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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Maggio 2007
L´UNIONE EUROPEA APPROVA NORME ARMONIZZATE SULLA LEGGE APPLICABILE ALLA RESPONSABILITÀ CIVILE (REGOLAMENTO “ROMA II”)  
 
Bruxelles, 17 maggio 2007 Dopo quattro anni di negoziati, il Parlamento europeo e il Consiglio, riuniti il 15 maggio sera in Comitato di conciliazione, hanno approvato un testo di regolamento che armonizza le norme relative alla legge applicabile alle obbligazioni extracontrattuali («Roma Ii»). La misura rientra tra i lavori in corso dell´Unione europea diretti a creare uno spazio europeo di libertà e di giustizia. L´obiettivo è che i tribunali di tutti gli Stati membri applichino la stessa legge in caso di controversie transfrontaliere sulla responsabilità civile, per agevolare il riconoscimento reciproco delle decisioni giudiziarie nell´Unione europea. Le nuove norme creano un giusto equilibrio tra gli interessi delle parti del litigio e permettono di designare la legge che presenta i collegamenti più stretti con la situazione. «Sono contento che i colegislatori abbiano finalmente trovato un´intesa su questo testo che, considerato l´argomento, riguarda tutti i cittadini e tutte le imprese dell´Unione», dichiara il vicepresidente Franco Frattini, commissario europeo responsabile del portafoglio "Giustizia, libertà e sicurezza", che prosegue: «Questo testo è fondamentale sia per la realizzazione dello spazio europeo di giustizia che per il corretto funzionamento del mercato interno. È inaccettabile infatti che, per il risarcimento dei danni causati a persone e a cose, la risoluzione della controversia vari notevolmente in funzione del tribunale competente». L´iniziativa riguarda più in particolare le questioni relative alla responsabilità civile per danni causati a terzi, soprattutto in caso di incidente (per esempio, incidenti stradali, danni da prodotti difettosi o inquinamento ambientale). Con l´aumento degli scambi e degli spostamenti all´interno dell´Unione le controversie di questo tipo sono infatti destinate a moltiplicarsi. Attualmente gli Stati membri non dispongono di norme comuni per determinare la legge applicabile in materia extracontrattuale e quindi ogni tribunale applica le norme nazionali. Le soluzioni giuridiche rischiano pertanto di variare enormemente da uno Stato all´altro e le parti potrebbero essere tentate di scegliere il tribunale che applicherà la legge per loro più conveniente, pratica conosciuta come «forum shopping». Le norme del regolamento Roma Ii intendono stabilire un equilibrio ragionevole tra gli interessi del responsabile presunto del danno e la vittima. Riprendendo la soluzione scelta nella maggior parte degli Stati membri, il regolamento stabilisce come norma generale l´applicazione della legge del luogo in cui si verifica il danno (per esempio, la legge del luogo in cui è avvenuto l´incidente stradale), tranne se le due parti risiedono abitualmente in un altro paese, caso in cui si applica la legge di quest´ultimo. Sono previste poi alcune norme specifiche per tipologie particolari di reati come la responsabilità da prodotti, il danno ambientale, la concorrenza sleale, ecc. Per quanto riguarda la questione molto controversa della violazione del diritto alla privacy da parte degli organi di informazione, i colegislatori hanno deciso di escluderla dal campo di applicazione del regolamento, non senza invitare la Commissione a presentare uno studio particolareggiato su questa problematica entro la fine del 2008. È dal 1972 che gli Stati europei cercano di armonizzare le norme di conflitto di leggi. Dopo aver negoziato l´accordo ieri sera in fase detta di "conciliazione", i colegislatori hanno un termine massimo di otto settimane per adottare formalmente il regolamento, che dovrà essere applicato dai giudici degli Stati membri sin dall´inizio del 2009. Con Roma Ii giunge al termine il lavoro di armonizzazione delle norme di diritto internazionale privato sulle obbligazioni civili e commerciali a livello comunitario. Infatti, la competenza internazionale dei giudici e il riconoscimento e l´esecuzione delle decisioni emesse in un altro Stato membro sono già oggetto del regolamento (Ce) n. 44/2001 del Consiglio, del 22 dicembre 2000, che si applica sia alle obbligazioni contrattuali che extracontrattuali. Per quanto riguarda la legge applicabile, ad armonizzare le norme relative ai contratti provvede già la convenzione di Roma del 1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali .  
   
   
GIRO DI VITE CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEL LAVORO CLANDESTINO LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI INTRODURRE SANZIONI SIMILI IN TUTTA L´UE  
 
Bruxelles, 17 maggio 2007 - La Commissione europea ha presentato ieri una proposta di direttiva che introduce sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano immigrati clandestini. La proposta si inserisce nell´ambito della politica globale europea in materia di immigrazione, volta a incoraggiare l´immigrazione legale, a combattere l´immigrazione clandestina e a sviluppare una cooperazione con i paesi terzi interessati. “È fondamentale riconoscere che la quasi certezza di trovare un lavoro illegale negli Stati membri dell´Unione europea è il principale motore dell´immigrazione clandestina dai paesi terzi” ha dichiarato il vicepresidente Frattini, commissario Ue responsabile del portafoglio giustizia, libertà e sicurezza, che ha poi aggiunto: “La possibilità di trovare lavoro attira molte persone nell´Ue, ma il sogno può diventare una dura realtà di sfruttamento, con condizioni vicine alla schiavitù, come l´assenza totale di protezione nei cantieri edili o nell´uso di pesticidi pericolosi, od orari di lavoro di 12-16 ore al giorno, a volte per appena 30 euro. Il richiamo esercitato dal lavoro nero è inoltre strettamente legato ai talvolta tragici viaggi, spesso organizzati da trafficanti, che gli immigrati clandestini compiono per raggiungere l´Ue e che causano ogni anno 3. 000-4. 000 morti”. Se per ovvi motivi l´ampiezza del fenomeno è difficile da quantificare, secondo le stime più recenti, tuttavia, gli immigrati clandestini nell´Ue sarebbero fra i 4,5 e gli 8 milioni, cifra che aumenterebbe di 350. 000- 500. 000 persone l´anno. I settori economici più inclini a ricorrere al lavoro nero - sia in generale che con l´impiego di clandestini - sono l´edilizia, l´agricoltura, i lavori domestici, i servizi di pulizia, la ristorazione e il settore alberghiero. Il lavoro clandestino spesso condanna persone già vulnerabili allo sfruttamento e all´esecuzione di compiti degradanti, faticosi e pericolosi: una violazione dei diritti fondamentali che nell´Ue non è tollerabile. Per giunta esso comporta distorsioni nel funzionamento del mercato interno, provocate dalla concorrenza sleale dei datori di lavoro che impiegano immigrati irregolari. Contro lo sfruttamento dei clandestini la proposta di direttiva introduce ora sanzioni più severe. Ventisei dei 27 Stati membri dell´Unione europea prevedono già misure preventive e sanzioni, che però variano sia per gravità che per grado di effettiva applicazione. L´esperienza dimostra che le sanzioni in vigore non hanno finora permesso di far rispettare i divieti. È quindi essenziale fare in modo che tutti gli Stati membri introducano misure deterrenti simili contro il lavoro clandestino e ne assicurino l´effettiva applicazione, ad esempio sottoponendo a controlli un maggior numero di imprese. “Essere fermi in questo caso” ha affermato il vicepresidente Frattini, “significa poter offrire alternative legali all´immigrazione clandestina senza minare la credibilità della politica europea in materia di immigrazione. Dato il declino demografico, l´Ue ha bisogno dell´immigrazione legale. Dobbiamo rendere l´Unione europea una destinazione interessante per i lavoratori regolari. Sono convinto che le nostre proposte sulla migrazione circolare, sui partenariati per la mobilità e sul rafforzamento delle relazioni con i nostri vicini e con altri paesi ci aiuteranno a gestire l´immigrazione in maniera più efficace”. Secondo la proposta, prima di impiegare un cittadino di un paese terzo, i datori di lavoro dovranno verificare che l´interessato abbia un permesso di soggiorno o altra autorizzazione che conferisca un diritto di soggiorno e inviare una notifica all´autorità nazionale competente. Chi non potrà dimostrare di aver rispettato questi obblighi sarà passibile di multe e altre sanzioni amministrative. In quattro casi gravi gli Stati membri saranno tenuti a prevedere sanzioni penali: violazioni ripetute (tre in due anni), impiego di almeno quattro immigrati irregolari, condizioni di particolare sfruttamento e consapevolezza del fatto che il lavoratore è vittima della tratta di esseri umani. Ai fini dell´effettiva applicazione delle misure, la proposta impone agli Stati membri di effettuare un numero minimo di ispezioni (controlli annuali sul 10% delle imprese). Accanto alla proposta di direttiva, la Commissione ha adottato anche due comunicazioni sulla dimensione esterna dell´immigrazione. La prima riguarda la migrazione circolare e i partenariati per la mobilità fra l´Unione europea e i paesi terzi, come alternativa concreta e credibile al lavoro clandestino. La comunicazione propone innanzitutto la negoziazione di partenariati di mobilità fra l´Ue e i paesi terzi interessati a una migliore gestione dei flussi migratori e alla cooperazione nella lotta contro l´immigrazione clandestina, in cambio di maggiori opportunità di immigrazione legale e di rilascio di visti per soggiorni di breve durata. In secondo luogo, la comunicazione esamina le modalità per facilitare la migrazione circolare, quale strumento per consentire all´Ue di far fronte al proprio fabbisogno di manodopera e contemporaneamente per contribuire allo sviluppo dei paesi d´origine, favorendo il trasferimento di competenze ed evitando la “fuga dei cervelli”. La seconda comunicazione riguarda invece l´applicazione dell´approccio globale in materia di migrazione alle regioni situate ai confini orientali e sudorientali dell´Ue. L´approccio globale in materia di migrazione è stato adottato nel dicembre 2005 dal Consiglio europeo, con l´obiettivo di associare la problematica migratoria alle relazioni esterne e alla politica dello sviluppo per affrontare il vasto programma della migrazioni in maniera integrata, globale ed equilibrata, in collaborazione con i paesi terzi. L´approccio ha interessato inizialmente l’Africa e l’area mediterranea e, dato il suo buon successo, nel dicembre 2006 il Consiglio europeo ha invitato la Commissione a presentare proposte per estenderne l´ambito di applicazione geografico. La Commissione risponde ora all´invito prendendo in considerazione le aree situate ai confini orientali e sudorientali dell´Ue, che comprendono la Turchia, i Balcani occidentali (Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montenegro e Serbia, incluso il Kosovo), i paesi partner della politica europea di vicinato nell´Europa orientale (Ucraina, Moldova e Bielorussia) e nel Caucaso meridionale (Armenia, Azerbaidjan e Georgia) e la Federazione russa. Tuttavia l’applicazione dell’approccio globale a tali regioni, secondo il concetto di “rotta migratoria”, impone alla Commissione di prendere in considerazione anche paesi di origine e di transito più lontani, e in particolare i paesi partner della politica europea di vicinato in Medio Oriente (Siria, Giordania e Libano), l´Iran e l´Iraq; i paesi dell´Asia centrale (Kazakistan, Kirgizistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) e una serie di paesi di origine asiatici (Cina, India, Pakistan, Afghanistan, Bangladesh, Sri Lanka, Vietnam, Filippine e Indonesia), per i quali vengono formulate raccomandazioni a medio e lungo termine. .  
   
   
REPUBBLICA CECA SPERA ADOTTARE EURO NEL 2012  
 
Trieste, 17 maggio 2007 - La Repubblica Ceca spera di adottare la moneta unica europea entro il 2012, stando alle dichiarazioni ufficiali del Ministro delle Finanze, riportate dal Budapest Business Journal. Il governo pospone quindi la data dal 2010 per dare più tempo al Paese di adeguarsi ai criteri previsti dall´Unione Europea per adottare l´euro, compreso il mantenimento di un deficit di bilancio inferiore al 3 p. C. Del Pil. .  
   
   
IN AUMENTO COSTO MANODOPERA IN UNGHERIA  
 
Trieste, 17 maggio 2007 - In base ad un sondaggio commissionato dalla Camera di Commercio Tedesca in Ungheria, gli aumenti dei costi della manodopera stanno rendendo meno attraente il Paese per gli investitori stranieri. La notizia è ripresa dall´Ice. I costi della manodopera sono aumentati di 7 euro l´ora nel 2006, facendo dell´Ungheria il Paese più caro dell´area. Tuttavia, le società tedesche oggetto del sondaggio ritengono che le relazioni commerciali e gli investimenti rimarranno stabili nel corso del 2007. L´interscambio commerciale fra Ungheria e Germania è cresciuto del 14 p. C. Nel 2006, totalizzando la cifra record di 32 miliardi di euro, mentre i flussi di investimenti diretti esteri (Ide) tedeschi nel Paese, nel periodo riferimento, sono ammontati a 1,3 miliardi di euro. In base ai risultati del sondaggio, l´Ungheria si è posizionata al quarto posto fra i Paesi dell´area più attraenti per gli Ide, dopo la Repubblica Ceca, la Slovenia e la Slovacchia. .  
   
   
CONFERENZA ANNUALE KOWI  
 
 Bruxelles, 17 maggio 2007 - Il 20 e il 21 giugno si terrà a Magonza (Germania) la conferenza annuale dell´ufficio di coordinamento europeo delle organizzazioni scientifiche tedesche (Kowi) . La conferenza di quest´anno si occuperà del Settimo programma quadro (7Pq) dell´Ue e, in particolare, delle sue disposizioni riguardanti le sinergie tra ricerca e industria. La conferenza prevede sessioni sulla proposta per un Istituto europeo di tecnologia, sulle piattaforme tecnologiche europee, sul Consiglio europeo della ricerca e sulle nuove regole di partecipazione. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Kowi. De/en/bundestagung .  
   
   
NUOVA GUIDA INFORMEST AGLI INVESTIMENTI IN BULGARIA  
 
Gorizia, 17 maggio 2007 - E´ stata pubblicata sul sito http://www. Informest. It la nuova Guida Informest agli investimenti in Bulgaria che fa parte del sistema informativo on-line ´Business Guide´. Sono tanti oggi i motivi per investire in Bulgaria: il paese gode di un buon clima economico, con una economia di mercato in grado di rispondere alle pressioni competitive del mercato comunitario e manodopera specializzata ancora a costi competitivi. Con l´ingresso del Paese nella Ue sono state introdotte importanti riforme in materia fiscale, doganale e sul regime di proprietà. La Business Guide presenta un nuovo sotto-titolo 7. 8 Cooperazione Tra Imprese, dedicato agli imprenditori locali per rendere nota la loro attività ed il loro interesse ad operare con imprenditori italiani nell´ambito dei settori trainanti dell´economia bulgara o in quelli che richiedono investimenti italiani. Tutte le informazioni fiscali, doganali, societarie, del lavoro, bancarie e fieristiche necessarie per operare con successo in questo Paese si trovano nella nuova ´Business Guide´ Bulgaria, acquistabile in abbonamento annuale a soli Euro 200,00 + Iva. Le istruzioni per abbonarsi si trovano alla pagina http://www. Informest. It/bg/. .  
   
   
BANCHE: ABI, ATTENZIONE AL COSTO DEL LAVORO PER RAFFORZARE LA COMPETITIVITÀ INTERNAZIONALE  
 
Roma, 17 maggio 2007 - In primo piano al secondo convegno annuale in tema di risorse umane i cambiamenti e le evoluzioni del mercato globale. Obiettivo: coniugare primato della persona e primato dell’impresa per favorire la realizzazione di adeguati livelli di crescita e produttività. Per Faissola le banche italiane sono protagoniste in Europa, ma serve più attenzione ai costi aziendali per non rallentare “La prospettiva di ulteriori accelerazioni ai processi di aggregazione cross border che vedono impegnati in Europa anche i principali gruppi bancari italiani, rende necessario per le nostre imprese del credito mantenere alta l’attenzione sul costo del lavoro, continuando nella riduzione dei costi operativi. C’è ancora un divario con i maggiori concorrenti stranieri e non possiamo perdere terreno in termini di efficienza e competitività”. Lo ha dichiarato il Presidente dell’Abi, Corrado Faissola, oggi a Roma, nel corso del secondo convegno annuale su “Hr2007: banche e risorse umane” incentrato sui cambiamenti e le evoluzioni del mercato globale in cui saper coniugare primato della persona e primato dell’impresa può favorire la realizzazione di adeguati livelli di crescita e produttività. Faissola ha ricordato che dalle forti concentrazioni degli ultimi anni il sistema bancario ha registrato una sostanziale tenuta occupazionale: “Questo – ha proseguito Faissola – grazie soprattutto alla buona prova di sé data dal Fondo di solidarietà di settore, che assiste ad oggi 10. 000 lavoratori, e che ha permesso di gestire esigenze di riorganizzazione aziendale con equilibrio e senza oneri a carico della collettività”. La scommessa per il Presidente dell’Abi è riportare la persona al cuore dell’impresa puntando alla valorizzazione e alla formazione in un contesto economico e sociale del tutto diverso “che ci spinge a competere con nuovi mercati con costi del lavoro contenuti. Sapersi confrontare con queste nuove esigenze concorrenziali vuol dire sviluppare vantaggi competitivi e rilanciare l’occupazione”. Processo di integrazione europea, mercato del lavoro, moderne strategie organizzative dell’industria finanziaria, nuovi modelli di relazioni sindacali, trovano un filo conduttore nell’occasione da non perdere, segnalata dal Direttore generale dell’Abi, Giuseppe Zadra, di creare un mercato finanziario efficiente e competitivo: “Le banche italiane – ha spiegato – sono parte attiva di questo percorso, nonostante permangano ostacoli sotto il profilo normativo che rappresentano un grande problema per le imprese in regime di concorrenza”. Il riferimento è all’attuale regime fiscale del Fondo esuberi che ha reso gravoso per le banche il ricorso a questo ammortizzatore sociale: “Tema che ribadiremo al tavolo di concertazione con il Governo”, ha rilevato Zadra. Ma anche alla penalizzazione per il settore dovuta all’esclusione dal cuneo fiscale che ora si discute in sede Ue: “Rivendichiamo parità di trattamento con le altre imprese industriali – ha aggiunto il Direttore generale”, contando sulle decisioni di Bruxelles e su un segnale da parte dell’Esecutivo. Coniugare la competitività e la protezione sociale, prestando attenzione alla maggiore qualità del lavoro, all’equilibrio tra flessibilità e sicurezza, all’incremento della vita lavorativa legato ai cambiamenti demografici, ai processi di ristrutturazione aziendale in un contesto globale, è per Zadra uno dei principali elementi su cui riflettere e confrontarsi. In questo ambito rientra anche il grande apporto determinato dallo sviluppo dell’innovazione tecnologica, in particolare delle telecomunicazioni: “L’investimento delle banche – ha ricordato – è ammontato a circa 1 miliardo di euro in un anno, con l’obiettivo di creare comunicazioni più efficienti, sicure e veloci per i servizi bancari e per il dialogo tra le banche e i clienti”. .  
   
   
GRUPPO BANCO POPOLARE DI VERONA E NOVARA: L’UTILE NETTO CONSOLIDATO DEL PRIMO TRIMESTRE SALE A 205 MILIONI, ROE AL 16,7%, COST INCOME AL 49,6%  
 
Verona, 17 maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione del Banco Popolare di Verona e Novara, riunitosi il 15 maggio sotto la Presidenza dell’Avv. Carlo Fratta Pasini, ha approvato la relazione sull’andamento della gestione relativa ai primi tre mesi dell’esercizio. Andamento dei principali aggregati patrimoniali: prosegue la crescita degli impieghi. Al 31 marzo 2007 la raccolta diretta ha raggiunto la consistenza di 50. 927 milioni rispetto ai 50. 574 milioni di fine esercizio 2006, ponendo in luce una crescita dello 0,7% nell’esercizio e del 18,1% rispetto al 31 marzo 2006. La raccolta indiretta a fine trimestre ammonta a 68. 512 milioni. La differenza rispetto ai 74. 374 milioni del 31 dicembre 2006 è spiegata dal prelievo di 6. 123 milioni da parte di Toro Assicurazione (deposito amministrato presso Bpn privo di impatto a conto economico). Escludendo tale impatto l’aggregato evidenzia una crescita dello 0,4% rispetto ai 68. 251 milioni di fine 2006 (crescita del 2,2% se ci si riferisce alla sola clientela ordinaria). Gli impieghi lordi, raggiungendo alla fine del trimestre la consistenza di 48. 013 milioni, evidenziano un incremento del 4,1% rispetto ai 46. 124 milioni di fine esercizio 2006. A parità di area di consolidamento, rettificando pertanto l’aggregato relativo al 31 marzo 2006 degli impieghi riconducibili a Leasimpresa ed alle altre società controllate cedute nel 2006, l’incremento su base annua è pari al 18,4% . Il rapporto sofferenze/impieghi al lordo delle rettifiche di valore su crediti scende dal 2,3% di inizio anno al 2,1%. Il totale delle esposizioni deteriorate (sofferenze, incagli, crediti ristrutturati e crediti scaduti/sconfinati da oltre 180 giorni) al netto delle rettifiche di valore ammonta al 31 marzo 2007 a 1. 138 milioni in calo dello 0,6% rispetto ai 1. 145 milioni del 31 dicembre 2006. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2007, comprensivo dell’utile netto di periodo e prima della distribuzione dell’utile dell’esercizio 2006 ammonta a 5. 115 milioni ed evidenzia un incremento del 5,0% rispetto al 31 dicembre 2006. In continua crescita anche il numero dei soci del Banco Popolare di Verona e Novara che a fine marzo hanno superato le 121. 000 unità. La struttura operativa del gruppo al 31 marzo 2007 è costituita da 1. 254 sportelli. L’organico è costituito da 12. 905 unità rispetto alle 12. 854 in forza al 31 dicembre 2006. I risultati di conto economico: l’utile netto del primo trimestre è pari a 204,8 milioni. Il Return on equity è pari al 16,7%. Il cost income ratio è pari al 49,6%. Il continuo sviluppo dei volumi intermediati unitamente al rialzo dei tassi di mercato ha consentito al margine di interesse di raggiungere i 345,7 milioni in crescita dell’11,3% rispetto al corrispondente dato dell’esercizio precedente a parità di perimetro di consolidamento. La contribuzione del trimestre risulta superiore di 5,0 milioni a quella relativa al quarto trimestre 2006. Il contributo al risultato dell’esercizio garantito dalla quota di pertinenza dei risultati registrati dalle società controllate congiuntamente e dalle società sulle quali il Gruppo esercita un’influenza notevole ammonta a 22,7 milioni rispetto ai 15,3 milioni del primo trimestre 2006. Il margine finanziario è risultato pari a 368,5 milioni ed evidenzia su basi omogenee un incremento del 13,0% rispetto ai 326,0 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Le commissioni nette ammontano a 215,8 milioni in flessione del 3,6% rispetto ai 223,9 milioni del primo trimestre 2006 ma superiori del 9,3% rispetto ai 197,5 milioni registrati nel quarto trimestre 2006. Gli altri proventi netti di gestione sono risultati pari a 36,1 milioni rispetto ai 41,1 milioni costituenti il dato reso omogeneo riferito al primo trimestre 2006. La leggera flessione è principalmente imputabile alla riduzione dei recuperi di spesa sui conti correnti. La contribuzione del trimestre risulta peraltro sostanzialmente allineata a quella rilevata nel trimestre precedente. Il risultato netto finanziario, aggregato che comprende i risultati netti delle attività e passività finanziarie di negoziazione, di copertura, valutate al fair value, i risultati derivanti dalla cessione e dal riacquisto di attività e passività finanziarie e i dividendi incassati sui titoli azionari classificati come attività finanziarie destinate alla negoziazione e disponibili per la vendita, è risultato pari a 79,1 milioni ed evidenzia un incremento del 20,7% rispetto ai 65,6 milioni registrati nei primi tre mesi del 2006. Entrambi i trimestri hanno beneficiato del contributo positivo non ricorrente derivante dalla cessione di quote di partecipazione facenti parte delle attività disponibili per la vendita. La plusvalenza derivante dalla cessione della quota partecipativa detenuta in Promatech registrata nel primo trimestre 2007 ammonta a 7,0 milioni mentre il primo trimestre 2006 aveva beneficiato del contributo derivante dalla vendita della quota partecipativa detenuta nella S. I. Holding ammontante a 7,4 milioni. La contribuzione risulta superiore anche rispetto a quella rilevata nel quarto trimestre 2006 (61,7 milioni) che pur comprendeva 4,8 milioni di componenti non ricorrenti. Gli altri proventi operativi (proventi operativi diversi dal margine finanziario) sono quindi risultati pari a 331,1 milioni sostanzialmente in linea (+0,2%) con i 330,5 milioni rappresentanti il dato reso omogeneo del primo trimestre 2006. I proventi operativi (margine finanziario + altri proventi operativi) ammontano quindi a 700,0 milioni ed evidenziano uno sviluppo su basi omogenee del 6,6% rispetto ai 656,5 milioni dei primi tre mesi dell’esercizio precedente. Le spese per il personale sono pari a 224,7 milioni in crescita del 3,2% rispetto al dato reso omogeneo relativo al primo trimestre 2006 ammontante a 217,7 milioni. Le altre spese amministrative sono pari a 99,1 milioni, anch’esse in crescita del 3,1% rispetto ai 96,2 milioni registrati su basi omogenee nell’esercizio precedente. Gli ammortamenti ammontano a 23,1 milioni pari all’ammontare addebitato al conto economico del primo trimestre 2006. Il totale degli oneri operativi risulta quindi pari a 346,9 milioni ed evidenzia un incremento pari al 3,0% rispetto ai 337,0 milioni rilevati a parità di area di consolidamento nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. (+0,3% rispetto al dato ufficiale del primo trimestre 2006). Il cost income ratio, in assenza di significative componenti non ricorrenti, risulta pari al 49,6%. Ne deriva un risultato della gestione operativa di 352,7 milioni che evidenzia un incremento su basi omogenee dell’10,4% rispetto ai 319,5 milioni del 31 marzo 2006. Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti sono risultate pari a 14,2 milioni, sensibilmente inferiori sia rispetto ai 20,2 milioni rilevati nel primo trimestre che rispetto ai 39,8 milioni registrati nel quarto trimestre dell’esercizio precedente. Al netto dell’effetto derivante dalla considerazione del fattore tempo nella valutazione dei crediti deteriorati il costo netto del credito è di 30 b. P. , pari al costo netto del credito rilevato a fine esercizio 2006. Gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri ammontano a 2,7 milioni rispetto ai 14,8 milioni rilevati nel primo trimestre 2006. Nel corso dei primi tre mesi dell’esercizio non sono state perfezionate cessioni di investimenti e partecipazioni che abbiano comportato impatti significativi sul conto economico. Nel primo trimestre 2006 la cessione di alcuni immobili aveva comportato la rilevazione di plusvalenze per 35,8 milioni. Il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte ammonta a 336,5 milioni ed evidenzia una crescita del 5,0% rispetto ai 320,4 milioni realizzati nei primi tre mesi dell’esercizio precedente a parità di area di consolidamento. Al netto delle componenti non ricorrenti precedentemente evidenziate il risultato evidenzia un incremento pari al 18,6%. Dedotte imposte sul reddito del periodo per 126,0 milioni e la quota dell’utile di pertinenza di terzi pari a 5,7 milioni, l’utile netto del primo trimestre ammonta a 204,8 milioni in crescita dell’11,4% rispetto ai 183,8 milioni realizzati nel primo trimestre 2006 a parità di area di consolidamento. Al netto delle componenti non ricorrenti la crescita dell’utile netto è pari al 27,5%. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato i risultati dei primi tre mesi della Capogruppo. L’utile netto, comprensivo dei dividendi distribuiti dalle società del Gruppo, è risultato pari a 77,4 milioni. Nell’ambito dell’articolato piano di iniziative volte ad ottimizzare la struttura del capitale del futuro Banco Popolare, Bpvn continua nell’attività di riacquisto di azioni proprie deliberata dall’Assemblea (che è oggetto di comunicazione giornaliera al mercato). Nel mese di aprile è stata inoltre perfezionata una operazione di cartolarizzazione di 1,5 miliardi mutui residenziali in bonis. Si sta poi concludendo il processo di selezione di uno o due partner assicurativi sulla base di binding offer analizzate oggi dal Consiglio di amministrazione. Il Consiglio ha ammesso 3 controparti alla short list che approfondirà gli aspetti legali e di governance della partnership. Il Consiglio ha infine dato mandato all’Amministratore Delegato, di concerto con l’Amministratore Delegato di Bpi, di effettuare gli ultimi approfondimenti al fine di sottoporre nei prossimi giorni al comitato esecutivo una proposta che consideri anche l’opzione di un partner diverso per le attività “vita” e “protezione”. Alla luce di una plusvalenza che si profila pressoché doppia rispetto a quella di 200-300 milioni prevista nel piano di gestione del capitale comunicato al mercato, il Consiglio ha inoltre dato mandato all’Amministratore Delegato, sempre di concerto con l’Amministratore Delegato di Bpi, di rivedere l’ammontare delle residue operazioni di rafforzamento patrimoniale. In data 5 maggio ha avuto inoltre luogo l’assemblea ordinaria dei Soci. In quella sede è stato approvato all’unanimità il bilancio chiuso al 31/12/2006 del Banco Popolare dei Verona e Novara e il Bilancio consolidato del Gruppo. Il dividendo deliberato è risultato pari a 0,83 euro (+19%). L’assemblea ha inoltre approvato il compenso spettante ai Consiglieri di Amministrazione per il primo semestre 2007. L’andamento della gestione del Gruppo Bpvn continua in linea con gli obiettivi del piano strategico a suo tempo approvato e recepito nel piano industriale del Banco Popolare. Prosegue in parallelo anche il processo di integrazione con il Gruppo Banca Popolare Italiana che vede tutti i principali gruppi di lavoro già avviati. A tale proposito si comunica che nella seduta odierna il Consiglio di Amministrazione ha approvato, subordinatamente alle autorizzazioni di legge, il conferimento da parte del Banco Popolare di Verona e Novara ad altra società di nuova costituzione, interamente controllata dal Banco medesimo, di una parte della propria azienda bancaria costituita essenzialmente dalla rete di sportelli ubicati principalmente nelle zone di suo radicamento storico e dalle funzioni di Direzione Centrale finalizzate alle attività bancarie Retail, Corporate e Crediti. Gli effetti dell’operazione che è come già evidenziato soggetta all’autorizzazione dell’Organo di Vigilanza, decorreranno dall’1 luglio 2007, immediatamente prima dell’efficacia della fusione tra il Banco Popolare di Verona e Novara e la Banca Popolare Italiana. .  
   
   
BANCA POPOLARE ITALIANA: APPROVATA LA RELAZIONE TRIMESTRALE AL 31.03.2007 CHE REGISTRA UN UTILE DI 88,5 MILIONI DI EURO  
 
 Lodi, 17 maggio 2007 – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana, riunitosi il 15 maggio sotto la presidenza di Dino Piero Giarda, ha approvato la Relazione Trimestrale al 31 marzo 2007 che registra un utile netto di 88,5 milioni di euro, in crescita del 71,1% rispetto ai 51,7 milioni di euro del primo trimestre dello scorso esercizio. Il Gruppo Banca Popolare Italiana conferma anche nel primo trimestre dell’anno l’andamento positivo dell’attività bancaria spinta dal comparto retail. Sono in crescita la raccolta diretta (+2,7%) e gli impieghi (+2,8%). Lo stock di mutui e credito al consumo cresce rispettivamente del +5,5% e del +14,8%, rispetto a fine 2006, grazie al forte incremento delle erogazioni retail, aumentate del 132% e dell’89% rispetto al primo trimestre 2006. Il comparto della bancassurance registra una dinamica particolarmente positiva, confermata dall’aumento delle polizze nei rami Danni (+206% di premi anno su anno) e Vita (+96% di premi anno su anno). Conto Economico Consolidato Le voci del Conto Economico al 31. 03. 07 sono raffrontate con quelle dello stesso periodo dello scorso anno, proformate per includere gli effetti delle variazioni del perimetro di consolidamento avvenute fino al primo trimestre 2007, riconducibili alla riclassifica tra le voci “Attività/passività non correnti in via di dismissione” e “Utili/perdite dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte” dell’apporto delle partecipate Area Life International Assurance, Bipielle Network e Bipielle Previdenza. Il margine di interesse al 31 marzo 2007 si attesta a 230 milioni, in crescita del 26,6% rispetto ai 181,6 milioni del 31 marzo 2006. L’espansione del margine di interesse è stata influenzata dall’incremento più sostenuto degli interessi attivi rilevati nel periodo in esame che crescono di circa 107 milioni, se comparati con quelli del pari periodo 2006, rispetto a quella degli interessi passivi che si incrementano di 58,9 milioni. La sostenuta crescita del margine di interesse è stata trainata dal comparto retail, che registra una dinamica particolarmente positiva nei mutui residenziali (+132% di erogazioni rispetto al primo trimestre 2006) e nei prestiti personali (+ 89% di erogazioni rispetto al primo trimestre 2006), abbinata ad una favorevole congiuntura sui tassi di mercato. L’utile delle partecipazioni ammonta a 9,4 milioni e include l’utile rilevato per la cessione della partecipazione in Igli, detenuta dalla controllata Efibanca, pari a 14,3 milioni nonché l’effetto della valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto, negativo per complessivi 4,9 milioni. Le commissioni nette ammontano a 93,8 milioni rispetto ai 107,9 milioni del pari periodo del 2006. Le commissioni attive registrano una contrazione di 11,6 milioni (-9,1%), dovuta principalmente alla riduzione delle commissioni sui servizi di gestione, intermediazione e consulenza e sui conti correnti con clientela, che nel 2006 hanno subito una profonda rivisitazione, anche determinata dal nuovo contesto regolamentare. Il confronto con la media dei risultati della seconda metà del 2006 conferma in ogni caso la piena tenuta del comparto. Il risultato netto dell’attività di negoziazione presenta al 31 marzo 2007 un saldo positivo pari a 22,5 milioni, mentre il risultato netto dell’attività di copertura è negativo per 1,1 milioni. Il risultato netto dell’attività di negoziazione e copertura al 31 marzo 2007, pari complessivamente a 21,5 milioni, si raffronta con i 41,5 milioni di euro del marzo 2006. L’utile da cessione di attività e passività finanziarie ammonta a 84,7 milioni e include l’utile realizzato da Efibanca a seguito della cessione dell’interessenza detenuta in Generale de Santé per 77,1 milioni, gli utili rilevati in seguito alla cessione delle quote partecipative detenute in Unipol Assicurazioni per 5,5 milioni e altre minori, relative prevalentemente all’attività di merchant banking svolta dalla controllata Efibanca. Sono inoltre ricompresi utili pari a 1,3 milioni a fronte della cessione di passività finanziarie. Il saldo della voce altri oneri e proventi di gestione è positivo per 48,5 milioni, con una diminuzione di 3,8 milioni (-7,2%) rispetto al dato del marzo 2006, imputabile prevalentemente alla riduzione degli altri proventi di gestione (pari a 3,2 milioni). Gli altri oneri includono oneri per acquisto di assicurazioni collettive su operazioni di credito al consumo della controllata Bipitalia Ducato per 4,8 milioni, oneri per rifusione interessi per 1,3 milioni e sopravvenienze passive per 2,7 milioni. A seguito delle dinamiche sopra esposte, i proventi operativi netti si attestano a 487,4 milioni facendo segnare un incremento del 18,1% rispetto al marzo 2006. Le rettifiche di valore nette sui crediti ammontano a 58 milioni, rispetto ai 37,2 milioni del marzo 2006 e si riferiscono per 48,6 milioni a crediti deteriorati (di cui 45,7 milioni su sofferenze, 9,9 milioni su incagli mentre gli scaduti e i ristrutturati presentano una ripresa netta rispettivamente di 6,3 milioni e 0,7 milioni) e per 9,4 milioni a crediti in bonis (di cui 6,6 milioni riferibili alla svalutazione degli interessi maturati nel periodo sull’erogazione concessa nell’ambito del finanziamento dell’acquisizione di Kamps ed Harry’s da parte del Gruppo Barilla). L’incremento delle rettifiche sulle posizioni deteriorate si riferisce prevalentemente ai maggiori stanziamenti rilevati dalla Capogruppo per tener conto del deterioramento del portafoglio creditizio. L’incidenza delle rettifiche di valore registrate sui crediti passa dallo 0,14% del marzo 2006 all’attuale 0,20% (per l’intero anno 2006 il dato è stato di 1,16%). Il comparto delle spese del personale e amministrative è stato caratterizzato nel primo trimestre da una sostanziale modifica delle stime basate sui livelli di budget, finalizzate a garantire una migliore distribuzione delle spese lungo tutti i trimestri dell’anno. Le spese del personale, che ammontano a 139,3 milioni, mostrano un incremento pari al 15,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, e del 5,3% rispetto alle media dei trimestri 06, attribuibile principalmente allo stanziamento del sistema incentivante, all’adeguamento per il rinnovo del Ccnl e all’incremento della forza commerciale di rete. In particolare, per quanto riguarda il sistema incentivante, in aggiunta all’onere relativo allo scorso esercizio, è stato anche accantonato nel primo trimestre il 25% del premio 2007 (in pagamento a giugno 2008) nell´ipotesi di raggiungimento degli obiettivi di budget. Nei trimestri successivi le misure delle quote parte degli accantonamenti successivi saranno definite sulla base dell´andamento della gestione e delle prospettive di chiusura. Le altre spese amministrative sono cresciute del 26,3% rispetto al primo trimestre 06, ma risultano sostanzialmente stabili rispetto alla media dei trimestri dello scorso anno e sono in linea rispetto alle previsioni di budget. Al marzo 2007 gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri si attestano a 6,4 milioni e si riferiscono a stanziamenti per cause passive effettuati prevalentemente dalla Capogruppo. Le rettifiche di valore nette su attività immateriali e materiali sono pari a 16,6 milioni, sostanzialmente in linea con il dato del primo trimestre 2006. Attestandosi a 341,5 milioni, gli oneri operativi fanno segnare un incremento di 73 milioni rispetto al dato di marzo 2006. Ne deriva un risultato della gestione operativa di 145,9 milioni, che si confronta con il dato di 144,3 milioni del 31 marzo 2006. Le rettifiche di valore dell’avviamento, pari a 1 milione e si riferiscono all’impairment dell’avviamento rilevato in sede di primo consolidamento della partecipazione nel Gruppo Acque Minerali Riunite. Il saldo delle voci sopra descritte determina un risultato corrente al lordo delle imposte di 144,9 milioni che si confronta con i 144,3 milioni dei primi tre mesi del 2006. Le perdite dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte ammontano a 13,6 milioni e includono i proventi e gli oneri, al netto dei relativi rapporti infragruppo, delle partecipate all’epoca in corso di cessione Bipielle Net, Bipielle Previdenza, Area Life International Assurance e di alcune controllate detenute da Efibanca nell’ambito dell’attività di merchant banking (Glass Italy Bv e Gruppo Acque Minerali Riunite). La particolarità della voce e la sua estraneità rispetto all’usuale campo d’attività del Gruppo rendono privo di significato il confronto con il dato esposto nel pari periodo 2006. La voce utili del periodo di pertinenza dei terzi include le quote di risultato economico che, in base agli equity ratio, sono di spettanza dei terzi. Il dato al 31 marzo 2007 risente delle variazioni negli equity ratio a seguito della fusione delle sub-holding Bipielle Investimenti e Reti Bancarie nella capogruppo avvenuta in data 30 settembre 2006. Dopo imposte sul reddito di 42,6 milioni si perviene al risultato netto del periodo, pari a 88,5 milioni, che si confronta con il dato di 51,7 milioni dell’analogo periodo del 2006. Stato Patrimoniale Consolidato Il totale generale della massa amministrata al 31. 03. 07 è pari a 91. 477,5 milioni, sostanzialmente in linea con il livello di 91. 702,3 milioni del dicembre 2006 (-0,3%). Nel complesso, la raccolta diretta da clientela (risultato della somma dei Debiti verso clientela e dei Titoli in circolazione) si incrementa nei confronti del 2006 del 2,7% circa: una dinamica positiva si riscontra sia nella componente dei Titoli in circolazione, che raggiungono 17. 320 milioni (+4,8%), sia nei Debiti verso la clientela, che raggiungono i 15. 696,3 milioni con una crescita dello 0,6% circa, in particolare per il contributo dei pronti contro termine. La raccolta indiretta da clientela si mantiene stabile, sino a 33. 154,6 milioni (-0,3%) per effetto combinato della riduzione del risparmio gestito (-1,4% su dicembre 2006, ma in crescita dell’1,7% rispetto 31. 03. 06) e della crescita positiva della componente dei titoli di terzi in custodia ed amministrazione, pari a 14. 840,1 milioni (+1,1%). In dettaglio, il risparmio gestito si porta a 18. 314,4 milioni, registrando una contrazione nelle gestioni patrimoniali (-0,8%, 8. 636,8 milioni) e nei fondi comuni (7. 707,5 milioni, -3,1%), mentre i prodotti assicurativi si attestano a 1. 970,2 milioni, in crescita del 3% sul dicembre 2006. Il complesso della massa amministrata di banche e investitori istituzionali è pari a 25. 306,6 milioni (-3,8%). Al termine del primo trimestre 2007, il totale dei crediti verso clientela si porta a 29. 533,9 milioni, in crescita del 2,8% rispetto ai 28. 735,9 milioni del 31 dicembre 2006. Con riferimento alle forme tecniche, i crediti su conti correnti si riducono del 4% circa sino a 7. 340,9 milioni (cui corrisponde il 25% circa del totale), mentre i mutui, che rappresentano quasi il 38% del totale degli impieghi, crescono nel trimestre del 5,5%, passando da 10. 607,3 milioni a 11. 187,1 milioni. Di particolare rilievo nel primo trimestre dell’anno la performance del comparto carte di credito e prestiti personali, espressivo dell’attività di Bipitalia Ducato: lo stock di credito al consumo passa da 2. 564,6 milioni a 2. 924,6, milioni, con un incremento percentuale del 15% circa. Il Patrimonio Netto di Gruppo al 31. 03. 07, inclusivo del risultato del periodo, è pari a 3. 988,2 milioni, in crescita rispetto ai 3. 955,8 milioni del 31 dicembre 2006. Il Patrimonio Netto al 31 marzo 2007 comprende l’importo del riparto straordinario della Riserva sovrapprezzo azioni deliberato dall’Assemblea dei soci del 10 marzo 2007 nella misura massima di 1. 521 milioni di euro a favore, per quanto di rispettiva competenza, degli azionisti di Banca Popolare Italiana e dei portatori delle obbligazioni convertibili del prestito obbligazionario “Banca Popolare di Lodi Prestito Obbligazionario Convertibile 4,75% 2000/2010 – Isin It 0001444360”. Struttura Operativa A livello di Gruppo, il numero complessivo dei dipendenti al 31. 03. 07 è pari a 8. 627, in riduzione di 9 unità rispetto al dato del 31. 12. 06. Il totale degli sportelli bancari, al 31. 03. 07 è pari a 969 unità, contro i 973 del 31. 12. 06. Presentazione Della Relazione Trimestrale I dati della relazione trimestrale al 31. 03. 07 saranno presentati mercoledì 16 maggio alle ore 16. 00 nella conference call riservata agli analisti e agli investitori istituzionali. Il collegamento sarà disponibile ai seguenti numeri telefonici: + 39 02 30350 9005 (Italia); + 44 020 7031 4064 (Uk). Principali Eventi Successivi Alla Chiusura Del Trimestre Nell’ambito dell’articolato piano di iniziative volte a ottimizzare la struttura del capitale del futuro Banco Popolare, Bpi continua nell’attività di riacquisto di azioni proprie deliberata dall’assemblea (che è oggetto di comunicazione giornaliera al mercato). Si sta concludendo il processo di selezione di uno o due partner assicurativi sulla base di binding offer analizzate oggi dal Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio ha ammesso tre controparti alla short list e approfondirà gli aspetti legali e di governance della partnership. Il Consiglio ha infine dato mandato all’Amministratore Delegato, di concerto con l’Amministratore Delegato di Bpvn, di effettuare gli ultimi approfondimenti al fine di sottoporre nei prossimi giorni al Consiglio di Amministrazione una proposta che consideri anche l’opzione di un partner diverso per le attività ‘vita’ e ‘protezione’. Alla luce di una plusvalenza che si profila pressoché doppia rispetto a quella di 200-300 milioni prevista nel piano di gestione del capitale comunicato al mercato, il Consiglio ha inoltre dato mandato all’Amministratore Delegato di rivedere, di concerto con l’Amministratore Delegato di Bpvn, l’ammontare delle residue operazioni di rafforzamento patrimoniale. In relazione ai contratti firmati in data 16 giugno 2006, aventi ad oggetto, rispettivamente, la cessione del 79,73% del capitale sociale di Banca Bipielle Net e del 100% del capitale sociale di Area Life Ltd, il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare Italiana ha preso atto che non si sono verificate le condizioni previste per poter finalizzare la cessione. Conseguentemente il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di intraprendere adeguate iniziative per il potenziamento delle società proseguendo il positivo trend già realizzato nello scorso esercizio e che ha visto il raggiungimento del break-even operativo da parte di Banca Bipielle. Net nel primo trimestre 2007. .  
   
   
BIPIEMME PRIVATE BANKING SIM OTTIENE LA CERTIFICAZIONE DI QUALITA’  
 
Milano, 17 maggio – Bipiemme Private Banking Sim Spa, la società di consulenza finanziaria e wealth management del Gruppo Bipiemme, ha ottenuto la certificazione del Sistema di Gestione per la Qualità secondo la norma Iso 9001–2000. E’ la prima società italiana di private banking a conseguire il riconoscimento. La certificazione è stata conferita da Cisqcert, l’ente di certificazione specializzato nei servizi finanziari, dopo un lavoro di un anno che ha impegnato l’intera struttura aziendale e richiesto la revisione di tutti i processi di gestione, sia delle attività interne sia di quelle rivolte ai clienti. “Il private banking sta maturando anche in Italia: assicurare la qualità in ogni fase del lavoro, anche quelle non visibili ai clienti, è una premessa indispensabile per offrire un servizio competitivo”, ha dichiarato Daniele Cabiati, direttore generale di Bipiemme Private Banking Sim. “Una recente analisi sulla soddisfazione della nostra clientela ci ha fornito indicazioni positive: la certificazione ci aiuterà a consolidare la relazione con i clienti”. La certificazione di qualità rientra nel piano di sviluppo della Sim che, sul fronte dell’attività caratteristica, sta già registrando importanti risultati. Nel 2006, gli asset under management sono cresciuti a 4,3 miliardi (+10,5%), il 61% allocati in prodotti e servizi di risparmio gestito. In crescita anche i contratti di consulenza, che hanno raggiunto quota 5. 800 (+10,6%). La tendenza alla crescita è stata confermata nei primi tre mesi del 2007. I servizi prestati dalla Sim saranno progressivamente estesi anche alla clientela private delle altre banche commerciali del Gruppo Bipiemme (Banca di Legnano e Cassa di Risparmio di Alessandria). .  
   
   
INAUGURATA FILIALE MUGGIA (TS) BANCA FRIULADRIA  
 
Muggia, 17 maggio 2007 - Il presidente della Regione ed il presidente di Banca Popolare Friuladria, Angelo Sette, hanno inaugurato ieri a Muggia la nuova filiale dell´istituto di credito, la prima dopo la nascita ai primi di marzo del gruppo bancario controllato da Credit Agricole. Il nuovo Gruppo guidato da Cariparma & Piacenza, è stato sottolineato, oggi si colloca per grandezza al nono posto in Italia, mentre Credit Agricole resta al quinto posto a livello mondiale. La scelta di Muggia (la nuova filiale è la 181. Ma del Gruppo) è stata motivata dalla sua "vivace" potenzialità economica, non solo in prospettiva turistica, ha indicato Angelo Sette, che potrà beneficiare nella sua crescita e nella sua valorizzazione anche dal prossimo ingresso della Slovenia negli Accordi di Schengen, ha osservato il presidente della Regione. Acquisita da Credit Agricole, Friuladria mantiene comunque la sua autonomia, ha rilevato con soddisfazione il presidente della Regione, ed anzi cresce in tutto il Nord-est, si espande in Friuli Venezia Giulia e anche, in futuro, nei Paesi dell´Europa Centro orientale. La decisione della casa madre francese di non fondere Friuladria in Cariparma, ha aggiunto, può forse essere stata dettata anche da qualche azione della Regione, ricordando l´introduzione nel 2006 della riduzione selettiva dell´Irap per le aziende di qualsiasi settore e di qualunque dimensione, dalla microimpresa alla grande industria. Il presidente ha infine sottolineato il radicamento di Friuladria nella realtà del Nord-est e in particolare in Friuli Venezia Giulia, la partecipazione dell´istituto in Friulia ed in Mediocredito Fvg ed il beneficio tributario di cui gode la Regione grazie ai redditi prodotti dalla banca. Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco di Muggia, il direttore ed il vicedirettore generali dell´istituto, Virgilio Fenaroli e Giancarlo Magoni, il responsabile Area adriatica, Tullio Cianciolo, ed il neo direttore della filiale, Federico Himmelreich. .  
   
   
WARTH & KLEIN CONFERMA IL CORRISPETTIVO IN CONTANTI PER LO SQUEEZE-OUT DI HVB  
 
Milano, 17 maggio 2007 - Warth & Klein Gmbh Wirtschaftsprüfungsgesellschaft (“Warth & Klein”), il revisore indipendente nominato dal competente tribunale di Monaco, ha rilasciato il proprio parere sul corrispettivo in contanti che sarà pagato nel contesto del previsto squeeze-out di Hvb. Nel suo parere Warth & Klein ha confermato la congruità del corrispettivo per lo squeeze-out di Euro 38,26 per azione che era stato determinato da Unicredit il 9 maggio 2007. .  
   
   
CRESCONO I PROFITTI DELLE MAGGIORI BANCHE DELLA RUSSIA GLI ASSETS DELLE 30 MAGGIORI BANCHE RUSSE SONO SALITI DEL 14% NEL PRIMO TRIMESTRE DEL 2007. LO RIVELA L’AGENZIA RUSSA RIA NOVOSTI  
 
Milano, 17 maggio 2007 - Il valore degli asset delle 30 maggiori banche russe è aumentato del 13,9% nel primo trimestre del 2007, raggiungendo quota 420,65 mld $ il 1° aprile. In marzo gli asset erano saliti del 9,6% , secondo la Banca Centrale Russa. In marzo 2007, i profitti delle 30 maggiori banche russe sono aumentati del 28,6%, raggiungendo quota 3,22 mld $ il 1 aprile, rispetto ai 2,51 mld $ registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Attualmente, la lista dei giganti bancari russi include Alfa Bank, Bank of Moscow, Ak Bars Bank, Binbank, Bank Vozrozhdeniye, Vneshtorgbank, Vtb 24, Gazprombank, Zenit Bank, Impexbank, Mdm Bank, International Moscow Bank (Imb), International Industrial Bank, Nomos-bank, Bank Petrocommerce, Promsvyazbank, Industrial and Construction Bank, Raiffeisen Austria, Rosbank, Russian Agricultural Bank (Rosselkhozbank), Russian Standard Bank, Sberbank, Svyaz-bank, Zao Citibank, Transcreditbank, Trust National Bank, Uralsib, Ursa Bank e Uniastrum Bank. .  
   
   
PREMAFIN HP AL 31 MARZO 2007: UTILE A 36,8 MILIONI DI EURO, STABILE RISPETTO AI 37,4 MILIONI DI EURO DEL CORRISPONDENTE PERIODO DELLO SCORSO ESERCIZIO  
 
Milano, 17 maggio 2007 - Si è riunito il 15 maggio il Consiglio di Amministrazione di Premafin Finanziaria – S. P. A. Holding di Partecipazioni, per l’approvazione della relazione trimestrale consolidata del primo trimestre 2007. Il risultato consolidato, al netto delle quote di competenza di terzi, ammonta a 36,8 milioni di Euro, a conferma del buon andamento della gestione ed in linea con i 37,4 milioni di Euro dei primi tre mesi dell’esercizio precedente. La raccolta premi ammonta complessivamente a 2. 805,5 milioni di Euro ed ha registrato una crescita del 12,3%, sempre rispetto al corrispondente periodo del 2006. Tale aumento complessivo si articola in un soddisfacente incremento della raccolta premi dei Rami Danni, che si attesta a 1. 847,4 milioni di Euro con un miglioramento dell’1,3%. La raccolta premi del lavoro diretto dei Rami Vita ha contribuito con 955,5 milioni di Euro e registra un incremento del 42,7%, grazie al positivo contributo sia delle reti tradizionali che del canale di bancassicurazione. Gli investimenti consolidati al 31 marzo 2007 raggiungono i 34. 381,5 milioni di Euro con un incremento del 1,8% rispetto al 31 dicembre 2006; le posizioni di liquidità a breve ammontano a 742,7 milioni di Euro, rispetto ai 754,3 milioni di Euro al 31 dicembre 2006. Le riserve tecniche nette hanno raggiunto i 26. 287,8 milioni di Euro, con un incremento di 256,9 milioni di Euro (+1,0%) rispetto al 31 dicembre 2006, e si articolano in 10. 886,7 milioni di Euro dei Rami Danni (-0,8%) e 15. 401,1 milioni di Euro dei Rami Vita (+2,3%). .  
   
   
IFI BILANCIO 2006: CHIUSO CON UN UTILE DI € 217,6 MILIONI (€ 38,5 MILIONI NEL 2005). DESTINATO A RISERVA L’UTILE DELL’ESERCIZIO.  
 
Torino, 17 maggio 2007 - L’assemblea ha deliberato di destinare interamente l’utile a riserva, senza distribuzione di dividendi e ha rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Riunitasi in sede straordinaria ha approvato le modifiche statutarie connesse alla Legge sulla tutela del risparmio ed al successivo D. Lgs. N. 303 del 29 dicembre 2006 nonché alle ultime modifiche del Regolamento Emittenti recentemente approvate da Consob. In particolare, sono state introdotte le norme statutarie relative al voto di lista per la nomina degli amministratori e quelle relative alle modalità di nomina ed ai requisiti di professionalità del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari. Sono state altresì aggiornate le disposizioni relative alla nomina del Collegio Sindacale. Gli azionisti convocati in Assemblea Speciale hanno nominato Luigi Santa Maria rappresentante comune degli azionisti titolari di azioni privilegiate e hanno approvato i provvedimenti relativi al fondo spese necessario per la tutela dei comuni interessi dei titolari di azioni privilegiate. .  
   
   
IFIL BILANCIO 2006, CHIUSO CON UN UTILE DI € 625,3 MILIONI (€ 100,9 MILIONI NEL 2005)  
 
Torino, 17 maggio 2007 - L’assemblea degli Azionisti dell’Ifil, riunitasi il 14 maggio sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha approvato in sede ordinaria il bilancio al 31 dicembre 2006, che, come già comunicato in precedenza, si è chiuso con un utile di € 625,3 milioni (€ 100,9 milioni nel 2005). L’assemblea ha deliberato la distribuzione di un dividendo di € 0,10 per ogni azione ordinaria e di € 0,1207 per ogni azione di risparmio, per un ammontare complessivo di € 107,1 milioni (+ 24,8% rispetto all’anno precedente). Lo stacco delle cedole avverrà in data 21 maggio 2007 e il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 24 maggio 2007. L’assemblea ha inoltre rinnovato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Infine, in sede straordinaria, l’Assemblea ha approvato le modifiche statutarie connesse alla Legge sulla tutela del risparmio ed al successivo D. Lgs. N. 303 del 29 dicembre 2006 nonché alle ultime modifiche del Regolamento Emittenti recentemente approvate da Consob. In particolare, sono state introdotte le norme statutarie relative al voto di lista per la nomina degli amministratori e quelle relative alle modalità di nomina ed ai requisiti di professionalità del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari. Sono state altresì aggiornate le disposizioni relative alla nomina del Collegio Sindacale. .  
   
   
IFIL 1° TRIMESTRE 2007: L’UTILE CONSOLIDATO AMMONTA A € 87,4 MILIONI (€ 67,3 MILIONI NELL’ANALOGO PERIODO DEL 2006)  
 
Torino, 17 maggio 2007-  Il Consiglio di Amministrazione dell’Ifil S. P. A. , riunitosi il 14 maggio sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha esaminato i risultati consolidati relativi ai primi tre mesi del 2007. L’utile consolidato del Gruppo Ifil del primo trimestre 2007 ammonta a € 87,4 milioni (€ 67,3 milioni nell’analogo periodo del 2006). L’incremento di € 20,1 milioni deriva dal maggior contributo del Gruppo Fiat, che eccede i minori contributi delle altre partecipazioni. La posizione finanziaria netta consolidata del “Sistema Holdings” al 31 marzo 2007 evidenzia un saldo negativo di € 130,8 milioni, in diminuzione di € 517 milioni rispetto al saldo di fine 2006 (positivo per € 386,2 milioni), sostanzialmente a seguito dell’investimento effettuato in Cushman & Wakefield. Il patrimonio netto consolidato del Gruppo al 31 marzo 2007 ammonta a € 6. 373,1 milioni (€ 6. 222,3 milioni a fine 2006). L’incremento di € 150,8 milioni è dovuto principalmente all’utile di Gruppo conseguito nel periodo, nonché all’adeguamento al fair value delle partecipazioni in Intesa Sanpaolo e in Sgs. Fatti di rilievo Nel marzo 2007, con un investimento di € 39,5 milioni, sono state acquistate in Borsa 45. 364 azioni Sgs, incrementando la partecipazione nella Società svizzera al 13,74%. Il 14 marzo 2007 il Consiglio di Amministrazione di Juventus Football Club S. P. A. Ha approvato all´unanimità il piano di sviluppo a medio termine, finalizzato a rilanciare la società sotto il profilo dell´eccellenza sportiva, dello sviluppo commerciale e del rafforzamento patrimoniale. L´assemblea degli Azionisti del 20 aprile 2007 ha approvato l’aumento di capitale di circa € 104,8 milioni mediante emissione di 80. 621. 332 azioni (da offrire in opzione agli azionisti in ragione di 2 nuove azioni ogni 3 azioni possedute) al prezzo di emissione di € 1,30 per azione (di cui € 1,20 a titolo di sovrapprezzo) proposto dal Consiglio di Amministrazione per sostenere finanziariamente il piano di sviluppo. Ifil, condividendo gli obiettivi del piano di sviluppo a medio termine, sottoscriverà la quota di sua competenza, pari a € 62,9 milioni. Il 26 marzo 2007 è stato raggiunto l’accordo per la cessione della partecipazione in Turismo&immobiliare, pari al 25% del capitale, per un controvalore di € 5,2 milioni. La chiusura dell’operazione è prevista per il mese di giugno 2007. Il 30 marzo 2007, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, è stato perfezionato il contratto per l’acquisto del controllo di Cushman & Wakefield, la più grande società non quotata in Borsa operante nei servizi immobiliari, fondata nel 1917 a New York e presente oggi in 55 Paesi con 201 sedi e 12. 000 dipendenti. L’operazione ha consentito di acquisire il 71,52% del capitale della società con un investimento di $ 625 milioni (€ 483,5 milioni, inclusi gli oneri accessori). Il 17 aprile 2007 il Consiglio di Amministrazione dell’Ifil ha preso atto della decisione con la quale la Corte d’Appello di Torino ha sospeso l’efficacia delle sanzioni amministrative accessorie disposte dalla Consob il 13 febbraio 2007. Gianluigi Gabetti e Franzo Grande Stevens hanno quindi riassunto le rispettive funzioni. Il 30 aprile 2007, con un investimento di € 36,3 milioni, è stata sottoscritta la quota di competenza dell’aumento di capitale del Gruppo Banca Leonardo. La partecipazione nel capitale del Gruppo Banca Leonardo è pari al 9,66%. Evoluzione prevedibile della gestione - Per l’esercizio 2007 di Ifil S. P. A. È prevedibile un risultato positivo. A livello di bilancio consolidato, tenuto conto delle previsioni formulate dalle principali partecipate, il Gruppo Ifil prevede per il 2007 un risultato positivo. .  
   
   
IFIL HA ANNUNCIATO L’INTENZIONE DI EMETTERE UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO  
 
Torino, 14 maggio 2007 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Ifil S. P. A. , riunitosi il 14 maggio a sotto la Presidenza di Gianluigi Gabetti, ha deliberato di emettere un prestito obbligazionario non convertibile, in una o più tranches, destinato a investitori professionali italiani e esteri per un ammontare pari a circa € 500 milioni con un termine massimo di 10 anni. L’emissione ha lo scopo di dotare l’Ifil di nuove disponibilità finanziarie per rifinanziare il debito esistente nell’ambito della strategia intrapresa da Ifil di allungamento della scadenza del proprio debito. E’ previsto che l’Ifil richieda la quotazione di tale emissione presso la Borsa Valori del Lussemburgo. I termini dell’emissione saranno stabiliti in base alle condizioni di mercato e successivamente comunicati secondo le modalità previste dalle norme vigenti. Il rating attribuito da Standard & Poor’s è “Bbb+” sull’indebitamento a lungo termine e “A-2” su quello a breve termine, entrambi con outlook stabile. Il prestito obbligazionario sarà offerto solamente al di fuori degli Stati Uniti ad investitori che non siano definiti “Us persons” secondo il Regulation S, e non è stato né sarà registrato secondo il “Securities Act” degli Stati Uniti del 1933, come successivamente modificato, né sarà offerto in altri paesi in cui l’offerta non sia consentita in assenza di specifiche autorizzazioni secondo le leggi applicabili. Le obbligazioni non saranno offerte o vendute negli Stati Uniti senza opportuna registrazione o specifica esenzione dagli obblighi di registrazione. Lead Managers dell’operazione saranno Banca Imi, Citi, Goldman Sachs e Royal Bank of Scotland. .  
   
   
L’IMPRESA IMMIGRATA VA IN BANCA  
 
 Bologna, 17 maggio 2007 - Il 70% ha rapporti con le banche italiane, soprattutto con quelle minori; il 50% giudica buona la qualità dei servizi offerti, anche se lamenta la crescita del costo del debito; il 40% ha chiesto un prestito per l’avvio o l’ampliamento della propria attività, ma la maggior parte preferisce ancora il ricorso a risorse proprie o a parenti e amici. È la fotografia delle imprese di immigrati e dei loro rapporti con le banche, scattata da Nomisma, Crif, Unioncamere e Adiconsum nell’indagine “Comportamenti finanziari e creditizi della società multietnica”. Negli ultimi 5 anni, le imprese individuali gestite da immigrati sono passate da 100 mila a 227 mila circa, con tassi di crescita prossimi al 10% annuo. Si tratta di un´imprenditoria giovane (il 15% degli imprenditori immigrati ha meno di 30 anni), concentrata nel commercio (settore che assorbe oltre il 40% delle attività), nelle costruzioni (29,9%) e nei servizi (13,5%). Circa 25 mila sono le imprese nel manifatturiero, il 50% delle quali connesse alla filiera del tessile-abbigliamento. . .  
   
   
ASSEMBLEA NOMISMA: GUALTIERO TAMBURINI ELETTO PRESIDENTE DELLA SOCIETÀ BILANCIO 2006 IN SOSTANZIALE PAREGGIO, PREVISIONI POSITIVE PER IL 2007  
 
 Bologna, 17 maggio 2007 - Gualtiero Tamburini è il nuovo presidente di Nomisma. Lo ha eletto il 7 maggio l’assemblea degli azionisti della società chiamata ad approvare il bilancio 2006 e a votare il nuovo consiglio di amministrazione. Tamburini prende il posto di Giancarlo De Martis che ha guidato il centro studi nel triennio 2004-2006 e che resta nel cda. L’attuale presidente è professore di economia applicata all’università di Urbino e vanta un’esperienza ventennale nella società bolognese, dove ha creato, nel 1988, l’area real estate che rappresenta oggi un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore immobiliare e per gli investitori. Soddisfatto De Martis che nel suo triennio di mandato è riuscito a centrare l’obiettivo di risanamento della società, raggiungendo un sostanziale pareggio. Nel 2006 le ricerche realizzate sono state 115, il valore della produzione ha sfiorato i 5 milioni (4,7 milioni) e l’Ebit, indice che misura la redditività della gestione, è passato da 27 mila euro a 86 mila euro, mentre il cash flow è risultato attivo per 856 mila euro. Il 2007 appare in ulteriore miglioramento: nei primi tre mesi i ricavi sono cresciuti del 35% rispetto allo stesso periodo del 2006 e la prospettiva è di chiudere l’anno con un valore della produzione vicino a 6 milioni (+ 20% circa). .  
   
   
FIRMATA DA DELLAI E GALAN UN’INTESA PER LA COOPERAZIONE FRA I TERRITORI CONFINANTI DI TRENTINO E VENETO  
 
Trento, 17 maggio 2007 - – È stato approvato ieri – nella splendida cornice di Castel Ivano – uno schema di intesa tra la Provincia autonoma di Trento e la Regione del Veneto che imposta le coordinate generali della cooperazione fra i territori confinanti di Veneto (province di Verona, Vicenza, Belluno) e Trentino. Si concretizza in questo modo la strategia che punta ad un tempo a rafforzare i legami storici esistenti fra aree geografiche contigue e a dare risposta al disagio manifestato da alcuni comuni veneti per lo squilibrio e la disomogeneità nelle politiche di intervento e nelle dinamiche di sviluppo rispetto ai vicini comuni del Trentino. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e dal governatore della Regione Veneto Giancarlo Galan per un accordo che rafforza la collaborazione fra i due territori e rappresenta un esempio concreto della volontà di collaborazione delle due amministrazioni. Importante risultato raggiunto oggi a Castel Ivano dalla Regione Veneto e dalla Provincia autonoma di Trento, con la firma di un protocollo d’intesa che impegna i due territori a sottoscrivere un successivo accordo (che per il Trentino si tradurrà rispettivamente in legge provinciale e regionale) “per la disciplina del migliore esercizio delle funzioni amministrative inerenti i settori dello sviluppo locale, della sanità, della cultura, dell’alta formazione, dell’istruzione e della formazione, delle infrastrutture e reti di trasporto”. L’accordo verrà elaborato con la fattiva collaborazione delle popolazioni interessate e delle amministrazioni locali, valorizzando quindi le opportunità offerte dal fatto di vivere lungo la linea di confine fra Trentino e Veneto. Verrà costituito a questo proposito un organismo comune di coordinamento politico-amministrativo denominato “Commissione per la Gestione dell’Intesa”. Le ragioni di fondo sono molteplici: innanzitutto esiste tra le popolazioni dei territori di confine tra la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento un profondo legame, storicamente comprovato, che in virtù della vicinanza geografica e culturale ha portato alla creazione nel tempo di una fitta rete di rapporti. Trentino e Veneto hanno inoltre avviato nuovi percorsi di collaborazione allo scopo di tutelare nella forma migliore gli interessi comuni delle popolazioni abitanti i territori di confine, anche per favorirne la crescita competitiva nel peculiare contesto territoriale e sociale. Nonostante ciò in alcuni territori sono emerse condizioni di svantaggio che hanno portato anche a prese di posizione “radicali”, come la richiesta di passaggio di alcuni Comuni dal Veneto al Trentino. Forti di questa consapevolezza, la Regione del Veneto e la Provincia autonoma di Trento convengono con il documento siglato oggi sulla necessità di realizzare processi di collaborazione territoriale in forma omogenea e sull’attivazione di meccanismi di raccordo istituzionale per la predisposizione di progetti condivisi, seppure nel rispetto delle specifiche competenze, dalla Regione, alla Provincia autonoma e agli enti locali interessati. Il principio di leale collaborazione, espressamente recepito nel nuovo articolo 120 della Costituzione, individua non a caso nella cooperazione inter-istituzionale tra tutti i livelli di governo coinvolti un significativo momento di sostegno delle dinamiche territoriali, attraverso l’elaborazione di procedure decisionali “alternative” capaci di superare le condizioni di svantaggio sofferte dalle aree di confine, mitigandone i disagi. Gli accordi di cooperazione che privilegiano la dimensione interregionale risultano infatti maggiormente efficaci per valorizzare le risorse comuni e per governare i fattori della competitività, considerata la crescente importanza che la cooperazione fra territori assume nella programmazione non solo nazionale ma anche comunitaria ai fini di un’accelerazione del processo di integrazione europea. Questi i principali contenuti dell’Intesa siglata oggi. Ambito Di Applicazione L’intesa ha per oggetto l’individuazione di modalità per il migliore esercizio delle funzioni amministrative di competenza della Regione veneto e della Provincia autonoma di Trento, in particolare nei settori dello sviluppo locale, della sanità, della cultura, dell’alta formazione, dell’istruzione e della formazione, delle infrastrutture e reti di trasporto, in un quadro di partenariato con le forme rappresentative dei territori interessati. L’esercizio di funzioni amministrative con le modalità definite in attuazione della presente Intesa comprendente i seguenti comuni:
Provincia Di Verona (n. 8 comuni) Provincia Di Vicenza (n. 12 comuni) Provincia Di Belluno (n. 12 comuni) Provincia Autonoma Di Trento (+ province venete confinanti) (n. 27 comuni)
- Bosco Chiesanuova - Brentino Belluno - Dolcé’ - Erbezzo - Ferrara Di Monte Baldo - Malcesine - Sant´anna D´alfaedo - Selva Di Progno - Asiago - Cismon Del Grappa - Crespadoro - Enego - Laghi - Lastebasse - Pedemonte - Posina - Recoaro Terme - Rotzo - Valdastico - Valli Del Pasubio - Arsié - Canale D´agordo - Cesiomaggiore - Falcade - Feltre - Gosaldo - Lamon - Livinallongo Del Col Di Lana - Rocca Pietore - Sovramonte - Taibon Agordino - Voltago Agordino - Ala (Vr; Vi) - Avio (Vr) - Borgo Valsugana (Vi) - Brentonico (Vr) - Canal San Bovo (Bl) - Canazei (Bl) - Castello Tesino (Bl) - Castelnuovo (Vi) - Folgaria (Vi) - Grigno (Vi; Bl) - Imer (Bl) - Lavarone (Vi) - Levico Terme (Vi) - Luserna (Vi) - Mezzano (Bl) - Moena (Bl) - Nago-torbole (Vr) - Ospedaletto (Vi) - Pozza Di Fassa (Bl) - Sagron Mis (Bl) - Siror (Bl) - Terragnolo (Vi) - Tonadico (Bl) - Trambileno (Vi) - Transacqua (Bl) - Vallarsa (Vi) - Villa Agnedo (Vi)
Obiettivi La Regione e la Provincia autonoma si propongono di costruire un modello innovativo di cooperazione interregionale, particolarmente orientato alla risoluzione delle problematiche incontrate dalle popolazioni di confine, finalizzato a: - promuovere lo sviluppo del territorio delle aree di confine perseguendo l’adeguamento dell’intero sistema dei servizi alle comunità locali all’obiettivo della integrazione territoriale, per favorire lo sviluppo economico, culturale e sociale dei territori e rafforzare l’integrazione delle identità locali; - individuare le più efficaci e razionali strategie di localizzazione e gestione dei servizi, (delle funzioni produttive, del terziario e della residenza) nel rispetto dei più efficaci criteri di tutela, valorizzazione e uso delle risorse fisico-ambientali; - costituire un sistema di reti per lo scambio di esperienze sui temi di interesse comune; - migliorare la qualità e le competenze professionali di tutti i soggetti (persone, imprese, pubblica amministrazione) coinvolti nei processi di promozione integrata del territorio, attraverso adeguati percorsi, anche formativi, che consentano l’acquisizione e l’utilizzo di strumenti conoscitivi e metodologici per progettare e realizzare attività finalizzate a migliorare la performance del peculiare sistema territoriale. Strumenti Gli obiettivi di cui sopra possono essere perseguiti attraverso la valorizzazione di strumenti operativi già conosciuti e collaudati, come la promozione della gestione associata di funzioni e servizi tra comuni, anche mediante il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati comunque interessati allo svolgimento di una gestione programmata e coordinata, per la quale forma di esercizio di funzioni può essere valutata l’applicabilità ad enti locali appartenenti a Regioni diverse. È prevista inoltre l’implementazione di forme innovative di cooperazione quali la costituzione di vere e proprie forme associative stabili (di carattere sovracomunale) su richiesta degli enti interessati, assieme alla creazione di sinergie nell’utilizzo delle risorse finanziarie dei fondi dedicati. Verrà attuato un particolare regime di accordo con gli operatori economici e i piccoli investitori privati mediante il quale concordare investimenti sul territorio in grado di coniugare le esigenze anche della piccola proprietà con l´interesse pubblico comune. Sarà incentivata la riqualificazione, lo sviluppo e la creazione di infrastrutture e di servizi nei settori oggetto dell’Intesa con particolare attenzione alla viabilità e all’integrazione delle reti viarie e ferroviarie di confine. La Regione e la Provincia autonoma assicurano il massimo coinvolgimento delle istituzioni locali e degli organismi pubblici e privati interessati nella programmazione e attuazione degli interventi volti alla valorizzazione delle potenzialità locali. Organo Comune Per La Gestione Dell’intesa Per il raggiungimento degli obiettivi indicati viene costituito un organismo comune di coordinamento politico-amministrativo denominato “Commissione per la Gestione dell’Intesa”. La Commissione è composta dal presidente della Regione e dal presidente della Provincia autonoma, o loro delegati, nonché dagli assessori di riferimento per i settori oggetto della presente Intesa. Le decisioni della Commissione sono approvate d’intesa tra le rappresentanze della Regione e della Provincia autonoma in seno alla Commissione medesima. Sempre la Commissione individua e garantisce idonee forme di consultazione e partecipazione degli enti locali e delle altre forme rappresentative dei territori di cui all’articolo 1 coinvolti nei progetti e nelle attività di cui alla presente Intesa. La Commissione adotta il Programma degli interventi da attuare nei diversi settori, di validità triennale, e stabilisce linee di indirizzo, direttive e priorità per l’adozione delle misure di integrazione territoriale delle comunità di confine tra la Regione e la Provincia autonoma. Nel Piano possono essere inseriti le attività e gli interventi previsti dagli ordinamenti regionale e provinciale. Gruppo Tecnico La Commissione per la Gestione dell’Intesa si avvale, per la propria attività, di un Gruppo tecnico (paritetico) avente competenze sia giuridico-amministrative che tecnico-economiche, composto da personale appartenente agli uffici regionali e provinciali competenti per materia, individuato rispettivamente nei segretari o nei dirigenti generali o loro funzionari delegati. Il Gruppo tecnico provvede alla raccolta, coordinamento ed elaborazione istruttoria delle proposte provenienti dagli interlocutori locali al fine della trasmissione delle stesse alla Commissione per la redazione del Programma e del Piano. La Regione e la Provincia autonoma provvedono alla designazione dei componenti il Gruppo tecnico entro sessanta giorni dall’insediamento della Commissione. .
 
   
   
«ENGINEUROPE»: GIORNATA DELL´INGEGNERIA MECCANICA  
 
 Bruxelles, 17 maggio 32007 - Il 29 maggio la rappresentanza Ue del Baden-württemberg (Germania) organizzerà a Bruxelles (Belgio) una giornata informativa dal titolo «Ingegneria meccanica - il motore dell´innovazione e della crescita in Europa». L´obiettivo della manifestazione è condurre azioni di sensibilizzazione su «Engineurope», un´iniziativa avviata nell´ambito della nuova strategia di politica industriale della Commissione europea. Alla manifestazione interverranno oratori quali il dott. Joachim Würmeling, segretario di stato del ministero tedesco dell´Economia e della tecnologia e Günter Verheugen, vicepresidente della Commissione europea. Http://www. Bmwi. De/bmwi/navigation/eu-ratspraesidentschaft/veranstaltungen,did=175822. Html .  
   
   
L´EMILIA-ROMAGNA E SINGAPORE: L´ASSESSORE CAMPAGNOLI INCONTRA IL VICE MINISTRO SINGAPOREANO PER IL COMMERCIO E L´INDUSTRIA S. ISWARAN  
 
 Bologna, 17 maggio 2007 - Un incontro istituzionale in Regione e workshop tra imprese. La giornata a Bologna della delegazione di imprenditori di Singapore, guidata dal vice ministro per il Commercio e l´Industria S. Iswaran, è iniziata con l´incontro con l´assessore regionale alle Attività Produttive Duccio Campagnoli che si è detto "molto felice di poter dare un contributo alla crescita delle relazioni tra l´Italia e Singapore". All´incontro erano presenti anche rappresentanti delle principali associazioni imprenditoriali regionali, delle Università della regione e laboratori del distretto Hi-mech, oltre alla direttrice dell´Ice a Singapore Marina Damaggio e al direttore di Aster Paolo Bonaretti. La visita in Italia del vice ministro Iswaran fa seguito a quella del senior minister Goh Chok Tong dello scorso novembre, in occasione della quale l´Emilia-romagna è divenuta partner di Singapore per la ricerca industriale, firmando un memorandum di collaborazione nel campo della ricerca industriale. "In questi mesi abbiamo visto crescere molto le relazioni tra Singapore, l´Italia e l´Emilia-romagna", ha sottolineato Campagnoli. "Gli incontri con le imprese ne testimoniano la concretezza. Crediamo molto utile sviluppare collaborazioni anche tra i laboratori e i centri della rete regionale di alta tecnologia e le importanti realtà di ricerca singaporeane". Il vice ministro Iswaran ha sottolineato le similitudini e i punti di contatto tra le imprese e le realtà della ricerca dell´Emilia-romagna e di Singapore. "Ci sono molte possibilità - ha detto - di rendere ancora più proficua la nostra collaborazione". Nella mattinata di ieri si sono tenuti un workshop di presentazione del tessuto economico-imprenditoriale dell´Emilia-romagna e incontri diretti tra imprese regionali e singaporeane per valutare la possibilità di collaborazioni sia per operazioni di trading che di sviluppo delle attività italiane sui mercati asiatici. L´emilia-romagna E Singapore La regione è la quarta in Italia (dopo Lombardia, Abruzzo e Lazio) per valore delle esportazioni verso Singapore. In particolare nel 2005 tale dato ammontava a oltre 146 milioni di euro (pari al 9,7% del totale delle esportazioni italiane e con una crescita del 21,7% tra il 2004 e il 2005). Il settore di punta delle esportazioni dall´Emilia-romagna a Singapore è costituito da parti e accessori per autoveicoli, da macchine e impianti per industria e dal settore ceramico. . .  
   
   
FORUM COMPETITIVITA’ VENETO: OGGI A LEGNARO (PD) WORKSHOP SU FORMAZIONE SUPERIORE, UNIVERSITA’ E IMPRESE  
 
 Venezia, 17 maggio 2007 - Stanno arrivando alla stretta finale gli incontri organizzati dalla Regione del Veneto nell’ambito del “Forum della Competitività”, un confronto sul territorio con tutti i possibili attori dello sviluppo economico (Imprese, Università, Sindacati, Professioni) per individuare e condividere problematiche, scelte e strategie future di sviluppo economico. Dopo il Workshop su ricerca e innovazione tecnologica del 3 maggio scorso a Sedico (Belluno), domani sotto i riflettori, alla Corte Bernedettina di Legnaro (Padova), ci saranno i temi della Conoscenza, Formazione Superiore, Università e Imprese, ed in particolare le relative Strutture Organizzative e Percorsi di Collaborazione. Il terzo e ultimo Workshop (su Infrastrutture e Logistica) si terrà il 30 maggio al Censer di Rovigo. I lavori sfoceranno nella realizzazione di tre Libri Bianchi sui tre settori individuati come strategici, che conterranno le proposte emerse e dovranno contribuire ad indirizzare al meglio la programmazione regionale in materia di sviluppo economico. I lavori di domani a Legnaro inzieranno al mattino con l’attività di diversi gruppi di lavoro; al pomeriggio alle 16. 00, alla presenza dell’Assessore regionale alle Politiche Economiche Fabio Gava, la presentazione plenaria delle sintesi dei risultati raggiunti da 5 gruppi di lavoro. Questi ultimi si concentreranno su: “Domanda di istruzione di terzo livello: ruolo delle Imprese e della Regione”; “Offerta di Istruzione Superiore e Formazione Continua”; “Offerta Universitaria: attrattività delle Università venete e competitività a livello internazionale”; “Domanda Universitaria: opportunità offerte dal mercato del lavoro a laureati e dottori di ricerca”; “Lauree Scientifiche e Tecnologiche”. “Questo metodo di lavoro – sottolinea Gava – sta dando ottimi frutti, anche perché ha il merito di consentire la scomposizione di problemi complessi in problemi semplici, una loro analisi ed approfondimento, una selezione, una riaggregazione organica, per giungere a delle sintesi che assumono una forma compiuta di proposta”. .  
   
   
COOPERAZIONE:7 MILIONI PER 16 PROGETTI AL DI LA´ ADRIATICO DEL TURCO, NUOVE CAPACITA´ DELL´ABRUZZO E DELL´EUROPA  
 
 L´aquila, 17 maggio 2007 - Sanità, lavori pubblici, agricoltura, artigianato, sociale, sport e impresa. Sono questi i settori che vedranno l´Abruzzo protagonista nei Paesi al di là dell´Adriatico. Sedici progetti, dell´Interreg Iii A, ai quali la Regione partecipa o direttamente con le proprie strutture, in qualità di Lead partner, o con altri enti ed associazioni. Oltre 7 milioni di euro la somma disponibile per la realizzazione di iniziative in Croazia, Bosnia-erzegovina, Serbia-montenegro ed Albania. Le peculiarità dei singoli progetti sono state illustrate, ieri, a palazzo Centi, dal presidente della Giunta regionale, Ottaviano Del Turco, e dalla responsabile del Servizio attività internazionali, Giovanna Andreola. "Quello che voglio sottolineare - ha detto il Presidente - è la grande capacità di proposte e di lavoro delle nostre Strutture che hanno ideato una enorme quantità di progetti. L´iter è stato complesso, ma alla fine, sfidando anche le più pessimistiche previsioni, l´Abruzzo è riuscito ad aggiudicarsi la guida dell´intera programmazione. Siamo nel futuro - ha aggiunto Del Turco - C´è una nuova capacità da parte della Regione di dialogare con altri Paesi, ma, nel contempo, anche una nuova capacità dell´Europa di coinvolgere gli Enti locali. L´auspicio è che questi rapporti non siano solo occasionali". Questi i progetti: Adriatic Telemed (euro 382. 500,00), che è uno studio sull´infertilità femminile; Adriblood (euro 421. 430,00) in collaborazione con la Asl di Lanciano; Reces Modisquess (euro 381. 500,00) per la riqualificazione urbana; Ripa (euro 170. 000,00) per il contenimento dei dissesti idrogeologici; Sarà (euro 381. 602,00) per interventi in agricoltura; Wood art (euro 297. 500,00) per l´istituzione di una scuola di restauro ligneo, caldeggiata direttamente dal Presidente. E ancora: Adriatico sociale (euro 492. 917,00) del Comune di Roseto per l´inserimento delle donne dei Balcani nel mondo del lavoro; Capace (euro 220. 000,00) del Rindertimi, associazione di cooperazione e volontariato; Co&co Chambers (euro 369. 284,82) della Camera di commercio dell´Aquila; Co. Ar. Pa (euro 396. 695,00) della Comunità Valle Roveto sull´ambiente; Digicom (euro 247. 000,00) dell´Accademia dell´immagine per una scuola di formazione del cinema; Enersud (euro 742. 650,00) del Comune di Pescara per il risparmio energetico; Hadriati-cum (euro 319. 692,50) del Comune di Giulianova per il sociale; Intec reg (euro 386. 362,50) del Consorzio Sangro-aventino per lo sviluppo locale; Oasis (euro 762. 800,00) della Provincia di Teramo per il marchio sulla produzione ittica; Stars (euro 605. 435,00) di Abruzzo sviluppo per l´impresa; Sist (euro 341. 270,50) della Provincia di Chieti per lo sport; Zip-net (euro 360. 599,75) del Comune di Chieti per un incubatore di impresa. Enti ed associazioni abruzzesi sono presenti in altri 29 progetti in qualità di partner finanziario. .  
   
   
IL PRESIDENTE SPACCA RICEVE IL GOVERNATORE DELLA REGIONE CROATA DI BRODSKO-POSAVSKA  
 
Ancona, 17 marzo 2007 - Crescita competitiva dei sistemi industriali e miglioramento dell´integrazione e della cooperazione tra le imprese manifatturiere dell´area adriatica. Questi gli l´obiettivi del progetto Tisaf, finalizzato ad allargare le positive esperienze di collaborazione realizzate negli ultimi anni in Croazia verso i Paesi di Serbia, Bosnia ´ Erzegovina ed Albania. L´iniziativa e` coordinata dal Servizio Promozione, Internazionalizzazione, Turismo e Commercio della Regione Marche, nell´ambito del Programma europeo Interreg Iiia. E´ in questo contesto che, ieri mattina, il presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca ha incontrato il governatore della Regione croata di Brodsko-posavska, ´imo Ðurðeviæ. Il rapporto tra la Regione Marche e la Regione della Brodsko-posavska nasce nei primi anni 2000 attraverso la collaborazione tra il Cosmob e l´Istituto di certificazione per il settore legno-arredo croato, Euroinspekt- Drovocontrola di Zagabria. In questi anni sono state realizzate diverse iniziative progettuali, delle quali la piu` significativa e` il progetto Galileo, anch´esso sviluppato nell´ambito del programma comunitario Interreg. Grazie a Galileo diverse aziende della filiera mobiliera marchigiana hanno ottenuto significativi vantaggi economici in termini di riduzione dei costi per la certificazione dei prodotti da esportare in Croazia. Queste positive esperienze hanno portato alla definizione di una piu` ampia strategia rivolta all´intero mercato dell´area Balcanica. Con questo fine e` stato definito il progetto Tisaf a cui partecipano anche Sviluppo Marche, Cosmob e Meccano ´ per i possibili sviluppi nel settore della meccanica ´ oltre a Cna e Tecnopolis ´ parco scientifico e tecnologico della Puglia. .  
   
   
COOPERAZIONE TRA MARCHE E BRASILE  
 
 Ancona, 17 maggio 2007 - L´assessore regionale al Lavoro, Ugo Ascoli, ha incontrato una delegazione composta da otto sindaci di importanti citta` brasiliane, distinti per aver appoggiato politiche di sostegno ai sistemi imprenditoriali locali. L´incontro con i primi cittadini brasiliani e` avvenuto presso la sede della Regione Marche e nei prossimi giorni la delegazione tocchera` altre citta` marchigiane. L´obiettivo della missione, organizzata dal Governo brasiliano, e` quello di realizzare una visita studio per conoscere l´esperienza dei nostri distretti industriali ed approfondire gli strumenti tecnologici utilizzati. Tra i rappresentanti erano presenti autorita` importanti, quali Geraldo Leite da Cruz, della prefettura di San Paulo, nonche` amico personale del presidente del Sebrae nazionale (unico interlocutore per enti ed istituzioni che desiderino promuovere attivita` imprenditoriali in Brasile). ´La Regione Marche ´ ha sottolineato Ascoli nel portare i saluti della giunta regionale - si trova all´interno di una quadro di cooperazione insieme all´Emilia Romagna, Umbria e Toscana, attraverso un accordo firmato tre anni fa con il Governo federale brasiliano. L´intesa ha cercato di sviluppare progetti di sostegno di piccola e media impresa e di politica sociale in diversi territori del Brasile. La Regione Marche coordina, in particolare, alcuni progetti che interessano la formazione, le borse famiglia e un programma integrato con le politiche del turismo e nel prossimo mese di giugno firmeremo, sempre con le altre tre regioni italiane, un altro accordo di tre anni, con il Governo federale brasiliano. ´Tali progetti ´ ha proseguito l´Assessore ´ sono molto interessanti sia per le nostre realta`, arricchite delle esperienze brasiliane, sia per le vostre nel conoscere il nostro modello marchigiano. E´ importante scambiare le informazioni provenienti da altri Paesi perche` le sfide della globalizzazione e della competizione internazionale obbligano anche la nostra regione a mutare il proprio percorso di sviluppo. La netta consapevolezza e` che i governi regionali debbono da un lato appoggiarsi agli imprenditori, ma dall´altro utilizzare i centri di ricerca e innovazione di servizi che possono affiancare gli imprenditori. Non c´e` sviluppo economico duraturo se non c´e` quello sociale e questo sicuramente e` da considerare non come un costo, ma come investimento´. I sindaci brasiliani presenti all´incontro hanno fatto un plauso all´economia marchigiana costruita attraverso processi di trasformazione e dove qualita` ed eccellenza sono le caratteristiche di fondo. .  
   
   
MARCHI E BREVETTI: I NUMERI DELLE IMPRESE LODIGIANE  
 
Lodi, 17 maggio 2007 - Con un totale di 15. 697 imprese, di cui 1942 tra industriali e artigiane nel ramo manifatturiero e 18 unità attive nel settore energetico (elettricità, gas, acqua), Lodi è tra le province lombarde tra le più attive sotto il profilo della innovazione, o più esattamente, sotto il profilo della innovazione e dell’invenzione tutelata. Una prova arriva indirettamente dal numero delle registrazioni nazionali dei brevetti e dei marchi nel 2006 e dal numero dei brevetti europei riconosciuti e pubblicati. Il dato unitario può per sé dire poco, ma rapportato al numero delle imprese operanti sul territorio e alla stessa struttura dell’ economia locale si presta a ben altra analisi, con un suo trend di tutto rispetto in Italia. L’ufficio studi della Camera di Commercio ha in proposito condotto un approfondimento sulle tipologie di brevetto presentate nel 2006 da imprese e privati lodigiani: invenzioni, brevetti ornamentali, di utilità, brevetti europei e marchi. In particolare merita attenzione il brevetto europeo. Il sistema di concessione del brevetto europeo è un sistema “scalare”, che consente al richiedente di avanzare per passi successivi attraverso momenti procedurali: la ricerca internazionale, l’esame di merito, la fase nazionale. Nell’esame dei dati raccolti si deve inoltre tenere in debito conto tenuto conto di alcune particolarità rilevative che possono anche togliere unità al territorio. E’ risaputo che le Camere di Commercio svolgono una funzione centrale in tema di brevettazione. Secondo quanto disciplinato dall’art. 20 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112, infatti, “sono attribuite alle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura le funzioni esercitate dagli Uffici Metrici Provinciali e dagli Uffici Provinciali per l’Industria, il Commercio e l’Artigianato, ivi comprese quelle relative ai brevetti e alla tutela della proprietà industriale”. La gestione dei brevetti, di pertinenza delle Camere di Commercio, non comporta tuttavia una “competenza” di tipo territoriale. Ciò significa che l’impresa (od il privato) può decidere di depositare la domanda presso gli uffici camerali di qualsiasi provincia, appoggiandosi a studi di sua fiducia che hanno sede, per esempio, a Milano. Secondo quanto emerso dall’analisi della provincia di Lodi, nel corso dell’anno 2006 sono stati depositati 9 brevetti, rispettivamente ripartiti, in termini assoluti, in 6 invenzioni e 3 modelli di utilità. Rispetto alle altre province della regione, Lodi si colloca, infatti al penultimo posto, seguita immediatamente da Sondrio, che ha all’attivo, sempre per il medesimo periodo, solo 2 brevetti. L’area lodigiana incide, infatti, sul dato lombardo (che, in termini assoluti, registra 4. 004 unità) solo per lo 0,2%. Rimane sempre, e come facilmente prevedibile, assolutamente centrale il ruolo svolto dalla provincia di Milano con 3. 105 brevetti, particolarmente concentrati nella voce Invenzioni. Rispetto all’anno precedente, l’area lodigiana si caratterizza per un incremento nel numero di brevetti (+28,57%) e dei marchi (+22,92%), nettamente superiore sia al dato regionale (+4,68% per i brevetti e -8,42% per i marchi) sia a quello nazionale (+19,68 per la prima tipologia e +1,03% per la seconda). Analoga situazione si verifica anche con riferimento alla voce Marchi. Con un incremento pari al 22,9%, così come appena evidenziato, in provincia di Lodi nel 2006 il numero di marchi si attesta su 59 unità, passando dalle 48 dell’anno precedente. Lodi si mantiene, infatti, ancora in penultima posizione, seguita da Sondrio (49 unità) e la sua incidenza rispetto al dato regionale è pari allo 0,4%. Il trend nell’attività di deposito risulta in ripresa dopo il rallentamento del 2004. Dal 2003 (data di costituzione presso la Camera di Commercio di un ufficio Marchi e Brevetti) ad oggi, sono stati, infatti, registrati 26 brevetti di cui 9 nel 2006, 7 nel 2005, 3 nel 2004 e 7 nel 2003. Diversa la dinamica dei marchi depositati, che, complessivamente, ammontano a 198 e che nel 2004 hanno fatto registrare la maggiore intensità con 61 depositi per poi cadere a 48 nel 2005 e risalire sino a 59 nel 2006. Nei brevetti europei rientrano i brevetti per invenzione industriale, ottenuti a seguito di una procedura unificata di deposito, esame e rilascio, finalizzata ad ottenere un brevetto negli Stati membri dell’Organizzazione Europea dei Brevetti designati dal richiedente. I dati riferiti ai brevetti europei sono utili indicatori della protezione sui mercati europei di prodotti o processi sviluppati da soggetti italiani quali imprese, enti di ricerca ed università, inventori. .  
   
   
CAMPOBASSO: ISTITUITO L’ELENCO DEGLI OPERATORI ECONOMICI DI FIDUCIA  
 
Campobasso, 17 maggio 2007 - Anche la Camera di Commercio in ottemperanza al D. Lgs. N. 163 del 12/04/06 codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, istituisce l’Elenco degli operatori economici di fiducia per le forniture di beni e servizi e per i lavori in economia. L’elenco degli operatori economici di fiducia viene istituito per consentire all’ente di utilizzare un Elenco che raggruppi gli operatori economici iscritti per l’espletamento delle procedure in economia di importo inferiore a 211mila oltre Iva, per l’affidamento di forniture e servizi e non superiore a 200mila per l’affidamento di lavori. Per ogni categoria merceologica verrà seguito il criterio della rotazione unica con scorrimento sistematico, seguendo l’ordine di iscrizione all’Elenco. Resta, tuttavia, salva la facoltà da parte dell’ente di rivolgersi anche ad imprese non iscritte, al fine di garantire i principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento e di ricorrere alle convenzioni con Centrali di Committenza. Le domande di iscrizione nell’elenco devono essere redatte utilizzando esclusivamente l’apposito modello predisposto dalla Camera di Commercio, reso disponibile sul sito web www. Cb. Camcom. It Alla domanda dovranno essere allegate: la tabella relativa all’individuazione della categoria merceologica a cui l’impresa chiede l’iscrizione (allegato 1); le dichiarazioni di cui allegato 2. Le domande devono essere indirizzate alla Camera di Commercio, Ufficio Provveditorato – Piazza della Vittoria, 1, 86100 Campobasso. Le suddette richieste di iscrizione potranno essere presentate sia a mano che spedite a mezzo servizio postale e/o corriere a partire dal 15 maggio 2007. Resta inteso che la consegna della domanda è a esclusivo rischio del mittente. Le imprese iscritte sono classificate per categorie merceologiche. È possibile richiedere l’iscrizione per più categorie. Il regolamento sull’Elenco degli operatori di fiducia è pubblicato tramite apposito avviso all’Albo dell’ente camerale, e all’Albo Pretorio del Comune di Campobasso e sul sito internet www. Cb. Camcom. It, dove sarà possibile ricavare ogni ulteriore informazione e scaricare la modulistica necessaria. .  
   
   
INNOVAZIONE: NUOVO PERCORSO PER IMPRENDITORI DELLE PMI ALTOATESINE  
 
Bolzano, 17 maggio 2007 - Si rinnova la proposta dell´Assessorato provinciale all´Innovazione per sostenere le imprese nei continui cambiamenti e nelle future sfide manageriali: è stata presentata ieri a Bolzano (15 maggio) la terza edizione del percorso, rivolto a imprenditori e quadri delle piccole e medie imprese altoatesine, che inizia il prossimo 7 giugno. Iscrizioni entro il 31 maggio. Il percorso Asm (Applied Spatial Mangement Alto Adige, il nuovo programma Ue dell´Assessorato provinciale all´Innovazione) è una iniziativa sostenuta da Assoimprenditori Alto Adige, Apa (l´Associazione provinciale artigianato), Eurac (Accademia europea) e Casa di formazione Abbazia di Novacella. Il corso formativo partirà il 7 giugno, le iscrizioni sono aperte fino al 31 maggio. La serata di presentazione a Palazzo Widmann ha fatto registrare grande interesse, con 15 preiscrizioni e una cinquantina di imprenditori interessati. "Nell´attuale scenario economico la forza di un’azienda è rappresentata dalla sua capacità interna di sapersi adeguare al cambiamento, crescere a livello organizzativo, sapere utilizzare la tecnologia come leva, essere in grado di stimolare e gestire l’innovazione", spiega l´assessora Gnecchi, secondo cui il progetto Asm si inscerisce tra le iniziative per un incremento delle attività di innovazione sul territorio altoatesino. Il programma Asm è orientato agli standard internazionali per la formazione manageriale e si rivolge a imprenditori e quadri dirigenti operanti nelle piccole e medie imprese altoatesine con l´obiettivo di fornire le basi di management per incrementare le competenze per la gestione e la competitività internazionale della propria impresa. Una ventina di referenti di spicco, provenienti dal settore economico e scientifico, sostengono l´offerta formativa. "Il percorso fornisce inoltre gli strumenti necessari per l’applicazione delle conoscenze alla propria azienda e accompagna ogni imprenditore durante l’elaborazione di un concetto aziendale per la propria azienda", spiega il direttore della Ripartizione provinciale Innovazione Maurizio Bergamini. Informazioni e iscrizioni al percorso: Ufficio provinciale Innovazione, ricerca e sviluppo / programma Asm-innovazione Alto Adige, via Crispi 9, 39100 Bolzano, responsabile Sabine Richter, tel. 0471 052443, e-mail info@asm. Bz. It, www. Asm. Bz. It .  
   
   
DALLA CAMERA DI COMMERCIO DI VICENZA 66 MILA EURO PER LA CERTIFICAZIONE DI QUALITÀ E PER LA MARCATURA CE AI SERRAMENTI  
 
Vicenza, 17 maggio 2007 - Entro il 14 settembre 2007 dovranno essere presentate le richieste di contributo per la certificazione di qualità. La Camera di Commercio di Vicenza ha messo a disposizione delle imprese artigiane 66 mila euro di contributi così suddivisi: 48 mila euro destinati a favore della realizzazione di sistemi di qualità aziendali come prescritto dalle norme della serie Uni En Iso 9000; 18 mila euro per finanziare le imprese che organizzano un sistema di controllo della produzione Fpc (controllo di processo) in accordo con la norma Uni En Iso 9001 per l’applicazione della Marcatura Ce ai serramenti. In particolare, per l’ottenimento dei contributi sono riconosciute le spese sostenute tra la data di presentazione della domanda fino al 15 settembre 2008. Ciascun concorrente potrà presentare una sola domanda con riferimento al presente bando, scegliendo un solo tipo di programma. Saranno agevolate le spese effettivamente sostenute per la realizzazione di uno dei seguenti programmi: consulenza per l’attuazione di programmi nel campo della qualità per la prima realizzazione di un sistema di qualità aziendale certificabile secondo la norma Uni En Iso 9001:2000; attuazione di consulenza per la predisposizione del sistema di controllo della produzione dei serramenti, propedeutico alla applicazione della Marcatura Ce. Per la qualità e la certificazione, il contributo è erogabile solamente per spese documentate di valore superiore a 6 mila euro al netto dell’Iva, ed è pari al 30% dell’investimento ammesso. Il contributo non può essere superiore a 3 mila euro. Per la Marcatura Ce, invece, il contributo è erogabile solamente per spese di valore superiore a 1. 500 euro al netto dell’Iva, ed è pari al 30% dell’investimento ammesso. Il contributo non può essere superiore a 750 euro. La domanda di contributo va consegnata a mano o spedita a mezzo raccomandata A. R. Alla Camera di Commercio di Vicenza (Ufficio Promozione, Corso Fogazzaro, n. 37 - 36100 Vicenza). Il bando e il modulo della domanda sono scaricabili dal sito internet della Camera di Commercio all’indirizzo www. Vi. Camcom. It. Per informazioni rivolgersi all´Ufficio Promozione della Camera di Commercio di Vicenza telefono 0444/994. 891, 0444/994. 816, 0444/994. 889, fax 0444/994. 834, e-mail: promozione@vi. Camcom. It . .  
   
   
FIRMATE IN CALABRIA QUINDICI CONVENZIONI RELATIVE AL BANDO SULL´INNOVAZIONE TECNOLOGICA  
 
Reggio Calabria, 17 maggio 2007 - Il dirigente generale della Presidenza Giuseppe Fragomeni ha sottoscritto oggi le prime quindici convenzioni finanziate in seguito al bando per il sostegno agli investimenti in prodotti, applicazioni e servizi basati sulle tecnologie dell´informazione e della comunicazione per le Piccole e Medie Imprese operanti in Calabria. Il Presidente della Regione Agazio Loiero, a Roma per impegni istituzionali, ha seguito telefonicamente l´importante iniziativa, attraverso il dirigente generale Fragomeni. "La Regione - ha dichiarato Fragomeni - punta sull´innovazione tecnologica perché solo con questi standard è possibile non solo innovare, ma anche creare un nuovo rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione, decentrando sul territorio e rimuovendo quelle barriere che ostacolano lo sviluppo". In totale sono oltre ottanta le aziende finanziate, con il bando realizzato nell´ambito dei fondi strutturali del Por Calabria 2000/2006, misura 6. 3 azione d, società dell´informazione, per circa venti milioni di euro Lo scopo è quello di realizzare progetti di innovazione tecnologica nei più svariati ambiti. Principalmente nei settori di turismo, cultura, fornitura di servizi e prodotti innovativi per le imprese, informazione pubblica e, per la prima volta, anche nel campo sanitario. All´atto della firma delle convenzioni, con le aziende Caliò Informatica srl, Euroidee srl, Id Technology srl, Istituto S. Anna srl, Mta srl, Networkps Posca N. T. A. Srl, Officina Infobyte srl, Rubbettino srl, S&d - Service & Development srl, Sirfin spa, Target srl, Teca srl, Intervideo e Villa S. Anna, era presente anche il vicepresidente della Confindustria di Cosenza Renato Pastore, il quale ha evidenziato con soddisfazione che ad appena quattro mesi dalla pubblicazione della graduatoria sono stati firmati i contratti. "Purtroppo - ha detto - eravamo abituati a tempi interminabili". .  
   
   
FEMALE JOB PROJECT EQUAL: UN PROGETTO INNOVATIVO SUI SISTEMI DI CONCILIAZIONE VITA/LAVORO DELLE DONNE MILANESI MILANO PARTNER DELLA GUYANA FRANCESE E DELLA SLOVACCHIA  
 
Milano, 17 maggio 2007 – “Come Fondazione puntiamo”, dice la dott. Ssa Anna Fellegara, Direttore della Fondazione Scm- Politecnico,” a creare sinergie internazionali e a sviluppare progetti concreti sul territorio. Attualmente siamo partner di un progetto finanziato dalla Commissione europea, con il programma Equal, di cui è capofila il Comune di Milano, Assessorato alle Politiche del Lavoro e della Occupazione in collaborazione con Università degli Studi di Milano Bicocca, Multimediamente, Conform S. R. L. , Agenzia per la Formazione e il Lavoro, Servifor S. R. L. E Plusfin S. R. L. ; il progetto rientra nell’asse Pari opportunità, misura 4. 2, e si intitola ‘Female Job: Sistemi per la conciliazione vita/lavoro delle donne milanesi’. Il problema che la partnership intende affrontare è il permanente svantaggio della condizione femminile nel mercato del lavoro a causa del doppio ruolo, spesso di difficile conciliazione, che la donna riveste nella vita familiare e professionale”. Il progetto mira a trovare soluzioni ai fabbisogni di servizi all’infanzia sul territorio milanese attraverso l’attivazione di percorsi formativi per la creazione di imprese che sappiano privilegiare la specificità della componente femminile per migliorare la conciliazione del tempo lavoro con il tempo familiare. Si articola in sei macrofasi. La prima fase è stata attuata e sono stati presentati recentemente i risultati di una ricerca e indagine sul tema dell’offerta e della domanda di servizi educativi per la prima infanzia a Milano. La fase di ricerca ha svolto una funzione propedeutica a quella successiva di Creazione di Impresa utile a indirizzare lo sviluppo di nuove imprese in questa area di attività (creazione nidi etc. ). Nello specifico il progetto intende migliorare e potenziare i servizi alla persona e dell’infanzia e mira a realizzare nuovi strumenti che liberino il tempo: servizi family/personal friendly. Nell’ottica di favorire l’impresa al femminile viene agevolato l’empowerment femminile nell’accezione di crescita costante progressiva e consapevole delle potenzialità delle donne accompagnata da una corrispondente crescita di autonomia e assunzione di responsabilità. Inoltre, il progetto si pone l’obiettivo di ottimizzare e rafforzare le sinergie tra gli amministratori e i cittadini nella diffusione delle pari opportunità, attraverso azioni volte a migliorare la conciliazione dei tempi delle donne lavoratrici e a rendere agevoli i percorsi di carriera per sperimentare nuove forme di organizzazione del lavoro che coniughino i fattori: obiettivi, tempi e qualità delle risorse. Oltre alla fase di creazione di impresa, è compresa anche la fase di attivazione di corsi di formazione già partiti realizzati dall’Università di Milano Bicocca e dalla Fondazione Scm per la creazione di nuovi servizi e nuovi profili formativi, la creazione di un portale e di un call center all’infanzia, l’avvio di campagne di comunicazione e sensibilizzazione, lo scambio di buone prassi con partner esteri e la ricerca di soluzioni innovative, strumenti e metodologie comuni per la creazione di nuovi servizi di assistenza e cura alla persona secondo i target groups delineati nell’accordo di cooperazione transnazionale. Per quanto riguarda i corsi di formazione è già stato avviato ad esempio un corso per preparare la figura professionale di consulenti socio-pedagogici. Questo corso, per donne disoccupate, è realizzato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Milano Bicocca, in collaborazione con il Comune di Milano, la Fondazione Scm e Servifor nel quadro dell’iniziativa comunitaria Equal. Esso intende fornire una formazione qualificata a coloro che sono motivati a lavorare presso: servizi educativi, socio-educativi e scolastici rivolti all’infanzia; servizi di supporto alla genitorialità e alla conciliazione vita e lavoro anche in collaborazione con servizi rivolti all’occupazione femminile. “In questo progetto che durerà diversi mesi ed è molto complesso e variegato, vengono effettuati anche scambi di esperienze, visite di studio, scambi di formatori e staff, progetti per la trasferibilità e adattabilità di modelli di gestione di servizi a favore della famiglia”, spiega il dott Mazzocchi, Presidente della Fondazione Scm,” A Milano dal 14 al 18 maggio saranno in visita i partner della Guyana francese e i partner della Slovacchia. Saranno tre giorni di incontri, di visite, di seminari e giornate di lavoro per portare avanti il progetto transnazionale”. I partner sono l’associazione Samusocial, una organizzazione non profit con sede in Guyana, molto attiva in progetti a favore dei senza fissa dimora e che ha sviluppato una notevole conoscenza della situazione degli homeless guyanesi, lavorando con loro direttamente nel loro habitat. Mentre il partner slovacco è un’organizzazione Ngo denominata Oz Proti Prudu, che da anni lavora a Bratislava a stretto contatto con gli homeless. La partnership transnazionale si propone l’obiettivo generale di trovare soluzioni innovative contro le discriminazioni, migliorando i servizi di assistenza sociale e di cura, con particolare attenzione ai target presi in riferimento dalla strategia transnazionale (assistenza rivolta all’infanzia e agli homeless). Il problema di fondo comune a tutti i partner è la mancanza di strumenti e strategie efficaci per la creazione di servizi innovativi atti a combattere la discriminazione e l´esclusione sociale. La necessità avvertita dai partner è trovare nuove soluzioni al fine di migliorare sia i servizi sociali, sia i servizi di cura. Partendo dalle esperienze e metodologie di ciascun Stato membro si vuole arrivare alla definizione di un modello comune di servizi. Nell’ambito dell’attività transnazionale diversi sono gli obiettivi che la partnership intende raggiungere quali: sviluppare modelli in cui i principi di uguaglianza, la dignità e l´integrazione sociale siano rafforzate; scambiare i modelli/prassi che ciascun partner ha applicato nel proprio Stato per meglio integrare nella vita sociale alcune categorie ad alto rischio di esclusione, come ad esempio i senzatetto; ridefinire i servizi di politica di assistenza sociale al fine di garantire una migliore qualità della vita dei soggetti svantaggiati. .  
   
   
PROGETTO PER LA COSTRUZIONE DI CASE INTELLIGENTI PER FAR FRONTE AI CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Bruxelles, 17 maggio 2007 - Accrescere la sostenibilità e il contenuto innovativo degli edifici residenziali è l´obiettivo del programma Smart Energy Home (Seh), un´iniziativa nata dalla piattaforma tecnologica europea per la chimica sostenibile (Suschem). Nella recente relazione sui modi per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) ha individuato l´efficienza energetica negli edifici come un settore in cui si potrebbero ottenere riduzioni delle emissioni di Co2 con un netto beneficio economico. Altri vantaggi che possono derivare da edifici energeticamente efficienti sono un miglioramento della qualità dell´aria interna ed esterna, un aumento del benessere sociale e un rafforzamento della sicurezza energetica. «Esistono opportunità di realizzare riduzioni dei Ges [gas a effetto serra] nel settore dell´edilizia in tutto il mondo», ha scritto l´Ipcc. «L´attuazione concreta di tali possibilità è tuttavia resa difficile da vari ostacoli, fra cui la disponibilità di tecnologia, i finanziamenti, la povertà, i costi più elevati di informazioni attendibili, le limitazioni insite nella progettazione degli edifici e un adeguato insieme di politiche e programmi». Con l´iniziativa Smart Energy Home, i partner di Suschem intendono affrontare queste sfide. Il progetto si occuperà di tutte le tecnologie di mitigazione individuate dall´Ipcc che potrebbero ridurre il consumo di energia negli edifici. Tra le tecnologie attualmente disponibili in commercio figurano sistemi di illuminazione ed elettrodomestici più efficienti, migliori tecniche di isolamento, riscaldamento e raffreddamento solare e fluidi di refrigerazione alternativi. Le tecnologie che potrebbero essere disponibili entro il 2030 sono la progettazione integrata di edifici in cui vengono impiegate tecnologie come i contatori intelligenti con funzioni di informazione e di controllo sui consumi. Il progetto riguarda tuttavia molto più che la sola energia; i partner del progetto auspicano anche di integrare contenuti innovativi riguardanti, ad esempio, aspetti quali la salute e la comodità nella costruzione di nuovi edifici e nel rinnovamento di quelli esistenti. Secondo loro, per gran parte delle abitazioni europee di nuova costruzione un aumento del contenuto innovativo dalla media attuale di 3 000 Eur a 15 000 Eur potrebbe comportare considerevoli vantaggi ecologici ed economici senza un aumento sostanziale dei costi di alloggio. Oltre a esaminare le tecnologie e la loro integrazione negli edifici, i partner del progetto svolgeranno anche un´opera di sensibilizzazione sulle varie questioni nel settore della progettazione e costruzione edile, e tra il pubblico in generale. Il progetto avrà tre componenti principali. Homelab sarà incentrato sull´integrazione di nuovi prodotti, servizi e materiali attualmente in fase di sviluppo per applicazioni nelle case, come le energie rinnovabili, lo smaltimento dei rifiuti, il controllo della sicurezza e la sorveglianza medica. Per illustrare il concetto del Seh, in tre luoghi situati in diverse parti d´Europa verranno costruite case prototipo (Demohomes), che saranno abitate da famiglie vere e proprie e saranno dotate di tecnologie e materiali sviluppati da homeLab e altri progetti. Le famiglie «pioniere della sostenibilità» che vivranno in queste case forniranno informazioni sulle tecnologie al programma di R&s. Infine, il programma supportSmart trasmetterà al settore edile le conoscenze acquisite attraverso il progetto. Ciò avverrà tramite un portale web, risorse educative e materiali pubblicitari e promozionali. I partner di Suschem valuteranno ora i piani iniziali del progetto, con l´auspicio di poterlo avviare nel settembre 2007, per iniziare quindi i lavori relativi alle tre componenti del progetto (homeLab, Demohomes e supportSmart) nel 2008. Piattaforma tecnologica Suschem: http://www. Suschem. Org Per maggiori informazioni sulle piattaforme tecnologiche europee: http://cordis. Europa. Eu/technology-platforms/home_en. Html .  
   
   
COME “SOLLEVARE” VENEZIA  
 
Milano, 17 maggio 2007 - Soles S. P. A. , società attiva nel sollevamento e nel consolidamento strutturale e fondazionale di edifici, illustrerà il “Progetto Rialto – Alzare Venezia” al corso organizzato dall’Ass. I. R. C. Co (Associazione Italiana Recupero e Consolidamento Costruzioni), nella giornata di venerdì 18 Maggio, alle ore 12:00, presso l’aula magna della sede Tolentini dell’Università Iuav di Venezia. Un’idea assolutamente nuova e suggestiva, ma concretamente attuabile, per risolvere definitivamente il problema dell’acqua alta nella città lagunare. La soluzione consiste infatti nell’abbinamento del sistema del palo Soles con un’innovativa tecnologia brevettata per il sollevamento delle fondazioni degli edifici. L´intervento è concettualmente semplice. Dopo un accurato rilievo, si procede con la rimozione del pavimento al piano terreno; si esegue quindi uno scavo nel quale si predispone una nuova platea di fondazione integrata con le murature esistenti e con degli innesti speciali attraverso i quali verranno poi infissi i pali Soles. Terminata l’infissione, si procede ad applicare su ogni palo realizzato i dispositivi di sollevamento, che si ancoreranno alla platea e, spingendo contro i pali a gruppi, realizzeranno il sollevamento della platea e dell´edificio ad essa vincolato. Concluso il sollevamento, l´edificio poggia sui nuovi pali che risultano veri e propri pilastri di sostegno. Si può infine procedere con le opere di finitura e il ripristino della continuità con le calli circostanti. Il costo dell´operazione d´innalzamento degli edifici, produce un aumento del patrimonio immobiliare, in quanto vengono realizzati al piano terra dei locali abitabili, con altezze regolamentari al posto delle attuali altezze insufficienti. Inoltre i locali al piano terra risulteranno asciutti e bonificati. A far bene i conti, probabilmente, l´immediato incremento di valore immobiliare, potrebbe essere addirittura superiore al costo sostenuto per il sollevamento e la bonifica dell´edificio. .  
   
   
NOMISMA REAL ESTATE CURA LA SEZIONE INTERNAZIONALE DEL PORTALE DEL DEMANIO  
 
Bologna, 17 maggio 2007 - Per il secondo anno consecutivo Nomisma Real Estete ha ricevuto l’incarico di curare la sezione internazionale del portale del demanio (www. Demaniore. It) e di aggiornare i report-paese di vari mercati immobiliari europei, come quelli di Turchia, Spagna, Russia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Polonia. L’ultimo aggiornamento di Nomisma riguarda la Turchia. “Dal 2001 al 2005 – si legge nel portale - il mercato immobiliare turco nel complesso è quintuplicato in termini di valore (dai 5 a 25 miliardi di dollari). A questa impennata del portafoglio ha fatto riscontro un aumento molto più “moderato" del numero delle transazioni (cresciute in media del 9% all´anno). Segno che i prezzi sono aumentati, ma che a muovere il mercato sono sempre più operazioni di grossa portata, che coinvolgono intere strutture dedicate, in particolare, uffici e retail. A sostegno di questa notevole fase espansionistica si hanno indicatori economici come l’aumento della popolazione urbana (+78% nel 2005 rispetto al 2001, con circa nove milioni di persone in più rispetto a cinque anni prima), la crescita del reddito disponibile pro-capite (2. 626 dollari nel 2006, +68% rispetto al 2002) e il maggior peso del ceto medio, in particolare nel potere d´acquisto”. .  
   
   
EDILIZIA SCOLASTICA. APPROVATI GLI INDIRIZZI E I CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEL PROGRAMMA 2007-2009. LA REGIONE FINANZIERA´ GLI INTERVENTI CON UNO STAZIAMENTO DI 4 MILIONI DI EURO.  
 
 Bologna, 17 maggio 2007 - Priorità agli interventi per adeguare le scuole alle normative in materia di sicurezza, agibilità, igiene e accessibilità, agli ampliamenti necessari per l´aumento della popolazione scolastica, all´adeguamento degli edifici alle nuove esigenze della scuola in seguito ai processi di riforma degli ordinamenti e dei programmi e alla razionalizzazione della rete scolastica sul territorio. Sono questi i criteri e gli indirizzi per l´edilizia scolastica contenuti nel programma triennale 2007-2009 presentati dalla Giunta e approvati questa mattina dall´Assemblea legislativa dell´Emilia-romagna, con l´astensione dei cosniglieri di minoranza. La Regione finanzierà gli interventi con uno stanziamento di 4 milioni di euro, ai quali si aggiungerà una cifra corrispondente di risorse statali e provinciali e comunali. Complessivamente si parla di una somma di circa 11 milioni di euro per il 2007. "Con questo intervento straordinario - ha detto l´assessore regionale alla Scuola, Paola Manzini - l´Emilia-romagna investe fortemente nella sicurezza degli edifici scolastici, nel miglioramento delle strutture e nell´adeguamento alle nuove esigenze degli istituti scolastici. Gli indirizzi e i criteri mettono in sinergia le risorse disponibili e definiscono un piano integrato che individua le opere da finanziare su programmi costruiti dalle amministrazioni provinciali insieme ai Comuni". La realizzazione effettiva degli interventi sarà subordinata ad una intesa tra ente attuatore, Regione e Stato, un patto per la sicurezza previsto dall´art. 1 comma 625 della L. 296/2006 che opera una verifica preliminare degli interventi. Altri criteri di priorità previsti dal provvedimento sono la progettazione definitiva o esecutiva e l´immediata cantierabilità, l´assenza di vincoli o condizioni che pregiudichino il rispetto dei termini e delle condizioni previste dalla legge. Priorità sarà inoltre concessa ai Comuni di montagna e agli interventi ricompresi negli accordi quadro per lo sviluppo delle zone montane. Per gli interventi di messa a norma la spesa minima ammissibile è di 150 mila euro, riducibili a 100 mila per i comuni montani, mentre per gli interventi edilizi è di 250 mila euro, 200 mila per i comuni montani. Le risorse regionali e nazionali sono ripartite in quote provinciali, determinate per il 60% sulla base del numero di alunni iscritti alle scuole statali dell´infanzia, del primo e del secondo ciclo nell´anno scolastico 2006-2007, e per il 40% in base al valore di sintesi degli indicatori Miur riguardanti l´edilizia scolastica attribuito a ciascuna Provincia. La combinazione dei due indici determina la seguente ripartizione: Provincia Quota Provinciale Bologna 20,38%; Ferrara 8,04%; Forlì 10,12%; Modena 16,76%; Parma 10,13%; Piacenza 7,45%; Ravenna 7,84%; Reggio E. 12,08%; Rimini 7,20%. .  
   
   
INDICE REPLAT CONFERMA: DOMANDA ANCORA IN CALO (-3,13%) E L’OFFERTA CONTINUA A SALIRE (+7,13%)  
 
Milano, 17 maggio 2007 - Per il secondo mese consecutivo il database della piattaforma on-line che collega gli agenti immobiliari mostra che il mercato è in rallentamento rispetto a 12 mesi fa: le richieste hanno ancora segno negativo, l’offerta continua a salire. Nei primi giorni di maggio, infatti, il database della piattaforma che collega gli agenti immobiliari – che registra l´andamento della media degli immobili inseriti e delle richieste dei clienti rispetto allo stesso mese dell´anno precedente per ogni agenzia Aderente alla piattaforma – ha mostrato, per il secondo mese consecutivo, un calo della domanda di immobili a fronte di un forte incremento dell’offerta. Se è vero che, rispetto all’indice Replat del mese scorso, un lieve rialzo della percentuale della domanda c’è stato – ad aprile si era attestata sul -4,03% - è anche vero che la tendenza negativa è stata ribadita: richieste in ribasso del -3,13% a fronte di un aumento del +7,13% dell’offerta degli stessi rispetto ai dati di un anno fa (in aprile l’offerta si era attestata sul +2,95). “Il mercato immobiliare italiano sta cambiando. Lo abbiamo detto il mese scorso e lo ribadiamo ora grazie ai nuovi dati forniti dalla nostra piattaforma”, commenta Nello De Gregorio, Presidente di Replat. “I nostri Aderenti ci hanno informato, già da qualche mese, che nelle grandi città i tempi di compravendita si stanno allungando. A questo proposito è importante che gli addetti ai lavori non sottovalutino i dati dell’Indice Replat: le valutazioni degli immobili devono essere stilate con maggiore attenzione, magari ribassando il prezzo del 10% per avvicinare l’offerta troppo alta alla domanda in calo”. .  
   
   
GIUNTA VARA PDL PER ISTITUIRE ALER MONZA E BRIANZA FORMIGONI: CONCRETA APPLICAZIONE DEL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA´  
 
Milano, 17 maggio 2007 - Anche Monza avrà la sua Aler (Azienda Lombarda per l´Edilizia Residenziale). E´ quanto prevede il progetto di legge approvato dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Roberto Formigoni e dell´assessore alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti e che ora dovrà essere varato dal consiglio regionale. La costituzione della Provincia di Monza e della Brianza pone, infatti, alle Istituzioni l´esigenza di allineare l´attività di gestione e sviluppo del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (Erp) alle nuova definizione amministrativa del territorio lombardo. "Monza - spiega il presidente Formigoni - è la terza città della Lombardia, dopo Milano e Brescia, e la Brianza che vi è connessa costituisce una realtà sociale ed economica omogenea e forte, con sue peculiari caratteristiche e con una spiccata attitudine all´autogoverno delle funzioni amministrative". "L´appoggio alle istanze di questo territorio e le proposte che come governo regionale avanziamo - prosegue il presidente - rappresentano per noi un´applicazione della sussidiarietà verticale. E´ questo il modo migliore per rispondere a ciò che ci chiedono i nostri cittadini e, in questo caso, a un bisogno assai diffuso di case a costi accessibili per le categorie più svantaggiate". "La formalizzazione della nuova Provincia - commenta Scotti - non può non avere ripercussioni anche nel campo dell´edilizia, uno dei settori cui il welfare lombardo guarda con maggior attenzione, dedicando sforzi e finanziamenti soprattutto alle categorie socialmente più deboli. L´istituzione dell´Aler è quindi una delle risposte concrete che abbiamo scelto di dare a una domanda che viene dal basso e che non può essere trascurata". "Si tratta di un altro ente - dichiara l´assessore Massimo Ponzoni delegato dal presidente Formigoni alla costituzione della provincia di Monza - che si costituisce autonomamente in un bacino di 50 comuni e che ci aiuterà a promuovere quel bene rappresentato dall´edilizia residenziale pubblica con un servizio più vicino e più mirato alle esigenze dei cittadini. Nella pur benestante Brianza, infatti, ultimamente, si è segnalata una forte domanda di alloggi popolari e sono convinto che un Aler locale possa portare, in sinergia con le istituzioni, innanzitutto i Comuni, ad un positivo sviluppo delle politiche della casa". Il progetto di legge approvato dalla Giunta prevede che: sia nominato in via provvisoria di un Commissario che predisponga gli atti per il trasferimento degli immobili Erp di competenza dell´Aler di Milano, alla predisposizione dell´inventario e alla definizione della situazione contabile; lo stesso Commissario si avvalga nella fase di costituzione e transizione di personale di Aler Milano che lavora nel territorio della provincia di Monza o di personale in mobilità; il Commissario, fino alla nomina del consiglio di amministrazione, provveda a predisporre gli atti necessari per partecipare ai programmi di Erp e regolare i rapporti fra Milano e Monza circa l´attuazione di programmi già finanziati e altre attività di gestione; il Consiglio di Amministrazione sia nominato su iniziativa del presidente del Consiglio regionale in contemporanea al rinnovo dei Cda di tutte le Aler (marzo 2008). Fino ad allora, si applicano Statuto e Regolamenti dell´Aler di Milano, mentre la pianta organica sarà approvata dal Cda entro 12 mesi dalla nomina. .  
   
   
SEZANA (SLOVENIA), 8 GIUGNO: INCONTRO TRA IMPRESE DELLA BIOEDILIZIA  
 
Venezia, 17 maggio 2007 - La Giunta della Regione Veneto, nell´ambito del Programma Interreg Iiia Italia -Slovenia, ha incaricato Informest dell´esecuzione del Progetto di animazione economica "Opportunità Slovenia Ii", realizzato in partnership con Inkubator di Sezana- Slovenia. Il progetto prevede il coinvolgimento delle imprese delle Province di Venezia, Treviso, Rovigo e Padova, interessate ad approfondire le occasioni di business (acquisto/vendita) o ad instaurare forme di cooperazione economica e tecnologica con imprese della Slovenia. Tra le attività previste dal programma, vi è l´organizzazione di una giornata di approfondimento e di incontri di affari tra imprese dei settori della bioedilizia, impiantistica, materiali e macchine tra le imprese dei due Paesi e lo sviluppo di accordi di collaborazione commerciale o tecnologica. In ciò Informest collabora con il Metadistretto della Bioedilizia per la selezione delle imprese interessate alla partecipazione e agli incontri con le imprese slovene. La giornata di incontri avrà luogo venerdì 8 giugno 2007 a Sezana (Slovenia) presso la sede di Inkubator ( Kraska Ulica 9). Il programma e la scheda di adesione si trovano alla pagina http://www. Informest. It/newsletter/docs/2007/30/opslocoop_bioedilizia. Doc. .  
   
   
PERUGINA, STUFARA: “IL DOCUMENTO APPROVATO DAL TAVOLO DI CONCERTAZIONE POTRA’ DARE RISPOSTE AL DISAGIO ABITATIVO DILAGANTE”  
 
Perugia, 17 maggio 2007 - “Un risultato positivo che, potenzialmente, potrà dare risposte al disagio abitativo che nel Paese sta dilagando”. Commenta così l’assessore alle politiche sociali e alla casa della Regione Umbria il documento finale per la definizione del programma nazionale sulla casa approvato dal Tavolo Nazionale di Concertazione sulle politiche abitative che si è riunito stamani presso il ministero delle Infrastrutture. Stufara, che al Tavolo ha rappresentato la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, ha aggiunto: “Dopo anni in cui ci siamo battuti affinché il Governo inserisse il problema della casa tra le priorità della politica nazionale senza ottenere alcuna risposta dal precedente esecutivo attraverso il percorso stabilito dalla legge “9/2007” è stato possibile riprendere le fila di un confronto che assume carattere di urgenza e di enorme impatto sociale. Il documento approvato a conclusione di un mese di intenso lavoro ha il pregio di far emergere le tante questioni sulle quali si è prodotta una convergenza delle posizioni dei diversi interlocutori istituzionali e sociali”. “Ringrazio i ministri Di Pietro, Ferrero, Bindi e Melandri – ha proseguito l’assessore - per aver condotto questo lavoro con attenzione e sensibilità politica, e per aver accolto la quasi totalità delle proposte che le Regioni hanno avanzato, molto spesso in piena sintonia con i Comuni. ” “Si apre ora una fase nuova nella quale l’intero Governo dovrà dare delle risposte convincenti alle priorità emerse dal Tavolo di concertazione, a partire dal rilancio dell’edilizia residenziale sociale attraverso il ripristino di un flusso di risorse certe e costanti nel tempo, che nel Tavolo è stato quantificato in 1,2 / 1,5 miliardi di euro ogni anno. Riteniamo che sarà fondamentale trovare le risposte sia in maniera strutturale, attraverso una precisa previsione a partire dal prossimo ‘Dpef’ – ha concluso l’assessore - sia per quanto concerne l’emergenza abitativa, attraverso l’utilizzo di una quota significativa dell’extra gettito fiscale, il cosiddetto tesoretto. Per questo sosterremo l’azione dei ministri che hanno partecipato a questo percorso nel confronto che da domani si apre con l’intero Governo e con il Parlamento”. .  
   
   
RESTAURO MURA ROCCA PAOLINA DI PERUGIA RECUPERO DI UN SIMBOLO IDENTITARIO  
 
Perugia, 17 maggio 2007 – “Con il restauro delle mura esterne delle Rocca Paolina, simbolo identitario e di grande suggestione per Perugia, la nostra città recupera in tutto il suo splendore un bene in sé, un monumento di grande valore, porta d’accesso all’acropoli e straordinario contenitore culturale”. È quanto ha dichiarato Silvano Rometti, assessore regionale alla cultura, in occasione della presentazione ufficiale del lavoro di restauro dello storico monumento (fatto erigere a Perugia da papa Paolo Iii Farnese tra il 1540 e il 1543), che si è tenuta oggi a Perugia nella “sala della Cannoniera” all’interno della Rocca, presenti, fra gli altri, il sottosegretario al ministero dei Beni culturali e Turismo Andrea Marcucci, il direttore regionale per i Beni culturali e Paesaggistici dell’Umbria Vittoria Garibaldi, il sindaco di Perugia Renato Locchi, gli assessori alla cultura della Provincia e del Comune di Perugia, Pier Luigi Neri e Andrea Cernicchi. “È stato un intervento di risanamento, delicato ma di alta qualità – ha sottolineato Rometti -, frutto della collaborazione tra molte Istituzioni e di un accordo di programma che risale al 2001. L’umbria, in questi anni – ha proseguito l’assessore – ha deciso di investire parte delle risorse, proprie e comunitarie, in iniziative come questa. Siamo coscienti che il patrimonio storico-artistico e culturale – ha concluso - è parte dell’Umbria migliore e un formidabile fattore di sviluppo economico e di coesione sociale”. .  
   
   
FOGNATURE E ACQUEDOTTI A FIRENZUOLA: 6 MILIONI DI EURO DI INVESTIMENTI MARTINI: " UN ALTRO CONCRETO PASSO AVANTI SUGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE NEL MUGELLO"  
 
Firenze, 17 maggio 2007 - Segnano una nuova tappa gli interventi per il ripristino ambientale del Mugello in seguito ai cantieri dell´Alta Velocità. E´ stata firmata stamani a Palazzo Bastogi l´intesa tra Regione Toscana, Tav e Comune di Firenzuola che finanzia la realizzazione degli acquedotti e le fognature nel Comune di Firenzuola per un totale complessivo di 6. 050. 000 di euro. La cifra è messa a disposizione della Regione Toscana dall´Accordo procedimentale e dalle relative integrazioni dell´Addendum sottoscritto nel 2002 tra Rfi, Tav, Regione Toscana, Regione Emilia Romagna, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell´Ambiente, che prevede misure di mitigazione degli impatti idrogeologici indotti dai lavori di scavo delle gallerie della linea Alta Velocità Bologna-firenze per complessivi 53 milioni di euro. L´accordo firmato stamani conclude il quadro degli interventi previsti dall´Addendum per i quali il 21 dicembre dello scorso anno è stata siglata con Aato 3 e con Publiacqua una convenzione per circa 13,8 milioni di euro relativa agli interventi che riguardano il loro territorio. Alla firma erano presenti il presidente della Regione Claudio Martini, il sindaco di Firenzuola Claudio Corbatti e per Tav Gianni Bechelli, responsabile delle sedi Firenze- Bologna, delegato per l´occasione dall´amministratore delegato di Tav Antonio Savini Nicci. Gli interventi sono così divisi: - La realizzazione di acquedotti per complessivi 2. 254. 580 euro che saranno direttamente a cura di Tav, nel solco di una logica collaborativa che ha sempre caratterizzato i rapporti nel corso di questi anni. - La realizzazione di fognature per i restanti 3. 765. 420 euro di cui il Comune di Firenzuola ha già anticipato 1. 800. 00 euro per dare corso a una prima tranche di interventi nelle località di Pietramala, Cornacchiaia e nel capoluogo. Gli altri interventi per i restanti 1. 900. 000 euro sono in corso di progettazione da parte del Comune. "E´ un altro concreto passo avanti - ha dichiarato Martini - sulla realizzazione degli interventi di mitigazione ambientale nel Mugello. Tuttavia, dei 53 milioni previsti dall´Addendum ne mancano ancora 15, che non sono stati trasferiti. Proprio per questo abbiamo più volte sollecitato, negli ultimi mesi, i ministeri competenti (ministero trasporti e ambiente). Mi auguro che il governo mantenga gli impegni a suo tempo presi". .  
   
   
DUPONT ADDUCE CASI DI CONTRAFFAZIONE DEL BREVETTO SU R-407C, IL REFRIGERANTE USATO PER LA CLIMATIZZAZIONE DEGLI EDIFICI SEQUESTRO DI APPARECCHIATURE DI CLIMATIZZAZIONE, PRODOTTE IN CINA, CHE UTILIZZANO R-407C  
 
Milano, 17 maggio 2007. Dupont ha annunciato il sequestro, da parte delle autorita´ doganali spagnole, di un container con apparecchiature di climatizzazione importate in Europa da uno dei maggiori fabbricanti cinesi. Le apparecchiature contengono R-407c, un refrigerante che non riduce lo strato di ozono, ampiamente utilizzato per la climatizzazione residenziale e di edifici. Il sequestro e´ parte di un piu´ ampio sforzo a livello mondiale da parte di Dupont per far rispettare i propri diritti di proprieta´ intellettuale sui refrigeranti. Rappresenta il culmine di un programma intensivo messo in moto da paesi dell´Unione Europea coperti dai brevetti Dupont, senza le licenze necessarie. Dupont detiene brevetti su R-407c in diversi paesi. "Dupont ha raccolto sufficienti prove per sostenere le proprie accuse di contraffazione del brevetto relativo al refrigerante Dupont Suva 407C" ha dichiarato Mark S. Baunchalk, Global Business Manager per Dupont Refrigerants. "Stiamo portando avanti un´azione legale molto seria per fermare l´importazione illegale di apparecchiature di climatizzazione contenenti R-407c in Spagna. Il far rispettare i brevetti di Dupont sui refrigeranti garantisce ai clienti un accesso continuativo a prodotti di alta qualita´ e di provenienza legale, da fornitori rispettabili e di fiducia. Contribuisce inoltre ad evitare il potenziale rischio alla durata, qualita´ e alle prestazioni dei sistemi climatizzazione e delle pompe di calore, dovuto all´utilizzo di un refrigerante non accreditato. "Dupont si impegna a proteggere la sua proprieta´ intellettuale sui refrigeranti quali Suva 407C. La protezione della nostra proprieta´ intellettuale e´ fondamentale al nostro investimento continuato in nuove tecnologie e nuovi prodotti per il mercato della refrigerazione", ha aggiunto Mark S. Baunchalk. Dupont, coerentemente al suo programma globale per il rispetto dei brevetti, sta procedendo per vie legali anche in altri paesi. Nello specifico, l´azienda ha intrapreso azione legale presso i tribunali cinesi per la contraffazione del brevetto R-410a da parte di due produttori cinesi di fluorocomposti. Oltre all´azione in Cina, Dupont ha recentemente ottenuto un´ingiunzione cautelare provvisoria nei confonti di alcuni rivenditori di refrigeranti in Malesia, dove Dupont e´ proprietaria di un brevetto che riguarda R-407c, un refrigerante che non riduce lo strato di ozono, ampiamente utilizzato per la climatizzazione e per le pompe di calore. L´ingiunzione, emessa dalla Corte Superiore a Kuala Lumpur (Malesia), impedisce ai due distributori di vendere e importare R-407c in Malesia. Dupont ha inoltre intrapreso un azione legale presso la High Court of Delhi a Nuova Delhi per la contraffazione dei brevetti R-407c e R-410a da parte di un rivenditore indiano di refrigeranti. .  
   
   
NUOVA CENTRALE A JASLOVSKE BOHUNICE (SLOVACCHIA)  
 
Trieste, 17 maggio 2007 - L´enel è interessata alla costruzione di una nuova centrale presso Jaslovske Bohunice (Slovacchia). La nuova fonte energetica dovrebbe rimpiazzare la centrale nucleare V1, che terminerà la produzione alla fine del prossimo anno. L´ice comunica che anche la tedesca E. On ha mostrato interesse a realizzare una sua centrale a Jaslovske Bohunice. .  
   
   
CENTRALE BIOMASSE DI SCHIEPPE DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE GIAN MARIO SPACCA  
 
Ancona, 17 maggio 2007 - ´E´ arrivato il tempo che la vicenda di Schieppe trovi la sua conclusione. Questo progetto, nato non per volonta`, ne` per iniziativa della Regione, ma che la Regione Marche ha dovuto necessariamente assumere sotto il profilo tecnico-amministrativo, con tutte le responsabilita` formali che un procedimento cosi` complesso comporta, ora ha bisogno di un chiaro e definitivo punto di caduta nella sede piu` solenne e formale: il Consiglio regionale. Troppe infatti sono le furbizie, i sotterfugi e le strumentalita` che si celano dietro posizioni sbandierate sugli organi di informazione. Quindi dopo un attento approfondimento in sede tecnico-legislativa, e` mia intenzione portare all´attenzione del Consiglio regionale un atto formale di indirizzo politico che chiarisca definitivamente l´iter di questo procedimento e si esprima nel merito della questione. Sara` dunque in Consiglio Regionale, nella prima seduta utile, che sara` verificata la reale volonta` di ciascuno rispetto ad una vicenda in cui il Governo regionale non ha alcune posizione pregiudiziale se non quella della garanzia del diritto e dei diritti dei cittadini, come sara` dimostrato. ´ .  
   
   
INTERVENTI ECO-SOSTENIBILI NASCE LO SPORTELLO ENERGIA PER LE IMPRESE COINVOLTI PIÙ DI UNA VENTINA DI COMUNI NEL PADOVANO, NEL RODIGINO E NEL VERONESE.  
 
Padova, 17 maggio 2007 - Nasce lo Sportello Energia, un punto informativo e di assistenza alla creazione d’impresa e di supporto alle imprese interessate all’apertura di unità operative nell’area. Lo Sportello proporrà progetti e interventi eco-sostenibili, fornirà tutoraggio per l’avviamento di idee d’impresa, fungerà da interfaccia per i temi ambientali, si occuperà dell’organizzazione didattica di corsi di approfondimento su temi energetici, di eventi di divulgazione e sensibilizzazione, di assistenza contrattualistica energetica, inoltre aiuterà alla scelta d’acquisto dell’energia, fornirà informazioni sui gruppi di acquisto, la legislazione in materia di autoproduzione di energia, l’assistenza fiscale e gli autorizzativi per la produzione di energia elettrica, l’elaborazione e distribuzione di documentazione alle imprese. I Comuni interessati saranno, in provincia di Padova, Montagnana, Urbana, Merlara, Castelbaldo, Masi, Casale di Scodosia, Saletto, Megliadino S. Fidenzio, Megliadino S. Vitale, Santa Margherita d’Adige, Este, Baone, Cinto Euganeo, Lozzo Atestino, Ponso, Piacenza d’Adige, S. Urbano; nel Rodigino Badia Polesine, Giacciano con Baruchella, Lendinara, Fratta Polesine, Trecento; in territorio veronese Legnago, Bevilacqua, Terrazzo, Villa Bartolomea, Castagnaro. Il progetto, promosso da Veneto Sud Renowable Energy Business Area nell’ambito del Marketing territoriale - Attrazione d’Investimenti settore Energia e Fonti Rinnovabili, in partnership con Provincia di Padova, Unindustria Padova, Unione Provinciale Artigiani Padova, Agci – Associazione Generale delle Cooperative Italiane, Consorzio Produttori Biomasse, Camera di Commercio di Padova, verrà illustrato nel corso del convegno Energia: Problema O Opportunita’ Di Sviluppo? che si terrà il 18 maggio 2007 alle 15. 30 a Montagnana (Pd) Sala Veneziana del Castello di S. Zeno. La novità si inserisce in un programma più vasto che intende promuovere la creazione di un distretto tecnologico per lo studio e la promozione di tecnologie che impiegano le fonti rinnovabili di energia e del risparmio energetico, considerate settori di interesse chiave per il futuro delle tecnologie ambientali. Il progetto vuole valorizzare le opportunità derivanti dall’impiego di fonti di energia rinnovabile del territorio dei comuni del Veneto Meridionale, attraverso un piano di marketing territoriale per lo sviluppo di un sistema di Pmi di supporto alla fruizione energetica dell’area di riferimento. L’obiettivo generale è quello di creare/mantenere occupazione nelle Pmi ed essere di supporto alla creazione di sistemi tecnologici, attrezzature, macchinari, materiali, in grado di essere utilizzate sia in loco, coerentemente con le politiche di sviluppo del territorio adottate dalle amministrazioni locali, sia per essere messe a disposizione del nuovo mercato energetico sostenibile. Gli obiettivi specifici del progetto sono finalizzati a costituire nell’area d’intervento del progetto un numero minimo di 10/15 nuove imprese (o di nuove sedi operative di imprese già esistenti). La tendenza generale degli ultimi anni vede la crescita del consumo dei vettori energetici in Italia pari all’8,8%. Un peso maggiore è sostenuto dal gas naturale e dall’importazione di energia elettrica che in 8 anni è aumentata del 32,1%. In calo la richiesta di derivati del petrolio, soprattutto a causa della minor richiesta di olio combustibile per alimentare le centrali, spesso sostituito dal gas naturale. Il petrolio rimane comunque il principale vettore energetico nazionale (90,9 Mtep di energia primaria nel 2002). Importante è l’incremento del consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili che dal 1995 è cresciuto del 21,6% (vedi grafico 2). Il 2002 ha registrato anche la riduzione della produzione nazionale di fonti energetiche (-4,6%) rispetto all’anno precedente. Questo ha comportato un aumento della dipendenza dalle importazioni. Il contributo delle fonti energetiche rinnovabili al bilancio energetico nazionale è cresciuto dai circa 14 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) del 1995 ai quasi 16,5 Mtep del 2002, con un aumento del 16,5% nell’intero periodo, nel quale l’energia prodotta dalle fonti rinnovabili non tradizionali è più che raddoppiata (Rapporto Energia e Ambiente 2003, Enea). .  
   
   
ASCOPIAVE: CRESCE NEL SETTORE DELLA VENDITA DI GAS NATURALE CON LA CONTROLLATA ASCOTRADE  
 
Pieve di Soligo (Tv), 17 maggio 2007 - Ascopiave – fra principali operatori italiani nella distribuzione e vendita (attraverso Ascotrade) di gas naturale, quotato sul segmento Star di Borsa Italiana – e Bim Gestione Servizi Pubblici S. P. A – società partecipata in misura paritetica da 67 Comuni veneti – hanno raggiunto un accordo che prevede il conferimento in Ascotrade del ramo d’azienda di Bimetano Servizi (controllata da Bim Gestione Servizi Pubblici) relativo alla vendita di gas nella provincia di Belluno. “Questa operazione – ha detto il Presidente di Ascopiave Gildo Salton – rientra nei programmi di crescita presentati in sede di quotazione in Borsa e consente ad Ascotrade di aumentare in maniera significativa ricavi e portafoglio clienti”. Franco Roccon, Presidente di Bim Gestione Servizi Pubblici commentando l’intesa ha affermato che “l’operazione con Ascotrade è la naturale evoluzione di un percorso avviato 6 anni fa e assicura il radicamento territoriale e la valorizzazione degli investimenti fino ad oggi effettuati nell’interresse dei soci e degli utenti”. Il ramo di azienda conferito serve 28. 000 utenti con volumi venduti di circa 89 milioni di mc di gas ed un fatturato di circa 27 milioni di euro (dati 2005). L’operazione prevede che a fronte del conferimento Ascotrade deliberi un aumento del capitale sociale (avente efficacia dal 1 gennaio 2007) riservato a Bimetano Servizi di nominali Euro 110. 000,00 con emissione di n. 110. 000 nuove azioni del valore nominale di 1 Euro cadauna a un prezzo complessivo di Euro 6. 200. 000,00, di cui Euro 6. 090. 000,00 a titolo di sovrapprezzo. L’esecuzione dell’aumento di capitale e del conferimento sono previste per il prossimo 28 dicembre 2006. Al termine dell’operazione, ed a seguito dell’esecuzione della prevista operazione di riduzione del capitale di Ascotrade, Bimetano Servizi deterrà l’11% del capitale di Ascotrade. “L’ingresso di Bimetano Servizi nell’azionariato di Ascotrade – ha detto ancora Gildo Salton – è coerente con il ruolo di aggregatore di aziende che operano nel settore della distribuzione e vendita di gas naturale che il Gruppo Ascopiave intende svolgere in Veneto e in contesti territoriali limitrofi”. Gli accordi odierni prevedono inoltre la sottoscrizione tra Ascopiave e Bimetano Servizi di un accordo parasociale relativo ad Ascotrade, che vincoli le parti a far sì che, per tutta la durata del patto, un consigliere di amministrazione e un sindaco supplente di Ascotrade siano nominati su indicazione di Bimetano Servizi. Bimetano Servizi e Bim Gestione Servizi Pubblici hanno infine assunto l’impegno di astenersi dallo svolgere l’attività di vendita del gas nella regione Veneto, per cinque anni. In questa operazione Ascopiave e Ascotrade sono assistite dallo studio Bonelli Erede Pappalardo in qualità di Advisor legale. Lo Studio Sartor ha fornito ad Ascotrade S. P. A. La Fairness Opinion sull’operazione di aumento di capitale sociale a servizio del conferimento. Sempre oggi, l’assemblea straordinaria di Ascotrade S. P. A. Ha approvato la riduzione del capitale sociale da Euro 21. 600. 000,00 a Euro 890. 000,00; l’operazione avviene per Euro 20. 710. 000, con annullamento di n. 20. 710. 000 azioni ordinarie della Società da attuarsi mediante il rimborso di Euro 16. 750. 000,00 al socio Ascopiave S. P. A. , e per Euro 3. 960. 000,00 con la costituzione di una riserva disponibile. L’importo post riduzione di Euro 890. 000,00 è più che adeguato per le esigenze operative della società. L’operazione si è resa necessaria per dotare Ascotrade di un capitale sociale adeguato alle esigenze operative e al ruolo di catalizzatore di alleanze e di aggregazioni con altri soggetti operanti nel settore della vendita del gas che la società intende svolgere in Veneto dove i piani di sviluppo prevedono una strategia di crescita per linee esterne. .  
   
   
ILARIO VIGANI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DI ITALCOGEN  
 
Milano, 17 maggio 2007 - Ilario Vigani (Ibt di Treviso) è stato eletto Presidente di Italcogen, l’Associazione che riunisce i costruttori e i distributori di impianti di cogenerazione a livello nazionale, federata ad Anima (Federazione delle Associazioni Nazionali dell´Industria Meccanica varia ed Affine), che fa parte, a sua volta, di Confindustria. Contestualmente sono stati eletti anche i Vicepresidenti Silvio Rudy Stella (Riello Group Spa) e Marco Golinelli (Wärsilä). Per il biennio 2007/2008 Vigani porterà avanti il programma di Italcogen con particolare riguardo per le attività volte allo sviluppo in Italia del mercato della cogenerazione, un settore che sta offrendo sviluppi interessanti grazie al recente recepimento della direttiva europea sulla cogenerazione e i contenuti della Finanziaria 2007. Tra gli impegni per i prossimi mesi Italcogen prevede di incrementare le azioni finalizzate all’emissione di decreti favorevoli presso i Ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, dell’Economia, l’Autorità per l´Energia Elettrica ed il Gas e presso le istituzioni europee. E’ inoltre in programma un sempre maggiore supporto alle Autorità e agli Enti competenti per la stesura di decreti incentivanti il settore. Tra le altre attività in corso si segnalano lo sviluppo di gruppi di lavoro interassociativi e la partecipazione ad enti normativi nazionali come il Comitato Termotecnico Italiano e il Comitato Elettrotecnico Italiano. .  
   
   
OGGI EVENTO A FLUMERI PER LA SETTIMANA DELLA BONIFICA, VISITA ALL’IMPIANO FOTOVOLTAICO DEL CONSORZIO UFITA  
 
Flumeri (Avellino), 17 maggio 2007 - - “I Consorzi di Bonifica nella gestione del territorio tra cambiamenti climatici e tutela del suolo”, questo il tema del convegno di oggi a Flumeri, scelto dal Consorzio di Bonifica dell’Ufita nel quadro di "Terra e acqua: legittima difesa" il tema della settimana della bonifica e dell´irrigazione dell’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni. Nel comprensorio Ufita-miscano domani, vengono presenta al pubblico domani, a distanza di un anno esatto dall´inaugurazione della Vasca "Cortiglio" in territorio di Frigento, tre nuove opere infrastrutturali realizzate dal Consorzio di Bonifica dell´Ufita. Sarà presente al convegno Massimo Gargano, presidente dell’Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni. A marcare una presenza anche Giuseppe D´occhio segretario generale dell´autorità di bacino Liri-garigliano-volturno, Alfredo Bruno dirigente del settore territorio della regione, oltre ad amministratori e operatori locali. Ecco in breve Le tre opere che verranno presentate. Una vasca di accumulo di acqua per uso irriguo realizzata in territorio di Frigento tra l´attuale corso dell´Ufita e l´ansa originaria dello stesso fiume. I 60mila metri cubi di acqua depositati nell´invaso saranno a servizio di un´area già infrastrutturata per l´irrigazione. Alla vasca si aggiunge una soglia sotterranea per l´accumulo di nuove risorse idriche in località Doganelle nel territorio dei comuni di Flumeri, Frigento e Grottaminarda. La soglia consentirà, sfruttando la particolare condizione geomorfologica del territorio, di attingere un volume di circa due milioni di metri cubi di acqua che altrimenti si disperderebbe nel sottosuolo. E´ stato inoltre realizzato, in contrada Bufeta di Flumeri, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica che servirà per il sollevamento delle acque di falda, che sarà oggetto di una visita guidata. Per la realizzazione delle tre opere sono stati spesi sette milioni e 700mila euro, ottenuti grazie alla misura 1. 4 dei fondi Por 2000-2006. L´energia elettrica prodotta e l´acqua accumulata serviranno un bacino che comprende i comuni di Ariano Irpino, Flumeri, Frigento, Grottaminarda, Sturno, Gesualdo e Castelbaronia. .  
   
   
PRESENTATO PROGETTO ´´BUSINESS IN CHINA´´  
 
Trieste, 17 maggio 2007 - Partira´ a giugno il progetto ´Business in China´, primo esempio di attività formativa realizzato in Friuli Venezia Giulia in cui lo studio del mercato cinese si integrerà con l´elaborazione di specifiche ricerche, richieste da singole imprese della regione interessate ad espandere la propria attività nella Repubblica popolare. L´iniziativa, presentata ieri a Udine, nasce dalla collaborazione tra le Camere di commercio di Udine e Pordenone, la Regione Friuli Venezia Giulia e l´Istituto nazionale per il commercio estero. Prevede l´individuazione (tra le 85 domande presentate) di 15 giovani laureati, i quali svolgeranno un corso coordinato dal Mib School of Managment di Trieste. L´iniziativa completa il progetto di promozione e sviluppo delle relazioni economiche tra la Regione Fvg e la Repubblica Popolare di Cina, finanziato dall´Ice e dalla Regione e giunto alla sua terza annualità. Il corso di formazione e´ articolato in tre fasi distinte. Il calendario delle lezioni prevederà un primo periodo di 5 settimane di formazione, riservato all´approfondimento del contesto sociale, economico, culturale ed imprenditoriale cinese che si svolgerà nella sede del Mib a Trieste. In seguito gli stagisti andranno in Cina, dove, all´università di Canton, apprenderanno ulteriori conoscenze teoriche. Infine, svolgeranno un periodo di lavoro di ricerca che gli darà la possibilità di conoscere in modo diretto e concreto la variegata realtà economica cinese. Nel corso della presentazione - alla quale hanno partecipato Giovanni Pavan (Cciaa Pn), Adalberto Valduga (Cciaa Ud), Gabriele Martignago (Ice), Vladimir Nanut (Mib) e l´assessore regionale alle Attivita´ produttive - e´ stato evidenziato il carattere ´non tradizionale´ del progetto. Questo, infatti, non mira soltanto a fornire alle imprese interessate preziose risorse umane, bensì anche specifiche conoscenze e concrete opportunità di lavoro. Il progetto colmerà diverse esigenze oggi esistenti. Gli interessati ad esplorare la Cina dal punto di vista commerciale sottolineano infatti spesso la significativa complessità del mercato cinese: notevoli distanze culturali e linguistiche sono di solito causa di molte difficoltà. Da parte dell´assessorato delle Attivita´ produttive è stato evidenziato come una promozione seria degli aiuti alle imprese per la loro internazionalizzazione debba essere continuativa e non possa essere fatta a 360 gradi in tutti i paesi del mondo, inseguendo tutte le iniziative esistenti. Il progetto non rappresenta la fine di un percorso, bensì soltanto una tappa sulla via che dovrebbe produrre dei risultati significativi. .  
   
   
LA REGIONE EMILIA-ROMAGNA E L´UNIVERSITA´ DI BOLOGNA OSPITI DELLE CELEBRAZIONI PER IL CENTENARIO DELL´UNIVERSITA´ CINESE DI TONGJI  
 
Bologna, 17 maggio 2007 - La Regione Emilia-romagna e l´Università di Bologna parteciperanno alle celebrazioni per il centenario dell´Università cinese di Tongji, in programma dal 17 al 20 maggio a Shanghai. L´ateneo è la sede a Shanghai del campus Italia-cina e del primo corso di formazione per 15 giovani ingegneri cinesi sul sistema produttivo emiliano-romagnolo avviato quest´anno con la sigla di un protocollo tra l´assessore regionale alle Attività produttive, Duccio Campagnoli, e il rettore dell´Università di Tongji, Wan Gang, ora nominato anche ministro per la scienza e la tecnologia. Il corso di formazione - realizzato dal Forum permanente per la collaborazione industriale fra Italia e Cina promosso tra gli altri dalla Regione - si concluderà in questi giorni. I laureati in economia ed ingegneria nell´Università di Tongji faranno poi uno stage di conoscenza delle realtà delle imprese emiliano-romagnole insediate nell´area di Shanghai, tra cui Marposs, Comer, Corghi, Faac, Nuovomondo, Chloride e Rossi Motoriduttori. Da ottobre, invece, la Tongji University ospiterà il primo corso di laurea bilaterale in ingegneria dell´automazione. "Questa esperienza conferma che quello con la Cina è sempre più un incontro con una grande realtà - ha sottolineato l´assessore Campagnoli - non solo economica, ma anche culturale e importante per la conoscenza del mondo. L´invito dell´Università di Tonji ci onora e lì vogliamo portare tutta la nostra amicizia". .  
   
   
INIZIATIVE COORDINATE PER L’ACCELERAZIONE D’IMPRESA  
 
 Roma, 17 maggio 2007 - Si è tenuto ieri pomeriggio presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata” l’incontro di lancio del Progetto “Iniziative Coordinate per l’Accelerazione d’Impresa”, sostenuto dall’Unione Europea in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Lazio. Un’iniziativa – progettata dall’incubatore della Facoltà di Economia dell’Università di “Tor Vergata” E2b Lab – dedicata alla progressiva crescita della competitività delle piccole e medie imprese della Regione Lazio. Realtà aziendali di fatto selezionate in una vasta pluralità di settori - High-tech, Turismo, Nautica, Ambiente, Energie rinnovabili, Agroalimentare e Servizi alle persone ed imprese sociali – che potranno usufruire di un pacchetto di servizi comprendente: - Tool per la competitività e l’internazionalizzazione; - Eventi, networking ed accesso alle tecnologie ed alle fonti di finanziamento; - Risorse umane e rafforzamento del potenziale individuale. Un progetto quindi innovativo che ha fatto registrare finora l’adesione di ben 35 imprese - delle quali il 20% guidate da giovani neo-imprenditrici -, che potranno avvalersi della costante attività di supporto tecnico-gestionale erogata dall’incubatore universitario E2b Lab. Tra i servizi maggiormente richiesti dalle imprese partecipanti si segnalano poi: collaborazioni per la ricerca di fonti di finanziamento, di rafforzamento delle competenze manageriali ed imprenditoriali, di supporto nella ricerca di partnership commerciali-tecnologiche, di assistenza alla stesura di business plan ed infine interventi rivolti alla promozione di attività d’internazionalizzazione. L’incontro è stato così occasione per dibattere il discusso tema dei finanziamenti a sostegno dello sviluppo dell’imprenditoria laziale, facendo luce sulle linee di azione dell’iniziativa e dei servizi destinati alle imprese. Secondo Maurizio Decastri, Direttore del Progetto E2b Lab, “il Lazio costituisce un contesto economico-regionale del tutto anomalo. Il settore dei servizi a Roma rappresenta infatti l’87% del mercato occupazionale, mentre nel resto del Paese solo il 65%. Dato che evidenzia le migliori opportunità di sviluppo offerte da settori - dal Turismo alla Nautica - spesso sottovalutati. La vera sfida in tal senso, come testimonia l’esperienza del nostro incubatore, risiede nella volontà di annullare le distanze tra il mondo della ricerca ed il tessuto imprenditoriale”. “Altrettanto importante - come ha sottolineato Sergio Cherubini, Professore Ordinario di Marketing presso la Facoltà di Economia di Tor Vergata – è ribadire l’esigenza di investire sugli osservatori di mercato intesi come fattori di competitività. Un approccio che si è rivelato vincente nella nautica da diporto, settore dove l’Italia ha consolidato una posizione di leadership confermando il secondo posto al mondo per fatturato, alle spalle degli States. Il grande limite delle imprese italiane è infatti rappresentato dall’incapacità di cogliere i mutamenti del mercato e di misurarsi con gli standard di competitività imposti dalla concorrenza internazionale”. Francesco Martinez, Coordinatore Misura Iv della Regione Lazio (Assessorato Costa) ha invece affermato che “compito inderogabile del Por (Programma Operativo Regionale) resta quello di favorire un’economia incentrata sull’innovazione tecnologica. Pertanto l’obiettivo primario della Regione Lazio, in termini economici, risiede nell’orientare investimenti verso le nascenti realtà imprenditoriali”. Per Vanda Mastromanno, Coordinatrice Sovvenzione Globale,area Servizi per lo Sviluppo Mcc - Mediocredito Centrale Spa “ la priorità è e resta la necessità di investire in formazione, step basilare per qualsiasi politica di sostegno alle imprese. I fondi europei alle imprese non hanno infatti nessun altro scopo se non quello di creare occupazione durevole ed incentivare nuove attività. Ed è proprio a questo principio che s’ispira infatti la mission stessa del progetto oggi promosso dall’incubatore dell’Università Tor Vergata E2b Lab ”. .  
   
   
QUALITA´ DELL´ARIA E ENERGIA RINNOVABILE. RICERCA ALL´INSEGNA DEL PEAR - CON LE RISORSE CIPE, INTESA REGIONE-MINISTERO-UNIVERSITA´, CHE COINVOLGE I PRIVATI  
 
Ancona, 17 maggio 2007 - Ricerche per l´Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale (Aerca) di Ancona, Falconara e Bassa Valle dell´Esino: il Progetto, che parte dall´area ad alto rischio, punta a interessare in maniera piu` complessiva il territorio regionale, e` stato presentato in Regione dal presidente Gian Mario Spacca, dal Rettore Marco Pacetti e dall´assessore Marco Amagliani. Il Presidente ha spiegato che la Ricerca si e` resa possibile da un´Intesa siglata da Regione, Ministero per l´Ambiente e Universita`, che, attraverso l´utilizzazione di fondi Cipe, assegna 1. 450 milioni di euro, destinati a raddoppiarsi se si considera che, con il meccanismo del coofinanziamento, si aggiungono risorse dell´Universita` e dei Privati. Un Progetto importante che evidenzia l´ottimo rapporto che esiste con il Ministero dell´Ambiente, insieme al quale la Regione e` riuscita a sboccare risorse che altrimenti sarebbero state destinate ad altri territori, ha sottolineato il presidente. Una ricerca che sicuramente rientra, ha detto, tra quelle che hanno ottenuto il maggior importo finanziario per l´Universita` Politecnica delle Marche. Il programma di ricerca si articola in sei progetti, che avranno la durata di 18 mesi. In particolare, i primi due, riguardano la qualita` dell´aria, come si comprende argomento centrale per esercitare un monitoraggio nell´area ad alto rischio. Ma prevede anche soluzioni tecniche volte ad abbassare le criticita`, attraverso, ad esempio, l´istituzione di sistemi anche ridotti: piccole caldaie, per intenderci, che, oltre a produrre acqua calda siano in grado di fornire anche energia elettrica pulita. Caldaie, i cui prototipi in via sperimentale, verranno inizialmente realizzate e impiantate in condomini dell´area di Falconara, Chiaravalle, Jesi. L´intero meccanismo e` particolarmente interessante perche` punta a coinvolgere direttamente industrie marchigiane, che gia` sono leader nel settore della produzione di energie rinnovabili, in particolare fotovoltaico e energia solare, conosciute e apprezzate in tutto il mondo, come la Merloni-termo-sanitari, impegnata nella realizzazione dei pannelli solari del Villaggio olimpico di Pechino. La stessa Api sara` sede di sperimentazione di una cella a combustibile alimentata con l´idrogeno prodotto dalla stessa Raffineria che, al momento, e` destinato a disperdersi. C´e` una coerenza di comportamenti della Regione ´ ha detto l´assessore Amagliani ´ che parte dalla dichiarazione dell´area ad elevato rischio, dal Piano di Risanamento di quell´area, al Pear: possiamo, quindi, utilizzare questo percorso per favorire in tutta la regione una politica seriamente rispettosa dell´ambiente. Il Progetto e` stato illustrato dal Rettore Pacetti, che e` intervenuto sugli aspetti piu` squisitamente tecnici. La ricerca si articolera` seguendo due linee principali. Lo sviluppo di modellistica per la descrizione delle dinamiche atmosferiche su mesoscala, sia per la valutazione e la previsione dell´inquinamento atmosferico, che per la valutazione dei cambiamenti climatici su scala regionale. Seconda linea: lo sviluppo di macchine e sistemi di generazione distribuita di energia elettrica in cogenerazione e rigenerazione utilizzando bio-combustibili prodotti dall´agricoltura regionale. L´universita` seguira` un approccio interdisciplinare, coinvolgendo diversi dipartimenti. Il presidente ha sottolineato che questo lavoro rientra appieno nello spirito del Pear che persegue tre obiettivi principali: risparmio energetico; produzione energie rinnovabili; produzione attraverso impianti di cogenerazione. In questo caso viene enfatizzato il secondo obiettivo, con una forte valenza di innovazione tecnologica. .