Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MERCOLEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 WEB E BEAUTY FLASH ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Mercoledì 07 Marzo 2007
SECONDO SEMINARIO INTERNAZIONALE EPOBIO  
 
Dal 15 al 17 maggio si svolgerà ad Atene (Grecia) il secondo seminario internazionale organizzato dal consorzio del progetto Epobio, intitolato «Prodotti delle piante: dall´agricoltura e dalla silvicoltura alle bioraffinerie a zero rifiuti». Il seminario verterà sullo sviluppo della seconda e terza generazione di bioraffinerie che utilizzano materie prime senza prodotti di scarto, mirano a una produzione diversificata partendo da una sola coltura e offrono nuove opportunità nei settori della biochimica e dei biomateriali. Il seminario sarà condotto dal consorzio Epobio, dai rappresentanti delle Dg Agricoltura e Ricerca della Commissione europea e dai rappresentanti del dipartimento dell´Agricoltura degli Stati Uniti. Per ulteriori informazioni e per il programma del seminario visitare: http://www. Epobio. Net/ .  
   
   
FINANZIAMENTO PARITARIO DEL DIPARTIMENTO DELL’ENERGIA STATUNITENSE E DUPONT PER IL PROGETTO DI BROIN VOLTO ALLA COMMERCIALIZZAZIONE DELLA TECNOLOGIA DI DUPONT PER LA PRODUZIONE DI ETANOLO CELLULOSICO LA PARTNERSHIP CON BROIN ACCELERA IL LANCIO SUL MERCATO DELLA TECNOLOGIA DI DUPONT, PREVISTO PER IL 2009  
 
 Wilmington, Del. , (Usa) – Il Dipartimento dell’Energia Statunitense (Doe) ha annunciato il 6 marzo 2007 il co-finanziamento, insieme a Dupont, di Broin Companies per una bioraffineria destinata alla produzione di etanolo cellulosico con tecnologia di Dupont. Il finanziamento permettera´ di accelerare lo sviluppo della bioraffineria che, come previsto, sara´ avviata nell’impianto di Broin a Emmetsburg, Iowa nel 2009. “Il Presidente Bush ha stabilito che gli Stati Uniti dovranno ridurre la propria dipendenza dal petrolio e ha pertanto chiesto alle industrie di vincere tale sfida sviluppando soluzioni energetiche alternative”, ha dichiarato Thomas M. Connelly, executive vice president e chief innovation officer di Dupont. “Siamo riconoscenti al Doe per il proprio impegno a velocizzare i tempi di introduzione sul mercato statunitense dei biocarburanti cellulosici e per il suo continuo sostegno alla tecnologia di Dupont per la produzione di etanolo cellulosico”. A gennaio, il Presidente Bush ha potuto vedere con i propri occhi il reparto di ricerca e sviluppo di Dupont per la produzione e la commercializzazione di biocarburanti all’avanguardia, visitando la Dupont Experimental Station di Wilmington, sede globale R&d della societa´, dove e´ venuto a conoscenza del programma di ricerca sulla bioraffinazione per la produzione di etanolo cellulosico. Nel 2003, il Doe ha avviato con Dupont un progetto quadriennale che prevedeva un finanziamento paritario di 19 milioni di dollari (Usa) volto allo sviluppo di un pacchetto di tecnologie per la produzione di etanolo cellulosico. Dupont ha puntato la sua ricerca sulla “paglia” della pianta del mais, ovvero i gambi, i tutoli e le foglie rimaste sul campo, per via dei vantaggi logistici offerti dalle operazioni di raccolta, trasporto e produzione di etanolo da queste materie prime cellulosiche. Pioneer Hi-bred International, Inc. , controllata di Dupont, ha fornito importanti informazioni agronomiche e di mercato nel corso dell’intero progetto. Deere & Company ha invece collaborato con Dupont nelle attivita´ di raccolta e trasporto della paglia. Il National Renewable Energy Laboratory si e´ rivelato un partner fondamentale nello sviluppo della tecnologia di pretrattamento e fermentazione. Il programma di ricerca di Dupont sulla tecnologia destinata alla bioraffinazione integrata a base di mais prevede: 1. Il pretrattamento della paglia del mais per separare la lignina dalla cellulosa della pianta; quest’ultima verra´ poi utilizzata in successive lavorazioni; 2. Un processo enzimatico, chiamato saccarificazione, per convertire la cellulosa in zuccheri fermentabili; e, 3. Una tecnologia innovativa di fermentazione degli zuccheri per la generazione di etanolo cellulosico ad elevate concentrazioni. La Michigan State University e Dupont hanno inoltre condotto un’analisi completa dei cicli di vita delle piante di mais per valutare la sostenibilita´ agricola della loro raccolta dai campi. I risultati di questo studio di sostenibilita´ saranno resi noti a fine 2007. La tecnologia di bioraffinazione integrata aumenta significativamente la quantita´ di etanolo prodotto per ettaro, grazie all’uso sia dei chicchi di mais che della paglia raccolti nella stessa area. “La tecnologia di Dupont per la produzione di etanolo cellulosico e´ la piu´ avanzata, poiche´ e´ l’unica in grado di convertire in modo efficiente quasi tutti gli zuccheri semplici e complessi delle piante di mais in etanolo. Tuttavia, si continua a lavorare sulla bioraffinazione integrata al fine di rendere il processo di conversione cellulosica sempre piu´ economico”, ha dichiarato Connelly. Broin, il maggiore produttore statunitense di etanolo tramite molitura a secco, ha ottenuto la licenza all’uso della tecnologia di Dupont per il proprio impianto di Emmetsburg. Broin trasformera´ l’impianto di molitura a secco tradizionale in una bioraffineria su scala commerciale che si avvarra´ di un processo avanzato di frazionamento del mais e delle tecnologie di conversione lignocellulosica per la produzione di etanolo dalla fibra e dai tutoli di mais. Tale trasformazione, che secondo le stime costera´ oltre 200 milioni di dollari (Usa), sfruttera´ la struttura gia´ esistente. L’impianto di molitura a secco di Emmetsburg, avviato nel marzo 2005, era in grado di produrre 225 milioni di litri di etanolo all’anno. Una volta completate le operazioni di ampliamento, che dureranno circa 30 mesi, l’impianto produrra´, dalla fibra e dai tutoli del mais, 560 milioni di litri di etanolo all’anno. Nell’impianto di Emmetsburg verranno utilizzati principalmente i tutoli del mais. La bioraffineria si servira´ inoltre dei materiali scartati durante la produzione di etanolo dai chicchi di mais. La lignina, separata dagli zuccheri durante il pretrattamento, sara´ usata per fornire energia sia all’impianto di produzione di etanolo dai chicchi, sia a quello di etanolo cellulosico, riducendo cosi significativamente il ricorso alle materie prime petrolchimiche. La strategia dei biocarburanti di Dupont e´ articolata in tre fasi: 1. Il potenziamento della resa della produzione di etanolo dai chicchi di mais attraverso il know-how scientifico e tecnologico di Pioneer; 2. Lo sviluppo di tecnologie di conversione di altre materie prime agricole e “raccolti di energia” in biocarburanti; e 3. La scoperta di nuove tecnologie per la produzione di biocarburanti avanzati dotati di migliori proprieta´ energetiche.  
   
   
EDEN: NELL´AGRICOLTURA ‘ABITA’ L´ENERGIA RINNOVABILE: DAI CAMPI LE MATERIE PRIME PER RENDERE UNA CASA AUTOSUFFICIENTE IN TERMINI ENERGETICI  
 
Eden: nell´agricoltura ‘abita’ l´energia rinnovabile: dai campi le materie prime per rendere una casa autosufficiente in termini energetici. E’ in sintesi il progetto innovativo per una fattoria agroenergetica che verrà presentato dalla Cia dell’Emilia Romagna e della provincia di Bologna nel corso di una conferenza stampa che si terrà Martedì 13 Marzo alle ore 14. 30 Al Saie 2 della Fiera di Bologna Interverranno all´iniziativa: Gianluca Cristoni, presidente Cia Provincia di Bologna, Nazario Battelli, presidente Cia Emilia Romagna, Guido Tampieri, sottosegretario del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Segrè, preside della facoltà di Agraria di Bologna e Gabriella Montera assessore all´Agricoltura della Provincia di Bologna. Saranno presenti, inoltre, Gianpiero Calzolari, presidente Legacoop Bologna ed il prof. Niccolò Aste del Politecnico di Milano .  
   
   
A VALLOMBROSA LA TERZA CONFERENZA REGIONALE L´8 E IL 9 MARZO LE MONTAGNE TOSCANE, MODELLO ORIGINALE DI SVILUPPO SOSTENIBILE  
 
 Firenze Riportare al centro dell´attenzione una parte essenziale del nostro territorio e creare le premesse per un ulteriore rilancio della montagna quale portatrice di un originale modello di sviluppo sostenibile. Questo l´asse centrale intorno a cui ruota la terza connferenza regionale delle montagne di Toscana che la Regione in collaborazione con la delegazione regionale dell´Unione nazionale delle Comunità montane, ha organizzato presso l´Abbazia benedettina di Vallombrosa, in provincia di Firenze, nei giorni di giovedì 8 e venerdì 9 marzo 2007. La manifestazione, che sarà conclusa da un intervento del presidente Claudio Martini alle ore 13 di venerdì, è il momento conclusivo di un percorso di riflessione, approfondimento e ascolto avviato nei mesi scorsi, attraverso cinque seminari "preparatori" in località diverse che hanno affrontato sotto varie angolature il tema montagna: dalle attività produttive (Pitigliano) al governo del territorio e società della conoscenza (Sarteano), dalla tutela e valorizzazione delle risorse (Volterra), alla programmazione, cooperazione e sviluppo locale (Marina di Carrara, Dire & Fare) fino ai diritti di cittadinanza e qualità della vita (Poppi). Dalla conferenza regionale dovrà emergere, come punto di arrivo di questo percorso, la proposta di una intesa programmatica per uno sviluppo sostenibile dei territori montani tra la Regione e l´Uncem, basato su un concetto di montagna come un insieme di territori connotati in modo distinto a cui devono corrispondere, raccogliendo le esigenze "dal basso" di ciascuna comunità, politiche pubbliche differenziate. Il programma della due giorni di Vallombrosa, che si terrà nella Sala del Capitolo dell´Abbazia, si apre giovedì 8 marzo alle 9. 30 con una sessione plenaria introdotta dall´assessore regionale all´ambiente Marino Artusa e da Oreste Giurlani presidente dell´Uncem Toscana. Nel corso della mattinata si succederanno gli interventi del vicepresidente Federico Gelli, e degli assessori Ambrogio Brenna, Anna Rita Bramerini, e Giuseppe Bertolucci. Chiude Enrico Borghi, presidente nazionale dell´Uncem. I lavori del pomeriggio si articolano in tre workshop tematici che avranno come riferimento i tre filoni centrali assi dell´accordo con le comunità montane: la qualità della vita e dei servizi in montagna, la salvaguardia e la valorizzazione delle risorse dello sviluppo montano, e la tutela dell´ecosistema montano, e saranno coordinati dai presidenti delle tre commissioni consiliari competenti Fabio Roggiolani, Marco Remaschi e Erasmo D´angelis. La seconda giornata (venerdì 9) sarà dedicata al confronto sulle principali linee d´intervento dello sviluppo montano. Prima del presidente Martini, interverranno Riccardo Nencini, presidente del Consiglio regionale e gli assessori all´agricoltura Susanna Cenni, alle politiche istituzionali Agostino Fragai e alle politiche sociali Gianni Salvadori. Tra gli oratori ci saranno anche Paolo Fontanelli, presidente dell´Anci Toscana e Lio Scheggi, presidente dell´Upi Toscana La conferenza sarà anche l´occasione per un confronto sulle politiche per la montagna del Governo nazionale e su esperienze e buone pratiche per i territori montani portate avanti da altre regioni italiane. Tra le presenze annunciate anche quelle di Pietro Colonnella, sottosegretario del ministero affari regionali, e Paolo Piacentini dell´ufficio tecnico del ministro dell´ambiente. .  
   
   
TAVOLO PATTO APPROVA RIPARTO RISORSE PSR  
 
Perugia - “Competitività”, “ambiente e spazio rurale”, “diversificazione e qualità della vita”, “leader e assistenza tecnica” sono i quattro assi strategici del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria 2007/2013 per i quali sono previste risorse complessive “Feasr” per 334milioni 430mila euro. Il Tavolo generale del Patto per lo sviluppo dell’Umbria, riunitosi ieri a Palazzo Donini, ha espresso parere positivo sulla proposta di riparto dei finanziamenti tra i diversi assi illustrata dal vice presidente della Giunta regionale ed assessore all’agricoltura Carlo Liviantoni. In particolare quasi 144milioni di euro sono stati assegnati all’asse “ambiente e spazio rurale”; circa 134milioni di euro sono stati finalizzati ad interventi per la “competitività” del sistema rurale e 30milioni di euro alla “diversificazione e qualità della vita”, mentre la rimanente quota servirà a finanziare l’asse “leader e assistenza tecnica”. “I punti di forza e di debolezza del sistema rurale – ha detto Liviantoni – fanno parte del più complessivo quadro umbro per il quale la Regione ha individuato come azioni strategiche il “potenziamento dei fattori di sviluppo economico e di competitività”, di “tutela e valorizzazione della risorsa Umbria” e di “qualità della pubblica amministrazione”. Da queste azioni - ha proseguito - discendono anche quelle per lo sviluppo rurale finalizzate a rafforzare la competitività delle imprese e delle economie rurali, ad accrescere la componente di servizio al territorio ed alla popolazione rurale, a consolidare e potenziare la dimensione qualitativa di tutte le diverse e peculiari risorse dell’Umbria, in una logica di inclusione reciproca tra prodotti, paesaggio e servizi. Per raggiungere questi obiettivi – ha concluso l’assessore – intendiamo agire sull’innovazione e l’informazione, oltre che su un nuovo rapporto con il mercato. Puntiamo inoltre ad innalzare l’attrattività dei territori, a mantenere il presidio della popolazione, migliorando l’ambiente e lo spazio naturale, ed a sostenere le tradizioni locali e culturali”. .  
   
   
AGRICOLTURA: INCONTRO SU CONTROLLI CONTRO SLEALE CONCORRENZA  
 
L´esigenza di tutela e di salvaguardia delle produzioni agroalimentari nazionali, ricchezza del nostro Paese, determina la necessità di azioni di controllo incisive e coordinate a contrasto di tutti quei fenomeni che danno origine a forme di sleale concorrenza con grave danno per gli operatori di settore e per gli stessi consumatori. Partendo da tali considerazioni, e dalla necessità di esercitare una efficace azione a difesa degli operatori e a salvaguardia dei consumatori, il Ministro De Castro ha dato mandato all´Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (ex-Icrf), organo tecnico del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, di promuovere presso ciascuna regione un programma di consultazioni con le Organizzazioni professionali agricole e le Associazioni di categoria dei produttori e dei consumatori, per conoscere più concretamente il fabbisogno di controllo e le esigenze di tutela di chi opera a livello locale, rispetto alle quali calibrare la propria attività. In risposta a tali obiettivi, si è svolta ieri a Udine, la consultazione con gli attori dell´agroalimentare locale organizzata dall´Ispettorato e dalla Direzione risorse agricole della Regione. A chiusura della consultazione, l´Assessore alle risorse agricole Enzo Marsilio, nel condividere l´iniziativa, ha sottolineato che "l´attività di controllo programmata dall´Ispettorato a tutela e salvaguardia delle produzioni agroalimentari regionali, basata sull´apertura al mondo produttivo e commerciale locale, e impostata sulla volontà di effettuare sistema con operatori del settore e cittadini, costituisce il presupposto per l´attuazione di azioni di controllo ancora più mirate, fondamentali per la salvaguardia di un comparto, quale quello agroalimentare, così importante per l´economia della regione". "In tale contesto - ha aggiunto Augusto Viola, Direttore Centrale delle risorse agricole - la creazione di un sistema di interscambi informativi e di più stretta collaborazione tra Regione ed Ispettorato potrà portare a significativi risultati nella lotta alle frodi alimentari, in difesa degli operatori onesti, e nel contempo armonizzare l´organizzazione dell´attività di controllo sul territorio". .  
   
   
NASCE A VENEZIA UN NUOVO APPROCCIO INTER-REGIONALE ALLE PROBLEMATICHE DELL’AGRICOLTURA DELLA PIANURA PADANA  
 
 Venezia – I problemi dell’agricoltura della pianura padana possono essere affrontati con successo solo attraverso l’integrazione delle politiche agricole regionali in un unico quadro: è questo il senso del Convegno organizzato il 6 marzo 2007 dalla Cia - Confederazione Italiana Agricoltura Veneto a Venezia, dal titolo “Il Veneto, le sue agricolture e la Pianura Padana. Le politiche”. I relatori hanno convenuto sulla fondamentale importanza di una sempre maggiore coesione tra tutte le componenti del mondo della produzione e della trasformazione: i problemi dell’agricoltura padana possono essere risolti attraverso politiche di respiro inter-regionale. “In questi mesi stiamo creando i primi gradini di una scala sulla quale vorremmo salissero in tanti”, ha detto Alessandro Ghiro, presidente Cia Veneto: “il Convegno di Venezia segue infatti quello che ha avuto luogo a Milano sul settore lattiero e precede un’iniziativa che stiamo organizzando a Bologna sui problemi delle risorse idriche, sia sotto il profilo ecologico (il Po è il principale sensore ambientale del quale disponiamo) sia dal punto di vista di una equilibrata utilizzazione”. Obiettivo di questi incontri è la creazione di momenti di riflessione e di concertazione tra il mondo agricolo e gli esponenti del mondo politico e amministrativo: “Stiamo facendo la fotografia della situazione attuale dei problemi dell’agricoltura dell’Italia settentrionale, primo passo per individuare le soluzioni e le strategie per raggiungerle. La pianura padana presenta infatti specificità dalle quali non si può prescindere”. Al Convegno di Venezia hanno preso parte tra gli altri Davide Zoggia, presidente della Provincia di Venezia, Pino Nezzo, in rappresentanza dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Veneto, Guido Tampieri, sottosegretario alle Politiche Agricole Forestali e Giuseppe Politi, presidente nazionale Cia. .  
   
   
CAMPANIA: APPROVATO PIANO SUPPORTO AGROALIMENTARE PRIMO SEMESTRE 2007  
 
La Giunta Regionale della Campania, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura e Attività Produttive Andrea Cozzolino, ha approvato il “Piano delle attività a supporto del sistema agroalimentare della Campania per il primo semestre 2007”. Il documento presenta le iniziative inserite nel programma 2007. I prodotti agroalimentari campani saranno esposti nel Regno Unito, con la partecipazione a manifestazioni come ‘La dolce vita’ o l’Ife (Expò internazionale dei prodotti alimentari), in Canada in occasione del Sial, importante salone dell’alimentazione, e in Spagna con uno spazio significativo, anche per quanto riguarda la ristorazione, all’interno degli spazi dedicati al Made in Italy in occasione della America’s Cup di Valencia. All’estero la Campania sarà anche a Lione e a New York per il Summer Fancy Food, una delle manifestazioni più importanti al mondo del settore agroalimentare. E’ stata intensificata e potenziata anche la partecipazione a fiere ed eventi in territorio nazionale: in particolare, gli stand campani saranno presenti, tra l’altro, a Vitigno Italia, al Salone dei Vini, allo Slow Fish di Genova e a Vinitaly dove, per la prima volta, la Campania avrà uno spazio interamente suo di 4800 metri quadrati. Altre manifestazioni riguarderanno, infine, il territorio campano: da “Le vie del limone”, che coinvolgerà tutta la Costiera Sorrentina, a “Podalica”, un evento interamente dedicato alla filiera della zootecnia, al quale parteciperanno anche Puglia e Basilicata, dal “Salotto del Vino” al “Palazzo del Gusto”, un’esposizione all’interno della Reggia di Caserta. “Con questo documento – ha dichiarato Andrea Cozzolino – operiamo un’attenta e puntuale programmazione delle attività che realizzeremo nei prossimi mesi per la valorizzazione di un settore prioritario della nostra economia. Siamo giunti alla definizione del piano dopo una puntigliosa analisi effettuata sui mercati nazionali e internazionali, che ci ha permesso di individuare adeguate strategie di penetrazione commerciali e stabilire con precisione i settori su cui puntare”. .  
   
   
CAMPANIA: INDIVIDUATE LE EMERGENZE FITOSANITARIE  
 
 La Giunta Regionale della Campania ha approvato, su proposta dell’Assessore alle Attività produttive e all’Agricoltura Andrea Cozzolino, l’elenco delle emergenze fitosanitarie individuate nel territorio campano e la conseguente apertura dei termini per la presentazione dei progetti di intervento. Tre sono le emergenze sul territorio campano individuate dal Comitato, nominato lo scorso dicembre dall’Assessorato all’Agricoltura ed alle Attività produttive in applicazione della legge regionale n. 4: il deperimento delle pinete dell’isola d’Ischia, a causa della diffusione della cocciniglia greca; la riduzione della produttività degli agrumeti della penisola amalfitana-sorrentina, a causa della diffusione del fungo phoma tracheiphila; e la grave compromissione del patrimonio ornamentale dei giardini pubblici e privati causati dal punteruolo rosso della palma. Le aree interessate dall’emergenza sono l’intera Isola d’Ischia, le comunità montane Penisola Sorrentina-monti Lattari e Penisola Amalfitana, oltre ad una serie di comuni in cui il Servizio fitosanitario regionale ha individuato la presenza del fitofago sulle piante. La delibera odierna fissa in 60 giorni dalla data di pubblicazione sul Burc i termini per la presentazione delle istanze di intervento territoriale necessario per il superamento delle emergenze. Stabilisce altresì che la percentuale di contributo a carico dell’amministrazione erogabile ai beneficiari è pari al 70 per cento della spesa che sarà ritenuta ammissibile. .  
   
   
NUOVA PUBBLICAZIONE SULL’OLIO DEL VICENTINO  
 
Vicenza Qualità, azienda speciale della Camera di Commercio di Vicenza, lunedì 12 marzo, alle 11, presso Villa Cordellina Lombardi (Via Lovara, 36 - Montecchio Maggiore) presenta la nuova pubblicazione dedicata a"L´olio d´oliva extravergine nel Vicentino". Il volume fa parte della collana "Le gustosità vicentine", una serie di monografie che intendono tracciare la storia e l´origine dei prodotti d´eccellenza del nostro territorio. Un´occasione per raccontare le tappe che hanno permesso anche a Vicenza, a dispetto della sua latitudine, di incrementare e valorizzare la produzione di olio pregiato e per conoscere le aree di coltivazione, le proprietà organolettiche e i valori nutrizionali di questo prezioso alimento. In concomitanza con la pubblicazione, l´azienda speciale camerale illustrerà anche il restyling del portale www. Vicenzagrifood. It, che rappresenta una vetrina d´eccezione per l´agroalimentare berico e uno strumento di approfondimento per scoprire i prodotti, i piatti tipici, gli eventi enogastronomici, le ricette e, più in generale, tutta la buona tavola vicentina. Presiederanno l´appuntamento il presidente di Vicenza Qualità, Sergio Rebecca e il direttore Germaine Barreto. Interverranno il presidente della Provincia di Vicenza, Manuela Dal Lago e altre autorità locali. .  
   
   
PERUGIA: PREMIATI A DERUTA I MIGLIORI OLI UMBRI  
 
All’viii edizione del Concorso Regionale per gli Oli Extravergini a Denominazione di Origine Protetta (Dop) “Umbria” hanno partecipato, complessivamente, 23 imprese operanti nelle cinque sottozone in cui si articola il disciplinare dell’olio Dop Umbria (Colli Assisi-spoleto, Colli del Trasimeno, Colli Martani, Colli Amerini e Colli Orvietani). La giornata conclusiva del Concorso si è tenuta alla Rocca di Casalina di Deruta. Sono intervenuti Alviero Moretti, presidente della Camera di Commercio di Perugia e del Comitato organizzatore del concorso, Adriano Garofoli, presidente di Unioncamere regionale umbra, Mario Ruozi Berretta, presidente della Camera di Commercio di Terni, Mauro Mastice sindaco di Deruta e l’assessore allo Sviluppo economico e turismo del Comune di Perugia. Il Concorso è organizzato da Unioncamere Umbria in collaborazione con le Camere di Commercio di Perugia e Terni e la partecipazione della Regione dell’Umbria, del Parco Tecnologico Agroalimentare di Pantalla di Todi, del Centro Agroalimentare di Foligno, dell’Accademia nazionale dell’Olivo e dell’olio, delle Associazioni Coldiretti, Confagricoltura, Cia e del Consorzio di Tutela dell’olio Dop Umbria. “Il Concorso regionale rappresenta un’ occasione unica per tutti gli operatori umbri del settore oleario, che in questa manifestazione trovano, oltre ad una vetrina di prestigio, un’occasione di confronto per riflettere su un anno di attività e sulle tematiche più attuali del comparto” ha detto il Presidente della Camera di Commercio di Perugia Alviero Moretti, aprendo la giornata conclusiva del Concorso. La campagna olearia 20062007 – ha ricordato Alviero Moretti – ha visto un forte avanzamento della produzione rispetto al 2005 quando avversi eventi atmosferici compromisero fortemente la raccolta. Il Concorso ha dimostrato anche che la qualità dell’olio Dop umbro è altissima. Per i nostri olivicoltori la scelta della qualità è un fatto ormai pienamente consolidato, che ha portato, tra l’altro, al riconoscimento su tutto il territorio regionale della D. O. P. (Denominazione di Origine Protetta) da parte dell’Unione Europea, facendo così coincidere i confini della denominazione con quelli della regione dell’Umbria”. La campagna olearia in Umbria si è chiusa con buoni risultati, sia sotto il profilo quantitativo che qualitativo. Quest’anno sono stati prodotti circa 80. 000 quintali di olio rispetto ai 48. 000 dello scorso anno e gli oli extravergini che saranno certificati Dop (Denominazione di Origine Protetta) si attesteranno intorno ai 7. 000 quintali contro i 4. 535 del 20052006. La produzione regionale di olio torna quindi ad avvicinare la media dell’ultimo quinquennio che è stata di 97. 000 quintali. Il Concorso Regionale ha introdotto quest’anno numerose, interessanti novità, a cominciare dalla realizzazione di eventi in collaborazione con la grande distribuzione e con il circuito della ristorazione di qualità identificato dal marchio “Quality Restaurant”. Gli oli partecipanti al concorso sono stati esposti nello scorso fine settimana all’interno di stand allestiti presso gli Ipercoop di Perugia (Collestrada) e Terni; notevole il gradimento da parte della clientela che ha potuto degustare gli oli Dop e rendersi conto della loro altissima qualità. Grande successo anche per Ristolio, che ha portato gli oli prodotti dalle 23 aziende iscritte al Concorso 2007 sui tavoli dei ristoranti inseriti nel circuito “Quality Restaurant”. Con l’edizione di quest’anno, inoltre, è stata istituita una nuova categoria denominata “10 quintali” riservata alle realtà imprenditoriali di dimensioni ridotte: 5 le aziende che hanno partecipato. “Le innovazioni apportate in questa ottava edizione del concorso – ha detto nel suo intervento Adriano Garofoli, presidente di Unioncamere regionale – sono coerenti con le logiche d’intervento che caratterizzano le politiche regionali di sviluppo e che hanno trovato il generale consenso degli attori locali in un complesso ma positivo lavoro di concertazione. Tra queste assume particolare rilievo proprio la necessità di perseguire l’obiettivo della integrazione tra diversi settori per realizzare e valorizzare l’offerta regionale”. ”L’olio di oliva – ha sottolineato Garofoli - rappresenta indiscutibilmente un elemento fondamentale ed insostituibile di quello che possiamo definire il prodotto “Umbria” costituito da un insieme impareggiabile di arte, di cultura, di paesaggio e natura, di tradizioni ed accoglienza, di artigianato artistico e di produzioni tipiche. Sono convinto che, attraverso l’individuazione e l’attivazione di varie forme di collaborazione, equilibrate e trasparenti, tra gli operatori dei diversi settori, sia possibile mettere in atto una vera e propria strategia di filiera e quindi creare le condizioni favorevoli per accrescere il rispettivo valore aggiunto prodotto”. Il presidente della Camera di Commercio di Terni Mario Ruozi Berretta ha voluto ricordare l’impegno del sistema camerale umbro a sostegno di un comparto - quello della produzione olearia – che fornisce alla nostra regione l’immagine di una terra vocata alla qualità e al costante miglioramento del prodotto. Ruozi Berretta ha fatto riferimento, oltre che al Concorso regionale per gli Oli Dop, all’Ercole Olivario, che si terrà a Spoleto a fine marzo e che ha saputo qualificarsi come il premio più importante su scala nazionale. Per quanto si riferisce all’Ercole Olivario, occorre ricordare che il Concorso Regionale assolve anche al compito di selezionare i finalisti umbri per l’accesso alla fase finale del Premio Nazionale, arrivato quest’anno alla Xv edizione, in programma a Spoleto dal al 19 al 24 marzo prossimi e a cui potranno prendere parte i cinque vincitori del Concorso Regionale appena concluso. Nell’ambito della giornata conclusiva del Concorso si è tenuto un seminario sul tema “Umbria terra d’olio: viaggio alla scoperta dell’olio Dop Umbria”. Le relazioni di base sono state svolte dal prof. Gianfrancesco Montedoro che ha illustrato le “Peculiarità dell’Olio Dop dell’Umbria” e dal prof. Alberto Sorbini che ha parlato dell’”Olio nella cultura alimentare dell’Umbria”. .  
   
   
CONVEGNO SUGLI SCOPAZZI DEL MELO  
 
 Bolzano - Martedì 13 marzo 2007, dalle ore 8. 30 alle 12. 00, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Agrario di Ora si svolgerà un convegno specialistico organizzato dal Centro di Sperimentazione agraria e forestale Laimburg incentrato sulla problematica degli scopazzi del melo, un fitoplasma trasmesso da minuscoli insetti. Come spiega il direttore del Centro di Sperimentazione agraria e forestale Laimburg con il "Convegno sugli Scopazzi del Melo", al quale partecipano esperti locali, nazionali ed esteri, si intende informare ed aggiornare gli agricoltori, ma anche tutte gli interessati, sugli ultimi riscontri e risultati scientifici sul tema. Durante il convegno si parlerà delle ricerche sulla biologia dei vettori degli scopazzi del melo, sull´impiego della biologia molocolare nella ricerca dell´agente patogeno degli scopazzi del melo, dei progetti Fitoremo e Appl, nonchè delle strategie di difesa per il 2007 e dei prodotti disponibili a tal fine. Il "Convegno sugli scopazzi del melo" è in programma per martedì 13 marzo 2007 dalle ore 8. 30 alle 12. 00 presso l´Aula Magna dell´Istituto Tecnico Agrario di Ora. .  
   
   
CENTRO LATTE RAPALLO: AL VIA IL LANCIO DI DUE NUOVE VARIETÀ DI FRUTTA FRESCA A MARCHIO TIGULLIO: IL "COCCO" E LA "MACEDONIA ESOTICA".  
 
Tutta la freschezza della frutta appena raccolta racchiusa in una pratica vaschetta dotata di forchetta. "Cocco" e "Macedonia esotica" sono le due nuove proposte che vanno ad arricchire la gamma della frutta fresca tagliata in pezzi a marchio ´Tigullio". Queste due gustose referenze si aggiungono all"´Ananas" e alla "Macedonia classica" già da tempo presenti sul mercato e distribuite dal Centro Latte Rapallo S. P. A. Gli elevati standard di qualità della frutta fresca a marchio Tigullio sono garantiti dalla provenienza della materia prima e da una lavorazione attenta che prevede che questa, una volta giunta al giusto stadio di maturazione, sia raccolta, lavata, tagliata in pezzi e posta nella pratica confezione senza alcuna aggiunta di zucchero o conservanti. La freschezza e il sapore della frutta sono preservati grazie a un´innovativa confezione che permette di gustare in qualsiasi momento della giornata il suo contenuto, in quanto costituita da una pratica vaschetta trasparente e da una comoda forchetta usa e getta. La scelta del Centro Latte Rapallo di entrare nel segmento della frutta fresca, nasce dal desiderio dell´azienda di diversificare la propria offerta, proponendo al mercato anche un´intera Iv gamma di prodotti che comprende, inoltre, varie tipologie di verdure e insalate selezionate, lavate, tagliate, asciugate e confezionate, così da essere pronte per il consumo. Il "Cocco" e la "Macedonia esotica" a marchio Tigullio sono distribuite all´interno del canale tradizionale e nei punti di vendita della Gdo a un prezzo consigliato al pubblico, rispettivamente, di 3,20 e 3,35 Euro per la singola confezione da 150 grammi. .  
   
   
ZAFFERANO DELLE COLLINE FIORENTINE: AL VIA CICLO DI INCONTRI  
 
Parte con il 9 marzo un ciclo di incontri organizzato dal Comitato dello "Zafferano delle Colline Fiorentine " che è sul punto di ottenere, grazie al suo impegno, l´attestazione della Dop (denominazione di origine protetta). Obiettivo dell´iniziativa, condotta insieme alla Camera di commercio di Firenze, è sensibilizzare gli agricoltori verso la coltivazione di questa preziosa spezia, per la quale sono sufficienti mille metri quadri di terreno. In Italia, quella dello zafferano, è ancora una produzione di nicchia che interessa solo sei regioni tra le quali la Toscana, per un totale di 50 ettari di terreno di cui 6 nella nostra regione. La produzione della provincia di Firenze arriva a circa 3 chili e mezzo, contro i quasi 350 kg. A livello nazionale. Lo zafferano delle Colline Fiorentine si distingue perché viene venduto in stigmi integri tostati, e non in polvere, conservandone tutto l´aroma. La raccolta dei fiori e la separazione dei pistilli avviene manualmente, segue poi la fase di essiccazione in particolari contenitori posti vicino a fonti di riscaldamento. Durante gli incontri, diretti agli agricoltori e a partecipazione gratuita, verranno presentati i metodi di coltivazione dello zafferano, i costi di produzione, i mercati potenziali di sbocco, attraverso un quadro sulle origini, la storia ed il suo utilizzo nell´arte della cucina. Per dare la possibilità al maggior numero di persone di partecipare, gli incontri verranno ripetuti quattro volte, nelle sedi e negli orari qui riportati: venerdì 9 marzo 2007 16-18,30 – Camera di Commercio di Firenze, auditorium primo piano (piazza dei Giudici 3, Firenze); venerdì 16 marzo 2007 16-18,30 – Banca di credito cooperativo del Chianti fiorentino, auditorium (piazza Arti e mestieri 1, San Casciano Val di Pesa); venerdì 23 marzo 2007 16-18,30 – Villa Pecori Giraldi (piazza Lavacchini 1, Borgo San Lorenzo); mercoledì 18 aprile 2007 18-19,30 – Cooperativa agricola di Legnaia, sala delle assemblee (via Baccio da Montelupo 180, Firenze). Per informazioni: Silva Molinas, Ufficio Promozione Agricoltura Camera di Commercio di Firenze, tel. 055 2795545, silva. Molinas@fi. Camcom. It, Anna Bay Macario, presidente del Comitato promotore, .  
   
   
SELECTA, A RONCOFREDDO L’OLIO È PROTAGONISTA UN’INTERA GIORNATA DEDICATA ALL’OLIO TRA INCONTRI, DEGUSTAZIONI, GOLOSI MENU A TEMA, MERCATINI DI PRODOTTI TIPICI, LABORATORI PER I PIÙ PICCOLI.  
 
La seconda edizione di Selecta rassegna di oli extravergini di oliva si svolgerà domenica 1 aprile nel centro storico di Roncofreddo (provincia Forlì Cesena), candidandosi come momento di approfondimento ed esperienza per un pubblico diversificato, comunque interessato all’Oro Giallo. Il programma della giornata è proprio per questo motivo particolarmente nutrito e articolato, comprendendo convegni e incontri di natura tecnica, laboratori di degustazione per grandi e bambini, il mercatino dei sapori tipici locali, i menù a tema proposti dai ristoranti e dalle osterie del territorio, musica ed intrattenimenti. Filo conduttore di tutta la giornata sarà l’olio, assurto a rango di testimonial di un territorio generoso di prodotti e dalla forte identità, che sa coniugare la qualità dell´accoglienza e dei servizi, ad attrattive di tipo storico ambientale ed artistico di pregio. Mercatino dei prodotti tipici locali: Dal Campo Alla Tavola Iniziative in nome dell’olio sono infatti previste fin dal mattino: Dal Campo Alla Tavola, sarà un grande mercatino di prodotti tipici locali, che andrà ad affiancare l’istituzionale mercato settimanale degli ambulanti. Dal campo alla tavola coprirà l’intera durata della manifestazione, dalle 10. 00 alle 20. 00 e sarà collocato in via Cesare Battisti. Mostra Dei Prodotti In Rassegna, Di Disegni E Di Antichi Tappi Di Damigiane Presso il Palazzo della Rocca, sede centrale della manifestazione, sin dal mattino sarà possibile visitare la mostra dei prodotti partecipanti alla manifestazione, l’esposizione dei disegni elaborati dei bambini delle scuole di Roncofreddo sul tema dell’olio e degli olivi, ed una interessante mostra di antichi tappi di damigiane. Convegno Sugli Oli Di Qualità Romagnoli Un convegno tecnico inaugurerà i lavori specifici sull’olio: Le caratteristiche degli oli extravergini di qualità. Il caso degli oli romagnoli è infatti il titolo dell’incontro che vedrà come relatori il Prof. Giovanni Lercker, il Dott. Lorenzo Cerretani e il Dott. Alessandra Bendini (Disa). Laboratorio per i più piccoli: L’olio È Buono! Anche i bambini saranno avvicinati alla conoscenza dell’olio e alle tecniche di degustazione del prodotto attraverso il laboratorio L’olio E’ Buono!, curato dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Bologna in programma alle ore 11 al palazzo della Rocca. Aperto ai ragazzi dagli 8 ai 12 anni, il laboratorio ludico didattico verrà riconosciuto con un attestato di Piccolo degustatore di olio d’oliva. Seduta Di Degustazione Alle ore 12. 30, è prevista anche una Seduta ufficiale di assaggio per assaggiatori in formazione che si svolgerà presso il centro di degustazione di Roncofreddo. Convegno E Rassegna Degli Oli Uno dei momenti più significativi per l’approfondimento dell’argomento olio sarà quello proposto nel pomeriggio con il convegno dal titolo: Proposta di un metodo per l´abbinamento dell´olio al cibo, che vede come relatori il Dott. Stefano Cerni e il Dott. Lorenzo Cerretani (Università di Bologna Disa). Al termine la consegna degli attestati di eccellenza di Selecta 2007 e dei premi Oro del Rubicone ed Extra-immagine e la conclusione con aperitivo e degustazione a base di olio extravergine e prodotti tipici locali. …La Rassegna…. A Selecta gli oli partecipanti saranno valutati da un panel di assaggiatori ufficiali, che utilizzeranno il Centro Panel Test di Roncofreddo allestito presso il Palazzo della Rocca, struttura inaugurata nel 2004 e destinata appunto all’analisi e alla classificazione delle diverse varietà dell’olio di oliva. A corredo della manifestazione è stato istituito il premio speciale Oro Del Rubicone per i migliori oli del territorio dei colli del Rubicone, mentre per valutare gli strumenti commerciali a disposizione dei produttori, è stato ideato il concorso Extra-immagine che valuterà la migliore immagine visiva del prodotto. …… E A Tavola In occasione di Selecta sarà presentata anche L’olio In Tavola, piccola rassegna enogastronomica a tema. Dalle ore 12. 00 i ristoratori locali proporranno infatti menù speciali basati sull’olio e le frazioni del comune di Roncofreddo proporranno, in formula street food, menù semplici, legati alla tradizione locale, in cui l’olio sarà il tema conduttore .  
   
   
A CIOCCOLATO’ LA CULTURA E LA TRADIZIONE DI VENCHI. CON UNA FRESCA NOVITA’  
 
 Venchi rinnova la sua partecipazione al più importante appuntamento torinese dedicato al mondo del cioccolato: Ciocccolatò. Giunto ormai alla 5^ edizione, la manifestazione si collocherà quest’anno sulle rive del Po, nella nuova veste di piazza Vittorio Veneto, dal 2 all’11 marzo. È proprio nella cornice di questa magica piazza che Venchi installerà il suo stand, per presentare l’intera gamma delle sue dolcezze: oltre 350 prodotti tra cui le storiche nougatine, la tradizione dei cuneesi, i leggendari sigari di cioccolato, la raffinatezza del Chocaviar, le pepite di marron glacé, le voluttuose creme da spalmare… Il cibo degli dei in infinite declinazioni, per tutti i palati. Oltre alla varietà di gusti e combinazioni tra cui scegliere, caratteristica fondamentale del cioccolato Venchi è l’assenza di glutine (tranne la linea cereali e cialda caramellata), dunque ideale anche per i celiaci. È disponibile inoltre anche una linea Sugar Free, cioccolato dolcificato al maltitolo, di cui Venchi è leader in Italia. Durante la manifestazione le degustazioni saranno protagoniste indiscusse dello spazio Venchi, oltre alla possibilità di portare a casa le specialità preferite. E non è finita qui: Venchi vuole riservare una deliziosa sorpresa ai visitatori, da scoprire e gustare a Cioccolatò. Una fresca anteprima ed una ricetta genuina che si aggiunge alla già vasta gamma di prelibatezze al cioccolato. Una tentazione cui non si può resistere, assolutamente da provare. .  
   
   
ORTOFRUTTA SEMPRE PIÙ GLOBALIZZATA A MACFRUT (CESENA 26-28 APRILE) TUTTA LA FILIERA E CONVEGNI SUL FUTURO DELL’ORTOFRUTTICOLTURA  
 
Globalizzazione e internazionalizzazione le parole chiave per lo sviluppo del settore - In Italia “vale” 22,6 miliardi di Euro - Cresce il saldo attivo (+20%) su quello del 2005 - A Macfrut (Cesena 26-28 aprile) tutta la filiera e Convegni sul futuro dell’ortofrutticoltura - Sarà una edizione sempre più internazionale Il mercato dell’ortofrutta si sta rivelando sempre più globalizzato con l’aumento dell’offerta. Non solo, perché il settore -fra l’altro- è investito da radicali trasformazioni che interessano l’area della logistica e del packaging in cui si assiste a opportunità di sviluppo sia sul fronte dell’innovazione che dell’efficienza. Quali, ad esempio, l’infomation technology, che può servire ad aumentare la concentrazione dei carichi, soprattutto in realtà con aziende frammentate. Tutto questo ed altro deve essere presente quando si analizza il settore e, soprattutto, quando si considera l’ortofrutticoltura italiana la quale, da sola, fornisce il 25% dell’intera produzione dell’Europa comunitaria. «C’è una forte necessità di un accordo organico tra i vari soggetti che compongono la filiera –ha sottolineato Domenico Scarpellini, Presidente di Cesena Fiera, presentando a Milano Macfrut 2007- un accordo che porti a diminuire i passaggi burocratici, abbatta i costi di produzione e concentri l’offerta. Inoltre occorre che la riforma dell’Organizzazione Comune di Mercato proponga modifiche all’attuale regolamento che vadano nel senso di semplificarne l’applicazione. L’obiettivo deve essere quello di avere un trattamento reciproco ed uguale fra partner commerciali. In una parola –ha concluso- l’esportazione europea verso paesi terzi deve essere simile a quella verso l’Europa a 27». L’italia nel 2006 ha prodotto 24,5 milioni di tonnellate di ortofrutta (15,1 ortaggi, 5,9 frutta e 3,5 di agrumi) pari a un -5,6% sui volumi del 2005 per un fatturato complessivo di 22,6 miliardi di Euro (+2,7 sul 2005). Nel 2006 l’Italia ha esportato un totale di 3. 490. 925 di tonnellate di ortofrutta (-1,4% sul 2005) per 2,9 miliardi di Euro (+3,8% sul 2005). Le importazioni sono state in complesso 2. 795. 010 di tonnellate (+1,2% sul 2005) pari ad un esborso all’estero di 2,3 miliardi di Euro (+0,1%, ovvero una cifra pressoché stabile rispetto al 2005). Il saldo attivo (cioè il bilancio fra export ed import di ortofrutta, che per l’Italia si mantiene positivo da tantissimi anni) è aumentato del +20,3%, passando da 533,4 milioni di Euro del 2005 ai 641,9. «Si conferma un trend in crescita dopo la “caduta” del 2004 (il saldo si fermò a 420 milioni)» ha commentato Luigi Peviani, Presidente di Aneioa (Associazione Naz. Esportatori Importatori Ortofrutticoli ed Agrumai), esponendo i dati. Nel corso della presentazione sono stati diffusi i risultati dell’Osservatorio dei consumi ortofrutticoli delle famiglie italiane di Cesena Fiera, redatto da Iha-gfk, secondo i quali le famiglie italiane, nel 2006, hanno acquistato ortofrutta fresca per 8. 195. 797 di tonnellate, pari a un secco +3% sui 7. 956716 del 2005, spendendo 12. 3 miliardi di Euro (+10,2% sugli 11,1 miliardi di Euro del 2005). Il Biologico è diffuso in tutto il mondo su 60 milioni di ettari certificati, con l’Australia al primo posto con 12 milioni di ettari, e con la Cina che mantiene il secondo posto con 4 milioni di ettari davanti all’Argentina (poco meno di 3 milioni di ettari). La novità 2006 viene dagli Usa che, con un incremento del +25%, si colloca al terzo posto, davanti all’Italia. Il mercato mondiale del Bio vale 30 miliardi di Euro e l’Europa si conferma l’area di maggior consumo, con oltre 14 miliardi di Euro. Il Biologico nell’Europa a 27 si estende per oltre 4 milioni di ettari e sul piano della produzione e dell’export l’Italia è leader. La leggera ripresa nel 2006 porta le coltivazioni Bio italiane a oltre il milione di ettari e le imprese (dai produttori ai trasformatori) a oltre 47. 000. Il volume di affari del Bio italiano viene stimato in 1. 750 milioni di Euro. L’ortofrutticoltura è una parte importante del Biologico rappresentando per superfici appena l’8% (formato dal 5% di frutticole, 1,7% di agrumi e 1,3% di orticole) del totale italiano delle coltivazioni Bio, ma che in fatturato raggiunge almeno il 20%. Purtroppo il mercato interno è statico, di qui la richiesta da parte del mondo del biologico per un maggior sostegno delle istituzioni al fine di sviluppare il consumo. Macfrut 2007 Macfrut, una delle maggiori rassegne internazionali dedicate all´ortofrutticoltura, è l´appuntamento più atteso da produttori, operatori e rappresentanti della commercializzazione italiani ed esteri. Accanto ai momenti dedicati alle problematiche internazionali, la manifestazione dedicherà la sua attenzione alle strategie per il rilancio della frutta e verdura "made in Italy". L’edizione 2007 -la 24a per l’esattezza- si terrà da giovedì 26 a sabato 28 aprile (orario: 9-19) su 30. 000 mq, con circa 700 espositori. La rilevanza di Macfrut si nota anche dalle cifre dell’edizione 2006, che sono state certificate: oltre 20. 000 visitatori tutti operatori professionali, dei quali il 20% dall’estero, provenienti da 80 Paesi. Oltre 3. 000 operatori hanno preso parte ai 20 Convegni organizzati durante la rassegna. Cesena Fiera (la spa che organizza Macfrut) ha operato per aumentare l’internazionalizzazione dell’edizione 2007. Innanzitutto, per coordinare i rapporti con le realtà di oltreconfine, ha istituito un Ufficio Estero, che si è già attivato in occasione delle varie “trasferte” e sta preparando quelle del 2007. Macfrut, nel 2006, ha partecipato con alcuni operatori alla Fiera Sft di Shenzen, (Cina) è andato in India, Marocco e Russia, mentre nel 2007 vi saranno trasferte e missioni in Sud Africa, Turchia, Argentina e Brasile. Anche nel 2007, si terranno oltre 250 incontri bilaterali fra operatori italiani (di aziende espositrici) ed esponenti delle delegazioni estere accreditate, in base alle esigenze di ognuno degli interlocutori Sono rinnovati gli appuntamenti con il 18° Agro Bio Frut (Salone delle nuove tecnologie e delle sementi), il 12° Salone delle Produzioni Biologiche Mediterranee e il 17° Trans World. Importante la Convegnistica, fra cui va citato il Convegno di giovedì mattina e quello per pomeriggio che affronterà le problematiche dell’Europa a 27. Di rilievo l’incontro fra le organizzazioni dei produttori (sabato pomeriggio), oltre a workshop e convegni organizzati da Università, aziende e Consorzi. .  
   
   
CIOCCOLATO: TRA PIACERE E SALUTE- LE PIÙ RECENTI SCOPERTE SCIENTIFICHE IN TEMA DI NUTRIZIONE E SALUTE SUL CIOCCOLATO, UNO TRA GLI ALIMENTI PIÙ AMATI AL MONDO E DAGLI ITALIANI A CURA DI NFI – NUTRITION FOUNDATION OF ITALY  
 
Negli ultimi anni la ricerca scientifica ha dimostrato che il cioccolato non rappresenta solo un alimento ricco di principi nutritivi, ma è anche dotato di proprietà salutistiche. Nfi, Nutrition Foundation of Italy – il Centro Studi dell’Alimentazione – ha aperto a Milano un tavolo di discussione con i maggiori esperti a livello internazionale, cui prendono parte, tra gli altri, il professor Francesco Visioli, della Nutrition Foundation of Italy e titolare di una cattedra di fisiopatologia presso l’Università di Parigi “Pierre et Marie Curie”, il professor Joe Vinson, Professore di Chimica all’Università di Scranton e Herwig Bernaert, Chief Innovation Officer, Barry Callebaut, Wieze, Belgium, per fare il punto sulle ultime scoperte in campo scientifico, nutrizionale e tecnologico del cioccolato. Una particolare attenzione è rivolta agli aspetti correlati alla salute, con l’obiettivo di supportare l’industria alimentare nel suo percorso di ricerca e sviluppo del prodotto. Negli ultimi anni si è infatti aperta una nuova area di ricerca, al confine tra farmacologia e nutrizione, che si prefigge di dimostrare con rigorosa metodologia scientifica gli effetti dei cibi e dei loro macro e micro componenti su marcatori di rischio nuovi e meno nuovi. Tra gli oligonutrienti più studiati, a questo proposito, si trovano i sali minerali, le vitamine antiossidanti, i polifenoli e i flavonoidi, i fitosteroli. Di questi composti la ricerca moderna sta studiando ad esempio le attività antiossidanti, le proprietà antitrombotiche, antinfiammatorie ed antibatteriche, la capacità di limitare il danno al Dna e ad altre molecole nobili dell’organismo. Oggi, il cioccolato viene ancora spesso visto come un cibo da “snack” e come un alimento di limitato interesse nutrizionale. Negli ultimi anni, tuttavia, il cacao ed i suoi derivati sono stati oggetto di studio molto attivo da parte di numerosi ricercatori di tutto il mondo. Le analisi chimiche del cacao, infatti, hanno rilevato che i suoi semi sono molto ricchi di antiossidanti di natura fenolica. Queste molecole, tuttavia, non svolgono solo un’azione antiossidante, ma il loro raggio di attività si espande a raggiungere l’inibizione delle piastrine (coinvolte nella formazione di trombi) e dei leucociti (coinvolti nei processi infiammatori) fino al mantenimento di un tono vascolare ottimale. E’ importante sottolineare che le attività biologiche del cacao sono state dimostrate direttamente anche nell’uomo (oltre che in provetta o nelle cellule in coltura), rafforzando quindi l’idea che nell’ambito di una dieta variata, che comprenda un buona percentuale di alimenti di origine vegetale, il cioccolato possa contribuire in modo significativo alla prevenzione di patologie degenerative quali l’aterosclerosi. Tra i più recenti studi effettuati, quello condotto dal Professor Heptinstall dell’Università di Nottingham ha dimostrato come il consumo di cioccolato ricco di antiossidanti inibisca l’attivazione di cellule (leucociti) coinvolte nei processi dell’infiammazione. Un altro gruppo di studio guidato dal Professor Keen dell’Università di Davis ha condotto varie sperimentazioni nel corso degli ultimi anni dimostrando che il cacao è in grado di inibire l’attivazione delle piastrine, cellule utili al rimarginamento delle ferite, ma la cui attivazione all’interno dei vasi provoca la formazione dei trombi. Un altro lavoro scientifico che ha suscitato clamore alla sua pubblicazione è stato quello del Professor Sies dell’Università di Dusseldorf, nel quale i ricercatori hanno dimostrato come l’ingestione di una tazza di cioccolato amaro migliori la risposta vascolare (l’elasticità delle arterie) in soggetti fumatori o in pazienti con disfunzione endoteliale (la fase iniziale di irrigidimento dei vasi che spesso anticipa i fenomeni dell’aterosclerosi). Il contenuto in acidi grassi saturi del cioccolato fa sì che il suo consumo venga spesso associato ad un aumento del rischio cardiovascolare. Tuttavia, gli studi più recenti su questo alimento, condotti nell’uomo, hanno dimostrato come il cioccolato abbia invece effetti positivi su alcuni meccanismi patogenetici correlati al rischio cardiovascolare, quali quelli associati alla funzione vascolare ed alla pressione arteriosa. Nonostante le proprietà antiossidanti del cioccolato siano note da tempo, non se ne conosce appieno il ruolo come fonte di antiossidante nella dieta occidentale, compresa quella italiana. Gli studi condotti dal gruppo del Professor Joe Vinson dell’Università di Scranton (Usa) hanno messo in evidenza come il cioccolato contribuisca in misura significativa all’apporto alimentare di antiossidanti nella popolazione occidentale. Uno studio ex vivo ha dimostrato che l’epicatechina (uno dei componenti principali della frazione polifenolica del cioccolato e dei suoi estratti) inibisce in modo molto efficace l’ossidazione del plasma, grazie alla sua capacità di legarsi alle lipoproteine a bassa densità (Ldl). Dopo il consumo di cioccolato fondente o cacao in polvere, le Ldl isolate dal plasma di volontari sani si sono mostrate infatti più resistenti all’ossidazione di quelle di volontari a cui è stato fatto consumare solo burro di cacao. Gli studi condotti in animali da esperimento e nell’uomo confermano quindi quanto scoperto inizialmente “in provetta”: e cioè che il consumo di cioccolato ricco in polifenoli svolge azioni benefiche sul profilo antiossidante plasmatici, riducendo quindi uno dei più importanti fattori di rischio cardiovascolare. Infine per uscire dall’ambito cardiovascolare, sempre il gruppo guidato da Sies, ha dimostrato come il consumo di cacao protegga la pelle dal danno indotto dai raggi Uv, migliorandone lo stato di idratazione e prevenendo la comparsa di eritemi. “All’interno di una dieta equilibrata quindi il cacao e i suoi derivati trovano una naturale ed opportuna collocazione: consumati in quantità adeguate contribuiscono all’apporto quotidiano di oligonutrienti dotati di comprovate attività biologica e fisiologica” – commenta Andrea Poli, direttore scientifico di Nfi, Nutrition Foundation of Italy – “Il cioccolato, specificamente, può rappresentare un veicolo gradevolissimo per consumare i polifenoli antiossidanti, che di per sé sono molto amari, e non a tutti graditi. Nel corso dei secoli, inoltre, la tecnologia del cioccolato ha fatto passi da gigante nella valorizzazione delle proprietà salutistiche del prodotto. L’industria del cacao si sta in particolare attrezzando per proporre al mercato un cioccolato ad alto tenore di polifenoli: un alimento che, sul piano scientifico, merita di essere studiato con cura. ” .  
   
   
L’ORO GIALLO D’ITALIA SCORRE IN PUGLIA IL REGISTA ROMEO CONTE RACCONTA IN UN FILM LA TRADIZIONE OLEARIA DELLE COLLINE DI BRINDISI  
 
L’oro giallo d’Italia scorre in Puglia, tra le strade, le masserie e gli olivi secolari della provincia di Brindisi e traccia nel suo corso la storia di una terra ricca di tradizioni millenarie. Un patrimonio culturale unico, esplorato in un viaggio virtuale nel film “La Strada dell’Oro” attraverso le immagini che più caratterizzano e preservano nel tempo le tradizioni rurali e gastronomiche della terra pugliese. Le suggestive immagini tratte dal documentario “La Strada dell’Oro” di Romeo Conte creano un percorso sensoriale tra la gente, la storia, i prodotti, le tradizioni della Collina di Brindisi, una realtà territoriale a molti ancora sconosciuta. Un corridoio che unisce esperienza visiva e degustativa, dove ad ogni passo ci si ferma ad “assaporare” un’immagine fino a giungere, alla fine del viaggio, proprio al centro del mondo dell’ulivo, dove si degusta il pregiato olio in abbinamento ad altri prodotti pugliesi. L’esperienza reale del gusto si unisce così a quella virtuale del viaggio in un insieme di immagini, personaggi, colori e musica. .  
   
   
UN GOLOSO MUSEO: RIAPRE IL MUSEO DEL SALAME ALLESTITO NELLE SETTECENTESCHE CANTINE DEL CASTELLO DI FELINO (PR)  
 
In anticipo rispetto agli anni precedenti, dopo la consueta chiusura invernale, riapre il Museo del Salame di Felino (a 15 chilometri da Parma). Una ghiotta occasione per festeggiare San Valentino e concedersi una breve pausa di relax insieme alla persona amata dedicandosi a due tra i più importanti piaceri della vita: l’amore e la buona tavola. Una visita al tempo stesso storica e sensoriale vi aspetta nei locali settecenteschi delle cantine del castello che domina la campagna nelle prime colline parmensi. Un museo che fin dalla sua apertura (avvenuta nell’ottobre 2004) prosegue instancabile nella sua missione artistico-culturale così apprezzata da italiani e stranieri: i dati dello scorso anno testimoniano, rispetto al 2005, un incremento di visitatori di quasi il 30 per cento. Ad accogliere i turisti è un percorso di visita organizzato in cinque sezioni, itinerario che rende omaggio al “figlio” più amato del comune di Felino e al territorio del quale il salume è espressione. L’esposizione, inserita nel circuito provinciale dei Musei del Cibo, rappresenta l’occasione per far conoscere e apprezzare l’universo che ruota attorno a uno dei salumi d’eccellenza più conosciuti in Italia e non solo. Vengono illustrate le testimonianze storiche (il primo documento relativo alla produzione del salame felinese risale al 1436 ma già un particolare di un bassorilievo antelamico, dunque del Xii secolo, mostra l’inconfondibile insaccato), le dimostrazioni dell’impiego gastronomico di questo prodotto a Parma, e poi le tecniche di lavorazione, di produzione e di commercializzazione dalle origini fino ai giorni nostri. Non mancano varie curiosità e un’ampia rassegna di oggetti del mestiere appartenuti ai “norcini” e alle famiglie contadine. E ancora: proposte didattico-ricreative, videoproiezioni, un rinnovato bookshop e la possibilità di effettuare visite guidate alla scoperta dei segreti di un prodotto che, costantemente presente sulle tavole sia dei nobili che dei contadini, è riuscito a conservare le sue caratteristiche attraverso i secoli. Il museo del Salame di Felino è aperto sabato, domenica e tutti i giorni festivi dalle 10 alle 12. 30 e dalle 15 alle 18; dal mercoledì al venerdì si possono effettuare visite su prenotazione. Il biglietto di ingresso intero costa 5 euro e include anche una golosa degustazione del salame di Felino al termine della visita. E per chi non si accontenta di un assaggio, in diversi ristoranti di Felino e dintorni è riproposta la rassegna gastronomica “Salame mon amour”, un’occasione in più per gustare il salame tipico presentato insieme ad altre specialità della cucina del territorio. Inoltre a coloro che si presenteranno con il biglietto di ingresso del museo verrà riconosciuto uno sconto del 10% sul costo del pranzo o della cena (bevande escluse). Info@museodelsalamefelino. Org .  
   
   
LA GASTRONOMIA SVEDESE – TUTTA DA SCOPRIRE  
 
La cucina svedese ha recentemente ottenuto un successo ineguagliato, caratterizzandosi per aver assorbito le migliori influenze dalle cucine di tutto il mondo. Cuochi e ristoratori svedesi hanno ricevuto riconoscimenti dappertutto per la loro capacità innovativa. La spina dorsale della cultura gastronomica svedese è a tutt’oggi costituita dalle diverse delicatezze tipiche e dagli ingredienti di prima qualità, tra cui spiccano il salmone, l’aringa e molti altri pesci, la cacciagione, i funghi e le bacche. Una prelibatezza particolare sono i nostri crostacei: essi raggiungono il loro sapore ottimale quando sono lasciati maturare in acque fredde. Stoccolma è una capitale vivace e piena di ristoranti Concorsi svedesi come ”Lo chef dell’anno”, il grande seguito della Nazionale Svedese dei Cuochi, la guida Michelin e ”Les Grandes Tables du Monde” hanno contribuito a rendere Stoccolma una meta internazionale della gastronomia. Negli ultimi anni hanno aperto i battenti molti nuovi ristoranti e locali. Alcune novità recenti: Il ristorante Josefina, caratterizzato da luminose sale bianche con stucchi in stile barocco e da una bellissima vista sul mare, serve piatti della tradizione culinaria svedese. Un’atmosfera completamente diversa si respira al ristorante Kungsholmen, con i suoi sette menu: Sushi, Insalate, Zuppe, Panini, Bistrôt, Grigliate e Gelati. I proprietari e chef Melker Andersson e Danyel Couet gestiscono tra l’altro anche il ristorante F12 con una stella Michelain. Chi ama perdutamente i dolci, non deve perdersi Xoko a Södermalm il cui pasticciere Magnus Johansson ha creato il dessert per gli ultimi cinque banchetti del Premio Nobel. Qui si può provare delle ottime torte, i tartufi al cioccolato e altre leccornie inenarrabili; un locale trendy … non un caffè come tanti altri. Nel 2007 Stoccolma vedrà splendere una nuova stella, il nuovo ristorante del Grand Hôtel, creato e gestito dallo chef Mathias Dahlgren, il cui nome era legato al famoso ristorante Bon Lloc. Mathias Dahlgren è l’unico chef svedese ad aver vinto il ”Bocuse d’Or”. Gastronomia e design ideata in chiave svedese-italiana Il ristorante Operakällaren è uno dei più famosi della Svezia, risale al 1787 ed è il fornitore ufficiale della corte regia. Situato nell’edificio dell’Opera di Stoccolma, conta ben quattro ristoranti diversi e davvero unici. Il proprietario è Alessandro Catenacci e lo chef è il fratello Stefano Catenacci, pluripremiato nell’ambito delle competizioni più importanti. Operakällarens matsal è un locale storico risalente al 1895, ristrutturato nel 2005, con fantastica vista sul Palazzo reale di Stoccolma sedendo comodamente al Cocktailbar di nuovissima apertura. Serve piatti della cucina svedese e internazionale, e ha una cantina che offre una ricca scelta di vini da tutto il mondo. Operabaren con il suo arredamento originale del 1905 conserva intatto quel misto davvero unico di jugendstil e club nobiliare inglese. Serviti classici svedesi e cucina casalinga. Bakfickan, adiacente all’Operabaren, prepara piatti della buona cucina casalinga da gustare sedendo al bancone del bar. Café Opera è il più conosciuto locale notturno di tutta la Svezia, inserito in un contesto di bellissimi saloni dai soffitti con decorazioni di fine Ottocento; la brasserie serve classici svedesi e semplici piatti moderni. L’operakällaren fa parte del Nobis, una delle maggiori catene svedesi di ristoranti e alberghi a proprietà privata. L’attuale proprietario è Alessandro Catenacci, la cui famiglia si è trasferita da Roma a Stoccolma nel 1959. Ora fanno parte della catena anche i seguenti ristoranti: Stallmästaregården, il ristorante più antico di Stoccolma, affonda le sue radici nel lontano 1645, è situato in riva all’acqua vicino al parco Hagaparken. Sala di recente ristrutturazione con cucina a vista, dove si possono vedere gli chef all’opera con il vecchio grill a carbone di legna, l’impianto per arrostire e l’affumicatoio privato. Il menù propone sia piatti classici in chiave moderna che pietanze della cucina internazionale. Ulteriori informazioni su: www. Stockholmtown. Com, www. Nobis. Se Esperienze gastronomiche nella regione di Scania La regione della Scania, estesa nell’estremo lembo meridionale della Svezia, è da sempre conosciuta per la sua gastronomia. Sono in molti i cuochi orgogliosi della tradizione culinaria scanese che hanno la volontà di conservarla, svilupparla e farla conoscere agli altri. Da questo modo di vedere è nato Skånska Matupplevelser (Culinary Skåne) e oggi sono 27 tra ristoranti, trattorie e osterie, oltre ad alcuni dei migliori cuochi della Scandinavia, a essere certificati. In tutte le cucine facenti parte del circuito vengono utilizzate materie prime di provenienza regionale o dalle immediate vicinanze come mele, tuberi, volatili, anguilla, agnello. Molta importanza è data ai tipici sapori scanesi, come per esempio l’agrodolce e quello derivante da un particolare tipo di salatura, ma anche alle spezie, come il rafano e il cumino. Alcuni esempi di leccornie tipiche scanesi: Spesso e volentieri finisce in tavola l’ottima aringa scanese. L’anguilla è una specialità gustata per lo più a fine estate e autunno, mentre a novembre ci si fa una scorpacciata di carne d’oca. Famosissime le coltivazioni di mele. Un posto speciale nella cucina regionale è occupato dalla selvaggina: cervi, caprioli e ormai anche cinghiali. Il tocco più tipico comunque è dato dal famoso dessert a terrazze, lo Spettekakan, che viene gustato in tutte le grandi occasioni: una pasta a base di uova, zucchero e farina di patate viene lavorata in diversi strati fino a ottenere una torta a forma di torre. Tra i ristoranti di Culinary Skåne troviamo: Atmosfär – nel centro di Malmö, con la Svezia e la Scania come punto di partenza assoluto nelle proprie proposte culinarie, che traggono comunque ispirazione anche dai Paesi Baschi, Francia, Italia e Asia. Häckeberga Slott – castello rinascimentale a circa trenta chilometri a est di Malmö, circondato dall’acqua, offre camere romantiche e un ristorante, il cui menù si ispira equamente sia ai sapori locali che a quelli mediterranei. Rusthållargården – albergo e ristorante da più di cento anni, situato nel pittoresco villaggio di pescatori Arild, sul mare della Scania Occidentale. La cucina è autentica scanese. Karlaby Kro – in piena campagna della Scania Orientale, tipica cascina a corte, affascinante albergo, ristorante e piccolo centro termale. La cucina si divide tra Scania, Danimarca e Mediterraneo. Novità a Malmö: Tra i tanti ristoranti a Malmö troviamo il nuovo locale Torso Twisted, accanto allo spettacolare edificio del Turning Torso; bistrò e ristorante à la carte, lounge e wine bar. Un’altra novità è che uno dei cuochi svedesi più famosi, Anders Vendel, del ristorante Mötesplats Österlen nella Scania, ha aperto una filiale proprio a Malmö, prendendo in gestione lo storico Sturehof. Dopo aver avuto sede per tanti anni nel centro di Malmö, uno dei migliori ristoranti gourmet della città, Bloom, si sposterà ad aprile nel bel parco Pildammsparken. Responsabile della progettazione dell’arredamento del nuovo ristorante è il famoso architetto Jonas Lindvall, originario di Malmö. La cucina del Bloom si ispira a quella classica francese, combinata alla produzione europea più raffinata. Salt & Brygga al Västra Hamnen con vista sul famoso ponte Öresundsbron, ha scelto un’impostazione ecologica, a partire dall’arredamento fino al cibo. Salt & Brygga è inoltre l’unico ristorante certificato Slow Food in Svezia. Ulteriori informazioni su: www. Culinaryskane. Com www. Malmo. Se I sapori della Svezia Occidentale Grazie al progetto Västsvensk Mersmak, Sapore di Svezia Occidentale, in questi ultimi anni la zona attorno a Göteborg è stata promossa come destinazione gastronomica. Il progetto è volto a stimolare sotto vari aspetti la cultura dei cibi genuini dell’area Occidentale della Svezia, e a rendere questa cultura più accessibile ai visitatori. Pesce fresco e frutti di mare rimangono in menù durante tutto l’arco dell’anno. Ad oggi ci sono 30 ristoranti ad avere la certificazione del Sapore di Svezia Occidentale. Alcuni esempi: Salt och Sill – situato sulla piccola isola di Klädesholmen a nord di Göteborg, con splendido servizio all’aperto sul molo; specialità: diversi tipi di aringa marinata, pesce e crostacei. Håveruds Kök – a Håverud nel Dalsland, a nord est di Göteborg, presso il Canale Dalslands Kanal, cucina tipica della zona: tra le altre cose luccioperca e persico del grande lago Vänern, capriolo, moltissime bacche e funghi in gran quantità. Sealodge – a Smögen, famosa località balneare lungo la costa a nord di Göteborg, che serve cibo raffinato, molto pesce, crostacei. Göteborg nella scorsa decade è passata dall’anonimato più completo a essere considerata una delle destinazioni culinarie più emozionanti del Nord Europa. Dei cuochi di spicco incoronati Cuochi dell’Anno in Svezia negli ultimi dieci anni, ben sette sono originari di Göteborg. Göteborg ormai può vantare ben quattro ristoranti insigniti delle stelle Michelin. Alcuni ristoranti da non perdere: Sjömagasinet - una stella nella Guida Michelin, uno dei ristoranti più rinomati della Svezia, grazie al cuoco Leif Mannerström. Le specialità della casa sono pesce e crostacei. Magnifica posizione in riva al mare. Fond – pure una stella Michelin, cucina svedese classica di altissima qualità, rielaborata in maniera originale dal cuoco Stefan Karlsson, uno dei più famosi di tutta la Svezia. Locale dal design molto trendy. Wasa Allé – Influssi sia dalla cucina casalinga svedese che dalle pietanze di origine latina e asiatica. L’arredamento è moderno e un tocco in stile anni Sessanta e Settanta. Ulteriori informazioni su: www. Goteborg. Com Anche in Lapponia si mangia bene La regione Norrbotten Lapponia e la Camera di Commercio del Norrbotten hanno avviato una collaborazione su un progetto legato al cibo per elevare la qualità delle esperienze gastronomiche per tutti coloro che visitano la Lapponia Svedese. Per ora hanno aderito all’iniziativa una decina di ristoranti, piccoli e grandi, e il comune denominatore è costituito dall’impegno, già dimostrato in precedenza dai partecipanti, ad usare materie prime locali. Il fattore importante è che a prendere parte al progetto c’è anche il comparto dei produttori. Una selezione di materie prime tipiche della cucina del Norrland/della Lapponia: “Löjrom”, un caviale di un sapore unico che si trova solamente nella Lapponia svedese; renna, salmone, lavarello, alce, pernice, gallo cedrone e “hjortron”, i lamponi gialli (artici) che crescono solo al centronord della Svezia. C’è infine il suovas, cioè la bistecca di renna affumicata e salata che è l’unica specialità svedese riconosciuta da Slowfood .  
   
   
TUTTI I SEGRETI PER DIVENTARE UNO CHEF ESPERTO CON MSC LIRICA  
 
Volete diventare chef d’eccezione? Volate ai Caraibi e attraversate l’Oceano! Non è uno scherzo! Vi presentiamo la crociera enogastronomica di Msc Crociere. A bordo di Msc Lirica vi proponiamo 18 giorni per navigare da un continente all’altro e per scoprire tutti i segreti della cucina internazionale. I fornelli per voi non nasconderanno più insidie una volta sbarcati: ricette internazionali, manicaretti gustosi, dolci sensazionali…non vi perderete nulla grazie al programma speciale di questa crociera dall’itinerario fiabesco e dai retroscena ancor più favolosi. Del resto gli italiani sono i migliori maestri nell’arte della buona tavola e la crociera enogastonomica di Msc Lirica sarà, quindi, un viaggio all’insegna dei sapori del mondo, alla scoperta di innumerevoli vini pregiati e realtà locali e delle più significative tradizioni culinarie di ogni angolo del mondo. Un vero viaggio nell’ universo delle pietanze internazionali che vi lascerà …l’acquolina in bocca! Msc Lirica partirà il prossimo 29 aprile da Fort Lauderdale verso San Juan in Portorico, farà scalo, poi, a Charlotte Amalie, sull’isola di St. Thomas, prima di attraversare l’Atlantico. I giorni di navigazione transoceanica saranno ideali per dedicarvi alle attività tematiche di bordo: corsi di cucina, degustazioni, approfondimenti, competizioni tra “corsisti”, quiz tematici, esibizioni di chef e tutte le indicazioni per un perfetto galateo a tavola. Nulla sarà lasciato al caso ed ogni particolare verrà curato nel minimo dettaglio. Inoltre, ogni sera a cena si potranno assaggiare le più succulente specialità regionali italiane ed internazionali, per una panoramica del gusto e del sapore a 360°. Il 9 maggio si approderà, quindi, a Funchal (Isola di Madeira) e di seguito a Vigo in Spagna, per poi risalire verso Le Havre, Dover e Amsterdam, prima di arrivare ad Amburgo il 16 maggio 2007. E allora non resta che mettere nel vostro bagaglio il mattarello e il forchettone e partire a bordo di Msc Lirica e diventare chef d’eccezione grazie alla più “deliziosa” crociera che Msc Crociere vi possa offrire. .  
   
   
UNWIND… A WESTIN EVENING RITUALSM, PER ESALTARE E FAR CONOSCERE SAPORI E PROFUMI TIPICI DELLE LOCALITÀ CHE OSPITANO I SUOI ALBERGHI  
 
Westin Hotels & Resorts ha lanciato una nuova speciale iniziativa per coinvolgere i suoi ospiti, Unwind… A Westin Evening Ritualsm, per esaltare e far conoscere sapori e profumi tipici delle località che ospitano i suoi alberghi. Imparare a preparare il miglior Bellini a Venezia, o scoprire le curiosità legate al mondo del Whisky in Scozia e le tecniche per emulsionare un guacamole alla perfezione a Tucson, ognuno dei 129 Hotel Westin nel mondo ha selezionato accuratamente le esperienze da offrire per tutto il mese prossimo. Pensato per dare nuova energia agli alberghi, il concetto degli eventi Unwind di Westin trasforma ogni lobby in un luogo di aggregazione, incoraggiando gli ospiti a socializzare combattendo il senso di solitudine che spesso affligge chi viaggia solo. Uno studio recente condotto da Westin Hotels & Resorts, ha infatti scoperto che circa il 34% dei viaggiatori abituali spesso soffre di solitudine. Le esperienze Unwind Di seguito solo alcune fra le varie proposte degli alberghi Westin nel mondo: Lezioni per imparare a miscelare un ottimo Bellini, accompagnate da esempi di tipica cucina italiana, al Westin Excelsior del Lido di Venezia. Speciali incontri dedicati alle tapas ricchi di informazioni sulle regioni vitivinicole spagnole e abbinati a degustazione di vini, al Westin La Quinta Golf Resort, in Spagna. Istruzioni per la preparazione di un ottimo guacamole, al Westin La Paloma Resort e Spa a Tucson, Arizona “Trasformando le lobby in un luogo dove I nostri ospiti possono vivere esperienze sociali e sensoriali, Westin spera ti arricchire i loro soggiorni dando anche l’opportunità di imparare cose nuove da potere conservare come ricordi una volta tornati a casa” dice Sue Brush, Senior Vice President di Westin Hotels & Resorts. “Crediamo fermamente che garantire ai nostri ospiti un luogo per rilassarsi alla fine della loro giornata, un luogo dove ritemprarsi e magari conoscere nuove persone, sia il modo migliore per offrire un servizio eccellente. ” .  
   
   
E’ DELLA FRANCIACORTA IL MIGLIOR SITO ITALIANO DELLE STRADE DEL VINO  
 
E’ stato assegnato al sito Internet della Strada del Franciacorta (www. Stradadelfranciacorta. It) il primo posto nella classifica dei 10 migliori siti delle Strade del vino italiane, stilata da Città del Vino e Censis servizi. Si tratta di un vero portale del territorio in tre lingue, dai contenuti completi e variegati, distinti per aree tematiche e soprattutto costantemente aggiornato dalla Strada con news, eventi, manifestazioni, mostre e curiosità riguardanti la Franciacorta e gli associati. La Strada del Franciacorta, in undicesima posizione nel precedente rating del 2004 con una versione precedente del sito, sale la vetta della “top ten” dei siti italiani di enoturismo per le caratteristiche tecniche del portale, i servizi online offerti, il grado di informazioni dedicate al territorio, quelle sulla filiera del vino, sui prodotti gastronomici e sui servizi turistici disponibili. “Un successo che ci ripaga degli investimenti fatti per studiare non solo la grafica ma soprattutto i contenuti di questo ormai indispensabile strumento promozionale” – afferma Giovanna Sveva Ricci Curbastro, Presidente della Strada del Franciacorta. – “Questo riconoscimento ci spinge a continuare nella nostra intensa attività promozionale sulla strada della qualità e dell’integrazione tra i diversi attori del territorio. Abbiamo, ad esempio, fatto in modo che ciascun associato, dai Comuni alle aziende private, possa inserire le proprie novità e manifestazioni nella pagina dedicata”. Dal sito Internet della Strada del Franciacorta è, inoltre, possibile prenotare per il noleggio un kit di Metafacile, la guida virtuale del territorio su computer palmare dotato di sistema di navigazione satellitare, disponibile da circa 1 anno per i turisti gourmet della Franciacorta. Tra i primi 10 portali di enoturismo 3 sono della Lombardia, 2 di Emilia Romagna, Lazio e Toscana e 1 della Sicilia. Dopo il passaparola, come evidenzia il V Rapporto Città del Vino/censis sull’Enoturismo Italiano, è Internet il mezzo privilegiato che risponde meglio al “fai da te” del turismo enogastronomico. Si impone infatti la tendenza a organizzare il viaggio in autonomia e a personalizzare l’itinerario. Nella composizione del “paniere” di acquisti (visite, ristorazione, soggiorno, prodotti, servizi, cultura, etc) cresce rapidamente la tendenza allo “spacchettamento”, cioè a sciogliere ogni eventuale proposta di acquisto chiusa nelle sue componenti elementari e a ricomporre – a propria discrezione – un personale bouquet di acquisti. Www. Stradadelfranciacorta. It; associazione@stradadelfranciacorta. It .  
   
   
SETTIMANE ALTOATESINE DELLA STRADA DEL VINO DAL 3 AL 19 MAGGIO 2007  
 
Un evento eccezionale: per ben due settimane i 15 comuni vitivinicoli della Strada del Vino dell’Alto Adige diventano per la prima volta teatro di una serie di appuntamenti imperdibili e di alto livello sul vino e su tutte le sue declinazioni. Le Settimane Altoatesine della Strada del Vino offrono un’inedita opportunità: quella di scoprire insoliti accostamenti tra vino, arte, moda, storia, territori, rarità delle migliori annate e, allo stesso tempo, di avventurarsi alla scoperta delle bellezze naturali, architettoniche e gastronomiche della Strada del Vino più antica d’Italia e delle sue splendide località: Nalles, Andriano, Terlano, Bolzano, Appiano, Caldaro, Termeno, Cortaccia, Magrè, Cortina, Salorno, Egna, Ora, Montagna, Vadena. Le Settimane Altoatesine della Strada del Vino – 2007 prendono avvio con l’apertura della storica Mostra dei Vini di Bolzano. Il programma prosegue ricco di proposte attraenti per gli esperti come per i semplici appassionati, per un’esperienza culturale e ludica allo stesso tempo. La Cavalcata del Vino, la colazione dello spumante, wine & fashion, degustazioni comparate di Lagrein, Caldaro in abito bianco, incontri al vertice tra Gewürztraminer e Brunello di Montalcino, giuria internazionale per l’evento unico in Italia in onore del Pinot Nero, lo “Scoprivino“, seminari, degustazioni, mostre fotografiche, conferenze, ricette culinarie. Le settimane si concludono con la speciale Notte delle Cantine: 40 cantine aperte fino a tarda ora con confortevoli servizi navetta per i trasferimenti. .  
   
   
“BERE IL TERRITORIO”: TUTTI I VINCITORI IL CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE PROMOSSO DA GO WINE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI GIOVANI DA OGNI PARTE D’ITALIA  
 
Si svolgerà ad Alba Sabato 10 marzo alle ore 10. 30, nella prestigiosa sede della sala storica del Teatro Sociale G. Busca, la Cerimonia Finale della Vi Edizione di “Bere il Territorio”, il Concorso Letterario Nazionale promosso da Go Wine che invita i giovani a raccontare il loro rapporto con il vino. Secondo uno schema ormai collaudato, giovani di ogni parte di Italia hanno partecipato inviando gli elaborati, esaminati dai componenti della giuria del Concorso. Vincitori della sezione generale del Concorso sono Sara Beinat di Valvasone (Pn), con il racconto dal titolo “Bacco, tabacco e venere”, e Alberto Abbà di Verzuolo (Cn) con il racconto “Senza titolo”. Il premio della sezione speciale dedicata agli studenti degli istituti alberghieri sarà assegnato al racconto scritto da Annika De Biaggi dal titolo “Vino, sapore e tradizione”dell’Istituto Professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione “Orio Vergani” di Ferrara. Ad una giovane autrice sarda andrà il premio per la sezione speciale degli istituti agrari: si tratta di Luana Sanna con il racconto “Il vecchio del Mandrolisi” studentessa presso l’Istituto Professionale Statale per l’Agricoltura e l’Ambiente “Don Deodato Meloni” di Oristano. Entrambi gli autori della sezione generale riceveranno un premio di 800,00 euro, ai vincitori delle sezioni speciali andrà un riconoscimento di 750,00 euro. Il premio speciale dedicato alla viticoltura eroica e promosso d’inteso con Il Cervim (Centro di Ricerche, Studi e Valorizzazione per la Viticoltura di Montagna) va a un giovane scrittore ligure, Davide Pico di Imperia, con il racconto: “Il clinto”; . I giovani vincitori si incontreranno in Teatro con lo scrittore Lorenzo Mondo e il cantautore Gianmaria Testa, entrambi vincitori del Premio de “Il Maestro di Bere il Territorio” di questa edizione. Sostengono questo progetto culturale il Cervim (Centro Ricerche per la Viticoltura di Montagna), la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, l’azienda Fimer, la fonte Terme Vallechiara ed un Comitato Sostenitore di oltre 12 aziende vinicole italiane. La giuria di Bere Il Territorio Magda Antonioli Corigliano(università Bocconi, Milano) – Giorgio Barberi Squarotti (Università degli Studi, Torino) – Gianluigi Beccaria (Presidente dell’Associazione Storici della Lingua Italiana) – Gigi Brozzoni (Direttore Seminario Veronelli) – Vanni Cornero (giornalista de La Stampa) – Alessandro Ghini (Casa Editrice Le Monnier, Firenze) – Paolo Marchi (giornalista de Il Giornale) –-François Stevenin (Presidente Cervim) – Massimo Corrado (Associazione Go Wine), Massimo Zanichelli (giornalista) – segreteria del premio: Walter Boggione (Università degli Studi, Torino) e Bruno Quaranta (giornalista de La Stampa – Tuttolibri). Il Comitato Sostenitore: Antonio Caggiano – Taurasi (Av) - Bisol Desiderio E Figli – Valdobbiadene (Tv) – Cantina Tollo – Tollo (Ch) – D’antiche Terre – Manocalzati (Av) Dezzani F. Lli – Cocconato (At) – Antica Distilleria Sibona – Piobesi d’Alba (Cn) Fontanafredda – Serralunga d’Alba (Cn) - Gianni Gagliardo – La Morra (Cn) - Gostolai - Di Arcadu Giov. Antonio – Oliena (Nu) - Trabucchi – Illasi (Vr) Vietti – Castiglione Falletto (Cn) - Vini Rudini’ – Pachino (Sr) .