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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 10 Maggio 2007
FOOD: UN ELEMENTO TRAINANTE PER L’ECONOMIA DEL NORD OVEST TRA CULTURA, INNOVAZIONE E CREATIVITÀ TRA PIEMONTE, LIGURIA, LOMBARDIA ED EMILIA ROMAGNA SI CONCENTRA IL CUORE DELLA GRANDE INDUSTRIA ALIMENTARE IN CUI LA TRADIZIONE SI AFFIANCA ALLA TECNOLOGIA  
 
Milano- Cultura. Ma anche ricerca, campo nel quale sviluppare idee creative e continua innovazione, patrimonio culturale da difendere e da promuovere quale brand italiano riconoscibile e riconosciuto nel mondo. Tutto questo è il food, tema portante, tra l’altro, della candidatura di Milano ad ospitare l’Expo 2015 con lo slogan Nutrire il pianeta, energia per la vita. Ma soprattutto è uno degli elementi più attivi dell’economia della macroregione del Nord Ovest, culla storica dell’industria alimentare del nostro Paese. Qui hanno infatti sede le più grandi multinazionali del settore, alle quali si aggiungono anche realtà artigiane che fanno del prodotto locale e della sua valorizzazione un vanto per l’intera produzione nazionale. Di questi argomenti si è parlato oggi, presso la sede della Provincia di Milano, alla conferenza stampa di presentazione del convegno Il Nord Ovest come nuova “food valley italiana”: cultura, innovazione, creatività in programma il prossimo 14 maggio presso il Parco Tecnologico Padano a Lodi, che vedrà la partecipazione del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Paolo De Castro accanto ad esponenti del governo locale, dell’industria alimentare, di enti pubblici e privati legati al food e giornalisti specializzati. “È per noi gratificante ospitare al Parco Tecnologico Padano a questo evento che coinvolge le Province del Nord-ovest”, dichiara Lino Osvaldo Felissari, Presidente della Provincia di Lodi e della Fondazione Parco Tecnologico Padano. “Questa struttura rappresenta già oggi un esempio di eccellenza a livello europeo nel campo della ricerca biotech applicata all’agroalimentare. A Lodi sta sorgendo un cluster scientifico–tecnologico coerente con la tradizionale vocazione agricola del territorio che risponde in primo luogo al bisogno stringente di creare luoghi della conoscenza, dove tradizione e innovazione si coniugano con l’obiettivo di dare una risposta nuova al bisogno di sviluppo e crescita economica del Paese, abbattendo nel contempo il muro che troppo spesso separa ancora la ricerca, l´istruzione e le imprese. Il cibo, grande protagonista del convegno, è forse l’emblema più chiaro di come la nostra straordinaria tradizione alimentare possa trovare nelle nuove tecnologie un presidio alla qualità e all’origine del prodotto, pur conservando come un bene prezioso il gusto originale”. Il Presidente della Provincia di Piacenza, Gian Luigi Boiardi, invita invece ad evitare di disperdere risorse e indirizzarle su progetti condivisi e credibili non solo a livello locale ma anche europeo. Il riferimento in questo senso è non solo al Comitato Promotore della Fondazione delle Province del Nord Ovest, promotore assieme a Provincia di Milano e Provincia di Lodi dell’evento, ma anche alla costituzione del Distretto del Pomodoro, nato dalla volontà di condivisione di due Province emiliane (Piacenza e Parma) e una lombarda (Cremona): “Una dimostrazione dell’orgoglio della gente della nostra terra nel manifestare, agli occhi del mondo, la propria storia e la propria cultura, frutto di generazioni di agricoltori e contadini. Oggi il ruolo dell’Istituzione è di aiutare e favorire lo svilupparsi di un territorio orgoglioso delle proprie tradizioni e dei propri prodotti, che non abbia paura di confrontarsi con le sfide del futuro ma che con volontà e lungimiranza, senza eccessivi proclami, attraverso il costante lavoro di tutti i giorni possa iniziare a gettare nuove basi per il domani”. “Il tema dell’Expo, l’alimentazione – sottolinea in una nota Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano - vede l’area metropolitana milanese e tutto il territorio del Nord Ovest come l’avamposto più avanzato a livello nazionale, con la compresenza di ricerca, industria, tradizioni, creatività che stanno lavorando insieme per dare vita al cibo italiano del futuro. Utilizzando quell’effetto leva che caratterizza tutti i grandi eventi, vorremmo che l’occasione dell’Expo consentisse di modernizzare e rendere più competitivo il sistema food italiano quale elemento fondamentale del Made in Italy”. “Vetrine di rilevanza internazionale come il Salone del Gusto di Torino e il Vinitaly di Verona” conclude Antonio Saitta, Presidente della Provincia di Torino e neopresidente del Comitato Promotore della Fondazione delle Province del Nord Ovest a seguito del passaggio di consegne dopo il semestre di presidenza di Filippo Penati, “hanno dato e daranno ancora, nei prossimi anni, la giusta visibilità ad un´enogastronomia tradizionale che, per gli stessi cittadini del nostro territorio, è una riscoperta. L’eredità delle Olimpiadi consiste senz’altro nella visibilità ottenuta dal territorio e dalle sue produzioni tipiche, ma anche in un metodo di lavoro che ha preceduto quell’evento e quella visibilità: anni di paziente ricerca e valorizzazione delle tipicità agricole ed enogastronomiche. Solo mettendo in rete i punti di forza e le tipicità, il nostro territorio è in grado promuoversi sul mercato turistico ed enogastronomico: è questa la filosofia della Provincia, che ha fatto dell’agricoltura di qualità e dell’enogastronomia risorse turistiche importanti. Perché turismo ed enogastronomia sono due facce della stessa medaglia: quella della riscoperta dei veri e propri “tesori” materiali e culturali che stanno a pochi chilometri dalle nostre città". .  
   
   
CONFAGRICOLTURA COMMENTA CON SODDISFAZIONE L´APERTURA DEL MERCATO CINESE PER I PROSCIUTTI ITALIANI  
 
E’ una buona notizia per la filiera suinicola (che peraltro attraversa una congiuntura molto difficile), ed un segnale importante per accrescere la penetrazione del “made in Italy” in un mercato importante come quello cinese. Così la Confagricoltura commenta la notizia dell’autorizzazione concessa a 36 stabilimenti italiani di stagionatura per l’export verso la Cina di prodotti suini stagionati. La Confederazione degli imprenditori agricoli ringrazia anche il ministro De Castro, che sta facendo dell’internazionalizzazione una delle priorità d’azione del suo operato, auspicando che si possano smontare anche altri fra i numerosi “sbarramenti”, che ostacolano in maniera ingiustificata la commercializzazione all’estero dei nostri prodotti di maggiore qualità, a cominciare dal vino, spesso oggetto di dazi sproporzionati. .  
   
   
CONSIGLIO UE: RINVIATA A GIUGNO LA DECISIONE SUL TONNO ROSSO. ACCOLTA LA RICHIESTA DI ITALIA E FRANCIA. DE CASTRO: REGOLE SEVERE PER TUTELARE GLI STOCK, MA NON A STAGIONE DI PESCA IN CORSO  
 
“La preoccupazione che condividiamo con le associazioni ambientaliste per il destino del tonno rosso, è per noi centrale nella definizione delle politiche della pesca a livello europeo. L’italia ha voluto regole severe per allontanare il rischio di un fatale impoverimento dello stock”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali on. Paolo De Castro a conclusione del Consiglio Ue svoltosi a Bruxelles. “I ritardi in sede europea – ha spiegato il Ministro - ci hanno portato a scegliere una strada che, nell’ottica di attenzione alla specie, nel contempo tenesse presente anche una realistica e accettabile dinamica applicativa dei provvedimenti. Come richiesto dall´Italia e dalla Francia, il Consiglio ha dunque stabilito di approvare nella prossima seduta dell’11 giugno la decisione sul piano di recupero dello stock di tonno rosso. Di conseguenza - ha aggiunto De Castro -, come auspicato anche dalle organizzazioni professionali, la stagione di pesca in corso potrà concludersi per l’ultima volta senza di fatto cambiamenti delle misure tecniche che regolano l´attività delle imbarcazioni". " La critica situazione dello stock di tonno rosso - ha continuato il Ministro - impone il varo di provvedimenti incisivi ed a lungo termine con la riduzione dello sforzo di pesca, estesa a tutte le flotte interessate, ed un´azione di forte contrasto della pesca illegale. E’ altrettanto chiara però – ha concluso De Castro - l’inapplicabilità di un cambio di regole nel pieno svolgimento della stagione di pesca, iniziata a febbraio". .  
   
   
RIFORMA DELLA POLITICA AGRICOLA: ALTO ADIGE E BAVIERA CERCANO SOLUZIONI PER TUTELARE LA MONTAGNA  
 
 Le conseguenze della riforma agraria dopo il 2013, i timori per la penalizzazione delle aree di montagna rispetto alle grandi superfici di pianura, la necessità di intervenire congiuntamente attraverso una commissione tecnica: questi i punti principali affrontati dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dall´assessore Hans Berger nell´incontro del 3 maggio a Bolzano con il ministro bavarese all´Agricoltura Josef Miller. Nel vertice svoltosi a Palazzo Widmann, il presidente Durnwalder e l´assessore Berger hanno concordato con il ministro bavarese Miller sull´opportunità di istituire una commissione tecnica con rappresentanti di Baviera, Alto Adige e Austria per studiare tempestivamente misure in grado di neutralizzare eventuali effetti negativi della riforma della politica agricola europea dopo il 2013. "In particolare - spiega Durnwalder - persiste il timore di trovarsi ad affrontare grandi trasformazioni nel contigentamento del latte, nella produzione di latte biologico e nelle prescrizioni per l´allevamento del bestiame all´aperto. " Ma soprattutto dopo il 2013 i pagamenti diretti si baseranno sul disaccoppiamento tra superficie coltivata e produzione, a favore della prima, "con la conseguenza di veder penalizzate le zone di montagne e le piccole aziende rispetto alle grandi superfici e alle aziende di notevoli dimensioni", conferma Berger. Per questo Baviera e Alto Adige concordano tra l´altro sulla proposta di prevedere l´istituzione di una soglia che distingua le grandi dalle piccole aziende nell´applicazione delle nuove misure europee. .  
   
   
COLDIRETTI: “L’IMPRESA AGRICOLA MOTORE DI SVILUPPO PER I TERRITORI”  
 
 “A sostegno di un’agricoltura che vuole porsi al servizio dei cittadini e proporre un modello di sviluppo sostenibile e diffuso, dove crescita economica, socialità e qualità della vita, rappresentino gli obiettivi da raggiungere”. È questo l’intento che Coldiretti Basilicata si prefigge con l’attuazione delle misure previste nel prossimo Psr. È il territorio, la sua unicità ed esclusività - sostiene Coldiretti - la leva competitiva di grande valore sulla quale l’impresa agricola si pone come motore dello sviluppo locale. La qualificazione e valorizzazione delle produzioni locali, attraverso una chiara identificazione sull’origine dei prodotti agroalimentari e la loro tracciabilità, nelle diverse fasi del processo produttivo - ribadisce Coldiretti - è l’unica strada per dare le giuste informazioni ai cittadini-consumatori, garantendo la qualità dei prodotti e un giusto reddito alle imprese. Sul piano strettamente imprenditoriale è, altresì necessario sostenere e sviluppare un nuovo modello di agricoltura multifunzionale, in grado di offrire un forte contributo per la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, attraverso la realizzazione di micro-impianti diffusi sul territorio e alimentati da biomasse prodotte localmente, con l’inserimento da parte delle pubbliche amministrazioni nei programmi urbanistici di reti di teleriscaldamento alimentate da questi impianti e la nascita di specifiche filiere per la produzione di bioplastiche degradabili, derivate da materie prime agricole del posto. “Un’agricoltura - afferma Coldiretti - in grado di offrire anche servizi di pubblica utilità, ovvero di protezione civile, manutenzione del territorio e del verde, nonché di favorire l’utilizzo di prodotti dell’agricoltura locale e quindi a “km zero”, nella ristorazione pubblica e in quella privata, promuovendo mercati locali dal produttore al consumatore, la vendita diretta e la creazione di filiere corte, per garantire ai cittadini-consumatori prodotti di qualità a prezzi di vantaggio. Per raggiungere questi obiettivi occorre però, una politica di sviluppo rurale che veda nella centralità dell’impresa, nella qualità e quindi nell’efficacia degli interventi, definiti e sviluppati attraverso una vera concertazione, i punti fondamentali su cui fare leva per la crescita, unitamente ad un uso delle risorse che non comporti dispersioni ma, al contrario, creazione di ricchezza e valore. Vi sono comunque una serie di criticità da superare, che rallentano lo sviluppo del sistema agricolo locale - conclude Coldiretti - come la mancanza di certezze sul fronte della gestione del credito in agricoltura, gli appesantimenti burocratici e la indeterminatezza dei tempi di erogazione delle risorse finanziarie. Coldiretti è pronta ancora una volta a mobilitarsi, per far crescere l’agricoltura a vantaggio di tutta la società”. .  
   
   
AGRICOLTURA, A SCUOLA NELLE AZIENDE AGRICOLE E NEGLI AGRITURISMI CERTIFICATE DALLA REGIONE LIGURIA LE "FATTORIE DIDATTICHE" CHE OFFRONO AI BAMBINI E AI RAGAZZI DELLE ELEMENTARI E DELLE MEDIE L´OPPORTUNITÀ DI VEDERE E VIVERE DA VICINO LA NATURA E IL MONDO AGRICOLO  
 
 <È stato un esperimento talmente positivo quello delle fattorie didattiche che la Regione ha normalizzato legislativamente la materia con una delibera di giunta. Abbiamo istituito un albo delle fattorie didattiche che sono state assimilate agli agriturismo e sono una delle componenti degli agriturismo>. Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura, Giancarlo Cassini, a margine del seminario "Saperi e sapori: a scuola presso le aziende agricole" che si è svolto presso la Biblioteca De Amicis al Porto Antico, organizzato dal Dipartimento Agricoltura e Protezione Civile della Regione Liguria. <Ci sono le risorse economiche per continuare l´esperimento - ha aggiunto l´Assessore - ed intendiamo potenziare i rapporti con la scuola perché vogliamo far capire ai ragazzi che cosa è l´agricoltura, il territorio, la natura. Uno dei temi fondamentali che abbiamo individuato è quello dell´educazione alimentare grazie al quale i ragazzi possono risalire a tutto il ciclo produttivo che interessa i cibi che mangiano>. Al seminario hanno partecipato anche l´assessore all´Agricoltura della Provincia di Genova, Marina Dondero, nonché rappresentanti di Regione, Provincia e Comune, di istituzioni scolastiche e di associazioni di categoria del mondo agricolo. .  
   
   
"IL POLLO D´ERBA (A SANT´APOLLINARE), FRUMENTI ANTICHI, MOLINI ALIMENTATI COL SOLARE A SAN BIAGIO DELLA VALLE, UN VILLAGGIO ECOLOGICO A PASSIGNANO" QUESTO IL CLOU DELLA PRIMAVERA BIO 2007  
 
 Continuano le attività del settore biologico umbro per il mese di maggio con “Primavera Bio”, la manifestazione organizzata da Aiab (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica) con la copromozione di Arci, Legambiente e Federparchi e la collaborazione di Icea (Istituto per la Certificazione Etica ed Ambientale), Garanzia Aiab, Telegrafica e Alce nero. Prossimi appuntamenti che chiuderanno questa settima edizione regionale sono fissati a sabato 12 maggio: a Sant’apollinare, frazione di Marsciano (Pg) i consumatori saranno invitati a una festa presso l’azienda sperimentale dell’Università di Perugia (per info: Aiab Umbria Tel 075. 5171791). Il programma di questa tappa consentirà di riflettere e conoscere i metodi e le tecniche di produzione degli alimenti che portiamo in tavola. Durante il pomeriggio sarà possibile visitare l’allevamento del “Pollo d’Erba”, il pollo biologico di altissima qualità, che la Facoltà di Agraria di Perugia alleva da circa quarant’anni, preservandolo dal rischio di estinzione. Previsto anche un momento di approfondimento coordinato dalla nutrizionista Maria Pia Angellotti e rivolto ai genitori presenti che fornirà una panoramica sull’importanza di una sana alimentazione a cominciare da quella dei propri figli. La serata si concluderà con una cena di sottoscrizione per la Fondazione Italiana per la ricerca in Agricoltura biologica e biodinamica, con un menù di verdure, formaggi, cereali, carne e vino a tutto bio. In alternativa dal 12 al 13 maggio i cittadini potranno prendere parte alla due giorni itinerante sul tema dell’energia pulita presso le aziende di “Torre Colombaia” (San Biagio della Valle, Perugia) e “Panta Rei” (Passignano sul Trasimeno, Perugia) e visitare i loro impianti bioecologici. Dato il limitato numero di posti chi fosse interessato può prenotare telefonando al numero 075. 8787341 – 075. 8787381, preferibilmente ore serali. .  
   
   
SIAB CHIUDE CON OLTRE 50MILA VISITATORI, IL 20% ESTERI  
 
Verona - Un risultato soddisfacente per l’8ª edizione di Siab, il Salone internazionale dell’arte bianca, il primo organizzato direttamente da Veronafiere in collaborazione con Ipack-ima Spa, azienda leader nel campo delle mostre del packaging e del processo alimentare. La manifestazione di riferimento nazionale e internazionale del settore si è chiusa oggi, dopo cinque giorni di incontri, contatti e affari, con oltre 50mila visitatori, di cui quasi il 20% esteri provenienti da 35 Paesi. Gli espositori hanno superato quota 400, dei quali il 20% stranieri da 16 Stati, su una superficie complessiva di 50mila metri quadrati. Le delegazioni estere sono state una trentina, in arrivo in particolare dal Medio Oriente, dall’America Latina e dall’Est Europa. Gli operatori hanno avuto a disposizione il panorama più completo dei prodotti, degli impianti e delle attrezzature per la produzione, e anche la possibilità di approfondire lo stato di «salute» del comparto in un momento economico caratterizzato da profondi cambiamenti, ma nello stesso tempo di grandi prospettive per un ulteriore rilancio. «Il nostro obiettivo, come avviene anche per le altre rassegne leader nel campo agroalimentare di Veronafiere», spiega il condirettore generale Flavio Piva, «è di offrire alle aziende del comparto nuove opportunità di internazionalizzazione, ampliando i contatti commerciali nei mercati più dinamici del mondo. L’aver organizzato direttamente la manifestazione ci permette di garantire alle imprese, come avviene per esempio per Vinitaly, una serie di occasioni promozionali che possono essere colte nel corso dell’anno, non solo durante i cinque giorni di rassegna. Stiamo guardando anche con grande interesse all’Est Europa e all’Asia, zone di notevoli potenzialità per il comparto dell’arte bianca». .  
   
   
STRATEGIE DI RISPARMIO IDRICO: IL CONSORZIO DI BONIFICA IN DESTRA DEL FIUME SELE DURANTE OGNI ESTATE RISPARMIA 50 MILIONI DI METRI CUBI D’ACQUA GRAZIE AL SATELLITE ED ALLE TECNOLOGIE DELL’INFORMAZIONE.  
 
In una stagione che segue un andamento prevalentemente siccitoso su tutta la penisola, gli occhi sono puntati non solo sul preoccupante livello del fiume Po, ma anche sulle strategie di risparmio idrico che si renderanno sempre più necessarie in futuro. Tanto ha sollecitato la curiosità del Tg1 della Rai nei confronti della realtà della Campania e un servizio sul Destra Sele è andato in onda sabato 5 maggio: “I Consorzi della Campania ed in particola quello in Destra Sele sono all’avanguardia nelle strategie di risparmio idrico, grazie al telerilevamento satellitare ed alle tessere elettroniche – così Vito Busillo, presidente dell’Anbi – Unione regionale per la Campania e del Consorzio di Bonifica in destra del fiume Sele, che aggiunge – la Campania è il Nord Europa in fatto di risparmio idrico in agricoltura. ” L’agricoltore che lavora nel comprensorio del Consorzio Destra Sele, in provincia di Salerno, preleva l’acqua necessaria all’irrigazione dalla manichetta usando una smart card, e seguendo i consigli trasmessi dal satellite via Mms o tramite internet. In un sistema informativo territoriale (Sit) convergono immagini satellitari ad alta risoluzione, opportunamente interpretate, e dati meteorologici raccolti a terra. Un apposito algoritmo provvede a calcolare i fabbisogni irrigui settimanali, sulla base anche della tipologia di coltura di ogni singolo appezzamento. Questi dati, insieme alle immagini satellitari, vengono resi disponibili sia su Internet sia tramite Mms direttamente agli agricoltori, i quali ricevono “consigli irrigui” personalizzati. Ecco come si è giunti a questo risultato, che potrebbe far risparmiare 200 milioni di metri cubi d’acqua in tutta la Campania, e che già offre al comprensorio del Destra Sele un risparmio di 50 milioni di metri cubi dell’oro blu del terzo millennio. Il Consorzio di Bonifica in Destra del Fiume Sele è capofila di un progetto, attuato insieme al Dipartimento di ingegneria agraria dell’Università Federico Ii di Napoli, insieme al quale sono state sviluppate tecniche per l’impiego di informazioni ottenute dal telerilevamento satellitare per la gestione di risorse idriche in agricoltura. Negli ultimi anni l’acquedotto irriguo, tutto tubato, è stato ottimizzato anche con la costruzione di bacini di raccolta dell’acqua derivata di notte e non immediatamente utilizzata per l’irrigazione. L’uso combinato delle tessere e dei bacini di raccolta, unitamente ad una nuova rete quasi esente da perdite, ha permesso di superare i problemi connessi alle imposte riduzioni della portata concessa. “Si stima che, nel solo comprensorio in Destra del fiume Sele – dice Busillo - annualmente vengono così economizzati oltre 50 milioni di metri cubi d’acqua, operando con circa 70 milioni di metri cubi a fronte dei 120 milioni necessari con i vecchi sistemi. In Campania vi sono 11 Consorzi di Bonifica che hanno realizzato e gestiscono opere irrigue a servizio di circa 100. 000 ettari, attraverso reti in calcestruzzo, canalette e tubazioni. Una simile superficie regionale irrigua ha esigenze, stimate, di circa 800 milioni di metri cubi annui. Si ipotizza che l’estensione delle nuove tecniche di calcolo dei fabbisogni irrigui e l’utilizzo di satelliti ed internet in tutti i complessi irrigui della regione potrebbe comportare, razionalizzando la distribuzione, consistenti vantaggi in termini di risparmio di acqua, orientativamente quantificabile in oltre 200 milioni di metri cubi annui. .  
   
   
SEMINARIO “LA RENETTA DEL CANADA: STRATEGIE DI PRODUZIONE E DI CONSERVAZIONE”, A SAINT-CHRISTOPHE  
 
Aosta - L’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali, Giuseppe Isabellon, informa che venerdì 18 maggio prossimo, nel salone dell’Assessorato in località Grande Charrière n. 66 a Saint-christophe, si terrà il seminario “La Renetta del Canada: strategie di produzione e di conservazione”. La giornata è organizzata dalla Direzione produzioni vegetali, agriturismo e servizi fitosanitari dell’Assessorato, nell’ambito delle attività formative rivolte agli operatori agricoli con lo scopo di potenziare specifiche competenze utili allo sviluppo del settore. La prima sessione, che si svolgerà dalle ore 10 alle ore 13, sarà dedicata alle tecniche di coltivazione della mela Renetta del Canada, varietà per il cui riconoscimento Dop è stata inoltrata domanda al Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali nel luglio scorso. La seconda sessione si svilupperà dalle ore 14 alle ore 17 e si pone tra gli obiettivi formativi la conoscenza delle tecniche di conservazione tradizionali (cella in atmosfera normale e controllata) e la presentazione di nuove metodologie (Dca, Ilos, Leca, Smart Fresh), al fine di ottimizzare le caratteristiche del raccolto e mantenerle intatte attraverso il processo di conservazione. Interverranno i relatori Franco Micheli e Livio Fadanelli, tecnici e ricercatori dell’Unità operativa di frutticoltura dell’Istituto Agrario di San Michele all’Adige (Trento). Il seminario sarà gratuito e aperto a tutti gli interessati. Per ogni ulteriore informazione è possibile rivolgersi all’Ufficio formazione e aggiornamento professionale, telefono 0165. 275294 oppure 0165. 275201. .  
   
   
L’EMERGENZA MUCCA PAZZA STATUS E PROPOSTE DI RICERCA A TUTELA DEL COMPARTO AGROAMBIENTALE IL 23 MAGGIO WORKSHOP A VILLA CHIOZZA - SCODOVACCA (UD)  
 
Mercoledì 23 maggio massimi esperti e ricercatori del Friuli Venezia Giulia si riuniranno nella cornice di Villa Chiozza di Scodovacca (Cervignano – Udine) per il workshop L’emergenza mucca pazza, per riflettere e confrontarsi sullo status e le proposte di ricerca a tutela del comparto agroambientale. «Oggi a preoccupare la comunità scientifica – commenta Giuseppe Legname, uno dei massimi esperti sui prioni che, dopo molti anni di attività di ricerca negli Usa, è stato chiamato a coordinare alla Sissa di Trieste il Laboratorio Biologia dei Prioni - non c’è solo la Bse, l´encefalopatia spongiforme bovina più comunemente nota come malattia della mucca pazza, la malattia di Creutzfeldt-jakob e lo scrapie, patologia che colpisce gli ovini, ma anche una nuova forma di Tse, o Encefalopatia spongiforme trasmissibile, nome generico attribuito all’insieme eterogeneo di patologie neurodegenerative, che interessa la popolazione di cervi nel Nord America». «La più recente documentazione scientifica sull’eziologia e sulla risposta patologica in animali e uomo delle malattie encefaliche spongiformi – continua Legname, coordinatore del workshop insieme a Liviana Leita (direttore della sezione di Gorizia del Cra-istituto Sperimentale per la Nutrizione delle Piante) e Josef Parente (direttore dell’Ersa-fvg) - ha avanzato l’ipotesi, ragionevolmente supportata dai maggiori esperti in materia, che la malattia possa venire trasmessa orizzontalmente, da specie a specie, e che i comparti ambientali, acqua e suolo, possano rappresentare, rispettivamente, una via e un bacino di accumulo dell’infettività». In risposta all’emergenza mucca pazza, nel 2001 la sezione di Gorizia del Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura e l’Università di Udine hanno condotto ricerche innovative, finanziate dal Ministero delle politiche agricole e forestali, sull’interazione suolo-prione e suolo-sottoprodotti di origine animale. Ricerche che hanno permesso di raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato acquisire conoscenze importanti dalle cui applicazioni potrebbero trarre benefici comparti produttivi e di controllo dell’agroambientale. Dall’altro una maggior visibilità scientifica a livello internazionale dell’attività di ricerca nel settore che viene condotta nella Regione Friuli Venezia Giulia. Ma cosa hanno in comune l´encefalopatia spongiforme bovina (Bse), lo scrapie e la malattia di Creutzfeldt-jakob? Il prione, un agente proteico alterato capace di moltiplicarsi nell´organismo, determinando la degenerazione del tessuto nervoso. Il prione è infatti una proteina che in seguito a un’alterazione di forma acquisisce la capacità di replicarsi e accumularsi nel cervello, procurando la distruzione delle cellule cerebrali. È ritenuto il responsabile delle malattie neurodegenerative raggruppate sotto il nome generico Encefalopatia spongiforme trasmissibile (Tse). Le Tse comprendono l’encefalopatia spongiforme bovina (Bse), lo scrapie e la malattia di Creutzfeldt-jakob (variante umana della malattia della mucca pazza). «Anche se la causa di queste patologie degenerative è stata indivduata - l’alterazione del prione – ancora devono essere compiuti passi in avanti per individuare i meccanismi molecolari che determinano la proliferazione della proteina – chiarisce Legname -. Per questo gruppo di patologie neurodegenerative, dall’esito fatale, non esiste attualmente nessuna terapia farmacologica». .  
   
   
FAUNA ITTICA, OGGI CONVEGNO A CAPESTRANO  
 
Pescara - La gestione della fauna ittica in Abruzzo sarà il tema del convegno che si tiene giovedì 10 maggio, presso il Castello Piccolomini di Capestrano (lavori 9,30/17. 00). L´iniziativa, promossa dall´Assessorato all´Agricoltura, servirà per avviare un dibattito in merito alla definizione di una nuova regolamentazione della gestione delle acque interne in Abruzzo. Oltre all´assessore all´Agricoltura, Marco Verticelli, porteranno i loro contributi docenti dell´Università di Parma e dell´Università di Perugia. .  
   
   
TUTTO PRONTO PER “UN GIORNO DA BIO CONTROLLORI” CON ICEA SI TORNA TUTTI SUL CAMPO ALLA SCOPERTA DEL BIOLOGICO IL 13 MAGGIO, NELL’AMBITO DELLA PRIMAVERABIO, PER IL TERZO ANNO CONSECUTIVO NELLE VARIE REGIONI ITALIANE APPUNTAMENTI IN AZIENDA PER CAPIRE CON I TECNICI COME AVVENGONO I CONTROLLI  
 
Tutto pronto per “Un Giorno da Bio Controllori”: l’invito, aperto a tutti, è per domenica 13 maggio, e proviene da Icea - Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale, il maggior ente di controllo e certificazione del biologico italiano, che per il terzo anno consecutivo organizza nelle varie regioni italiane visite guidate nelle aziende biologiche in occasione della prossima Primaverabio, in programma dal 15 aprile al 15 maggio, organizzata da Aiab in collaborazione con Icea, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, Arci, Legambiente e Federparchi. Dunque, sulla scia del successo riscosso nelle edizioni precedenti, tecnici e agronomi del maggior ente italiano di controllo del biologico effettueranno in tutte le regioni d’Italia visite dimostrative nelle bioaziende per far conoscere ai consumatori in cosa consiste il sistema di produzione biologico. Sarà quindi possibile scoprire come si controlla e si certifica un prodotto biologico, nel suo percorso dal campo fino alla tua tavola, mostrando le precauzioni adottate dalle aziende per evitare gli inquinamenti indesiderati. Il tutto passeggiando in un paesaggio naturale dove i cicli della natura sono ritornati a svolgersi regolarmente e dove la fauna e la vegetazione tornano ad esser protagoniste. Al termine, un po’ ovunque sono previste degustazioni dei frutti di questo lavoro con possibilità di acquisto direttamente dal produttore. L’elenco degli appuntamenti in tutta Italia aggiornato in tempo reale su www. Icea. Info .  
   
   
PANE IN PIAZZA CREMONA 18-27 MAGGIO 2007  
 
Dieci giorni dedicati all’arte delle panificazione, al gusto e alla qualità. Si svolgerà dal 18 al 27 maggio, in Piazza Roma, l’evento “Pane in Piazza” la grande manifestazione organizzata dal Gruppo Provinciale Panificatori di Cremona, con il patrocinio della Provincia, della Camera di Commercio e del Comune di Cremona. Per l’occasione, nei Giardini Pubblici, sarà montata un’imponente tensostruttura, che occuperà una superficie di ben 200 metri quadri. Sarà quindi allestito un vero e proprio forno e i Maestri panificatori sforneranno ad ogni ora pane caldo, pizzette e focacce, leccornie dolci e salate. Sarà, dunque, possibile ammirare quanto accade ogni notte “dietro le quinte”, nei forni, dove ingredienti genuini vengono impastati dalle abili mani di sapienti artigiani. Numerose scolaresche hanno già garantito la propria adesione all’iniziativa. .  
   
   
GRAN FESTA DEL PANE AD ALTOMONTE IN PROVINCIA DI COSENZA: IN 20 FORNI RECUPERATI ESIBIRANNO LA LORO PROFESSIONALITÀ MOLTI FORNAI CONVENUTI DA TUTTA ITALIA  
 
Pagnotte, pitte, michette, panini, crocette, grissini; al sesamo, alle noci, all’olio d’oliva, al rosmarino, all’aroma di finocchio, alle patate, ecc, cotto a legna e no, da sempre il Principe della Tavola, cioè il pane, appartiene alla cultura tradizionale della dieta mediterranea e se cinquant’anni fa era la cosa più comune che appariva in tavola, oggi è diventato un alimento raffinato e, nella ristorazione, contraddistingue la qualità di un buon ristorante. Lo potremo vedere in tutte le sue possibili e immaginabili forme e anche assaggiare appena sfornato, durante i giorni della Gran Festa del Pane, che si svolgerà ad Altomonte dal giovedì 24, alla domenica 27 maggio. L’idea di celebrarlo con un evento d’importanza nazionale, è venuta al solito e vulcanico, Enzo Barbieri, oggi assessore al Turismo di Altomonte, un uomo che da trent’anni è impegnato a costruire e valorizzare un’immagine diversa di quella Calabria, conosciuta sempre e solo per il mare. Ad Altomonte l’ameno e pittoresco borgo, situato sulle pendici del Pollino, sono oltre cento, gli eventi che si svolgono ogni anno. Nel borgo antico, per la Gran Festa del Pane, predisposti lungo un preciso itinerario, opportunamente segnalato per i visitatori, che inizia dall’anfiteatro e sale fino alla maestosa chiesa di Santa Maria della Consolazione, oggi sede del Museo, sono stati compiuti i lavori, per il recupero di 20 forni, situati in altrettante abitazioni. In questi forni, durante i giorni dell’evento, esibiranno la loro professionalità molti fornai convenuti da tutta Italia. Oltre ai fornai calabresi, infatti, saranno presenti fornai siciliani, emiliani, toscani, pugliesi, lucani, trentini, veneti, sardi. Questi ultimi, proprio per dare dimostrazione tangibile della loro lunga tradizione panettiera, giungeranno ad Altomonte, addirittura con la loro legna, quella che utilizzano tradizionalmente per la cottura del pane, mentre i fornai ferraresi, proporranno le loro mitiche “crocette”, piccole e croccanti; i fornai umbri, invece, proporranno il pane appena sfornato con i molti salumi della loro regione, prodotti dai norcini umbri. Ma i visitatori potranno degustare anche il pane caldo con gli oli extravergini della Calabria, attraverso l’Officina del Gusto, curata da Francesco Saliceti, il conduttore calabrese di Papillon. Per allestire questo nuovo e significativo festival, che vede anche la partecipazione di alcune importanti associazioni – Città del pane, Città dei Sapori. Epule e Papillon -, lo staff operativo di Barbieri, sta lavorando da alcuni mesi. Il programma delle quattro giornate è davvero intenso. Infatti, la kermesse del pane, oltre le performance dei fornai, con il seguito delle degustazioni guidate, prevede anche una serie di convegni sull’alimentazione, ai quali interverranno personaggi di spicco, - Magda Antonioli. Titolare del master Economia e Turismo alla Bocconi di Milano; Mariella Giuberti, Scienza della Nutrizione, Istituto Alberghiero Ferrara –, proiezioni di film inerenti il pane – “Marcellino, Pane e Vino”, “Pane Amore e Fantasia”, ecc. -, un concorso a tema per scolari, mostra di pittura collettiva a premio, con la presenza di 13 artisti nazionali, che esporranno opere inerenti il Pane. Info programma Giovedì 24 maggio, ore 10,30, Si aprirà l’evento, presso l’anfiteatro, con il taglio del nastro e la presentazione; inizio del percorso con visita ai forni antichi, agli stand gastronomici, con esposizione di pani provenienti da tutta Italia. Visita presso il Convento dei Domenicani della mostra fotografica curata da Lino Guidoni, Presidente Nazionale Fotografi. Mostra bibliografica curata dal Prof. Ottavio Cavalcanti, docente Unical. Mostra delle identità locali, a cura dell’Associazione Città Dei Sapori. Momenti didattici dedicati al pane, presso la Sala Rametti, curati dalla dott. Sa Mirella Giuberti, docente di Scienze dell’Alimentazione, presso l’Istituto Alberghiero di Ferrara. Ore 21, presso chiostro dei domeinicani, proiezione film, “Pane e potere”. Venerdi 25 maggio, ore 10,30, seguono i “momenti didattici”, presso la Sala Rametti; ore 11, iniziano le “officine del gusto”, con la degustazione del pane abbinato ad altre pietanze, a cura di Walter Cricri e Angelo Concas. Ore 21, proiezione film “Pane e vino”. Sabato 26 maggio, ore 10,30, giornata conclusiva dei “momenti didattici”; ore 11, degustazione guidata del pane, ore 12, premiazione vincitori del concorso letterario e disegno, presso il Convento dei Domenicani; ore 16, convegno sul tema “Buono come il Pane”, con l’intervento di importanti esperti del settore. Ore 21, proiezione film “Da San Biagio a San Giuseppe”. Domenica 27 maggio, ore 10,30, Santa Messa e benedizione del pane; ore 11,30, degustazione guidata del pane con altri sapori; ore 17,30, premiazione per il forno e allo stand più originale, presso la Sala Razetti. Nell’arco delle giornate della Gran Festa del Pane, ogni giorno, si potrà assistere all’esibizione di gruppi folcloristici, bande musicali, artisti di strada, gruppi etnici e sfilate in costumi d’epoca. Per informazioni sull’evento, Assessorato al Turismo, Altomonte 0981. 948041 .  
   
   
ANTICA GELATERIA DEL CORSO INCONTRA IL DESIGN UN PROGETTO CON POLI.DESIGN …PER DEGUSTARE L’ALTAGELATERIA  
 
Antica Gelateria del Corso incontra la creatività di Poli. Design, Consorzio del Politecnico di Milano, per sviluppare un progetto di lungo termine che vede l’ideazione, la progettazione e la successiva produzione di un set completo di oggetti legati al mondo della gelateria nel suo complesso, studiati e rivisitati secondo la concezione del design della comunicazione e pensati per essere collezionabili, come simbolo distintivo di Antica Gelateria. Gli oggetti che tutti siamo abituati a conoscere, gli oggetti comuni della gelateria – dalle palette ai cucchiaini, dai porta coni ai porta tovaglioli, dal piatto da dessert fino al contenitore per gelato,…- saranno pensati dal team di ricercatori e professionisti del Consorzio del Politecnico di Milano, come estensione dell’universo di marca e ripensati quindi in una veste nuova, completamente innovativa rispetto alla tradizione e all’immaginario classico che tutti ne abbiamo, facendo leva anche sull’aspetto polisensoriale della degustazione, in cui il gelato, da semplice dessert, diventa parte centrale di un’esperienza gratificante a tutto tondo. L’analisi, lo studio, la progettazione e la produzione di questo set completo di oggetti di design per la degustazione, sarà focalizzato su: palette in plastica, porta-palette, porta-coni, portatovaglioli, specchio, vassoio, spatola, per i punti vendita; cucchiaino in acciaio, piatto da dessert, contenitore gelato per il consumatore finale. .  
   
   
CON IL 2007 LA FUCINA CREATIVA DI CONGUSTO SEMPRE ALLA RICERCA DI NUOVI PIACERI DA PROPORRE AGLI AMANTI DEL BIEN VIVRE, SI ARRICCHISCE DI GUSTOSE NOVITÀ PER COMINCIARE AL MEGLIO L’ANNO NUOVO  
 
I nuovi corsi dedicati all´arte della cucina e del buon ricevere saranno corsi dal taglio originale ed innovativo, per dare un diverso impulso alle relazioni tra i partecipanti, perchè Congusto è un laboratorio di creatività ed innovazione: vogliamo riscoprire coi nostri corsi il gusto del gioco, il senso della meraviglia, il piacere della sfida, la vivacità data dall’opportunità di riscoprire un’ arte tradizionale come quella culinaria: per imparare a nutrirsi e nutrire con amore, ritrovando dunque il gusto di “cucinare per lui”, ma anche per la nostra famiglia perchè il “cucinare per. ” è uno degli atti d’amore più belli! Abbiamo arricchito il nostro calendario con molti corsi golosi perchè si sa, l’inverno porta inevitabilmente voglia di dolcezza e di dolci, cioccolata e pasticcini ma anche torte e paste frolle, per grandi golosi e piccoli pasticceri. Ma non sarà solo il dessert a essere protagonista: il palcoscenico di Congusto si illuminerà sempre più per due dei maggiori interpreti della nostra tradizione gastronomica: le loro maestà Olio e Pomodoro. Con diversi corsi e approfondimenti sulla cucina che ruota intorno a questi giganti della nostra alimentazione. E ancora per non dimenticare che il mondo della cucina deve e vuole superare i confini della nostra casa ci saranno i corsi sul cous cous, cugino dei nostri risotti che ovviamente non saranno dimenticati! Tra i corsi: la pasticceria di base, corso sullo marmellate, chocotherapy, primi piatti d’autore:la pasta, approfondimento rosso: il pomodoro, riso e risotti, domenica in famiglia, due menù di pesce, in cucina a tutta birra, e molto altro ancora. Oltre alla sezione “appassionati” abbiamo deciso di dedicarci particolarmente anche agli “esperti”, gli operatori del settore che vogliono aggironarsi sia per rinnovare il loro bagaglio di conoscenze gastronomiche sia semplicemente per riscoprire il piacere di stare insieme. Per gli esperti verranno svilluppate corsi come: la cucina molecolare, smell kitchen: approfondimento sull’aspirazione corso sui fritti e tempura, degustazioni sul miele e tante altre tematiche. Infine, in un mondo pluriculturale e plurilinguistico era ora che anche la cucina cominciasse a parlare inglese per farsi capire da tutti quegli stranieri che desiderano accorstarsi all’affascinante mondo della cucina italiana, così Congusto ha pensato anche a loro organizzando corsi in lingua inglese e corsi in italiano per stranieri, nonchè pensando a un corso dove un personal shpper spiegherà come fare al meglio la spesa. Alcuni corsi: decori e bon ton in lingua inglese, facciamo la spesa: la dispensa, il personal shopper. Congusto diventa passione e professione, nuovi corsi e percorsi per scoprire nuove ricette, nuove tecniche o più semplicemtne nuovi approcci e non solo in cucina grazie anche presenza dei nostri partner, Elica, Mutti e Nuncas sempre più presenti con gli approfondimenti dei corsi, e ancora Krups, Garofalo, Laboratorio Pesaro, ma anche La Bottega dell’Asino e La Via Lattea con le loro squisitezze. .  
   
   
TRIONFALE INGRESSO A MILANO PER L’ASPARAGO BIANCO DI BASSANO  
 
 Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, ha incontrato lunedì (7 maggio u. S. , ndr) a Milano, nella prestigiosa cornice di Palazzo Affari ai Giureconsulti, la stampa specializzata nazionale per un importante appuntamento all’insegna dell’enogastronomia vicentina: protagonista assoluto della serata è stato l’Asparago bianco di Bassano, presentato nelle sue declinazioni culinarie più stuzzicanti. L’iniziativa ha visto la collaborazione del Gruppo Ristoratori Bassanesi, dei Consorzi di tutela dei vini vicentini e dei produttori di Olio d’oliva extravergine “Veneto Berici-euganei" e "Veneto del Grappa". Un ingresso trionfale nella capitale del gusto milanese per uno dei prodotti più pregiati e apprezzati dell’enogastronomia locale vicentina, che con Vicenza Qualità prosegue l’attività di promozione oltre i confini regionali delle proprie eccellenze agroalimentari per accrescere una cultura del territorio e delle proprie tipicità. Degustazioni e assaggi di piatti a base di asparago hanno intrattenuto una quarantina di giornalisti delle più importanti testate tecniche di settore, guidati dai sagaci commenti e dalle puntuali osservazioni di Edoardo Raspelli, testimonial speciale per la serata. La presenza di questo grande cultore della buona tavola, giornalista e critico apprezzato, nonché conduttore di programmi e rubriche gastronomiche sia in Rai che in Mediaset ha contribuito a dare una visione ricca e articolata del panorama agroalimentare vicentino, fornendo interessanti spunti di riflessione e utili digressioni tecniche sull’Asparago bianco di Bassano, la sua coltivazione, gli standard qualitativi. Particolare accento è stato posto anche sulla Denominazione di Origine Protetta (già concessa), che sarà prossimamente ufficializzata da Bruxelles, portando il pregiato turione tra l’elite dei prodotti europei certificati. Durante il suo intervento il presidente dell’Azienda Speciale camerale, Sergio Rebecca, ha voluto sottolineare l’importanza di “un percorso a 360 gradi a diretto contatto con il meglio della produzione vicentina, per scoprire l’alto valore in termini alimentari, economici, storici e culturali rappresentato dai prodotti tipici del territorio”. In quest’ottica generale va considerata anche la contestuale presentazione della nuova pubblicazione curata da Vicenza Qualità dedicata all’Asparago bianco di Bassano, che rientra nella collana “Le gustosità vicentine” (della quale fanno parte anche le monografie sul Riso, sulla Grappa, sull’Olio d’oliva extravergine vicentini). Al noto enogastronomo Alfredo Pelle è stato infine affidato il compito di descrivere le peculiarità dei piatti proposti nel raffinato menù in degustazione e il loro abbinamento con i vini scelti per la serata: un cocktail che ha saputo soddisfare anche i palati più esigenti e ha messo in luce la duttilità dell’asparago in cucina, grazie a inconsueti abbinamenti e a gustose ricette che hanno saputo coniugare tradizione ed elementi innovativi, sposandosi con la freschezza, la qualità e i profumi dei vini in mescita. I prestigiosi ospiti hanno così sperimentato gli “Sfilacci di asparago con acciughe e olio di Pove” e gli “Asparagi al torcolato, alla mela verde, alla menta, alla grappa”, il “Formaggio Asiago d’allevo con julienne di asparagi e pepe rosa” e la “Mousse di asparagi e uova”, i “Fiori di zucca ripieni di spuma d’asparago”, il “Rotolo di gamberi con riso e asparagi” e il “Rotolo di tacchino con asparagi e ortiche”, la “Zuppa d’asparagi” e la “Polenta di mais Marano con saute di pollo all’asparago”, gustando poi il più tradizionale “Risotto con asparagi” o la sorprendente “Bavarese all’asparago”. A chiusura sono stati offerti stuzzicanti cioccolatini all’asparago e una “Confettura di asparagi con mascarpone”. Il tutto è stato accompagnato da acqua minerale Lora Recoaro e dai vini Doc vicentini: Spumante Lessini Durello della Colli Vicentini Sca, Vespaiolo Spumante Extra Dry e Breganze Doc Torcolato Riserva 2003 “Bosco Grande” della Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, Breganze Doc Vespaiolo 2006 dell’Azienda Agricola Maculan, Gambellara Classico 2006 “Cà Fischele” dell’Azienda Vinicola Dal Maso, Tocai Rosso Doc 2006 delle Cantine dei Colli Berici e Recioto di Gambellara 2003 “Il Giangio” della Casa Vinicola Zonin. Per finire spazio alle grappe delle distillerie vicentine, tra cui le specialità di casa Poli, Nardini, F. Lli Brunello, Schiavo e Dal Toso. Un evento che ha permesso di far conoscere ad un pubblico attento e competente le molteplici qualità dell’Asparago Bianco di Bassano, nell’ambito di un’attività di comunicazione a più livelli che vede Vicenza Qualità in prima linea nella promozione delle eccellenze del territorio, a sostegno dell’agroalimentare tipico e di qualità. Www. Vicenzaqualita. Org .  
   
   
LA DIETA A ZONA: LE SUE VERITÀ, I SUOI SEGRETI LE SUE NUOVE RICETTE ALL’ITALIANA I ”POMERIGGI IN SALUTE” DI ESSERE E BENESSERE AL VILLAGGIO DELLA SALUTE, FARMACIA CASSIODORO  
 
Appuntamento con la Zona, la “dieta glamour” per eccellenza, nel secondo “Pomeriggio in salute” organizzato dall’Associazione Culturale Essere Benessere, giovedì 31 maggio alle h 17,30 presso la Farmacia Villaggio della Salute di viale Cassiodoro 12. A introdurre il pubblico alla scoperta delle verità, dei segreti e delle false interpretazioni della Zona sarà la dottoressa Daniela Morandi, nutrizionista e naturopata, cresciuta professionalmente presso lo Zone Research Institute del dottor Barry Sears, il creatore della Zona, e ora una delle sue più attive collaboratrici. La dottoressa Morandi, che con Barry Sears è autore del libro “Il bello della Zona”, recentemente pubblicato da Sperling&kupfer, tiene a sottolineare che la Zona in effetti non è una dieta, ma una strategia, un sistema nutrizionale. “Potremmo chiamarla dieta nel senso classico della parola cioè intesa come stile alimentare ma non si può confondere con una dieta dimagrante perché è un’impostazione alimentare che porta alla perdita della massa grassa senza che si patisca la fame, senza che sia ipocalorica, senza che sia iperproteica. La “strategia Zona” - chiarisce ancora la dottoressa Morandi - non si basa sul calcolo calorico del cibo, ma sull’effetto a livello ormonale che ha il cibo quando noi lo assumiamo. Quindi in particolare, sul controllo dell’insulina che è l’ormone che interviene, tra l’altro, sui meccanismi di accumulo della massa grassa e può influenzare alcuni stati infiammatori”. L’equilibrio dell’ormone insulina è quindi molto importante per ottenere il peso forma, migliorare le performance mentali e fisiche, prevenire il rischio di malattie croniche quali le cardiopatie e il diabete. Finora la Zona, pur guadagnando sempre più proseliti, era e resta per molti italiani uno stile alimentare difficile da comprendere e da praticare. Nel loro libro, Morandi e Sears cercano di superare queste difficoltà: “Ho cercato di adeguare l’idea del contenuto della Zona come è intesa dal Dr. Sears, tenendo conto dello stile alimentare e dei gusti della popolazione italiana, utilizzando regole meno rigide e adottando maggiore flessibilità e fantasia, pur preservando le sue caratteristiche di fondo - spiega la dottoressa Morandi - E’ stato un lavoro in cui abbiamo mantenuto la fedeltà al metodo presentando ricette corredate da moltissime foto, per dimostrare che in realtà è molto semplice praticare la Zona”. I Pomeriggi in salute al Villaggio della farmacia Cassiodoro proseguiranno il 14 giugno con un incontro sull’Omotossicologia (cioè lo studio degli effetti delle tossine sull’uomo e relativo trattamento omeopatico). In particolare la dottoressa Tiziana Semplici, presidente dell’Associazione Culturale Essere Benessere, si soffermerà sul tema “Un moderno sistema naturale per disintossicarsi a Milano”. .  
   
   
DA ABOCA FITOMAGRA ACTIDREN CONCENTRATO FLUIDO L’INNOVATIVO INTEGRATORE ALIMENTARE 100% NATURALE – SENZA CONSERVANTI PER L’EQUILIBRIO NEL CONTROLLO DEL PESO 2 AZIONI SINERGICHE IN UN SOLO PRODOTTO PRATICO ED EFFICACE  
 
Actidren concentrato fluido, nel pratico flacone con misurino dosatore, grazie alla sua elevata concentrazione di sostanze funzionali in grado di favorire, in sinergia, l’azione drenante dell’organismo e attivante del metabolismo, risulta particolarmente utile in regimi alimentari controllati finalizzati al controllo del peso corporeo. Actidren concentrato fluido, si caratterizza per la presenza dell’estratto liofilizzato di Citrus aurantium che favorisce il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, unita a quella del Tarassaco che svolge un’azione depurativa e coadiuvante la diuresi. La funzionalità è completata dagli estratti liofilizzati di Thè Verde e di Orthosiphon, che potenziano la formula nelle sue proprietà depurative e antiossidanti, facendo di Actidren concentrato fluido un prodotto utile come coadiuvante di diete ipocaloriche globalmente controllate. Per ulteriori dettagli www. Aboca. It oppure 800 110 168. .  
   
   
UN OTTIMO INTEGRATORE ALIMENTARE PIERRE FABRE PHARMA: “DORIANCE SOLAIRE” PRIMA, DURANTE E DOPO L’ABBRONZATURA  
 
E’ un integratore alimentare della linea Doriance Anti Age a base di sostanze di origine naturale, quali Phytopigments ricchi di beta-carotene, olio di palma, vitamina E, olio di borragine, acidi grassi essenziali e selenio. Questo prodotto non solo prepara e favorisce l’abbronzatura, ma migliora la tollerabilità della pelle al sole. Inoltre limita la disidratazione e prolunga l’abbronzatura. In vendita nelle principali farmacie. .  
   
   
CIKAFLOGO: LA SOLUZIONE PIÙ NATURALE, RICCA DI ESTRATTI FITOTERAPICI,PER LA SALUTE DELLE GENGIVE.  
 
Cikaflogo di Quattroti Dentech è la nuova crema gel gengivale specifica per gli stati infiammatori delle gengive. Deriva da un’antica preparazione galenico magistrale dei primi del ‘900, riformulata sulla base delle più recenti conoscenze scientifiche, e rappresenta il trattamento ideale, in quanto naturale, efficace, sicuro, privo di controindicazioni e effetti collaterali, per la protezione e la salute delle gengive. La sua formulazione naturale straordinariamente ricca Cikaflogo è caratterizzata da una straordinaria ricchezza e completezza di elementi attivi naturali di oligo e fitoderivazione: • Acido Ialuronico. Promuove la riparazione dei tessuti e svolge un’azione antiedema. • Aloe Barbadensis. Ha una spiccata azione antinfiammatoria, promuove la riparazione dei tessuti e migliora il microcircolo. • Coenzima Q10. Svolge una forte azione antiossidante. • Malaleuca alternifolia (tè verde). Antiossidante, antibatterico. • Vitamina K. Antiemorragica. • Timo (thymus vulgaris). Disinfettante, battericida, fungicida. • Centella asiatica. Cicatrizzante, antiedemigena. • Allantoina. Esfoliante, cicatrizzante, lenitiva. • Tocoferil acetato. Vitamina antiossidante che mantiene l’integrità delle membrane cellulari. • Fitonadione. Vitamina naturale con proprietà antiemorragiche. • Macadamia Ternifolia. Mantiene la cute morbida e protetta. • Cupressus sempervirens. Vasocostrittore, astringente, vasoprotettivo. • Trigonella foenum graecum. Emolliente, cicatrizzante, lenitiva. Aloe Barbadensis La sua eccezionale azione lenitiva e riparatrice Grazie alla straordinaria ricchezza e alla completezza della sua formulazione, Cikaflogo svolge un’efficace azione lenitiva e riparatrice negli stati infiammatori delle gengive e nelle lesioni del cavo orale, riducendo i tempi di guarigione. In particolare, Cikaflogo trova il suo impiego ottimale nel trattamento di: • gengiviti • parodontiti • afte • traumi e lesioni gengivali (estrazione di denti, pulizia con ultrasuoni etc. ) • piaghe da protesi La sua efficacia dimostrata da test clinici I test clinici effettuati hanno dimostrato che Cikaflogo è altamente efficace sia nel facilitare la guarigione delle lesioni ulcerative del cavo orale, sia nel ridurre il sanguinamento gengivale legato a malattie parodontali e quello postestrattivo. In particolare, da un recente studio clinico condotto da un equipe della Clinica Odontoiatrica dell’Università degli Studi di Milano-bicocca-ospedale S. Gerardo su 72 soggetti è emerso che Cikaflogo: • ha ridotto sensibilmente il dolore e facilitato la guarigione nell’80% dei casi di ulcere orali; • ha determinato la scomparsa di sanguinamento gengivale nel 100% dei casi di malattia parodontale; • ha fatto cessare precocemente il sanguinamento e il dolore postestrattivo nel 66,6% dei casi. Gli studi clinici hanno pertanto confermato le proprietà cicatrizzanti, antiemorragiche, analgesiche e antinfiammatorie di Cikaflogo sui tessuti gengivali, nonché le sue azioni specifiche volte a ridurre sia il dolore legato a lesioni ulcerative del cavo orale o a estrazioni dentarie, sia il sanguinamento dovuto a infiammazione gengivale o a interventi chirurgici. Il suo utilizzo pratico e sicuro, anche nei bambini Cikaflogo è una delicatissima crema gel, fluida e leggera, che dà un’immediata sensazione di sollievo e di benessere alle gengive infiammate e ai tessuti molli del cavo orale. Grazie alla naturalità dei suoi componenti attivi, può essere utilizzato da chiunque: donne, uomini, bambini in quanto non ha controindicazioni ed effetti collaterali. .  
   
   
DIFESA DEI VIGNETI DI PROSECCO CON ELICOTTERO - ZAIA  
 
Venezia - “Sto attivamente operando per rendere possibile l’utilizzazione dell’elicottero per la distribuzione di fitofarmaci sui vigneti specializzati delle colline del Prosecco Doc Conegliano Valdobbiadene per tutta la campagna 2007, anche dopo la data, fissata nel 12 luglio per il loto ritiro dal commercio”. Lo sottolinea il Vicepresidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, che sulla questione ha sollecitato in più occasioni il Ministro delle Politiche Agricole Paolo De Castro, il quale ha ora informato che è in via di predisposizione un provvedimento del Ministero della salute d’intesa con quelle delle Politiche agricole per garantire l’utilizzo del mezzo aereo nel corso dell’intera campagna 2007. “Sarà anche attivato un tavolo tecnico Regioni – Ministero – ha detto Zaia – per la predisposizione di una norma di recepimento della Direttiva Europea sulla questione, prevedendo in tale contesto specifiche deroghe per particolari situazioni come nel caso della coltivazione della vite nel comprensorio del Prosecco”. Zaia ha informato dei risultati del suo intervento il presidente dell’Eliconsorzio del Prosecco Valter Marsura, che gli aveva chiesto di intervenire perché con il 12 luglio, non venisse sospesa di fatto la possibilità di impiegare dall’aria i fitofarmaci necessari alla difesa delle piante dai parassiti, in una zona tanto difficile come quella collinare dove si coltivano le viti del Prosecco Doc. “Si tratta di una zona collinare caratterizzata da forti pendenze e da una viticoltura “eroica” – ha fatto presente Zaia – gestita quasi totalmente a livello familiare, dove è pressochè impossibile utilizzare i normali mezzi meccanici per l’irrorazione delle viti con fitofarmaci, mentre l’elicottero garantisce ottimi risultati mirati con tutte le garanzie per l’ambiente circostante. Questo genere di intervento è inoltre funzionale al permanere di una viticoltura di qualità e competitiva, in un’area ad altissima vocazione mondiale, tutelando la qualità della vita e i redditi di numerose aziende a carattere familiare”. .  
   
   
I VINI D’ALSAZIA TORNANO A MILANO  
 
Dopo il successo ottenuto nell’edizione del 2006, alla quale avevano partecipato più di 200 professionisti, il Civa (Conseil Interprofessionnel des Vins d’Alsace) torna in Italia. Una delegazione di una ventina di produttori sarà presente per far condividere ai professionisti italiani la passione per i loro vini. Tutti i piaceri dei sensi saranno presenti all’appuntamento: la bottiglia slanciata, riconoscibile tra mille, gli aromi fruttati così tipici, e una gamma unica che spazia dai vini più secchi e leggeri a quelli più opulenti e corposi. I vini delle Aoc Alsace, Alsace Grand Cru et Crémant d’Alsace sono sicuri alleati della grande gastronomia ma anche del pasto più semplice o del momento di relax tra amici. Offrono armonie insospettate, che vanno dalle ricette esotiche al pollame passando per i frutti di mare e il pesce, il foie gras, la cacciagione, i formaggi senza dimenticare l’aperitivo… Un vero e proprio viaggio alla scoperta di un mondo di sapori! Alla ricerca di un fornitore per un rapporto di lungo periodo, per acquistare alcune casse di Vini d’Alsazia per un’enoteca o un ristorante o semplicemente per conoscere meglio i Vini d’Alsazia, i professionisti del settore ed i giornalisti avranno modo durante questa degustazione eccezionale di soddisfare le proprie attese. Lunedì 14 maggio dalle 14 alle 20 Westin Palace Hotel - Piazza della Repubblica 20, Milano .  
   
   
L´ISTITUTO TUTELA GRAPPA DEL TRENTINO ALLA 71.A MOSTRA VINI DEL TRENTINO  
 
L´istituto parteciperà dal 17 al 19 maggio alla tradizionale rassegna trentina. Le grappe saranno servite nel nuovo bicchiere della Trentinograppa. L´istituto Tutela Grappa del Trentino parteciperà con una selezione di grappe delle aziende associate alla 71. A Mostra Vini del Trentino, in programma al Teatro Sociale di Trento dal 17 al 19 maggio (h. 17. 00 - 22. 00). I soci porranno in degustazione i propri prodotti contrassegnati dal Tridente, il marchio d´origine che identifica la Trentinograppa. Le grappe saranno servite nel nuovo bicchiere della Trentinograppa, un tulipano alto 16 centimetri, con un’apertura di 4,5 alla bocca e di 6 al panciotto. La forma e le dimensioni sono state studiate per assicurare alla grappa la giusta superficie di ossigenazione e un adeguato ostacolo alla dispersione della componente aromatica. Per il primo anno è prevista una distribuzione di 150. 000 bicchieri per garantire che la Trentinograppa sia servita e degustata sempre nelle condizioni ottimali. Chi è l´Istituto Tutela Grappa del Trentino Nato nel 1960, oggi l’Istituto conta 29 soci dei quali 21 sono distillatori e rappresentano la quasi totalità della produzione trentina. L’istituto ha il compito di valorizzare la produzione tipica della grappa ottenuta esclusivamente da vinacce prodotte in Trentino e di qualificarla con un apposito marchio d’origine e con la dicitura “Trentino Grappa”. La produzione della grappa trentina rappresenta l´8% di quella italiana. .  
   
   
A FIRENZE LA VII ASTA DI VINI IL 17 MAGGIO NELLE PAGLIERE MEDICEE O IN DIRETTA SU MAGGIODIVINO  
 
Giancarlo e Emanuele Giannini apriranno la Vii Asta dei Vini che inaugura la mostra mercato Alla Corte del Vino in programma, il 19 e il 20 maggio, nella villa seicentesca del Principe Corsini a San Casciano Val di Pesa. A Firenze, il 17 maggio, alle 19 nelle Pagliere Medicee, in viale Machiavelli 24, la casa d´aste Pandolfini mette all´incanto oltre 50 lotti di vini, offerti da grandi cantine italiane. A Sostegno Della Fondazione Teatro Del Maggio Musicale Fiorentino L´iniziativa ha lo scopo di sostenere la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e, per la prima volta, per volontà del Comitato Maggio Divino, presieduto da Clotilde Corsini, accanto alle bottiglie saranno messi all´incanto anche arredi e costumi di scena, rendendo ancora più esplicito il legame esistente tra vino e cultura. L´asta sarà mondiale per il semplice fatto che chiunque potrà fare offerte on line collegandosi al sito www. Maggiodivino. Com . I Vini Del 2001 E Gli Imperiali I vini dell´annata storica 2001 e il formato Imperiale (6 litri) saranno i protagonisti della serata. Queste le etichette 2001: Rosso del Conte, Villa di Capezzana Carmignano Docg, Sagrantino di Montefalco 25 anni (una magnum), Ornellaia (una doppia magnum), Palari Faro Doc, Brunello di Montalcino di Folonari, Desiderio, tre etichette di Planeta: Merlot - Burdese - Syrah, Santa Cecilia, San Leonardo (una magnum e una doppia magnum), Granato, Castello di Fonterutoli, Avvoltore, Sanleone, Guidaccio, Don Tommaso (una doppia magnum), Marsiliana (una doppia magnum), Il Carbonaione (una magnum e una doppia magnum), Tignanello (una doppia magnum), Percarlo, Flaccianello della Pieve, Le Pergole Torte, Castello di Brolio. Saranno battuti, oltre al già citato Flaccianello della Pieve del 2001, gli Imperiali Casanuova di Nittardi, Sassicaia e Siepi. Accanto a questi anche molti vini d´annata: una doppia magnum di Cabreo Il Borgo del 1985, due doppie magnum di Lupicaia del 1994, una bottiglia di Krug Clos du Mesnil del 1996, una magnum di Nozzole Il Pareto Igt Toscana del 1998, tre magnum di Cerviolo Rosso 1998, una magnum di Vin Santo del Chianti Classico Doc del 1999, una magnum Poggio all´Oro-brunello di Montalcino riserva del 1999. Si conclude con diversi formati, degli anni compresi tra il 2002 e il 2006: Turrita, Rosso di Sera, Tenuta di Trinoro, Galatrona, Bellezza, Alleanza, Alleanza, Tenuta di Valgiano, Benryè-passito di Pantelleria, Torricella, Granello, Tenuta di Trinoro, Löwengang Cabernet. .