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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Maggio 2007
INSIEME DAL 1957: L´ASCESA DELLA RICERCA NELL´AGENDA POLITICA COMUNITARIA  
 
Bruxelles, 10 maggio 2007 - L´ue ha sempre sostenuto la ricerca scientifica. In verità, il coinvolgimento dell´Unione nella ricerca è iniziato con il trattato che istituiva la Comunità europea dell´energia atomica, in cui compariva per la prima volta l´idea di «ricerca europea» e che prevedeva l´istituzione del Centro comune di ricerca (Ccr). Nel corso degli anni la ricerca ha continuato a essere presente, ma mai in prima linea. Fino ad oggi, per lo meno. Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito a un´ascesa vertiginosa dell´importanza attribuita alla ricerca europea, tanto che tutte le presidenze che si susseguono all´Unione la stanno ora inserendo tra le loro priorità. Anche i discorsi pronunciati dai capi di Stato e di governo sulle sfide globali che attendono l´Europa sono ora costellati di riferimenti alla necessità di conseguire la competitività grazie a ricerca, innovazione e conoscenza. Ovviamente tale cambiamento nella percezione della ricerca è andato di pari passo con molte altre trasformazioni negli ultimi 50 anni. Ai tempi dell´istituzione della Comunità economica europea (Cee) nel 1957, l´accento principale era stato posto sull´economia, come suggerisce il nome. I sei paesi fondatori, ossia Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi, si proponevano essenzialmente la creazione di un mercato interno che li accomunasse. Altri paesi hanno poi scorto i vantaggi della cooperazione economica e, nel corso degli anni, il numero dei paesi membri è salito a 27. Ora la maggior parte dei paesi europei aderisce all´Ue. Nel corso del tempo, l´Ue ha iniziato a occuparsi di ambiti che vanno ben al di là della cooperazione economica e le sue attività si sono estese fino a comprendere settori quali l´istruzione, la salute, l´ambiente e persino la sicurezza e la difesa. Molte aree politiche continuano però a essere escluse dalla sfera di competenza comunitaria. Benché il Ccr fosse stato inaugurato nel 1958, passarono alcuni anni prima che venissero compiuti altri passi verso una politica europea della ricerca. Nel 1967 venne istituita la Direzione generale per la Scienza, la ricerca e lo sviluppo. Furono elaborati i primi programmi di ricerca e vennero pubblicati i primi inviti a presentare proposte, concernenti vari settori industriali. Il passo successivo avvenne grazie a Étienne Davignon, ex vicepresidente della Commissione europea, che fece pressione affinché si introducesse un Programma strategico europeo di ricerca e sviluppo nelle tecnologie dell´informazione (Esprit). Il programma venne approvato nel 1983 e riunì i principali produttori, piccole imprese, università e istituti di ricerca attorno a progetti di ricerca «precompetitivi». Nel 1983 venne avviato un programma pilota di 38 progetti e da allora la comunità europea della ricerca non si è più fermata. Contestualmente al funzionamento a pieno regime del programma Esprit, vennero attuate altre iniziative di ricerca, qual Race (tecnologie delle comunicazioni avanzate), Brite/euram (tecnologie industriali e materiali avanzati) e Bap (biotecnologia). Nel 1985 la Ce divenne membro fondatore di Eureka, una rete per la R&s industriale europea orientata al mercato. Oggigiorno sono in corso discussioni sul rafforzamento dei legami tra i programmi quadro comunitari per la ricerca ed Eureka. La prima revisione importante del trattato che istituiva la Cee ebbe luogo nel 1986 e venne ribattezzata Atto unico europeo (Aue). Venne creata per la prima volta una base nuova ed esplicita per una politica europea per la R&s e vennero menzionati per la prima volta i programmi quadro pluriennali. Vennero aumentate le competenze del Parlamento europeo, a cui venne concessa la procedura di codecisione sui programmi in materia di ricerca. I poteri del Parlamento vennero ulteriormente rafforzati nel 1997 con la sottoscrizione del trattato di Amsterdam. Da quel momento in poi venne abolito l´obbligo di ricorrere all´unanimità del Consiglio per le decisioni concernenti i programmi quadro. Nel contempo, il bilancio destinato ai programmi quadro è aumentato progressivamente, ed è passato da 13,215 Mrd Eur per il Quarto programma quadro (4Pq) a 14,960 Mrd Eur (5Pq) e poi a 19,113 Mrd Eur (6Pq). Nel corso del 6Pq si è tenuto un dibattito di ampio respiro sull´importanza della ricerca per la competitività europea, che ha determinato un balzo dei finanziamenti a 53,272 Mrd Eur per il Settimo programma quadro (7Pq), che si protrarrà per sette anni, mentre i precedenti avevano una durata di quattro anni. In occasione di ogni dibattito su un nuovo programma quadro, la Commissione e il Parlamento hanno insistito per avere maggiori fondi di quelli poi concessi dal Consiglio. In origine la Commissione aveva chiesto 70 Mrd Eur per il 7Pq, tuttavia l´incremento del 40% è stato comunque accolto come una vittoria per la ricerca europea e come un segnale del riconoscimento del suo valore da parte dei politici europei. Con l´avvento del nuovo secolo, le discussioni sulla promozione della ricerca europea hanno assunto una connotazione di maggiore urgenza, in quanto le minacce della globalizzazione e delle economie emergenti per la competitività europea sono state citate sempre più di frequente. Il nuovo slancio volto a mantenere l´Europa in una posizione di avanguardia è iniziato con l´avvio della strategia di Lisbona nel 2000, che si proponeva di rendere l´Europa l´economia più competitiva del mondo entro il 2010. La strategia era tesa a preparare il terreno per il passaggio dell´economia europea a una più competitiva, dinamica e basata sulla conoscenza. Altre disposizioni contenute nella strategia erano volte a evitare che il progresso economico avvenisse a spese del modello sociale europeo o dell´ambiente. Il termine «economia della conoscenza» è diventato improvvisamente di moda e a tale espressione se ne sono aggiunte altre, quali il «triangolo della conoscenza» (ricerca, istruzione e innovazione) e lo Spazio europeo della ricerca (Ser). Il concetto di Ser è stato coniato nel 2000 dall´allora commissario per la Ricerca Philippe Busquin, che si è battuto strenuamente contro la frammentazione della ricerca in tutta Europa e ha invitato i ricercatori di tutti i settori ad una stretta collaborazione. In una successiva riunione del Consiglio nel 2002 i capi di Stato e di governo dell´Unione si sono impegnati ad aumentare la spesa per la ricerca europea portandola al 3% del Pil entro il 2010. L´obiettivo è ancora molto lontano (il dato attuale è dell´1,93%, a fronte del 2,6% degli Usa e del 3,2% del Giappone), ma ha richiamato l´attenzione sugli investimenti. Con l´adesione di Romania e Bulgaria, la spesa si è attestata all´1,84% del Pil del 2005. «I risultati sono preoccupanti: non coincidono affatto con l´impegno politico assunto nel 2002. Anzi, la maggior parte dei dati evidenzia che l´Europa sta perdendo attrattiva per gli investimenti privati nella R&s», ha scritto il commissario Potocnik nella prefazione all´edizione del 2005 di «Key Figures on research» (Cifre chiave della ricerca) della Commissione europea. Nel frattempo, la Cina sta aumentando del 20% annuo i propri investimenti nella ricerca. In occasione dell´avvio del 6Pq nel 2002, un gruppo di paesi candidati all´adesione all´Ue ha partecipato al programma alle medesime condizioni garantite ai paesi membri dell´Unione, vale a dire che nel campo della ricerca l´allargamento dell´Ue è avvenuto con due anni di anticipo rispetto alle altre aree della politica. L´allargamento vero e proprio è seguito poi nel maggio 2004. Si è trattato del quinto allargamento dell´Unione europea, il cui numero di abitanti ha così raggiunto i 490 milioni. Una volta avviato il 6Pq, l´attenzione di tutti si è spostata sul 7Pq, che si preannunciava come il programma di ricerca più ambizioso mai attuato dalla Commissione. Non solo la Commissione auspicava di ottenere un bilancio doppio rispetto a quello del 6Pq, ma le priorità si stavano progressivamente allontanando dall´obiettivo dell´integrazione per privilegiare l´eccellenza e la competitività. Il dibattito sul 7Pq si è svolto all´ombra delle minacce della globalizzazione e delle economie emergenti, soprattutto asiatiche. A seguito della tanto sospirata adozione, il 7Pq ha introdotto nuovi strumenti, che vanno dal Consiglio europeo della ricerca (Cer), che finanzierà per la prima volta la ricerca di frontiera valutando le proposte esclusivamente sulla base dell´eccellenza, alle iniziative tecnologiche congiunte (Itc), nuovi partenariati pubblico-privati con status di entità giuridica. Una volta avviato il 7Pq, il commissario Potocnik ha rivolto nuovamente la sua attenzione al Ser. In aprile ha pubblicato un Libro verde che ambisce a rendere la conoscenza la quinta libertà comunitaria (insieme a merci, servizi, capitale e manodopera). La frammentazione è ancora un problema che ostacola lo sviluppo europeo, secondo i fautori di questo nuovo approccio. «Nell´ue possiamo scegliere di rispettare i limiti della conoscenza o di superarli. Possiamo continuare a trattare la ricerca come un´attività "extra" o possiamo concederle la centralità che merita», ha dichiarato di recente il commissario Potocnik. E così, mentre la ricerca negli ultimi 50 anni è andata assumendo maggiore importanza nell´Unione, alcuni sono convinti che non abbia ancora raggiunto la posizione principale che le spetta nel programma politico comunitario. Con l´accrescersi della pressione dei paesi emergenti, è senza dubbio solo una questione di tempo. .  
   
   
LANCIATO IL PROGRAMMA DI APPRENDIMENTO PERMANENTE DELL´UE  
 
 Bruxelles, 10 maggio 2007 - Il nuovo programma di apprendimento permanente dell´Ue, con un bilancio di 7 Mrd Eur, è stato inaugurato in occasione di una conferenza organizzata il 7 maggio a Berlino dalla presidenza tedesca del Consiglio dell´Ue . Per l´avvio di questo nuovo programma di istruzione, che avrà una durata di sette anni, erano presenti il ministro federale tedesco dell´istruzione e della ricerca, Annette Schavan, il commissario europeo per l´istruzione, la formazione, la cultura e la gioventù, Ján Figel´ e il presidente della conferenza dei ministri della pubblica istruzione dei Länder (Kmk), il professor Jürgen Zöllner. Il nuovo programma mira a creare uno Spazio europeo dell´istruzione, al fine di raggiungere l´obiettivo di Lisbona, ossia rendere l´Europa l´economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo entro il 2010. «Questo programma è lo strumento più importante per attuare una politica europea dell´istruzione», ha affermato il ministro Schavan. Oltre alla maggiore mobilità dei docenti e degli studenti di tutte le età, il ministro tedesco ha messo in evidenza il fatto che lo Spazio europeo dell´istruzione non cancellerebbe soltanto i confini nazionali, ma anche i confini tra i settori dell´istruzione e tra l´istruzione formale e informale. «L´apprendimento permanente, in futuro, dovrebbe essere un tema centrale nella "biografia di apprendimento" di ciascun individuo», ha affermato. Il ministro Schavan ha inoltre fatto riferimento ai progetti pilota europei che hanno avvicinato maggiormente l´Europa all´introduzione di un sistema di crediti per la formazione professionale e di un quadro delle qualifiche europeo. Questi strumenti mirano a sostenere la trasparenza e la comparabilità dei risultati di apprendimento dei tirocinanti e delle qualifiche dei lavoratori in tutta Europa. Il programma di apprendimento permanente si svolgerà dal 2007 al 2013 e sosterrà i progetti e le attività che promuovono lo scambio, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di formazione e istruzione nell´Ue. Il programma di apprendimento permanente si fonda su quattro pilastri: il programma Comenius per l´istruzione scolastica e pre-scolastica; il programma di istruzione superiore Erasmus, il programma Leonardo da Vinci per l´istruzione e la formazione professionale e il programma Grundtvig che sostiene tutte le forme di istruzione per adulti. Il collegamento di questi quattro pilastri costituisce un nuovo «programma trasversale» centrato sulla cooperazione politica, sulle lingue, sulla tecnologia dell´informazione e della comunicazione, nonché sulla diffusione e valorizzazione dei risultati. Infine, è previsto anche un nuovo programma denominato Jean Monnet che porrà l´accento sull´integrazione europea e sul sostegno ad alcune istituzioni ed associazioni di rilievo, attive in questo settore. Durante la conferenza di inaugurazione del programma, il ministro Schavan, il commissario Figel´ e il presidente del Kmk Zöllner hanno conferito il «Premio europeo per l´apprendimento permanente» a 18 progetti. Tra i vincitori del premio vi sono quattro progetti tedeschi: - il Richard-von-weizsäcker-berufskolleg a Lüdinghausen ha ricevuto il premio per il suo progetto sull´istruzione tecnica precoce dei bambini (Comenius Bronzo); - l´università Humboldt di Berlino ha vinto il premio per l´accoglienza degli studenti Erasmus (Erasmus Argento); - il centro di formazione Man di Augusta ha ottenuto il premio per il suo scambio di tirocinanti con la Danimarca (Leonardo Da Vinci Argento); - al professor Wolfgang Wessels è stata assegnata la cattedra Jean Monnet all´università di Colonia per l´eccellenza della sua ricerca e del suo insegnamento nel campo dell´integrazione europea (Jean Monnet Oro). «Questi esempi mostrano che le istituzioni operanti nel campo dell´istruzione in Germania stanno facendo buon uso delle opportunità offerte dai programmi di istruzione europea», ha affermato il ministro Schavan. Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/education/programmes/newprog/index_en. Html .  
   
   
POTOCNIK CHIEDE MAGGIORE FLESSIBILITÀ NEL TRASFERIMENTO DI CONOSCENZE  
 
 Bruxelles, 10 maggio 2007 - Come nel calcio, dove ciascun giocatore deve saper giocare in ogni ruolo, analogamente i ricercatori europei devono diventare più flessibili e sfidare il modello tradizionale del triangolo della conoscenza, ha dichiarato il commissario europeo per la Scienza e la ricerca, Janez Potocnik. Il 4 maggio, intervenendo a una conferenza a Monaco, il commissario ha paragonato la classica formazione sul campo di calcio (difesa, centrocampo e attacco) a quella dell´attuale visione del triangolo della conoscenza, che include istruzione, ricerca e innovazione. Università, organizzazioni di ricerca e tecnologia (Rto) e industria sono responsabili del proprio angolo. «Le Rto occupano per tradizione il centrocampo, unendo la difesa e l´attacco, ovvero istruzione e industria. Al pari dei centrocampisti nel gioco del calcio, possono osservare la situazione da entrambe le prospettive: possono valutare ciò che sta a monte, ad esempio uno sviluppo in fase iniziale, e comprendere cosa è necessario a valle, da parte delle imprese innovative», ha spiegato Potocnik. Negli anni Settanta, la nazionale di calcio olandese ha trasformato il gioco in «calcio totale», ponendo fine ai ruoli fissi, senza più costringere i giocatori a rimanere solo in difesa, a centrocampo o in attacco. Questo sistema ha reso il gioco più competitivo e interessante. Potocnik ritiene che sia necessario lo stesso livello di flessibilità nella comunità di ricerca europea. «Non possiamo più dire che certi ruoli spettino solo a chi li ha tradizionalmente svolti», ha affermato. Il volto della ricerca sta mutando rapidamente a causa della globalizzazione dei mercati e delle industrie, che ne ha cambiato le pratiche nelle imprese. Per esempio, dati recenti della Commissione dimostrano che il 10% dell´attività di ricerca e di sviluppo (R&s) svolte dalle imprese è esternalizzato; altri fattori che influenzano questi cambiamenti sono il delinearsi di nuove tecnologie e quindi di nuove discipline e lo spostamento da problemi nazionali a sfide globali quali cambiamento climatico, salute e sicurezza sono. «Non possiamo basarci solo su modelli tradizionali di ricerca per affrontare queste esigenze e restare competitivi. Dobbiamo cambiare al ritmo del mondo che ci circonda, affinché i risultati della ricerca vengano trasferiti al mercato in modo più rapido ed efficace, sia nell´industria sia nel settore pubblico», ha dichiarato il commissario. La Commissione sta compiendo grandi passi per contribuire a tale cambiamento. In aprile ha pubblicato una comunicazione in cui riporta la sua posizione in merito alla promozione del trasferimento di conoscenze tra organizzazioni di ricerca e imprese. Propone, tra le altre azioni, di affrontare la questione delle differenze nei quadri normativi che disciplinano la mobilità dei ricercatori e il flusso di conoscenze, di prevedere una formazione a livello europeo per i funzionari addetti al trasferimento di conoscenza e di riunire le risorse universitarie. Tuttavia la Commissione non vuole solo discutere di promozione del trasferimento di conoscenze, essa vuole che ciò diventi realtà, ha sostenuto Potocnik. Ha inoltre indicato l´Istituto europeo di tecnologia (Iet) come un importante esempio di «realizzazione della politica». Secondo quanto ha annunciato il commissario, una volta definiti gli aspetti riguardo a finanziamento e struttura, l´attività partirà, all´inizio del prossimo anno, con il lancio dell´invito a presentare proposte per la prima comunità della conoscenza e dell´innovazione. «Ciò rappresenterà un gran passo avanti nel processo di avvicinamento del triangolo della conoscenza», ha aggiunto. Altre sicure iniziative al fine di rafforzare il trasferimento di conoscenze in Europa sono il rilancio del Ser e del brevetto comunitario, temi che, secondo Potocnik, hanno registrato qualche progresso, in particolare in merito a un ordinamento giuridico unificato per i brevetti. Il commissario ha concluso il suo intervento tornando al calcio. «L´europa trasferisce talento calcistico in modo molto efficace, ora dobbiamo farlo con la conoscenza». Per ulteriori informazioni consultare: http://ec. Europa. Eu/invest-in-research/policy/cooperation_en. Htm .  
   
   
TRE ANNI FA LA SLOVENIA IN UNIONE EUROPEA  
 
Trieste, 11 maggio 2007 - La Slovenia è entrata nell´Unione Europea il primo maggio del 2004. In questi tre anni, il Paese è riuscito a adottare l´euro, presto raggiungerà la zona Schengen (entrata prevista per la fine del 2007) e sarà il primo nuovo Paese a presiedere l´Ue (gennaio 2008). I progressi della Slovenia in questi anni sono riportati dal sito del governo sloveno. La Slovenia è entrata con il blocco di altri 9 Paesi (Malta, Cipro, Slovacchia, Repubblica Ceca, Ungheria, Lituania, Lettonia, Estonia, Polonia), ma è l´unica che per ora abbia adottato la moneta unica europea. Il cambio di moneta non ha creato problemi, nel Paese. La prossima sfida per la Slovenia sarà la presidenza dell´Ue. I preparativi sono iniziati verso la fine del 2005, ed il Paese ha già determinato le priorità. L´allargamento dell´Ue ai Balcani Occidentali, l´implementazione della strategia di Lisbona e il dialogo interculturale costituiscono gli interessi principali del Paese e i punti su cui focalizzerà la presidenza Slovena, a partire da gennaio 2008. Un altro argomento potrebbe essere la questione della Costituzione Europea, che si trova ancora in fase di stallo dopo il referendum negativo in Francia e Olanda. .  
   
   
SVILUPPO SOSTENIBILE MEDITERRANEO E MAR NERO – CONFERENZA INTERNAZIONALE A VENEZIA  
 
Venezia, 10 maggio 2007 - La salute e il futuro del bacino Mediterraneo – Mar Nero saranno al centro della Conferenza Internazionale in programma a Venezia dal 24 al 26 maggio prossimi, per iniziativa della Fondazione Icef (International Court of the Environment Foundation). Il meeting, dal titolo “Protection and sustainable development of the Mediterranean-black Sea Ecosystem”, vedrà la partecipazione di esperti di caratura mondiale, dei maggiori organismi internazionali coinvolti, ma soprattutto degli esponenti dei Governi e, per la prima volta, dei rappresentanti delle massime Magistrature di tutti i paesi rivieraschi, che si confronteranno su un argomento cruciale, che richiede impegni rapidi, coerenti, concordati assieme. Si tratta infatti di assicurare lo sviluppo sostenibile di una vasto bacino marino sostanzialmente chiuso, dove si è snodata una parte davvero cospicua della civiltà mondiale e si sono sviluppate nel secolo scorso molte attività economiche non compatibili con la rigenerazione del delicato ambiente marino, per la cui salvaguardia nessuno può pensare di operare da solo, mentre ogni inerzia è foriera di rischi spesso senza ritorno. I lavori della Conferenza, alla quale la Regione del Veneto ha dato il suo convinto e sostanziale appoggio, si svolgeranno nella sede della Scuola grande di San Giovanni Evangelista, con inizio nel pomeriggio di giovedì 24 maggio e conclusione nella tarda mattinata di sabato 26. Il convegno si propone come momento di elaborazione di una progettualità internazionale condivisa per la tutela e lo sviluppo sostenibile di Mediterraneo e Mar Nero come bacino unitario, superando anche l’attuale separazione che vede al lavoro due authority distinte. Ma intende anche essere una sorta di punto d’arrivo, con la messa a punto di una “Carta di Venezia”, nel contesto di un percorso che l’Icef ai suoi esordi (è stato istituito nel 1992) ha intrapreso proprio a Venezia ancora nel 1994, sostenendo la promozione di una Corte Internazionale per l’Ambiente per risolvere controversie internazionali in materia ambientale, e proseguito nel 2004, sempre nella città lagunare, con un primo appuntamento internazionale su Mediterraneo e Mar Nero. Ulteriori informazioni sulla conferenza, con il programma dettagliato dei lavori, sono reperibili ne sito web dell’Icef www. Icef-court. Org. .  
   
   
BANCA ETRURIA TRIMESTRALE AL 31 MARZO UTILE NETTO A 13,1 MLN DI EURO (+30,3%)  
 
Arezzo, 10 maggio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Etruria ha approvato nella riunione di ieri la Relazione trimestrale al 31 marzo 2007. I risultati raggiunti confermano gli obiettivi di crescita previsti dal piano industriale 2005–2007. I risultati del Gruppo Etruria Conto Economico riclassificato. Prosegue la crescita del margine di interesse a 53,4 mln di euro che segna un progresso del 20,7%. Le commissioni nette si attestano a 20,2 mln di euro e il margine di intermediazione raggiunge i 77,5 mln di euro (+7,1%). Il risultato netto della gestione finanziaria cresce a 69 mln di euro (+4,2%) al netto di rettifiche su crediti per 8,6 mln di euro. Migliora il rapporto Cost/income a 58,6% contro i 61,6% di fine marzo 2006, a fronte di costi operativi netti pari a 46 mln di euro. In crescita sia l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte pari a 20,8 mln di euro (+8,1%) che l’utile di periodo a 13,1 mln di euro (+30,3%). “Gli investimenti attuati per il potenziamento dell’operatività delle società controllate e per lo sviluppo della rete commerciale della Banca stanno producendo i risultati attesi” ha dichiarato il Direttore Generale di Banca Etruria Alfredo Berni “L’utile di periodo espresso nel trimestre conferma la sostenibilità del percorso di crescita intrapreso dal Gruppo Etruria e delineato dal Piano Industriale 2005-2007”. Stato Patrimoniale. I crediti con la clientela raggiungono i 5. 777,7 mln di euro e segnano un progresso del 4,7% superiore alla crescita media di sistema che si attesta a +1,2%. La raccolta diretta si attesta a 5. 231,2 mln di euro (-0,5%) e registra l’effetto dell’andamento stagionale dell’aggregato. In crescita la componente di debiti alla clientela pari a 3. 361,5 mln di euro (+0,9%) che beneficia dell’aumento della provvista realizzata dalla Capogruppo con l’aggregato titoli in circolazione che si attesta a 1. 869,7 mln di euro. La raccolta indiretta pari a 3. 562,3 mln di euro (-1,0%) registra da un lato la leggera flessione della componente gestita (-1,6%) e dell’amministrata (-2,2%), dall’altro la buona performance della raccolta assicurativa che cresce nel trimestre di 27 mln di euro (+7%). Migliora il rapporto tra la raccolta gestita ed assicurativa sul totale dell’indiretta che passa al 55,2% dal 54,6% di fine 2006. I dati di Banca Etruria Il Conto Economico riclassificato. Anche la Capogruppo conferma il progresso dei principali indici economici con la crescita del margine d’interesse a 46,1 mln di Euro (+13,6%) e del margine di intermediazione che raggiunge i 69,9 mln di Euro (+9,1%). Le commissioni nette si attestano a 20,4 mln di Euro (+1,2%). Il risultato netto della gestione finanziaria è pari a 61,7 mln di Euro (+6,6%) mentre le rettifiche realizzate a fronte del portafoglio crediti ammontano a 8,2 mln di euro. Cresce di circa 3 mln il totale dei costi operativi sostenuti nel trimestre pari a 43,8 mln di euro. L’incremento dei costi risulta controbilanciato da 2,8 mln di euro registrati alla voce altri proventi di gestione. Il trimestre chiude con l’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte pari a 17,8 mln di euro e con l’utile netto pari a 11,3 mln di euro (+25,4%). Il rapporto Cost/income scende quindi a 61,9% rispetto al 63,7% del marzo 2006. Lo Stato Patrimoniale Dal confronto dei dati patrimoniali al 31 marzo 2007 con la fine del 2006 si evidenzia il progresso dei crediti alla clientela che raggiungono i 5. 418,4 mln di euro (+3,8%). La raccolta, pari a 5. 015,5 mln di euro, si allinea con il risultato di fine anno e registra il contributo della componente debiti verso la clientela migliorata del 1,9%. Cresce la raccolta assicurativa che rispetto al 2006 registra un miglioramento di 27,1mln di euro (+7%) mentre la raccolta indiretta è in lieve flessione e si attesta a 3. 436,3 mln di euro. Il rapporto “raccolta gestita-assicurativa/indiretta” passa dal 56,6% di fine 2006 al 57,2% di marzo 2007. . .  
   
   
AZIMUT RACCOLTA NETTA DI RISPARMIO GESTITO IN APRILE: 140 MILIONI DI EURO LANCIATO A MAGGIO IL PRIMO FONDO HEDGE DI DIRITTO IRLANDESE DEL GRUPPO  
 
 Milano, 10 maggio 2007 Il Gruppo Azimut ha registrato nel mese di Aprile 2007 una raccolta netta di risparmio gestito positiva per circa 140 milioni di euro, concentrata anche questo mese sui prodotti total return, flessibili o hedge che insieme rappresentano il 66,1% delle masse gestite. La raccolta da inizio anno ammonta a 534 milioni di euro, mentre la performance netta media ponderata del gestito Azimut nel 2007 è del 3,51%, circa il doppio dell’indice Fideuram dei fondi comuni italiani che nello stesso periodo ha registrato un incremento dell’1,49%. Nel corso del mese di aprile è divenuta operativa Az Capital Management Ltd, la società domiciliata a Dublino che ha lanciato il 1° Maggio il primo prodotto; si tratta di Aliseo Europe, un fondo hedge single manager della categoria long/short equity, che al lancio ha raccolto oltre 28 milioni di euro, non ancora inclusi nella raccolta di aprile. Il 14 maggio 2007 si riunirà il Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione trimestrale al 31 Marzo 2007. . .  
   
   
DEXIA CREDIOP: MARIO SARCINELLI È NOMINATO PRESIDENTE  
 
Roma, 10 maggio 2007 - L’assemblea degli azionisti di Dexia Crediop - banca d’affari attiva nella finanza pubblica e di progetto - riunitasi il 27 aprile a Roma ha nominato Presidente Mario Sarcinelli. Banchiere ed economista, Mario Sarcinelli si è laureato in giurisprudenza a Pavia ed ha perfezionato gli studi a Cambridge. E’ entrato nel 1957 in Banca d’Italia dove ha ricoperto diversi incarichi fino a diventarne Vicedirettore Generale nel 1976 e fino al 1981. Successivamente, Mario Sarcinelli è stato, fra l’altro, Direttore Generale del Tesoro (dal 1982 al 1991), Ministro del Commercio Estero (da aprile a luglio 1987), Presidente del Comitato monetario della Cee (dal 1989 al 1990), Vicepresidente operativo della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo - Londra (dal 1991 al 1994), Presidente della Bnl (dal 1994 al 1998). Mario Sarcinelli è docente alla Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università La Sapienza di Roma. Laurea honoris causa in economia e commercio dall’Università di Bari, Mario Sarcinelli è Cavaliere del Lavoro. Antonio Pedone continua a ricoprire la carica di Presidente Onorario della banca. Bilancio 2006 - L’assemblea degli azionisti ha inoltre approvato il bilancio 2006 che presenta risultati economici più che positivi e migliorativi anche di quelli già soddisfacenti del 2005. Al netto delle operazioni straordinarie, l’ammontare dei finanziamenti erogati nell’anno (circa 6,6 miliardi di Euro) ha raggiunto livelli analoghi a quelli del 2005, mentre il totale degli impieghi in essere a fine 2006 è stato di circa 43,8 miliardi di Euro (in crescita dell´11% sul 2005) che fanno di Dexia Crediop il primo Istituto privato in Italia nel settore. Con riferimento alla capogruppo Dexia Crediop S. P. A. , l’ incremento dell’operatività ha generato un miglioramento del Margine di Intermediazione a 201,4 milioni di Euro (+5%). Il risultato netto della gestione finanziaria è ammontato a 196,3 milioni di Euro (+4% sul 2005). Il totale dei costi operativi risulta pari a 45,2 milioni di Euro, in lieve incremento (+1%) rispetto al 2005. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte - sempre a livello della capogruppo Dexia Crediop S. P. A. - è stato pari a 151 milioni di Euro (+5% rispetto al 2005), mentre l’utile netto ha raggiunto i 92,9 milioni (+7% rispetto a 86,6 milioni dell’esercizio precedente). Risultati economici consolidati - Il bilancio di esercizio 2006 del Gruppo Dexia Crediop (redatto secondo i principi contabili internazionali Ias/ifrs) si è chiuso con un margine di intermediazione pari a 201 milioni di Euro, in aumento del 5% rispetto al 2005. Il risultato netto della gestione finanziaria è ammontato a 195,9 milioni di Euro, in crescita del 4% se confrontato con il precedente esercizio. Il totale dei costi operativi è pari a 45,8 milioni di Euro, in lieve incremento (+2%) sul 2005. Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte è stato pari a 150,3 milioni di Euro e ha fatto registrare un aumento del 4% rispetto al 2005. L’utile netto ha raggiunto i 92,7 milioni, rispetto a 86,6 milioni dell’anno precedente, con un aumento del 7%. Collegio sindacale e incarico di revisione - L’assemblea ha inoltre confermato per il prossimo triennio il collegio sindacale composto da Ezio Maria Simonelli, Presidente, da Vincenzo Ciruzzi e da Pierre Paul Destefanis, sindaci effettivi, nonché l’incarico di revisione e controllo contabile alla Mazars & Guérard. Dexia Crediop è l’interlocutore finanziario principale delle istituzioni pubbliche, di enti territoriali e aziende di servizi pubblici per lo sviluppo sostenibile del Paese attraverso il finanziamento di opere di infrastrutture, l’emissione di obbligazioni di enti territoriali, operazioni di ingegneria finanziaria e di finanza strutturata, l’asset management, project financing e la consulenza e assistenza in processi di privatizzazione e ristrutturazione. .  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: UTILE PRIMO TRIMESTRE A EURO 101,9 MLN. FORTE CRESCITA DI VALORE DEL CORE BUSINESS.  
 
Milano, 10 maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Alleanza Assicurazioni S. P. A. , riunitosi l’ 8 maggio sotto la Presidenza di Amato Luigi Molinari, ha approvato la Relazione Trimestrale Consolidata al 31/03/2007. I risultati conseguiti nei primi tre mesi del 2007 evidenziano un ritmo di crescita in linea con l´obiettivo di Valore Nuova Produzione dell´intero anno (€ 293 milioni a fine 2007). In particolare, la rete agenziale Alleanza (Alleanza Core) ha registrato una crescita delle "quote" - l´indicatore commerciale che approssima il Valore della Nuova Produzione ed al quale sono agganciati i compensi variabili della rete - superiore al 14% e quindi alle previsioni di budget. Questo risultato è stato ottenuto tramite la consistente crescita dei volumi di Nuova Produzione della rete agenziale di Alleanza - Annual Premium Equivalent (Ape) + 10,2% - e il controllo dei costi di acquisizione e operativi. La positiva performance della rete agenziale ha quindi consentito di compensare la prevista flessione dei volumi del settore bancassurance (Intesa Vita), comunicata al mercato in occasione della presentazione del budget 2007. L´utile Netto Consolidato nel Primo Trimestre 2007 ha registrato una crescita a termini omogenei (*) del 14,0%, tasso di crescita compreso nella parte alta del range obiettivo (tra +8,4% e +16%). Ugo Ruffolo, Amministratore Delegato di Alleanza Assicurazioni ha dichiarato: "Abbiamo registrato un andamento superiore alle aspettative, pur in presenza della prevista flessione nella bancassurance e senza poter ancora disporre del contributo dei prodotti previdenziali, la cui commercializzazione è partita solo all´inizio di aprile. L´aumento a due cifre della nuova produzione di Alleanza Core ci rende ottimisti non solo sul conseguimento degli obiettivi 2007 ma anche sulle prospettive a più lungo termine. " Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre convocato per il giorno 14 giugno 2007 l´Assemblea Straordinaria degli Azionisti per l´approvazione delle modifiche allo Statuto Sociale al fine di uniformarsi alle nuove disposizioni dettate dalla Legge 28 dicembre 2005 n. 262. .  
   
   
DIBATTITO SUL RAPPORTO BANCA IMPRESA IN OCCASIONE DELLA FIRMA DEGLI ACCORDI PER LE NUOVE LINEE DI CREDITO “FINANZIAMENTO TFR”  
 
 Milano, 10 maggio 2007 – Passare da un rapporto finanziatore-finanziato a una vera logica di partnership nel rapporto tra banca e impresa, per crescere insieme e vincere la sfida della competizione. Sarà questo il tema al centro del dibattito “La risposta delle banche ai fabbisogni di credito delle imprese” che si svolgerà in occasione della firma degli accordi per le nuove linee di credito “Finanziamento Tfr” tra Assolombarda, Intesa Sanpaolo, Banca Popolare di Milano e Gruppo Monte dei Paschi di Siena. All’incontro, che si terrà giovedì 10 maggio alle ore 15. 00 presso Assolombarda in via Pantano 9 a Milano, interverranno Paolo Angeletti, Presidente Piccola Impresa Assolombarda, Sergio Schieppati, Vicedirettore Generale Banca Popolare di Milano, Marco Morelli, Vicedirettore Generale Gruppo Monte dei Paschi di Siena, Gaetano Miccichè, Responsabile Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo, Roberto Brambilla, Presidente Agenzia per il Credito e la Finanza, Massimo Perini, Presidente Confidi Province Lombarde. Concluderà i lavori il Presidente di Assolombarda, Diana Bracco. .  
   
   
IL SISTEMA BANCARIO LODIGIANO ALLA GIORNATA DELL’ECONOMIA  
 
 Lodi, 10 maggio 20076 - Si parlerà principalmente di innovazione, delle sue molte facce e delle sue storie, in particolare locali nel corso del convegno sulla Quinta Giornata dell’Economia che si tiene giovedì, 10 maggio alle ore 10 alla sala Consiglio della Camera di Commercio di Lodi. Ma attenzione sarà rivolta anche a tutta una serie di dati di trend che riguardano il sistema economico-strutturale provinciale e tra questi il sistema delle banche nella realtà locale. Un’efficiente struttura creditizia è assolutamente indispensabile al processo di sviluppo economico di un territorio. Il Rapporto Economia Lodigiana 2006 che il presidente della Camera di Commercio Enrico Perotti presenta domani agli operatori economici e agli attori istituzionali e sociali, permette di conoscere l’evoluzione in sede storica del credito attraverso tutta una serie di indicatori: depositi, impieghi, sofferenze, numero degli sportelli, rapporto con la popolazione residente e le imprese attive, destinazione degli investimenti, ecc. Il primo elemento che emerge dai dati Banca Italia disponibili, relativamente al sistema creditizio in provincia di Lodi, fornisce il quadro strutturale delle rete distributiva bancaria, mappata al settembre 2006, da cui si evince che nei primi nove mesi dell’anno il numero degli sportelli bancari in attività nei 45 comuni del lodigiano serviti sono cresciuti del 3%, pari a 4 unità. Gli sportelli censiti a fine settembre è passato dai 136 del settembre 2005 ai 141 del 2006. Prendendo a riferimento la serie storica annuale, nei primi cinque anni della stessa serie gli sportelli operanti sul territorio sono incrementati del 14,5%, mentre se si prendono in considerazione gli ultimi cinque anni, l’incremento risulta essere stato pari al 12,3%. Nel periodo 1998-2005 l’espansione bancaria attraverso gli sportelli, è stata del 24,5%. La variazione raggiunge il 28,2% se misurata in rapporto allo stock (provvisorio) delle presenze al settembre 2006. I 141 sportelli attuali (137 al 31 dicembre 2005) servono 45 dei 61 comuni della provincia di Lodi e confermano la preesistente capillarità della distribuzione raggiunta nel settembre 2005, ma con la perdita di uno sportello bancario (da 46 a 45 appunto). Il sistema bancario lodigiano rappresenta il 2,2% della consistenza raggiunta in Lombardia (6. 068 sportelli), la cui “rete”, nell’ultimo quinquennio, si è espansa percentualmente del 7,2%, a un ritmo inferiore rispetto a quello della provincia laudense ma in linea con la diffusione registrata nello stesso periodo a livello nazionale (7,6%). L’indicatore di densità (calcolato dall’Ufficio studi camerale come rapporto tra numero di sportelli e popolazione residente) fa emergere nella provincia lodigiana la presenza di 6,46 sportelli ogni 10. 000 abitanti. Il rapporto è superiore rispetto a quello della Lombardia (6,40) e alla media nazionale (5,27) L’esame del dato relativo al numero di abitanti per sportello evidenzia la capillarità della presenza bancaria. A livello provinciale si segnalano 1. 547 abitanti per sportello, rispetto ai 1. 561 della Lombardia e i 1. 898 dell’Italia. Il dato mette in luce la leggera tendenza a un minor rapporto abitanti/sportelli, in provincia e a livello regionale, mentre a livello nazionale, malgrado la riduzione di 552 sportelli si è avuta una lievitazione. In ogni caso gli spostamenti sono minimi rispetto all’anno prima, quando erano stati rilevati 1. 537 abitanti per sportello nel Lodigiano, 1. 562 in Lombardia e 1. 871 in Italia. All’interno della geografia regionale le province che presentano i valori più elevati di questo rapporto sono Varese con 1. 873 abitanti per sportello (in diminuzione rispetto ai precedenti 1904), Como con 1. 643 (1656), Milano con 1. 627 (1631) e Pavia con 1. 616 (1635). Per quanto riguarda la densità rispetto alle imprese Lodi è al terzo posto in Lombardia con 8,98 sportelli ogni 1000 imprese attive dietro a Cremona (9,41) e Lecco (9,03); tale valore è di gran lunga superiore al valore medio regionale (7,60) e al valore nazionale (6,15). .  
   
   
L’IMPRENDITORIA EXTRACOMUNITARIA ALLA GIORNATA DELL’ECONOMIA  
 
Lodi, 10 maggio 2007 - Si parlerà anche di imprese extracomunitarie nel corso della Quinta Giornata dell’Economia indetta per giovedì 10 maggio alla sala Consiglio della Camera di Commercio di Lodi e dedicata in particolare ai temi della innovazione. Presenti operatori economici e attori istituzionali e sociali, il presidente Enrico Perotti commenterà lo scenario economico provinciale alla luce del Rapporto Economia Lodigiana 2006, traendo dalle dinamiche in atto spunti per una riflessione sulle condizioni essenziali di innovatività necessarie alle imprese al fine di trarre vantaggi competitivi, duraturi e sostenibili. Il Rapporto Economia Lodigiana 2006 è corredato da una serie di elaborazioni di dati di estremo interesse da fornire indicazioni di trend e aiutare gli operatori economici e gli stakeholders istituzionali e sociali a prendere decisioni e a orientare politiche. Tra i i numerosi capitoli del Rapporto, l’analisi dell’Ufficio Studi camerale sulla presenza extracomunitaria nel tessuto economico lodigiano è tra quelle destinate a incontrare attenzione e insieme “curiosità”. L’imprenditorialità – più esattamente il lavoro indipendente dei cittadini extra–Ue – mantiene nel lodigiano una estensione contenuta anche se interessante all’interno del fenomeno migratorio: molte aziende nascono per effetto di sostituzione in settori da cui i lodigiani hanno da tempo cominciato ad uscire. Si tratta di campi a basso valore aggiunto e, nella maggioranza dei casi, che nascono dalla trasformazione dei rapporti di lavoro dipendente (come in edilizia). Dalla elaborazione dei dati di fonte Stockview – Infocamere, su un totale di 25. 625 persone coinvolte in attività d’impresa nell’area del lodigiano, il 6,2% è di nazionalità extracomunitaria, pari a 1. 582 unità. Il numero dei cittadini extra-Ue nel tessuto economico provinciale nel 2006 ha registrato un incremento del 14,4% rispetto all’anno precedente, anno in cui le stesse presenze risultavano essere 1. 383 unità. Secondo una classificazione per forma giuridica delle realtà imprenditoriali, le 1. 181 presenze extracomunitarie risultano così distribuite: quasi il 75% ha avviato una attività individuale in proprio ed è quindi titolare d’impresa, mentre 141 unità, pari all’11,8% partecipano in qualità di soci a Società di Persone. Le Società di Capitale, raccolgono 75 soggetti di provenienza extracomunitaria (6,4%). Una analoga dinamica era presente anche nel corso del precedente anno e nel 2000. Con riferimento alla suddivisione dell’attività imprenditoriale per settori di attività, anche in questo caso, la dinamica durante il 2006 risulta la medesima dei periodi precedentemente considerati. In particolare, il 48,3% (570 unità) si concentra all’interno del comparto delle Costruzioni seguito dal 21,7% nel Commercio e Turismo (256 unità) ed, infine, dal settore dei Servizi, la cui incidenza è pari al 15,7% (185 presenze). Rispetto all’anno precedente, questi comparti sono stati protagonisti di un notevole incremento rispettivamente pari al 24,5%, al 14,3% ed al 28,5%. Nel settore Manifatturiero la consistenza extracomunitaria ha raggiunto le 113 unità, ma continua a perdere peso, in particolare rispetto al 2000. Andamento che si ritrova anche nel Commercio dove le presenze extra-Ue sono cresciute a fine anno di 32 unità, migliorando il saldo rispetto alle presenze del 2000 di 153 unità, ma riducendo il peso sul totale delle presenze di oltre una decina di punti percentuali. La presenza di operatori extra-Ue sul territorio risulta fortemente frammentata con circa 70 nazionalità presenti. Da sole Egitto, Marocco, Tunisia, Albania e Romania costituiscono il 62% della rappresentanza di “immigrati business”; con Cina, Svizzera, Costa d’Avorio, Serbia e Argentina i primi dieci paesi coprono quasi l’84% dell’ imprenditoria extracomunitaria. .  
   
   
ITALIA-BELGIO: UN INTERSCAMBIO COMMERCIALE DI QUASI 24 MILIARDI + 5,4% L’ IMPORT E +16,8% L’ EXPORT DAL 2005 PRODOTTI TRASFORMATI E MANUFATTI GLI ARTICOLI PIÙ COMMERCIALIZZATI  
 
 Milano, 10 maggio 2007 - Italia e Belgio sempre più vicini per relazioni commerciali. Lo scorso anno infatti l’interscambio tra i due paesi ha sfiorato i 24 miliardi di euro, di cui quasi 15 miliardi di importazioni, in crescita del 5,4% rispetto al 2005 e del 39 % dal 2000. Bene anche le esportazioni italiane in Belgio che nel 2006 toccano i 9,4 miliardi di euro, con una crescita del 17% dal 2005 e del 30% dal 2006. Guidano la classifica degli articoli più commercializzati i prodotti trasformati e manufatti, che rappresentano la quasi totalità delle esportazioni e delle importazioni tra i due paesi (il 95,7% sul totale). La Lombardia si aggiudica la palma della regione più attiva per scambi commerciali con il Belgio: sono lombarde oltre un terzo delle importazioni italiane dal Belgio (36,6%, con 5,3 miliardi di euro, +7,3% dal 2005) quasi un quarto delle esportazioni nazionali (22,4%, 2,1 miliardi di euro). Seguono, a distanza, le Marche per le esportazioni (1,5 miliardi di export, il 16% sul totale), il Lazio e l’Emilia Romagna per le importazioni (1,9 e 1,5 miliardi, rispettivamente il 13% e l’10% sul totale). Tra le province italiane, è Milano a posizionarsi in testa alla classifica delle importazioni, con 3,2 miliardi nel 2006, il 22% sul totale nazionale, seguita da Roma (1,3 miliardo, il 9,5% del totale) e Ascoli Piceno (1,1 miliardi di euro, il 7,5%). Nell’export prima Ascoli Piceno con un 1,4 miliardi, il 15% sul totale e un incremento del 238 % dal 2005, seguono Milano (764 milioni di euro, l’8%) e Torino (411 milioni di euro, il 4%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat 2005 e 2006. E di rapporti commerciali tra Italia e Belgio si è parlato oggi in Camera di Commercio di Milano, nel corso del convegno “Porto di Zeebrugge, crocevia marittimo & piattaforma logistica”. .  
   
   
GRUPPO CIR, IL BILANCIO 2006: UTILE NETTO 101 MILIONI DI EURO (+15%) APPROVATO PIANO DI INCENTIVAZIONE PER IL 2007 (PHANTOM STOCK OPTIONS)  
 
Torino, 10 maggio 2007 - Si è tenuta il 27 aprile a Torino, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, l’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di Cir Spa che ha approvato il bilancio civilistico ed esaminato il bilancio consolidato del Gruppo per l’esercizio 2006. L’utile netto consolidato è stato nel 2006 di 101,1 milioni di euro, in crescita del 15,3% rispetto a 87,7 milioni nel 2005. La contribuzione dei gruppi operativi a tale risultato è aumentata del 6,6%, passando da 104,7 milioni nel 2005 a 111,6 milioni nel 2006, mentre la contribuzione delle società finanziarie controllate è passata da 16,2 milioni nel 2005 a 15 milioni nel 2006. Nel 2006 il Gruppo Cir ha realizzato un fatturato consolidato di 4. 136,8 milioni di euro, in aumento del 22,3% rispetto a 3. 382,7 milioni nel 2005. Il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato nel 2006 è aumentato del 19,6%, salendo a 442,4 milioni di euro, rispetto a 370 milioni nel 2005. Il margine operativo (Ebit) consolidato è aumentato del 23,4%, facendo registrare 339,5 milioni di euro contro 275,1 milioni nel 2005. Il capitale investito netto consolidato al 31 dicembre 2006 si è attestato a 2. 830,5 milioni di euro, rispetto a 2. 321,6 milioni al 31 dicembre 2005, con un incremento di 508,9 milioni, principalmente dovuto ai significativi investimenti effettuati nell’esercizio in particolare dai gruppi Sorgenia e Hss. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 dicembre 2006 presentava un indebitamento di 850,6 milioni di euro (rispetto a 465,2 milioni al 31 dicembre 2005), determinato da un’eccedenza finanziaria di 258,2 milioni (rispetto a 359,8 milioni al 31 dicembre 2005) relativa a Cir e società finanziarie interamente controllate, e da un indebitamento complessivo di 1. 108,8 milioni per i gruppi operativi (rispetto a 825 milioni al 31 dicembre 2005). L’aumento di 283,8 milioni deriva principalmente dagli investimenti nel Gruppo Sorgenia finalizzati alle nuove centrali e all’acquisizione di Anni Azzurri da parte del Gruppo Hss. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo è passato da 1. 185 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a 1. 260,2 milioni al 31 dicembre 2006 (+75,2 milioni). Il patrimonio netto di terzi è salito da 671,4 milioni di euro al 31 dicembre 2005 a 719,7 milioni al 31 dicembre 2006 (+48,3 milioni). Il patrimonio netto totale si è attestato al 31 dicembre 2006 a 1. 979,9 milioni di euro, rispetto a 1. 856,4 milioni al 31 dicembre 2005, con un incremento di 123,5 milioni dopo la distribuzione di 37,5 milioni di dividendi da parte di Cir e di complessivi 53,3 milioni da parte delle controllate ai propri azionisti terzi. Al 31 dicembre 2006 il Gruppo Cir impiegava 11. 102 dipendenti. Capogruppo - L’assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio della Capogruppo Cir Spa, che ha chiuso l’esercizio 2006 con un utile netto di 36,7 milioni di euro, rispetto a 4,8 milioni nel 2005, esercizio che era stato penalizzato per 16,1 milioni da oneri fiscali relativi a esercizi precedenti. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2006 era di 940,7 milioni di euro, rispetto a 953,2 milioni al 31 dicembre 2005. Al 31 dicembre 2006 le azioni proprie in portafoglio erano n. 34. 094. 000 (n. 27. 216. 642 al 31 dicembre 2005), pari al 4,37% del capitale, per un valore complessivo di 76,9 milioni di euro. Dividendo - L’assemblea degli Azionisti ha deliberato di distribuire un dividendo di 0,050 euro per azione, invariato rispetto al 2005, da mettersi in pagamento a partire dal 17 maggio 2007. L’ammontare complessivo dei dividendi 2006 è di circa 37,5 milioni di Euro. Rinnova delega per acquisto azioni proprie L’assemblea degli Azionisti ha rinnovato per un periodo di 18 mesi la delega al Consiglio di Amministrazione ad acquistare massime n. 40 milioni di azioni proprie, con un limite massimo di spesa di 120 milioni di euro, a un prezzo unitario che dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. Le motivazioni principali per cui viene rinnovata l’autorizzazione sono, da un lato, la possibilità di investire in azioni della società a prezzi inferiori al loro effettivo valore basato sulla reale consistenza economica del patrimonio netto e sulle prospettive reddituali dell’azienda, dall’altro lato la possibilità di ridurre il costo medio del capitale della società. La società a oggi ha in portafoglio n. 37. 944. 000 azioni ordinarie, corrispondenti al 4,84% del capitale sociale, per un valore complessivo di 87. 9 milioni di euro, che risultano in carico a un prezzo medio di 2,32 euro. Piano di incentivazione per il 2007 L’assemblea degli Azionisti ha approvato un piano di incentivazione (phantom stock options) per l’anno 2007, destinato all’Amministratore Delegato e a dirigenti della società. Modifica dello Statuto In sede straordinaria, l’Assemblea degli Azionisti ha modificato lo Statuto Sociale per adeguarlo alla nuova normativa sul risparmio. Le principali variazioni prevedono che nello Statuto di Cir: 1) venga introdotta la previsione di nomina dei componenti il Consiglio di Amministrazione con la procedura del voto di lista, che alcuni di loro debbano essere indipendenti, stabilendone altresì i criteri di valutazione; 2) venga data la facoltà ai Soci con una partecipazione di almeno il 2% di integrare l’ordine del giorno dell’Assemblea; 3) vengano stabiliti i criteri di onorabilità previsti per gli Amministratori e i Direttori Generali; 4) venga introdotta la figura del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili; 5) sia data la facoltà ad almeno due Sindaci di convocare l’Assemblea e a ciascun Sindaco di convocare il Consiglio di Amministrazione, e che la carica di Presidente del Collegio Sindacale sia attribuita al Sindaco nominato dalla minoranza assembleare. Il Consiglio di Amministrazione, riunitosi successivamente alle Assemblee, ha deliberato il piano di incentivazione (phantom stock options) per l’anno 2007 per complessive n. 6. 105. 000 opzioni a favore dell’Amministratore Delegato e di dirigenti della Società. Di seguito si forniscono i principali elementi del Regolamento del piano di incentivazione (phantom stock options) 2007: - il piano di incentivazione (phantom stock options) ha l’obiettivo di fidelizzare i beneficiari nella conduzione degli affari del gruppo e di fornire un incentivo volto ad accrescerne l’impegno per il miglioramento delle performance aziendali; - ciascuna opzione dà diritto a ricevere, nei termini di Regolamento, un compenso lordo pari alla “differenza” tra il valore di mercato di una azione Cir nel periodo di esercizio (Valore Normale) ed il valore di mercato di una azione alla data di attribuzione dell’opzione (Valore Iniziale); - il valore dell’azione Cir al momento dell’attribuzione dell’opzione (Valore Iniziale) è costituito dalla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa nei giorni di effettiva quotazione del titolo compresi fra i 15 giorni di calendario precedenti la data di attribuzione delle opzioni; il valore di mercato dell’azione Cir nel periodo di esercizio dell’opzione (Valore Normale) è dato dalla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa nei giorni di effettiva quotazione del titolo compresi fra il primo e il quindicesimo giorno del mese in cui si colloca ciascun periodo di esercizio; - l’esercizio delle opzioni non è subordinato al raggiungimento di determinati risultati economicofinanziari. Il Regolamento prevede inoltre come condizione essenziale per l’esercizio dell’opzione il permanere del rapporto di amministrazione o di lavoro con la Società o società controllate alla data di esercizio dell’opzione; - le opzioni assegnate sono esercitabili dal 30/09/2007 al 30/06/2011 per le opzioni di prima tranche e dal 31/03/2008 al 31/12/2011 per le opzioni di seconda tranche; il termine finale di esercizio entro il quale perderanno efficacia e non saranno più esercitabili tutte le opzioni sarà il 30/09/2017 per le opzioni di prima tranche e il 31/03/2018 per le opzioni di seconda tranche; - le opzioni sono attribuite gratuitamente, a titolo personale, e non sono trasferibili per atto tra vivi. .  
   
   
GRUPPO CIR PRIMO TRIMESTRE 2007: UTILE NETTO IN FORTE CRESCITA RISULTATI CONSOLIDATI AL 31 MARZO 2007 UTILE NETTO € 28,3 MILIONI RISPETTO A € 10,9 MILIONI NEL PRIMO TRIMESTRE 2006 (+159,6%)  
 
Torino, 10 maggio 2007 - Si è riunito il 27 aprile a Torino, sotto la presidenza dell’ing. Carlo De Benedetti, il Consiglio di Amministrazione di Cir Spa, per esaminare i risultati del Gruppo al 31 marzo 2007. Obiettivo gestionale di Cir è la ricerca di una continua crescita del valore dei propri investimenti a medio termine. In questo contesto, i risultati economici di periodo non sempre riflettono tale crescita in modo lineare; inoltre, il loro raffronto su brevi periodi è a volte poco rappresentativo, tenuto conto degli elementi di straordinarietà che a volte possono influenzare i risultati. Nei primi tre mesi dell’anno, il Gruppo Cir ha conseguito: - un utile netto consolidato di 28,3 milioni di euro, rispetto a 10,9 milioni nel corrispondente periodo del 2006; - un fatturato consolidato di 1. 080,5 milioni di euro, rispetto a 1. 037,5 milioni nel primo trimestre del 2006 (+4,1%). La contribuzione dei gruppi operativi al risultato netto consolidato del primo trimestre 2007 è aumentata di 6,7 milioni di euro, passando da 17,7 milioni nel corrispondente periodo 2006 a 24,4 milioni (+37,9%), grazie alla migliorata redditività del Gruppo Sorgenia. Nel primo trimestre 2007 il margine operativo lordo (Ebitda) consolidato è aumentato del 25,7%, attestandosi a 114,5 milioni di euro (10,6% dei ricavi), rispetto a 91,1 milioni (8,8% dei ricavi) nel corrispondente periodo del 2006. Tale risultato è stato determinato: - dal sensibile miglioramento del gruppo Sorgenia, per circa 42 milioni di euro, a seguito dello sviluppo dell’attività di generazione conseguente all’avvio della produzione industriale della centrale di Termoli e per effetto dei migliori margini di commercializzazione sia dell’energia elettrica sia del gas naturale; - dalla confermata redditività del gruppo Sogefi; - dalla riduzione della redditività del gruppo Espresso, causata principalmente dalla diminuzione dei ricavi e dei margini sui prodotti collaterali. Analogamente, il margine operativo (Ebit) consolidato è cresciuto del 25,8%, passando da 67,4 milioni di euro nel primo trimestre 2006 (6,5% dei ricavi) a 84,8 milioni nei primi tre mesi del 2007 (7,8% dei ricavi). Il capitale investito netto consolidato al 31 marzo 2007 si è attestato a 2. 912,9 milioni di euro, rispetto a 2. 830,5 milioni al 31 dicembre 2006, con un incremento di 82,4 milioni. Al 31 marzo 2007 l’indebitamento finanziario netto consolidato di Cir era di 888,5 milioni di euro (850,6 milioni al 31 dicembre 2006), determinato da un indebitamento netto dei gruppi operativi di 1. 026,9 milioni di euro (1. 108,8 milioni al 31 dicembre 2006) e da un’eccedenza finanziaria netta relativa a Cir e società finanziarie interamente controllate di 138,4 milioni di euro, contro 258,2 milioni al 31 dicembre 2006. La variazione dell’eccedenza finanziaria è principalmente dovuta all’investimento congiunto con Merrill Lynch in Oakwood, effettuato da Cir International per 96,8 milioni di euro. Il patrimonio netto totale del Gruppo al 31 marzo 2007 si è attestato a 2. 024,4 milioni di euro, rispetto a 1. 979,9 milioni al 31 dicembre 2006, con un incremento di 44,5 milioni. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2007 era di 1. 292,4 milioni di euro, rispetto a 1. 260,2 milioni al 31 dicembre 2006, con un incremento netto di 32,2 milioni. Al 31 marzo 2007 il Gruppo Cir impiegava 11. 195 dipendenti, rispetto a 11. 102 al 31 dicembre 2006. Questi i principali risultati delle attività industriali del Gruppo Cir. Utilities Nel primo trimestre 2007, il Gruppo Sorgenia ha conseguito un fatturato consolidato di 505,9 milioni di euro, in crescita dell’ 11,3% rispetto al primo trimestre del 2006 (454,5 milioni di euro), grazie all’aumento dei volumi venduti di energia elettrica (+14,3%). Le vendite di gas naturale hanno invece registrato una flessione dell’ 11% per effetto dei minori consumi dovuti alle elevate temperature registrate nel corso dell’inverno. L’utile netto consolidato del primo trimestre 2007 è stato di 18,1 milioni di euro, contro una perdita di 3,9 milioni nel corrispondente periodo 2006. La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2007 presentava un indebitamento di 563,6 milioni di euro, in riduzione rispetto a 601,9 milioni al 31 dicembre 2006. Il Gruppo Sorgenia ha proseguito nella realizzazione del piano industriale 2007-2010, che prevede, dopo l’entrata in funzione della centrale di Termoli, la costruzione di altre 3 centrali a ciclo combinato alimentate a gas naturale (Ccgt), ciascuna da 770 Mw, il completamento del repowering delle centrali della controllata Tirreno Power, la realizzazione di campi eolici per 450 Mw e investimenti nel settore fotovoltaico (22 impianti nel Sud Italia per una capacità totale di 22 Mw). Anche per quanto riguarda Tirreno Power, il piano di repowering procede secondo i programmi stabiliti. Nel mese di marzo il Gruppo Sorgenia ha perfezionato due importanti operazioni finanziarie: un finanziamento di 345 milioni di euro con un pool di banche per supportare il piano industriale del Gruppo, che prevede investimenti fino al 2010 per oltre 1,8 miliardi di euro; un finanziamento per 343 milioni di euro, strutturato come project financing “senza ricorso”, con un altro pool di banche, per coprire circa i due terzi dell’investimento (comprensivo di Iva) nella centrale Ccgt in costruzione a Modugno. Infine, Sorgenia e Iride hanno rilevato, tramite una joint venture paritetica, il 51% di Lng Med Gas Terminal, società che sta portando avanti l’iter autorizzativo per la costruzione e l’esercizio di un terminale di rigassificazione a Gioia Tauro (Calabria), con un capacità totale prevista di 12 miliardi di metri cubi annui. Media Nel primo trimestre 2007 il Gruppo Espresso ha realizzato un utile netto consolidato di 13,5 milioni di euro, rispetto a 26,6 milioni nel corrispondente periodo del 2006, e un fatturato consolidato di 272,5 milioni di euro, contro 303,2 milioni nel primo trimestre 2006. Questi risultati scontano il previsto rallentamento dei ricavi e dei margini dei prodotti collaterali, in parte bilanciato dal buon andamento del fatturato pubblicitario (+11,9%). Al 31 marzo 2007 la posizione finanziaria netta presentava un indebitamento di 218,3 milioni di euro, in miglioramento rispetto a 262,7 milioni al 31 dicembre 2006. Al netto dei prodotti collaterali, nei primi tre mesi del 2007 i dati sono stati positivi e in crescita rispetto al corrispondente periodo 2006. Il fatturato si è attestato a 231,5 milioni di euro (+10,5%) e il risultato operativo è stato positivo per 23,3 milioni (+51,7%). L’aumento del prezzo di copertina di tutti i quotidiani del Gruppo da 0,90 a 1 euro non ha inciso sull’andamento delle diffusioni (641 mila copie medie per la Repubblica, 466 mila copie per l’insieme dei quotidiani locali), in linea con i valori del primo trimestre 2006. Tutti i principali mezzi del Gruppo hanno confermato la leadership: la Repubblica con oltre 3 milioni di lettori è stata per il terzo anno consecutivo il giornale di informazione più letto in Italia; Radio Deejay ha ribadito il primato tra le radio commerciali con 5,7 milioni di ascoltatori nel giorno medio, e con il contributo di Radio Capital e di m2o l’audience delle radio del Gruppo ha raggiunto 22,9 milioni nei sette giorni; All Music ha raggiunto oltre 2,8 milioni di telespettatori nel giorno medio nelle fasce giovanili; il network internet del Gruppo ha registrato a marzo 12,6 milioni di visitatori (9,4 milioni per Repubblica. It, +54% rispetto a marzo 2006). Componentistica Per Autoveicoli Nel primo trimestre 2007 il fatturato consolidato del Gruppo Sogefi è stato di 267,1 milioni di euro, in progresso dell’1% rispetto a 264,3 milioni del corrispondente periodo del 2006, nonostante un andamento non favorevole dei cambi. L’utile netto consolidato è cresciuto dell’8,9% a 12,7 milioni di euro, rispetto a 11,6 milioni nel primo trimestre 2006. L’aumento di reddività registrato da Sogefi nel primo trimestre dell’anno è stato conseguito nonostante l’andamento stabile dei maggiori mercati veicolistici mondiali, il permanere di ridotti livelli di domanda da parte dei costruttori auto francesi, principali clienti del Gruppo, il rialzo dei prezzi degli acciai per sospensioni e dell’alluminio per i sistemi filtranti, una maggiore incidenza dei costi energetici. La posizione finanziaria netta consolidata del Gruppo Sogefi presentava al 31 marzo 2007 un indebitamento finanziario netto di 124,5 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto al 31 dicembre 2006 (126,3 milioni). Sanita’ Nel primo trimestre 2007 Hss (Holding Sanità e Servizi) ha accelerato lo sviluppo delle sue attività, più che raddoppiando il fatturato consolidato rispetto al corrispondente periodo del 2006 (35 milioni di euro contro 15,4 milioni). L’ebit è risultato positivo per 2,3 milioni, rispetto a 0,4 milioni nel primo trimestre 2006. Il risultato netto è stato negativo per 0,6 milioni rispetto al pareggio nel primo trimestre 2006, ed è stato influenzato dall’incremento degli oneri finanziari netti (da 0,2 a 2,2 milioni) a seguito dell’aumento dell’indebitamento dovuto alle acquisizioni avvenute nel 2006. Il Gruppo Hss, attivo nei servizi ospedalieri, nelle attività di riabilitazione, nelle residenze per anziani e nelle residenza psichiatriche, gestisce complessivamente circa 3. 760 posti letto (inclusi 288 posti letto in fase di realizzazione), mentre i dipendenti al 31 marzo 2007 erano 1. 329. Il 19 aprile 2007 due fondi di Morgan Stanley hanno acquisito il 10% di Hss, attraverso un aumento di capitale di 16,3 milioni di euro. A valle di questa operazione, Cir detiene il 76,4% di Hss. Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione del Gruppo Cir, ad oggi le attività delle società operative sono in linea con i programmi stabiliti. .  
   
   
MANAGEMENT FORUM: FOCUS DI SASSARI CONCLUSO L’INCONTRO DURANTE IL QUALE SONO EMERSI IMPORTANTI ASPETTI DELL’ IMPRENDITORIA  
 
Sassari, 10 maggio 2007 - Si è concluso presso la sede di Confindustria di Sassari, Villa Mimosa, il focus group del Management Forum. L’iniziativa che verrà replicata su tutto il territorio nazionale, ha l’obiettivo di delineare i tratti distintivi del manager italiano. Al focus, dal titolo “Quadri e dirigenti nelle piccole organizzazioni: rapporti e ricambio generazionale”, hanno partecipato Marco Tarantola, Direttore di Confindustria Nord- Sardegna, Pietro Fiorentino, Direttore di Fondirigenti, Nadio Delai, Direttore Generale di Ermeneia, Giuseppe Mele, Presidente Ggi di Sassari (Gruppo Giovani Industriali), Salvo Manca, Direttore Generale del Consorzio Costa Smeralda, Gesuino Porcu, Direttore Generale dell’Atp di Sassari, Antonio Gianorso, Responsabile Risorse Umane di Ineos di Porto Torres, Antonio Attori, Direttore Risorse Umane della Polimeri Europa Porto Torres e quattro docenti della Facoltà di Economia dell’Università di Sassari: Marco Tannini, Lucia Giovannelli, Ludovico Marinò, Antonio Usai. Scopo dell’indagine è quello di “convogliare” tutti i dati raccolti in un rapporto finale, il Management Forum che verrà presentato nel prossimo novembre e permetterà di contestualizzare le informazioni acquisite e tracciare così un quadro completo su scala nazionale della cultura manageriale in Italia. Al termine del focus Nadio Delai, Presidente Ermeneia, ha così sintetizzato i risultati: “Il confine dimensionale tra quadro e dirigente risulta nei fatti relativamente labile: l’area di decisione dell’impresa si avvale intrecciando entrambe queste figure. Inoltre è abitudine diffusa lavorare in squadra attraverso organizzazioni meno gerarchiche e più fluide che valorizzano l’aspetto dei vari soggetti e fanno condividere le strategie comuni dell’impresa. La dimensione internazionale sottolinea l’esistenza di una fascia di funzioni decisionali che accomunano quelli che noi definiamo dirigenti e quadri; quindi in molte aziende si sta forse producendo una mutazione organizzativa verso una managerialità diffusa che supera, in termini sostanziali, le tradizionali distinzioni giuridico-contrattuali. ” Il Presidente dei Giovani Industriali Giuseppe Mele aggiunge: “Apprezzando i temi e il valore del dibattito sviluppato in questa giornata posso confermare che come imprenditore sto già perseguendo questi obiettivi di crescita e sviluppo attraverso l’applicazione di strumenti di coinvolgimento diffuso”. Il Direttore di Fondirigenti, Pietro Fiorentino dichiara: “Il dibattito è stato pieno e concreto e ha fornito spunti che avranno di sicuro una parte rilevante nel definire il rapporto finale che sarà presentato a novembre. Assieme agli elementi raccolti oggi qui a Sassari, entro la fine di settembre infatti potremo contare sui dati relativi ai prossimi otto focus che abbiamo organizzato in altre città italiane”. .  
   
   
ICE: AZIENDE ITALIANE E MACEDONI A MILANO PER FARE BUSINESS  
 
Roma, 10 maggio 2007 - Alla presenza del Ministro per gli Investimenti Esteri della Macedonia, Gligor Tashkovich e del Sottosegretario al Commercio Internazionale, Milos Budin, si è svolto il 7 maggio a Milano, presso il Palazzo delle Stelline, il Forum imprenditoriale dedicato alla collaborazione industriale e commerciale tra imprese italiane e macedoni, organizzato dall´Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice). La delegazione imprenditoriale macedone, composta da circa 30 aziende operanti nei settori agro-industriale, meccanico, elettronico e farmaceutico era accompagnata da rappresentanti del mondo economico e istituzionale, tra cui il Presidente dell´Agenzia per l´Attrazione degli Investimenti in Macedonia, Victor Mizo e il Direttore del Dipartimento per la Promozione degli Investimenti Esteri presso il Ministero dell´Economia macedone, Bekim Kadriu. Al Forum, che ha messo in evidenza le opportunità di investimento in Macedonia e gli strumenti a sostegno dell´internazionalizzazione delle imprese, erano inoltre presenti il Presidente della Simest, Giancarlo Lanna, il Presidente della Finest, Maurizio Cini, l´Ambasciatore d´Italia in Macedonia, Donatino Marcon ed il Presidente dell´Ice, Umberto Vattani. Nel pomeriggio hanno preso il via gli incontri business to business tra imprese macedoni e aziende italiane. Nel suo intervento, il Ministro Tashkovich ha illustrato le priorità per la Macedonia: crescita economica ed innalzamento sociale del Paese attraverso la realizzazione di diversi progetti principalmente nel settore delle telecomunicazioni, in quello energetico e metalmeccanico. Dal canto suo il Sottosegretario Buidn ha rilevato come sia "giunto il momento di portare il Sistema Italia in Macedonia anche attraverso l´organizzazione di una delegazione che riunisca il mondo istituzionale, economico e finanziario". L´accesso ai finanziamenti dell´Unione europea a seguito del conferimento dello status di "Paese candidato" fanno della Macedonia un Paese particolarmente interessante dal punto di vista delle opportunità economiche e commerciali anche in considerazione di una crescita sostenuta dall´abbassamento dell´inflazione (nel 2007 si stima che si attesterà al 2%) e a leggi che stanno agevolando l´ingresso di capitali esteri: unica tassa fissa sul reddito (al 10%) e riduzione della tassa sugli utili (attualmente al 12%, nel 2008 sarà portata al 10%). .  
   
   
ARGE28, ECONOMIA E INTEGRAZIONE EUROPEA  
 
 Trieste, 10 maggio 2007 - Un biennio di intensa attività ha visto l´ente camerale triestino impegnato in numerose iniziative di animazione economica a sostegno delle proprie imprese, anche attraverso un´intensa attività di progettazione e gestione di progetti finanziati sia dall´Ue che da fondi nazionali e regionali. Lo comunica la Camera di Commercio di Trieste. Arge28 è un esempio di collaborazione tra 28 realtà camerali estere, che nel corso del triennio 2002-2004 è sfociata nel progetto ´Crescere assieme all´Europa´, un finanziamento ingente per un´iniziativa di grande importanza, grazie alla quale le imprese hanno potuto beneficiare di numerose opportunità per sviluppare il loro potenziale in tema di internazionalizzazione (seminari informativi, consulenze personalizzate, studi di settore, workshop tra imprenditori). Gli argomenti di interesse condiviso delle Camere riunite a Trieste perdurano, in particolare quelli connessi alla cooperazione tra Regioni confinanti con i nuovi paesi membri dell´Ue. L´allargamento costituisce, per le regioni di confine, una duplice sfida: l´opportunità di operare con maggiore facilità in nuovi mercati e la necessità di rafforzare le competenze e la competitività delle imprese in un mercato sempre più ampio e agguerrito. .  
   
   
EXPORT TOSCANO +12%. BRENNA: “PRESTO NUOVO PROGETTO MODA” L’ASSESSORE ALL’INTERNAZIONALIZZAZIONE BRENNA COMMENTA IL RAPPORTO IRPET 2006/2007  
 
Firenze, 10 maggio 2007 - ´L´export toscano sta recuperando terreno in maniera eccellente. Dopo alcuni anni di difficoltà il tasso di crescita sui mercati internazionali registra un ottimo +12%, un risultato di ben tre punti superiore a quello medio nazionale (+9%) e addirittura la migliore performance delle regioni del centro-nord tradizionalmente più forti e più dinamiche: l´Emilia Romagna ha infatti aumentato il valore dell´export del 10,5%, la Lombardia del 9,0% e il Veneto solo del 7,8%. Sono dati importanti che mettono le radici nella nostra economia territoriale impegnata a perseguire una dimensione internazionale non solo europea. ´ E´ soddisfatto Ambrogio Brenna, assessore all´internazionalizzazione e alle attività produttive della Regione Toscana, nel suo intervento tenuto alla presentazione del Rapporto 2006/2007 sul Commercio estero della Toscana curato dall´Irpet. ´Le misure regionali di accompagnamento dell´economia toscana hanno portato alle imprese del territorio frutti importanti, ha continuato l´assessore. Il quadro dell´export regionale è positivo e incoraggiante e ora dobbiamo saperlo consolidare ulteriormente. Si tratta di un risultato rilevante anche se rimangono delle ombre in settori chiave, penso al tessile/abbigliamento, che rappresenta una parte significativa e consistente della nostra economia. Un settore che necessita ancora di interventi e di azioni di sostegno ad un processo di riposizionamento che risulta più complesso e più duro rispetto ad altri settori a causa delle dinamiche internazionali della competitività. E´ per questo che presto la Regione Toscana attiverà un nuovo Progetto Integrato Moda a sostegno del comparto. ´ Forti segnali positivi provengono invece da altri comparti, tradizionalmete importanti per la nostra economia, come il meccanico, la siderurgia, l´alta tecnologia e il mobile. Per Ambrogio Brenna il rinnovato dinamismo del sistema produttivo regionale è il risultato ´di un percorso positivo teso a recuperare quei margini di capacità competitiva che negli ultimi anni si era ridotta e su cui puntiamo a partire dal forte sostegno pubblico a favore dell´innovazione delle imprese. Questi aspetti sono essenziali anche per le ricadute sul mondo del lavoro, per l´allargamento della base produttiva e per rendere più strutturalmente solido il sistema economico regionale. ´ ´La Regione Toscana è perciò impegnata nell´accelerare il processo di ristrutturazione dell´economia dei nostri territori, ha continuato l´assessore Brenna. Già prima dell´estate dovrebbe essere approvato dal Consiglio il nuovo Piano di Sviluppo Regionale Economico (Prse) e il Programma Operativo Regionale ´Competitività regionale e occupazione 2007-2013´ è prossimo all´approvazione della Commissione Europea. Il Rapporto Irpet sull´export costituisce un valido incentivo a perseguire la strada intrapresa della selettività delle politiche e della qualità degli interventi basati sulla concertazione a sostegno ai processi di sviluppo´, ha concluso l´assessore. .  
   
   
DE MAIO: REGIONE LOMBARDIA MODELLO PER RICERCA E INNOVAZIONE  
 
Milano, 10 maggio 2007 - "L´impostazione che Regione Lombardia sta dando alle proprie politiche per favorire la ricerca, lo sviluppo e il trasferimento tecnologico si sta delineando sempre più qualificando come un modello unico ed innovativo per l´Italia. È un sfida che abbiamo lanciato con l´obbiettivo di arrivare a un cambiamento radicale di vecchie logiche e concetti che non possono più dare risposte concrete e che rischiano di penalizzare tutta l´Italia in termini di competitività". Lo ha detto Adriano De Maio, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all´Alta Formazione, Ricerca e Innovazione, aprendo i lavori del convegno "La ricerca e il trasferimento tecnologico: una risorsa per i sistemi rurali europei", ospitato ieri a Milano presso la Facoltà di Agraria dell´Università degli Studi. "Salute, Energia e Ambiente, Food - continua De Maio - sono le tre grandi tematiche che la Lombardia ha scelto per mettere l´eccellenza al servizio dei propri cittadini. Lo faremo seguendo modelli di paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito, che li hanno già sperimentati con successo, ma con la consapevolezza che la nostra competitività si giocherà anche attraverso alleanze fra Enti di Ricerca e Istituzioni che possano farci aprire mercati dalle grandi potenzialità come l´India e la Cina". Promosso da Ersaf- Ente Regionale per i Servizi all´Agricoltura e alle Foreste, l´incontro è stato organizzato per analizzare la strategia e le opportunità del Vii Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico varato dall´Unione Europea e promuovere un confronto tra i diversi soggetti che operano nel campo della ricerca e dell´innovazione a supporto del sistema agricolo e forestale. "Ersaf - ha dichiarato il presidente Francesco Mapelli - partendo dalle sue competenze specifiche e dalle politiche regionali, ha presentato la proposta di costituzione di un network per la ricerca, una rete composta dai referenti di vari enti di ricerca e trasferimento tecnologico in campo agricolo e forestale in Italia e in altri Paesi europei, che possa essere in grado di raccogliere le diverse esperienze e competenze per l´elaborazione di Progetti da presentare nell´ambito dei programmi dell´Unione Europea per il periodo di programmazione 2007-2013". I lavori del convegno si sono poi articolati in due sessioni parallele dedicate al confronto su alcuni argomenti specifici al fine di favorirne la condivisione e il successivo approfondimento della possibile partecipazione a bandi europei. I temi della sessione 1 sono stati dedicati a: "Foreste e alpeggi: la tutela della Biodiversità e la gestione sostenibile" e "Agrienergie e biomasse: la produzione di Energia da fonti rinnovabili", mentre nella sessione 2 si è discusso di "Agricoltura che cambia: la Multifunzionalità" e "Le produzioni tipiche: i prodotti di qualità e la valorizzazione dei territori". Alla giornata hanno partecipato circa cento delegati di Enti di ricerca pubblici e privati provenienti da tutta Italia e da diversi paesi dell´Unione Europea come Gran Bretagna, Francia, Ungheria, Slovacchia, Slovenia ed Estonia. .  
   
   
FVG: LA REGIONE PER IL SOSTEGNO ALLE IMPRESE  
 
Pordenone, 11 maggio 2007 - Da un lato, ovvero dal confronto fra quanto il Friuli Venezia Giulia fa per le imprese rispetto ad altre Regioni, la nostra Regione ne esce vincente; dall´altro, ovvero dal confronto con il ´sistema Italia´ nel suo complesso, gli sforzi della Regione appaiono frenati dal non-funzionamento di tale sistema nel suo complesso. È quanto è emerso ieri alla ´Quinta Giornata dell´ Economia´ svoltasi nella Camera di Commercio di Pordenone, alla quale è intervenuto l´assessore regionale alle Attività produttive, che ha appunto illustrato quanto la Regione ha fatto e fa per il sistema produttivo regionale, specie per le piccole imprese, che costituiscono non solo la maggioranza, ma il vero tessuto connettivo dell´ imprenditoria regionale. Dai dati presentati da Daniele Marini, direttore scientifico della Fondazione Nord Est, e dagli interventi di rappresentanti dell´Ipi, del Frie, di alcune aziende del Friuli Occidentale, si vede una situazione economica in crescita, ma con luci e ombre. L´economia pordenonese, in particolare, cresce, soprattutto nel tradizionale settore manifatturiero metalmeccanico, che rimane il punto di forza, mentre il terziario cresce, ma meno di altri settori. L´occupazione appare in aumento dopo un periodo di stagnazione, la ripresa si regge soprattutto sull´export. Insomma: per l´economia pordenonese si può parlare di ´cambiamento nella continuità´. Una situazione complessivamente positiva, quindi, ma che paga lo scotto di un ´sistema Italia´ - secondo l´assessore - che non appare in grado di superare storici ritardi in tanti settori: dalle infrastrutture di trasporto all´ energia, dalla burocrazia pubblica al fisco (non solo pesante, ma con regole che troppo spesso cambiano in corsa), con freni di ogni genere (come il caso del cementificio di Torviscosa insegna), senza capire che certi investimenti infrastrutturali fatti qui servono a tutto il Paese. Ciononostante la Regione ha fatto e fa la sua parte per il sostegno delle imprese e riconoscendo che alcuni grandi gruppi, come Electrolux, hanno una buona osmosi con il territorio e le sue aziende di subfornitura. Un rapporto dal quale può venire una crescita qualitativa e quantitativa per tutti. Da qui i provvedimenti per la crescita delle Pmi del Friuli Venezia Giulia (Lr 4/2005); per l´innovazione con la costituzione di Parchi scientifici e tecnologici per assicurare alle imprese non solo possibilità di ricerca, ma trasferimento alle stesse dei risultati; la riforma della legge regionale sulla ricerca; la riduzione dell´Irap alle imprese virtuose. .  
   
   
TRIESTE SVILUPPI TUTTE LE SUE POTENZIALITA´  
 
Trieste, 11 maggio 2007 - Se uno dei vantaggi competitivi che a Trieste viene riconosciuto è la tolleranza, accanto al talento e alla tecnologia, allora è necessario che la città superi una certa ´intolleranza verso il futuro´. Un invito affinché Trieste colga tutte le sue potenzialità per appropriarsi del ruolo che le spetta, quello di capoluogo regionale e di capitale d´area, è venuto ieri dall´assessore regionale al Lavoro, in occasione della Quinta Giornata dell´economia promossa dalla Camera di commercio. Alla Giornata dell´economia, che si è svolta nella Sala maggiore della Camera di commercio, sono stati presentati i risultati di uno studio realizzato dall´Istituto ´Guglielmo Tagliacarne´ dell´Unioncamere sull´economia provinciale. Sono stati messi in luce i dati positivi: la crescita del Prodotto interno lordo (+ 1,3 per cento tra il 2003 e il 2005), con un livello superiore alla media italiana (117,9 fatto 100 il dato nazionale), l´incremento delle esportazioni, del turismo e dell´occupazione. Resta il fatto - secondo l´indagine - che la crescita reale del Pil è risultata inferiore a quella potenziale. L´istituto ´Tagliacarne´ ha anche costruito una graduatoria tra le province italiane in base a un ´coefficiente di creatività´, prendendo spunto dalla teoria delle tre ´T´ dell´economista Richard Florida (talento, tecnologia, tolleranza). In questa classifica Trieste si colloca in Italia al quarto posto in Italia, subito dopo Roma, Milano e Bologna, e prima di concentrazioni urbane ed economiche ben più grandi, come le province di Genova e di Torino. Dopo la presentazione della ricerca, il tema dello sviluppo di Trieste è stato approfondito nel corso di una tavola rotonda, coordinata dai giornalisti Sergio Baraldi, direttore del quotidiano ´Il Piccolo´, e Franco Del Campo. Hanno partecipato i rappresentanti delle istituzioni (il Governo nazionale, il Comune, la Provincia e la Regione, presente con l´assessore al Lavoro, Formazione e Università), della Camera di commercio, di Area Science Park, Autorità portuale, Università. A Trieste, è stato notato da parte dell´Amministrazione regionale, vi è sostanziale accordo sulle strategie. La città dispone inoltre di tutti gli elementi per costruire il proprio futuro: le intelligenze, le risorse, la qualità della vita. È però necessario, è stato rilevato, superare un atteggiamento ´autoreferenziale´, evitare di mitizzare il passato e invece lavorare con gradualità e spirito pragmatico per valorizzare le proprie potenzialità reali. Accanto a questo è indispensabile, è stato sottolineato, che la città ´apra le finestre´, si cominci a guardare attorno e si ponga in un rapporto positivo con il mondo circostante. .  
   
   
SVILUPPO: DA GIUNTA ABRUZZESE VIA LIBERA A PROGRAMMA OPERATIVO 2007-13 FINANZIAMENTI DA UNIONE EUROPEA E STATO PER 345 MLN DI EURO  
 
 L´aquila, 10 maggio 2007 - . Nuovi fondi per la competitività e lo sviluppo regionale. La Giunta regionale ha infatti dato il via libera al Programma operativo regionale (Por) 2007-2013 finanziato con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fers). Sul piatto dei finanziamenti, per l´Abruzzo, figurano contributi per 345 milioni di euro che dovranno cofinanziare progetti regionali legati alla competitività e occupazione. L´adozione del programma è stata già trasmessa al ministero dello Sviluppo economico, in quanto amministrazione dello Stato capofila dei programmi operativi finanziati tramite il Fers. Il Por 2007-2013 è stato tecnicamente predisposto dalla direzione degli Affari della presidenza e dal servizio Attività internazionali, sotto l´indicazione politica della presidenza della Giunta regionale. Sull´adozione del Por, il presidente Ottaviano Del Turco ha parlato di "importante strumento che guarda alla competitività e allo sviluppo occupazionale di tutta la regione". "I cinque assi indicati nel programma - ha aggiunto il presidente della Regione - vanno a toccare settori di crescita e sviluppo ritenuti strategici dalla Regione Abruzzo". Nello specifico, il Por 2007-2013 si muove su cinque assi strategici sui quali si concentrano i contributi dell´Unione europea e il finanziamento nazionale pubblico. Essi sono: Innovazione e imprenditorialità, finanziato dalla Ue per 60 milioni e dallo Stato per 88,268 milioni; Sostenibilità ambientale, finanziato dalla Ue per 31,260 milioni e dallo Stato per 45,988 milioni; Società dell´informazione, finanziato dalla Ue per 15 milioni e dallo Stato per 22,067 milioni; Sviluppo territoriale, finanziato dalla Ue per 28 milioni e dallo Stato per 41,192 milioni ed infine Assistenza tecnica, finanziato dalla Ue per 5,5 milioni e dallo Stati per 8,091 milioni. .  
   
   
POVERTA’ ESTREME. ASSESSORE REGIONALE POLITICHE SOCIALI:”FISSATE LINEE GUIDA PER PRESENTARE PROGETTI A REGIONE”  
 
Venezia, 10 maggio 2007 - Per potenziare i servizi destinati alle persone che, nel Veneto, versano in situazione di povertà estrema e senza fissa dimora la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale alle politiche sociali, ha approvato un provvedimento che ha stabilito le linee guida per la presentazione dei progetti per l’anno 2007. Le iniziative devono riferirsi a servizi di pronta accoglienza e ascolto, di accompagnamento e reinserimento sociale, di valorizzazione di una rete di protezione sociale flessibile rispetto ai bisogni che cambiano e che coordini al massimo le risorse umane ed economiche a disposizione del territorio. Il fondo specifico stabilito è di 700 mila euro, a valere sul bilancio regionale 2007. Secondo quanto stabilisce la legge 328 del 2000 sarà assegnato ai Comuni capoluogo del Veneto e alle Unioni tra i Comuni (con oltre 60 mila abitanti) che presenteranno alla Regione progetti nel settore indicato entro 30 giorni dalla pubblicazione del provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione. “Si calcola che le persone in condizioni di povertà o di “quasi povertà” nel territorio regionale – spiega l’Assessore regionale - siano circa cinquecentomila. Le famiglie sono oltre 160 mila (pari al 4,6% del totale delle famiglie venete). Sono dati che ci preoccupano – afferma – anche se queste cifre sono particolarmente contenute rispetto al resto d’ Italia. Ma sono anche dati che devono far riflettere e sollecitare una adeguata presa di coscienza istituzionale, politica e sociale. Il Veneto deve rafforzare l’identità di solidarietà e di attenzione verso la famiglia, e mettere al centro delle politiche la persona debole e/o la famiglia fragile”. .  
   
   
MUTUO BNL REVOLUTION…LA RIVOLUZIONE CONTINUA E’ L’UNICA SOLUZIONE ATTUALMENTE PRESENTE SUL MERCATO CHE PERMETTE DI FINANZIARE FINO AL 100% L’ACQUISTO DELLA PRIMA CASA A TASSO FISSO E DURATA FINO A 40 ANNI  
 
Roma, 10 maggio 2007 - “Tasso bloccato”, “fino a 40 anni”, “100% del valore della casa”: è nato “Mutuo Bnl Revolution”, l’unico sul mercato in grado di unire i vantaggi di queste tre caratteristiche in una soluzione innovativa e competitiva, per soddisfare il bisogno delle famiglie, come dei giovani, di finanziare l’acquisto della prima casa in un mercato immobiliare dai prezzi elevati, anche senza disporre di un anticipo sufficiente, liberandosi così dall’ “incubo” dell’affitto. In Italia il segmento dei mutui che finanziano oltre l’80% del valore dell’immobile e fino al 100% appare in forte crescita rappresentando nel 2006 l’11% del volume complessivo di erogato rispetto al 7% del 2005; una percentuale che fa presagire ulteriori margini di sviluppo se confrontata, ad esempio, con il 25% della Spagna e con addirittura il 45% dell’Inghilterra. Mutuo Bnl Revolution è stato pensato per offrire la sicurezza di un finanziamento senza sorprese, al riparo dagli andamenti dei tassi di interesse e - in virtù della lunga durata – permettere una riduzione sulla rata mensile di circa il 9% rispetto ad un finanziamento di pari importo, ma di durata trentennale. Nessuna spesa di istruttoria, inoltre, per chi sceglierà Mutuo Bnl Revolution nella fase di lancio del prodotto. La “rivoluzione Bnl” porterà nei prossimi giorni anche la nuova linea “Mutui 100%” caratterizzati da un generale allungamento delle durate dei finanziamenti: 40 anni anche per il tasso variabile, ad esempio, e nuovi prodotti come “Mutuo Affitto Più a Tasso Fisso” con durate dai 20 ai 30 anni. Quest’ultima soluzione offre rate più contenute nei primi 5 anni di rimborso e la certezza sia dell’ammontare delle rate sia della scadenza del finanziamento, perché stabilite contrattualmente. Gli incrementi delle rate, previsti ogni 5 anni, sono sostanzialmente allineati al costo della vita, consentendo così di mantenere inalterato il potere d’acquisto del mutuatario. L’offerta di Bnl prevede inoltre, in abbinamento a Mutuo Bnl Revolution e ai mutui 100%, la possibilità di sottoscrivere “Polizza Bnl Serenity”, una copertura assicurativa che fa fronte al pagamento delle rate del mutuo nel caso di imprevisti nell’ambito della salute e del lavoro. Un’ulteriore opportunità per proteggere l’investimento sulla casa nel corso degli anni e tutelare il patrimonio familiare. Per tutte le informazioni su Mutuo Bnl Revolution e sulla nuova linea di Mutui 100% è possibile rivolgersi ai consulenti presenti nei punti vendita di Bnl, consultare i siti internet www. Bnl. It - dove sarà anche possibile calcolare la rata di mutuo - e www. E-familybnl. It, oltre che chiamare il numero verde 800. 98. 97. 98, grazie al quale si potrà fissare un appuntamento per un incontro presso una delle agenzie della Banca. La nuova campagna di comunicazione E’ on air la nuova campagna pubblicitaria legata al nuovo Mutuo Bnl Revolution, realizzata da Tbwaitalia, programmata su Tv, stampa e nei circuiti cinematografici, oltre che sui canali digitali. “L’incubo dell’affitto è finito” - recita lo spot - per una giovane coppia che decide il grande passo dell’acquisto della casa, liberandosi da tutti gli imprevisti e le criticità legati all’affitto. Come per la precedente campagna di Conto Bnl Revolution, lo spot sfrutta il format cinematografico, girato con lo stile di un trailer di un film comic-horror. . .  
   
   
PIRELLI & C. REAL ESTATE DATI AL 31 MARZO 2007: VENDITE AL 100% IMMOBILI: 641,3 MLN DI EURO (+41%) UTILE NETTO CONSOLIDATO: 19 MLN DI EURO (30,1 MLN NEL 2006)  
 
Milano, 10 maggio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Pirelli & C. Real Estate riunitosi ieri ha esaminato e approvato i risultati di gestione del Gruppo al 31 marzo 2007. Pirelli Re è una management company che gestisce fondi e società proprietari di immobili e non performing loans nei quali coinveste con quote di minoranza (attività di investment & asset management) ed ai quali fornisce, così come ad altri clienti, tutti i servizi immobiliari *Al netto dell’impatto del parziale deconsolidamento del portafoglio di Dgag per 507,6 milioni di euro. Specialistici, sia direttamente che tramite il network in franchising (attività di service provider). Pertanto, nella lettura delle grandezze qui di seguito riportate, si segnala che i ricavi aggregati pro-quota ed il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni sono gli indicatori più significativi nell’esprimere rispettivamente la partecipazione al volume d’affari e l’andamento dei risultati del Gruppo. Andamento della gestione del Gruppo nel primo trimestre 2007 I ricavi aggregati pro-quota ammontano a 405,8* milioni di euro, in crescita del 38% rispetto al primo trimestre dello scorso anno (293,4 milioni di euro). I ricavi consolidati sono pari a 201* milioni di euro, con un incremento del 41% (142,1 milioni di euro al 31 marzo 2006). Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 47,3 milioni di euro, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (38,9 milioni di euro). L’utile netto consolidato ammonta a 19 milioni di euro, a fronte di 30,1 milioni di euro del primo trimestre dello scorso anno. La variazione del risultato netto riflette in gran parte il significativo incremento degli oneri finanziari derivanti dall’acquisizione di Dgag, ancora consolidata nel primo trimestre. A fine trimestre, è avvenuta la prima fase di trasformazione della società tedesca secondo il modello di business della capogruppo, con il deconsolidamento di circa il 40% degli asset immobiliari acquisiti; nella seconda parte dell’anno verrà completato l’intero processo. Il patrimonio netto di competenza ammonta a 715,5 milioni di euro, rispetto ai 700,3 milioni di euro del dicembre 2006, con un aumento di 15,2 milioni di euro. La variazione deriva principalmente da un incremento dovuto al risultato del periodo (+19 milioni di euro) e da una riduzione generata dall’acquisto di azioni proprie. La posizione finanziaria netta è passiva per 966,9 milioni di euro, di cui 981 milioni attribuibili all’acquisizione di Dgag (96,4 milioni di euro al 31 dicembre 2006); la posizione finanziaria netta pro-forma al 31 marzo post deconsolidamento della società tedesca è stimata in circa 76 milioni di euro. La posizione finanziaria rettificata (espressa al lordo dei finanziamenti soci alle società partecipate con quote di minoranza) è passiva per 1. 299,7 milioni di euro (430,5 milioni di euro al 31 dicembre 2006); la posizione finanziaria rettificata pro-forma è stimata in circa 455 milioni di euro. Il gearing è pari 1,79, mentre il gearing pro-forma è stimato in circa 0,6 (0,61 al 31 dicembre 2006). * Tali valori non includono la componente relativa alla prima fase di deconsolidamento di Dgag pari a 507,6 milioni di euro. Andamento dei principali settori di attività nel primo trimestre 2007 Attività di Investment & Asset Management Nei primi tre mesi dell’anno l’attività di Investment & Asset Management ha registrato ricavi aggregati pro-quota pari a 281,8 milioni di euro, in crescita del 52% (184,9 milioni di euro al 31 marzo 2006). L’attività di valorizzazione del patrimonio ha generato vendite al 100% di immobili per 641,3 milioni di euro, con un incremento del 41%, e affitti per 120,8 milioni di euro (+12%). Le acquisizioni di immobili al 100% sono pari a 334,5† milioni di euro, a cui si aggiungono ad oggi ulteriori acquisizioni e impegni vincolanti per 295,7 milioni di euro, principalmente di non performing loans. Il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni è pari a 39,1 milioni di euro, registrando una crescita del 35% (28,9 milioni di euro nel primo trimestre dello scorso anno). In particolare, si segnala l’incremento del 73% del risultato dei non performing loans, passato da 3 milioni di euro al 31 marzo dello scorso anno a 5,2 milioni di euro nel primo trimestre del 2007. Attività di Service Provider L’attività dei servizi tecnici (facility-project e property) ha registrato ricavi per 88,2 milioni di euro, con un incremento del 23% (71,7 milioni di euro al 31 marzo 2006). Il risultato operativo, ammonta a 8,3 milioni di euro, a fronte di 6,9* milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Il Ros è pari al 9% (10% al 31 marzo 2006) e tiene conto dell’acquisizione di Ingest Facility avvenuta alla fine di febbraio per 50,3 milioni di euro, la cui integrazione, appena avviata, non ha ancora espresso le proprie potenzialità in termini di redditività. L’attività dei servizi commerciali ha chiuso il primo trimestre dell’anno con ricavi pari a 18,6 milioni di euro, a fronte di 21,5 milioni di euro nello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato operativo ammonta a 4,1 milioni di euro, rispetto a 7 milioni di euro al 31 marzo 2006. Il Ros è del 22% (33% nel primo trimestre del 2006); la diminuzione della redditività è dovuta da un lato all’evoluzione del modello di business sul mercato italiano che prevede un aumento dei portafogli core-core plus e dall’altro dall’attività in start up in Polonia e Germania. Al 31 marzo 2007, Pirelli Re Franchising ha commercializzato immobili su incarichi di Pirelli Re Agency per un valore di 126,9 milioni di euro (+37% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno) e segnalato prodotti finanziari (mutui e contratti di leasing) per 47,9 milioni di euro (+11% rispetto al 31 marzo 2006). L’attività di credit servicing ha registrato ricavi pari a 7,6 milioni di euro, contribuendo al risultato operativo dell’attività di servizi per 1,2 milioni di euro (Ros del 16%). Non è possibile effettuare un confronto con l’andamento dell’attività nel primo trimestre del 2006 in quanto in precedenza non era consolidata linea per linea; la società rinominata Pirelli Re Credit Servicing è controllata al 100% dal novembre dello scorso anno. Eventi successivi al 31 marzo 2007 In data 1 aprile 2007 Resident Baltic (partecipata al 40% da Pirelli Re), a perfezionamento dei contratti preliminari di acquisto in essere al 31 marzo 2007, ha acquistato alcuni asset immobiliari nelle città di Lubecca e Rostock in Germania ad un prezzo complessivo di 17,1 milioni di euro. In data 13 aprile Pirelli Re Facility Management (100% Pirelli Re) si è aggiudicata come capofila di un Raggruppamento Temporaneo d’Imprese 4 lotti della gara promossa da Consip per l’attivazione di convenzioni relative alla fornitura di servizi di facility management per immobili in uso alle pubbliche amministrazioni, a prevalente destinazione uffici. Il valore complessivo dei contratti di fornitura dei servizi, della durata di 4 anni, ammonta a circa 274,5 milioni di euro. In data odierna la joint venture tra Pirelli Re (33%) e Calyon (67%) ha perfezionato l’acquisizione di un portafoglio di non performing loans da Bnl-gruppo Bnp Paribas con un gross book value di circa 1,5 miliardi di euro; Bnp-paribas coinvestirà con una quota del 10%. Il patrimonio di crediti ipotecari in sofferenza gestito in esclusiva da Pirelli Re raggiunge un valore di circa 9,2 miliardi di euro a gross book value (circa 2,2 miliardi il net book value). Il Gruppo consolida così la propria posizione di leadership in Italia nell’asset management e special servicing di crediti ipotecari in sofferenza. Evoluzione della gestione prevista per il 2007 Sulla base dei risultati raggiunti nel primo trimestre e delle informazioni disponibili, la Società conferma che, per l’intero esercizio 2007, si prevede una crescita del risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni superiore agli obiettivi del piano triennale 2006- 2008 (Cagr 10-15%). Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato, dopo l’acquisizione del 100% del capitale della Società Asset Management Npl, la fusione per incorporazione di quest’ultima in Pirelli & C. Real Estate. La fusione permette una razionalizzazione della struttura societaria e organizzativa. Nell’ambito della gestione di operazioni con parti correlate, il Consiglio ha infine adottato con decorrenza immediata criteri più rigorosi con riferimento ai Principi di comportamento per l’attuazione delle predette transazioni - ivi comprese quelle infragruppo - rendendo più stringente la procedura, che è operativa dal luglio 2002. Nel presente comunicato stampa, sono inseriti i seguenti indicatori alternativi di performance al fine di consentire una migliore valutazione sull’andamento della gestione del Gruppo Pirelli Re: i ricavi aggregati, esprimono il totale del volume d’affari del Gruppo e sono determinati dalla somma dei ricavi consolidati e dei ricavi delle società collegate, joint venture e fondi immobiliari nei quali il Gruppo partecipa; i ricavi aggregati pro-quota, esprimono la partecipazione al volume d’affari del Gruppo e vengono determinati dai ricavi consolidati integrati dal pro quota dei ricavi delle società collegate, joint venture e fondi immobiliari nei quali il Gruppo partecipa; il risultato operativo comprensivo dei proventi da partecipazioni, viene determinato dalla somma del risultato operativo, delle quote di risultato delle società valutate ad equity, dei proventi dai fondi immobiliari e dei dividendi delle società nei quali il Gruppo partecipa. ; la posizione finanziaria netta, rappresentata dal debito finanziario lordo ridotto della cassa e delle altre disponibilità liquide equivalenti, nonchè degli altri crediti finanziari; il gearing corrisponde al rapporto tra la posizione finanziaria netta al lordo dei finanziamenti soci e il patrimonio netto. In allegato, i prospetti relativi al conto economico, ai dati patrimoniali in forma sintetica e al rendiconto finanziario consolidati. In ottemperanza alla Comunicazione Consob n. 6064291 del 28 luglio 2006, si informa che tali schemi non sono oggetto di verifica da parte della società di revisione Pricewaterhousecoopers S. P. A. .  
   
   
SARDEGNA: UN BANDO PER IL PATRIMONIO DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA  
 
Cagliari, 10 maggio 2007 - L´assessorato regionale dei Lavori pubblici ha indetto un bando ricognitivo per gli interventi di recupero del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, di proprietà dei Comuni e dell´Area (Azienda regionale edilizia abitativa), e per l´abbattimento delle barriere architettoniche. I finanziamenti per l´anno in corso, previsti al punto 1. 3. 1 della delibera numero 47/10 del 16 novembre 2006, ammontano a 13 milioni di euro. I Comuni interessati dovranno far pervenire le proposte alla Regione, indicando le priorità in base alle quali l´assessorato regionale dei Lavori pubblici stabilirà il programma di interventi di recupero, che riguardano il restauro e il risanamento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, la ristrutturazione e l´adeguamento di tale patrimonio alle norme di sicurezza sugli impianti. I Comuni, pertanto, dovranno presentare entro il prossimo 3 agosto una relazione sullo stato degli immobili e l´ipotesi di spesa. Avranno priorità le aree che presentano il maggior degrado, tenuto conto del numero degli abitanti e degli interventi mirati all´integrazione dei complessi edilizi con il restante tessuto urbano. L´assessore dei Lavori pubblici, Carlo Mannoni, sottolinea l´importanza della scelta di orientare importanti risorse finanziarie ad un insieme sistematico di opere di recupero edilizio, per ridurre il disagio di molte famiglie, garantire un adeguato servizio all´utenza e salvaguardare dal degrado un grande patrimonio infrastrutturale, migliorando il paesaggio urbano. Il contenuto del bando è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Autonoma della Sardegna (Buras) numero 15 del 5 maggio 2007. .  
   
   
IL MERCATO IMMOBILIARE RALLENTA LA SUA CORSA  
 
Milano, 10 maggio 2007 - Nel secondo semestre del 2006 il mercato immobiliare residenziale italiano ha continuato a dare segnali di crescita, ma più deboli rispetto al passato: nelle grandi città, infatti, si sono registrate ancora variazioni nominali positive dei prezzi sebbene ci si trovi di fronte all’aumento più basso dal 1998, anno in cui è iniziato il ciclo immobiliare positivo. L’analisi in base al profilo dimensionale delle realtà urbane evidenzia una crescita delle quotazioni abbastanza uniforme: nelle grandi città il rialzo è stato del 2,5%, nei capoluoghi di provincia del 2,3% e nei comuni dell’hinterland delle grandi città del 2,5%. Tra le grandi città, le performance migliori nel semestre considerato, sono state messe a segno da Torino e Milano (+4%), seguite da Palermo (+3,2%) e Firenze (+2,9%). Nella capitale la crescita è stata del 2,2%. Meno brillanti i risultati di Napoli (+1,2%) e Bari (+1,5%). E’ interessante notare come in metà del campione considerato, in particolare a Milano, Torino, Verona, Palermo e Bari siano state le zone centrali a registrare le rivalutazioni maggiori. Focalizzandoci su Milano e Roma, nel capoluogo lombardo sono cresciute del 7,5% grazie alle ottime performance di via Larga, via Torino e del quartiere Brera, mentre a Roma la crescita è stata dell’1,1% e non si registrano, ad eccezione della zona dell’Esquilino, comportamenti particolarmente dinamici. Le variazioni delle quotazioni dei comuni dell’hinterland delle grandi città sono state più sensibili nell’area milanese (+3,7%), seguiti da quelli dell’area napoletana (3,3%) e veronese (3,2%). Dall’analisi effettuata in base alle aree geografiche si evincono risultati molto positivi per i capoluoghi del Sud Italia dove si è avuta una crescita dei prezzi immobiliari del 4,2%, seguiti da quelli del Nord Italia che sono saliti dell’1,8% e quelli del Centro incrementatisi solo dello 0,6%. Tra le realtà più dinamiche del Sud del Paese Avellino con una rivalutazione nell’ordine del 22,1%, Sassari con l’11,5% e Catania con il 9,7%. A febbraio 2007 la domanda immobiliare vede, nelle grandi città, una netta prevalenza di richieste di trilocali che raccolgono il 38,5% delle preferenze dei potenziali acquirenti. Da gennaio a febbraio 2007, in particolare, si è avuta una diminuzione della richiesta dei bilocali (tendenza che si è registrata anche nel periodo che va da luglio 2006 a gennaio 2007) ed un incremento della domanda di trilocali e quattrolocali. Il bilocale resta comunque la soluzione più ambita a Milano, Roma e Napoli dove raccoglie rispettivamente il 45,7%, il 38,4% ed il 37,8% delle preferenze. L’offerta immobiliare nelle grandi città registra una prevalenza sul mercato di trilocali (32,9%), seguiti dal bilocale (26,1%). La tendenza rispetto a luglio del 2006 è verso una maggior offerta di bilocali ed una contrazione di quella relativa a quattro locali e cinque locali. L’analisi della disponibilità di spesa nelle grandi città registra ancora una volta un incremento, da Gennaio a Febbraio 2007, della percentuale di coloro che hanno intenzione di destinare all’immobile una somma superiore a 249 mila €. Tra le città che hanno registrato la crescita più alta si segnalano Firenze e Roma (+1,3%), seguite da Milano (+0,9%). L’aumento dei tempi medi di vendita a causa della difficoltà d’incontro tra domanda ed offerta e al conseguente allungamento delle trattative sui prezzi comporteranno nei prossimi mesi una maggiore riflessione da parte dei potenziali acquirenti e dunque una maggiore stabilità del mercato. Il Mercato Immobiliare In Liguria Genova Nel secondo semestre del 2006 le quotazioni immobiliari di Genova sono cresciute del 2% con un incremento complessivo nell’anno del 5. 7% Andamento dei prezzi nel tempo
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
+6. 9% +2. 2% +10. 3% +4. 5% +11. 2% +14. 9% +11. 2% +9. 5% + 5. 7%
La macroarea più dinamica del capoluogo ligure è stata Pegli-sestri con una variazione dei prezzi, nel secondo semestre del 2006, dell’8. 2%. Le performance migliori sono state messe a segno dai quartieri Voltri e Cornigliano. A Voltri la crescita delle quotazioni è da attribuire alla scarsa offerta di immobili presente sul mercato, insufficiente per far fronte alla domanda esistente. Quest’ultima si orienta prevalentemente sul trilocale. Ad acquistare, in particolare, persone che hanno sempre abitato nel quartiere e, in minor parte, stranieri provenienti dall’Ecuador. In corso i lavori per la costruzione della passeggiata sul mare che alla fine dovrebbe collegare Genova con Arenzano. La maggior parte degli immobili si concentrano nel Centro storico di Voltri ed hanno almeno un secolo di vita. Non mancano tipologie risalenti al dopoguerra, in particolare sulla Vecchia Aurelia. Per un usato in zona si possono spendere da 2000 a 2500 € al mq. Da segnalare la nascita di due complessi di box nel quartiere che hanno determinato una maggiore offerta sul mercato; la tipologia singola costa in media 50 mila €. In salita le quotazioni degli immobili a Cornigliano. La presenza di prezzi più bassi rispetto ad altri quartieri della città ha determinato una crescita di compravendite da parte di stranieri (ecuadoregni, albanesi, cingalesi) che cercano trilocali e quattrolocali, spesso da ristrutturare. La zona presenta un mercato immobiliare molto eterogeneo che si divide tra la zona monte e quella mare. Nella zona monte prevalgono i palazzi degli anni ’60 valutati intorno a 1800-2000 € al mq, nella zona mare invece, per le tipologie degli anni ’30, le quotazioni scendono a 1600-1700 € al mq. Ricordiamo che la zona è interessata alle operazioni di smantellamento delle acciaierie, con una successiva riqualificazione dell’area. In crescita anche le quotazioni degli immobili a Sestri Alture dove il mercato immobiliare è molto eterogeneo. Le tipologie del 1800-1900, spesso prive di ascensore, presenti in via Merano, zona trafficata e con poche possibilità di parcheggio, sono valutate 1800-1900 € al mq. Le soluzioni di prestigio, indipendenti e collocate sulle alture della città, sono trattate a 2500-2700 € al mq. Si possono trovare anche appartamenti in condomini costruiti dagli anni ’50 agli anni ’70. Non ci sono molte nuove costruzioni, essendoci dei vincoli, a parte alcune villette a schiera che sono valutate 2500-2550 € al mq. Da segnalare in zona difficoltà sia per la locazione che per la compravendita delle tipologie destinate ad uso commerciale. Il mercato delle locazioni, alimentato da famiglie e da trasfertisti che lavorano presso la Fincantieri, registra valori medi di 350-400 € al mese per un bilocale. Positivo il mercato immobiliare di Prà dove si ricercano prevalentemente trilocali e quattro locali per uso abitazione. Sono in corso dei lavori per il miglioramento del quartiere e che porteranno alla costruzione di una piscina, di un centro commerciale e alla realizzazione della passeggiata a mare. Il mercato immobiliare registra la presenza di “case tipiche” di pescatori risalenti alla fine del 1800 ed inizi del 1900, ristrutturate nelle parti esterne comuni e valutate intorno a 2500 € al mq. Non mancano soluzioni costruite dalla fine degli anni ’60 fino agli anni ’80. La macraoarea di Marassi-nervi si è rivalutata dell’1. 4% Positivo il trend del quartiere Borgoratti-tanini dove sono in crescita soprattutto le richieste di immobili di taglio compreso tra 50 e 70 mq, seguiti da quelli compresi tra 80 e 100 mq, anche se l’offerta rimane bassa. Tra gli acquirenti numerose le giovani coppie. Si prevedono lavori di miglioramento sulla viabilità che dovrebbero snellire il traffico su via Tanini, che con la via Grasso, vedrà la costruzione di nuovi box. Il mercato immobiliare della zona è molto eterogeneo e include un’area di borghi (San Desiderio) con case dei primi anni del 1900 con valutazioni medie di 1800-2000 € al mq. Più signorile la zona Apparizione dove si possono trovare soluzioni indipendenti (quotazioni minime di 400-500 mila €) ed appartamenti da cui godere della vista sul golfo. In crescita le quotazioni del quartiere Albaro dove il dislivello tra offerta e domanda è la principale causa di questa tendenza; il numero di immobili in vendita non soddisfa infatti la crescente richiesta. Inoltre negli ultimi anni, anche grazie ai contributi della Comunità Europea, la zona ha subito numerosi interventi di ristrutturazione, le aree verdi sono aumentate come anche i parcheggi. Il quartiere Albaro è uno dei più ricercati della città. Le abitazioni, quasi tutte ristrutturate, sono state costruite dalla fine dell’800 fino agli anni ’60. I prezzi oscillano da 4000 a 4500 € al mq. Gli acquirenti sono in genere liberi professionisti e la tipologia più richiesta è il quadrilocale. Negli ultimi anni aziende private hanno costruito complessi di box auto seminterrati, per soddisfare la crescente richiesta di posti auto; si tratta di complessi formati da 40-50 box e i prezzi partono da 45 mila € per i box più piccoli e arrivano a 60 mila € per un box di medie dimensioni. Tra le opere più importanti nel capoluogo ligure si segnalano il Progetto di Ponte Parodi che prevede la nascita, al centro del vecchio bacino portuale, di un edificio da destinare a funzioni diverse (centri commerciali, culturali, sportivi). Il progetto prevede anche la realizzazione di un terminal crociere e di un parcheggio. C’è poi la riqualificazione dell’area della Fiera, con demolizione e ricostruzione del padiglione B, ampliamento della Marina (fino a 600 barche) e trasformazione dell’edificio dell’Ansaldo in un albergo a 4-5 stelle. Il Technology Village vedrà la realizzazione di una città dell’alta tecnologia localizzata a ponente di Genova e sarà destinato ad ospitare l’Università di Ingegneria, spazi produttivi, uffici, laboratori, centri di ricerca di aziende che operano in area di tecnologia avanzata. L’insediamento sorgerà sulla collina degli Erzelli a Sestri Ponente attiguo al polo tecnologico di Genova, facilmente accessibile dall’aeroporto internazionale e dal Centro città. Si parla anche della nascita di un migliaio di unità abitative. La Cittadella sarà collegata all’aeroporto di Genova con una funicolare. Continuano i lavori relativi alla zona del nuovo Porto Turistico di Sestri Ponente, ormai ultimato. Inizieranno a breve i lavori per la costruzione di un complesso di appartamenti (da 80 a 120 mq) e per la metropolitana nella tratta De Ferrari-corvetto-brignole.
Domanda Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 1. 6% 13. 2% 43. 6% 31. 4% 10. 2%
Luglio ‘06 1. 6% 14. 1% 41. 5% 32. 5% 10. 3%
Sale del 2. 1% la domanda di trilocali, resta stabile quella dei monolocali. In diminuzione la richiesta dei bilocali (-0. 9%) e di quattro locali (-1. 1%). In assoluto la tipologia preferita dai genovesi è il trilocale (43. 6%).
Offerta Monolocali 2 locali 3 locali 4 locali 5 locali
Gennaio ‘07 1. 8% 13. 9% 34% 29% 21. 3%
Luglio ‘06 1% 13. 3% 35. 4% 30. 2% 20. 1%
Dal lato dell’offerta invece si registra un aumento sul mercato di monolocali (+0. 8%), di bilocali (+0. 6%) e cinque locali (+1. 2%). In diminuzione la presenza delle altre tipologie. Savona In crescita del 12. 2% le quotazioni di Savona nel secondo semestre del 2006. Tra le zone che hanno visto lievitare maggiormente le quotazioni c’è quella del Porto dove da alcuni anni è arrivato il terminal della Costa Crociere e sono in corso i lavori per la costruzione del “Complesso della Torre” nella zona della Vecchia Darsena. Saranno ricavati immobili ad uso residenziale, commerciale e direzionale. Le quotazioni oscillano da 5000 a 6000 € al mq. Un altro progetto coinvolge la zona dell’ex Italsider dove sorgerà il Crescent, un edificio di sette piani (superficie totale 1647 mq) con parcheggi interrati e in superficie. Si prevede anche un secondo edificio di quattro piani con box interrati e parcheggi privati per oltre otto mila mq. Tra il Crescent e il Priamar si prevedono ampie aree verdi e parcheggi. Inoltre tra l’attuale terrazzetta e verso il varco doganale saranno costruiti due “cubi”, ovvero grandi strutture in vetro e metallo in cui si insedieranno bar, ristoranti e circoli culturali. Nel Centro storico di Savona è stata completata la riqualificazione di via Pia (col rifacimento delle facciate degli immobili ad uso abitativo e commerciale) ed è in corso quella di via Paleocapa. Segnaliamo che tra via Pia e via Paleocapa, in luogo di un cinema dismesso, sono stati costruiti appartamenti da 60 a 100 mq. Le abitazioni del Centro storico, rivalutatesi in seguito ad interventi di ristrutturazione, spesso sono prive di ascensore e sono molto ricercate da giovani che amano le soluzioni dalle caratteristiche particolari. Un’abitazione ristrutturata costa 3500 € al mq. Sono in corso i lavori per la costruzione della “Città del Mare” un complesso residenziale, commerciale e direzionale situato alla foce del Letimbro. Sempre ambiti gli immobili presenti nel quartiere di Santa Rita, zona sviluppatasi tra gli anni ’50 e ’70 dove un buon usato è valutato 3000 € al mq e la zona del Lungomare dove si acquista sia come prima che come seconda casa (piemontesi e lombardi soprattutto). Sono presenti anche soluzioni dei primi anni del 1900 di pregio e già sottoposti ad interventi di ristrutturazione che costano mediamente 3500-4000 € al mq ma possono raggiungere punte massime di 5000 € al mq se hanno la vista mare. Segnaliamo anche degli interventi di nuova costruzione nel centro di Legino. La Spezia Nel secondo semestre del 2006 le quotazioni degli immobili a La Spezia sono cresciute del 2. 8%. Particolarmente positivo l’andamento della zona di Levante, in seguito al processo di riqualificazione in atto nell’intera area che ha portato alla nascita di nuove strutture commerciali ormai operative: negozi, ristoranti, supermercati, cinema multisala. Tra circa un anno, inoltre, saranno completati i lavori per la costruzione del nuovo centro congressi e alla Migliarina, in primavera, sarà inaugurato un nuovo parco verde. Tra gli acquirenti della zona, oltre alle famiglie, anche persone che lavorano presso la Questura ed il Palazzo di Giustizia. La tipologia più richiesta è il quattro locali. In crescita la domanda di immobili da parte di stranieri. L’edilizia della zona è eterogenea e si va dai palazzi degli anni ’30 in zona Marcantone a quelli degli anni ’60-’70 in zona Maggiolina e Migliarina e alle villette anni ’20-’30 in zona Bragarina. Quest’ultima è la zona più signorile dell’area Levante di La Spezia, apprezzata anche per la vicinanza dell’autostrada. Le quotazioni per le soluzioni indipendenti oscillano da 2700 a 2800 € al mq. I box auto hanno prezzi tra i 20 ed i 30 mila €. Fossitermi è una zona residenziale, dove oltre a condomini degli anni ’70, si possono trovare soluzioni di prestigio (case indipendenti o bifamiliari), concentrate per lo più nella parte collinare da cui si può anche godere della vista mare. Una soluzione ristrutturata costa 2500-2600 € al mq. In fermento dal punto di vista edilizio la zona della Chiappa: sono sorte palazzine e villette a schiera compravendute a 2800-3000 € al mq. La restante offerta immobiliare della zona include soluzioni degli anni ’60-’70. La viabilità della zona è decisamente migliorata in seguito all’apertura del traforo che collega la città con l’entroterra e che ha ridotto il traffico, in particolare su via Genova. Nella zona intorno all’Ospedale, dove c’è una buona richiesta di immobili, si possono trovare condomini costruiti tra gli anni ’60 e gli anni ’70 e per un buon usato si possono spendere cifre comprese tra 2200 e 2300 € al mq. Mazzetta è un quartiere di condomini degli anni ’70-’75 costruiti in edilizia cooperativa e compravenduti a prezzi medi di 1900-2000 € al mq. Da segnalare nella zona di Valdellora la costruzione di condomini con box auto e locali commerciali. Imperia Le quotazioni immobiliari di Imperia nel secondo semestre del 2006 sono cresciute dell’1. 6%. Dinamico il mercato immobiliare di Oneglia: sul lungomare (La Spianata) si possono trovare tipiche case di pescatori, che sono state ristrutturate e si affacciano sul porto vecchio. Le soluzioni ristrutturate costano 5000-6000 € al mq, con punte massime di 6500-7000 € al mq. Nella restante parte del quartiere si possono trovare tipologie degli anni ’60-’70. Le locazioni vanno da 300 a 450 € per un bilocale e da 500 a 600 € per un trilocale. Molto ricercati i box auto, i cui prezzi vanno da un minimo di 25 mila € ad un massimo di 55 mila €. Elevata la richiesta di acquisto per seconde case da parte di famiglie milanesi e torinesi, soprattutto nella zona dell’ex Ferriere, dove su una superficie di 20 mila mq di terreno dovrebbero nascere degli edifici ad uso residenziale, un albergo, un parco, un polo fieristico, un museo e dei parcheggi. Il quartiere è completo di tutti i servizi, molte attività commerciali, uffici e strutture ospedaliere. Al posto dell’ex stabilimento “Olio Sasso” sono iniziati i lavori per la costruzione della Camera di Commercio. Stabili i prezzi degli immobili della zona di Porto Maurizio. L’edilizia è costituita da palazzi del diciottesimo e del diciannovesimo secolo, ma anche di più recente costruzione (anni ’50 e ’70). Gli edifici più antichi sono in fase di ristrutturazione. Il Comune di Imperia punta al recupero di quest’area. Via Cascione è la via principale di Porto Maurizio Centro. La parte alta di via Cascione è florida di negozi e di uffici, gli acquirenti sono in prevalenza famiglie residenti; la parte bassa di via Cascione negli ultimi mesi ha visto l’aumento esponenziale di acquisti da parte di stranieri, che hanno aperto numerose attività commerciali e che in linea di massima prediligono tagli immobiliari grandi (dai 4 ai 5 locali). In zona Parasio gli alloggi vista mare hanno prezzi che oscillano da 3000 a 4000 € al mq e la tipologia più richiesta è il bilocale. Si tratta prevalentemente di case vacanza acquistate soprattutto da milanesi e torinesi che le utilizzano nei fine settimana durante il periodo estivo. In piazza Mameli il Comune ha previsto la costruzione di 50 posti auto e 50 box auto che saranno pronti tra tre anni. L’entroterra di Porto Maurizio è caratterizzato dalla richiesta di immobili da parte di tedeschi, francesi e inglesi che acquistano tipologie del diciottesimo e del diciannovesimo secolo e le ristrutturano. Le aree più interessate da questo fenomeno sono Moltedo e Montegrazia. Negli ultimi tempi si segnala un maggiore interesse all’acquisto dei rustici nell’entroterra (Poggi, Piani d’Imperia, Torrazza, Dolcedo) come prima casa; ad acquistare questa tipologia come seconda casa ora sono gli inglesi, gli olandesi e gli svedesi. Tra i progetti in corso su Imperia c’è Acquamare, che interessa l’area costiera e quella del porto, con 1392 posti barca e opere di terra suddivise in sette settori dove saranno realizzati locali pubblici, box nautici, strade pedonali e ciclabili, posti auto, esercizi commerciali, residenze, parcheggi pubblici, un parcheggio di pertinenza del porto, cantieri nautici, uno Yacht Club, aree verdi. E’ prevista anche la costruzione di alcune infrastrutture a corredo: un parcheggio per quattro mila vetture, spazi per servizi portuali, residenze turistiche, una discoteca, alcuni negozi, spiagge, aree verdi ed una pista ciclabile. Fonte: Ufficio Studi Tecnocasa .
 
   
   
CASA: "PIENA SINTONIA TRA REGIONE E COMUNE DI FIRENZE" UNA LINEA COMUNE CHE SI ARTICOLA SU QUATTRO PUNTI FONDAMENTALI  
 
Firenze, 10 maggio 2007 - "Piena sintonia tra Regione Toscana e Comune di Firenze sulle politiche della casa". Lo affermano in una dichiarazione congiunta l´assessore regionale alla casa Riccardo Conti e l´assessore comunale Paolo Coggiola. Gli assessori, in seguito ad alcune interpretazioni giornalistiche "che - dichiarano - sembrano avallare contrasti tra i due enti", esplicitano i presupposti di una linea comune già in atto, che proseguirà nel futuro e che si articola su quattro punti fondamentali. Il primo: completare la costruzione delle case popolari finanziate con le risorse messe a disposizione dalla riprogrammazione e dalla nuova politica della Regione Toscana. "L´operazione - scrivono Conti e Coggiola - è resa possibile dalla collaborazione tra Regione e Comuni e dal ruolo non secondario di Casa Spa". Nell´area fiorentina si tratta di risorse per interventi in parte già terminati o in via di completamento pari a 36 milioni di euro per la realizzazione di 442 alloggi. Altri 160 alloggi saranno appaltati nei prossimi mesi per una spesa di 13 milioni di euro. "Si converrà che è questo un modo ben strano di contrastare l´Erp da parte della Regione". Secondo punto: l´impostazione strategica messa in atto da Regione Toscana e Comune di Firenze punta alla costruzione di un mercato sociale dell´affitto come asse principale di una nuova politica per la casa. "Si tratta pertanto - proseguono Conti e Coggiola - di attivare al più presto il fondo regionale per gli affitti dando sbocco alle politiche per l´affitto con strumenti finanziari, urbanistici, di programmazione di nuovi rapporti pubblico/privati che sono stati peraltro già attivati in questi anni. Inoltre, terzo punto, "continuiamo la discussione aperta recentemente al tavolo con il Governo dove Regione e Comune partecipano sulla base di posizioni convergenti tra Anci e Conferenza delle Regioni. Qui intendiamo sollecitare a contribuire alla definizione di una nuova linea di finanziamento per le politiche della casa volta a incrementare sia le politiche per l´affitto sociale sia quelle per l´edilizia popolare di proprietà pubblica. Infine, "concordiamo sul ruolo strategico giocato da un ampio patrimonio pubblico di cui va anzi arrestata la dismissione. Si tratta di un patrimonio da gestire attuando una radicale riforma. Con la costituzione di Casa Spa e dei nuovi soggetti gestori questa strada è già stata intrapresa. La prossima tappa sarà la definizione dello Statuto per l´edilizia sociale in armonia e non in contrasto all´ulteriore definizione della politica per l´affitto sociale". "Quando ci sono polemiche non siamo soliti sottrarsi ad esse - concludono i due assessori - Quando le polemiche non hanno motivo di esistere, è bene che non esistano". .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA: 18 MILIONI CONTRO IL RISCHIO SISMICO SROUR, FONDI CIPE PER INTERVENTI URGENTI SU 96 EDIFICI  
 
L´aquila, 10 maggio 2007 - Ammonta a circa 18 milioni di euro, per la precisione 17. 858. 330 (fondi Cipe), l´importo che la Regione Abruzzo, nello specifico l´assessorato ai Lavori Pubblici, ha destinato a 96 Comuni abruzzesi interessati alla messa in sicurezza delle scuole. Un Ii Piano stralcio finalizzato ad ottenere un significativo miglioramento sismico degli edifici scolastici mediante la realizzazione di opere di adeguamento strutturale. "Sono interventi attesi e urgenti - spiega l´assessore regionale al ramo, Mimmo Srour - che ci permettono di abbattere il rischio sismico in diversi istituti. E´ importante sottolineare come la Regione Abruzzo, anche al fine di conferire una maggiore efficacia ed incisività alle attività di pianificazione e programmazione mirate alla riqualificazione del patrimonio dell´edilizia scolastica, ha elaborato e sta completando, con notevole impegno tecnico e secondo criteri omogenei, un progetto pilota denominato ´Edilizia scolastica e rischi territoriali´, che ha come oggetto l´indagine della vulnerabilità sismica degli edifici pubblici utilizzati per finalità di pubblica istruzione ricadenti nel territorio regionale". Il progetto citato dall´Assessore, altro non è che un censimento dell´intero patrimonio scolastico regionale costituito da circa 3. 200 unità strutturali afferenti a 1. 245 scuole dell´obbligo e 122 scuole di ordine superiore. Si pone come obiettivo la conoscenza del patrimonio edilizio scolastico esistente, in relazione alle caratteristiche strutturali di ogni immobile sede di scuola, ai rischi che presenta il sito su cui è sorto e all´"affollamento". Il modello di raccolta ed elaborazione dei dati è concepito in modo tale da consentire l´elaborazione di diverse tipologie di "indici di rischio" e quindi di spalmare al meglio le risorse a disposizione. "Il punto debole di tutto il programma - nota l´assessore Srour - è dato dalle disponibilità finanziarie nazionali e regionali che fanno segnare il passo alle iniziative ed alle spinte che provengono dal mondo delle autonomie". Dei 96 Comuni che beneficeranno del contributo, si segnalano, per l´importo più consistente, quelli di Avezzano (475 mila euro per il Liceo "Torlonia"), Roccaraso (675 mila per l´Alberghiero), L´aquila (480 mila per la materna "De Amicis"), Chieti scalo (350 mila per l´Istituto "Pomilio"), Lanciano (375 mila per l´Itc "Fermi" e 425 mila per il "De Giorgio"), Chieti (850 mila per materna ed elementare "Cesari"), Penne (435 mila per il "Marconi"), Cepagatti (435 mila per il Convitto), Pescara (480 mila per le elementari di via Milano e 370 mila per quelle in Largo Madonna), Nereto (1. 150. 000,00 per l´Itc "Rosa") e Teramo (850 mila per materna ed elementare "Noè Lucidi"). .  
   
   
ENEL RISULTATI AL 31 MARZO 2007 RICAVI A 9.728 MILIONI DI EURO (10.251 MILIONI NEL 1°TRIMESTRE 2006), -5,1%. INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO A 14.994 MILIONI DI EURO (11.690 MILIONI AL 31 DICEMBRE 2006), +28,3%.  
 
Roma, 10 maggio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa, presieduto da Pier Gnudi, ha approvato ieri i risultati del primo trimestre 2007.
Principali dati economici e finanziari consolidati (milioni di euro):
1° trimestre 2007 1° trimestre 2006 Variazione
Ricavi 9. 728 10. 251 -5,1%
Ebitda (Margine operativo lordo) 2. 332 2. 107 +10,7%
Ebit (Risultato operativo) 1. 709 1. 583 +8,0%
Risultato netto del Gruppo 943 842 +12,0%
Indebitamento finanziario netto 14. 994 11. 690* +28,3%
* al 31 dicembre 2006
Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, ha commentato: “Il 2007 è iniziato molto bene, con risultati in crescita anche grazie al contributo della Divisione Internazionale. La costante espansione all’estero, i programmi di efficienza e gli investimenti previsti in tutte le Divisioni produrranno effetti positivi sui risultati operativi dell’intero esercizio 2007 che sono attesi in miglioramento rispetto al 2006. ” Dati Operativi Vendite di energia elettrica e gas Le vendite di energia del Gruppo Enel ai clienti finali nel primo trimestre 2007 si attestano a 43,1 Twh di cui 35,4 Twh in Italia e 7,7 Twh all’estero. In Italia, le vendite complessive di elettricità ai clienti finali sono diminuite del 5,6%. In particolare le vendite sul mercato vincolato scendono da 32,6 Twh dei primi tre mesi del 2006 a 27,1 Twh del primo trimestre 2007(-16,9%) a causa della maggiore liberalizzazione del mercato. Per converso crescono le vendite sul mercato libero che passano da 4,9 Twh a 8,3 Twh (+69,4%). All’estero le vendite di elettricità passano da 2,5 Twh a 7,7 Twh con un incremento del 208% da attribuire prevalentemente all’acquisizione della società Rusenergosbyt. Nel mercato del gas, Enel prosegue la sua strategia di focalizzazione sui clienti della piccola e media impresa (consumi inferiori a 200. 000 metri cubi annui). Tale strategia ha comportato un aumento del 6,4% del numero dei clienti (2. 346. 990 nel primo trimestre 2007), pur in presenza di una contrazione dei volumi venduti passati da 2,1 miliardi di metri cubi nei primi tre mesi del 2006 a 1,8 miliardi di metri cubi nel primo trimestre 2007, pari al 14,3% a fronte di una riduzione della domanda di gas del segmento residenziale e commerciale di oltre il 20%. Produzione di energia elettrica La produzione netta del Gruppo Enel nei primi tre mesi del 2007 è pari a 31,6 Twh di cui 22,3 Twh in Italia e 9,3 Twh all’estero. In Italia le centrali Enel hanno prodotto 22,3 Twh nel primo trimestre 2007 rispetto ai 28,6 Twh dello stesso periodo del 2006 (-22,0%). Tale riduzione è dovuta principalmente alla minore richiesta di energia elettrica (-1,6%) e alla crescita delle importazioni nette (+76,7%). In particolare si è registrata una minor produzione termoelettrica (-5,5 Twh) e idroelettrica (-0,8 Twh). La produzione netta di Enel all’estero passa dai 3,4 Twh del primo trimestre 2006 ai 9,3 Twh dei primi tre mesi del 2007. Tale incremento deriva principalmente dal consolidamento di Slovenske Elektrarne e di Enel Panama. La produzione netta delle centrali di Enel in Italia e all’estero è generata per il 13,0% da fonte nucleare, per il 28,4% da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, geotermico e biomasse) e per il 58,6% da fonte termoelettrica. Distribuzione di energia elettrica e gas L’energia elettrica distribuita dal Gruppo Enel si attesta a 66,1 Twh di cui 62,9 Twh in Italia e 3,2 Twh all’estero. I volumi di elettricità distribuita da Enel in Italia sono diminuiti del 2,6% riflettendo essenzialmente l’andamento della domanda di energia elettrica in Italia. L’elettricità distribuita all’estero è pari a 3,2 Twh in linea con il primo trimestre del precedente esercizio. Il gas vettoriato si attesta a 1,4 miliardi di metri cubi, in flessione di 0,4 miliardi di metri cubi rispetto al primo trimestre 2006, prevalentemente a causa del più mite andamento climatico registrato nei primi tre mesi del 2007. Dati Economico-finanziari I risultati consolidati dei primi tre mesi del 2007 I Ricavi del primo trimestre 2007 ammontano a 9. 728 milioni di euro, in calo del 5,1%, rispetto a quelli del corrispondente periodo del 2006 (10. 251 milioni di euro). In particolare, i ricavi della Divisione Internazionale, passano da 607 milioni di euro dei primi tre mesi del 2006 a 1. 059 milioni di euro del primo trimestre 2007 (+74,5%), mentre i ricavi della Divisione Generazione ed Energy Management Italia e della Divisione Mercato Italia registrano una contrazione pari, rispettivamente, a 513 milioni di euro (-11,3%) e 274 milioni di euro (-4,7%). L’ebitda (margine operativo lordo) registra un significativo incremento (+10,7%), passando dai 2. 107 milioni di euro del primo trimestre 2006 ai 2. 332 milioni di euro del primo trimestre 2007. In particolare, l’Ebitda della Divisione Internazionale, pari a 317 milioni di euro, cresce dell’80,1%. L’ebitda della Divisione Generazione ed Energy Management Italia ammonta a 985 milioni di euro (+6,1%), quello della Divisione Infrastrutture e Reti Italia a 905 milioni di euro (+7,0%) e quello della Divisione Mercato Italia a 68 milioni di euro (+58,1%). L’ebit (risultato operativo) del primo trimestre 2007 ammonta a 1. 709 milioni di euro, in crescita di 126 milioni di euro (+8,0%) rispetto ai 1. 583 milioni di euro dello stesso periodo del 2006. In particolare, l’Ebit della Divisione Generazione ed Energy Management Italia aumenta dell’8,5% attestandosi a 754 milioni di euro, l’Ebit della Divisione Infrastrutture e Reti Italia sale del 6,9% a 697 milioni di euro, quello della Divisione Mercato Italia aumenta dell’83,3% a 33 milioni di euro e quello della Divisione Internazionale sale del 52,0% a 193 milioni di euro. Il risultato netto del Gruppo del periodo si attesta a 943 milioni di euro, a fronte di 842 milioni di euro dei primi tre mesi del 2006, in crescita di 101 milioni di euro (+12,0%). La Situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo 2007 evidenzia un capitale investito netto di 35. 515 milioni di euro (30. 715 milioni al 31 dicembre 2006), coperto per 20. 521 milioni di euro dal patrimonio netto complessivo (19. 025 milioni di euro al 31 dicembre 2006) e per 14. 994 milioni di euro dall’indebitamento finanziario netto (11. 690 milioni di euro al 31 dicembre 2006). Quest’ultimo risulta in aumento di 3. 304 milioni di euro (+28,3%) rispetto al 31 dicembre 2006, principalmente per effetto dell’acquisizione del 9,99% del capitale sociale di Endesa, parzialmente compensato dai flussi generati nel trimestre dalla gestione operativa. Al 31 marzo 2007 il rapporto debt to equity è pari a 0,73 a fronte di 0,61 di fine 2006. Gli Investimenti del primo trimestre 2007 ammontano a 698 milioni di euro con un incremento di 198 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2006 (+39,6%). La crescita è principalmente riferibile ai maggiori investimenti effettuati sugli impianti di generazione della Divisione Generazione ed Energy Management Italia e della Divisione Internazionale. I Dipendenti a fine marzo 2007 sono 58. 098, in calo di 450 unità rispetto al 31 dicembre 2006. Il saldo tra assunzioni e cessazioni è negativo per 586 unità. Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Del Primo Trimestre 2007 In data 11 aprile 2007, a seguito della pubblicazione del risultato negativo dell’Opa su Endesa lanciata da E. On, Enel (attraverso la controllata Enel Energy Europe) e Acciona hanno presentato dinanzi alla Comision Nacional del Mercado de Valores (Cnmv) un’offerta congiunta per il 100% delle azioni di Endesa. Nello stesso mese di aprile, Enel, attraverso il consorzio Enineftgaz (40% Enel, 60% Eni), ha vinto la gara per l’acquisizione da Yukos (gruppo in liquidazione) di importanti assets nel settore del gas. Con questa acquisizione Enel entra nell’upstream del gas naturale. Prevedibile Evoluzione Della Gestione I recenti sviluppi dell’operazione finalizzata all’acquisto di Endesa e in particolare il lancio dell’Opa congiunta con Acciona per l’acquisto del 100% delle azioni del principale operatore elettrico spagnolo, rafforzano la strategia di crescita in campo internazionale. Analogamente proseguono le azioni volte ad integrare e sviluppare gli asset già acquisiti. Sul fronte domestico Enel prosegue nel consolidamento della propria posizione con offerte mirate ai clienti retail in vista della completa liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica in Italia. La crescita delle attività internazionali nonché i nuovi programmi di efficienza avviati (Progetto Zenith) e gli investimenti previsti nei diversi settori produrranno effetti positivi sui risultati operativi dell’intero esercizio 2007 che sono attesi in miglioramento. .
 
   
   
SAIPEM: IL CDA TRIMESTRALE AL 31 MARZO 2007: L’UTILE NETTO DEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2007, COMPRENSIVO DEGLI EFFETTI ASSOCIATI ALL’ACQUISIZIONE DI SNAMPROGETTI PARI A 19 MILIONI DI EURO  
 
San Donato Milanese, 10 maggio 2007. Il Consiglio di Amministrazione di Saipem Spa ha ieri esaminato la situazione trimestrale consolidata del Gruppo al 31 marzo 2007 non assoggettata a revisione contabile. Come più volte evidenziato, i volumi di ricavi realizzati e la redditività ad essi associata, specialmente nelle attività Offshore e Onshore, e in misura inferiore nell´attività di Perforazione, non sono lineari nel tempo, dipendendo tra l´altro, oltre che dall´andamento del mercato, da fattori climatici e dalla programmazione dei singoli lavori. Conseguentemente, i dati di una frazione di esercizio possono variare significativamente rispetto a quelli dei corrispondenti periodi di altri esercizi e non consentono l´estrapolazione all´intero anno. Gli investimenti tecnici effettuati nel corso del primo trimestre del 2007 ammontano a 252 milioni di euro e hanno riguardato: interventi di mantenimento e upgrading del parco mezzi esistente comprensivo dei lavori di approntamento della nuova piattaforma semisommergibile Scarabeo 8 e del nuovo pipelayer (134 milioni di euro), investimenti relativi a mezzi navali ed attrezzature per contratti specifici, principalmente per attività in Arabia Saudita ed in relazione ai lavori di approntamento dello Scarabeo 6 per le attività in Egitto (19 milioni di euro), investimenti di potenziamento delle strutture operative in Kazakhstan e nel West Africa (6 milioni di euro), attività di conversione di due navi cisterna in unità Fpso destinate ad operare rispettivamente in Brasile nel campo Petrobras di Golfinho 2 e in Angola per conto Sonangol P&p (85 milioni di euro) e investimenti tecnici effettuati da Snamprogetti per 8 milioni di euro. L´indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2007 ammonta a 1. 437 milioni di euro, con un aumento di 20 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2006, principalmente ascrivibile agli investimenti del periodo. Portafoglio ordini Nel corso del primo trimestre del 2007 Saipem "stand alone" ha acquisito nuovi ordini per un totale di 1. 779 milioni di euro (1. 125 milioni di euro nel corrispondente periodo del 2006) e Snamprogetti per 589 milioni di euro. Tra le principali acquisizioni del primo trimestre si segnalano: per l´Offshore: - per conto Medgaz, il progetto, di tipo Epic (Engineering, Procurement, Installation, Construction), che prevede l´installazione di un sistema di condotte sottomarine, che consentirà il trasporto del gas naturale dall´Algeria alla Spagna attraverso il Mar Mediterraneo; - per conto Eni Australia, in Australia, il progetto, di tipo Epic, che prevede l´ingegneria, l´approvvigionamento, la fabbricazione, l´installazione e la messa in opera della piattaforma di produzione e del sistema di condotte sottomarine per il trasporto a terra degli idrocarburi; - per conto Bg Tunisia Limited, in Tunisia, il progetto che prevede l´approvvigionamento, l´installazione e la messa in servizio di una condotta sottomarina che collegherà il campo Hasdrubal, a circa 350 chilometri a sud-est di Tunisi, con l´impianto di ricezione a terra; - per conto Bp Norge As, nel settore norvegese del Mare del Nord, il progetto che prevede il trasporto e l´installazione del jacket (struttura inferiore della piattaforma), le strutture di ancoraggio, di un ponte a tre livelli che conterrà gli impianti di produzione e delle relative strutture nel campo Valhall; - per conto Cabinda Gulf Oil Company Limited, in Angola, il progetto, di tipo Epic che prevede l´ingegneria, l´approvvigionamento, il trasporto e l´installazione di due condotte sottomarine nel campo Mafumeira, situato nel blocco 0 al largo delle coste dell´Angola; per l´Onshore: - per conto Saudi Aramco, in Arabia Saudita, il progetto, di tipo Epc (Engineering, Procurement, Construction), per l´espansione dell´impianto di Qarayyah, che fa parte del giacimento Khurais, situato a 250 chilometri a sudovest di Dhahran, e impiegato per il trattamento dell´acqua di mare e la sua successiva iniezione nel pozzo; - per conto Saudi Aramco, in Arabia Saudita, il progetto, di tipo Epc per l´ingegneria, l´approvvigionamento, la fabbricazione, l´installazione e l´avvio del sistema di stazioni di pompaggio che iniettano nel giacimento di Khurais l´acqua proveniente dall´impianto di trattamento di Qurayyah. Il contratto è stato assegnato alla Joint Venture paritetica formata da Saipem e dalla società canadese Snc-lavallin; - per conto Scogat, il contratto Trans Tunisia Pipeline, in Tunisia, che riguarda l´ingegneria, l´approvvigionamento, la costruzione e l´avvio di due nuove stazioni di compressione del gas e il potenziamento degli impianti di compressione esistenti; - per conto Engro Chemical Pakistan Limited (Ecpl), in Pakistan, il progetto per la fornitura delle licenze tecnologiche, dell´ingegneria, dell´approvvigionamento e della supervisione alla realizzazione di un impianto per la produzione di ammoniaca e urea, completo delle relative strutture di servizio, localizzato a Daharki circa 450 chilometri a nordest di Karachi. Il portafoglio ordini del Gruppo Saipem al 31 marzo 2007 raggiunge il livello record di 13. 268 milioni di euro. Previsioni per l´esercizio 2007 La buona intonazione del mercato di riferimento, i buoni risultati del primo trimestre ed il fatto che i progetti in esecuzione stanno, complessivamente, esprimendo i volumi e i margini attesi, consentono di confermare, allo stato, per l´esercizio 2007 le previsioni già annunciate di ricavi superiori ai 9 miliardi di euro e di una crescita dell´utile netto, ante partite non ricorrenti, di almeno il 20% rispetto al 2006. Quanto sopra nonostante la svalutazione del dollaro Usa, moneta nella quale sono denominati circa il 70% dei ricavi, abbia un effetto negativo derivante dalla "translation" in euro di profitti originati in dollari Usa, quantificabile per l´esercizio 2007 in circa 20 milioni di euro ante imposte. Come precedentemente annunciato è in programma per il 2007 la monetizzazione di asset "non core". Da una prima valutazione gli introiti di dette dismissioni si dovrebbero aggirare sui 700 milioni di euro, con un capital gain, ante imposte, pari a circa la metà. Queste dismissioni potranno contribuire ad un più efficace programma di finanziamento del piano di sviluppo della Società e non è quindi prevedibile un immediato impatto sulla politica dei dividendi. Per quanto riguarda il programma di investimenti, è stato formalizzato l´ordine ai cantieri cinesi Yantai Raffles per la costruzione del nuovo pipelayer ed è stata data una lettera di intenti alla società italiana Fincantieri per il completamento e l´outfitting del semisommergibile di perforazione Scarabeo 8, il cui scafo è in costruzione presso i cantieri russi di Sevmash a Severodvinsk. I lavori di costruzione della nuova yard di fabbricazione per grandi strutture offshore invece non sono ancora iniziati perché i negoziati con i land owner sono ancora in corso; rimane il commitment di Saipem per la realizzazione di tale progetto per il quale si stanno investigando anche location alternative. In aggiunta alle iniziative già annunciate è stato recentemente sottoscritto con Samsung Heavy Industries Co. Un contratto turn key, del valore di 660 milioni di dollari Usa, per la costruzione di una nuova nave di perforazione per acque profonde denominata Saipem 12000. Il mezzo navale, la cui consegna è prevista per il primo trimestre del 2010, avrà le seguenti caratteristiche: 228 metri di lunghezza, 42 metri di larghezza, capace di operare in posizionamento dinamico fino ad una profondità d´acqua di 3. 600 metri (12. 000 piedi) e di raggiungere 11,5 nodi di velocità in trasferimento, gli alloggi sono progettati per ricevere a bordo fino a 200 persone. La decisione di dare il via alla costruzione del nuovo mezzo è da collegare a negoziazioni in corso con Clienti che rendono probabile l´acquisizione di un contratto pluriennale ed al fatto che i Clienti pongono come pre-condizione per la negoziazione la certezza dei termini di consegna del mezzo navale. L´importo complessivo degli investimenti tecnici previsti per l´esercizio 2007 è stimato essere di poco superiore agli 1,2 miliardi di euro già annunciati per l´effetto combinato dell´inizio dell´investimento del Saipem 12000 e la rimodulazione temporale di altre iniziative. I dati e le informazioni previsionali si basano su presupposti e assunzioni che possono rivelarsi inesatti perché soggetti a rischi e variabili al di fuori del controllo della Società, quali: le variazioni dei tassi di cambio, le variazioni dei tassi di interesse, gli investimenti dell´industria petrolifera e di altri settori industriali, l´instabilità politica in aree in cui il Gruppo è presente, le azioni della concorrenza. Inoltre anche l´esecuzione dei progetti è soggetta a variabili, quali le condizioni climatiche, al di fuori del controllo della Società. I dati consuntivi possono pertanto variare in misura sostanziale rispetto alle previsioni. .  
   
   
EDISON: L’UTILE NETTO SALE A 87 MILIONI DI EURO, +28% APPROVATO L’INVESTIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE TERMOELETTRICA A CICLO COMBINATO DA CIRCA 400 MW A THISVI, IN GRECIA  
 
Milano, 10 maggio 2007 – Si è svolto ieri presso la sede di Foro Buonaparte il consiglio di amministrazione di Edison che ha esaminato la relazione trimestrale al 31 marzo 2007. Highlights Gruppo Edison (in milioni di euro)
Q1 2007 Q1 2006 Var. %
Ricavi delle vendite 2. 231 2. 435 (8,4)
Margine operativo lordo 397 329 20,7
Risultato operativo 228 184 23,9
Risultato netto 87 68 27,9
Highlights Dei Settori Energia Elettrica E Idrocarburi (in milioni di euro)
Q1 2007 Q1 2006 Var. %
Energia elettrica
Ricavi delle vendite 1. 737 1. 789 (2,9)
Margine operativo lordo 291 285 2,1
Idrocarburi
Ricavi delle vendite 1. 201 1. 256 (4,4)
Margine operativo lordo 123 59 108,5
Andamento della gestione del Gruppo nel primo trimestre 2007 Nel corso del primo trimestre del 2007 Edison ha ulteriormente migliorato la redditività, pur in un contesto di contrazione della domanda di energia elettrica e gas a livello nazionale dovuta al clima invernale estremamente mite, con temperature mediamente superiori di circa il 25% rispetto all’anno precedente e alla media dei passati 40 anni. Nel periodo in esame, infatti, la domanda lorda di energia elettrica in Italia è stata inferiore dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2006 e la produzione elettrica nazionale è diminuita di oltre il 9%, mentre le importazioni sono quasi raddoppiate. Nel settore del gas la riduzione della domanda è risultata pari al 12,4%. Nel corso del periodo si è inoltre registrata una significativa contrazione dei prezzi delle commodities energetiche sui mercati nazionali e internazionali: ad esempio, il prezzo del Brent ha mostrato un calo del 6,5% in dollari e di circa il 14% in euro; i prezzi dell’energia elettrica in Borsa sono risultati inferiori di circa l’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questo contesto, il Gruppo ha comunque accresciuto del 4,4% le vendite di energia elettrica sui mercati non regolamentati e ciò ha contribuito ad attenuare il calo dei ricavi delle vendite che si sono attestati a 2. 231 milioni di euro (-8,4%). Il margine operativo lordo ha mostrato un sensibile incremento (+20,7% a 397 milioni di euro), a cui hanno contribuito entrambi i settori di attività della Società. Il settore idrocarburi, in particolare, ha beneficiato della rinegoziazione del prezzo di acquisto del gas metano relativo ad alcuni contratti di approvvigionamento di lungo termine avvenuta nel secondo trimestre dello scorso anno. Il comparto elettrico ha invece beneficiato di una efficace politica di gestione del portafoglio di fonti e impieghi sui mercati non regolamentati. Anche il risultato operativo è cresciuto significativamente (+23,9%, a 228 milioni di euro). Il risultato netto è aumentato del 27,9%, raggiungendo gli 87 milioni di euro. Volumi e ricavi delle vendite Come sopra esposto, gli effetti della riduzione della domanda di energia elettrica e gas in Italia e della significativa contrazione dei prezzi delle materie prime sui mercati internazionali hanno determinato nei primi tre mesi del 2007 ricavi delle vendite pari a 2. 231 milioni di euro (-8,4% rispetto al primo trimestre del 2006). La riduzione è stata del 2,9% per il settore elettrico, sostanzialmente per effetto della cessione della società Serene, e del 4,4% per il settore idrocarburi. Il settore elettrico ha comunque evidenziato un aumento del 4,4% dei volumi venduti sui mercati non regolamentati, che hanno raggiunto i 10. 058 Gwh (9. 635 Gwh nello stesso periodo del 2006), grazie al successo delle politiche commerciali. Tale crescita è stata tuttavia più che compensata dalle riduzione delle vendite Cip6 (-13,2%) legata alla cessione di Serene. I volumi complessivi del settore elettrico si sono così attestati a 16. 022 Gwh, dai 16. 558 Gwh del primo trimestre 2006 (-3,2%). Nel settore gas i volumi venduti dal Gruppo sono risultati pari a 3. 920 milioni di metri cubi (-11,2%) di cui 1. 413 milioni sono stati destinati a vendite per usi civili e industriali (-33,1%, a causa delle temperature eccezionalmente miti registrate nel periodo in esame) e la quota rimanente ai consumi delle centrali termoelettriche del Gruppo (+13,7%, a seguito dell’incremento dell’attività produttiva nel comparto termoelettrico). Margine operativo lordo Nel primo trimestre del 2007 il margine operativo lordo ha registrato un incremento del 20,7% e ha raggiunto i 397 milioni di euro (329 milioni nei primi tre mesi del 2006). Nel comparto idrocarburi il margine operativo lordo è più che raddoppiato e ha raggiunto i 123 milioni di euro (59 milioni di euro nei primi tre mesi del 2006, +108,5%): tale risultato ha beneficiato in particolare dell’effetto positivo della rinegoziazione del prezzo di acquisto del gas naturale relativo ad alcuni contratti di lungo termine avvenuta nel secondo trimestre dello scorso anno. L’incremento del margine operativo lordo riflette inoltre l’accantonamento di 27 milioni di euro connesso ai possibili effetti della delibera 298/05 (con la quale l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas aveva aggiornato le tariffe di vendita del gas per il primo trimestre 2006) che aveva inciso negativamente sul risultato dei primi tre mesi dello scorso esercizio. Nel periodo in esame, il comparto dell’energia elettrica ha fatto registrare un incremento del margine operativo lordo del 2,1% che ha raggiunto così i 291 milioni di euro (285 milioni nello stesso periodo del 2006). Tale crescita è attribuibile all’efficace politica di ottimizzazione del portafoglio di fonti e impieghi sui mercati non regolamentati, che ha più che compensato il calo della redditività nel segmento Cip6 e il mancato contributo delle cedute attività di Edison Rete e Serene (pari a 11 milioni di euro nel primo trimestre 2006). Il miglioramento dei risultati delle vendite sul mercato libero in un contesto di significativa riduzione dei prezzi sui mercati all’ingrosso trova spiegazione nella crescita dei volumi disponibili per la vendita sui mercati non regolamentati, nell’incremento delle vendite in Borsa (cresciute da 1. 083 a 3. 343 Gwh) e nel miglioramento della struttura dei costi del Gruppo. L’entrata in servizio della centrale di Torviscosa (ottobre 2006) e la piena disponibilità delle centrali di Altomonte e di Marghera (che per motivi diversi avevano dovuto ridurre l’attività produttiva nel primo trimestre 2006), hanno infatti contribuito a un miglioramento dei margini rispetto al corrispondente trimestre dell’anno precedente, che aveva risentito delle produzioni a maggior costo delle centrali a olio combustibile di Edipower (per far fronte alla cosiddetta “emergenza gas”) e di maggiori acquisti da terzi. Il risultato operativo al 31 marzo 2007 è stato pari a 228 milioni di euro, rispetto ai 184 milioni dei primi tre mesi del 2006 (+23,9%), nonostante maggiori ammortamenti per 24 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato netto del Gruppo al 31 marzo 2007 si attesta a 87 milioni di euro (+27,9% rispetto ai 68 milioni dei primi tre mesi del 2006), dopo oneri fiscali per 80 milioni di euro (39 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente). L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2007 è risultato pari a 3. 368 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 4. 256 milioni registrati al 31 dicembre 2006 (4. 856 nel primo trimestre 2006) per effetto del positivo cash flow generato dalla gestione caratteristica nel periodo (251 milioni di euro), dell’esercizio di Warrant (520 milioni di euro) e della cessione della partecipazioni in Serene Spa (117 milioni di euro). Gli investimenti tecnici e in esplorazione del periodo sono stati pari a 135 milioni di euro. Il rapporto debito/patrimonio netto è sensibilmente migliorato ed è risultato pari a 0,45 (da 0,62 al 31 dicembre 2006). In data 20 luglio 2007 scadrà il prestito obbligazionario a tasso fisso (7,375%) emesso nel 2000, del valore di 600 milioni di euro. In data 26 agosto 2007 scadrà il prestito obbligazionario a tasso variabile emesso nel 2002, del valore di 830 milioni di euro. Le obbligazioni saranno rimborsate attraverso le ampie disponibilità di cassa e di linee bancarie già negoziate a condizioni di tasso migliorative. La prevista entrata in produzione nel corso del 2007 delle nuove centrali di Simeri Crichi (800 Mw) e di Turbigo (800 Mw di proprietà Edipower), la piena disponibilità dell’impianto di Torviscosa e l’attenta politica di ottimizzazione del portafoglio energetico consentiranno al Gruppo di compensare gli effetti derivanti dall’evoluzione sfavorevole del contesto regolatorio. Per il 2007 si prevedono risultati industriali non inferiori a quelli del 2006. La situazione finanziaria è prevista in ulteriore sensibile miglioramento, favorita dall’atteso esercizio dei “Warrant azioni ordinarie Edison Spa 2007”, in scadenza il prossimo 31 dicembre 2007. Nella seduta odierna, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato un investimento di circa 250 milioni di euro per la realizzazione di una centrale termoelettrica a ciclo combinato da circa 400 Mw a Thisvi, in Grecia. Il progetto, che ha già ottenuto la licenza di installazione da parte delle autorità greche, sarà realizzato in partnership (65% Edison) con le società di sviluppo energetico locale Hellenic Energy & Development e Viohalco. Il Gruppo punta a ottenere una presenza stabile e significativa nel mercato dell’energia in Grecia, dove è già in fase avanzata il progetto per la realizzazione del gasdotto Igi che consentirà di collegare l’Italia con la penisola ellenica. .
 
   
   
EDISON: PARTE DA ROMA LA GUERRILLA DELL’ENERGIA PER DUE MESI EDISON ANIMERÀ ROMA PROPONENDO IN MODO ORIGINALE A PROFESSIONISTI E COMMERCIANTI NUOVE OFFERTE PER RISPARMIARE SULLA BOLLETTA DELL’ENERGIA ELETTRICA  
 
Milano, 10 maggio 2007 – Edison lancia a Roma la guerrilla dell’energia elettrica, una serie di attività rivolte al mondo dei professionisti e dei commercianti con le quali il Gruppo mostrerà alla “Roma che produce” come “risparmiare le energie” cambiando semplicemente fornitore. Per essere ancora più efficace, Edison ha ideato un’iniziativa che non mancherà di destare sorpresa. Da oggi professionisti e commercianti romani si imbatteranno in schiere di giovani in divisa verde Edison, che li aiuteranno a risparmiare energie, per esempio alzando la saracinesca del negozio o trasportandoli in giro per il centro città su comodi risciò. I romani non potranno poi non notare le affissioni che tappezzeranno la città, ascolteranno messaggi radio che invitano a parlare con le proprie “prese elettriche per metterle al corrente” dell’iniziativa, mentre i bus spiegheranno come cambiare fornitore di energia elettrica, con facilità, senza bisogno di pensarci “220 volt”. Non passeranno poi inosservati gli adesivi a forma di presa sulle serrande dei negozi e le pensiline dei mezzi pubblici con una spina e un cavo, collegati idealmente a terra, per fornire energia ai professionisti del quartiere. Ma Edison intende non solo far risparmiare le energie, come recita il claim (“Cominciamo a risparmiare le energie”), ma anche far risparmiare sui costi della bolletta. Risparmiare come? Una mini-bolletta verrà personalmente consegnata ai professionisti e alle imprese per spiegare nel dettaglio i vantaggi dell’offerta Edison, mettendo anche in evidenza come il cambio di fornitore non comporti spese di attivazione, non ci siano cauzioni da versare, nessun costo di gestione né modifiche al contatore o interruzioni di servizio nel passaggio dal vecchio fornitore a Edison. E dal punto di vista economico l’offerta proposta a Roma prevede un prezzo fisso per 24 mesi oltre all’omaggio di un “weekend pass”, ovvero la possibilità per il cliente di acquistare a prezzi molto scontati un soggiorno di 3 notti consecutive per 2 persone in una serie di strutture convenzionate in tutta Italia. “Edison si rivolge alla piccola industria, agli artigiani, ai commercianti, agli studi professionali, un mercato potenziale di oltre 5 milioni di clienti che con noi possono trovare una marcia in più per dare maggiore forza al loro lavoro” ha dichiarato Alessandro Zunino, direttore commerciale Edison. “Come secondo produttore del mercato elettrico a livello nazionale, Edison ha raccolto in questi anni la fiducia di moltissimi clienti. Adesso vogliamo essere ancora più presenti e vicini ai piccoli imprenditori andandoli a trovare uno ad uno, cominciando proprio da Roma”. Con questa iniziativa, Edison prosegue nella sua politica di comunicazione volta a elevare la notorietà del marchio Edison tra il grande pubblico, anche in vista della completa liberalizzazione del mercato elettrico che darà anche alle famiglie la possibilità di cambiare il fornitore di energia elettrica. La campagna di marketing segue la recente campagna pubblicitaria che presentava in tono ironico alcuni personaggi al lavoro che compivano con assoluta naturalezza azioni incredibili: l’allevatore trasportava la mucca, il meccanico alzava con una mano il camioncino, il falegname spezzava un tronco con un ginocchio. Tutto alla luce del claim “La nuova energia degli italiani”, che ribadisce il tono sfidante delle più recenti azioni di comunicazione di Edison. .  
   
   
STRATEGIA ENERGETICA GRECA INTERESSA ANCHE ITALIA  
 
Trieste, 10 maggio 2007 - In occasione dell´apertura del decimo Forum della Comunità Energetica del Sudest Europeo, ad Atene, il segretario generale del Ministero dello Sviluppo greco ha sottolineato che la Comunità Energetica contribuirà grandemente alla sicurezza energetica dei suoi membri e anche dell´Ue. Lo afferma Seeurope. Net. Obiettivo della Comunità è convertire il sudest europeo da consumatore passivo a futuro snodo energetico tra Est e Ovest. Negli ultimi anni, gran parte della strategia energetica greca è stata focalizzata sul rafforzamento dei legami con i Paesi vicini e sulla creazione di progetti d´interconnessione su vasta scala che daranno alla Grecia una posizione più importante sullo scacchiere energetico internazionale. La Grecia ha siglato un accordo trilaterale con Italia e Turchia per il trasferimento di gas naturale, che offrirà all´Ue un altro punto di approvvigionamento, direttamente dal Mar Caspio. La Grecia prevede inoltre di sviluppare ulteriormente la griglia di collegamenti con Turchia, Macedonia, Bulgaria e Italia, mentre assieme a quest´ultima proporrà alla Commissione Europea la creazione di un altro mercato energetico regionale nel Mediterraneo. .  
   
   
TERNA RISULTATI AL 31 MARZO 2007: RICAVI A 333 MILIONI DI EURO (307 MILIONI NEL 1Q06, +8,6%) UTILE NETTO DI GRUPPO A 92 MILIONI DI EURO (90 MILIONI NEL 1Q06, + 1,7%) INVESTIMENTI A 120 MILIONI DI EURO (43 MILIONI NEL 1Q06, +180,1%)  
 
Roma, 10 maggio 2007 – L’amministratore delegato Flavio Cattaneo ha illustrato i risultati del primo trimestre 2007, esaminati e approvati dal Consiglio di Amministrazione di Terna Spa, riunitosi ieri sotto la presidenza di Luigi Roth. L’amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, ha commentato: "Valore, sicurezza e controllo dei costi: questi gli elementi rilevanti del primo trimestre 2007. Le buone performance registrate da Terna in questo primo trimestre riflettono la strategia di crescita della società attraverso il pieno consolidamento delle attività delle reti di trasmissione di Edison e Aem Milano. Il conseguimento di sinergie operative, inoltre, ha permesso a Terna una riduzione dei costi, anche a fronte di un più ampio perimetro di rete. Gli investimenti sono quasi triplicati rispetto al primo trimestre dello scorso anno, in particolare sullo sviluppo della rete di trasmissione nazionale che segna un +74%, soprattutto nell’ottica del potenziamento della sicurezza e affidabilità del sistema. La domanda di energia, in flessione sino a marzo, ha recuperato nel mese di aprile registrando una crescita”.
Risultati Economico-finanziari Consolidati
Milioni di euro 1° trimestre 2007 1° trimestre 2006 Variazione
Ricavi 333 307 +8,6%
Ebitda (Margine operativo lordo) 248 217 +14,1%
Ebit (Risultato operativo) 190 169 +12,4%
Utile netto di Gruppo 92 90 +1,7%
Risultati Consolidati 1 Trimestre 2007 I Ricavi del primo trimestre 2007, pari a 333 milioni di euro (268 milioni di euro per la Capogruppo, 48 milioni di euro per le controllate brasiliane e 17 milioni per il Gruppo Rtl) registrano un aumento di 26 milioni di euro (+8,6% rispetto ai 307 milioni di euro del primo trimestre 2006). Tale aumento riflette i maggiori ricavi per il trasporto di energia nella rete di trasmissione nazionale italiana per 30 milioni di euro, incluso l’ampliamento del perimetro di rete con il pieno consolidamento delle attività di Rtm1 e Rtm2 (ex Edison Rete e Aem Trasmissione) per 14 milioni di euro. Nello stesso periodo gli Altri Ricavi e Proventi Diversi diminuiscono di 4 milioni di euro in relazione ai maggiori contributi da parte di terzi rilevati nel primo trimestre 2006 per l’allacciamento alla Rtn, mentre i ricavi delle controllate brasiliane, pari a 48 milioni di euro, registrano una leggera flessione di 1 milione di euro dovuta al deprezzamento, rispetto all’euro, della valuta brasiliana. I Costi operativi pari a 85,1 milioni di euro (74 milioni di euro per la Capogruppo e 11 milioni di euro per le controllate) si riducono di 4 milioni di euro (-4,7%) rispetto allo stesso periodo del 2006. Tale flessione, nonostante i maggiori costi del personale per 1,5 milioni di euro essenzialmente conseguenti all’ampliamento del perimetro di rete è dovuta ad una riduzione dei costi per servizi e ai benefici derivanti da minori imposte e tributi locali rilevati dalle controllate brasiliane. L’ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 248 milioni di euro, pari al 74% dei ricavi consolidati, con un incremento di 31 milioni di euro (+14,1%) rispetto al dato del primo trimestre 2006. Le controllate brasiliane contribuiscono per 41 milioni di euro, rispetto ai 37,5 milioni di euro del corrispondente periodo del 2006 (+9%). L’ebit (Risultato Operativo), che riflette un incremento degli ammortamenti di 10 milioni di euro, è pari a 190 milioni di euro, in crescita di 21 milioni di euro (+12,4%) rispetto ai 169 milioni di euro del corrispondente periodo del 2006, dei quali circa 36 milioni di euro relativi alle controllate brasiliane. L’utile netto di Gruppo del periodo, scontata la quota di pertinenza delle minoranze, si attesta a 92 milioni di euro, in crescita dell’1,7% rispetto ai 90 milioni di euro del primo trimestre 2006. La situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo registra un Patrimonio netto pari a 2. 267 milioni di euro, di cui 2. 116 milioni di euro come Patrimonio netto di Gruppo (a fronte dei 2. 159 milioni di euro al 31 dicembre 2006, di cui 2. 009 milioni di euro del Gruppo), mentre l’Indebitamento finanziario netto è pari a 2. 327 milioni di euro (rispetto ai 2. 283 milioni di euro al 31 dicembre 2006). Il rapporto debt/equity al 31 marzo 2007 è pari a 1,03. Gli Investimenti del primo trimestre 2007 sono pari a 120 milioni di euro, con un incremento di 77 milioni (+ 180,1%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di questi, oltre il 98% è destinato all’Italia. Gli investimenti per lo sviluppo della rete di trasmissione nazionale sono pari a 46 milioni di euro, in crescita del 74%. Gli Altri Investimenti, pari a 61 milioni di euro, includono anche l’acquisto da parte di Terna, per 43,5 milioni di euro, dell’uso esclusivo per 20 anni di una coppia di cavi in fibra ottica del Gruppo Wind per la conduzione degli impianti, il controllo e la difesa del Sistema Elettrico Nazionale. Tale investimento rientra nell’ambito della strategia di ottimizzazione dei costi di gestione e di potenziamento della sicurezza e affidabilità del servizio, annunciati a gennaio nel Piano Strategico 2007-2011. I Dipendenti del Gruppo a fine marzo 2007 sono 3. 556 , in aumento di 1 unità rispetto a fine 2006. Fatti Di Rilievo Successivi Alla Chiusura Dell’esercizio Al 31 Marzo 2007 Il 12 aprile 2007 il Ministro delle Attività Produttive ha approvato il Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale di Terna. Il 20 aprile 2007 Terna, attraverso la controllata R. T. L. , ha sottoscritto con Iride Energia S. P. A. Il contratto per l’acquisizione, per 49,4 milioni di euro, dell’intero capitale sociale di Aem Trasporto Energia S. R. L. Di Torino e della sottostazione elettrica a 220 kV di Moncalieri facente parte della Rete di Trasmissione Nazionale. Tale operazione rientra nell’ambito della strategia di consolidamento della Rete di Trasmissione Nazionale e permette a Terna di ampliare ulteriormente il proprio perimetro raggiungendo una quota di Rtn pari al 98,3%. Il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’autorizzazione dell’Autorità Antitrust. Prevedibile Evoluzione Della Gestione Nel corso della restante parte dell’esercizio ci si può attendere una sostanziale linearità dei ricavi. Si prevede, invece, in particolare nella parte finale dell’esercizio un maggior impatto dei costi dovuto alle maggiori attività operative che tipicamente vengono poste in essere negli ultimi mesi dell’anno, e di conseguenza una lieve flessione dei margini. Nel corso della rimanente parte dell’esercizio continuerà l’attuazione di quanto previsto dal Dpcm 11 maggio 2004, con particolare riferimento all’unificazione della Rete di Trasmissione Nazionale, attraverso il perseguimento dell’acquisizione delle porzioni di Rtn possedute da altri operatori. Proseguirà, inoltre, lo scouting della Società alla ricerca di opportunità di investimento all’estero con particolare attenzione alla redditività e al limitato profilo di rischio. .
 
   
   
ASCOPIAVE: L´ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI APPROVA ALL´UNANIMITÀ IL BILANCIO 2006 E LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI EURO 0,085 PER AZIONE IN PAGAMENTO IL 17 MAGGIO 2007 CON STACCO CEDOLA IL 14 MAGGIO 2007.  
 
Pieve di Soligo, 10 maggio 2007 - Si è tenuta l’8 maggio l´Assemblea ordinaria degli azionisti di Ascopiave S. P. A. , la prima dalla quotazione in Borsa - segmento Star - avvenuta lo scorso dicembre 2006. L´assemblea ha approvato all´unanimità il bilancio d´esercizio al 31 dicembre 2006 e ha deliberato la distribuzione di un dividendo pari a Euro 0,085 per azione. Il dividendo sarà messo in pagamento il 17 maggio 2007, previo stacco cedola il giorno 14 maggio 2007. Il bilancio 2006 del Gruppo evidenzia Ricavi per euro 318,1 milioni, un Margine Operativo Lordo di 40,4 milioni di euro ed un utile netto di 16,4 milioni di euro. Dalla quotazione a oggi il titolo della società, offerto al mercato in sede di Ipo a Euro 1,80, è cresciuto di circa il 16%, registrando un dividend yield, rispetto al prezzo di quotazione, del 4,7%. L´assemblea, su proposta del Collegio Sindacale, ha inoltre prorogato la durata dell´incarico di revisione contabile a Reconta Ernst & Young S. P. A. Per gli esercizi 2012, 2013 e 2014. "L´assemblea di oggi - ha affermato il Presidente di Ascopiave Gildo Salton - è particolarmente significativa perché è il primo appuntamento con i nostri nuovi azionisti che ci hanno dato fiducia in sede di Ipo". "Ci presentiamo loro - ha proseguito Salton - rispettando l´impegno preso: avevamo promesso una politica dei dividendi volta alla massimizzazione del ritorno per gli azionisti ed il dividendo distribuito ci colloca al vertice nel settore delle utilities quotate". Particolarmente apprezzato, nel corso della discussione che ha preceduto l´approvazione del bilancio, l´intervento di un azionista di minoranza che ha ringraziato la società per il lavoro svolto ponendo in evidenza il fatto che il dividendo è risultato essere superiore alle aspettative. Per quanto riguarda il futuro il Gruppo intende perseguire una strategia di sviluppo focalizzata nel settore del gas naturale, puntando ad integrarsi a monte nella filiera e ad accrescere la propria base clienti, anche mediante la partecipazione al processo di consolidamento in atto nel settore dei servizi di pubblica utilità. Il Gruppo intende inoltre consolidare la propria presenza come fornitore di servizi nel Nord Italia, mediante la razionalizzazione e l´ottimizzazione dei processi operativi e incrementando l´efficienza attraverso il raggiungimento di adeguate economie di scala. .  
   
   
SIEMENS ITALIA FORNISCE AD ENI STAZIONE BLINDATA DI TIPO GIS PER LA RAFFINERIA DI SANNAZZARO DE’ BURGONDI (PV)  
 
Milano, 10 maggio 2007 - La divisione Power Trasmission and Distribution di Siemens Italia fornirà ad Eni chiavi in mano la stazione blindata con isolamento in gas a 145 kV nell’ambito del progetto di revamping delle rete elettrica della Raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi (Pv), uno dei più importanti Siti produttivi di Eni in Italia. Tale stazione è destinata a diventare il nodo fondamentale della distribuzione elettrica di raffineria. La fornitura di Siemens si inserisce nell’ambito di un progetto più ampio di adeguamento della rete elettrica di Alta Tensione/media Tensione di Raffineria e finalizzato ad adeguare la distribuzione elettrica ai nuovi impianti produttivi e a consentire l’approvvigionamento di energia dalla vicina centrale Enipower di Ferrera Erbognone (Pv). L’apparecchiatura blindata è del tipo Siemens 8Dn8 per interno a 145 kV, con isolamento in gas Sf6, modulare e a segregazione trifase. In questo progetto Siemens realizzerà uno schema di distribuzione a doppia sbarra con 9 montanti interruttore, completo di congiuntore di sbarra e con collegamenti verso l’esterno in cavo At. Si tratta della prima installazione in Italia di un blindato a segregazione trifase a 145 kV in ambito industriale con tali caratteristiche. La soluzione proposta risponde pienamente alle esigenze progettuali di contenimento dello spazio e di facilità di installazione, tipiche in ambienti industriali con elevata densità di processi produttivi, dove si riscontra sia una difficoltà a reperire ampi spazi, sia la necessità di ridurre al minimo i rischi di disservizio. Alla base dell’aggiudicazione della fornitura vi sono stati i tempi di resa particolarmente contenuti per realizzazioni di questo tipo. La messa in esercizio è prevista, infatti, entro la fine del 2007, mentre la consegna della stazione entro 10 mesi dalla data dell’ordine. Peculiarità dell’apparecchiatura con segregazione trifase sono la disponibilità e continuità di esercizio, oltre alla sicurezza intrinseca per l’impianto e per chi vi opera. Qualora la stazione blindata sia interessata da un guasto a terra interno con la segregazione trifase evolve rapidamente ad una condizione di guasto simmetrico. Ciò comporta che la stazione sia sottoposta a condizioni di guasto meno severe e più facilmente riconoscibili, e che l’involucro esterno non sia coinvolto, preservandone l’integrità e riducendo i rischi di ingenerare situazioni di pericolo. La manutenzione minima e l’affidabilità dell’apparecchiatura tipo 8Dn8 sono altre due importanti caratteristiche. Il primo intervento di manutenzione ordinaria che non comporta lo svuotamento del gas avviene dopo otto anni di esercizio, mentre lo svuotamento del gas per manutenzione è necessario dopo oltre dodici anni di esercizio. L’affidabilità della stazione è assicurata sia dalle caratteristiche intrinseche dei suoi componenti, sia dalla modularità, dalla segregazione trifase più sicura in caso di eventuali perforazioni dell’involucro, dal minimo tasso di perdita gas in normali condizioni di esercizio (inferiore allo 0,5% per anno), dalla disposizione dei setti di segregazione a tenuta di gas che, nel caso specifico, consentono la sostituzione di qualsiasi parte della stazione senza alcuna necessità di interruzione del servizio. .  
   
   
NUCLEARE FIRMATO L´ACCORDO SOGIN-AREVA  
 
 Torino, 10 maggio 2007 - L’assessore all’Ambiente Nicola de Ruggiero sottolinea con soddisfazione la firma dell’accordo siglato tra Sogin e la francese Areva per il riprocessamento del combustibile nucleare italiano presso lo stabilimento di La Hague in Francia. “E’ un passo importante - ha dichiarato de Ruggiero - perché con il contratto siglato dalle due società si definiscono le modalità di esecuzione del trasferimento e del riprocessamento di tutto il materiale esistente, compreso anche quello depositato attualmente in Piemonte. Come ribadito più volte negli ultimi giorni ora attendiamo la stesura da parte del Governo, di Apat e di Sogin del calendario definitivo del trasferimento, che dia priorità al rispetto dei tempi definiti da Apat per il provvisorio stoccaggio dei materiali nella piscina del Deposito Avogadro”. .  
   
   
SOGGIORNI A FRANCOFORTE E CAP D’AIL PER STUDENTI MILANESI. PALMERI: “ARRICCHIMENTO LINGUISTICO MA ANCHE CULTURALE”  
 
Milano, 10 maggio 2007 - La Presidenza del Consiglio comunale organizza soggiorni-studio a Francoforte e a Cap d’Ail sulla Costa Azzurra, per gli studenti milanesi delle scuole superiori (14-18 anni) interessati all’approfondimento del tedesco e del francese in un contesto madrelingua. Lo ha annunciato oggi il Presidente del Consiglio comunale Manfredi Palmeri. Il corso di tedesco a Francoforte, città gemellata con Milano dal 1969, si terrà dal 17 giugno all’8 luglio presso l’Università Volkshochschule. È prevista la disponibilità di 25 posti, con sistemazione in famiglia, attività socio-culturali, escursioni e ricevimento presso la sede della Municipalità tedesca. Il corso di francese a Cap d’Ail, in programma dal 17 al 30 giugno presso il Centre Méditerranéen d´études Françaises, prevede invece 20 posti, con sistemazione in college, attività sportive e ricreative, visite culturali ed escursioni. Entrambi i corsi sono caratterizzati dal rilascio finale del certificato di frequenza. “I soggiorni all’estero promossi dalla Presidenza del Consiglio comunale in collaborazione con le altre Municipalità – ha spiegato il Presidente Manfredi Palmeri – sono un’opzione sul futuro di Milano. Oltre allo studio delle lingue straniere, infatti, investiamo anche sull’arricchimento formativo, culturale e umano generato da nuove opportunità di incontro, di conoscenza e di dialogo. Favorire le esperienze dei nostri studenti in una dimensione internazionale contribuirà a consolidare l’amicizia di Milano con le altre città del mondo anche per i prossimi decenni”. “Dopo esserci riusciti con Birmingham e Francoforte – ha proseguito Manfredi Palmeri – l’obiettivo è potenziare i soggiorni-studio anche con le altre città gemellate tenuto conto che, grazie agli accordi istituzionali deliberati dal Consiglio comunale, possiamo offrire migliori condizioni logistiche e formative a un costo inferiore”. È possibile iscriversi in via Ugo Foscolo 5 (scala A-5° piano) presso l’ufficio Relazioni internazionali della Presidenza del Consiglio comunale che provvede all’organizzazione del soggiorno. Ulteriori informazioni sono disponibili ai numeri di telefono 02/884. 50300 e 02/884. 50063 oppure al numero di fax 02/884. 50054. .  
   
   
CORECOM, PRESENTATO PROGETTO SCOLASTICO SULL´´EUROPA  
 
Trieste, 10 maggio 2007 - Scuola, coesione sociale, mobilità, scambi, frontiere, ma soprattutto Europa nella tre giorni - il 9, 10 e 11 maggio a Trieste con una puntata a Isola, in Slovenia - promossa dall´Ufficio scolastico regionale con la collaborazione di Regione Friuli Venezia Giulia, Corecom, Provincia e Comune di Trieste, Consolato generale d´Italia in Slovenia, Istituto sloveno per l´educazione e Antenna Europe Direct. Un vero e proprio meeting dedicato agli studenti delle scuole superiori della regione e della vicina Repubblica, del Veneto e della Carinzia. Un campus internazionale e plurilingue visto che i ragazzi - un centinaio, di una trentina di istituti - appartengono anche alla minoranza italiana e ungherese in Slovenia e a quella slovena in Italia. "Parliamo Europa Insieme", iniziativa giunta alla quarta edizione, quest´anno però assume un significato ancora più suggestivo: 50 anni fa, infatti, i Trattati di Roma sancivano la nascita della Comunità europea. "Quella che poteva apparire un´utopia, oggi è realtà, ha annotato il presidente del Corecom. Ai giovani spetta ora il compito di completare l´unificazione, e già su queste terre, in pochi chilometri, abbiamo sotto gli occhi quella che potrà diventare l´Europa. Con questa iniziativa, ha aggiunto, si vuole far sapere ai ragazzi come vivono i nostri vicini, un confronto delle diversità assolutamente da raccontare. Ed è significativo, ha aggiunto, questo traslocare, giovedì 10 maggio, da Trieste a Isola: un tempo, il confine era indice di sofferenza, oggi è simbolo di convivenza e sinonimo di collaborazione". "Questo è uno dei tanti progetti che la scuola attiva per far crescere e far incontrare i giovani di culture diverse, nella consapevolezza della propria identità e nel rispetto delle altre, con una forte apertura al dialogo e al confronto", ha commentato il direttore dell´Ufficio scolastico regionale. "Associare l´iniziativa, ha ricordato il console generale d´Italia in Slovenia, alla nascita dell´Ue servirà anche a far ricordare ai ragazzi che grazie a trattati come quello di Roma oggi non esistono più problemi di visto, permessi, limitazioni, con prospettive di scelte e di libertà che prima, soprattutto 50 anni fa, non c´erano. Chi sottoscrisse quegli impegni non riempì semplicemente e copiosamente delle pagine". Ma non saranno tre giorni di sole parole: al termine del meeting, degli interventi degli esperti e dei quattro workshop su scuola, mobilità e scambi in Europa, pari opportunità e comunicazione oltre le frontiere, i ragazzi dovranno produrre qualcosa di concreto, un documento di sintesi che sarà solo l´inizio di un percorso di comunicazione e interscambio. Altro momento clou, mercoledì 9 maggio alle 21. 00, al teatro di via Ananian a Trieste, quando gli studenti metteranno in scena alcune rappresentazioni teatrali attraverso l´uso di linguaggi alternativi alla voce. Per comunicare davvero. .  
   
   
PREMIATI I MIGLIORI “MATEMATICI“ DELLE SCUOLE DI LINGUA TEDESCA E LADINA  
 
 Bolzano, 10 maggio 2007 - - Hanno preso parte in 6729, dalla terza classe della scuola elementare sino all’ultimo anno delle scuole superiori, al concorso “Känguru der Mathematik (Il Canguro della matematica)” rivolto agli studenti maggiormente dotati nel campo della matematica. Il concorso “Il Canguro della matematica” è nato nel 1978 in Australia per stimolare le conoscenze e l’apprendimento di questa importante materia tra gli studenti. Da allora il concorso si è diffuso un po’ in tutto il mondo ed attualmente viene organizzato in oltre 40 Paesi e vede la partecipazione di 3,5 milioni di studenti in tutto il mondo. La partecipazione registrata quest’anno nelle scuole di lingua tedesca e ladina dell’Alto Adige, con oltre 6700 studenti, 1500 in più rispetto all’edizione precedente, viene considerata particolarmente lusinghiera dagli intendenti scolastici Peter Höllrigl e Roland Verra responsabili rispettivamente delle scuole tedesche e ladine. Oggi (3 maggio) gli intendenti scolastici hanno premiato nell’ambito di una cerimonia i migliori studenti che si sono distinti nelle 10 categorie previste dal concorso. L’elenco completo dei premiati è allegato al comunicato. Il concorso era composto da 30 domande alle quali gli alunni dovevano dare una risposta nell’arco di 75 minuti. Lo scopo del concorso, secondo l’intendente Höllrigl, è in primo luogo quello di stimolare l’interesse degli studenti nei confronti della matematica ed in generale per le materie scientifiche. .  
   
   
LA SPAGNA INAUGURA LA PIÙ GRANDE RETE SISMICA NAZIONALE  
 
Bruxelles, 10 maggio 2007 - In Spagna sono in corso i lavori per costruire la più grande rete sismica mai esistita nel paese. Con un finanziamento di 4,5 Mio Eur, stanziati dal ministero spagnolo dell´Istruzione e della scienza, la rete comprenderà un totale di 80 stazioni costruite a 50 chilometri di distanza una dall´altra, che rileveranno simultaneamente i movimenti sismici della penisola iberica, in superficie e in profondità. Sebbene il rischio di terremoti nella penisola sia moderato, circa ogni 200 anni si verificano terremoti di magnitudo 6 della scala Richter. Ciò avviene perché la penisola iberica, che una volta costituiva una placca a sé stante, è compressa tra l´Africa e l´Eurasia ed ora si trova unita a quest´ultima e ne fa parte. Soprannominata «Topo-iberia», la rete fornirà ai 100 ricercatori coinvolti nell´iniziativa una base dati senza precedenti con cui sarà possibile comprendere meglio la litosfera e analizzare il processo e i meccanismi che causano i terremoti nella penisola. I ricercatori potranno inoltre raffrontare queste letture con i dati disponibili per l´Africa. «Topo-iberia condurrà ricerche innovative sulla topografia e sull´evoluzione spaziale e temporale (4D) di un laboratorio naturale, ossia il microcontinente formato dalla penisola iberica e dai suoi confini», ha spiegato González Lodeiro, coordinatore dell´iniziativa. Si prevede che la rete aderirà ad iniziative di ricerca simili, come i progetti europei Topoeurope e Euroarray e il programma statunitense Earthscope, in corso di svolgimento. I ricercatori dell´università di Granada, in collaborazione con gli scienziati italiani, stanno inoltre analizzando gli epicentri dei terremoti verificatisi in passato, per far sì che le mappe dei rischi sismici prevengano danni in futuro. Fino ad oggi, l´epicentro di calamità quali i terremoti di Alhama nel 1884 e di Malaga nel 1680, erano sconosciuti, poiché non esistevano stazioni sismiche prima dell´inizio del ventesimo secolo. I ricercatori auspicano che le mappe possano fornire informazioni sul passato sismico della Spagna meridionale e contribuire a individuare i punti precisi delle aree che in futuro potrebbero essere fortemente a rischio, in modo da poter prevenire gravi danni. .  
   
   
LA REGIONE CALABRIA DESTINA QUARANTACINQUE MILIONI DI EURO PER LA DIFESA DEL SUOLO IN QUARANTASETTE COMUNI  
 
Reggio Calabria, 10 maggio 2007 - L´assessore ai Lavori Pubblici Luigi Incarnato traccia un primo bilancio dell´attuazione dell´Accordo di Programma Quadro "Difesa del Suolo-erosione delle Coste". I fondi, 296 milioni di euro, da finalizzare all´interno dell´Intesa Istituzionale di Programma, sono stati destinati, con delibera Cipe n. 35 del 27 maggio 2005, e, in sede di riparto, la Regione ha deliberato di destinare la somma di quarantacinque milioni di euro per il finanziamento dell´Apq "Difesa del suolo". "La Calabria - afferma l´assessore Incarnato - è stata la prima Regione a dedicare un Apq alla difesa del suolo, a dimostrazione della grande importanza che la Giunta assegna alla protezione del territorio". Dopo una accurata valutazione tecnica delle esigenze prospettate dai Comuni, eseguita dall´Autorità di bacino e dal settore Opere pubbliche del dipartimento, il ventinove settembre scorso, la Regione ha stipulato l´Apq con i ministeri dello Sviluppo Economico e dell´Ambiente e Tutela del Territorio, individuando quaranatsetta interventi da eseguire in altrettanti Comuni. Dopodiché, le procedure di finanziamento sono state rese attuative con la delibera n. 166 dell´8 marzo scorso con cui la Giunta è stato approvato lo schema dell´ atto di concessione, da stipulare con i soggetti beneficiari degli interventi, e le Linee guida per la progettazione ed esecuzione degli interventi ad esso allegate, autorizzandone la stipula con i Comuni, soggetti beneficiari finali. "L´azione amministrativa - dichiara Incarnato - è stata portata avanti con rapidità, tanto è che in meno di un mese sono stati sottoscritti tutti i quarantasette atti di concessione previsti. In tal modo sono state poste le basi per raggiungere l´obiettivo desiderato, riguardante il completamento delle attività di progettazione esecutiva degli interventi entro la prossima estate e di ultimare la realizzazione delle opere nel periodo tra fine 2008 e metà 2009. Un risultato sicuramente positivo - aggiunge - che abbina la capacità di spesa all´elevato livello tecnico degli interventi finanziati, confermando la validità dell´Apq quale strumento di programmazione e di attuazione di interventi di interesse regionale, a fronte di un impegno diretto del dipartimento dei Lavori Pubblici. Un´esperienza che contiamo di ripetere anche attraverso l´atto Integrativo da sottoscrivere con i ministeri competenti, relativamente alla programmazione dei fondi della delibera Cipe n. 3/2006. Tra l´altro - conclude infine l´assessore Incarnato - sono in corso di attuazione gli interventi facenti capo alla Legge regionale n. 13/2005, che prevedono quattordici progetti pilota per l´importo complessivo di 16 milioni di euro". .  
   
   
TUTELA DEL PAESAGGIO, SÌ ALL´AMPLIAMENTO DELLA STRADA DI PASSO GIOVO  
 
Bolzano, 10 maggio 2007 - Il progetto presentato dal Comune di Renon riguarda i lavori di manutenzione straordinaria lungo via Gissmanner, nei pressi della frazione di Vanga. "In alcuni punti - spiega Oggiano - la carreggiata deve essere consolidata e rafforzata, in altri dev´essere invece sostituito il manto stradale". La commissione ha dato parere positivo all´esecuzione dei lavori, a patto che il nuovo guardrail venga realizzato in acciaio e legno. A Rifiano, così come previsto dalla locale amministrazione comunale, sarà ampliata la sede della strada statale di Passo Giovo (Ss 44), per permettere la realizzazione di un marciapiede. "La zona riservata ai pedoni - puntualizza Adriano Oggiano - non correrà sempre parallelamente alla strada, ma in un tratto sarà previsto lo spazio adeguato alla posa di un albero". Anche questo progetto è stato approvato dalla Ii. Commissione provinciale tutela del paesaggio. Via libera non ancora definitivo, infine, alla messa in sicurezza di un versante della montagna che sovrasta maso Tendres, nel Comune di Curon Venosta. Per evitare il pericolo di caduta massi sarà eliminata anche una roccia particolarmente appuntita, ma il lavoro di posa delle reti di protezione necessita della realizzazione di una strada attraverso il bosco. "Prima di dare il parere finale - commenta Oggiano - la commissione dovrà esaminare anche il progetto per la strada di accesso". .  
   
   
AMBIENTE: ´CONOSCERE PER CRESCERE´ AVVICINA GIOVANI A NATURA  
 
Trieste, 10 maggio 2007 - ´Conoscere per crescere´ è il progetto di didattica ambientale che la Direzione centrale Risorse agricole, naturali, forestali e montagna ha realizzato per aiutare i giovani delle scuole elementari e medie a comprendere la natura, avvicinandoli a tutte le problematiche dell´ambiente e della biodiversità. Giunto alla sua quarta edizione, ´Conoscere per crescere´ ha riscosso un enorme successo di partecipazione e, come assicura l´assessore alle Risorse naturali del Friuli Venezia Giulia, ha centrato l´obiettivo primario di riportare le ultime generazioni ad un giusto e consapevole contatto con l´ambiente naturale. Cifre in netta ascesa per il progetto della Regione, quindi, con una partecipazione quasi raddoppiata delle scuole (92 contro 48 dell´anno scolastico 2005-06) e, conseguentemente, delle classi (190 contro 105) e degli alunni (3784 rispetto 2178). Numeri importanti anche per il concorso ´Caccia alla traccia- alla scoperta della fauna selvatica nelle aree naturali della regione´ che, nell´ambito di ´Conoscere per crescere´, ha coinvolto 1202 alunni di 63 classi e 147 insegnanti. Tutti i lavori realizzati dai partecipanti saranno esposti al palazzo dei congressi di Grado domenica 13 maggio (ore 9-17) ed alle classi giudicate più meritevoli saranno assegnati 6 computer portatili. .  
   
   
AMBIENTE, ASSESSORE ZUNINO: "UN MILIONE E MEZZO EURO AI COMUNI PER INTERVENTI CONTRO INQUINAMENTO ATMOSFERICO"  
 
 Genova, 10 maggio 2007 - Un milione e 440mila euro per la per la riduzione dell´inquinamento atmosferico nei comuni individuati più critici per quanto riguarda la qualità dell´aria. Sono stati stanziati dalla Giunta regionale a favore dei Comuni di Genova, Chiavari, Rapallo, Busalla, Cogoleto, Savona, Varazze, Cairo Montenotte, Albissola Marina e La Spezia. "Saranno finanziati percorsi ciclabili per la riduzione del traffico urbano - ha spiegato l´assessore regionale all´Ambiente, Franco Zunino - riconversioni di impianti per la produzione di energia e dispositivi per abbattere le emissioni dei mezzi adibiti al trasporto pubblico". Il contributo più sostanzioso va al Comune di Genova (651 mila euro), che punta sul taglio delle emissioni dovute al traffico, con l´installazione di dispositivi anti-inquinamento sui mezzi pubblici, acquisto di mezzi con carburante a basso impatto per il trasporto delle merci, dotazione di attrezzature per il controllo delle emissioni dei veicoli privati, incentivi per l´acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, contestualmente alla rottamazione di motocicli euro 0, quelli più inquinanti. A Chiavari il contributo (92 mila) viene impiegato per realizzare un percorso ciclabile urbano che parte dalla sponda dell´Entella e raggiunge viale Millo, attraversando il centro storico. Anche Rapallo punta sulla sostituzione di mezzi pubblici inquinanti (92 mila). A Busalla (45 mila) il Comune acquisterà due veicoli lavastrade e una idropulitrice per contenere le polveri, mentre Cogoleto investe sulla riduzione dei consumi energetici e sulla ciclomobilità (41 mila). A Savona si punta sulla riconversione delle caldaie a olio combustibile e su un sistema di prestito delle biciclette (100 mila euro il contributo), Varazze investe invece sulla sostituzione dei mezzi pubblici comunali e l´erogazione di ecoincentivi per l´acquisto di biciclette a pedalata assistita (76 mila). A Cairo Montenotte l´intervento prevede l´adeguamento del marciapiede pedonale e ciclabile di ponte Stiaccini (77 mila), a completamento di un intervento sulla ciclabilità, già finanziato con altre fonti, mentre ad Albissola Marina l´obiettivo è la riduzione delle emissioni degli impianti termici (63 mila). A La Spezia, infine, si prevede di implementare un sistema di bike-sharing per la mobilità sostenibile (circa 110 mila). .