|
|
|
GIOVEDI
|
|
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 22 Marzo 2007 |
|
|
|
EUROPA, BRASILE E CINA COLLABORANO A UNA PIATTAFORMA PER IL SOFTWARE OPEN SOURCE |
|
|
|
|
|
Bruxelles, 22 marzo 2007 - Europa, Brasile e Cina stanno collaborando per lanciare una piattaforma globale finalizzata all´adozione di software libero e open source (Floss) da parte di imprese, governi e università. Finanziato a titolo del Sesto programma quadro (6Pq) della Commissione europea, il progetto Qualipso (Quality Platform for Open Source Software - piattaforma di qualità per il software open source) è destinato a «far sì che l´open source dia un importante impulso per rafforzare la competitività dell´Europa, accelerare la crescita della tecnologia dell´informazione e della comunicazione (Tic), e attuare la strategia i2010 per la crescita e l´occupazione». Il progetto mira a raggiungere questi obiettivi sviluppando Floss in una modalità alternativa a basso costo e flessibile per un software proprietario, che offra lo stesso livello di affidabilità tradizionalmente associato al software non libero. Viviane Reding, commissario europeo per la Società dell´informazione e i media, ha dichiarato: «Le tecnologie software sono fondamentali in quanto forniscono il valore aggiunto, l´intelligenza e la flessibilità che sono alla base del successo competitivo dei mercati innovativi di oggi. » «Il software come servizio, che rappresenta oggi nell´Ue un´industria del valore di 67 Mrd Eur, è essenziale per la nostra futura prosperità e persino per la nostra sopravvivenza economica perché è la linfa di tutte le attività economiche e di tutti i servizi pubblici», ha aggiunto. Fra i suoi 20 membri fondatori, il progetto annovera esperti in campo tecnologico, dipartimenti governativi e istituzioni accademiche, tra cui l´Istituto Fraunhofer per i sistemi di comunicazione aperta (Focus), Inria (l´Istituto nazionale francese per la ricerca sulle scienze informatiche e il controllo), l´Università statale di San Paolo, l´Università di tecnologia della Cina meridionale/Guangzhou Middleware Research Center, la gendarmeria francese (polizia militare), Bull, Siemens e Thales. I membri hanno in programma di creare sei centri di competenza volti a sostenere lo sviluppo e l´adozione di software open source, quattro in Europa, uno in Cina e uno in Brasile, concentrandosi anche sul miglioramento della qualità del software open source e sulle pratiche di diffusione. I centri di competenza dovrebbero essere inaugurati nel 2008 e i primi risultati del progetto sono attesi per la fine del 2007. Le attività dei centri comprenderanno: miglioramento della qualità giuridica del software open source (Oss); definizione di metodi, processi di sviluppo e modelli aziendali; elaborazione di suite di test e stack di integrazione qualificati per dimostrare l´interoperabilità dell´Oss; attuazione delle migliori pratiche nella gestione delle informazioni al fine di migliorare la produttività dello sviluppo e del sostegno dell´Oss; valutazione delle qualità a sostegno della fiducia nell´open source; sviluppo di un nuovo approccio, basato su modelli, di maturità della capacità per valutare la qualità dell´Oss; definizione e attuazione della «Qualipso Factory», un ambiente per creare la futura generazione integrata; sviluppo di una rete durevole di professionisti incentrati sulla qualità del software aperto finalizzato all´informatica aziendale; promozione dell´Oss a livello politico, formulazione di leggi e normative sull´Oss; promozione e incoraggiamento dell´inserimento pratico delle metodologie e degli strumenti di Qualipso. All´inizio di quest´anno, da uno studio della Dg Imprese della Commissione europea è emerso che Floss potrebbe fornire un´opportunità unica per creare nuove imprese di software in Europa e raggiungere l´obiettivo di Lisbona di fare dell´Europa l´economia della conoscenza più competitiva del mondo entro il 2010. Per ulteriori informazioni sul progetto Qualipso consultare: http://www. Qualipso. Org/index. Php . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CONFCOMMERCIO E ASSINTEL “FOTOGRAFANO” IL DIVARIO DIGITALE NELLA MICRO E PICCOLA IMPRESA ITALIANA PRESENTATI I RISULTATI DELLA RICERCA “IL DIGITAL DIVIDE NELLA MICRO E PICCOLA IMPRESA ITALIANA” |
|
|
|
|
|
Milano, 22 marzo 2007 – Oltre il 26% delle aziende, attive nei settori del Commercio al Dettaglio, Commercio all’Ingrosso, Pubblici Esercizi e Servizi, dichiara di non possedere un Pc, e più del 57% di averne uno o al massimo due; il 68,7% delle aziende risulta connesso alla rete mentre solo il 38,3% dispone di un sito Internet. Questi sono solo alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Il Digital Divide nella micro e piccola impresa italiana” che Confcommercio e Assintel – l’Associazione Nazionale delle Imprese Ict - hanno commissionato a Freedata, società di servizi integrati di marketing specializzata nel settore dell´Information Technology e delle Telecomunicazioni. Due i punti di partenza fondamentali da cui è nata l’idea della ricerca: - conoscere nel dettaglio il divario digitale, inteso come grado di utilizzo delle tecnologie, che è l’altra faccia della medaglia di quell’asset strategico per la competitività di ogni sistema economico che si chiama innovazione; - monitorare il divario in un settore che per dimensioni è una fra le realtà caratterizzanti il tessuto produttivo nazionale: la micro e piccola impresa del Terziario. Prima nel suo genere, infatti, la ricerca prende in considerazione anche le aziende con meno di dieci addetti, solitamente non considerate nelle statistiche ufficiali, sebbene rappresentino quasi il 95% delle imprese italiane. Ne è emerso un quadro frammentato, sia per settore merceologico sia per area geografica, in cui l’innovazione è lontana dall’essere riconosciuta come motore della competitività. “Questa distribuzione non omogenea è la principale causa di disparità fra piccole e grandi imprese. Se, infatti, i fattori discriminanti sono sempre esistiti, oggi la diversa fruizione delle nuove tecnologie sta creando un divario ancora più grande che allontana sempre più la piccola impresa dagli scenari competitivi”, commenta Giorgio Rapari, Presidente di Assintel e della Commissione Innovazione Tecnologica e Sviluppo d’Impresa di Confcommercio, promotrice della ricerca. “Occorre creare cultura fra le aziende, e il nostro compito è proprio quello di aiutarle sempre più a prendere confidenza con gli strumenti tecnologici attraverso programmi mirati, oltre a offrire una corretta comunicazione dei benefici che la tecnologia può fornire per il proprio business e per entrare a pieno titolo nelle dinamiche del mercato”. L’indagine è stata condotta nel periodo novembre - dicembre 2006, attraverso la somministrazione di un questionario telefonico ai principali referenti aziendali (proprietario, titolare, amministratore…. ). Oltre 3. 300 è la dimensione del campione di aziende intervistate appartenenti ai settori del Commercio (sia Ingrosso che Dettaglio), dei Pubblici Esercizi e dei Servizi di tutta Italia, rappresentativo di circa 2. 240. 000 imprese. Il campione di aziende intervistate è stato stratificato per i quattro settori di attività (1), cinque fasce di addetti (2) (dimensione) e diciassette regioni (3) (localizzazione), per un totale di 340 strati mutuamente escludentesi, entro i quali sono state classificate le aziende dell’universo e, parallelamente, del campione. Nell’indagine sono stati analizzati sia il livello di penetrazione e di utilizzo dell’Ict, sia i relativi atteggiamenti e percezioni in proposito. Le tecnologie oggetto della ricerca sono state quelle con cui le aziende, di ogni dimensione o settore, devono confrontarsi sempre di più, ovvero personal computer (inteso come notebook o desktop), server, connessioni ad Internet e linee a banda larga, utilizzo di software, ecc. Per conoscere al meglio il target è importante fare chiarezza sulla tipologia di aziende che compongono i vari settori: Commercio al Dettaglio e Commercio all’Ingrosso (4) comprendono aziende che trattano sostanzialmente tutte le tipologie di prodotti; i Pubblici Esercizi comprendono invece essenzialmente gli alberghi, i ristoranti, i bar ed i locali pubblici; i Servizi sono invece il settore più ampio, non solo per il peso percentuale che assumono nell’universo della ricerca, ma anche per le diverse attività che sottendono: si va infatti dai servizi per le imprese, ai servizi di autotrasporto, ai servizi immobiliari e ai servizi per lo sport e il tempo libero. Per facilitare l’analisi dei dati, le imprese sono state raggruppare in ditte individuali, micro imprese (da 2 a 9 addetti) e piccole imprese (da 10 a 49 addetti) con l’obiettivo di capire come queste fasce dimensionali sono distribuite all’interno di ogni settore. Una delle prime domande poste agli intervistati ha riguardato una valutazione degli investimenti Ict della propria azienda. Una percentuale significativa (il 20,2%) ha reputato il grado di tecnologia nella propria azienda molto basso (voto 1, in una scala da 1 a 7), mentre più della metà delle aziende considerate (53,6%) ha espresso un giudizio maggiore o uguale a 5, indicando come queste abbiano una buona percezione dell’utilizzo della tecnologia nella propria azienda. Il Commercio all’Ingrosso mostra una valutazione più alta della media rispetto agli altri settori oggetto dell’analisi. Seguono i Servizi ed i Pubblici Esercizi, mentre si attesta sotto la media il Commercio al Dettaglio. Valutando invece il dato per numero di addetti, non emergono particolari sorprese: mediamente al crescere della dimensione aziendale, aumenta anche l’entità dell’investimento in Ict, e ciò si riflette ovviamente anche sulla percezione espressa dal titolare/imprenditore. Volendo definire la dotazione tecnologica del set di imprese coinvolte nella ricerca, il primo dato rilevante è certamente quello relativo al parco Pc (5) installati. Nel complesso, oltre il 26% delle aziende (corrispondente a circa 586. 000 unità) dichiara di non avere neppure un Pc e oltre il 57% di averne uno o al massimo due. Le ditte individuali con almeno un Pc sono infatti il 66,9% del totale, percentuale che balza all’83,7% nelle imprese con numero di addetti compreso fra 2 e 5, per arrivare poi alla quasi totalità per le imprese tra i 20 e 50 addetti. Nel complesso del target analizzato, le imprese con almeno un Pc sono pari al 73,8%, percentuale che assume però declinazioni differenti in funzione del settore merceologico e all’area geografica (nel centro-nord sono circa il 20% le aziende senza Pc mentre al sud arrivano al 40,2%). Con un livello tecnologico più avanzato emergono i Servizi e soprattutto il Commercio all’Ingrosso (la percentuale di aziende con almeno un Pc è pari rispettivamente all’84,5% e al 91,8%), mentre più arretrati risultano i Pubblici Esercizi (penetrazione del Pc pari al 66,5%) e il Commercio al Dettaglio (55,3%). Emerge quindi una netta contrapposizione fra due settori più avanzati tecnologicamente e due settori decisamente in ritardo, contrapposizione che resta sostanzialmente presente non solo per quanto riguarda il Pc, ma per qualsiasi aspetto della dotazione tecnologica si voglia considerare. In particolare, oltre il 50% delle aziende dichiara di non avere neppure un server, solo il 12,8% delle aziende target dichiara di utilizzare i palmari, più del 40% delle aziende fa uso di stampanti; nove aziende su dieci (89,9%) dichiarano di fare uso del fax; le fotocopiatrici hanno una penetrazione pari al 78,3%; il 64,8% delle aziende target ha attivato almeno una linea di telefonia mobile per lo svolgimento della propria attività imprenditoriale. Per quanto riguarda il software, in modo non sorprendente emerge il netto predominio del mondo Microsoft e del sistema operativo Windows nelle diverse versioni e, a seconda della dimensione aziendale, si affiancano alle versioni più comuni di Windows (in particolare Xp e 2000) anche le versioni server, ma soprattutto altri sistemi come Linux e Unix. Tra le aziende dotate di almeno un Pc, risultano notevolmente diffusi i programmi Office di videoscrittura (90,7% dei possessori di Pc) ed i fogli elettronici (81,7%), mentre già meno scontato è l’impiego di programmi per presentazioni (35,0%) e di database (22,0%). Le imprese che utilizzano software per la gestione della contabilità sono il 40%, percentuale che scende se si considera invece la gestione dei fornitori (25,3%), dei clienti (20,5%), della forza vendita (11,2%) e del personale (7,1%). Inoltre il 68,7% delle aziende target risulta connesso alla rete. Nella maggior parte dei casi (78,8%), si tratta di una connessione in banda larga; il modem analogico sembra ormai praticamente superato (5,2%), mentre un discreto peso è assunto dall’Isdn (14,8%). Sul totale imprese target, la percentuale di quelle che dispongono di un sito Internet è pari al 38,3%. Com’era lecito attendersi, le ditte individuali si pongono al di sotto di questo valore medio, con una percentuale pari al 31,4%, mentre la penetrazione più alta del sito si raggiunge in corrispondenza delle aziende di fascia 20 – 49 addetti, con una percentuale pari a 78,8%. Dai dati raccolti emerge, inoltre, che la formazione tecnologica non è considerata una priorità: nel complesso infatti risulta che solo il 9,1% delle aziende ha organizzato corsi di formazione It per i propri addetti. All’interno di ogni settore merceologico sono stati individuati (6) tre clusters di imprese, definiti rispettivamente Low-tech, Medium-tech e High-tech. In base a questa distinzione, sarà corretto assumere (ad esempio) che le aziende Low-tech di un certo settore sono mediamente meno tecnologiche di quelle Medium-tech e High-tech del medesimo settore, ma non si potrà concludere che aziende di settori differenti classificate come Low-tech abbiano lo stesso grado di confidenza con le tecnologie in senso assoluto: la loro caratteristica comune di essere Low-tech infatti sarà da interpretarsi come la caratteristica di essere tecnologicamente in ritardo rispetto alle imprese che svolgono la medesima attività. Il Commercio al Dettaglio e i Pubblici Esercizi sono i due settori meno propensi all’utilizzo di tecnologie all’interno del target di imprese analizzato. Le variabili che emergono come maggiormente significative nel processo di clustering del Commercio al Dettaglio si riferiscono a un uso della tecnologia marginale (dotazione di una connessione Internet, dotazione di un Pc, utilizzo di programmi di Office Automation - videoscrittura e fogli elettronici). In questi due settori, avere o non avere un Pc (che ormai implica nella quasi totalità dei casi disporre di una connessione Internet e di programmi tipo Office) è già un fattore discriminante (in particolare fra i cluster Low e Medium), mentre variabili tecnologicamente più avanzate risultano meno significative, in quanto permettono di discriminare un gruppo ristretto di aziende (definite High-tech). Se oltre la metà del mondo del Commercio al Dettaglio è classificabile come Low-tech, il 32,4% può essere considerato di livello tecnologico medio ed il restante 15,5% di livello alto. Nei Pubblici Esercizi invece, come Low-tech può essere classificato il 40,1% delle aziende del settore, mentre si può definire con livello tecnologico Medium il 50,4%. Solo il restante 9,5% dei Pubblici Esercizi può essere considerato come High-tech. Al contrario, nel settore dei Servizi e del Commercio all’Ingrosso, la variabile discriminante non è più la presenza di un Pc e di Internet (dotazione sostanzialmente scontata per le aziende di questi settori), ma quella di un Server e, più in generale, l’utilizzo della tecnologia in modo più intenso e strategico per il proprio business; questo sia dal punto di vista della rete Internet (ad esempio, diventa discriminante la disponibilità di un servizio di Home Banking), sia rispetto agli applicativi utilizzati (gestionali e non più programmi tipo Office e semplici fogli di calcolo). Nei Servizi, più della metà (53,2%) delle imprese del settore è classificabile come Medium-tech. Il restante si suddivide fra aziende Low-tech (36,7% di cui il 15,5% senza nemmeno il Pc) ed aziende High-tech (10,1%). Nel Commercio all’Ingrosso invece, il 45,3% delle imprese può essere considerata come Low-tech, mentre come Medium-tech vengono classificate il 30,1% delle aziende; il restante 24,6% risulta essere High-tech. Il dato assume particolare interesse se associato allo stato dell’arte del divario tecnologico nelle diverse aree geografiche. Ad una sostanziale uniformità per quanto riguarda Nord-ovest, Nord-est e Centro, si contrappone un Sud caratterizzato da una maggior presenza di aziende Low-tech rispetto alle altre aree. Ma questo apparente ritardo del Mezzogiorno, a ben vedere, poco ha a che vedere con un “effetto area”: le ragioni del ritardo sono invece imputabili alle caratteristiche della sua struttura economica. Il Sud, infatti, è caratterizzato da una maggior presenza di aziende individuali operanti nel Commercio al Dettaglio, categoria fanalino di coda nell’adozione di tecnologie. E’ sulla base di questi risultati che deve potersi programmare un insieme di azioni strutturali e sistemiche che diano un nuovo imput di sviluppo alla cultura dell’innovazione. Questo è il contributo e insieme la mission che si propone Assintel, come associazione che rappresenta la punta “tecnologica” delle 800. 000 imprese di Confcommercio. Ed è con Confcommercio che il 21 marzo a Roma si è tenuto il convegno “Proposte per connettersi allo sviluppo”, un’occasione per presentare al mondo imprenditoriale e politico il “Manifesto dell’Innovazione”, documento di proposte concrete per l’innovazione che costituirà la base di partenza per un confronto fra il mondo delle imprese e le Istituzioni. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ENDEMOL: FIRMATO ACCORDO DI RISERVATEZZA TRA MEDIASET E TELEFONICA |
|
|
|
|
|
Cologno Monzese, 22 marzo 2007 - Mediaset ha firmato un accordo di riservatezza con la spagnola Telefonica in merito al potenziale interesse per l’acquisto di Endemol. Da questo momento, e fino alla conclusione del processo di vendita, Mediaset si atterrà a un preciso obbligo di condotta che impedisce di divulgare alcun tipo di informazioni sullo svolgimento dell’operazione. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
FASTWEB: SOTTOSCRITTO NUOVO CONTRATTO DI FINANZIAMENTO PER 1.600 MILIONI DI EURO IL FINANZIAMENTO SCADRÀ IL 30 GIUGNO 2012 RIDOTTO ULTERIORMENTE LO SPREAD |
|
|
|
|
|
Milano, 22 marzo 2007 – Fastweb ha sottoscritto un nuovo contratto di finanziamento a lungo termine per complessivi 1. 600 milioni di Euro. Il nuovo contratto di finanziamento, firmato con Banca Antonveneta, Bnp Paribas, Calyon, Société Générale, Royal Bank of Scotland, Unicredit Banca D´impresa, Banca Popolare Di Milano, Banco Di Sicilia, Bank of America, Ing Bank, Intesa Sanpaolo, Mcc, Rabobank e Westlb prevede l´erogazione a favore di Fastweb di complessivi 1. 600 milioni di Euro a condizioni economiche migliorative rispetto al debito attualmente in essere, coerentemente all´accresciuta maturità e solidità del Gruppo. Il finanziamento prevede le seguenti linee di credito: una linea di credito a lungo termine di complessivi 700 milioni di Euro; due linee di credito revolving rispettivamente di 700 e 200 milioni di Euro. Il finanziamento scadrà il 30 giugno 2012. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
UTILIZZATORI, FORNITORI E ISTITUZIONI A CONFRONTO NELL’AGENDA DI TRACE-ID |
|
|
|
|
|
Milano, 22 marzo 2007 - Una settimana a Trace-id l’evento “definitivo” per tutti coloro che sono interessati alle soluzioni concrete e alle tecnologie, come l’Rfid, per l’identificazione automatica e la tracciabilità. E’ ormai possibile, esaminando gli interventi previsti in agenda, individuare il punto qualificante che fa dell’appuntamento milanese organizzato da Data Collection e Updating una novità nell’affollato panorama del settore. La desiderabilità di rendere merci e persone identificabili in modo automatico è ormai da considerarsi un fatto acquisito sotto molti punti di vista per i vantaggi che porta in ambiti diversi: sicurezza, garanzia di genuinità nel più ampio senso, tracciabilità, velocizzazione di processi, risparmio di risorse scarse. Come il riconoscimento di questa desiderabilità si traduca in fenomeni economici e di mercato, oltre che sociali, è il filo conduttore di Trace-id. Un filo conduttore che si dipana in diverse tracce con percorsi differenziati secondo l’ambito applicativo. In alcuni segmenti, per esempio, l’utilizzo delle tecnologie di identificazione automatica si giustifica sulla base della pura e semplice convenienza economica. E’ il caso del ticketing (in agenda il caso emblematico di Dolomiti Superski), ma anche sempre più nelle applicazioni di logistica e di supply chain in generale. Qui le variabili in gioco sono l’evoluzione tecnologica e di costo dell’hardware da una parte e l’integrazione dell’identificazione nei sistemi gestionali che permetta di snellire i processi dall’altra, che abbassa progressivamente la soglia d’entrata e allarga la base potenziale di applicazione a un numero sempre maggiore d esperienze aziendali. In altri settori, esiste una più stretta correlazione biunivoca tra esigenze normative e convenienza economica. Tutto il filone della tracciabilità alimentare, per esempio, si basa sulle richieste di “garanzia d genuinità” portate avanti in base a considerazioni di sicurezza alimentare, ma anche della “difesa dalla contraffazione” che è interesse economico primario dei produttori: si vedano i casi, in agenda, del prosciutto di San Daniele e della spagnola Leche Pascual. In altri settori ancora, come il farmaceutico-sanitario, la convenienza economica per il produttore ancora non c’è, se non in casi già più volte presentati e “di nicchia”, mentre la forza potenzialmente propulsiva viene da altre considerazioni anche più importanti , come la sicurezza nella cura e assistenza, trattati in agenda nell’intervento a cura di Softwork. Non per niente la tavola rotonda conclusiva, moderata dall’editore di Data Collection, Ernesto Salvioli, coinvolge tutti gli attori del mercato proprio su questo tema, cercando di dare anche indicazioni operative a chi deve prendere decisioni. Introducendo il fattore extra-economico nell’equazione “convenienza dell’identificazione automatica” si è portati naturalmente ad esaminare il ruolo delle entità sovra-aziendali, siano esse istituzioni, consorzi e accademie, nel modo specifico in cui si sta sviluppando il mercato. Ormai il ruolo delle entità pubbliche in senso lato nello sviluppo della tecnologia e nel suo esplicarsi a livello sociale ed economico è riconosciuto da tutti. Nello specifico, si tratta di stabilire degli standard tecnologico-applicativi, di definire regole per la gestione di risorse scarse (nel caso Rf-id, l’annosa questione dello spettro di radio-frequenze), di dettare norme in settori applicativi che spingano all’adozione di tecnologie di identificazione automatica, di perseguire attività e programmi di ricerca e sviluppo in fase pre-competitiva o competitiva. Un panorama complesso, il cui esame merita in agenda di Trace-id sia diversi interventi di protagonisti e analisti, che la tavola rotonda in chiusura di mattinata, moderata da Carlo Arcari, giornalista da sempre attivo in questi filoni. Insomma, Trace-id si presenta come un punto di confronto tra tutti gli attori del settore a un livello di approfondimento e contemporaneamente di sintesi che non ha eguali finora. Appuntamento quindi il prossimo 27 marzo a Milano presso il Centro Congressi dell’Hotel Michelangelo, in una posizione facilmente raggiungibile nei pressi della Stazione Centrale. Maggiori informazioni sull’evento sono disponibili all’indirizzo www. Trace-id. Eu dove è anche possibile iscriversi per la partecipazione gratuita. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CONVEGNO: "LA SFIDA DELLE COMPETENZE ICT PER L´EUROPA 2010: PUNTI DI VISTA A CONFRONTO" |
|
|
|
|
|
Roma, 22 marzo 2007 - Il convegno si propone di stimolare un dibattito ampio e approfondito sul tema delle competenze Ict, sul fabbisogno in Europa di "skill" nei diversi scenari di sviluppo economico, sull´adozione del modello Eucip per un approccio multilaterale, e non nazionalistico, per la classificazione, misurazione e riconoscimento delle competenze dei professionisti Ict in Europa. Il convegno concluderà la "Eucip Conference 2007", una serie di workshop e incontri organizzati dal Cepis, la Federazione che raggruppa le associazioni di informatica di 32 Paesi Europei. Ai partecipanti saranno distribuiti i seguenti studi: "Thinking Ahead on e-Skills for Ict Industry in Europe" (Ec-cepis); "Misurare le competenze per tornare a competere: il ruolo delle certificazioni" (Aica); "Occupazione e professioni nell´Ict - Rapporto 2006" (Condindustria Servizi Innovativi e Tecnologici)- La partecipazione è libera, previa registrazione. E’ prevista la traduzione simultanea. Roma, 23 Marzo alle ore 9,30 presso la sala Giunta di Confindustria in Viale dell´Astronomia 30. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
DEBUTTO DI SUCCESSO PER IL FORUM RF&WIRELESS 348 VISITATORI QUALIFICATI HANNO SANCITO IL SUCCESSO DELLA PRIMA EDIZIONE DEL FORUM RF&WIRELESS – MOSTRA CONVEGNO DEDICATA ALLA RADIO FREQUENZA E LA CONNETTIVITÀ WIRELESS . |
|
|
|
|
|
Milano, 22 marzo 2007 – Si è appena conclusa l’edizione numero uno del Forum Rf & Wireless, evento di aggiornamento dedicato ad un argomento molto caldo nell’ambito dell’elettronica industriale: il Wireless Sensor Networks. Il Forum, organizzato da Tecnoimprese con la collaborazione delle maggiori Associazioni di settore Assodel (Associazione Fornitori Elettronica) e Assipe (Associazione Progettazione Elettronica) si è svolto presso il padiglione espositivo del Crowne Plaza Hotel di San Donato Milanese. I 348 partecipanti, composti rigorosamente da tecnici, progettisti e buyer hanno affollato le varie sessioni convegnistica (mattutine e pomeridiane), ma anche la zona espositiva, dimostrando così di apprezzare le diverse possibilità offerte dal Forum: entrare in contatto con gli esperti e fornitori delle aziende del settore, nonché usufruire di un’occasione unica di aggiornamento tecnologico. Grande soddisfazione anche da parte delle 38 aziende presenti, che hanno potuto godere di momenti di community nelle “pause caffè” tra una conferenza e l’altra per stabilire relazioni con potenziali clienti, in un ambito informale ma composto da “competenti”. In conclusione la giornata ha stabilito che la connettività Wireless sarà sempre più protagonista nell’automazione di edifici e case, nel medicale, nei trasporti, nell’industria ed in molte altre aree, mentre la Radio Frequenza diventerà il livello fisico preferenziale per connettere intelligenze distribuite in molti ambienti per la realizzazione di “Reti di Sensori Wireless (Wireless Sensor Networks). Da qui l’importanza di momenti come il Forum Rf & Wireless di confronto e aggiornamento per il mercato. Le Associazioni partner (Assodel e Assipe) hanno già preso l’incarico di far diventare questo evento un appuntamento annuale, così come altri eventi sempre dedicati all’electronic community, tra i quali si segnalano: • 17 aprile 2007 Electronics Forum Roma (Roma) • 17 maggio 2007 Forum Connessione e Cablaggio (Milano) • 20-21 giugno 2007 Electronics Forum Bologna (Bologna) • 26 settembre 2007 Forum Power (Bologna) • 17-18 ottobre 2007 Electronics Forum Veneto • 22 novemrbre 2007 forum Opto & Display (Milano) . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
BAMES E TELIT STIPULANO UN´ALLEANZA COMMERCIALE: NUOVO STABILIMENTO DI PRODUZIONE PER TELIT WIRELESS SOLUTIONS |
|
|
|
|
|
Trieste, 22 marzo 2007 – L’azienda internazionale specializzata in comunicazioni M2m Telit Wireless Solutions e il provider di servizi elettronici leader nel mondo Bartolini After Market Electronics Services (Bames) hanno stipulato un´alleanza commerciale. Bames è l´ex consociata italiana di Celestica Inc. , leader mondiale nella fornitura di servizi di produzione innovativi nel settore dell´elettronica. Quest´alleanza commerciale è composta da un accordo strategico di produzione e da un investimento di capitale di 16 milioni di euro da parte di Bames. Entrambi gli accordi consentiranno a Telit di continuare a sviluppare la propria strategia globale, con particolare attenzione alla rapida espansione del mercato M2m, consolidando la propria crescita internazionale. Inoltre, Telit potrà continuare le proprie attività per la messa a punto dei moduli M2m di prossima generazione. Con questo accordo, Bames riconosce l´impegno di Telit sul mercato M2m. Una componente chiave di questa alleanza è l´accordo strategico di produzione con Services for Electronic Manufacturing (Sem), la consociata di Bames per la produzione nel settore dell’elettronica con sede in Italia a Vimercate. Sem si farà carico di tutta la produzione presente e futura dei moduli M2m di Telit a prezzi competitivi di mercato per un periodo non inferiore ai cinque anni. Ciò consentirà a Telit di concentrare la propria produzione europea in una singola sede geografica e di ottimizzare le proprie attività, mantenendo allo stesso tempo il controllo della proprietà intellettuale dell´azienda e aumentando il monitoraggio sulla catena di fornitura. "Trarremo grandi vantaggi da questo accordo. Consolidare la nostra produzione ci consentirà di reagire con più efficacia alle richieste dei clienti", afferma Dominikus Hierl, presidente di Telit Wireless Solutions. Questo accordo prevede inoltre un investimento di capitale da parte di Bames di 16 milioni di euro nel settore M2m di Telit. Bames fornirà a Telit Wireless Solutions Srl un capitale netto di nove milioni di euro, oltre a un investimento aggiuntivo netto di sette milioni di euro nel dicembre 2008, a patto che Telit raggiunga determinati traguardi nell´acquisto di moduli M2m. Grazie a questo investimento, Telit potrà consolidare ulteriormente il proprio impegno nel settore della ricerca e dello sviluppo. "Emerge ancora una volta lo sforzo di Telit per fornire ai nostri clienti le soluzioni più innovative ed economiche sul mercato M2m", afferma Oozi Cats, direttore generale di Telit Communications plc. L´investimento di Bames consentirà a Telit di mantenere la propria posizione di concorrente principale sul mercato M2m globale. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
RGI ANNUNCIA L’ACQUISIZIONE DI QUID WEB&MEDIA |
|
|
|
|
|
Ivrea, 22 marzo 2007 - Rgi – quotata al segmento Expandi ed attiva nel settore dell’Information Technology per il mondo assicurativo e bancario – ha acquisito la società Quid web&media, azienda di Ivrea attiva nella comunicazione aziendale e nella realizzazione di progetti web based, con un approccio globale alle esigenze del cliente nell’area dei new media. Rgi ha acquisito il 74,47% della società per un importo complessivo di circa 320. 000 Euro. Le restanti quote restano di proprietà dei due manager della società sig. Bernardi Loris e sig. Brunod Alessandro con i quali è stato sottoscritto un patto parasociale della durata di tre anni per lo sviluppo della società. Al termine di tale periodo Rgi potrà completare l’acquisizione del 100% del capitale. L’operazione rientra nella strategia di sviluppo del Gruppo Rgi che mira ad ampliare l’offerta nel proprio mercato di riferimento (Assicurazioni) avvalendosi per il proprio progetto di manager capaci di sviluppare la nuova linea di business. Quid web&media, che è partner di Telecom Italia Spa, chiude il 2006 con circa 1,2 milioni di Euro di ricavi e un organico di 18 collaboratori. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
GRUPPO EUPHON: APPROVATI DATI PRECONSUNTIVI PER L´ESERCIZIO 2006 CON EBITDA IN CRESCITA PARI A 11,7 €/MN E PERDITA NETTA A 4,1€/MN. |
|
|
|
|
|
Milano, 22 Marzo 2007 - L´esercizio che si è appena concluso è stato caratterizzato da alcuni importanti cambiamenti che hanno influito sull´assetto societario e sulla struttura patrimoniale e finanziaria del gruppo. Nel mese di ottobre sono state finalizzate le acquisizioni delle società Mtc-mikros Image e Videe e nel mese di dicembre è stata completata con successo la prima fase dell´Aumento di Capitale di 15,0 €/mn che si è conclusa definitivamente nel mese di Gennaio 2007 con un integrale sottoscrizione da parte del mercato. Le attività del gruppo nel 2006 hanno beneficiato dello sviluppo dell´offerta nell´area media e dei servizi legati all´alta definizione oltre che del consolidamento nell´ultimo trimestre delle nuove società acquisite. I ricavi al 31 dicembre 2006 sono pari a 86,6 €/mn rispetto a 82,2 €/mn del 2005, con una variazione positiva del 5,2%. Ii margine operativo lordo consolidato (Ebitda) ha raggiunto gli 11,7 €/mn (+48%) rispetto ai 7,9 €/mn del 2005: tale risultato deriva da 9,9 €/mn (+25%) a perimetro omogeneo e da 1,8 €/mn per effetto del consolidamento nell´ultimo trimestre 2006 delle società acquisite. Ii gruppo Euphon nella seconda parte dell´anno ha mantenuto il trend positivo emerso nel corso del primo semestre conseguendo un miglioramento sostanziale dei margini e della gestione operativa. Tale miglioramento della redditività si è riflesso sul risultato operativo Ebit che, dopo aver scontato accantonamenti straordinari per 1,4 €/mn, è tornato positivo di 0,3 €/mn rispetto ad una perdita di 6,8 €/mn del 2005. Ii risultato netto di gruppo vede una importante riduzione della perdita che si attesta a 4,1€/mn rispetto ad una perdita netta di 9,6 €/mn dell´esercizio 2005. La posizione finanziaria netta consolidata è pari a (28,5) €/mn rispetto a (22,2) €/mn del 31 dicembre 2005; la variazione, che beneficia del flusso di cassa positivo della gestione corrente e dell´aumento di capitale, riflette il pagamento delle recenti acquisizioni per 7,3 €/mn e gli investimenti di carattere straordinario per 9,5 €/mn essenzialmente per l´alta definizione. Gli investimenti di carattere ordinario effettuati nel corso dell´esercizio 2006 ammontano a 4,2 €/mn rispetto ai 5,8 €/mn dello scorso anno mentre la quota di investimenti delle società di recente acquisizione è pari a 1,5 €/mn. Gli investimenti in tecnologie innovative in particolare sulle controllate Sbp e Blue Gold ammontano a 9,5 €/mn rispetto a 1,9 €/mn del 2005. Ii consiglio in data odierna ha anche approvato le linee guida per il 2007 con particolare riguardo all´indirizzo strategico ed al posizionamento di mercato oggetto di presentazione agli analisti in data odierna e disponibile sul sito aziendale. Ii gruppo che intende focalizzarsi sul settore media come core business si propone come il partner tecnologico di riferimento per le soluzioni di "Contents Creation & Media Management". Gli obiettivi quantitativi 2007 prevedono un fatturato compreso tra i 105,0 €/mn e i 110,0 €/mn con un Ebitda stimato di circa 16,0 €/mn (+37% sul valore 2006 pari a 11,7 €/mn). Ii consiglio ha approvato la nuova struttura societaria che prevede il raggruppamento delle attività del gruppo in funzione dei mercati di riferimento. In particolare sono state costituite 3 sub-holding con funzioni di coordinamento e sviluppo per i mercati Broadcast, Advertising & Entertainment e Business. Nella seduta odierna il consiglio ha anche proposto la nuova corporate identity ed il cambiamento della ragione sociale (Mediacontech S. P. A. In luogo di Euphon S. P. A. ) che verrà portato in approvazione alla prossima assemblea dei soci prevista per il 10 Maggio 2007. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31/12/2006 DEL GRUPPO EXPRIVIA REDATTO SECONDO I PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI (IAS/IFRS). VALORE DELLA PRODUZIONE DI 47 MILIONI DI EURO IN LINEA CON QUANTO REALIZZATO AL 31/12/05 (47,6 MILIONI DI EURO) |
|
|
|
|
|
Molfetta, 22 Marzo 2007- Il Consiglio di Amministrazione di Exprivia S. P. A ha approvato il 20 marzo il progetto di Bilancio d’Esercizio 2006 e del consolidato redatto secondo i principi contabili internazionali (Ias/ifrs). I dati del Bilancio consolidato del Gruppo Exprivia al 31/12/05, comparati ai dati conseguiti al 31/12/2006, non contengono i dati economici del Gruppo Aisoftw@re del primo trimestre 2005 a seguito della fusione inversa (Abaco-aisoftw@re) che avuto effetto dal 01/04/05. Al fine di meglio illustrare i risultati ottenuti relativi ai principali dati economici, patrimoniali e finanziari consolidati del Gruppo, si ritiene opportuno qui di seguito comparare i risultati 2006 con quelli realizzati nel 2005 a parità di “Perimetro di Riferimento”. L’anno 2006 ha visto un fatturato in linea con l’anno 2005 ed un considerevole miglioramento dei margini Ebitda ed Ebit grazie all’azione di contenimento dei costi esterni. Il settore Banche e Finanza ha registrato una crescita dell’8,2% (pari a 10,2 Milioni di Euro) grazie alla componente Capital Market e a nuovi progetti in ambito Crediti. Il settore Industria Telecomunicazioni e Media, confermando il fatturato dell’anno precedente e attestandosi a 14,8 Milioni di Euro, ha registrato un sensibile miglioramento del margine operativo. Il settore Pa, Trasporti e Utilities ha registrato una contrazione di 8,6% attestandosi a 13,098 Milioni di Euro, dovuta principalmente ad una focalizzazione verso i servizi ad alta marginalità e la conseguente dismissione di attività a basso valore aggiunto. Infine il settore Medicale e Sanità ha registrato una diminuzione dei ricavi dell’9,5% dovuta principalmente alla diminuzione di gare pubbliche in ambito radiologico, parzialmente compensata dall’aumento del numero di clienti diretti quali Asl e Ospedali privati. L’ebitda del gruppo ha raggiunto i 5,5 Milioni di Euro rispetto ai 2,5 Milioni di Euro al 31/12/05. Tale risultato è stato ottenuto principalmente con l’azione di contenimento costi esterni pari a circa 4 Milioni di Euro. Il risultato netto al 31/12/06 si è attestato 1,1 Milioni di Euro con un miglioramento rispetto all’anno precedente di 4,7 Milioni di Euro (da –3,6 Milioni di Euro a 1,1 Milioni di Euro). “Il 2006” commenta Domenico Favuzzi, Amministratore Delegato di Exprivia Spa, “è stato un anno di integrazione in cui si è consolidata l’offerta complessiva del Gruppo e si è realizzato un consistente recupero della marginalità consolidata a conferma del completo successo della fusione. Nel 2007 l’attenzione sarà posta principalmente sullo sviluppo del business, anche mediante acquisizioni esterne, per il raggiungimento dell’obiettivo di ricavi pari a 100 Milioni di Euro e un Margine Ebitda pari al 16% al 31/12/2008 come già illustrato al mercato nel febbraio del 2006. ”. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ADL AMERICAN DATALINE SIGLA UN ACCORDO DI DISTRIBUZIONE CON LOGITECH |
|
|
|
|
|
Quinto di Treviso (Tv), 22 Marzo 2007 – Adl American Dataline Srl annuncia oggi di aver siglato un accordo con Logitech, leader mondiale nella produzione di accessori per Pc, Telefonia e Mp3. L’accordo prevede la distribuzione della ricca ed innovativa gamma di periferiche personali prodotte da Logitech, con una particolare focalizzazione dei prodotti appositamente concepiti e disegnati per l’utenza Apple: dalle eleganti tastiere, ai mouse di ultima generazione, dalle pratiche cuffie, agli speaker dal design avanzato e dalla tecnologia all’avanguardia. Stile e prestazioni: questo il binomio che caratterizza il gusto dell’utente Apple. Ecco perchè la partnership tra Adl American Dataline e Logitech risulta un connubio perfetto. "Questo accordo è un incontro annunciato da tempo, da quando, nel 2001, Adl American Dataline ha fatto della vendita di Accessori la propria mission aziendale. Non potevamo non desiderare di annoverare Logitech tra i nostri partner e Logitech ha evidentemente avvertito la stessa vicinanza di intenti e la stessa spinta alla collaborazione", ha dichiarato Guido Borso, fondatore e presidente di Adl American Dataline. "Le due aziende sono accomunate dai prodotti che trattano, ma non solo: possiedono lo stesso spirito internazionale spinto, peró, da un cuore tutto italiano, che le porta a valorizzare aspetti quali il design e la qualità. Non è un caso che Guerrino de Luca, Ceo di Logitech, e Davide Simionato, il nostro direttore commerciale, abbiano alle spalle una comune esperienza professionale in Apple Italia. " Con l’arrivo di Apple iPhone, le due società si troveranno accomunate da una nuova ulteriore sfida. Commenta Borso: "Siamo due aziende dell’It che si sono affermate sul mercato quali leader nel settore Audio Mp3; entrambe ci apprestiamo ora ad affrontare una scommessa particolarmente "challenging", quella su telefonia mobile e periferiche Bluetooth". . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
LA PIATTAFORMA FAST ADAPTIVE INFORMATION WAREHOUSE PORTA LE INFORMAZIONI AGLI UTENTI PER CONSENTIRGLI DI PRENDERE DECISIONI MIGLIORI PER IL BUSINESS |
|
|
|
|
|
Milano, 22 Marzo 2007 – Fast Search & Transfer, azienda leader nell’area delle tecnologie di enterprise search, annuncia Fast Adaptive Information Warehouse (Aiw), un approccio radicalmente nuovo che permette agli utenti di sfruttare il proprio universo di informazioni per prendere decisioni di business migliori e più informate, per ottenere un maggiore vantaggio competitivo. Basato su una piattaforma di ricerca particolarmente robusta, Fast Aiw permette di raggiungere una combinazione senza precedenti tra Enterprise Search e Business Intelligence. Fast Aiw ridefinisce il concetto di Business Intelligence, slegandolo dalle limitazioni sia delle data warehouse – costi, complessità dell’architettura, e ridotta scalabilità – sia degli altri strumenti di Business Intelligence che non riescono a fornire i dati agli utenti in modo dinamico e puntuale. Le soluzioni tradizionali di Business Intelligence, che analizzano i dati strutturati presenti all’interno di un database relazionale, sono complessi e possono essere sfruttati in tutta la loro potenza solo dagli utenti più avanzati. Per questo motivo, le aziende che sviluppano queste soluzioni hanno risposto aggiungendo una funzionalità di ricerca, nel tentativo di rendere più semplice per gli utenti la ricerca dei report più rilevanti per le loro attività all’interno dell´azienda. Al contrario, Fast Aiw posiziona la soluzione di Business Intelligence al livello più alto della piattaforma di ricerca, per integrare e orchestrare tutte le informazioni necessarie per rendere la Business Intelligence veramente efficace. Gli utenti possono cercare all’interno dei dati di Business Intelligence, in modo diretto e personalizzato, e poi visualizzare le informazioni più importanti e facili da utilizzare, senza la necessità di creare ogni volta uno specifico report. Fast Aiw, inoltre, sfrutta tutte le conoscenze che si trovano nei contenuti non strutturati presenti nelle aziende, per ampliare la base delle informazioni da cui vengono elaborate le strategie e le decisioni di business. Questa funzionalità, estremamente potente, permette agli utenti di accedere in modo diretto a dati già “puliti” e integrati, con prestazioni molto avanzate anche sulle query ad-hoc, attraverso un’interfaccia facile da usare. Gli elementi chiave della piattaforma Fast Aiw includono: Fast Radar, un portale di Business Intelligence dotato di strumenti che portano le informazioni e le analisi ai decision-maker presenti nell’organizzazione, attraverso una semplice interfaccia di ricerca e navigazione. Fast Radar fornisce le informazioni attraverso un pannello di controllo personale e flessibile, che estende le conoscenze all’interno dell’azienda dalla direzione It e dagli analisti a tutti gli utenti. La soluzione Fast Data Cleansing, che permette di accedere in qualsiasi momento a tutte le informazioni, strutturate e non strutturate, indipendentemente dalla posizione o dalla fonte. Essa utilizza funzionalità di linguistica per migliorare la qualità dei dati, e consentire alle aziende di confrontare, integrare e ripulire i dati in modo automatico, e fornisce un approccio basato sulla ricerca per estrarre le informazioni dai database, indipendentemente dal loro formato e dalla loro posizione, per creare un unico indice generale. Inoltre, fornisce un’interfaccia di ricerca e navigazione per analizzare i dati in modo facile e veloce, assicurando la migliore qualità dei dati, in funzione di una migliore qualità delle decisioni di business. Anche dopo vent’anni di storia del data warehousing, la qualità dei dati rimane la prima preoccupazione delle aziende che utilizzano questa tecnologia. Secondo un recente studio Tdwi, l’83% delle aziende afferma di aver avuto avuto dei problemi a causa della cattiva qualità dei dati. Fast Aiw utilizza tecniche di “pulizia” dei dati basate sulla linguistica progressiva, l’associazione tra oggetti e la profilazione dinamica, che assicurano qualità migliore, affidabilità e accuratezza dei dati come base di decisioni migliori e più precise. Queste caratteristiche, unite alla maggiore velocità nelle query ad-hoc tipica del motore di ricerca Fast, portano Fast Aiw a fornire un ritorno sugli investimenti (Roi) molto più rapido rispetto agli approcci tradizionali alla Business Intelligence e al data warehousing. Inoltre, la tecnologia Fast elimina la necessità di spendere dei mesi per comprendere i modelli dei dati e realizzare schemi integrati. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
MIGRAZIONE DEI TERMINALI POS ALLA TECNOLOGIA MICROCIRCUITO: QUERCIA SOFTWARE DUE VOLTE PIÙ VELOCE RISPETTO ALLA MEDIA DEL MERCATO |
|
|
|
|
|
Verona, 22 marzo 2007. Quercia Software, ha conseguito un ottimo risultato nel processo di migrazione alla tecnologia microcircuito del proprio parco Pos (terminali per pagamenti con bancomat e carte). I dati forniti a fine anno da Cogeban di Abi, stimavano in circa il 45% il totale dei terminali Pos adeguati alla nuova tecnologia a microcircuito rispetto ad una media europea che, a settembre 2006, è risultata pari al 47%. Rispetto a questa rilevazione, Quercia Software ha ottenuto una performance più di due volte superiore, adeguando ben il 95% del proprio parco Pos: circa 75 mila terminali utilizzati da oltre 55 mila esercenti che si avvalgono delle 150 banche clienti di Quercia Software. “Abbiamo ottenuto questo importante risultato”, spiega Fausto Bolognini, Direttore Generale di Quercia Software, “grazie all’intervento di una vera e propria task force composta da cinque team completamente dedicati al migration planning. Con questa organizzazione siamo riusciti a velocizzare i tempi di migrazione ed oggi siamo in grado di adeguare circa 5 mila terminali al mese”. L’adeguamento dei terminali Pos al microcircuito ha comportato una forte riduzione delle frodi. “Abbiamo calcolato che grazie alla migrazione del nostro parco Pos” commenta Andrea Bordoni, responsabile Monetica di Quercia Software “il numero di frodi è sceso drasticamente, rendendo sicuro il pagamento sui nostri terminali con conseguenti vantaggi sia da parte delle banche nostre clienti sia degli esercenti”. Il servizio che Quercia Software offre per il pagamento elettronico tramite terminali Pos è la soluzione innovativa Europos che segue le aziende clienti in tutte le fasi del processo: dalla fornitura, installazione e manutenzione dei terminali Pos, alla gestione del ciclo autorizzativo dei pagamenti, al supporto Help Desk verso l´Istituto di Credito e l´Esercente. . |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|