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Notiziario Marketpress di
Giovedì 10 Maggio 2007 |
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SANITÀ: TELECONSULTO PER 42 OSPEDALI ITALIANI NEL MONDO 33 CENTRI DI ECCELLENZA SANITARIA DALLA PENISOLA GIÀ COLLEGATI ON-LINE CON I NOSOCOMI ITALIANI ALL’ESTERO, DALLE PICCOLE MISSIONI IN AFRICA AI “BIG” DI ARGENTINA, INDIA E UGANDA |
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Roma, 10 maggio 2007 – Ben 42 ospedali italiani dislocati in 24 Paesi del mondo sono collegati on-line, via Internet terrestre e satellitare, con 33 centri di eccellenza medica in Italia per effettuare teleconsulti. Si va dai piccoli nosocomi delle missioni in Africa, con pochi posti letto, a quelli medi del Medio Oriente con 50 posti, a quelli grandi con assistenza italiana, come quelli di Buenos Aires e New Dheli, ma anche in Uganda con oltre 500 letti, appartenenti alla “Alleanza degli ospedali italiani nel mondo”. Le caratteristiche operative ed organizzative di questa realtà tecnologico-scientifico-umanitaria, attiva da oltre tre anni in prevalenza in America Latina ed Africa, sono state illustrate da Paola Monari, del Cnipa, responsabile Ict dell’”Alleanza”, al convegno “Satellite e tlc avanzate per l’aiuto umanitario in sanità”, a Roma. «Il progetto risponde alla necessità di consulenza specialistica da parte dei medici all’estero a beneficio delle popolazioni locali ed è nato su impulso dei ministeri della Salute, degli Affari Esteri, della Ricerca e delle Riforme e Innovazione nella P. A. Dopo che nel 2002 per la prima volta fu effettuato il censimento degli oltre 100 ospedali italiani nel mondo», ha detto Paola Monari, sottolineando che «l’obiettivo dei servizi in telemedicina dell’Alleanza è innalzare il profilo professionale nei centri sanitari italiani all’estero grazie alla possibilità di collaborazione telematica con i reparti dei migliori nosocomi e centri di eccellenza in Italia, soprattutto mediante servizi di teleconsulto e di formazione a distanza, come se si trovassero nella medesima struttura sanitaria, anziché a migliaia di chilometri di distanza, lavorando congiuntamente a casi clinici complessi con la finalità di incidere in modo significativo sulla qualità delle prestazioni erogate alle popolazioni locali». Dal 2004 l’associazione ha gradualmente reso disponibili nei nosocomi italiani all’estero una postazione telematica completa ed un accesso ad Internet a larga banda, terrestre o satellitare, quest’ultima in particolare nell’Africa Sub-sahariana. Il servizio di teleconsulto medico è a regime dal 2005 e oggi conta 400 teleconsulti specialistici con oltre 470 cartelle di diagnostica per immagini e refertazione allegate, svolti da 163 specialisti in Italia e da 95 medici degli ospedali all´estero; l’intera banca dati è disponibile in linea dal servizio di e-Learning. «L’infrastruttura telematica attualmente risponde ad un fabbisogno complessivo di 8. 539 codici di patologia della classificazione internazionale Icd9-cm dell’Organizzazione Mondiale della Sanità», ha spiegato Monari, rilevando che «il catalogo è stato concordato con le direzioni sanitarie degli ospedali in Italia e gli oltre 270 specialisti coinvolti nel servizio sono impegnati a rispondere nell’arco di 72 ore». Il centro di gestione presso il Segretariato dell’organizzazione fornisce assistenza all’utenza sugli strumenti Ict e gestisce l’evasione delle richieste di teleconsulto da parte del centro di competenza, garantendo il 100% di consultazioni andate a buon fine. Peculiarità dei servizi in telemedicina dell´”Alleanza” è la vastità senza precedenti della partecipazione dei centri di eccellenza, che ha portato all’avvio dei lavori per un utilizzo anche bi-direzionale del servizio di teleconsulto (ossia dall’Italia si attingono informazioni e consulti all’estero) su particolari patologie di interesse per le tematiche legate, per esempio, all’immigrazione, oltre che per lo scambio di conoscenze tra colleghi anche sul territorio nazionale. La connessione telematica consente, dal 2006, di poter effettuare anche la formazione a distanza (e-Learning) ed è rivolta a tutte le professionalità sanitarie degli ospedali italiani all’estero su tutte le discipline previste dal programma Ecm. Il servizio ha oltre 170 professionisti iscritti ed è fruibile mediante una piattaforma tecnologica che, attualmente, mette a disposizione circa 200 materiali formativi. I contenuti scientifici e i corsi multimediali provengono da 13 centri di eccellenza in Italia aderenti all’”Alleanza” e da altri enti del Servizio Sanitario Nazionale, su ciascun area di competenza medica. Accanto a queste attività, il Centro di gestione del Segretariato amministra con un apposito sito web anche la banca dati generale del servizio di inventario delle attrezzature sanitarie in donazione, come disposto dalla legge 266/2005, garantendo supporto sia alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale per la registrazione delle donazioni, sia ai Comitati di area dell’Alleanza posti nelle Americhe, in Africa, nel Medio Oriente e nel resto del mondo, aderendo alla notevole richiesta degli ospedali nei Paesi in via di sviluppo che si trovano a fronteggiare le complessità clinico-diagnostiche e tecnico-organizzative in condizioni di ristrettezze economiche e strumentazione adeguata. L´”alleanza degli Ospedali Italiani nel Mondo” gode di un finanziamento stabile previsto dalla Legge Finanziaria, che è stato di 219 mila € per il 2006, di 500 mila per quest´anno e altrettanti per il prossimo, per la gestione e l’avanzamento dei servizi di teleconsulto e di e-Learning; per il servizio di inventario non è ancora stato previsto un contributo specifico. - . |
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CONFERENZA SUI NANO-OGGETTI TERAPEUTICI |
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Bruxelles, 10 maggio 2007 - Il 12 giugno si terrà a Evry (Francia) una conferenza internazionale sui nano-oggetti terapeutici. Alla manifestazione, che porrà in risalto le varie dimensioni della ricerca nell´ambito delle biotecnologie, interverranno oratori di spicco tra i quali si segnalano ricercatori del mondo accademico, rappresentati delle piccole e medie imprese (Pmi), dell´industria e dell´agenzia francese di regolamentazione. Nelle varie sessioni oltre alle scienze biologiche di base e alla medicina clinica si affronteranno temi quali la regolamentazione, la percezione pubblica e politica e l´istruzione. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Nano4drugs. Com/meeting. Html . |
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LA PROTEINA SUMO LOTTA NEL CERVELLO |
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Bruxelles, 10 maggio 2007 - Alcuni scienziati hanno scoperto che una piccola proteina di nome Sumo (Small Ubiquitin-like Modifier) aiuta a controllare l´eccitabilità delle nostre cellule cerebrali. I ricercatori auspicano che i risultati del loro studio possano sfociare nello sviluppo di nuovi trattamenti per curare patologie quali l´epilessia e la schizofrenia. Il lavoro, in parte finanziato nell´ambito del Sesto programma quadro dell´Ue, è stato pubblicato on line dalla rivista «Nature». I milioni di cellule nervose che compongono il nostro cervello sono fra loro collegate da sinapsi. A livello delle sinapsi, le informazioni sono trasmesse chimicamente al cervello da una cellula nervosa all´altra, tramite proteine chiamate recettori. Nei cervelli sani le sinapsi sono in grado di modificare la quantità di informazioni inviate, mentre nei cervelli di soggetti affetti da patologie quali l´epilessia le sinapsi trasmettono un numero eccessivo di informazioni che causano una sovreccitazione all´interno delle cellule. I recettori kainato svolgono un ruolo importante nella regolazione della quantità di informazioni trasmesse. Nella cellula nervosa che invia il messaggio possono modificare la quantità di sostanze chimiche rilasciate attraverso le sinapsi, mentre i recettori all´interno della cellula nervosa «ricevente» contribuiscono alla trasmissione rapida dell´informazione. I ricercatori hanno osservato che quando il recettore kainato riceve un segnale chimico, una proteina di nome Sumo si attacca al recettore e lo rimuove dalla sinapsi. Questo le impedisce di ricevere informazioni e rende quindi la cellula meno eccitabile. «Questo lavoro è importante perché offre una nuova prospettiva e una più approfondita comprensione della gestione del flusso di informazioni tra cellule cerebrali», ha dichiarato il professor Jeremy Henley dell´Università di Bristol. «È possibile aumentare la quantità di Sumo presente nei recettori kainato, riducendo così la comunicazione fra le cellule, potrebbe essere un modo per curare l´epilessia evitando la sovreccitazione». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nature. Com/nature . |
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SFRUTTARE LE ABITUDINI «ALIMENTARI» DELLE CELLULE PER TRATTARE IL MORBO DI HUNTINGTON |
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Bvruxelles, 10 maggio 2007 - Un´équipe internazionale di ricercatori ha sviluppato un nuovo approccio per trattare patologie quali il morbo di Huntington, causate dall´accumulo di proteine anormali. La nuova cura incoraggia le nostre cellule a «fagocitare» le proteine. Il lavoro, finanziato in parte dall´Ue nell´ambito del Sesto programma quadro (6Pq), è pubblicato on line dalla rivista «Nature Chemical Biology». Il morbo di Huntington si scatena quando gruppi di una proteina anormale, chiamata huntingtin, si accumulano nelle cellule cerebrali dei pazienti. La malattia presenta sintomi quali movimenti anormali e disturbi psichiatrici, fra cui depressione e demenza. Sebbene il gene che provoca la malattia sia stato scoperto oltre dieci anni fa, non esistono tuttora trattamenti che ne rallentino la progressione. Di norma, le cellule si liberano delle proteine indesiderate o deviate attraverso un processo chiamato «autofagia», nell´ambito del quale le cellule «fagocitano» le proteine avvolgendole in una membrana e distruggendole con gli enzimi. L´autofagia inoltre svolge un proprio ruolo nell´eliminazione delle proteine associate ad altre patologie, quali l´atassia spinocerebellare di tipo 3 e il morbo di Parkinson familiare. L´autofagia può essere stimolata nei topi e nelle mosche somministrando un farmaco chiamato rapamicina, un antibiotico usato come immunosoppressore nei pazienti trapiantati. «Abbiamo dimostrato che stimolare l´autofagia nelle cellule, e, in altre parole, incoraggiare le cellule a fagocitare le proteine huntingtin deviate, può costituire un modo efficace per impedirne l´accumulo», ha dichiarato il professor David Rubinsztein dell´Università di Cambridge. «Sembra che si blocchi l´inizio di sintomi simili al morbo di Huntington nella mosca della frutta e nei topi e ci auguriamo che accada lo stesso negli uomini». Tuttavia, il problema con la rapamicina è che, quando viene utilizzata a lungo termine, provoca una serie di effetti collaterali. La sfida per i ricercatori è trovare un modo più sicuro di indurre l´autofagia nel lungo periodo. A tal fine, i ricercatori hanno esaminato migliaia di piccole molecole per scoprire se avrebbero rafforzato o soppresso l´abilità della rapamicina di rallentare la crescita del lievito, che è stato scelto come organismo di studio perché è monocellulare ed è quindi meno complesso a fini di controllo. Si è scoperto che tre delle molecole che hanno dato prova di migliorare gli effetti di soppressione della crescita della rapamicina nel lievito inducono di per sé l´autofagia nelle cellule dei mammiferi. Nelle mosche della frutta, le molecole hanno rafforzato la capacità delle cellule di liberarsi dell´huntingtin deviata. I ricercatori ritengono che questi induttori di autofagia potrebbero essere usati per trattare una gamma di malattie infettive neurodegenerative, nonché talune forme di cancro. «Questi composti sembrano essere candidati promettenti per lo sviluppo di farmaci», ha commentato il professor Rubinsztein. «Tuttavia, anche se uno di loro dimostrasse la propria efficacia, trascorreranno alcuni anni prima che sia disponibile come trattamento. Per far sì che tali farmaci siano utili candidati per gli uomini, dovremo fare in modo che raggiungano il posto giusto nelle dovute concentrazioni e con la minima tossicità. Questi sono alcuni degli aspetti da prendere in considerazione adesso». Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nature. Com/nchembio . |
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MINISTERO DELLA SALUTE: GLI ITALIANI E L’OSPEDALE RAPPORTO ANNUALE SULL’ATTIVITÀ DI RICOVERO OSPEDALIERO TURCO: L’OSPEDALE È UNA DELLE GRANDI “CASE DEGLI ITALIANI”. LA SFIDA È QUELLA DELLA SICUREZZA, DELL’ACCOGLIENZA E DELL’UMANIZZAZIONE DELLE CURE. |
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Roma, 10 maggio 2007 - “La priorità resta la battaglia per la sicurezza e la qualità delle cure, e su questo fronte Governo, Regioni, Asl e operatori sanitari sono impegnati da tempo per migliorare i servizi, ammodernare le strutture, promuovere la prevenzione degli errori e le buone pratiche cliniche e assistenziali. Ognuno per le sue competenze secondo un programma condiviso di interventi e linee guida. Ma oggi desidero sottolineare l’impegno di quanti ogni giorno operano nei nostri ospedali e l’occasione mi è data dal “Rapporto su gli italiani e l’ospedale”, redatto dal Ministero della Salute sulla base dei dati delle schede di dimissioni ospedaliere, che fotografa le cause e disegna il profilo dei quasi 13 milioni di ricoveri in ospedale effettuati dagli italiani ogni anno. Il dato che mi ha colpito di più è quello del numero delle giornate di degenza, ovvero dei giorni passati in ospedale da questi cittadini: quasi 79 milioni di giornate, il che vuol dire più di sei giorni a testa in corsia. In questo dato colgo infatti il grande ruolo di accoglienza e comunità che gli ospedali devono esercitare investendo sempre di più sull’accoglienza e l’umanizzazione delle cure. In ospedale si va certamente controvoglia, con paura e speranza insieme. Ma in ospedale si creano in ogni caso momenti unici di convivenza e vicinanza tra persone sconosciute che reciprocamente vivono un’esperienza unica. A volte gioiosa e ricca di emozioni indimenticabili come quella del parto, che resta la causa principale di ricovero quasi a ricordarci che l’ospedale è soprattutto vita, nuova vita. Ma altre volte l’ospedale è un esperienza drammatica e complessa come ci indicano le successive tre cause principali di ricovero, rappresentate dalle malattie cardiovascolari, polmonari e dai tumori. Insomma l’ospedale, con i suoi difetti, le sue mancanze, le tante cose che dobbiamo ancora migliorare insieme, è di fatto una delle grandi “case degli italiani”. Un luogo che accoglie, assiste, risponde sempre ai bisogni, gratuitamente. Per tutti gli italiani da Milano a Palermo”. Livia Turco . |
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RAPPORTO ANNUALE SULL’ATTIVITÀ DI RICOVERO OSPEDALIERO OGNI ANNO 13 MILIONI DI RICOVERI CON UNA DEGENZA MEDIA DI 6 GIORNI E MEZZO. LE CAUSE PRINCIPALI: PARTO, MALATTIE CARDIOVASCOLARI, POLMONARI E TUMORI. GLI UOMINI RICOVERATI PIÙ SPESSO DELLE DONNE. PIÙ DI UNA DEGENZA SU 3 PREVEDE L’INTERVENTO CHIRURGICO. |
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Roma, 10 maggio 2007 - Quasi 13 milioni i ricoveri degli italiani in un anno, pari a un totale di oltre 78 milioni e 750 mila giornate di degenza. In ospedale si resta in media circa sei giorni e mezzo, ma si superano gli otto per i pazienti con più di 65 anni. Il parto, come evento naturale, resta il primo motivo di ricovero, anche se si registra un ricorso ancora eccessivo al taglio cesareo. Invece tra le malattie più frequenti per cui si va in ospedale vi sono soprattutto problemi cardiovascolari, malattie polmonari e trattamento dei tumori. Oltre un ricovero su tre richiede un intervento chirurgico, piccolo o grande. È quanto rileva l’ultimo “Rapporto annuale sull’attività di ricovero ospedaliero”, realizzato dal Ministero della Salute in base alle informazioni della banca dati delle Schede di dimissione ospedaliera (Sdo), relative all’anno 2004, che conferma una prevalenza delle patologie cronico-degenerative che è determinata sia dal progressivo invecchiamento della popolazione sia dal ruolo ancora centrale dell’assistenza ospedaliera nella diagnosi e nella cura. Ricoveri Secondo il rapporto, il numero dei ricoveri complessivi risulta in lieve incremento. Rispetto al 2003, a fronte di una significativa riduzione dei ricoveri in regime ordinario (circa 103. 500 in meno) si osserva un contemporaneo e consistente aumento dei trattamenti in day hospital (circa 243. 400 in più), tendenza peraltro osservata già negli anni precedenti. Risultano aumentati in modo rilevante anche le dimissioni dalla riabilitazione (20. 500 casi in più) e dalla lungodegenza (quasi 6. 000 in più). Complessivamente nel 2004 sono stati registrati: · Acuti - ricoveri ordinari 8. 339. 955 · Acuti - day hospital 3. 816. 783 · Riabilitazione - ricoveri ordinari 274. 146 · Riabilitazione - day hospital 60. 864 · Lungodegenza 100. 212 Cause di ricovero Uomo con più di 65 anni e un problema cardiovascolare che porta molto spesso a un intervento di angioplastica. Oppure mamma e con bambino appena nato di parto naturale. Sono con buona approssimazione i ritratti dei ricoveri più comuni nel nostro Paese, in base a una particolare classificazione per diagnosi, infatti, quasi il 20% della casistica ospedaliera in regime ordinario è racchiusa in dieci cause di ricovero. Ecco l’elenco con il numero dei dimessi: · Gravidanza e/o parto normale (264. 511 dimessi) · Aterosclerosi coronaria e altre malattie ischemiche cardiache (234. 811) · Scompenso cardiaco - Insufficienza cardiaca congestizia, non da ipertensione (186. 184) · Malattie delle vie biliari (161. 963) · Ernia addominale (149. 089) · Chemioterapia e radioterapia (148. 871) · Aritmie cardiache (143. 757) · Ictus - Vasculopatie cerebrali acute (133. 769) · Polmoniti (122. 319) · Infarto miocardio acuto (117. 833) Salvo il primo posto del parto naturale e la gravidanza, “lieto” evento fisiologico, le cause che portano al ricovero ordinario in ospedale sono dunque riconducibili in gran parte a malattie cardiovascolari (aterosclerosi, insufficienza cardiaca, ictus, infarto miocardico acuto, aritmie), al trattamento delle neoplasie e delle malattie polmonari. Oltre un ricovero su tre, si evince inoltre dal rapporto, richiede un intervento in sala operatoria, pari a circa 4 milioni e 700 mila interventi complessivi nel 2004, di cui più di circa 3 milioni e 64 mila in regime ordinario e un milione 641 mila in day hospital. In regime ordinario, ai primi posti tra gli interventi chirurgici più frequenti vi sono: - parto con taglio cesareo (complessivamente circa 210 mila interventi) - sostituzione di anca (80 mila circa) - isterectomia (oltre 65 mila) - angioplastica coronarica (circa 50 mila interventi)) In regime di day hospital, l’intervento chirurgico più frequente in assoluto è quello per cataratta: 336mila ricoveri (ma in regime di ricovero ordinario se ne contano altri 95mila). Età e sesso Rispetto alla popolazione, il ricorso al ricovero è proporzionalmente maggiore negli uomini, ad eccezione delle classi di età corrispondenti all’età fertile delle donne. Per esempio, dai 25 anni ai 44 circa 139 ricoveri su mille abitanti sono appannaggio delle donne contro i 66 dei maschi mentre dai 65 anni ai 74 circa 302 ricoveri su mille sono degli uomini e 203 delle donne. In media i ricoveri ordinari degli uomini costano di più di quelle delle donne. La remunerazione media a prestazione è infatti di euro 2. 815 per le femmine e di euro 3. 213 per i maschi. La durata della degenza ordinaria varia con l’età, la media di 6,7 giorni cresce nelle classi d’età più anziane: 8 giorni dai 65-74 anni, 9 in quella di età 75 ed oltre. Nella lungodegenza in media si resta 26 giorni. Appropriatezza Si ricorre all’ospedale con una frequenza diversa da regione e regione: si va dai 107,8 ricoveri per mille abitanti in Piemonte ai quasi 190 in Abruzzo. In generale, valori superiori a quello medio nazionale (141,5) si osservano in quasi tutte le regioni centro-meridionali. La degenza media pre-operatoria, sintomo anche di appropriatezza organizzativa, è in lieve riduzione rispetto agli anni precedenti. A livello nazionale è pari a 2,05 giorni; le durate inferiori si osservano nelle Marche (1,56) e in Friuli Venezia Giulia (1,44). Il rapporto evidenzia un importante trasferimento (circa 80%) dei ricoveri con interventi per cataratta e sindrome del tunnel carpale alla modalità di ricovero diurno e minor ricorso al ricovero per patologie croniche trattabili efficacemente in regime ambulatoriale, quali diabete e asma. Al contrario, si rileva in particolare un progressivo incremento del ricorso al taglio cesareo, che viene effettuato nel 37,8% dei parti complessivi, nonostante le indicazioni nazionali ed internazionali suggeriscano di promuovere il parto naturale contenendo il taglio cesareo al 15-20% dei parti. . |
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SORIN GROUP ANNUNCIA IL LANCIO COMMERCIALE EUROPEO DEL REPLY, IL PACEMAKER PIU´ PICCOLO AL MONDO |
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Parigi & Denver, Colorado, 10 maggio 2007 - Sorin Group annuncia il rilascio commerciale sul mercato Europeo dell´ ultima innovativa generazione di pacemaker Reply , il dispositivo bicamerale più piccolo al mondo (8cc). I pacemaker Reply si avvalgono del modo di stimolazione Safer, esclusività di Sorin Group, che monitorizza costantemente l´attività cardiaca spontanea del paziente e riduce la stimolazione ventricolare destra, favorendo quindi l´attività cardiaca naturale. E´ stato dimostrato che la stimolazione destra non necessaria aumenta il rischio di sviluppare scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, due condizioni che possono risultare estremamente dannose per i pazienti e che possono aggiungere pesanti costi a carico del sistema sanitario. Il modo Safer riduce la stimolazione ventricolare ad una percentuale pari allo 0,1 % nei pazienti senza blocco atrio-ventricolare(1). Inoltre, recenti studi pubblicati hanno dimostrato che pazienti con blocco atrio-ventricolare di diverso grado possono beneficiare di questo tipo di stimolazione(2). La tecnologia Safer trae le basi dall´esclusiva modalità Aaisafer di Sorin Group, il primo modo di stimolazione disponibile in un pacemaker progettato per limitare la stimolazione ventricolare non necessaria. Aaisafer è stato lanciato per la prima volta nel Settembre 2003 in Europa e ha ricevuto l´approvazione Fda nel maggio 2005 (Sorin Group è stata la prima società a ricevere l´autorizzazione alla commercializzazione negli Stati Uniti di un pacemaker dotato di un modo di stimolazione che minimizza la stimolazione ventricolare). Oltre al modo di stimolazione Safer i pacemaker Reply sono dotati di sofisticati algoritmi automatici che consentono una più facile gestione del paziente, semplificando il controllo del dispositivo. Durante il follow up si può risparmiare fino al 25% del tempo, poiché tutti i dati di programmazione necessari per il follow up possono essere ottenuti semplicemente toccando un solo bottone sullo schermo del programmatore. Il Dr. Ezio Aimé, Irccs Policlinico di San Donato, Milano, Italia ha commentato: "La mia personale esperienza è che la tecnologia di Sorin Group sia veramente all´avanguardia per i benefici clinici che apporta ai miei pazienti portatori di pacemaker. Dopo aver impiantato i pacemaker Reply, sono impressionato dalla combinazione di piccole dimensioni con un così vasto insieme di caratteristiche avanzate". André-michel Ballester, President, Cardiac Rhythm Management (Crm) Sorin Group ha commentato: "Le funzioni innovative e uniche presenti oggi nei nostri sistemi impiantabili ci permette di guardare al futuro con fiducia. Da oltre 40 anni abbiamo aperto nuove vie e scoperto nuove tecnologie d´avanguardia nella gestione delle aritmie cardiache e dello scompenso cardiaco, con lo scopo di ottenere benefici clinici per il paziente e per i medici. Come azienda europea leader nella gestione della bradicardia, siamo orgogliosi di avere sviluppato una nuova famiglia di pacemaker che conferma la nostra tradizione d´innovazione nella gestione del ritmo cardiaco". L´ottenimento dell´autorizzazione alla commercializzazione per Stati Uniti e Giappone è previsto nei primi mesi del 2008. . |
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SANITA´, VIA A COLLABORAZIONE REGIONE-UNIVERSITA´ |
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Milano, 10 maggio 2007 - Miglioramento delle risorse umane e della professionalità degli operatori, della formazione didattica e specialistica, della ricerca scientifica e tecnologica e del rapporto con il mondo dell´impresa: sono alcuni degli obiettivi della nuova stagione di collaborazione in campo sanitario tra le Università lombarde e la Regione, inaugurata oggi dall´incontro tenutosi a Palazzo Pirelli tra il presidente lombardo, Roberto Formigoni, l´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, e i rettori dei sei atenei lombardi che ospitano facoltà di Medicina (Pavia, Statale di Milano, Milano-bicocca, San Raffaele, Brescia e Varese-insubria). Formigoni, che ha ricordato i numeri e le eccellenze del Sistema Sanitario Regionale, ha chiesto alle Università "un coinvolgimento e una corresponsabilità sulle scelte che hanno una ricaduta sull´assistenza e quindi sulla distribuzione dei servizi sul territorio e nei confronti dei cittadini", ricordando in particolare la carenza di pediatri sul territorio lombardo. "Il rapporto con l´Università - ha aggiunto - costituisce per noi una occasione importante di qualificazione e aggiornamento continuo del sistema. Si tratta infatti di una delle possibilità concrete di vedere la ricerca applicata alla cura, di garantire la formazione dei nuovi operatori sanitari, la loro specializzazione e formazione continua". Dal canto suo Bresciani ha invitato le Università a lavorare in rete tra di loro e insieme alla Regione Lombardia, nell´ambito della cooperazione più ampia tra regioni italiane ed europee. "In un momento come questo, con la scarsità di fondi messi a disposizione delle Regioni dal Governo centrale - ha spiegato l´assessore alla Sanità - l´unica nostra vera possibilità è quella di sfruttare le opportunità finanziarie messe a disposizione da Bruxelles. Per farlo dobbiamo essere uniti". . |
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DALLA REGIONE CENTOMILA EURO A ULSS 20 DI VERONA PER CENTRO PREVENZIONE, CURA E RIABILITAZIONE DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO |
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Venezia, 10 maggio 2007 - La Giunta veneta, su proposta dell’assessore alle politiche sanitarie, ha deliberato l’erogazione di 100. 000 euro come contributo annuale a favore dell’Azienda Ulss n. 20 di Verona per il funzionamento del Centro regionale di riferimento per la prevenzione, diagnosi, trattamento e riabilitazione dei disturbi dell’apprendimento ed in particolare dei disturbi specifici quali, tra gli altri, dislessie e discalculie. La Giunta regionale – spiega l’assessore – già nella legge finanziaria 2007 aveva previsto un finanziamento per il Centro veronese; ora, con questa delibera, rende possibile la liquidazione della somma, previa relazione della Direzione del Centro regionale di riferimento sull’attività e funzioni del Centro stesso, l’indicazione di protocolli operativi, sperimentazioni clinico-assistenziali, ricerche e/o studi pilota in tema di trattamento dei Disturbi dell’Apprendimento. . |
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´PIU´ ESPERIENZA PIU´ COMPETENZA´, PRESENTATI I DATI SULL´ALLUNGAMENTO DELLA VITA LAVORATIVA |
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Torino, 10 maggio 2007 - Cresce anche in Piemonte il numero dei "nuovi cinquantenni". Le ricerche dell´Ires presentate oggi nell´ambito del convegno internazionale organizzato dalla Regione Piemonte "Più Esperienza Più Competenza. Allungamento della vita lavorativa, competitività e gestione delle risorse umane: verso l´innovazione", hanno esaminato, attraverso un´indagine demoscopica, le prospettive di vita e lavoro delle persone di età compresa tra 50 e 60 anni in Piemonte. I dati rivelano che le persone attualmente cinquanta-sessantenni appartengono a gruppi numericamente rilevanti (il 14% dell´intera popolazione italiana, il 15% di quella piemontese) e che sono centrali nelle trasformazioni demografiche che hanno stravolto la piramide per età della popolazione, tanto da essere posizionate nella linea generazionale in modo radicalmente nuovo: sono assai più spesso figli e figlie che nonni e nonne. "Le indagini presentate in questo convegno - ha affermato l´assessore al Welfare e Lavoro, Teresa Angela Migliasso - ci dimostrano che il Piemonte, per le sue caratteristiche demografiche, sarà fortemente coinvolto dall´invecchiamento della popolazione attiva. Da qui la volontà della Regione di proporre azioni specifiche valorizzare le potenzialità del fenomeno stesso con strategie tese ad accrescere la partecipazione al lavoro della classe di giovani anziani (gli over 50 e 55). Queste azioni devono indirizzarsi sia ai lavoratori e alle lavoratrici che alle aziende. Se nei prossimi decenni la vita attiva dovrà svolgersi su un arco di 40 o 45 anni, è necessario ripensare anche le modalità di organizzazione del lavoro, di tutela della salute, di valorizzazione delle competenze". L´assessore all´Istruzione e Formazione professionale, Giovanna Pentenero, ha sottolineato che "dopo le sfide poste dal cambiamento demografico e dalle politiche attive del lavoro è necessario analizzare la questione dell´età e dell´invecchiamento attivo dal punto di vista del capitale umano presente nelle nostre aziende. Per raggiungere gli obiettivi di competitività ed innovazione dell´intero sistema economico, è urgente rinforzare il sistema formativo e utilizzare al meglio le risorse fornite dal Fondo Sociale Europeo. Dobbiamo mettere a punto un piano d´azione capace di consentire un maggior accesso alla formazione, a cui va associata la lotta alla dispersione, ancora diffusa nel sistema scolastico, e il miglioramento della qualità della didattica". Il convegno ha permesso di confrontarsi con le più significative esperienze europee nel campo delle politiche per il lavoro, quella francese e finlandese, e sul tema del benessere e della salute sul posto di lavoro, attraverso gli interventi di Josef Reindl per l´Iso Institut tedesco e di Canzio Romano e Alessandro Baracco per il Dipartimento di Traumatologia, Ortopedia e Medicina del Lavoro dell´Università di Torino. Nel corso dei lavori sono state presentate, inoltre, delle buone prassi aziendali nella gestione dell´età in Europa, grazie all´intervento di Gerlinde Ziniel per lo European Foundation di Dublino e Claudio Soldà per Adecco Italia. Il convegno si è chiuso con l´intervento delle parti sociali, rappresentate da Giulio de Caprariis per Confindustria, che è intervenuto sulle pratiche organizzative e sulle politiche di sostegno all´invecchiamento attivo nei luoghi di lavoro e Angelo Marinelli della Cisl, che ha parlato di sindacato e sfida demografica. . |
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INTESA RAGGIUNTA PER LA CITTA´ DELLA SALUTE DI TORINO ACCORDO TRA REGIONE E UNIVERSITA´ SUL MODELLO STRUTTURALE E ORGANIZZATIVO |
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Torino, 10 maggio 2007 - Accordo raggiunto ieri mattina tra Regione e Università sulle caratteristiche di fondo che dovrà avere la «Città della salute e della scienza» di Torino. Nel corso della riunione odierna del tavolo tecnico congiunto, i due enti hanno infatti approvato il documento presentato dall’Aress, in cui, al termine di un lungo lavoro di istruttoria, si è definito il modello strutturale e organizzativo del progetto. La «Città della salute e della scienza» comprenderà innanzitutto un ospedale di circa 800 posti letto, esteso su un’area di 130 mila metri quadrati. Per quanto riguarda invece la didattica, l’obiettivo è quello di giungere a una Scuola di medicina finalizzata alla formazione di base, pre-clinica e clinica, con aule da 50 a 300 posti, più una da 800-1000 posti, laboratori informatici e spazi di studio, per un totale di circa 40 mila metri quadrati. Saranno infine 35 mila i metri quadrati destinati all’attività di ricerca di base e clinica e 20 mila quelli previsti per l’area dell’incubazione di imprese. Sempre nell’incontro di questa mattina, sono stati fissati gli indicatori da utilizzare nella prima fase di analisi delle diverse ipotesi di localizzazione finora emerse: dimensioni e conformazione, possibilità di espansione, proprietà e condizioni di acquisizione, destinazione urbanistica, vincoli e situazione ambientale, accessibilità pubblica e privata, dotazione di servizi nell’ambito territoriale, tempi e costi di realizzazione. Sulla base di questi criteri, Regione e Università hanno concordato sull’opportunità, anche per accelerare i tempi della decisione, di eliminare dall’elenco dei siti possibili l’area ex Mauriziano del comune di Orbassano, accantonata non solo perché meno facilmente raggiungibile di altri siti, ma anche alla luce delle difficoltà di utilizzo dei terreni e soprattutto del disegno dell’Università di dar vita all’ospedale «San Luigi» alla seconda Facoltà di medicina. Nelle prossime settimane, quindi, l’attenzione si concentrerà sulle cinque opzioni rimaste: Piazza d’Armi, l’area lungo l’asse ferroviario zona Lingotto, l’asse lungo corso Unità d’Italia, Campo Volo a Collegno, la zona intorno all’Università a Grugliasco. «Nella prossima riunione del tavolo tecnico fissata per il 22 maggio - ha dichiarato la presidente Mercedes Bresso - saremo in grado di valutare la scelta della sede più adatta. A quel punto potremo passare all’accordo di programma con gli enti interessati e quindi alla trattativa con il governo, entro i tempi fissati». Soddisfatto dell’esito dell’incontro anche l’assessore alla ricerca e innovazione, Andrea Bairati: «Si è trattato di una riunione molto proficua, segnata da una sostanziale identità di vedute tra Regione e Università, che ci consentirà di mettere a punto un progetto non solo di alto livello e con grandi potenzialità di sviluppo, ma anche ampiamente condiviso». . . |
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SISTEMA SOCIOSANITARIO E COMUNI FVG A BRUXELLES |
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Trieste, 10 maggio 2007 - Nel 50. Mo anniversario del Trattato di Roma ed in concomitanza con la festa dell´Europa, la direzione alla Salute e Protezione Sociale della Regione e Federsanità Anci Fvg organizzano dal 14 al 16 maggio prossimi un viaggio studio a Bruxelles per approfondire le conoscenze sui nuovi programmi comunitari nel settore sociosanitario. L´evento ´Le politiche e i programmi della Ue in ambito socio-sanitario nel nuovo periodo di programmazione 2007- 2013´ prevede relazioni ed incontri con diversi rappresentanti delle istituzioni europee (direzione generale Sanco della Commissione europea per l´illustrazione del Programma Salute ed il Programma Progress, direzione generale Ricerca per il Vii Programma quadro sulla salute e sulla ricerca biomedica) e promuove un confronto con diversi sistemi regionali europei su ´La sostenibilità e la governance del sistema sanitario e socio-sanitario europeo´. Parteciperanno oltre una quarantina tra sindaci, direttori generali e dirigenti di Regione, A. R. S. , Aziende sanitarie, ospedaliere e Irccs, i vertici dell´Anci Fvg, di Federsanità Anci nazionale e di Veneto e Calabria, nonchè di Welfaremed Srl, della Fondazione Anci Ideali e della Federazione Aiccre Fvg. La finalità è quella di coordinare le diverse iniziative e progettualità esistenti, sia del sistema sanitario e sociosanitario che dei Comuni del Friuli Venezia Giulia, e attivare una rete di referenti per dare continuità e implementare la realizzazione dei progetti europei in questo settore. Con l´intento di rafforzare il partenariato locale ed ampliare quello europeo, alla luce delle nuove sfide e del ruolo centrale della nostra regione nell´Europa allargata, nonché della conseguente mobilità e competitività dei diversi sistemi sanitari e sociali, regionali e statali, è stato sottolineato in sede di presentazione dell´iniziativa, appare estremamente importante organizzare un momento formativo ed informativo che permetta un´ulteriore crescita culturale e tecnica degli amministratori locali, dei dirigenti del sistema sanitario e sociosanitario e, più in generale, dell´intero sistema regionale. Si tratta di un´iniziativa pilota a livello nazionale che ha già raccolto notevole interesse e attenzione anche da parte di Federsanità e Anci nazionali (Fondazione Anci Ideali). A conclusione della due giorni di lavori si terrà il workshop ´La progettazione e tecnica di ricerca dei finanziamenti´ e la presentazione di network europei di Regioni e Autonomie locali. . |
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EMILIA-ROMAGNA: RIPARTO FONDO SANITARIO REGIONALE 2007 |
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Bologna, 10 maggio 2007 - Ammonta a 6 miliardi e 857 milioni la quota per il 2007 a disposizione del Servizio sanitario regionale dell’Emilia-romagna, secondo quanto stabilito con il nuovo “patto sulla salute” siglato in Conferenza Stato-regioni il 5 ottobre scorso (che ha ridefinito lo scenario di finanziamento per il Servizio sanitario nazionale per il triennio 2007 – 2009 delineando il quadro normativo e programmatico all’interno del quale Governo e Regioni hanno assunto i rispettivi impegni), ripreso e disciplinato dalla legge finanziaria 2007 (Legge 296/2006). L’aumento rispetto al finanziamento 2006 è del 7,75% . Alla cifra si aggiungono altri 200 milioni di euro, dalla manovra di bilancio regionale 2007, destinati a garantire l’equilibrio economico finanziario del Servizio sanitario regionale per il 2006 (un anno di forte sottostima del Fondo sanitario nazionale) e a finanziare il Fondo regionale per la non autosufficienza finalizzato ad ampliare l´offerta dei servizi dell´area socio-sanitaria. La delibera di programmazione e finanziamento del Servizio sanitario regionale per l’anno 2007, che ha avuto oggi il via libera dalla Commissione assembleare “Politiche per la salute e politiche sociali”, è ora all’attenzione della Giunta per l’approvazione. Obiettivo del Servizio sanitario regionale per il 2007 è l´equilibrio economico-finanziario. Gli obiettivi di bilancio fissati alle Aziende sanitarie sono compatibili con le risorse a disposizione e non ancora distribuite. Infatti, considerando le quote di Fondo sanitario accantonate a livello regionale e i 100 milioni di euro da bilancio regionale già previsti a copertura del disavanzo 2006 e stanziati sul bilancio regionale pluriennale per il 2008, il Servizio sanitario regionale può raggiungere l´equilibrio di bilancio. “Per la prima volta – ha commentato in Commissione l’assessore alle politiche per la salute Giovanni Bissoni – il bilancio di previsione delle Aziende sanitarie è coerente con le risorse a disposizione. Per l’obiettivo di pareggio di bilancio, abbiamo posto obiettivi rigorosi di spesa ma anche di qualità e di miglioramento dei servizi. Tra questi, il sostegno alle cure primarie con l’accordo con i medici di medicina generale, il superamento del precariato con un piano di stabilizzazione triennale, il potenziamento dell’integrazione socio-sanitaria con il Fondo regionale per la non autosufficienza che per il 2007, anno di avvio, può contare complessivamente su 311 milioni di euro”. Il riparto dei 6 miliardi e 857 milioni è così dettagliato: 6, 547 miliardi sono destinati alla copertura dei Livelli Essenziali di Assistenza (vale a dire i servizi per la tutela, la cura e il recupero della salute garantiti dal Servizio sanitario nazionale) e a consolidare il Fondo regionale per la non autosufficienza (211 milioni). Dei 6,547 miliardi, 5,938 sono ripartiti tra le Aziende Usl sulla base della numerosità della popolazione (calcolata al 1l’1/1/2006), ponderata sulla base di criteri espliciti e predefiniti che tengono conto delle differenze e delle caratteristiche socio-demografiche e di bisogno sanitario esistenti tra le diverse aree geografiche. Questa la suddivisione tra le Aziende Usl dei 5,938 miliardi: Piacenza 407 milioni; Parma 605 milioni, Reggio Emilia 673 milioni, Modena 908 milioni, Bologna 1,196 miliardi, Imola 177 milioni, Ferrara 526 milioni, Ravenna 532 milioni, Forlì 259 milioni, Cesena 264 milioni, Rimini 391 milioni. Tra le altre risorse, 76,660 milioni sono destinati al finanziamento del sistema integrato con le Università. Questo il finanziamento per livelli assistenziali. All’assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoro va il 4,5% del finanziamento (che diventa il 5,24 comprendendo il finanziamento all´Agenzia Regionale Prevenzione Ambiente Arpa). In questo ambito una particolare attenzione è richiesta dalle Aziende sanitarie sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli screening dei tumori. All’assistenza distrettuale va il 51,5% del totale (comprensivo del finanziamento del Fondo regionale per la non autosufficienza). In questa area di particolare rilevanza sono le indicazioni alle Aziende sanitarie relativamente agli accordi con i medici di medicina generale, alla realizzazione dei Nuclei delle cure primarie, al Piano regionale per il contenimento delle liste di attesa, alle politiche per l´appropriatezza dell´assistenza farmaceutica, allo sviluppo dell’integrazione socio-sanitaria. All´assistenza ospedaliera va il 44% del finanziamento totale. Una attenzione specifica riguarda la ricerca e l’introduzione di innovazioni tecnologiche, settore che sarà monitorato da un Osservatorio regionale dedicato, il progressivo ampliamento delle reti Hub & Spoke e l´integrazione con i servizi sanitari e socio-sanitari del territorio. . |
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SANITÀ LAZIALE: PAREGGIO DEI CONTI A PORTATA DI MANO |
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Roma, 10 maggio 2007 - I conti della sanità regionale sono in via di guarigione. Secondo i dati del primo trimestre, infatti, l’obiettivo del pareggio dei conti del 2007 è a portata di mano. Nei primi tre mesi dell’anno in corso è di soli 55 milioni di euro lo sforamento dei costi della sanità rispetto al risparmio previsto dal piano di rientro. “Si tratta di dati incoraggianti – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Battaglia nel corso della conferenza convocata in Regione – Infatti il risparmio preventivato per il primo trimestre era di 197 milioni di euro mentre quello ottenuto è di 142 milioni di euro”. Inoltre nel calcolo dello scostamento non si sono considerate le misure entrate in vigore dal 1° aprile, come ad esempio la riduzione della spesa farmaceutica e il blocco del turn over. “Se questa tendenza venisse confermata – ha aggiunto l’assessore regionale al Bilancio Nieri – alla fine del 2007 sarà conseguito l’obiettivo del pareggio di bilancio della sanità laziale”. La spesa totale per la sanità prevista per il 2007 è di circa 10 miliardi di euro. "Lo sforzo che stiamo compiendo - ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo - per rimettere il sistema sanitario sui binari dell´efficienza e della compatibilità economica tra risorse disponibili e spese inizia a dare i primi risultati concreti. La riduzione dei costi è in atto ed è significativa. I risparmi ottenuti nel primo trimestre pari a 142 milioni di euro sono un buon inizio. La differenza di 55 milioni rispetto alle attese, che in percentuale significa uno scostamento dagli obiettivi di solo il 2,3%, appare riassorbibile e anzi migliorabile, perchéalcune misure fondamentali, come quella sulla spesa farmaceutica e sugli effetti prodotti dalblocco del turn-over, iniziano solo ora a produrre i loro effetti. In base a questi primi dati l´obiettivo storico di non produrre più debiti e di chiudere il bilancio della sanità laziale in pareggio nel 2007 appare a portata di mano. Condizioni di questo tipo erano sconosciute al sistema sanitario regionale che sembrava ai piùcondannato a produrre deficit milionari. Non è così. Un governo serio del sistema puo invertire questa tendenza storica. Molto è stato fatto moltissimo resta da fare ma grazie al contributo dei cittadini e delle imprese del Lazio e grazie all´abnegazione di medici, infermieri e di tutti gli operatori della sanità regionale,si puòrealizzare un sistema in equilibrio con conti in ordine e più efficiente. L´approvazione da parte del Parlamento - ha concluso Marrazzo - del decreto che sblocca i fondi nazionali per contribuire a far fronte all´ingente massa debitoria ereditata contribuirà a chiudere la stagione dei debiti ed aprire quella del buon governo. " . |
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IL CAMPIONE OLIMPICO IGOR CASSINA DONA IL SANGUE SUL BAOBAB |
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Milano, 10 maggio 2007 – Igor Cassina, campione olimpico di ginnastica artistica alle Olimpiadi di Atene 2004, ha donato il sangue martedì 8 maggio sul Baobab, l’unità mobile dell’Istituto Scientifico Universitario San Raffaele per la raccolta di sangue, presente in piazzale Cadorna a Milano da martedì 8 a venerdì 18 maggio. La medaglia d’oro, che solo una settimana fa ha conquistato alla sbarra il bronzo ai Campionati europei di Amsterdam, incontrerà il pubblico e spiegherà che donare il sangue è un atto di generosità, piccolo ma importante, che non deve spaventare e che può aiutare molte persone malate di patologie diverse e, purtroppo, anche gravi. Seguire l’esempio del campione lombardo è oggi più che mai necessario, soprattutto in vista dell’estate, periodo in cui purtroppo la disponibilità di sangue è spesso insufficiente a fronteggiare l’elevata richiesta. Ma in piazzale Cadorna sul Baobab non ci sarà solo Igor Cassina: chi salirà sull’unità mobile per la raccolta del sangue del San Raffaele per conoscere perché e come donare il sangue potrà partecipare all’estrazione di un viaggio (soggiorno e trasferimento in traghetto) per due persone in Dalmazia nella località di Bol, sull’isola di Brac, messo in palio dall’Ente Nazionale Croato per il Turismo. Ritagliarsi uno spazio di solidarietà nel quotidiano via vai di persone che anima il centro di Milano: per offrire questa possibilità a pendolari e studenti, ma anche a tutti i passanti, il Baobab sarà a Milano in piazzale Cadorna dall’8 al 18 maggio, pronto ad accogliere chi, donando il sangue, darà con un piccolo gesto un grande aiuto a tante persone che purtroppo hanno bisogno, continuativamente o solo in maniera saltuaria, di trasfusioni. Donare il sangue rappresenta anche un gesto di attenzione verso sé stessi, poiché offre la possibilità di sottoporsi a un check-up gratuito del proprio stato di salute. Si potranno effettuare donazioni sul Baobab: da martedì 8 a venerdì 18 maggio 2007 da lunedì a venerdì dalle 7. 30 alle 12 Piazzale Cadorna – Milano Ogni anno il San Raffaele raccoglie circa 5mila sacche di sangue, ma deve ricorrere al sangue raccolto negli altri ospedali lombardi per far fronte a un fabbisogno di ben 15mila unità. Negli ultimi anni la domanda di sangue è aumentata notevolmente, grazie all’impiego di questo prezioso elemento nella cura di numerose malattie. Per questo motivo è nato Baobab, un’unità mobile che sosta nelle principali piazze milanesi con l’intento di rendere le donazioni più facilmente accessibili. È un reparto ospedaliero che si muove verso il territorio e offre ai cittadini le stesse procedure, il medesimo personale e la stessa qualità di un centro trasfusionale ospedaliero. . |
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NASCE A CURA DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE FELIX ´NOTIZIE SENZA BARRIERE´, SPAZIO INFORMATIVO SUL MONDO DELLA DISABILITÀ |
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Firenze, 10 maggio 2007 - Un nuovo progetto editoriale per dare voce e spazio a tutto quello che accade quotidianamente nel mondo della disabilità. Nasce oggi ´Notizie senza barriere´, un´iniziativa curata dall´Associazione culturale Felix, in collaborazione con Regione e Fondazione Mps, con lo scopo di diffondere notizie su fatti, avvenimenti, attività e iniziative svolte da e per persone diversamente abili. ´Un mondo che spesso non viene preso in grande considerazione dai media – ha dichiarato l´assessore regionale alle politiche sociali Gianni Salvadori - o quanto meno non con la considerazione che meriterebbe perché stiamo parlando di persone come noi, persone che hanno alle spalle esperienze straordinarie, spesso anche dolorose, persone in grado di insegnarci tanto´. La Toscana è senza dubbio una delle regioni dove associazioni e soggetti attivi nel settore della disabilità svolgono un ruolo molto importante al servizio delle circa 20 mila persone che si trovano in una situazione di bisogno. Spesso però le attività svolte da questi enti non riescono ad avere la giusta risonanza sui media. ´In Toscana – ha concluso Salvadori - stiamo cercando di mettere a disposizione di tutte queste persone servizi sempre più efficienti, attività di vario tipo, anche per il loro tempo libero. Le associazioni che si occupano di progettare e sviluppare le varie iniziative sono tante ed operano su tutto il territorio con grande efficienza. E´ giusto perciò che possano contare su una cassa di risonanza altrettanto efficiente e puntuale sulle attività che svolgono. Il progetto ideato da Felix va in questa direzione, proprio con l´obiettivo di raccontare all´esterno ciò che queste persone fanno nella vita di tutti i giorni e permettergli di ricevere un´informazione mirata sugli strumenti e interventi realizzati per loro´. . |
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ASPETTANDO MILANOCHECKUP: INSUFFICIENZA CIRCOLATORIA PER 25 MILIONI DI ITALIANI VENE VARICOSE PER UNA DONNA SU DUE: GRAVIDANZA RESPONSABILE COLPISCE ANCHE ANZIANI ED OBESI, IL CARATTERE EREDITARIO IMPORTANTE |
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Milano, 10 maggio 2007 - L’insufficienza venosa cronica (Ivc) ha una vasta diffusione nei paesi occidentali. Nei paesi avanzati in media il 30% della popolazione maschile e il 50-55% di quella femminile ne soffre; in Italia, quindi, 9 milioni di uomini e 16 milioni di donne sono colpiti da questa patologia. Le malattie varicose, inoltre, coinvolgono 4,5 milioni di maschi italiani, mentre si arriva quasi a 10 milioni per le femmine. E’ quanto è emerso in occasione di uno degli appuntamenti di Aspettando Milanocheckup, il ciclo di eventi preparatori a Milanocheckup, la nuova rassegna internazionale dedicata alla medicina e rivolta alle imprese, agli operatori professionali e alla comunità medico-scientifica e sanitaria, in programma dal 6 al 9 giugno 2007 a fieramilano, Rho. Secondo una ricerca condotta nei paesi occidentali e pubblicata su Angiology, l’avanzare dell’età rappresenta un fattore decisivo per l’insorgere del problema: oltre i 60 anni quasi il 60% delle donne lamenta disturbi, mentre la percentuale degli uomini si attesta intorno al 35%. È sufficiente osservare un range di età inferiore, dai 35 ai 40 anni, per comprendere come siano soprattutto le persone più mature a soffrire di varici. In questo intervallo di età il 40% delle donne lamenta questo disturbo, mentre la percentuale maschile scende a circa il 20%. In base agli studi effettuati nei Paesi avanzati e pubblicati sulle più prestigiose riviste specializzate, anche l’ereditarietà risulta essere un fattore chiave per l’insorgenza delle varici. Si è infatti dimostrato che in soggetti che presentano fattori ereditari l’incidenza delle varici è circa del 50%, mentre è inferiore al 40% se assenti. Avere dei figli comporta anche un maggior rischio di soffrire di varici in età avanzata. Circa il 35% delle donne che hanno avuto più gravidanze ne soffre, mentre solo il 15% delle donne senza figli lamenta disturbi analoghi. Secondo la ricerca condotta da un centro di Stoccarda, quasi il 50% delle persone sovrappeso presenta problemi di varici, che invece interessano il 30% dei soggetti con un peso normale. Miliardi spesi per le cure - Il censimento condotto da Circulation ha dimostrato che a causa dell’insufficienza venosa cronica si perdono in Gran Bretagna 500. 000 ore lavorative, mentre sono ben 2 milioni quelle perse negli Stati Uniti. Per la gestione della patologia, sempre nel Regno Unito si spendono ogni anno 290 milioni di sterline, mentre in Francia sono oltre 2 miliardi; in Germania si spende più di un miliardo di sterline, mentre in Italia i costi si aggirano intorno agli 845 milioni di sterline e in Spagna ai 100 milioni. Per la cura di questa malattia, invece, la spesa in Gran Bretagna è di circa 500 milioni di sterline, mentre negli Stati Uniti si tocca il picco del miliardo di dollari. In Italia si effettuano circa 291. 000 visite all’anno solo per lesioni ulcerative, con prescrizioni di farmaci, fasciature o calze nel 95% dei casi e un onere pari a oltre 125 milioni di Euro all’anno. Complessivamente il costo diretto ed indiretto dell’insufficienza venosa cronica è di circa 1. 000 miliardi di Euro per ogni Stato europeo di cui si disponga di maggiori dati (Uk, Francia, Germania). In Italia, dove la spesa per l’elastocompressione è a carico del paziente, vengono prescritte ogni anno circa 500. 000 paia di calze terapeutiche, contro i tre milioni della Germania ed i 6 milioni della Francia. . |
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LA CDC DI MATERA SOSTIENE IL PROGETTO DEL POLO FIERISTICO A LA MARTELLA |
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Matera, 10 maggio 2007 - Pieno sostegno al progetto di un Polo Fieristico nell’ area industriale di La Martella ( Matera) che contribuirà a favorire il rilancio dell’ economia regionale in un momento di grande difficoltà. E’ la posizione della Camera di Commercio di Matera all’iniziativa avviata dal Comitato di distretto del mobile imbottito, del quale l’ ente fa parte, che si è già attivato per trovare sinergie e risorse in grado di concretizzare l’investimento. “ E’ il colpo d’ ali – ha detto il presidente dell’ ente camerale, Domenico G. Bronzino- frutto di determinazione e capacità organizzative che il Comitato di distretto ha avviato per rispondere appieno alle esigenze del mobile imbottito,e non solo, con uno spazio attrezzato di 30. 000 metri quadrati, in grado di promuovere il meglio della produzione e di favorire incontri con buyers di tutto il mondo. Lo ha fatto guardando ai servizi e a un sapiente e integrato dosaggio di spazi e funzioni. Gli spazi potranno essere una vetrina anche per produzioni di altri distretti e di quanto di meglio produce il nostro sistema produttivo. Ma si è guardato anche alle esigenze dell’ industria cinematografica, che ha nei Sassi di Matera senz’ altro il maggior punto di attrazione internazionale, e in quello della nautica e del tempo libero. E’ una opportunità che guarda al turismo, alla nascita di approdi turistici nel Metapontino e a una passione sportiva in continua crescita. Sicuramente se, come sono sicuro, la gestione sarà attenta , professionale e competente, tutti i settori non potranno non avvalersi di questa importante opportunità. ’’ Bronzino invita,infine, a produrre il massimo sforzo per concretizzare l’iniziativa. “ Sono certo – ha detto Bronzino- che la Regione contribuirà con il Comitato, con gli enti locali e gli imprenditori, a sostenere l’iniziativa. Occorre individuare percorsi e risorse , come la programmazione da fondi europei, per attuarla in tempi ragionevoli. Allo stesso tempo dovremo lavorare per attivare sinergie con altre realtà fieristiche e in questo settore la Camera di commercio utilizzerà appieno le opportunità del sistema camerale nazionali e internazionali”. . |
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"CIVIL PROTEC 07": NUOVA FIERA SPECIALIZZATA IN COLLABORAZIONE CON LA PROVINCIA |
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Milano, 10 maggio 2007 - Una fiera del tutto nuova viene ospitata dal 18 al 20 maggio nei padiglioni di Fiera Bolzano in collaborazione con la Provincia. Si tratta di "Civil Protec 07", dedicata alle novità nel settore della protezione civile. Nell´ambito della fiera è previsto anche un congresso internazionale sul tema dei rischi idrogeologici. 4400 metri quadrati di superficie espositiva e 117 espositori sono i principali numeri della "Civil Protec 07", presentata oggi (9 maggio) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal presidente di Fiera Bolzano Gernot Rössler. Alla rassegna sarà messo in mostra il meglio delle novità riguardanti la protezione civile, dai mezzi di intervento alle dotazioni del personale. Anche le organizzazioni del settore informeranno i visitatori sulla loro attività. Non deve meravigliare, ha sottolineato il presidente Durnwalder, che una simile fiera specializzata venga ospitata proprio a Bolzano, "considerato che la protezione civile e soprattutto le sue capillari organizzazioni di volontariato rappresentano una particolarità dell´Alto Adige, riconosciuta e ammirata ben al di fuori dei confini provinciali. " È la conferma, come ha aggiunto Rössler, "che in questo settore l´Alto Adige ha raggiunto un alto livello, che costituisce un supporto fondamentale per la proposta della nuova manifestazione fieristica. " L´appuntamento viene organizzato da Fiera Bolzano in collaborazione con la Ripartizione provinciale Protezione civile e la Ripartizione Opere idrauliche, oltre che con l´Ufficio Geologia e prove materiali. Si rivolge a tutti gli interessati e l´offerta informativa spazia dalle previsioni (meteo e geologia) alla tutela contro i pericoli (sistemazione bacini montani e opere paravalanghe) fino agli interventi nei casi di emergenza. Il 17 e 18 maggio si svolge alla Fiera anche il congresso internazionale dedicato ai rischi idrogeologici e al management del rischio, promosso dalla Ripartizione provinciale Opere idrauliche. Ulteriori informazioni su fiera e congresso sono a disposizione sul web all´indirizzo www. Fierabolzano. It/civilprotec2007 . |
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VICENZA QUALITÀ PORTA LA SUBFORNITURA VICENTINA IN MOSTRA AD HANNOVER |
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Vicenza, 10 maggio 2007 - Vicenza Qualità, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Vicenza, ha recentemente concluso la sua partecipazione ad Hannover Messe 2007, la più grande convention mondiale sulla tecnologia. La manifestazione, giunta quest’anno alla sua 60esima edizione, è divenuta col tempo uno dei massimi appuntamenti internazionali per l’industria, in particolare per il settore dei beni di investimento, la meccanica, l’elettronica e l’elettrotecnica, l’industria automobilistica e il settore energetico. Per l’occasione Vicenza Qualità ha coordinato una collettiva di sei aziende appartenenti al distretto produttivo vicentino della subfornitura, partecipando inoltre con un proprio stand, all’interno del quale è stata allestita una catalogoteca di una trentina di aziende beriche. Uno strumento che ancora una volta si è rivelato di grande utilità per offrire ai visitatori stranieri una panoramica completa degli operatori provinciali attivi nei vari settori e presentare l’offerta vicentina del comparto, creando interesse e presupposti per ulteriori contatti. Continua quindi da parte dell’Azienda Speciale Camerale l’attività promozionale della qualità vicentina, che si attua anche nelle partecipazioni a manifestazioni, fiere ed eventi a carattere mondiale, per rappresentare il meglio della produzione locale, fiore all’occhiello del Made in Italy. Molto positivi nel complesso i risultati della Hannover Messe di quest’anno. I maggiori punti di forza della manifestazione sono stati la completezza, l’internazionalità dell’offerta e la presenza dei leaders di mercato. I visitatori sono stati oltre il 10% in più dello scorso anno, con oltre 230. 000 presenze totali. Il pubblico estero è cresciuto dell’8%, rappresentando il 30% rispetto al totale. Oltre alla Germania, i paesi la cui partecipazione di pubblico è stata maggiore sono stati India, Paesi Bassi, Turchia, Svezia, Danimarca e Italia. Anche sul fronte degli espositori la percentuale delle presenze estere è aumentata notevolmente, superando il 50% del globale e conferendo all’appuntamento una spiccata connotazione internazionale: di 6. 400 espositori, 3. 222 erano stranieri, con provenienze da ben 68 paesi diversi. Il maggior contingente espositivo dopo la Germania ha riguardato Cina, Turchia e Italia. Ciò a ulteriore conferma del ruolo di primo piano che il nostro paese continua a rivestire sul fronte dell’offerta tecnologica e dell’eccellenza di alcune aree ad alta specializzazione industriale. Apertura all’innovazione, fiducia e disponibilità ad investire sono ormai diventate le caratteristiche della produzione del Made in Italy, in particolare del settore della meccanica, che costituisce uno dei distretti produttivi vanto della provincia di Vicenza e promossi dall’Azienda Speciale Camerale. . |
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PARADISO SPEZZATO A CURA DI ALBERTO RUIZ DE SAMANIEGO PADIGLIONE SPAGNOLO GIARDINI DELLA BIENNALE 10 GIUGNO – 21 NOVEMBRE 2007 |
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Venezia, 10 maggio 2007 - La Direzione Generale delle Relazioni Culturali e Scientifiche del Ministero degli Affari Esteri, in collaborazione con la Società Statale per l’Azione Culturale all’Estero e il Governo Regionale della Galizia presentano, nell’ambito della 52. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, il progetto espositivo Paradiso Spezzato, che si terrà presso il Padiglione Spagnolo dal 10 Giugno al 21 Novembre 2007. Alberto Ruiz de Samaniego, curatore dell’esposizione, ha selezionato quattro artisti, diversi per età, background e modalità di lavoro: José Luis Guerín (Barcellona, 1960), Manuel Vilariño (A Coruña, 1952), Los Torreznos - duo di artisti d´azione composto da Jaime Vallaure (Asturias, 1965) e Rafael Lamata (Valencia, 1959) - e Rubén Ramos Balsa (Santiago de Compostela, 1978). Paradiso Spezzato è stato concepito sulla base di due assi concettuali: da un lato l´idea della positiva ibridazione delle pratiche artistiche contemporanee e dall´altro l´idiosincrasia simbolica stessa che possiede la città, soprattutto attraverso le riletture di alcuni punti di riferimento fondamentali della cultura moderna come Ezra Pound, Friedrich Nietzsche e Marcel Proust. Il progetto si allinea alla tematica proposta da Robert Storr, curatore della 52. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia[1], che intende prendere in considerazione la dicotomia tra sensi e ragione e l’influenza che questi hanno sulla nostra percezione dell’arte. “L´esposizione - come spiega Alberto Ruiz de Samaniego - nasce sotto l´ispirazione della poetica ibrida di Pound: si prenderà cura dell´immagine (fotografica, in movimento), del gesto corporale, del suono, della voce e della musica. Siamo interessati a riflettere sull´immagine del paradiso, del paesaggio salvato come uno squarcio nel mezzo della pallida realtà. Il paradiso, vale a dire, come modello di visione. L´idea che segue il progetto Paradiso Spezzato è quella di una interdisciplinarietà ordinata sulla base di un progetto comune a cui lavoreranno gli artisti, che provengono da ambiti creativi molto diversi, ma che, in una certa misura, possono essere convergenti. Ad esempio, nel caso del regista cinematografico catalano José Luis Guerín, ciò che questo artista realizza come cineasta servirà e verrà potenziato in una nuova rivendicazione nel territorio plastico e nello spazio specificamente espositivo, oppure ciò che la scrittura poetica come base o sostegno di un pensiero visivo possa apportare alla fotografia contemporanea, nel caso di Manuel Vilariño. Ovvero ciò che, in pratica, il lavoro vicino all´arte teatrale, all´uso della voce e nel gesto corporale può apportare l´esperienza di artisti d´azione o di performance come Los Torreznos o le strutture create usando domini molto diversi (il tempo, i corpi, gli elementi naturali e di oggetti, la luce) del giovane Rubén Ramos Balsa”. José Luis Guerín (Barcellona, 1960) è il regista di Under Construction, film menzione speciale della giuria al San Sebastián Film Festival del 2001, vincitore del premio Fipresci e del Cinema Writers’ Circle Award. Nel 2002 lo stesso film è stato candidato a miglior documentario ai Goya Awards. Guerín ha inoltre diretto Train of Shadows (1997), Innisfree (1990) e Berta’s Motives (1983). Manuel Vilariño (A Coruña, 1952) è fotografo e pittore. Si è affermato nel 2002 con una importante mostra presso il Galician Contemporary Art Centre (Cgac) a Santiago de Compostela. Le sue opera sono esposte al Museo di Arte Moderna Reina Sofía di Madrid, al Cgac di Santiago de Compostela, all’ Unión Fenosa Contemporary Art Museum a A Coruña, e presso numerose collezioni pubbliche e private in Spagna, Europa e Stati Uniti, tra le quali quella del Governo Regionale di Galizia. Los Torreznos (2001), creato da Jaime Vallaure (Asturias, 1965) e Rafael Lamata (Valencia, 1959), hanno base a Madrid e indagano, attraverso le loro performances, i rapporti tra la politica e la società, partendo dall’analisi della realtà quotidiana, della famiglia e delle sue più radicate tradizioni sociali. I due artisti, che hanno all’attivo diversi progetti comuni, sono membri e fondatori del gruppo di arte sperimentale Circo Interior Bruto. Rubén Ramos Balsa (Santiago de Compostela, 1978), con le sue opere fotografiche e audiovisive ha preso parte a numerose mostre nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Israele del 2002. Alberto Ruiz de Samaniego (1966, Fene, A Coruña), è dottore in Filosofia presso l’Università Autonoma di Madrid ed ha conseguito il Master in Estetica e Teoria delle Arti presso l’Istituto di Estetica e Teoria delle Arti della stessa Università. Attualmente è professore titolare di Estetica e teoria delle arti presso l’università di Vigo, critico culturale e commissario di esposizioni. Ha ricevuto il Premio Espais alla critica d’arte e collabora a diverse riviste e pubblicazioni. Ha partecipato a diversi libri collettivi ed è traduttore di Maurice Blanchot e Jean Christophe Bailly. É stato curatore dellle mostre monografiche di Antón Lamazares e Manuel Vilariño, e di numerose mostre collettive, tra le quali: The Future Island: Young Cuban Art; Art and Nihilism and 5000 Years of Modern Art. La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue spagnolo/inglese, con testi di Alberto Ruiz de Samaniego, Miguel Angel Ramos, Julián Ríos e Felix Duque, immagini ed apparati biografici. . |
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INAUGURATA MOSTRA DI LUIGI VITALE "TRACCE NO GLOBAL" |
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Trieste, 10 maggio 2007 - Un viaggio profondo ed emozionante a cogliere l´anima di popoli e culture disseminati tra Asia e Americhe e che i processi di globalizzazione rischiano di far scomparire: è questa la mostra fotografica "Tracce no global tra Oriente e Nuovo Mondo" di Luigi Vitale, ospitata fino al 31 luglio nella sede del Consiglio regionale ed estensione della terza edizione della manifestazione udinese "vicino/lontano - identità e differenze al tempo dei conflitti" nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia. All´inaugurazione, ieri, il presidente dell´Assemblea Alessandro Tesini ha sottolineato l´esperienza inedita che il Consiglio ha aperto dedicando, nell´ambito delle iniziative culturali e artistiche che con continuità propone, una attenzione particolare alla fotografia e ai suo protagonisti. "Questa esposizione, insieme alle altre allestite nel capoluogo friulano, ci aiuta a decifrare identità e differenze attraverso le inquadrature e gli scatti di Vitale che qui presenta una interessante retrospettiva sul suo lavoro degli ultimi tre anni, quando è stato impegnato a realizzare un reportage di viaggio in due continenti che sono anche due mondi diversi e distanti", ha detto il presidente ricordando l´adesione data dal Consiglio regionale alla manifestazione vicino/lontano proprio perché percepita fin dall´inizio come un vero e proprio evento, pienamente confermato di anno in anno dai risultati. Luigi Vitale - già ospite della seconda edizione di vicino/lontano - ha diretto il proprio obiettivo per sottolineare preziose specificità culturali in pericolo di assimilazione dentro i processi della globalizzazione e in una ottantina di scatti disegna un viaggio per immagini che attraversa la geografia umana dall´Asia alle Americhe: attraverso occhi d´Oriente - dalla Birmania alla Cambogia allo Sri Lanka, dall´India all´Indonesia - e sguardi del Nuovo Mondo - colti fra le etnie superstiti, dagli eredi degli Inca in Perù e dei nativi americani nel Sudovest degli Usa, ai discendenti dei Maya in Messico e degli schiavi africani a Cuba - l´autore propone una contrapposizione che, dice "spero sia un punto di riflessione sull´etnodiversità: sono mondi che non sono riusciti ad agganciarsi alla globalizzazione e chissà se questo è un male o un bene; questi Paesi sono il colore del mondo e quando dovessero sparire, globalizzati, saremmo tutti uguali, e allora capiremo se è stato un bene o un male". La mostra di Luigi Vitale sarà visitabile in Consiglio regionale, piazza Oberdan 6 a Trieste, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9. 30 alle 18. 00: sarà inoltre aperta la mattina di domenica 10 giugno, dalle ore 9. 30 alle 13. 00. . |
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DIRECT ARCHITECTURE POLITICS AND SPACE 4 MOSTRE A CURA DI MARCO SCOTINI SANTIAGO CIRUGEDA QUIERO UNA CASA 10 MAGGIO – 8 LUGLIO 2007 ASSOCIAZIONE CULTURALE BORGOVICO 33, COMO JOSÉ DAVILA, OTTOBRE - VANGELIS VLAHOS, DICEMBRE |
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Como, 10 maggio 2007 – Oggi inaugura presso lo spazio per l´arte contemporanea Borgovico 33 la mostra personale di Santiago Cirugeda, secondo appuntamento del progetto Direct Architecture. Politics and Space, a cura di Marco Scotini. La rassegna, che comprende quattro mostre personali, si svolge nell´arco di un intero anno. È iniziata lo scorso febbraio con l´esposizione dedicata all´artista greca Maria Papadimitriou, per proseguire con Santiago Cirugeda in maggio, José Davila in ottobre e Vangelis Vlahos in dicembre. Ognuno di questi quattro artisti, considerati tra i più interessanti sulla scena contemporanea internazionale, è stato invitato a immaginare uno spazio urbano flessibile, collettivo e temporaneo, e a produrre dentro l´ex chiesa seicentesca, attuale e suggestiva sede dell´Associazione Culturale Borgovico 33, un padiglione in scala reale, che sia modello di intervento e di azione urbana. Riappropriarsi della città contemporanea è l´idea su cui si basa il progetto, che prendendo le mosse dalla concentrazione a Como di modelli d´architettura modernista, intende riflettere sulla trasformazione del paradigma urbano e sociale all´interno della città globale. Autore di architetture effimere e manipolabili così come di strategie di occupazione dello spazio pubblico, Santiago Cirugeda opera nella realtà urbana con progetti sovversivi e poco convenzionali. Per Direct Architecture l´artista spagnolo vuole mettere in scena una "scatola degli attrezzi" ad uso cittadino. "Continuamente riceviamo in studio messaggi di gente senza abitazione o che si trova in una situazione non legale o di precarietà" ha affermato Cirugeda in una recente intervista. La richiesta disperata di una casa nella e-mail di una donna, Quiero una casa, è diventata il titolo della mostra di Como, che gode del patrocinio morale dell´Ambasciata Spagnola e del contributo della Naba - Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Nello spazio espositivo di Borgovico 33 saranno presentati due video: il primo, eseguito con la tecnica dell´animazione, illustra le procedure da seguire per la realizzazione do-it-yourself in 24 ore di una unità abitativa con moduli prefabbricati; il secondo, invece, verrà girato all´interno dell´Associazione Borgovico 33, per documentare la fase di montaggio dei moduli prefabbricati che un gruppo di studenti del biennio specialistico della Naba porterà a termine con l´ausilio del primo filmato. Tutti i pezzi da costruzione saranno esposti durante la mostra, insieme a testimonianze legislative che decretano la legittimità dell´abitazione concepita da Cirugeda. Chiunque dev´essere in grado di montare il kit di pezzi in ogni situazione, come si trattasse di oggetti Ikea o di piccoli componenti in un ovetto Kinder. Quiero una casa intende essere una sorta di manuale pratico o di guida democratica per utenti urbani. Non a caso Recetas Urbanas (Ricette Urbane) è il nome della postazione web pensata dall´autore come un archivio aperto di regole e istruzioni per tutti i possibili partecipanti. "Io voglio essere un cittadino" è lo slogan di Cirugeda, che non accetta a priori le norme legislative ed elegge la disobbedienza civile a forma di intervento architettonico. Anche se come artista può ottenere permessi per le proprie installazioni, il suo punto di vista resta quello del cittadino, che come tale è continuamente convocato a collaborare in ogni suo progetto. Le azioni urbane di Cirugeda, secondo cui l´architettura è un´arte sociale, sono al limite tra legalità e illegalità: se nel 1999 innesta una capsula sul corpo del Padiglione della Finlandia a Siviglia come protesi spaziale e funzionale, nel 2004 ripropone un ampliamento abusivo in facciata ad un altro edificio istituzionale come l´Espai d´Art Contemporani di Castellón - che realizza con cassettoni di plastica nera impiegati di solito come moduli per il calcestruzzo - nel tentativo di verificare la flessibilità e la disponibilità ai nuovi usi di un centro d´arte. Allo stesso modo, se nel 2001 progetta rifugi provvisori che chiama "case-insetto" sugli alberi lungo il viale dell´Alameda a Siviglia come segno di partecipazione ad un atto di protesta ecologica e di guerriglia urbana, nel 2003 in uno degli spazi di risulta del quartiere Lavapiés a Madrid realizza un volume di 30 mq come centro culturale comunitario, e nel 2006 costruisce con l´aiuto di studenti aule–trincea come spazi di autogestione per la Facoltà di Belle Arti di Malaga e Granada. La rivendicazione al diritto allo spazio pubblico e all´accesso diretto alla costruzione urbana da parte di tutti diventa una forma di decostruzione dei meccanismi di controllo biopolitico che, attraverso il capitale e la cultura dominante, governano la città contemporanea. Santiago Cirugeda (Siviglia, 1971) ha studiato Architettura tra Barcellona e Siviglia, dove vive e lavora. Dal 1996 sviluppa progetti sovversivi nella realtà urbana: da occupazioni sistematiche di spazi pubblici con semplici contenitori, fino alla costruzione di protesi su facciate di edifici, patii, tetti, e solai. Tra le sue mostre collettive: Biennale di Mosca (2005); 50ª Esposizione Internazionale d´Arte La Biennale di Venezia 2003 - sezione Utopia Station; Crossroads of n°11 creation, Design and habitats, Centro George Pompidou, Parigi (2003); The Tent, Biennale di Architettura, Rotterdam (2003); Research Room, Manifesta 4, Francoforte (2002). Scrive articoli e partecipa a docenze ed eventi culturali (master, seminari, conferenze, workshops, esposizioni). Attualmente sta realizzando progetti di costruzione di unità abitative con la partecipazione diretta di gruppi di cittadini in varie città spagnole. Ha presentato il libro "Situaciones urbanas" nell´ottobre del 2006. . |
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I COLORI DELLA VITA LA MOSTRA PROSEGUIRÀ FINO A DOMENICA 10 GIUGNO |
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Milano, 10 maggio 2007 - Studio Sant’agnese, propone un’ esclusiva mostra presso il nuovo spazio espositivo della R. S. A. San Giorgio di Milano. Una galleria d’arte situata all’interno di una residenza per anziani appartenente al prestigioso Gruppo Segesta. L´obiettivo dello Studio Sant´agnese è da sempre quello di stimolare le relazioni e le collaborazioni tra gli artisti e le istituzioni pubbliche e private, nazionali ed estere, al fine di realizzare interventi culturali, esposizioni e presentazione di libri, convegni ed altri eventi che promuovano la cultura anche in luoghi non convenzionali. La mostra si inserisce all’interno di un progetto di più ampio respiro, volto a organizzare iniziative culturali che sensibilizzino e stimolino anche chi si trova impossibilitato a recarsi presso i luoghi solitamente deputati all’arte e alla cultura. La mostra avrà come titolo I Colori della Vita e vedrà la partecipazione di dodici artisti italiani e stranieri. Le opere in esposizione costituiranno un inno ai colori della vita. Ogni singolo artista esporrà due opere che rappresenteranno il tema della vita e che avranno come base un colore predominante. La mostra ha come obiettivo quello di manifestare le emozioni della vita caratterizzate dalle innumerevoli suggestioni provocate dai colori. L’inaugurazione si terrà giovedì 10 maggio alle ore 16. 00, il pubblico verrà accolto da una splendida esplosione di luce e di colori. . |
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PIEMONTE MODERNO E CONTEMPORANEO: ALLA SCOPERTA DI UNA REGIONE ATELIER TRA GALLERIE D’ARTE ED ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI |
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Torino, 10 maggio 2007 - Forse non tutti sanno che Torino è stata la prima città italiana a promuovere, presso il proprio museo civico aperto nel 1863, una raccolta pubblica di arte moderna. Un primato importante per una regione che da secoli coltiva una passione e una sensibilità creativa fuori dal comune, attenta a preservare le opere di ieri e a valorizzare i giovani maestri delle nuove generazioni. Per scoprire che in Piemonte, oltre allo splendido Barocco c’è di più, basta pianificare un tour culturale all’insegna della pittura, della scultura, ma anche della fotografia, delle installazioni e dell’arte digitale in bilico tra Ottocento e il futuro. Un ottimo modo per iniziare a scoprire l’arte in Piemonte potrebbe essere la Torino+piemonte Card, anche nel pacchetto Torino Weekend: un’opportunità unica per accedere più facilmente e con un interessante risparmio a gallerie, pinacoteche, ai servizi e alle principali attrazioni presenti sul territorio. A partire da 59,00 € per persona, l´offerta comprende due pernottamenti in camera doppia con colazione inclusa e una Torino+piemonte Card 2 giorni ad adulto. Si parta, allora, dalle 15. 000 opere esposte alla Gam (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino), dove i paesaggi ottocenteschi di Fontanesi, le sculture di Medardo Rosso e di Vincenzo Gemito dialogano con le tele di Morandi, De Pisis, Fontana, De Chirico, Modigliani, Boccioni, Dix, Ernst, Klee e Picabia. Non mancano le più importanti avanguardie storiche e le tendenze attuali, presentante periodicamente al pubblico attraverso nuove acquisizioni che vengono illustrate attraverso un ciclo di conversazioni dedicate. Strutture flessibili, aperte a ogni tipologia di pubblico, dove alle mostre si affiancano proposte culturali di diverso tipo sono invece la peculiarità della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, al di là del passante ferroviario di corso Lione a Torino. Nel lungo parallelepipedo che si inserisce in modo discreto tra le fabbriche e i palazzi anni settanta, una collezione strutturata per filoni tematici analizza la produzione artistica dell’ultimo ventennio, dall’arte inglese a quella americana di Los Angeles. Torino è una città sempre in movimento, che negli ultimi anni ha visto una profonda trasformazione. Ecco allora che nell’ex centrale termica delle officine Lancia, edificio costruito nel 1936, è ospitata la Fondazione Merz. Questo spazio dell’arte è nato per accogliere il fondo di opere di Mario Merz, un patrimonio di inestimabile valore storico, con lo scopo di conservarlo, tutelarlo, renderlo accessibile e comprensibile al pubblico. Appena fuori dalle mura urbane sorge, poi, il Castello di Rivoli, originale contesto per un Museo d’Arte Contemporanea che si estende su settemila metri quadrati. Il minimalismo, l’arte concettuale, la Land Art e l’Arte Povera dominano nella collezione permanente al primo e al secondo piano, mentre un’intera ala dell’edificio seicentesco ospita le mostre temporanee, come l’attuale Dalla terra alla luna: metafore di viaggio (aperta fino al 26 agosto 2007). Per procedere sulla strada delle grandi collezioni in cornici architettoniche incredibili si passa alla Pinacoteca Agnelli, dove i dipinti di Matisse, Picasso, Renoir, Manet, Bellotto, Tiepolo, Modigliani… sono custoditi nello scrigno di Renzo Piano, la bolla siderale di vetro e acciaio appoggiata sul tetto del Lingotto. Il Biellese guarda al futuro, offrendo ai giovani creativi di tutto il mondo uno spazio privilegiato. Cittadellarte è un ‘cantiere’, nato nel 1996 con lo scopo di “produrre civiltà”, la Fondazione fornisce accesso a laboratori e a spazi espositivi privilegiati. Il carattere solitamente circoscritto dell’ambiente artistico, s’incontra qui con un’apertura dinamica e complessa verso la realtà esterna. Lo spazio dell’espressione è spazio aperto anche a Mezzana Mortigliengo, sempre in provincia di Biella, dove le case, le strade erbose, le scale di pietra della frazione Bonda sono diventate un’autentica pinacoteca a cielo aperto, per l’iniziativa Bondarte. Anche a Maglione, nel Canavese, una semplice passeggiata diventa un’esperienza culturale grazie al M. A. C. A. M. , il Museo d’Arte Contemporanea all’Aperto: niente cavalletti e luci artificiali qui l’illuminazione è quella del sole, mentre i protagonisti cono sculture d’acciaio e murales disegnati direttamente sulle facciate dei palazzi. Una natura a regola d’arte, sulle rive del lago d’Orta, fa da scenografia alla Collezione Calderara di Vacciago d’Ameno in provincia di Novara. Dall’astrattismo geometrico alla poesia visiva sono 327 i pezzi provenienti dalle tendenze estetiche europee ed extraeuropee degli anni ’60 e ’70. Dal Distretto dei Laghi si passa al Cuneese, dove sorge il Filatoio Rosso di Caraglio, Centro Sperimentale che coniuga tradizione e innovazione, senso di appartenenza alla cultura rurale e spirito d’apertura verso l’estero. In questa veloce panoramica non possono mancare la Raccolta d´Arte Moderna a Casale Monferrato, in provincia di Alessandria, con le tele di Morando, Binieco, Schifani, Taglieri e Vaglieri, né il vicino Atelier di Pellizza da Volpedo, che conserva arredi originali, tra cui la ricca libreria, i quadri, gli strumenti di lavori, i disegni di figura per il ‘Quarto Stato’. Il patrimonio artistico custodito nei musei e nelle gallerie piemontesi non è un tesoro sotto vetro, ma una ricchezza che si rinnova, si alimenta di iniziative e proposte all’avanguardia. A dimostrarlo è un calendario di appuntamenti fissi come quello con la Bam, la Biennale d’Arte Moderna e Contemporanea del Piemonte a Verbania, giunta lo scorso anno alla sua seconda edizione o come la T Torino Triennale Tremusei. Sempre a Torino si tiene Artissima, fiera esclusivamente riservata alle nuovissime tendenze, a carattere internazionale, un momento di incontro e di grande visibilità per tutti i protagonisti del settore. Se il capoluogo piemontese detiene lo scettro e la corona di capitale ‘moderna e contemporanea’ a partire da settembre Vercelli sarà il secondo grande polo espositivo con l’ex chiesa di San Marco trasformata in scrigno per tre mostre di livello mondiale dedicate alle più prestigiose opere della Fondazione Solomon R. Guggenheim di Venezia. Www. Piemontefeel. It www. Torinopiemonte. Com . |
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ACCORDO DISTRETTO - REGIONE - MINISTETO COSTRUZIONI RUSSO |
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Venezia, 10 maggio 2007 - Sarà sottoscritto un accordo fra la Regione Veneto (attraverso l´assessore Elena Donazzan) il Distretto Veneto dei Beni Culturali (attraverso il presidente Giorgio Minighin) e il Ministero per le Costruzioni - Dipartimento per il Restauro della Federazione Russa (attraverso la vice direttrice e responsabile del programma Eleonora Shevchenko). Dopo alcuni incontri tenutisi anche in Italia presso la sede del Distretto, in occasione del convegno che si terrà a Mosca presso la Camera Pubblica il giorno 11 maggio 2007, mirato alla presentazione del Distretto Veneto dei Beni Culturali , si siglerà l´accordo che prevede sostanzialmente i seguenti punti: 1. Scambio di competenze fra il Distretto e il Ministero Russo a fini formativi, di ricerca e di valorizzazione del patrimonio culturale Russo; 2. Scambio delle esperienze e del modello del Distretto come strumento di sviluppo culturale e territoriale al fine di esportarne il modello nella confederazione; 3. Impegno fattivo nell´individuazione di progetti di restauro e conservazione per la realizzazione attraverso la collaborazione italo - russa; 4. Selezione da parte del Distretto di capacità aziendali per garantire al Ministero degli interventi quali - quantitativi adeguati alle esigenze russe; Si prevede la partecipazione dell’ambasciatore italiano a Mosca Vittorio Claudio Surdo. |
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APERTO A SARAJEVO IL MUSEO DI ARTE CONTEMPORANEA |
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Firenze, 10 maggio 2007 - Un Museo d´arte contemporanea a Sarajevo, la città martire dei Balcani, distrutta dalla guerra ma anche simbolo della volontà di ricostruzione e della convivenza pacifica di etnie diverse. Il Museo, il cui progetto porta la firma di un architetto di fama mondiale come Renzo Piano, da oggi prende ufficialmente vita. In attesa della costruzione della struttura firmata dal grande architetto, per la quale è stato già localizzato il terreno, la sede temporanea del museo, presso il centro di Skenderija a Sarajevo, è stata inaugurata oggi durante una cerimonia carica di significato alla quale hanno partecipato l´assessore Massimo Toschi per la Regione Toscana, il viceministro Patrizia Sentinelli per il Governo, l´assessore Luana Zanella del Comune di Venezia, le autorità bosniache, il presidente della Fondazione Ars Aevi, il direttore del centro Skenderija e rappresentanti dell´Unesco. "Si tratta di una tappa importante - ha sottolineato l´assessore Massimo Toschi - non solo perché la collezione di opere d´arte, di cui il museo già dispone, sarà visibile in spazi ampi e luminosi, su una estensione di 1500 metri quadri, ma per il valore di questa iniziativa. L´idea della creazione di un Centro interculturale e Museo d´arte contemporanea mondiale a Sarajevo nacque infatti grazie ad un gruppo di intellettuali bosniaci, proprio durante il primo assedio di Sarajevo. Era ed è - continua Toschi - un progetto per la pace, che nasce in una città dove per secoli le differenze fra l´Oriente e l´Occidente si sono incontrate, rispettate e amate. Oggi, dopo un lungo e tenace lavoro, al quale la Regione Toscana ha collaborato fin dall´inizio e che è stato - sottolinea l´assessore Toschi - fortemente voluto dal presidente Claudio Martini, insieme ad altre istituzioni nazionali e internazionali (quali ad esempio i Comuni di Venezia, Roma, Firenze e Milano) questa idea si traduce in uno spazio visitabile, mentre si riafferma la volontà di collaborare per la costruzione e l´ultimazione dell´opera, con importanti stanziamenti che saranno messi a disposizione, tra gli altri, dal Ministero degli Esteri italiano. Vi sono inoltre contatti con grandi gruppi bancari come Intesa Sanpaolo". Oltre all´impegno per il Museo di arte contemporanea l´assessore Toschi ha inoltre ribadito l´impegno della Toscana per la cooperazione in Bosnia. Impegno che ha permesso nel corso degli anni numerosi interventi, fra i quali il recupero e la valorizzazione di una delle piazze centrali di Sarajevo, la piazza At Mejdan, a fini turistici e culturali. L´assessore Toschi ha inoltre colto l´occasione per fare il punto, durante un colloquio con il viceministro Patrizia Sentinelli, su tutta l´attività di cooperazione della Regione Toscana. . |
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CULTURA: AD AVEZZANO UNA MOSTRA SU ALBA FUCENS SABATO ALLE 17 L´INAUGURAZIONE ALL´ARSSA |
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L´aquila, 10 maggio 2007 - Alba fucens, la splendida colonia romana, torna a vivere ad Avezzano, a Villa Torlonia, nel parco Arssa, lasciando immaginare l´emozione e il fascino dei primi archeologi che ebbero il privilegio di riportarla alla luce. La mostra "Poco grano molti frutti" � da Silio Italico. Cinquant´anni di archeologia ad Alba Fucens - verrà inaugurata sabato, alle 17, ad Avezzano, presso l´ex magazzino del grano di Villa Torlonia, parco Arssa e resterà aperta al pubblico dal 13 maggio al 15 agosto. L´iniziativa è promossa dal ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall´Ambasciata del Belgio, dalla direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell´Abruzzo, dalla Soprintendenza per i beni archeologici, dalla Regione Abruzzo e dalla Provincia dell´Aquila ed è realizzata dall´Associazione Antiqua . |
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GOLF - EUROPEAN TOUR IN SPAGNA CON ALESSANDRO TADINI THE PLAYERS CHAMPIONSHIP CON TIGER WOODS GRAN FAVORITO |
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Milano, 10 maggio 2007 - L´european Tour torna in Spagna per il Valle Romano Open de Andalucia (10-13 maggio) che si disputa all´Aloha Golf Club nei pressi di Marbella, nella Costa del Sol spagnola. Un solo italiano in campo, Alessandro Tadini, in cerca di un buon risultato dopo un inizio di stagione piuttosto incerto. Tra i partecipanti lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, vincitore domenica scorsa del Telecom Italia Open, l´irlandese Paul Mcginley, l´inglese Simon Dyson e il danese Thomas Bjorn. Il montepremi è di 1. 000. 000 di euro dei quali 166. 660 andranno al vincitore. Lpga Tour: Cavalleri E Sergas Al Michelob Ultra Open - Torna Silvia Cavalleri, dopo il trionfo nel Corona Championship: la milanese e Giulia Sergas partecipano al Michelob Ultra Open (10-13 maggio) in programma al Kingsmill Resort & Spa a Williamsburg in Virginia. Sempre ferma Annika Sorenstam per problemi fisici, si dividono i favori del pronostico la campionessa uscente Karrie Webb, la numero uno mondiale Lorena Ochoa, Paula Creamer e Julieta Granada, che sembra aver recuperato una buona condizione di forma. Il montepremi è di 2. 200. 000 dollari. Let: Rientra Veronica Zorzi - Rimane in Spagna, dopo la trasferta a Tenerife, il Ladies European Tour che propone l´Open de España Feminino (10-13 maggio) al Cc Mediterraneo di Castellon. Otto le proettes italiane in campo tra le quali Veronica Zorzi, che aveva saltato il precedente torneo. Con lei anche Stefania Croce e Sophie Sandolo, reduci dalle belle prove della scorsa settimana, Federica Piovano, Isabella Maconi, Margherita Rigon, Tullia Calzavara e Anna Rossi. Favorite le iberiche guidate da Paula Marti e da Tania Elosegui, insieme alla danese Iben Tinning, alle francesi Gwladys Nocera e Ludivine Kreutz, oltre naturalmente a Zorzi, Sandolo e Croce. Il montepremi è di 275. 000 euro dei quali 41. 250 spetteranno alla prima classificata. The Players Championship Con Tiger Woods - Tiger Woods è il grande favorito del The Players Championship (10-13 maggio) il torneo più ricco dell´Us Pga Tour con i suoi 8. 000. 000 di dollari di montepremi. Presenti al Tpc Sawgrass di Ponte Vedra Beach in Florida quasi tutti i migliori giocatori del mondo e, in particolare, Phil Mickelson, Vijay Singh, Ernie Els, Jim Furyk, Retief Goosen, Sergio Garcia, Davis Love Iii, Adam Scott, David Toms, Mike Weir. In campo anche Zach Johnson atteso con molta curiosità dopo il successo nel Masters. Challenge Tour In Francia - Nuova tappa del Challenge Tour, questa volta in Francia dove si svolge l´Agf Allianz Golf Open de Toulouse (10-13 maggio), al Golf de Toulouse-seilh, di Seilh. Quattro gli italiani presenti: Andrea e Nicola Maestroni, Marco Crespi e Alessio Bruschi. Tra i candidati al titolo il paraguaiano Fabrizio Zanotti, l´argentino Rodolfo Gonzalez, l´irlandese Michael Hoey e il cileno Felipe Aguilar. Il montepremi è di 130. 000 euro con prima moneta di 20. 800 euro. Seniors Tour In Turchia Con Cali´ E Croce - Giuseppe Calì e Alberto Croce sono i due italiani in gara al Gloria Golf Resort di Belek, in Turchia, dove riprende il Seniors Tour Europeo con il Gloria Classic (11-13 maggio, 54 buche). Oltre a Calì puntano al titolo lo scozzese Sam Torrance, lo spagnolo José Rivero e gli inglesi Carl Mason e Gordon J. Brand. In palio 325. 000 euro. Campionati Nazionali Seniores Medal - Sul percorso del Barlassina Country Club si disputano i Campionati Nazionali Seniores Medal (10-12 maggio). Nel torneo maschile difende il titolo Vanni Mandelli, che dovrà guardarsi in particolare da Federico Lang, Guido Vigna e Piergiorgio Vigliani. Nel campionato femminile la campionessa uscente Françoise Colmant avrà per avversarie più pericolose Clotilde Costa, Mauri Croze e Francesca Christillin. Entrambi i tornei si svolgono sulla distanza di 54 buche. . |
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TUTTI I MIGLIORI CENTAURI DEL CAMPIONATO ITALIANO MX1-MX2 AL CIGLIONE DI MALPENSA (12-13 MAGGIO 2007): 240 PILOTI PRONTI A DARE SPETTACOLO SUL TRACCIATO DA POCO AMMODERNATO NELLE STRUTTURE DAL MOTOCLUB M.V. GALLARATE. |
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Milano, 10 maggio 2007 - Torna il grande motocross al Ciglione di Malpensa, torna lo spettacolare circus tricolore Mx1 e Mx2 nel Varesotto. Sabato 12 e domenica 13 maggio il Campionato Italiano Fuoristrada farà tappa al crossdromo gestito dal motoclub Mv Gallarate per la seconda delle sei prove del Campionato Italiano Motocross, avviatosi il 25 febbraio a Città di Castello (le altre prove sono di scena a Cingoli di Macerata, Arco di Trento, Mantova e Asti). Sono 240 i centauri iscritti nelle due classi alla gara in Brughiera e, per l’occasione, la struttura sportiva del Ciglione presenta numerose migliorie, come la direzione, segreteria, sala accoglienza piloti e team, bar e ristorante ammodernati. I tecnici guidati dal presidente Angelo Verona stanno perfezionando il tracciato-giardino per un evento attesissimo che vede pronti a sfidarsi tutti i migliori giovani del panorama nazionale. Tutti gli occhi in classe Mx2 sono puntati sul talento di Malnate, il 18. Enne Giuseppe Di Palma, cresciuto nei ranghi del motoclub Cairatese: è lui il leader del campionato con moto di cilindrata da 100cc a 144cc a 2T e da 175cc a 250cc 4T. Rivali più agguerriti il milanese Andrea Storti (Ktm) e il bolognese Lorenzo Pedri (Suzuki). Di Palma corre per il team brianzolo Gariboldi, legato a Casa Yamaha: la moto è competitiva, il centauro malnatese ha classe da vendere. Deve concentrarsi per mettere a frutto il talento esprimendo tutte le potenzialità e non ripetere le ingenuità in partenza palesate agli Internazionali d’Italia, dove si è guadagnato la pole position tra gli Under 19. Altri forti centauri Mauro Fiorgentili (Ktm) e Alessandro Pagliacci (Kawasaki). Poleman in Mx1 (cilindrata tra 175 e 500cc 2 tempi e tra 290cc e 650cc 4 tempi) è il pilota di San Severino Marche, Luca Biondi (Honda), che precede il reggiano Alessandro Cavandoli (Kawasaki) e il padovano Fabio Tessari (Suzuki). Attese le acrobazie di Giorgio Antoniazzi (Kawasaki) e Andrea Balboni (Honda). Biglietti: Sabato 12 maggio: 10 € biglietto unico - Domenica 13 maggio: 15 € intero e 10 € ridotto. Biglietto cumulativo sabato + domenica 20 €. I biglietti comprendono parcheggio auto e ingresso paddock. Calendario Campionato Italiano Motocross Mx1/mx2 2007: 25 febbraio Città di Castello; 13 maggio: Ciglione Malpensa-cardano al Campo; 3 giugno Cingoli/macerata; 24 giugno Arco/trento; 16 settembre Mantova; 23 settembre Asti. Classifiche Campionato Italiano Motocross (alla vigilia della gara di Malpensa): Mx1: 1. Biondi Luca (Honda) Punti 460; 2. Cavandoli Alessandro (Kawasaki)380; 3. Tessari Fabio (Suzuki)370; 4Antoniazzi Giorgio (Kawa)310; 5. Balboni Andrea (Honda)260; 6. Rebuschi Ivan (Honda)200; 7. Castellano Andrea (Honda)187; 8. Uccellini Luca(honda)187; 9. Lucchesi Giacomo (Honda)175;10. Venturini Denis (Honda) 156. Mx2: 1. Di Palma Giuseppe (Yamaha) Punti 420; 2. Storti Andrea (Ktm) 370; 3. Pedri Lorenzo (Suzuki) 316; 4. Fiorgentili Mauro (Ktm) 310; 5. Pagliacci Alessandro (Kawasaki) 240; 6. Saletti Andrea (Honda) 220; 7. Dolce Nicola (Kawasaki) 213; 8. Massignani Massimiliano (Suzuki) 192; 9. Bertugli Davide (Yamaha) 190; 10. Lattanzi Andrea (Ktm) 164. . |
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