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Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Marzo 2007
LANCIATO PUBLIATIS, IL PRIMO SISTEMA EDITORIALE MULTICANALE ON-DEMAND  
 
Parigi, New York, Berlino, 7 marzo 2007 - Publiatis, un software publisher indipendente, annuncia il lancio della versione 1. 0 della propria piattaforma editoriale, segnando così l´arrivo del primo sistema editoria multicanale on-demand al mondo per editori di periodici. Fondata da professionisti della stampa e dell´informazione digitale, Publiatis sta rivoluzionando il mercato dei sistemi editoriali con un´offerta di soluzioni collaborative leggere, innovative rispetto ai modelli economici e tecnologici dei protagonisti tradizionali del settore. .  
   
   
CONCLUSA LA MISSIONE DEI TRENTA EDITORI ITALIANI IN CINA. L’ITALIA DEI LIBRI RITORNERÀ IN MODO MASSICCIO PER LA FIERA DEL LIBRO DI PECHINO  
 
 Milano, 7 marzo 2007 - “E’ grande l’attenzione del mondo cinese per l’editoria italiana, addirittura superiore a quanto immaginassimo”. E’ di “piena soddisfazione” il bilancio del presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie) Federico Motta al termine della missione che ha portato dal 24 febbraio al 4 marzo una trentina di editori in Cina per conoscerne nei dettagli la realtà. L’iniziativa, organizzata dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) in collaborazione con l’Aie, costituiva anche uno degli appuntamenti istituzionali con cui veniva chiuso ufficialmente l’Anno dell’Italia in Cina. Gli editori italiani - dal settore narrativa a quello scolastico, da quello scientifico a quello dell’arte e in particolare a quello per ragazzi – hanno visitato biblioteche e librerie, incontrato i massimi esponenti politici, i loro omologhi cinesi e i rappresentanti di tutta la filiera per stringere ulteriormente le relazioni partite con la partecipazione alla Fiera del libro di Pechino nel 2006: “L’editoria italiana cerca sempre nuovi mercati: quello cinese ormai è diventato per noi irrinunciabile – ha proseguito Motta – Questo viaggio ci ha dimostrato non solo la grande attenzione rivolta alle nostre produzioni ma soprattutto la richiesta fortissima per il nostro settore dell’editoria per ragazzi, della psicologia applicata, del management e dell’insegnamento delle lingue straniere, dei libri di viaggio e svago, del lifestyle (bellezza, cosmetica, moda, cucina) e di quelli d’arte, architettura e design. E’ presto ovviamente per parlare di contratti conclusi ma si sono avviati scambi che in prospettiva possono risultare davvero importanti”. Quello cinese è infatti un mercato enorme a cui vendere diritti e in cui i libri di testo (scolastici e universitari) costituiscono quasi il 50% della produzione editoriale e in cui il segmento dei libri per l’infanzia (sono 200milioni i piccoli lettori cinesi) copre il 20% del totale del business del copyright dei libri, costituendo la parte più vivace e interessata allo scambio di diritti. Oggi la Cina è un paese sempre più aperto e soggetto alla cultura straniera: non a caso il libro più letto è il Codice da Vinci di Dan Brown, Harry Potter ha aperto la strada ai best seller anche nel segmento bambini e ragazzi e Stati Uniti e Regno Unito hanno scalzato – in fatto di import di diritti d’autore – Hong Kong e Taiwan: “La missione ha confermato l´esistenza di un grande potenziale – ha confermato il Direttore di Ice Pechino Antonino Laspina - Per tradurlo in business reale, occorre costruire una strategia di forte impegno almeno nel medio periodo”. “C’è spazio per l’Italia ma soprattutto c’è richiesta per le produzioni italiane – ha concluso Motta – Ecco cosa abbiamo imparato da questa missione. E per questo non ci fermeremo qui”. Prossimo appuntamento per consolidare l’avvio delle trattative sarà quindi la Fiera del Libro di Pechino, a cui l’Italia – grazie all’Ice – si presenterà in modo massiccio. .  
   
   
PER IL TELEMARKETING E LA GESTIONE DEI CONTATTI, SEAT PAGINE GIALLE SI AFFIDA ALLA SOLUZIONE CONTACT PRO DI SYSMAN  
 
 Ivrea (To) 7 marzo 2007 - Sysman, società del Gruppo Altesys specializzata in soluzioni per il Crm, annuncia che Seat Pagine Gialle, leader europeo nell’editoria telefonica multimediale e uno dei più importanti nel mondo, ha scelto la soluzione Contact Pro per gestire i dati relativi ai propri clienti e per pianificare le attività di telemarketing in outbound dell’azienda. Negli ultimi anni Seat Pagine Gialle ha intrapreso un processo di rinnovamento, sia nel modo di posizionarsi sul mercato sia nei rapporti con i clienti, con un particolare focus sul valore trasferito ai clienti stessi. Per aumentare questa componente sono state avviate una serie di attività tra cui, per la prima volta, una relazione diretta con il cliente attraverso vari media (telefono, e-mail, etc. ), volti a capitalizzare il patrimonio informativo dell’azienda e per renderlo immediatamente fruibile all’operatore telefonico nel momento in cui si mette in contatto con un cliente. Per raggiungere tale risultato, Seat Pagine Gialle aveva bisogno di una dotazione software in grado di realizzare script che tenessero conto delle esigenze di ramificazione dell’albero relativo alla singola telefonata, in funzione delle condizioni poste dai dati presenti nel database aziendale. “Avevamo la necessità di armonizzare i diversi fornitori di cui ci avvalevamo - ha affermato Gianfranco Ardissono, chief technology officer di Seat Pagine Gialle-. Per cui, invece di essere passivi nei confronti di quanto ci veniva offerto, abbiamo deciso di entrare un po’ più nel dettaglio della catena del processo e di centralizzare quelle parti che potevamo gestire autonomamente: un esempio in questo senso è il software per amministrare le telefonate che, una volta centralizzato, ci ha permesso di avere delle economie di scala. In pratica, indipendentemente dal fornitore utilizzato e dalla localizzazione delle postazioni, il nostro obiettivo era di poter erogare attraverso l’intranet sempre lo stesso pacchetto e avere diversi interlocutori che usavano tutti la stessa piattaforma”. Queste le motivazioni che hanno portato Seat Pagine Gialle a scegliere la soluzione per il database marketing, il telemarketing e il contact management Contact Pro di Sysman. Contact Pro viene attualmente usato in Seat Pagine Gialle per alcuni servizi telefonici outbound tra cui il cosiddetto servizio keywords, destinato ai clienti inserzionisti dei servizi Pagine Gialle On Line e 89. 24. 24 Pronto Pagine Gialle. “In pratica, contattiamo i clienti dei due servizi al quinto mese di attivazione - commenta Ernesto Nicolosi, responsabile customer care di Seat Pagine Gialle - per informarli sui contatti prodotti fino a quel momento dalla loro inserzione e per consigliare eventuali modifiche delle keywords utilizzate. Non tutti i clienti, infatti, sono ancora in grado di sfruttare in pieno le grandi potenzialità dei media non cartacei che Seat mette loro a disposizione”. Ma la versatilità della soluzione di Sysman non limita l’impiego di Contact Pro al solo servizio keywords. Attraverso il modulo di agenda, Seat Pagine Gialle ha cominciato a proporre direttamente al telefono l’arricchimento della presenza base sul servizio 12. 40 Pronto Paginebianche e a fissare gli appuntamenti con i clienti di un centinaio di agenti. “Uno dei motivi per cui abbiamo scelto Contact Pro - ha dichiarato Nicolosi - è legato al fatto che i nostri agenti sono coordinati da circa 300 manager di zona, ciascuno dei quali dispone di un ufficio e di una segretaria. Volevamo cominciare a usare questa struttura, dove risiede un know how specifico legato alla conoscenza del territorio e dei singoli clienti, come call center distribuito capace di sfruttare anche il patrimonio informativo presente sui database aziendali. Per fare ciò avevamo però bisogno di uno strumento che ci supportasse adeguatamente e Contact Pro sta rispondendo bene a questa esigenza”. Seat Pagine Gialle impiega la soluzione di Sysman anche per offrire un servizio ai clienti che chiedono l’annullamento di un contratto. Questa attività si concretizza in una telefonata di feedback a un cliente che ha deciso di non rinnovare il contratto per un prodotto di Seat Pagine Gialle. Tale telefonata ha lo scopo di rendere noto che è stata ricevuta la richiesta di annullamento ma, soprattutto, a fronte delle motivazioni addotte per tale annullamento, tende a riconquistare il cliente. .  
   
   
LAMPERTZ ITALIA SCEGLIE COMUNICA CON SIMONETTA PER TUTTE LE ATTIVITÀ DI COMUNICAZIONE  
 
Milano, 7 marzo 2007 - Lampertz Italia, filiale italiana del Gruppo Internazionale tedesco Lampertz, è uno dei maggiori fornitori mondiali di soluzioni rivolte alla sicurezza fisica sia per l´archiviazione dei dati sia per la protezione dei sistemi informatici (server farm, sistemi rack, apparati di reti ecc. ). Lampertz è in grado di offrire ai propri clienti soluzioni altamente innovative e servizi di progettazione personalizzati e conformi agli standard di certificazione più avanzati. Lampertz a livello internazionale vanta una presenza diretta in oltre 30 paesi con oltre 300 dipendenti; nel 1998 entra a far parte del Gruppo Friedhelm Loh. Lampertz supporta le più importanti organizzazioni internazionali nel massimizzare il valore dei propri investimenti nei piani di continuità operativa. Comunica con Simonetta gestirà le attività di Relazioni Pubbliche e Ufficio stampa corporate e di prodotto per Lampertz Italia. Simonetta Palmieri e il suo Pr & Event Team affiancheranno direttamente Lampertz nella definizione delle strategie e degli strumenti più idonei a rafforzare la presenza della società e dei suoi prodotti sul mercato italiano con una attenzione particolare ai progetti sviluppati in 10 anni di presenza sul territorio. “Il 2007 segna i dieci anni della nostra presenza sul mercato italiano e i 75 anni della casa madre tedesca…quale occasione migliore per rafforzare le attività di comunicazione e farci supportare da un partner quale Comunica con Simonetta” - ha dichiarato Sandra Calabrese, Amministratore Delegato di Lampertz Italia – “La flessibilità, la creatività e la conoscenza del nostro settore di riferimento, uniti all’entusiasmo reciproco, ci consentiranno di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissi. ” . .  
   
   
LEWIS CRESCE ANCORA: RADDOPPIA IL TEAM E CAMBIA SEDE LEWIS APRE UN NUOVO UFFICIO A MILANO IN ZONA PORTA VENEZIA E METTE IN CANTIERE ULTERIORI INVESTIMENTI  
 
Milano, 7 marzo 2007- Lewis Communications, agenzia internazionale di relazioni pubbliche, annuncia il trasferimento in un nuovo e più spazioso ufficio a Milano nei pressi di Porta Venezia, in via Lecco 12, inaugurando così una nuova era di iniziative in Italia. Inoltre, con l’obiettivo di offrire supporto al numero sempre crescente di clienti, Lewis ha recentemente ampliato il proprio team con quattro nuovi professionisti. La crescita di Lewis Italia è ulteriormente testimoniata dall’incremento registrato negli ultimi dodici mesi in termini di fatturato mensile pari a + 105%. “Il 2006 è stato per Lewis Italia un anno molto impegnativo e ricco di soddisfazioni”, dichiara Maria Teresa Trifiletti, responsabile di Lewis Pr in Italia. “Gli ottimi risultati ottenuti per i nostri clienti hanno contribuito a rafforzare ulteriormente la brand awareness di Lewis sul territorio italiano. Ciò ha portato un ampliamento significativo del portafoglio di clienti It da noi seguiti, che comprende società leader nei rispettivi settori, dal customer relationship management al product lifecycle management, dalla logistica al networking e alle Tlc. Oltre al continuo impegno per garantire il successo ai nostri clienti, siamo molto attenti alle opportunità di crescita professionale del nostro team. Grazie a questi nuovi investimenti, e forti di una squadra di persone ambiziose e preparate, siamo ancora più forti per affrontare con rinnovata grinta le sfide che vorrà riservarci il futuro”. Lewis è presente in Italia con propri uffici fin dall’inizio del 2003. Ad oggi conta sette dipendenti e cura le relazioni pubbliche per aziende italiane e internazionali, business e consumer, leader in vari settori, tra cui customer relationship management, product lifecycle management, telecomunicazioni, storage, sicurezza, comunicazioni Internet, networking, soluzioni di raccolta dati "image-based". Per l’anno fiscale in corso ( Agosto ‘06/Luglio ’07), Lewis ha in previsione di registrare un incremento di fatturato pari a circa il 60%. .  
   
   
MONDO HOME ENTERTAINMENT: SIGLATO NUOVO ACCORDO CON ANDREA LEONE FILMS SRL PER LA DISTRIBUZIONE HOME VIDEO DI 10 FILM, TRA CUI ALCUNE DELLE PIÙ CELEBRI PELLICOLE DI SERGIO LEONE. STIMATI RICAVI PER CIRCA 3 MILIONI DI EURO NELL’ARCO DI TRE ANNI.  
 
Milano, 7 marzo 2007 - Mondo Home Entertainment - primaria società italiana attiva nella distribuzione cinematografica, di prodotti home video e di diritti Tv (Free, Pay, Vod) - e Andrea Leone Films S. R. L. Danno ulteriore impulso alla partnership già intrapresa nel 2006 grazie ad un nuovo accordo appena siglato per la distribuzione home video di un pacchetto di 10 titoli, sia nella versione noleggio che sell-thru (Dvd/vhs). Un primo gruppo è composto da sei capolavori di Sergio Leone: “Il buono il brutto il cattivo”, “Per qualche dollaro in più”, “C´era una volta il west” e “Giù la testa” (con Rod Steiger, James Coburn, Romolo Valli e Maria Monto). Tutti resi memorabili anche dalle celebri colonne sonore di Ennio Morricone, neo insignito con l’Oscar alla carriera e che proprio per le pellicole di Sergio Leone ha firmato alcuni dei suoi maggiori successi. E ancora: “Il colosso di Rodi”, la prima regia ufficiale del regista italiano e “Il mio nome è nessuno”, interpretato da Terence Hill e da Henry Fonda. Il secondo gruppo si compone di quattro nuovi film di grande impatto: “War Inc. ”, la dark-comedy di satira politica interpretata da John Cusak, Marisa Tomei e Ben Kingsley; “Home of the brave”, interpretata da Samuel L. Jackson, Christina Ricci, dal rapper 50 Cent e diretta da Irwin Winkler; “Bobby Z” con Paul Walker e Laurence Fishburne e diretta da John Herzfeld, e “The Cleaner”, il thriller interpretato da Samuel L. Jackson e diretto da Renny Harlin. La società stima di realizzare un fatturato di circa 3 milioni di Euro derivanti da questo accordo, orientativamente nell’arco di tre anni. “Il sodalizio con Andrea Leone Films” - commenta Guglielmo Marchetti, A. D. Di Mondo Home Entertainment e di Moviemax Italia - “ha dato nel 2006 ottimi risultati che siamo certi non mancheranno anche quest’anno. Questo accordo, come il precedente, fa riferimento a titoli di forte impatto e di grande notorietà verso una larga fascia di pubblico e costituisce, inoltre, un ulteriore tassello che continua ad alimentare una proposta home video eterogenea e diversificata, caratteristica che ci è valsa da sempre un ottimo riconoscimento del mercato”. .  
   
   
ANIMAL LOGIC FA BALLARE I 400.000 PINGUINI DI HAPPY FEET IN DIGITALE CON LA TECNOLOGIA IBM BLADECENTER  
 
Milano, 7 marzo 2007 – La società di produzione digitale Animal Logic ha utilizzato chassis Bladecenter e server blade Ibm per avere l’enorme capacità di elaborazione necessaria per il film d’animazione Happy Feet. Ibm ha aiutato la società a trovare una combinazione di tecnologie in grado di consentire la gestione dell’intera infrastruttura, composta da oltre 2. 000 server, da un’unica persona. La società di produzione digitale australiana Animal Logic è un leader mondiale degli effetti speciali e dell’animazione al computer. Fondata nel 1991, la società vanta una serie di successi nel cinema, nella televisione e nella pubblicità, dalla campagna ‘Big Ad’ di Carlton e United Breweries per la birra Carlton Draught, alle sequenze di effetti speciali per film quali la trilogia di Matrix, La foresta dei pugnali volanti e World Trade Center. Dall’inizio del 2003 fino al suo completamento nell’ottobre 2006, Animal Logic ha lavorato alla produzione di Happy Feet, un film d’animazione di 108 minuti creato al computer, distribuito da Warner Brothers e Village Roadshow e diretto da George Miller, co-fondatore della casa di produzione australiana Kennedy Miller. “Happy Feet è stato il nostro primo lungometraggio generato al computer, quindi ci serviva un numero enorme di processori, con caratteristiche e prezzi adatti alla nostra attività”, spiega Xavier Desdoigts, Direttore attività tecniche di Animal Logic. “Dovevamo generare 140. 000 fotogrammi e ogni fotogramma poteva richiedere molte ore di lavoro. L’aspetto realistico delle immagini del film ha fatto salire i nostri requisiti computazionali a livelli senza precedenti. C’erano sei riprese nel film che contenevano più di 400. 000 pinguini. “Ciò si è aggiunto agli oltre 17 milioni di ore di Cpu usati nel corso degli ultimi nove mesi di produzione di Happy Feet. Animal Logic e Ibm hanno creato una server farm di rendering utilizzando chassis Bladecenter e server blade Bladecenter Hs20 Ibm, ciascuno con due server Intel Xeon. Inizialmente erano 500 server blade poi sono stati 2. 000, in totale 4. 000 processori, per gli ultimi sei mesi del progetto. Il rendering è stato completato nell’ottobre 2006 e il film è uscito negli Stati Uniti il mese seguente. “La nostra capacità di produzione è di gran lunga la maggiore in Australia e una delle prime 100 nel mondo”, spiega Desdoigts. “Questo ci pone allo stesso livello di leader del settore, quali Pixar e Weta Digital”. Ibm ha aiutato Animal Logic a scegliere i migliori tool di gestione dei server durante la produzione. Ciò comprendeva software di Ibm e un pacchetto Open Source per amministrare i cluster di calcolo. Per Animal Logic, il segno evidente del successo del progetto da un punto di vista It è stata la gestione dell’intera server farm per la produzione di oltre 2. 000 computer, da parte di una sola persona. “Siamo un’azienda creativa, non una società di tecnologia”, spiega Desdoigts. “I computer ci aiutano a raggiungere i nostri obiettivi. Dobbiamo assicurarci di scegliere soluzioni non eccessivamente complesse da installare o gestire, in modo da poterci concentrare sulla realizzazione delle visioni creative dei nostri clienti. “Anche se i nostri requisiti di progetto si sono evoluti spesso e rapidamente, Ibm è stata in grado di adattarsi e di rispondere alle nostre esigenze”, spiega Desdoigts. “Ibm ha sempre cercato di capire che cosa ci sforzavamo di ottenere e ci ha aiutato a trovare le soluzioni man mano che le nostre esigenze si modificavano. Ibm ha compreso la natura dinamica del settore della produzione digitale. Siamo riusciti anche a sfruttare la profonda conoscenza ed esperienza di Ibm e di alcuni dei suoi clienti. Ciò ha fatto un’enorme differenza”. Happy Feet è diventato subito uno dei maggiori campioni d’incassi della cinematografia australiana, occupando la prima posizione negli Stati Uniti per tre settimane consecutive. Ha incassato più di 41 milioni di dollari nel primo weekend di programmazione, eclissando il film di James Bond Casino Royale, ed è stato proiettato in 3. 800 sale. .  
   
   
CONCEPTS MODA  
 
Milano, 7 marzo 2007 - Un’inedita iniziativa editoriale per la pubblicazione e la distribuzione in libreria di narrazioni liberamente ispirate. Tutti possono partecipare e scrivere per i nuovi titoli in uscita la prossima estate. La collana Concepts esplicita come il processo creativo sia influenzato dalle esperienze di un individuo: a contribuire alla stesura di un testo è l’insieme di suggestioni, emozioni e stimoli provenienti dall’esterno e successivamente interiorizzati. Grazie all’iniziativa editoriale Concepts, fino al 20 maggio 2007 sono aperte le selezioni per racconti, romanzi o poesia ispirati dalle molteplicità di suggestioni legate al multiforme e patinato mondo della moda… uno stile, un vestito o un accessorio: incalcolabili sono le idee che possono nascere dai meccanismi dell’ispirazione! È possibile candidare i propri testi chiusi nel cassetto e sottoporne direttamente un estratto alla valutazione dei lettori online, che avranno l’opportunità di televotare i più significativi. Le opere che supereranno questa prima fase saranno poi scelte dalla Redazione di Arpanet per la pubblicazione su carta e la distribuzione in libreria! I racconti singoli più avvincenti ed intriganti diventeranno poi volumetti miniConcepts // le dimensioni alternative dell’ispirazione. Info, iscrizioni e testi da televotare su: www. Conceptsbooks. It .  
   
   
PRESENTATA LA “HISTORIA MONGALORUM” DI FRA GIOVANNI DA PIAN DI CARPINE TRADOTTA IN MONGOLO  
 
Perugia, 7 marzo 2007 – Fu testimone autorevole di uno dei più grandi imperi della storia, quello di Gengis Kaan, il frate francescano Fra Giovanni da Pian di Carpine, che nel 1247 scrisse la sua “Historia mongalorum”, dopo un avventuroso viaggio fin nel cuore della Mongolia. Oggi il suo resoconto di viaggio è considerato dai moderni eredi dei nomadi della steppa una pagina di storia preziosa e da incorniciare, dopo che la “Historia” è divenuta loro accessibile grazie alla traduzione in mongolo che una ex-studentessa dell’Università Italiana per Stranieri di Perugia, Nyamaa Lkhagvajav, ha portato a termine e pubblicato in patria. Il volume è stato presentato , alla presenza della traduttrice e curatrice, nell’Aula Magna della Università per Stranieri di Perugia. All’iniziativa hanno preso parte l’assessore regionale alla cultura Silvano Rometti, il sindaco di Magione Massimo Alunni Proietti, il prof. Enrico Menestò, il padre francescano Pietro Messa, il Vescovo di Perugia Monsignor Giuseppe Chiaretti e il Console onorario di Mongolia Lamberto Guerrer. Nyamaa Lkhagvajav ha detto che il libro è stato un successo in Mongolia. I lettori – ha spiegato – apprezzano soprattutto la precisione con cui Fra Giovanni da Pian di Carpine descrisse persone e luoghi, per l’esattezza con cui vengono riportate le abitudini dei guerrieri nomadi. “Per la prima volta – ha detto la curatrice – s’incontrano i nomi corretti di città, di personaggi e dello stesso fiume Volga, e sono descritte minuziosamente anche le tecniche militari, quelle per realizzare le corazze dei guerrieri e le bardature dei cavalli, come la tipica tenda dei nomadi, praticamente rimasta invariata fino ai giorni nostri. Il professor Bira, considerato fra i massimi esperti di storia antica della Mongolia ha detto che Giovanni da Pian di Carpine si può definire il Cristoforo Colombo d’Oriente, per aver scoperto e descritto, per primo, l’antica Mongolia”. Fra Giovanni da Pian di Carpine, nato a Magione (ex Pian di Carpine) sul finire del Xii secolo e morto ad Antivari nel 1252, fu testimone unico - è stato ricordato - della nomina del terzo successore di Gengis Kaan. Giovanni da Pian di Carpine era arrivato fin lì sul finire del 1245, e si trovò ad assistere al passaggio dei poteri fra due imperatori, entrambi nipoti di Gengis Kaan. In quella Karakorum originaria, prettamente militare, non c’era ancora il lusso e lo sfarzo che un secolo dopo avrebbe avuto per simbolo un albero d’argento, dai cui rami grondavano miele, vino, latte (airag). Nel Xvi secolo i cinesi la rasero al suolo, rendendo ancora più preziosa – è stato detto - la testimonianza di Fra Giovanni. .  
   
   
JOHAN & LEVI PRESENTA IL VOLUME RIPRODUZIONE ASSISTITA: OBIETTIVO PER LA VITA  
 
 Milano, 7 marzo 2007 - L’immagine fotografica ottenuta dagli innovativi strumenti di indagine scientifica rende fruibili contenuti non visibili a occhio nudo, come le unità infinitesimali che compongono la materia vivente. Opportunità di cui si avvale ogni giorno la disciplina della fecondazione assistita, scienza che oggi diviene tema di una mostra: immagini scientifiche inedite in Italia e fotografie d’artista concorrono insieme a svelare lo scenario invisibile della genesi della vita. La casa editrice Johan & Levi pubblica per l’occasione il volume Riproduzione assistita: obiettivo per la vita, che comprende tutte le immagini esposte nell’omonima mostra in corso fino al 23 marzo al Palazzo delle Stelline di Milano. Il libro si apre con un testo del professor Enrico Ferrazzi della Fondazione Cure Onlus, che presiede all’aspetto scientifico dell’iniziativa. Curatori della sezione artistica sono Roberto Mutti e Giovanni Pelloso, autori di due esaustivi testi contenuti nel volume, che si incentrano rispettivamente sull’atmosfera che permea queste straordinarie immagini e sullo spirito che ha mosso cinque artisti - Dario Francione, Cinzia Susca, Daniella Pusset, Occhiomagico e Neri Oddo - a misurarsi con un tema tanto affascinante. Il volume viene presentato mercoledì 21 marzo 2007 alle ore 18 Galleria del Centre culturel français de Milan, Palazzo Stelline nel suggestivo scenario della mostra, in un incontro con Enrico Ferrazzi, Roberto Mutti e Giovanni Pelloso. Il ricavato della vendita dei volumi presso il bookshop della mostra viene devoluto alla Fondazione Cure Onlus. Roberto Mutti, in un passo suggestivo del suo testo, avvicina idealmente i soggetti delle immagini a veri e propri paesaggi: “Proprio perché sono ingrandimenti di parti infinitamente piccole, queste immagini descrivono realtà esistenti anche se non percepibili ad occhio nudo dal nostro sguardo il quale si trova di fronte a paesaggi sterminati di erba piegata dal vento, a sfere dalla superficie irregolare e presumibilmente morbida, a tramonti accesi da inusitati cromatismi, ma anche a code serpeggianti, a occhi inusitati, a fiori sconosciuti, a coralli misteriosi, a rocce che si innalzano in pinnacoli arditi per poi sprofondare in abissi senza fine”. Giovanni Pelloso, nel suo testo, ci offre una guida alla lettura delle immagini dei cinque artisti: la “grande opera d’incanto e di magia” di Dario Francione; l’emozione della “ricercata vertigine, in uno sguardo che annulla punti di riferimento e certezze” di Daniella Pusset; il mondo di Cinzia Susca che “avvolge l’uomo che l’attraversa”; la sfida di Occhiomagico che “appare concentrata verso l’ignoto e lo spazio rivelato, poiché ripercorso con nuovo spirito”; infine, “la vita e la sua bellezza primaria” che si coglie nei ritratti di Neri Oddo. Il volume è disponibile al bookshop della mostra e da giugno nelle migliori librerie. Enrico Ferrazzi è Professore Ordinario di Ginecologia e Ostetricia (Med/40) presso l’Università degli Studi di Milano, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’Ospedale Sacco-polo Universitario e Presidente della Fondazione Cure. Roberto Mutti si è occupato di giornalismo e teatro dedicandosi poi alla fotografia. Ha collaborato con riviste di settore (Fotografare, Photo, Gente di fotografia, Fotographia e Immagini Fotopratica) e ha tenuto seminari di storia della fotografia e linguaggio fotografico all’Istituto Italiano di Fotografia e presso l’Università dell’Immagine. Scrive per la Repubblica e Il Fotografo, cura mostre e rassegne in Italia e all’estero e tiene seminari all’Accademia del Teatro alla Scala. Giovanni Pelloso è giornalista e critico fotografico del Corriere della Sera per le redazioni Vivimilano e Tempo Libero. Coautore del Dizionario mondiale della fotografia (Rizzoli/contrasto 2002), ha partecipato a progetti editoriali per Canon Italia e ha fatto parte della direzione creativa del quaderno-tendenza Beauty Trends (Sfera/rcs). Docente a contratto, si occupa di sociologia dei consumi ed è ricercatore presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo dell’Università Iulm di Milano. .