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GIOVEDI
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Notiziario Marketpress di
Giovedì 17 Maggio 2007 |
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DNA POLIMERASI LAMBDA, UNA DIFESA CONTRO IL CANCRO SCOPERTO DALL´ISTITUTO DI GENETICA MOLECOLARE DEL CNR UN MECCANISMO ESSENZIALE DELLA DIFESA CHE LE NOSTRE CELLULE ATTIVANO CONTRO L’OSSIDAZIONE. LA PUBBLICAZIONE DELLA RICERCA SU NATURE. |
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Roma, 17 maggio 2007 - I radicali liberi possono contribuire a provocare le malattie degenerative, nonché il cancro, modificando le informazioni trasmesse dal Dna. E’ pertanto essenziale comprendere come le cellule limitino questi errori. I ricercatori dell´Istituto di genetica molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia (Igm-cnr) guidati da Giovanni Maga, in collaborazione con colleghi svizzeri e francesi, potrebbero ora dare una risposta a questo interrogativo: la Dna polimerasi lambda, in coordinamento con altre due proteine (Pcna e Rp-a), ‘difendono’ la correttezza dell´informazione genetica contro il danno ossidativo. “La forma più comune di danno ossidativo causato dai radicali liberi, un ‘prodotto di scarto’ che si forma nelle cellule durante il metabolismo respirativo”, spiega il dr. Maga, “è la trasformazione della guanina, una delle due basi azotate naturali del Dna, nel derivato 8-ossiguanina. Questa base modificata è molto insidiosa, in quanto induce degli errori di ‘lettura’ nelle Dna polimerasi, cioè gli enzimi deputati a ricopiare l´informazione genetica per trasmetterla alla cellula figlia. L´accumulo di queste mutazioni rappresenta un primo passaggio per l´insorgere dei tumori, e inoltre il continuo stress ossidativo delle cellule è un fattore cruciale nel processo di invecchiamento”. La cellula, fortunatamente, possiede numerosi sistemi per difendersi da questi mutageni ‘naturali’, che tuttavia non era ancora chiaro come agissero per limitare gli errori commessi dalle Dna polimerasi durante la ‘ricopiatura’ del Dna contenente 8-ossiguanina. Il laboratorio di enzimologia del Dna dell´Igm-cnr, ha svolto un lavoro che potrebbe dare una risposta. “Una tra le oltre 15 Dna polimerasi umane, la Dna polimerasi lambda”, prosegue Maga, “è particolarmente ‘fedele’ nel copiare il Dna contenente la 8-ossiguanina, grazie anche all´azione coordinata di altre due proteine (Pcna e Rp-a), già note come essenziali per la duplicazione del Dna cellulare”. Questa scoperta, da un lato contribuisce ad assegnare un ruolo alla finora poco conosciuta Dna polimerasi lambda, dall´altro rivela per la prima volta come proteine altamente coinvolte nella duplicazione dell´informazione genetica di tutti i mammiferi giochino un ruolo fondamentale anche nella protezione contro il danno ossidativo. Tali risultati, recentemente pubblicati sulla rivista Nature, aprono anche nuove prospettive per lo studio dei meccanismi di trasformazione neoplastica. “Ad esempio”, conclude il ricercatore dell´Igm-cnr, “si potranno cercare eventuali alterazioni della funzione della Dna polimerasi lambda che correlino con l´accumulo di mutazioni e l´insorgenza di tumori”. . . |
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SINDROMI MIELODISPLASTICHE, IN ARRIVO NUOVE TERAPIE PER CONTROLLARE QUESTE MALATTIE “SCONOSCIUTE” |
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A Firenze dal 16 al 19 maggio esperti riuniti nel nono congresso internazionale Firenze, 17 maggio 2007 – Esordiscono in modo subdolo con sintomi vaghi, come astenia, affaticabilità, febbricola che spesso il medico sottovaluta. Sono le sindromi mielodisplastiche, tumori del sangue che colpiscono soprattutto gli anziani, dovute ad un danno delle cellule staminali del midollo osseo. Ogni anno vengono diagnosticati in Italia circa 5 nuovi casi ogni 100. 000 abitanti, 50 ogni 100. 000 nella popolazione oltre i 70 anni. Nella maggior parte dei casi le cause sono sconosciute. A Firenze, dal 16 al 19 maggio, i massimi esperti internazionali si confronteranno sui nuovi criteri diagnostici e approcci terapeutici. “I dati di cui disponiamo indicano che si tratta di malattie ancora sconosciute e per questo fortemente sottostimate: basti pensare che nel nostro Paese non esiste ancora un “D. R. G. ” specifico. – spiegano il prof. Alberto Bosi e la prof. Ssa Valeria Santini dell’Unità Operativa di Ematologia dell’Università degli Studi di Firenze Policlinico Careggi, membri della commissione organizzatrice del Convegno - . I sintomi sono poco evidenti e spesso non sono interpretati correttamente ma vengono imputati genericamente ad un’anemia senza andare alla ricerca delle cause più profonde. Questo significa posticipare l’intervento dell’ematologo e l’inizio della terapia. Un ritardo che ha conseguenze gravi per il paziente: oggi infatti esistono terapie che si sono dimostrate efficaci nel rallentare l’evoluzione in leucemia acuta mieloide e nell’aumentare le aspettative di vita dei pazienti. Una diagnosi precisa e tempestiva, basata sull’ International Prognostic Scoring System (Ipss), permette di valutare il livello di rischio per il malato e attuare strategie terapeutiche mirate”. Le sindromi mielodisplastiche in alcuni casi possono aggravarsi nel tempo, ed evolvere verso una leucemia acuta mieloide. Fortunatamente, non tutte le Smd hanno la stessa probabilità di trasformarsi ed esistono dei parametri che permettono di stabilire il “grado di rischio”. Gli accertamenti fondamentali per fare una diagnosi accurata, una corretta valutazione della prognosi, sono l’ esame del sangue, l’aspirazione del midollo seguita da una biopsia ed esami chiamati citogenetici che servono per determinare quale modificazione dei cromosomi si è verificata. Sulla base dei risultati, è possibile valutare il livello di rischio del paziente. Quando il rischio è basso la terapia interviene per correggere la carenza di globuli rossi (anemia), di globuli bianchi (leucopenia), o di piastrine, per minimizzarne le conseguenze cliniche e per migliorare la qualità di vita complessiva. Si utilizzano quindi terapie chiamate “di supporto” come le trasfusioni, l’eritropoietina e i fattori di crescita. Nei pazienti ad alto rischio invece, con un’aspettativa di vita più breve e una maggiore probabilità di ammalarsi di leucemia, l’età del paziente è il fattore più importante per la scelta della cura. Se il paziente ha meno di 55 anni, la prima opzione terapeutica da considerare è il trapianto allogenico di cellule staminali. Quando invece il trapianto non è praticabile, e purtroppo si tratta della maggioranza dei malati, finora si è intervenuti con una terapia di supporto o con terapie sperimentali. Recentemente, sono stati introdotti nuovi farmaci destinati a rivoluzionare l’approccio terapeutico al paziente. Tra questi troviamo agenti demetilanti, deacetilanti e i cosiddetti immunomodulanti. L’esperienza maggiore si ha con la 5-azacitidina che appartiene alla classe dei demetilanti. L’azacitidina si è dimostrata in grado di ritardare l’evoluzione in leucemia acuta mieloide e di prolungare la sopravvivenza dei pazienti. In Italia, è attualmente in corso uno studio sperimentale multicentrico, coordinato dal Gimema (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto) sull’utilizzo di questa molecola nelle Smd ad alto rischio, a cui partecipa anche il Policlinico Careggi di Firenze. “Nuovi agenti, come i demetilanti, hanno dimostrato di essere efficaci nel trattamento delle Smd, anche ad alto rischio – concludono gli ematologi fiorentini -. In base ai risultati di cui disponiamo, possiamo dire che l’impiego di questi nuovi farmaci è fortemente consigliato in pazienti affetti da sindromi mielodisplastiche”. . |
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SALUTE: CONCLUSO VIAGGIO STUDIO A BRUXELLES SU POLITICHE UE |
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Trieste, 17 maggio 2007 - Dalla tre giorni del viaggio studio a Bruxelles di una quarantina tra sindaci e dirigenti della Regione e del Sistema socio-sanitario nascerà la task force per partecipare da protagonisti alle politiche e ai progetti dell´Ue in materia di Salute, Ricerca e Welfare con la finalità di rafforzare il reperimento di finanziamenti europei. L´assessore regionale alla Salute e protezione sociale ha sintetizzato così i principali risultati dell´iniziativa pilota promossa dalla Regione e Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli, in collaborazione con l´Ufficio della Regione a Bruxelles. La strategia che la Regione ha avviato intende coinvolgere Comuni, istituzioni sanitarie e sociosanitarie nel miglioramento della conoscenza delle politiche europee e degli strumenti di finanziamento dei progetti europei per favorire lo scambio di informazioni ed esperienze a livello regionale, nazionale ed internazionale, rafforzare il partenariato locale ed ampliare quello europeo ed internazionale, nonché valorizzare le potenzialità del territorio e cogliere tempestivamente le opportunità. Su questi temi si è incentrato l´intervento presidente di Federsanità Anci Fvg, che ha dichiarato la disponibilità del Sistema delle Autonomie locali ad interagire con la Regione, le aziende sanitarie, gli Ircss e tutti i possibili partner affinchè si raggiungano gli obiettivi dell´Ue e della Regione con particolare attenzione alle politiche rivolte ad anziani, minori, disabili e per la casa. Utili approfondimenti sono venuti da relatori italiani e stranieri tra cui i direttori della Pianificazione sanitaria, Danilo Spazzapan e dell´area sociosanitaria presso la Direzione centrale Relazioni internazionali, Roberto Panizzo e del responsabile dell´Ufficio della regione a Bruxelles, Giorgio Perini. Sono stati apprezzati, inoltre, i contributi emersi dalle esperienze delle Reti europee e delle Regioni Catalogna, Ile de France, Land di Brema, East Sweeden e Sud Danimarca, nonché gli incontri con la Direzione Generale Sanco e la visita al Parlamento europeo. Della delegazione facevano parte, tra gli altri,il Presidente della terza Commissione Consiliare Permanente e i presidenti dell´Anci Fvg, della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria, sociale e sociosanitaria regionale, di Federsanita´ Anci Veneto e Calabria, rispettivamente, il segretario dell´Aiccre Fvg, Lodovico Nevio Puntin, nonché il direttore della Fondazione Anci Ideali, Maria Baroni. . |
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SANITA´, DAL 1 GIUGNO MENO TICKET E PIU´ SERVIZI ESENTI 0-14 ANNI. PRONTO SOCCORSO:CODICI BIANCHI,10 EURO IN MENO FORMIGONI E BRESCIANI: REINVESTITI I 122 MLN RISPARMIATI DAL SSR |
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Milano, 17 maggio 2007 - Meno ticket e più servizi in campo sanitario: è quanto dal 1 giugno avranno i cittadini lombardi, grazie a una decisione della Giunta regionale illustrata oggi alla stampa dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani. "Si tratta di un´operazione di straordinaria importanza che è stata resa possibile dall´efficienza del nostro Sistema Sanitario Regionale e dal costante monitoraggio che viene compiuto dalla Regione Lombardia - ha spiegato Formigoni - In questo modo abbiamo potuto verificare un risparmio di circa 122 milioni di euro che abbiamo così potuto destinare allo sgravio delle spese sanitarie per i nostri cittadini". Quaranta milioni di euro saranno infatti usati dalla Regione per aumentare le fasce di esenzione dal ticket e i rimanenti 82 per estendere alcuni Livelli essenziali di assistenza (Lea). "In particolare abbiamo agito sue due fronti - ha chiarito il presidente lombardo - In primo luogo abbiamo stabilito l´esenzione totale dal ticket per tutti i pazienti con meno di 14 anni a prescindere dal reddito, in modo da dare un segnale forte di attenzione ai bambini e alle famiglie con figli. In secondo luogo abbiamo ridotto da 35 a 25 euro il ticket per le prestazioni di Pronto Soccorso non urgenti (il cosiddetto ´codice bianco´), ferma restando ovviamente l´esenzione totale per i minori di 14 anni e per gli ultra-sessanticinquenni". Sul lato dei servizi, la Regione ha invece agito in quattro direzioni, stanziando rispettivamente: 20 milioni di euro all´anno per le degenze di pazienti in Stato Vegetativo Persistente, presso Residenze Sanitarie Assistite (Rsa) accreditate; 12 milioni di euro all´anno per il miglioramento qualitativo e quantitativo dell´assistenza a malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica e a malati terminali con particolare attenzione alle Terapie del Dolore e Cure Palliative a favore di pazienti oncologici; 30 milioni di euro all´anno a disposizione delle Asl per potenziare l´erogazione di prestazioni ambulatoriali di particolare importanza a livello locale; 20 milioni di euro per incrementare i servizi farmaceutici a pazienti affetti da tumore, malattie rare, infettive e cronico-degenerative di particolare gravità. "Abbiamo dimostrato per l´ennesima volta che la Lombardia guarda in direzione opposta a quella del Governo romano - ha commentato l´assessore Bresciani - Noi abbassiamo i ticket che devono pagare i nostri cittadini per le prestazioni mediche e miglioriamo allo stesso tempo i servizi sanitari, mentre il Governo fa esattamente il contrario". Formigoni e Bresciani hanno poi commentato due notizie in arrivo dal Parlamento, secondo le quali il Senato sarebbe in procinto di abolire definitivamente il sovraticket di 10 euro imposto alle Regioni con la Finanziaria ("Una grande battaglia vinta dalla Lombardia", secondo l´assessore alla Sanità), ma sarebbe anche in procinto di stanziare 3 miliardi di euro per ripianare l´extradeficit di due Regioni italiane. "E´ inaccettabile che lo Stato prenda dalle tasche dei lombardi 233,5 euro all´anno per 10 anni per poter pagare i debiti di chi non è in grado di mantenere in pareggio il proprio bilancio - è l´accusa di Formigoni - tanto più che alle Regioni è fatto divieto di contrarre debiti dalla stessa Costituzione. Ad ogni modo abbiamo inoltrato ricorso alla Corte Costituzionale e attendiamo fiduciosi il suo responso". "Il Governo non sa nemmeno cosa vuol dire essere un buon padre - ha concluso Bresciani - se ai suoi figli cattivi dà il miele e invece a quelli buoni la cicuta". . |
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CONVENZIONE CON L’OSPEDALE DI FELTRE PER CURE PALLIATIVE “LA SANITA’ ENTRA NELLE CASE A FIANCO DEL MALATO” |
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Trento, 17 maggio 2007 - L’assessore provinciale alle politiche per la salute, Remo Andreolli, ha presentato il 15 maggio a Tonadico, presso la sala Negrelli del Comprensorio, la convenzione con l’ospedale di Feltre che garantirà a tutti gli abitanti del Primiero la possibilità di rivolgersi alla struttura ospedaliera veneta e beneficiare sul territorio delle cure palliative previste per i malati terminali di cancro. “Il concetto di salute – ha ribadito ieri a Tonadico l’assessore provinciale alle politiche per la salute Remo Andreolli – è legato a fattori ambientali, sociali e culturali. Parlare di salute e assistenza sanitaria significa coinvolgere più soggetti e non solo di strutture ospedaliere. Grazie alla convenzione e al servizio sul territorio di cure palliative crediamo di aver dato una risposta ad esigenze reali da parte dei pazienti e delle loro famiglie”. I residenti del Primiero potranno accedere all’ospedale di Feltre per servizi sanitari e tra questi le cure palliative per malati terminali di cancro. Ieri sera, l’assessore provinciale alle politiche per la salute Remo Andreolli ha partecipato, con Claudio Buriani direttore del distretto sanitario Alta e Bassa Valsugana, Tesino e Primiero, ad una serata con la popolazione organizzata dal Comprensorio e in particolare da Luigi Zortea, assessore alla sanità e servizi sociali del Comprensorio di Primiero. Tradizionalmente gli assistiti del Primiero si rivolgono alle strutture sanitarie e all’ospedale di Feltre. Per questa ragione, la Provincia autonoma di Trento ha sottoscritto la convenzione con la Regione Veneto, anche in tema di cure palliative. "L’accordo è un primo passo in avanti – ha detto l´assessore alle politiche per la salute – per garantire ai trentini del Primiero l´opportunità di avvalersi di un´assistenza sanitaria molto qualificata e utilizzando strutture tradizionalmente più vicine, anche se al di fuori dei confini provinciali. Ma è anche il segno concreto che fra i due sistemi sanitari esiste un´identità di vedute e una collaborazione che si traducono per entrambi nell´impegno a migliorare le strutture, i servizi, la professionalità del personale del comparto sanitario”. L’assessore provinciale Andreolli ha insistito sulla necessità di garantire servizi territoriali a favore del benessere dei cittadini. “L’ospedale – ha aggiunto – non può fornire tute le risposte alle domande degli utenti. E’ per questo motivo che il servizio di cure palliative, che comprende anche degli interventi presso l’abitazione del malato e a favore della famiglia, va nella direzione che vuole l’integrazione tra strutture sanitarie e territorio, con più soggetti coinvolti”. In particolare, la convenzione tra Trentino e Regione Veneto, prevede l´erogazione da parte della Provincia autonoma di Trento la somma di 870mila euro all´anno per il triennio 2005-2007. "Una somma – ha ancora detto l´assessore – che aggiungendosi al pagamento delle singole prestazioni sanitarie, sempre regolarmente riconosciute ed onorate, compartecipa alle spese di carattere generale ed ai costi fissi per l´utilizzo delle strutture e servizi sanitari da parte dei cittadini titolari del Primiero". Serviranno non solo per le cure palliative ma anche a potenziare presso il poliambulatorio del distretto sanitario del Primiero, utilizzando anche personale proveniente dall´Ulss n. 2 di Feltre, le attività specialistiche ambulatoriali a maggiore domanda, tra le quali, in particolare, la chirurgia generale, la fisiatria, la ginecologia, la neurologia, l´oculistica, l´otorinolaringoiatria, l´ortopedia, la cardiologia, l´odontostomatologia, la ginecologia-ostetricia per il consultorio familiare, la diagnostica con ecografo. Gli altri capitoli previsti dalla convenzione riguardano le attività prevenzione e la possibilità per le Rsa del Primiero di vedersi erogate dalla Ulss n. 2 di Feltre quelle prestazioni specialistiche che saranno necessarie e via via richieste dalle stesse strutture di assistenza. Ma rientrano anche l´assistenza specialistica e riabilitativa ambulatoriale, compresa la diagnostica strumentale e l´emodialisi; il pronto soccorso presso il presidio sanitario della Ulss di Feltre; l´assistenza sanitaria e socio-sanitaria di supporto alle attività territoriali rivolte ai soggetti con dipendenza da sostanze e alcool, con prestazioni erogate dal Sert di Feltre. Di recente l’Ulss di Feltre ha realizzato un Hospice, ovvero un centro residenziale per le cure palliative. Il ricovero negli Hospice è destinato a quei malati che necessitano di assistenza palliativa e di supporto. “Il termine Hospice – ha spiegato ieri l’assistente sociale del Comprensorio, Ada Caserotto - indica una filosofia ed uno stile di cura, più che un luogo ben preciso, si basa infatti sul principio che la priorità va data alla qualità di vita residua del paziente, più che alla sua quantità, e per fare questo si preoccupa di integrare le cure mediche con supporti di tipo psicologico e spirituale che coinvolgano, se necessario, anche i familiari del malato”. Negli Hospice c’è la possibilità, per almeno un familiare, di restare vicino al parente ammalato anche durante la notte, e non vi è alcuna restrizione sulla possibilità di visita e d’assistenza continua. La finalità degli Hospice è quella di garantire condizioni di vita migliori possibili al malato terminale e supportare l’impegno della famiglia. Il servizio rientra nell’accordo sottoscritto per evitare l’accanimento terapeutico, assicurando, nello stesso tempo, le cure adatte alla situazione specifica. L’obbiettivo generale è quello di fornire un senso di sicurezza, serenità e dignità. L’hospice è quindi una struttura che consente l’integrazione dell’attività assistenziale con il mantenimento delle relazioni familiari in un ambiente protetto e orientato a garantire il maggior grado di benessere a quanti condividono tale percorso di sofferenza. L’assistenza è strutturata su un insieme di servizi: assistenza medica, infermieristica, psicologica, assistenza sociale anche con il supporto del volontariato, assistenza spirituale, oltre che assistenza al lutto. Le funzioni principali degli Hospice comprendono il ricovero temporaneo, se non sussistono le condizioni necessarie per rimanere a domicilio, ricovero temporaneo come supporto alle famiglie, attività assistenziale diurna, valutazione e monitoraggio delle terapie palliative per il controllo dei sintomi, punto di informazione e supporto per gli utenti, aggiornamento e formazione del personale. “Oltre alle cure palliative – ha concluso l’assessore Andreolli – la sanità trentina ha garantito al Primiero nuovi servizi nei consultori, nelle Rsa e sul territorio, perché riteniamo che anche le zone periferiche devono trovare un’assistenza sanitaria di qualità, in grado di interagire in maniera completa con il territorio”. . . |
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IBM: UNA PROPOSTA INNOVATIVA DI GRID COMPUTING PER IL SETTORE MEDICO UNA SOLUZIONE COMPLETA PER ARCHIVIARE E PROTEGGERE I DATI DELLE RETI OSPEDALIERE E DI RICERCA. ORLANDO REGIONAL HEALTHCARE È UNO DEI PRIMI AD AVERLA ADOTTATA |
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Nashville, Tn, 17 maggio 2007- In occasione della fiera della American Telemedicine Association, Ibm ha presentato la nuova Grid Medical Archivi Solution (Gmas), un’offerta “trasversale” di Ibm composta da storage, software, server e servizi. La soluzione Gmas offre a ospedali, cliniche, istituti di ricerca e aziende farmaceutiche un archivio multi-livello, multi-applicazione e multi-sito per la fornitura di immagini mediche, cartelle cliniche e altre informazioni sanitarie critiche "on demand". L’esigenza di conservare per periodi prolungati enormi volumi di dati “business critical” a contenuto fisso pone nuove sfide di gestione dei dati e dello storage alle organizzazioni sanitarie. Gli utenti continuano a richiedere prestazioni veloci e una disponibilità più elevata e più ampia di cartelle cliniche e immagini mediche dei pazienti. Gli enormi volumi di dati, che spesso devono essere conservati per lunghi periodi, impongono agli amministratori dei sistemi di avere una strategia efficace in termini di costi. L’obiettivo è che la soluzione sia scalabile, semplifichi la migrazione dei dati e automatizzi il processo di recupero dei dati dovuto a inattività sia programmati che non programmati. “Con i continui progressi compiuti dalla medicina, e l’aumentare della lunghezza della vita, le organizzazioni sanitarie utilizzano sempre più la tecnologia ponendo il paziente al centro del modello di fornitura dei servizi”, spiega Hernan Vega, Vice President, Healthcare and Life Sciences, Ibm Systems and Technology Group. “Ibm Gmas ne è un esempio”. Sfruttando Ibm Grid Access Manager Software, annunciato di recente, Ibm Gmas utilizza tecnologie avanzate di virtualizzazione, automazione e grid computing per fornire alle organizzazioni sanitarie e di ricerca un accesso rapido e sicuro alle informazioni mediche archiviate, fornendo al contempo funzionalità di failover e correzione automatica, nonché di gestione del ciclo di vita delle informazioni e protezione dei dati avanzata. Gmas raggiunge questo obiettivo presentandosi alle applicazioni aziendali come un unico sistema di storage, in grado di aggregare i compartimenti di storage sottostanti in un unico pool aziendale, anche se tali compartimenti sono sparsi tra diverse strutture e consistono di supporti di storage multi-vendor. Questo sistema altamente automatizzato consente agli amministratori It di focalizzarsi sulla pianificazione dello storage e sul miglioramento dell’infrastruttura ed elimina molte attività amministrative manuali senza valore aggiunto, consentendo così livelli di servizi It più elevati e migliorando i risultati clinici. Tra i vantaggi clinici e per l’It offerti da Ibm Gmas vi sono: · Migliore affidabilità e uptime delle applicazioni cliniche, con failover in tempo reale · Protezione proattiva dei dati a vita · Scalabilità a livello di petabyte e migliore utilizzazione dello storage aziendale · Funzionamento multi-sito, multi-applicazione e multi-livello · Possibilità di sfruttare gli investimenti esistenti, incluso l’hardware non Ibm · Riduzione del Total Cost of Ownership · Eliminazione del vincolo al fornitore hardware Ibm Gmas è una soluzione pacchettizzata basata su Ibm System Storage Exp3000, System Storage Grid Access Manager, server System x 3650 e Ibm Global Technology Storage Services. Gmas è progettata per fornire soluzioni di storage virtualizzate flessibili e scalabili, per le organizzazioni sanitarie mono-sito, reti di fornitura integrata multi-sito e organizzazioni sanitarie regionali. Gmas sarà commercializzato in “bundle” a prezzo prestabilito, una modalità semplice e fruibile per un´ampia gamma di mercati. Le ragioni della scelta della rete sanitaria “Orlando Regional Healthcare”. Orlando Regional ha installato Ibm Gmas per affrontare la crescita esponenziale di dati a contenuto fisso registrata dal sistema sanitario nei suoi otto ospedali e due data center. Orlando Regional si è interessato a Ibm Gmas per le sue funzioni di protezione dati, funzionamento continuo, virtualizzazione e amministrazione automatizzata. La rete ospedaliera che conta 1. 780 letti – e l’unico Centro Traumatologico di primo livello a Orlando – conosceva già la strategia Ibm di virtualizzazione dello storage perché utilizzava Ibm System Storage San Volume Controller (Svc). Un obiettivo chiave di Orlando Regional è avere un accesso affidabile e veloce all’archivio di cartelle cliniche e immagini mediche dei pazienti, diffuso per tutti gli otto ospedali e il centro oncologico di Orlando Regional. “Avevamo bisogno di una soluzione di storage flessibile e scalabile, in grado di offrirci un accesso migliore a livello aziendale alle cartelle cliniche dei pazienti, di proteggere i nostri dati per anni e di ridurre i costi fissi amministrativi e i costi di gestione", spiega Alex Veletsos, Chief Technology Officer, Orlando Regional Healthcare. “Ibm Gmas ci darà la sicurezza dei dati, la disponibilità, la scalabilità e l´accesso necessari e ci consentirà di migliorare il nostro servizio agli operatori e ai medici". La soluzione Gmas di Orlando, che ha una capacità di 50 terabyte, è stata installata in meno di cinque settimane e contiene attualmente le immagini Pacs di radiologia di Orlando Regional, la documentazione medica/Him, e le applicazioni Pacs di Cardiologia. Ibm Gmas sarà disponibile a partire dal 1 giugno 2007. . |
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ASSISTENZA DOMICILIARE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI; ASSESSORE REGIONALE POLITICHE SOCIALI: “16 MILIONI EURO PER IL 2007 A COMUNI E ULLSS; POTENZIATI SERVIZI E PRESTAZIONI” |
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Venezia, 17 maggio 2007 - Per sostenere le attività di assistenza domiciliare integrata (Adi) a favore delle persone non autosufficienti svolte dai Comuni o dalle Aziende Ullss del Veneto e definite dai Piani Locali per la Domiciliarità, la Giunta regionale - su proposta dell’Assessore alle politiche sociali - ha assegnato a questi enti un finanziamento per il 2007 di oltre 16 milioni di euro. “Si tratta di un provvedimento molto importante – spiega l’Assessore regionale – che mostra un cospicuo aumento di risorse regionali rispetto al 2006 quando abbiamo impegnato 14 milioni di euro ed evidenzia la volontà dei Comuni veneti, espressa nella redazione dei piani locali per la domiciliarità, di potenziare i servizi e le prestazioni sociali che sostengono le famiglie e, in particolare, gli assistenti (caregivers) dei non autosufficienti nella scelta di far permanere a domicilio le persone non autosufficienti”. L’insieme dei dati raccolti dalla Regione fa registrare un’evoluzione positiva della situazione del servizio di assistenza domiciliare integrata nel Veneto. C’è stato un incremento generale di utenti, di operatori e di risorse. I dati si riferiscono al 2005. Sono stati 31. 523 gli utenti del servizio di assistenza domiciliare dei Comuni (3,55% della popolazione anziana) di cui 15. 102 assistiti in Adi (1,70% della popolazione anziana nel Veneto); gli operatori di assistenza (operatori sociosanitari) e gli assistenti sociali dedicano all’attività di Adi il 61% del tempo destinato ai servizi di assistenza domiciliare dei Comuni; gli enti hanno destinato al servizio di assistenza domiciliare integrata il 58% delle risorse finanziarie; il contributo regionale 2006 è stato pari al 41% dei costi sostenuti dagli enti locali in questo settore. “La novità del provvedimento di quest’anno è forte– aggiunge l’Assessore – ed è legato all’attuazione dei piani locali della domiciliarità, piani specifici previsti dai piani di zona e che sono stati decisi dalle Conferenze dei Sindaci sulla base di parametri regionali ma anche di esigenze territoriali legate alla percentuale di popolazione anziana, al numero di operatori”. Il provvedimento dispone l’immediata liquidazione delle assegnazioni. “Ricordo – afferma l’Assessore – che obiettivo del Piano Locale per la domiciliarità è di superare la settorializzazione e parcellizzazione degli interventi a domicilio che nel passato si è presentata e di realizzare una presa in carico unitaria da parte del servizio sociale dei comuni (anche con l’istituzione di uno sportello integrato in ogni distretto sociosanitario come punto unitario sia di accesso sia informativo sulla domiciliarità)”. L’importo complessivo di 16 milioni di euro è suddiviso a livello provinciale nel seguente modo: provincia di Belluno, 1. 153. 305,00 euro; provincia di Vicenza, 2. 616. 058,00 euro; provincia di Treviso, 2. 210. 829,00 euro; provincia di Venezia, 3. 153. 726,00; provincia di Padova, 2. 512. 379,00; provincia di Rovigo, 875. 569,00; provincia di Verona, 3. 508. 883,00. . |
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POLITICHE PER LA SALUTE IN EMILIA-ROMAGNA: AL VIA LA CAMPAGNA INFORMATIVA PER LA LOTTA ALLA ZANZARA TIGRE |
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Bologna, 17 maggio 2007 - Tenere pulite vasche e fontane, verificare che le grondaie non siano ostruite, trattare i tombini con prodotti larvicidi, non utilizzare sottovasi, non lasciare innaffiatoi e secchi con l´apertura verso l´alto, non accumulare copertoni. E´ nelle zone di deposito e raccolta di acqua stagnante che nasce e si sviluppa la Zanzara Tigre: il Servizio sanitario regionale lancia in questi giorni una campagna informativa rivolta in particolare ai cittadini per favorire la loro partecipazione nelle strategie di prevenzione contro il diffondersi di questo insetto. Si tratta di semplici comportamenti, piccole abitudini che possono ostacolare il proliferare dei focolai nelle aree private. L´iniziativa si inserisce nel Progetto per una strategia integrata di lotta alla Zanzara Tigre, avviato dalla Regione nel 2005 con l´obiettivo di affrontare in modo coordinato il diffondersi di questo insetto particolarmente aggressivo e fastidioso, che costringe le Amministrazioni comunali a sostenere costi molto impegnativi, cui si aggiungono le spese dirette delle famiglie per l´acquisto di prodotti per la protezione personale e per le cure mediche. L´obiettivo è di creare un approccio integrato al problema, ricercando anche soluzioni innovative per la prevenzione e la gestione dei focolai. La Zanzara Tigre Originaria del sud est asiatico, la Zanzara Tigre si è diffusa negli ultimi anni anche in Italia, a quanto pare con il commercio di pneumatici usati provenienti da Paesi extraeuropei. Si distingue dalla zanzara comune per la livrea "tigrata": l´adulto della Zanzara Tigre ha un corpo nero con striature bianche sul capo, sul torace e sulle zampe. E´ attiva, con variazioni dovute al clima, da aprile a ottobre. La chiave della sua diffusione è che bastano piccole raccolte d´acqua affinché le uova (deposte in autunno nelle parti asciutte di contenitori) si schiudano in primavera, quando le temperature si alzano e l´acqua piovana o di condensa copre questi luoghi di riparo invernali. La Campagna Informativa Regionale In quest´ottica "integrata", tutti i materiali della campagna informativa, realizzati con il coordinamento dell´Assessorato regionale politiche per la salute e del Dipartimento di sanità pubblica dell´Azienda Usl di Cesena, sono a disposizione dei Comuni e delle Aziende sanitarie per la massima diffusione tra la popolazione regionale. La campagna informativa regionale si articola su più livelli: -un opuscolo informativo, "Impariamo a difenderci", stampato in 40. 000 copie che sarà possibile trovare negli sportelli degli Urp (Uffici relazioni con il pubblico) e nei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl. - il sito www. Zanzaratigreonline. It, che oltre a fornire informazioni sull´insetto e indicazioni su come evitare i ristagni d´acqua nei propri cortili, intende essere anche un luogo di scambio e approfondimento per gli operatori dei Dipartimenti di sanità pubblica delle Aziende Usl e dei Comuni. -11 "pillole" radiofoniche di tre minuti, che si potranno ascoltare a partire dalla terza settimana di maggio e proporranno un quadro complessivo sulla Zanzara Tigre, a partire dalle informazioni sull´insetto e sul suo habitat naturale, sugli interventi di monitoraggio e di prevenzione avviati con il progetto regionale, su come viene effettuata la disinfestazione, sugli aspetti medici. Saranno proposte anche brevi interviste a esperti (l´entomologo Giorgio Celli), testimonianze di gommisti e vivaisti, e una raccolta di voci per scoprire quanto i cittadini (anche i bambini) sanno su questo fenomeno. Le emittenti radio che trasmetteranno questi piccoli inserti sono: Radio Italia Anni ´60 (che ha una copertura regionale), Città del Capo Radio Metropolitana (Bologna), Punto Radio (Bologna, Imola, Parma), Radio Dolce Vita (Ferrara), Radio Centrale 96 (tutta l´Area vasta della Romagna), Radio Icaro (Rimini). -un video documentario di circa 12 minuti che propone un quadro (anche in forma narrativa) del fenomeno e delle iniziative attivate a livello regionale per contrastarlo. Il video verrà proposto a emittenti televisive locali e verrà proiettato in spazi Urp delle Aziende Usl. Sono in corso contatti per la proiezione anche in altre situazioni, quali ad esempio i circuiti cinematografici prima dell´inizio del film in programma. La Sorveglianza E Il Monitoraggio Il progetto regionale per la lotta alla Zanzara Tigre prevede la realizzazione di un sistema di sorveglianza e monitoraggio del fenomeno, che coinvolge tutti i soggetti in campo: i Comuni, Le Aziende Usl attraverso i Dipartimenti di sanità pubblica, l´Arpa (l´Agenzia regionale prevenzione e ambiente). La sorveglianza consente di razionalizzare le risorse, permettendo di intervenire in modo mirato dove è necessario, e prevenendo le infestazioni nelle zone dove la presenza della Zanzara Tigre è nella fase iniziale. Questo sistema si basa sull´azione sinergica dei Dipartimenti di sanità pubblica che seguono il posizionamento delle ovitrappole, dei Comuni che si occupano della raccolta dei campioni e di Arpa che ne effettua la lettura. Un gruppo tecnico regionale ha realizzato le Linee guida per il controllo della Zanzara Tigre, che hanno permesso di uniformare le strategie di contrasto attivate nelle diverse realtà locali. I Comuni effettuano con prodotti larvicidi i trattamenti periodici dei tombini pubblici, predispongono insieme alle Aziende Usl le eventuali disinfestazioni, e dispongono attraverso apposite ordinanze che i cittadini effettuino pulizia, manutenzione e trattamento preventivo delle proprie aree (con controlli della polizia municipale ed eventuali sanzioni). Per informazioni telefonare al numero verde gratuito del Servizio sanitario regionale 800 033 033 tutti i giorni feriali dalle ore 8,30 alle ore 17,30 e il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30, o consultare il portale del Servizio sanitario regionale all´indirizzo www. Saluter. It . . |
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UN TAVOLO TECNICO IN REGIONE PIEMONTE PER AFFRONTARE I PROBLEMI DELLA PROFESSIONE INFERMIERISTICA |
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Torino, 17 maggio 2007 - Maggior coinvolgimento degli infermieri nella programmazione delle attività di assistenza e dei percorsi di cura, formazione, istituzione nelle aziende sanitarie piemontesi del Servizio infermieristico: sono stati questi i temi al centro dell’incontro che si è svolto oggi tra la presidente della Regione, Mercedes Bresso, il direttore dell’assessorato alla tutela della salute e sanità, Vittorio Demicheli, e il coordinamento regionale dei Collegi Ipasvi del Piemonte. Sul primo punto, Bresso ha ribadito l’intenzione dell’Assessorato di costituire al proprio interno un gruppo di lavoro specifico sul lavoro infermieristico, composto da esperti che affianchino i dirigenti regionali nelle scelte che riguardano la professione. Al gruppo spetterà anche il compito di condurre indagini quantitative e qualitative sulla situazione degli infermieri in Piemonte, che si affiancherà all’iniziativa annunciata dal coordinamento Ipasvi di realizzazione di uno studio sulle competenze infermieristiche presenti nella regione. Sul problema della formazione, Vittorio Demicheli ha illustrato il progetto di riordino del sistema che l’Assessorato sta mettendo a punto e che prevede una gestione a livello regionale di tutta la materia, con il coinvolgimento dell’Università, delle aziende sanitarie e di enti come l’Istituto zooprofilattico. Un percorso, per realizzare il quale la Regione ha avviato una serie di consultazioni anche con gli ordini, i collegi e i sindacati delle varie professioni, tra cui le rappresentanze degli infermieri. Infine, per quanto riguarda la creazione del Servizio infermieristico, Bresso ha confermato la volontà della Regione di giungere al più presto alla sua istituzione in tutte le aziende sanitarie, al fine di avviare un processo di responsabilizzazione e valorizzazione della categoria, che consenta, accanto a una più razionale organizzazione del lavoro, il miglioramento della qualità delle cure prestate ai pazienti. In questo senso, già nelle scorse settimane è stata inviata a tutti i direttori generali una comunicazione per sollecitarli a predisporre i relativi progetti, da sottoporre al vaglio dell’Assessorato. . |
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TRENTO: CONTRATTO INFERMIERI E PERSONALE AMMINISTRATIVO FIRMATA OGGI DAI SINDACATI L’IPOTESI DI ACCORDO |
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Trento, 16 maggio 2007 - E’ stata firmata ieri, presso l’Apran, l’ipotesi di accordo per il contratto del personale del Servizio Sanitario Provinciale – area non dirigenziale – per il quadriennio giuridico 2006-2009, biennio economico 2006-2007. Per la prima volta tutte le sigle sindacali (Cgil - Cisl – Uil - Nursing Up – Fenalt) hanno firmato l’accordo, superando un clima di tensione e di divisione che ha finora caratterizzato le relazioni sindacali nel settore sanitario. L’importante intesa prevede contenuti fortemente innovativi sul fronte delle professioni sanitarie, valorizzando ulteriormente il personale sanitario che svolge ruoli di capo sala, infermieri e professionisti sanitari. L’ipotesi di accordo tiene conto delle più avanzate esperienze sul fronte professionale-organizzativo sviluppate in alcuni centri ospedalieri di eccellenza di livello nazionale. Per quanto riguarda il personale tecnico ed amministrativo, l’intesa dà risposta ad annose questioni circa il riconoscimento dell’esperienza professionale ed il reinquadramento di alcuni profili dei ruoli tecnici ed amministrativi. Dal punto di vista del cittadino, l’accordo è in grado di rilanciare l’efficienza del settore sanitario, per il fatto che sblocca una vertenza che pesava inevitabilmente sull’operatività quotidiana di servizi e strutture sanitarie. L’intesa consente finalmente di portare nelle buste paga degli operatori sanitari gli arretrati congelate per gli anni 2002-2003-2004-2005-2006 e pari a circa 16 milioni di euro (da cui vanno peraltro detratti gli oneri previdenziali e le imposte). Sui tempi di applicazione resta da definire l’iter burocratico che richiederà circa due settimane per l’approvazione da parte della giunta provinciale e qualche mese da parte dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, a seconda della complessità degli istituti contrattuali da applicare alle singole tipologie di personale. . |
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FRANCO VACCARI, COL TEMPO ESPOSIZIONI IN TEMPO REALE, FOTOGRAFIE, FILM, VIDEO, VIDEO-INSTALLAZIONI, 1965-2007 |
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Milano, 17 maggio 2007 - Inaugurata a Milano, presso lo Spazio Oberdan, la mostra “Franco Vaccari, Col Tempo: esposizioni in tempo reale, fotografie, film, video, video-installazioni, 1965-2007”, promossa dalla Provincia di Milano in collaborazione con l’Associazione a. Titolo, la mostra è stata prorogata sino al 27 maggio per il successo di pubblico e critica. La mostra comprende: una selezione delle esposizioni in tempo reale, circa 90 opere fotografiche su vari supporti, 2 video-installazioni, una selezione di 9 video e film realizzati a partire dal 1966, 21 libri d’artista realizzati tra il 1965 e il 2003. Franco Vaccari è nato nel 1936 a Modena, dove vive e lavora. Il suo lavoro è stato esposto alla Biennale di Venezia (1972, 1980, 1993 e 1995) e in numerose mostre personali e collettive tenutesi, fra l’altro, presso il Saint Peter’s College di Oxford (1967), la Neue Galerie di Graz (1973), il Kunstmuseum di Hannover (1980), il Centre Pompidou di Parigi (1981), il Museum Moderner Kunst di Vienna (1984), la Xi Quadriennale di Roma (1986), il Palazzo delle Esposizioni di Mosca (1988), il Museum of Art di Taiwan (1990), il P. S. 1. Di New York (1999), il Centro per l’Arte Contemporanea di Varsavia (2001), l’Istituto Italiano di Cultura di Praga (2004). Vaccari ha sempre accompagnato l’attività artistica alla riflessione teorica pubblicando, fra l’altro, Duchamp e l’occultamento del lavoro (1978) e Fotografia e inconscio tecnologico (1979). A partire dalla metà degli Anni Sessanta, Franco Vaccari ha incentrato la sua ricerca su tre tematiche fondamentali: la dissoluzione dell´oggetto estetico modernista; l´utilizzo degli strumenti mass mediatici quali la fotografia, il film, il video; l´accento sulle specifiche condizioni contestuali -ovvero spaziali, temporali e corporee- dell´esperienza, con particolare riferimento allo spazio pubblico e alla città. La ricerca di Vaccari risulta tangente a diverse aree, ma quella che ne esprime meglio il senso potrebbe essere definita realismo concettuale. Il tema della traccia e il fotografico sono due costanti che attraversano tutto il suo lavoro. Sin dall’inizio Vaccari non usa la fotografia per produrre immagini mimetiche, analogiche, ma come impronta di una presenza, come segnale, come sintomo, come traccia fisica di un esserci. Le numerose esposizioni in tempo reale, che Franco Vaccari ha ideato e realizzato dal 1969 ad oggi, sono un episodio di grande importanza del concettualismo. Ingrediente fondamentale delle esposizioni in tempo reale è il coinvolgimento diretto dell’osservatore nella realizzazione di interventi spesso effimeri e provvisori, in cui l´artista da produttore unico ed originale si trasforma in colui che innesca un evento senza necessariamente controllarne gli esiti. L´opera si sviluppa in relazione al modo in cui il pubblico la recepisce e reagisce ad essa, contribuendo a determinarne il significato. Opere aperte e corali realizzate sia dentro i confini istituzionali dell’arte che direttamente nel tessuto urbano, le esposizioni in tempo reale invitano chi è coinvolto nell´operazione a interrogarsi sulla propria identità sociale e sulle dimensioni pubbliche e private dell’esperienza. Esempi fra i più emblematici della strategia estetica adottata da Vaccari sono l’esposizione in tempo reale n. 4, intitolata “Lascia una traccia fotografica del tuo passaggio” (1972), e la sua quasi autonoma proliferazione “Photomatic d’Italia” (1972-1974), entrambe presenti in mostra. Invitato ad esporre alla Biennale di Venezia del 1972, Vaccari colloca una cabina per fototessere nella sala che gli viene assegnata all´interno del Padiglione Italia. Su una delle pareti dello spazio espositivo, l’artista inserisce una grande scritta in quattro lingue che recita "Lascia sulle pareti una traccia fotografica del tuo passaggio”. La cabina Photomatic, un oggetto di strada e di uso quotidiano destinato alla produzione di immagini multiple, standard e di poco costo, viene spostata all´interno di un prestigioso ed auratico spazio espositivo. Con questa operazione, finalizzata alla critica al sistema dell´arte e ai canoni estetici ad esso legati, il mezzo di produzione meccanica - e dunque tutt´altro che autoriale - di ritratti formato francobollo, diviene fonte di una serie eterogenea di immagini che si accumulano sulle pareti espositive tradizionalmente destinate ad accogliere opere uniche di grandi autori. L’artista rovescia la modalità di produzione e la finalità d’uso della fototessera, che da immagine destinata ai documenti di identità, e dunque soggetta alle logiche dell’individuazione e alla sorveglianza, viene trasformata in strumento ludico e liberatorio di riappropriazione degli spazi del quotidiano e di rottura dei confini autoreferenziali dell’arte. Dopo l´esposizione in tempo reale della Biennale, Vaccari sposta l´operazione dallo spazio circoscritto della galleria d´arte a quello diffuso della strada. In “Photomatic d’Italia” l’artista utilizza per un intero anno circa un migliaio di cabine Photomatic sparse per l’Italia, accessibili 24 ore su 24. All´interno di ciascuna di esse, colloca un poster che pubblicizza la ricerca di volti per la realizzazione di un film, invitando gli utenti a ritrarsi e a lasciare una strip di foto tessere in una scatola metallica appositamente collocata nelle cabine. Vaccari propone nuovamente un momento di autocoscienza offrendo a coloro che accettano il gioco uno spazio privato, da gestire in modo autonomo, immerso nello spazio pubblico. La mostra è accompagnata dal volume monografico Franco Vaccari, Esposizioni in tempo reale/Exhibitions in real time, testi in italiano e inglese di Renato Barilli, Valerio Dehò, Vittorio Fagone, Nicoletta Leonardi. Damiani Editore (Bologna 2007). 250 pagine, 160 illustrazioni a colori. Inoltre è in uscita per la fine di aprile 2007 il volume Feedback. Scritti di e su Franco Vaccari, a cura di Nicoletta Leonardi, Postmedia Editore, (Milano 2007), 176 pagine, 48 illustrazioni a colori e 30 in bianco e nero, che traccia lo sviluppo dell´opera di Franco Vaccari dalle origini fino agli Anni Ottanta attraverso la più significativa letteratura critica sull´artista e una selezione di scritti dello stesso Vaccari. Martedi 27 febbraio, alle ore 21 presso la sala cinema dello Spazio Oberdan, si terrà un incontro sull´opera di Franco Vaccari con la partecipazione degli studiosi e critici Renato Barilli e Daniela Palazzoli che ne hanno sequito l´opera fin dagli esordi. Interverranno l’artista e i curatori della mostra. . |
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MOSTRE, "ARCHITETTURA MODERNA E USO CONTEMPORANEO" |
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Roma, 17 maggio 2007 - - Un percorso dedicato alle importanti opere dell’architetto Luigi Moretti, in occasione del centenario della sua nascita. La mostra, promossa dalla Regione Lazio e realizzata con il Ministero Beni e Attività Culturali, l’Archivio Centrale dello Stato e l’Università La Sapienza, si inserisce in un progetto completo sulla figura di Moretti e sulla Ex G. I. L. (Gioventù Italiana del Littorio) o Casa della gioventù a Trastevere. Questo gioiello dell’architettura moderna, di proprietà regionale, è oggetto di un graduale intervento di recupero ad opera degli assessorati regionali al Demanio e alla Cultura. La Ex G. I. L. Diventerà un nuovo centro di cultura per promuovere nella Capitale le attività e i progetti culturali del territorio attraverso una fitta programmazione di esposizioni, giornate di studio e attività di ricerca. “Essere la vetrina della regione Lazio a Roma – ha detto l’assessore regionale alla Cultura Giulia Rodano - E’ questo il futuro dell’ex palazzo della Gioventù Italiana del Littorio, lo straordinario spazio che la Regione sta ristrutturando e ha già restituito circa due mesi fa ai cittadini della Capitale e del Lazio”. “Si tratta – ha continuato l’assessore - di un’importante e famosa opera d’arte: una testimonianza straordinaria di un’era della storia dell’architettura, un periodo in cui gli spazi vennero totalmente ripensati e riprogettati, nell’ottica di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente”. Nella mostra, che rimarrà aperta fino al 31 maggio, saranno esposti foto e disegni nei quali si evidenzia il percorso creativo di Moretti per la realizzazione della Gil. I materiali esposti resteranno in dotazione permanente alla ex Gil come corredo documentario della struttura. . |
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RESTAURATO IL MUSEO SARTORIO (TS) |
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Trieste, 17 maggio 2007 - Sculture lignee rare e quadri antichi, custoditi a temperatura ed umidità costante. Ma anche ambienti ricostruiti con cura, mobili originali (Boulle, Biedermaier, Luigi Xvi, Impero), porcellane francesi e austriache d´epoca, disegni del Tiepolo mantenuti in teche al 55 per cento di umidità, un trittico del 1300 dedicato a Santa Chiara, lampadari ´800 e liberty, boiserie, tappezzerie ricamate a mano, affreschi, arazzi: è il civico museo Sartorio di Trieste, un gioiello visitato ieri dal presidente della Regione dopo i lavori di ripristino che l´hanno trasformato in uno spazio espositivo raffinato e di grande pregio. A fare gli onori di casa il sindaco di Trieste, il quale ha sottolineato con orgoglio la bellezza del museo e la qualità di un restauro fatto con risorse comunali (2,5 milioni di euro) e regionali, stanziate quest´ultime, lo ha ricordato lo stesso presidente, nella scorsa legislatura. E ha notato la condivisione di obiettivi di Regione, Provincia e Comune a favore della città. Un impegno ed una collaborazione senza cui, ha detto il presidente della Regione, non si ottiene alcun risultato in un Paese come l´Italia, dove tanti sono i livelli amministrativi e dove le competenze sono talvolta distribuite in maniera poco chiara. Ricco quanto il Castello di Miramare e il Museo Rivoltella, il Sartorio, ospitato nella villa edificata nella metà del Settecento e appartenuta alla famiglia Sartorio dal 1834 al 1947, è stato definito dal presidente del Friuli Venezia Giulia un museo meraviglioso per il senso d´autenticità e per il tesoro di mobili, suppellettili, opere d´arte (molti, tra gli altri, i quadri di Wostry, Tominz, Zangrando, Barison) e collezioni (famose la Collezione Rusconi che comprende 2. 500 tra quadri, icone, miniature, disegni, stampe, ventagli, ecc. E la Collezione Costantinides, con oggetti e gioielli d´epoca). Dal sotterraneo, dove è visibile parte di una strada romana e dove si trovano il deposito dei quadri (modernamente attrezzato e a temperatura costante per il corretto mantenimento delle tele) e la sala dei gessi e delle sculture oltre alla collezione Costantinides, la visita è proseguita al primo e secondo piano sino alla mansarda, che accoglierà, ha confermato il direttore dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste Adriano Dugulin, la raccolta dei disegni e delle stampe oggi sparsi nei musei della città. A partire dal prossimo 25 maggio sarà possibile visitare gran parte dei quadri conservati al Sartorio in una mostra a Palazzo Gopcevich, ha ricordato l´assessore alle Politiche Culturali e Museali del Comune di Trieste, presente alla visita. Inoltre il Sartorio sarà inserito nel circuito di "Musei di sera", manifestazione che organizziamo da 14 anni - ha ricordato Dugulin - e che si svolgerà in agosto, a partire dal primo martedì del mese, ogni martedì e mercoledì. . |
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TEATRO, AL VIA QUARTA EDIZIONE PER SMO VILLAGE |
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Pescara, 17 maggio 2007 - La costituzione permanente e annualmente rinnovabile dell´unica Compagnia Teatrale nazionale, composta esclusivamente dalle scuole superiori di Pescara, Chieti e relative Province, giunge quest´anno alla sua quarta edizione. Si tratta del Progetto "Smo Village" che anche questa volta l´Assessorato alla Cultura ha inteso sostenere. E questa mattina, in conferenza stampa, l´assessore alla Cultura, Betty Mura, ha espresso grande entusiasmo. "Credo che affinchè il Teatro possa continuare ad essre una forma di comunicazione artistica "contemporanea", legittimata dalla richiesta e dall´attenzione del pubblico, sia necessario promuoverlo soprattutto nei confronti delle giovani generazioni. Giovani e giovanissimi- ha continuato l´Assessore - possono così imparare ad amare il teatro attraverso l´esplorazione delle proprie potenzialità espressive e creative, di una maggiore conoscenza di se e delle proprie capacità. Il valore che riconosco al Progetto - ha precisato Mura - sta proprio in questo: perseguire attraverso il teatro un risultato didattico-educativo che fonde formazione culturale e formazione della persona. Sono convinta che uno degli obiettivi più importanti della promozione culturale sia quella di sostenere attività che svolgano la funzione di mentori nei confronti dei nostri ragazzi, in un periodo in cui è difficile per loro, sottoposti quotidianamente a raffiche di immagini e sollacitazioni di rara superficialità, riconoscere e svelare le proprie passioni latenti. Ad esempio quella per il teatro". Questo il Programma della tre giorni Smo Village, al Teatro Comunale di Atri: giovedì 28 giugno andrà in scena "Briganti"; venerdì 29 "La Canzone di Hadeel" e "Quattro bombe in tasca"; e sabato 30 giugno sarà rappresentato "Blues in 16". . |
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GOLF - CON LA SHARP ITALIAN SENIORES OPEN PRO-AM SI APRE LA "QUATTRO GIORNI" DI GRANDE GOLF AL CG VENEZIA |
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Milano, 17 maggio 2007 - Con la Sharp Italian Seniors Open Pro-am si apre domani, giovedì 17 maggio, la "quattro giorni" di grande golf sul percorso degli Alberoni nell´Isola del Lido a Venezia. Al via 34 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti: si gioca con formula stableford e per la classifica saranno validi due risultati su quattro. Da venerdì 18 a domenica 20 maggio si svolgerà lo Sharp Italian Seniors Open, il massimo torneo nazionale per la categoria "over 50" e uno dei più attesi nel calendario europeo, con la partecipazione di 72 giocatori che si contenderanno, sulla distanza di 54 buche, il montepremi è di 200. 000 euro, 25mila in più rispetto allo scorso anno. Al vincitore andranno 30mila euro. C´è viva attesa per il debutto nel circuito di Costantino Rocca, che inizierà a scrivere un nuovo capitolo della sua splendida carriera. Sarà in campo nella pro-am alla quale prenderanno parte quasi tutti gli altri giocatori indicati come favoriti del torneo: lo scozzese Sam Torrance da due anni numero uno della money list, che difenderà il titolo, gli australiani Stewart Ginn e Terry Gale, che detengono il record del percorso con 66 colpi (strappato al grandissimo Arnold Palmer che aveva segnato un 67 nel 1979), gli inglesi Carl Mason e Gordon J. Brand, gli spagnoli José Rivero e Manuel Piñero (vincitore di un Open d´Italia nel 1985), il francese Gery Watine, il giamaicano Delroy Cambridge, l´argentino Horacio Carbonetti. Tra gli italiani, oltre a Rocca giocheranno Giuseppe Calì, Alberto Croce, Baldovino Dassù e Angelo Passamonti. Prima partenza alle ore 8, ultima alle ore 13,30. Carl Mason prenderà il via alle ore 9,10, Giuseppe Calì alle ore 11,30, Sam Torrance alle 12,50, Costantino Rocca alle ore 13. Conclusione prevista attorno alle ore 19. Premiazione alle ore 19,30. Lo Sharp Italian Seniors Open, giunto alla quarta edizione, è nato nel 2004 dalla collaborazione tra Rcs Pubblicità e il Circolo Golf Venezia. Per il secondo anno consecutivo avrà per title sponsor Sharp, leader a livello mondiale nella tecnologia dei cristalli liquidi e in quella digitale applicata all’elettronica. Sharp Corporation è una delle multinazionali più grandi del mondo e può contare su 67 basi operative distribuite in 32 Paesi su 5 continenti. Cosponsor dell´evento altre prestigiose aziende quali Damiani Gioielli, da sempre legata al golf, Cabert, marchio che sintetizza la Cantina di Bertiolo, e Casinò di Venezia, la prima casa da gioco italiana Il percorso del Circolo Golf Venezia, che ospita il torneo sin dalla sua nascita, è considerato uno dei migliori campi d´Italia. Si snoda attorno al Forte degli Alberoni, costruito a difesa della città nel Xviii secolo, e in occasione dell´Open misurerà 6. 176 metri, par 72. L´organizzazione della gara è passata sotto l´egida del Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti (lo stesso che cura il Telecom Italia Open) di cui è presidente Donato Di Ponziano. Lo Sharp Italian Seniors Open è entrato, in pratica, a far parte del ´Bartolini Corriere Espresso Italian Pro Tour´, ossia il circuito che raccoglie tutte le gare pro che si svolgono in Italia, comprese quelle del Challenge Tour e dell´Alps Tour. E´ sponsorizzato appunto da Bartolini e ha quali cosponsor l´Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Golflab e Caroli Core Health. . |
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GIOCHI DEL 2009, PRESENTATO PROGETTO MULTIMEDIALE |
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Pescara, 17 maggio 2007 "Cultura e Sport in Abruzzo", è un progetto multimediale, studiato ad hoc dalla Soprintendenza Archivistica per l´Abruzzo Pescara, in vista dei Giochi del Mediterraneo. E´ stato presentato ieri mattina in conferenza stampa, alla presenza del Direttore generale per gli archivi, Maurizio Fallace. "Varie sono le iniziative messe in campo - ha spiegato Fallace - dal censimento a livello regionale delle fonti documentarie relative allo sport, alla mostra-documentaria sulla storia dello sport in Abruzzo; e ancora, è previsto un catalogo della mostra, un video ed un Cd Rom, oltre ad un concorso scolastico regionale. Sono previste inoltre - ha proseguito Fallace - giornate di studio e conferenze, nel corso dei due anni che ci saperano dal 2009. Il Comitato organizzatore si pone l´obiettivo di collaborare ad iniziative scientifiche - ha continuato Fallace - volte alla ricerca, promozione e diffusione di progetti culturali riguardanti la storia e le problematiche del fenomeno sportivo, inteso come uno dei fattori primari di socialità dell´uomo contemporaneo". Padrona di casa, l´assessore alla Cultura, Betty Mura, che ha espresso entusiasmo per questo progetto. "Una sorta di mappatura di tutto il materiale riguardante lo sport in Abruzzo - ha detto l´Assessore - è un modo per arrivare preparati ai Giochi, con una vetrina ampia ed adeguata. E´ importante che la Regione si prepari sotto molti aspetti - ha concluso Mura - e sicuramente questo ne è uno. E´ un´occasione per fare bella figura". . |
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GLI EXTREME 40 ALLA MULTICENTO DEL GARDA L´8 SETTEMBRE SARÀ L´ULTIMA TAPPA DEL CIRCUITO MONDIALE DELLA I.SHARES ENDURANCE CUP. CAMPIONI OLIMPICI ED OCEANICI IN GARA |
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Londra, 17 maggio 2007 - Nei giorni scorso le acque del Tamigi hanno tenuto a battesimo il nuovo circuito internazionale riservato ai cat della serie Extreme 40. Si tratta della "iShares Cup", serie di gare che vedranno in acqua i grandi multiscafi condotti da altrettanto famosi skipper oceanici e delle classi olimpiche. Tra questi ci saranno la leggendaria Elen Mcarthur (che curerà anche l´organizzazione), il belga Goodefroid, i fratelli olandesi Grenhargh del team di Abn Amro (Primo nell´ultimo Giro del mondo), il britannico Conrad Humphreyes e il francese Mourniac. Tappa finale delle gare "Endurance" sarà la 57a Centomiglia dell´8-9 settembre, nella sua versione "Multicento" che quest´anno giunge alla seconda edizione. Lo scorso anno la gara venne vinta proprio da un Extreme 40 condotto dal timoniere olimpico austriaco Andreas Hagara e dall´ italiano Giovanni Soldini. Il calendario della "iShares" si aprirà il 25 maggio prosimo al lago di Stanberg, il bacino Bavarese poco lontano da Monaco. Le altre tappe del Tour internazionale saranno a Marsiglia, a Cowes in Inghilterra, ad Amsterdam. Il circuito della "iShares Enduracne" si aprirà, a sua volta, il 16 giugno con il Bol d´or sul lago di Ginevra, evento organizzato dalla Società Nautica, il Club di "Alinghi", proseguirà il 23 giugno con il Giro dell´isola di Wight, Inghilterra, di fatto sul percorso della prima edizione dell´America´s Cup del 1851, e si concluderà la la "Multicento-57a Centomiglia" dell´8 settembre, gara promossa dal Circolo Vela Gargnano su tutto il periplo del lago di Garda. In contemporanea a Multicento e Centomiglia si correrà la Centopeople per le barche da diporto ed i progetti sociali e di velaterapia con il patrocinio del Segretariato Sociale della Rai. . |
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