Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 28 Giugno 2007
RIFORMA DEI TRATTATI: UN SUCCESSO, MA QUALCHE RIMPIANTO ANGELA MERKEL RIFERISCE AL PARLAMENTO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2007 - Angela Merkel ha illustrato all´Aula l´esito del Vertice e il bilancio della sua Presidenza. La maggioranza dei deputati ha salutato con molto favore l´accordo sulla riforma del Trattato e ha reso omaggio all´operato della Cancelliera, anche riservandole una standing ovation. Taluni hanno colto l´occasione per criticare gli egoismi nazionali che sono emersi nel corso dei negoziati e il fatto che la Carta dei diritti fondamentali non si applicherà in tutta l´Unione. Il Presidente Pöttering ha aperto il dibattito sottolineando che la Cancelliera Merkel si presenta per la quarta volta al Parlamento europeo e ciò dovrebbe essere d´esempio per le Presidenze future. L´ha quindi ringraziata «per la sua buona volontà, pazienza e, soprattutto, per la sua determinazione europeista», senza la quale il Vertice non avrebbe ottenuto il successo che ha poi avuto. Dichiarazione della Presidenza A pochi giorni dal «memorabile» Vertice, Angela Merkel ha voluto ricordare che con la dichiarazione di Berlino sul cinquantenario della firma dei Trattati sono stati riconosciuti 50 anni di pace, democrazia, libertà e Stato di diritto, ma si è anche affermato che questi non sono acquisiti per sempre. La stasi, ha aggiunto, significa regresso e occorre avere fiducia per fare progressi. Si è quindi rallegrata che al Consiglio europeo si siano poste le basi per nuova fondamenta dell´Ue e che siano state superate le divisioni, permettendo all´Europa di ritrovare «una nuova forza comune». Riconoscendo la difficoltà dei negoziati e il pericolo incombente che la paralisi si protraesse, la Cancelliera ha sottolineato che l´Accordo cui si è giunti mantiene la sostanza della Costituzione e che tutti hanno convenuto che ciò sia stato un successo, anche per il Parlamento, poiché permetterà di affrontare le elezioni del 2009 su queste nuove basi. La Cancelliera ha poi illustrato i contenuti dell´accordo, evidenziando come, pur dovendo rinunciare ai simboli per tener conto di chi temeva un Superstato, in taluni casi segna notevoli passi avanti, anche al di là di quanto previsto dalla Costituzione. Personalità giuridica, estensione della maggioranza qualificata, doppia maggioranza sono le principali conclusioni a livello istituzionale. E´ stata poi rafforzata l´azione esterna consentendo all´Ue di parlare con una sola voce ed è stata comunitarizzata la politica in materia di giustizia e affari interni. I cittadini avranno il diritto d´iniziativa e di petizione e la Carta dei diritti fondamentali avrà carattere vincolante, salvo per il Regno Unito la cui scelta «va rispettata», mentre un protocollo lascerà ampio margine di manovra agli Stati membri per quanto riguarda i servizi d´interesse generale. Il Parlamento europeo, infine, vedrà aumentati i suoi poteri (anche eleggendo il Presidente della Commissione) e il ruolo dei parlamenti nazionali sarà rafforzato, ma non avranno il potere di veto. Ci saranno deroghe e eccezioni, ha proseguito la Cancelliera, ma ciò non significa che vi sarà un´Europa a due velocità. Questa eventualità, ha spiegato, non sarebbe una soluzione valida poiché indebolirebbe l´Europa e il Parlamento europeo. Solo se si agisce insieme e in modo mirato, ha insistito, è possibile mantenere gli ideali europei che hanno garantito pace, libertà e Stato di diritto, rafforzare i diritti dei cittadini, promuovere la competitività e proteggere l´´ambiente. L´europa «è un obbligo», ha insistito, augurandosi una rapida convocazione della Cig per consentire al Trattato riformato di entrare in vigore prima delle elezioni del 2009. Ha quindi concluso citando un passo della dichiarazione di Berlino - «noi europei, per nostra fortuna, siamo uniti» - e esprimendo l´auspicio che tra 50 anni si dirà che la scelta di oggi sia stata quella giusta. I deputati, in piedi, le hanno quindi tributato un lungo applauso. Dichiarazione della Commissione José Manuel Barroso ha anzitutto espresso il suo apprezzamento per l´operato della Cancelliera che partendo da un contesto difficile è riuscita ad ottenere un successo per l´Europa, visto che ora dispone degli strumenti per affrontare le sfide del Xxi secolo. Complimentandosi poi per tutti gli altri successi ottenuti dalla Presidenza tedesca, ha affermato che l´Europa «è di nuovo in pista». Il Presidente della Commissione ha quindi sottolineato come la sua proposta del "doppio binario" sia stata giusta: ha permesso di migliorare alcuni elementi sulla base dei trattati esistenti (in particolare con il pacchetto sui cambiamenti climatici e con la sburocratizzazione), portando avanti parallelamente le discussioni sulle riforme e suggerendo la dichiarazione di Berlino. Barroso ha poi evidenziato la correttezza dell´approccio seguito, volto a concentrarsi sui risultati concreti che interessano i cittadini (crescita, occupazione, sicurezza, energia e cambiamenti climatici), senza discutere unicamente di istituzioni. Enfatizzando quindi come l´ultimo sondaggio di Eurobarometro abbia indicato una crescita della fiducia dei cittadini europei nei confronti dell´Europa, ha sottolineato la necessità di non perdere questa occasione favorevole per rafforzare l´integrazione europea. Il Vertice, ha poi ribadito, ha dato risultati eccellenti e ha consentito di superare le divisioni, definendo un mandato per le riforme che consentirà a aumentare la capacità di agire dell´Ue. Il Presidente della Commissione ha quindi elencato quelli che, a suo parere, sono i principali vantaggi che derivano dall´accordo. Il consolidamento dell´Ue, attraverso l´eliminazione dei pilastri, la comunitarizzazione della politica in materia di giustizia e affari interni, la clausola di solidarietà in materia energetica e la maggiore coesione negli affari esterni. Ma anche il rafforzamento della responsabilità e della legittimità democratica dell´Ue, con l´aumento delle competenze legislative del Parlamento europeo, il maggior coinvolgimento dei parlamenti nazionali e l´attribuzione del carattere vincolante alla Carta dei diritti fondamentali. Nell´evidenziare poi l´importanza del protocollo sui servizi di interesse generale, Barroso ha lanciato un monito: «senza potere politico non si può affrontare la globalizzazione» e, al contempo, «si può ottenere un´unione politica più forte solo rafforzando l´integrazione economica». Ha quindi concluso sostenendo la necessità di spiegare ai cittadini perché questa riforma è indispensabile. Interventi in nome dei gruppi Joseph Daul (Ppe/de, Fr) ha esordito sostenendo che da qualche mese, grazie alla Presidenza tedesca, «vi è una tigre nel motore dell´Europa», e ha quindi reso omaggio alla Cancelliera Merkel e al suo governo. Il bilancio della Presidenza, ha proseguito, è eloquente e i suoi successi «hanno cambiato l´atmosfera nell´Unione europea», permettendo il ritorno alla fiducia e alla speranza. Il primo segnale significativo, a suo parere, è stato il pacchetto sull´energia e il clima, anche perché al G8 si è dimostrato che «quando l´Europa è unita, ha un reale potere di persuasione». La Presidenza, ha proseguito, ha avuto successo anche nelle relazioni con gli Usa, sia trattandoli come partner prioritari sia accelerando l´istituzione di un mercato transatlantico o concretizzando l´accordo "cieli aperti". Nelle relazioni con la Russia, inoltre, la Cancelliera ha indicato a Putin su quali basi è possibile cooperare. Per il leader dei popolari, la Presidenza ha svolto un importante ruolo anche nell´ambito della politica della giustizia e degli affari interni ed ha ottenuto successi in altri campi su questioni concrete per i cittadini, come i casi del roaming, della modulazione volontaria in agricoltura, così come nei settori della pesca e dell´ambiente. Riguardo al Vertice, il deputato ha anzitutto deplorato talune affermazioni che, a suo parere, «non sono degne dei sacrifici patiti dagli europei negli ultimi cinquanta anni per garantire la pace e la riconciliazione tra di noi». Sottolineando poi la speranza che suscita l´accordo raggiunto, ha però sottolineato che il suo gruppo - in particolare la componente Ppe - non è pienamente soddisfatta. Si è in particolare rammaricato dell´insuccesso ottenuto sui simboli europei, il titolo di Ministro degli Affari esteri e il voto con doppia maggioranza in tempi rapidi. Ma tutto sommato, ha affermato, si tratta di un buon accordo che il suo gruppo sosterrà. Anche per Martin Schulz (Pse, De) la Presidenza tedesca è stata un successo esemplare. Certamente il Vertice ha raggiunto meno di quanto si avrebbe bisogno, ha ammesso, ma è stato comunque un grande passo avanti. Il leader socialdemocratico ha quindi sottolineato la fermezza dimostrata dalla Cancelliera nel corso dei negoziati - che è giunta a minacciare di convocare la Cig a maggioranza - che ha portato, infine, a un accordo unanime. Nel deplorare che i lavori del Consiglio si siano svolti a porte chiuse, ha stigmatizzato gli egoismi nazionali, sostenendo che la crisi dell´Ue è stata invero una crisi di taluni governi. Rendendo omaggio a coloro che - come Romano Prodi e Jean-claude Juncker - hanno difeso la causa europeista, ha sottolineato che non è il popolo polacco ad essere contrario all´Europa bensì il suo governo. L´unione europea, ha proseguito, «è un´idea per superare le ostilità del passato attraverso l´integrazione». Perciò, ha esclamato, «non permetteremo di fomentare l´astio riesumando gli spettri del passato» e «abbiamo il diritto di dire che chi strumentalizza i morti della Ii Guerra mondiale si sbaglia». Ha quindi concluso sostenendo che, con l´accordo, il grande vincitore è il Parlamento europeo che ha aumentato il suo potere di influenzare le decisioni. Dopo essersi congratulato con la Cancelliera, Graham Watson (Alde/adle, Uk) ha sottolineato come la sua azione sul tema della sicurezza energetica ha reso «notevole» la sua Presidenza. Citando Joseph Conrad - essere una donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nel trattare con uomini - ha reso omaggio al carattere dimostrato, anche nei confronti di chi voleva sotterrare il Trattato, che ha portato a un accordo che molti non credevano possibile. Chi poteva pensare qualche mese fa, ha spiegato, che i leader europei avrebbero riconosciuto la necessità di un´azione comune in materia di sicurezza energetica, cambiamenti climatici, politica estera o che avrebbero rinunciato all´unanimità al Consiglio a favore della maggioranza qualificata in 36 nuovi campi. Rallegrandosi poi che la Cig potrà contare su tre rappresentanti del Parlamento europeo e che la politica in materia di giustizia e affari interni sarà sottoposta al controllo parlamentare, si è tuttavia rammaricato del «prezzo pagato» che ha reso vittima l´idealismo: la perdita dei simboli e la sostituzione della relativa semplicità della Costituzione con «l´opacità burocratica». Un trattato definito «illeggibile», come «le istruzioni per la costruzione di una pagoda giapponese tradotte in inglese da un intermediario cinese». Il diavolo sarà nei dettagli, ha quindi ammonito, stigmatizzando anche il fatto che ai cittadini britannici non sarà applicata la Carta dei diritti fondamentali. Solo il tempo, ha aggiunto, dirà se si tratta solo di ritocchi cosmetici, ma anche se il risultato non è perfetto, «l´edificio è solido e il tetto dovrebbe reggere». Ha quindi ribadito il suo omaggio alla Cancelliera per quanto ottenuto nel corso della Presidenza. Cristiana Muscardini (Uen, It) ha voluto ringraziare «sentitamente» la Cancelliera Merkel per i suoi sforzi, «anche se la posizione quasi maniacale del Presidente socialdemocratico contro il governo polacco – espressione del popolo polacco – rischia di offuscare un po´ questa giornata di gioia, in cui la buona volontà di tutti ci ha portato ad un accordo». Ha quindi riconosciuto alla Presidente il merito di avere «rimesso in moto» Istituzioni e, al contempo, ha espresso apprezzamento per «la mediazione del Presidente Sarkozy negli ultimi giorni». In quanto ex componente della Convenzione europea, ha poi ribadito alcuni aspetti che ritiene negativi: «la riduzione della composizione della Commissione, la Carta dei diritti priva di alcuni diritti fondamentali per la famiglia e l´infanzia, la mancanza di riferimenti alle nostre radici e la non menzione dei simboli che fino ad oggi hanno identificato l´Unione». Daniel Cohn-bendit (Verdi/ale, De) ha giudicato «buono» il risultato del Vertice, sottolineando che «il testo andava bene, la musica era tremenda». Ha quindi osservato che i cittadini potranno forse essere tranquillizzati dai risultati ottenuti, tuttavia sono stati esclusi completamente dal processo e questo non dovrebbe più accadere. L´unione «ha una crisi di mezza età», ha aggiunto, ma è inaccettabile che la Carta dei diritti fondamentali non sia applicabile a tutti i cittadini europei. Ha quindi auspicato che in futuro se si vorrà essere membri dell´Ue si dovrà anche riconoscere la validità della Carta: «o si è dentro o si è fuori!». Il leader dei Verdi ha poi sostenuto che la «tirannia della minoranza e i veto sono la cosa più antidemocratica che ci sia». Ha poi reso omaggio alla Cancelliera per come ha affrontato i suoi colleghi maschi, non solo «i gemelli polacchi» ma anche Tony Blair, che dopo aver sottoscritto la Costituzione l´ha in seguito ripudiata. In proposito ha affermato che «è triste che i governi non abbiano preso sul serio l´Europa». Francis Wurtz (Gue/ngl, Fr) si è chiesto cosa, in concreto, cambierà la decisione di ritirare dalla lista degli obiettivi dell´Ue la libera concorrenza. O si tratta di un´operazione di comunicazione destinata a rassicurare i cittadini che temono l´erosione dei loro diritti sociali, ha affermato, oppure «si tratta di una cosa seria e, allora, dobbiamo conoscerne le implicazioni concrete». I sostenitori della prima tesi, ha proseguito, dispongono di solidi argomenti: il principio dell´economia di mercato figura in diverse parti del Trattato e un protocollo riafferma poi il principio della concorrenza. Se così fosse, ha quindi esclamato, si tratterebbe di «un inganno indegno dei Capi di Stato e di governo», che rafforza ancora di più l´esigenza di un dibattito pubblico sul futuro trattato nel suo insieme da concludersi con un referendum in tutta l´Ue. Il primo test, ha concluso, sarà la proposta di direttiva sulla liberalizzazione dei servizi postali che ha invitato a ritirare o a respingere in occasione della sessione di luglio. Jens-peter Bonde (Ind/dem, Dk), paragonando la Cancelliera a Bismarck, ha stigmatizzato le accuse rivolte al governo polacco che non ha fatto altro che difendere i propri interessi. Ha poi evidenziato la complessità del nuovo sistema di voto, sostenendo che sarebbe stato più giusto assegnare un voto a ogni Stato membro, ponendo una maggioranza del 75%. Il deputato ha quindi sottolineato il deficit democratico esistente e chiesto che il trattato - che ha un altro nome ma mantiene la sostanza della Costituzione - sia sottoposto a referendum. Per Philip Claeys (Its, Be), il Trattato non è altro che la Costituzione con un altro nome: «un vino stagionato in una bottiglia nuova». Ha quindi criticato la mancanza di trasparenza e l´illeggibilità del testo, il deficit democratico (ruolo minore ai parlamenti nazionali), la non definizione dei confini dell´Unione, la non inclusione dei principi per le nuove adesioni, il processo decisionale e il primato del diritto europeo su quello nazionale. Ha quindi sottolineato il divario tra i cittadini e le istituzioni europee, aggravato dalla prospettiva dell´adesione della Turchia, ed esortando l´Ue a prendere maggiormente in considerazione l´opinione pubblica. .  
   
   
FLESSIBILITÀ E SICUREZZA: RECIPROCO RAFFORZAMENTO LA COMMISSIONE EUROPEA DEFINISCE I PRINCIPI COMUNI DELLA FLESSICUREZZA  
 
Bruxelles, 28 giugno 2007 - La Commissione propone oggi la definizione di alcuni principi comuni in materia di flessicurezza, allo scopo di promuovere la creazione di un maggior numero di posti di lavoro più qualificati combinando insieme flessibilità e sicurezza per i lavoratori e le imprese. Le strategie di flessicurezza possono contribuire a rendere più moderni i mercati europei del lavoro e ad affrontare meglio le sfide e a cogliere le opportunità della globalizzazione. Esse prevedono contemporaneamente accordi contrattuali flessibili e affidabili, politiche attive del mercato del lavoro, strategie globali di apprendimento permanente e sistemi moderni di previdenza sociale atti a garantire un adeguato sostegno al reddito nei periodi di disoccupazione. La Commissione indica anche alcuni percorsi tipici per aiutare gli Stati membri a elaborare le strategie nazionali di flessicurezza e ad apprendere dalle reciproche esperienze e buone pratiche. In linea con la strategia di Lisbona per la crescita e l´occupazione, i principi comuni della flessicurezza intendono assicurare che un maggior numero di cittadini europei colgano al meglio le opportunità offerte dall´attuale economia globale in rapido mutamento. Vladimír Špidla, commissario europeo per l´occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità, ha dichiarato: "La flessicurezza è il modo migliore per assicurare che i cittadini europei godano di un livello elevato di sicurezza occupazionale, così da poter trovare un buon lavoro in ogni fase della loro vita attiva in un contesto economico in rapido cambiamento", aggiungendo poi che "La flessicurezza assicura un equilibrio tra diritti e responsabilità, sia per i lavoratori e le imprese che per le autorità pubbliche. La strategia di flessicurezza intende creare un´interazione positiva tra flessibilità e sicurezza. Bisogna ora che le parti sociali collaborino per fare in modo che questa strategia sia vincente per le economie, i lavoratori e le imprese d´Europa". L´europa deve trovare il modo di rendere i suoi mercati del lavoro più flessibili garantendo nel contempo la sicurezza dell´occupazione. La flessicurezza è un´impostazione globale della politica del mercato del lavoro che combina una sufficiente flessibilità negli accordi contrattuali – per consentire alle imprese e ai lavoratori di far fronte al cambiamento – e la sicurezza per i lavoratori di mantenere il loro posto di lavoro o di essere in grado di trovarne uno nuovo in tempi brevi assicurando un reddito adeguato nei periodi di transizione. La comunicazione sottolinea che ciò può essere positivo sia per i lavoratori che per le imprese. Flessibilità significa assicurare che i lavoratori possano trovare e cambiare facilmente lavoro; il concetto comprende sia la flessicurezza esterna (da un´impresa all´altra) che quella interna (nell´ambito di una stessa impresa). La sicurezza non riguarda soltanto i lavoratori ma anche le imprese: migliorare le competenze dei lavoratori è anche fonte di maggiore sicurezza e di vantaggi per i datori di lavoro. La flessibilità e la sicurezza possono rafforzarsi reciprocamente. La comunicazione, basata su un´ampia consultazione delle parti interessate, identifica le principali componenti della politica di flessicurezza e delinea proposte in merito a otto principi comuni, che costituiscono dei punti di riferimento sui quali è opportuno che gli Stati membri trovino un accordo: 1. Rafforzamento dell´attuazione della strategia per la crescita e l´occupazione e consolidamento del modello sociale europeo; 2. Equilibrio tra diritti e responsabilità; 3. Adattamento della flessicurezza alle diverse circostanze, esigenze e sfide che gli Stati membri si trovano ad affrontare; 4. Riduzione del divario tra coloro che hanno un´occupazione atipica, a volte precaria, e coloro che hanno un´occupazione permanente a tempo pieno; 5. Sviluppo della flessicurezza interna e esterna, aiutando i lavoratori a progredire nella carriera sia all´interno dell´impresa che attraverso il mercato del lavoro; 6. Sostegno alla parità tra i sessi e promozione delle pari opportunità per tutti; 7. Definizione di un insieme equilibrato di politiche che promuova un clima di fiducia tra le parti sociali, le autorità pubbliche e gli altri interessati; 8. Equa distribuzione dei costi e benefici derivanti dalle politiche di flessicurezza e contribuzione a politiche di bilancio sane e finanziariamente sostenibili. La comunicazione presenta inoltre quattro "percorsi" tipici, atti a consentire agli Stati membri di sviluppare strategie di flessicurezza adattate alle sfide che essi si trovano ad affrontare a livello nazionale. Non esiste chiaramente una soluzione unica che vada bene a tutti – le situazioni del mercato del lavoro variano notevolmente all´interno dell´Ue. Ad esempio, in certi paesi gli sforzi potrebbero concentrarsi su soluzioni da individuare all´interno delle imprese, in altri si dovrebbe prestare maggiore attenzione alla transizione tra occupazioni diverse. Questi percorsi si basano su esperienze e strategie reali maturate negli Stati membri che sono state analizzate da un gruppo di esperti sulla flessicurezza il cui relatore era il prof. Ton Wilthagen. I diversi aspetti politici cui è indirizzata la flessicurezza e le sue componenti non sono nuovi – ma le strategie di flessicurezza costituiscono un´impostazione nuova e integrata in cui i diversi elementi possono rafforzarsi reciprocamente. Gli strumenti finanziari dell´Ue per la coesione – in particolare il Fondo sociale europeo per il periodo di programmazione 2007-2013 – possono contribuire in modo significativo agli aspetti finanziari della flessicurezza, sostenendo ad esempio iniziative di formazione a livello aziendale, programmi di apprendimento permanente o incoraggiando l´imprenditorialità. Un recente sondaggio Eurobarometro (autunno 2006) ha indicato che i cittadini europei comprendono e accettano la necessità di adattamento e cambiamento insita nella strategia di flessicurezza: il 72% ritiene che i contratti di lavoro dovrebbero essere più flessibili in modo da creare un maggior numero di posti di lavoro, il 76% pensa che un lavoro stabile per tutta la vita sia una cosa del passato e l´88% condivide l´opinione che l´apprendimento permanente migliori le possibilità di trovare in tempi brevi un posto di lavoro. La flessicurezza può avere successo soltanto se tutte le parti interessate saranno coivolte. La Commissione incoraggia gli Stati membri a collaborare con le parti sociali al fine di includere la loro concezione di flessicurezza nei programmi nazionali di riforma facenti capo alla Strategia per la crescita e l´occupazione. .  
   
   
UE: PROCEDIMENTO D’INFRAZIONE NEI CONFRONTI DELL´ITALIA IN MATERIA DI STAZIONI DI SERVIZIO (DISTRIBUZIONE DI CARBURANTI) IMPOSSIBILE O ESTREMAMENTE DIFFICILE L´INGRESSO NEL MERCATO ITALIANO DI NUOVI CONCORRENTI PROVENIENTI DA ALTRI STATI MEMBRI DELL´UE.  
 
Bruxelles, 28 giugno 2008 - La Commissione europea ha deciso di chiedere formalmente all´Italia di modificare le norme nazionali relative all´installazione di stazioni di servizio. La richiesta della Commissione assume la forma di un "parere motivato" che costituisce la seconda fase della procedura di infrazione ai sensi dell´articolo 226 del trattato Ce. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia. Il procedimento nei confronti dell’Italia verte sulle norme vigenti a livello statale e regionale nel settore della commercializzazione di carburanti e che, attraverso una serie di limitazioni, rendono impossibile o estremamente difficile l´ingresso nel mercato italiano di nuovi concorrenti provenienti da altri Stati membri dell´Ue. Nel contempo, la Commissione ha deciso di archiviare il procedimento di infrazione avente per oggetto la legislazione nazionale relativa alle concessioni idroelettriche nel Trentino-alto Adige. La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato all´Italia per incompatibilità delle norme nazionali e regionali relative all´installazione e all’esercizio di stazioni di servizio con l´articolo 43 del trattato Ce che sancisce la libertà di stabilimento nel mercato interno. Il quadro legislativo nazionale è costituito da: decreto legislativo n. 32 dell´11 febbraio 1998 modificato dal decreto legislativo n. 346 dell’8 settembre 1999, legge n. 496 del 28 dicembre 1999 di conversione del decreto legge n. 383 del 29 ottobre 1999, legge n. 57 del 5 marzo 2001 recante "Disposizioni in materia di apertura e regolazione dei mercati" e Piano nazionale contenente le linee guida per l´ammodernamento del sistema distributivo dei carburanti approvato con decreto del 31 ottobre 2001. Le disposizioni nazionali sono attuate e integrate da una serie di norme adottate dalle regioni italiane. In particolare, la Commissione contesta le seguenti tipologie di limitazioni previste dalle diverse regolamentazioni in vigore: a) Condizioni da soddisfare ai fini dell´apertura di nuove stazioni di servizio (conformità alla programmazione regionale del mercato o chiusura di un certo numero di impianti già esistenti). La Corte di giustizia si è già pronunciata sulle limitazioni imposte dal rispetto di documenti di programmazione regionale, dichiarando che disposizioni di tale natura possono rendere più difficile l´esercizio di una libertà fondamentale (Cfr. Sentenza del 15 gennaio 2002, Commissione contro Repubblica italiana Italia, in materia di fiere, esposizioni, mostre e mercati, C-439/99, punto 33). B) Requisiti strutturali imposti alle nuove stazioni di servizio: superficie minima dei nuovi impianti (variabile da 200 a 4000 m2) e presenza di attività commerciali integrative (c. D. Servizi "non oil") Appare sproporzionato l’obbligo imposto a tutti i nuovi impianti di non limitare i servizi offerti alla vendita di carburante ma di essere sufficientemente grandi per integrare tale attività, in tutti i casi, con altri servizi secondari, indipendentemente dalla scelta commerciale operata da ciascun gestore. C) Distanze minime - Praticamente tutte le programmazioni regionali prevedono anche distanze minime che possono andare da 200 m fino a 10/15 km. Siffatti vincoli condizionano direttamente l´accesso all´attività di distribuzione di carburante e sono tali da penalizzare l´ingresso nel mercato di operatori nuovi e in particolare di quelli della grande distribuzione, compresi gli operatori di altri Stati membri che, in base al loro modello di stazioni di servizio ubicate nei pressi di centri commerciali, intendessero sviluppare un’analoga strategia distributiva sul territorio italiano. D) Requisiti in materia di orari di apertura - La Commissione contesta la condizione della chiusura preliminare di 7000 impianti per permettere deroghe agli orari di apertura (sotto forma di estensione dell´orario massimo fino al 50% dell´orario minimo). E) Autocertificazione - La Commissione contesta infine le disposizioni nazionali in base alle quali, all’atto della richiesta di autorizzazione per l´apertura di una stazione di servizio, il richiedente deve presentare una "autocertificazione analitica" corredata di una perizia giurata redatta da un tecnico competente a sottoscrivere il progetto presentato (ingegnere o altro professionista competente) e regolarmente iscritto al relativo albo professionale. .  
   
   
ITALIA: EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA: LA COMMISSIONE EUROPEA AVVIA UN PROCEDIMENTO DI INFRAZIONE  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2007 - La Commissione europea ha avviato un procedimento di infrazione contro l´Italia a causa della cronica crisi dei rifiuti che colpisce Napoli e il resto della regione Campania, dove migliaia di tonnellate di rifiuti si sono accumulate nelle strade e vi sono stati riversamenti in discariche illegali. Il rischio di diffusione di malattie e di inquinamento dell´aria, dell´acqua e del suolo desta gravi preoccupazioni per la salute umana e per l´ambiente. La Commissione ritiene che gli impianti regionali per lo smaltimento dei rifiuti siano inadeguati e presentino grossi rischi per la salute e per l´ambiente, una situazione che costituisce una patente violazione della normativa Ue sui rifiuti. Di conseguenza, la Commissione ha inviato all´Italia una lettera di costituzione in mora - prima fase del procedimento di infrazione - chiedendo anche informazioni sui provvedimenti eventualmente presi per proteggere la salute umana e l´ambiente nella regione. Parallelamente, la Commissione procede alla valutazione dei progetti del governo italiano che intende aprire quattro nuove discariche di rifiuti in Campania, allo scopo di accertare se siano compatibili con la normativa Ue e assicurarsi che risolvano, nel lungo periodo, il drammatico problema dei rifiuti nella regione. Al riguardo, il commissario Stavros Dimas, responsabile per l´ambiente, ha dichiarato: "Abbiamo visto tutti alla televisione immagini scioccanti di mucchi di immondizie che marciscono nelle strade della Campania e cittadini esasperati che incendiano i rifiuti. Alle autorità italiane chiedo di agire prontamente per rimettere in efficienza gli impianti di gestione dei rifiuti in Campania e fare in modo che i rifiuti siano raccolti e smaltiti senza pericolo per la salute umana e per l´ambiente, come prescrive la normativa europea". La direttiva quadro sui rifiuti impone agli Stati membri di prendere tutte le misure necessarie per impedire che i rifiuti vengano abbandonati, riversati o smaltiti in modo incontrollato. Le autorità nazionali devono anche accertarsi che i rifiuti vengano recuperati o smaltiti senza creare pericoli per la salute o danno all´ambiente. Inoltre devono essere prese tutte le misure necessarie per creare una rete adeguata di impianti di smaltimento, capaci di assicurare un elevato livello di protezione dell´ambiente e della salute umana. La Commissione è del parere che l´Italia sia venuta meno agli obblighi della direttiva perché non ha creato una rete di impianti di smaltimento idonea a assicurare un elevato livello di protezione dell´ambiente e della salute umana in Campania. Gravi lacune si riscontrano a livello di raccolta dei rifiuti comunali e nella lotta allo smaltimento illegale, anche nelle aree urbane. L´accumulo delle immondizie abbandonate per strada ha costretto le autorità a chiudere le scuole, mentre il rischio di inquinamento si è aggravato quando i cittadini hanno incendiato i rifiuti abbandonati per le strade, rilasciando sostanze tossiche nell´ambiente. Per di più, da un recente studio coordinato dall´Organizzazione mondiale della sanità risulta che nella provincia di Napoli e Caserta sono aumentati i tassi di mortalità tra i residenti che vivono in prossimità delle discariche. Vista l´urgenza e la gravità della situazione, la Commissione ha impartito all´Italia un solo mese di tempo anziché i consueti due mesi per rispondere alla lettera di costituzione in mora. La Commissione ritiene assolutamente essenziale non solo che le autorità italiane risolvano nei tempi più rapidi l´attuale crisi dei rifiuti ma anche che siano create le premesse per una raccolta e uno smaltimento compatibile con i principi fondamentali della normativa dell´Ue, soprattutto allo scopo di proteggere la salute umana e tutelare l´ambiente. La Commissione sta valutando se il programma del governo che prevede l´apertura di quattro nuovi siti di discarica in Campania soddisfi tutti i requisiti prescritti dalla legislazione Ue e se sia idoneo a risolvere, a lungo termine e non semplicemente nell´immediato, il problema dei rifiuti regionali. Le nuove discariche sono previste da un decreto del governo del maggio scorso che stabilisce misure straordinarie per risolvere la crisi che ha colpito la Campania. Richiamo delle norme procedurali - L´articolo 226 del trattato dà alla Commissione il potere di avviare un procedimento di infrazione contro lo Stato membro che non rispetti i propri obblighi. Se ritiene che la violazione della normativa dell´Ue giustifichi l´avvio di un procedimento di infrazione, la Commissione invia una "lettera di costituzione in mora" (prima fase del procedimento) allo Stato membro interessato, invitandolo a presentare le proprie osservazioni entro un termine prefissato, generalmente di due mesi. Sulla base della risposta dello Stato membro (o in assenza di risposta) la Commissione può inviare allo Stato membro un "parere motivato" (ultimo richiamo scritto). Il parere motivato espone con chiarezza tutti i motivi per cui la Commissione ritiene che vi sia stata violazione delle norme comunitarie ed invita lo Stato membro a porre in essere le necessarie misure correttive entro un periodo prefissato, anch´esso in genere di due mesi. Se lo Stato membro non si conforma al parere motivato, la Commissione ha facoltà di deferire il caso alla Corte europea di giustizia. Se la Corte di giustizia statuisce che il trattato è stato violato, lo Stato membro è tenuto a prendere tutti i provvedimenti necessari per conformarsi alla sentenza. L´articolo 228 del trattato dà alla Commissione il potere di procedere contro lo Stato membro che non abbia ottemperato ad una precedente sentenza della Corte europea di giustizia. L´articolo consente anche alla Commissione di rivolgersi alla Corte affinché questa infligga una sanzione pecuniaria allo Stato membro inadempiente. . .  
   
   
AMBIENTE: IL BELGIO E L’ITALIA RICEVONO UN PARERE MOTIVATO RELATIVO A POSSIBILI PENALITÀ PER VIOLAZIONE DEL DIRITTO COMUNITARIO  
 
Bruxelles, 28 giugno 2007 - La Commissione europea si appresta a inviare al Belgio e all’Italia un parere motivato nel quale ricorda ai due Stati membri che si esporranno a nuovi procedimenti giudiziari e a possibili penalità in caso di mancato recepimento integrale della normativa comunitaria in materia di ambiente, inadempienza per la quale erano già stati condannati dalla Corte europea di giustizia lo scorso anno. La regione belga delle Fiandre non ha recepito la direttiva Ue sulla valutazione ambientale strategica, mentre l’Italia ha recepito in maniera tuttora incompleta la direttiva quadro in materia di acque. Qualora il Belgio e l’Italia non pongano rimedio a questa situazione in risposta al parere motivato, la Commissione, ai sensi dell’articolo 228 del trattato, può adire la Corte di giustizia e chiedere che siano comminate penalità ai due Stati membri in parola. Il commissario per l’ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: “I cittadini europei si aspettano che l’Unione europea agisca a tutela dell’ambiente, ma essa non può svolgere efficacemente questo ruolo se gli Stati membri non rispettano i propri impegni. Il Belgio e l’Italia registrano più di due anni di ritardo nel recepimento di tale importante normativa. Li invito pertanto a procedere in questo senso senza alcun indugio ulteriore. ” La valutazione ambientale strategica nella regione belga delle Fiandre La direttiva sulla valutazione ambientale strategica[1] ha l’obiettivo di garantire l’individuazione e la valutazione delle conseguenze ambientali di determinati piani e programmi pubblici che potrebbero avere un impatto significativo sull’ambiente, durante la preparazione e prima dell’approvazione di questi ultimi. I tipi di piani e programmi in questione comprendono, tra l’altro, quelli relativi ai settori dei trasporti, dell’agricoltura, dell’industria e del turismo. Coinvolgendo l’opinione pubblica e tenendo conto delle problematiche ambientali già nelle prime fasi, la direttiva contribuisce a rendere più trasparenti i processi di pianificazione. A seguito di una procedura di infrazione[2] avviata dalla Commissione, nel dicembre 2006 la Corte di giustizia ha concluso che il Belgio era venuto meno ai propri obblighi, non avendo la regione delle Fiandre recepito la direttiva sulla valutazione ambientale strategica entro il termine previsto, fissato al 21 luglio 2004. A seguito della sentenza della Corte di giustizia il governo fiammingo ha adottato misure finalizzate al recepimento della direttiva ma non ha ancora completato il processo. Alla luce della persistente violazione del diritto comunitario, la Commissione ha inviato al Belgio nel marzo 2007 una lettera di costituzione in mora ai sensi dell’articolo 228 e invia ora un parere motivato nel quale ribadisce che le Fiandre devono recepire integralmente la direttiva. La direttiva quadro in materia di acque in Italia La direttiva quadro in materia di acque[3] è la pietra angolare della politica Ue in materia di protezione delle acque. Essa istituisce un quadro a livello europeo per la protezione di tutti i corpi idrici dell’Unione europea: fiumi, laghi, acque costiere, acque sotterranee e acque superficiali interne, con l’obiettivo di ottenere una buona qualità delle acque entro il 2015, riducendo l’inquinamento e favorendo la cooperazione nella gestione delle risorse idriche all’interno di ogni bacino idrografico. A seguito di una procedura di infrazione[4] avviata dalla Commissione, il 12 gennaio 2006 la Corte di giustizia ha condannato l’Italia per mancato recepimento della direttiva. Entro il termine previsto, fissato al 22 dicembre 2003. Nel maggio 2006 l’Italia ha inviato alla Commissione il testo del decreto legislativo che recepisce la direttiva quadro in materia di acque. La Commissione ritiene tuttavia che il decreto legge non consenta un pieno recepimento della stessa; in particolare sono state recepite solo in parte le disposizioni che stabiliscono le condizioni che gli Stati membri devono soddisfare qualora intendano derogare agli obiettivi ambientali e al calendario previsti dalla direttiva. Di conseguenza nel dicembre 2006 la Commissione ha inviato all’Italia una lettera di costituzione in mora ai sensi dell’articolo 228. Poiché da allora la situazione non ha subito mutamenti, la Commissione si vede costretta a inviare un parere motivato. Procedura giuridica L’articolo 226 del trattato assegna alla Commissione il potere di avviare un’azione legale contro uno Stato membro che non rispetti i propri obblighi. Se la Commissione è del parere che si configuri una violazione del diritto comunitario che giustifica l’apertura di un procedimento d’infrazione, invia una lettera di costituzione in mora (primo richiamo scritto) allo Stato membro in questione, sollecitandolo a presentare le proprie osservazioni entro un termine prefissato, in genere di due mesi. Alla luce della risposta o della mancata risposta dello Stato membro interessato, la Commissione può decidere di formulare un “parere motivato” (secondo e ultimo avvertimento scritto), nel quale espone chiaramente e in via definitiva i motivi per cui ritiene che sia stata commessa una violazione del diritto comunitario e invita lo Stato membro a adempiere entro un termine ben preciso, in genere di due mesi. Se lo Stato membro non si conforma al parere motivato, la Commissione può decidere di adire la Corte di giustizia. Quando la Corte di giustizia riconosce che il trattato è stato violato, lo Stato membro di cui trattasi è tenuto a prendere i provvedimenti che l’esecuzione della sentenza della Corte di giustizia comporta. L’articolo 228 del trattato riconosce alla Commissione il potere di agire contro uno Stato membro che non si conforma ad una sentenza della Corte di giustizia europea e le consente altresì di chiedere alla Corte di infliggere a tale Stato membro una penalità. Per le statistiche attuali in materia di infrazioni, cfr. : http://ec. Europa. Eu/environment/law/index. Htm .  
   
   
LIBERTÀ DI STABILIMENTO: LA COMMISSIONE EUROPEA CHIUDE UN PROCEDIMENTO D’INFRAZIONE CONTRO L´ITALIA IN MATERIA DI CONCESSIONI IDROELETTRICHE  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2007 - La Commissione europea ha deciso di archiviare il procedimento di infrazione nei confronti dell´Italia relativo alla legislazione nazionale in materia di concessioni idroelettriche al Trentino - Alto Adige. La Commissione ha deciso di procedere all’archiviazione del procedimento di infrazione avente per oggetto la normativa nazionale relativa alle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico al Trentino - Alto Adige (articolo 1-bis del decreto del 26 marzo 1977, n. 235, introdotto dall´articolo l´11 del decreto legislativo dell´11 novembre 1999, n. 463). La Commissione aveva infatti contestato le disposizioni che riservavano, nelle procedure di concessione nelle due Province autonome della regione, una preferenza al concessionario uscente e agli enti pubblici locali e alle società di loro appartenenza (cfr. Ip/05/920). L’archiviazione segue l´adozione del decreto legislativo del 7 novembre 2006, n. 289, che ha eliminato la citata clausola preferenziale. Si osservi che il procedimento archiviato riguardava soltanto il decreto n. 463 del 1999 e non altre disposizioni provinciali adottate successivamente, la cui valutazione alla luce dell´articolo 43 e di altre disposizioni pertinenti di diritto comunitario rimane di conseguenza impregiudicata. .  
   
   
"L´EUROPA CHE VORREI" UNA GIORNATA ALL´INSEGNA DELL´EUROPA ALLE STELLINE  
 
Milano, 28 giugno 2007 - Il Palazzo delle Stelline ospiterà oggi il Vice Presidente della Commissione europea Franco Frattini per una giornata tutta dedicata all’Europa. Saranno due gli eventi aperti alla partecipazione del pubblico. Alle 16 Frattini inaugurerà la mostra fotografica: “Uno sguardo al passato immaginando il futuro: 50 anni d’Italia e di Europa”, dedicata ai più importanti passaggi istituzionali della partecipazione dell’Italia al processo di costruzione europeo. Interverranno anche il direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea Roberto Santaniello e la Direttrice dell’Ufficio a Milano del Parlamento europeo Maria Grazia Cavenaghi-smith. Alle 17 inizierà il convegno “Come ti vorrei: gli italiani e la percezione dell’Europa”. Il dibattito prenderà lo spunto da una ricerca fatta da un’altra personalità nota al pubblico televisivo, il professor Renato Mannheimer, che spiegherà quali sono le attese degli italiani nei confronti dell’Europa. Protagonista dell´incontro, assieme a Frattini, anche la giornalista Ilaria D’amico, giornalista volto noto della tivù nazionale e satellitare, nonché opinionista e conduttrice di successo. Modererà la discussione l´editorialista del Sole 24 Ore Salvatore Carrubba. In un momento decisivo per la storia del processo di integrazione europea, con le decisioni sul futuro dell’Europa appena prese dai 27 paesi dell’Unione al Consiglio del 21 giugno, l’occasione di incontrare il rappresentante italiano nella principale istituzione comunitaria è importante. Non soltanto per chiedere a Frattini cosa bolle nella pentola delle riforme istituzionali in corso, che devono definire il ruolo futuro dell’Unione europea di fronte alle sfide del ventunesimo secolo, ma anche perché le materie di sua competenza, legate ai principi di giustizia, libertà e sicurezza, stanno assumendo una rilevanza crescente nelle nostre società, e anche nella storia della costruzione dell’Europa. Si moltiplicano infatti gli interventi, le azioni e gli strumenti che, sotto l’impulso del Commissario Frattini, l’Unione europea intraprende in materia di immigrazione, di lotta alla criminalità transfrontaliera, o di diritti delle persone. Un’europa che dalla ricerca di Mannheimer è vista dagli Italiani come un’idea forte, un sogno, una visione, ma anche un’istituzione politica credibile, che necessita di una Costituzione per aumentare la propria forza. E anche un patrimonio culturale comune da valorizzare nel rispetto delle diversità, una potenza economica basata sul mercato unico e su una moneta forte, di cui però il cittadino non riconosce ancora come dovrebbe gli effetti positivi. Ma il cittadino italiano associa all’Europa anche il timore di un aumento della criminalità dovuto all’apertura delle frontiere, e un eventuale allargamento alla Turchia. Ed emerge anche un sentimento di inferiorità, dovuto alla debolezza del sistema politico nazionale, che potrebbe mettere in difficoltà l’Italia nei confronti dei suoi partners europei su questioni come la concorrenza o la proprietà intellettuale. Insomma, un’Europa dalla quale gli italiani si attendono un impegno forte nella salvaguardia dell’ambiente e nello sviluppo di un’economia sostenibile, nello sviluppo di un’identità culturale comune e nel sostegno alla formazione e alla ricerca. Con una priorità: quella di informare il cittadino e comunicare il senso della sua azione, usando anche i mezzi di comunicazione meno convenzionali. .  
   
   
OLTRE 3 MILIONI E 260MILA EURO PER LO SVILUPPO DEL SETTORE COOPERATIVO  
 
 Ancona, 28 giugno 2007 - Oltre 3 milioni e 260mila euro. Queste le risorse che la Regione mette a disposizione per lo sviluppo del settore cooperativo per il 2007. Su proposta dell´assessore regionale alla Cooperazione, Pietro Marcolini, la Giunta ha infatti approvato i bandi annuali per il sostegno alle cooperative operanti nelle Marche, previsti dalla L. R. 52003. ´Il fenomeno cooperativo ´ ha commentato Marcolini ´ oltre a riguardare produzione e servizi, si basa sempre piu` sull´aggregazione di imprese, un fattore molto utile per fronteggiare la competizione internazionale che richiede economie di scala idonee. La Regione si impegna a garantire al mondo cooperativo costanti ed adeguati sostegni finanziari: nel periodo 1999-2007 sono state infatti stanziate risorse per un ammontare di quasi 30 milioni di euro. Gli interventi approvati prevedono misure per la capitalizzazione delle cooperative e l´incremento dell´occupazione, contributi a favore degli investimenti materiali ed immateriali e per il sostegno alla nascita di nuove cooperative, attuazione di interventi sperimentali nei territori che presentano condizioni di svantaggio, iniziative per favorire l´accesso al credito ed infine iniziative di studio, ricerca, informazione e promozione della cultura cooperativa. L´obiettivo e` sviluppare un settore strategico dell´economia regionale, con un´attenzione particolare ai giovani ed alla capacita` di governace´. In base alle norme comunitarie sono previste alcune limitazioni per il settore pesca, trasporti, agricoltura ed esportazione. Le domande di contributo dovranno essere presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione dei bandi sul bollettino ufficiale. Maggiori informazioni e moduli di domanda saranno disponibili al sito www. Cooperazione. Marche. It. Le cooperative marchigiane operano maggiormente in agricoltura/agroindustria, edilizia, credito, pesca, servizi sociali, produzione e servizi, trasporti, consumo e distribuzione. Con circa 1500 imprese attive e addetti stimati in circa 20 mila unita`, di cui quasi meta` dipendenti, l´impresa cooperativa riveste un ruolo di primo piano nell´economia e nella societa` regionale. In diversi settori alcune cooperative si collocano tra le piu` importanti imprese della regione. In altri casi rappresentano reti rilevanti, sia per i cittadini che per le piccole e medie imprese, come le venti banche di credito cooperativo ed i trentaquattro confidi di garanzia. .  
   
   
MINISTRI CONCORDI SULL´«APPROCCIO GENERALE» PER L’ISTITUTO EUROPEO DI TECNOLOGIA (IET)  
 
Bruxelles, 28 guigno 2007 -Dopo mesi di negoziati, i ministri che hanno partecipato al Consiglio Competitività dell´Unione europea del 25 giugno hanno raggiunto un accordo in merito all´«approccio generale» da adottare per un progetto di regolamento inteso alla creazione dell´Istituto europeo di tecnologia (Iet). La proposta di creare un simile Istituto è stata avanzata per la prima volta nel 2005 dal Presidente della Commissione José Manuel Barroso. Si sono susseguite quindi alcune comunicazioni della Commissione e ora il Consiglio sembra aver dato il proprio sostegno a favore dell´ultima stesura del documento, un testo di compromesso elaborato dalla Presidenza del Consiglio tedesca. L´«approccio generale» concordato indica che vi è un´ampia intesa in merito al contenuto del regolamento, ma che è necessario apportare ulteriori modifiche prima di raggiungere un accordo politico. Tali modifiche riguardano principalmente i finanziamenti. I ministri hanno approvato un bilancio iniziale di 308,7 Mio Eur, che deve essere finanziato dalla Commissione. Tuttavia, è opinione comune che siano necessarie ulteriori risorse. Secondo una dichiarazione rilasciata dal ministero tedesco dell´Istruzione e della ricerca, molti tra i ministri presenti confidavano nel significativo contributo finanziario del settore industriale. Il Consiglio ha stabilito che l´Istituto europeo di tecnologia sarà avviato assieme a due o tre comunità della conoscenza e dell´innovazione (Cci), che si occuperanno delle priorità dell´Unione europea riguardanti l´energia rinnovabile e il cambiamento climatico. La creazione delle prime Cci costituirà la fase iniziale dell´approccio in due tempi. La seconda fase, soggetta a una valutazione delle attività dell´Istituto, prevede la realizzazione di altre Cci nonché una strategia a lungo termine per l´Iet. Le comunità della conoscenza e dell´innovazione saranno partenariati tra il settore privato, la comunità della ricerca e le università. Sono state concepite per svolgere un ruolo particolare nell´ambito dello Spazio europeo della ricerca in quanto combineranno gli elementi del «triangolo della conoscenza»: istruzione, ricerca e innovazione. E´ pertanto auspicabile che saranno in grado di trasformare rapidamente i risultati della ricerca di base in nuove tecnologie pronte per l´immissione sul mercato. Tale accordo concede all´Iet e alle Cci un ampio grado di autonomia. L´orientamento politico strategico a lungo termine verrà tuttavia dato dal Parlamento e dal Consiglio, che si accorderanno su un´agenda strategica di innovazione per le future attività dell´Istituto europeo di tecnologia. Il Consiglio ha manifestato la propria speranza di pervenire a un accordo con il Parlamento già in fase di prima lettura del testo, nella seconda metà del 2007. I ministri hanno inoltre avuto uno scambio di opinioni in merito allo Spazio europeo della ricerca (Ser), focalizzandosi sul recente Libro verde della Commissione in materia, e hanno accolto con favore l´altrettanto recente comunicazione della Commissione sul miglioramento del trasferimento di conoscenze. Il Consiglio ha invitato la Commissione a redigere una Carta europea sul trasferimento di tecnologia al fine di rafforzare la competitività dell´Europa. Al Consiglio sono state presentate alcune proposte risultanti dal Settimo programma quadro (7Pq), tra cui un progetto di regolamento sull´iniziativa tecnologica congiunta (Itc) «Clean Sky» relativa a trasporti aerei più ecologici e una proposta di regolamento sull´Itc Eniac, che riguarderà le tecnologie nanoelettroniche. Tra le altre proposte figurano la partecipazione comunitaria a un programma intrapreso da vari Stati membri, inteso a migliorare la qualità della vita delle persone anziane attraverso l´impiego di nuove tecnologie dell´informazione e della comunicazione e l´iniziativa Eurostars, che dovrebbe basarsi sull´articolo 169 al fine di permettere la partecipazione della Comunità al programma Eurostars di Eureka rivolto alle piccole e medie imprese (Pmi). Per accedere alla versione integrale delle conclusioni del Consiglio consultare: http://www. Consilium. Europa. Eu/uedocs/cms_data/docs/pressdata/en/intm/94967. Pdf .  
   
   
IL PRIMO PROGETTO EUROPEO PER LE NANOTECNOLOGIE IN DIRETTA SU YOUTUBE  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2007 - Se vi siete sempre domandati come funziona un vero progetto scientifico e avete desiderato sapere cosa significa lavorare in un laboratorio di ricerca, il progetto nano2hybrids dovrebbe soddisfare del tutto la vostra curiosità. Nel corso dei prossimi tre anni, gli scienziati che partecipano al progetto nano2hybrids, finanziato dall´Ue, apriranno nuovi orizzonti nei settori della chimica e della comunicazione. Come principale forma di coinvolgimento, i ricercatori illustreranno i progressi della ricerca condotta su base giornaliera e mensile presentando sul loro sito web e sul famoso sito Internet di condivisione dei video, Youtube, video-diari delle sperimentazioni svolte e delle difficoltà incontrate. In questo modo, il consorzio dei 15 scienziati mostrerà all´opinione pubblica cos´è veramente la ricerca scientifica, e forse susciterà in una generazione nuova e più giovane l´interesse per una carriera nel campo della scienza. L´idea di base del progetto è utilizzare un´innovativa tecnica al plasma per modificare la superficie di nanotubi al carbonio e costruire strutture metalliche di pochi atomi da applicare sulle superfici dei tubi. Tali materiali ibridi a base di nanotubi metallici avrebbero così un enorme potenziale per un impiego nei rilevatori di gas. Si è calcolato che miliardi di questi nanotubi potrebbero essere prodotti in un composto e distribuiti in strati sottili su elettrodi stampati su un piccolo frammento di plastica. Gli scienziati affermano di poter sviluppare tale sistema nel dispositivo più piccolo, più economico e più sensibile mai costruito in precedenza per rilevare la presenza di qualsiasi tipo di gas, da quelli pericolosi ai più comuni. Il dispositivo in questione potrebbe poi essere messo in commercio dal partner privato coinvolto nel progetto. A differenza di qualsiasi altro progetto scientifico precedente, gli scienziati, ciascuno con la propria videocamera, si propongono di accompagnare il pubblico nel loro viaggio scientifico e condividere l´esperienza di fare scienza. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Vega Science Trust, che ha prodotto con successo documentari scientifici. A propria volta, il Vega Science Trust ha presentato i partner del progetto a Ed Goldwyn, un produttore che per primo ha proposto documentari sotto forma di video-diario sulla Bbc (British Broadcasting Corporation). «Speriamo davvero di instaurare un dialogo grazie al sito Internet», dichiara il coordinatore per la comunicazione in campo scientifico del progetto nano2hybrids, Chris Ewels. «Il sito web in realtà è un esperimento che si sta svolgendo in parallelo agli esperimenti scientifici stessi. Molti partner nel progetto hanno idee diverse riguardo ai soggetti con cui desidererebbero comunicare», ha aggiunto. Finora gli scienziati del progetto hanno inserito 16 video su Youtube, con oltre 1 000 accessi. Le registrazioni video sono inoltre disponibili sul sito Internet del progetto stesso. Anche se in Youtube il contenuto scientifico di alto livello è ancora limitato, nano2hybrids potrebbe diventare il progetto pionieristico che contribuirà a cambiare la situazione. Per ulteriori informazioni consultare: http://www. Nano2hybrids. Net/index. Php http://www. Youtube. Com/results?search_query=nano2hybrids http://cordis. Europa. Eu/nanotechnology/ .  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE SULLE PROPOSTE DI PROGETTO PER IL 7PQ  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2007 - Dal 12 al 14 settembre si terrà a Roma un workshop di formazione per l´elaborazione di proposte di progetto vincenti per il Settimo programma quadro (7Pq). L´obiettivo del workshop è fornire ai potenziali partecipanti al 7Pq gli strumenti necessari per strutturare meglio le loro proposte di progetto. Nel corso del workshop sarà delineata la struttura del 7Pq e saranno presentati gli strumenti finanziari disponibili. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Apre. It/formaassist/corso. Asp?id=65 .  
   
   
I RICERCATORI SVIZZERI POTRANNO PARTECIPARE A PIENO TITOLO AL 7PQ  
 
Bruxelles, 28 giugno 2007 - La Svizzera è l´ultimo «paese terzo» ad acquisire lo status di partecipante a pieno titolo al Settimo programma quadro (7Pq) in seguito alla sottoscrizione di un accordo scientifico con l´Unione europea. Il documento è stato firmato da Pascal Couchepin, Capo del Dipartimento federale dell´interno, Janez Potocnik, commissario europeo per la scienza e la ricerca, e Annette Schavan, ministro tedesco della Ricerca e presidente del Consiglio «Competitività» dell´Ue. L´accordo consentirà ai ricercatori svizzeri di partecipare alle stesse condizioni dei loro omologhi europei a tutti gli inviti a presentare proposte pubblicati dall´inizio dell´anno nell´ambito del 7Pq. Il governo federale svizzero ha impegnato 2,4 miliardi di franchi svizzeri (1,4 Mrd Eur) nel 7Pq (3% del bilancio totale) e si prevede che la partecipazione dei ricercatori svizzeri consentirà di realizzare un ritorno sull´investimento. La Svizzera ha conseguito buoni risultati nell´ambito del 6Pq. Le proposte elaborate dai ricercatori svizzeri hanno registrato un tasso di successo del 24%, percentuale significativamente superiore alla media europea del 20%. Si calcola che l´ammontare dei finanziamenti ottenuti dai ricercatori svizzeri nel corso del 6Pq sia pari all´importo versato dal governo nel programma stesso. Per ulteriori informazioni sul 7Pq visitare: http://cordis. Europa. Eu/fp7/home_it. Html .  
   
   
INFORMEST: OGGI A GORIZIA ASSEMBLEA DEI SOCI PER L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO 2006. CRESCE LA CAPACITÀ DI ACQUISIZIONE DI RISORSE ESTERNE AL SISTEMA TRIVENETO GRAZIE AL SUA NATURA DI ENTE SENZA FINALITÀ DI LUCRO.  
 
Gorizia, 28 giugno 2006 - Si svolge oggi a Gorizia, sotto la presidenza di Pierlugi Bolla, l’Assemblea dei soci di Informest, l’Agenzia per lo Sviluppo e la Cooperazione internazionale, partecipata, tra gli altri, da Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Regione del Veneto, Regione Autonoma Trentino Alto Adige, Provincia di Trento, Ice, Unioncamere. L’assemblea è convocata per l’approvazione del bilancio 2006. Tra gli elementi più significativi della attività di Informest che verranno illustrati oggi, l’acquisizione - nel triennio 2004/2006 per lo sviluppo delle regioni del Nord Est, di risorse esterne pari ad € 4. 712. 568,51, il 58 % delle quali, pari a € 2. 744. 749,00, grazie alla sua natura di ente senza finalità di lucro. Per il 2007 la previsione è di un fatturato progetti del valore di circa 1. 850. 000,00, dei quali il 52% rappresentano risorse esterne al sistema triveneto; inoltre, il 58% di questo importo è derivato da programmi regionali, nazionali o europei riservati proprio ad organizzazioni che, come Informest, operino senza finalità di lucro. Nel corso dell’anno – come verrà ricordato domani - l’attività svolta dalle aree operative di Informest, coerentemente alla strategia individuata dal Consiglio di Amministrazione, ha permesso di potenziare ulteriormente l’impatto operativo di Informest quale strumento innovativo sia nel panorama degli attori dello sviluppo del territorio, che in quello del mercato della consulenza privata, in linea con le direttrici del ricostituito Ministero del Commercio Internazionale, della politica estera dell’Italia, delle strategie e dei programmi dell’Unione Europea. Grazie all’integrazione dei suoi servizi (informazione, progettazione, consulenza e assistenza al finanziamento delle imprese), alla specializzazione geo-politica ed al radicamento territoriale nel Nord Est italiano, Informest offre infatti al Sistema Italia un “modello unico” nel campo della cooperazione internazionale. .  
   
   
AUSTRIA, CRESCITA ECONOMICA PREVISTA AL +3,25 P.C.  
 
Vienna, 28 giugno 2007 - Secondo la nota "Previsioni di crescita economica 2007-2009", elaborata dalla Banca Nazionale Austriaca (Oenb), la crescita economica nazionale dovrebbe raggiungere quest´anno il 3,25 per cento. I dati sono ripresi dall´Ice. L´istituto afferma che l´andamento dell´economia è risultato più consistente rispetto a quanto pronosticato da rinomati Istituti di ricerca economica quali il Wifo (che la dava al +3 p. C. ) e l´Ihs (+2,9 p. C. ) ed in linea, invece, con i calcoli recentemente pubblicati dall´Ocse-organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo. La crescita economica austriaca è prevista con segno positivo anche nel 2008 (le stime parlano del +2,7 p. C. ) e nel 2009 (+2,3 p. C. ). .  
   
   
SLOVENIA, PREZZI INDUSTRIALI MAGGIO ´07  
 
Lubiana, 28 giugno 2007 - In maggio l´indice dei prezzi industriali in Slovenia è stato di 100,2 rispetto ad aprile 2007. I prezzi dei beni sul mercato nazionale sono aumentati dello 0,3 per cento; i prezzi dei prodotti per esportazione sono saliti dello 0,2 per cento. Lo ha comunicato l´Ufficio sloveno di Statistica. I maggiori aumenti dei prezzi sono stati registrati per quanto riguarda la carta e i prodotti derivati (+2,1 p. C. Su base mensile), nei macchinari elettrici (+1,6), nelle lavorazione dei metalli (+0,8). Per contro, sono scesi i prezzi dei computer per ufficio (- 14,5 p. C. ), elettricità (-0,5) ed arredamento. .  
   
   
BANCHE: ABI, SETTORE SEMPRE PIÙ COMPETITIVO IN ITALIA E IN EUROPA MARGINI DI CRESCITA NEL CAMPO DEI PAGAMENTI CON LE “CARTE DI PLASTICA”, I MUTUI E IL CREDITO AL CONSUMO. LA FOTOGRAFIA DELLE BANCHE ITALIANE A CONFRONTO CON QUELLE DEI PRINCIPALI PAESI EUROPEI AL CONVEGNO DELL’ABI SPIN 2007.  
 
Roma, 28 giugno 2007 - Un settore bancario sempre più competitivo in Italia e in Europa, che “eccelle” nel finanziamento alle imprese, ma ha ancora margini di crescita in segmenti importanti come i pagamenti con carte di credito e bancomat, i mutui e il credito al consumo verso le famiglie. È questa la fotografia delle banche italiane, messe a confronto con quelle dei principali paesi europei, che emerge dai dati presentati al convegno dell’Abi “Spin 2007”, che quest’anno ha affrontato il tema: “Crescere per competere. Tecniche economiche e sviluppo finanziario nello scenario europeo”. Il settore bancario italiano, dati alla mano, ha fatto molta strada per colmare il “gap dimensionale” che lo separava dal resto d’Europa, anche se il cammino intrapreso in questi anni deve ancora proseguire. In termini di totale attivo le banche italiane rappresentano l’8% del totale dell’Ue a 25 paesi, più avanti del 6,5% della Spagna, ma ancora lontano dal 25,3% della Gran Bretagna, dal 20,8% della Germania e dal 15,5% della Francia (ma va considerato che l’economia italiana pesa per il 12,9% sul prodotto interno lordo europeo, quella tedesca per il 20,2%, quella inglese per il 16,6%, quella francese per il 15,6% e quella spagnola per l’8,6%). “La banche italiane – ha detto il Presidente dell’Abi Corrado Faissola introducendo i lavori della decima edizione del convegno Spin – stanno dando un contributo importante alla costruzione di un mercato finanziario più grande ed efficiente, sia sotto il profilo della maggiore concorrenza, sia sotto quello del sostegno complessivo al Sistema Paese. Oggi, anche grazie alla nuova fase di aggregazioni che completa il processo di consolidamento in atto già da tempo nel settore – ha aggiunto Faissola – possiamo affrontare con successo anche la sfida dell’integrazione europea dei mercati e dei servizi e contribuire, più in generale, all’internazionalizzazione dell’economia”. Su questo stesso tema, nel corso del convegno, è intervenuto anche il direttore generale della Banca d’Italia Fabrizio Saccomanni, sottolineando che “il settore bancario italiano ha potuto concorrere alla ripresa della nostra economia forte dei considerevoli progressi messi a segno nell’ultimo decennio sotto il profilo dell’efficienza produttiva, della gestione dei rischi, delle dotazioni patrimoniali”, colmando il divario col resto d’Europa anche grazie – ha aggiunto – “all’ampliamento dell’offerta dei servizi e alle riorganizzazioni aziendali connesse con le aggregazioni fra intermediari”. Finanziamenti alle imprese Per quanto riguarda le principali attività che quotidianamente vengono svolte negli oltre 30 mila sportelli delle banche italiane, il confronto con gli altri Paesi europei ci vede sul secondo gradino del podio nei finanziamenti alle imprese, con una quota di mercato pari al 15,1% del totale dell’Ue a 25 paesi, di poco dietro alla Germania (18%) e davanti a Francia (14,2%), Spagna (13,5%) e Gran Bretagna (12,6%). Pagina 2 di 2 Finanziamenti alle famiglie Margini di miglioramento ci sono invece nel campo degli impieghi alle famiglie. Questo comparto rappresenta il 6% del totale europeo, contro il 28,7% della Gran Bretagna, il 22% della Germania, il 10,8% della Francia ed il 9,5% della Spagna. Il mercato dei mutui italiano, in particolare, rappresenta il 4,7% di quello europeo, contro il 30,1% inglese, il 20,6% tedesco, il 10,6% francese ed il 9,6% spagnolo. Stesso discorso per il credito al consumo: 5% del totale dell’Europa a 25, contro il 31,7% degli inglesi, il 19,3% dei tedeschi, il 16% dei francesi e l’8,7% degli spagnoli. Carte di pagamento Quanto ai pagamenti, in Italia si continua a preferire ancora troppo il denaro contante rispetto alle “carte di plastica”. Tant’è vero che il numero di “strisciate” che ogni anno avvengono in Italia rappresentano solo per il 5,2% di quelle totali europee (27,2% quelle inglesi, 22,7% quelle francesi, 10,3% quelle tedesche e 6,1% quelle spagnole). Il volume dei pagamenti – cioè la quantità di denaro che circola mediante i pagamenti con carte di credito e bancomat – è pari invece all’8% del totale europeo (contro il 33,6% inglese, 19% francese, l’11,6% tedesco e 5,5% spagnolo). “Recuperare il ritardo che ci separa dal resto d’Europa in questo campo – ha detto il direttore generale dell’Abi Giuseppe Zadra – è tanto più importante ora che siamo alla vigilia di grandi appuntamenti, come l’avvio dell’area unica dei pagamenti in euro Sepa, che già dall’inizio del prossimo anno diventerà una realtà di fatto con i primi prodotti e servizi basati sugli schemi Sepa messi a disposizione dei clienti. In questo modo, anche sul fronte dei pagamenti saremo sempre meno cittadini italiani e sempre più cittadini europei”. Il convegno Il convegno – che si è appena concluso all’Hotel Ergife di Roma, con la partecipazione delle banche e delle istituzioni italiane ed europee - è stata anche l’occasione per fare il punto sulle nuove prospettive di competitività aperte, per l’industria bancaria ma più complessivamente per l’intero sistema economico del Paese, dall’internazionalizzazione dei mercati e dalla sempre maggior efficienza dei servizi. Soprattutto alla luce del nuovo scenario normativo, che si sta configurando con l’approvazione della Direttiva sui Servizi di pagamento e l’introduzione della Mifid. .  
   
   
ASSEMBLEA DEI SOCI DI MEDIOBANCA: APPROVATO IL MODELLO DUALISTICO E NOMINATO IL CONSIGLIO DI SORVEGLIANZA  
 
 Milano, 28 giugno 2007 L’assemblea degli Azionisti di Mediobanca tenutasi ieri ha approvato in sede straordinaria: l’adozione di un nuovo statuto sociale basato sul “modello dualistico”, caratterizzato dalla presenza del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione; di attribuire al Consiglio di Gestione la facoltà – previa approvazione, di volta in volta, del Consiglio di Sorveglianza – di aumentare a pagamento e/o gratuitamente il capitale sociale per massimi nominali € 100 mln. E di emettere obbligazioni convertibili in azioni ordinarie e/o cum warrant, per un importo massimo di € 2 mld. , ai sensi degli articoli 2443 e 2420-ter c. C. ; di attribuire al Consiglio di Gestione la facoltà ai sensi dell’art. 2443 del Codice Civile di aumentare il capitale sociale a pagamento ai sensi dell’art. 2441 quarto comma, 2° periodo - previa approvazione, di volta in volta, del Consiglio di Sorveglianza - da riservare alla sottoscrizione di investitori professionali italiani ed esteri, con esclusione del diritto di opzione, per un importo massimo di nominali € 40 mln. ; un aumento di capitale per nominali € 20 mln. Da riservare per la sottoscrizione entro il 1° luglio 2022 ai sensi dell’art. 2441, ottavo comma, c. C. A dipendenti del Gruppo Mediobanca per massime n. 40 milioni di azioni al servizio di piani di stock option che saranno sottoposti all’approvazione dell’Assemblea ordinaria. L’assemblea riunitasi quindi in sede ordinaria ha provveduto alla nomina del Consiglio di Sorveglianza per gli esercizi al 30 giugno 2008, 2009 e 2010 così composto: Geronzi Cesare (Presidente); Rampl Dieter; Azema Jean; Ben Ammar Tarak; Benetton Gilberto; Bernheim Antoine; Bertazzoni Roberto; Bollore’ Vincent; Caso’ Angelo; Cerutti Giancarlo; Doris Ennio; Ferrero Pietro; Ligresti Monella; Palenzona Fabrizio; Pesenti Carlo; Pinto Eugenio; Strutz Eric; Tronchetti Provera Marco; Villa Gabriele, tratti dalla Lista presentata dal Patto di Sindacato nonché i Signori: Denozza Francesco tratto dalla Lista presentata dall’azionista Amber Master Fund Spc; Zunino Luigi tratto dalla Lista presentata congiuntamente dagli azionisti Sviluppo Nuove Iniziative S. P. A. , Tradim S. P. A. , Zunino Investimenti Italia S. P. A. E Signora Stefania Cossetti in Zunino. I Signori Tarak Ben Ammar, Roberto Bertazzoni, Angelo Casò, Eugenio Pinto, Gabriele Villa, Francesco Denozza e Luigi Zunino hanno dichiarato il possesso del requisito di indipendenza ai sensi del codice di Autodisciplina della Borsa Italiana. I Signori Angelo Casò, Eugenio Pinto e Gabriele Villa sono iscritti al Registro dei Revisori contabili. .  
   
   
INTESA SANPAOLO CONCLUDE IL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE PER L’ASSEGNAZIONE GRATUITA AI DIPENDENTI  
 
Torino, Milano, 28 giugno 2007 - Intesa Sanpaolo ha concluso il 26 giugno il programma di acquisto di azioni proprie - che sono state gratuitamente ai dipendenti il 27 giugno - autorizzato dalle Assemblee tenutesi il 1° dicembre 2006 e il 3 maggio 2007 e reso noto al mercato nel comunicato stampa emesso il 25 maggio 2007. Anche le società controllate italiane indicate nel citato comunicato stampa hanno concluso i programmi di acquisto di azioni della controllante per l’assegnazione gratuita ai propri dipendenti, programmi approvati dalle rispettive assemblee e analoghi per contenuto e modalità a quello approvato dall’Assemblea della Capogruppo. Si forniscono di seguito, ai sensi dell’art. 144 bis della Delibera Consob n. 11971/99 (Regolamento Emittenti), i dettagli degli acquisti effettuati; tale informativa viene resa da Intesa Sanpaolo nel presente comunicato anche per conto delle predette società controllate. Nell’ultimo periodo del programma, compreso tra il 18 giugno scorso e la giornata odierna, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha complessivamente acquistato - tramite Banca Imi, incaricata dell’esecuzione del programma - 3. 397. 452 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo (pari allo 0,03% circa del capitale sociale ordinario), per un controvalore totale di 19. 107. 936,28 euro; la sola Capogruppo ha acquistato 2. 380. 510 azioni, per un controvalore di 13. 388. 819,06 euro. Dal 28 maggio scorso, data di inizio del programma, ad oggi, data di conclusione del programma, il Gruppo Intesa Sanpaolo ha complessivamente acquistato 10. 293. 907 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo (pari allo 0,09% circa del capitale sociale ordinario), per un controvalore totale di 57. 719. 618,04 euro; la sola Capogruppo ha acquistato 7. 220. 124 azioni, per un controvalore di 40. 485. 219,07 euro. Le operazioni di acquisto sono state effettuate in osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti e 2359 bis e seguenti del codice civile e dei limiti in termini di numero di azioni e di corrispettivo indicati dalle autorizzazioni assembleari. Ai sensi dell’art. 132 del Tuf e dell’art. 144 bis del Regolamento Emittenti, gli acquisti sono stati effettuati sui mercati regolamentati secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione dei mercati stessi. Gli acquisti sono stati inoltre effettuati per volumi giornalieri non superiori al 25% del volume medio giornaliero di azioni Intesa Sanpaolo ordinarie negoziato nel mese precedente a quello della comunicazione del programma al pubblico (87,3 milioni di titoli la media giornaliera del mese di aprile 2007), secondo quanto previsto dal Regolamento Ce n. 2273/2003. .  
   
   
MERRILL LYNCH E CAPGEMINI PUBBLICANO L’UNDICESIMA EDIZIONE DEL WORLD WEALTH REPORT, L’INDAGINE SULLA RICCHEZZA INDIVIDUALE NEL MONDO A FINE 2006, IN ITALIA SONO 205.800 GLI INDIVIDUI CON UN PATRIMONIO FINANZIARIO SUPERIORE A 1 MILIONE DI DOLLARI, IN CRESCITA DEL 3,8% RISPETTO AL 2005.  
 
Milano, 28 giugno 2007 – Alla fine del 2006 in Italia erano 205. 800 gli “High Net Worth Individual” (Hnwi) - individui con un patrimonio finanziario superiore al milione di Dollari - secondo l’indagine 2007 sulla ricchezza individuale di Merrill Lynch e Capgemini Rispetto al 2005, quando i ricchi italiani erano 198. 300, la crescita degli individui è stata pari al 3,8%, con un incremento superiore all’1,7% rilevato in Italia nella scorsa edizione del World Wealth Report. Tale incremento è riconducibile principalmente a una ripresa seppur parziale dell’economia italiana (Pil a +1,7% nel 2006), a una crescita dei consumi privati e a una bassa inflazione che deriva dalla diminuzione del prezzo del petrolio. In termini più generali, i principali trend macroeconomici in atto – capitalizzazione di mercato, mercato del lavoro, ecc. - hanno contribuito a caratterizzare il contesto italiano per una leggera ripresa della fiducia da parte di investitori, imprenditori e consumatori. Il dato rilevato per l’Italia mostra comunque una crescita più lenta rispetto al resto dell’Europa dove il numero degli Hnwi è aumentato in media del 6,4%. A livello mondiale, il World Wealth Report 2007, presentato oggi da Merrill Lynch e Capgemini, evidenzia che, grazie a una forte crescita dell’economia a livello globale, la ricchezza individuale ha registrato un notevole incremento, aumentando nel 2006 dell’11,4% e raggiungendo così un valore complessivo di patrimoni finanziari detenuti dagli Hnwi pari a 37. 200 miliardi di Dollari. Nel 2006 il numero degli Hnwi al mondo è aumentato dell´8,3% raggiungendo i 9,5 milioni di individui; ancora più significativa la crescita degli Ultra High Net Worth Individuals (Ultra-hnwis), ossia gli individui con patrimoni di oltre 30 milioni di Dollari, che è stata pari all’11,3% arrivando così a registrare un totale di 94. 970 unità. I paesi emergenti hanno riportato significative performance continuando a registrare trend di crescita nel numero di Hnwi e notevoli flussi di cassa per gli investitori nei settori di mercato caratterizzati da maggiori livelli di rischio. Singapore e India hanno registrato il maggiore incremento nel numero di Hnwi, rispetto al 2005 i grandi ricchi nei due paesi sono aumentati rispettivamente del 21,2% e del 20,5%. Per il 2007 il World Wealth Report prevede un rallentamento della crescita economica, come effetto di una crescita più contenuta delle economie mature. Risultati record per l’economia mondiale - Nel corso del 2006 i tassi di crescita dei due principali driver per generare ricchezza (Pil e capitalizzazione di mercato) hanno registrato un’accelerazione che ha contribuito ad aumentare il numero degli Hnwi in tutto il mondo, nonché il valore complessivo dei loro patrimoni. I rendimenti ottenuti sono paragonabili a quelli registrati negli anni 2003 e 2004 e sono trainati dai mercati emergenti, che confermano la tendenza a registrare performance superiori rispetto al resto del mondo. Nel 2006, Cina e India, per esempio, si sono osservati tassi di crescita del Pil pari rispettivamente al 10,5% e all’8,8%. La capitalizzazione di mercato è cresciuta rapidamente in Europa, nell’area Asia-pacifico e in America Latina, grazie all’ottimo andamento degli utili aziendali, alla crescita delle operazioni di quotazione e da costanti investimenti esteri. Sebbene nel panorama mondiale l´andamento non sia stato omogeneo, quasi tutti gli indici hanno fatto segnare un risultato positivo. Nel 2006 il Dow Jones World Index, ad esempio, è cresciuto del 16,4%. “Il World Wealth Report 2007 - ha commentato Massimo Fortuzzi, Chief Operating Officer Merrill Lynch Global Private Client Italia - rivela come sia il numero di Hnwi sia il valore complessivo dei patrimoni finanziari da loro controllato abbiano continuato a crescere nel corso del 2006, registrando tassi di crescita straordinari soprattutto in paesi come Singapore e l’India,” “Questi straordinari livelli di creazione di ricchezza registrati in tutto il mondo – ha continuato Massimo Fortuzzi - rappresentano un’eccezionale opportunità per le società specializzate nel wealth management. Saranno premiate quelle tra loro che sapranno proporre dei modelli in grado di soddisfare le mutevoli esigenze di una clientela oggi sempre più sofisticata. ” Il primato delle economie emergenti - Analizzando il panorama dell’economia globale nel 2006, continua ad aumentare il peso e l’importanza dei cosiddetti paesi Bric (Brasile, Russia, India e Cina); la Cina e la Russia sono tra i primi dieci paesi con i più alti tassi di crescita del numero degli Hnwi, con incrementi rispettivi del 7,8%, e del 15,5%. Anche India e Brasile evidenziano trend di crescita continua, basati su una crescita dei consumi interni e su una forte competitività nel settore produttivo e nei servizi. Nel 2006 l’America Latina, con un Pil in crescita del 4,8%, ha attratto una quota importante di investimenti esteri e conseguentemente il numero di Hnwi in questa regione è cresciuto del 10,2%, riconfermandosi al di sopra della media mondiale pari all’8,3%. L’unica regione in cui si è verificata una dispersione di ricchezza anziché un consolidamento è stato il Medio Oriente, dove si è registrato sì un aumento dell’11,9% del numero di Hnwi, grazie alla domanda globale di petrolio registrata nel 2006, ma una correzione del mercato azionario sopravvalutato ha ritoccato al ribasso i tassi di capitalizzazione, rallentando conseguentemente l’accumulo complessivo di ricchezza. “Il fenomeno della globalizzazione nella creazione di ricchezza - ha commentato Mauro Masciarelli, Vice President Financial Services e Responsabile Wealth Management Capgemini Italia - ha mostrato un’accelerazione, se il 2005 si era distinto per un flusso di investimenti destinati ai fondi internazionali da parte degli Hnwi, il 2006 ha segnato una nuova fase in cui le economie emergenti si sono messe in evidenza con investimenti esteri diretti, forte domanda interna e la realizzazione di solidi profitti. ” Maggior attrattiva del mercato immobiliare - Nel 2006 gli Hnwi hanno destinato maggiori investimenti al settore immobiliare, talvolta liquidando parte dei propri investimenti alternativi per finanziare le opportunità offerte da questo mercato. A livello globale, nel 2006 i volumi delle operazioni immobiliari hanno raggiunto i 682 miliardi di dollari, in aumento del 38% rispetto al 2005. I fondi di investimento immobiliare (Reit) hanno registrato un andamento decisamente positivo, configurandosi come forma preferita d’investimento. Sebbene gli investimenti alternativi si siano confermati una componente centrale del portafoglio degli Hnwi, complessivamente lo scorso anno le risorse destinate a questo settore si sono ridotte. Nella sezione dedicata alle attività filantropiche, per la prima volta inclusa nel World Wealth Report, emerge che nel 2006 i grandi ricchi, e in primis gli ultra-Hnwi, hanno destinato 285 miliardi di dollari alle cause filantropiche. L’indagine ha infine evidenziato che nel 2006 la capacità di analisi globale da parte degli Hnwi ha continuato a migliorare, grazia a una maggiore consapevolezza degli sviluppi internazionali, al migliore andamento dei fondi internazionali e a politiche di contenimento del rischio. Previsioni di crescita moderata - Si prevede che in futuro mercati maturi come gli Stati Uniti rappresenteranno una sorta di ancora nel panorama economico mondiale, soprattutto in presenza di tassi di crescita moderati. Dalle banche centrali ci si attende una contrazione della politica monetaria che concluderà il periodo di elevata liquidità che tanto impulso ha dato allo sviluppo recente. Si prevede infine un rallentamento dei tassi di crescita di Asia e America Latina a fronte di un rallentamento della domanda a livello globale. .  
   
   
BANCA FIDEURAM, 4BEST CERTIFICATE: LA MIGLIORE PERFORMANCE DELLE 4 STRATEGIE  
 
Roma, 28 giugno 2007 – Proseguendo l’azione di diversificazione dell’offerta con prodotti innovativi, Banca Fideuram si appresta a collocare il “4Best Certificate”. Il prodotto, disponibile dal 21 giugno al 19 luglio 2007, consente al cliente di beneficiare della migliore performance registrata da una delle quattro strategie di investimento sottostanti. Ciascuna strategia è il risultato della combinazione di quattro asset class differenti quali Equity, Commodities, Private Equity e Real Estate, realizzate grazie a undici indici e composte con pesi diversi in modo tale che in ciascuna strategia una sola asset class risulti predominante. A chi si rivolge Il prodotto si rivolge all’investitore che intende: diversificare il proprio investimento offrendo la possibilità di trarre vantaggio dalla performance del miglior mix di sottostanti definito ex post; accedere alla possibilità di ottenere cedole elevate in caso di rimborso anticipato; beneficiare in ogni caso della protezione al 90% del capitale investito a scadenza, oltre all’opportunità di realizzare un bonus pari all’andamento della performance della migliore strategia di investimento. Grazie all’opzione Golden Goal, 4Best Certificate offre l’opportunità, al secondo e al quarto anno di vita del prodotto, di ottenere il rimborso anticipato del capitale investito oltre a una cedola del 8,5% annua. Questo accade nel caso in cui ad una delle date di valutazione previste, la media annuale delle performance della migliore strategia registri un valore superiore del 15% rispetto al proprio valore iniziale. Il prodotto tiene memoria delle cedole non pagate (effetto memoria): questo significa che se il rimborso anticipato avviene al secondo anno il certificate paga una cedola del 17%, se invece avviene al quarto anno del 34%. Cosa succede se il certificate non rimborsa al secondo o al quarto anno? Alla scadenza del sesto anno il certificato rimborsa il 90% del capitale versato più un bonus corrispondente alla media annuale delle performance della migliore strategia di investimento positiva. .  
   
   
AUMENTO DI CAPITALE DEL CREDITO VALTELLINESE: RISULTATI E OFFERTA DEI DIRITTI DI OPZIONE NON ESERCITATI  
 
 Sondrio, 28 giugno 2007 – Credito Valtellinese rende noto che durante il periodo valido per l´esercizio dei diritti di opzione (21 maggio 2007 – 22 giugno 2007) sono state sottoscritte: n. 53. 416. 567 Azioni, pari al 99,79% di quelle offerte in opzione, con abbinati, a titolo gratuito massimi n. 21. 366. 626 Warrant 2008 e massimi n. 21. 366. 626 Warrant 2009. Per ogni gruppo di 10 Azioni sottoscritte, e mantenute ininterrottamente fino al 12 luglio 2008 - data in cui ricorre il centenario di fondazione della banca -, sarà altresì assegnata gratuitamente una ulteriore azione a titolo di "bonus share". Le Azioni di nuova emissione sono automaticamente ammesse alla quotazione presso il Mta della Borsa Italiana, segmento “blue chips”, al pari delle azioni attualmente in circolazione, mentre l´ammissione alla quotazione dei Warrant 2008 e dei Warrant 2009 è già stata autorizzata dalla Borsa Italiana, con provvedimento n. 5267 in data 14 maggio 2007. L’inizio delle relative negoziazioni sarà disposto dalla Borsa Italiana, dopo la verifica della sussistenza dei requisiti previsti dal Regolamento dei mercati organizzati e gestiti dalla Borsa Italiana medesima. Della data di inizio della negoziazione dei Warrant 2008 e Warrant 2009 sarà data notizia mediante Avviso della stessa Borsa Italiana. I diritti non esercitati nel periodo di offerta, pari a n. 226. 042, saranno, ai sensi dell’art. 2441, comma terzo, codice civile, offerti in Borsa tramite Unicredit Markets & Investment Banking (Hvb - Milan Branch) nelle riunioni dei giorni 2, 3, 4, 5 e 6 luglio 2007 (l’“Offerta in Borsa”). Il primo giorno verranno offerti tutti i diritti e, i giorni successivi, quelli eventualmente non collocati nei giorni precedenti. I diritti verranno messi a disposizione degli acquirenti presso la Monte Titoli S. P. A. E saranno utilizzabili per la sottoscrizione di: n. 113. 021 nuove Azioni (0,21% di quelle complessivamente offerte), con abbinati, a titolo gratuito, massimi n. 45. 208 Warrant 2008 e massimi n. 45. 208 Warrant 2009 alle stesse modalità e condizioni dell’offerta in opzione agli azionisti del Credito Valtellinese, precisamente nel rapporto di 1 nuova Azione, del valore nominale di 3,50 euro, godimento 1 gennaio 2007, ogni 2 diritti rivenienti dall’Offerta in Borsa, al prezzo di 10 euro per azione, con abbinati a titolo gratuito, n. 2 Warrant 2008 e n. 2 Warrant 2009 per ogni gruppo di 5 azioni sottoscritte. Per ogni gruppo di 10 Azioni sottoscritte, e mantenute ininterrottamente fino al 12 luglio 2008, sarà altresì assegnata gratuitamente una ulteriore azione a titolo di “bonus share”. Il regolamento e la sottoscrizione delle emittende azioni, con abbinati a titolo gratuito i Warrant 2008 e i Warrant 2009 rivenienti dall´esercizio dei diritti, dovranno effettuarsi presso tutte le filiali delle banche del Gruppo Credito Valtellinese, nonché presso tutti gli intermediari aderenti al sistema di gestione accentrata di Monte Titoli S. P. A. , a pena di decadenza, entro e non oltre il 9 luglio 2007 con pari valuta. L´esito dell´operazione è garantito da Unicredit Markets & Investment Banking (Hvb - Milan Branch), che agisce in qualità di garante per la sottoscrizione delle Azioni che rimanessero eventualmente non sottoscritte anche a conclusione dell´Offerta in Borsa di diritti inoptati. .  
   
   
ASSEMBLEA ANNUALE AIBA I BROKER ITALIANI CHIAMATI A ELEGGERE I NUOVI VERTICI DELL’ASSOCIAZIONE  
 
Roma, 28 giugno 2007 – Oggi a Milano, presso l’Hotel Principe di Savoia, in Piazza della Repubblica 17, si svolgerà, in forma privata, l’Assemblea annuale dell’Aiba, Associazione Italiana dei Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni. Argomento centrale della giornata, l’elezione del Consiglio Direttivo che, subito dopo la chiusura dell’Assemblea, si riunirà per eleggere il Presidente, i due Vicepresidenti e i rimanenti tre componenti la Giunta Esecutiva che rimarranno in carica per il triennio 2007/2010. Nel corso della sua relazione il Presidente uscente dell’Aiba, Andrea Scagliarini, oltre ad illustrare i dati del mercato del brokeraggio assicurativo 2006, analizzerà nel dettaglio i riflessi delle consistenti novità normative introdotte sul mercato, attraverso uno studio sull’aumento dei costi a carico dei broker, dovuti ai nuovi adempimenti. La percentuale di mercato dei broker nei rami danni, stimata per il 2006, è pari al 42,7% del totale, rispetto al 39% dell’anno precedente. Dal punto di vista del giro d’affari gli associati Aiba rappresentano il 90% del mercato. .  
   
   
ACE TEMPEST RE PARTECIPA AI LLOYD’S IN CINA ATTRAVERSO IL LLOYD’S SYNDICATE 2488  
 
Milano, 28 giugno 2007 - Ace Tempest Re Group, la divisione di riassicurazione di Ace Group of Companies ha annunciato di aver istituito un’unità di sottoscrizione presso Lloyd’s Reinsurance Company (China) Limited, nuova società autorizzata alla riassicurazione basata a Shangai. Ace Tempest Re offrirà tutte le linee di riassicurazione property e casualty sia facoltative che negoziali al mercato cinese attraverso la divisione underwriting Ace Tempest Re dei Lloyd’s in Cina, che saranno pienamente supportate dall’esistente sindacato Lloyd’s 2488 a cui già partecipa Ace. A rappresentare Ace Tempest Re ai Lloyd’s Cina sarà Bo “Boris” Zheng, Direttore dell’Unità di Sottoscrizione. Zheng ha oltre 10 anni di esperienza nel settore assicurativo e ha un’ampia conoscenza del mercato assicurativo cinese. Riporterà a Matthew Shaw, managing director di Ace Tempest Re Europe. “Siamo entusiasti delle nascenti opportunità di riassicurazione del mercato cinese e non vediamo l’ora di costruire un business di successo attraverso il nostro impegno nei Lloyd’s in Cina”, ha dichiarato Evan G. Greenberg, Chairman e Chief Executive Officer, Ace Limited. “I nostri clienti avranno accesso alla nostra sostanziale capacità, alle competenze sottoscrittive e all’abilità tecnica di Ace Tempest Re. Intendiamo offrire sia soluzioni facoltative che negoziali per le società cinesi su tutte le linee di business, contribuendo attivamente allo sviluppo di Shangai come un centro di riassicurazione internazionale”. Jacques Bonneau, President e Chief Executive Officer, Ace Tempest Re Group, ha dichiarato: “L’aggiunta della presenza di Ace Tempest Re attraverso i Lloyd’s in Cina espande ulteriormente il nostro raggio d’azione e diversifica le nostre attività globali. Shangai si unisce a Londra, Hamilton, Stamford, Montreal e Zurigo nel nostro network e rappresenta un importante nuovo punto di accesso per la riassicurazione nei settori property e casualty in un mercato che ha tassi di crescita vertiginosi”. . .  
   
   
MEDIOLANUM SPA MODIFICHE STATUTARIE  
 
Basiglio - Milano 3 City, 28 giugno 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Mediolanum S. P. A. Tenutosi ieri ha deliberato - ai sensi dell’art. 2365, 2° comma, c. C. E dell’art. 23, comma 3 dello Statuto vigente – di aggiornare gli articoli 17 (Elezione Consiglio di Amministrazione) e 27 (Elezione Collegio Sindacale) dello Statuto, in ottemperanza alla Legge 262/2005 (Tutela del Risparmio) e successive modificazioni e dei conseguenti regolamenti applicativi da parte della Consob. Il verbale del Consiglio di Amministrazione, riportante le modifiche apportate agli articoli dello statuto, sarà disponibile presso la sede sociale, la società di gestione del mercato e sul sito internet della società all’indirizzo www. Mediolanum. It, nei tempi previsti dall’articolo 72, comma 5, lett. B) del Regolamento Emittenti. Il Consiglio di Amministrazione ha preso atto del subentro, quale Membro Effettivo del Collegio Sindacale, del Sindaco Supplente Sig. Francesco Vittadini a seguito delle dimissioni del Sindaco Effettivo Sig. Achille Frattini. .  
   
   
FORMIGONI:ASSURDO UN APPALTO DECISO DALLA MONETINA VIGILANZA SEDI, PROBABILE SORTEGGIO IMPOSTO DALLE NORME STATALI IL PRESIDENTE: COSI´ SI CONTRADDICE OGNI CRITERIO DI EFFICIENZA  
 
 Milano, 28 giugno 2007 – Oggi in Regione Lombardia si aprono le buste delle offerte per l´aggiudicazione del servizio di vigilanza delle sedi della Regione Lombardia. Una gara, apparentemente, come tante altre (se ne fanno molte in ogni pubblica amministrazione). E che invece porta a galla un paradosso al limite dell´incredibile, previsto dalle norme nazionali su queste procedure: a decidere il vincitore potrebbe essere, anzi sarà con ogni probabilità. La sorte. Proprio così: un sorteggio fra i tre concorrenti che si sono presentati. E´ lo stesso presidente Roberto Formigoni a far esplodere il caso: "In tutto il Paese - sottolinea - viene sollevato il tema dei cosiddetti costi della politica ed è giustamente sentita l´esigenza che le pubbliche amministrazioni mettano in campo senza indugio criteri di efficienza e di trasparenza nella scelta di come erogare i servizi. In questa azione la Lombardia è da anni all´avanguardia, con i migliori indicatori tra le pubbliche amministrazioni italiane del rapporto costi/benefici. A maggior ragione è sconcertante trovarsi di fronte all´obbligo di legge di affidare alla monetina la scelta dell´erogatore di un servizio delicato e prezioso come appunto la vigilanza delle sedi istituzionali e di lavoro di una Regione. Un metodo che addirittura il calcio si è da anni lasciato alle spalle. Sollecito le autorità del Governo centrale a rivedere e riformare con urgenza queste norme anacronistiche". Ed ecco in dettaglio come stanno le cose. La gara era stata indetta nel 2006. Sull´aggiudicazione si è aperto un contenzioso, ci sono state sentenze del Tar che hanno comportato l´esclusione di una delle 4 società concorrenti. Alle altre 3 società rimaste in gara è stato chiesto, come da normativa vigente, di "riformalizzare", cioè in sostanza di confermare l´offerta presentata nel marzo del 2006. Qualora le offerte venissero effettivamente confermate ci si potrebbe trovare di fronte a tre offerte identiche, cioè tutte allineate alle cosiddette "tariffe di legalità", cioè ai minimi tariffari. Il che è ovviamente un caso non improbabile. Se si verificasse, si dovrà appunto procedere al sorteggio, come previsto dall´articolo 1 del disciplinare di gara. Il caso non è improbabile appunto perché vige attualmente un limite minimo invalicabile imposto dalle tariffe professionali (stabilite in questo caso dal prefetto). Se sia giusto o no questo vincolo è oggetto di dibattito giurisprudenziale e dottrinale. Sta di fatto che se non prevarrà un orientamento "liberale", come è auspicabile, ci si potrà sempre trovare di fronte ad offerte uguali, pari ai minimi tariffari. Il contrario di una reale concorrenza fra le imprese. .  
   
   
NUOVE OPPORTUNITÀ IN SERBIA PER LE AZIENDE  
 
Ravenna, 28 giugno 2007 - Primi riscontri positivi per le aziende ravennati dell’impiantistica recentemente rientrate dalla missione economica in Serbia organizzata dall’Azienda Speciale Eurosportello della Camera di Commercio. Nel corso di due giornate intense di incontri bilaterali realizzati a Belgrado con una trentina tra aziende serbe, università e società di servizi, i rappresentanti di Ceir, Crea, Domax, Faentia Consulting, Roncuzzi e Associati, Techno e Valerio Maioli Impianti hanno gettato le basi per avviare rapporti di collaborazione tecnica e progettuale con partner serbi. Le opportunità più interessanti emerse dagli incontri vanno dalle collaborazioni tecniche nella progettazione e allestimento di impianti industriali e di costruzioni per l’edilizia civile e commerciale in Serbia, al trasferimento di know-how ingegneristico da realizzarsi anche tramite la formazione di personale tecnico serbo, alla realizzazione di impianti per il miglioramento dei sistemi di illuminazione pubblica della città di Belgrado. Interessanti anche le possibili collaborazioni con società serbe nel campo della tutela della proprietà intellettuale e nel settore delle telecomunicazioni con l’avvio di contatti con alcuni nascenti network televisivi privati. Gli incontri realizzati hanno confermato come in Serbia sia in forte espansione il settore edilizio con investimenti previsti nei prossimi anni in due grandi parchi industriali nella zona di Belgrado, nella costruzione del nuovo porto di Belgrado e nella realizzazione di importanti insediamenti commerciali. Oltre agli investitori stranieri la Serbia è dunque alla ricerca di partners tecnici che possano assisterli nella progettazione e allestimento degli impianti per i nuovi insediamenti civili industriali e commerciali e nella gestione di tutti gli aspetti legati all’ adeguamento alle normative e gli standard europei che la progressiva integrazione nel mercato unico imporrà alla Serbia nei prossimi anni. Le partnership con le aziende ravennati riguarderanno anche la realizzazione di sistemi per il monitoraggio dell’inquinamento atmosferico di aree industriali sottoposte a processi di inquinamento, la partecipazione congiunta a tender internazionali per la progettazione ed esecuzione di impianti, l’avvio di collaborazioni con società di servizi che dovranno assistere le aziende costruttrici di impianti ad adeguarsi alle normative europee nel campo della sicurezza. Sono stati inoltre avviati contatti per avviare percorsi formativi nel campo della sicurezza, prevenzione e tutela della salute, grazie all’esistenza di corsi specifici organizzati dall’Università di Nis, fortemente specializzata in igiene e sicurezza del lavoro con tecnici formati nell’ateneo. Le aziende hanno già programmato di tornare in Serbia nel mese di settembre per concretizzare i contatti avviati. La delegazione, guidata dal Direttore dell’Eurosportello Giovanni Casadei Monti, è stata ricevuta dall’Ambasciatore italiano in Serbia Merola presso la sede di Palazzo Italia che ospita l’Istituto Italiano di Cultura. Durante l’incontro, al quale hanno partecipato tutti i rappresentanti delle istituzioni italiane presenti in Serbia, l’Ambasciatore ha espresso interesse anche per le tradizioni culturali e artistiche della provincia di Ravenna, offrendo la disponibilità dei locali di Palazzo Italia per ospitare mostre sui mosaici e workshops sui temi della ricerca sui materiali per la realizzazione delle ceramiche. .  
   
   
LA GIUSTA MASSA CRITICA TRA FIRENZE, PISTOIA E PRATO  
 
Firenze 28 Giugno 2007 – Gucci e Ferragamo, Nuovo Pignone e Menarini, Università e tecnologie per i beni culturali. Sono i passaporti che l’assessore Riccardo Nencini esibirà alla convention annuale delle Città Strategiche, che venerdì 29 giugno, a Torino, riunisce amministratori pubblici, esperti e manager europei per discutere appunto di alleanze internazionali e grandi eventi (sportivi e culturali) come motore di sviluppo dei centri urbani. “Firenze”, ricorda Nencini, “si presenta alla convention partendo in effetti da un’economia già internazionalizzata, ricca di marchi che sono simboli mondiali di qualità. Il vero problema, semmai, è di restare nella competizione internazionale e possibilmente di acquisire nuove posizioni”. Come ci si riesce? “In un modo solo. Per crescere sul piano internazionale Firenze deve crescere nella sua massa critica. Massa critica significa risorse che si uniscono per sostenere ricerca e sviluppo. Alludo ovviamente all’area Firenze – Prato - Pistoia dove già oggi si produce il 50% della ricchezza regionale. Se potessimo unire queste forze avremmo a disposizione risorse importanti per avviare processi di portata straordinaria”. Occorre dunque un profondo processo di integrazione tra le varie amministrazioni dell’area e la collaborazione di molti soggetti, forze politiche, economiche, sociali, culturali. Il piano strategico di Firenze va in questa direzione? “Ci stiamo lavorando da tempo. Il cantiere è aperto e ha fatto passi significativi. Per esempio la Fondazione per la Ricerca dell’Università ha già scala tri - provinciale. Altra cosa importante: per la prima volta la Regione Toscana riconosce a questo ampio territorio una funzione di indirizzo per la stessa programmazione regionale. Ciò significa che la spesa regionale sarà orientata in base alle indicazioni di questa area vasta. Non sono progressi di poco conto”. E le alleanze internazionali? “Sono sotto gli occhi di tutti proprio in questi giorni e dimostrano che Firenze già partecipa a una rete di città assolutamente importante. Il 70° anniversario del Maggio Musicale è diventato occasione di alleanza con il Polo Musicale di Valencia per la produzione della trilogia wagneriana. Una seconda alleanza con Barcellona, Limoges e Cracovia farà di Firenze la capofila di un progetto europeo destinato a collegare la ricerca dell’avanguardia artistica con le attività artigianali”. La Rete delle Città Strategiche acquista via via maggiore consistenza e peso politico: dal piccolo nucleo fondante alle 19 di un anno fa, alle 27 di oggi che diventeranno 35 con Torino dove saranno cooptati altri 8 municipi. Ciò significa che il piano strategico si sta affermando come processo avanzato di governance del territorio. Eppure a Firenze c’è sempre polemica. “C’è polemica perché, forse, si tende a equivocare. Il piano strategico è un laboratorio di ricerca, dunque i suoi successi non sono legati alla realizzazione dei progetti. Del resto, in ogni laboratorio pubblico o privato quanti progetti si scartano prima di trovare quelli davvero fattibili?” .  
   
   
RICERCA OLTRE 7 MILIONI DI EURO PER BIOTECNOLOGIE E CONTRASTO AL DIGITAL DIVIDE IN ARRIVO ANCHE TRE NUOVI ACADEMY POINT A GENOVA, SARZANA, CAIRO MONTENOTTE  
 
Genova, 28 giugno 2007 - La Regione Liguria ha siglato con il Governo un Accordo di Programma Quadro da 7. 667. 320,00 euro per sostenere progetti di ricerca nel campo delle biotecnologie e per realizzare infrastrutture tese a favorire la diffusione delle nuove tecnologie e l´abbattimento del digital divide. Lo ha reso noto il vicepresidente della Regione Liguria e assessore alla Ricerca e all´Innovazione Massimiliano Costa, a margine del Consiglio Regionale. Per quanto riguarda le biotecnologie, il destinatario del finanziamento sarà il Centro di Biotecnologie Avanzato, polo d´eccellenza ligure in campo delle scienze e tecnologie della vita, che potrà anche stabilire utili sinergie con altri istituti di ricerca quali l´Istituto Italiano di Tecnologia (Iit). Campi di applicazione privilegiati saranno lo studio e la cura di cellule tumorali, l´utilizzo di cellule staminali per la medicina rigenerativa e le biotecnologie marine. "Si tratta - ha dichiarato il vicepresidente Costa - di un atto importante per dare gambe al progetto di rafforzamento e implementazione del sistema regionale della ricerca e innovazione previsto dalla legge regionale approvata a gennaio". L´accordo stabilisce inoltre finanziamenti per la creazione di infrastrutture innovative dislocate sul territorio regionale che sostengano l´integrazione tra scienza, impresa e società, supportino l´attività di ricerca e favoriscano il confronto, l´informazione e la divulgazione scientifica. Si realizzeranno tre nuovi academy point, le cui sedi individuate sono: a Genova, presso la Facoltà di Economia e Commercio, Via Vivaldi 5, di proprietà dell´Università di Genova; a Sarzana, presso la Fortezza Firmafede, di proprietà della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Liguria, concesso in uso al Comune di Sarzana; a Cairo Montenotte presso il Centro Polifuzionale di Piazza della Vittoria n. 29, di proprietà del Comune di Cairo Montenotte. Questi tre centri si vanno così ad aggiungere ai 4 academy point già finanziati nel 2006 che stanno avviando l´attività e che sono: a La Spezia, nel Comune di S. Bartolomeo, nella sede di Mariterman (via S. Bartolomeo 400); a Chiavari presso la Asl4 in via G. B. Ghio 9; a Savona all´interno del Polo universitario nella Palazzina Delfino e a Imperia nella sede dell´ex Tribunale, in piazza De Amicis. Verranno inoltre finanziate infrastrutture che rispondono all´obiettivo di annullare il digital divide infrastrutturale, condizione necessaria per garantire la competitività del territorio e per contrastarne fenomeni di emarginazione produttiva, culturale e sociale assicurando così nel tempo sul territorio ligure le stesse opportunità rispetto alle aree più avanzate del Paese. "Anche questa serie di interventi - afferma il vicepresidente - costituiscono un´importante azione a sostegno della creazione di reti e di scambi tra mondo delle imprese e della ricerca, avvantaggiando così l´innovazione e la competitività del mondo produttivo ligure. Inoltre - conclude Costa - si punta a rafforzare la diffusione di conoscenze scientifiche e tecnologiche riducendo così quel digital divide che spesso rappresenta un ostacolo allo sviluppo economico del territorio". .  
   
   
ACCORDO IN VENETO SU GOVERNO MERCATO DEL LAVORO  
 
Venezia, 28 giugno 2007 - Il Veneto potrà dare una più efficace risposta al governo del mercato del lavoro e alle situazioni di crisi che si presentano nel territorio. E’ questo il significato dell’accordo sottoscritto oggi a Palazzo Balbi dall’assessore regionale alle politiche formative Elena Donazzan con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali, industriali, delle piccole imprese, del commercio, dell’artigianato e dell’agricoltura. L’accordo si riferisce, in particolare, all’utilizzo delle risorse assegnate al Veneto per gli ammortizzatori sociali per un totale di 21 milioni 600 mila euro, dei quali circa 7 milioni di euro rappresentano finanziamenti che consentono di estendere ad ulteriori settori dell’artigianato, della piccola impresa e del terziario gli ammortizzatori sociali in deroga rispetto a quelli già garantiti. In sostanza, il trattamento di integrazione salariale straordinario viene esteso ai dipendenti delle aziende artigiane di alcuni specifici segmenti produttivi, indicati dai codici Ateco; ai dipendenti delle piccole imprese fino a 15 dipendenti e delle aziende commerciali fino a 50 dipendenti relativamente a tutti i settori di attività, compreso il settore della formazione professionale. “L’intesa è frutto della convergenza delle parti sociali con la Regione – ha sottolineato l’assessore Donazzan – rispetto ad una capacità dimostrata dal Veneto di operare in maniera efficace in un comparto delicato e difficile. Rispetto a questo, e alla rigidità che talvolta si riscontra nell’attivazione degli ammortizzatori, si procederà a verifiche periodiche circa i settori cui questi possono essere applicati, attraverso un monitoraggio sullo stato della situazione. A questo proposito è stato deciso di convocare un primo incontro nel prossimo settembre”. . .  
   
   
CRESCONO I DIPENDENTI AUSTRIACI E TEDESCHI IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 28 giugno 2007 - È dedicato alla presenza nel mondo del lavoro dipendente in Alto Adige dei cittadini austriaci e tedeschi il nuovo numero di "Mercato del lavoro news", la pubblicazione dell´Osservatorio mercato del lavoro. La loro presenza tra i lavoratori dipendenti è quasi triplicata negli ultimi 10 anni. I dati sulla presenza dei lavoratori dipendenti austriaci e tedeschi in Alto Adige sono contenuti nell´ultimo numero di "Mercato del lavoro news", pubblicato dalla Ripartizione provinciale Lavoro. Nel 1998, a fronte di 2. 500 residenti tra i 20 e 60 anni con cittadinanza tedesca o austriaca si contavano poco più di 1. 100 lavoratori dipendenti. Con il passare degli anni i residenti sono diventati 3. 500 (+1. 000), ma i lavoratori dipendenti sono quasi triplicati: nel 2006 erano in media 2. 900 (+1. 800), di cui 2. 100 tedeschi e 800 austriaci. Ciò in cui si distingue l´impiego dei lavoratori tedeschi e austriaci dagli altri lavoratori stranieri è la tipologia della professione: tra i primi la percentuale che svolge lavori impiegatizi (40%) è da anni nettamente superiore che tra gli altri lavoratori stranieri, dei quali tutt´ora appena il 5% svolge un lavoro impiegatizio. L´unica zona dove la presenza di lavoratori austriaci sembra essere legata alla vicinanza con località d´oltre confine, e dunque si può forse parlare di un mercato di lavoro locale transfrontaliero, è l´Alta Val Pusteria, dove la loro presenza è particolarmente elevata: il 3% di tutti i lavoratori dipendenti nella zona attorno a San Candido. .  
   
   
MOLISE: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO MOLI-SANI  
 
Campobasso, 28 giugno 2007 - Ricerca biomedica, innovazione tecnologica e sviluppo economico. Questi i protagonisti del convegno “Tecnologie innovative e ricerca biomedica: l´esperienza del Progetto Moli-sani”, promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore e dall’Unioncamere Molise. L’iniziativa verrà presentata martedì 3 luglio con un incontro che avrà inizio alle ore 10. 00 presso la Cittadella dell’Economia (Aula A, località Selvapiana, Campobasso), alla presenza del presidente di Unioncamere Molise - Paolo di Laura Frattura - e del direttore di sede dell’Università Cattolica del Sacro Cuore - Giuseppe Mobilia - . Nato con l’obiettivo di analizzare lo stile di vita e le abitudini alimentari di venticinquemila cittadini della nostra regione, il progetto Moli-sani ha già consentito di effettuare uno screening di undicimila persone, i cui campioni biologici sono custoditi in azoto liquido a 196° sottozero nella “biobanca”, una struttura ad alta tecnologia realizzata dalla Sapio-biorep. Il progetto Moli-sani, divenuto uno dei più grandi studi epidemiologici mai realizzati in Europa, rappresenta la prima ricerca interamente informatizzata al mondo, completamente “paperless”, letteralmente “senza carta”. L’informatizzazione del sistema, realizzata con la collaborazione di Aracne, l’ azienda locale che ha creato il software del progetto, ha difatti sopperito alle difficoltà di gestione dei dati raccolti mediante esami strumentali, analisi di laboratorio e questionari. Un ulteriore passo verso l’impiego di tecnologie innovative è stato compiuto grazie alla collaborazione con l’Università Cattolica e la Vodafone, dettata dalla volontà di congiungere ricerca e tecnologie di comunicazione. Questa iniziativa, di cui si discuterà ampiamente in sede del convegno, prevede l’invio di Sms ai cittadini coinvolti nell’attività di ricerca, i quali riceveranno una conferma dell’appuntamento fissato con i ricercatori e acquisiranno ulteriori informazioni circa le disposizioni cui attenersi prima della visita medica. “Investire in progetti di ricerca - ha commentato il Presidente di Unioncamere Molise, Paolo di Laura Frattura - vuol dire puntare su scelte di alto livello e creare un intreccio tra conoscenze scientifiche ed imprenditorialità, un binomio che talvolta non è oggetto di attenzione nella nostra regione. Obiettivo primario di iniziative come questa, è proprio la volontà di sensibilizzare le istituzioni e le aziende sull´importanza di investire in ricerca, anche promuovendo nuove e fruttuose sinergie. Un tassello necessario alla crescita della nostra regione - ha aggiunto il Presidente di Unioncamere Molise - è rappresentato dallo sviluppo di una nuova cultura di impresa, volta alla diffusione dei valori della competitività, dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, che restano gli obiettivi primari di Unioncamere Molise. Perché è sul terreno della conoscenza, della ricerca e dell’innovazione che si gioca la sfida per il futuro. ” .  
   
   
SEMINARIO SUI REQUISITI DI SICUREZZA DEI PRODOTTI  
 
Biella, 28 giugno 2007 - Lo Sportello Europa della Camera di Commercio di Biella e l’Euro Info Centre della Camera di Commercio di Torino, coordinati da Unioncamere Piemonte, organizzano il seminario “I requisiti di sicurezza dei prodotti. I sistemi di certificazione di Ue, Usa, Cina e India ” che si terrà giovedì 5 Luglio 2007, presso la Camera di Commercio di Biella, Aula Formazione 2° piano a partire dalle 14. 30. Nel corso dell’incontro verranno analizzate la direttiva 2001/95/Ce che rappresenta la disciplina di riferimento in tema di sicurezza generale dei prodotti, nonché altre numerose tematiche quali l’importanza delle norme tecniche e degli organismi di normazione come l’Uni, la rilevanza della certificazione della sicurezza e degli enti di certificazione, le conseguenze che l’assenza dei requisiti di sicurezza richiesti e la mancata certificazione dei prodotti possono comportare per gli operatori economici. Verrà trattato il tema della marcatura Ce e delle Direttive “Nuovo approccio”, normativa di riferimento per i requisiti di sicurezza di alcune categorie di prodotti. Particolare attenzione sarà rivolta ai sistemi di certificazione presenti nel contesto europeo e in Usa, Cina e India – Paesi di riferimento per tutti coloro che intendono fare dell’export il proprio elemento di forza. Nel corso del seminario sarà distribuita la nuova guida della collana “Unione Europea. Istruzioni per l’uso”, dedicata la tema della sicurezza dei prodotti. La partecipazione gratuita. Iscrizioni entro martedì 3 luglio 2007 c/o Segreteria organizzativa via fax al numero 011. 511. 91. 44 o via email all’indirizzo sportello. Europa@bi. Camcom. It .  
   
   
GIORNATA DEDICATA ALL’INNOVAZIONE PER LE PMI  
 
Novara, 28 giugno 2007 - La Camera di Commercio di Novara, in collaborazione con l’Associazione Industriali di Novara e l’Unioncamere Piemonte, organizza l’incontro “L’impresa al centro del cambiamento”, che avrà luogo nella giornata di giovedì 5 luglio 2007, dalle ore 10 alle 17 presso l’Associazione Industriali, in Corso Cavallotti n. 25 a Novara. Dopo i saluti e l’apertura dei lavori da parte di Mariella Enoc, presidente dell’Ain, e di Gianfredo Comazzi, presidente dell’Ente camerale, Nicola Belli ed Elena Biasiolo del Matech - primo centro europeo sui materiali innovativi, promosso dal Parco Scientifico e Tecnologico Galileo di Padova e attivo dal 2001 – interverranno sul tema dei materiali innovativi e del trasferimento tecnologico e presenteranno i servizi a disposizione delle imprese novaresi. “La sfida della competitività globale – ha dichiarato la presidente dell’Ain, Mariella Enoc – si vince con l’innovazione del prodotto, dei processi produttivi, dell’organizzazione aziendale, passando attraverso cambiamenti che, in forme e in modi differenti per ogni realtà produttiva, abbiamo già conosciuto e sperimentato. Le imprese e gli imprenditori, infatti, sono sempre al centro dell’innovazione e del cambiamento, e sono chiamati ad affrontarli utilizzando le strategie più efficaci e i migliori strumenti a loro disposizione”. Dalla volontà di rispondere a tali esigenze nasce Matech Point Novara, frutto della collaborazione fra Associazione Industriali, Camera di Commercio e Matech. Matech Point Novara supporterà le aziende sia per quanto riguarda la ricerca dei materiali più idonei a soddisfare specifici requisiti sia in merito alla risoluzione di problematiche tecniche, ingegneristiche o di processo, grazie anche all’ausilio di un database informatico e di un archivio di campioni. “Per sostenere la ripresa produttiva – ha evidenziato il presidente della Camera di Commercio, Gianfredo Comazzi – occorre offrire alle imprese, oltre a specifici incentivi - strada che come Ente camerale stiamo percorrendo attraverso la promozione di bandi per l’erogazione di contributi a fondo perduto volti a sostenerne i processi di innovazione - anche servizi reali, di orientamento e assistenza sui nuovi materiali e le nuove tecnologie, il trasferimento tecnologico e le opportunità pubbliche di finanziamento mirate alla ricerca e allo sviluppo. E’ proprio in questa prospettiva che si inquadra questa «giornata dell’innovazione», ma anche il seminario sui materiali nanostrutturati e le nanotecnologie che abbiamo organizzato la scorsa settimana”. Il programma del pomeriggio sarà dedicato al tema del Vii Programma Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico, in collaborazione con l’ufficio Innovazione e Trasferimento Tecnologico di Unioncamere Piemonte e con l’Università del Piemonte Orientale. Nel corso dell’incontro verrà presentato il bando di finanziamento Ricerca per le Pmi, promosso dalla Commissione Europea al fine di potenziare le risorse scientifiche e tecnologiche dell’Ue attraverso il coinvolgimento delle piccole e medie imprese. La partecipazione alla giornata è gratuita, ma, per motivi organizzativi, è richiesta la prenotazione, da effettuarsi direttamente presso la Camera di Commercio ai contatti di seguito forniti. .  
   
   
"IL LEGNO A 360 GRADI" DIMOSTRAZIONI E CONVEGNO IN CARNIA  
 
Roma, 28 giugno 2007 - Organizzata dal Cnr Ivalsa e dal Consorzio Boschi Carnici nell´ambito del progetto "Via del Legno", la manifestazione si svolgerà Sabato 30 Giugno e Domenica 1 Luglio a Pian di Casa, in Comune di Prato Carnico (Ud). Scopo dell´iniziativa è dimostrare l´enorme potenziale dei boschi Alpini nello sviluppo delle economie locali in un ambito di sostenibilità ambientale più globale. Le manifestazioni riguarderanno tutta la filiera foresta-legno, dalla martellata alle utilizzazioni forestali, fino all´uso finale in edilizia o come combustibile rinnovabile. Saranno presenti 23 postazioni, oltre 50 espositori (tra cui Austriaci, Croati, Tedeschi e Sloveni), e saranno offerte visite guidate gratuite condotte dal Cnr Ivalsa, per osservare al lavoro harvester, forwarder, teleferiche, processori e cippatrici, trattori, taglia-spacca, motoseghe etc. Sabato Mattina si terrà un convegno internazionale. .  
   
   
PRESENTAZIONE PROGETTO SATURNO 2007  
 
Lodi, 28 giugno 2007 – Verrà presentato l’11 luglio 2007, dalle ore 10,00 alle 13,00 presso la Sala Consiglio della Camera di Commercio di Lodi in via Haussmann, il Progetto Saturno 2007. Il Progetto di Sovvenzione Globale Saturno, promosso da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e Fondo Sociale Europeo e realizzato dalla Camera di Commercio di Lodi e dalle altre Camere di Commercio lombarde e Unioncamere lombardia, è rivolto:: - agli aspiranti imprenditori e lavoratori autonomi, che potranno garantirsi gratuitamente un pacchetto di servizi di orientamento di gruppo, di contributi a fondo perduto per la copertura delle prime spese e di accompagnamento personalizzato nella prima fase di sviluppo dell’attività; - alle micro e piccole medie imprese, nell’artigianato e nei servizi in fase di ricambio generazionale e costituite da almeno cinque anni alle quali saranno assicurati gratuitamente servizi di mentoring, consulenza specialistica, affiancamento diretto alla gestione imprenditoriale, incontri di gruppo ecc. L’entità dei contributi regionali previsti dal Progetto Saturno 2007 prevede erogazioni per un totale di 6,2 milioni di euro. L’ammontare delle risorse finanziarie sarà comunque distinto in: - “Azioni di supporto allo start-up, sviluppo d’impresa e autoimpiego”, alle quali sono stati destinati 4, 2 milioni di euro; - “Azioni di supporto per favorire il ricambio generazionale” per le quali è previsto un ammontare di 2 milioni di euro. Il massimo dei contributi erogabili per ogni singola impresa che abbia completato il “percorso” previsto dal Progetto è di circa 7 mila euro. Il “pacchetto” dei servizi della Sovvenzione Globale Saturno 2007 previsti a supporto degli aspiranti imprenditori e dei lavoratori autonomi presume la partecipazione a una serie di attività e di incontri a conclusione dei quali potranno essere erogati i previsti contributi. Gli incontri si distinguono in: - incontri di orientamento: finalizzati a informare sulle modalità di costruzione di un progetto rivolto a creare una impresa; a orientare e supportare nella definizione l’idea, a fornire informazioni sulle tematiche del lavoro autonomo e della creazione d’impresa. - incontri di assistenza individuale: per definire nel dettaglio il progetto personale di business, realizzare un appropriato Business Plan e avviare quindi l’attività autonoma o imprenditoriale. - erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese e alle attività autonome “effettivamente avviate”. Tali contributi sono rivolti a sostenere le prime spese di investimento immateriale inerenti lo start-up dell’attività. - incontri di assistenza rivolti alle imprese e alle attività autonome che hanno beneficiato del contributo. Tali incontri sono indirizzati ad accompagnare i neoimprenditori negli investimenti e nella gestione per i primi mesi di attività. Per quanto riguarda il supporto previsto a sostegno delle micro, piccole e medie imprese, nell’artigianato e nei servizi, che presentano problemi di ricambio generazionale, al fine di garantire la continuità d’impresa la Sovvenzione Globale Saturno 2007 prevede un pacchetto di servizi di mentoring, consulenza specialistica e affiancamento diretto nella gestione, attraverso attività di gruppo interaziendali e attività individuali. I funzionari dello Sportello Punto Nuova Impresa sono a disposizione per tutti i chiarimenti: Camera di Commercio di Lodi, Via Haussmann, 15 Tel. 0371. 4505. 234/222 - Fax 0371/431604 E-mail: sportello. Informativo@lo. Camcom. It o direttamente sul sito www. Saturno. Lombardia. It .  
   
   
CONVEGNO SULL’IMPRENDITORIA FEMMINILE  
 
Lecco, 28 giugno 2007 - La Camera di Commercio di Lecco e il Comitato per la Promozione dell´Imprenditoria Femminile di Lecco in collaborazione con la rivista economica "Lecco Economia" , organizzano martedì 10 luglio 2007 dalle 9. 30 alle 13. 30, presso la Sala Convegni, Hotel Griso Malgrate, Lecco, il convegno "L´imprenditoria femminile: valore e risorsa per lo sviluppo futuro". Promosso in occasione dell´Anno Europeo delle Pari Opportunità, l’evento darà l’opportunità di avere un´analisi socio economica degli obiettivi e delle sfide per assicurare le pari opportunità. Per adesioni ed informazioni, segreteria Comitato per la Promozione dell´Imprenditoria Femminile di Lecco, tel. 0341 292228/242/217, email: regolazione. Mercato@lc. Camcom. It .  
   
   
INDAGINE SUL LAVORO DELLE DONNE ITALIANE  
 
 Milano, 28 giugno 2007 - Donne italiane regine del lavoro domestico: 5 ore e 20 al giorno, più degli altri quattordici Paesi europei considerati. Protagoniste le pulizie (1 ora e mezza) e la preparazione del cibo (1 ora e 19 minuti). Specializzate le italiane in pulizia (1 ora e 30), in lavaggio piatti (35 minuti) e in stiratura (20 minuti) dove battono tutti i Paesi. Per i figli dedicano in media 28 minuti al giorno. L’uomo italiano è invece quello che lavora meno in casa tra gli europei: il 30% non fa niente e in media dedica ai lavori domestici appena 1 ora e 35 minuti al giorno, quasi tutto per acquisti (22 minuti) e giardinaggio (15). La donna italiana è quella con meno tempo libero in Europa (superata solo dalla Lettonia) con 4 ore e 5 minuti. Passato davanti alla tv (1 ora e 29 minuti) e socializzando (49 minuti). Distrutta dalla fatica la donna italiana riposa più delle altre donne europee (31 minuti). Gli uomini italiani invece hanno ben più tempo libero delle donne: 5 ore e 5 minuti. Lo passano davanti alla tv per 1 ora e 52 e socializzando per 59 minuti. L’uomo italiano riposa più degli europei (32 minuti), ci batte solo la Slovenia. Il tasso di occupazione femminile in Italia è il più basso d’Europa superato solo da Malta (rispettivamente 45,3% e 33,7%, contro una media europea di 56,3%). Ma le milanesi hanno un tasso di occupazione ben più alto: 58,2% contro il 45,3% delle italiane (+28,5%). Milano quindi supera la media europea che è del 51,7%e si avvicina alla Germania (59,6%). In linea con l’Europa l’Italia per il tasso di disoccupazione femminile (10,1% rispetto al 9,9%)mentre Milano fa molto meglio (5%). Meno italiane scelgono il part time o forse non hanno la possibilità di farlo (26,7%, 32,9%). Differenza salariale meno marcata rispetto alla Ue in Italia tra uomini e donne (23,3% contro 32,9%). Ma donne con bambini piccoli meno impegnate sul lavoro (-11,3 punti percentuali), anche se il tasso di occupazione è già basso. Nella media europea le donne anziane a rischio povertà (18% contro 20%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati, Eurostat 2006 e Commissione Europea 2006 e 2007 e stime della Camera di commercio. E di lavoro a turni e notturno delle lavoratrici ma anche dei lavoratori si è parlato oggi in Camera di commercio durante l’incontro: “Strategie e soluzioni per una migliore qualità della salute e della sicurezza nel lavoro di donne e uomini”. Durante l’incontro, promosso dalla Camera di commercio di Milano, è stata presentata anche una guida sull’argomento per i datori di lavoro, le lavoratrici e i lavoratori. La guida sul lavoro a turni e notturno. Regolarità, pause fisse, spazi per la famiglia e la vita sociale, intervalli prolungati tra un turno e l’altro, ginnastica, riposini, buona illuminazione e pochi alcolici e caffeina, dieta equilibrata e leggera con spuntini: sono questi alcuni dei consigli che emergono dalla guida: "Lavoro a turni e notturno: strategie e consigli per la salute e la sicurezza” realizzata dalla Camera di commercio di Milano e dal Gruppo “Donne Salute Lavoro Cgil-cisl-uil”. E sono in aumento i settori coinvolti in questa modalità di lavoro: ospedali, stampa, panetterie, trasporti, aeroporti, polizia ma anche alcune industrie, supermercati, ristoranti, locali pubblici e call center. La guida che contiene informazioni normative e consigli utili per la salute e sicurezza di chi, lavoratrici e lavoratori, svolge un lavoro a turni o notturno viene distribuita gratuitamente. Per informazioni: tel. 02. 85154463-4495, e-mail: impresa. Stato@mi. Camcom. It. “In un mercato del lavoro che sta cambiando, tra sfida e opportunità, con tempi sempre più flessibili, le donne possono giocare un ruolo attivo e da protagoniste in tutti i settori – ha dichiarato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano-. Ed è importante che le istituzioni e il mondo associazionistico e imprenditoriale promuovano iniziative come questa, a favore delle donne ma anche degli uomini che lavorano in situazioni che possono creare disagio e difficoltà, fornendo consigli e riferimenti utili. Perché anche la qualità e la sicurezza dell’ambiente di lavoro sono elementi importanti per aiutare la competitività e l’efficienza di un sistema produttivo”. . .  
   
   
IDONEITÀ STATICA DEGLI EDIFICI: PUBBLICATO IL REGOLAMENTO  
 
 Bolzano, 28 giugno 2007 - Costruzioni - Gli elementi strutturali di edifici civili, pubblici e privati, in futuro dovranno essere sottoposti a valutazione di idoneità statica ogni dieci anni. Lo prevede un apposito regolamento approvato di recente dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner. Il relativo decreto è stato pubblicato mercoledì 27 giugno, nel Bollettino Ufficiale della Regione. Obiettivo prevenire danni causati da manutenzione carente. Il regolamento indica otto tipologie di edifici le cui stutture portanti dovranno essere sottoposte a valutazione dell´idoneità statica ogni dieci anni dal rilascio del previsto certificato di collaudo statico. L´obiettivo perseguito, come sottolinea l´assessore provinciale competente Florian Mussner, è quello di prevenire danni causati da manutenzione carente. Il regolamento è valido per edifici pubblici e privati, in particolare gli impianti sportivi, gli edifici soggetti ad autorizzazione per pubblico spettacolo, impianti industriali, e, comunque, tutti gli edifici con altezza di 24 metri fuori terra. Per le strutture portanti dovrà essere predisposto un "Piano di manutenzione" con indicazioni sullo stato di utilizzo, sulla scadenza della valutazione di idoneità e sulle modifiche d´uso. La valutazione di idoneità statica dovrà avvenire anche prima della scadenza dei dieci anni previsti qualora si verifichino sollecitazioni straordinarie che possano compromettere la capacità portante della struttura, oppure, qualora si verifichi una variazione di destinazione d´uso che comporti un incremento dei sovraccarichi utili. Se al momento dell´entrata in vigore del regolamento, il certificato di idoneità è stato rilasciato da più di dieci anni, la valutazione di idoneità statica dovrà essere eseguita entro il 2008. In futuro le strutture portanti che ricadono nelle tipologie indicate dal regolamento dovranno essere denunciate, a prescindere dal materiale in cui sono state realizzate, al Servizio dell´Ufficio Edilizia ovest "Accettazione denunce opere in cemento armato/strutture metalliche", in via Crispi 2 a Bolzano. .  
   
   
DIBATTITO SU TERRITORIO E AMBIENTE, PRESIDENTE BURLANDO SCRIVE A PROCURATORE REPUBBLICA DI SAVONA  
 
Genova, 28 Giugno 2007 - Il presidente della Regione Liguria Claudio Burlando ha scritto al Procuratore della Repubblica di Savona dottor Vincenzo Scolastico chiedendogli di valutare l´opportunità di "un approfondimento" relativo alle dichiarazioni del dottor Adriano Sansa a proposito di alcuni progetti edilizi che interessano Savona e Albissola Marina. Secondo il resoconto dei lavori del convegno organizzato da Legambiente "Territorio e ambiente. Un progetto oltre il cemento, la difesa della linea di costa della Liguria", pubblicato sul Secolo Xix, edizione di Savona, del 22 giugno scorso, il magistrato genovese - riferendosi al progetto del grattacielo Fuksas - avrebbe affermato tra l´altro che "quel grattacielo è solo una speculazione, e i protagonisti che ci sono dietro sono inquietanti". È il termine "inquietanti" che ha attirato l´attenzione e la preoccupazione del presidente della Regione Liguria, considerata l´autorevolezza della fonte. Nella lettera al Procuratore si fa riferimento al fatto, ovvio, che gli uffici della Regione e degli Enti Locali a cui compete l´esame dei progetti di cui si discute, dovranno intrattenere rapporti professionali con i promotori dei progetti stessi: è giusto quindi che le istituzioni siano messe in grado di valutare in modo obbiettivo le circostanze che dovessero emergere dagli eventuali approfondimenti della Magistratura. Un´iniziativa, dunque, che risponde all´obbiettivo di garantire la tranquillità degli uffici e la massima trasparenza delle attività pubbliche. .  
   
   
ENERGIA: VENERDI´ BERSANI IN TUNISIA PER ACCORDO DI INTERCONNESSIONE ELETTRICA IL MINISTRO DELLO SVILUPPO  
 
Roma 28 giugno 2007 - Pier Luigi Bersani incontrerà, venerdì 29 giugno, a Tunisi, il ministro dell´Industria e dell´Energia tunisino Afif Chelbi per la firma del primo accordo di progetto d´interconnessione elettrica tra i due Paesi e di costruzione di una centrale termoelettrica. L´accordo ha un´importante valore strategico perché consentirà, dopo una fase di valutazioni tecnico-economiche, il collegamento del mercato elettrico italiano con quello tunisino, con significativi vantaggi sulla sicurezza e sulla competitività delle forniture e costituisce un concreto rafforzamento della cooperazione euro-mediterranea in campo energetico, attivamente promossa e sostenuta dall´Italia anche con altri progetti. Si tratta inoltre di un rilevante primo passo per la creazione di un anello di interscambio di energia tra la sponda nord e la sponda sud del Mediterraneo. L´accordo di interconnessione verrà presentato dai due Ministri in una conferenza stampa congiunta, alle ore 11. 30, presso il ministero dell´Industria tunisino, a cui prenderanno parte anche il dott. Flavio Cattaneo, Amministratore Delegato di Terna e Othman Ben Arfa, amministratore delegato della società tunisina dell´energia e del gas Steg. Il Ministro Bersani sarà inoltre ricevuto, nel corso della visita, dal Primo Ministro tunisino, Mohammed Gannouchi. .  
   
   
GAS PLUS S.P.A.: POSITIVO L´ESITO DEL POZZO MUZZA 3X DIR A NELLA CONCESSIONE RECOVATO IN PROVINCIA DI MODENA. PRODUZIONE ANNUA A REGIME DEL GIACIMENTO PARI A 40 MILIONI DI METRI CUBI.  
 
Milano, 28 giugno 2007 - A seguito delle recenti attività nell´upstream, gli obiettivi di produzione annuale ammontano ad oltre 240 milioni di metri cubi, rispetto ai 229 milioni di metri cubi prodotti a fine 2006. Gas Plus Italiana S. P. A. , quarto produttore italiano di gas [Gsp. Mi], dopo un intervento di workover terminato nel maggio scorso ed il completamento delle relative verifiche e pratiche autorizzative, in data 11 giugno 2007 ha iniziato l´attività di produzione presso il pozzo Muzza 3X Dir A in Provincia di Modena. Il pozzo, una volta a regime, raggiungerà una produzione di oltre 30. 000 metri cubi al giorno, consentendo un incremento produttivo dell´intero giacimento di Muzza del 30%. Il giacimento, ubicato nella Concessione di coltivazione Recovato nel comune di Castelfranco Emilia (Mo) e detenuto al 100% da Gas Plus Italiana Spa, è uno dei principali campi in produzione della società. Una volta a regime il giacimento produrrà oltre 40 milioni di metri cubi di gas naturale all´anno contribuendo per il 16% alla produzione totale di gas della società. Secondo Marco Zanella, Dg della divisione E&p di Gas Plus Italiana Spa, "l´esito positivo dell´investimento sul giacimento di Muzza - conseguito a poche settimane dall´entrata in produzione di 3 nuovi pozzi nei giacimenti operati da Gas Plus di Filici, Poggiofiorito e Santa Caterina - conferma gli obiettivi di produzione della Società in crescita rispetto allo scorso anno e in controtendenza rispetto al generale trend della produzione nazionale". .  
   
   
VENERDÌ INAUGURAZIONE PARCO EOLICO STELLA S. MARTINO (SV) CON ASSESSORE AMBIENTE ZUNINO  
 
 Genova, 28 Giugno 2007 - L´assessore ai Parchi e all´Ambiente della Regione Liguria Franco Zunino sarà presente venerdì 29 giugno, alle 18, all´inaugurazione del parco eolico "Cinque Stellle" oltre i Prati del Polzemola, a Stella San Martino (Sv). Il parco eolico "Cinque Stelle" è uno tra i più innovativi costruiti in Italia per tecnologia impiegata, cura degli aspetti ambientali, valorizzazione del territorio. Grazie all´energia prodotta, il comune di Stella supera ampiamente gli obiettivi del Protocollo di Kyoto. .  
   
   
SOCOTHERM: AGGIUDICATO CONTRATTO IN KUWAIT PER UN VALORE TOTALE DI CIRCA 20 MILIONI DI EURO PER L’ISOLAMENTO TERMICO DI 240 KM DI TUBAZIONI DA 20” IN KUWAIT.  
 
Vicenza, 28 giugno 2007 – Socotherm, si è aggiudicata in associazione con Isoplus, un contratto in Kuwait per un valore di circa 20 milioni di Euro. Il contratto, relativo al progetto del Ministero dell’Energia del Governo del Kuwait “Hfo Pipeline from Maa Refinery to Doha West Power Station”, è stato aggiudicato dalla Kuwaitiana Heavy Engineering Industries & Shipbuilding Co. (Heisco) a Socotherm in associazione con Isoplus, uno dei più importanti Gruppi europei del settore, attraverso lo sponsor locale Subiya Technical Company. Il progetto si riferisce all’applicazione di isolamento in poliuretano espanso protetto da guaina esterna di polietilene (Thermapipe ) su circa 240 km di tubazioni e pezzi speciali diametro 20” ed alla successiva esecuzione del rivestimento anticorrosivo in polipropilene triplo strato (Plastykote ) e isolamento dei giunti in campo (Jointkote ). I lavori di isolamento tubazioni verranno eseguiti direttamente in Kuwait con impianti delocalizzati allo scopo presso il tubificio Kuwait Pipe Industries & Oil Services Co (Kpi) a partire dalla fine di Dicembre 2007 e si protrarranno per gran parte del 2008. L’ing. Zeno Soave, C. E. O. Del Gruppo, sottolinea l’importanza strategica di questo contratto, che permette al Gruppo di entrare con questi prodotti e servizi nel campo del “District Cooling” di cui si prevede un notevole sviluppo, legato all’espansione delle costruzioni civili e industriali dell’area. .  
   
   
IL LARGE HADRON COLLIDER (LHC), L´ACCELERATORE DI PARTICELLE PIÙ POTENTE DEL MONDO, VERRÀ ATTIVATO NEL MESE DI MAGGIO DEL 2008.  
 
 Bruxelles, 28 giugno 2007 - L´annuncio è stato dato da Robert Aymar, direttore dell´Organizzazione europea per la ricerca nucleare (Cern), organismo responsabile della costruzione del collisionatore, in occasione della riunione del consiglio del Cern, svoltasi il 22 giugno. L´installazione del tunnel di 27 chilometri di circonferenza, in cui gli scienziati tenteranno di riprodurre i primi istanti del Big Bang, ha presentato alcuni problemi all´inizio dell´anno, tra cui il guasto di un «tripletto interno» di magneti superconduttori costruito da Fermilab durante un test di routine sulla pressione effettuato a marzo e il raffreddamento del primo settore dell´anello dell´Lhc, che ha richiesto più tempo del previsto. A seguito dei ritardi accumulati, la prevista messa in funzione a basso regime, che richiede l´avvio di un fascio in ogni direzione del collisionatore, ma senza accelerazione di particelle, non è stata più effettuata. «Questa operazione alla fine dell´anno è risultata problematica a causa dei tempi troppo stretti dovuti a piccoli contrattempi, ma il problema del tripletto interno ora la rende impossibile», ha dichiarato Lyn Evans, capo del progetto dell´Lhc. «Avvieremo le attività di ricerca per la fisica nel mese di maggio 2008, come prestabilito, e attiveremo l´apparato a pieno regime in una sola fase». Nel corso dei prossimi 12 mesi gli addetti alle operazioni continueranno a effettuare prove di «raffreddamento e alimentazione» su ciascuno dei settori del collisionatore. L´intero anello di 27 chilometri necessita di un raffreddamento ad una temperatura di -271°C, affinché i magneti superconduttori che guidano e convergono i fasci di protoni restino in uno stato di superconduzione. Tale stato consente alla corrente di fluire senza resistenza, dando origine a un denso e potente campo magnetico in magneti relativamente piccoli. Continuerà inoltre la messa in servizio dell´hardware, come pure l´installazione del grande apparato necessario per condurre esperimenti in situ. Nel corso della sua riunione il consiglio ha altresì convenuto di aumentare il finanziamento del Cern di 240 milioni di franchi svizzeri (145 Mio Eur) nei prossimi tre anni (dal 2008 al 2011), al fine di mettere in atto la «strategia europea per la fisica delle particelle» di questo organismo. «Si tratta di un progresso importante per il futuro della fisica delle particelle in Europa», ha affermato il direttore Aymar, «poiché questo ci permette di consolidare le infrastrutture del laboratorio, di prepararci ai futuri potenziamenti dell´Lhc e di rilanciare un programma di R&s [ricerca e sviluppo] a lungo termine. » Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Cern. Ch .  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA CHIUDE LA CAUSA “EX LETTORI” IN SEGUITO ALLE ADEGUATE GARANZIE RICEVUTE DALLE AUTORITÀ ITALIANE  
 
Bruxelles, 28 giugno 2007- Le autorità italiane hanno fornito alla Commissione europea adeguate garanzie per quanto riguarda l’applicazione della legislazione nazionale relativa alle condizioni di impiego degli ex lettori di lingua straniera nelle università italiane. Nel luglio 2006 detta legislazione è stata giudicata conforme al diritto comunitario dalla Corte di giustizia delle Comunità europee. La Commissione ha deciso pertanto di chiudere il procedimento per infrazione contro l´Italia, rimasto aperto nel periodo in cui la Commissione raccoglieva dette garanzie. "In risposta alle richieste della Commissione, le autorità italiane hanno fornito adeguate garanzie circa il fatto che tutte le università interessate dalla sentenza della Corte europea applicano correttamente la nuova legislazione. Le autorità si sono inoltre impegnate a garantire che tale legislazione continui ad essere applicata pienamente e in modo appropriato", ha affermato Vladimír Špidla, commissario per l´Occupazione, gli affari sociali e le pari opportunità. Il procedimento era stato aperto dalla Commissione in seguito a una denuncia presentata da ex lettori di lingua straniera di sei università italiane. Essi lamentavano che una riforma del 1995 relativa all´insegnamento delle lingue straniere prevedeva che la durata del servizio prestato in qualità di lettori non fosse presa in considerazione ai fini retributivi e previdenziali per quanti di loro erano stati inseriti nel nuovo ruolo dei "collaboratori linguistici". Sulla base di queste informazioni la Commissione ha deferito l´Italia alla Corte di giustizia delle Comunità europee. Nel giugno 2001 la Corte ha sentenziato che l´Italia aveva agito in maniera discriminatoria nei confronti degli ex lettori di lingua straniera non garantendo loro il riconoscimento dei diritti acquisiti, sebbene tale riconoscimento fosse concesso ai cittadini italiani. Ritenendo che le autorità italiane non avessero dato piena esecuzione a questa sentenza, la Commissione ha proposto alla Corte un ricorso, chiedendo l’irrogazione di una penalità. La Commissione ha sostenuto, in particolare sulla base delle informazioni fornite dagli ex lettori, che i criteri stabiliti dalle nuove norme italiane adottate nel gennaio 2004 erano ancora discriminatori e non sembravano atti a garantire la parità di trattamento. Con la sentenza del 18 luglio 2006 la Corte ha stabilito che l´Italia è venuta meno agli obblighi che le incombono in forza del trattato Ce non avendo adottato entro i termini prescritti i provvedimenti necessari per assicurare il riconoscimento dei diritti acquisiti dagli ex lettori; tuttavia, la Corte ha ritenuto la legge adottata idonea a permettere la ricostruzione della carriera degli ex lettori e non ha quindi seguito il parere dell´avvocato generale e la richiesta della Commissione. La Corte ha inoltre considerato soddisfacente, sulla base delle dichiarazioni delle università e degli impegni assunti dalle autorità italiane, l´applicazione della legislazione italiana. Questi elementi hanno permesso alla Corte di concludere che l’inadempimento non sussisteva più al momento dell´esame dei fatti. I problemi che dovessero eventualmente persistere dovranno essere affrontati a livello nazionale dalle autorità giudiziarie e amministrative competenti. .  
   
   
LAIMER COLPITO DEI PROGETTI DEGLI STUDENTI DI DESIGN SU CLIMA E TRAFFICO  
 
Bolzano, 28 giugno 2007 - Gli studenti di design hanno mostrato creatività e grande impegno nel sensibilizzare sui temi del clima e della mobilità sostenibile: questo il commento dell’assessore provinciale all’Ambiente Michl Laimer, che il 27 giugno a Bolzano ha esaminato da vicino i lavori degli studenti della Libera università di Bolzano nati a seguito di due progetti cofinanziati dal suo Assessorato. 25 studenti della facoltà di design della Lub hanno partecipato a due progetti cofinanziati dall´Assessorato retto da Michl Laimer riguardanti la sensibilizzazione su tematiche complesse come i mutamenti climatici e la mobilità. "Sono colpito dalle proposte di soluzione adottate dagli studenti", afferma Laimer dopo la visita all´università. Le proposte, secondo l´assessore, sono "innovative, molto creative e ciononostante realizzabili in direzione dell´obiettivo che avevamo indicato: sensibilizzare i cittadini su questi temi del futuro e tenere conto della praticabilità dei progetti nella realtà altoatesina. " Il progetto relativo ai mutamenti climatici ha visto gli studenti sviluppare un ampio spettro di idee di comunicazione, a cominciare da un approccio ludico per i bambini della scuola materna. Anaolgo discorso vale per il progetto dedicato a mobilità e comunicazione, che illustra le possibilità di mettere in rete tutte le forme di mobilità sostenibile - dalla camminata alla ferrovia - e di saperle adeguatamente trasmettere ai cittadini. "Le proposte vanno dalle campagne classiche fino a un miglior coordinamento di tutte le offerte attraverso una centrale mobilità", sottolinea Laimer. I progetti presentati dagli studenti non spariranno in un cassetto: "Già in autunno faranno parte di una mostra itinerante in tutto l´Alto Adige", annuncia l´assessore Laimer. .  
   
   
UNIVERSITÀ: COSOLINI, TRASVERSALITÀ DELLE SCIENZE È RISORSA  
 
 Trieste, 28 giugno 2007 - "E´ fondamentale far comunicare e avvicinare scienze che affrontano da prospettive e con obiettivi diversi i problemi dell´uomo. Iniziative di alto livello scientifico come quella inaugurata ieri all´Università di Trieste hanno proprio come tema la trasversalità della conoscenza e hanno ancora più valore perché sono incentrate in una dimensione europea". Lo ha detto l´assessore regionale alla Ricerca e Università, Roberto Cosolini, intervenendo all´apertura della conferenza internazionale "Frontiere della conoscenza nel Xxi secolo- Scienze in dialogo nella nuova Europa" in programma a Trieste da oggi a venerdì, con la partecipazione di un centinaio di studiosi che fanno capo alla Fondazione von Humbolt, ente no-profit istituito dalla Repubblica federale tedesca per il rafforzamento dell´innovazione scientifica. L´iniziativa, per la quale è previsto anche l´intervento di Stefano Zamagni, "padre" dell´economia civile italiana, ha fra gli obiettivi prioritari quello di presentare le linee avanzate e le prospettive della ricerca negli ambiti tematici destinati a maggiore sviluppo nel prossimo futuro, "nonché contribuire alla collaborazione scientifica tra istituzioni culturali e di ricerca italiane e dell´Europa Centro-orientale", ha spiegato Fulvio Longato, docente del dipartimento di Scienze Politiche dell´Università di Trieste e coordinatore scientifico dell´evento. Nel corso del suo intervento Cosolini ha sottolineato l´importanza e il sostegno che l´Amministrazione regionale ha dato e continua a dare all´attività dei centri di produzione di ricerca e conoscenza del Friuli Venezia Giulia, "sia per la loro capacità di produrre innovazione, e perciò competitività all´economia e benessere per la comunità regionale, sia ricerca di base intesa come incremento della conoscenza e frontiera a cui la società tende naturalmente da sempre". A questo proposito Cosolini ha preannunciato l´attivazione di un nuovo bando rivolto ad Università ed enti pubblici per la realizzazione di progetti di ricerca scientifica che avrà come scadenza la fine di settembre. "Questo strumento - ha commentato Cosolini - consentirà ad un numero significativo di nuovi progetti presentati da atenei ed enti, anche in partenariato, di trovare risorse finanziarie per poter decollare". .  
   
   
"PROGETTO INDIA" DELL´UNIVERSITA´ DI BOLOGNA: DICHIARAZIONE DELL´ASSESSORE REGIONALE PAOLA MANZINI  
 
Bologna, 28 giugno 2007 - In merito al "Progetto India", promosso dall´Università di Bologna, l´Assessore regionale alla scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità - Paola Manzini - ha rilasciato la seguente dichiarazione: "La Regione Emilia-romagna è impegnata su numerosi fronti per sostenere processi di internazionalizzazione e di trasferimento tecnologico tra imprese, università, centri di ricerca. Seguiamo dunque con attenzione ogni azione promossa anche da altri soggetti che vada in questa direzione e che riguardi progetti, in una logica di rete, capaci di mettere in moto partnership inter-istituzionali tra enti locali e di governo, aziende private, enti pubblici. Il subcontinente indiano, che sta attraversando uno straordinario sviluppo economico, rappresenta per la nostra regione e per il nostro Paese un interlocutore privilegiato. Per raggiungere l´obiettivo di "far diventare l´Italia la porta dell´Europa verso l´Asia", lanciato dal Presidente del Consiglio alla vigilia del suo viaggio ufficiale in India lo scorso febbraio, è necessario creare le condizioni più favorevoli per accrescere le relazioni economiche, sociali, culturali e scientifiche tra il nostro Paese e l´India. Da questo punto di vista, l´Emilia-romagna, dotata di un´ampia offerta formativa e accademica e di un sistema policentrico di insediamenti universitari che ha consentito di stabilire legami tra attività accademiche e realtà economico-sociali del territorio, può diventare il luogo ideale per sviluppare forme di cooperazione scientifica con realtà di eccellenza indiane. Seguo dunque con interesse il "Progetto India", l´iniziativa promossa dall´Università di Bologna con l´obiettivo di portare a sistema i numerosi rapporti scientifici con alcuni centri di ricerca indiani, in modo da creare condizioni sempre più favorevoli per sostenere il trasferimento di conoscenze e tecnologie. Ritengo che il livello regionale, come sostenuto dagli organizzatori dell´iniziativa, sia indubbiamente quello più adatto per affrontare una sfida così impegnativa, ma al contempo così indispensabile. D´altra parte, lo scorso gennaio, l´Indian Institute of Technology di Kanpur (Itk) e l´Università di Modena e Reggio Emilia hanno siglato un protocollo quadro di intesa avente ad oggetto lo sviluppo di progetti comuni di ricerca e lo scambio di esperienze scientifiche e didattiche. Sulla base di tale protocollo, nel corso del mese di luglio vi saranno incontri ufficiali per dare corpo ad intese ed accordi con imprese, amministratori locali, centri di ricerca e dar vita ad un "Collegio d´India" come proposto dalla Fondazione San Carlo. È necessario mettere in relazione tutti questi progetti e costituire un network inter-istituzionale che coinvolga lungo la via Emilia mondo delle imprese, atenei, centri di ricerca e istituzioni. La Regione Emilia-romagna è pronta a dare il suo contributo e ad impegnarsi concretamente in questa direzione". .  
   
   
NELLE LIBRERIE UNIVERSITARIE LA GUIDA DI ORIENTAMENTO E PROGRAMMI DEI CORSI DELLA FACOLTÀ DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE DELL’UNIVERSITÀ DI TORINO  
 
Torino, 28 giugno 2007 - Da alcuni anni la Facoltà si impegna a comunicare le proprie attività didattiche e di ricerca e le informazioni utili per gli studenti, con largo anticipo rispetto alla consuetudine inveterata che vede l’uscita di queste pubblicazioni di servizio in coincidenza con l’apertura dell’anno accademico e l’inizio dei corsi a ottobre/novembre. La nuova veste grafica riesce a dare il giusto risalto ai testi e alle informazioni supplementari grazie anche alla innovativa impaginazione. Questo agile strumento dovrebbe garantire una più capillare ed esauriente informazione anche a chi in prossimità dell’apertura delle iscrizioni deve ancora decidere il proprio futuro universitario. (ed. Celid, € 4,20) .  
   
   
UNIVERSITÀ, PRESIDENTE BURLANDO: "DAL MINISTRO PADOA-SCHIOPPA APERTURA PER ULTERIORI FINANZIAMENTI"  
 
Genova, 28 giugno 2007 - "Se il Governo riuscisse a finanziare integralmente il trasferimento della facoltà di Ingegneria agli Erzelli sarebbe per noi un´operazione di grande interesse e ci consentirebbe di liberare risorse derivanti dalla valorizzazione degli immobili di Ingegneria in Albaro per completare il recupero dell´Albergo dei Poveri, un´opera importante per l´Università e per il nostro patrimonio storico artistico". Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, a margine del consiglio regionale, commentando "il momento negativo che sta attraversando l´Università di Genova con il buco di bilancio e la difficoltà per l´Ateneo a procedere con il recupero dell´Albergo dei Poveri". "Il Governo ha già stanziato, attraverso la Finanziaria 2007, circa 60 milioni di euro per il trasferimento di Ingegneria sulla collina degli Erzelli - ha ribadito il presidente Burlando - in pratica un terzo dell´ammontare complessivo del nuovo insediamento, mi sembrerebbe pertanto ragionevole che il Governo continuasse ad aiutarci anche nei prossimi anni". "Questa nostra proposta - ha concluso il presidente della Regione -potrà essere verificata nei prossimi mesi, tenendo conto della disponibilità manifestata già ora dal Ministro Padoa-schioppa". .  
   
   
FORMAZIONE: FVG LEADER IN EUROPA, 218 MILA FORMATI IN 6 ANNI  
 
Trieste, 28 giugno 2007 - Il Friuli Venezia Giulia è la prima Regione in Italia per l´utilizzo delle risorse messe a disposizione dal Fondo sociale europeo (Fse) per la formazione professionale, vantando una percentuale quasi assoluta del 99,8 per cento contro l´80 per cento delle Province autonome di Trento e Bolzano e valori molto più bassi per tutte le altre 18 Regioni. Con 218 mila partecipanti ai corsi allestiti tra il 2000 e il 2006 - ha riferito oggi l´assessore alla Formazione ed al lavoro, Roberto Cosolini - l´estremo Nordest d´Italia è leader per spesa finanziata e tra i primi in Europa per impegni assunti. Ulteriore conferma del buon lavoro, la percentuale di corsisti equamente divisa tra uomini e donne, con quest´ultime in netta maggioranza nei lavori non di esclusiva pertinenza maschile. L´ottimo livello di organizzazione raggiunto è stato sottolineato anche dalla responsabile Fse per l´Italia nell´ambito della Commissione europea, Paola Bertolissi, a Trieste per illustrare i dati relativi alla programmazione 2000-06 e quelli già in cantiere per il periodo 2007-13. "Negli ultimi anni - ha spiegato ancora Cosolini - abbiamo finanziato la formazione in funzione delle richieste del mercato, rispondendo in questo modo alla domanda di completezza per il capitale umano". C´è stato, infatti, un forte collegamento tra la formazione e l´innovazione delle imprese ed un ampio uso dei percorsi formativi misti, parte in aula e parte in azienda, che hanno facilitato notevolmente l´inserimento lavorativo. Grandi soddisfazioni pure dagli Ifts, i corsi professionali (durata 1 anno) per diplomati degli istituti tecnici, concepiti in parallelo all´Università che eventualmente ne riconosce i crediti e, soprattutto, collegati alle principali realtà imprenditoriali del territorio. Dal passato al futuro il trend sembra rimanere positivo. L´annunciata stretta di fondi europei si verificherà in misura molto ridotta (14 p. C. ) rispetto a quella annunciata (30-35 p. C. ) dall´allargamento della Ue. Ecco perché Cosolini ha espresso soddisfazione per i 320 milioni di euro assegnati al Friuli Venezia Giulia relativamente alla programmazione 2007-13. Saranno destinati allo sviluppo delle risorse umane nell´ambito dell´occupazione, con particolare attenzione al rafforzamento della professionalità degli inoccupati. .  
   
   
FORMAZIONE PROFESSIONALE IN SARDEGNA: PRESENTATA LA BOZZA DEL PIANO 2007  
 
Cagiliari, 28 giugno 2007 - La bozza del Piano annuale di formazione professionale per il 2007 è stata presentata ieri mattina dall´assessore regionale del Lavoro, Maddalena Salerno, ai rappresentanti delle Province e delle parti sociali. Il documento - che dovrà essere sottoposto all´esame della Giunta regionale - prevede uno stanziamento complessivo di 19 milioni 500 mila euro per la formazione professionale iniziale (rivolta a maggiorenni disoccupati e inoccupati) superiore e continua. La stesura provvisoria del Piano - la cui presentazione era stata preannunciata una decina di giorni fa - è stata elaborata col contributo degli Enti provinciali. Il piano regionale 2007 terrà infatti conto dei "fabbisogni formativi" del territorio rilevati Provincia per Provincia. I corsi saranno quindi finanziati a seconda delle figure professionali richieste dal mercato del lavoro sardo. "Il principale obiettivo del Piano annuale - ha ricordato l´assessore Salerno - è dare risposte ai disoccupati e ai lavoratori". Durante l´incontro, che si è svolto questa mattina nella sede dell´assessorato del Lavoro, è stata presentata la proposta di suddivisione dei fondi sul territorio. Nella bozza è previsto che il 40 per cento delle risorse venga distribuito in parti uguali per ogni Provincia ed il 60 per cento in proporzione alla popolazione residente. Sono state anche illustrate diverse ipotesi di ripartizione dei fondi per tipo di formazione professionale:iniziale, superiore o continua. In ogni caso, è stato spiegato, gli investimenti nella formazione continua - quella rivolta agli occupati - saranno utilizzati prioritariamente per il conseguimento di una maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro. . .  
   
   
COPENAGHEN CAPITALE MONDIALE DELL’AMBIENTE NEL 2009 E LE CITTÀ “VERDI” DELLA DANIMARCA  
 
 Copenaghen, 28 giugno 2007 - E’ ufficiale: Copenaghen ospiterà il Summit Onu sul Clima nel dicembre 2009, un evento per il quale sono attesi oltre 10. 000 partecipanti da 170 paesi del mondo. Si tratta di un’occasione unica che darà alla Danimarca la possibilità di influire significativamente sull’agenda internazionale nell’ambito dell’ambiente nei prossimi anni. La grande meta, secondo il ministro dell’ambiente del governo danese, Connie Hedegaard, è quella di arrivare a un nuovo accordo globale riguardante le riduzioni di Co2 dopo il 2012, quando il protocollo di Kyoto scadrà. La Danimarca è un paese che da sempre attribuisce grande importanza all´ambiente, non solo a parole ma anche con i fatti. I danesi proteggono con cura la natura che li circonda e la loro consapevolezza ambientale è nota in tutto il mondo. Il 75% della popolazione possiede una bicicletta e almeno la metà la usa regolarmente: la casalinga per fare la spesa, il postino per le sue consegne, il dirigente d’azienda in giacca e cravatta e lo studente. Nei centri urbani solo il 30% della popolazione guida, il resto cammina, va in bici, prende il treno o i mezzi di trasporto pubblici. Il paesaggio danese non è stato guastato dall’invadenza delle stazioni nucleari e i piloni dell’alta tensione si vedono raramente. In compenso, altissimi mulini a vento sono diventati negli ultimi anni una componente naturale del paesaggio rurale, come i tipici campi gialli di colza e le acque blu delle insenature. E grazie ai miglioramenti della tecnologia delle turbine, l’energia eolica soddisfa ormai circa il 20% del fabbisogno energetico nazionale e nel 2015 potrebbe arrivare al 35%. Molte sono le turbine poste nelle profonde acque danesi, per esempio a Middlegrunden all’entrata del porto di Copenaghen e a Horns Rev, nello Jutland occidentale, la più imponente centrale eolica off-shore del paese (80 turbine). La Danimarca è all’avanguardia anche per quanto riguarda l’energia solare: sulla splendida isola di Ærø a sud della Fionia, è stato creato il più grande sistema di pannelli solari del mondo. Le tecnologie che sfruttano l’energia solare, si sono diffuse soprattutto nelle abitazioni private. Se si visita uno degli eco-villaggi danesi, si può constatare che l’energia solare è una delle più comuni risorse per avere l’acqua calda al mattino. Le case sono state costruite usando chiodi, legno e mattoni riciclati e alcune sono costruite interamente con paglia e l’acqua piovana è conservata, riciclata e usata per tutto, tranne che per essere bevuta. Ma in Danimarca l’attenzione per la sostenibilità e la tutela dell’ambiente non si limita al fenomeno degli eco-villaggi: in soli 10 anni il consumo d’acqua è calato del 40%, i coltivatori usano sempre meno diserbanti e pesticidi, le industrie hanno adottato delle politiche ambientali consapevoli e la quantità di prodotti con etichetta ecologica disponibili sul mercato è in aumento anno dopo anno. L’ecologia è diventata parte integrante della vita quotidiana. Nel 1997 è nata l’organizzazione Destinazione 21, per la promozione del turismo sostenibile in una determinata destinazione. Una località che si è guadagnata la definizione “Destinazione 21” è un luogo ecocompatibile, dove si presta particolare attenzione all´ambiente e alla sua fruizione da parte dei turisti, si garantiscono piacevoli opportunità di tipo culturale, e si risparmia il più possibile nel consumo di acqua, energia e sostanze chimiche. Sono sempre più numerosi gli alberghi, i villaggi vacanze, i campeggi, le locande e gli ostelli danesi che possono fregiarsi di questo marchio di qualità "La Chiave Verde”, che certifica che un albergo, un villaggio vacanze o un ostello rispetta ben 55 misure ambientali. Anche la vacanza in fattoria è una forma di vacanza verde: in molte località del paese è possibile visitare fattorie che praticano sistemi di allevamento e coltivazione biologici e magari assaggiare i prodotti venduti nel mercatino vicino. E che dire della limpidezza delle acque danesi? Nel 2006, ben 211 spiagge e 77 porticcioli turistici hanno potuto innalzare la Bandiera Blu, attribuita per la pulizia dell’acqua e l’alta qualità dei servizi e delle strutture. L´acqua comunque è pulita anche dove non c´è la bandiera blu: appena 8 km di costa, infatti, risultano non balneabili. In quale altra città europea l’acqua del porto è talmente pulita che è addirittura possibile nuotarvi? A Copenaghen, vicino alla via dello shopping Fisketorvet si trova il Copencabana, uno dei bagni del porto, aperti dalla prima settimana di giugno fino alla prima di settembre. Un altro si trova a Islands Brygge, a 115 metri dal ponte Langebro, composto da una piscina per adulti, una per bambini e una per fare immersioni, capaci di accogliere fino a 600 bagnanti. Inoltre, a dieci chilometri dalla piazza del municipio si trova il Køge Bugt Strandpark, sette chilometri di spiaggia pubblica composta da dune di sabbia, lagune protette dal mare aperto e piste ciclabili. Un’altra spiaggia artificiale, ancora più vicina al centro cittadino è Strandpark Amager, dove è possibile affittare una canoa, fare un picnic o una grigliata in tutta libertà. La palma di città “verde” non spetta solo a Copenaghen: Aalborg nello Jutland settentrionale è una città in rapida crescita, ma i temi dell’ambiente e della sostenibilità restano i fattori chiave del suo progresso. La Carta di Aalborg, stilata nel 1994 nell’ambito della campagna delle città europee sostenibili, è considerata una brillante iniziativa in tutta Europa. La città ha tutte le carte in regola per offrire un soggiorno gradevole: un delizioso centro storico con pittoresche stradine e case antiche, interessanti musei come il museo d’arte moderna e contemporanea Nordjyllands Kunstmuseum e attrazioni, ottimi ristoranti ed eccellenti opportunità di shopping. Ad appena mezz’ora di macchina dal centro cittadino si staglia la natura selvaggia di Lille Vildmose, ovvero la “piccola palude selvaggia” dove è possibile avvistare daini rossi, aquile reali, cinghiali selvaggi, e cuccioli di volpe. E come non ricordare Århus, per importanza la seconda città della Danimarca. Qui nel 1998 è stata firmata dalla Comunità europea e dai suoi Stati membri una convenzione che prende il suo nome, sulla disponibilità delle informazioni, la partecipazione dei cittadini e l´accesso alla giustizia in materia ambientale, intesa a sensibilizzare e coinvolgere la popolazione nelle questioni ambientali, nonché a migliorare l´applicazione della legislazione sull´ambiente. Muovendosi appena verso sud si possono ammirare, parallele alla costa, le foreste di Marselisborg, dove di trova l’omonimo pittoresco castello. Suggestiva anche l’area che costeggia il lago Brabrand, situato ad ovest di Århus, costituita da boschi di salici e da canneti e caratterizzata da una ricca colonia di uccelli, un posto ideale per gli amanti del bird watching. Le attente e lungimiranti politiche ambientali e la sensibilità dei danesi in materia, fanno della Danimarca la meta ideale per chi ama una natura intatta, ispiratrice di benessere e tranquillità interiore. .  
   
   
A FIRENZE IL CENTRO MONDIALE SUI SAPERI TRADIZIONALI CONTRO I CAMBIAMENTI DEL CLIMA DUE GIORNI DI LAVORI A CUI PARTECIPANO DETTORI, LAUREANO, TANA DE ZULUETA E MARACCHI  
 
Firenze, 28 giugno 2007 - Firenze capitale mondiale della lotta ai cambiamenti climatici. Sarà firmata stamattina dal presidente della Regione Toscana Claudio Martini e da Hama Arba Diallo, segretario generale dell’Unccd (l’agenzia dell’Onu per combattere la desertificazione), un protocollo per istituire a Firenze un polo internazionale di conoscenze tradizionali per la lotta contro i cambiamenti climatici e i conflitti ambientali. La firma, in programma alle 9,30 in Palazzo Bastogi (sala giunta, via Cavour 18), apre i lavori del seminario di due giorni a cui partecipano esperti di 15 paesi per trovare soluzioni ai problemi ambientali causati dai cambiamenti climatici dentro le pratiche tradizionali. Tra i partecipanti alla prima giornata, oltre a Martini e a Arba Diallo, Bruno Dettori, sottosegretario del ministero dell’ambiente e Pietro Laureano di Ipogea a cui è affidata la realizzazione del centro. Nella seconda giornata, dopo gli interventi del meteorologo Giampiero Maracchi e di Tana De Zulueta, referente dell’iniziativa parlamentare a favore del centro, si svolgerà un forum sui progetti e le esperienze più significative di tutela ambientale abbinando saperi tradizionali e tecnologie innovative. .  
   
   
LEGGE ARIA, PAGNONCELLI: GOVERNI RITIRI IL RICORSO E´ L´UNICA STRADA, NIENTE PALLIATIVI. IL NOSTRO PIANO E´ PRONTO  
 
Milano, 28 giugno 2007 - Il lavoro di lotta all´inquinamento condotto da Regione Lombardia è, e continuerà ad essere, "forte e concreto", nonostante le difficoltà create dal ricorso del Governo contro la legge sulla qualità dell´aria, perché "riguarda la tutela della salute dei cittadini, tema su cui ovviamente siamo, e non da ora, attentissimi". E´ quanto ha sottolineato ieri l´assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Lombardia, Marco Pagnoncelli, nel corso dell´audizione alla Commissione Ambiente del Consiglio regionale. "Ci auguriamo - ha detto l´assessore - che il Governo ritiri quanto prima il ricorso alla Consulta contro la nostra legge. Questo, e solo questo, permetterebbe di superare le attuali incertezze e avere un quadro normativo chiaro, condizione indispensabile per poter presentare un Piano attuativo organico della legge. Palliativi, come quelli proposti ieri da esponenti dell´Unione, non servono a niente". Sui tempi di emanazione di questo Piano, Pagnoncelli ha chiarito che "nel momento in cui l´esecutivo decidesse di ritirare il ricorso, nel giro di pochissimi giorni noi saremmo pronti a presentare il documento con tutte le indicazioni anche sul traffico". Pagnoncelli ha confermato l´intenzione di proseguire sulla strada delle limitazioni ("forti limitazioni") ai mezzi più inquinanti (a cominciare dagli Euro 0). Rispondendo ad un precisa richiesta sull´utilizzo delle moto a due tempi Euro 0, l´assessore ha ribadito che le limitazioni non potranno entrare in vigore dal 1 luglio. "Se malauguratamente il ricorso non dovesse essere ritirato - ha detto ancora l´assessore - noi comunque tra la fine di luglio e l´inizio di agosto approveremo, come negli anni scorsi, un piano per l´inverno con limitazioni temporanee alla circolazione dei mezzi più inquinanti". Sul tema sollevato dal ricorso del Governo, e cioè se la competenza a decidere i blocchi del traffico spetti alla Regione o a prefetti e sindaci, Pagnoncelli ha sottolineato come si tratti di una questione "molto seria", che riguarda anche le limitazioni temporanee: "basandosi sull´impugnativa, qualunque primo cittadino o prefetto potrebbe opporsi ai nostri provvedimenti anche quelli che durano un solo giorno perché non è in discussione la durata delle misure ma la competenza a decidere; per questo è urgente chiarire la situazione". "Noi siamo convinti di avere ragione - ha proseguito l´assessore -. Le Direttive europee, recepite da leggi nazionali, ci assegnano precise competenze e obiettivi di qualità da raggiungere sull´inquinamento. E´ dunque necessario che ci siano dati anche gli strumenti per poter esercitare questi compiti". "In ogni caso - ha concluso Pagnoncelli - noi non stiamo fermi. Ad esempio, ieri sono state approvate le norme sulla certificazione energetica mentre siamo pronti a emanare un bando con incentivi per il rinnovo del parco veicoli, a favore tra l´altro delle classi meno abbienti, che avrà una dotazione finanziaria di gran lunga superiore a quella messa a disposizione dal Governo per tutta Italia". .  
   
   
PIANO ARIA, ASSESSORE NOCERA: "SODDISFATTO PER APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO REGIONALE. IL PIANO TERRÀ CONTO DELLA SITUAZIONE DERIVANTE DA RIFIUTI IN STRADA E ROGHI"  
 
 Napoli, 28 giugno 2007 - L´assessore alle Politiche ambientali della Regione Campania Luigi Nocera ha espresso viva soddisfazione per l´approvazione, da parte del Consiglio regionale, del Piano della qualità dell´aria. "Il Piano - ha dichiarato l´Assessore nel dibattito in Aula ´ è stato concepito come uno strumento dinamico, partecipato, verificabile quotidianamente, e potrà essere adeguato in funzione dell´efficacia delle azioni messe in atto. E´ chiaro - ha aggiunto l´Assessore Nocera - che tutte le misure di risanamento previste terranno conto delle situazioni di inquinamento che di volta in volta si manifesteranno sul territorio, a cominciare dalla mutata condizione dovuta ai rifiuti in strada e ai roghi che si sono sviluppati nelle ultime ore. "Con la sua approvazione - ha concluso l´Assessore Nocera - si passa alla fase più delicata. Occorre ora che le "autorità competenti" provvedano a porre in essere le misure pianificate previa redazione di "programmi" di intervento, con tempi e modalità di attuazione; che vengano individuate le necessarie risorse finanziarie, sia nazionali che comunitarie, in aggiunta a quelle regionali; che infine si provveda a monitorare l´attuazione e l´efficacia del piano stesso proponendo, laddove necessarie, eventuali rimodulazioni tecniche in funzione dei risultati conseguiti". .  
   
   
INCENDI, IL PRESIDENTE LOIERO BACCHETTA IL CORPO FORESTALE DELLO STATO  
 
Reggio Calabria, 28 giugno 2007 - "È inaccettabile il mancato trasferimento da parte del Corpo forestale dello Stato all´aeroporto di Lamezia Terme dell´elicottero "Erickson S64" che da solo può trasportare una quantità enorme di acqua e quindi può essere determinante in situazioni di emergenza incendi come quella che stiamo vivendo in questi giorni". È quanto lamenta il presidente della Regione, Agazio Loiero, a proposito dell´impossibilità di utilizzare il potente mezzo aereo la cui presenza stabile in Calabria era stata assicurata dal Corpo forestale. Nello scorso mese di aprile il presidente Loiero, dopo aver ribadito i costi contenuti e concorrenziali di parcheggio rispetto ad altre regioni, aveva ricevuto conferma che un elicottero Erickson avrebbe stazionato permanentemente allo scalo lametino per poter intervenire tempestivamente su incendi puntiformi o dal fronte frammentato come quelli che si stanno registrando in questi giorni. La Regione Calabria, inoltre, aveva anche sostenuto un progetto del Corpo forestale dello Stato di realizzare, con finanziamenti regionali, un centro elicotteri a Lamezia Terme, proprio per mantenere la presenza costante dei mezzi aerei. "Posso assicurare - conclude Loiero - che il governo regionale farà tutti i passi utili perché venga rapidamente risolto il problema. Chiederò un incontro urgente con il ministro alle Politiche agricole De Castro per sollecitare una presenza più significativa, come sarebbe stato necessario in questi giorni drammatici per gli incendi che hanno interessato la regione, del Corpo forestale sul nostro territorio che possiede un patrimonio boschivo da tutelare superiore a tante altre regioni". .  
   
   
RIFIUTI: L’ASSIMILAZIONE COSTA CARA E AUMENTA L’”INDIFFERENZIATO”  
 
Roma, 28 giugno 2007 - Ridurre l’ammontare dei rifiuti urbani è possibile. E’ questa la denuncia di Fise Assoambiente e Fise Unire (Associazioni che in Confindustria rappresentano le aziende attive nella gestione e recupero dei rifiuti). “In alcune realtà territoriali il 15% dei rifiuti urbani (con punte che toccano il 30%)”, sostengono le Associazioni, “è oggi costituito da rifiuti speciali (da attività industriali) assimilati ai rifiuti urbani a causa di una normativa che limita la libera concorrenza nel mercato e provoca a volte un aumento indiscriminato della raccolta indifferenziata e, di conseguenza, una crescita del ricorso alla discarica”. Alla luce delle modiche al Testo Unico ambientale (Dlgs 152/06) contenute nell’ultima Finanziaria, che hanno portato ad una soppressione di riferimenti oggettivi per l’assimilazione, e sulla base degli orientamenti emersi in Commissione ambiente del Senato (parere in corso sullo schema di decreto correttivo del T. U. ), il produttore dei rifiuti speciali assimilati deve provvedere al loro trattamento, non attraverso la scelta dell’azienda che offre il miglior servizio e a costi competitivi, ma con esclusivo conferimento al gestore dei servizi pubblici. Tale prassi porta il produttore di rifiuti già oggi, in molti casi, al pagamento di elevate quote della tassa/tariffa, considerata peraltro la diffusa prassi da parte dei Comuni, dovuta alla necessità di “fare cassa”, di caricare i costi del servizio sulla parte fissa della tariffa, che deve essere obbligatoriamente corrisposta anche nel caso in cui il produttore dei rifiuti speciali assimilati non conferisca gli stessi al servizio pubblico (in quanto, ad esempio, non attivato). Inoltre, i processi di assimilazione comportano, in molti casi, una crescita della raccolta indifferenziata, e quindi favoriscono lo smaltimento dei rifiuti tal quali nelle discariche o nei termovalorizzatori, se disponibili. Laddove invece i rifiuti speciali siano conferiti in raccolte differenziate di rifiuti urbani, ciò comporta la distorsione di risorse (derivanti dai contributi per il recupero, quali quello degli imballaggi) che dovrebbero essere dedicate ai rifiuti domestici, verso rifiuti da attività produttive, finanziando così ciò che in precedenza veniva gestito, senza alcun onere per la collettività, nel libero mercato. Assoambiente e Unire ritengono necessaria una chiara regolamentazione dell’assimilazione dei rifiuti speciali con l’inserimento nella normativa in discussione di principi generali, basati su orientamenti comunitari in materia di responsabilità del produttore dei rifiuti, di trasparenza e di libera concorrenza sul mercato, ai quali tutte le disposizioni attuative, comprese quelle locali, si dovrebbero attenere. .  
   
   
MEDIGLIA, RIFIUTI SMALTITI ENTRO FINE LUGLIO  
 
Milano, 28 giugno 2007 - Entro fine luglio saranno smaltiti i rifiuti, circa 6. 000 tonnellate, ancora accatastati nell´impianto andato a fuoco nei giorni scorsi a Mediglia (Milano). Lo smaltimento avverrà grazie a un pool di società che hanno dato la loro disponibilità immediata. La decisione è stata presa ieri in una riunione che si è svolta nel municipio di Mediglia alla presenza dei dirigenti e dei tecnici di Regione Lombardia, Arpa, Vigili del fuoco, Provincia di Milano, Comune di Mediglia e rappresentanti dei Comuni limitrofi. Le sei società che finora hanno dato la loro disponibilità sono: Amsa, Acam, Asm, Lomellina Energia, Prima e Sai Group. Da lunedì prossimo, quindi, con una media di due viaggi al giorno, i rifiuti raggiungeranno i diversi impianti lombardi disposti a smaltire i rifiuti di Mediglia. Sono inoltre scesi i livelli di inquinanti nell´aria, che non hanno mai destato preoccupazione per la salute dei cittadini ma che ora sono anche al di sotto della soglia di attenzione. I vigili del fuoco, intanto, continuano l´opera di spegnimento dei due focolai ancora accesi e contano, entro domani, di riuscire a domare le fiamme. .