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Notiziario Marketpress di Giovedì 14 Dicembre 2006
LA MORTE CEREBRALE È ANCORA VITA? QUESTO L’INTERROGATIVO POSTO DA FINIS VITAE, TESTO PROMOSSO E PUBBLICATO DAL CNR IN CUI ALCUNI DEI MAGGIORI ESPERTI INTERNAZIONALI AFFRONTANO LA DEFINIZIONE DI ‘MORTE’ E I CRITERI PER ACCERTARLA, SU CUI ANCHE L’ESPERIENZA CLINICA PONE SERI DUBBI.  
 
 Roma, 14 dicembre 2006 - Il tema della ‘dolce morte’ divide studiosi, mass media e opinione pubblica. Invece, sulla definizione di ‘morte’ e sui criteri per accertarla, il dibattito scientifico e culturale si è affievolito. I principali interrogativi su tale problematica sono ora affrontati in ‘Finis vitae. Is Brain Death still Life?’, un testo pubblicato con il sostegno del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che raccoglie gli interventi di autorevoli medici, giuristi e filosofi, europei e americani. Il libro, edito da Cnr e Rubbettino, viene è stato presentato presso la sede dell’Ente, con gli interventi di: Rosangela Barcaro (bioeticista – Cnr), Rainer Beckmann (giurista – Università di Wurzburg), Paul A. Byrne M. D. (neonatologo – St. Vincent’s Medical Center – Usa), Robert Spaemann (filosofo – Università di Monaco), modera Cinzia Caporale (bioeticista – Cnr). “Mors est finis vitae: la morte non è solo ‘la’, ma è anche ‘il’ fine della vita umana, il momento che svela il significato”, osserva Roberto de Mattei, vice presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, che ha curato il volume. “E il progresso scientifico e tecnologico applicato alla medicina ha introdotto nuovi motivi di riflessione: accanimento terapeutico, ‘testamento biologico’, eutanasia e suicidio assistito, richiesta di sospensione delle terapie, cure palliative e soprattutto prelievo di organi a fini di trapianto”. “Un dibattito aperto che, per i suoi risvolti medici, giuridici, filosofici e morali, coinvolge sia ambienti laici che religiosi” aggiunge Rosangela Barcaro. Fino agli anni ‘60, si riteneva che l’accertamento della morte dovesse avvenire mediante il riscontro della definitiva cessazione delle funzioni vitali: respirazione, circolazione, attività del sistema nervoso. Ma nel 1968 una Commissione della Facoltà medica di Harvard propose un nuovo criterio, allora indicato come ‘coma irreversibile’, fondato sulla definitiva cessazione delle funzioni dell’encefalo. “I criteri di Harvard sono stati pubblicati senza nessun dato clinico-statistico relativo a pazienti. In realtà la morte cerebrale non è la vera morte” afferma deciso Byrne, criticando anche “l’uso del termine ‘irreversibile’, che non è un concetto empirico e non può essere empiricamente determinato. Eppure il criterio della morte cerebrale è stato accolto in tempi rapidi nella legislazione e nella pratica medica della maggior parte degli Stati del mondo”. Dagli anni ’80, però, nel mondo scientifico hanno iniziato a diffondersi perplessità e dissensi sulla validità di tale criterio fondato sulla ‘teoria dell’integratore centrale’, secondo cui l’organismo, quando l’encefalo cessa di funzionare, si riduce a una collazione di organi, parti corporee non integrate funzionalmente. Non a caso i criteri di Harvard seguono di pochi mesi il primo trapianto di cuore. “Per mero interesse si è sviluppato un nuovo criterio per dichiarare morte le persone” accusa Byrne. “Per ottenere un cuore sano da destinare al trapianto non ci sono altri modi a meno che prelevarlo da un paziente vivo. E rimuovere un organo vitale sano da un soggetto dichiarato a termini di legge cerebralmente morto, ma non biologicamente tale, sotto il profilo etico è inaccettabile”. Concorda Bekmann: “Il fatto che la dichiarazione di morte cerebrale come nuovo criterio di morte fosse pilotato da interessi non è una prova della sua inesattezza, però è un elemento da indagare. La possibilità di prelevare organi potrebbe essere un motivo di tutto rispetto, considerando che un trapianto a buon fine può salvare molte vite. Ma un fine nobile non giustifica qualsiasi mezzo per raggiungerlo”. La realtà clinica, inoltre, ha mostrato molti casi nei quali, alla cessazione irreversibile delle funzioni cerebrali, non è seguita la perdita del funzionamento integrato dell’organismo sottoposto a rianimazione: funzioni endocrino-ipotalamiche e di regolazione neuroormonale sono state conservate. Obietta Spaemann: “Un corpo capace di risposte vegetative che richiedono una complessa coordinazione muscolare non è ovviamente in quella condizione di disintegrazione che ci permetterebbe di dire che non è vivo”. Byrne porta la propria esperienza: “Donne in gravidanza morte cerebralmente, opportunamente assistite, sono sopravvissute fino a partorire un bambino normale. Io personalmente, nel 1975, ho curato un neonato in ventilazione artificiale da sei settimane, il cui elettroencefalogramma (Eeg) era compatibile con lo stato di morte cerebrale. Dopo due giorni in cui l’Eeg non era cambiato, fu suggerito di scollegarlo dal respiratore, ma decisi di non farlo. In seguito le condizioni migliorarono, si disabituò al respiratore, fu dimesso ed ebbe una crescita e uno sviluppo normale. Ora fa il pompiere”. Ulteriori interrogativi riguardano i criteri neurologici da utilizzare per l’accertamento del decesso. “In Gran Bretagna i medici fanno riferimento alla funzionalità del solo tronco encefalico e non impiegano accertamenti strumentali a conferma della valutazione clinica. Al contrario, in Italia ci si riferisce alla funzionalità dell’intero encefalo, compreso il tronco encefalico, e per legge è obbligatorio l’esame elettroencefalografico”, avverte Barcaro. “Se la morte di un essere umano e la perdita delle funzioni cerebrali sono per definizione comparate, ogni critica a questa ipotesi è inconcludente” spiega Spaemann. “Resta da chiedersi se ciò che viene definito in questo modo sia realmente ciò che tutti gli uomini hanno abitualmente chiamato ‘morte’”. “Un essere umano in stato di morte cerebrale non è un ‘cadavere’” aggiunge Bekmann, “sotto il profilo giuridico, non esiste una terza condizione dell’essere tra l’essere in vita o morti”.  
   
   
SANITA´IN LOBARDIA, REGOLE 2007: SCREENING DONNE A 45 ANNI PIU´ FONDI PER LA PREVENZIONE, RILANCIO DELLE ALTE SPECIALITA´  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Maggior coinvolgimento delle Asl, degli enti locali e di tutti gli operatori del sistema nel governo della sanità lombarda. Questi i principi ai quali si richiamano le "Regole per il funzionamento dl servizio socio sanitario assistenziale della Regione Lombardia per il 2007", approvate oggi dalla Giunta regionale e presentate dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore alla Sanità Alessandro Cè. "Il documento, che stabilisce norme nuove e innovative per regolare il nostro sistema socio-sanitario - ha detto Formigoni - ha, tra gli obiettivi, la razionalizzazione della spesa, la riduzione dei tempi di attesa, una miglior accessibilità ai servizi, un miglior utilizzo della carta dei servizi Sis. Il tutto confermando i principi che muovono la politica della regione: centralità della persona, cure personalizzate, libertà tra erogatori pubblici e privati". Alle Asl vengono quindi affidate maggiori responsabilità nella programmazione degli interventi: entro gennaio infatti dovranno predisporre il documento di programmazione, nell´elaborazione del saranno coinvolti anche gli enti locali e gli attori del sistema (erogatori dei servizi e sindacati). Se l´Asl non raggiungerà gli obiettivi prefissati la Regione potrà intervenire. Piu´ Risorse E Vincolate - "Abbiamo introdotto ha detto l´assessore Cè - una visione più strategica del ruolo della Regione, in particolare per quanto riguarda l´alta specializzazione e l´alta tecnologia (cardiochirurgia, neurochirurgia, chirurgia toracica, Pet e Tac). Per utilizzare al meglio le risorse disponibili la programmazione in questi settori potrà superare i confini delle Asl". Inoltre, viene data grande importanza al settore della psichiatria, della neuropsichiatria, della patologia neonatale, al settore dei trapianti, al settore universitario e a quello della prevenzione. In questi settori le risorse non solo sono state aumentate ma sono state anche vincolate. Prevenzione - Al settore della prevenzione la Regione ha destinato il 5,5% delle risorse, lo 0,5% in più rispetto all´anno scorso. In questo campo oltre a proseguire le campagne di screening che sono in atto la Regione ha deciso di abbassare a 45 anni (10 in meno di quanto previsto a livello nazionale) quella per prevenire il tumore al seno. Governo Clinico - "Un punto importante previsto dalle Regole - ha proseguito l´assessore Cè - è la stesura del Documento di Governo clinico globale. Sottoscritto da tutti gli operatori del sistema (medici, pediatri, dirigenti sanitari, ecc), diventerà la traccia di quanto verrà fatto a livello locale. Passiamo da un´ enunciazione teorica a una sussidiarietà orizzontale e verticale che si tradurrà in fatti condivisi" Tempi Di Attesa - Per quanto riguarda invece il problema dei tempi di attesa, l´assessore ha precisato che "la Regione ha sempre garantito e rispettato i tempi di attesa stabiliti a livello nazionale dalla Conferenza Stato-regioni; se c´è stato qualche superamento, questo era dovuto alla richiesta da parte del cittadino di voler scegliere un determinato professionista. Ora, nel calcolare i tempi di attesa si terrà conto anche di questa possibilità" Carta Elettronica - Nel 2007 entrerà a pieno regime la carta dei servizi Sis, già oggi adottata da tutti i farmacisti, da oltre il 65% dei medici di base (che dovrebbero essere la quasi totalità entro luglio) e da tutti gli erogatori privati. In base ad una norma nazionale la carta Sis, che è utilizzata da oltre 4,5 milioni di lombardi ogni mese, è equiparata al codice fiscale e può quindi essere usate in tante occasioni. Ricoveri E Ambulatori - Per quanto riguarda i ricoveri "non si prevede un aumento di ricoveri - ha detto Cè - ma un aumento delle attività ambulatoriali. I ricoveri in ospedale passeranno dal 44% di quest´anno al 43,5% con uno spostamento verso la medicina ambulatoriale. Il day hospital diagnostico, l´operazione del tunnel carpale e della cataratta ad esempio verranno fatti in regime ambulatoriale". Anche i Drg sono stati rimodulati in base ai costi reali determinati in modo preciso e trasparente Residenze Anziani - L´assessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale Gian Carlo Abelli ha voluto precisare che "la prima regola che stiamo adottando per gestire il nostro sistema socio-sanitario è mantenere il primato che abbiamo raggiunto in Italia. Un dato su tutti: qui in Lombardia sono oltre 53. 000 i posti accreditati nelle residenze sanitarie assistenziali (Rsa) per anziani, distribuiti in 606 strutture quando in tutta Italia sono meno di 1. 200. Nonostante l´aumento della popolazione anziana e la crescita dei bisogni - ha aggiunto Abelli - ancora una volta il Governo penalizza le Regioni virtuose come la nostra che sanno utilizzare al meglio le risorse e viceversa copre i disavanzi di Regioni che non sono capaci di governare la spesa". "Da parte nostra - ha detto ancora Abelli - abbiamo aumentato i contributi regionali alle residenze sanitarie assistenziali per anziani Nel 2007 saranno accreditabili anche i consultori familiari. Per quanto riguarda le Rsa, i centri diurni e le residenze per disabili, saranno accreditabili solo quelle che, per la loro realizzazione, hanno ricevuto finanziamenti statali o regionali (oltre alle Rsa del Comune di Milano che hanno comunicato al 30/09/05 il permesso di costruire). Nel 2007 completeremo anche il sistema della riabilitazione extraospedaliera (Idr) ". .  
   
   
LA FORMAZIONE CONTINUA IN MEDICINA È ORA ON-LINE PRESENTATO IL NUOVO PORTALE IL SISTEMA INFORMATIZZATO CONTIENE I DATI ANAGRAFICI DI 12.000 OPERATORI SANITARI  
 
Trento, 14 dicembre 2006 – Dal 2002 in Italia è attivo il sistema nazionale di Educazione continua in medicina introdotto con la riforma Bindi, a cui sono seguiti nel corso di questi anni, specifici sistemi regionali. La Provincia autonoma di Trento alla fine del 2002 è stata una delle prime realtà regionali che ha attivato un proprio sistema, nella consapevolezza che la formazione rappresenti un diritto – dovere del professionista della salute ed al contempo un elemento strategico nel processo di miglioramento della qualità dei servizi e delle cure rivolte ai cittadini. Oggi più di 7. 000 professionisti sanitari trentini sono coinvolti in tale sistema e quindi tenuti alla frequenza di iniziative formative che permettono il conseguimento dei cosiddetti crediti Ecm. La novità è che ora il sistema è stato informatizzato, costituendo un modello (fino ad ora unico) in Italia e che potrebbe essere adottato a livello nazionale. Il nuovo portale della formazione sanitaria trentina è stato ufficialmente inaugurato e presentato stamane dall’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli in una conferenza stampa alla quale sono intervenuti anche il direttore generale dell’Azienda sanitaria Carlo Favaretti, i presidenti degli Ordini dei medici, Giuseppe Zumiani, e dei farmacisti Edoardo de Abbondi, operatori e associazioni. Il rapido e continuo sviluppo delle conoscenze, delle tecnologie e delle organizzazioni, l’ampliamento del mercato del lavoro ad una dimensione internazionale, la mobilità delle persone, la multiculturalità, i bisogni di salute e le aspettative dei pazienti sempre più informati ed esigenti, rendono anacronistico pensare che un professionista nell’arco della propria carriera possa astenersi dall’aggiornamento, limitandosi alle conoscenze che ha acquisito durante gli studi universitari. Nella nostra realtà va comunque riconosciuto che c’è sempre stata da parte dei professionisti e delle stesse istituzioni una particolare attenzione alla formazione, quale strumento importante di cambiamento culturale e di trasformazione organizzativa. Oggi possiamo dire che i professionisti sanitari trentini hanno ben interiorizzato la cultura della formazione continua, intesa come parte integrante della loro pratica professionale e si sono maggiormente responsabilizzati nello studio e nella ricerca, quali componenti intrinseci al quotidiano operare. In ogni caso, nell’ambito di questo scenario socio culturale, da parte delle istituzioni investire correttamente nella formazione ha significato mantenere elevate e al passo con i tempi le competenze dei professionisti e quindi fornire risposte adeguate ai bisogni di salute dei cittadini. Per questo è stato importante per l’Assessorato alle Politiche per la salute valorizzare e riconoscere il ruolo della formazione, andando a costruire uno specifico sistema di riferimento, che individua i soggetti istituzionali coinvolti e le funzioni che tali soggetti sono chiamati ad adempiere, avocando a sé il ruolo di coordinamento nella programmazione della formazione continua provinciale e nella valutazione dell’intero sistema. A questo proposito dal 2002 la Giunta provinciale ha dato avvio a questo sistema. Da un’analisi della documentazione prodotta in questi anni dai diversi soggetti coinvolti nel sistema di formazione continua, è stato possibile verificare la quantità di formazione erogata (circa 1. 700 eventi formativi accreditati, per oltre 25. 000 ore di formazione), il numero di professionisti che ne sono stati interessati, suddivisi anche per diverso profilo professionale (circa 19. 000 presenze all’anno), le tipologie di formazione accreditata (formazione d’aula, sul campo e a distanza) e il numero degli organizzatori che hanno lavorato sul territorio trentino. Dal punto di vista organizzativo–gestionale, ci si è posti il problema di come governare ed utilizzare questa quantità, in costante aumento, di informazioni che pervengono all’Assessorato e che al contempo sono di interesse anche per gli altri soggetti del sistema di formazione continua: Ordini e Collegi, Consiglio dei sanitari, Commissione provinciale, organizzatori di formazione, singoli professionisti della salute. Questo ha rappresentato per l’Assessorato uno stimolo a pensare ad uno strumento informativo on-line di supporto al sistema della formazione continua, in grado di garantire accessibilità 24 ore per sette giorni alla settimana, sicurezza nell’accesso, elevati livelli di usabilità, velocità nei flussi di comunicazione, affidabilità delle funzionalità previste. Il sistema informativo – inaugurato e presentato oggi dall’assessore alle politiche per la salute Remo Andreolli - nasce quindi con l’obiettivo di governare la formazione continua dei professionisti della salute, disponendo di una banca dati a cui accedono, a livelli diversi, tutti i soggetti che ne sono interessati: 1. I professionisti della salute, che possono verificare la loro situazione formativa e avere comunicazione di tutte le iniziative formative Ecm accreditate sul territorio provinciale; 2. Gli organizzatori di formazione che gestiscono l’intero processo formativo dall’analisi dei fabbisogni formativi, alla richiesta di accreditamento, alla gestione dei costi e delle risorse economiche impiegate, fino al rilascio del certificato Ecm. Per gli organizzatori di formazione che sono anche datori di lavoro dei professionisti della salute (qual è per esempio l’Azienda Sanitaria), il sistema informativo permette di capire qual è la situazione formativa del proprio personale, verso quali obiettivi tale formazione è indirizzata; 3. Gli Ordini e Collegi professionali che gestiscono l’anagrafe dei crediti formativi Ecm dei propri iscritti, anagrafe in gran parte alimentata direttamente dal sistema attraverso la gestione delle attività formative da parte degli organizzatori; 4. La Provincia (compresa la Commissione provinciale ed il Consiglio dei sanitari) che coordinando i flussi di comunicazione ed acquisendo in maniera aggregata tutti i dati della formazione realizzata sul territorio, è in grado di valutare complessivamente il sistema in termini di qualità della formazione erogata, di monitoraggio delle risorse economiche investite e di indirizzo della formazione verso obiettivi formativi provinciali sempre più specifici e mirati. Il sistema informativo descritto è attivo dal mese di giugno di quest’anno ed è stato costruito attraverso un processo di condivisione, con i maggiori organizzatori di formazione continua (in particolare Apss, Upipa,), nonché con gli Ordini e Collegi professionali, degli obiettivi, contenuti, funzionalità e metodologie messe in atto. Il sistema contiene i dati anagrafici degli operatori (sanitari e non) che prestano servizio nel sistema sanitario provinciale (circa 12. 000 soggetti). Per il momento il sistema consente un monitoraggio completo della formazione dei professionisti della salute, ma obiettivo della Provincia è quello di estenderlo anche al resto degli operatori del sistema sanitario provinciale, compreso il personale amministrativo e tecnico. Lo stesso sistema potrebbe però, come ha anticipato lo stesso assessore Andreolli, essere adottato anche da altre categorie di professionisti per le proprie attività formative. .  
   
   
EASY WALK, ORIENTARSI “AL BUIO” CON L’AIUTO DEL TELEFONINO “IL SISTEMA DI TELESOCCORSO PER NON VEDENTI”  
 
 Torino, 14 dicembre 2006 - Un servizio che sfrutta le potenzialità offerte dalle tecnologie vocali e di geolocalizzazione satellitare, applicate alla telefonia mobile, per garantire autonoma mobilità e capacità di orientamento alle persone non vedenti e ipovedenti. E’ stato presentato ieri mattina dalla presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, Easy Walk, un innovativo progetto voluto dalla Regione per andare incontro alle esigenze di una fascia svantaggiata, fornendo uno strumento di semplice utilizzo che offre l’opportunità di essere più indipendenti. “Il sistema di telesoccorso per non vedenti - - ha spiegato la presidente Bresso - è l’ultimo di una serie di progetti sviluppati dalla Regione per garantire una migliore qualità della vita alle fasce più deboli della popolazione, mettendo la tecnologia al servizio del cittadino. Da questa esigenza sono nati i servizi easy contact per i sordomuti ed sms help per le persone anziane, che a breve verrà esteso anche ai disabili senza limiti di età. Ma abbiamo anche voluto diversificare l’utilizzo delle tecnologie con progetti che riguardano la sicurezza ambientale e la salvaguardia del patrimonio artistico del Piemonte”. Dopo un lungo periodo di ricerca e grazie alla collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi del Piemonte, i cui volontari hanno partecipato attivamente alla creazione del servizio, modellandolo sulle loro specifiche esigenze, Easy Walk verrà ora testato in fase sperimentale da trenta non vedenti segnalati dall’Unione italiana ciechi del Piemonte per essere esteso, in una fase successiva a tutti i non vedenti e gli ipovedenti piemontesi che ne faranno richiesta. Per utilizzare Easy Walk, dai terminali mobili abilitati, è sufficiente premere il tasto “freccia in su” per richiedere l’intervento dell’operatore del Centro Servizi che, previa la consultazione della scheda nominale, visualizzerà a monitor la piantina cartografica del luogo in cui si trova l’utente e, grazie alla rilevazione Gps, indicherà all’utilizzatore, passo dopo passo, il percorso da effettuare per raggiungere una data destinazione. Il tasto “freccia in giù”, invece, consente all’utente di ottenere informazioni per la mobilità pedonale grazie alla tecnologia vocale inserita nel terminale mobile, dotato di sistema “text to speech”, che utilizza la sintesi vocale. In caso di emergenza, inoltre, con Easy Walk verranno allertati i famigliari o i soccorsi adeguati. Il servizio è garantito 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno, su tutto il territorio nazionale, e funziona in tutte le aree aperte e sotto copertura dei satelliti Gps. .  
   
   
ELISOCCORSO: FINANZIATO IL PIANO CHE COPRE TUTTA LA TOSCANA GLI INTERVENTI PREVEDONO NUOVI SERVIZI PER GLI OSPEDALI E LE COMUNITÀ ISOLATE STANZIATI DALLA GIUNTA 3 MILIONI E 200.000 EURO PER 2 ANNI  
 
Firenze, 14 dicembre 2006 - Finanziato con 3. 200. 000 euro il programma per la realizzazione delle elisuperfici, le piazzole di decollo e atterraggio degli elicotteri dell´emergenza sanitaria. Lo ha deciso la giunta regionale con una delibera che rivede parzialmente e finanzia in modo ancora più consistente rispetto allo scorso anno il piano regionale messo a punto dalle Asl di Massa Carrara, Grosseto e Firenze, che lo coordinano a livello di aree vaste. I fondi sono destinati a finanziare due "lotti" annuali (2006-2007). "Con questi interventi - dice l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi - il nostro sistema di emergenza si completa e raggiunge anche gli angoli più isolati del territorio toscano. Ne beneficieranno soprattutto le strutture sanitarie e le comunità decentrate e delle isole, per le quali il servizio di elisoccorso è spesso decisivo". Tra le novità per il 2006 le strutture previste all´Isola d´Elba (Portoferraio), Bibbiena, Santa Margherita alla Fratta e Montalcino, e gli adeguamenti delle strutture di Capraia, Capraia, Giglio e Giannutri. Per tutti gli ospedali è previsto anche il servizio notturno. Numerose le "new entry" previste nel 2007. Ecco gli interventi nel dettaglio. 2006. Asl 1 Massa Carrara, aeroporto del Cinquale (notturno); Asl 5 di Pisa Ospedale Volterra (diurno e notturno); Asl 6 Livorno Ospedale Livorno (diurno e notturno), Isola d´Elba (notturno e diurno), Isola di Capraia (completamento infrastrutturale); Asl 7 Siena Montalcino; Asl 8 Arezzo Ospedale di Bibbiena (diurno e notturno), Ospedale Santa Margherita alla Fratta di Cortona (diurno e notturno); Asl 9 di Grosseto Isola Giglio e Isola di Giannutri (completamento infrastrutturale), Comunità isolata Monterotondo, Comunità isolata Manciano, Punta Ala, Follonica, Argentario, Marina di Grosseto; Asl 10 di Firenze Ospedale S. M. Annunziata (notturno), Ospedale di Borgo San Lorenzo (notturno), Ospedale Torregalli (notturno), Comunità isolata Vaglia (completamento infrastrutturale). 2007. Asl 1 Massa e Carrara Comunità isolata di Zeri, Aulla; Asl 6 Livorno Ospedale di Piombino (diurno e notturno), Ospedale di Cecina (diurno e notturno); Asl 7 Siena Ospedale di Compostaggia (diurno e notturno), Comunità isolata Chiusino/monticiano, Comunità isolata San Casciano dei Bagni; Asl 8 Arezzo Comunità isolata di Stia, Ospedale di San Sepolcro (diurno e notturno); Asl 9 di Grosseto Comunità isolata Civitella Marittima, Arcidosso, Comunità isolata Montieri; Asl 10 di Firenze Ospedale Figline Valdarno (diurno), Comunità isolata di Firenzuola, Comunità isolata di Marradi; Asl 11 di Empoli Ospedale Empoli (diurno e notturno); Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana Ospedale Cisanello (diurno e notturno). Il servizio di elisoccorso è stato attivato nel luglio del 1999 ed è parte integrante del sistema di emergenza-urgenza del Servizio Sanitario Regionale. E´ organizzato con tre elicotteri Pegaso e tre basi operative di area vasta (Ospedale di S. M. Annunziata Firenze per la Toscana centrale, Ospedale Misericordia di Grosseto per la Toscana meridionale e aeroporto del Cinquale per la Toscana nord). Gli interventi, che nel 1999 sono stati 517, sono diventati 1717 nel 2005, di cui 112 notturni (Pegaso 2, Grosseto). (sc) .  
   
   
SERVIZIO ONCOLOGICO OSPEDALE DI PORDENONE  
 
 Trieste, 14 dicembre 2006 - Il 14 novembre scorso, la Iii Commissione consiliare aveva ascoltato una rappresentanza dei 5. 653 cittadini che nel dicembre del 2005 avevano firmato una petizione per il mantenimento del Servizio di oncologia preventiva, attivo già dal 1967 presso l´Azienda ospedaliera Santa Maria degli Angeli di Pordenone. La sua importanza - avevano detto allora gli intervenuti - é che permette al paziente di fare un check up generale in un unico luogo senza dover girare per reparti differenti; ha un sistema unico di visita medica, mammografia, controllo dei linfonodi, visita dermatologica delle neoplasie della pelle; offre tempi di attesa rispettabili. Non si tratta di difendere un medico rispetto ad un altro, ma un servizio completo e utile. A distanza di un mese, sono stati chiamati il direttore generale dell´Ao, Paolo Saltari, e il direttore sanitario, Salvatore Guarneri, per approfondire anche con loro la questione. Complessivamente - si è così appreso - l´attività ambulatoriale è passata da circa 2. 000 a 3. 800 visite nel 2006. Per il 2007, la dottoressa attualmente a disposizione del Servizio passerà dall´essere impiegata per 25 ore a tempo pieno e le sue assenze continueranno ad essere supplite dal direttore del reparto di oncologia. L´attesa per una visita si aggira intorno ai 3-4 giorni. Per tre giorni alla settimana è stato disposto anche un servizio di dermatologia per la diagnosi precoce del melanoma. E proprio su questo punto hanno insistito i due medici: si chiama Servizio di oncologia preventiva, ma si va nel senso di diagnosi precoce, un servizio che si è inteso potenziare vista la sensibilità delle persone, ma con delle modifiche nelle modalità di accesso. In particolare ai consiglieri del Pordenonese - il presidente della Iii Commissione Nevio Alzetta (Ds), ma anche Antonio Pedicini (Fi), Pio De Angelis (Prc), Piero Colussi (Citt) e Gina Fasan (Udc), che hanno tutti portato la propria opinione ed esperienza - Saltari e Guarneri hanno spiegato che dopo la consueta visita generica, d´ora in poi saranno gli specialisti a condurre gli approfondimenti del caso: la lettura dei vetrini, ad esempio, non può essere un clinico a farla, così come la palpazione deve essere eseguita da un esperto. E´ stato così predisposto lo screening mammografico per le donne di una certa fascia di età; si lavora in collaborazione con il Cro di Aviano; per il 2007 ci sarà la diagnosi precoce oncologica del tumore al colon per le donne e quella della prostata per gli uomini: saranno attività coordinate quanto all´accesso, ma poi condotte da specialisti di settore. .  
   
   
E LA CONVENZIONE SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ VA!  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Anche il 13 dicembre è destinato a diventare una data "storica" per le persone con disabilità nel mondo: infatti, esattamente alle 10. 50, ora di New York - l´Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha ufficialmente adottato la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, approvata il 25 agosto scorso. Un altro momento salutato con grande sooddisfazione dal movimento italiano delle persone con disabilità È quindi ufficiale: oggi, 13 dicembre 2006, l´Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato in via definitiva il testo della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità - documento approvato il 25 agosto scorso - primo, importante trattato sui diritti umani del ventunesimo secolo. Si tratta certamente di un altro traguardo "storico" - raggiunto in tempi molto rapidi - su cui sono riuscite a convergere le diverse posizioni e richieste da un lato dei governi, dall´altro delle maggiori associazioni e federazioni di persone con disabilità del mondo. Da segnalare che nemmeno questa volta si è trattato di una formalità burocratica, poiché alcune delegazioni degli Stati hanno voluto esplicitare la propria dichiarazione di voto, esprimendo talora anche delle critiche, in particolare su alcuni tra i punti più innovativi del testo: ad esempio negare che la capacità legale significhi capacità d´agire o insistere sul fatto che il diritto alla salute nella procreazione non significhi automaticamente diritto all´aborto. Al di là comunque degli ulteriori dibattiti di oggi, il dato certo e fondamentale è che il voto alla Convenzione è stato favorevole. L´international Disability Caucus (Idc) - definito nei mesi scorsi dal nostro sito www. Superando. It come «la forma organizzativa che 70 associazioni internazionali, regionali, nazionali e locali si sono date per discutere in forma democratica le strategie da tenere durante i lavori per la stesura della Convenzione» - ha voluto subito congratularsi «con tutti i governi e le organizzazioni della società civile coinvolte nei negoziati per la Convenzione, adottata dopo cinque anni di lavoro». Il contributo dell´Idc è stato importante nella stessa giornata di oggi, con due interventi particolarmente incisivi che hanno ancora una volta positivamente coinvolto nella partecipazione i rappresentanti della società civile. «Il movimento italiano delle persone con disabilità e dei loro familiari - ha dichiarato dal canto suo Pietro V. Barbieri, presidente della Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell´Handicap) -saluta con estrema soddisfazione il fatto che il processo si sia concluso rispettando i tempi previsti. Finalmente le persone con disabilità del mondo possono sentirsi non solo degli emarginati». La prossima tappa - anch´essa quanto mai attesa - è a questo punto quella della ratifica e implementazione da parte dei 192 Stati membri dell´Onu e quella dell´entrata in vigore della Convenzione la quale, vale la pena ricordarlo, scatterà dopo che almeno 20 Paesi avranno fatto proprio l´importante documento. .  
   
   
SVIZZERA, SCUOLA DI RICERCA NANO2LIFE  
 
Bruxelles, 14 dicembre 2006 - La seconda scuola di ricerca Nano2life si terrà a Neuchatel (Svizzera) dal 15 al 19 gennaio. Questa edizione sarà dedicata alla neuroingegneria. La scuola di ricerca fa parte del curriculum integrato N2l e fornisce una formazione a studenti universitari dell´ultimo anno e scienziati postdottorato nel settore delle nanobiotecnologie. Le tasse d´iscrizione dei giovani scienziati partecipanti sono sostenute dalla rete. La scuola mette a disposizione una serie di competenze di apprendimento multidisciplinari, interattive e innovative su come gestire le sfide. Le lezioni di scienza di base e applicata sono abbinate a sessioni interattive su etica, diritti di proprietà intellettuale (Dpi), Settimo programma quadro dell´Ue (7Pq) e reperimento dei fondi. Http://www. Fsrm. Ch/doc/c353. Asp?lan=f .  
   
   
GRAZIE AD UN GRANDE PLASTICO I NON VEDENTI POTRANNO “TOCCARE” IL TERRITORIO DEL TRENTINO E’ IN SCALA 1 A 50 MILA, VERRÀ COLLOCATO NELLA SEDE DI TRENTO DELL’UNIONE CIECHI  
 
Trento, 14 dicembre 2006 – “Chi ha il dono della vista spesso dà per scontata la possibilità di godere delle bellezze naturali della nostra terra. Ma non per tutti è così. Per questo l’Assessorato alle politiche sociali ha finanziato con convinzione – sulla legge provinciale 14 del 1991 – il progetto dell’Unione Ciechi per realizzare un grande plastico che potesse permettere, a tutti i non vedenti del Trentino, di toccare con mano i laghi, le montagne, le città, i paesi e le strade della nostra terra”. Con queste parole l’assessore provinciale Marta Dalmaso ha oggi introdotto la presentazione – presso la sala stampa della Provincia – del grande plastico del Trentino che verrà collocato presso la sede di Trento dell’Unione Ciechi. Alla presentazione anche il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai; il presidente dell’Unione Ciechi, Ferdinando Ceccato ed Ennio Dalpiaz, l’artigiano che lo ha realizzato con un lavoro di oltre quattro mesi. “La nostra autonomia è da sempre attenta – ha detto Marta Dalmaso – ai bisogni e alle problematiche dei non vedenti. Ci è sembrato doveroso far sì che la sede di Trento dell’Unione Ciechi potesse essere dotata di questo grande plastico, capace di restituire alla particolare sensibilità tattile dei non vedenti la struttura del nostro territorio. Questo plastico potrà anche girare per le scuole e costituisce un concreto e significativo esempio di intervento per far sentire ancora più a casa propria i ciechi del Trentino”- Il grande plastico (scala 1 a cinquantamila) misura ben 2,40 metri per 2,20 ed è stato realizzato da Ennio Dalpiaz in collaborazione con l’associazione Progresso Ciechi di Borgo Valsugana. Diviso in tre parti che combaciano perfettamente grazie a dei magneti, è dunque anche facilmente trasportabile. Permette ai non vedenti – grazie ai materiali con i quali è stato realizzato: vetroresina, stucchi acrilici neutri - di “toccare” laghi, montagne, torrenti e città della nostra terra. Passando con le mani sul plastico i non vedenti hanno infatti la sensazione tattile dei laghi, in materiale liscio, ma anche dei prati in materiale più morbido o delle montagne, in materiale più ruvido. Fiumi e strade sono in rilievo mentre i centri abitati, città e paesi più grandi, sono segnalati nel loro sviluppo perimetrale. “Per chi è senza vista dalla nascita la possibilità di toccare con mano la propria terra – perché di questo si tratta – è davvero una emozione”, ha detto Ferdinando Ceccato che ha ringraziato la Provincia autonoma di Trento per aver aderito alla proposta dell’Unione Ciechi di Trento. La conferenza stampa di oggi è servita serve anche per illustrare una iniziativa che ancora una volta colloca la Provincia autonoma di Trento all’avanguardia nel rapporto con i non vedenti. Da qualche mese infatti – e in maniera continuativa, il che distingue il Trentino a livello nazionale – le cartelle usate nei convegni e negli incontri di lavoro portano le indicazioni anche in alfabeto braille. “Un piccolo gesto che per i non vedenti vuol dire molto”, sottolinea ancora Ferdinando Ceccato. .  
   
   
PAT FA IL CHECK-UP ALLA ULSS 2 DI FELTRE LA SOLUZIONE HDA DI PAT GESTISCE TUTTE LE RICHIESTE DI MANUTENZIONE ESTERNA E INTERNA  
 
Montebelluna, 14 dicembre 2006 – Pat, azienda italiana di primaria importanza specializzata nella realizzazione e progettazione di soluzioni per l’e-Crm, annuncia che la Ulss 2 di Feltre (Bl) ha adottato la soluzione Helpdeskadvanced per la gestione delle richieste di manutenzione esterna e interna dell’ufficio tecnico. La Ulss 2 di Feltre raccoglie circa 80. 000 cittadini appartenenti a 18 comuni differenti della provincia di Belluno, con strutture dislocate in tutto il territorio in modo da offrire un servizio adeguato e puntuale a tutti gli utenti. L’ufficio Impianti è formato da 9 persone e personale qualificato come idraulici, falegnami, carpentieri, meccanici ed elettricisti che devono rispondere con prontezza ai problemi riscontrati e segnalati. All’ufficio Tecnico, infatti, è affidato l’incarico di sovrintendere l’intera struttura ospedaliera per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di mantenere la relazione con le ditte esterne che si occupano della manutenzione di apparecchiature ed impianti. In questo contesto è molto importante garantire risposte celeri alle richieste di assistenza ed effettuare un’attenta programmazione delle attività giornaliere. “Abbiamo cercato a lungo una soluzione che ci potesse aiutare ad organizzare il nostro lavoro” dichiara Claudio D’incau, tecnico dell’Ufficio Impianti della Ulss 2 di Feltre. “In Helpdeskadvanced abbiamo trovato semplicità di adattamento a diverse esigenze e ambiti, insieme ad una grande scalabilità. La possibilità di far interagire più persone in modo differente e di segnalare una chiamata tramite telefono, mail o web ci ha offerto notevoli vantaggi nella programmazione del lavoro quotidiano e nella schedulazione delle attività, responsabilizzando le persone nel proprio lavoro. ” Allo stato attuale, l’Ulss 2 amministra la manutenzione interna ed esterna, programmata o straordinaria tramite la gestione dei ticket di Helpdeskadvanced. Tutti gli utenti interni hanno la possibilità di segnalare malfunzionamenti o problemi nella intranet aziendale rendendo la segnalazione molto più veloce e la presa in carico immediata. Per il futuro l’Ulss prevede di gestire direttamente all’interno di Helpdeskadvanced i documenti di certificazione archiviandoli come allegati e sempre ricercabili e consultabili dagli operatori. In Helpdeskadvanced verrà presto centralizzata inoltre tutta la modulistica e la gestione dell’archivio in conformità con le normative che riguardano i controlli sugli apparati e la manutenzione. “Helpdeskadvanced è altamente personalizzabile e rappresenta la soluzione ideale nella gestione dell’assistenza e del supporto all’utenza” ha dichiarato Patrizio Bof, Presidente di Pat. “Grazie alla facilità di implementazione e alla sua flessibilità si è dimostrato in tempi brevi uno strumento indispensabile anche per la Ulss di Feltre. ” .  
   
   
SPORTITALY SCOPRE LE CARTE FIERA BOLZANO PUBBLICA IL PRIMO ELENCO DELLE ADESIONI SUL SITO WEB DELLA MANIFESTAZIONE. MOLTI I NOMI DI PRESTIGIO GIÀ PRESENTI.  
 
Bolzano, 14 dicembre 2006 - Arriva la neve sulle Alpi e sale anche l´ottimismo per un´altra stagione di successi. Non solo successi agonistici, ma l´intero ambiente dello snow business punta a buoni risultati anche sul fronte commerciale. I primi segnali positivi si osservano dal consenso ottenuto da Sportitaly, la manifestazione espositiva dedicata all´articolo sportivo invernale che vedrà la prima edizione dal 18 al 20 febbraio 2007 nei padiglioni di Fiera Bolzano. Stupefacente è stato riscontrare il grado di interesse che Sportitaly ha avuto tra le aziende di settore e più in generale tra gli operatori, tanto che al termine della fase indagativa, Fiera Bolzano poteva contare su una stima di occupazione dello spazio espositivo pari a 5. 400 metri quadrati. Al momento attuale le conferme hanno raggiunto quota 4. 000 metri quadrati, un valore che Prowinter (la fiera di Bolzano rivolta ai fornitori di servizi per gli sport invernali) ha raggiunto solo dopo diverse edizioni. Tuttavia, oltre all´aspetto quantitativo, ciò che colpisce è la qualità delle aziende (e dei brand che esse rappresentano) che hanno scelto di essere presenti a Sportitaly. Da una rapida analisi emerge che, già allo stato attuale, sono oltre 100 le aziende in rappresentanza di circa 200 marchi commerciali che vedremo a Bolzano: l´intero elenco degli espositori è disponibile on-line all´indirizzo www. Sport-italy. It (aggiornato al 30 novembre) e sarà destinato a crescere nelle prossime settimane. Intanto si arricchisce il programma di eventi collaterali che si terranno da domenica 18 a martedì 20 febbraio. Oltre ai due workshop informativi già annunciati (il primo dedicato ai negozianti e il secondo avrà come tema le sponsorizzazioni nello sport business), Assosport conferma l´incontro nel quale, l´Associazione Nazionale fra i Produttori di Articoli Sportivi, presenterà i risultati di una importante ricerca di mercato sulle tendenze nella distribuzione degli articoli sportivi. Inoltre nella stessa occasione si terrà la cerimonia per la consegna del Ii premio Chiarino Cimurri Impresa e Sport promosso dalla stessa associazione. Giungono anche le prime adesioni da parte delle aziende interessate a mostrare le proprie collezioni durante le sfilate: sono previste un minimo di tre passerelle al giorno ambientate in una scenografia che, negli intenti degli organizzatori, vorrà colpire per la spettacolarità. In questi giorni è prevista la firma del contratto con l´agenzia italiana che si occuperà delle sfilate; in lizza c´erano anche società austriache e tedesche, ma la scelta è ricaduta su una agenzia di Bolzano che in passato ha già dato prova di fantasia e professionalità. Una caratteristica che colpirà il visitatore di Sportitaly è l´estrema cura dei dettagli dellintera ambientazione: oltre agli stand preallestiti che daranno una omogenea visione d´insieme dell´intera esposizione, sono previsti tre lounge deffetto, dove parlare di affari e scambiarsi idee con il giusto relax. Infine l´organizzazione sta lavorando per allestire un test center nel quale i visitatori di Sportitaly potranno provare sulla neve gli attrezzi esposti in fiera nelle giornate di lunedì 19 e martedì 20 febbraio. L´evento avrà luogo in collaborazione con la località sciistica di Valles situata a tre quarti d´ora da Bolzano e l´organizzazione ha previsto un servizio di bus navetta gratuito per i visitatori, che collegherà la fiera e il test center due volte al giorno. .  
   
   
“SAMOTER 2008”: VERONAFIERE CAPITALE MONDIALE DELL’EDILCANTIERISTICA LA MANIFESTAZIONE IN PROGRAMMA DAL 5 AL 9 MARZO 2008 A VERONAFIERE  
 
Verona, 14 Dicembre 2006 - Un palcoscenico internazionale per un settore trainante dell’economia mondiale. Il 27° Samoter, il Salone Internazionale Triennale delle Macchine Movimento Terra, da Cantiere e per l’Edilizia (www. Samoter. Com), in programma dal 5 al 9 Marzo 2008 a Veronafiere, é il luogo privilegiato dell’analisi e degli scambi commerciali per un comparto in forte evoluzione, punto di riferimento per lo sviluppo del sistema industriale internazionale. La prestigiosa manifestazione, che gode del patrocinio del Cece (Comitato Europeo delle Associazioni dei Costruttori delle Macchine da Cantiere), dei ministeri delle Infrastrutture e delle Attività Produttive del governo italiano, e della Regione Veneto, è fra le più importanti vetrine promozionali di questo comparto produttivo, considerato da sempre uno degli indicatori principali per valutare lo stato di salute dell’universo economico, sia in Italia che all’estero. Samoter 2008 è inoltre patrocinato da Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Atecap (Associazione Tecnico-economica del Calcestruzzo Preconfezionato), Siteb (Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade), Celab (Construction Equipment Lab) e dalle associazioni di categoria Anfia (Associazione Nazionale fra Industrie automobilistiche), Comamoter (Costruttori Macchine Movimento Terra), Ucomesa (Unione Costruttori Macchine Edili, Stradali, Minerarie e Affini), Ascomac-cantiermacchine (Federazione Nazionale Commercio Macchine). Dal ’93 la rassegna, che con il Concorso Novità Samoter e dal 1973 con il Premio Internazionale Samoter è diventata la piazza dell’innovazione tecnologica e delle ricerca scientifica, ha assunto cadenza triennale, alternandosi ad altri appuntamenti fieristici europei di rilievo, allo scopo di razionalizzare l’offerta fieristica così come richiesto proprio dal Cece e dalle migliaia di produttori rappresentati nel Comitato. Con la realizzazione e la diffusione, inoltre, dell’Osservatorio Congiunturale Permanente Samoter, la manifestazione si è accreditata come punto di riferimento per gli operatori quale momento di aggiornamento e verifica dell’andamento del mercato. L’ultima edizione 2005 ha ottenuto un notevole successo: oltre mille espositori (+ 15% sul 2002), di cui 306 esteri da 36 paesi (+ 15% rispetto al 2002) su un’area di quasi 105mila metri quadrati netti, ottenuta grazie all’allargamento del quartiere e all’allestimento di un nuovo padiglione. Alla rassegna hanno partecipato, con le case madri europee, le principali imprese del settore: Komatsu, Cnh (New Holland Kobelco – Case), Volvo, Caterpillar, Jcb, Hitachi, Liebherr, Cifa, Iveco, Scania, Daimler-chrysler, Man, Marini – Bomag, Sim – Gruppo Ammann, Berco, Italtractor, Merlo, Bosch Rexroth Spa (vincitrice del Premio speciale novità Samoter 2005), Bernardi Impianti International, ecc. Premio Internazionale Samoter. Nato nel 1973, apprezzato ed ambìto riconoscimento per gli operatori del comparto, viene assegnato a quanti si distinguono per aver operato per lo sviluppo e l´affermazione dell´attività edilcantieristica a livello nazionale ed internazionale. Per mezzo di tale riconoscimento, Veronafiere intende sottolineare l´importanza e l´impegno di quanti si adoperano per far crescere e consolidare un sistema imprenditoriale di assoluto rilievo nel panorama economico e sociale mondiale. Samoter è anche online: www. Samoter. It .  
   
   
AL SALONE DELLE PAVIMENTAZIONI E INFRASTRUTTURE STRADALI, ASPHALTICA, IN CORSO ALLA FIERA DI PADOVA, LA PIÙ ANTICA IMBARCAZIONE OCEANICA DELLA STORIA. L’IMBARCAZIONE, RICOSTRUITA GRAZIE A FRAMMENTI DI BITUME RITROVATI NELL’OMAN, SARÀ VISITABILE GRATUITAMENTE DAL PUBBLICO VENERDÌ 15 DICEMBRE 2006  
 
 Padova, 14 dicembre 2006 - Presentata ieri ad Asphaltica, il Salone internazionale delle Pavimentazioni e Infrastrutture stradali, alla Fiera di Padova fino a venerdì 15 dicembre 2006, la Nave di Magan, una ricostruzione in scala reale di un’imbarcazione in canne e bitume risalente all’età del bronzo che ha solcato i mari della penisola arabica 5000 anni fa. La nave è stata realizzata da un’equipe di archeologi dell’Università Bologna coordinata dal prof. Maurizio Tosi titolare della cattedra di paletnologia dopo il ritrovamento nel 1985 sulle spiagge di Oman, da parte di una spedizione italo-francese di frammenti di bitume e schegge di canne. Lunga 14m e alta 4m , con la forma a mezzaluna e una stazza di 4,5 tonnellate, nell’antichità serviva per affrontare la navigazione oceanica e permetteva di raggiungere dall’Arabia le coste nord occidentali dell’India dall’Arabia in soli 19 giorni. La tecnica con cui è stata ricostruita, è un’imitazione della stessa utilizzata ancora oggi per impermeabilizzare le case dagli iracheni, maestri nella lavorazione delle canne palustri e del bitume, con il quale continuano a calafatare le loro piccole imbarcazioni di legno. La barca è stata costruita rovesciata come una grande capanna, partendo dallo scheletro su cui sono stati fissati i fascioni composti da canne pressate e corde. Una volta terminata la copertura dello scafo sono state cucite delle stuoie anch’esse di canne su cui è stato steso successivamente, dopo essere stata cotta, l’amalgama bituminosa composta da bitume, calce, olio di pesce e canne triturate. Per ultimo si è pensato alle parti in legno e alla vela. La nave è esposta alla Fiera di Padova nel corso di Asphaltica, e dato il rilevante valore culturale potrà essere visitata gratuitamente dal pubblico nella giornata di venerdì 15 dicembre 2006. .  
   
   
STRADE “DOC” PER VIAGGIARE MEGLIO  
 
Padova, 14 dicembre 2006 - ‘Siamo secondi in Europa per la produzione di asfalto ma ultimi al mondo per conservazione e durata delle nostre strade’. È l’allarme lanciato da Siteb - l’associazione italiana di riferimento per il settore – ad Asphaltica, l’unica rassegna in Europa dedicata al comparto delle pavimentazioni stradali aperta mercoledì 13 dicembre 2006 alla Fiera di Padova. Un rovescio della medaglia, per un Paese che conta ben 480mila chilometri di rete stradale, da attribuire alla gestione degli appalti pubblici e più precisamente alla Legge Merloni. Secondo Siteb, infatti, la vecchia legge quadro sui lavori pubblici (109/94) – non garantisce la realizzazione di opere di qualità, anzi la scoraggia. Le gare pubbliche di questo tipo sono inquadrate nella categoria delle Opere Generali (Og 3), a cui partecipano anche imprese che poco hanno a che fare con la costruzione di manti stradali ma che propongono ribassi imbattibili per poi subappaltare i lavori. Infatti, secondo il presidente di Siteb, Carlo Giavarini - ‘Spesso si riscontrano ribassi nell’ordine del 40-50per cento, ed è chiaro che su queste basi non il risultato finale sia tutt’altro che entusiasmante. Quello che chiediamo – prosegue Giavarini - è che l’accesso alle gare sia riservato ad aziende realmente qualificate, in grado di garantire qualità e quindi sicurezza per chi viaggia’. Una sorta di marchio per le ‘strade doc’ con tanto di disciplinare, quindi, sull’impronta di quanto già si sta facendo ad esempio per la costruzione di impianti di illuminazione e per la pavimentazione di piste aeroportuali, dove l’accesso alle gare è riservato alle categorie specialistiche, tecnicamente denominate Os26. (Opere Specialistiche). Il settore con il suo indotto (costruzioni, industria petrolifera, industria meccanica, chimica e servizi) conta circa 500mila addetti e una produzione che nel 2006 si assesterà a 38milioni di tonnellate, facendo segnare un trend negativo (-10% rispetto al 2005) dopo 10 anni di grande crescita. Segnali positivi arrivano però dalla finanziaria 2007 che prevede un incremento delle risorse destinate alle infrastrutture intorno al 20-25%. Tra le risorse previste, 1. 120 milioni di euro destinati ad Anas per la gestione ordinaria, 50 milioni destinati al completamento delle tratte autostradali e 500 milioni riservati alla tratta Salerno Reggio Calabria. La grande maggioranza della rete stradale però è di proprietà degli enti locali (Province e Comuni) e la ripresa dipenderà anche dalle risorse che questi destineranno alla manutenzione e al rifacimento dei manti Ad Asphaltica in programma fino al 15 dicembre2006, focus sul settore e sulle nuove tecnologie, con le ultime novità in materia stradale: dagli asfalti colorati, a quelli mangiasmog, dai nuovi drenanti ai fonoassorbenti agli ecocompatibili. .  
   
   
APRE A GENOVA ARTEMATERIA, IL PRIMO CENTRO SPECIALIZZATO IN INDAGINI DIAGNOSTICHE PER LE OPERE D’ARTE. GRAZIE A TECNOLOGIE QUALI I RAGGI X E INFRAROSSI, È POSSIBILE SCOPRIRE COSA SI CELA DIETRO I QUADRI PIÙ PREGIATI E FORNIRE UNA GUIDA INDISPENSABILE PER I RESTAURATORI.  
 
Genova, 14 dicembre 2006 - Inaugurata ieri, nel cuore del centro storico, la nuova sede di Artemateria, il centro specializzato in indagini diagnostiche per le opere d’arte in grado di realizzare tutte le principali indagini internazionalmente riconosciute per lo studio di dipinti, sculture, affreschi e beni architettonici. Da oggi restauratori, soprintendenze, musei, case d’asta e collezionisti che hanno necessità di approfondire con dati oggettivi e scientifici lo studio di un’opera d’arte per effettuare una valutazione o progettare un intervento di restauro hanno a disposizione presso un unico centro l’esperienza di professionisti del settore e tutti i metodi di indagine più efficaci. Grazie a tecnologie quali la radiografia, la riflettografia in infrarosso, unite alle analisi chimiche della materia pittorica è possibile ottenere risultati spesso sorprendenti: è proprio con tecniche analoghe a queste che, secondo alcuni ricercatori canadesi, è stato svelato il segreto del sorriso della Gioconda. Le radiografie hanno messo in luce che, sotto la vernice, Mona Lisa porta un fine velo di mussolina, indumento indossato a quel tempo dalle puerpere: la Gioconda sorride perché ha appena avuto un figlio. I soci di Artemateria hanno maturato le loro esperienze lavorando presso i maggiori musei italiani dagli Uffizi di Firenze alla Galleria Borghese di Roma, specializzandosi in diverse discipline e tecniche diagnostiche. “Abbiamo deciso di unire le forze e le competenze” ha dichiarato Angelita Mairani, laureata in chimica e responsabile della diagnostica analitica, “perché ci siamo resi conto che un solo tipo di tecnica di indagine non era sufficiente per rivelare tutti gli aspetti di un’opera d’arte e conoscerla veramente a fondo”. “I clienti apprezzano in particolare” ha proseguito Silvia Romagnoli, storica dell’arte che si occupa di diagnostica per immagini, “che la nostra metodologia sia basata prioritariamente su tecniche radiografiche e multispettrali che consentono di ridurre al minimo le indagini microinvasive e il contatto con la superficie pittorica”. E’ infatti fondamentale trattare con la massima cura l’opera anche durante le operazioni di analisi. “E’ per questo motivo” ha aggiunto Danilo Cafferata, architetto, specializzato in conservazione preventiva “che Artemateria si è dotata di strumentazioni portatili in modo da eseguire le indagini direttamente in loco in Italia e all’estero, senza dover movimentare il dipinto o la scultura”. La sede di Artemateria in via San Luca 5, situata all’interno di Palazzo De Mari, uno degli antichi palazzi dei Rolli, si aggiunge alla sede di Milano per offrire un presidio più puntuale sul territorio e collocarsi in una città tornata ad essere fulcro di prestigiose attività artistiche e culturali. .  
   
   
ARTE E LAVORO ´800/´900 PONTEDERA, MUSEO PIAGGIO GIOVANNI ALBERTO AGNELLI 12 GENNAIO– 13 APRILE 2007  
 
Pontedera, 14 dicembre 2006 - Arte, fotografia, cinema per raccontare, tutti insieme, il lavoro in Italia tra Ottocento e Novecento. Lavoro come specchio di una società che nel secolo che intercorre tra l’Unità d’Italia e il secondo dopoguerra si trasforma in modo impressionante, da un’Italia che tenta di sopravvivere con un’agricoltura di sussistenza ad un’altra che diventa l’America per una moltitudine di immigrati. A raccontare tutto questo è la mostra “Arte e lavoro ‘800 e ‘900” voluta dalla Fondazione Piaggio a conclusione delle celebrazioni per i Sessant’anni della Vespa e realizzata con il coinvolgimento di enti e società locali quali il Comune di Pontedera, la Provincia di Pisa, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, la Camera di Commercio di Pisa e l´Unioncamere della Toscana. La spettacolare esposizione, allestita all’interno del Museo Piaggio Giovanni Alberto Agnelli di Pontedera, in provincia di Pisa, è curata dal Presidente della Fondazione Piaggio e responsabile del Museo stesso, Tommaso Fanfani, e da Elena Lazzarini dell’Università di Pisa. Grandi capolavori della pittura, da Nomellini a Vedova, da Pellizza da Volpedo a Severini, passando per Fattori, Morbelli, Casorati, Mosè Bianchi, Chini, Viani, Carcano, Tommasi, Cambellotti, Depero, Carrà, De Pisis, Signorini, Soffici, Spreafico e altri grandi protagonisti della scena artistica italiana tra i due secoli, raccontano come agricoltura, industria, terziario e società siano andati mutando in cent’anni di storia italiana. Ciò che gli artisti interpretano le immagini fotografiche documentano. Tra queste, foto del primo stabilimento Piaggio, a Genova Sestri, dove gli ebanisti sono al lavoro nel 1884 in una suggestiva ambientazione di fabbrica animata da uomini e carri trainati da superbi cavalli; oppure foto di donne e uomini impegnati nelle linee di produzione a Pontedera, o che “sciamano” dallo stabilimento al suono della sirena, fino al primo manifesto di Vespa con in sella una donna che lavora: foto, immagini e documenti tratti dal prezioso archivio storico Piaggio e da altre collezioni che “accompagnano” la narrazione del lavoro, della fatica, della società economica. Il “fil rouge” resta la dinamica dei mutamenti nella struttura produttiva dall’agricoltura all’industria, dai campi alla fabbrica, nell’innovazione nel settore dell’energia, nei servizi, in quel complesso percorso scritto dalla civiltà del lavoro. Al cinema è invece riservato il compito di raccontare le mille e una storia che divengono emblema della “grande Storia”. Nella sezione intitolata “Sguardi sul lavoro nel cinema italiano”, Augusto Sainati (Università di Napoli) ha riunito spezzoni di film che hanno fatto la storia del cinema e del costume in Italia. Parlano del lavoro come esperienza solitaria (N. U. , Padre padrone, Dillinger è morto) o socializzata (Riso amaro, I compagni, La classe operaia va in paradiso), come oggetto di memoria narrativa (Novecento) o di uno sguardo critico sul presente (Ecce Bombo, Mi piace lavorare, ecc. ), come occasione di promozione sociale, ma anche come momento di abbandono di ideali (cfr. La commedia all’italiana, con le vicende raccontate attraverso il personaggio di Alberto Sordi). Il lavoro che il cinema ha saputo raccontare è quello che si concretizza in forme canoniche ma anche quello che è frutto di tic sociali, come accade per i fotografi de La Dolce vita, o dell’inventiva personale, come capita al Nino Manfredi venditore abusivo di caffè in Cafè express. Nell’ampia carrellata dedicata al racconto tramite pittura e scultura, accanto a opere celeberrime, la mostra propone anche una serie di quadri inediti o comunque rarissimamente visti. Tra i tanti, i Lavoratori del marmo in Versilia di Lorenzo Viani, di proprietà della Rete Ferroviaria Italiana Rfi, mai prima esposto, o l’inedito Operai sul traliccio elettrico di Cominetti, o il Riposo dopo il lavoro di Filippo Carcano concesso da collezione privata. Del Quarto Stato di Pellizza da Volpedo sarà in mostra il cartone preparatorio custodito dalla Pinacoteca Civica di Alessandria. Sono più di venti le istituzioni pubbliche e private italiane che, con i loro prestiti, hanno reso possibile questa grande mostra. Riunite in quattro sezioni, le opere raccontano, attraverso le opere degli artisti, significativi interpreti del loro tempo, un percorso storico economico che va dalla metà dell’Ottocento alla metà del secolo successivo. A cominciare dagli anni tra l’unità e la fine dell’Ottocento quando il nuovo Stato italiano vive la prima propria “rivoluzione industriale”, caratterizzata dall’affermazione e crescita di settori come il meccanico siderurgico, il tessile, i trasporti, le comunicazioni e, con l’avvio del Novecento, da settori nuovi come la chimica e l’idroelettrico. Senza mai sanare i forti squilibri territoriali e settoriali in uno sviluppo nazionale diseguale, caratterizzato da forte emigrazione. La Ia guerra mondiale rappresenta una poderosa spinta al processo di industrializzazione che continua faticosamente nel ventennio, fino al tragico epilogo del secondo conflitto. La ricostruzione postbellica segna l’inizio della nuova fase, dominata dalla grande spinta all’affermazione imprenditoriale pubblica e privata, per fronteggiare e superare le difficoltà che conducono al ritorno alla normalizzazione economica, politica e sociale e alla successiva crescita. D’eccezione, per interesse anche la cornice dell’iniziativa, il Museo Piaggio un museo che ha molto investito nella ricerca e nella promozione delle arti e del territorio, un luogo di sogni che si sono trasformati in realtà attraverso il lavoro e l’alta tecnologia e che da anni ospita iniziative espositive di rilievo. A fianco della mostra sarà possibile visitare la collezione permanente di Vespa, prototipi e veicoli che hanno segnato la storia industriale del nostro paese, un luogo dove storia e lavoro continuano ad incrociarsi. .  
   
   
GLI ALBERI DI MARCELLO MARIOTTI NEL MERCATINO DI FILE  
 
 Firenze, 14 dicembre 2006 - – Una mostra per ricordare la figura e l’opera di Marcello Mariotti a un anno dalla scomparsa. Si tratta di 22 disegni intitolati Gli alberi della vita (6 sono litografie realizzate dalla Stamperia d’Arte Epigrafica) e di 2 sculture in ferro rappresentanti animali da cortile e giardino. Per iniziativa degli amici di Mariottti, saranno esposti e messi in vendita da venerdì 15 a domenica 17 nel quadro del mercatino di Natale organizzato a Palazzo Michelozzi (Via Maggio 11) dalla Fondazione Italiana di Leniterapia File che, come noto, opera a Firenze nel campo delle cure palliative con alcune equipe specializzate nell’assistenza domiciliare ai malati terminali. A beneficio della Fondazione andranno appunto anche i proventi della vendita delle opere di Mariotti, che proprio dagli operatori di File fu assistito nelle ultime fasi della breve e tragica malattia che il 16 dicembre 2005 lo portò alla morte. Artista e artigiano di grande talento, gusto e creatività, anima profondamente popolare ma anche dandy cosmopolita e giramondo, Mariotti aveva 68 anni ed era uno degli ultimi esponenti di una fiorentinità speciale, aperta, colta, arguta, amante dei paradossi, tutt’altro che provinciale. Fratello di Mario, anche lui artista notissimo scomparso nel 1997, aveva soggiornato a lungo a New York. Nel quartiere di Santo Spirito, dove viveva da molti anni, era molto benvoluto. Ma era anche accolto e conteso nei salotti più importanti. Amatissimo dalle donne, amico di tutti, portatore di facezie, spirito critico ma di assoluto buonumore, privo di arroganze, era del resto una presenza indispensabile per animare con intelligenza conversazioni, rapporti, incontri. Come editore anni fa aveva scritto, illustrato e pubblicato una deliziosa collana di libri per ragazzi. Nell’ultima fase della sua vita aveva invece creato una serie di alberi e animali in ferro battuto per arredare case e giardini. Le opere messe adesso in mostra (orario 10 – 19) fanno appunto parte di questo ultimo periodo. .  
   
   
BARIONA O IL FIGLIO DEL TUONO IN SCENA FINO AL 20 DICEMBRE 2006  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Prodotto da Scenaperta, partner ormai storico del Teatro Arsenale nel corso della sua esplorazione dell’universo sartriano, Bariona o il figlio del tuono è un vibrante racconto scritto e rappresentato da Sartre nel Natale del 1940 per i suoi compagni di prigionia nel campo di Treviri. La storia ruota intorno alla figura di Bariona, capo di un villaggio vicino a Betlemme, ed è ambientata nell´epoca in cui la Giudea era oppressa dai Romani e vessata da continue richieste di tributi. Il testo si offre al lettore come una sorta di esperienza religiosa che raggiunge il suo apice nella descrizione del rapporto di intimità che lega la Madonna al Bambino, e nel contempo come esperienza politica che, nella chiara allusione alla Francia occupata dai nazisti, vuole creare aggregazione e solidarietà tra i prigionieri, credenti e non credenti, e sollecitarli alla resistenza contro gli invasori. Singolare ma fondamentale episodio dell´esperienza umana sartriana, lungi dal rappresentare un´incrinatura nel percorso dell´ateismo del filosofo, Bariona rappresenta piuttosto la spia della futura vittoria del Sartre "umanista" de La critica della ragione dialettica sul Sartre individualista de La nausea. Dietro il sincero lirismo dei passaggi più commuoventi (l´annunciazione, la descrizione del presepe) esiste un sottotesto di vera e propria resistenza, una partitura di riferimenti nella quale i romani conquistatori erano i nazisti e i pastori giudei i prigionieri del campo. In scena un attore d’esperienza come Luciano Mastellari, che presterà la voce a tutti i personaggi del dramma adattato in monologo per l´occasione da Paolo Bignamini. A sostenere il racconto un vero e proprio controcanto musicale, che Giovanna Colombo eseguirà al piano attraverso brani di accompagnamento appositamente selezionati per la serata. Lunedì 18 Dicembre 2006 - ore 21,15 Teatro Arsenale Milano .  
   
   
A TEATRO SENZA BARRIERE I POMERIGGIO ROMANTICI…E GRATUITI DEL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA PER ANZIANI, BAMBINI, DISABILI, CASALINGHE E GIOVANI STUDENTI  
 
Bologna, 14 dicembre 2006 - Al di là degli appuntamenti della stagione lirica e sinfonica, al di là delle serate di gala, il Teatro Comunale di Bologna, il pomeriggio, fa proseliti aprendo le porte a quanti sono poco propensi a frequentare sipari e foyer nottetempo. Anche quest’anno, infatti, per il ciclo di concerti Pomeriggi romantici, anziani, bambini, disabili, casalinghe e giovani studenti affolleranno la sala del Bibiena per ascoltare, rigorosamente gratis, la migliore musica eseguita dagli strumentisti del Comunale: da Mozart a Brahms, da Schumann a Debussy. La fortunata tradizione dell’iniziativa, giunta ormai alla terza edizione, e la grande affluenza di pubblico degli scorsi anni testimoniano il successo di una formula fortemente voluta dal Sovrintendente il compositore Marco Tutino, insieme all’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Bologna, e resa possibile da Telecom Progetto Italia, sponsor unico dell’evento. Si tratta di un ciclo di concerti organizzati alle 16. 30: una fascia oraria pensata soprattutto a misura di tutti coloro che a quell’ora della giornata generalmente sono liberi da impegni e vogliono o devono far ritorno prima di cena. I disabili possono partecipare alla manifestazione grazie alla disponibilità dell’Assessorato alle politiche sociali, il quale si è impegnato ad attivare la catena di associazioni di volontariato affinché mettano a disposizione un servizio di accompagnamento e di trasporto. Questa particolare attenzione verso ‘la fascia debole’ della popolazione vuole essere un segnale di responsabilità civica da parte dell’amministrazione, di Telecom e del Teatro che attraverso il prezioso strumento dell’arte, mirano a coinvolgere tutti nella vita della città. Il teatro diventa in questo modo uno spazio di impegno sociale. Oltre ai doveri istituzionali che una Fondazione lirico-sinfonica come il Comunale ha verso i cittadini, certe manifestazioni rispondono pienamente al progetto del nuovo sovrintendente Marco Tutino per un Teatro interconnessione con il territorio, i suoi bisogni di cultura e svago. Il programma dei concerti continuerà fino ad aprile 2007. È consultabile sul sito del teatro: www. Tcbo. It. Non occorre prenotare e l’ingresso in sala è consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili. .  
   
   
FORMIGONI CON BRANDUARDI: ISTITUZIONI NON SOLO ROCK  
 
 Milano, 13 dicembre 2006 - La rappresentazione di "Pierino e il Lupo" di Prokofiev con la voce recitante di Angelo Branduardi e le musiche suonate dall´Orchestra Accademia delle Opere e la premiazione delle opere vincitrici del Concorso Nazionale hanno concluso ieri pomeriggio all´auditorium Giorgio Gaber della Regione Lombardia l´attività di Performing Arts, progetto d´avanguardia, voluto dalla Regione Lombardia, per creare nuove figure professionali nel settore musicale e artistico. "Le istituzioni - ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni - sono rock (come ha dichiarato il presidente Fausto Bertinotti incontrando ieri Zucchero ndr) ma anche lirica o sinfonica. Insomma devono saper essere vicine a tutti, dagli adulti ai giovani, fino ai bambini che questo pomeriggio nell´auditorium Gaber, qui in Regione Lombardia, assistono alla rappresentazione della favola sinfonica ´Pierino e il lupo´ con la voce narrante di quello straordinario artista che è Angelo Branduardi". L´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, presente all´evento, ha ricordato come Performing Arts sia un progetto di alta formazione, "per realizzare il quale la Regione ha stanziato 300. 000 euro sul Fondo Sociale Europeo, con l´obiettivo di fornire ai bambini e ragazzi gli strumenti necessari per avvicinarsi alla musica e al teatro". .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR: ALESSANDRO TADINI ED EDOARDO MOLINARI PARTECIPANO AL SOUTH AFRICAN AIRWAYS OPEN  
 
Milano, 14 dicembre 2006 - Seconda tappa consecutiva in Sudafrica e sesta nel calendario dell´European Tour 2007, iniziato come di consueto con notevole anticipo sull´anno solare. Sul percorso dell´Humewood Golf Club, a Port Elizabeth, si disputa il South African Airways Open (14-17 dicembre) che avrà negli idoli di casa Retief Goosen, campione uscente, ed Ernie Els gli uomini da battere. Secondo impegno consecutivo per Alessandro Tadini, teso a confermare l´ottimo ottavo posto conseguito domenica scorsa nell´Alfred Dunhill Chanpionship, e per Edoardo Molinari, uscito invece al taglio, al quale gli organizzatori offrono ancora un´opportunità di cimentarsi nel circuito continentale. Tra i possibili protagonisti anche gli altri sudafricani Trevor Immelman e Charl Schwartzel, l´inglese Lee Westwood e l´argentino Angel Cabrera. Il montepremi è di un milione di euro dei quali 158. 500 daranno destinati al vincitore. Target World Challenge Con Tiger Woods - Parata di stelle allo Sherwood Cc di Thousand Oaks, in California, dove sedici tra i migliori giocatori del mondo competono nel Target World Challenge (14-17 dicembre) per il ricchissimo montepremi di 5. 750. 000 dollari. Scendono in campo: Tiger Woods, il campione uscente Luke Donald, Paul Casey, Darren Clarke, Fred Couples, John Daly, Chris Dimarco, Padraig Harrington, David Howell, Davis Love Iii, Colin Montgomerie, Geoff Ogilvy, José Maria Olazabal, Adam Scott, Henrik Stenson e David Toms. Lexus Cup A Singapore Con Le Migliori Proettes - Al Tanah Merah Country Club´s Garden Course di Singapore si sfidano la rappresentativa femminile dell´Asia e una formazione di giocatrici "internazionali" nella seconda edizione della Lexus Cup (15-17 dicembre), ennesima versione di gara a squadre che prende lo spunto dalla Ryder Cup o, trattandosi di proettes, dalla Solheim Cup. Il Team Asia, guidato dalla coreana Grace Park, cerca la rivincita sul Team International, capitanato dalla svedese Annika Sorenstam, che lo scorso anno si impose per 16-8. Il torneo si disputa in tre giornate e le compagini sono formate da dodici giocatrici. Si comincia con sei incontri di doppio con formula foursome, seguiti dal altrettanti con formula fourball. Nella terza giornata gran finale con dodici matches singoli. In palio 24 punti. Il Team International, oltre alla capitana Annika Sorenstam, schiera le statunitensi Paula Creamer, Natalie Gulbis, Brittany Lincicome, Sherri Steinhauer, Stacy Prammanasudh, Angela Stanford e Morgan Pressel, la paraguaiana Julieta Granada, la svedese Carin Kock, l´inglese Laura Davies e l´australiana Nikki Campbell. Faranno parte del Team Asia, insieme alla capitana Grace Park, le coreane Se Ri Pak, Hee-won Han, Seon Hwa Lee, Jee Young Lee, Meena Lee, Shi Hyun Ahn, Joo Mi Kim e Young Kim, la filippina Jennifer Rosales, la giapponese Sakura Yokomine e Candie Kung di Taiwan. Tiger Woods E Paul Casey "Player Of The Year" - Tiger Woods, per l´U. S. Pga Tour, e Paul Casey, per l´European Tour, sono stati nominati "Player of the Year" per il 2006 dei rispettivi circuiti. Per Woods è l´ottavo "Jack Nicklaus Trophy" in dieci anni di carriera, prestigioso riconoscimento che gli è stato attribuito dai suoi colleghi giocatori. Il numero uno mondiale ha anche ricevuto l´Arnold Palmer Award, per essersi imposto nella money list statunitense, e il Byron Nelson Trophy, per la miglior media score della stagione (68,11 colpi). Sempre per l´Us Pga Tour il sudafricano Trevor Immelman è stato nominato "Rookie of the Year". Steve Striker, che ha giocato 17 tornei non avendo una "carta" piena e che è riuscito a piazzarsi 34° nella money list, è stato dichiarato "Comeback Player of The Year". Per il Champions Tour, ossia il tour "over 50", Jay Haas è il "Player of The Year" e l´argentino Eduardo Romero il "Rookie of the Year". Anche Bernhard Langer Al Conte Of Florence Approach Championship/ponte Vecchio Golf - Anche Bernhard Langer parteciperà alla prima edizione del "Conte of Florence Approach Championship - Ponte Vecchio Golf". Il campione tedesco è arrivato a Firenze fresco della splendida vittoria, in coppia con Marcel Siem, della World Cup of Golf disputata al Sandy Lane di Barbados. La presenza di Langer, vincitore di altre 41 gare internazionali, dà ancora più lustro alla rosa dei campioni che si affronteranno a Firenze sabato 16 e domenica 17 dicembre sullo storico Ponte Vecchio per la sfida più suggestiva dell’anno. Tra loro una sola donna, Diana Luna, che difenderà i colori italiani, e lo svedese Robert Karlsson, numero 4 del ranking europeo e vincitore l’anno scorso del Ponte Vecchio Challenge, nella sua formula precedente. È infatti una manifestazione completamente rinnovata quella che Firenze si appresta ad ospitare nel weekend prenatalizio: i campioni che saliranno sulle piazzole di partenza sistemate sotto l’arco centrale del Ponte Vecchio per centrare i tre green galleggianti in Arno lo faranno come rappresentanti del proprio Paese per il primo "Campionato Internazionale d’Approcci", con tutto il pathos che una competizione per nazioni comporta. I giocatori si affronteranno con formula match play. A una prima fase, strutturata in gironi all’italiana – che qualificherà i migliori otto giocatori – seguirà domenica 17 la fase a eliminazione diretta. I partecipanti avranno a disposizione sei tiri per ogni match e dovranno mirare alle tre isole, poste a distanze inversamente proporzionali al loro valore (2, 4 o 7 punti): vince l’incontro chi, centrando il green/isola, totalizza il maggior numero di punti. Nel corso della conferenza stampa di presentazione della manifestazione, che si terrà venerdì 15 dicembre nella Sala dei Dugento di Palazzo Vecchio a Firenze, saranno estratti a sorte i componenti dei gironi eliminatori. .