Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 24 Gennaio 2007
GLI SCIENZIATI EUROPEI SONO IN PROCINTO DI SVILUPPARE INFERMIERI-ROBOT  
 
 Bruxelles, 24 gennaio 2007 - A breve potrebbero venir introdotte negli ospedali schiere di robot intelligenti in grado di pulire, riordinare e persino seguire a distanza i pazienti. Il progetto Iward, finanziato dall´Ue, si propone di mettere a punto tre robot in grado di svolgere una serie di mansioni solitamente assegnate al personale paramedico, quali misurare la febbre e la pressione sanguigna e in generale alleviare gli oneri spettanti al personale ospedaliero, consentendogli di dedicare più tempo ai pazienti. Gli infermieri-robot potrebbero inoltre contribuire alla pulizia dei reparti e a ridurre le infezioni causate da superbatteri tipici degli ospedali quali lo stafilococco aureo resistente alla meticillina (Mrsa). Ogni «nursebot» sarà costituito da una piattaforma di base dotata di un modulo di sensori e apparecchiature per svolgere diversi compiti. Ad esempio, un robot potrebbe essere provvisto di un termometro laser per misurare a distanza la temperatura corporea o di attrezzi per pulizia per rimuovere le macchie dai pavimenti. Un altro compito potrebbe essere guidare i visitatori all´interno dell´ospedale. Mentre l´hardware e i moduli sfrutteranno la tecnologia già disponibile, l´intelligenza di squadra richiederà un lavoro innovativo, analogamente alla piattaforma del software per consentire ai robot di operare in semiautonomia. «L´idea non consiste soltanto nell´avere a disposizione robot mobili, bensì anche un sistema completo di terminali d´informazione integrati e guide luminose, per moltiplicare il grado di interazione e intelligenza presenti negli ospedali», ha dichiarato Thomas Schlegel, il direttore del progetto presso l´Istituto Fraunhofer. «Il funzionamento come rete completamente decentrata presuppone il coordinamento autonomo dei compiti da parte dei robot, come ad esempio decidere chi sia più indicato a rimediare alla fuoriuscita di un liquido o a trasportare medicinali», ha proseguito. Ogni robot sarebbe dotato di un gruppo di sensori per permettergli di muoversi all´interno dell´ospedale, e utilizzerebbe sensori di prossimità per evitare le collisioni, nonché telecamere integrate per esplorare l´ambiente. Ogni robot sarebbe in grado di avvertire l´altro nel caso in cui le sue telecamere visualizzassero una possibile collisione. I robot si trasmetterebbero le informazioni utilizzando una Local Area Network (Lan), una tecnologia Bluetooth o addirittura laser a infrarossi. Potrebbero così comunicare con i pazienti e inviare messaggi al personale. Il dottor Schlegel ha dichiarato: «Grazie a Iward il personale ospedaliero potrà trascorrere più tempo con i pazienti anziché occuparsi di altre mansioni di base. » Il progetto è iniziato questo mese e l´équipe auspica di portare a termine un sistema di prototipi composto da tre robot entro il 2010. .  
   
   
SORIN GROUP ANNUNCIA IL SUCCESSO DEL PRIMO IMPIANTO UMANO DELLA PROPRIA VALVOLA CREATA PER INTERVENTI PERCUTANEI, DAL DESIGN ESCLUSIVO  
 
 Milano, 24 gennaio 2007 – Sorin Group attivo nelle tecnologie per il trattamento delle patologie cardiovascolari, annuncia di avere completato con successo il primo impianto della propria valvola adatta per interventi percutanei, dal design esclusivo. La procedura è stata eseguita dal Prof. Axel Haverich e dal suo gruppo al Medizinische Hochschule di Hannover, Germania. Il paziente di 78 anni, che soffriva di una stenosi alla valvola aortica, ha già lasciato il reparto di terapia intensiva ed i medici affermano che il suo decorso post-operatorio è perfettamente regolare. "La facilità con cui la valvola è stata impiantata, senza punti di sutura, consente un significativo risparmio di tempo durante l´operazione e di conseguenza una diminuzione del rischio per il paziente," ha commentato Prof. Haverich. Grazie al suo design unico - in cui la struttura di ancoraggio è separata dal sistema di supporto della valvola -, la valvola si auto-assicura e non è sottoposta ad alcuno stress, eliminando pertanto i principali problemi riscontrati in altre valvole simili attualmente in fase di test. Il successo della valvola Sorin deriva dalle notevoli competenze di ricerca e sviluppo acquisite dal Gruppo nell´area degli stent, oltre alla propria storica presenza nello sviluppo e produzione di valvole cardiache. Le caratteristiche dello stent di sostegno e la flessibilità del supporto valvolare sono state progettate per assicurare una perfetta tenuta e prevenire perdite nell´area circostante la valvola , e rappresentano una nuova frontiera nell´evoluzione delle valvole cardiache. La stessa valvola biologica utilizzata nel "Progetto Valvola Percutanea Sorin" ha un track record ventennale in termini di profilo emodinamico, affidabilità e durabilità, e non ha mai registrato alcun danno strutturale da quando è in uso. Sorin è l´unica società al mondo che utilizza una valvola cardiaca provata ed accettata da lungo tempo dalla comunità medica mondiale in questo tipo di interventi. "Solo il Gruppo Sorin possiede un livello di know-how e di tradizione nella ricerca e sviluppo tale da consentire la creazione di una valvola cardiaca così unica e straordinaria", afferma Drago Cerchiari, Amministratore Delegato di Sorin Group. "Siamo lieti di poter continuare ad impegnarci per offrire in tutto il mondo tecnologie medicali d´alta qualità, meno invasive e salvavita. " .  
   
   
VACCINI ANTI-MENINGITE, REGIONE REPLICA A MOIGE  
 
Milano, 24 gennaio 2007 - "Le affermazioni odierne del Moige sulle vaccinazioni anti-meningite in Lombardia sono da respingere in quanto non corrispondono affatto alla realtà. La Lombardia ha un piano preciso in materia, basato sui criteri più moderni, scientifici ed adeguati alla situazione epidemiologica. Tale piano è stato di recente sottoposto alla Commissione di esperti costituita allo scopo, che ha confermato le strategie adottate". E´ quanto si legge in una Nota della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia, in risposta alla presa di posizione del Movimento Italiano Genitori (Moige), che denuncia presunte carenze della Lombardia rispetto al Piano Nazionale Vaccini. "La Regione Lombardia - prosegue le Nota - ha in atto un monitoraggio continuo dei casi, con la rilevazione approfondita non solo delle notifiche di malattia infettiva, ma anche dei ricoveri. E se la Lombardia, con i suoi 9,5 milioni di abitanti, ha ovviamente un numero di casi assoluti superiore a quello di altre regioni meno abitate, bisogna ribadire che i livelli di incidenza sono decisamente inferiori alla media nazionale ed europea, senza sensibili incrementi negli ultimi anni. La Commissione scientifica regionale ha peraltro rivalutato l´epidemiologia sino al 2005, con il proseguimento del monitoraggio anche negli anni successivi, ma non ha ritenuto necessario un cambiamento delle attuali modalità di offerta del vaccino. Sia il vaccino antipneumococcico che antimeningococcico vengono, allo stato attuale, offerti attivamente e gratuitamente per bambini ed adulti che si trovino in condizioni di aumentato rischio di contrarre la malattia e per le famiglie con disagio sociale". "Da ultimo - conclude la Nota - va segnalato che in molte occasioni sono state inviate comunicazioni al Moige nelle quali vi erano le motivazioni di carattere scientifico alla base delle scelte di vaccinazione, motivazioni che anche oggi il Moige ha ignorato". .  
   
   
PHARMION PRESENTA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE PER L’IMMISSIONE SUL MERCATO EUROPEO DI TALIDOMIDE PHARMION CONTRO IL MIELOMA MULTIPLO NON PRE-TRATTATO  
 
Milano, 24 gennaio 2007 - Pharmion Corporation ha presentato presso l’Agenzia Europea per i Medicinali (Emea) la domanda di autorizzazione all´immissione sul mercato dell’Unione Europea per il Talidomide Pharmion, un farmaco per la cura del mieloma multiplo non pre-trattato. La documentazione presentata comprende i dettagli del programma di gestione del rischio di Pharmion (Pharmion Risk Management Programme, Prmp) quale condizione per la fornitura di Talidomide Pharmion dopo la sua approvazione. “La presentazione della domanda rappresenta il conseguimento di un traguardo importante per Pharmion. Siamo entusiasti di poter collaborare con l’Emea in qualità sia di pazienti sia di gruppi sostenitori del talidomide man mano che il processo regolatore avanza,” ha affermato Patrick J. Mahaffy, presidente e Ceo di Pharmion. "I dati relativi all´impiego del talidomide nella cura del mieloma multiplo non pre-trattato sono estremamente positivi e riteniamo che sia giunto il momento che questo farmaco così importante e diffuso sia sottoposto ad un processo di supervisione finalizzato alla sua regolamentazione. " Il mieloma multiplo, il secondo carcinoma del sangue più diffuso, colpisce circa 82. 000 persone nell´Unione Europea dove ogni anno viene diagnosticato a circa 25000 individui. “I nostri dati dimostrano la presenza di un significativo beneficio dove il talidomide va ad aggiungersi all´odierna terapia standard nei pazienti anziani non pre-trattati affetti da mieloma multiplo," ha affermato Philippe Moreau, professore alla Facoltà di Medicina di Nantes e Presidente dell’Intergroup Francophone du Myelome(ifm). "Sulla base di questi dati, e in particolare in virtù del vantaggio senza precedenti di 21 mesi di sopravvivenza dimostrato nel braccio sperimentale trattato con il talidomide, riteniamo che questo farmaco, il melfalan e il prednisone debbano presto diventare la terapia di riferimento per questa tipologia di pazienti. Speriamo che l’Emea agisca tempestivamente per arrivare all´approvazione di questa terapia che riveste un’importanza così critica," ha aggiunto. Nell’ue il Thalidomide Pharmion è stato designato come farmaco orfano per il trattamento del mieloma multiplo. La sua eventuale approvazione lo qualificherà al diritto di avere dieci anni di esclusività sul mercato in presenza delle indicazioni terapeutiche per cui è stato approvato. La domanda di autorizzazione si basa su un pacchetto di dati clinici risultanti da quattro studi che hanno coinvolto oltre 1400 pazienti. Fra gli studi, che comprendono sia la terapia di prima linea e la terapia di induzione, figurano Ifm 99-06, uno studio a tre bracci sperimentali condotto dall’Intergroup Francophone du Myelome, che ha dimostrato la superiorità del melfalan/prednisone associato al talidomide (Mpt) rispetto alla terapia standard costituita da melfalan/prednisone (Mp) o dalla combinazione di varie chemioterapie (vincristina/adriamicina/desametasone, o Vad), seguito dal melfalan e dal trapianto(Mel 100) nel trattamento di pazienti anziani con diagnosi recente di mieloma multiplo. Complessivamente sono stati randomizzati su uno dei tre bracci di trattamento 447 pazienti. A seguito di un’analisi provvisoria, si è deciso di fermare il reclutamento su raccomandazione della Commissione di Monitoraggio per la Sicurezza dei Dati competente per lo studio. In sede di analisi finale, la sopravvivenza generale mediana nel braccio Mpt è risultata essere all´incirca di 53,6 mesi contro i 32,2 e 38,6 mesi rispettivamente corrispondenti ai bracci Mp e Mel 100. Il trattamento con il talidomide è stato ben tollerato dalla maggioranza dei pazienti. La combinazione con il talidomide è associata ad un numero maggiore di trombosi venosa ed embolia polmonare. I pazienti che hanno assunto il talidomide sono inoltre stati esposti ad un rischio maggiore di neuropatia periferica, neutropenia e stipsi. Anche uno studio condotto dal Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell´Adulto ha dimostrato la superiorità del melfalan/prednisone più talidomide rispetto alla sola combinazione di melfalan/prednisone. Nello studio randomizzato con l’Mpt a fronte di quello con l’Mp da solo su 255 pazienti anziani, l’Mpt ha dimostrato un tasso di risposta superiore e un significativo tasso di sopravvivenza libera da eventi clinici di due anni più alto(54% rispetto al 27%). Fra gli studi figura anche Mm-003, uno studio randomizzato di fase tre, multinazionale, con placebo, che ha coinvolto 470 pazienti, sponsorizzato da Celgene Corporation e sostenuto da Pharmion, ha messo a confronto il talidomide più desametasone con il desametasone e il placebo nei pazienti con diagnosi recente. Nel dicembre 2005, un Comitato Indipendente di Monitoraggio Dati ha analizzato i dati dello studio nell´ambito di un´analisi provvisoria predeterminata la cui conclusione è stata di interrompere lo studio in quanto aveva raggiunto l’indicatore di blocco dello studio per l’efficacia (efficacy stopping rule) di p<0,0015 per l’endpoint primario di tempo di progressione della malattia. Anche all´analisi finale si è riscontrato un significativo miglioramento (p=0,001) nel tasso di risposta al talidomide più desametasone pari al 69,4%, rispetto a quello del desametasone e il placebo (51. 1%). Il 43,8% dei pazienti trattati con talidomide ha sperimentato una risposta "molto buona" o "completa" rispetto al 15,8% del braccio con il placebo (p<0. 0001). Il tempo di progressione della malattia è stato di 97,7 settimane rispetto a 28,3 settimane. (3) Inoltre, uno studio di fase 3 condotto dall’Eastern Cooperative Oncology Group ha messo a confronto il talidomide più desametasone con il solo desametasone in oltre 200 pazienti. Lo studio ha mostrato una differenza statisticamente significativa fra i tassi di risposta del 61,6% contro il 39,6% (p=0,001) a quattro mesi con il talidomide più desametasone rispetto al solo desametasone. L’azienda ha richiesto l’approvazione per le seguenti indicazioni:Thalidomide Pharmion in combinazione con il melfalan e il prednisone per il trattamento dei pazienti con mieloma multiplo non trattato di età pari o superiore ai 65 anni o non idonei alla chemioterapia ad alto dosaggio, e Thalidomide Pharmion in combinazione con il desametasone per la terapia di induzione prima della chemio ad alto dosaggio e del trapianto di midollo osseo, per il trattamento di pazienti affetti da mieloma multiplo non trattato. La prescrizione e la preparazione/distribuzione di Thalidomide deve avvenire attraverso il Programma di Gestione del Rischio Pharmion. Il Thalidomide Pharmion è approvato in Australia, Nuova Zelanda, Turchia, Israele, Corea del Sud e Tailandia per il trattamento del mieloma multiplo dopo il fallimento delle terapie standard. Nei mercati in cui Thalidomide Pharmion non è approvato, come l’Ue, il farmaco è attualmente fornito su base nominale/per uso compassionevole in virtù di una autorizzazione temporanea di utilizzo (Autorisation Temporaire d´Utilisation, Atu) in Francia nell’attesa che l’azienda completi il percorso di approvazione. Pharmion è l’unico fornitore di talidomide al di fuori degli Stati Uniti con in vigore un programma di sicurezza esauriente. L´azienda detiene i diritti esclusivi di commercializzazione e distribuzione di Celgene Corporation per il talidomide nei mercati al di fuori del Nord America, del Giappone e di alcuni altri paesi asiatici. Nel maggio 2006, il Thalomid (talidomide) ha ottenuto l´approvazione dalla Food and Drug Administration (Fda) in combinazione con il desametasone per il trattamento del mieloma multiplo di recente diagnosi. Quanto alla sicurezza del paziente, qui di seguito gli effetti teratogeni. Se assunto durante la gravidanza, il talidomide può causare gravi difetti alla nascita o la morte del nascituro. Anche l’assunzione di un’unica dose (una capsula) da parte di una donna in gravidanza può determinare gravi difetti di nascita. Il talidomide non deve mai essere assunto da donne in stato di gravidanza o che potrebbero diventarlo. I pazienti di sesso maschile e femminile devono attenersi alle misure contraccettive previste nel Programma di Gestione del Rischio Pharmion. Le reazioni avverse più comuni associate all’uso del talidomide in combinazione con altre terapie anti-mieloma sono: trombosi venosa profonda, stipsi, edema periferico, tremor, vertigini, stanchezza, astenia, sonnolenza, neuropatia periferica, neutropenia, linfopenia, leucopenia, anemia, trombocitopenia, parestesia e disestesia. Le reazioni di seria o grave entità associate all’impiego del talidomide sono: trombosi venosa profonda ed embolia polmonare, bradicardia, incidente cerebrovascolare, peritonite, ipotensione ortostastica e gravi reazioni dell’epidermide fra cui la sindrome di Stevens Johnson e la necrolisi tossica epidermica. La profilassi anti-trombotica deve essere applicata quando il talidomide è prescritto in combinazione con altre terapie anti-mieloma. La neuropatia periferica è un grave effetto indesiderato che si può potenzialmente manifestare con il trattamento a base di talidomide e che può determinare danni irreversibili. Potenzialmente il talidomide può inoltre aggravare una neuropatia pre-esistente e, pertanto, non deve essere impiegato su pazienti con segni o sintomatologia clinica di neuropatia periferica a meno che i benefici clinici superino i rischi. I sintomi si possono presentare qualche tempo dopo l’interruzione dell’assunzione della terapia a base di talidomide e risolversi lentamente o per nulla. Il talidomide causa frequentemente assopimento, sonnolenza e sedazione. Si devono istruire i pazienti ad evitare situazioni in cui la sonnolenza può rappresentare un problema. .  
   
   
“SVUOTA LE TASCHE, RIEMPI IL CERVELLO” SERATA DI SOLIDARIETÀ E SPETTACOLO A FAVORE DEL PROGETTO DI RICERCA “L’OFFICINA DEL CERVELLO” PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE NEUROTHON ONLUS  
 
 Milano, 24 gennaio 2007 – L’associazione Neurothon Onlus e Gattopardo café presentano giovedì 25 gennaio la serata “Svuota le Tasche, Riempi il cervello”, serata di solidarietà e spettacolo a favore del Progetto di Ricerca “L’officina del Cervello”, realizzato con il Patrocinio del Comune di Milano, della Provincia di Milano e della Regione Lombardia. La serata avrà inizio alle ore 19. 30 Al “Il Gattopardo Cafè” - via Piero Della Francesca, 47 a Milano e avrà come filo conduttore il Cervello, che: si rilasserà con la Musica di Leo Ferro e Francesco Cucca, si divertirà con il Cabaret di Federico Perrotta, si illuderà con la Magia del Mago Fax, si “aguzzerà” con l’Enigmistica di Sala e Monti de “La Pupa e il Secchione” La serata sarà condotta da Linda Santaguida,( ex naufraga dell’Isola dei famosi), che ha sposato con entusiasmo il progetto “L’officina del Cervello” e da Roberto Salvini, conduttore televisivo e giornalista sportivo. Al centro della sala principale del Gattopardo café sarà posto un grande cervello/salvadanaio dove gli ospiti dovranno riversare spiccioli e vecchie lire (perché no qualche banconota) “svuotandosi” le tasche. Da qui il nome dell’evento: “Svuota le tasche e Riempi il cervello”. Il titolo è simbolico anche del messaggio che Neurothon porta avanti riempire si il cervello di divertimento, musica, curiosità, magia, ma soprattutto riempilo della consapevolezza che il contributo di ognuno di noi è fondamentale per il successo della Ricerca Scientifica. Tutti i proventi della serata – del salvadanaio e della vendita dei biglietti - contribuiranno all’acquisto di una strumentazione necessaria al progetto di Ricerca “L’officina del Cervello”, in particolare un’Autoclave Passante “Fedegari Fob – 2s”, del valore di 30. 500 euro, che verrà istallata presso la Banca di cellule staminali di Terni. Si potrà prenotare tramite l’Associazione Neurothon Onlus, scrivendo a info@neurothon. It o contattando la Segreteria Organizzativa al numero 02/58014369 a fronte di una donazione di almeno 30 Euro. Tutti i coupon venduti parteciperanno quindi ad un’estrazione a premi che avrà luogo la sera stessa. “Svuota le Tasche, Riempi il Cervello” terminerà alle ore 23. 00 ma il Gattopardo cafè continuerà la sua serata con la splendida dj Linette. Per sostenere Neurothon: In Banca: Banca Popolare Commercio E Industria s. P. A. Agenzia di Bresso (Mi), Conto Corrente n° 10146 intestato a Associazione Neurothon Onlus, Codice Abi 05048 - Codice Cab 32620 - Codice Cin T. In Posta: Conto Corrente Postale n. 73933210, Intestato a Associazione Neurothon Onlus, Via Fantoli 16/15 - 20138 Milano. Online: Attraverso donazioni online eseguibili tramite il servizio Paypal che trovate sul sito www. Neurothon. It nella sezione “Fai Una Donazione” .  
   
   
4A EDIZIONE DEI "BORDER BREAKERS" UN PREMIO PER PROMUOVERE LA MOBILITÀ DEGLI ARTISTI IN EUROPA  
 
Cannes, 24 gennaio 2007 - Nel corso di una cerimonia che ha avuto luogo a il 21 gennaio scorso, sono stati riconosciuti e celebrati i musicisti che sono riusciti ad affermarsi superando le frontiere. Nel giorno di apertura del festival musicale internazionale Midem, dieci gruppi ed artisti singoli europei con le loro compagnie discografiche, gli autori e gli editori sono stati premiati con gli European Border Breakers di quest´anno, che rendono omaggio all´intero processo della creazione musicale. Con questi premi la Commissione europea, in collaborazione con l´industria musicale europea e Mtv intende celebrare e promuovere la ricchezza e la diversità della musica europea. L´obiettivo consiste anche nel sensibilizzare i giovani sull´importanza di superare le barriere geografiche e mentali in questioni fondamentali come la creatività e il dialogo tra le culture. "Questi premi – ha dichiarato Ján Figel´, commissario europeo responsabile dell´Istruzione, della formazione e della cultura - sono una testimonianza della diversità propria della musica europea e del modo in cui fa incontrare le persone, in particolare i giovani ". I premi europei "Border Breakers" sono un´iniziativa della Commissione europea. Sono organizzati in cooperazione con l´industria musicale rappresentata quest´anno da Universal, Sacem, Emo, Gesac, Icmp/ciem, Ifpi, Impala, così come da Mtv e dal "Billboard Information Group". I "Border Breakers" (Ebba) vengono assegnati a dieci gruppi europei, sulla base delle statistiche fornite dal "Billboard Information Group" e dei seguenti criteri: primo album originale di un artista o di un gruppo originario di uno Stato membro dell´Ue; vendite in Stati membri dell´Ue al di fuori del paese di produzione; vendite realizzate dal 1° settembre 2005 al 31 agosto 2006. I vincitori di quest´anno sono: Corinne Bailey Rae (Regno Unito), Blog 27 (Polonia), Celtic Woman (Irlanda), José Gonzalez (Svezia), Vittorio Grigolo (Italia), Beatriz Luengo (Spagna), Ilona Mitrecey (Francia), Helena Paparizou (Grecia), Gabriel Rios (Belgio), Tokio Hotel (Germania). Conformemente allo spirito costruttivo dei premi, i vincitori e i marchi Ebba possono inoltre richiedere all´Ue un sostegno in forma di cofinanziamento per l´organizzazione di un tour intereuropeo comprendente almeno quattro Stati membri dell´Ue. Con la sponsorizzazione degli Ebba, sempre più prestigiosi, la Commissione europea apporta un valido contributo agli sforzi dell´industria musicale europea per affermarsi in Europa e nei mercati internazionali. .  
   
   
“MARIO CAVAGLIERI” ROVIGO, PALAZZO ROVERELLA DAL 10 FEBBRAIO AL PRIMO LUGLIO 2007  
 
Rovigo, 24 gennaio 2007 - Finalmente Mario Cavaglieri. Una vera retrospettiva su di lui mancava da molti anni e a colmare la clamorosa lacuna provvede la città in cui è nato, Rovigo, con una mostra ampia in cui i suoi selvaggi “colori primordiali”, che sconvolgono ancora i sensi raccontando di belle donne e di salotti alla page, si confronteranno con i toni più morbidi delle tele con cui nel suo rifugio di Peyloubère descriveva la pacata bellezza della natura. A Mario Cavaglieri non sono certo mancati riconoscimenti autorevoli, si pensi per esempio l’attenzione che dedicò all’artista il grande critico d’arte Roberto Longhi, ma mancava un monografica veramente organica. Quella curata da Vittorio Sgarbi e coordinata di Alessia Vedova presenterà centocinquanta opere dell’artista e consentirà anche il recupero all’Italia di un nucleo di tele che, pur destinate al nostro Paese, erano trattenute da decenni in Francia. Ad ospitare la mostra, voluta dal Comune, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, dall’Accademia dei Concordi e dalla Provincia di Rovigo, saranno – dal 10 febbraio al primo luglio 2007 - gli spazi, recentemente recuperati, di Palazzo Roverella. Il percorso artistico di Cavaglieri sarà interamente documentato: dagli esordi padovani insieme a Felice Casorati, alla grande stagione di Ca’ Pesaro e delle Biennali veneziane che consacrarono la preziosa ricercatezza della sua arte, fino agli anni della suo ritiro nella campagna francese. L’evento sarà anche una preziosa occasione per rileggere attraverso il fascino ed il mistero della sua pittura la storia, le contraddizioni e le diverse influenze dell’arte dei primi del Novecento. Cavaglieri fu certamente un pittore di raro edonismo, attratto dall’intrinseca eleganza degli salotti mondani di fin de siècle; si potrebbe quasi affermare che la sua pittura possiede un intrinseco incanto letterario; così alcune stoffe, cappelli, arredi, orologi, resi con opulenza barocca, sembrano affiorare dalle pagine dei romanzi dannunziani. Le opere dei primi soggiorni parigini risentono dell’intima ricchezza degli interni di Vuillard e di Bonnard e degli accordi coloristici del primo Matisse. Allorchè si considerino invece i dipinti della sua lunga permanenza nella residenza francese di Peyloubère, si avverte che il pittore, quasi inebriato dalla libertà e ormai lontano dalla mondanità degli aristocratici salotti cittadini, si sia dedicato a dipingere e disegnare instancabilmente la campagna, gli alberi in fiore, la sua dimora…fondendo bagliori di luci e colori veneti alla pittura di paesaggio dell’amico ferrarese De Pisis. In tutte le opere colpisce comunque la grande padronanza tecnica e materica dell’artista, capace di rendere quasi in maniera tattile sia gli arredi che i paesaggi, avvalendosi sempre di quella che Longhi ha definito una tavolozza ricca di “colori primordiali”. La rassegna sarà anche una preziosa occasione per scoprire numerosi dipinti inediti dell’artista, grazie anche agli approfondimenti critici maturati intorno alla pittura dei primi del Novecento. .  
   
   
MOSTRE: A BERLINO "KUNST UND PROPAGANDA" CON LA REGIONE LIGURIA PROTAGONISTA DEL PRIMO EVENTO CULTURALE DEL 2007 NELLA METROPOLI TEDESCA  
 
 Genova, 24 gennaio 2007 - La Regione Liguria partecipa, con diverse opere della Wolfsoniana di Genova alla mostra Kunst und Propaganda che si aprirà venerdì al Deutsches Historisches Museum di Berlino. La mostra ospita opere tedesche, russe, americane e italiane. Il presidente Burlando con il direttore generale del museo berlinese Hans Ottomeyer, riceverà gli invitati all´anteprima della mostra- il primo grande evento culturale berlinese del 2007 - in programma giovedì 26, alle 16,30. "La presenza della Regione Liguria alla mostra "Kunst und Propaganda" di Berlino con una parte significativa della Collezione Wolfson è sicuramente motivo di orgoglio per la comunità e le istituzioni liguri", spiega Burlando. "Il fatto che questo grande evento di Berlino- afferma Burlando- ci veda come protagonisti, con una collezione come la Wolfson che suscita grandi interessi culturali, dà il senso del lavoro fatto in questi anni per arrivare al perfezionamento della donazione sottoscritto nei giorni scorsi". "Berlino è oggi la città più al centro di trasformazioni, a cominciare da quella urbanistica, firmata anche dall´architetto Renzo Piano con la realizzazione della Posdamer Platz, ma anche quella sociale, culturale e politica e l´invito a partecipare a una mostra così importante mi pare molto significativo". Burlando ha poi aggiunto che la delegazione regionale a Berlino è stata invitata a un incontro e a una colazione con l´ambasciatore italiano Antonio Puri Purini, gIà consigliere diplomatico di Carlo Azeglio Ciampi. Realizzata dal Deutsches Historisches Museum di Berlino in collaborazione con la Wolfsonian-fiu di Miami Beach e la Wolfsoniana di Genova, la mostra Arte e propaganda presenta un confronto tra l´arte di propaganda e ideologicamente impegnata di quattro nazioni - Germania, Italia, Unione Sovietica e Stati Uniti - nel periodo 1930-50. Scopo principale della mostra è presentare le analogie e le differenze iconografiche - spesso evidenti, ma non sempre esaminate in maniera approfondita - tra le forme simboliche e le strategie artistiche di questi quattro sistemi politici della prima metà del Xx secolo in forte competizione tra loro. .  
   
   
L’ETÀ ART NOUVEAU A FAENZA. IL CENACOLO BACCARINIANO FAENZA, MIC MUSEO INTERNAZIONALE DELLA CERAMICA 23 FEBBRAIO 2007 31 MARZO 2007  
 
Faenza, 24 gennaio 2007 Nel centenario della morte di Domenico Baccarini, le città di Faenza e di Ravenna si uniscono nel promuovere due esposizioni: “L’età art nouveau a Faenza. Il Cenacolo Baccariniano” organizzata dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, imperniata sugli artisti che composero originariamente il “Cenacolo”; e “Domenico Baccarini. Una meteora del primo Novecento”, antologica, dedicata all’intera opera dell’artista, organizzata dal Museo d’Arte della città di Ravenna. L’esposizione faentina, che comprende 150 opere tra le quali anche sculture, ceramiche e disegni di Baccarini, riserverà la sua attenzione ai protagonisti della scultura, senza dimenticare la grafica e, fra le arti applicate, la stessa ceramica, visibile nel percorso permanente del museo dall’estate scorsa. Sono trascorsi 23 anni dalla mostra dedicata a Domenico Baccarini nel primo centenario della nascita, realizzata a Faenza nel Salone del Podestà e nel Museo Internazionale delle Ceramiche, e fortemente voluta da Ennio Golfieri che ne curò anche allestimento e catalogo con un manipolo di preziosissimi collaboratori. Già nei primi anni del secolo scorso si era formato a Faenza un gruppo di valenti pittori-scultori-incisori-ceramisti che dedicavano grande attenzione alla maiolica. Emerge fra questi la figura di Domenico Baccarini, la cui prematura scomparsa (nel 1907 a soli 24 anni) non gli impedisce di raggiungere risultati di altissimo livello, in linea con la sensibilità inquieta venata di simbolismo che domina l´arte del periodo. Al Cenacolo Baccariniano - dapprima riferito agli anni della Scuola di Disegno e Plastica diretta da Antonio Berti, in seguito trasferita nel retrobottega di Maddalena, la madre di Baccarini - accomunato da una medesima volontà di intenti, aderirono anche scrittori come Alfredo Oriani, collezionisti come Ercole Alberghi, filantropi socialisti come Ugo Bubani. Ma furono le arti figurative a primeggiare impersonate da Domenico Rambelli, Giuseppe Ugonia, Giovanni Guerrini, Francesco Nonni, Pietro Melandri, Ercole Drei e altri ancora, un gruppo folto destinato a diradarsi nel terzo periodo del consesso, allestito in casa di Antonio Missiroli dopo la morte dell’artista, divenuto esclusivo di un gruppo di sei ritenuti gli unici alfieri del movimento - in verità ben più vasto - baccariniano. L’intento del Mic è ora quello di restituire l’ambiente culturale faentino del primo decennio del Novecento spingendo la ricerca fino al terzo, dopo il quale anche i protagonisti del “Cenacolo” cambiarono ideali artistici, forti di esperienze maturate in città e fuori di essa, al seguito o meno delle avanguardie. Per tratteggiare assonanze e fonti ispirative, in sintonia con l’Italia e l’Europa, l’esposizione fornirà una serie di parallelismi di confronto con opere provenienti da musei e collezioni italiane e straniere di artisti famosi, molti dei quali presenti nella esposizione faentina del 1908, tenuta nell’occasione del terzo centenario della nascita di Evangelista Torricelli: dipinti, disegni e incisioni di Klimt, Knopff, Munch, Larsson, Bonnard, Pellizza da Volpedo, Martini, Balla, Costetti, Romani, Mentessi, Previati, Segantini, De Carolis, Meunier ecc. Particolare peso assumerà poi la produzione di Achille Calzi, figura poliedrica di primo piano nella vita culturale e produttiva della città nei primi vent’anni del secolo scorso. Pittore, ceramista, scrittore, insegnante e direttore della Pinacoteca, Calzi entrò in contatto, per formazione e poi per frequentazione, con poeti e artisti di prima grandezza - da Carducci a D’annunzio, da Pellizza da Volpedo a Sartorio - coltivando un’arte eclettica in assonanza con le aree mitteleuropee e contribuendo alla rinascita delle fabbriche di maioliche faentine. La Pinacoteca di Faenza entrerà nella manifestazione dedicando invece una esposizione ai più significativi disegni di Domenico Baccarini nelle collezioni comunali. Il catalogo è a cura di Jadranka Bentini e i testi sono di Marco Antonio Bazzocchi, Franco Bertoni, Orsola Ghetti Baldi e Marcella Vitali. .  
   
   
I SEGRETI DELLA LUCE FUORI DALL’ISOLA, IL VETRO ESCE DA MURANO DAL 27 GENNAIO ALL’8 APRILE 2007 CIASA DE RA REGOLES - CASA DELLE REGOLE D’AMPEZZO - CORTINA D´AMPEZZO (BL)  
 
Cortina d´Ampezzo (Bl), 24 gennaio 2007 - Da otto secoli isola-laboratorio di sperimentatori segregati, luogo immerso nel silenzio, custode di una tradizione identitaria e cosmopolita insieme, Murano svela oggi i Segreti della Luce. È questo il titolo della mostra che dal 27 gennaio propone oltre cento immagini stereoscopiche dedicate alla storia del vetro, che è anche la storia di un’industria unica al mondo e dei suoi artigiani. Il Museo del Vetro abbandona idealmente la laguna, apre all’esterno e incontra il pubblico altrove: è Cortina, nelle sale dei prestigiosi Musei delle Regole d’Ampezzo, ad ospitare un suggestivo percorso all’interno di un prezioso mosaico di forme e colori, fatto di oggetti d’uso domestico, suppellettili decorative e autentiche opere d’arte. Tra vetri soffiati, molati, incisi, filigranati, dentro coppe, brocche e calici, ma anche accanto alle miniature di vetro di un giardino all’italiana: proiettate su otto box stereoscopici di grandi dimensioni, le immagini offrono una visione spettacolare ed emozionante che restituisce l’effetto della tridimensionalità. Avvicinano quasi fisicamente a colori e materie, permettono di catturare i segreti della luce, giochi di riflessi, trasparenze e rilievi che solo la macrofotografia stereoscopica sa regalare, rivelando l’unicità di un materiale resistente ma fragile, quasi effimero. Un innovativo sistema di visualizzazione, ideato e realizzato insieme agli stessi contenuti stereofotografici dalla società Virtualgeo di Sacile, impiega infatti la stereoscopia come insolita modalità di comunicazione che rende il senso della profondità con l’ausilio di speciali occhiali e immerge lo spettatore tra cristalli dipinti come quadri, vetri lavorati a riprodurre materiali policromi o imitare tessuti preziosi. Dai reperti della raccolta archeologica alle testimonianze del periodo d’oro della produzione vetraria, tra il Quattrocento e il Cinquecento, passando per le opere realizzate nel corso del Seicento e del Settecento, in concorrenza con l’affermarsi di nuove tendenze europee, arrivando fino alla sperimentazione dell’età contemporanea, il percorso della mostra è un’esperienza unica che combina arte e tradizione, genio e ricerca. Interpretando il gusto delle diverse epoche e rivisitando la propria esperienza, il vetro di Murano rappresenta la più concreta testimonianza della cultura veneziana, legata alla propria identità ma liberamente aperta al mondo. Ecco l’influenza siriaca e islamica dei bicchieri decorati a smalto dell’epoca delle Crociate, i modelli bizantini cui si rifà la classica bottiglia panciuta, nota come inghistèra, le porcellane cinesi e di Sassonia nella lavorazione settecentesca del vetro bianco opaco, detto làttimo, fino all’”interferenza” dell’arte contemporanea nelle opere di alto artigianato artistico e di design vetrario novecenteschi. L’evento, organizzato da Virtualgeo in collaborazione con i Musei Civici Veneziani, si inaugura sabato 27 gennaio alle 18. 00, alla presenza di Fabio Girardello, critico d’arte, Silvio Fuso, conservatore del Museo del Vetro di Murano ed Erminio Paolo Canevese, Presidente di Virtualgeo. L’allestimento approda fino all’8 aprile nella perla delle Dolomiti e coinvolge un’istituzione millenaria come le Regole d’Ampezzo, rendendo mobile e itinerante il patrimonio lagunare. Dilatando le sale espositive, la stereoscopia consente infatti di re-inventare il rapporto delle sedi museali con l’esterno, permettendo di veicolare e rendere fruibile il patrimonio ad un pubblico sempre più ampio. Quest’incursione stereoscopica dentro il Museo di Murano sarà presto “esportata” a Città del Messico su interessamento dell’Ambasciata del Messico in Italia. .  
   
   
BENVENUTA ITA 99 !  
 
Valencia, 24 gennaio 2007 - E’ giunta martedì a Valencia, alle sette di sera, Ita 99 la nuova barca del Mascalzone Latino-capitalia Team. Partita mercoledì 17 gennaio dalla Green Marine di Lymington (Uk) ha viaggiato per cinque giorni, sfiorando, in partenza a bordo del faerry che la trasportava, il ciclone Kyrill che infuriava nel Canale della Manica. Alla base di Valencia è stata accolta dal team, radunatosi per l’occasione, con un caloroso applauso. Il team conta di poter varare Mascalzone Latino Ita 99 la settimana prossima . Ita 99 è la seconda delle due nuove barche che Mascalzone Latino-capitalia Team ha realizzato per la 32ª America’s Cup. Era stata infatti preceduta Ita 90, con la quale il team si è messo al lavoro dall’estate 2006. Mascalzone latino Ita 99 è la creazione del gruppo di progettazione del Team, guidato da Harry Dunning. Presente all’arrivo della sua “creatura” Harry era soddisfatto e commosso: “Siamo tutto molto lieti di dare il benvenuto ad Ita 99- ha commentato -. Questa nostra seconda barca rappresenta il culmine di due anni di ricerca continua e sviluppo continui e ne siamo molto orgogliosi. Mi congratulo con i nostri costruttori e con i nostri fornitori per il bel lavoro svolto, ringrazio Vincenzo e tutti i ragazzi del sailing e dello shore Team per tutto il loro impegno e valore aggiunto che hanno reso possibile tutto questo. Siamo molto impazienti di vedere come la nuova barca si comporterà contro Ita 90 nelle prossime settimane, durante i test in previsione delle prime regate di Coppa. ” Nacho Postigo, navigatore, ha commentato così l’arrivo di Ita 99: "Ottimo, tutto nei tempi previsti. La barca è alla base e già in via di allestimento. Tecnici e costruttori hanno portato a termine il loro compito. Ora il resto del lavoro dipende tutto da noi, dal sailing team: dovremo infatti ottenere rapidamente il massimo dalla nuova nata. Restiamo in trepidante attesa di scoprire tutto il vero potenziale che la barca potrà offrirci. Siamo veramente ansiosi di salire a bordo ed di poter iniziare il lavoro di messa a punto…”. .  
   
   
VELA/VERBANO: VARATO IL CALENDARIO AGONISTICO DELL’ASSOCIAZIONE VELICA ALTO VERBANO  
 
Luino, 24 gennaio 2007 – Varato il calendario agonistico dell’Associazione Velica Alto Verbano che anche nel 2007 sarà impegnata in una serie di appuntamenti anche internazionali, soprattutto in preparazione del prossimo anno 2008 quando il sodalizio velico luinese festeggerà il 70° anno dalla sua fondazione. Ufficialmente la stagione prenderà il via il 14 e 15 marzo con la Coppa S. Marco riservata alle imbarcazioni monotipo di lunghezza compresa fra i 22 e 26 piedi, ma nei primi due fine settimana del mese di marzo, i giorni 4 e 11, riprenderà, con le ultime due giornate in programma, la 6a edizione del Campionato Invernale Meteor iniziato lo scorso mese di ottobre 2006. L’attività continuerà poi con la Regata Zonale della classe olimpica Laser il 20 maggio, mentre nel mese di giugno si rinnoverà l’appuntamento con il classico Trofeo del Nostromo, il 16-17, manifestazione che quest’anno compie il suo trentanovesimo compleanno ed è aperta alle imbarcazioni cabinate. A luglio (28-29) non mancherà l’appuntamento agonistico Internazionale con la classe Optimist, riservata ai più giovani timonieri e che negli anni ha riscosso un sempre maggiore successo di partecipazione. A fine agosto (28-29-30), in collaborazione con l’Uvm di Maccagno tornerà il Master Dinghy 12’, mentre a settembre (14-16) per la prima volta saranno i Melges 24 a partecipare alla Coppa Lino Favini nei giorni. Infine l’anno si chiuderà con una nuova edizione, la settima, del Campionato Invernale Meteor con le prime tre giornate previste il 7-28 ottobre, 18 novembre. Confermata anche per il 2007 l’attività con la scuola vela per i ragazzi con le derive e quella per adulti con cabinati (date da definire). Per ulteriori informazioni e i bandi delle regate consultare il sito: www. Avav. It= .  
   
   
MAYORS REGATTA CON AMREF PER L’AFRICA  
 
Pisa, 24 gennaio 2007 – Da oggi Mayors Regatta ha come social partner Amref Italia. L´evento internazionale, riservato ai Sindaci di tutto il mondo, si terrà a Santa Margherita Ligure dal 21 al 27 maggio e quest’anno sosterrà il progetto “Amref porta l’acqua” che impegna l’organizzazione africana nella costruzione e manutenzione delle fonti idriche in Kenya, Uganda e Tanzania Cosa prevede l’iniziativa: ospiteremo Amref in tutta la nostra comunicazione e solleciteremo le donazioni in suo favore; daremo spazio nel villaggio ad un’area informativa Amref; sarà dedicata ad Amref la cena di gala a Villa Durazzo di sabato 26 maggio. “Ci è sembrato molto naturale legare il nostro elemento, l’acqua di mare, con il bisogno di acqua da bere che hanno le popolazioni africane”, ha detto Bruno Cardile, project manager dell’evento. La Mayors Regatta ha ultimamente arricchito il programma delle proprie attività, ad iniziare dal forum internazionale sul tema “Le Citta E La Vela” con i cases studies su grandi città della vela mondiale. Questa ed altre novità daranno ulteriore risalto internazionale all’evento ed al nostro nuovo partner Amref (www. Amref. It) a beneficio della nostra Africa. .  
   
   
AL VIA I GIOCHI INVERNALI DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE: LA NOVITÀ DEL CORSO ANTIVALANGHE  
 
 Bolzano, 24 gennaio 2007 - Dal 25 al 27 gennaio la Plose ospita i "Winterspiele 2007", i giochi sportivi d’inverno in cui il Centro di Formazione Professionale provinciale di lingua italiana coinvolge ogni anno i propri studenti. Nei tre giorni di gara i giovani atleti si cimentano nello slalom gigante, slittino, snowboard e broomball. Ma quest’anno c’è un’interessante novità: il corso di sicurezza sulla neve e prevenzione valanghe. L´assessorato provinciale al Turismo ha assegnato all´Associazione Guide alpine sciatori dell´Alto Adige il compito di sensibilizzare la fascia giovanile sul pericolo delle valanghe. I dati sul tavolo degli uffici competenti, purtroppo, parlano sin troppo chiaro: la maggioranza dei sciatori da pista che provocano valanghe, delle quali spesso sono anche vittime, sono giovani compresi nell´età degli studenti. Dall´analisi delle dinamiche degli incidenti emerge anche una totale ignoranza nei riguardi di questi catastrofici eventi naturali innescati dall´imprudenza. Un´azione concreta sul problema parte ora dalla Formazione professionale italiana, collegata con lo svolgimento dei "Winterspiele 2007", i tradizionali Giochi invernali riservati agli studenti del Centro di formazione in programma dal 25 al 27 gennaio sulla Plose. Come spiega la direttrice di dipartimento, Barbara Repetto, responsabile della Formazione Professionale italiana, "abbiamo approfittato della collaborazione della guida alpina Roberto Iacopelli, che già da tanti anni organizza per noi i corsi di arrampicata presso l’A. C. R. A. S. E il Convitto Ritz della scuola alberghiera di Merano, per cogliere l’opportunità di educare i nostri giovani sciatori ad una maggiore attenzione e conoscenza del fenomeno valanghe. ” Il primo incontro tra gli studenti e la guida è avvenuto a scuola, con una lezione teorica in cui sono stati mostrati anche video e materiali. La lezione di “sicurezza sulla neve” continuerà giovedì 25 gennaio alla Plose durante l’uscita con gli sci: la guida accompagnerà infatti i giovani in pista per insegnare la buona educazione sugli sci e mostrerà dal vivo il funzionamento del materiale antivalanga. Queste attività si integrano alle normali lezioni d’aula, "perchè siamo consapevoli - sottolinea l´assessora provinciale Luisa Gnecchi - che il concetto di formazione deve intersecarsi con altri significati pedagogici, come la socializzazione, l’acculturazione, l’educazione, allo scopo di indurre nei nostri giovani processi attraverso cui acquisiscono non solo competenze specifiche, ma vengono messi in gradi di costruire la propria personalità e di realizzare dunque quelle potenzialità di cui gli studenti sono portatori. " .  
   
   
IN FVG CONVEGNO NAZIONALE E FINALE CDM SCI DISABILI  
 
Trieste, 24 gennaio 2007 - Il Friuli Venezia Giulia ospiterà due grandi appuntamenti con lo sci alpino mondiale nel mese di marzo, entrambi sostenuti pienamente dalla Regione. Dopo la tappa di Coppa del mondo femminile in programma dal 2 al 4 a Tarvisio, ecco un evento altrettanto importante dal punto di vista sportivo ma anche sociale e culturale: dal 12 al 14 marzo, infatti, sulla pista Uno dello Zoncolan andranno in scena le finali di Coppa del mondo Ipc (Federazione internazionale sci disabili) di sci alpino disabili, già ospitate dall´Italia l´anno scorso, ad Artesina (Cuneo), poco prima delle Paraolimpiadi di Torino 2006. L´appuntamento dello Zoncolan - valido anche come Iv memorial Hans Erlacher e presentato oggi a Trieste dal presidente del comitato organizzatore, Paolo Tavian, e dall´assessore regionale allo Sport, Roberto Antonaz - richiamerà in Carnia quasi 150 sciatori agonisti di 26 Nazioni, oltre a 250 tra tecnici, accompagnatori ed addetti ai lavori. Gli atleti - ha spiegato Tavian - saranno alloggiati in una decina di alberghi tra Ravascletto ed Arta Terme, strutture attrezzate per garantire il necessario comfort anche ai diversamente abili che, nell´appuntamento conclusivo del circuito di Coppa del mondo Ipc, saranno impegnati in tre specialità (slalom, gigante e superG) nelle tre categorie di disabilità fisica contemplate, ognuna dotata di appositi meccanismi di compensazione dei tempi in base alla gravità dell´handicap: amputati di arti inferiori e superiori, paraplegici-tetraplegici e blind, quest´ultimi comprensivi di non vedenti e ipovedenti. La cerimonia d´apertura, hanno anticipato Tavian ed Antonaz, dovrebbe svolgersi in piazza Unità d´Italia, a Trieste, per testimoniare la grande attenzione che il Friuli Venezia Giulia dedica alla disabilità. Non solo sport, però. Venerdì prossimo, 26 gennaio (ore 15. 30), al centro congressi della Stazione Marittima di Trieste si svolgerà il primo convegno nazionale su disabilità e sport, intitolato ´Il ruolo delle Regioni nei confronti della disabilità´. Tra i partecipanti anche alcuni campioni dello sport ad handicap ed il regista Gil Rossellini che, tra l´altro, prima di dare il via alla proiezione spiegherà alla platea i contenuti del suo film ´Kill Gil´, presentato lo scorso ottobre al Festival del cinema di Venezia. Abbinato alla finale di Coppa del mondo dello Zoncolan, il convegno ´sarà l´occasione - ha affermato Antonaz - per affrontare serenamente ma concretamente tutte le problematiche legate alla disabilità, un aspetto della vita che trasmette ed esalta il grande attaccamento a valori realmente importanti´. ´Lo sport diversamente abile - ha aggiunto l´assessore - va sostenuto, valorizzato ed apprezzato per questi motivi ma anche per le caratteristiche di spettacolarità che contraddistinguono gesta atletiche di altissimo profilo quali, ad esempio, proprio le discese a quasi cento chilometri all´ora di quelli che saranno i protagonisti delle finali di Coppa del mondo allo Zoncolan´. .