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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 07 Marzo 2007 |
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L’IT RIPRENDE A CRESCERE, MA IL DIVARIO CON IL TREND INTERNAZIONALE RIMANE TROPPO AMPIO L’INDUSTRIA ITALIANA FANALINO DI CODA EUROPEO NELLE VENDITE ON-LINE. LUCARELLI: OCCORRONO MASSICCI INVESTIMENTI NELL’IT PER INNOVARE E SOSTENERE LA CRESCITA DEL MADE IN ITALY. |
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Milano, 7 marzo 2007- Una buona notizia: l’informatica italiana ha ripreso a crescere e accelera il ritmo, mettendo a segno un discreto + 1,6% nel 2006, a fronte del timido 0,9% del 2005 e del segno negativo, - 0,4%, dell’anno precedente; allo stesso tempo il mercato dei consumer è aumentato dell’8. 8% nel 2006. Una cattiva notizia: il divario con i trend di crescita internazionali resta troppo ampio, così come rimane profondo il gap nella capacità di produzione di nuove tecnologie e se non interverranno fattori in grado di imprimere una decisiva sterzata, l’Italia è destinata a diventare sempre più un paese di consumatori di innovazione tecnologica generata altrove. “Per l’industria italiana ciò significa comprare tecnologie spesso poco personalizzate al soddisfacimento delle sue peculiarità, rimanendo esposta a crescenti difficoltà nella competizione mondiale. Per innovare e sostenere l’espansione del Made in Italy bisogna, perciò, innovare l’informatica italiana. Occorre, cioè, tornare a investire in modo massiccio nel settore dell’It, scommettendo sulla sua capacità di generare nuove applicazioni e servizi informatici mirati a innovare la struttura produttiva nazionale, costituita prevalentemente da piccole e medie imprese. Una scommessa che l’informatica italiana ha tutte le carte per vincere”. E’ questo, in sintesi, il messaggio lanciato oggi a Milano da Ennio Lucarelli, presidente di Aitech-assinform, nel divulgare l’anteprima dei dati del Rapporto Assinform 2007 sull’andamento del settore dell’Information & Communication Technology nell’anno 2006. “La ripresa del nostro settore informatico – ha affermato Lucarelli - è un segnale certamente positivo che non va assolutamente sottovalutato nell’attuale fase di crescita dell’economia italiana, soprattutto perché proviene da un risveglio di attenzione verso l’innovazione da parte delle imprese. Ma, esaminato nel contesto di un ciclo mondiale che punta sull’Information Technology come al fattore di accelerazione della crescita economica e della competitività di prodotti e servizi, va riconosciuto che il circolo virtuoso generato dall’innovazione tecnologica in Italia fa ancora troppa fatica a decollare. Ci troviamo, in realtà, in un quadro di marginalità nei processi internazionali di produzione dell’innovazione tecnologica che dovrebbe creare serio allarme nei nostri governanti e indurli a varare una politica di grande impatto per imprimere in tempi brevi un’inversione di tendenza ”. A livello mondiale i numeri parlano chiaro: l’attuale fase di espansione dell’economia è alimentata da investimenti sempre più massicci nell’It, impiegati per rafforzare le capacità competitive dei sistemi industriali, realizzare i servizi innovativi che dovranno ridisegnare la società basata sulla conoscenza, modernizzare gli apparati pubblici. Nel 2005, l’incremento del Pil mondiale, pari a 4,9%, è stato superato dal 5,4% globale registrato dall’It; nel 2006 a fronte di un Pil cresciuto del 5,1% l’It mondiale è cresciuta alla velocità del 6,1% annuo. Sempre nel 2006, in Usa l’It è cresciuto del 5,7%, in Europa la crescita media è stata del 3,9%, con punte del 6,8%, come nel caso della Spagna. In questo contesto, i dati italiani mettono in mostra difficoltà, piuttosto che processi di sviluppo: nel 2005 il settore informatico nazionale ha registrato un incremento dello 0,9% a fronte di un Pil quasi fermo (0,1%), nel 2006 siamo a +1,6% per l’It con un Pil cresciuto dell’1,9%. “Di fronte ai grandi numeri degli investimenti in innovazione informatica che stanno trasformando il mondo – ha sottolineato il Presidente di Aitech-assinform- è chiaro come il ritmo faticoso con cui cresce il settore nazionale dell’Ict sia assolutamente insufficiente a sostenere la nostra economia nella competizione internazionale”. Un esempio significativo: nel commercio on line, vera e propria frontiera dell’innovazione tecnologica, l’Italia risulta al penultimo fra i paesi dell’Europa a 25, subito dopo Cipro e prima della Lettonia. “Dove si trovano le cause di questa arretratezza – si è chiesto Lucarelli – in una obsolescenza strutturale, ovvero nell’assenza di domanda innovativa, o nella mancanza di valide soluzioni tecnologiche, ovvero in un’offerta insufficiente? Noi pensiamo che il problema vada cercato in un Paese che non ha creduto nella sua capacità di produrre innovazione, che ha rinunciato a investire nell’informatica e quindi é in continuo ritardo”. “Oggi i nostri investimenti nell’ innovazione informatica - ha continuato il presidente di Aitech-assinform - sono limitati all’impegno estremamente difficoltoso di poche imprese. Il ruolo di traino della domanda è molto condizionato dal blocco di quella pubblica che è ripiegata su se stessa, in un circolo assai poco virtuoso ristretto al binomio stato-cliente e fornitore di se stesso”. Come uscirne? Secondo Ennio Lucarelli, lo sviluppo dell’It va perseguito attraverso il varo di un progetto strategico nazionale per l’informatica, finalizzato a sviluppare l’offerta di nuove tecnologie per l’innovazione industriale, l’efficienza delle attività dei servizi, la crescita delle Pmi, la modernizzazione della Pa. “In Italia esistono cervelli, competenze professionali e capacità imprenditoriali per seguire questa strada, ma” - ha concluso il presidente di Aitech-assinfom – “l’innovazione tecnologica è un settore altamente competitivo che per svilupparsi ha bisogno di lavorare in un ambiente di forte concorrenza e libertà d’impresa: senza una decisa politica di liberalizzazioni e privatizzazioni delle attività tecnologiche non si va da nessuna parte. La domanda pubblica deve essere qualificata e messa sul mercato per assumere un ruolo propulsivo dell’offerta. E, una volta per tutte, va abbandonato il modello pubblico autoreferenziale che si alimenta di segmenti di mercato protetti”. Il dettaglio dei dati Informatica +1,6% “Il mercato italiano dell’informatica ha raggiunto i 19. 804 milioni di euro in crescita dell’1,6% sull’anno prima, consolidando una tendenza al recupero che a fine 2005 risultava ancora timida (+0,9%)” - ha dichiarato Giancarlo Capitani Amministratore Delegato Netconsulting, la società di ricerca che collabora con Aitech-assinform al monitoraggio del mercato Ict . - E’ una performance ancora al di sotto dei trend riscontrabili in Europa (+3,7%) e negli Stati Uniti (+5,8%), ma che si innesta in una fase congiunturale nuova perchè ha basi più solide fondate su una ripresa del mercato moderata, ma comunque diffusa in tutto il sistema produttivo, che chiede di essere sostenuta”. Nel 2006 il contributo delle famiglie è stato ancora importante e in netta crescita, ma si sono mosse le imprese. I tassi di crescita, pur contenuti sono stati positivi in tutti le classi dimensionali e hanno giocato sul grosso del mercato. Sono infatti cresciuti sia gli investimenti It delle grandi imprese (10. 696 milioni, +1,3%, contro il +0,9% del 2005), delle medie (4. 678 milioni, +1,8%, in linea con l’anno prima) e anche delle piccole (3. 475 milioni + 0,3%, da raffrontare però con il calo dell’1,4% del 2005). Lo spaccato della domanda per settori produttivi, mostra il ruolo trainante delle imprese del comparto media e telecomunicazioni e della distribuzione e dei serviziì, che si collocano rispettivamente al terzo e al quarto posto per entità di investimenti It, dopo le banche e l’industria. La P. A Centrale, con una domanda individua il comparto con la dinamica più negativa. Per quanto riguarda l’offerta, la dinamica più favorevole è ancora quella dell’hardware (sistemi, stampanti e periferiche) con vendite pari a 5. 473 milioni, in crescita del 3,7%. A questo andamento a contribuito la buona performance dei Pc che con 4. 979. 000 unità vendute è cresciuta in volumi del 15,2% e in valore del 7,2%. In ripresa anche se moderata è risultata la componente più importante ai fini dell’innovazione e dell’attività delle imprese nazionali, quella del software e dei servizi, risultata pari a 13. 481 milioni e cresciuta dell’1,1% (contro lo 0,4% dell’anno prima), mentre quella dei servizi di assistenza tecnica ha proseguito nel suo trend di declino fisiologico (850 milioni, -3,7%), senza influire sulle performance del settore. Fra gli altri elementi di rilievo, quelli riguardanti i Pc, il software e servizi. Nel caso dei Pc, è interessante rilevare come le vendite di portatili (2540. 000 unità) abbiano superato quelle dei desktop (2. 255. 000) anche sommando a essi i pc server (184. 000); come gli acquisti delle famiglie abbiano raggiunto il 32,3% del mercato; e infine, e come il parco di Pc installati in Italia (imprese e famiglie) abbia raggiunto i 24,7 milioni di unità. Nel caso del software tutti i comparti sono risultati in crescita: software di sistema, +2,3%; middleware, +5,5% e software applicativo, +1,7%. Sul fronte applicativo la componente più dinamica (+13,1%), anche se non la più “pesante” è risultata quella per la sicurezza, che concorre a individuare un comparto che con hardware e servizi pesa per quasi 650 milioni (+10. 9%). Nel caso dei servizi (+0,4%), le dinamiche relativamente più vivaci sono risultate quelle dei servizi in outsourcing (+2,4%), e dell’integrazione dei sistemi e della consulenza, entrambe in crescita dell’1,2%. Telecomunicazioni +2,1% “Il comparto delle telecomunicazioni (apparati, terminali e servizi per reti fisse e mobili) ha generato in Italia, nel corso del 2006, un business di 44. 040 milioni di euro, in aumento del 2,1% sul 2005”, ha commentato Giancarlo Capitani. “Rispetto all’anno precedente, quando l’incremento era risultato del 3% è stato registrato un lieve rallentamento della crescita, che disallinea il nostro paese rispetto alla più sostenuta crescita europea (+3,7%). E’ un rallentamento che deve indurci a riflettere ed agire, ma che non è da leggere in chiave troppo severa. - ha aggiunto Capitani – Ci sono infatti anche dinamiche molto positive, come la buona progressione dei servizi a maggior valore aggiunto, la persistente dinamicità dei servizi su rete mobile e della buona tenuta del mercato dei sistemi e dei terminali (telefonini compresi)”. Più in particolare, le telecomunicazioni mobili hanno generato una domanda complessiva (infrastrutture, apparati, terminali e servizi) di 23. 642 milioni di euro, in crescita del 4. 5% (+3,6% nel 2005); le fisse sono scese di poco a 20. 398 milioni (-0,4%). Le linee mobili sono ancora cresciute, risultando ben 81,9 milioni (+13,4%), soprattutto per effetto di formule a scheda incorporate nelle promozioni di nuovi cellulari, anche se poi risulta ancora in aumento (+1,1%) il numero degli utenti attivi che ha oramai raggiunto la sorprendente soglia dei 44,9 milioni. L’incremento del parco utenti si combina poi con un incremento del traffico unitario del 5,1% (fra voce, Sms, Mms e altri servizi a valore aggiunto, che oramai pesano in valore per quasi un quarto dei servizi mobili) nella performance complessiva della componente di servizio del “mobile”, pari 18. 040 milioni (+ 5. 1 %) Sul fronte delle telecomunicazioni fisse sono risultate in calo le componenti più mature - voce (9. 490 milioni, -4,6%) e trasmissione dati (1330, milioni, - 3,6%)- mentre sono cresciute le componenti legate ai servizi a valore aggiunto (2. 920, +6,4%) e alle connessioni Internet (2570 milioni, +7,5%). Quanto a queste ultime, è positivo l’incremento del numero di accessi ad alta velocità, con il raggiungimento di 8,2 milioni d’accessi in modalità xDsl (+26,5%) e di 324 mila su fibra ottica (+8%). Infine, e ancora per le telecomunicazioni, l’ultima notazione riguarda il peso delle famiglie sul complesso della domanda, che a differenza dell’informatica ed escludendo la componente infrastrutturale, risulta prevalente, ma con una dinamica lievemente ridotta rispetto al 2005. Le famiglie hanno infatti espresso una domanda complessiva di servizi e apparecchiature pari a 24. 705 milioni, in crescita del 3. 6%, contro una domanda delle imprese pari a 14720 milioni (+1,4%), confermando i trend degli ultimi anni. . |
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FASTWEB, SERVIZI PREMIUM: INFORMAZIONE DI GARANZIA PER SILVIO SCAGLIA |
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Milano, 7 Marzo 2007 - In merito al noto procedimento avviato dalla Procura di Roma in ordine ad alcuni gestori di servizi premium e di accesso a contenuti Internet a pagamento che si sono avvalsi di operatori telefonici italiani tra i quali Fastweb la Società comunica che il Presidente Silvio Scaglia è stato invitato, con contestuale informazione di garanzia, a essere sentito in merito al suddetto procedimento. Come già comunicato al mercato lo scorso 19 febbraio in seguito all’analisi dei pareri rilasciati da autorevoli consulenti amministrativi e fiscali indipendenti che hanno condotto dettagliate e approfondite verifiche su tutti gli aspetti contabili, contrattuali e materiali delle transazioni in questione, Fastweb ribadisce l’assoluta correttezza del proprio operato e la fiducia nella magistratura per una pronta conclusione dell’indagine. . |
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AL CENTRO MICROSOFT RESEARCH – UNIVERSITÀ DI TRENTO UNA GRANDE UNITÀ DI CALCOLO PER LA BIOINFORMATICA |
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Trento, 7 marzo 2007 - Un grande centro di calcolo per lo studio dei sistemi biologici, sarà installato nella sede del Centro Microsoft Research - Università di Trento. L’operazione sarà cofinanziata direttamente dalla “casa madre” del colosso informatico americano attraverso la Technical Computing Initiative guidata dal Corporate Vice President Tony Hey. Oggi una delegazione composta dall´assessore alla programmazione, ricerca e innovazione della Provincia autonoma di Trento Gianluca Salvatori, dal rettore dell´Università di Trento Davide Bassi e dal direttore amministrativo del centro Microsoft di Trento Elisabetta Nones, ha reso operativo l’accordo nell’ambito della prestigiosa Techfest - evento annuale di presentazione delle nuove tecnologie sviluppate da Microsoft Research - nel campus di Redmond, Washington, 13 miglia a nord di Seattle, dove la società fondata da Bill Gates e Paul Allen nel 1975 ha la sua sede centrale. Nei prossimi mesi verrà dunque installato in Trentino un grande cluster di computer per il calcolo parallelo, utilizzato prevalentemente per la simulazione di sistemi biologici complessi; composto da 192 nodi di elaborazione, esso diventerà un punto di riferimento per l’intera comunità scientifica. Il risultato raggiunto oggi a Seattle premia al tempo stesso l’iniziativa di un ente locale, la Provincia autonoma di Trento, che negli ultimi anni ha realizzato forti investimenti nel settore, e la capacità dell’Università di Trento di posizionarsi stabilmente ai primi posti nelle classifiche specializzate per la qualità della ricerca, dell’insegnamento e dei servizi offerti agli studenti, oltre che per la sua proiezione internazionale. Ma l’accordo è un segnale confortante per l’intero sistema della ricerca italiano; un sistema penalizzato, com’è noto, dalla cronica inadeguatezza di investimenti pubblici e privati pur racchiudendo al suo interno, oggi come in passato, anche diversi attori di eccellenza, in grado di confrontarsi con le più importanti realtà scientifico-tecnologiche mondiali. Lo stesso arrivo di Microsoft a Povo, nella collina sopra Trento, poco più di due anni fa, è stato favorito solo in parte dalle risorse che la Provincia di Trento - la quale amministra assieme al vicino Alto Adige una delle più ampie autonomie territoriali d’Europa – da tempo destina al settore della ricerca e dell’innovazione; a fare la differenza, come sottolineato dallo stesso Bill Gates al momento della sottoscrizione dell’intesa, era stata anche la valutazione delle competenze scientifiche accumulate nel corso degli ultimi 20-25 anni dai diversi soggetti presenti sul territorio. Fra questi, appunto, l’Università degli studi di Trento, nel cui Dipartimento di Informatica e Telecomunicazioni insegna il vero artefice dell’alleanza con il colosso di Seattle, il professor Corrado Priami, attuale presidente del Centro Microsoft trentino. Fisicamente queste realtà distano poche centinaia di metri una dall’altra, disponendosi attorno ad un piccolo borgo alle porte del capoluogo che ha mantenuto inalterati i suoi tratti tipicamente alpini. Senza clamore, come s’usa in questa parte d’Italia già un po’ in odore d’Austria, esse collaborano da tempo con partners scientifici di primaria importanza, dal Cern al Mit, dal Dfki a Microsoft e a molti altri. Senza dimenticare, naturalmente, il panorama nazionale: con il nuovo cluster il Centro Microsoft Research – Università di Trento ben si posiziona per un’alleanza scientifica tra le regioni del Nord Italia – Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte, Lombardia e Provincia autonoma di Bolzano – che si va delineando proprio in questi mesi e alla quale sta lavorando l’assessorato alla ricerca della Provincia autonoma di Trento. “L’obiettivo di fondo – spiega l’assessore Salvatori – è la creazione di una piattaforma sulle biotecnologie che per la parte informatica farà perno sul Trentino, a cui vengono affidate le funzioni di biocomputing a supporto di una rete più vasta di centri di ricerca. Il cluster di pc del Centro di Trento costituirà quindi lo snodo informatico di una rete di laboratori biologici nei quali prenderanno forma anche le applicazioni medico-sanitarie che è lecito attendersi da queste ricerche. Il Trentino potrà aggiungere di suo le competenze nel settore delle tecnologie ‘verdi’ e del genoma sviluppate all’Istituto agrario di San Michele all’Adige-fondazione Mach. ” Dell’importanza del Centro Microsoft Research - Università di Trento si è accorto anche il ministro dell’Università e della Ricerca Fabio Mussi che, in una sua recente visita al Centro, ha ipotizzato possa diventare il punto di riferimento per la creazione di una rete di istituti di ricerca (sei o sette quelli ipotizzati) a livello mondiale, con il supporto del Governo italiano. Il centro di calcolo che verrà impiantato in Trentino nei prossimi mesi potrà essere anche utilizzato, previa convenzione, da altri soggetti che necessitano di una potenza di elaborazione dati di questo genere. “Già molte realtà ci hanno chiesto di poter accedere al sistema – spiega Priami – il che dimostra che questa operazione viene a colmare un vuoto avvertito dall’intera comunità scientifica. ” L’utilità del cluster viene confermata anche dal Rettore dell’Università di Trento Davide Bassi, che aggiunge: “Le numerose attività scientifiche del nostro ateneo non potranno che beneficiare di questa struttura, rafforzando la già buonissima reputazione a livello internazionale della nostra ricerca. ” Soddisfazione è stata espressa oggi nel campus della Microsoft anche dal Corporate Vice President for Technical Computing Tony Hey: “Sono particolarmente lieto di contribuire all’infrastruttura di calcolo del Centro di ricerca congiunto Microsoft Research - Università di Trento con un intervento del mio gruppo responsabile per il calcolo tecnico e scientifico. Questo contributo s’inquadra nei piani di collaborazione scientifica tra Microsoft e il mondo della ricerca in Italia e nel resto del mondo. Ci aspettiamo un grosso ritorno in termini di nuovi metodi di calcolo applicati alla biologia dei sistemi. ” Umberto Paolucci, Vice President di Microsoft Corporation commenta: “La possibilità di mettere a disposizione del Centro di Trento un’unità di calcolo di questa rilevanza consentirà di valorizzare sempre di più le attività scientifiche del nostro Paese nel campo della computational biology”. . |
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"NUOVE TECNOLOGIE AL SERVIZIO DEI RAPPORTI CON IL CITTADINO, UNA NOSTRA PRIORITÀ" TRASPARENZA E SEMPLIFICAZIONE, INTESA CON LE 10 PREFETTURE |
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Firenze, 7 marzo 2007 - Un nuovo sostanziale passo avanti sulla strada della semplificazione amministrativa, della trasparenza e della sburocratizzazione dei rapporti tra gli uffici pubblici e i cittadini. E´ questo il senso del protocollo di intesa che, primo del genere in Italia, ieri mattina è stato siglato dalla Regione Toscana, rappresentata dal vicepresidente Federico Gelli, e dalle dieci prefetture toscane. "Un accordo - spiega il vicepresidente - che consente di avviare un percorso di collaborazione sul piano dell´innovazione, della diffusione delle nuove tecnologie e della qualità dei servizi, con ricadute che non riguarderanno solo gli addetti ai lavori". Sulla base dell´intesa firmata questa mattina, l´infrastruttura telematica regionale sarà integrata in modo che anche le prefetture possano utilizzarla, premessa per la condivisione di informazioni e di esperienze tra le amministrazioni periferiche dello Stato e tra queste e la pubblica amministrazione locale. Regione e prefetture si impegnano a collaborare per favorire la realizzazione di iniziative di innovazione e semplificazione a favore di cittadini e di imprese, anche a carattere sperimentale. Le prefetture, in particolare, favoriranno il necessario coordinamento con le amministrazioni periferiche dello Stato. Novità anche dal punto di vista degli Uffici relazioni con il pubblico. Le prefetture che ancora non hanno aderito alla rete regionale degli Urp si impegnano a sottoscrivere l´apposita convenzione entro due mesi. "Questa intesa, che apre nuovi scenari di collaborazione con le amministrazioni statali, ci permette di sistemare un tassello che ancora mancava - spiega ancora Gelli - Tutto questo nell´obiettivo comune del miglioramento della pubblica amministrazione toscana nel suo complesso. In questi anni abbiamo registrato indubbi miglioramenti nei servizi e nelle relazioni, ma la situazione si presenta ancora a macchie di leopardo, con significativi margini di ulteriore crescita per quanto riguarda, per esempio, la copertura dei servizi, i tempi dei procedimenti, l´informatizzazione dei rapporti. A tutto questo abbiamo deciso di destinare una fetta significativa delle risorse regionali e comunitarie, in tutto almeno 48 milioni di euro, previste nei progetti integrati del nuovo Prs dedicati alla sviluppo della società dell´informazione e dell´e-government, nonché alla promozione dell´efficienza e della semplificazione". "Un impegno doveroso - conclude Gelli - perché non è possibile che, solo per fare un esempio, per avviare un´impresa in Italia ci vogliano in media oltre due mesi di tempo, per la precisione 64 giorni, e circa 70 adempimenti amministrativi, tra domande, autorizzazioni, ecc. Mentre nel resto dell´Europa, come in Inghilterra od in Danimarca, nel giro di una settimana si può avviare un´attività economica. Anzi meno, perché in Danimarca bastano 3 giorni e in Inghilterra 5". . . |
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I-FABER (UNICREDIT GROUP) LA SOCIETA’ CHE GESTISCE IL MERCATO DIGITALE 1CITY.BIZ ACQUISISCE PLEIADE ENTRA NEL SETTORE DELL’E-PROCUREMENT PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE |
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Milano, 7 marzo 2007. I-faber Spa, società di Unicredit Group che gestisce il mercato digitale 1city. Biz- uno degli operatori leader in Europa nell’offerta di servizi e soluzioni per la gestione degli approvvigionamenti - ha acquisito Pleiade, società attiva nel settore dell’e-procurement per la Pubblica Amministrazione. Con questa operazione i-Faber consolida la sua posizione di leader nella gestione di servizi per la Pubblica Amministrazione: Pleiade e’ infatti, il provider privato che vanta il maggior numero di utenti nella Pubblica Amministrazione locale italiana. Dal 2001 ad oggi, Pleiade ha infatti effettuato 1. 900 negoziazioni elettroniche per conto di enti pubblici. Nel triennio 2003-2005, la società ha evidenziato un trend costante di crescita dei ricavi nell’ordine del 40% su base annua- e un Ebit positivo nel 2005. Pleiade è proprietaria delle piattaforme Negotia Pa e del Mercato Elettronico Pa, sviluppate appositamente per la pubblica amministrazione italiana, in conformità alla complessa normativa che regola gli acquisti per gli enti pubblici. Le applicazioni di Pleiade, complementari a quelle offerte da i-Faber attraverso 1city. Biz, sono in grado di gestire sia le esigenze dei clienti corporate che gli appalti per lavori pubblici. L’acquisizione di Pleiade, società già consolidata e leader nel settore di riferimento, ha generato per i-Faber numerosi vantaggi. In particolare, le ha consentito di acquisire le competenze professionali del management di Pleiade, riconosciute nel settore, oltre a una serie di clienti della Pubblica Amministrazione (sono circa 50 gli utenti dove l’applicazione risulta operativa). Tra questi la Regione Toscana, Firenze, Mantova Pisa, Prato, Treviso, Varese; i Comuni di Livorno, Prato, Mantova, Pistoia Siena, Verona, oltre a Fondazioni, Istituti Ospedalieri e varie Università, tra cui la Ca’ Foscari di Venezia. La crescita nel settore della Pubblica Amministrazione rappresenta un ulteriore passaggio nella strategia di sviluppo di i-Faber che, dalla sua nascita nel 2002 ad oggi, è cresciuta a un ritmo sempre più sostenuto tanto da diventare il mercato digitale aperto a più alta liquidità in Italia, con un valore delle negoziazioni che - nel 2006- è stato di quasi 1,1 miliardi di euro, grazie alle 3. 300 negoziazioni effettuate; su i-Faber sono state negoziate fino ad oggi oltre 500 diverse tipologie di beni e servizi. In questi anni è cresciuto considerevolmente anche il portafoglio clienti: sono 390 le aziende acquirenti iscritte al mercato 1city. Biz (mentre le aziende fornitrici iscritte ammontano a 9. 700) che, grazie all’utilizzo dei servizi internet-based per l’ e-procurement, hanno considerevolmente aumentato l’efficienza dei propri processi di approvvigionamento. Il beneficio è stato in media di un allargamento della base fornitori del 30% e una riduzione dei tempi di negoziazione del 50% (con punte dell’80%), con contestuali saving economici nell’ordine del 12% (con punte fino al 40%) e ottenendo la totale trasparenza nella conduzione del processo negoziale. Il rafforzamento nel settore della Pubblica Amministrazione, attraverso l’acquisizione di Pleiade, ha commentato il Direttore Generale di i-Faber Paolo Chiaverini, è uno dei driver fondamentali della strategia di crescita della società volta ad ampliare la gamma dei servizi differenzianti e fidelizzanti erogati ai clienti pubblici e privati. Il Piano Strategico definito per i prossimi anni punta anche alla espansione nei mercati di riferimento dove Unicredit è leader di mercato e in particolare in Italia, Germania ed Austria. Un ulteriore elemento fondante della crescita di i-Faber, al fine di diventare un operatore globale, è stata la conclusione di partnership con operatori locali, in primis nei Paesi dell’Est Europa, al fine di poter allargare ulteriormente la copertura di mercato in termini di aziende fornitrici e di aziende acquirenti dei servizi erogati da 1city. Biz. . |
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LIB-CHIPTM: SELF-SERVICE NELLE BIBLIOTECHE CON RFID, IN ANTEPRIMA A BIBLIOSTAR |
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Bologna, 7 marzo 2007 - Lib-chiptm è un sistema semplice ed intuitivo di gestione dei libri che consente di automatizzare il processo di prestito e restituzione dei libri con la tecnologia Rfid (Radio Frequency Identification = identificazione automatica a radiofrequenza). La procedura usuale di registrazione dei prestiti prevede un aggiornamento manuale sia della scheda del lettore, sia della scheda del libro, una pratica demotivante per il personale della biblioteca e non scevra da errori. Negli scorsi anni le biblioteche hanno ovviato a tali problemi con sistemi basati prevalentemente sull’impiego di codici a barre per identificare sia i volumi sia i lettori. Questi sistemi richiedono però comunque l’intervento dell’operatore per la scansione dei codici a barre e non facilitano né la ricollocazione dei titoli sugli scaffali né l’inventariazione, con i disservizi che ne conseguono. “L’applicazione pratica della tecnologia Rfid nelle biblioteche offre vantaggi evidenti” commenta Dante Flammini, Amministratore delegato di A. M. Image Srl. “Questa tecnologia consente di identificare immediatamente i volumi e la loro collocazione, crea una panoramica dei titoli in tempo reale per una gestione tempestiva dei solleciti e, sostituendosi ai sistemi prevalentemente magnetici sinora adottati, protegge le biblioteche contro i furti”. Ma non è tutto, Lib-chiptm infatti non è un semplice sistema di lettura di tag Rfid. Forte dei vantaggi offerti da questa tecnologia, Lib-chiptm consente alle biblioteche di ogni dimensione di implementare ergonomiche postazioni selfservice per il ritiro e la restituzione dei libri o dei materiali audiovisivi disponibili, velocizzando e rendendo più sicure tali operazioni. Il prelievo e la restituzione dei libri nella postazione self-service prevede che il lettore appoggi semplicemente il libro sul lettore e confermi su un touch-screen la procedura desiderata (prelievo o restituzione). Il sistema si aggiorna automaticamente ed il lettore ritira il suo scontrino. Qualora stia restituendo un libro, lo stesso verrà appoggiato in un cestino a lato della postazione e l’addetto provvederà a ricollocarlo velocemente nel corretto scaffale, in base ai dati contenuti nel tag. L’impiego di postazioni self-service, associato ai vantaggi della tecnologia Rfid, consente agli addetti della biblioteca di avere una mappa dettagliata della movimentazione dei titoli e di verificare gli interessi degli utenti in tempo reale. Inoltre, passando vicino agli scaffali con un semplice palmare dotato di antenna, si avrà un’inventariazione automatica immediata dei volumi e dei materiali audiovisivi. L’enorme risparmio di tempo e la quantità di informazioni gestite da Lib-chiptm consentono quindi ai bibliotecari di concentrarsi attivamente sul loro compito principale: le operazioni di selezione e gestione dei titoli da mantenere sugli scaffali. Il sistema si interfaccia con tutte le piattaforme software di gestione bibliotecaria ed offre un’ampia gamma di alternative. Grazie ad un apposito strumento di transcodifica Lib-chiptm garantisce una migrazione automatica dai sistemi magnetici o con codice a barre tradizionali. “Bibliostar è la piattaforma ideale per lanciare questo sistema innovativo di gestione dei prestiti dei libri” aggiunge Flammini, “il pubblico di questa manifestazione è altamente qualificato e proviene da biblioteche pubbliche, accademiche o di speciale interesse. Siamo quindi lieti di poter presentare Lib-chiptm in anteprima per l’Italia proprio in questa occasione”. Bibliostar ha luogo presso il Palazzo delle Stelline a Milano dal 15 al 16 Marzo 2007. A. M. Image Srl presenterà le proprie soluzioni allo stand 32, padiglione A, piano terra. . |
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BOLZANO: NUOVA PAGINA WEB PER LA RIPARTIZIONE INNOVAZIONE, RICERCA, SVILUPPO E COOPERATIVE |
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Bolzano, 7 marzo 2007 - Sul web all´indirizzo www. Provincia. Bz. It/innovazione ora si possono cercare e trovare facilmente tutte le informazioni relative alla Ripartizione innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative, insieme ai servizi offerti degli uffici della ripartizione. Il settore innovazione è un mondo in continua e rapida evoluzione. In questo panorama è nata la nuova pagina web della Ripartizione innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative della Provincia, che vuole facilitare a tutti gli interessati la ricerca di informazioni sulla materia, oltre che essere una sorta di banca dati che racchiude le competenze dell’Assessorato stesso. All’indirizzo www. Provincia. Bz. It/innovazione, è possibile accedere ad un nuovo strumento di ricerca interattivo e sempre aggiornato. Il sito è diviso rispettivamente in tre sezioni principali: innovazione in Alto Adige, che racchiude le attività e le strategie dell’Assessorato all’Innovazione e le strategie dell’Assessorato all’Innovazione; cooperative e servizi aggiuntivi, quest’ultimo focalizzato sull’imprenditoria femminile e gli asili nido aziendali. Il sito offre a tutti la possibilità sia di effettuare una ricerca mirata su un servizio attinente il settore, che di avere immediatamente a portata di mano i diversi contatti di riferimento. “I vantaggi per i visitatori del sito sono numerosi - spiega l’assessora provinciale all’Innovazione Luisa Gnecchi - "esso rappresenta un comodo strumento di ricerca a disposizione di tutti, permette, ad esempio, di conoscere subito la normativa di riferimento, oltre che la modalità di richiesta delle agevolazioni per le imprese e le cooperative”. "Riguardo al settore cooperative –spiega Luca Critelli, direttore dell’Ufficio cooperative – sul sito si trovano informazioni generali sulla cooperazione, la normativa locale e nazionale vigente, dettagli sui contributi a favore delle società cooperative, oltre a news sempre aggiornate sul mondo delle cooperative”. “A questi si aggiungono i vantaggi per le imprese che normalmente telefonano per richiedere informazioni - sottolinea il direttore dell’Ufficio innovazione Franz Schöpf - perché all’interno del sito esse hanno l’occasione di essere informate sull’attività corrente dell’ufficio e possono avere documentazione aggiuntiva in merito alle attività che hanno con noi”. “Le domande di finanziamento di ricerca e sviluppo, consulenza e formazione, sono raddoppiate negli ultimi quattro anni: sapere comunicare bene è un atto di democrazia ed efficienza per la pubblica amministrazione – rileva infine il direttore della ripartizione innovazione Maurizio Bergamini Riccobon – e con la nuova pagina noi crediamo di avere raggiunto entrambi gli obiettivi”. . |
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INFORMATIOM SYSTEM ASSESSMENT |
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Milano, 7 marzo 2007 – Si terrà prossimamente a Milano il corso Information System Assessment, organizzato da Sda Bocconi School of Management. Il corso ha come obiettivo quello di offrire gli strumenti necessari a meglio conoscere lo stato del Sistema Informativo in azienda e i suoi punti critici, verificare che sia in linea con le strategie aziendali, valutare efficacia ed efficienza del Si aziendale e, infine, pianificare l’evoluzione del Sistema Informativo aziendale tenendo conto degli interventi tecnologici e organizzativi per il suo sviluppo. Il programma è articolato in due moduli di tre giorni ciascuno: I Modulo: dal 19 al 21 marzo 2007; Ii Modulo: dal 16 al 18 aprile 2007. I temi affrontati vertono su due tematiche principali: valutazione della rispondenza del sistema informativo alle esigenze dell’ azienda; individuazione degli interventi per rendere più efficace ed efficiente il sistema in relazione alle necessità strategiche e operative dell’azienda. Gli specialisti del sistema informativo e i consulenti che operano in questo campo devono possedere una doppia competenza: informatica-tecnologica ed economica-aziendale. Il corso Information System Assessment si propone di coniugare le due prospettive - tecnologica e manageriale - per avvicinare gli specialisti informatici alle problematiche e alle necessità dell’azienda, così da essere in grado di cogliere le opportunità offerte dalle nuove tecnologie. I professionisti hanno così la possibilità di comprendere e interagire con i rispettivi clienti-utenti per valutare la situazione del Si aziendale e pianificarne l’evoluzione. Le aziende hanno la possibilità di incrementare la capacità della Funzione Sistemi Informativi di individuare i punti deboli del sistema aziendale, di capire come intervenire su di essi e impostare nuove strategie di sviluppo. Il corso è rivolto ai responsabili e agli specialisti della funzione sistemi informativi interessati alla valutazione del sistema informativo e alla sua pianificazione strategica. Il corso è di elevato interesse anche per i consulenti che si occupano dello sviluppo dei sistemi informatici aziendali e per gli specialisti di imprese di servizi informatici. Ai partecipanti si richiedono alcuni anni di esperienza aziendale nella funzione o sui progetti informatici. . |
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BLOG E BORSA DI SCAMBIO DI VIDEO PER IL CELLULARE |
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Berna, 7 marzo 2007 - Le borse di scambio di video e i weblog sono tra le applicazioni più popolari in internet. Con 4Show e Moblog i clienti possono condividere anche in viaggio, con il loro cellulare, i video girati e gestire un diario digitale. L’unico requisito necessario è un cellulare compatibile con le funzioni multimediali. Una volta i diari si scrivevano in silenziose camerette, mentre con i blog in internet sono ormai diventati di dominio pubblico. Swisscom Mobile fa un ulteriore passo in avanti e offre, con Moblog, un blog mobile sul cellulare. Si possono così condividere immediatamente anche in viaggio esperienze e impressioni con amici e conoscenti. Testi, immagini, video e file audio vengono inviati in maniera semplice tramite Mms o Sms al numero 878 – e poco dopo vengono pubblicati automaticamente nel proprio Moblog. La pubblicazione di contenuti tramite Mms costa 50 centesimi, indipendentemente dalle dimensioni, mentre tramite Sms costa 20 centesimi. I Moblog possono essere letti e commentati anche con il cellulare nel portale Vodafone live! sotto “Chat, Mail & Mms” > “Moblog”. Solo i clienti di Swisscom Mobile possono aprire e gestire un Moblog. I clienti di altri gestori di telefonia mobile possono invece leggere e commentare i Moblog consultando semplicemente l’indirizzo http://moblog. Swisscom-mobile. Ch in internet. 4Show: per scambiarsi video anche in viaggio - I cellulari con fotocamera sono molto popolari e pratici: se si vede qualcosa di divertente, insolito o sorprendente mentre si è in giro si può mostrarlo ovunque ci si trovi scattando semplicemente una fotografia o girando un video. Ora è possibile condividere le migliori fotografie e brevi filmati anche con altri clienti di Swisscom Mobile. Il costo degli Mms inviati al numero 8888 è di 50 centesimi. Dopo una verifica del contenuto vengono attivati al più tardi entro 48 ore sul portale Vodafone live! sotto “Video & Immagine” > “4Show”. I video e le immagini devono essere adatti a tutte le età. Il costo del download di un video è di 30 centesimi. L’invio di video o immagini viene premiato con il 10% del fatturato generato, ovvero con 3 centesimi per ogni immagine o video scaricati. Quando il fatturato guadagnato raggiunge la soglia di 5 franchi viene versato su un conto Paypal che qualsiasi cliente maggiorenne può creare gratuitamente. Le immagini e i video possono essere pubblicati e scaricati solo dai clienti Swisscom Mobile. Ulteriori informazioni: Su Moblog: http://moblog. Swisscom-mobile. Ch Su 4Show: http://www. Swisscom-mobile. Ch/4show . |
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IL MONDO CAMBIA : IN SILICON VALLEY LE NAZIONI UNITE, IN ALLEANZA CON LE MAGGIORI INDUSTRIE MONDIALI, INDICANO I NUOVI SCENARI DELLA LA RIVOLUZIONE DIGITALE |
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Milano, 7 marzo 2007 - Craig Barret, Chairman della Un Global Alliance for Ict and Development (G@id) e Presidente di Intel, insieme con il il gotha mondiale del settore Ict, i rappresentati delle nazioni più avanzate, Ban Ki-moon, Segretario Generale dell’Onu, Hamadoun Toure, Segretario Generale dell’Itu, nella riunione di alto livello tenuta a Santa Clara il 27 e 28 febbraio, hanno messo a fuoco le nuove priorità dell’Ict nel mercato globale e presentato le soluzioni più avanzate utili per il raggiungimento dei Millennium Development Goals. La convergenza tra pubblico e privato è apparsa la vera opportunità, perché l’allargamento del mercato significa vincere la povertà, cioè avere più consumatori, come si sta verificando nei paesi asiatici e parzialmente in Africa. L’avvento della larga banda segnalerà il passaggio dal vecchio e logoro internet 1, alle Next Generation Network ( Ngn- internet 2) capaci di garantire maggior sicurezza e veicolare servizi di grande utilità sociale, quali telemedicina, e-learning, e-governance. Per far questo, però, occorre una strategia di pianificazione degli standard tali da permettere alle industrie di produrre nuovi device, e ai nuovi provider (ospedali, università, amministrazioni e centri di eccellenza) di investire sulla esternalizzazione web dei propri servizi specialistici. Una grande svolta, che permetterà di avviare nuovi significativi profili di business sociali su larghissima scala. Tra le principali azioni già avviate, quella della Banca Mondiale per la dorsale larga banda sottomarina per il continente africano orientale, da Gibuti al Sud Africa quella del governo canadese per la realizzazione di migliaia di tell center in cento paesi, quella dei Digital Corp della Malesia, oltre alla realizzazione di specifici device per telefonia mobile e computer di nuova concezione adatti ai nuovi mercati. Particolare ruolo è stato attribuito ad Occam, quale leader della Infopoverty Community of Expertise, e all’avanguardia nell’applicazione degli e-services negli Ict Village del Programma infopoverty: quello di redigere uno specifico studio di fattibilità per la creazione della piattaforma satellitare di e-service a larga banda . Pierpaolo Saporito, High Level Adviser della U. N. G@id e presidente di Occam, ha illustrato il progetto, varato nei recenti incontri svoltisi in Fiera Milano in occasione della Infopoverty Exhibition – che ha visto oltre 100. 000 visitatori nell’ambito di Buildup Expo (6-10 febbraio), e trenta conferenze specialistiche in diretta web streaming attraverso Space Tv. Durante la la Vii Infopoverty World Conference “Verso un uso sociale dell’Ict al servizio dei Millennium Development Goals” che si svolgerà il 19 e 20 aprile p. V. A Milano (Università Cattolica e Politecnico) e al Palazzo di Vetro di New York , connesse in videoconferenza anche con Ginevra (Itu), Parigi (Unesco), Sambaina (Madagascar), Constanza (Repubblica Dominicana), Casablanca (Marocco) e Navajo Nation (Usa) verrà inaugurato il primo servizio di telemedicina e di e-learning con il villaggio di Sambaina, alla presenza del Presidente della Repubblica del Madagascar, Marc Ravalomanana. Sarbuland Khan, Coordinatore Generale della Un G@id, nel congratularsi con Occam per l’impegno quasi decennale nel condurre interventi di avanguardia presso le comunità disagiate del pianeta, ha confermato l’adesione e il supporto della Un G@id alla 7 Infopoverty World Conference. Occorre notare tuttavia che questo successo che apre nuove prospettive nei mercato dei servizi mondiali, trova l’italia, totalmente assente. Un grande paese non può sottrarsi ulteriormente alla sfida digitale, occorre che i nostri centri di eccellenza delle università, della sanità, dell’ambiente e dell’energia, e le industrie si impegnino a investire in creatività e innovazione, soprattutto nella nuova fase dei device applicativi e della fornitura dei servizi, per essere di nuovo protagonisti di questo incombente ciclo storico Occam invita perciò la stampa specialistica e i media a mobilitarsi per sensibilizzare le strutture decisionali del paese a intervenire sui tavoli mondiali dell’innovazione, pena la perdita di ruolo e di mercato per il nostro paese già penalizzato dalla mancanza di propria lingua veicolare. Occam si mette perciò a disposizione per fornire tutte le informazioni necessarie a tutti coloro che volessero aderire alla Infopoverty Community of Expertise, e in particolare partecipare attivamente alla prossima Conferenza Mondiale Infopoverty, con l’opportunità di presentare sostanziali innovazioni sia nel campo Ict, sia in quello energetico, e delle applicazioni nella potabilità, nelle tecniche agricole, nel microcredito e start-up imprenditoriali. . |
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EUROTECH: INSIEME A CISCO SYSTEM FORNIRÀ NANOPC RUGGED PER US NAVY |
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Amaro (Ud), 7 marzo 2007 - Eurotech informa che la sua controllata Parvus ha ricevuto un ordine per sviluppare dei Nanopc Rugged , basati su software Cisco , per la marina americana. Il progetto prevede da parte di Parvus lo sviluppo di una versione Rugged del sistema “Cisco 3825 Integrated Services Router” che verrà installato all’interno della nuova flotta di navi da missione statunitense. Questi sistemi garantiranno comunicazioni sicure, su protocollo Ip (internet), per la condivisione di informazioni tattiche tra flotte navali, aeree e sottomarine. Il sistema “Cisco 3825 Routers” è costituito dal software Cisco Systems e dall’architettura hardware Parvus per garantirne l’utilizzo e la capacità di trasmissione dati in condizioni estreme. Il progetto si inserisce nel nuovo programma promosso dal Centro di Ricerca dalla Marina Militare Statunitense (“Naval Surface Warfare Center” di Panama City in Florida) denominato “Navy Littoral Combact Ship”. I mezzi sviluppati all’interno di questo programma sono stati progettati per fungere da supporto in operazioni speciali (“Special Operation Forces”) si tratta, infatti, di navi ad alta velocità utilizzate per missioni di “Anti-terrorism”, “Force Protection” e di “Marittime Interdiction ”. Roberto Siagri, Presidente ed Amministratore delegato Eurotech, ha così commentato: “Questo accordo rappresenta un esempio delle potenzialità di crescita del mercato del Pervasive Computing per i prossimi anni. Sono molto soddisfatto che l’ ente di ricerca della marina militare Statunitense e Cisco System riconoscano l’alto livello raggiunto dalle tecnologie del Gruppo Eurotech. ” L’ordine, che verrà evaso nel corso del 2007, non costituisce importo rilevante per la società Eurotech (al di sotto di un 1 Mil di Usd). Considerando però che l’ordine ricevuto riguarda la parte iniziale (sviluppo e consegna dei primi pezzi) del progetto “Navy Littoral Combact Ship” che coinvolge intere flotte navali e che lo stesso potrebbe richiedere a Parvus una produzione in volumi nel corso del 2008, Eurotech ribadisce il suo impegno, in tal caso, ad informare tempestivamente il mercato. . |
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ACCORDO TRA RGI E FONDIARIA-SAI PER IL BANCASSICURAZIONE DANNI |
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Ivrea, 7 marzo 2007 - Rgi S. P. A. società quotata al segmento Expandi ed attiva nel settore dell’Information Technology per il mondo assicurativo e bancario – ha stipulato un contratto con il Gruppo Fondiaria-sai, leader nei Rami Danni, riguardo la fornitura in outsourcing del Sistema Informativo per la gestione del Bancassicurazione Danni. L’accordo prevede la gestione dei prodotti assicurativi danni (Rami elementari e Auto) venduti attraverso gli Istituti Bancari con i quali il Gruppo Fondiaria-sai ha stipulato accordi commerciali di distribuzione o joint ventures. Il progetto supporterà le attività di vendita di prodotti assicurativi sui circa 3000 sportelli bancari distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il contratto, della durata di tre anni e del valore di circa 3,7 milioni di euro, riguarda la fornitura del Sistema Informativo Passcompagnia, le attività di project management e la realizzazione dell’intero progetto di avviamento. E’ prevista l’erogazione del servizio di outsourcing sia di processo che applicativo tramite Rgi Outsourcing, società del Gruppo. L’accordo consentirà a Fondiaria-sai di disporre di una soluzione tecnico-gestionale per il Bancassicurazione molto avanzata, capace di attivare in tempi ridotti tale canale distributivo, in linea con gli obiettivi di business prefissati “E’ di grande soddisfazione per il Gruppo Rgi – dichiara Vito Rocca, Direttore Generale di Rgi – contribuire con le proprie competenze allo sviluppo del canale Bancassicurazione Danni, sul quale stanno puntando le più significative realtà assicurative e bancarie italiane. La collaborazione con il Gruppo Fondiaria-sai – continua Rocca – rappresenta un’importante opportunità di crescita in un settore in forte espansione. ” . |
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SEAGATE ACQUISIRA’ EVAULT INC. PER AMPLIARE LA PROPRIA OFFERTADI SERVIZI PER IL RECUPERO DATI |
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Milano, 7 Marzo 2007 — Seagate Technology ha annunciato la firma dell’accordo definitivo per l’acquisizione dell’azienda Evault Inc, leader nel settore dei servizi di backup-online. Con questa mossa Seagate amplia la sua offerta di soluzioni storage e rafforza il Seagate Services. Che offre servizi di recupero dati, backup, recupero dati on-line e archiviazione alle piccole e medie imprese (Pmi). “Questo annuncio rappresenta un passo avanti strategico nel settore dei servizi - un naturale ampliamento del core business di Seagate - che permetteranno di sfruttare la leadership del brand e l’esperienza nel canale per fornire soluzioni al settore delle Pmi”, ha affermato Bill Watkins, Ceo di Seagate. “Negli ultimi tre anni Seagate ha perseguito una strategia destinata ad ampliare la propria base clienti e ad aumentare le opportunità di crescita attraverso un’espansione che va oltre il core business dei dischi fissi, nel più ampio settore delle soluzioni storage. Il nostro obiettivo per Seagate Services è quello di diventare leader nella fornitura di servizi volti a gestire e proteggere i contenuti digitali dei nostri clienti durante il ciclo di vita dei nostri prodotti”. Evault è la più recente acquisizione di Seagate nell’ambito delle soluzioni storage e la terza nell’area dei servizi. Nel 2005 Seagate ha acquisito Mirra Inc, azienda leader nel settore dei prodotti per la protezione dei contenuti digitali in rete rivolti al mercato consumer e a quello delle Pmi; inoltre ha acquisito Action Front, un’azienda specializzata nel recupero dati professionale. Queste acquisizioni hanno offerto a Seagate l’opportunità di crescere nel settore delle soluzioni storage e risultano essere perfettamente scalabili con il portfolio tecnologico e con l’esperienza di Seagate nel mercato. Con Seagate Services l’azienda punta a coprire mercati ancora poco serviti dove può mettere a frutto la propria tecnologia all’avanguardia e l’esperienza nel settore e fornire un’offerta imbattibile per soddisfare le crescenti necessità degli utenti. Secondo le più recenti analisi di mercato ci sono oltre 74 milioni di piccole-medie aziende in tutto il mondo e una delle loro principali sfide nel settore dell’It consiste nel miglioramento della disponibilità e del recupero dati. Come leader nel settore dello storage, Seagate occupa una posizione privilegiata ed è in grado di soddisfare le richieste degli utenti di questo mercato dal valore di diversi miliardi di dollari. Con l’acquisizione di Evault, Seagate Services sarà in grado di fornire le seguenti soluzioni primarie: Data recovery con recupero professionale in laboratorio o direttamente on-line di contenuti digitali all’interno di dispositivi danneggiati o inaccessibili, di tutti i formati e di tutti i marchi. Servizi di backup on-line, archiviazione e recupero per utenze particolari e application data. Questi servizi sono indirizzati al settore, non ancora sufficientemente coperto, delle Pmi e si focalizzeranno sui clienti con limitate infrastrutture It o con risorse appropriate. . |
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WONDERWARE LANCIA LA VERSIONE 2.0 DELL’EQUIPMENT OPERATIONS MODULE: PER SOLUZIONI DI TRACCIABILITÀ PIÙ POTENTI |
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Gallarate (Va), 7 marzo 2007 - Wonderware, business unit di Invensys, ha annunciato la versione 2. 0 del proprio Equipment Operations Module, progettato per consentire alle aziende manifatturiere e ad altri settori industriali di migliorare la consistenza e l’efficacia delle operazioni dei loro impianti. La nuova versione più potente e di semplice utilizzo, migliora ulteriormente la facilità d’uso, la lza< la tracciabilità dei materiali, delle apparecchiature e altre risorse all’interno dei processi di manufacturing. Offrendo compatibilità con lo standard Isa-95, la versione 2. 0 include ulteriori e avanzate funzioni genealogiche per correlare eventi ed informazioni raccolti da aree e segmenti di processo diversi, ottenendo così implementazioni più veloci e soluzioni più complete. Un ulteriore vantaggio, consiste nell’aumento delle possibilità di impiego del software, che permette ai clienti di eseguire operazioni in maniera costante e di ottenere la visione esatta dello status dei processi. L’equipment Operations Module gira sulla System Platform di Wonderware e si integra con le nuove funzionalità di Wonderware Information Server 3. |
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