto dalla cellula della ghiandola mammaria della pecora donatrice. La cellula così ottenuta fu poi stimolata in modo da indurne la divisione. Dopo alcuni giorni, l´agglomerato di cellule formatosi venne trapiantato nell´utero della madre surrogata. L´annuncio della nascita della pecora Dolly fu accolto con reazioni diverse. All´entusiasmo di alcuni per le implicazioni che questo evento avrebbe avuto per la cura di malattie degenerative e forme tumorali, fecero da contraltare i timori espressi da altri, tra cui figurava la preoccupazione che questa nuova tecnologia avrebbe potuto essere utilizzata per clonare dittatori. Quando venne a conoscenza di Dolly, la Commissione europea deferì immediatamente la questione al suo gruppo di consulenti per l´etica della biotecnologia, che raccomandò che, se da un lato l´Ue deve incoraggiare la ricerca etica nelle aree correlate alla clonazione, dall´altro deve vietare qualsiasi tentativo di creare un clone umano trasferendo il nucleo di una cellula adulta o embrionale in una cellula uovo ("clonazione riproduttiva"). Il gruppo aveva inoltre precisato che, se anche si clonasse un essere umano, la persona che ne deriverebbe non sarebbe esattamente identica all´originale, così come sono diversi due gemelli identici. Diversi altri animali, tra cui gatti, cani, topi, conigli e cavalli, sono stati clonati con successo dopo Dolly e secondo alcuni non passerà molto tempo prima che qualcuno cloni un essere umano a fini riproduttivi. Nel 2005, un gruppo di ricercatori britannici è riuscito a clonare embrioni umani inserendo il Dna prelevato da cellule staminali embrionali in cellule uovo che erano state private del loro Dna. Tuttavia, una "Dolly" umana, clonata da una normale cellula adulta, non è ancora stata creata. Per molti anni il ricercatore sudcoreano Hwang Woo-suk è stato uno dei massimi esponenti nel campo della clonazione umana a fini terapeutici e, nel 2005, ha dichiarato di avere creato cellule staminali su misura per il paziente a partire da embrioni umani clonati. In seguito queste sue affermazioni si sono rivelate false, e ora il dott. Hwang si trova sotto processo per frode e appropriazione indebita. Le rivelazioni hanno distrutto la sua reputazione e sconvolto la Corea del Sud e la comunità internazionale della ricerca. Il fatto è che clonare mammiferi da cellule adulte resta incredibilmente difficile. Sui 277 tentativi compiuti dai ricercatori del Roslin Institute al fine di clonare una pecora da una cellula adulta, l´unico ad andare a buon fine è stato quello da cui è nata la pecora Dolly, e da allora i tassi di successo non sono migliorati granché. Inoltre, benché Dolly sembrasse godere di buona salute, tanto da dare addirittura alla luce diversi agnellini (concepiti naturalmente), quando la pecora sviluppò l´artrite in età relativamente giovane emersero interrogativi sull´invecchiamento precoce. Tuttavia, il dibattito sulla clonazione, e in particolare l´uso di cellule staminali embrionali, non si è esaurito, come si è potuto constatare durante l´accesa discussione in materia svoltasi il mese scorso al Parlamento europeo. Chi era favorevole all´utilizzo di fondi comunitari per finanziare la ricerca sulle cellule staminali umane ed embrionali ha avuto la meglio, ma solo con una maggioranza risicata. Il recente cambio di atteggiamento dell´Italia lascia intravedere la possibilità di condurre ricerche sulle cellule staminali nell´ambito del 7Pq, fatte salve le disposizioni del diritto nazionale in materia e in presenza di controlli severi. Dolly è mancata all´età di sei anni, il 14 febbraio 2003. Un´autopsia ha confermato che la sua morte è stata causata da un adenocarcinoma polmonare ovino, una malattia polmonare comune nelle pecore. Le sue spoglie sono state imbalsamate ed esposte al Royal Museum di Edimburgo. .  
   
   
A SANA 2006 TUTTI I SEGRETI DELLA CASA ECO-COMPATIBILE IL PADIGLIONE 16 OSPITERÀ I DUE EVENTI-MOSTRA “ECOLOGIA È DESIGN” E “CASA SANA” , PER SCOPRIRE LE NUOVE SOLUZIONI PER LA BIO-ABITAZIONE  
 
 Milano, 10 luglio 2006 – Dai pavimenti che assorbono gli agenti inquinanti ai radiatori a mensola, dalle maniglie in cromo ecologico alla chaise-longue a dondolo in cartone riciclato, dai lumi ad energia solare alle poltrone per ufficio ad alta innovazione tecnologica. Passando per i parquet vegetali in fibra di cocco e i dissuasori in gomma riciclata firmati Massimiliano e Doriana Fuksas. Per scoprire tutti i prodotti, i materiali, gli arredi e le tecnologie per la casa eco-compatibile, l’appuntamento è a Sana, 18° Salone Internazionale del Naturale - Alimentazione, Salute, Ambiente, in Fiera a Bologna dal 7 al 10 settembre. Sana 2006 infatti dedicherà al settore Ambiente il nuovo padiglione 16, dove decine di aziende presenteranno a operatori, visitatori e Stampa tutte le soluzioni per creare e ambienti domestici belli, sani e rispettosi delle risorse ambientali. Torna, con una Iv^ edizione ancor più ampia e ricca, “Ecologia è Design”, la Mostra Attiva di prodotti Eco-compatibili di Design realizzata da Sana e curata dall’Arch. Sonia Perini, Main sponsor Volkswagen. Dopo aver presentato nelle scorse tre edizioni eco-prodotti di noti designer come Studio Piano, Pininfarina, Toyo Ito, William Sawaya, Sottsass Associati, Ross Lovegrove, Alberto Meda e Paolo Rizzato, Francesco Trabucco, Pietro Arosio, Fratelli Campana, Costantin Grcic, Dominique Imbert, Bruno Rainaldi, Mark Nadel, Raul Barbieri, “Ecologia è Design” quest’anno amplia il proprio parco mostra allargandosi ai temi dell’Urban Design, ospitando prodotti e soluzioni verdi che spaziano dai pavimenti per ipovedenti in basalto lavico dell’Etna agli arredi in travertino, dai dissuasori indeformabili in gomma riciclata ai raccoglitori per la raccolta differenziata. Molteplici saranno inoltre le soluzioni “verdi” per l’arredo della casa…e dell’ufficio: pavimentazioni, radiatori, maniglie, sedute, tappeti, lampade… decine di soluzioni e oggetti che uniscono in sé caratteristiche ecologiche e alto design. Ampia anche la sezione Young dedicata ai giovani designer. A Sana 2006 tornerà anche “Casa Sana”, l’area-mostra sui materiali e gli impianti per il benessere nelle abitazioni, realizzata in collaborazione con Edicomedizioni. Quest’anno, protagonista di “Casa Sana”, saranno le Energie rinnovabili: un tema che coinvolge ogni singolo cittadino, un’occasione per imparare come investire nel presente per essere tranquilli nel futuro. L’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili -e quindi non soggette ad esaurimento quali il sole, l’acqua, il vento e le biomasse- e la scelta di materiali eco-compatibili è infatti oggi l’unica chiave di approccio per la salvaguardia dell’ambiente…e del portafoglio. A “Casa Sana” si potranno toccare con mano i prodotti naturali per l’edilizia e conoscere da vicino le tecnologie pulite per l’energia. Per scoprire che è possibile avere una casa al contempo bella, sana e rispettosa dell’ambiente. All’interno del padiglione 16, infatti, in uno spazio di oltre 850 mq, saranno allestite un’area dedicata all’esposizione di prodotti per la bioedilizia (dai mattoni ai serramenti, dalle vernici naturali ai pavimenti, fino alla domotica e agli elettrodomestici), una Mostra sulle fonti di energia rinnovabile, con un’area didattica riservata alle nuove tecnologie, e una galleria con una ricca rassegna di case in legno. Sarà dato inoltre spazio alle conferenze e agli incontri, anch’essi incentrati sui temi del risparmio energetico, quali l’energia solare e le biomasse. .  
   
   
COM-PA 2006: L’ARTE DEL RIFIUTO. GIOVANI CREATIVI IN MOSTRA PER L’AMBIENTE  
 
Bologna, 10 luglio 2006 - Un tema strategico, undici comuni riuniti in una società e la partecipazione di tanti studenti: sono queste le ragioni del successo della mostra itinerante “L’arte del rifiuto” che sarà ospitata nell´ambito della prossima edizione di Com-pa, Salone Europeo della Comunicazione Pubblica, dei Servizi al Cittadino e alle Imprese, in calendario a Bologna dal 7 al 9 novembre 2006. La mostra raccoglie una selezione delle opere ispirate al tema del riciclaggio e dello smaltimento dei rifiuti, realizzate dagli studenti delle scuole medie “Pascoli” di Anzola dell’Emilia, “Frassoni” di Finale Emilia e “Volta” di Ravarino-nonantola e degli Istituti comprensivi di Calderara, Castelmaggiore, Crevalcore, Sala Bolognese, S. Giovanni in Persiceto e S. Agata. Suddivisa in varie sezioni tematiche, la mostra offrirà l’occasione per una riflessione sulla salvaguardia dell’ambiente anche agli studenti iscritti al progetto Com-pa e la Scuola. Un circolo virtuoso, quindi: comuni attivi e propositivi che hanno saputo valorizzare l’entusiasmo dei giovani e coinvolgerli in un progetto di successo, il lavoro degli studenti che sarà valorizzato e presentato ad altri studenti in un contesto, come quello di Com-pa, che da sempre sa farsi promotore di buone prassi di pubblica amministrazione. La mostra nasce su iniziativa della società Geovest srl che riunisce, “allo scopo di effettuare la raccolta, il trasporto, il recupero, lo smaltimento di rifiuti”, come recita l’articolo 4 dello statuto, undici comuni emiliani: Anzola, Argelato, Calderara, Castelmaggiore, Crevalcore, Finale Emilia, Nonantola, Ravarino, Sala Bolognese, S. Giovanni in Persicelo e S. Agata. .  
   
   
ARCHITETTURA, ALLA RICERCA DELLA CULTURA PERDUTA: IL DIBATTITO ALLA PRESENTAZIONE DI CONSTRUCTA 2006, LA SECONDA EDIZIONE DEL FORUM NAZIONALE DEL SISTEMA DELLE COSTRUZIONI, CHE QUEST’ANNO SI TERRÀ A BOLOGNA, A NOVEMBRE.  
 
Milano, 10 luglio 2006 - “Bello, funzionale e sostenibile. E’ possibile”? Una convergenza in tal senso è sicuramente proponibile attraverso l’architettura di qualità, una buona abitudine che l’Italia ha sospeso per quasi trent’anni (dagli anni Sessanta fino a Tangentopoli). Recuperare ora è difficile perché anche il sistema formativo universitario non fornisce giovani professionisti in grado di sperimentare e innovare le Costruzioni. Ad affermarlo due accademici e progettisti e una costruttrice: Massimo Majowiecki, ingegnere docente all’Iuav e responsabile dello Studio Majowiecki, Marco Casamonti, architetto, direttore della rivista Area e docente all’università di Genova, Rita Finzi ingegnere e direttrice del Consorzio Cooperative Costruzioni, coordinati da Steffen Zügel, amministratore delegato di fischer Italia. La cultura Italia ha molti passi da fare anche nel campo legislativo, nel potere critico della committenza soprattutto pubblica e nel superamento delle labilità progettuali. Teatro del confronto di opinioni, la presentazione di Constructa 2006, il forum nazionale del sistema delle costruzioni promosso e organizzato da fischer Italia, che si terrà a Bologna dal 9 all’11 novembre prossimi. Si è così subito entrati nel clima della manifestazione, alla sua seconda edizione, la prima in ogni caso ad aver raccolto l’esigenza di incontro tra i protagonisti di questo articolato mondo all’insegna della multidisciplinarietà e dello scambio di esperienze “del saper fare”. Innovazione, sicurezza e sostenibilità, i driver di Constructa, sono stati richiamati in tutti i pareri espressi, in quanto elementi base della pervicace ricerca di equilibrio fra funzionalità ed estetica su cui il mondo edile si deve concentrare per dare vita alla qualità. A Constructa 2006, infatti, si affronteranno i temi dell’edificio integrato, dove estetica impiantistica sicurezza ed efficienza energetica si fondono con soluzioni innovative e di grande vivibilità. Equilibrio che deve essere già in divenire nella fase progettuale, nel connubio operativo fra la sicurezza e il rigore garantiti dall’ingegnere e la creatività e l’estetica perseguita dall’architetto, con scelte progettuali ed operative di qualità e il coinvolgimento del mondo della produzione e dell’industria. E’ solo con tale sinergia che si può approdare ad una realizzazione a regola d’arte in cui l’impresa rispecchia il ruolo di esecutrice di competenze. Come già nella precedente edizione, Constructa è artefice di una “costruzione del sistema delle costruzioni” all’insegna della crescita comune in cui ogni protagonista è attore della propria esperienza quotidiana fra confronti, crescita comune, necessarie integrazioni, estetica e funzionalità dell’attuale architettura. Constructa 2006 è un evento fischer in collaborazione con: Basf – the chemical company (main partner), Lafarge Roofing (main partner); Consorzio Cooperative Costruzioni (partner), Fip Industriale (partner), Uniflair (partner), Gruppo Industriale Tosoni (partner) e Viessmann (partner); Gruppo Banca Popolare di Verona e Novara (sponsor). Con il patrocinio di: Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia Romagna, Cna, Cni, Oice, Enea – Glis, Uncsaal, Acai, Università di Bologna ed Ente Fiera di Bologna. .  
   
   
ACCORDO TRA FIERA DI MILANO E HANNOVER: APERTA LA STRADA PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLA CITTA’  
 
Milano, 10 luglio 2006 - “L’internazionalizzazione di Milano passa attraverso l’accordo tra le grandi fiere europee”. Queste le basi gettate il 7 luglioa Palazzo Marino nel corso di un incontro tra il Sindaco Letizia Moratti, il Sindaco di Hannover Herbert Schmalstieg, il Presidente di Fiera Milano Michele Perini, l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo e l’Assessore al turismo, Marketing territoriale, Identità Massimiliano Orsatti. L’accordo lega per la prima volta nella storia due fiere, Fiera Milano Spa e la Deutsche Messe Ag di Hannover, leader mondiale del settore. Promotore di questo incontro il Sindaco Letizia Moratti: “Questa collaborazione è di grande importanza per promuovere i sistemi produttivi e culturali di Milano e per la creazione di nuovi mercati. Questo legame sarà utile a entrambi i paesi per sfruttare al meglio le rispettive realtà, nei settori di maggiore competenza”. Una unione che farà presto vedere i propri frutti, basti pensare che l’insieme dei due fatturati annui arriverebbe a 7 milioni di euro, con enormi vantaggi per entrambe le città, in grado di offrire sullo scenario internazionale una superficie fieristica complessiva di 4 milioni di metri quadrati. “L’ente fiera di Hannover – ha spiegato il Sindaco Herbert Schmalstieg – è di proprietà della nostra città per il 50 per cento e per l’altra metà della regione della Bassa Sassonia. Siamo molto interessati a capire come gestire un ente tanto grande e importante a livello internazionale. Possiamo imparare molto gli uni dagli altri”. “Il trampolino di lancio è pronto – ha concluso il presidente Michele Perini – oggi gettiamo le basi per una importante campagna di internazionalizzazione”. Milano e Hannover insieme, ma non solo per unire le forze commerciali. Come i due Sindaci hanno sottolineato oggi, saranno molte le occasioni che li vedranno di nuovo insieme, prima tra tutte la prossima fiera organizzata ad Hannover con numerosi espositori italiani. Nell’occasione Letizia Moratti ricambierà la visita compiuta da Herbert Schmalstieg. .  
   
   
LA PRCO ITALIA COMUNICA PER BEYOND LUXURY IL PRIMO ESCLUSIVO FORUM DEL LUSSO AL MONDO  
 
Milano, 10 luglio 2006 - Creato da Serge Dive, ( già fondatore del pluripremiato International Luxury Travel Market di Cannes), Beyond Luxury è un evento ad invito strettamente riservato alle più prestigiose aziende del lusso e ai più importanti produttori di tutto quello che nel mondo è considerato più esclusivo. Tramite le tecnologie più avanzate e appuntamenti attentamente prestabiliti, Beyond Luxury agirà come il più potente ed efficace broker di relazioni al mondo tra le migliori società internazionali in cerca di espandere il proprio brand oltre i loro confini classici. Beyond Luxury punta a creare delle nuove ed esclusive partnership commerciali, un trend in via di crescita negli ultimi anni di cui vi sono esempi straordinari quali Breitling con Bentley, Audemars Piguet con Macerati, Dolce e Gabbana con Motorola,, Starck con Puma, Bulgari con Ritz Carlton Versace con Nokia, Givenchy con Singapore Airlines. La lista è infinita. Si stima che il numero di partnership commerciali stia aumentando del 30% l’anno e che più del 25% dei prodotti di lusso nei prossimi anni saranno frutto di marchi che esplorano nuovi territori. La prima edizione di Beyond Luxury si terrà al Palais des Festivals a Cannes dal 11 al 13 giugno 2007. Www. Beyondluxury. Com .  
   
   
APERTO IL CANTIERE DEL GRANDE AFFRESCO ´PARTENZE´ DI TALANI PER LA STAZIONE DI FIRENZE S. MARIA NOVELLA  
 
Firenze, 10 luglio 2006 - In questi giorni è stato dato "il primo colpo di pennello" all´opera "Partenze" di Giampaolo Talani, grande affresco di 80 mq. Circa nel Salone Centrale della stazione di Santa Maria Novella a Firenze. A più di un mese dalla presentazione del grandioso progetto che coniuga l´utilizzo di un mestiere antico con innovativi aspetti tecnici, sono terminati i lavori di montaggio del monumentale ponteggio e la preparazione dei grandi telai della rivoluzionaria struttura progettata dall´Architetto Alessandro Panichi per accogliere e sostenere il "muro sospeso". Il maestro Giampaolo Talani con i suoi aiutanti - i pittori Luigi Falai, Massimo Callossi e Mario Passavanti, maestri della fiorentina "Bottega del Bon Fresco" - ha aperto il cantiere che si preannuncia di interesse unico; una vera e propria "bottega" di pittura di sapore rinascimentale. "La Fabbrica dell´Affresco", così è stata battezzata già da molti, in cui la tecnica antica del dipingere muri sposa l´idea contemporanea e l´esigenza di fare arte nuova per il futuro. Numerosissime le richieste pervenute a Oltremare Arte, la società promotrice dell´evento guidata da Laura Farina, per la visita ai lavori in corso d´opera, da parte di studiosi e personalità del mondo della cultura e della politica, primo tra tutti il neo Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro che prossimamente visiterà il cantiere in forma strettamente privata; anche personaggi dello spettacolo che durante l´estate si esibiranno in Toscana saranno ospiti al cantiere del maestro Talani. Si lavorerà soprattutto di notte per evitare il caldo in una città dove le temperature estive toccano valori da record e per garantire agli intonaci il miglior tempo di lavorazione. "Siamo assolutamente fuori stagione per la tecnica dell´affresco" dice Giampaolo Talani, "ma stiamo limitando al massimo questo inconveniente con l´ausilio di ´camere umidificate´ e speciali accorgimenti in modo che i muri non risentano troppo dell´eccessiva temperatura". Ogni passaggio dell´operazione è filmato e documentato dal regista Guido Cionini che assieme a Mapei e Fischer, prestigiosi sponsor tecnici dell´evento, allestirà l´info point multimediale che si aprirà verso la metà di luglio presso la saletta al binario 16 della stazione fiorentina; da qui si potranno seguire le varie fasi di avanzamento dell´opera che sarà ultimata per la fine di settembre. In questo periodo si svolgeranno nella Palazzina Presidenziale vari appuntamenti e convegni sul nuovo affresco organizzati in collaborazione col Prof. Ing. Natale Gucci del Dipartimento di Ingegneria Civile dell´Università di Pisa. L´opera "Partenze", promossa da Oltremare Arte in collaborazione con Grandi Stazioni, gode dei patrocini di Regione Toscana, Comune di Firenze, Università di Pisa, Collegio degli Ingegneri della Toscana, Ordine degli Architetti della Provincia di Livorno e della Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti della Toscana. .  
   
   
PREMIO INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA “ERMANNO CASOLI” WELCOME: TECH & TOUCH A SERRA SAN QUIRICO  
 
 Milano, 10 luglio 2006 - Il rapporto tra uomo e tecnologia nell’interpretazione di otto artisti “La tecnologia è sempre più vicina all’uomo, dall’interfaccia dei computer, alla sicurezza domestica, dai sistemi di controllo montati sulle automobili alle previsioni del tempo, che non servono per scegliere se partire o meno per il week end, ma magari per scegliere i tempi dell’inseminazione o dei raccolti. E lo sforzo di una tech friendly è veramente una sfida industriale perché non vi sono altre strade che andare avanti. ” Valerio Dehò, curatore del Premio Casoli, spiega i contenuti dell’edizione 2006 della rassegna d’arte contemporanea che si svolge da 9 anni a Serra San Quirico (An) Nato come omaggio della famiglia Casoli al fondatore della Elica, Ermanno Casoli, il premio si conferma una delle rare e stabili esperienze marchigiane che hanno percorso, negli ultimi tempi, il variegato mondo dell’arte figurativa moderna, sostenuta dall’impegno delle Amministrazioni Comunali di Serra San Quirico e - da quest’anno – di Fabriano, oltre che dal contributo della Carifac e di Banca delle Marche. Welcome: Tech&touch analizza il rapporto tra uomo e tecnologia, tra società e nuove scoperte che hanno profondamente cambiato il nostro sistema di vita, trasformato e innovato i linguaggi della comunicazione. Le inquietudini dei primi approcci vedono indebolirsi sempre di più i margini di resistenza alle nuove macchine, che acquistano per l’uomo un ruolo sempre più naturale. Stimolata dall’indagine sulle trasformazioni sociali e culturali, anche l’arte si misura sul terreno della tecnologia e la nona edizione del Premio Casoli offre uno spaccato della produzione artistica internazionale su questo tema. La mostra 2006 offre una molteplicità di approcci, con cui gli 8 artisti espositori affrontano alcune visioni personali e diverse, ma serene su quanto ci sta accadendo. Enrico Tommaso De Paris costruisce delle complesse macchine che sono la metafora delle catene cromosomiche. La struttura fortemente tecnologica è una sorta di albero delle meraviglie, in cui possiamo incrociare esperienze diverse. Tutti i sensi sono coinvolti in un gioco di rimandi da una parte all’altra di questi complessi e articolati lavori. Del resto il cromosoma è il nostro passato e anche il nostro futuro. Francesco Bocchini propone invece un esempio di tecnologia “basica”, rumorosa, quasi primitiva, ma possiede come pulsione lo stesso gusto per l’avventura e il paradosso. La poesia nasce dalle macchine, anche quelle più strane e inventate assemblando vecchie latte arrugginite. Il contrasto sta in questo caso non solo e non tanto nell’artista che è capace creare dal (quasi) nulla, ma dall’effetto poetico generato partendo da materiali e oggetti che sembrano distanti. Lo spettatore interagisce con questi lavori, li fa muovere, diventa parte attiva di questo fantastico mondo in cui la tecnica è fonte di stupore e di meraviglia. L’interazione tra arte, musica e pubblico, è il terreno preferito da Steve Roden, artista californiano, che ha sviluppato un sistema per tradurre i suoi quadri in note musicali. I suoi lavori vivono questa dimensione dell’ascolto e della visione, e lo spettatore è invitato a cercare un proprio ruolo in questo contesto. Il suo colorato minimalismo lo pone ai vertici di una ricerca che richiama una tecnologia al limite del silenzio e della meditazione. Alice Leonini tende a creare delle strutture autonome, delle stanze in cui suono, video, scultura e pittura determinano una magia senza fine, al centro della quale è posto lo spettatore. La tecnologia invita anche alla riflessione, a un “pensiero visivo” che richiede l’assorbimento completo dei sensi, un pensiero che nasce dallo sguardo e dall’essere completamente immersi in una sensazione nuova. Con spirito ludico e infantile, il mondo di Alice Leonini ci parla dell’attualità e del mondo che sta nascendo con la dolcezza di un racconto di fate. Michele Bazzana sposta invece l’attenzione su di un tipo di interattività ironica, ma più inquietante. La lavatrice azionata dalla presenza dello spettatore produce rumore e vibrazioni, un mondo silente viene automatizzato dalla presenza umana. Il cuscino che parla e racconta, ha molto del romanzesco, ma genera situazioni completamente nuove e coinvolgenti. La tecnologia nell’artista friulano è sempre presente non come elaborazione sofistica e futuribile, quanto piuttosto nel suo realismo più immediato. Il film di Paolo Consorti è una ricognizione attorno ad un futuro in cui il tempo appare collassato e le coordinate temporali sono incerte. Consorti anima situazioni e storie sapendo mettere insieme una strenua quotidianità, le persone, i loro tic e la loro normalità, con un sentore molto forte di futuro. E una forte carica umana possiedono anche i video di Mario Sasso, tra i primi artisti a praticare la video arte in Italia e protagonista dell’Anteprima del Premio Casoli che si è svolta ad aprile a Fabriano. “Novecento”, il video proiettato in Piazza del Comune, dalle arcate del Loggiato di San Francesco, è una lunga carrellata nell’arte e nella storia del secolo scorso, accompagnata dalla figura della “madre con bambino” evoluzione di quella che si trova nel celebre “Quarto stato” di Pelizza da Volpedo. La donna come simbolo di continuità, come icona della maternità e quindi della vita, diventa la protagonista di un viaggio verso quel futuro che è l’epoca che stiamo vivendo adesso. Ed è ancora la protagonista della galleria di ritratti digitali, in cui varie donne si sono “raccontate” davanti ad una telecamera, in un ambiente predisposto dall’artista. Questa “Quadreria” richiama da un lato il ritratto rinascimentale, dall’altro mette al confronto il rapporto con la macchina da ripresa da parte di donne che cercano la giusta posizione psicologica, la propria “verità” nella solitudine e nell’imbarazzo di un occhio che osserva. Chi lavora da oltre 20 anni con le macchine e il loro immaginario, è Ale Guzzetti, che ha sempre visto il lato giusto delle cose. Luci e colori sono protagonisti dei suoi lavori, che oggi si dedicano in particolar modo al mondo degli automi elettronici. Guzzetti vuole un futuro migliore e non aspetta che siano gli altri a farlo. “Se oggi sappiamo che l’uomo non diventerà mai una macchina, ma che probabilmente saranno le macchine che diventeranno umane” sottolinea Dehò, “lo dobbiamo anche agli artisti”. .  
   
   
UNESCO AD ARTEM  
 
Milano, 10 luglio 2006 - Ferrara, Modena e Ravenna racchiudono capolavori indiscussi della storia dell’arte italiana: Palazzo dei Diamanti, il Duomo di Lanfranco, Galla Placidia…le tre città emiliane, piccoli gioielli patrimonio dell’Umanità Unesco, danno la possibilità, con proposte vacanza per tutti i gusti, di conoscere meglio arte e tradizioni locali. Basta un clic su www. Unescoemiliaromagna. It per scoprire proposte vacanze ad artem, a partire da 45 euro a persona. A Ferrara è possibile visitare dal 24 settembre 2006 al 7 gennaio 2007 un’ampia esposizione dedicata da Palazzo dei Diamanti al pittore francese Andrè Derain (1880-1954), pioniere delle più audaci avanguardie del primo Novecento. Amante dell’Italia e del rinascimento l’artista aveva affiancato il suo forte sperimentalismo con la passione per l’arte antica, diventando così precursore del classicismo degli anni Venti e Trenta. Nelle opere in mostra a Ferrara si colgono riferimenti a Matisse, ai suoi amici Picasso e Braque, e alle lezioni di Cézanne. Sino al 9 ottobre 2006 a Ravenna invece si riscoprono gli antichi splendori dei mosaici della Basilica di San Severo a Classe (Vi secolo) in una mostra “Santi Banchieri Re. Ravenna e Classe nel Vi secolo. San Severo e il tempio ritrovato” che espone al pubblico per la prima volta gli splendidi pavimenti musivi dopo un difficile e complesso restauro. Si va alla scoperta delle Terre dei Castelli (Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Savignano sul Panaro, Spilamberto e Vignola) in provincia di Modena grazie alla rassegna Poesia Festival che presenta, dal 28 di settembre al 1 ottobre 2006, poeti e prestigiosi interpreti all’ “inseguimento della poesia” per i borghi medievali della provincia modenese. Navigando sul sito www. Unescoemiliaromagna. It è possibile visitare virtualmente le pagine più belle delle tre città e richiedere una copia omaggio della guida “Il patrimonio dell’Umanità in Emilia Romagna” (Maggio 2006): un cofanetto elegante, agile e di piacevole lettura che racchiude tutte le proposte per turisti e visitatori. Nelle sue pagine si trovano percorsi e notizie, itinerari e informazioni, per conoscere e vivere al meglio il nostro patrimonio culturale. .  
   
   
IL TALENTO ARTISTICO DI GIORGIO GABER RIVIVE IN UN FESTIVAL A LUI DEDICATO A VIAREGGIO  
 
Milano, 10 luglio 2006 - Dopo il successo delle prime due edizioni e grazie alla disponibilità e generosità della Provincia di Lucca, della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e del Comune di Viareggio, torna, il 28 e il 29 luglio 2006 il Festival Giorgio Gaber. In programma ancora alla Cittadella del Carnevale e condotto come sempre da Enzo Iacchetti, quest’edizione del Festival è annunciata dalla fondazione giorgio gaber, costituitasi recentemente dopo tre anni di intensa attività dell’Associazione Culturale Giorgio Gaber, con lo scopo di divulgare, senza fini di lucro, la figura e l’opera dell’Artista. Non a caso si è voluto titolare quest’anno la manifestazione “Festival Giorgio Gaber – Speciale Fondazione”: una festa aperta a tutti, in particolare a coloro che in Versilia hanno promosso e sostenuto le precedenti iniziative. La terza edizione della manifestazione si articolerà in due giornate: nella prima, venerdì 28 luglio, sarà rappresentato allo stabilimento balneare Principe di Piemonte “Io se fossi Gaber”. Si tratta di una interessante e originale proposta artistica ideata e diretta da Gian Piero Alloisio che, come avvenne lo scorso anno per “Libertà è partecipazione” coinvolgerà moltissimi artisti della Versilia. Non mancherà in questa occasione un momento di riflessione e dibattito con, tra gli altri, Mario Capanna, Franco Cardini e Nando Dalla Chiesa. Sabato 29 toccherà invece a diversi Ospiti per Giorgio Gaber rendere omaggio alla figura ma soprattutto all’ opera del Signor G, attraverso esibizioni inedite ed esclusive: Rossana Casale, Antonio Cornacchione, Pino Daniele, Neri Marcorè, Andrea Mirò ed Enrico Ruggeri. “Mi sembra davvero incredibile e mi emoziona – spiega Dalia Gaberscik, figlia di Gaber e di Ombretta Colli e anima della manifestazione – pensare che siamo arrivati alla terza edizione del Festival. Quello che soprattutto mi riempie di soddisfazione è la nascita della Fondazione Giorgio Gaber: non solo un traguardo dopo anni di lavoro, ma prima di tutto un punto di partenza, perché l’opera di mio padre riesca così a raggiungere sempre un maggior numero di persone”. Rispetto alle due edizioni precedenti quest’anno entrambe le serate del Festival Gaber saranno ad ingresso gratuito: un omaggio a tutti i gaberiani e non solo, per celebrare la neonata Fondazione, nata al termine del coraggioso percorso dell’ Associazione Giorgio Gaber. Un percorso fatto di serate, di letture, spettacoli, eventi, tutti costruiti per mantenere viva, anche grazie ad un apporto straordinario di pubblico ed estimatori, l’opera e i lavori di Gaber. Un percorso, soprattutto, che ha permesso di realizzare le prime due edizioni del Festival, dove interpreti tra loro molto diversi come Biagio Antonacci, Renzo Arbore, Claudio Baglioni, Luca Barbareschi, Luca Barbarossa, Franco Battiato, Claudio Bisio, Paola Cortellesi, Giobbe Covatta, Cesare Cremonini, Gioele Dix, Francesco Guccini, Enzo Jannacci, Luciano Ligabue, Luciana Litizzetto, Gianni Morandi, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, Flavio Oreglio, Giorgio Panariello, Massimo Ranieri, Ron, Roberto Vecchioni, Renato Zero, Articolo 31, hanno partecipato alla rassegna, raccontando emozioni personali legate a Giorgio Gaber o ne hanno interpretato canzoni, letto monologhi, recitato brani. Un messaggio al quale il pubblico accorso, eterogeneo per età e per interessi musicali e teatrali, ha straordinariamente risposto in tutte le serate, facendo registrare il “tutto esaurito”. Www. Giorgiogaber. It .  
   
   
CUBA AVANGUARDIE 1920 – 1940 : A PALAZZO BRICHERASIO, TORINO  
 
Milano, 10 luglio 2006 - In collaborazione con il Museo Nacional de Bellas Artes de l’Habana e l’Istituto Valenciano de Arte Moderno (Ivam) di Valencia il 14 luglio arriva a Torino, nelle sale di Palazzo Bricherasio, la mostra Cuba. Avanguardie 1920 - 1940, dedicata al movimento che nasce nell’isola caraibica nella metà degli anni Venti del Novecento. L’esposizione, patrocinata dall’Ambasciata di Cuba in Italia e curata da Humiliana Llilian Llanes, presenta , per la prima volta in Italia, i più importanti artisti attivi a Cuba tra gli anni Venti e gli anni Quaranta del Novecento, dando l’opportunità al visitatore di cogliere le peculiarità del ruolo svolto dalla pittura nel contesto del movimento moderno cubano. Il percorso della mostra è suddiviso in tre nuclei che ripercorrono le tappe fondamentali della modernizzazione della pittura cubana e l’universo formale e concettuale in cui agirono artisti quali Victor Manuel García, Antonio Gattorno, Amelia Peláez, Eduardo Abela, Marcelo Pogolotti, Carlos Enriquez Mariano Rodriguez, René Portocarrero, Mario Carreño, Wifredo Lam. Il primo, incentrato sulla donna e sul ritratto femminile, tradizionalmente presenti nell’arte cubana, si propone di segnalare gli elementi di continuità e la rottura delle vecchie formule nell’opera pittorica dei moderni. I quadri esposti sottolineano come la figura femminile abbia fatto parte del processo di rivendicazioni estetiche portate avanti dal movimento e - di conseguenza - il cambio di prospettiva introdotto dalle avanguardie nella rappresentazione della donna. Molto interessante anche il tema della coppia: ampliato il mondo di riferimento entro cui questa si colloca, consente una riflessione intorno alla sensualità, elemento all’epoca già riconosciuto come distintivo della personalità del cubano. In questo contesto spicca l’opera di Carlos Enríquez, la cui serie di nudi e di donne in atteggiamento omosessuale costituì uno schiaffo al conservatorismo imperante, fatto che lo inserisce tra le personalità più progredite del suo tempo. Il secondo nucleo si concentra sulla visione introdotta dalla pittura moderna in relazione alle tesi sull’identità culturale, che è stata la base degli ideali avanguardisti. Si sviluppa attraverso alcune opere che riflettono il protagonismo che i pittori di questo movimento attribuirono alla campagna cubana e al mondo contadino, così come si legge chiaramente anche l’enfasi data alle vestigia coloniali esistenti nelle città. Ma non è la suggestione del paesaggio che interessa agli artisti, bensì i personaggi che popolano l’ambiente rurale: il rigore, il contadino, l’uomo e la donna dei campi, la vita quotidiana di quegli esseri e i loro miti. Infine, nel terzo nucleo s’incontra l’opera di Marcelo Pogolotti, colui il quale per i suoi importantissimi contributi dovrebbe essere considerato l’iniziatore della corrente sociale nella pittura dell’isola. Lo splendore di Cuba e della sua poetica urbana sono ancora in auge da quando questi geni hanno lasciato il loro segno nell’arte nazionale, contribuendo alla sua grandezza e creando un nuovo sistema di valori che da allora perdura con la stessa resistenza e interezza rispecchiata in questa mostra. .  
   
   
IL LAVORO INCISO: CAPOLAVORI DELL’ARTE GRAFICA DA MILLET A VEDOVA A MILANO, FONDAZIONE STELLINE DA SETTEMBRE  
 
Milano, 10 luglio 2006 - Cento opere - fra incisioni, litografie e disegni - realizzate da grandi maestri europei in oltre un secolo di storia, dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento, sono protagoniste della mostra “Il lavoro inciso. Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova”, esposta dal 28 aprile al 27 agosto, presso il Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce, e dal 14 settembre al 21 ottobre, alla Fondazione Stelline, Sala del Collezionista, di Milano. Promossa e prodotta dall’Associazione Centenario Cgil, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con la collaborazione della Provincia di Lecce, della Provincia di Milano, del Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce e dalla Fondazione Stelline di Milano, la mostra è stata ideata e organizzata da Promoart e realizzata da Arthemisia. Legata all’esposizione “I costruttori. Il lavoro in cento anni di arte italiana”, in corso a Castel Sismondo di Rimini, fino al 1 maggio 2006 (ugualmente promossa dall’Associazione Centenario Cgil), la rassegna odierna affronta il tema del lavoro connesso all’evoluzione del linguaggio grafico fra tradizione e modernità. Proponendo un dialogo fra l’esperienza italiana e le coeve vicende europee, la mostra rappresenta dunque il seguito delle indagini proposte, a livello pittorico e scultoreo, dall’appuntamento riminese. Curata da Patrizia Foglia, Chiara Gatti e Luigi Martini, l’esposizione si concentra sul rapporto fra i lavoratori e gli artisti che si fecero interpreti di determinate situazioni sociali, utilizzando il mezzo grafico, ora come strumento di denuncia, ora come il medium più affine al loro intento documentaristico. Mentre il lavoro incide il mondo, l’artista lo decifra, lo svela, gli dà un nome; e lo ritroviamo dunque ad “incidere” il lavoro con la china o con la matita sulla carta, con la punta e l’acido sulla lastra, producendo una ricerca estetica che rinnova i linguaggi dell’arte. Protagonisti di una prima sequenza di immagini suggestive sono “I vangatori” e “Le spigolatrici” di Millet, i butteri e i contadini dal volto bruciato dal sole di Fattori, i pastori silenziosi di Fontanesi, i pescatori di Greppi, o ancora i popolani di Edouard Manet. Il gesto della fatica quotidiana viene reso qui in modo efficace dalla potenza dell’incisione e dei suoi segni che si direbbero scavati con le unghie. Sul rapporto fra città e campagna si dipana la seconda sezione della mostra, con le trasmigrazioni delle popolazioni nei nuovi centri urbani e il connesso sviluppo viario ed edilizio, l’espansione delle attività industriali: le ciminiere svettano come funghi lungo la linea dell’orizzonte, i fumi inquinanti inghiottono il panorama della campagna, le case del proletariato si sovrappongono le une sulle altre. I luoghi di incontro del dopolavoro, i nuovi mezzi di trasporto, i giornali illustrati, i lettori, le organizzazioni sociali sono motivi che ritornano frequentemente nella figurazione grafica a cavallo fra Otto e Novecento. Significativi a riguardo sono fogli come la “Via degli speziali in estate” di Signorini, “Il trionfo del lavoro. Allegoria per il 1° Maggio 1891” di Crane, “I tessitori” di Liebermann, “Periferia” di Boccioni e, soprattutto, il capolavoro di Pellizza da Volpedo “Cartone per la figura centrale di Fiumana”, che rappresenta un passaggio ideale al mondo moderno e alla presa di coscienza, da parte dei lavoratori, della propria forza sociale. È in questo clima che s’inserisce poi l’esperienza di molti artisti sensibili alle problematiche contingenti. L’ambizione di molti di loro è quella di farsi pittori popolari, “pittori-delegati dei proletari”, per usare la definizione che Pierre Mac Orlan coniò per Vlaminck e che si adatta bene anche a Rouault, a Käthe Kollwitz, a Dix, Grosz) e naturalmente alla vicenda italiana di Viani - con il suo amore per i diseredati - e di Sironi, con le sue cupe periferie. Per quanto molto diversi per indole e ricerca, tutti questi autori condividono da un lato un interesse per il mezzo grafico, dall’altro la volontà di superare la frattura creatasi sul finire dell’Ottocento fra arte e società, dando vita a un’arte “rivoluzionaria” nella forma e nei contenuti. Ecco allora la nascita di un’arte di tipo documentario: il cosiddetto reportage sociale. Non più il realismo degli spaccapietre di Courbet, delle spigolatrici di Millet o dei popolani di Daumier, ma il coinvolgimento e la forza d’attualità nell’energia grafica di maestri come Steinlen, in grado di rendere tangibili le pene degli umili. Brani esemplari di questo filone sono “Tumulto” e “Assalto” di Käthe Kollwitz, il “Naufrago” di Viani, gli “Uomini al tavolo” di Nolde, “La mina” di Brangwyn, “La fuga” di Steinlen o “Il duro mestiere di vivere” di Georges Rouault. La grande guerra, il nazismo, il fascismo e quindi il secondo conflitto mondiale, segnano duramente la storia del movimento dei lavoratori. La rinascita democratica e il riconoscimento dei diritti sociali riconquistati determinano un più avanzato rapporto fra artisti e lavoratori, che accompagna il confronto sulle diverse ricerche estetiche. La mostra offre, a questo punto, un ampio spaccato della grafica italiana del secondo dopoguerra, per approdare agli anni Settanta e all’esperienza “sul campo” di autori come Guttuso, Zigaina, Vespignani, Attardi, Muccini, Romagnoni, Ferroni, Migneco, Guerreschi, Calabria e Vedova. Le opere in mostra sono state concesse eccezionalmente in prestito dal Gabinetto dei Disegni degli Uffizi di Firenze, dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, dalla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, dalla Pinacoteca Civica di Alessandria e da numerose Fondazioni, Archivi e collezioni private. .  
   
   
“DONNE E FOLLIA”. QUESTO IL SUGGESTIVO TEMA DEL 10 LUGLIO, LA TERZA GIORNATA DE LA MILANESIANA, MANIFESTAZIONE IDEATA E DIRETTA DA ELISABETTA SGARBI, PROMOSSA DALLA PROVINCIA DI MILANO E ORGANIZZATA DALLA FONDAZIONE I POMERIGGI MUSICALI.  
 
Milano, 10 luglio 2006 - Protagoniste Joyce Carol Oates, l’autrice di “Blonde”, una delle più controverse e trasgressive scrittrici americane, e la libanese Hoda Barakat, una rivelazione della narrativa di questi mesi. Dopo un’introduzione di Carmen Lasorella e un intervento di Piero Gelli, le due autrici leggeranno brani delle loro ultime opere. Ascoltando dalla voce di Joyce Carol Oates una sua short-story inedita, si verrà trasportati in uno scenario in apparenza quotidiano, ma venato di una sottile inquietudine, mentre con Hoda Barakat, che offrirà al pubblico un testo inedito, “Uscire dalla tribù: una tormentosa felicità”, ci si troverà immersi in una riflessione sul disagio e il nomadismo, sulla tentazione di andare al di là dei confini e attraversare il ponte che conduce dall’altra parte, in un territorio diverso e sconosciuto: “Per essere bianco fra i neri, cristiano fra i musulmani, occidentale fra gli orientali. E per entrare, donna, nel mondo degli uomini, attraverso la scrittura. ” La serata si chiuderà con il soprano Anna Caterina Antonacci, interprete del più raffinato repertorio lirico del primo Ottocento, che si esibirà in un concerto con arie sul tema della follia, accompagnata al pianoforte da Donald Sulzen. Joyce Carol Oates, Hoda Barakat e Carmen Lasorella continueranno il loro dialogo con il pubblico nella giornata di martedì 11 luglio alle ore 12 presso la Sala Montanelli della Fondazione Corriere della Sera, secondo appuntamento dell’“Aperitivo con gli Autori”. Coordina Dino Messina. Www. Lamilanesiana. It - www. Provincia. Milano. It .  
   
   
L’INTENSA SONORITÀ E LE VOCALITÀ DEL JAZZ, MA ANCHE LA SOLIDA BASE RITMICA BLUES E LA COINVOLGENTE ENERGIA LATINA DELLA SALSA NELL’ORVIETO MUSIC FESTIVAL.  
 
Milano, 10 luglio 2006 - La manifestazione é organizzata dall’Agio (Associazione Giovani Imprenditori Orvieto) con la collaborazione di Multiservice meeting & eventi, che ne cura la direzione artistica con il prezioso contributo di Riccardo Stefanini, ed il Patrocinio della Regione Umbria, la Provincia di Terni e il Comune di Orvieto. Sulla scia del successo del 2005, l’Agio, che nasce con lo scopo di promuovere eventi culturali per valorizzare artisticamente la città di Orvieto, organizza una seconda edizione del festival, dove le sonorità più alte incontrano le emozioni dell’anima. Dal 27 al 30 luglio, con due spettacoli gratuiti a sera, alle 21. 00 e alle 22. 30, Orvieto Music Festival 2006 sarà ospitato nella splendida cornice di Piazza del Popolo, dove verrà allestito anche uno spazio dedicato ad incontri, dibattiti diurni e jam session che si terranno in tarda serata dopo gli spettacoli principali. Apriranno il festival, giovedì 27, le alchimie musicali dei Petramante, gruppo tra i più apprezzati nel nuovo panorama della musica rock per la loro capacità di fondere poesia e ritmo in un connubio armonico che si rivela fluido, avvolgente e lucente. Alla loro performance seguirà Selma Hernandes, cantante di San Paolo che presenterà con il suo gruppo il progetto “Minha Alma Brasileira”, un vero e proprio viaggio all’interno della storia della musica brasiliana. Incantando il pubblico con le sonorità ed il misticismo tipici di quel paese, “Minha Alma Brasileira” è uno spettacolo che permette di addentrarsi in questo percorso affascinante e complesso in cui si sono sviluppati i diversi ritmi e stili musicali brasiliani, dal choro alla samba, dalla bossa al forro. Il concerto attraverserà un mare di emozioni e sensazioni a volte contrastanti, alla scoperta di un Brasile lontano dai luoghi comuni. Un Brasile dai mille volti, dai sapori intensi, dallo spirito libero e creativo anche nella sofferenza. Venerdì 28 sarà la volta di “…Swing…ando”, un progetto musicale che nasce con l’idea di valorizzare lo swing e le sfumature jazz della musica leggera italiana d’autore che va dagli anni trenta ai giorni nostri. Non semplici “cover” ma tributi dolci ed ironici ad artisti quali Dean Martin, Louis Prima, Natalino Otto, Nicola Arigliano, Bruno Martino, Fred Buscaglione, Renato Carosone, Domenico Modugno, fino ai più moderni Paolo Conte, Sergio Caputo, Vinicio Capossela, Pino Daniele. Uno spettacolo di puro gusto e divertimento dove non mancheranno gag e improvvisazioni. Alla voce Antonio Ballarano, con le doti eclettiche di chi si esibisce da anni in concerti di piazza, teatro e club, a supportarlo una serie di musicisti molto titolati ed esperti del panorama jazz e classico: Antonio Ruvo alla chitarra, Rossano Emili al sax baritono, Davor Pomir alla tromba, Silvia Bolognesi al contrabbasso, Alessandro Ricci alla batteria. La serata prosegue con Michele Ascolese. Musicista eclettico, chitarrista autodidatta e versatile, con una grande passione per la musica brasiliana, Ascolese crea gli Iguazù Project, un gruppo di musicisti provenienti da diverse estrazioni e paesi, che propone una musica “meticcia”, dove trovano spazio anche particolari accenti etnico-jazzistici che sono diventati caratteristici della cosiddetta musica mediterranea. Ritmi latini sabato 29 con Jim Porto, pianista brasiliano approdato a Roma nel 1978. La sua musica spazia dalla bossanova al funky per arrivare al jazz più classico, con la capacità di tradurre in musica i colori, la cultura ed i gusti di un paese che continua ad esercitare un’attrazione ipnotica. L’emozione latina prosegue con una notte di pura salsa guidata dai ritmi dei Diapason, gruppo romano costituito da soli musicisti italiani, uniti dalla volontà di comunicare con la forza della musica il loro amore per Cuba e le sue splendide trazioni. Il successo è decretato dalla partecipazione al sonoro del film “Caro Diario” di Nanni Moretti che li inviterà a Cannes, nel ‘94, in occasione della premiazione del film. Domenica 30 sarà la volta della voce calda di Alan Soul (al secolo Giulio Todrani) accompagnata dagli Alanselzer, gruppo che richiama le band degli anni ‘50. Nel concerto verranno rivisitati brani famosissimi dell’epoca in chiave “jazzy”, dove il suono diventa “swingante” ed aggressivo. Saranno inoltre riproposte alcune delle più belle canzoni di Ray Charles, grazie alla voce di Alan Soul, uno dei pochi in circolazione veramente in grado di interpretare degnamente il repertorio di “the genius”. Chiuderà il festival il gruppo di Jeff Jones per un finale dalle sonorità ritmiche più accentuate con rock, soul e rithm & blues. Musica d’ “eccellenza”, quindi, che ogni sera darà spazio anche alle “eccellenze enogastronomiche umbre” con degustazioni di prodotti tipici come il pane di Monteggabione di Orvieto, l´olio di Spello e lo zafferano di Cascia, per “gustare” a pieno i piaceri della quattro giorni orvietana. .  
   
   
DA MERCOLEDÌ 12 MASTER MOLA JAZZ: SEMINARI, CONCERTI E JAM SESSION PER VENTI GIORNI MOLA VIVAIO DEL JAZZ PUGLIESE  
 
Mola di Bari, 10 luglio 2006 - Parte infatti mercoledì 12 luglio la prima edizione di “Master Mola Jazz”, un ciclo di seminari, concerti, jam session e master class che trasformerà la cittadina in provincia di Bari in un grande laboratorio musicale aperto a decine di giovani musicisti. Per venti giorni, fino al 31 di luglio, i locali della scuola Montessori ospiteranno seminari avanzati di strumento, arrangiamento e musica d’insieme tenuti dagli insegnanti delle classi di jazz del Conservatorio di Bari, e prestigiose master class che vedranno protagonisti alcuni dei grandi nomi stranieri che arriveranno a Mola per il festival Jazz. Lo schema dei seminari molesi sarà tanto semplice quanto originale: i ragazzi che parteciperanno alle lezioni al pomeriggio saranno poi impegnati, ogni sera, in jam session coordinate dai docenti dei corsi. Dall’aula al palcoscenico insomma per una lunga serie di esibizioni che animerà, tutte le sere per tre settimane, i tanti palchi seminati per i vicoli del centro storico. Il modello, confessano gli organizzatori, ancora con qualche pudore, è ovviamente quello dei Seminari Senesi, da oltre trent’anni importante punto di riferimento per la didattica del jazz in Italia; l’obiettivo è quello di creare a Mola un appuntamento estivo fisso per tutti i giovani musicisti del Mezzogiorno. L’idea è stata di Andrea Gargiulo, Assessore alla cultura del Comune di Mola, ma anche valente jazzista e insegnante (pianista, napoletano, insegna tra l’altro“Storia, stile e prassi dell’arrangiamento” al conservatorio di Bari): “Per l’Amministrazione di Mola – dice – si tratta di un investimento sulla cultura e sul futuro. Il jazz pugliese ha una lunga tradizione, ma anche un presente ricco di giovani talenti: con questa iniziativa vogliamo aiutare proprio questi talenti nella loro formazione e nella loro maturazione artistica. ” Ma non è solo una questione di nuovi talenti: “Forse – continua Gargiulo - non tutti i musicisti che parteciperanno a Master Mola jazz vorranno fare del jazz una professione, tutti però vengono a Mola per imparare a conoscere meglio e ad amare questa musica bellissima. Iniziative come questa hanno anche l’intento di contribuire alla formazione qui da noi, di un pubblico sensibile e curioso in grado di sostenere il movimento jazzistico pugliese. ” Non contento di essere stato insieme con altri, l’ideatore del circuito Mar del Jazz, a cui Mola partecipa con un cartellone di grande pregio, Gargiulo si imbarca in questa nuova stimolante impresa inseguendo anche un’altra idea ambiziosa, che potrebbe inaugurare un modo nuovo di fare politica culturale nelle amministrazioni locali: coinvolgere nei seminari anche alcuni dei musicisti che saranno sul palco del non a caso concomitante Mola Jazz Festival. “Vorremmo provare a evitare quello che succede tutte le volte in tutti i Comuni: un’Amministrazione invita, spesso anche con grande sforzo economico, un artista di livello internazionale, questi viene, fa il suo bellissimo concerto, ma poi riparte senza lasciare tracce del suo passaggio sul territorio. A nostro parere queste sono tutte occasioni perse per fecondare e far crescere le nuove generazioni di musicisti. Per un ragazzo che inizia a suonare avere la possibilità di incontrare un “vecchio stregone” significa spalancare lo sguardo su un universo assolutamente nuovo. Vedere grandi musicisti da vicino, alle prese con il proprio strumento, ascoltare da loro una parola, il racconto di un vecchio episodio, la spiegazione di un trucco del mestiere può avere un grande valore formativo. Quest’anno, a giudizio non solo nostro, l’Amministrazione di Mola ha prodotto un cartellone di alto livello, anche per questo stiamo cercando di coinvolgere alcuni dei musicisti che suoneranno nell’ambito del nostro festival in incontri di tipo didattico. ” Infine una curiosità: Master Mola Jazz sarà anche l’occasione per formare giovani operatori culturali. L’organizzazione dell’intera manifestazione, infatti, è affidata ad un gruppo di Studenti del Master in Management dello spettacolo dell’Università Bocconi, che svolgeranno a Mola il loro tirocinio formativo Master Mola Jazz è una manifestazione organizzata dall’Associazione Culturale Idea e Suono, dal Comune di Mola di Bari e dal Conservatorio di Bari, con il patrocinio della Provincia di Bari e della Regione Puglia, ed è inserita nel cartellone di Mar del Jazz 2006. Direzione artistica e coordinamento di Giuseppe Berlen, Andrea Gargiulo, Roberto Ottaviano e Michelangelo De Corato. Insegnanti: Roberto Ottaviano, Gianna Montecalvo, Davide Santorsola, Maurizio Quintavalle, Mino Lacirignola, Guido Di Leone, Giuseppe Berlen. Www. Mardeljazz. Com .  
   
   
"MEGLIO IL NUOVO OGGI OVVERO QUANDO L´INNOVAZIONE FA SPETTACOLO" IN SCENA QUESTA SERA AL PICCOLO TEATRO STUDIO  
 
 Milano, 10 luglio 2006 - Promosso dalla Camera di Commercio di Milano e prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, con Gioele Dix, regia di Serena Sinigaglia, in scena al Piccolo Teatro Studio. Lo spettacolo - nell´ambito del progetto del Palazzo dell´Innovazione - vuole essere un viaggio attraverso epoche e idee, per raccontare l´innovazione vissuta in ogni aspetto dell´esistenza, favorita dalla giovinezza o pagata con la vita, declinata attraverso personaggi ed intuizioni che hanno "fatto" la storia dell´umanità: vite e parole di scienziati, politici, scrittori, imprenditori, ma anche semplici uomini e donne. Le riflessioni - brani da Dante, Brecht, Calvino, Shakespeare, la Bibbia - che scandiscono i quadri nei quali si articola lo spettacolo, sono affidate a rappresentanti della scena politica e imprenditoriale milanese, eccezionalmente sul palcoscenico del Teatro Studio in veste di "saggi": Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano, Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano, Bruno Ermolli, presidente di Promos Azienda speciale per l> ´> internazionalizzazione della Camera di Commercio di Milano, Piero Bassetti, presidente Globus et Locus, Michele Perini, presidente di Fiera Milano Spa, Federica Olivares, fondatrice delle Edizioni Olivares. Per assistere allo spettacolo è necessario confermare la propria presenza - sia per coloro che hanno ricevuto l´invito sia per il pubblico in genere - per telefono (0272002297) o per mail (innovare@mi. Camcom. It). .  
   
   
UNA NUOVA STAGIONE DI MUSICAL, EVENTI INTERNAZIONALI, ONE MAN SHOW E GRANDI CONCERTI TRA NOVITA’ E ATTESI RITORNI AL NUOVO TEATRO VENTAGLIO SMERALDO  
 
 Milano, 10 luglio 2006 - E’ nato il Teatro Ventaglio Smeraldo. Un grande progetto nato dall’accordo tra il Gruppo Officine Smeraldo e il Gruppo Ventaglio che porterà nello storico teatro milanese alcuni tra i più grandi spettacoli della scena italiana ed internazionale. La stagione 2006/2007 è infatti più che mai caratterizzata da alcune produzioni che danno all’intera programmazione una dimensione non solo europea ma mondiale, espressione di culture e mondi distanti e, allo stesso tempo, legati al nostro paese, alla nostra città. Ne è un esempio Mina … che cosa sei, il primo musical-tributo alla grande voce italiana, realizzato da una produzione ed un cast totalmente argentino, a testimonianza della fama che accompagna la “tigre di Cremona” in tutto il mondo. Sempre dall’Argentina arriva poi Concha Bonita, un musical che vanta la firma di due pluripremiati autori: Vincenzo Cerami e Nicola Piovani. E ancora in tema latinoamericano sarà Pasiones, il ritorno di un musical dominato dalle calde note del tango, che già due anni fa segnò un grande successo in Italia. Ed infine il grande flamenco della compagnia di José Greco in una delle opere più amate al mondo: Carmen. Dal Giappone arriva un altro fiore all’occhiello di questa stagione: la compagnia di musicisti, designers e planners Tao, con la loro ultima creazione. Uno spettacolo di nuova generazione, che ha fatto il giro del mondo; una dimensione visuale e fisica, energetica e suggestiva in cui la tradizione musicale millenaria giapponese viene esaltata da coreografie originali dal ritmo trascinante. E nel segno della poliedricità e della varietà di offerta il Ventaglio Smeraldo ospiterà in esclusiva nazionale uno dei più acclamati artisti della scena europea, Marc Hollogne, in arte Marciel. Uno straordinario autore-attore che con il suo cinema teatro ha creato un nuovo genere di spettacolo, quello che Le Figarò è arrivato a ribattezzare “l’ottava arte”. Uno show in cui l’attore gioca e racconta a cavallo di un equilibrio perfetto tra palco e schermo, fra reale e virtuale: una forma totalmente originale ed inedita, un risultato di estrema raffinatezza comica e di sorprendente invenzione. Un ritorno importante, a distanza di quattro anni dalla fortunatissima tournée che fece registrare un record di permanenza a Milano, è La Febbre del Sabato Sera per la regia di Massimo Romeo Piparo, il musical culto, campione d’incassi, oggi rivisitato e aggiornato. Il Natale sarà festeggiato con Christmas Show, l’allegro spettacolo pronto ad accogliere tutta la famiglia. Anche la grande danza avrà uno spazio di assoluto primo piano. Daniel Ezralow con la sua attesissima ultima creazione dalle caratteristiche ancora coperte dal più totale riserbo. Ma Ezralow sarà presente anche in Aeros che torna a grande richiesta. La danza avrà poi la sua celebrazione in uno degli eventi più prestigiosi della stagione, il Galà Nureyev, omaggio al più grande ballerino di tutti i tempi. Ma il Ventaglio Smeraldo è ormai la casa di adozione di alcuni tra gli artisti italiani più amati dal grande pubblico che scelgono questo palcoscenico come luogo naturale per i loro one man show. E’ così per Antonio Albanese che torna con Psycoparty, lo spettacolo più visto nella stagione 2005/06 e che ha fatto registrare il sold out nelle sedici repliche allo Smeraldo. Ed ancora: Teo Teocoli che presenta uno spettacolo studiato esclusivamente per il pubblico milanese, al quale dedicherà i suoi più amati personaggi. E tornano anche altri amici storici del Teatro come Cochi e Renato, i signori della risata accompagnati dai ritmi swing dei Good Fellas e infine i Fichi d’India, con la loro comicità al fulmicotone in un nuovo spettacolo. Per i più piccoli una sorpresa davvero speciale. Sei settimane ogni pomeriggio con l’amatissimo Geronimo Stilton, il topo giornalista, già fenomeno letterario planetario, che presenterà un musical inedito fatto di canzoni, giochi e tante, tante risate. Spazio anche alle operette, con alcuni dei titoli più amati della grande tradizione che faranno tappa sul palcoscenico del Teatro Ventaglio Smeraldo. Prestigiosa anche quest’anno la stagione dei grandi concerti: Paolo Conte, Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori, Luca Carboni, Marisa Monte, Giovanni Allevi, il grande ritorno di Roxy Music, Donald Fagen, sono solo alcuni dei grandi nomi che si alterneranno sul palco del Ventaglio Smeraldo. Un cartellone quindi di grande respiro che va di pari passo con una continua ricerca di nuove soluzioni nel campo dei servizi per il pubblico studiati da Officine Smeraldo. Numerose sono infatti le iniziative anche sul fronte promozionale. Prima fra tutti la creazione di Jay Key, strumento innovativo nato dalla collaborazione con Cartasi. Una vera e propria carta di credito con la quale si possono ottenere molti vantaggi iscrivendosi al Jay Key Club delle Officine Smeraldo: sconti su biglietti e abbonamenti su tutta la rete dei Teatri del gruppo a livello nazionale oltre a convenzioni con tantissimi esercizi commerciali, promozioni last minute e la possibilità di acquistare dei biglietti con un semplice sms. Sin dagli anni Ottanta, dall’inizio della gestione di Gianmario Longoni, il Teatro di piazza Xxv aprile si è distinto per l’originalità e il coraggio dei suoi cartelloni che lo portò, per esempio, ad essere il primo, in Italia, ad ospitare i più famosi musical di Broadway. Da allora lo spirito del Ventaglio Smeraldo è rimasto invariato facendone un teatro aperto e popolare, sempre pronto ad andare a “scovare” novità internazionali e fare di Milano un palcoscenico al centro dell’Europa e del mondo. .  
   
   
ALLA FILANDA MOTTA DI CAMPOCROCE (MOGLIANO VENETO) L’ASSOCIAZIONE “ATTORE... SI NASCE?” E IL COMUNE DI MOGLIANO VENETO PRESENTANO LA VII EDIZIONE DELLA RASSEGNA TEATRALE “PER FILO E PER SEGNO”  
 
Milano, 10 luglio 2006 - Venerdì 21 luglio 2006, alle ore 10. 30, alla Filanda Motta di Campocroce (Mogliano Veneto) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della Vii edizione della Rassegna teatrale “Per Filo e per Segno” dedicata quest’anno alla “Favola in Commedia”. Gli spettacoli si svolgeranno sabato 29 e domenica 30 luglio, alla Filanda Motta. Tra gli appuntamenti in cartellone “Fiabole” con Anna Meacci. Saranno presenti l’assessore alla Cultura del Comune di Mogliano D. Rita Fazzello, Eleonora Fuser direttrice artistica della rassegna e Marzia Bonaldo direttrice organizzativa. “Per Filo e Per Segno” è organizzata dall’Associazione “Attore… si nasce?” e dalla Città di Mogliano Veneto, in collaborazione con la Regione Veneto, la Provincia di Treviso, “L’aprisogni” Compagnia di Teatro di Burattini e Figura, l’Associazione Culturale “Filanda Motta” ed il Centro Internazionale “Civiltà dell’Acqua” di Mogliano Veneto. "Amo l´acqua e la sua densa trasparenza, il verde nell´acqua e le sue creature…”. E’ all’acqua, simbolo di unione, vita, evocazione che s’ispira questa Vii edizione della rassegna: unione tra le genti che s’incontrano, festeggiano, si abbracciano virtualmente in una sorta di grande festa popolare in un luogo della memoria, suggestivo e storico qual è la Filanda di Campocroce. Una serie di spettacoli suddivisi in due giornate evocheranno il teatro tradizionale popolare in una festa che iniziando all’ora dell’aperitivo, inviterà a cena gli ospiti per poi proseguire fino notte tarda. .  
   
   
CAPRI: CABARET FESTIVAL ALLA GROTTA AZZURRA  
 
Capri, 10 luflio 2006 - Sarà presentato martedì 11 luglio 2006 nello scenario del Lido Nettuno a ridosso della Grotta azzura il cabaret festival isola di Capri, la rassegna estiva che inizierà giovedì 13 luglio e chiuderà i battenti il 31 agosto. Sulla passerella del Lido Nettuno sfileranno i maggiori artisti del panorama televisivo nazionale. Alla conferenza sono stati invitati i rappresentati delle istituzioni locali, provinciali e regionali e l’amministratore dell’azienda di turismo e soggiorno che patrocinia l’evento. Per gli ospiti che arriveranno da Napoli è prevista una mini crociera nel golfo con tappa alla grotta azzura che prenderà il largo martedì alle ore 11 e 30 dal molo Luise . .  
   
   
GOLF - A STEPHEN DODD L’EUROPEAN OPEN, AL 26° POSTO EMANUELE CANONICA  
 
Milano, 10 luglio 2006 - Stephen Dodd (279 - 67 69 73 70) ha vinto lo Smurfit Kappa European Open (European Tour) svoltosi al The K Club di Straffan, in Irlanda, il percorso dove avrà luogo dal 22 al 24 settembre la Ryder Cup Il quarantenne gallese ha conseguito il terzo titolo in carriera lasciando a due colpi lo spagnolo José Manuel Lara (281 - 72 68 67 74) e l’inglese Anthony Wall (70 68 70 73). Nona posizione con 283 per Colin Montgomerie, 15ª con 285 per Darren Clarke e Thongchai Jaidee, 20ª con 287 per Padraig Harrington e 35ª con 291 per Retief Goosen. Deludente giro finale per i tre italiani in campo: Emanuele Canonica è sceso con un 76 dal 18° al 26° posto (289 - 72 70 71 76), Francesco Molinari con un 80 è passato dal 22° al 46° (294 - 70 73 71 80), stessa posizione di Alessandro Tadini che era 37° e che ha segnato un 78 di giornata (294 - 77 68 71 78). Nel 76 di Canonica 3 birdie, 5 bogey, 1 doppio bogey; nell’80 di Molinari 6 bogey nelle prime nove buche e un doppio bogey sulle seconde; nel 78 di Tadini un eagle in partenza poi 1 birdie, 6 bogey, 1 doppio bogey. Challenge Tour: Crespi 41°, Soffietti 59° - Finale in sordina per Marco Crespi, 41° con 287 (70 67 76 74) e per Marco Soffietti, 59° con 290 (71 69 75 75) nello Scottish Challenge (Challenge Tour), disputato al Murcar Golf Club di Aberdeen. Vittoria annuncia dell’inglese Sam Walker (266 - 68 69 64 65), che dopo aver fatto il vuoto nel terzo giro ha ulteriormente allungato con un ottimo 65. Secondo il gallese Gareth Wright (272 - 68 66 71 67), terzo con 273 lo scozzese Chris Doak e quarto con 275 un altro scozzese, l’ ottimo dilettante Richard Ramsay. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche: Alessio Bruschi 96° con 145 (71 74), Andrea Maestroni, 145° con 151 (71 80) e Marco Bernardini, 150° con 153 (74 79). Alps Tour: Dominio Francese - Dominio francese nell’Open International du Haut Poitou (Alps Tour) disputato al Golf du Haut Poitou a Saint Cyr in Francia, e prima vittoria nel circuito del transalpino Xavier Lazurowicz (213 - 71 70 72) che ha superato alla prima buca di spareggio il connazionale Jerome Forestier (213 - 74 68 71). Al terzo posto con 214 altri cinque francesi: Michael Lorenzo Vera, Eric Moreul, Julien Millet, Bertrand Cornut e Anthony Grenier. Non ha superato il taglio Giampaolo Zanol (92° con 160 - 76 84), unico italiano in gara. U. S. Pga Tour: Prosegue La Rimonta Di Tiger Woods - Prosegue la rimonta di Tiger Woods nel Cialis Western Open (Us Pga Tour) che si conclude sul percorso del Cog Hill G&cc a Lemont, nell’Illinois. Il numero uno mondiale con la sequenza 67-66 è passato in due turni dall’82° posto occupato dopo la frazione iniziale al settimo (205 - 72 67 66) con tre colpi di ritardo dal nuovo leader Vijay Singh (202 - 67 67 68). Il campione delle Isole Fiji precede di due colpi Carl Pettersson, Mathew Goggin, Stewart Cink, Trevor Immelman e Joe Ogilvie. Fuori gioco Adam Scott, 21° con 206, Davis Love Iii 47° con 211 e Phil Mickelson 75° con 216. Lpga Tour: Fuori Sorenstam E Wie - Juli Inkster-paula Creamer e Brittany Lincicome-lorena Ochoa le semifinali dell’Hsbc Women’s World Match Play Championship, il torneo del Lpga Tour che si disputa a eliminazione diretta sul percorso dell’Hamilton Farm Golf Club di Gladstone, nel New Jersey, con un tabellone di 64 concorrenti senza proettes italiane. Nei quarti di finale ultima buca fatale ad Annika Sorenstam, che ha dovuto cedere il passo a Juli Inkster, autrice di un birdie (1 up). L’unica rappresentante della vecchia guardia dovrà vedersela con una delle più valide rappresentanti della nuova generazione, Paula Creamer, che ha eliminato Karrie Webb (3/2) con grande autorità. Fuori Michelle Wie, che dopo aver battuto per 2/1 Se Ri Pak nulla ha potuto contro la scatenata Brittany Lincicome (4/3). Sarà un bel duello tra la giovane statunitense e la messicana Lorena Ochoa che ha posto fuori gioco nel doppio turno giornaliero con identico 3/2 Mi Hyun Kim e Sophie Gustafson. .  
   
   
DERBY DA FAVOLA ALLA 10 GIORNI EQUESTRE FRANCO MARAZZINI FA “VOLARE” LA SUA BETELY - IL BELLUNESE DI MILANO PUR CON UN ERRORE BATTE IL RECORD  
 
Trento, 10 luglio 2006 - Chiusura “col botto” oggi alla 10 Giorni Equestre di Predazzo, con un Derby che ha saputo catalizzare l’attenzione del folto pubblico. Il tempo ha concesso una tregua dopo gli ultimi due giorni che hanno penalizzato le condizioni del campo, che in ogni caso ha retto bene. Impegnativo, come sempre, il percorso del Derby con 17 ostacoli posti su un tracciato di oltre 900 metri, che ha messo a dura prova la resistenza dei cavalli ma anche la concentrazione dei cavalieri. Tanto pubblico ai bordi del campo, con un’ovazione quando Franco Marazzini, pur con un errore sull’ultimo ostacolo, ha conquistato la vittoria. Una gara estremamente selettiva, e lo dimostra il fatto che nessun binomio ha concluso un percorso netto, segno di una gara corsa all’attacco da tutti i concorrenti. Marazzini è entrato sicuro sugli ostacoli con la sua cavalla che era decisamente in giornata. Sul penultimo ostacolo Betely è arrivata un po’ lunga, e sull’ultimo Marazzini l’ha lasciata andare ed ha abbattuto la barriera. Niente male però il suo tempo, ma soprattutto anche Marcello Carraro (Royal Acrobat) ha sbagliato proprio sull’ultimo ostacolo quando pensava di avere la vittoria in pugno. Terzo posto per un sanguigno Giordano Cattapan che ha divertito il pubblico, ma anche il suo Dowson - un po’ in ombra nelle precedenti gare del concorso ippico fiemmese - ha abbattuto l’ostacolo numero 6. Alberto Boscarato, il vincitore del Derby 2005, addirittura è incorso in tre errori ed è finito quarto. Prima del Derby erano scesi in campo anche i binomi per l’affollatissimo mini derby, con ben 100 concorrenti che hanno animato e prolungato la giornata. Il successo l’ha centrato il veneziano Paolo Del Favero (Kimberry) dopo un intenso confronto sul filo dei centesimi con le veronesi Laura Lorenzetti (Nico) e Silvia Canteri (Caldwell). Nella C115, che in mattinata ha aperto l’ultima giornata della 10 Giorni Equestre, vittoria per Stefano Umberto Castelli (Edhelweiss) con un buon margine su Roberto Bertoldo (Galassia) e Lorenza Benamati (Day Dream). Grande soddisfazione per Heike Mueller che ha vinto l’impegnativa C135, la sua prima vittoria importante. Con la sua Picadilly Princess si è messa dietro Silvano Graziotti su Landus. Con lo spettacolo dei Cavallini della Giara è sceso così il sipario sulla 30. A edizione della 10 Giorni Equestre. Il bilancio è positivo in tutti i sensi. Martedì pomeriggio sintesi del Derby nel pomeriggio sportivo di Rai3 e un ampio servizio di 90’ su Rai Sport Sat. Classifiche Concorso Nazionale “A” 9 Luglio 2006 - Premio n. 17 - Regione Autonoma Trentino Alto Adige - categoria C115 percorso da ripetersi consecutivamente in senso inverso: 1) Castelli Stefano Umberto (Edhelweiss) 74,14; 2) Bertoldo Roberto (Galassia di Villagana) 78,63; 3) Benamati Lorenza (Day Dream Iv) 81,35; 4) Giorgi Gloria (Indien de Siva) 81,74; 5) Baldo Giulia (Gior - Gi) 82,87; 6) Giustina Antonio (Mando) 84,11; 7) Cucini Paolo (Sandra B Z) 85,56; 8) Cattarossi Alessandro (Athletika 6) 90,47; 9) De Checchi Francesca (M. Grifone della Trappola) 91,76; 10) Mosna Silvia (Isabeau de Falere) 102,09; Premio n. 18 – Azienda Per Il Turismo Della Val Di Fiemme - categoria C135 mista: 1) Mueller Heike (Picadilly Princess) 35,25; 2) Graziotti Silvano (Landus) 35,85; 3) Del Favero Paolo (Noble Light) 32,10; 4) Bresciani Gabriele (Con Calma) 46,40; 5) Donolato Simona (Vitti Laser) 68,07 - 4; 6) Gallo Davide (Ticcino 004) 70,77 - 4; 7) Paciotti Giuliano (Uriqein) 71,97 -4; 8) Besutti Simone (Oscar) 72,27 - 4; 9) Besutti Simone (Silverster) 76,67 - 4; 10) Perolo Giorgia (Culord) 79,66 – 4. Premio n. 19 – Consorzio Dei Comuni B. I. M. Adige - Mini Derby - categoria C120 a tempo: 1) Del Favero Paolo (Kimberry) 98,19; 2) Lorenzetti Laura (Nico) 98,30, 3) Canteri Silvia (Caldwell) 98,73; 4) Guidorzi Daniele (C’est la Vie) 100,18; 5) Caruso Virginia (Belladonna mia) 102,35; 6) Orlandi Elisa (Larson du Grand Enclos) 103,12; 7) Verga Caterina (It’s Olympus) 103,15; 8) Fasanelli Francesca (Irish Melody) 103,32; 9) Donolato Simona (Impero) 104,03; 10) Canteri Mario (Aladin) 104,49 - 4 Premio n. 20 – Comune Di Predazzo - 11° Derby Di Predazzo - categoria C140 a tempo: 1) Marazzini Franco (Betely) 120,04; 2) Carraro Marcello (Royal Acrobat) 126,03; 3) Cattapan Giordano (Dowson) 129,89; 4) Boscarato Alberto (Larius) 130,51; 5) Bassi Giampaolo (Just do it) 133,08; 6) Cavalieri Vittorio (Marisol) 133,75; 7) Bassi Giampaolo (Oberon) 134,77; 8) Di Pretoro Matilde (Pedro) 140,67; 9) Bresciani Gabriele (Dionisos) 141,11 Info: www. 10giorniequestre. It .  
   
   
CAMBIO AL VERTICE DEL COMITATO ORGANIZZATORE DEL TAN  
 
Livorno, 10 luglio 2006 - Dopo l’incredibile successo della Xxiii edizione della grande manifestazione velica del Mediterraneo il Contrammiraglio Dario Patti passa il testimone della presidenza del Comitato Organizzatore dell’evento al Contrammiraglio Armando Leoni. Un grazie di cuore all’Amm Patti che per due intensi Tan ha guidato stupendamente lo staff e “vento in poppa” all’Amm. Leoni che il 1 luglio 2006 ha iniziato questa nuova avventura. Il labronico C. A. Armando Leoni è nato a Piombino il 4 luglio del 1945 e dopo i numerosi incarichi da giovane Ufficiale è da sempre legato alla vela; infatti tra le sue importanti esperienze si citano: l’imbarco sulla Nave Scuola Stella Polare con la partecipazione alla Middle Sea Race nel 1970, sempre con la stessa imbarcazione ha preso parte al suo primo Fastnet nell’ambito della settimana di Cowes e alla settimana velica di Travemunde, conquistando il primo posto tra le imbarcazioni militari nella regata Plymouth (Gb) – Helgoland (Ge) e nella successiva Helgoland – Malmoe (Sve); nel 1981 ha assunto il comando della Stella Polare con cui ha svolto attività estiva a favore degli allievi dell’Accademia Navale; nel 1984 ha partecipato a numerose regate con Gemini e nei due anni successivi in Florida, Usa, ha conseguito risultati eclatanti con la prima presenza di una squadra italiana alle regate del Sorc, successivamente con Merope e Bellatrix quali componenti della squadra italiana alle Admiral’s Cup del 1979 e 1981, completando così il suo secondo e terzo Fastnet; nel 1994 ha assunto il Comando di Nave Scuola Amerigo Vespucci; successivamente è divenuto Comandante di Nave Orsa Maggiore ad Osaka, in Giappone e con la suddetta Unità ha completato il periplo del mondo a vela rientrando in Italia nel 1998, nei due anni di navigazione attorno al mondo, l’Unità ha colto significativi risultati partecipando a numerose regate oceaniche, di importanza rilevante si segnala il record sulla regata Brisbane (Australia) – Nomea (Nuova Caledonia) abbassando il precedente record di oltre 36 ore e a tutt’oggi ancora imbattuto. .  
   
   
CAMPIONATI DEL MONDO DI MOUNTAIN BIKE IN VAL DI SOLE!  
 
Trento, 10 luglio 2006 - La valle di Sole ospiterà l’edizione 2008 dei Campionati del mondo di mountain bike. L’annuncio ufficiale è stato dato il 6 luglio fa a Losanna dai vertici dell’Unione ciclistica internazionale (Uci). La candidatura dell’Italia – che ha già ospitato i mondiali lo scorso anno a Livigno – era stata avanzata negli scorsi mesi e sostenuta dalla Provincia autonoma di Trento con le realtà turistiche e sportive locali: l’Uci ha preferito la valle di Sole alle altre tre candidature ufficiali di Canada, Messico e Spagna. I Campionati del mondo si terranno in valle di Sole nel mese di giugno 2008, ma già nel settembre 2007, sempre in valle di Sole, ospiterà alcune gare internazionali. Soddisfazione è stata espressa dall’assessore provinciale al turismo Tiziano Mellarini e dal presidente dell’Apt della valle di Sole, Luciano Rizzi. “Il massimo organismo del ciclismo mondiale – ha spiegato l’assessore Mellarini – ha scelto il Trentino e, in particolare la valle di Sole, perché abbiamo saputo offrire le garanzie migliori in termini di organizzazione e qualità. Si tratta di un riconoscimento importante che premia l’intero settore turistico e sportivo trentino. La mountain bike è uno degli aspetti trainanti del turismo attivo, basato su natura, ambiente e turismo”. Dopo Livigno 2005, saranno la valle di Sole ed il Trentino ad ospitare nel giugno 2008 i Campionati del mondo di mountain bike. Ad annunciarlo è stata nella giornata di oggi l’Unione ciclistica internazionale (Uci), che ha sede a Losanna. La valle di Sole ha battuto la concorrenza di tre temibili federazioni che avevano chiesto di ottenere per sé l’edizione del 2008: Canada, Messico e Spagna. “L’assegnazione alla valle di Sole dei Campionati mondiali di mountain bike – sottolinea l’assessore provinciale Tiziano Mellarini – rappresenta un grande risultato. L’offerta turistica e sportiva del Trentino deve puntare sui grandi eventi. Questo è uno degli obiettivi della nostra strategia. L’uci ha condiviso il nostro metodo di proporre ed organizzare una grande manifestazione e ha risposto positivamente. Sono certo che la valle di Sole e il Trentino sapranno regalare un evento memorabile ai milioni di appassionati che seguono la mountain bike”. Secondo Mellarini, la decisione dell’Uci è l’ennesimo riconoscimento del Trentino, una terra dove la qualità è regola: “I mondiali di mountain bike saranno una formidabile vetrina per il territorio della valle di Sole. Ma sono altrettanto sicuro che gli effetti positivi di questo evento internazionale si allargheranno all’intero sistema trentino. La valle di Sole saprà preparare con impegno e professionalità il grande appuntamento del giugno 2008”. Lo scorso anno la manifestazione era stata ospitata a Livigno. La località lombarda ha ottenuto un grande ritorno sia di tipo mediatico sia turistico. Quest’anno, i mondiali si terranno in Nuova Zelanda, poi (2007) la carovana delle due ruote si sposterà in Inghilterra e precisamente a Ford William. I Campionati del mondo si articolano su cinque specialità: cross country, staffetta country, down hill, 4x e trial. Il lavoro per il comitato trentino inizia già da subito. L’uci chiederà alla valle di Sole di organizzare già nel settembre 2007 la fase finale della Coppa del Mondo: in questo modo la federazione internazionale e la struttura trentina avranno modo di “testare” percorsi e macchina organizzatrice. “In questo momento di gioia – continua l’assessore Mellarini – voglio ringraziare per l’impegno e il lavoro svolto il presidente dell’Apt della valle di Sole, Luciano Rizzi, e i suoi collaboratori. L’abbinamento con lo sport è vincente per il prodotto turistico sia dal punto di vista mediatico, sia per il ritorno economico. La mountain bike è per il Trentino un settore strategico dell’offerta turistica estiva”. Milioni di sportivi scelgono il Trentino quale meta per le loro vacanze. L’assessore Mellarini va oltre: “L’obiettivo è di destagionalizzare il nostro prodotto. Questo è possibile perché a chiedercelo sono gli stessi operatori turistici e, soprattutto, i bikers che arrivano in Trentino (ad incominciare dall’Alto Garda) in tutti i mesi dell’anno. Differenziare la proposta turistica del Trentino è ormai una necessità: solo così riusciremo a garantirci, grazie alle peculiarità del nostro territorio, un’offerta turistica di alta qualità”. . .  
   
   
LA NUOVA GRANDE PROMESSA DEL MOTOCICLISMO ITALIANO, CLAUDIO CORTI, SARÀ OSPITE AL PALACE HOTEL DI COMO PER LA SESTA CONVIVIALE DELL’ASSOCIAZIONE PANATHLON DI COMO  
 
 Milano, 10 luglio 2006 - Il 13 luglio alle ore 21. 00 l’incontro verrà aperto al pubblico e tutti potranno partecipare alla serata conoscendo da vicino il giovane campione, pronto a rispondere alle domande e a firmare autografi. Claudio Corti, 19 anni appena compiuti, è in questo momento uno dei più interessanti e luminosi talenti dello sport comasco. Fa il pilota di motociclismo ed è sulla soglia di ingresso del mondiale Superbike, dove conta di arrivare entro due stagioni, per poi giocarsi tutte le chances per raggiungere la Motogp. E’ pilota ufficiale Yamaha, team nel quale è considerato una promessa. Corti ha cominciato piccolissimo con le minimoto dove ha vinto parecchie gare e campionati. All’età di 10 anni era già un nomade: l’Europa su e giù in camper guidato da mamma Wanda, per disputare il campionato continentale dei minibolidi. Lo stesso camper che usa adesso per spostarsi sui circuiti della Superbike. Tutto il resto è storia di oggi che il giovanissimo è pronto a raccontare giovedì prossimo al Palace hotel di Como. L’ingresso è libero e gratuito. .  
   
   
GLI SPETTACOLARI "VOLVO EXTREME 40" INAUGURERANNO LA MULTI-CENTO, LA CENTOMIGLIA DEL GARDA PER I MULTISCAFI.  
 
 Gargnano Del Garda, 10 luglio 2006 - Ricordate il grande trimarano che Kevin Costner conduceva in "Waterworld"? Il vero skipper di quella pellicola sarà in gara alla prossima edizione della Centomiglia. Colui che conduceva abilmente queste imbarcazioni era lo olimpico statunitense Randy Smyth. E questo eccezionale navigatore sarà uno dei protagonisti della Centomiglia del Garda, o meglio della nuovissima "Multicento", del prossimo 9 settembre. Smyth sarà, quasi certamente al via della gara che il Circolo Vela Gargnano tornerà a "riservare" ai Multiscafi. Sarà la grande novità dell´edizione 2006, ma non l´unica. Il ritorno dei grandi trimarani e catamarani, tolti dal regolamento nel lontano 1980, ora riammessi in una prova tutta per loro, una partenza con tutte le altre barche, un percorso più lungo, per questi velocissime macchine volanti, ora protagoniste su tutti gli Oceani in occasione delle tappe dell´ultimo Giro del mondo. La barca affidata a Smyth, tra l´altro due volte medaglia d´argento alle Olimpiadi, due volte campione del mondo con il "Tornado", e vincitore della Coppa America nel 1988, quando fece da "insegnante" del leggendario Dennis Conner, sarà il catamarano di 4o pedi, 12 metri e 70 centrimetri di lunghezza, 7 e mezzo di larchezza, 35 metri di albero, 4-5 persone d´equipaggio, della serie "Volvo Extreme 40". La flotta dei "40 Extreme" stazionerà in autentici box che troveranno spazio a sud di Gargnano, nel golfo di Maderno con veri e propri Box. I catamarano parteciperanno il 3 settembre al trofeo Tenente di vascello Riccardo Gorla, ad una spettacolare prova in notturna, ed alla loro "Multicento" il 9 settembre (i maxilibera e tutte le altre classi monocarena e cabinate continueranno a battagliare per il trofeo Conte Alessandro Bettoni e la prestigiosa Coppa in argento del Presidente della Repubblica). Accanto a Smyth in questa classe molto spettacolare ci saranno come avversari altre leggende della vela olimpica come l´oro delle Olimpiadi di Barcellona, il francese Yves Loday, la doppia medaglia, l´ex australiano ed ora olandese Mitch Booth che avrà al suo fianco il campione del mondo 1991 (con Giorgio Zuccoli), il prodiere del lago d´Iseo Angelo Glisoni, oggi allenatore della nazionale italiana. Al via non ci saranno solo i "Volvo 40" ma anche altri multiscafi con il nuovo Cat di 20 piedi costruito dal danese Goran Mastroem. L´altra novità della Centomiglia sarà la "Centopeople" regata a vela bianche riservata alle barche da diporto, una prova senza classifica e con premi a sorteggio. Tutte queste cose nuove della regata del Garda saranno illustrate nel corso di una conferenza stampa che si svolgerà a fine mese a Milano all´ombra del sommergibile "Toti". Le "Centomiglia del Garda" sono organizzate dal Circolo Vela Gargnano (club in Coppa America con "+39") e godono del patrocinio del Segretariato Sociale Rai, della Regione Lombardia, della Provincia di Brescia, della Comunità Parco Alto Garda, della Riviera dei Limoni, del Comune di Gargnano e di tutti i comuni del Garda sede di passaggio della regata. .  
   
   
MOTOCROSS: BEGGI VINCE LA PROVA MONDIALE MX3 A FAENZA  
 
Faenza (Ra) 10 giugno 2006 - Si è corso sullo spettacolare crossodromo Monte Coralli di Faenza il Campionato del Mondo di Motocross classe Mx3 con il meglio degli specialisti che si sono confrontati sui 1. 700 metri del circuito romagnolo, allestito al meglio dagli organizzatori del Motoclub Faenza e della Dbo. Terreno perfetto e una splendida giornata di sole hanno permesso agli oltre 4. 000 spettatori che hanno assistito all’evento mondiale nel week-end di apprezzare le migliori qualità espressive. La gara romagnola si è risolta a favore del pilota reggiano Cristian Beggi (Honda) che grazie alle due bellissime due manche vinte a Faenza ha portato a cinque le vittorie parziali in questo campionato dove è ancora al terzo posto ma si sta avvicinando pericolosamente al secondo e al primo posto dove si trovano rispettivamente il belga Sven Breugelmans (Ktm) e il francese Yves Demaria (Ktm). Bene anche il frusinate Daniele Bricca (Honda) compagno di Beggi nel Martin Honda Max Team che ha concluso secondo dopo un week-end molto positivo. Quarta posizione assoluta, infine, per Andrea Bartolini (Yamaha), l’ex iridato della classe 500 motocross che si è ritirato dalle competizioni per dedicarsi alla guida delle nazionali di cross e supermoto. L’imolese ha colto l’occasione per correre una gara davanti al suo pubblico sfiorando il podio per due soli punti. Giornata negativa, infine, per i due leader di classifica nel team di Jacky Martens che hanno concluso rispettivamente nono e sesto. Nel campionato europeo della classe 125 il francese Steven Frossard si aggiudica la prova dopo aver concluso le due manche prima al secondo e poi al primo posto dietro al belga Dennis Verbruggen che al contrario ha vinto la manche di avvio terminando secondo nella ripresa. Per i colori azzurri siamo stati ben rappresentati dall’imolese Deny Philippaerts che ha finito la sua bella giornata corsa davanti al grande pubblico amico, al terzo posto assoluto dopo aver terminato le due frazioni finali prima quarto e poi terzo. Ottavo posto per l’aretino Simone Ricci (Yamaha) e quattrodicesimo il poliziotto maceratese Marco Animento (Honda). La Cronaca Delle Manche - 125 Prima Manche: Bella partenza del belga Jeremy Van Horebeek (Ktm) che segna il passo dopo il via davanti al marchigiano Marco Animento (Honda), e al transalpino Steven Frossard (Ktm). Subito dietro transitano l’imolese Deny Philippaerts (Yamaha), Simone Cappellini (Kawasaki), Simone Ricci (Yamaha), Andrea Storti (Ktm). Alla fine Frossard deve cedere il passo a Verbruggen mentre il terzo posto va al positivo Philippaerts mentre Animento chiude al quinto posto. Ricci undicesimo e Storti diciottesimo. 125 Seconda Manche: Scatto migliore per il belga Joel Roelants (Ktm) davanti all’austriaco Van Vijfeljken (Yamaha), Steven Frossard (Ktm) e Deny Philippaerts (Yamaha) che è subito quinto e Simone Ricci (Yamaha) decimo. Al quinto passaggio l’austriaco Ringaofer si porta al comando ma al giro successivo subentra Frossard che rimane davanti a tutti sino alla bandiera a scacchi aggiudicandosi così la manche e questa prova italiana. Posizione d’onore in gara-2 per Verbruggen, quindi Roelants e Philippaerts con una bella prova che lo vede concludere al terzo posto assoluto. In graduatoria assoluta l’ottavo posto è di Simone Ricci e il quattordicesimo di Marco Animento, sfortunato nella seconda manche. Mx3 Prima Manche: Bader Manneh (Ktm) e Daniele Bricca (Honda) sono i più veloci all’abbassarsi del cancello di partenza di questa gara d’avvio, e piccolo cambio già al primo passaggio con il pilota locale ed ex iridato della mezzolitro Andrea Bartolini (Yamaha) che transita secondo davanti all’americano italianizzato. Il transalpino leader di classifica Yves Demaria (Ktm) passa al quarto posto precedendo il belga compagno di squadra nonché campione del mondo in carica Sven Breugelmans (Ktm). Alle loro spalle l’emiliano Christian Beggi (Honda). Pochi minuti e Breugelmens prima supera il compagno e poi scivola transitando dodicesimo al giro successivo. Lo spettacolo non è mai mancato con Bartolini che si porta poi al comando e successivamente il progressivo Beggi che va a vincere la sua quarta manche stagionale avvicinandosi prepotentemente alla coppia di testa in campionato: De Maria e Breugelmans, giunti rispettivamente nono e decimo. Secondo posto per l’altro pilota Martin Honda Max Team. Problemi per Stevanini, Oddenino e Traversini. Mx3 Seconda Manche: Ancora lo scatto di Bader Manneh (Ktm) caratterizza questa seconda e decisiva manche finale riservata al mondiale Mx3, dietro il campione del mondo in carica Sven Breugelmans (Ktm), quindi Daniele Bricca (Honda), Cristian Beggi (Honda), Enrico Oddenino (Honda), Andrea Bartolini (Yamaha). Appena quattro giri e Breugelmans si porta al comando ma il frusinate Daniele Bricca non ci sta a rimanere dietro e dopo pochi giri riesce a superarlo proprio così come farà pochi giri più tardi Daniele Bricca terminando così nell’ordine sul podio, lasciandosi alle spalle lo svizzero Ristori (Honda), Martin Zerava (Honda), il torinese Enrico Oddenino (Honda), l’imolese Andrea Bartolini (Yamaha), il perugino Thomas Traversini (Ktm). Undicesima posizione per il francese Yves Demaria dimostratosi evidentemente non molto in forma causa un problema ad un ginocchio. Classifiche Prima Manche Mx3: 1. Beggi Christian (Ita-honda) 35’12. 88; 2. Bricca Daniele(ita-honda); 3. Bartolini Andrea (Ita-yamaha); 4. Ristori Marc (Sui-honda); 5. Zerava Martin (Tch-honda); 9. Demaria Yves (Fra-ktm); 10. Breugelmans Sven (Bel-ktm); 12. Aperio Matteo (Ita-honda); 16. Debbi Filippo (Ita-honda); 19. Zecchin Matteo (Ita-kawasaki); 21. Ferrari Fabio (Ita-ktm); 22. Vestri Martino (Ita-honda). Seconda Manche Mx3: 1. Christian Beggi (Ita-honda) 35’22. 429; 2. Daniele Bricca (Ita-honda); 3. S. Breugelmans (Ktm); 4. M. Ristori (Svi-honda); 5. M. Zerava (Tch-honda); 6. Enrico Oddenino (Ita-honda); 7. Andrea Bartolini (Ita-yamaha); 8. Thomas Traversini (Ita-ktm); 11. Y. Demaria (Fra-ktm); 17. F. Debbi (Ita-honda); 18. M. Aperio (Ita-honda). Assoluta Mx3: 1. Christian Beggi (Ita-honda); 2. Daniele Bricca (Ita-honda); 3. Marc Ristori (Svi-honda); 4. Andrea Bartolini (Ita-yamaha); 5. Martin Zerava (Tch-honda); 6. Sven Breugelmans (Bel-ktm); 13. Enrico Oddenino (Ita-honda). Graduatoria Di Campionato: 1. Yves Demaria (Fra-ktm) punti 456; 2. Sven Breugelmans (Bel-ktm) 433; 3. Cristian Beggi (Ita-honda) 386; 4. Marc Ristori (Svi-honda) 355; 5. Enrico Oddenino (Ita-honda) 311; 12. Daniele Bricca (Ita-honda) 151; 16. Cristian Stevanini (Ita-suzuki) 67. Prima Manche 125: 1. D. Verbruggen (Bel- Yamaha) 35’31. 597; 2. S. Frossard (Fra-ktm); D. Philippaerts (Ita-yamaha); 4. J. Van Horebeek (Bel-ktm); 5. M. Animento (Ita-honda); 11. S. Ricci (Ita-yamaha); 18. A. Storti (Ita-ktm); 20. G. Manzoni (Ita-yamaha); 21. R. Moroni (Ita-yamaha); 22. M. De Bortoli (Ita-honda). Seconda Manche 125: 1. S. Frossard (Fra-ktm) 36’05. 623; 2. D. Verbruggen (Bel- Yamaha); 3. J. Roelants (Bel-ktm); 4. D. Philippaerts (Ita-yamaha); 5. P. Ringaofer (Aut-ktm); 8. S. Ricci (Ita-yamaha); 13. G. Manzoni (Ita-yamaha); 19. R. Moroni (Ita-yamaha); 22. G. Di Palma (Ita-yamaha); 23. A. Storti (Ita-ktm). Assoluta 125: 1. Steven Frossard (Fra-ktm); 2. D. Verbruggen (Bel-yamaha); 3. Deny Philippaerts (Ita-yamaha); 4. J. Roelants (Bel-ktm); 5. P. Ringaofer (Aut-ktm); 8. Simone Ricci (Ita-yamaha); 14. Marco Animento (Ita-honda); 17. Giordano Manzoni (Ita-yamaha); 19. Davide Turchet (Ita-honda); 22. Andrea Storti (Ita-ktm); 23. Rudy Moroni (Ita-yamaha). .