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Notiziario Marketpress di Giovedì 22 Marzo 2007
PARTE DALL´INDIA LA RETE DELLE DONNE PER LA BIODIVERSITÀ IL PRIMO PASSO DEL PERCORSO SCANDITO DA VANDANA SHIVA, IL NOBEL KENIANO MAATHAI E L´ASSESSORE DELLA REGIONE TOSCANA SUSANNA CENNI  
 
Firenze - Parte dall´India, ma coinvolgendo sia l´Africa (il Kenya) che l´Europa (attraverso la Toscana) il percorso per la costruzione di una rete internazionale di donne impegnate per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità. Il progetto, che sarà lanciato durante il prossimo meeting di San Rossore è stato illustrato oggi a Delhi nel corso di un incontro cui hanno partecipato Vandana Shiva, in qualità di presidente della Commissione internazionale per il futuro del cibo (l´organismo nato a Firenze nel 2003), Wangari Maathai, biologa, premio Nobel per la pace e attuale ministro dell´Ambiente del Kenya e Susanna Cenni, assessore all´agricoltura e alle pari opportunità della Regione Toscana che, con questa iniziativa, ha aperto la serie di impegni istituzionali in India insieme all´amministratrice dell´Arsia Maria Grazia Mammuccini. L´idea del network di donne custodi della biodiversità nasce dalla consapevolezza sia dei molteplici ruoli di cui è portatrice la donna nell´ambito della sicurezza alimentare (basti pensare alle scelte che compie, in quanto madre, per l´alimentazione dei figli e della famiglia), che in quello della biodiversità (oggi sempre più donne si dedicano alla produzione di alimenti), e quindi dalla constatazione che queste competenze possono crescere solo parallelamente all´allargamento dei diritti delle donne. "L´affermazione dei diritti delle donne - ha evidenziato Susanna Cenni - può infatti contribuire in modo sostanziale a realizzare progressi nella capacità dei popoli di garantire la propria sicurezza alimentare e a conservare la biodiversità, e contemporaneamente la salvaguardia della biodiversità può contribuire in modo sostanziale al miglioramento della condizione femminile". Ma in che modo può funzionare concretamente la rete? "Già oggi - ha spiegato l´assessore - esistono nel mondo numerosi movimenti di donne centrati sui temi dell´alimentazione, della sicurezza alimentare, della biodiversità. Una rete di donne per la sicurezza alimentare e la salvaguardia della biodiversità può creare una saldatura tra questi movimenti, diffondendo la consapevolezza dei legami tra genere e biodiversità, favorendo il miglioramento della capacità delle donne di mantenere il controllo sul proprio ambiente, stimolando la nascita di movimenti dal basso che promuovano i diritti delle donne attraverso campagne sul cibo e la biodiversità. A livello locale la rete può inoltre favorire una saldatura tra i movimenti ambientalisti e i movimenti per i diritti delle donne". In questa prima uscita la rete ha già ottenuto adesioni importanti, come quella della signora Maathai, premio Nobel keniano che ha anche sintetizzato il valore di questa iniziativa con lo slogan "Donne diverse per la biodiversità". La Toscana che organizzerà nell´ambito del meeting di San Rossore la prima iniziativa ufficiale di lancio della rete di donne, avrà invece il ruolo di trasmettere il suo ´modello´ per la tutela della biodiversità, modello che è tra l´altro al centro delle iniziative che in questi giorni vedono impegnata Susanna Cenni: oggi ha incontrato anche il direttore generale del ministero per la sicurezza alimentare indiano che ha chiesto notizie sul modo in cui nell´esperienza toscana biodiversità possia coniugarsi con la competitività, mentre domani sarà ricevuta dal ministro indiano per le pari opportunità. .  
   
   
PARMALAT S.P.A. APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO 2006 TORNA IN UTILE (125,6 MILIONI DI EURO) E DISTRIBUISCE DIVIDENDI PER OLTRE 41 MILIONI DI EURO, PARI A 0,025 EURO PER CIASCUNA DELLE AZIONI AVENTI DIRITTO  
 
Milano, - Parmalat S. P. A. Comunica che il 21 marzo si è tenuto, con la presidenza del Prof. Raffaele Picella, il Consiglio di Amministrazione della Società che ha approvato il Progetto di Bilancio Civilistico e Consolidato relativo all’esercizio 2006. Gruppo Si precisa che, ai fini del confronto con i dati del’esercizio 2006, il Bilancio di Gruppo del’esercizio 2005 riguarda sostanzialmente il periodo 1 ottobre – 31 dicembre 2005 essendo il 1 ottobre 2005 la data in cui le attività e le passività dele Società proponenti il Concordato sono state trasferite a Parmalat. Per completezza di informazione e per finalità comparative è stato elaborato il Bilancio pro-forma del’intero anno 2005. Nel corso del 2006 il Gruppo ha altresì provveduto a modificare i propri criteri di classificazione di alcuni costi promozionali ala grande distribuzione al fine di adeguarli alle “best practices” di settore. Tale cambiamento comporta la rilevazione di alcuni costi promozionali, precedentemente iscritti tra le spese commerciali, a riduzione dei ricavi per le vendite dei beni. Si è pertanto proceduto a riclassificare le relative voci del conto economico pro-forma del’esercizio 2005. I dati riportati presentano quindi il 2006 elaborato secondo i nuovi criteri di riclassificazione e il 2005 “pro-forma riclassificato” al fine di permettere il confronto tra dati omogenei. Il fatturato netto consolidato del 2006 è pari a 3. 844,05 milioni di euro, in crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente. Il margine operativo lordo presenta un incremento del 26,1% attestandosi a 350,68 milioni di euro rispetto ai 278,09 milioni di euro dell’esercizio precedente; in termini percentuali sul fatturato, la redditività è pari al 9,1% migliore di 1,6 ppt rispetto al 2005 (7,6%), nonostante il peggior andamento della consociata spagnola. Il miglioramento è, tra l’altro, riconducibile al cambio del mix dei prodotti venduti, ad azioni di efficientamento industriale ed operativo, ad iniziative in campo commerciale oltreché ad un effetto cambio positivo. Quest’ultimo, in particolare, ha un impatto sul fatturato pari a +33,36 milioni di euro (0,9% del fatturato) mentre sul margine operativo lordo è pari a +1,91 milioni di euro (pari al 0,5% del margine operativo lordo). Il Mol, inoltre, risulta in crescita rispetto all’esercizio precedente per le minori svalutazioni dell’attivo circolante ed altri accantonamenti (34,8 milioni di euro nel 2005 e 5,0 milioni di euro nel 2006). In particolare, per quanto riguarda i principali Paesi: In Italia i ricavi consolidati si attestano a 948,91 milioni di euro in diminuzione del 0,7% rispetto ai 991,45 milioni di euro del 2005. Tali importi non comprendono i risultati delle controllate Boschi, Newlat e Carnini recentemente rientrate nel perimetro di consolidamento integrale del Gruppo. Il margine operativo lordo si attesta a 105,13 milioni di euro, in aumento di 33,01 milioni di euro rispetto ai 72,12 milioni di euro del 2005. La redditività percentuale è pari all’10,7% rispetto al 7,3% del 2005, migliore di 3,4 ppt rispetto all’anno precedente. Tale risultato positivo è dovuto al buon andamento dei segmenti principali di business, con particolare riferimento ai latti funzionali, al buon andamento delle vendite di bevande a base di frutta che hanno evidenziato un trend in crescita negli ultimi mesi dell’anno ed a recuperi di efficienza sia industriali sia delle strutture. In Canada i ricavi consolidati si attestano a 1. 381,25 milioni di euro rispetto ai 1. 336,34 dell’esercizio precedente, in crescita del 3,4%. Il margine operativo lordo si attesta a 123,11 milioni di euro, in aumento di 18,16 milioni di euro rispetto ai 104,95 del 2005; la redditività sul fatturato passa dal 7,9% all’8,9%. Tali risultati sono stati conseguiti, nonostante il minor numero di giorni di consegna e fatturazione (una settimana in meno) rispetto al calendario dell’anno precedente, grazie al miglioramento del mix prodotti, alla razionalizzazione del portafoglio prodotti, e ad un effetto cambio positivo. In Australia i ricavi consolidati ammontano a 417,92 milioni di euro, in crescita del 1,9% rispetto ai 410,15 milioni di euro dell’anno precedente. Il margine operativo lordo, pari a 39,51 milioni di euro, risulta sostanzialmente in linea rispetto a quello del 2005 (39,59); la redditività sul fatturato è pari al 9,5% in diminuzione di 0,2 ppt rispetto al 9,7% dell’anno precedente. La maggiore efficienza produttiva e la focalizzazione sulla variazione del mix di produzione hanno compensato l’impatto negativo derivante dalla cessione della partecipazione del 50% nella joint venture Norco Pauls, dai relativi maggiori costi operativi conseguenti l’interruzione della suddetta joint­venture, dalla successiva implementazione di una propria rete di vendita, che peraltro rappresenta un investimento che darà, a partire dal 2007, i suoi contributi in termini di ricavi e redditività, e dai maggiori costi dei prodotti petroliferi. In Africa prosegue la crescita dei ricavi consolidati che, rispetto ai 324,74 milioni di euro del 2005, si attestano a 343,84 milioni di euro (+5,9%). Anche il margine operativo lordo cresce da 38,52 milioni di euro a 39,88 milioni di euro (+1,36%), mentre la redditività sul fatturato passa da 11,9% a 11,6% (- 0,3 ppt) rispetto al 2005. I risultati sono migliorati per il trend positivo dell’economia nazionale, per il corretto posizionamento della propria offerta che si è arricchita di nuovi prodotti dedicati al benessere, per il buon andamento delle vendite di formaggi, latte Uht, yogurt, succhi di frutta e ad una forte crescita dei consumi di cui ha ampiamente beneficiato il portafoglio prodotti del Gruppo. Tale miglioramento è stato parzialmente annullato dalla svalutazione della moneta locale rand sudafricano nei confronti dell’euro. L’utile netto di Gruppo è pari a 192,5 milioni di euro rispetto a una perdita di 0,3 milioni di euro dell’esercizio precedente. Il significativo miglioramento è dovuto sia ai risultati della gestione industriale che agli impatti positivi derivanti dalle transazioni finalizzate nel corso dell’esercizio 2006. L’indebitamento finanziario netto del Gruppo migliora in maniera significativa passando dai 369,3 milioni di euro al 31 dicembre 2005 ai 170,0 milioni di euro al 31 dicembre 2006 segnando un miglioramento di 199,3 milioni di euro (-58,9%). Il saldo al 31 dicembre 2006 comprende la posizione finanziaria netta del Venezuela che è pari a 150,4 milioni di euro, mentre esclude la transazione con Bnl per 112 milioni di euro avvenuta in data 29 dicembre 2006 con manifestazione di cassa 5 gennaio 2007. Fra i fattori che hanno avuto un impatto positivo sulla posizione di indebitamento finanziario netto, si evidenziano: una generazione di cassa da gestione operativa per 183,4 milioni di euro, incassi per dismissioni ed altre entrate pari a 185,3 milioni di euro, incassi derivanti dalla transazione con Bpi per 44,5 milioni di euro ed infine un effetto cambio positivo pari a 57,3 milioni di euro. Fra i fattori che hanno comportato un incremento dell’indebitamento finanziario netto si evidenziano alcuni fenomeni di natura non ricorrente quali: il pagamento di creditori privilegiati ed in prededuzione di Parmalat Spa e Boschi Luigi & Figli Spa (62,4 e 15,2 milioni di euro rispettivamente) ed i pagamenti per spese relative all’Amministrazione Straordinaria (15,8 milioni di euro), i pagamenti per le spese di coltivazione delle cause legali (55,0 milioni di euro), il consolidamento del debito relativo alle società Boschi, Newlat e Carnini (36,3 milioni di euro) e la variazione di altre attività e passività per 16,2 milioni di euro. Parmalat S. P. A. Il fatturato netto del 2006 è pari 841,9 milioni di euro, in leggero calo rispetto ai 863,1 milioni di euro del 2005 (- 2,46%). Il margine operativo lordo si attesta a 69,5 milioni di euro, in aumento di 27,8 milioni di euro rispetto ai 41,7 milioni dell’anno precedente. L’utile netto dell’esercizio 2006 è pari a 125,6 milioni di euro, rispetto ad una perdita di 29,3 milioni di euro del 2005. L’utile relativo al 2006 beneficia non solo dei significativi miglioramenti della gestione industriale, ma anche degli impatti positivi derivanti dalle transazioni finalizzate nel corso dell’esercizio 2006. Le disponibilità finanziarie nette passano da 324,5 milioni di Euro al 31. 12. 2005, a 341,4 milioni di Euro al 31. 12. 2006. Tale miglioramento è dovuto sia alla generazione di cassa da gestione corrente sia ai proventi da transazioni. Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data odierna ha approvato la proposta, da sottoporre agli azionisti, avente ad oggetto la distribuzione di un dividendo pari a 0,025 euro per ognuna delle 1. 648. 337. 620 azioni ordinarie emesse alla data del 20 marzo 2007, per un totale di euro 41. 208. 440, oltre gli stanziamenti a riserva di euro 3. 961. 736 previsti dalla Proposta di Concordato a favore dei creditori contestati. Prevedibile evoluzione della gestione Per l’esercizio in corso, in assenza di operazioni di carattere non ricorrente e di variazioni di perimetro, si prevede per il Gruppo un miglioramento del Fatturato Netto e del Margine Operativo Lordo rispetto ai risultati 2006, come già evidenziato nel corso dei primi due mesi dell’anno. Ciò, in particolare, grazie al contributo dei prodotti funzionali e delle iniziative commerciali ed industriali in fase di realizzazione. I risultati gestionali positivi dei Paesi in cui opera il Gruppo potrebbero parzialmente soffrire, nel consolidato di Gruppo, a causa del rafforzamento dell’euro nei confronti delle valute locali. L´indebitamento finanziario netto, grazie all´incasso nella prima parte dell´anno in corso dei crediti da transazioni con Bnl, Bpm e Deloitte, è stato sostanzialmente azzerato. Inoltre si prevede che la gestione operativa dei singoli paesi possa generare flussi di cassa adeguati a sostenere gli investimenti previsti e ripagare le quote di debito in scadenza. Corporate Governance Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Relazione annuale sulla Corporate Governance per l’anno 2006. Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Il Consiglio di Amministrazione, preso atto delle nuove disposizioni previste all’art. 154-bis del D. Lgs 24 febbraio 1998 n. 58 così come integrato dal D. Lgs 303/06 art. 15 – comma a) e comma f), ha deliberato di sottoporre alla convocanda assemblea straordinaria degli azionisti l’adozione di una specifica previsione statutaria in merito ai requisiti di professionalità del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, con conseguente integrazione dell’art. 20 bis dello statuto sociale. Aumento di capitale a servizio della conversione dei Warrant Il Consiglio di Amministrazione, preso atto che: 1. A seguito dell’assegnazione di azioni a ca. 145. 000 azionisti sono stati attribuiti ca. 85 milioni di warrant; 2. Risultano ancora da assegnare nominativamente circa 27 milioni di azioni con relativi warrant; 3. Si manifesterebbe un fabbisogno di ulteriori 15 milioni di warrant; ha deciso di sottoporre alla convocanda assemblea degli azionisti: - un ulteriore aumento del capitale, ai sensi dell’art. 5 dello statuto sociale, a servizio dell’esercizio dei warrant di 15 milioni di Euro e quindi fino ad un importo massimo di 95 milioni di Euro; - la modifica del regolamento dei “warrant azioni ordinarie Parmalat S. P. A. 2005 – 2015”, relativamente all’importo del capitale sociale al servizio dell’esercizio dei warrant stessi, lasciando invariati gli ulteriori contenuti ovvero le modalità di esercizio, i diritti dei portatori, i soggetti incaricati, i termini di decadenza, il regime fiscale, la quotazione e le disposizioni relative alle modalità di comunicazione ai portatori di warrant. Società di revisione Come previsto dal Dlg. 303/06 che ha modificato l’art. 159 del Testo Unico della Finanza, l’assemblea degli azionisti, in occasione dell’approvazione del bilancio al 31. 12. 2006, su proposta motivata dell’organo di controllo, sarà chiamata a deliberare sulla proroga, sino all’approvazione del bilancio che si chiuderà al 31 dicembre 2013, dell’incarico di revisione, attualmente in essere, alla società Pricewaterhousecoopers Spa. Dati previsionali 2007 Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto dei dati previsionali del 2007 che riportano una crescita attesa in un range tra il 3-5% (fatturato netto). Il trend di crescita del margine operativo lordo è previsto tra il 12-15%. La posizione finanziaria netta del Gruppo è prevista essere positiva. .  
   
   
DAVIDE CAMPARI-MILANO S.P.A RISULTATI DI BILANCIO 2006: VENDITE NETTE € 932,4 MILIONI (+15,1%) UTILE NETTO DEL GRUPPO € 117,1 MILIONI  
 
Milano - Il Consiglio di Amministrazione di Davide Campari-milano S. P. A. Ha approvato il 20 marzo 2007 - il bilancio consolidato dell’esercizio 2006. L risultati 2006 del Gruppo Campari sono stati positivi, grazie al contributo delle recenti acquisizioni (Glen Grant, Old Smuggler e Braemar e Teruzzi & Puthod), dei nuovi brand in distribuzione (Jack Daniel’s, il portafoglio di C&c e Midori) e della crescita organica. Risultati Consolidati Del 2006 Nel 2006 le vendite del Gruppo sono state pari a € 932,4 milioni, in crescita del 15,1% (+14,4% a cambi costanti). La variazione complessiva delle vendite consolidate è stata generata da una crescita organica del 4,6% e da un impatto positivo dei cambi del 0,7%. La crescita esterna, pari al 9,9%, è stata determinata dalle recenti acquisizioni (gli Scotch whisky Glen Grant, Old Smuggler e Braemar e i vini Teruzzi & Puthod) e dai brand di terzi oggetto dei nuovi accordi di distribuzione (il portafoglio spirit di C&c sui mercati statunitense e brasiliano, il liquore Midori sul mercato statunitense e Jack Daniel’s e gli altri brand di Brown-forman sul mercato italiano). Il margine commerciale si è attestato a € 256,9 milioni, evidenziando una crescita del 9,4% (+8,8% a cambi costanti) e un’incidenza sulle vendite pari al 27,6%. La variazione è attribuibile per il 4,0% alla crescita organica, per il 4,9% alla crescita esterna e per il 0,6% al positivo effetto cambi. L’ebitda prima di proventi e oneri non ricorrenti è stato di € 210,6 milioni in crescita del 7,1% (+6,8% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 22,6%. L’ebitda è stato di € 209,7 milioni, in crescita del 4,2% (+3,9% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 22,5%. Il Risultato della gestione ordinaria (Ebit prima di oneri e proventi non ricorrenti) è stato di € 191,4 milioni, in crescita del 6,8% (+6,5% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 20,5%. Il Risultato Operativo (Ebit) è stato di € 190,5 milioni, in crescita del 3,6% (+3,3% a cambi costanti) e con un’incidenza sulle vendite pari al 20,4%. L’utile prima delle imposte e degli interessi di minoranza è stato di € 175,5 milioni, in crescita del 0,7%. L’utile netto del Gruppo è stato di € 117,1 milioni, in flessione del 0,8% (-1,4% a cambi costanti). Al 31 dicembre 2006 l’indebitamento finanziario netto è pari a € 379,5 milioni (€ 371,4 milioni al 31 dicembre 2005). Si segnala che il 15 marzo 2006, il Gruppo Campari ha perfezionato l’acquisto dei marchi di Scotch whisky Glen Grant, Old Smuggler e Braemar e dei relativi asset, per un corrispettivo, pagato in contanti, di € 130 milioni circa. L’acquisizione è stata finanziata con indebitamento bancario. Si segnala inoltre che il 2 novembre 2006 è stato perfezionato l’acquisto dell’ultima quota pari al 11% di Skyy Spirits, Llc (società pertanto ormai posseduta dal Gruppo al 100%), per un controvalore di € 49 milioni circa, pagato in contanti e finanziato con indebitamento bancario. E’ opportuno ricordare che l’indebitamento al 31 dicembre 2005 includeva già l’iscrizione di un debito di € 45,5 milioni in relazione al possibile esercizio delle put option detenute dai soci di minoranza di Skyy Spirits, Llc. Vendite Consolidate Del 2006 Il segmento spirit, che rappresenta il 70,5% del fatturato, ha registrato una variazione positiva delle vendite del 19,1%, determinata da una crescita organica del 5,3%, da un impatto positivo dei cambi del 0,9% e da una crescita esterna positiva del 12,9%. La crescita esterna è stata generata dai neo-acquisiti Scotch whisky Glen Grant, Old Smuggler e Braemar, e dai nuovi accordi distributivi, tra cui, in particolare, quelli relativi al portafoglio spirit di C&c sui mercati statunitense e brasiliano, al liquore Midori sul mercato statunitense e al whisky Jack Daniel’s sul mercato italiano. Il brand Campari ha registrato una crescita del 1,3% a cambi costanti (2,6% a cambi effettivi). Le vendite di Skyy hanno registrato una crescita del 12,0% a cambi costanti (+11,3% a cambi effettivi), grazie a un positivo andamento sia negli Stati Uniti (+10,8% a cambi costanti) sia nei mercati internazionali (oltre il 20%). Con riferimento alle altre marche principali, il segmento spirit ha beneficiato dell’andamento decisamente positivo di Aperol (+19,9%), Ouzo 12 (+10,3%) e dei brand brasiliani (+8,6% a cambi costanti); Camparisoda e Cynar hanno chiuso il 2006 in calo rispettivamente del 0,1% e 12,3% a cambi costanti. Relativamente ai brand in licenza, si segnala l’andamento positivo di tequila 1800 (+15,7% a cambi costanti) e stabile degli Scotch whisky (+0,2% a cambi costanti). Il segmento wine, pari al 14,5% del fatturato, ha registrato una crescita del 7,8%, determinata da una variazione organica del 3,9%, da un impatto positivo dei cambi del 0,3% e da una crescita esterna del 3,6%, generata dalla neo-acquisita Teruzzi & Puthod. L’andamento positivo del segmento è stato trainato dagli spumanti Cinzano (+13,6% a cambi costanti) e dai vermouth Cinzano (+4,2% a cambi costanti). Relativamente agli altri marchi del Gruppo, le vendite hanno registrato una crescita per Mondoro e una contrazione per Sella & Mosca e Riccadonna. Le vendite di soft drink, pari al 13,7% del fatturato e realizzate quasi interamente sul mercato italiano, evidenziano l’andamento positivo di Crodino (+1,9%) e delle bevande gassate (+1,6%). Una crescita del 6,9% è stata realizzata da Lipton Ice Tea, marchio di terzi la cui distribuzione è terminata a dicembre 2006. Relativamente alla ripartizione geografica, le vendite del 2006 sul mercato italiano, pari al 43,1% delle vendite, hanno registrato una crescita del 5,2%. L’italia ha beneficiato del positivo contributo della crescita esterna (+4,6%), derivante sia da nuove acquisizioni (Glen Grant e Teruzzi & Puthod) sia da nuovi accordi distributivi (Jack Daniel’s e gli altri brand di Brown-forman); il business esistente ha registrato una crescita delle vendite del 0,6%. Le vendite in Europa, pari al 18,8% delle vendite consolidate, hanno segnato una crescita del 15,5%, determinata da una crescita esterna del 11,2% generata principalmente dai nuovi brand (Glen Grant e Teruzzi & Puthod) e una crescita organica del 4,4%. Per quanto riguarda l’area Americhe, le cui vendite sono pari al 33,7% del totale, il mercato Usa ha registrato una crescita organica del 11,7%, una crescita esterna del 26,8% e un effetto cambi negativo del 1,0%. In Brasile le vendite hanno registrato una crescita organica del 5,4% a cambi costanti, un effetto cambi positivo del 11,4% e un impatto negativo a livello di crescita esterna del 2,7%. L’area resto del mondo (che include anche le vendite duty free), pari al 4,4% del fatturato totale, è cresciuta complessivamente del 18,5%, trainata da una crescita organica del 15,4%. Enzo Visone, Chief Executive Officer: “Nel 2006 abbiamo conseguito risultati positivi e in linea con i nostri obiettivi. Per il futuro, continuiamo a guardare con fiducia alla positiva evoluzione del nostro business. ” Altre Delibere Dividendo. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea, convocata in per il prossimo 24 aprile, la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per ciascuna delle azioni (invariato rispetto al dividendo distribuito l’anno scorso). Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 4 maggio 2007, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio, previo stacco cedola n. 3 il 30 aprile 2007. Azioni proprie. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la relazione all’Assemblea relativamente alla delibera di autorizzazione all’acquisto e/o all’alienazione di azioni proprie finalizzate principalmente a servire i piani di stock option. L’autorizzazione viene richiesta per l’acquisto e/o l’alienazione di azioni che, tenuto conto delle azioni proprie già in possesso della società, non superino il 10% del capitale sociale. A oggi, la percentuale sul capitale sociale di azioni proprie detenute dalla società è prossima a zero. L’autorizzazione viene richiesta sino al 30 giugno 2008. Il corrispettivo unitario per l’acquisito e/o l’alienazione non sarà inferiore del 25% nel minimo e superiore del 25% nel massimo al prezzo medio di riferimento registrato dal titolo nelle tre sedute di Borsa precedenti ogni singola operazione di acquisto. Fusione per incorporazione di Glen Grant S. R. L. In Davide Campari-milano S. P. A. Allo scopo di proseguire il processo di semplificazione della struttura societaria del Gruppo, il 20 marzo 2007 è stato approvato il progetto di fusione per incorporazione di Glen Grant S. R. L. , in Davide Campari-milano S. P. A. .  
   
   
DOCUMENTO ASSEMBLEA FEDERBIM RECOARO TERME, 9 MARZO 2007  
 
 L’assemblea Nazionale della Federbim riunitasi in seduta ordinaria a Recoaro Terme il 9 marzo 2007 alla luce del dibattito politico apertosi sul futuro sistema delle Autonomie Locali e sulla riforma della Legge 97/94 per la Montagna intende cogliere l’opportunità di esprimere la propria riflessione per contribuire ad una nuova fase di crescita per comunità locali che vivono ed operano nei territori montani. Federbim che associa e rappresenta oltre 60 Consorzi di Bacino Imbrifero Montano e circa 2. 000 Comuni dei territori montani d’Italia, consapevole del proprio ruolo e rispettosa delle Istituzioni, vuole ancora una volta richiamare il Parlamento e l’opinione pubblica ad una maggiore attenzione verso le Montagne Italiane che non possono essere derubricate, nel generale quadro di riordino dei livelli di governo territoriali, a questione tecnica oppure a “cavia” di una sperimetazione istituzionale che nasce, in modo sbagliato, con un approccio calato dall’alto. Le Montagne sono davvero una realtà feconda ed una risorsa di grande prospettiva per il Paese e non è dunque logico immaginare riforme del sistema di governance territoriale senza passare per un duro e difficile, ma indispensabile, lavoro di confronto fra tutti i soggetti portatori di interessi per giungere ad una soluzione lungimirante e condivisa. Ad un territorio montano corrispondono sempre vari interessi locali ma corrisponde soprattutto un interesse montano sovralocale che interagisce nel sistema territorio. Se partiamo da questo assunto ne scaturisce l’esigenza che peraltro si fa sempre più sentire, di organizzare un forte associazionismo fra Enti della montagna che sono chiamati a cooperare unitariamente senza remore e vincoli particolari. Le riforme in discussione in questi giorni non possono tradire consolidate e positive esperienze di attività pluridecennali svolte a favore dello sviluppo delle comunità locali che vivono ed operano in montagna. Il confronto per giungere a nuovi assetti di governo non può essere delegato a nessuno, deve viceversa essere concertata una posizione in comune tra tutte le Federazioni nazionali, che poi trovi concretezza in un nuovo testo della Legge sulla Montagna. Per queste ragioni l’Assemblea della Federbim: Preso Atto - che il dibattito in corso nel Paese sulla questione Montagna dimostra come il confronto Uncem/governo sia viziato da una mancata analisi di approfondimento sui più logici e positivi modelli di governance territoriale; - che Uncem a tutt’oggi non ha mai attivato momenti di consultazione con gli altri Enti nazionali operanti e rappresentativi della Montagna Italiana; Considerato - che la proposta di riforma della Legge 97/94 non riguarda solo questioni di governo territoriale ma anche materie e risorse su cui intervengono ed agiscono responsabilmente anche soggetti diversi dagli Enti Locali; Ritenuto - che sarebbero inaccettabili proposte di semplificazione territoriale, in nome di pseudo efficienza e presunti risparmi, che prevedessero l’abolizione dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano che ben da prima della Legge 1102/71 operavano in forza della Legge 959/53 “per lo sviluppo socio-economico dei territori montani”; Invita l’Uncem ad un tavolo di confronto per discutere sulla definizione di una piattaforma condivisa che nel mentre riconosce le Comunità Montane quali enti preposti al governo dei territori montani salvaguardia anche la specificità di soggetti che nascendo dalla volontà dei Comuni corrispondono, senza aggravi per la finanza pubblica, al perseguimento del progresso socio-economico delle comunità locali; Chiede al Parlamento, per tramite del Gruppo interparlamentare “Amici della Montagna” d’impegnarsi ad approvare riforme che siano frutto di un ampio confronto e di ampie intese fra tutti i soggetti che istituzionalmente operano a favore della Montagna Italiana; Rivolge un appello al Governo affinché gli organismi nazionali (Osservatorio, Emi, Ctim ecc) che operano nell’interesse della Montagna italiana, siano vere espressioni plurali, dando diritto di tribuna alle diverse organizzazioni nazionali rappresentanti gli interessi delle comunità locali; Auspica la definizione di normative che sappiano valorizzare e promuovere la risorsa montagna prevedendo adeguati modelli di sviluppo e specifici livelli istituzionali di governo; Impegna Infine gli Organi della Federazione ad intervenire in ogni sede per una forte azione di sensibilizzazione per raggiungere gli obiettivi fissati dalla presente decisione assembleare assunta responsabilmente nell’interesse esclusivo delle popolazioni della Montagna Italiana. .  
   
   
REGIONE PUGLIA-UNIVERSITA´ DI LECCE: ACCORDO DI PROGRAMMA CENTRO ACQUACOLTURA  
 
Un accordo di programma tra la Regione Puglia e l’Università degli Studi di Lecce per il completamento e il potenziamento del Centro Universitario di Ricerche per la Pesca e l’Acquacoltura di Acquatina di Frigole (Lecce) verrà sottoscritto Giovedi’ 22 Marzo 2007 alle ore 16,00 presso la Presidenza della Regione Puglia, Lungomare Nazario Sauro, 33 Bari. Saranno presenti il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’Assessore Regionale alle Politiche Agricole Enzo Russo e il Rettore dell’Università di Lecce Oronzo Limone. L’accordo prevede un importo di spesa di 600,000 Euro di cui 500,000 a carico della Regione Puglia e 100,000 a carico dell’Università di Lecce. In seguito all’applicazione dell’Accordo di Programma il Centro, unico nel suo genere in Puglia, diventerà punto di riferimento per la ricerca e la sperimentazione in acquacoltura per l’intera area del Mediterraneo. .  
   
   
VENERDI´´ CONVEGNO SULL´´ERPETOFAUNA NELL´´ALPE ADRIA  
 
 Udine, - La "Salvaguardia dell´erpetofauna nel territorio di Alpe Adria" è il tema del convegno che si terrà venerdì 23 marzo a Udine, nella sala Aiace del palazzo municipale. E´ organizzato dall´ufficio Studi Faunistici della Regione, avrà inizio alle ore 9, e vi parteciperà l´assessore regionale Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, Enzo Marsilio. L´evento, che si avvale della collaborazione del Museo Friulano, segna la conclusione dell´omonimo progetto che è stato finanziato attraverso l´iniziativa comunitaria Interreg Iiia. Dopo tre anni di ricerca attuata attraverso la cooperazione transnazionale fra l´Italia, l´Austria, la Slovenia, il progetto ha permesso di raccogliere il materiale utile per la tutela dei rettili e degli anfibi che popolano l´area interessata dallo studio. I rettili e gli anfibi sono le due classi di vertebrati terrestri più sensibili alla trasformazione degli habitat naturali. In particolare, gli anfibi risultano essere indicatori importanti delle diverse forme di inquinamento, tanto costituire le specie maggiormente a rischio di sopravvivenza del globo. Per questo, nell´ambito del progetto è stata tra l´altro eseguita una ricerca sulla possibilità di impiegare le rane quali indicatori della qualità ambientale. Il convegno, che si articolerà per l´intera giornata, rivolto ad amministratori, tecnici, naturalisti, biologi, studenti, insegnanti e appassionati del mondo della natura, sarà anche l´occasione per la presentazione e la distribuzione gratuita del libro cha raccoglie gli esiti del lavoro svolto dagli esperti sull´erpetofauna. .  
   
   
PRESENTATO PROGETTO “NUTRIMENTI”  
 
Perugia - “L’arte rappresenta per tutti una grande forma di espressione e ciò vale ancor più per le giovani generazioni caratterizzate da un sentimento di incertezza che incide in modo negativo sulla qualità della vita spesso priva di riferimenti e con una drammatica sensazione di solitudine”. Lo ha affermato stamani a Terni l’assessore regionale alle politiche sociali, Damiano Stufara, durante la presentazione del progetto “Nutrimenti”, organizzato e curato dal Centro di Palmetta di Terni. Durante l’incontro gli organizzatori hanno spiegato che “Nutrimenti” consiste nell’ideazione di un bando per dare nuove opportunità produttive e promozionali ai giovani artisti umbri inserendo i progetti selezionati in una rete nazionale di operatori culturali che hanno aderito al progetto sostenuto dalla Regione Umbria e dal Comune di Terni con la collaborazione di “Fontemaggiore Teatro stabile d´innovazione”, dell´associazione “Aidoru” e dell´officina Valdoca di Cesena. Ideatore e soggetto attuatore dell’iniziativa è il Centro di Palmetta, un centro giovanile, culturale, di educazione ambientale, di aggregazione e sperimentazione nato su iniziativa dell´associazione “Demetra” (associazione di secondo livello composta da Castelli in Aria- Arciragazzi e Compagnia del Pino), “Il Pettirosso” ed altri gruppi informali. “Per superare le difficoltà delle nuove generazioni – ha aggiunto Stufara - è dunque necessario attivare tutte le strategie per recuperare, si spera in maniera risolutiva, questa condizione di disagio. A proposito è indispensabile attivare politiche istituzionali efficaci, ma anche incentivare l´espressione e la partecipazione personale al vivere sociale. In questo contesto l´arte rappresenta uno strumento di promozione dell´espressione dell´individuo e costituisce un elemento di progresso per l´intera comunità”. A conclusione dell’intervento Stufara ha ringraziato l´Associazione Demetra e il Centro di Palmetta “per aver costruito un progetto che valorizza la produzione artistica del territorio regionale che, spesso, non riesce a trovare i giusti canali di espressione”. .  
   
   
ITALIA E SLOVENIA INSIEME NEL PROGETTO AGROMIN  
 
Trieste - Venerdì 23 marzo, alle 12. 30, presso l´Azienda Agricola Sagrado 2, a Sgonico (Trieste), l´Associazione regionale degli agricoltori di Trieste e la Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana di Capodistria, organizzano una presentazione e degustazione di piatti tipici del Carso nell´ambito del progetto Agromin. Ne parla l´Aise. Agromin è un progetto europeo congiunto tra minoranza slovena in Italia e italiana in Slovenia, finanziato dal Programma Interreg Iiia Italia-slovenia 2000-2006, che ha preso il via in aprile 2005 e si concluderà a novembre 2007. Obiettivo del progetto è valorizzare le risorse del settore primario delle due minoranze e realizzare un´unica offerta transfrontaliera di prodotti tipici, rafforzando la collaborazione tra le due minoranze. Il progetto, inoltre, prevede un libro bilingue che presenti i prodotti tipici, le ricette tradizionali dell´area transfrontaliera ed i produttori; depliant informativi su vino, olio ed altri prodotti; un Centro informativo per la valorizzazione, la promozione, l´informazione sui prodotti tipici a San Dorligo della Valle-dolina; seminari e workshop; fiere (2 in Slovenia e 1 in Italia) e, infine, un convegno conclusivo. .  
   
   
SETTE MENÙ PER SETTE GIORNI, LE CULTURE DEL MEDITERRANEO SI INCONTRANO IN CUCINA  
 
Roma - Vivono tutte nel Lazio, provengono dai paesi del Mediterraneo, e si incontreranno davanti ai fornelli. Sette menù per sette giorni, una iniziativa dell’Associazione Saperi e Sapori in collaborazione con la Regione, è un corso di cucina gratuito e soprattutto un’occasione di incontro tra culture. Sette lezioni e altrettanti menù si ripeteranno per tre volte dal 22 marzo ogni martedì e giovedì, dalle 17. 30 alle 20. 30. La sede del corso, che terminerà a giugno, è la Casa delle Regioni del Mediterraneo, Villa Piccolomini a Roma. Durante ogni lezione saranno preparati tre piatti, legati alla tradizione di una regione italiana, per offrire alle donne che partecipano al corso un quadro completo delle specialità del nostro paese. Dalla scelta degli ingredienti alle tecniche di cottura tradizionali e moderne, dalle verdure ai legumi alla pasta fatta in casa, per finire con carne e pesce, saranno illustrate le nozioni di base della cucina italiana. Al termine di ogni lezione il cibo preparato verrà assaggiato dalle partecipanti. Nella prima giornata si comincia con zuppe e timballi fatti con verdure e legumi e si finirà con le cotture dei principali pesci del Mediterraneo. Alla fine del corso ogni partecipante potrà realizzare un piatto che appartiene alla tradizione culinaria del suo paese di origine. .  
   
   
FINALE LIGURE BORGO (SV): BAGNO DI FOLLA ALLA TERZA EDIZIONE DEL SALONE DELL’AGROALIMENTARE LIGURE  
 
 Domenica 18 marzo si è conclusa la terza edizione del Salone dell’Agroalimentre Ligure 2007, un’edizione che ha visto una manifestazione potenziata sotto diversi aspetti. La presenza di quasi 160 espositori, un’affluenza di pubblico che ha quasi toccato le 100. 000 presenze (affluenza record per una manifestazione che si svolge in un periodo considerato di bassa stagione in Liguria ) e il successo degli eventi collaterali. La terza edizione del Salone dell’Agroalimentare Ligure si è tenuta dal 16 al 18 marzo 2007 a Finale Ligure Borgo (Sv), nel borgo medievale presso il prestigioso Complesso Monumentale di Santa Caterina. La manifestazione è nata per valorizzare le peculiarità enogastronomiche regionali attraverso l’esposizione e la degustazione di prodotti tipici. La struttura del salone è dedicata alle specialità enogastronomiche liguri, il pubblico ha potuto visitare gli spazi espositivi suddivisi in Auditorium dei Sapori, Carruggio del Pesto, Largo dell’Olio, la Cantinetta, Largo del Dolce, Largo degli Orti, Via dei Sapori, e novità 2007, l’Agripiazza e il Giardino dei Sapori e dei Profumi. Il Salone dell’Agroalimentare Ligure vuole rendere omaggio a tutte le produzioni presenti sul territorio che si sono distinte per il recupero delle tradizioni enogastronomiche liguri. Il Salone dell’Agroalimentare Ligure è una manifestazione ricca di attrattiva costituita da una rassegna espositiva, un’ampia area di spazi espositivi suddivisi tra l’Auditorium, l’Oratorio de’ Disciplinanti e negli splendidi chiostri quattrocenteschi di Santa Caterina. Tra le produzioni presenti possiamo citare: il pesto, la focaccia di Recco, la focaccia classica genovese, la panissa, la farinata, le biscette di Solva, l’olio extravergine d’oliva, i formaggi, i dolci, pane allo zafferano, l’aglio di Vessalico, i fagioli di Badalucco, Conio e Pigna, le salse liguri (pesto, patè di olive, machetto, pasta d’acciughe, crema di carciofi, ecc. ), i formaggi, gli insaccati, le castagne, il miele, i vini a denominazione di origine protetta della Liguria, la birra artigianale ed altro ancora. Collateralmente alla parte espositiva sono stati organizzati degli eventi suddivisi in tre aree: Sala delle Capriate (dedicata ai convegni), Sala Liguria (dedicata ai laboratori di degustazione) e l’Arena Eventi dedicata ai laboratori “hands on”. Tra i convegni che si sono susseguiti durante le tre giornate di manifestazione possiamo citare quello, a cura degli organizzatori del Salone, dedicato ai prodotti ed il territorio di venerdì 16 marzo dal titolo: “Origine, tipicità e qualità dei prodotti: un’opportunità per il territorio”. Tra gli interventi possiamo citare: Giancarlo Cassini – Assessore all’Agricoltura della Regione Liguria, Margherita Bozzano – Assessore al Turismo della Regione Liguria, Carlo Scrivano – Assessore al Turismo della Provincia di Savona, Giancarlo Grasso – Presidente della Camera di Commercio di Savona, Giuseppe Morro – Presidente Comunità Montana Pollupice, Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua - Sindaco di Finale Ligure; per quanto riguarda gli interventi tecnici sono intervenuti Filippo Russo e Marco Capurro del Settore Servizi alle Imprese Agricole, Giorgio Lazzaretti– Direttore del Consorzio Tutela Olio Dop Riviera Ligure, Aldo Alberto –Presidente Coopintesa, Bruno Cordazzo –Presidente Coop Liguria e Giorgio Rocca – Direttore Nordiconad Liguria. Ha moderato il convegno Luca Fontana – Direttore del Dipartimento Agricoltura Regione Liguria. Quello di sabato 17 marzo alle ore 10. 00, organizzato dalla Coldiretti dal tema: “Il patto con il consumatore per la rigenerazione dell’agricoltura e la centralità dell’impresa”. Sono intervenuti il Sindaco della Città di Finale Ligure Flaminio Richeri Vivaldi Pasqua: Martino Bolla – Presidente Coldiretti Savona, Ennio Fazio – Presidente Regionale Coldiretti, Rolando Manfredini – Responsabile Coldiretti Qualità e Sicurezza Alimentare, Giancarlo Cassini – Assessore all’Agricoltura della Regione Liguria, Carlo Scrivano – Assessore all’Agricoltura della Provincia di Savona. Inoltre era presente il Presidente Nazionale Coldiretti Sergio Marini. Presso la Sala delle Capriate, nel pomeriggio di sabato 17 alle ore 15. 30, si è tenuto il convegno “Vino&salute” a cura della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori. -. Tra i relatori citiamo: Aldo Alberto –Presidente della Cia di Savona, Gigi Brozzoni –Direttore del seminario permanente “Luigi Veronelli”, Giacomo Pietramellara – del Dipartimento di Scienza del Suolo e Nutrizione delle piante dell’Univerità di Firenze, Paolo Nannipieri - del Dipartimento di Scienza del Suolo e Nutrizione delle piante dell’Università di Firenze, Attilio Giacosa –ricercatore del Policlinico di Monza e Giancarlo Cassini – Assessore all’Agricoltura della Regione Liguria. Moderatrice del convegno è stata Gioconda Pomella, direttore di In Genova Magazine. Domenica 18 alle ore 15. 30 presso la Sala delle Capriate si è tenuto il convegno a cura della Confagricoltura dal titolo “Agriturismo in Liguria: vantaggi, rischi per l’ambiente e l’economia del territorio”. I relatori sono stati: Giuseppe Giordano, Presidente Agriturist Toscana, Pier Eugenio Marchesini –Presidente Agriturist Lombardia e Cosimo Melacca – Presidente Agriturist Liguria, Carlo Scrivano – Assessore al Turismo e all’Agricoltura della Provincia di Savona e Lara Melucci della Provincia di Savona. Presso la Sala Liguria si sono svolti 11 laboratori di degustazione guidata ed un evento informativo. Sabato 17 alle ore 10. 00 presso la sala laboratori “Sala Liguria” si è tenuto il laboratorio di degustazione dal titolo: “Sapori di Olio e Olive. Degustazione guidata di olio extravergine di oliva e di olive in salamoia”, a cura di Antonio Fasolo, Presidente Regionale di Terranostra. Al laboratorio hanno partecipato gli allievi dell’Istituto Alberghiero di Finale Ligure delle classi Ii e Iii. Alle ore 12. 00 si è tenuto un corso di degustazione di Vini della Liguria a cura dell’Enoteca Pubblica della Liguria e della Lunigiana, alle ore 15. 00 si è parlato nuovamente di olio con la Camera di Commercio di Savona e la Strada del Vino e dell’Olio dalle Alpi al Mare. Per la prima volta in assoluto è stata fatta una degustazione comparata degli oli derivati dalle varietà peculiari della riviera savonese, alcuni al primo anno di produzione: Colombara, Orivotto, Mortina, Carparina, Pinola e Taggiasca . Alle 16. 00 il tema trattato dai laboratori è stato: “I Fagioli di Badalucco, Pigna e Conio” a cura della Camera di Commercio di Imperia Azienda Speciale; mentre alle 17. 00 si è parlato ancora di olio extravergine d’oliva sempre con la Camera di Commercio di Savona e la Strada del Vino e dell’Olio dalle Alpi al Mare. Si è trattato di una degustazione di olive da cultivar Taggiasca con metodo di ottenimento e confronto con produzioni spagnole greche e siciliane a cura dell´Onaoo e della Cciaa di Savona. Inoltre è sono stati fatti degustare il patè di olive e la novità delle Pellette di Olive. Alle ore 18. 00 si è tenuto l’evento informativo a cura del Comune di Finale Ligure dal titolo “Finale 80” durante il quale sono stati presentati due progetti promossi dall’Assessorato alla Cultura che fanno capo alla Biblioteca Mediateca Finalese: La Banca delle Immagini – Archivio Iconografico del Finalese e della Liguria e La sezione Musicale di Conservazione – Biblioteca, Fonoteca e Laboratorio del suono. Domenica 18 marzo, a partire dalle ore 10. 00, sono stati organizzati diversi eventi collaterali presso la Sala Liguria, tra questi: “Le rose della Valle Scrivia e i loro derivati” – laboratorio a cura della Comunità Montana Valle Scrivia, alle ore 11. 00 “I vini rossi savonesi” a cura della Camera di Commercio di Savona e la Strada del Vino e dell’Olio dalle Alpi al Mare. Alle ore 12. 00 si è tenuto il curioso laboratorio dedicato alla degustazione verticale di Çimixâ dal titolo:"Verticale Çimixâ, Il progredire di un´idea” - Degustazione comparata delle vinificazioni di Çimixâ, anni 1999 - 2005" -a cura di Silvia Dellepiane, Agronomo della Cantina Çimixâ; Gian Carlo Stellini, Responsabile Ufficio Agricoltura Provincia di Genova e Enologo della Cantina Çimixâ; Fabio Nervo, Viticoltore e Amministratore Unico della Cantina Çimixâ. Il significato del nome, di questo vino è “cimiciata”, in quanto compaiono sull’acino delle curiose punteggiature, simili alle punture delle cimici. Dal 1998, grazie alla ricerca della Dott. Ssa Silvia Dellepiane e del Dott. Lorenzo Corino, la Çimixâ è stata oggetto di attenzioni e cure e, grazie anche all’impegno della Comunità Montana Fontanabuona, è stato ripristinato il vecchio vigneto abbandonato di Cassottana, che ha svolto, fino ad oggi, la funzione di vigneto sperimentale. Il lavoro della Dott. Ssa Dellepiane e del Dott. Corino, ha avuto l’esito di iscrivere il vitigno Çimixâ al Registro nazionale delle varietà di vite (G. U. 241 del 16/10/2003). A questo punto, su invito della Comunità Montana Fontanabuona, la Provincia di Genova ha iniziato ad occuparsi dell’iniziativa e, considerato che gran parte del lavoro di ricerca era stato svolto, si è posta l’obiettivo dell’inizio della commercializzazione di un vino col nome di Çimixâ. Alle ore 15. 00 si è svolto “Matrimonio con i formaggi”. Gli abbinamenti e le curiosità sugli esclusivi formaggi savonesi: Formaggetta, Zuncò, Bruss Caprini e Sora da scoprire con salse mostarde e confetture e composte, a cura della Camera di Commercio di Savona e Slow Food Val Bormida. Alle ore 16. 00 si è tenuto l’incontro dedicato alle Albicocche di Valleggia a cura della Camera di Commercio di Savona. Una rarità riscoperta del territorio savonese e usata splendidamente in cucina. A conclusione dei laboratori di degustazione si è tenuto l’incontro con la Camera di Commercio di Savona in collaborazione con le Associazioni degli Apicoltori dal titolo “Mistero e fascino del miele”. I laboratori della Sala Liguria hanno avuto un ottimo riscontro di pubblico, tanto da far creare delle liste d’attesa per il pubblico che, così numeroso, voleva assistere agli incontri. Pre L’arena Eventi, una novità dell’edizione 2007 apprezzata dal pubblico e dagli operatori. Presso l’Agripiazza è stata creata un’area dedicata ai laboratori “hands on” ossia ai laboratori che prevedevano la partecipazione del pubblico e dei relatori impegnati in dimostrazioni teorico/pratiche. L’area è stata definita Arena Eventi. Presso l’Arena Eventi a partire da venerdì pomeriggio si sono susseguiti diversi laboratori teorici/pratici. Venerdì 16 marzo alle ore 15. 30 si è tenuto l’incontro tematico: Il Laboratorio dei “Biglietti Odorosi”, a cura del Parco del Basilico di Pra’; un incontro creativo per conoscere il basilico e le altre erbe aromatiche del territorio ligure. L’incontro è stato seguito da un gruppo di studenti tunisini che frequentano un master post laurea in Liguria e da un pubblico di persone incuriosite dalla particolarità dell’evento. Sabato 17 è stato organizzato il “Corso di intaglio di ortaggio liguri” a cura dell’Associazione Cuochi Liguri e dell’Istituto Alberghiero di Finale Ligure. Sempre alle ore 15. 30 il si è tenuto il “Corso di composizione floreale” a cura della Camera di Commercio di Imperia Azienda Speciale e Sanremo Italian Style. Mentre alle ore 18. 00, sempre presso l’Arena Eventi, si è tenuto l’incontro: “Il nuovo corso della Strada”, a cura di Mariangela Guidi, neopresidente della Strada del Vino e dell’Olio dalle Alpi al Mare. Domenica 18 alle ore 10. 30 si è tenuta un’esibizione di Luciana Parodi campionessa mondiale di Pesto Genovese 2007. Alle ore 15. 30 è stato organizzato dal Consorzio del Pesto Genovese una dimostrazione su come si prepara la famosa salsa ligure durante il quale si sono cimentati alcuni soci del consorzio. Tra i soci segnaliamo la presenza del Presidente del Consorzio Aldo Tedesco e del Commendatore Gian Paolo Belloni, notissimo Executive Chef dell’altrettanto notissimo ristorante Zeffirino presente a Genova, Las Vegas e Hong Kong. Inoltre presso il giardino botanico, alias “Il Giardino dei Sapori e dei Profumi” è stato organizzato sia sabato 17 che domenica 18 marzo un interessante evento culturale a base di Musica&enogastronomia. In una delle quattro suggestive aiuole sopraelevate del giardino si è tenuto il concerto musicale a cura dell’Associazione Amici del Jazz di Finale Ligure, l’evento ha riscosso un notevole successo sia per la suggestione della location che per l’abilità dei musicisti. Riassumendo si può dire che l’edizione 2007 del Salone dell’Agroalimentare Ligure ha tenuto fede a quella che viene considerata la filosofia dell’evento, sintetizzata nei seguenti punti: 1. Valorizzare il territorio attraverso l’esposizione dei suoi prodotti 2. Privilegiare la dimensione culturale delle produzioni agroalimentari liguri, intese come momento di scoperta, confronto e conoscenza 3. Riconoscere l’esigenza di un consumo responsabile dei prodotti agroalimentari 4. Porsi come una risposta credibile alle esigenze di un pubblico che non si percepisce come “consumatore tradizionale”, ma che sa “degustare” i prodotti che acquista Possiamo dire che il Salone 2007 ha raggiunto un obiettivo ben preciso, quello di presentarsi al pubblico con una vetrina di qualità dedicata al territorio. La terza edizione del Salone dell’Agroalimentare Ligure è stata organizzata dalla Regione Liguria e da Unioncamere Liguria con la collaborazione della Provincia di Savona, la Camera di Commercio di Savona, il Comune di Finale Ligure e la Comunità Montana Pollupice. Segnaliamo la preziosa collaborazione ed il sostegno delle associazioni di categoria: Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori. .  
   
   
MERCATI COMUNALI. AL VIA L’OFFERTA RISPARMIO DI PASQUA. MAIOLO: “UN AIUTO ALLE FAMIGLIE CON PRODOTTI SCONTATI FINO AL 40%”  
 
Scaglie di uova di cioccolato in degustazione gratuita: è il “benvenuto” che i consumatori troveranno, all’ingresso dei mercati comunali e superspacci milanesi, venerdì 23 marzo, giorno d’apertura dell’Offerta risparmio Pasqua 2007. L’offerta è promossa dal Comune di Milano e da Assofood Milano (l’associazione del dettaglio alimentare dell’Unione del Commercio) e Comeric, la Commissionaria dei mercati comunali coperti. La degustazione di scaglie di uova di cioccolato (distribuite fino ad esaurimento scorte) è possibile grazie alla collaborazione dell’Icam di Lecco. Dalla coscia, alla spalla e al carrè di agnello fino ai minuovo con sorpresa: è tutta all’insegna della convenienza nell’alimentare l’Offerta Pasqua di quest’anno nei mercati comunali e superspacci milanesi. Burro, latte, riso, carne, prosciutti, formaggi, pesce, ma anche olio, vini, gelati: sono 52 i prodotti inseriti nell’Offerta risparmio, prodotti che i milanesi potranno acquistare da venerdì 23 fino al 7 di aprile nei 24 mercati comunali coperti e superspacci alimentari. Prodotti messi in vendita con sconti che arrivano a superare il 40% e con una percentuale media di risparmio del 29%. “Mentre il ministro Padoa-schioppa ha dichiarato che privilegerà sul piano fiscale l’impresa rispetto alle famiglie, il Comune di Milano ‘regala’ l’uovo di Pasqua (con gli sconti nei mercati comunali) proprio alle famiglie, soprattutto quelle numerose o composte da persone anziane ─ ha dichiarato Tiziana Maiolo, assessore alle attività produttive del Comune di Milano. − Con l’offerta di Pasqua intendiamo lanciare un messaggio di aiuto a chi ha di meno, ma anche all’economia, ricordando al governo che l’economia si muove quando aumentano i consumi. Il Comune di Milano se ne occupa, perché ha a cuore sia l’impresa che i singoli cittadini, non avendo “debiti” con nessuno. E il governo Prodi?” “Sono prodotti – spiega Iliano Maldini, presidente di Assofood Milano – che vanno incontro alle reali esigenze delle famiglie milanesi e in particolare a quella fascia di utenza, soprattutto anziana, che generalmente frequenta i mercati coperti. Quest’offerta risparmio dà al consumatore un ottimo rapporto tra qualità e prezzo su prodotti di marca che costituiscono un nostro forte segnale di responsabilità per il contenimento dei prezzi. I mercati comunali testimoniano, anche con quest’Offerta risparmio di Pasqua, quella duplice funzione sociale che li contraddistingue: di presidio sul territorio e di alleanza con le fasce più deboli dei consumatori”. “Il Comune di Milano ─ conclude l’assessore Tiziana Maiolo ─ crede in un’azione di rilancio dei mercati comunali, che anche per il carattere sociale e qualitativo da essi rappresentato, possono e devono essere sempre più un punto di riferimento per i cittadini milanesi”. .  
   
   
2006 MOLTO POSITIVO PER IL MERCATO DEI PRODOTTI EQUOSOLIDALI CERTIFICATI FAIRTRADE: + 15 PER CENTO A VALORE, + 45 PER CENTO A VOLUME ANANAS, NOCI DELL’AMAZZONIA, ZUCCHERO, RISO E SUCCHI FRUTTA I PRODOTTI CHE HANNO SEGNATO LE MIGLIORI PERFORMANCES  
 
Ottimi risultati nel 2006 per il circuito dei prodotti equosolidali certificati Faritrade. Il valore a consumo l’anno scorso è stato infatti di 34,5 milioni di euro (erano 30 nel 2005 e 24 nel 2004), a fronte di un centinaio di referenze presenti soprattutto nella grande distribuzione organizzata, con un incremento del 15 per cento a valore e del 45 per cento a volume. Fra le referenze che hanno evidenziato dei veri e proprie exploit, le noci dell’Amazzonia, che hanno raggiunto le 60 tonnellate di prodotto e l’ananas, che ha triplicato il volume superando le 1700 tonnellate di sell-out. Ottimi risultati anche per il riso (+42%), lo zucchero di canna (+34 %) e i succhi di frutta (+28%). Le banane hanno segnato un incremento del 12 per cento, un dato di crescita particolarmente significativo a fronte dell’attuale fase di liberalizzazione dei mercati. “Stimiamo che circa il 35 per cento delle banane biologiche vendute oggi in Italia sia oggi certificato Fairtrade” afferma Paolo Pastore, direttore operativo del consorzio Fairtrade Transfair, che certifica in Italia queste filiere dei prodotti di commercio equo per conto della rete internazionale Flo e che raggruppa alcune delle più importanti organizzazioni italiane del terzo settore, del commercio equo, della finanza etica e della cooperazione allo sviluppo. Soddisfacenti sono infine anche i risultati di prodotti storici come il cacao-cioccolato (+10%) e caffè (+6%), mentre rimangono stazionari il miele ed il tè. Il 2006 è stato l’anno dell’inserimento nel mercato anche di prodotti innovativi, come le rose, presenti dall’autunno scorso nei super e iper di Pam: in solo due mesi ne sono stati venduti 140 mila steli. A fine anno poi sono stati inseriti per la prima volta nella distribuzione italiana (Iper, Celio e sul catalogo Postal Market/la Redoute) i jeans in cotone equosolidale certificato e vari prodotti di maglieria, con buon riscontro da parte dei consumatori, così come è accaduto per il vino di cooperative di piccoli produttori argentini, importato da Commercio Alternativo. A fronte di consumi generali ancora in una fase di stallo, c’è quindi motivo di soddisfazione e fiducia nel futuro per il mercato equo garantito Fairtrade, che riscuote una crescente fiducia da parte dei consumatori e che conta attualmente ben 69 licenziatari. “Siamo molto soddsifatti - afferma ancora Pastore – perché grazie ad una sempre maggiore sensibilità da parte dei consumatori ed alla riconoscibilità dei prodotti garantiti Fairtrade possiamo sviluppare ed aprire sempre nuovi percorsi di mercato equo e di economia solidale”. .  
   
   
IL “DECALOGO PER IL RISPARMIO DELL’ACQUA” ALCUNE SEMPLICI REGOLE SULL’USO CORRETTO DELL’ACQUA DOLCE NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI- FINISH E FEDERPARCHI INSIEME PER UN ATTENTO UTILIZZO DI UNA RISORSA VITALE  
 
In anticipo sulla Giornata Mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo, è stata presentata al Circolo della Stampa di Milano l’iniziativa “Un futuro per l’acqua” promossa da Finish, il brand leader nel settore dei detersivi per lavastoviglie, in collaborazione con Federparchi – Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali. Obiettivo dell’iniziativa è quello di diffondere una maggiore consapevolezza sul valore e l’importanza dell’acqua: “L’attenzione ambientale ed il risparmio energetico sono da tempo valori di riferimento anche per Finish”, afferma Enrico Cavallari, Marketing Director di Reckitt Benckiser Italia; “e per manifestare il significato che questo impegno ha per noi, abbiamo deciso di dare il nostro appoggio a Federparchi, l’ente più autorevole e preparato nella tutela delle acque nei parchi e nelle aree naturali protette d’Italia ”. Per perseguire questa missione, Federparchi ha predisposto un “Decalogo per il risparmio dell’acqua” che sintetizza in modo agile e pratico alcune semplici regole sull’uso corretto dell’acqua dolce nella vita di tutti i giorni, affinché ciascuno di noi divenga un attento utilizzatore di una risorsa vitale "e collabori così - ha sottolineato il Presidente dell´associazione, Matteo Fusilli - all´azione dei Parchi che tutelano, in Italia, la maggior parte delle riserve di acqua dolce disponibili. " Fusilli ha anche illustrato i contenuti della "Carta per la tutela delle acque dolci nelle aree protette" contenente i principi ai quali si ispira l´attività dei Parchi italiani. Finish giunge a “Un futuro per l’acqua” attraverso un percorso che vede il brand, leader nel settore dei prodotti per lavastoviglie, assumere un ruolo di leader anche nel campo della sensibilità sociale e civile, ed in particolare sul fronte della sostenibilità ambientale. Finish, prodotto e distribuito in Italia da Reckitt Benckiser, già dal 2005 è promotore del Progetto Galileo dove, insieme ai principali produttori di lavastoviglie, ha sviluppato iniziative per far conoscere i vantaggi energetici connessi all’uso della lavastoviglie rispetto al lavaggio tradizionale. Lavando i piatti a mano, infatti, si consumano in media circa 2,5 kWh e 100 litri d’acqua: secondo uno studio dell’Università di Bonn, con la lavastoviglie si può risparmiare fino al 20% di energia elettrica e fino all’80% di acqua (calcolati sul lavaggio di 12 coperti). .  
   
   
BRESCIALAT A GULFOOD 2007 A CONFERMA DELLA POSIZIONE RILEVANTE CHE L’AREA MEDIORIENTALE RIVESTE PER BRESCIALAT, L’AZIENDA BRESCIANA HA PRESO PARTE ALLA PIÙ IMPORTANTE FIERA DI SETTORE DELLA ZONA: GULFOOD 2007.  
 
Dal 19 al 22 febbraio Brescialat ha presentato a Dubai la sua vetrina di prodotti caseari italiani ai partecipanti e agli operatori del settore, creando così l’occasione per incontrare i suoi importatori e per sviluppare nuovi contatti. I prodotti Brescialat maggiormente richiesti sono stati il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano, ma si è registrata una crescita di interesse anche verso il mascarpone, la mozzarella e il gorgonzola. “Quello mediorientale è un mercato emergente – dichiara Alessandro Chiarini, Direttore Commerciale di Brescialat – che è cresciuto del 20% nel 2006 e ha già confermato lo stesso trend nei primi mesi del 2007. Partecipare a Gulfood significa incontrare gli operatori di tale mercato, provenienti quindi da tutti i Paesi del Golfo intorno a Dubai e fino all’India, e avere così l’occasione di poter sviluppare ulteriormente il proprio business in una zona più che promettente”. Brescialat, che è presente nel golfo da 5 anni, oggi può dichiarare di aver affermato la propria posizione nel mercato di tale area, che infatti rappresenta il 9% del fatturato totale export. Tale fatturato ha permesso all’azienda una forte crescita nel 2006, rappresentando il 40% del fatturato totale: 9 milioni di Euro su un totale di 24 milioni di Euro che, se si aggiunge il fatturato di Brescialat Distribuzione, arriva a toccare i 30 milioni di Euro. Brescialat è presente sul mercato nazionale ed estero (Unione Europea, Australia, Corea del Sud, Giappone, Dubai, Stati Uniti) con il meglio della tradizione casearia italiana, articolata in cinque brand: • Brescialat Freschi • Brescialat Stagionati • Cascina delle Betulle • Tesori d’Italia • Tesori di Sardegna • Tesori della Lombardia L’azienda di Chiari (Bs) da circa 15 anni investe nei frutti della sua terra: la pianura bresciana. Offre una vasta gamma di prodotti tipici italiani, a cui affianca una selezione di specialità regionali per meglio soddisfare la domanda dei suoi consumatori. Brescialat garantisce alta qualità e genuinità per tutti i suoi prodotti seguendo l’intero processo produttivo, dalla raccolta del latte alla commercializzazione. .  
   
   
DRINKTEC IN CRESCITA  
 
Fervono i preparativi per il più grande salone mondiale dedicato alle tecnologie per bevande e liquid food: per l’edizione 2009 sono già giunte le registrazioni di 298 espositori provenienti da tutto il mondo Mancano ancora 32 mesi, ma gli organizzatori possono già annunciare un trend in crescita per drinktec 2009: 298 aziende provenienti da 25 Paesi hanno già presentato i moduli di richiesta di partecipazione per il Salone mondiale della tecnologia per bevande e liquid food, che si svolgerà dal 14 al 19 settembre 2009 a Monaco di Baviera. Rendendo disponibili i moduli di iscrizione preliminari fin dallo scorso ottobre 2006, gli organizzatori di drinktec 2009 sono andati incontro alla richiesta di numerosi espositori della passata edizione, che chiedevano di poter presentare le loro domande di partecipazione per l’edizione successiva il prima possibile, nella speranza di assicurarsi l’area preferita per il proprio stand. “Siamo rimasti sorpresi da questa risposta immediata e massiccia,” ha dichiarato Petra Westphal, Direttore di drinktec. “Nonostante alcune perplessità su questa azione molto anticipata, quanto sta succedendo è una chiara conferma del successo di drinktec 2005. Parecchi espositori, infatti, hanno voluto assicurarsi con due anni e mezzo di anticipo un posto alla prossima edizione del 2009. ” Le richieste ricevute finora provengono da aziende di tutto il mondo, dalle grandi multinazionali a numerose aziende di piccole e medie dimensioni, dalla Cina agli Stati Uniti. Tra le registrazioni spiccano 19 aziende che parteciperanno a drinktec per la prima volta. “Uno degli obiettivi della campagna realizzata per drinktec 2005 era comunicare che la fiera è adatta a ogni azienda, indipendentemente dalle dimensioni o dal settore in cui opera,” ha affermato Petra Westphal. “Le aziende più piccole hanno infatti le stesse opportunità di incontrare clienti di quelle più grandi, oltre ad avere l’occasione unica di accedere a nuovi mercati e generare contatti a livello internazionale. ” Numerose anche le aziende italiane operanti nel settore che hanno già confermato la loro adesione a drinktec 2009, tra queste si segnalano: Acmi S. P. A. , Comac Group, Della Toffola S. P. A. , Ocme s. R. L. , Piovan S. P. A. , Procomac S. P. A. , Sacmi Coop. Meccanica, System Plast S. P. A. , Tmci Padovan S. P. A. , Sipa, R. Bardi s. R. L. Le aziende italiane interessate a partecipare a drinktec 2009 possono contattare la rappresentanza italiana di Messe München International ai seguenti recapiti: Monacofiere Srl info@monacofiere. Com www. Monacofiere. Com .  
   
   
IN ITALIA ARRIVA EVOLUS, PRIMO LATTE FERMENTATO UTILE NEL PAZIENTE CON IPERTENSIONE  
 
La dieta dell’iperteso dovrebbe essere ricca di frutta e verdura, a basso apporto calorico e povera di sale e grassi. In alcuni casi un corretto regime alimentare, associato al movimento, può ricondurre i valori pressori nella norma o ridurre le dosi di farmaci necessari. Un aiuto arriva oggi anche dai prodotti funzionali: la ricerca Emmi ha messo a punto un latte fermentato ricco di peptidi che, agendo come Ace inibitore naturale, può aiutare a controllare i valori pressori. L’ipertensione colpisce solo in Italia più di 13 milioni di persone. Negli adulti ha una prevalenza del 38%, percentuale che sale al 50% tra gli anziani. La prima regola per controllare l’ipertensione a tavola? Seguire la dieta mediterranea, abolire il sale aggiunto e ridurre le portate. E un aiuto arriva anche dal mondo dei prodotti funzionali: è a disposizione anche in Italia Evolus, un nuovo latte fermentato ricco di peptidi bioattivi, sostanze naturali che possono favorire il controllo dell’ipertensione. Messo a punto dalla ricerca di Emmi, società svizzera leader nella produzione lattiero casearia, Evolus è un latte fermentato con Lactobacillus helveticus. La sostanza attiva contenuta sono i peptidi bioattivi, componenti naturali delle proteine del latte che si formano durante la fermentazione. Secondo gli studi, esercitano un valido aiuto nella regolazione dell’ipertensione, un disturbo che colpisce il 38% della popolazione adulta italiana e addirittura il 50% degli anziani. Ma come agisce Evolus? “Secondo gli studi, i peptidi del latte fermentato con Lactobacillus helveticus Lbk-16h – spiega il professor Carlo Cannella, Ordinario di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma ‘Sapienza’ - agiscono come Ace inibitori naturali. Le sostanze ‘Ace inibitorie’ inibiscono la formazione di angiotensina Ii, una sostanza vasocostrittrice che può portare all’aumento della pressione arteriosa. ” – conclude Cannella. Gli studi finora disponibili sul consumo di Evolus mostrano che può contribuire a ridurre i valori pressori se assunto con regolarità, per almeno 15 giorni, nel quantitativo di 65 ml al giorno, in un regime dietetico adeguato. Evolus, come gli altri alimenti funzionali, ‘completa’ la dieta dell’iperteso, che deve seguire regole precise. “La prima norma da seguire è quella di controllare l’apporto calorico degli alimenti, che non dovrebbe superare le 1000 kilocalorie al giorno, in funzione dell’attività fisica svolta, per evitare il sovrappeso. – spiega il professor Gianfranco Parati, Direttore del Dipartimento di Cardiologia, Irccs Istituto Auxologico Italiano, Ospedale San Luca di Milano e docente del Dipartimento di Medicina clinica, Prevenzione e Biotecnologie sanitarie dell’ Università di Milano-bicocca - La prevalenza di ipertensione aumenta infatti all’aumentare del peso corporeo. Se il 15% delle persone con peso normale soffre di ipertensione, questa percentuale sale al 23% tra le persone leggermente in sovrappeso (Bmi 25-27), al 27% in quelle con sovrappeso più grave (Bmi 27-30) e addirittura al 42% negli obesi. La riduzione di peso porta all’abbassamento dei valori pressori, con un effetto pari a quello di alcune terapie farmacologiche. Secondo i dati disponibili, basterebbe perdere il 10% del peso per ridurre in modo significativo i valori pressori. Nelle forme di ipertensione lieve (valori uguali o leggermente superiori a 140/90 mmHg) la correzione della dieta potrebbe risultare sufficiente per riportare i livelli pressori nella norma nei pazienti con ipertensione lieve e, nei casi di ipertensione più severa, potrebbe permettere di calibrare la terapia con dosi minori di farmaci. ” – conclude Parati. Anche la scelta degli alimenti è importante. “Consumare 5 porzioni di frutta e ortaggi al giorno – continua Cannella - aiuta a controllare la pressione; questi sono alimenti poveri di Sodio e ricchi di Potassio (intracellulare), una sostanza che aiuta a modulare la pressione arteriosa. Bisogna inoltre evitare alimenti particolarmente ricchi di grassi, sostanze che si distribuiscono nel tessuto adiposo e che possono ostruire i vasi sanguigni. È bene poi evitare il sale (Nacl: cloruro di sodio). Il sodio in eccesso infatti causa un aumento dei fluidi extracellulari nel sangue, fenomeno che può condurre a ipertensione. ” “Gli alimenti che contengono una flora microbica “probiotica”, cioè favorevole alla vita in quanto producono sostanze protettive per il nostro organismo, vengono detti “funzionali” – aggiunge Cannella – Questi alimenti completano la dieta, potenziandone gli effetti benefici. Evolus, come gli altri alimenti funzionali, ‘completa’ la dieta, che deve comunque essere bilanciata come apporto energetico rispetto allo stile di vita e a ridotto apporto di sodio. ” Eppure spesso anche i pazienti ipertesi dopo i primi sforzi abbandonano le buone regole a tavola. “Tra i principali consigli da seguire quello di modificare la dieta è sicuramente il meno facile da ottenere. – spiega il dottor Alberto Aronica, Medico di Medicina Generale e Specialista in Endocrinologia e Malattie del ricambio - In media, solo il 20-30% dei pazienti con rischi cardiovascolari modifica il proprio stile di alimentazione sostanzialmente e per lungo tempo. Lo sforzo dei medici di medicina generale dovrebbe proprio essere quello di educare alla dieta e a sane abitudini di vita (cessazione del fumo, incremento dell’attività fisica, riduzione del peso corporeo) che sono la base di qualsiasi trattamento preventivo contro l’insorgenza di malattie cardiovascolari. ” “Una bottiglietta di Evolus al giorno (per almeno 15 giorni), associata a uno stile di vita sano e a una alimentazione corretta ed equilibrata, può aiutare a tenere sotto controllo l’ipertensione. – afferma Alberto Contessotto, Direttore Ricerca e Sviluppo Emmi Italia – Il nuovo prodotto contiene lo 0,1% di grassi e il 10% di frutta, è disponibile in due gusti (Fragola e Tropicale) ed è proposto in cluster da sei pezzi da 65 ml l’uno da conservare in frigorifero a + 4°C. Evolus, adatto ad ogni momento della giornata, è pensato per i consumatori che vogliono coniugare la bontà e la genuinità di un prodotto naturale all’efficacia della sua funzione salutistica. Il nuovo latte fermentato è adatto anche ai diabetici. ” Emmi in breve Il gruppo lattiero lucernese Emmi è il leader svizzero nel settore dei formaggi e dei prodotti freschi. La crescita dell’azienda, che prosegue ininterrotta da anni sia in Svizzera che sui mercati internazionali, è favorita da innovazioni, dall’incremento delle quote di mercato e da acquisizioni. Nel 2005 Emmi ha realizzato ricavi da attività operative (fatturato) per un importo di 2. 027 milioni di Chf e impiegava in Svizzera, in Europa e nell’America del nord 2. 765 collaboratori (base: impieghi a tempo pieno). Maggiori informazioni su Emmi sono disponibili nel sito www. Emmi. Ch .  
   
   
UN IMPORTANTE AIUTO CONTRO IL COLESTEROLO VIENE DAI FITOSTEROLI, SOSTANZE MOLTO SIMILI AL COLESTEROLO STESSO, PRESENTI NEGLI ALIMENTI DI ORIGINE VEGETALE: DAL SIPREC, PROMOSSA LA PREVENZIONE AL NATURALE  
 
L’italia è affetta da ipercolesterolemia, ovvero da elevato livello di colesterolo Ldl nel sangue. Da Nord a Sud, dal Centro alle Isole non c’è regione italiana in cui non si registri una preoccupante percentuale di persone con valore di colesterolo fuori soglia. L’allarme viene dalla V Conferenza Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec), svolta a Genova e appuntamento di riferimento per fare il punto sulle strategie per mettere a riparo la salute cardiaca dello Stivale. Nella speciale mappa della colesterolemia, costruita sui più recenti dati a disposizione, la Liguria spicca, infatti, come regione a più alto tasso di colesterolo per le donne (ben il 33% ha valori oltre il consentito). Per i maschi, invece, le regioni del Nord presentano una situazione preoccupante: in Val d’Aosta, Trentino e Friuli il 29% della popolazione maschile è ipercolesterolemica. Ma contro il colesterolo, è oggi possibile ricorrere alla prevenzione naturale. L’apertura del congresso Siprec è stata proprio incentrata su questo argomento. Un importante aiuto viene dai fitosteroli, sostanze molto simili al colesterolo stesso, presenti negli alimenti di origine vegetale. «I fitosteroli – spiega Alberto Notarbartolo, Ordinario di Medicina Interna Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Palermo – si trovano soprattutto, negli olii vegetali; quantità più piccole nelle verdure e nella frutta fresca, nelle castagne, nei cereali, nei legumi. Nell’alimentazione media essi non superano in genere, nel complesso, i 250-300 mg giornalieri nei Paesi centroeuropei e scandinavi. Nei Paesi mediterranei il loro apporto è probabilmente un po’ elevato (fino a 500-600 mg/die). La capacità dei fitosteroli di influenzare l’assorbimento del colesterolo alimentare si traduce, secondo un meccanismo parzialmente dose-dipendente, in una riduzione della colesterolemia, e specialmente della frazione legata alle lipoproteine Ldl (colesterolo Ldl, o Ldl-c)». Un quesito cruciale, a questo proposito, è quale sia la efficacia di differenti dosi di fitosteroli sulla riduzione dei livelli di Ldl-c. Numerosissimi articoli pubblicati tra il 1998 e il 2006 su riviste internazionali ad elevato fattore d’impatto, ed una metanalisi su 41 trials controllati, forniscono solide evidenze scientifiche per rispondere a questa domanda. Contro il colesterolo, un importante aiuto dalla dieta Familiarità o fattori di rischio aggiuntivi, la lotta contro il colesterolo si vince con costanza e, soprattutto, con l´aiuto di alcune norme dietetiche quotidiane, mentre solo nei casi più gravi è necessario ricorrere a rimedi farmacologici. Di certo, i primi a dover stare attenti sono i soggetti più ad alto rischio, come chi ha già avuto un infarto o un ictus, i pazienti diabetici, gli ipertesi o chi segue una terapia per combattere l’ipertensione. Tutti, però, possiamo e dobbiamo tenere sotto controllo il colesterolo, migliorando il nostro stile di vita e, soprattutto, la nostra alimentazione. «A supporto dell’azione protettiva dei fitosteroli sugli eventi coronarici – continua Alberto Notarbartolo – si può ricordare che gli alimenti che contengono fitosteroli in alta quantità sono parte di quella “dieta mediterranea” che si è dimostrata efficace nel ridurre l’incidenza di queste malattie. Inoltre, non va trascurato che la riduzione della colesterolemia conseguente all’adozione di diete ipolipemizzanti non supera in genere, stabilmente, il 5-6%. Se l’industria alimentare renderà disponibili alimenti funzionali contenenti fitosteroli/stanoli o altre sostanze in grado di ridurre la colesterolemia media della popolazione, a basso costo, avrà raggiunto un importante obiettivo, poiché è ampiamente dimostrato che la riduzione del 10% di Ldl-c si accompagna in qualsiasi popolazione, in soggetti sani o già affetti da coronaropatia, ad una riduzione equivalente di eventi cardiovascolari». «Un’alimentazione quindi ricca in vegetali – sottolinea Maurizio Averna, Ordinario di Medicina Interna, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Palermo – proprio per la presenza dei fitosteroli, è utile per la riduzione della colesterolemia. Tuttavia per ottenere una riduzione sensibile della colesterolemia che raggiunga il 10% è necessario aggiungere alla dieta una quantità di fitosteroli fino a 2 grammi giornalieri. I dati a nostra disposizione dimostrano che tale integrazione è priva di rischi perché la quantità di fitosteroli assorbita è trascurabile e pertanto un’alimentazione arricchita in fitosteroli rappresenta una strategia valida per la riduzione della colesterolemia e la prevenzione delle malattie cardiovascolari». «Gli studi più recenti sui meccanismi d’assorbimento intestinale del colesterolo – dichiara Alfredo Cantàfora, Istituto Superiore di Sanità - Sezione Lipidi ed Arteriosclerosi – indicano che l’effetto ipocolesterolemizzante dei fitosteroli è dovuto ad una forte riduzione dell’assorbimento del colesterolo, sia endogeno che esogeno (biliare e alimentare, rispettivamente), attraverso un processo che si esplica nel lume intestinale. Per questo motivo gli alimenti funzionali arricchiti in fitosteroli dimostrano la loro efficacia anche quando la dieta è povera di colesterolo e non inducono un maggiore assorbimento di fitosteroli. In considerazione della sicurezza e facilità d’uso, gli alimenti funzionali arricchiti in fitosterolo offrono una valida alternativa non farmacologia al trattamento dei lievi innalzamenti della colesterolemia (colesterolo totale tra i 200 e i 239 mg/dL) così frequenti nella popolazione adulta». Gli italiani e il colesterolo In Italia 57 uomini e 58 donne su 100 hanno un valore di colesterolo nel sangue superiore a 200 mg/dL. Percentuale, questa, che aumenta tra gli anziani fino a 67 uomini e 63 donne su 100. Un’indagine, condotta su un campione di circa 4. 000 persone e presentata in occasione della prima Consensus Conference della Società Italiana di Terapia Sperimentale e Clinica, conferma che oltre il 60% della popolazione non sa, o ha delle idee confuse, su cosa sia il colesterolo. Mentre, addirittura, il 6% degli Italiani non ne ha mai sentito parlare. Tra chi, invece, sa di avere problemi di colesterolo: il 58% segue una dieta mirata, il 26% lo tiene sotto controllo con i farmaci, un altro 26% svolge un’attività fisica costante e l’8% utilizza prodotti come soia, fibre e yogurt. Di contro, però, c’è ancora un 19% che non adotta alcun metodo per contrastarlo. .  
   
   
NELLE GUIDE MONDADORI RISTORANTI 2007 DI ANTONIO PICCINARDI  
 
La ristorazione italiana da alcuni anni galoppa, in una sorta di straordinaria “cavalcata” alla ricerca di una nuova identità. Crollati gli stereotipi legati a tradizione e classicità, circa 25 anni fa un motto innovativo, catalizzato dalla “nouvelle cuisine” francese, provoca dapprima un brivido, poi un’onda di consensi. I più evoluti giovani cuochi ristoratori, dall’inizio del nuovo millennio, “mordono” la vocazione e l’innovazione che avvertono in ogni comparto della vita d’oggi. I tempi mutano velocemente ed i clienti nel piatto cercano piacere ma anche suggestioni, conoscenza, stupore. Si è così formata una proposta disincantata, moderna, colta. Questa sesta edizione della guida Mondadori offre i “ristoranti della gioia”, quelli che Antonio Piccinardi - uno dei massimi esperti italiani di gastronomia e enologia – ci invita a provare, capire, condividere. L’autore infatti propone e visualizza non solo le star e i top restaurant ma anche e proprio il nucleo portante, composto da centinaia e centinaia di ottimi ristoranti che diffondono la loro tradizione adeguandola al tempo, valorizzano il territorio e amplificano i percorsi da esplorare, per scoprire specialità e suggestioni attraverso le varie regioni della penisola. L’ultima sezione del volume è dedicata come di consueto alla classifica dei primi 100 ristoranti d’Italia, di cui 18 con voto 10 e lode, 34 con voto 10 e 48 con voto 9. Antonio Piccinardi, milanese, è uno dei massimi esperti italiani di gastronomia ed enologia. Giornalista, scrittore, organizzatore di manifestazioni, fiere ed eventi nell´ambito dell´alimentazione, ha scritto più di ottanta libri dedicati al vino, alla cucina e alla critica gastronomica. Collezionista d´arte moderna, ha saputo efficacemente coniugare tale passione con l´enogastronomia. Ha gestito e coordinato numerosi ristoranti in varie parti d´Italia. .  
   
   
MILANO/LONDRA: LA CUCINA ATTRAVERSO L’EUROPA  
 
Il Grand Tour è una delle iniziative ideate per celebrare il Centenario del Traforo del Sempione, e promuovere il territorio a livello nazionale e internazionale. Due stagioni (autunno 2006 e primavera 2007), diciotto ristoranti e altrettante serate in cui scoprire i sapori di piatti carichi di storia e gusto, scelti dai diversi chef per conquistare i palati dei loro ospiti. L’idea è ricostruire una Via di Delizie che ha visto e vedrà chef diversi interpretare il tema della cucina europea dell’inizio del Xx° secolo rivisitando le ricette e i menù storici, rendendoli più accettabilI per il Xxi° secolo. Ricostruendo il percorso che si snoda dalla pianura Padana fino a Londra, attraverso la zona del lago Maggiore e della pianura francese, il Grand Tour sarà quindi un viaggio alla scoperta della cucina italiana, svizzera, francese ed inglese. Grazie al patrocinio della sezione del Verbano Cusio Ossola dell’Accademia Italiana della Cucina, Grand Tour porta avanti la rifondazione della cucina italiana in chiave europea. Il primo appuntamento è per venerdì 23 marzo presso il Ristorante Pinocchio (tel. +39 0322 82273) di Borgomanero. Qui lo chef stellato Piero Bertinotti delizierà i suoi commensali con un menù pensato appositamente per esaltare i prodotti e i sapori del territorio. Dopo il Pinocchio venerdì 30 marzo toccherà al ristorante svizzero Castelgrande (tel. +41 0322 82273), situato nella sede prestigiosa del Castelgrande di Bellinzona, esprimere con un sofisticato menù medievale la propria interpretazione della cucina del Grand Tour. Un´altra sosta in Italia giovedì 5 aprile, vedrà impegnato lo chef del ristorante dell’hotel Verbano (tel. +39 0323 30408), sull’affascinante Isola Pescatori. Qui un menù tutto lacustre rievocherà la stagione in cui i turisti stranieri giungevano sul lago per assaporare i profumi e i sapori genuini dell’isola. Altri appuntamenti attendono poi Grand Tour lungo la strada del Sempione fino a Londra. Essi saranno comunicati per tempo, per consentire al maggior numero di persone di godere di questa occasione per gustare una cucina eccezionale in ristoranti eccezionali. .  
   
   
TONNO DI QUALITÀ: CHEF INTERNAZIONALI A CARLOFORTE PER IL GIROTONNO DAL 17 AL 20 MAGGIO QUATTRO GIORNI DI SAPORI, CULTURA E TRADIZIONE  
 
Chef stellati provenienti da tutto il mondo saranno a Carloforte, dal 17 al 20 maggio, sull’isola di San Pietro (Carbonia-iglesias), nel sud-ovest della Sardegna, in occasione della quinta edizione del “Girotonno – Uomini, storie e sapori sulle rotte del tonno”. La kermesse internazionale coinvolge gastronomi, chef di fama internazionale esperti di cucina di tonno, giornalisti ed esperti della gastronomia mediterranea, candidando Carloforte “Capitale del tonno di qualità”, ossia il “tonno da corsa” che viene pescato nella tonnara di San Pietro proprio nei giorni della manifestazione. Quattro giorni di appuntamenti, incontri unici legati alle tradizioni culturali, artistiche ed enogastronomiche, musica e spettacolo, convegni e dibattiti per celebrare l’antica tradizione e la cultura del tonno, storicamente legata al territorio. La manifestazione, incentrata su una gara gastronomica internazionale a base di tonno, che l’anno scorso ha attirato oltre 65 mila visitatori, ha accolto nella terra antica del Sulcis Iglesiente, nel sud-ovest della Sardegna, golosi e estimatori per promuovere l´antica tradizione delle tonnare che tuttora si pratica e si tramanda oralmente da rais a rais, da tonnarotto a tonnarotto. E per citare qualche numero, sono state 4 le tonnellate di tonno, 400 i fusti di birra alla spina, 4. 000 le fritture di pesce e 5. 500 i piatti di tonno consumati durante l’ultima edizione dell’evento. Durante i quattro giorni della rassegna, organizzata dal comune di Carloforte in collaborazione con l’agenzia palermitana Feedback, a Carloforte si rinnova l’antico rito della mattanza: il Tonno rosso - bluefin (Thonnus Thynnus), viene pescato ‘‘di corsa” nell’antica tonnara dell’isola, l’unica attiva nel Mediterraneo. Di cotte e di crude: a gara di tonno Fulcro della manifestazione sarà la terza edizione del “Tuna Cuisine Competition”, la gara gastronomica internazionale alla quale parteciperanno chef stellati provenienti da tutto il mondo per strappare il titolo al Libano, paese vincitore dell’ultima edizione. Invitate a partecipare le delegazioni di Australia, Danimarca, Francia, Italia, Giappone, Libano, Perù, Spagna, Stati Uniti e Tunisia che si sfideranno proponendo una selezione di ricette a base di tonno cotto e crudo ad una giuria composta da giornalisti ed esperti di enogastronomia nazionali ed internazionali. Presidente della giuria sarà Enzo Vizzari, giornalista e curatore delle guide de “L’espresso”. “Il Girotonno è un’avventura nata cinque anni fa – ha detto il sindaco di Carloforte, Marco Simeone -che oggi raggiunge obiettivi e respiro internazionali. La manifestazione è cresciuta, infatti, edizione dopo edizione, potenziando sempre di più la sua dimensione internazionale e oggi è diventata uno dei maggiori eventi organizzati in Sardegna. Quest’anno l’obiettivo che ci poniamo è molto ambizioso: portare a Carloforte chef stellati provenienti da cinque Continenti, l’eccellenza della cucina internazionale di tonno. ” L’evento L’antica e caratteristica cittadina tabarkina, rotta privilegiata del “corridore dei mari”, diventa il palcoscenico per un prezioso momento di confronto e scambio culturale tra le regioni mediterranee che ancora mantengono viva la cultura di tonni e tonnare. Le officine gastronomiche sveleranno i segreti delle ricette internazionali legate al tonno con il sapiente aiuto di Vittorio Castellani, alias chef Kumalé, giornalista gastronomade esperto di cucina etnica, mentre il Tuna Village si snoderà sul lungomare e lungo le stradine del centro storico di Carloforte, offrendo ai visitatori le migliori ricette e le specialità agroalimentari locali. Tornano anche gli affollatissimi “Tuna Hours”, momenti in cui i pescatori di Carloforte mostrano il pescato, la lavorazione e il taglio del tonno in un ideale viaggio dal mare alla tavola. Al tramonto, il Girotonno Live darà spazio a musica, cabaret, spettacoli teatrali e rappresentazioni artistiche. La tonnara di Carloforte Tra le più antiche tonnare del Mediterraneo, quella di Carloforte si attesta ai vertici internazionali della pesca del tonno di qualità con circa 4. 000 esemplari pescati. Prima nel Mediterraneo per quantità, la tonnara vanta una plurisecolare attività mai interrotta dal 1738, anno di fondazione della città. E prima ancora, con il nome di Ieracon, in epoca fenicia, e di Acipitrum Insula, nel successivo periodo romano, l’attuale Isola di San Pietro e’ la più antica sede di tonnare di cui si hanno reperti e testimonianze visibili. Nel corso della storia si e’ consolidata una ritualità profonda che lega questo meraviglioso luogo del Mediterraneo al tonno. I Fenici, amavano a tal punto il tonno da coniarlo sulle proprie monete. Nel loro ossessivo peregrinare sulle rotte del Mediterraneo alla ricerca di metalli, questi mercanti e navigatori leggendari, fondarono città e stabilirono colonie, convissero con Greci, Romani, Siculi e Sardi… e concepirono le tonnare. La mattanza. Sulle rotte del tonno di corsa Già Aristotele, notando la regolarità del passaggio dei tonni, ne aveva cercato, invano, una spiegazione logica. Fenici, Arabi, Romani e Spagnoli pensarono di sfruttare la periodicità dell’evento per dare impulso all’attività di pesca lungo le coste sarde. Nacque così una sorta di rito laico che si perpetua da millenni, con ritmi ampiamente prevedibili, perché il passaggio dei tonni, come il respiro delle maree, e’ una delle suggestive costanti mediterranee. I tonni adulti, chiamati ‘‘tonni di corsa”, entrano dall’Oceano nel Mediterraneo per riprodursi. Ben pasciuti ed attirati dal richiamo sessuale, in primavera migrano a branchi lungo la costa. La credenza dice, addirittura, che il tonno: ‘‘segue la costa e nuota guardando solo dal lato sinistro…’‘. Vero o no, i tonnaroti, resi esperti da una tradizione antichissima, tendono le loro reti dalla riva verso il largo dalle classiche e grandi barche nere (bastarde), quasi fossero braccia invisibili tese verso i branchi di tonni in amore. Eros e Thanathos, amore e morte: oggi come ieri si ripete a Carloforte un rito antico, un antico mistero. Carloforte Carloforte affonda le sue radici nella mescolanza di etnie dell’intero bacino del Mediterraneo. Nel 1738 alcuni navigatori genovesi provenienti da Tabarka, già colonia ligure sulla costa tunisina, sbarcarono sull’isola di San Pietro - allora disabitata - su invito di Carlo Emanuele Iii di Savoia, attratti dai banchi di corallo e dalla ricca presenza di tonni. Da questa migrazione nacque Carloforte – così chiamata in onore del Sovrano - e ancor’oggi quelle radici marinare rimangono tenacemente inalterate, perché è dal mare che gli isolani traggono benessere, cultura ed una tradizione che ne fa inimitabili maestri d’ascia e tonnaroti per vocazione. Ulteriori informazioni sul sito www. Girotonno. It .  
   
   
FIOR DI PANNA E CREMA ALL’ARANCIA: DEGUSTA L’ESTATE CON IL GELATO AL CUCCHIAIO TRE MARIE  
 
Delicato gelato alla panna realizzato con il 30% di panna fresca e il 30% di latte fresco; morbido gelato alla crema variegata all’arancia con scorzette di arancia candita ed estratto di fiori d’arancio: sono Fior di Panna e Crema all’Arancia, i due gusti del Gelato al Cucchiaio che Tre Marie propone per accogliere la bella stagione. Per regalare un’intensa esperienza gustativa nelle dolci serate primaverili, Tre Marie reinterpreta i gusti tradizionali del gelato con ingredienti ricercati, che lo trasformano in un delicato dessert da intenditori, dalla consistenza vellutata. Il raffinato secchiello che racchiude il Gelato al Cucchiaio lo rende perfetto per un consumo intimo. Oltre a Fior di Panna e Crema all’Arancia, la gamma del gelato al cucchiaio Tre Marie comprende anche i gusti Caffè alla Crema di Whisky e Gran Cru di Cioccolato, tutti in confezione secchiello da 370g disponibili al pubblico al prezzo di 4,60 euro. Tre Marie è il marchio con cui Granmilano S. P. A. È presente nel mercato dei prodotti dolciari da forno e della gelateria. Oltre a Tre Marie, Granmilano possiede il marchio Sanson, firma storica della gelateria industriale. .  
   
   
DOLCE DIETA DI FRAU ALTA ALIMENTAZIONE: LA LINEA PIU’ COMPLETA E INNOVATIVA DI DOLCIFICANTI, BUONI COME LO ZUCCHERO, MA SENZA CALORIE  
 
 Frau Alta Alimentazione ha messo a punto una linea completa e innovativa di dolcificanti, buoni come lo zucchero, ma senza calorie: Dolce Dieta. Sono ben sei i dolcificanti di questa linea: * Dolce Dieta 300 senza aspartame e senza zucchero: una formulazione esclusiva e innovativa a base di Sodio Ciclamato a Acesulfame. (Novita’) * Dolce Dieta senza lattosio Calcium: il primo dolcificante senza lattosio e arricchito di Calcio. * Dolce Dieta con aspartame: il dolcificante “classico” nelle diete ipocaloriche e per chi soffre di diabete. * Dolce Dieta senza aspartame: il dolcificante di nuova concezione a base di Acesulfame K, Saccarina e Ciclamato di Sodio. * Dolce Dieta in buste: il dolcificante con aspartame + saccarosio, per chi non vuole rinunciare al piacere, anche visivo, dello zucchero. * Dolce Dieta in busta: per dolcificare i dolci, senza l’apporto calorico dello zucchero. I dolcificanti Dolce Dieta di Frau Alta Alimentazione sono in vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Dolce Dieta Frau 300 Senza Aspartame E Senza Saccarina: Una Formulazione Esclusiva E Innovativa Per Un Nuovo “Zucchero” Light (Novita’). Dolce Dieta 300 di Frau Alta Alimentazione è il nuovo dolcificante dalla formulazione unica ed esclusiva, senza l’utilizzo di aspartame e di saccarina. E’ a base, infatti, di Sodio Ciclamato e di Acesulfame: * Sodio Ciclamato: ha un potere dolcificante 50 volte superiore a quello dello zucchero. Di ottimo sapore, resiste alla cottura non è acariogeno. * Acesulfame: ha un potere dolcificante fino a 300 volte superiore a quello dello zucchero, resiste alla cottura e non è cariogeno. Inoltre, non viene metabolizzato dall’organismo e, quindi, non fornisce calorie. Dolce Dieta 300 di Frau Alta Alimentazione è il dolcificante ideale per chi non vuole rinunciare al piacere della dolcezza, senza le calorie dello zucchero: solo 0,15 calorie per compressa (1 compressa = 1 cucchiaino di zucchero). Inoltre, è senza retrogusto amaro, si scioglie rapidamente sia in bevande calde che fredde e, non contenendo aspartame e saccarina, può essere utilizzato anche nei dolci in quanto non si altera con la cottura e resiste alle alte temperature. Dolce Dieta 300 di Frau Alta Alimentazione è disponibile in una pratica confezione dispenser con 300 mini-compresse da 50 mg cad. , con un ottimo rapporto qualità prezzo. Il Prezzo al Pubblico indicativo, infatti, è € 2,80. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Dolce Dieta Frau Senza Lattosio Calcium: Il Primo Dolcificante Senza Lattosio E Arricchito Di Calcio. L’intolleranza al lattosio è un disturbo alimentare molto diffuso: secondo recenti stime epidemiologiche, in Italia, ne sarebbe soggetto ben il 38-40% della popolazione. Il lattosio è lo zucchero presente nel latte. Si tratta di un disaccaride che risulta dall’unione di due zuccheri semplici: il galattosio e il glucosio. Il lattosio viene scomposto in questi due zuccheri semplici dall’enzima lattasi. Senza questo enzima, il lattosio non può venire scomposto e, quindi, digerito. In pratica, l’intolleranza al lattosio consiste nell’incapacità di alcune persone di digerire il lattosio a causa della carenza dell’enzima lattasi. Dolce Dieta Senza Lattosio Calcium di Frau Alta Alimentazione è il primo dolcificante che può essere utilizzato anche da chi è intollerante al lattosio. L’aggiunta di Calcio, sale minerale indispensabile per l’organismo umano e per la salute delle ossa, rende questo dolcificante ancora più unico. La sua formula esclusiva, a base di aspartame, senza retrogusto, con zero calorie e con una fonte di Calcio, lo rende indicato per chi è a dieta, ma è anche attento alla salute delle ossa, o per chi non può assumere zuccheri (diabetici). Rapidamente solubile in bevande calde o fredde e di ottimo sapore, Dolce Dieta Frau Senza Lattosio Calcium ha un potere dolcificante elevatissimo: una mini-compressa da 42 mg dolcifica come un cucchiaino di zucchero, ma senza le calorie dello zucchero: solo 0,07 calorie per compressa, che equivalgono a un valore calorico nullo. Dolce Dieta Senza Lattosio Calcium di Frau Alta Alimentazione è disponibile in una pratica confezione dispenser con 100 mini-compresse da 42 mg cad. Prezzo al Pubblico indicativo € 1,85. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Dolce Dieta Frau Con Aspartame: Il Dolcificante “Classico” E Sicuro. Nel Dicembre 1965, mentre stava effettuando ricerche sui farmaci antiulcera, fu un pezzo di carta a far scoprire a James Schlatter l’aspartame, uno dei dolcificanti più moderni e sicuri: è inserito nella Farmacopea Ufficiale (F. U. ) ed è approvato dalla Food & Drug Administration degli Stati Uniti. Racconta James Schlatter: “Stavo cristallizzando l’aspartame quando la mistura uscì dal contenitore. Il risultato finale fu che la polvere cadde sulle mie dita. Non ci feci molto caso e mi pulii le mani con uno straccio. Dopo qualche ora, misi un dito sulle labbra per inumidirlo nel tentativo di prendere un foglio che non riuscivo a sollevare. Fu allora che notai il gusto dolcissimo delle mie dita”. L’aspartame ha un potere dolcificante elevatissimo (circa 200 volte superiore a quello dello zucchero), è privo di retrogusto amaro e non è cariogeno. Oltre ad essere ideale nelle diete ipocaloriche, è consigliabile anche a chi soffre di diabete in quanto non ha alcun effetto metabolico sulla glicemia. Dolce Dieta Con Aspartame di Frau Alta Alimentazione ha un potere dolcificante elevatissimo: una mini-compressa da 42,5 mg dolcifica come un cucchiaino di zucchero, ma senza calorie: solo 0,14 calorie per compressa, che equivalgono a un valore calorico nullo. Inoltre, è di ottimo sapore, senza retrogusto, e si scioglie rapidamente sia in bevande calde che fredde. Dolce Dieta Con Aspartame di Frau Alta Alimentazione è disponibile in una doppia confezione risparmio: 400 mini-compresse da 42,5 mg cad. , in due pratici dispenser, a soli € 5,75 (Prezzo al Pubblico indicativo). In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Dolce Dieta Frau Senza Aspartame: Il Dolcificante Di Nuova Generazione. Dolce Dieta Senza Aspartame di Frau Alta Alimentazione è il dolcificante di nuova concezione a base di Acesulfame K, Saccarina e Ciclamato di sodio: · Acesulfame K ha un potere dolcificante fino a 300 volte superiore a quello dello zucchero e resiste alla cottura. Inoltre, non viene metabolizzato dall’organismo e, quindi, non fornisce calorie. · Saccarina ha un potere dolcificante 500 volte superiore a quello dello zucchero e resiste alla cottura. Inoltre, non viene metabolizzata dall’organismo e, quindi, non fornisce calorie. · Ciclamato di sodio ha un potere dolcificante 50 volte superiore a quello dello zucchero. Di ottimo sapore, resiste alla cottura. Dolce Dieta Senza Aspartame di Frau Alta Alimentazione è il dolcificante ideale per chi è a dieta o per chi vuole tenere il peso sotto controllo, oltre che per chi soffre di diabete. Questo dolcificante di ottimo sapore e senza retrogusto, infatti, è praticamente acalorico: solo 0,11 calorie per mini-compressa da 50 mg. Inoltre, può essere utilizzato anche nei dolci in quanto non si altera con la cottura e resiste alle alte temperature. Dolce Dieta Senza Aspartame di Frau Alta Alimentazione è disponibile in una pratica confezione dispenser con 150 mini-compresse da 50 mg cad. Prezzo al Pubblico indicativo: € 2,05. In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. Dolce Dieta Frau In Bustine: Il Buon Dolcificante Ipocalorico Per Non Rinunciare Al Piacere, Anche Visivo, Dello Zucchero. Le bustine di Dolce Dieta di Frau Alta Alimentazione sono state create per chi non vuole rinunciare al piacere, anche visivo, dello zucchero, oltre che al suo buonissimo sapore. Le bustine, infatti, pur essendo a base di aspartame, contengono anche saccarosio (zucchero). Ecco perché hanno il buon sapore dello zucchero, senza alcun retrogusto amaro, pur avendo il vantaggio di essere ipocaloriche: una bustina da 90 mg, che corrisponde a un cucchiaino di zucchero, apporta solo 3,6 calorie, contro le 20 calorie di un cucchiaino di zucchero. Dolce Dieta In Bustine di Frau Alta Alimentazione è disponibile in due confezioni: confezione con 56 bustine da 90 mg cad. (Prezzo al Pubblico indicativo € 2,25) o in confezione risparmio con 102 bustine da 90 mg cad. (Prezzo al Pubblico indicativo € 3,25). In vendita nei migliori supermercati ed ipermercati. .  
   
   
BENVENUTA PRIMAVERA DAGLI INTEGRATORI ALIMENTARI UN AIUTO PER AFFRONTARE IL CAMBIO DI STAGIONE  
 
Secondo una ricerca Aiipa 9 milioni di italiani fanno uso di integratori alimentari in questo periodo ancor più un valido coadiuvante all’alimentazione base Benvenuta primavera, periodo di rinascita fisica e psicologica spesso accompagnato da un senso di astenia e di stanchezza generale. Una recente ricerca commissionata da Aiipa (Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari) - divisione integratori alimentari, confermata da dati Nielsen, mostra come in questo periodo in particolare gli integratori a base di vitamine e sali minerali (il 13% dei consumi dell’intero mercato) siano considerati un valido coadiuvante all’alimentazione quotidiana. Con l’arrivo della primavera infatti, luce naturale e giornate più lunghe influenzano i livelli ormonali, modificano la temperatura corporea e di conseguenza l´attività del cervello e l´umore. A causa dei nuovi ritmi biologici, ma soprattutto perché l’organismo ha utilizzato molte energie durante l’inverno per difendersi dalle aggressioni del clima, aumenta la necessità di apporti vitaminici per affrontare lo stress cui è sottoposto. “Per mantenere o raggiungere uno stato di benessere in primavera, la corretta alimentazione e un sano stile di vita sono gli elementi cardine; spesso però si verificano situazioni di malnutrizione per eccesso calorico, lipidico e/o glucidico e proteico o per difetto, soprattutto di vitamine e minerali, tali da rendere necessaria un’integrazione di tali micronutrienti” – afferma Andrea Strata, professore di Nutrizione Clinica presso l’Università di Parma e Consulente Scientifico di Aiipa. E prosegue: “In primavera, in particolare, l’organismo ha necessità di assumere con l’alimentazione tutte le vitamine antiossidanti che, integrandosi, aumentano le nostre difese immunitarie”. In particolare, è importante arricchire la razione quotidiana con alimenti ricchi di: o Vitamina C (si trova in natura negli agrumi, kiwi, peperoni, cavolfiori, cipolle, spinaci, prezzemolo, kiwi, ananas, verze, frutti di bosco), utile per proteggere i vasi sanguigni, contrastare le emorragie della cute e delle mucose, combattere i raffreddori, frequenti in primavera o Vitamina A (tutti i vegetali di colore giallo e arancio ne sono dotati, come carote, pomodori, arance, banane, zucca, patate, aglio, indivia): utili contro i danni dell’ipertensione arteriosa, proteggere i polmoni dall´inquinamento e dal fumo, importante per la vista, soprattutto per la visione crepuscolare, contrasta l’invecchiamento di tutte le cellule e mantiene in buono stato la nostra pelle e le mucose o Vitamina E: (contenuta in tutte le verdure a foglie verdi, germe di grano, legumi). Aiuta a contrastare i radicali liberi, è un potente antiossidante assai prezioso contro i processi d’invecchiamento. Gli integratori possono essere un utile complemento di un’alimentazione povera di nutrienti essenziali. I più utilizzati sono i composti che contengono vitamine molto labili, come le idrosolubili (C e gruppo B) che si alterano facilmente negli alimenti per effetto del calore. “Per questo dovrebbero essere integrate nella dieta, soprattutto dei bambini, degli anziani che non senza difficoltà consumano ortaggi a causa di problemi masticatori, ed in gravidanza quando maggiore è il fabbisogno di queste vitamine” afferma Andrea Strata. Un ruolo prezioso può essere inoltre svolto, sempre nel periodo primaverile dai cosiddetti “integratori funzionali”, ovvero quegli integratori a base di svariate sostanze come estratti vegetali - fibre, prebiotici, probiotici - con attività coadiuvante i processi fisiologici dell’organismo e le reazioni metaboliche. “Non è un caso che proprio gli integratori funzionali rappresentano la categoria più dinamica e di maggior peso nel comparto con una quota del 61% sul totale– afferma Anna Paonessa, responsabile area integratori di Aiipa, l’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari. “Il dato si inserisce in un trend di crescita dei consumatori che dai 9 milioni di adulti nell´ultimo triennio prevede di raggiungere entro il 2009 i 13,7 milioni di italiani in età compresa fra i 25 e i 64 anni”.  
   
   
TVS, LEADER ITALIANO E FRA I PLAYER PIÙ IN VISTA A LIVELLO MONDIALE NEL SETTORE DELLE PENTOLE IN ALLUMINIO ANTIADERENTE , VINCE CON LA COLLEZIONE ARCHETUN, IL PRESTIGIOSO DESIGNPREIS GOLD 2007 DELLA REPUBBLICA FEDERALE TEDESCA  
 
La linea Archetun e l’innovativa Archetun Induction hanno conquistato la giuria grazie al design semplice e minimale, che nella purezza delle sue geometrie severe racchiude funzionalità d’uso superiori. Dopo essere stata selezionata fra i 25 vincitori, la linea Archetun, si è posizionata tra le prime 5 classificate, aggiudicandosi il premio "Gold". I 25 vincitori del Designpreis 2007 sono stati presentati dal German Design Council, venerdì 9 febbraio 2007 presso il Forum of Messe Frankfurt. La cerimonia di premiazione, avvenuta alla presenza di circa 1. 000 persone, si è tenuta in occasione dell’apertura della Fiera di Ambiente Frankfurt. A ritirare il premio l’Ingegner Giuseppe Alberto Bertozzini, direttore commerciale Tvs Spa. Il riconoscimento è stato conferito ad Archetun da una giuria indipendente di 10 membri, composta da operatori di profilo internazionale chiamati a selezionare i vincitori all’interno di quattro aree: design, distribuzione, mondo accademico, media. La giuria è nominata congiuntamente dai Ministri e Senatori per il Commercio e l’Industria insieme al Ministro per l’Economia e la Tecnologia. Il Designpreis è detto anche “premio dei premi”, in quanto possono parteciparvi esclusivamente i prodotti che hanno già ottenuto dei riconoscimenti in altri concorsi nazionali o internazionali. Archetun conferma così il successo ottenuto nel 2006 con la vincita di un altro premio internazionale molto importante, il Designplus Quella di Tvs è una storia tipicamente italiana fatta di qualità, ricerca, innovazione e volontà. Fondata nel 1968, è oggi leader italiano e fra i player più in vista a livello mondiale nel settore delle pentole in alluminio antiaderente. Il successo di Tvs si fonda sulla qualità dei materiali, sull’innnovazione tecnologica, sulla continua ricerca formale applicata ai processi produttivi e sulla capacità di saper rispondere alle esigenze dei clienti. Il Designpreis è una conferma straordinaria, senza dimenticare però che il premio più importante è quello che Tvs vince tutti i giorni, conquistando milioni di clienti in tutto il mondo. .  
   
   
PHARMA NORD, L’AZIENDA DANESE LEADER NELLO SVILUPPO DI INTEGRATORI ALIMENTARI VALIDATI DA STUDI E DOCUMENTAZIONE SCIENTIFICA, HA MESSO A PUNTO DUE EFFICACI FORMULAZIONI.  
 
“Siamo quello che mangiamo”, diceva nel 1862 il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, capendo con grande anticipo, l’importanza che l’alimentazione avrebbe avuto nelle generazioni future. Oggi l’aspettativa di vita si è molto allungata, l’età media è circa di 80-82 anni, circa il doppio rispetto a quella di un secolo fa. Ma è anche aumentata l’obesità: nei paesi industrializzati colpisce fino a un terzo della popolazione, con un’incidenza in aumento nell’età pediatrica. L’obesità costituisce un fattore di rischio per diverse patologie: diabete mellito, ipertensione arteriosa, iperlipidemia, osteoartrosi. Da qui l’importanza di non essere in sovrappeso e di mantere il proprio peso forma. Come fare? Oltre a un regime alimentare equilibrato, un costante esercizio fisico, un valido aiuto può avvenire dall’assunzione di integratori. Pharma Nord, l’azienda danese leader nello sviluppo di integratori molto efficaci perché validati da studi e documentazione scientifica, ha messo a punto due efficaci formulazioni. La prima è Bioattivo C. L. A. (acido linoleico coniugato) che impedisce il verificarsi dell’effetto yo-yo, molto frequente nelle diete, perché riduce le cellule adipose e aumenta la massa muscolare. Studi scientifici hanno dimostrato che con questo integratore anche se le persone riprendono a mangiare non recuperano i grassi perduti. La seconda formulazione è Bio Attivo Slim a base di L-carnitina, cromo, coenzima Q10 e Garcinia Cambogia. Uno studio condotto in Belgio su 34 donne in sovrappeso ha dimostrato che assumendolo tre volte al giorno (mezz’ora prima dei pasti) le signore avevano ottenuto una perdita di peso più rapida rispetto a quelle che osservavano un regime dietetico senza l’assunzione di un integratore. Gli ingredienti contenuti in Bio-slim lavorano in sinergia: la L-carnitina aiuta a metabolizzare gli acidi grassi liberi, il cromo riduce il desiderio di zuccheri, il coenzima Q10 fornisce energia e la Garnicina Cambogia riduce l’appetito favorendo l’utilizzo dei grassi. Contrariamente alle diete “fast” che si basano su un regime alimentare troppo ipocalorico, questo integratore mira ad una riduzione di peso a lungo termine, ottenuta attraverso l’ottimizzazione della biochimica: metabolizzare al meglio i grassi, avere più energia e limitare il desiderio di dolci. Bioattivo Cla di Pharma Nord In farmacia: 90 capsule 24,95 euro. Bioattivo Slim di Pharma Nord In farmcia 30 compresse 16,95 euro www. Pharmanord. It Numero Verde 800. 912805 .  
   
   
UN’AZIENDA CHE PROMUOVE IL LIFE STYLE ITALIANO NEL MONDO ATTRAVERSO IL VINO DI QUALITÀ  
 
E’ un’idea di Andrea Carpi, che da giovane manager ha trasformato la sua professionalità in imprenditorialità, costituendo la neonata A. C. Marketing & Trade, azienda che opera nel campo della consulenza di marketing commerciale, nel vino di qualità. Un passato da velista, amante delle sfide, Andrea Carpi intraprende una nuova avventura: divulgare il vino come espressione del Made in Italy: 39 anni, di Bolzano ma cittadino del mondo ha trasformato la sua passione: il vino di qualità, nella sua filosofia di vita. Dopo la pluriennale esperienza come direttore vendite in una delle più prestigiose cantine dell’Alto Adige, approdato successivamente alla Jermann, a seguito del Master Mba in Wine Business, è pronto ora per una nuova sfida: diventare ambasciatore del vino italiano di qualità nel mondo, creando la neonata società di consulenza di marketing commerciale: A. C. Marketing & Trade. “Tra le nuove esigenze dei produttori vitivinicoli – dice Andrea Carpi, amministratore unico – emerge la necessità, di avvalersi di professionisti altamente qualificati che attraverso strategie di marketing commerciale sappiano affrontare con competenza e alta professionalità i mercati mondiali inseriti in un contesto altamente competitivo. ” La neonata A. C. Marketing & Trade ha scelto come sede il centro direzionale, ubicato vicino alla nuova aerostazione dell’aeroporto “Canova” di Treviso. La città, che rappresenta il cuore dell’imprenditoria del nordest e centro di comunicazione strategico, ora ospita anche questa azienda che si propone alle piccole e medie imprese vitivinicole come supporto al consolidamento della loro immagine attraverso la conquista di nuovi mercati. “Tra i mercati più appetibili per i produttori di vino italiani, sicuramente gli Stati Uniti dove, da recenti dati divulgati dal Wine Food Institute, l’Italia ha superato il miliardo di dollari nelle esportazioni di vino, seguita dall’Australia. ” “Altro mercato degno di attenzioni – afferma ancora Andrea Carpi - è quello asiatico con in testa il Giappone, dove il vino italiano si inserisce nella fascia medio-alta destinata a quei consumatori che apprezzano l’Italian Style. Anche l’India si sta rivelando un bacino con un enorme potenziale per il vino, grazie all’abbassamento dei dazi, che ad oggi possono arrivare fino al 250%”. Nel portfolio della neonata A. C. Marketing & Trade aziende provenienti da regioni a grande vocazione vitivinicola come Jermann, Tenuta Sette Ponti, Feudo Maccari, Col Vetoraz e Il Mosnel. “Per i nostri clienti abbiamo individuato delle collaborazioni con contratti pluriennali, definendo annualmente ragguardevoli obiettivi di vendita. Tra le nostre prossime mosse quella di consolidare il grande mercato statunitense soprattutto puntando al Canada che ha, ad oggi, requisiti di potenzialità ancora inespressi – continua Andrea Carpi – e di cercare nuove nicchie di mercato in Russia, Giappone, Corea, Islanda, Dubai e Qatar. ” L’a. C. Marketing & Trade opera a livello mondiale avvalendosi di un network di contatti consolidati tra importatori, distributori, opinion leaders e opinion makers, mettendo a disposizione del cliente il suo know how per costruire progetti su misura. Motivazione e gioco di squadra sono i fondamenti di questa nuova società di consulenza, che realizza strategie mirate per un posizionamento ottimale dei prodotti di ogni singola azienda. Realtà unica nel suo genere, A. C. Marketing & Trade, nasce come supporto per le aziende vitivinicole di qualità che ora finalmente possono affidare i loro vini a mani esperte per affrontare le prossime sfide dei mercati internazionali. Www. Acmarketingtrade. Com .  
   
   
GRANA PADANO AL VINITALY E SUL “TRENO DEL VINO”  
 
Nel percorso tra i vini di tutto il mondo che conquisteranno i visitatori del Vinitaly 2007, ci sarà una sosta raffinata e gustosa nello spazio Grana Padano, allestito in collaborazione con gli chef del Jre, i Jeunes Restaurateurs D´europe, la rivista “Horeca Magazine” e Vinitaly nel ristorante “Jre on tour” all’interno dei padiglioni della manifestazione. Grana Padano sarà il protagonista dei menù degustazione, ma anche ingrediente principe delle invenzioni dei Giovani Ristoratori. La manifestazione sarà preceduta da un viaggio vero e proprio il 29 marzo, tra Verona e Desenzano del Garda, attraverso il “Treno del Vino” che verrà inaugurato alla presenza del Ministro Paolo De Castro. Da sabato 16 giugno e in ogni week end, dalla stazione di Siena – ed una volta al mese da Roma – attraverserà la Val d’Orcia sino a Montalcino, per una proposta nel segno del gusto e della cultura, sponsorizzata dal Consorzio Tutela Grana Padano. Al Vinitaly il formaggio D. O. P. Più consumato nel mondo si presenterà nelle tre nuove stagionature, proprio in questi giorni lanciate sul mercato italiano. Il Grana Padano D. O. P. , stagionato dai 9 ai 16 mesi, si caratterizza per la granulosità e la marcata tonalità bianca della pasta, abbinandosi in modo eccellente a vini bianchi giovani e freschi. Dalla colorazione leggermente paglierina, il Grana Padano oltre 16 mesi mostra invece la tipica struttura granulosa della pasta e la frattura a scaglia. In bocca la nota dolce si attenua ed il gusto, saporito e pronunciato, non risulta tuttavia mai piccante. Queste doti impongono un vino leggermente tannico, come un rosso di discreta intensità e persistenza, ma ancora giovane e fresco. Al top della segmentazione del Grana Padano D. O. P. Ecco una nuova selezione, dedicata ai consumatori sempre alla ricerca dei prodotti di eccellenza. Si tratta del Grana Padano Riserva, stagionato per almeno 20 mesi, per il quale il Disciplinare prevede elevate caratteristiche qualitative. Scelto sperlato, ha una pasta a grana evidente con chiara struttura radiale a scaglia, dal colore omogeneo bianco o paglierino e dal sapore fragrante e delicato. Esami approfonditi e completi sull’aspetto esterno della forma, sulla struttura della pasta, sul colore e sulle caratteristiche organolettiche, stabiliscono se una forma può meritare sulla crosta il marchio a fuoco Riserva. Protagonista assoluto della tavola, sia grattugiato che come formaggio da pasto, il Grana Padano Riserva può arrivare a stagionature di ventiquattro mesi ed oltre, che gli donano un sapore sempre più ricco e pieno, senza tuttavia risultare mai aggressivo, e il formaggio presenta aromi evoluti di burro e di fieno e note floreali di mais. Il vino che accompagna il Grana Padano Riserva deve esaltare le evidenti e prorompenti sensazioni del formaggio e, quindi, dovrà essere morbido, tannico, con una buona gradazione alcolica, intenso e persistente. A fine pasto, invece, il Riserva regala armonia ed equilibrio al palato ed allo spirito unendosi a vini passiti e liquorosi. Il nuovo marchio Riserva rappresenta dunque un’ulteriore garanzia per il consumatore attento e con una sofisticata cultura gastronomica e che ama il sapore intenso ma mai aggressivo tipico del formaggio Grana Padano D. O. P. .  
   
   
IL VINO SPOSA IL DESIGN… …E RICEVE DAI GIOVANI UN CONTRIBUTO DECISIVO PER DIFFONDERE LA CULTURA ENOLOGICA ITALIANA NEL MONDO  
 
Tappa finale per il Concorso “La promozione del vino italiano nel mondo”, ideato da Uiv, Unione Italiana Vini, con la collaborazione di Buonitalia spa, società del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per la promozione dell’agroalimentare italiano nel mondo, e Agriteam (Agricoltura territorio ambiente), l’Azienda speciale della Camera di commercio di Milano. Il 23 marzo alle 11. 30 a Milano presso Palazzo Turati via Meravigli 9/B, verrà infatti proclamato il vincitore, cioè il giovane che meglio è riuscito a esprimere con una sola immagine e una frase simbolica la ricchezza e l’unicità della nostra migliore produzione enologica: un’ideale immagine per il brand “Italia” da spendere in una campagna di comunicazione nazionale destinata ai mercati esteri. Grazie al concorso “La promozione del vino italiano nel mondo” e ad Enotria, monografia di Unione Italiana Vini che ogni anno affronta una tematica di stretta attualità per il comparto, prende avvio un’innovativa e più efficace strategia di comunicazione per il comparto vitivinicolo italiano: è possibile, anzi auspicabile, realizzare un messaggio unitario che valorizzi tutte le variegate e differenti espressioni dell’alta qualità enologica made in Italy e contribuisca a promuoverle all’estero, in uno scenario di mercato sempre più globalizzato e competitivo. Tornando al concorso, il primo classificato si aggiudicherà un viaggio premio in occasione di una missione organizzata da Buonitalia in uno dei Paesi dove la società del Ministero sta sviluppando attività di promozione dell’enogastronomia made in Italy, mentre tutti gli altri lavori finalisti saranno pubblicati sull’edizione 2007 di Enotria, che verrà presentata in occasione della conferenza stampa. L’edizione di quest’anno è dedicata a indagare le dinamiche del vino italiano all’estero, partendo proprio dalla premessa che non esiste ancora un marchio-Paese per il nostro vino nella sua globalità. Nel volume, oltre a una sezione sul concorso e sugli undici elaborati finalisti, trova spazio un’approfondita indagine sulla percezione del vino italiano nei Paesi esteri, condotta con sondaggi, inchieste di respiro internazionale e opinioni, al fine di fornire un quadro esauriente a giornalisti, operatori del settore e produttori. Attraverso Enotria - 15. 000 copie distribuite alle principali aziende del settore, alle categorie dell’ospitalità e alla stampa - i migliori lavori che hanno partecipato al Concorso saranno così presentati alle imprese vitivinicole italiane per offrire a diversi ragazzi l’opportunità di entrare in contatto con il mondo del vino e, perché no, trovare una nuova occupazione. Uno degli obiettivi principali di questo concorso rivolto agli studenti delle Facoltà di Architettura, Istituti del Design, Accademie delle Belle Arti e scuole di specializzazione in grafica e design, è stato anche quello di avvicinare le nuove generazioni alle interessanti e numerose opportunità di lavoro offerte dal mondo del vino. I dati occupazionali del settore sono di tutto rispetto. Una recente indagine censisce circa 240. 000 imprese dedicate esclusivamente alla viticoltura (195. 000 viticoltori e 43. 000 vitivinicoltori), oltre 460. 000 titolari di vigneto e più di 94. 000 persone impiegate nella produzione. Si aggiungono gli addetti alla trasformazione (oltre 55. 000) e alla distribuzione nei canali commerciali (oltre 86. 000). Complessivamente quindi il settore dà lavoro a 700. 000 persone, che diventano 1. 200. 000 se si considera l’indotto primario. E, tra le professioni del vino, trovano oggi spazio nuove figure: il designer, il grafico e il pubblicitario, che si affiancano all’agronomo, all’enologo, al ristoratore e all’enotecario e che aprono nuovi sbocchi occupazionali. L’elenco delle 11 opere finaliste del Concorso è pubblicato sul sito www. Focuswine. It . .  
   
   
VININCHIOSTRO 2007 PRESENTA TUTTI I COLORI DEL BIANCO 100 BIANCHI SUPERSTAR IN VERTICALE  
 
Nato nel maggio dell’anno scorso, è diventato immediatamente l’evento di riferimento dei vini bianchi al top di gamma. Alla sua 2ª edizione, inoltre, da uno si è trasformato in trino per meglio avvicinarsi al pubblico, agli operatori e ai giornalisti del Nord, del Centro e del Sud della Penisola. Lo fa, naturalmente, nel massimo rispetto delle etichette che ospita e ha quindi scelto, oltre alla casa madre dove è nato, l’affascinante doppio chiostro di Monteforte d’Alpone, il più bell’albergo di lusso contemporaneo della capitale, il favoloso 5 stelle Exedra, e il più classico e modaiolo hotel di Ischia, il 5 stelle Regina Isabella di Lacco Ameno. Come l’anno scorso, naturalmente, questa grande, inedita degustazione pubblica prevedrà la verticale di ciascun vino, dall’annata in commercio ad una del 2002 in giù, a scelta del produttore. Un’occasione unica per controllare di persona l’evoluzione di un vino bianco che, oggi tornato grandissimo protagonista, non è più legato all’annata ma offre spesso emozioni sconosciute con il trascorrere del tempo. Saranno proprio cento i bianchi in degustazione, come assicura il titolo? No, saranno di più, probabilmente molti di più e, fatto di notevole importanza, rappresenteranno tutte le 20 regioni. Una degustazione corale della miglior produzione nazionale, un giro d’Italia a collezionare profumi. Appena possibile, ai primi di maggio, pubblicheremo sul sito l’elenco completo dei vini che parteciperanno alla degustazione, le loro annate e le aziende produttrici. La suddivisione sarà per regioni. Accanto a così numerosi bianchi fermi, quest’anno ci sarà una piccola novità: Bollicine Old Fashion, ovvero 10 famosi spumanti metodo classico millesimati, naturalmente presentati nell’annata in commercio e in una notevolmente più vecchia. L’evento in sintesi 1. Cento bianchi Superstar d’Italia. Con l’ausilio dei sommelier Ais, un’inedita, eccezionale degustazione pubblica: gran parata dei vini bianchi al top di gamma dell’annata in commercio a maggio, accompagnata dallo stesso vino non più recente dell’annata 2002. Una verticale unica ed inedita. 2. “Le stagioni del Soave in 10 vendemmie”, inedita verticale per sondare le potenzialità del vitigno Garganega. 3. Bollicine Old Fashion. Dieci spumanti classici millesimati. In degustazione pubblica l’annata in commercio e una di almeno 10 anni di dieci Case di massimo prestigio. 4. Formidabili quegli anni. Evento riservato ai giornalisti. Degustazione verticale di vini bianchi dai 10 anni in giù. Prenotazione indispensabile, posti limitati per le poche bottiglie di annate molto vecchie. 5. “cheBianco”. Talk-show con la partecipazione del “Club dei bianchi d’Autore”, i più famosi produttori ed enologi italiani che, al termine, guideranno personalmente la degustazione dei loro vini. Www. Ilsoave. Com .  
   
   
FIORISCE LA PRIMAVERA LAURENT-PERRIER  
 
Tre buoni motivi per festeggiare l’arrivo della bella stagione con una flûte di champagne Laurent-perrier Un giardino per Grand Siècle Un giardino che porta il nome di uno champagne. È quello che la Maison Laurent-perrier farà realizzare in maggio all’interno del Chelsea Flower Show, nota rassegna londinese dedica al mondo del gardening. Alla Cuvée Grand Siècle sarà dedicato il progetto dell’architetto paesaggista Jinny Blom a cui la Maison affida questo incarico per il secondo anno consecutivo. Le caves di Laurent-perrier si trovano ancora oggi a Tours-sur-marne, tra i grands crus della Montagne de Reims e della Côte des Blancs. Questa insolita ubicazione - lontana dalle altre maison della regione, collocate a Reims o a Epernay, ma in mezzo ai vigneti - è un elemento essenziale per comprendere lo spirito di quest’azienda animata da un profondo amore per la natura. Ecco spiegato dove nasce la passione di Laurent-perrier per il gardening. Una passione che si riflette anche nell’iconografia e nel packaging dei suoi champagne attraverso gli splendidi scatti di Jean Baptiste Huynh. Questo affermato fotografo di origine vietnamita ha colto la purezza e la genuinità degli champagne Laurent-perrier, ma anche la loro sensualità ed eleganza, raffigurando idealmente ciascuna cuvée e le sue caratteristiche con un elemento naturale. Così Grand Siécle diventa una candida calla, il Brut un tulipano, la Couvée Rosé una peonia ecc. Percorsi differenti, realizzati con lastre di marmo travertino, si sviluppano attraverso questo giardino, su livelli sfalsati, a rappresentare il viaggio attraverso i cambiamenti e le imprevedibilità della vita. Questi elementi combinano sapientemente antico e moderno, in uno stile di design che vuole essere anche un omaggio all’architetto italiano Carlo Scarpa. “Sono stata ispirata – ha raccontato Jinny Blom – dalla vita nella sua meravigliosa varietà, dal modo in cui oscilliamo tra momenti facili e difficili. Ho voluto celebrare tutto questo grazie a Laurent-perrier Grand Siècle, uno champagne che è per definizione l’arte dell’assemblaggio perchè in esso si combinano i migliori vini delle migliori annate”. Il giardino Laurent-perrier al Chelsea Flower Show sarà realizzato da www. Crocus. Co. Uk il più grande centro gardening del Regno Unito. Le piante utilizzate in questo progetto potranno essere acquistate anche on line. Jinny Blom Il Chelsea Flower Show si svolgerà a Londra da martedì 23 a sabato 27 maggio 2007 Il Giardino Grand Siècle nell’edizione 2006 del Chelsea Flower Show Un Rosé del colore delle peonie Cuvée Rosé è lo champagne più femminile e sensuale della Maison Laurent-perrier. Per il suo elegante colore rosa intenso, arricchito dal fine perlage. Per il bouquet di aromi chiari e piacevolmente freschi che sprigiona. Perchè la prima sensazione che lascia al palato è quella dei frutti rossi, come lamponi, ciliege e more, ma poi il sapore rotondo e versatile persiste in bocca per un tempo considerevole. E’ uno dei rarissimi champagne ottenuto con la macerazione delle bucce dell’uva, mediante un processo detto saignée, che gli procura una importante vinosità. Per questo motivo si è imposto in tutto il mondo come il riferimento degli champagne rosé. La scelta delle uve e l’attenzione alla fase di macerazione permettono di estratte il colore e la ricchezza aromatica del Pinot Noir, vitigno utilizzato principalmente nell’assemblaggio di questa cuvée. La durata dell’invecchiamento, almeno quattro anni, è necessaria ad esaltare gli aromi dei frutti rossi freschi. Cuvée Rosé Brut è lo champagne ideale per accompagnare i dessert a base di frutti rossi che si portano in tavola a primavera, ma i più “trasgressivi” amano accompagnarlo anche alla cucina giapponese. Laurent-perrier Cuvée Rosé nella latta decorata con motivi floreali è un dono prezioso per festeggiare un evento speciale. È lo champagne scelto dagli intenditori per le sue qualità gustative e per la bellezza della sua bottiglia che risale all’epoca di Enrico Iv. Distribuito Da Bologna In forma senza rinunciare allo champagne C’è chi vuole godersi le delizie della vita senza rinunciare alla linea. Ultra Brut di Laurent-perrier è lo champagne dedicato a loro. Infatti, l’Ultra Brut si definisce pas dosé, ovvero uno champagne a cui non vengono aggiunti zuccheri al momento del dosage. Infatti, in fase di produzione dello champagne, dopo il momento del dégorgement non viene aggiunta alcuna liqueur d’expédition. Una flûte di Ultra Brut contiene solo 85 calorie, contro le 110 calorie misurate in media da un altro champagne. Così anche chi fa attenzione alla linea può concedersi il piacere di questo particolare champagne. Composto da Chardonnay in proporzione leggermente prevalente rispetto al Pinot Noir, l’Ultra Brut viene fatto fermentare in bottiglia per almeno 4 anni. È uno champagne caratterizzato da un vasta gamma di aromi: note di agrumi, frutti e fiori bianchi e un sentore minerale accentuato. Oltre ad essere meno calorico rispetto ad un normale champagne, Ultra-brut di Laurent-perrier possiede anche un’incredibile capacità di esaltare il sapore dei cibi e si presta ai più svariati abbinamenti, dall’aperitivo al dessert. È questa certamente la cuvée più eclettica della gamma Laurent-perrier. Distribuito Da Bologna .  
   
   
A VINITALY, IN PROGRAMMA DAL 29 MARZO AL 2 APRILE 2007 UNDER 10, COSI’ GIOVANI, COSI’ GRANDI  
 
Verona - Sarà una delle degustazioni top della prossima edizione di Vinitaly quella dedicata agli «Under 10» organizzata da Veronafiere in collaborazione con la storica rivista di settore Civiltà del Bere e in programma venerdì 30 marzo alle ore 10. 30 nella Sala Argento. Un tasting che vuole evidenziare, all’esigente pubblico di buyer presenti alla rassegna, i risultati di sfide enologiche lanciate alla fine del secolo scorso e proiettate nel Terzo millennio. Saranno quindi protagonisti aziende e vini creati dal 1997 ad oggi e che hanno quindi al massimo dieci anni di vita. Per questo la degustazione si chiama “Under 10”. Nella seconda metà degli anni Novanta, infatti, il mondo del vino italiano ha assistito a un fenomeno forse unico nella sua storia, generato da una congiuntura di mercato molto particolare: sono nate una miriade di nuove cantine in tutta Italia. Non tutte però hanno saputo resistere ai repentini cambiamenti di scenario; molte altre, invece, nate appunto a cavallo tra i due millenni, hanno gettato un ponte verso un futuro luminoso. Ne è emersa una squadra di undici “fuoriclasse” che hanno stupito il mercato. Così, per valorizzare tutti i tipi di aziende – quelle di acclarata tradizione e prestigio ma anche quelle “nuove” di particolare caratura qualitativa e quelle che hanno caratteristiche di particolare appeal con la fantasia del consumatore – sono state divise in tre categorie: le “nuovissime” (Les Crêtes dalla Val d’Aosta, la Tenuta Coppadoro dalla Puglia, la Oppida Aminea dalla Campania, la Roccolo Grassi dal Veneto); i “satelliti di prestigiosi pianeti” (dalla Lombardia la Montenisa di Antinori, dalla Toscana la Vigne a Porrona della Ambrogio Folonari e Luce della Frescobaldi, dalla Sicilia la Principi di Butera della Zonin e dalla Sardegna la Agricola Punica di Nicolò Incisa della Rocchetta e Cantina Santadi); le imprese “glamour”, create da personaggi famosi ed affermati in altri settori che, nel rispetto della propria immagine di uomini di successo, hanno pianificato la nuova avventura appoggiandosi a professionisti di altissimo livello per garantire al prodotto un alto spessore qualitativo (dalla Lombardia Gian Marco Moratti con la Castello di Cigognola, enologo Riccardo Cotarella, e dalle Marche Aldo Brachetti Peretti con Il Pollenza, enologo Giacomo Tachis). . .  
   
   
VINITALY, 168 AZIENDE E PRIMATI D´ECCELLENZA FORMIGONI E BECCALOSSI: 100% DEI VIGNETI IN AREE A DENOMINAZIONE  
 
 Milano - E´ un Vinitaly all´insegna dei primati quello che si appresta a vivere la Lombardia. Il primato delle bollicine d´eccellenza, quello dei vini di montagna e, ancora, quello di una vitivinicoltura interamente collocata in aree vocate a Denominazione di Origine. Il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e la vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi, hanno sintetizzato così la presenza delle 168 aziende lombarde che, dal 29 marzo al 2 aprile, saranno protagoniste a Verona, nel tradizionale spazio del ´Palaexpo-palazzo Lombardia´, della quarantunesima edizione di Vinitaly. La presentazione dei ´Vini di Lombardia al Vinitaly´ è stata anche l´occasione per illustrare i dati emersi dalla ricerca ´I lombardi e i vini di Lombardia´, effettuata dall´Istituto Piepoli su indicazione di Regione, Unioncamere e Agriteam. "L´indagine conoscitiva - ha ricordato Vittorio Ruffinazzi, presidente dell´Associazione dei Consorzi dei Vini di Lombardia - ha evidenziato che il 55% della popolazione maggiorenne beve un bicchiere di vino almeno una volta al giorno, che il 74% lo preferisce rosso, l´86% lo consuma a casa. Il 51% indica il Bonarda come il vino lombardo più conosciuto". "Interessante scoprire - ha aggiunto la vicepresidente Beccalossi - che fattore predominante per l´acquisto è nettamente la qualità (con il 40%), seguito dal gusto (22%) e dal prezzo (11%). Così come il marchio Doc e Docg è per il 39% l´aspetto che più di ogni altro garantisce la qualità del vino". "E proprio l´eccellenza - ha ricordato il presidente Formigoni - è l´elemento cardine su cui si fonda la produzione vitivinicola lombarda. Nella nostra Regione possiamo contare su 3 etichette Docg e 15 Doc e il 100% dei vigneti è collocato in aree a Denominazione d´Origine". A proposito di eccellenza, proprio in questi giorni, è arrivata la conferma che anche le bollicine a metodo classico dell´Oltrepò pavese, dopo quelle della Franciacorta, stanno per ottenere il riconoscimento della Docg (Denominazione d´origine controllata e garantita). "A questo punto - ha sottolineato Viviana Beccalossi - non ci sono più dubbi: la Lombardia si afferma, a livello nazionale, come una delle aree vitivinicole più interessanti e qualificate". La produzione Docg delle bollicine lombarde potrà dunque contare su 11 milioni di bottiglie (oltre 9 milioni prodotte nella provincia di Brescia ed in particolare nella Franciacorta e quasi 2 milioni nell´Oltrepò pavese). Soddisfazione per questo traguardo è stata espressa dall´assessore regionale Giancarlo Abelli, responsabile territoriale della provincia di Pavia, che ha preso parte all´incontro insieme all´assessore all´Industria e Piccole e Medie Imprese, Massimo Corsaro che ha ricordato come " nel 2006 le esportazioni di vino italiano verso gli Stati Uniti hanno raggiunto con un aumento del 7,8%". "In tal senso - ha aggiunto Corsaro - la Regione, attraverso la nuova Legge sulla Competitività, sta mettendo a punto un sistema che permetta alla filiera del vino di presentare nuovi progetti di internazionalizzazione". "E in questo panorama di grandi successi - ha concluso Piero Mossi, del Comitato Direttivo di Unioncamere Lombardia - va ricordato che la Valtellina è la più importante zona vitivinicola d´Europa e che i vini del Mantovano, del Garda, della Valcalepio e di San Colombano continuano a riscuotere successi di critica. Unioncamere guarda al settore con determinazione, nella convinzione che le imprese possano affrontare un mercato impegnativo attraverso la qualità elevata e certificata". Elenco Aziende, Suddiviso Per Provincia Presenti A Vinitaly Vinitaly, L´elenco Per Provincia Delle 168 Aziende: Ecco l´elenco delle 168 aziende lombarde, suddivise per provincia, ospiti del "Palaexpo-palazzo Lombardia" al Vinitaly 2007, in programma a Verona dal 29 marzo al 2 aprile. - Bergamo (15) Az. Agr. Cascina Del Bosco; Az. Agr. Il Calepino; Az. Agr. Il Cipresso; Az. Agr. La Fola; Az. Agr. La Rocchetta; Az. Agr. La Tordela; Az. Agr. Le Corne; Az. Agr. Locatelli Caffi; Az. Agr. Medolago Albani; Az. Agr. Pedrinis; Az. Agr. Savoldi; Az. Agr. Tallarini; Cant. Sociale Bergamasca; Soc. Agr. La Brugherata; Quattroerre . - Brescia (80): Antica Cantina Fratta; Az. Agr. Antica Tesa; Az. Agr. Bottacini Renato; Az. Agr. Citari; Az. Agr. Feliciana; Az. Agr. Marangona; Az. Morenica; Az. Agr. Palvarini; Az. Agr. Prospero; Az. Agr. San Giovanni; Az. Agr. Valerio Zenato; Az. Morenica; Az. Marangona; Az. Agr. Brunello; Az. Agr. Bulgarini; Az. Agr. Cantrina; Az. Agr. Cavedaghi Graziella; Az. Agr. La Basia; Az. Agr. La Guarda; Az. Agr. La Torre Di Pasini; Az. Agr. Lazzari F. Lli; Az. Agr. Monte Cicogna; Az. Agr. Olivini; Az. Agr. Pasetto Emilio; Az. Agr. Pratello; Az. Agr. Provenza; Az. Agr. Spia D´italia; Az. Agr. Vitiv. Redaelli De Zinis; Az. Agr. Zuliani Emilio; Az. Vin. Franzoni Emilio; Barboglio De Gaioncelli; Barone Pizzini; Berlucchi Guido C; B&b Wines And Foods; Bonomi Tenuta Castellino; Borgo La Caccia; Borgo La Gallinaccia; Boschi; Bosio; Bredasole; Ca´ Del Bosco; Cantina Ziliani Chiara; Cantine F. Lli Avanzi; Cantine Scarpari; Cantine Scolari Srl; Castello Di Gussago La Santissima; Civielle - Cantine Della Valtenesi E Della Lugana Colli A Lago-selva Capuzza Conti Bettoni Cazzago Coop. Sociale Agr. La Caccia Cornaleto Delai Sergio Facchetti Silvana Faccoli Lorenzo Fattoria Cà Granda Ferghettina Fratelli Berlucchi C Gatta Gatti Enrico Il Mosnel La Fioca La Montina La Valle Lantieri De Paratico Le Chiusure Di Luzzago Le Marchesine Lo Sparviere Majolini Mirabella Pasini Giuseppe E Maurizio Ricci Curbastro Ronco Calino San Cristoforo Tenuta Monte Delma Tenuta Roveglia Valle Vezzoli di Vezzoli Giuseppe Vezzoli Ugo Villa Crespia Visconti. - Cremona (2): Vinicola Decordi Del Borgo; Imperiale Cortesole Spa. - Lodi (1): Monteverdi Vini. - Milano (7): Az. Agr. Alziati Annibale; Az. Agr. Nettare Dei Santi; Az. Agr. Panigada Antonio; Az. Agr. Panizzari Angelo; Az. Agr. Pietrasanta; Losito E Guarini; Marchiopolo. - Mantova (9: Az. Agr. Bertagna Gianfranco; Az. Agr. Cà Roma; Az. Agr. Colombara; Az. Agr. Ricchi di Stefanoni; Az. Vin. Virgili Luigi e C; Cantina Colli Morenici Alto Mantovano; Cantina Soc. Coop di Gonzaga; Cantina Soc. Coop di Quistello; Vinicola Negri. - Pavia (40): Agnes Fratelli; Az. Agr. Barberini Luciano; Az. Agr. Bellaria di Massone; Az. Agr. Bisi; Az. Agr. Ca´ Del Ge´; Az. Agr. Ca´ Montebello; Az. Agr. Claudio Pozzi- Il Bisserino; Az. Agr. Dellafiore Roberto; Az. Agr. Doria; Az. Agr. Guglielmini Giuseppe; Az. Agr. Isimbarda; Az. Agr. Martilde; Az. Agr. Picchioni Andrea; Az. Agr. Quaquarini Francesco; Az. Agr. San Giorgio; Az. Agr. Travaglinodi Comi E C. ; Az. Agr. Vercesi Del Castellazzo; Az. Vitiv. Fortesi; Cantina di Casteggio; Soc. Coop. Agr. P. A. ; Cantina Sociale Intercomunale di Broni Scarl Cantine Di Mezzaluna - Az. Vitiv. Doria Cantine Francesco Montagna Castello di Luzzano Conti Vistarino Domenico Cuneo- Cascina Gnocco F. Lli Guerci di Guerci C. E C. ; Fiamberti G. & Figlio; Giorgi F. Lli & C. Sas; Inoltre: Le Fracce; Marchesi Di Montalto; Maxi Data Srl; Piccolo Bacco Dei Quaroni; Rossi D´angera Distillatori; Tenuta La Costaiola; Tenuta Maggiore; Torrevilla S. C. A. ; Torti -Tenimenti Castelrotto; Vanzini. - Sondrio (13): Aldo Rainoldi; Ar. Pe. Pe; Balgera; Bettini F. Lli; Cantina Di Villa; Conti Sertoli Salis; Marsetti Alberto; Nino Negri; Nobili Nicola; Pietro Nera e Caven Camuna; Plozza; Prevostini Mamete; Sandro Fay. - Varese (1): Rossi D´angera. .  
   
   
REGIONE LOMBARDIA PREMIA RENATO POZZETTO CON LA "SPIGA D´ORO 2007" DA FORMIGONI E BECCALOSSI RICONOSCIMENTO ANCHE AL CONTE GRUMELLI  
 
Milano "Un grande attore, un grande interprete dello spettacolo e della cultura lombarda e più in generale italiana. Un personaggio che, in più di un´occasione, ha saputo esaltare il valore della buona tavola e del buon vino della nostra regione". Con questa motivazione il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e la vicepresidente e assessore all´Agricoltura, Viviana Beccalossi, hanno consegnato a Renato Pozzetto, nell´ambito della presentazione di Vinitaly, il premio ´Spiga d´Oro Lombardia 2007´. "Il riconoscimento - ha ricordato la vicepresidente Beccalossi - è stato ideato dall´assessorato regionale all´Agricoltura e viene assegnato a chi contribuisce a valorizzare e comunicare la positività del settore agroalimentare e vitivinicolo lombardo". In passato hanno ricevuto il premio il presidente del Consorzio Franciacorta, Ezio Maiolini, il cantante Omar Pedrini, grande appassionato e conoscitore di vini e il Consorzio dei Vini di Valtellina per aver promosso la candidatura dei terrazzamenti valtellinesi a patrimonio mondiale dell´Unesco. Riconoscimento A Grumelli Pedrocca Con Saluto Ministro Di Pietro - Un riconoscimento speciale alla carriera è stato consegnato al conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, per l´impegno, profuso negli anni, nel settore vitivinicolo bergamasco, lombardo e nazionale. "Un premio - ha concluso Viviana Beccalossi - che in un certo senso è un po´ anche dal Governo centrale. Infatti il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, bergamasco d´adozione e grande estimatore dei vini della Valcalepio, mi ha comunicato di condividere in pieno questa scelta e di rivolgere le più sentite congratulazioni al conte Grumelli. .  
   
   
LA CAMPANIA AL VINITALY GAE AULENTI PROGETTA IL NUOVO GRANDE PADIGLIONE DELLA CAMPANIA AL VINITALY 2007: 5000 METRI QUADRATI DI DESIGN, ARCHITETTURA E VINO.  
 
La Campania vitivinicola si presenta in grande stile al 41esimo Vinitaly, la fiera mondiale del vino in programma a Verona dal 29 marzo al 2 aprile. Per la prima volta un Padiglione unico (e non in condivisione con altre regioni e realtà produttive), di circa 5000 metri quadrati, in posizione strategica, ospiterà i migliori vini a Denominazione d’Origine delle cinque province campane. Il progetto porta la firma prestigiosa del noto architetto Gae Aulenti che ha disegnato in esclusiva per la Campania un allestimento ad alta suggestione. L’operazione è il risultato della sinergia tra Assessorato Regionale all’Agricoltura e alle Attività produttive, Ersac ed Unioncamere e vede finalmente la Regione Campania al passo con le altre grandi regioni del vino d’Italia. Un investimento importante e significativo, frutto anche di un accordo con Verona Fiere per le prossime tre edizioni del Vinitaly, che rappresenta il primo passo verso il “sistema Campania del Vino”. Il nuovo Padiglione Campania, la Tenso B adiacente all’Agricenter, raccoglierà 192 aziende - 177 aziende vitivinicole regionali e 15 del settore distillati e liquori tipici - delle cinque province campane: un incremento del numero di aziende pari al 60 per cento rispetto al 2006. La grande e più attesa novità è il progetto firmato da Gae Aulenti: il noto architetto milanese, per la prima volta impegnata nel disegno di un padiglione fieristico, ha ideato uno spazio ad alta suggestione giocando con effetti scenici mai visti prima al Vinitaly. Al centro dell’area ci sarà la “piazza” di 1200 mq con lo spazio eventi da 100 posti a sedere e l’area gourmet con 80 posti dove si potranno degustare le eccellenze gastronomiche della Campania in abbinamento ai vini. Ai quattro angoli si aprono altrettanti wine-bar dedicati alle degustazioni tecniche. Ai lati della grande piazza l’architetto ha posizionato le aziende della Campania suddivise in percorsi geografici. Gli stand espositivi sono tutti uguali, in stile minimalista, declinati in bianco, ad altezza uomo per garantire da ogni punto la massima visibilità. Al centro del padiglione si concentrerà l’installazione realizzata su disegno dello Studio Aulenti dal laboratorio scenografico Mekane di Riccardo Buzzanca: nessuna concessione alla tradizionale oleografica della regione, ma un’installazione che rimanda alla cultura e al patrimonio agricolo mediterraneo con grandi alberi d’ulivo, campi di grano e distese d’acqua. Per la prima volta nella sua storia, Vinitaly avrà tra i suoi spazi un padiglione d’autore dove si incontrano architettura, design ed arte. Realizzata dal laboratorio scenografico Mekane di Riccardo Buzzanca, l’installazione riproduce un paesaggio agricolo capovolto: un’area di 650 metri quadrati di cui 350 di prato, 100 mq di grano, 100 mq di roccia, 100 di acqua. Al centro campeggiano – sempre capovolti - 6 alberi di ulivo con grandi chiome arboree realizzati su calchi di tronchi veri e con 8500 rami di ulivo. Una squadra di 36 tecnici e 40 pittori sta lavorando all’installazione: una struttura in carpenteria metallica leggera funge da supporto. Il prato è stato realizzato con 3 tonnellate di rafia tinte e cucite su un tappeto di tela; le spighe che compongono la sezione di grano sono 40 mila e sono realizzate con materiale misto (spighe vere essiccate e materiali sintetici); lo specchio d’acqua infine è stato reso con una superficie dipinta di blu e lucidata a specchio. Ad inaugurare, venerdì 30 marzo alle ore 11, il Padiglione Campania sarà l’Assessore alle attività produttive Andrea Cozzolino con il Presidente di Unioncamere Gaetano Cola. Sarà presente l’architetto Gae Aulenti e interverrà il Presidente di Verona Fiere Luigi Castelletti. Un fitto programma di eventi e degustazioni animerà i cinque giorni della Fiera: nell’area ristoro lo Chef Antonio Tubelli proporrà l’eccellenza gastronomica della Campania in abbinamento ai vini delle cinque province. Ogni giorno un narratore d’eccezione racconterà i sapori e le etichette della regione. .  
   
   
IL PIEMONTE AL 41° VINITALY: UN’IDENTITÀ FORTE IN UNA FASE DI GRANDI CAMBIAMENTI  
 
Torino, 22 marzo 2007 - La Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, in collaborazione con Ima Piemonte, partecipano al 41° Vinitaly, che si svolge a Verona dal 29 marzo al 2 aprile 2007, uno dei più importanti appuntamenti internazionali del settore. L’iniziativa è stata presentata questa mattina, presso Torino Incontra, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Mino Taricco e del Presidente della Camera di commercio di Asti, Mario Sacco, a nome del presidente di Unioncamere Piemonte Renato Viale, impegnato all’estero. La presenza piemontese a Vinitaly - che complessivamente conta 4. 300 espositori, 150. 000 visitatori, di cui 35. 000 provenienti da circa 100 paesi del mondo - in questa edizione si amplia, superando i 600 espositori, e si caratterizza fortemente negli allestimenti scenografici e nella comunicazione coordinata, per dare visibilità e forza all’identità del territorio. “La presenza del Piemonte al Vinitaly - afferma Mino Taricco, Assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte – che anche quest’anno propone numeri di assoluto riguardo, è una presenza degna della sua eccellente vitivinicoltura. Questa è per noi un’annata importante: tra pochi giorni sarà approvato a livello nazionale il Decreto sul piano dei controlli, legato alla tutela delle denominazioni d’origine, ed è in fase di definizione la riorganizzazione dei Distretti. Inoltre, in sede comunitaria, si discute un’importante riforma del mercato del vino: di questi e altri temi che hanno grande impatto sul settore discuteremo nel corso di una giornata di convegno, che vorrei dedicare alla vitivinicoltura piemontese e che stiamo organizzando per metà maggio. Nel complesso, la Regione Piemonte investirà circa 7 milioni di euro per la promozione del settore vitivinicolo a vari livelli. ” "I dati oggi presentati restituiscono un quadro generale estremamente positivo per il mercato: sia la qualità che la produttività della vendemmia 2006 risultano tra le migliori dell’ultimo decennio. Con queste prospettiva crediamo che il vino piemontese possa affrontare serenamente il confronto sul mercato internazionale, nel quale da anni proprio il modello produttivo delle nostre aziende occupa una posizione di primo piano e trova in misura crescente l’opinione favorevole dei consumatori finali" ha commentato Mario Sacco, Presidente della Camera di commercio di Asti. Il Piemonte a Vinitaly occupa l’intero padiglione 9, ove sono presenti oltre 500 espositori, 200 dei quali coordinati da Unioncamere Piemonte, ma è presente anche nel padiglione 11, con la Produttori Moscato d’Asti Associati e una ventina di altre aziende e nel nuovo padiglione 7 B dove trova spazio la vasta area espositiva del Consorzio Tutela dell’Asti. Vinitaly sarà l’occasione per presentare un ricco programma di incontri e manifestazioni, presso l’area istituzionale del padiglione 9, che rappresentano un compendio delle novità e delle iniziative che istituzioni e organizzazioni promuovono nel settore. Nell’area istituzionale le Enoteche regionali proporranno, per tutta la durata del Vinitaly, degustazioni, abbinamenti e incontri sui grandi vini piemontesi. Nella Cittadella della Gastronomia (area H della fiera), il Ristorante Piemonte offrirà il meglio delle specialità gastronomiche regionali, preparate con prodotti agroalimentari di qualità, accompagnati dai vini Doc e Docg piemontesi. La gran medaglia di Cangrande, assegnata ai benemeriti della vitivinicoltura, sarà consegnata quest’anno per il Piemonte, a Mario Barbero, fondatore e storico presidente della cooperativa Cantina Vignaioli di Treiso, presidente della cooperativa Distillerie del Barbaresco, già vice presidente della Vignaioli Piemontesi. La Produzione Vinicola 2006 In Piemonte: Anticipazioni In Occasione Del 41° Vinitaly - Unioncamere Piemonte attribuisce grande importanza alla valorizzazione dei prodotti tipici e fra questi, in particolare, a quelli vitivinicoli che appartengono a uno dei settori più rinomati sia sul mercato italiano che su quello internazionale. È ormai consolidata, infatti, l’opinione che gli oltre 50 vini a Denominazione di origine controllata e a Denominazione di origine controllata e garantita siano i nostri migliori ambasciatori nel mondo, grazie all’elevato livello qualitativo dei prodotti e alla comprovata professionalità dei piccoli e grandi produttori. I pregiati vini di 200 aziende piemontesi verranno presentati da Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte alla 41° edizione del Vinitaly. L’impegno del sistema camerale per tutelare questo patrimonio si è rafforzato nelle ultime stagioni vinicole con il consolidamento della denuncia telematica della produzione delle uve, estendendosi inoltre, attraverso la gestione dell’Albo Imbottigliatori, all’insieme delle lavorazioni che precedono l’immissione su mercato del prodotto vino. A ciò si aggiunge, sul fronte istituzionale, l’attività delle Commissioni di degustazione e di gestione degli Albi vigneti provinciali per il riconoscimento delle denominazioni Doc e Docg. Nell’ambito della promozione diretta del comparto vitivinicolo non vanno dimenticati i noti concorsi nazionali e internazionali “Douja d’Or” di Asti, “Marengo Doc” di Alessandria, “Vinum” di Alba e il “Salone del Vino” di Torino, iniziative da sempre sostenute e organizzate dal sistema camerale piemontese. "I dati oggi presentati restituiscono un quadro generale estremamente positivo per il mercato: sia la qualità che la produttività della vendemmia 2006 risultano tra le migliori dell’ultimo decennio. Con queste prospettiva crediamo che il vino piemontese possa affrontare serenamente il confronto sul mercato internazionale, nel quale da anni proprio il modello produttivo delle nostre aziende - che punta su un’indiscussa qualità del prodotto, sulla sua forte connessione con il territorio e con gli altri prodotti tipici piemontesi - occupa una posizione di primo piano e trova in misura crescente l’opinione favorevole dei consumatori finali" ha commentato Mario Sacco, presidente della Camera di commercio di Asti. Per quanto riguarda la tutela della denominazione di origine dei vini, è di fondamentale importanza l’operato delle Commissioni di degustazione il cui presupposto legislativo è la Legge 164 del 10 febbraio 1992. Per citare alcuni dati, in Piemonte operano 27 commissioni che, nel 2006, hanno effettuato 818 sedute ed esaminato 13. 766 campioni, riferiti ad oltre 203 milioni di litri di vino. Il totale dei campioni analizzati corrisponde ad una commercializzazione di oltre 271 milioni di bottiglie per un volume di affari regionale intorno ai 2,8 miliardi di euro.
Commissioni provinciali N. Sedute nel 2006 N. Campioni analizzati Litri di campioni analizzati
Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Vercelli 162 250 11 346 20 16 13 2. 462 4. 418 46 6. 388 185 214 53 41. 471. 264 61. 450. 678 137. 020 97. 308. 300 890. 532 1. 690. 159 276. 117
Piemonte 818 13. 766 203. 224. 069
Questa è la realtà fotografata dalle Commissioni di degustazione nell’anno solare 2006, un anno in cui si è consolidato e perfezionato l’utilizzo della denuncia informatica delle uve: un servizio che avvicina ulteriormente il sistema produttivo alle istituzioni, chiamate a garantire la bontà dei prodotti in tempi sempre più stretti. Tutto ciò si è tradotto in una maggiore competitività del prodotto, che può così arrivare prima sul mercato, mantenendo inalterate tutte le garanzie di qualità. Proprio l’utilizzo della denuncia telematica ha consentito di disporre dei dati definitivi della vendemmia 2006. Dagli Albi vigneti provinciali emerge che si raggiungerà il traguardo di 282 milioni di bottiglie di vini Doc e Docg che partiranno dal Piemonte verso i vari mercati del mondo, con un corrispondente volume di affari superiore ai 3 miliardi di euro. È significativo, inoltre, il dato relativo alla superficie investita nella produzione vinicola di qualità: 38. 525 ettari. Tale superficie è in lieve diminuzione rispetto al 2005 (-0,5%). In termini assoluti, la produzione media di ogni ettaro è risultata pari a 54,84 ettolitri, in sensibile aumento rispetto ai 51,06 della vendemmia precedente: questo è ovviamente il dato statistico, che non tiene conto né del diverso andamento dell’annata né della sensibile differenza di resa tra i vari tipi di uva. Il migliore risultato, sempre a livello statistico, si è raggiunto nella provincia di Asti (56,34 ettolitri per ettaro), seguita da Cuneo (55,31), Torino (53,78), Alessandria (52,91), Novara (46,09), Biella (42,69) e Vercelli (38,10 ettolitri per ettaro).
Albo vigneti provinciale N. Iscrizioni all’albo % Superficie investita (mq) % Produzione Doc e Docg (l) % Produzione media( hl/ha)
Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Vercelli 9. 812 13. 673 134 11. 999 311 1. 131 73 26,4 36,8 0,4 32,3 0,8 3 0,2 107. 246. 443 130. 838. 879 786. 617 138. 960. 303 2. 387. 391 3. 929. 256 1. 104. 526 27,8 34 0,2 36,1 0,6 1 0,3 56. 742. 506 73. 712. 404 335. 821 76. 856. 837 1. 100. 368 2. 113. 030 420. 806 26,9 34,9 0,2 36,4 0,5 1 0,2 52,91 56,34 42,69 55,31 46,09 53,78 38,10
Piemonte 37. 133 100 385. 253. 415 100 211. 281. 772 100 54,84
L’andamento della vendemmia 2006 ha privilegiato quantitativamente la produzione dei vini Docg, aumentata dell’ 8,1% rispetto al 2005 (da circa 780mila ad oltre 840mila ettolitri). La percentuale di crescita dei vini Doc è solo di due punti inferiore ai Docg (+6,1%), con una produzione che passa da circa un milione e 200mila a un milione e 270 mila ettolitri. La tabella seguente riepiloga l’andamento delle due produzioni nell’ultimo triennio:
Produz. Docg 2006 (hl) % su tot. Produz. Doc 2006 (hl) % su tot. Produz. Docg 2005 (hl) % su tot. Produz. Doc 2005 (hl) % su tot. Produz. Docg 2004 (hl) % su tot. Produz. Doc 2004 (hl) % su tot.
842. 631 39,9 1. 270. 187 60,1 778. 897 39,4 1. 196. 966 60,6 769. 991 37,4 1287. 382 62,6
La ripartizione percentuale raggiunta dai vini Docg e Doc nelle vendemmie 2006, 2005 e 2004 rispetto al totale della produzione, suddivisa per provincia, risulta essere la seguente:
Provincia Vendemmia Docg 2006 Vendemmia Doc 2006 Vendemmia Docg 2005 Vendemmia Doc 2005 Vendemmia Docg 2004 Vendemmia Doc 2004
Alessandria 31,1 68,9 31,7 68,3 31,9 68,1
Asti 33,7 66,3 33,7 66,3 33,3 66,7
Biella - 100 - 100 - 100
Cuneo 53,7 46,3 52 48 46,5 53,5
Novara 11,1 88,9 13,1 86,9 13,2 86,8
Torino - 100 - 100 - 100
Vercelli 87,4 12,6 88,5 11,5 91,8 8,2
Tra le grandi produzioni regionali di vini rossi spicca il Barbera che, in tutte le sue espressioni territoriali, ha totalizzato oltre 11 mila produttori iscritti agli Albi vigneti di Asti, Alessandria, Biella, Cuneo, Novara e Torino. I circa 11. 616 ettari messi a disposizione hanno restituito un raccolto di 652. 672 ettolitri, per una media produttiva di oltre 56 ettolitri per ettaro. Tra i bianchi primeggia il Moscato d’Asti che, a fronte delle 5. 583 realtà iscritte negli albi di Asti, Alessandria e Cuneo su un’estensione di 9. 811 ettari, ha totalizzato 566. 090 ettolitri di produzione, con una media di 57,7 ettolitri per ettaro. Dalla prima valutazione dei dati regionali sulla vendemmia 2006, emerge quindi un quadro della situazione che può essere così sintetizzato: è aumentata la produzione globale del 7%, passata da un totale di circa 1. 976. 000 ettolitri nel 2005 ai circa 2. 113. 000 ettolitri nel 2006, è aumentata la resa media per ettaro dei vigneti piemontesi, passata da 51,06 ettolitri nel 2005 ai 54,84 ettolitri nel 2006, è diminuita dello 0,5% la superficie produttiva, passata dai 38. 700 ettari nel 2005 ai 38. 525 ettari nel 2006, è aumentata l’incidenza della produzione di vini Docg rispetto al totale della produzione dei vini a Denominazione di origine, da un valore del 39,4% nel 2005 al 39,9% nel 2006. .
 
   
   
NEL CENTRO STORICO DI ALBA I PROTAGONISTI DELLE PIAZZE DI VINUM 2007 LE PRINCIPALI TAPPE DEL PERCORSO ESPOSITIVO  
 
 Vinum, giunto alla 31° edizione, si svolgerà ad Alba con una giornata di anteprima mercoledì 25 aprile e proseguirà dal 28 aprile al 1° maggio . L’edizione 2007 conferma il percorso itinerante lungo le principali piazze della città di Alba che vengono dedicate ad un territorio o diventano protagoniste di un evento. Un ricco menu enologico che i visitatori della manifestazione potranno godersi come un “tour no stop” all’interno del borgo storico di Alba, senza limiti di tempo e di spazio, camminando liberamente per incontrare e conoscere contemporaneamente i migliori vini di Langa & Roero, del Piemonte, d’Italia e del Mondo, e i loro produttori. Comunichiamo il programma e le “Piazze”*** che animeranno la rassegna, precisando che l’Associazione Go Wine sta operando per arricchire il calendario degli appuntamenti collaterali. - Piazza Roero (Piazza Savona) 28-29 aprile e 1 maggio Protagonisti i grandi produttori di Roero, Roero Arneis e Favorita; - Piazza Langhe (Cortile della Maddalena) 28-29 aprile e 1 maggio Ospiterà, in ordine alfabetico, i grandi produttori di Barolo, Barbaresco, Barbera d’Alba, Dolcetto, e Moscato d’Asti. Inoltre… All’interno di Piazza Langhe saranno allestiti spazi con una distinta identità e visibilità dedicati a:  I Produttori Della Città Di Alba 28-29 aprile e 1 maggio  Gli Emergenti 28-29 aprile e 1 maggio Le giovani aziende di Langa e Roero - I produttori del domani  L’enoteca Di Langhe E Roero (Cortile della Maddalena) 25-28-29- 30 aprile e 1 maggio In degustazione i vini delle aziende del territorio aderenti alla rassegna, ma non presenti personalmente.  Le Distillerie Di Langhe E Roero 25-28-29-30 aprile e 1 maggio - Piazza Italia (Piazza Duomo e Piazza Rossetti) 28-29-30 Aprile e 1 Maggio Diverse sezioni tematiche ospiteranno realtà italiane particolarmente vocate all’enoturismo; - Piazza Mondo : La Borgogna( Piazza Duomo) 28-29 Aprile e 1 maggio Una delegazione di produttori francesi della Borgogna presenterà in degustazione il “Gevrey-chambertin”, espressione del grande Pinot Noir della Borgogna, per un incontro con i grandi vini di Langa e Roero. Martedì 1° maggio sarà allestita esclusivamente l’Enoteca dei Vini di Borgogna - Piazzetta Onav (Piazza Duomo) 1 Maggio Degustazioni didattiche curate dall’Associazione Onav. - Piazza Piemonte (Piazza San Francesco) 25- 28-29-30 aprile e 1 maggio Un importante padiglione allestito all’ingresso della Città di Alba ospiterà le aziende piemontesi operanti al di fuori di Langa e Roero. Lunedì 30 aprile sarà aperta esclusivamente l’enoteca di Piazza Piemonte. Novita’ di questa edizione sarà la presenza delle 12 Enoteche Regionali Piemontesi che promuoveranno i loro territori di appartenenza e le attività in programma nel 2007. - Piazzetta Asti (Piazza Garibaldi) 25- 28-29-30 aprile e 1 maggio Degustazioni Asti Docg curate dal Consorzio per la Tutela dell’Asti in abbinamento ai dolci realizzati dall’Istituto Professionale Arte Bianca di Neive presente con un proprio spazio espositivo. .  
   
   
A VINITALY 2007 LE GRAPPE DEL VENETO  
 
“Il Veneto della viticoltura non è solo vino, ma significa anche grappa: un prodotto nel quale primeggiamo a livello nazionale per quantità, tipologie e tecniche produttive innovative. La grappa veneta ha un suo brand, che dà lustro alla nostra regione e che vogliamo valorizzare sempre più, perchè identitario”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Luca Zaia, annunciando che quest’anno, in occasione del Vinitaly in programma alla Fiera di Verona dal 29 marzo al 2 aprile, per la prima volta saranno realizzate due specifiche degustazioni di grappa veneta all’interno dello stand istituzionale della Regione, situato all’interno del Padiglione 4, proprio di fronte all’ingresso principale della massima rassegna mondiale dell’enologia, nel settori D4 – E4. “Il nostro Paese produce annualmente circa 40 milioni di bottiglie di grappa, per un valore stimabile, al consumo, in circa 500 milioni di euro. Di queste – ha fatto presente Zaia – il 45 per cento viene prodotto in Veneto e la quota continua a crescere, segno sia del buon andamento di questo distillato, sia dell’attenzione che distillatori e vitivinicoltori prestano ad una nicchia di grande interesse economico. Nel Veneto – ha aggiunto – opera una quarantina delle 138 distillerie italiane, con circa 1. 500 imbottigliatori. Si tratta nella quasi totalità dei casi delle distillerie tecnologicamente più avanzate e innovative. Del resto, la crescita della produzione veneta non è casuale, ma frutto di ricerche, sperimentazioni e innovazioni tecnologiche, sostenute anche da una struttura sperimentale unica nel suo genere in Italia, gestita da Veneto Agricoltura, con sede nelle strutture della Scuola Enologica di Conegliano. Ho inoltre personalmente voluto sostenere – ha ricordato Zaia – la nascita dell’Accademia della Grappa, organismo che sta svolgendo una importante funzione di divulgazione e miglioramento del prodotto”. Per il Veneto anche la grappa è dunque un prestigioso biglietto da visita, che completa a modo suo la produzione vitivinicola. Ed è anche un valore tutto italiano, che occupa con orgoglio una nicchia piccolissima, ma di assoluta tipicità nel panorama mondiale dei distillati. Gli assaggi guidati di grappa veneta (per i quali occorre prenotarsi allo stand regionale), si svolgeranno giovedì 29 marzo alle ore 17, e sabato 31 marzo alle ore 17,30. .