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Notiziario Marketpress di Mercoledì 11 Luglio 2007
BRUXELLES: RIFORMA DELLA PAC: LA RIFORMA DEL VINO AIUTERÀ L´EUROPA A RICONQUISTARE I MERCATI PERDUTI  
 
La Commissione europea ha adottato oggi le proposte relative ad un´ampia riforma dell´organizzazione comune del mercato vitivinicolo, presentate dopo oltre un anno di dibattiti con tutti gli ambienti interessati sulle idee lanciate nella comunicazione del giugno 2006. Gli obiettivi della riforma sono aumentare la competitività dei produttori europei, riconquistare mercati, equilibrare l´offerta e la domanda, semplificare le norme, preservare le migliori tradizioni della produzione vitivinicola europea, rafforzare il tessuto sociale delle zone rurali e salvaguardare l´ambiente. Un punto cruciale della riforma è far un uso migliore delle risorse di bilancio disponibili (1,3 miliardi di Eur) che rimarranno comunque invariate. In base alla proposta saranno immediatamente soppresse tutte le misure di sostegno del mercato dimostratesi inefficaci, come i vari aiuti per la distillazione, il magazzinaggio privato e le restituzioni all´esportazione. Sarà proibita anche l´aggiunta di zucchero per arricchire il vino, il cosiddetto "zuccheraggio", e sarà soppresso l´aiuto per l´utilizzazione di mosti per l´arricchimento, che era stato istituito per compensare il costo superiore del mosto rispetto allo zucchero. La distillazione di crisi sarà sostituita da due misure di gestione delle crisi, finanziate a partire da dotazioni finanziarie nazionali. Una parte più cospicua di risorse andrà a finanziare la promozione dei vini europei, in particolare sui mercati dei paesi terzi. Per un periodo transitorio di cinque anni saranno mantenute in vigore le restrizioni agli impianti e i produttori non competitivi avranno la possibilità di abbandonare il settore con un aiuto finanziario interessante. Dopo il 2013 saranno abolite le restrizioni agli impianti per permettere ai produttori competitivi di espandere la produzione, se lo desiderano. Saranno semplificate le regole in materia di etichettatura e l´Ue adotterà alcune pratiche enologiche ammesse da tutti i paesi produttori che fanno parte dell´Organizzazione internazionale della Vigna e del Vino. La politica della qualità si baserà sull´origine geografica dei vini. Gli Stati membri riceveranno una dotazione finanziaria nazionale e potranno scegliere all´interno di una gamma di misure quelle più adatte alle situazioni locali. Saranno trasferite maggiori risorse allo sviluppo rurale per finanziare misure come l´insediamento dei giovani viticoltori e la protezione dell´ambiente. "Abbiamo avuto un anno di intenso dialogo su come ristabilire la leadership del settore europeo del vino. Ho visitato molte regioni produttrici di vino per ascoltare le loro preoccupazioni e spiegare le mie idee. La nostra proposta odierna tiene conto delle preoccupazioni emerse, in quanto rafforza la promozione dei nostri vini sui mercati di esportazione e limita l´estirpazione nelle zone sensibili sotto il profilo ambientale", ha affermato Mariann Fischer Boel, Commissaria per l´Agricoltura e lo sviluppo rurale. "Attualmente sprechiamo troppo denaro, oltre un terzo della dotazione di bilancio, per eliminare le eccedenze di vino anziché migliorare la competitività e la promozione dei nostri vini. Sono convinta che la mia proposta darà nuovo slancio al settore vitivinicolo europeo e ci permetterà di ridiventare meritatamente i migliori e i più grandi del mondo. Perciò, bando alla retorica e facciamo quel che è meglio per i nostri produttori e consumatori di vino. " Elementi della proposta Abolizione delle misure di gestione del mercato: saranno immediatamente abolite fin dal primo giorno di entrata in vigore della riforma le seguenti misure: la distillazione di crisi, l´aiuto per la distillazione dei sottoprodotti, la distillazione in alcole per usi commestibili e dei vini ottenuti da varietà a doppia classificazione, l´aiuto al magazzinaggio privato, le restituzioni all´esportazione, l´aiuto per il mosto destinato all´arricchimento del vino. Divieto di impiego di zucchero per l´arricchimento: l´uso di zucchero per arricchire il vino sarà proibito a partire dal primo giorno di entrata in vigore della riforma. Questa pratica non risponde alle definizioni dell´Oiv né dell´Ue. Porre fine alla pratica dello zuccheraggio e all´erogazione dell´aiuto per il mosto permetterà di mantenere l´equilibrio tra il nord e il sud dell´Europa e tutti i produttori elaboreranno vino esclusivamente con uva e mosto non sovvenzionato. Regime di estirpazione: i viticoltori che desiderano abbandonare l´attività nel settore potranno beneficiare di un premio di estirpazione, del tutto volontario. Nel primo anno il premio sarà del 30% superiore ai livelli attuali e, per incoraggiare una adesione rapida al nuovo regime, il premio decrescerà nell´arco del quinquennio previsto. Per evitare problemi sociali e ambientali, gli Stati membri potranno limitare l´estirpazione nelle zone di montagna e in forte per pendenza e nelle regioni sensibili sotto il profilo ambientale e cessare l´estirpazione non appena la superficie espiantata raggiunge il 10% della superficie vitata totale del paese. La superficie totale da estirpare sarà di circa 200. 000 ha. La dotazione finanziaria riservata a tale regime scenderà da 430 milioni di euro nel primo anno a 59 milioni di euro nel quinto e ultimo anno. Il premio medio passerà da 7. 174 Eur/ha il primo anno a 2. 938 Eur/ha il quinto anno. Pagamento unico per azienda: tutte le superfici vitate saranno ammesse a beneficiare di aiuti nell´ambito del regime di pagamento unico e quelle estirpate saranno automaticamente ammesse a tale pagamento, garantendo in questo modo il loro mantenimento in buone condizioni agronomiche e ambientali. Cessazione delle restrizioni agli impianti: il sistema dei diritti d´impianto sarà prorogato fino alla fine del periodo transitorio (dicembre 2013) e quindi abolito a partire dal 1° gennaio 2014 per permettere ai produttori competitivi di espandere la propria produzione. La decisione di aumentare la produzione dipenderà dalla capacità dei produttori di vendere il vino che producono. Pratiche enologiche: la competenza dell´approvazione di nuove pratiche enologiche o della modifica di pratiche esistenti passerà alla Commissione, la quale valuterà le pratiche enologiche ammesse dall´Oiv e le inserirà nell´elenco delle pratiche enologiche ammesse dall´Ue. L´unione europea autorizzerà le pratiche ammesse a livello internazionale per la vinificazione di vini da esportare nei rispettivi paesi di destinazione. Saranno mantenuti il divieto di importazione di mosti da usare per la vinificazione e del taglio di vini europei con vini importati. Migliori norme di etichettatura: il concetto di vino di qualità nell´Unione europea si baserà sull´origine geografica (vino di qualità prodotto in regioni determinate). I vini a indicazione geografica si suddivideranno in vini a indicazione geografica protetta e in vini a denominazione di origine protetta. L´etichettatura risponderà alle esigenze dei consumatori in quanto sarà più semplice e permetterà, in particolare, per la prima volta ai vini europei senza indicazione geografica di indicare in etichetta il vitigno e l´annata, in modo da rispondere alla domanda al consumo di vini monovitigno. Dotazioni finanziarie nazionali: permetteranno agli Stati membri di adattare le misure alle esigenze locali. Le risorse complessive passeranno da 634 mio Eur nel 2009 a 850 mio Eur a partire dal 2015. L´importo a disposizione di ogni paese sarà calcolato in base alla superficie vitata, alla produzione e alla spesa storica. Le misure a disposizione comprendono: la promozione nei paesi terzi, la ristrutturazione e riconversione dei vigneti, l´aiuto per la vendemmia verde, nuove misure di gestione delle crisi come l´assicurazione contro calamità naturali e la copertura dei costi amministrativi per la costituzione di specifici fondi di mutualizzazione. Misure di sviluppo rurale: molte misure contemplate dal regolamento sullo sviluppo rurale potrebbero rivelarsi interessanti per il settore del vino, come ad esempio l´insediamento dei giovani agricoltori, il miglioramento della commercializzazione, la formazione professionale, il sostegno alle organizzazioni di produttori, il sostegno a copertura dei costi supplementari e delle perdite di reddito per la manutenzione dei paesaggi naturali, il prepensionamento. Per permettere l´applicazione di tali misure saranno trasferite risorse alla dotazione dello sviluppo rurale, che passerà da 100 milioni di euro nel 2009 a 400 milioni di euro a partire dal 2014. Questi stanziamenti saranno riservati esclusivamente alle regioni produttrici di vino. Promozione e informazione: la Commissione intende portare avanti con determinazione una politica di promozione e informazione responsabile, alla quale saranno riservati 120 milioni di euro a partire dalle dotazioni nazionali per le misure di promozione nei paesi terzi, cofinanziate al 50% dall´Ue. Saranno attuate nuove campagne di informazione all´interno dell´Unione europea sui vini a indicazione geografica e sul consumo responsabile e moderato di vino, con un tasso di cofinanziamento più elevato pari al 60% per queste ultime. Protezione dell´ambiente: ammettere tutte le superfici vitate al regime del pagamento unico significa estendere l´applicazione delle norme ambientali previste dalla condizionalità, la quale si applicherà anche a tutte le superfici estirpate. L´estirpazione, la ristrutturazione dei vigneti e la vendemmia verde saranno subordinate al rispetto di requisiti ambientali minimi e saranno riservate maggiori risorse alle misure agroambientali nell´ambito dello sviluppo rurale. Il settore vitivinicolo dell´Ue L´unione europea conta oltre 2,4 milioni di aziende vitivinicole, che occupano una superficie di 3,6 milioni di ha, ossia il 2% della superficie agricola comunitaria. La produzione di vino nel 2006 ha rappresentato il 5% del valore dell´intera produzione agricola. Il consumo di vino sta calando costantemente, benché stiano aumentando le vendite di vini di qualità. Negli ultimi 10 anni le importazioni sono salite del 10% all´anno, mentre le esportazioni stanno aumentando solo lentamente. In base all´attuale tendenza si stima che la produzione di eccedenze di vino raggiungerà il 15% della produzione annua entro il 2010/11. L´unione europea spende circa mezzo miliardo di euro ogni anno solo per disfarsi delle eccedenze di vino per il quale non c´è mercato. .  
   
   
PARLAMENTO EUROPEO, SICUREZZA ALIMENTARE: CONSUMATORI PIÙ INFORMATI SUI LORO ALIMENTI  
 
Etichette chiare per i prodotti alimentari L´aula si è pronunciata su un pacchetto di misure riguardanti additivi, aromi e enzimi presenti negli alimenti. Sollecitando più garanzie per i consumatori, specie in materia di trasparenza, i deputati chiedono che se queste sostanze sono derivate da Ogm vi sia una chiara indicazione in etichetta. Il ricorso a tali sostanze, come i coloranti, dovrebbe poi essere consentito solo se non comporta rischi per la salute e non inganna i consumatori in merito agli ingredienti presenti in un alimento. Un primo regolamento istituisce una procedura di autorizzazione uniforme e centralizzata degli additivi, degli enzimi e degli aromi destinati a essere utilizzati nei prodotti alimentari. Questa procedura è basata su una valutazione dei rischi effettuata dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare e su una gestione dei rischi. Vi sono poi altre tre proposte specifiche per le diverse sostanze. Per gli enzimi si tratta di norme totalmente nuove, per le altre si tratta di un aggiornamento e di una semplificazione di quelle vigenti. Per tutte queste sostanze è prevista la definizione di un elenco positivo di quelle autorizzate e dei criteri per essere tali, delle condizioni di utilizzo e delle norme in materia di etichettatura. Il Consiglio esaminerà questo pacchetto in autunno e, successivamente, la palla tornerà nel campo del Parlamento. Una procedura uniforme di autorizzazione - Approvando la relazione di Åsa Westlund (Pse, Se), il Parlamento precisa che il regolamento sulla procedura di autorizzazione uniforme deve contribuire anzitutto «al miglioramento della protezione dei consumatori e della salute pubblica», oltre che alla libera circolazione dei prodotti alimentari nella Comunità. Il regolamento prevede la definizione di un elenco comunitario delle sostanze autorizzate nel quadro di ciascuna legislazione settoriale, che deve essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Per procedere all´aggiornamento dell´elenco (mediante l´aggiunta o il ritiro di una sostanza oppure con l´aggiunta o la modifica delle condizioni, delle caratteristiche o delle restrizioni) la Commissione dovrà adottare un regolamento con la procedura del comitato di esperti governativi. In proposito, il Parlamento, rinunciando a chiedere il potere di codecisione per questo compito, ha adottato un emendamento che impone all´Esecutivo di motivare la sua proposta e di spiegare le considerazioni su cui si basa. La procedura uniforme che porta all´aggiornamento dell´elenco comunitario può essere avviata o su iniziativa della Commissione oppure a seguito di una domanda presentata da uno Stato membro o da una persona interessata. La Commissione, in tale ambito, è tenuta a richiedere preliminarmente il parere dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Aesa), ma per il ritiro di una sostanza o la modifica delle condizioni, il suo parere è richiesto unicamente se l´aggiornamento può avere effetto sulla salute dell´uomo. Il Parlamento sottolinea che nella produzione e nel trattamento degli alimenti «la trasparenza è determinante ai fini della credibilità nei confronti dei consumatori» e della fiducia che essi ripongono nel modo in cui l´Ue affronta le questioni relative agli alimenti. D´altra parte riconosce che in taluni casi è necessario mantenere un certo grado di riservatezza, ma soltanto qualora la divulgazione di informazioni possa nuocere gravemente alla posizione del richiedente nei confronti della concorrenza. Al fine di garantire un vantaggio ai richiedenti che si sono accollati ingenti oneri finanziari per realizzare gli studi tossicologici in materia di sicurezza in vista dell´inserimento di una sostanza nell´elenco, il Parlamento propone di riservare loro l´esclusiva dei dati scientifici e delle altre informazioni per un periodo di cinque anni. Queste informazioni, a determinate condizioni, non possono quindi essere usate a beneficio di un richiedente successivo alla data dell´autorizzazione, a meno che questo non abbia concordato con il richiedente precedente la possibilità di usare tali dati e informazioni. Etichette chiare per gli additivi - Gli additivi sono sostanze - non consumate come alimenti a sé - con funzioni dolcificanti, coloranti, conservanti, antiossidanti, coadiuvanti, antiagglomeranti ed emulsionanti. In questa categoria rientrano inoltre gli agenti antischiumogeni o schiumogeni, gelificanti, umidificanti, lievitanti, addensanti e lubrificanti, e i gas di imballaggio. Approvando una seconda relazione di Åsa Westlund, il Parlamento precisa anzitutto che la proposta di regolamento deve assicurare un elevato livello di tutela dell´ambiente, oltre che della salute umana e dei consumatori. I deputati ritengono infatti che quanto ingerito diviene poi parte del ciclo naturale ed è possibile che una sostanza, pur non comportando rischi per la salute umana, possa avere effetti negativi per l´ambiente in un secondo momento. La proposta di regolamento stabilisce gli elenchi comunitari degli additivi alimentari autorizzati, le condizioni d´uso degli additivi nei prodotti alimentari, negli additivi alimentari e negli enzimi alimentari e le norme relative all’etichettatura degli additivi alimentari commercializzati come tali. In particolare, un additivo alimentare può essere incluso negli elenchi soltanto se, sulla base dei dati scientifici disponibili, il tipo d’impiego proposto non pone problemi di sicurezza per la salute dei consumatori, il suo impiego può essere ragionevolmente considerato una necessità tecnica che non può essere soddisfatta con altri mezzi economicamente e tecnologicamente praticabili, e se il suo impiego non induce in errore i consumatori. Il Parlamento specifica che un additivo alimentare e/o un alimento contenente tale additivo non può essere commercializzato qualora l´impiego dell´additivo non sia conforme a quanto prescritto dal regolamento e chiede che una tale sostanza, sulla base delle prove scientifiche disponibili, non comporti alcun effetto ambientale negativo «in nessun momento del suo ciclo di vita». La proposta di regolamento stabilisce inoltre che un additivo alimentare deve presentare vantaggi e benefici per i consumatori e quindi contribuire a conservare la qualità nutrizionale degli alimenti, a fornire gli ingredienti o i costituenti necessari per la fabbricazione di alimenti destinati a consumatori con esigenze dietetiche particolari e ad accrescere la capacità di conservazione o la stabilità di un alimento o migliorarne le proprietà organolettiche, a condizione di non alterare la natura, la sostanza o la qualità dell’alimento in modo da indurre in errore i consumatori. A quest´ultimo proposito, i deputati precisano che ciò include, ad esempio, la qualità degli ingredienti utilizzati, la naturalezza di un prodotto e il contenuto di frutta e verdura. Un emendamento prevede che, ad eccezione delle informazioni e dei dati esclusivi che è opportuno mantenere confidenziali, l´autorizzazione di un additivo alimentare deve menzionare in modo esplicito e trasparente l´esame dei criteri descritti e motivarne la decisione definitiva. Delle condizioni specifiche sono previste per gli edulcoranti e i coloranti, mentre i deputati precisano che l´aggiunta di un colorante è possibile se non sussiste il rischio che la sua presenza «induca il consumatore a credere che l´alimento contenga ingredienti diversi da quelli effettivamente presenti». A grande maggioranza - 426 voti favorevoli, 251 contrari e 13 astensioni - il Parlamento ha confermato l´emendamento volto a imporre che un additivo alimentare prodotto a partire da Ogm o mediante Ogm oppure derivato da Ogm, sia etichettato «in modo chiaro» e che l´etichetta riporti la menzione "prodotto derivato da Ogm" o "prodotto da Ogm" accanto al nome. In forza alla proposta di regolamento, è poi vietato l’impiego di additivi nei prodotti alimentari non trasformati e negli alimenti per lattanti e per la prima infanzia, compresi gli alimenti dietetici per scopi medici speciali, tranne che nei casi specificati nell´allegato del regolamento. Alcuni Stati membri potranno inoltre continuare a vietare l’impiego di determinate categorie di additivi nelle derrate alimentari tradizionali prodotte sul loro territorio ed elencate in detto allegato. Così per la produzione di Mortadella, Cotechino e Zampone tradizionale, l´Italia potrà vietare il ricorso a tutti gli additivi, tranne i conservanti, gli antiossidanti, i regolatori dell’acidità, gli esaltatori di sapidità, gli stabilizzanti e i gas d’imballaggio. Un emendamento chiede che gli additivi alimentari esistenti sul mercato alla data dell´entrata in vigore del regolamento (circa 300) ma che non siano stati esaminati e non abbiano ricevuto un parere positivo da parte del Comitato scientifico per i prodotti alimentari o dall´Autorità dovranno essere sottoposti a una nuova valutazione dei rischi da parte dell’Autorità. Tale esame, precisa il Parlamento, dovrà essere effettuato sulla base delle condizioni di autorizzazione stabilite dal regolamento e di una valutazione del consumo e della gestione dei rischi. Questi additivi potranno tuttavia rimanere sul mercato fino a quando l´Autorità non avrà completato la nuova valutazione dei rischi. Enzimi e aromi: principio di precauzione e etichettatura degli Ogm - Anche per enzimi e aromi è prevista la compilazione - tramite la procedura uniforme - di un elenco comunitario delle sostanze che possono essere immesse sul mercato in quanto tali e utilizzate negli alimenti, conformemente alle specifiche e alle condizioni d´uso fissate dai rispettivi regolamenti. La Commissione stima 300 enzimi e 2. 600 sostanze aromatizzanti da inserire nell´elenco, e 100 domande di autorizzazione l’anno per gli aromi. Gli enzimi svolgono un ruolo di crescente importanza nella produzione di derrate alimentari e possono essere utilizzati al posto di sostanze chimiche per migliorare la consistenza, l´aspetto, il valore nutrizionale e l´aroma degli alimenti, nonché per agevolare taluni processi di produzione alimentare (per esempio per aiutare il pane a lievitare). Un emendamento proposto sia dalla relazione di Avril Doyle (Ppe/de, Ie) sia da quella di Mojca DrČar Murko (Alde/adle, Si) precisa che la sicurezza di tali sostanze deve essere valutata anche alla luce del principio di precauzione, oltre che in base ai dati scientifici disponibili. Per entrambe le sostanze, inoltre, due altri emendamenti introducono il criterio secondo cui il loro impiego deve comportare un chiaro vantaggio per i consumatori. Il loro uso non deve inoltre indurre in errore i consumatori e, per gli enzimi, i deputati precisano che ciò riguarda, ad esempio, «la natura, la freschezza, la qualità degli ingredienti utilizzati, la genuinità di un prodotto o il carattere naturale del processo di fabbricazione, le qualità nutrizionali del prodotto stesso o il contenuto di frutta e verdura». I deputati subordinano poi l´utilizzo di aromi alla «ragionevole necessità tecnologica» e chiedono poi che sia prestata attenzione alle eventuali conseguenze negative per i gruppi vulnerabili, compresa l´acquisizione di preferenze alimentari nei bambini. Inoltre, sia per gli enzimi sia per gli aromi, due emendamenti impongono di segnalare sull´etichetta se tali sostanze sono geneticamente modificate o sono state ottenute da un Ogm. Inoltre, devono essere messe a disposizione del consumatore informazioni su tutti gli enzimi utilizzati nel processo di produzione, «se non sull´etichetta quantomeno mediante altri canali informativi, privilegiando i punti vendita». Per il Parlamento deve anche essere prevista la possibilità che i consumatori accedano a tali informazioni da casa, ad esempio via Internet o hotline telefoniche. Il regolamento sugli aromi si applica agli aromi utilizzati o destinati a essere utilizzati nei o sui prodotti alimentari, ad eccezione degli aromatizzanti di affumicatura, agli ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti e ai prodotti alimentari contenenti aromi e/o agli ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti, nonché ai materiali di base per la preparazione di aromi e ingredienti alimentari con proprietà aromatizzanti. Non si applica, invece, alle sostanze aventi esclusivamente un sapore dolce, amaro o salato, né agli alimenti crudi o non composti. Un emendamento, peraltro, precisa che tra questi ultimi vanno incluse le erbe e le spezie fresche, essiccate o congelate, o le infusioni di tè o erbe in quanto tali. Il Parlamento precisa anche che con "sostanza aromatizzante" si intende una sostanza chimicamente definita con proprietà aromatizzanti «ottenuta mediante appropriati processi "naturali" oppure con sintesi chimica». Inoltre, chiede che il termine "naturale" possa essere utilizzato per un alimento, una categoria di alimenti o una fonte di aroma vegetale o animale solo se almeno il 95% (p/p) del componente aromatizzante - contro il 90% proposto dalla Commissione - è stato ottenuto dal materiale di base a cui fa riferimento. Il Parlamento, infine, sopprime la tabella proposta dalla Commissione riguardo ai tenori massimi di aromi negli alimenti composti. Preferisce infatti prevedere la possibilità di fissare tali tenori solo qualora esista una giustificata preoccupazione scientifica quanto a eventuali problemi per la salute dei consumatori. .  
   
   
ORTOFRUTTA: CONFAGRICOLTURA, "ORA L´INTESA DI FILIERA DEVE DIVENTARE OPERATIVA".  
 
L´impegno del governo Il Governo ha ricevuto, il 10 luglio , a Palazzo Chigi, le Organizzazioni che hanno sottoscritto il documento di intesa sull’applicazione della riforma ortofrutta. “Il giusto compimento di un percorso – dice Confagricoltura - che ha visto unite Istituzioni e le Organizzazioni della filiera, che hanno dimostrato serietà e grande senso di responsabilità per arrivare ad un accordo sulle scelte che l’Italia è chiamata ad assumere”. “Un’intesa – continua Confagricoltura – i cui termini sono condivisi e che ora ha bisogno dell’impegno del Governo per diventare operativa”. L’auspicio di Confagricoltura è che le scelte dell’Italia sull’applicazione della riforma tengano conto delle indicazioni della filiera, rispettando i termini dell’intesa raggiunta la scorsa settimana. .  
   
   
MANIFESTAZIONE COLDIRETTI 11 LUGLIO  
 
Torino - Taricco: “Riconosco come strategici e centrali per il futuro dell’agricoltura italiana e piemontese i temi posti dalla Coldiretti alla base della manifestazione dell’11 luglio, ma credo altresì che in questo momento il mondo agricolo abbia bisogno di una forte unità di intenti per contrastare efficacemente le tante spinte che forzano in direzioni diverse e rischiano di indebolire il comparto” questa in sintesi la posizione dell’assessore all’agricoltura Mino Taricco in merito alla manifestazione nazionale “Giù le mani dalla qualità italiana” indetta dalla Coldiretti per l’ 11 luglio a Bologna. “La tutela della qualità della nostra agricoltura, della salubrità e sicurezza alimentare delle nostre produzioni, una etichettatura trasparente che evidenzi l’origine delle materie prime dei prodotti, la salvaguardia dalle contaminazioni genetiche delle produzioni, in particolare quelle biologiche – prosegue Taricco - sono questioni di estrema importanza, da perseguire con ogni sforzo per salvaguardare il rapporto con i consumatori, per la tutela dell’ambiente e per il futuro della nostra agricoltura. Su altri temi specifici, sollevati nell’attuale dibattito, come le modalità di attuazione dell’Ocm ortofrutta, sono convinto sia necessario aprire un confronto che, come auspicato dalle Regioni italiane, porti ad una gestione equilibrata della transizione e ponga al centro le imprese e i loro interessi, ma salvaguardi anche la struttura di filiera. Credo peraltro che in un momento come questo l’agricoltura italiana debba evitare posizioni di radicale contrasto personale che indeboliscono la collocazione complessiva del Paese e che si prestano a pesanti strumentalizzazioni. Il Ministero deve essere aiutato a perseguire la piena attuazione dei contenuti della legge finanziaria rispetto alla quale va riconosciuto l’impegno profuso per ottenere risultati importanti. Per quanto mi riguarda più direttamente, confermo l’impegno della Regione in questa direzione e cercherò di fare tesoro delle sollecitazioni provenienti da tutti i settori dell’agricoltura italiana, auspicando un sereno confronto con tutti i soggetti che rappresentano il mondo agricolo e che sono impegnati per il suo futuro. ” .  
   
   
CONFAGRICOLTURA SU RAPPORTO SVIMEZ: TERAPIA D´URTO PER L´AGRICOLTURA DEL MEZZOGIORNO  
 
 “Dopo la diagnosi è tempo della terapia. Il Mezzogiorno e l’agricoltura meridionale nel suo contesto, hanno bisogno di una terapia d’urto. Per avviare un’inversione di tendenza che certo non si costruisce dall’oggi al domani, ma che è colpevole rimandare ancora”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura Federico Vecchioni in occasione della presentazione del Rapporto Svimez 2007 sul Mezzogiorno. Dal Rapporto Svimez – ricorda il presidente di Confagricoltura - emerge la costante del dualismo Nord-sud, con un Meridione che esprime timidi segnali di ripresa (ma inferiori ad altre aree deboli dell’Unione europea) e comunque non in agricoltura. Il settore primario ha registrato nel 2006 una flessione del 3,2% nella produzione e del 4,1% nel valore aggiunto. Si pone in evidenza però che crescono le produzioni agricole di qualità e gli occupati. Qualità e sviluppo sono le chiavi per dare slancio e competitività all’agricoltura del Mezzogiorno, che resta un settore portante dell’economia. Carenze di programmazione, inefficacia delle politiche regionali, burocrazia opprimente e non sempre capace, condizioni di sicurezza e legalità assicurate alle imprese solo parzialmente: sono questi, ad avviso di Confagricoltura, mali endemici che aggravano la situazione. “La fotografia che Svimez fa del Mezzogiorno – commenta Vecchioni - spinge ad una riflessione sui gravi gap strutturali che permangono ed impediscono il superamento del dualismo del Paese, sulle difficoltà insormontabili degli imprenditori meridionali (anche quelli agricoli) ad attivare investimenti aziendali di ristrutturazione e innovazione, ad acquisire competitività, ad internazionalizzarsi”. .  
   
   
NASCE IL DISTRETTO AGROALIMENTARE DEI MONTI CIMINI  
 
 Dal 6 luglio scorso il distretto agroalimentare dei monti Cimini, in provincia di Viterbo, è operativo. Si tratta del primo distretto agroalimentare nato nel Lazio, dopo l’approvazione nel 2006 della legge regionale che li istituisce e li finanzia con ben due milioni di euro. Il distretto dei Cimini, le cui principali produzioni sono rappresentate da nocciole e castagne, rappresenta una considerevole fetta dell’economia locale. Ne fanno parte 25 comuni del viterbese: Bomarzo, Bassano in Teverina, Calcata, Canepina, Capranica, Caprarola, Carbognano, Castel Sant´elia, Civita Castellana, Corchiano, Fabrica di Roma, Faleria, Gallese, Monterosi, Nepi, Orte, Ronciglione, Soriano nel Cimino, Sutri, Vallerano, Vasanello, Vetralla, Vignanello, Viterbo e Vitorchiano. I distretti agroalimentari, diffusi in tutta la regione, sono lo strumento per rafforzare le caratteristiche di un territorio nell’ottica dello sviluppo di un’agricoltura di qualità, tutelando l’ambiente e il paesaggio, attivando le energie presenti sul territorio. Prossime tappe del distretto dei Cimini saranno la nascita del comitato promotore cui seguirà quella di una società che coinvolgerà enti pubblici ed imprenditori privati nella gestione del distretto. .  
   
   
“C’È LA VOLONTÀ DEL MONDO AGRICOLO DI PROCEDERE COMPATTI PER OTTENERE RISULTATI CONCRETI: LO DIMOSTRA L’INTESA SULL’OCM FRUTTA”  
 
 “L’intesa sull´applicazione del disaccoppiamento nel settore dell´ortofrutta, firmata da 11 sigle, conferma la volontà del mondo agricolo di procedere compatti per ottenere risultati concreti”. Lo ha ribadito il Presidente della Cia Emilia Romagna, Nazario Battelli, apprezzando in particolare la disponibilità dei firmatari ad entrare nel merito delle scelte da compiere per l’applicazione in Italia della riforma dell’Ocm ortofrutticola, indipendentemente dalle posizioni originarie, salvaguardando, in maniera responsabile, per le diverse opzioni possibili gli interessi delle categorie rappresentate. "Se alla base della manifestazione promossa dalla Coldiretti per l’11 luglio a Bologna la materia del contendere è solo l´operato del ministro De Castro, con giudizi totalmente negativi, le motivazioni sono strumentali e ingenerose” –ha affermato Battelli a conclusione dei lavori del Consiglio regionale dell’organizzazione– “Al contrario, se le motivazioni fossero state inerenti alla difesa dell´agricoltura italiana, alla sua qualità, all´apporto positivo che il settore offre all´economia e alla società italiana, sarebbero state tutte da noi condivise e avremmo sostenuto l’iniziativa, ribadendo comunque che la promozione e la tutela di un settore decisivo dell’economia italiana si raggiunge solo evitando dannose contrapposizioni o divisioni e unendo, invece, gli sforzi dei diversi portatori di interessi in una moderna concertazione con le Istituzioni locali e nazionali”. Secondo Battelli nell´attuale difficile momento non bisogna contribuire ad accrescere le tensioni, i contrasti e il disagio delle campagne. “Gli agricoltori non hanno certo bisogno di divisioni – conclude Battelli - ma di un´attenzione nuova e propulsiva in grado di aprire prospettive e certezze, elementi che possono nascere solo attraverso l´impegno condiviso di tutte le forze in campo”. Il Consiglio regionale della Cia Emilia Romagna è stato inoltre l’occasione per la presentazione del nuovo Direttore regionale – Vincenzo Amadori – entrato in questi giorni nella sua piena operatività, dopo la nomina della Giunta regionale e il passaggio dalla direzione della Organizzazione provinciale di Modena. .  
   
   
PANE INDUSTRIALE E SOSTITUTIVI DEL PANE, CIRCA 1.2 MD. DI EURO: PREPONDERANTE (CIRCA L’80%) L’INCIDENZA DEI PRODOTTI SOSTITUTIVI DEL PANE.  
 
Nel 2007 a consuntivo proseguirà il calo dei consumi di pane industriale e prodotti della panetteria. Per i sostitutivi del pane, all’opposto, si registrerà una leggera crescita del 2,0-2,5% che può essere definita strutturale. Il segmento dei pani morbidi è ancora in crescita come conseguenza di uno stile di vita che porta ad essere sempre più fuori casa e della mancanza di tempo per approvvigionarsi di pane fresco. Nel 2006, il mercato del pane industriale è calato dello 0,6%, a causa sia della diminuzione del numero medio di visite settimanali ai punti vendita della distribuzione moderna, principale canale distributivo del pane industriale, sia per la concorrenza esercitata dagli “angoli panetteria” all’interno delle grandi superfici, che sempre più spesso producono in proprio. Il mercato dei sostitutivi del pane è cresciuto del +3,5% trainato dal segmento dei pani morbidi (+7,7%). Dati Di Sintesi, 2006
Pane Sostitutivi
industriale del pane
Numero di imprese 90 150
Numero di addetti 2. 025 3. 000-3. 500
Numero di addetti per impresa 22 21
Valore della produzione a prezzi di fabbrica (Mn. Di euro) 247,3 885,0
Variazione media annua della produzione(a) 2006/2002 (%) 1,0 3,5
Fatturato per addetto (‘000 di euro) 122,0 270,0
Valore aggiunto (Mn. Di euro) 37,0 82,0
Valore aggiunto per addetto (‘000 di euro) 18,0 25,0
Quota della produzione prime 4 imprese(a) (%) 23,8 56,5
Export/produzione(a) (%) n. S. 9,1
Import/consumo(a) (%) n. S. 7,5
Valore del mercato, a prezzi di fabbrica (Mn. Di euro) 247,3 869,4
Valore del mercato a prezzi al consumo (Mn. Di euro) 358,6 1. 260,6
Variazione media annua del mercato(a) 2006/2002 (%) 1,0 3,7
Quota di mercato prime 4 imprese(b) (%) 35,7 42,5
Quota di mercato prime 8 imprese(b) (%) 44,8 50,6
Previsioni di sviluppo del mercato(b):
· 2007/2006 (%) lieve calo 2-2,5
· tendenze di medio periodo stabilità/lieve calo lieve crescita
a) - in valore b) - in volume Fonte: Databank * Data di chiusura della ricerca: Giugno 2007 .
 
   
   
CONCESSIONE DELL’IGP ALL’ACETO BALSAMICO DI MODENA  
 
 È con viva soddisfazione che il presidente Mantovani e l’Ente camerale di Modena valutano il riconoscimento da parte degli Organi competenti dell’Unione europea, dell’Indicazione Geografica per l’aceto balsamico di Modena. È superfluo ricordare che si tratta di uno dei prodotti di maggior eccellenza della nostra area, per il quale, l’ottenimento dell’Igp - attraverso il protocollo ed il deposito di uno specifico disciplinare condiviso da tutte le componenti professionali - costituisce il frutto di un impegno che la Camera di Commercio, unitamente agli altri Enti modenesi (Provincia e Comuni più interessati), alla Regione Emilia Romagna, ai produttori, loro organismi consortili e associazioni di categoria, ha profuso con determinazione e tenacia. Finalmente Modena ottiene un riconoscimento tanto atteso e così meritato per un prodotto di grande rilievo che va ad aggiungersi al sempre più ampio paniere delle peculiarità tutelate, che colloca la vostra provincia fra le prime in ambito europeo per quanto concerne l’agroalimentare d’elite. Il riconoscimento, come ha sottolineato il presidente Mantovani, seppur da tempo atteso, cade in un momento che valutiamo particolarmente favorevole, in quanto collima con l’avvio delle ultime battute riguardanti l’organizzazione dell’iniziativa “Gusta Balsamico” voluta fortemente dall’Ente camerale, evento che farà di Modena la capitale internazionale degli aceti e dei prodotti derivati, momento dal quale trarranno indubbi vantaggi anche le altre specificità modenesi di pregio. .  
   
   
ENOGASTRONOMIA: VERTICELLI, ATRI A TAVOLA VETRINA ECCELLENTE IL MEGLIO DEI PRODOTTI TIPICI ABRUUZESI IN QUATTRO GIORNATE  
 
 Circa 100 espositori, espressione della migliore produzione agroalimntare abruzzese, dai vini all´olio, dai salumi ai formaggi, dai tartufi allo zafferano, dalla pasta ai dolci, dal miele ai liquori, dai confetti di Sulmona alla liquirizia di Atri. Sono questi alcuni dei principali ingredienti di "Atri a tavola", la rassegna enogastronomica, giunta alla sesta edizione, che è stata presentata, il 9 luglio mattina, a Pescara, nella sede della Regione, nel corso di una conferenza stampa. A dare il giusto ricoscimento alla manifestazione nata dalle ceneri della storica mostra-mercato che si svolgeva ad Atri nei primi anni ´80, è stato l´assessore all´Agricoltura, Marco Verticelli. "Il successo di questa rassegna" ha detto l´assessore "lo hanno decretato principalmente le circa 30 mila presenze che si sono registrate nella scorsa edizione. Segno tangibile" ha aggiunto "che la formula adottata si è rivelata vincente e la Regione non può che prendere atto con soddisfazione di questa straordinaria realtà che unisce enogastranomia, cultura, arte ed intrattenimento promuovendo l´immagine del nostro territorio". Sono quattro le giornate in programma: giovedì 12 e venerdi 13 luglio e domenica 12 e lunedì 13 agosto. Sostenuta dalla Regione ed organizzata dal Comune di Atri e dall´associazione Promoeventi con il coinvolgimento di Arssa e del Gal Abruzzo, "Atri a tavola", come hanno confermato l´assessore comunale alla cultura, Luigi Mazziotti, ed il presidenmte dell´associazione curatrice dell´evento, Pierluca Castagna, ha l´ambizione di crescere ulteriormente e di porsi come punto di riferimento regionale e non solo. Location della manifestazione sarà lo splendido centro storico di Atri. In particolare, la piazza dove si affacciano la cattedrale ed il teatro comunale, una delle poche testimonianze abruzzesi di teatri dell´800. "Atri a tavola" sarà l´occasione per proporre una affascinante vetrina dei principali prodotti tipici ai quali ci si potrà accostare anche attraverso degustazioni guidate. Sono previste, inoltre, della cene tipiche nel circuito convenzionato dei ristoranti del luogo che presenteranno il meglio della tradizione culinaria abruzzese. Il programma propone anche momenti di intrattenimento musicale, soprattutto omaggi alla tradizione popolare, ed il concerto dell´ex chitarista delle Orme Tolo Marton, in calendario il 13 agosto. Uno spazio, poi, sarà dedicato alla Liquigas, azienda leader nella distribuzione del Gpl, che ha scelto l´Abruzzo per promuovere alcuni suoi prodotti e servizi. L´altra novità è rappresentata dalla presenza nei caratteristici vicoli e nei punti di maggior suggestione della cittadina di artigiani che lavoreranno in tempo reale ferro, ceramica e legno. Verranno proposti anche i laboratori del gusto dove chiunque potrà partecipare a delle lezioni grauite dedicate al gusto. . .  
   
   
CON ´TRADIZIONE&GUSTO´ UN MARCHIO PER TUTELA PRODOTTI TIPICI  
 
Roma - Sono 40 i produttori e 200 i ristoratori, tra cui anche alcune mense, che hanno aderito al marchio ‘Tradizione&gusto’. Si tratta dell’iniziativa che accompagnerà i prodotti tipici del Lazio nel settore della ristorazione. Il marchio, promosso dall’Arsial (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) e dall’assessorato all’Agricoltura della regione copre attualmente circa 200 prodotti, quali formaggi, salume, pane, dolci e olio. A questi, entro ottobre, si aggiungeranno carne e sottoaceti per arrivare a oltre 500 specialità. .  
   
   
IN LIBRERIA IL QUARTO VOLUME DELLA COLLANA "IL CUCCHIAIO D´ARGENTO" "ANTIPASTI E CONTORNI"  
 
 Si intitola "Antipasti e Contorni" la quarta monografia della collana di Editoriale Domus "Il Cucchiaio d´Argento", proprio come il più famoso e autorevole libro di cucina della casa editrice milanese, disponibile in libreria a 35 Euro. Dopo i titoli dedicati ai Primi Piatti, ai Secondi Piatti e ai Dolci, il nuovo volume, 992 pagine con 730 ricette riccamente illustrate da 380 immagini, mette a fuoco l´invitante e variegato mondo degli antipasti e offre una sana e gustosa carrellata di tutte le verdure e i legumi dei nostri orti. E´ un ruolo importante quello dell´antipasto, che deve piacere a prima vista, avere un gusto preciso per stimolare immediatamente le papille gustative e far venire la voglia di tutto il pranzo che segue. "Antipasti e Contorni" dedica oltre 160 ricette agli antipasti caldi e freddi in un crescendo di temperature e di sapori che inducono a provare "questo e quello". Si va dal salato al piccante, dall´agrodolce all´affumicato, allo speziato, passando dai canapé alle barchette, da un bocconcino a un bigné, dal puro e semplice gusto di una bruschetta a quello più complesso di uno spiedino multigusto, da una soffice crêpe a una più segreta crocchetta. Con gli aperitivi giusti e le indicazioni su come organizzare il buffet. Nelle pagine di questo nutritissimo volume, tuttavia, c´è molto di più da assaggiare. Sono le delizie del grande orto italiano a cui ll Cucchiaio d´Argento dedica l´ampia sezione Contorni di vegetali, cereali e legumi. Si tratta dei sapori e delle fragranze di lattuga e scarola, belga e radicchio, carote e finocchi o, ancora, cardi e asparagi e così via. Verdure golose, da cotte come da crude, tutte da portare in tavola abbinandole a carni e pesci. Numerose anche le ricette che riportano sulla nostra tavola i legumi, che da trent´anni a questa parte sembrano addirittura scomparsi e che oggi, invece, si ripropongono con abbinamenti mai immaginati in passato: come fagioli e caviale, ceci e gamberi o piselli e avocado. Ma spunti interessanti giungono anche da oltreconfine, dalla nuova e vecchia Europa, dalle coste del Mediterraneo, dal vicino e lontano Oriente fino agli Usa e Sud America. Oltre 100 ricette offrono un´ampia carrellata di sapori dal mondo: dalle burrose patate al gratin della Francia alle tortillas spagnole, dal sapore del "crudo" in Giappone al sentore delle piccanti salse speziate di cui è ricca l´India. Questa importante iniziativa editoriale nasce sull´onda del successo che, dal 1950 ad oggi, ha premiato il Cucchiaio d´Argento con oltre due milioni di copie vendute in Italia e più di un milione nel mondo. Giunta all´ottava edizione e continuamente aggiornata, l´opera curata da Clelia d´Onofrio oggi vanta una Banca Dati che conta oltre 6. 500 ricette e ha nel tempo conquistato la fama di "bibbia" culinaria. .  
   
   
LA NUOVA CAMPAGNA STAMPA DEI DOLCIFICANTI MIVIDA  
 
Un fotogramma che è rimasto impresso nella mente e negli occhi di tutti, quello che ritrae il bagno nella fontana di Trevi dell’attrice Anita Ekberg nel celebre film di Federico Fellini “La dolce vita”. Da qui nasce lo spunto per il claim “la dolce vida” ideato per la nuova campagna stampa dei dolcificanti Mivida. La prima immagine è fedele all’originale con una Anita Ekberg che si mostra in tutto lo splendore delle sue forme armoniose. Nella pagina accanto, grazie all’intervento di un artificio grafico, la silhouette dell’attrice è stata rinnovata, adattata ad un’immagine di femminilità più vicina ai canoni odierni, senza però perdere il fascino delle sue curve. Artefice del cambiamento, ovviamente, una bustina di dolcificante ipocalorico Mivida! Creatività e realizzazione grafica della campagna sono state curate dall’agenzia milanese Le Balene per D&c, distributore esclusivo per l’Italia della linea di dolcificanti Mivida Misura. La campagna potrà essere anche abbinata ad una attività di sampling con la bustina di dolcificante Mivida applicata sulla pagina in corrispondenza dell’immagine. Mivida è il dolcificante ipocalorico per chi desidera rimanere in forma godendosi la vita: per questo nel comunicare il marchio Mivida è stata scelta una immagine che trasmette immediatamente una idea di benessere e spensieratezza. .  
   
   
DI RITORNO DA NEW YORK “CHEF” PERUGINO AL “BIRDLAND”: “BENE I PRODOTTI UMBRI”  
 
I newyorkesi amano l’Umbria, che parla di sé attraverso i suoi prodotti enogastronomici di eccellenza: vino, olio, tartufo, norcinerie, pasta. Ne è convinto Claudio Brugalossi, lo “chef” perugino che per l’intera settimana dedicata ad “Umbria Jazz” dal “Birdland Jazz Club” di New York, dal 25 al 30 giugno, ha accompagnato le note del sax di Francesco Cafiso e degli archi de “I Solisti di Perugia”, nel loro “Omaggio a Charlie Parker”, con i sapori della sua cucina, rigorosamente basata su vini e prodotti umbri. “E’ stato un successo – dice lo “chef” umbro, tornato dalla “Grande Mela” ad una Perugia nel pieno fermento di “Umbria Jazz” -: gli americani (e tutte le sere il ‘Birdland’ ha fatto il pieno con 300 persone in due turni, 180 al primo e 120 al secondo) hanno apprezzato moltissimo la nostra cucina e i nostri prodotti”. Qualche esempio? “Il vino, soprattutto – dice Brugalossi, ricordando come la trasferta newyorkese di “Umbria Jazz” era stata sostenuta anche dalla presenza di numerose cantine umbre -: c’erano in carta, ovviamente, vini californiani e francesi, ma il pubblico ha preferito i vini umbri, bianchi e soprattutto rossi, del nostro territorio, in bottiglia e ‘al bicchiere’”. “Penso che la cucina – commenta Brugalossi, che ai fornelli è stato aiutato dall’aiuto-“chef” Manuele Garzia e da due cuochi del “Birdland” – sia la migliore ambasciatrice delle eccellenze dei nostri prodotti tipici, in quanto essa fornisce ad un pubblico che le ignora le corrette modalità del loro consumo: al centro delle serate, c’è stato il tartufo ‘scorzone’, che abbiamo esaltato al modo dei norcini, scottandolo appena con olio, aglio, rosmarino e acciuga: alla serata di gala del 25 abbiamo fatto un menu, basato interamente su questo ingrediente, dall’antipasto di terrina di faraona tartufata ai rigatoni ripieni di tartufo e ai nodini di vitello al tartufo nero. Ma – sottolinea Brugalossi -, aldilà del tartufo, sono state molto apprezzate le ricette che abbiamo proposto, i rigatoni al ragù umbro, un vero successo come il ‘baccalà alla perugina’ con prugne, uvetta e pinoli, e anche piatti semplici come le bruschette e le panzanelle, servite con gamberi di fiume, che valorizzavano il nostro olio: quello stesso olio che, al posto di pane e burro come fanno in America, servivamo insieme al coperto con pane bruschettato (naturalmente fatto in casa), all’aglio e no: l’olio umbro fa impazzire gli americani, basti pensare che ne abbiamo consumato il doppio dell’anno scorso”. La diffusione e la valorizzazione sul mercato americano dei prodotti tipici umbri era parte integrante della trasferta newyorkese di “Umbria Jazz”, nel suo ruolo promozionale dell’immagine complessiva della regione. Presso la sede di New York dell’Enit, Ernesta Maria Ranieri, direttore dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Umbria, aveva illustrato ai giornalisti americani il ruolo dei prodotti tipici e di eccellenza nell’ambito delle politiche agricole regionali. .  
   
   
E’ USCITA LA GUIDA GRATUITA “MASI CON GUSTO 2007/2008”: GRANDE NOVITÀ CON LA PRIMA ELEZIONE DEL “NOMINATO MASO CON GUSTO”.  
 
Anche quest’anno le gioie del palato trionfano in “Masi con gusto 2007/2008”, la migliore vetrina su cucina, allegria e fragranze tipiche dell’Alto Adige/sϋdtirol (Bz), dove il sapore è sovrano assoluto. I masi con gusto sono tipiche osterie contadine, in cui tradizioni, golosità e gastronomia sono le portate principali: la guida, giunta alla sua quarta edizione, offre una panoramica, culinaria ma non solo, tra le delizie locali: 34 masi accuratamente selezionati dominano per bontà; frutti della terra, curati con amore dai contadini sudtirolesi, fanno la felicità di ogni buongustaio: pane, carni, frutta, ortaggi, latte, formaggio e vini qui hanno un sapore specialissimo! La guida include soltanto 18 “Hofschank” e 16 “Buschenschank” di altissima qualità. I primi coccolano gli ospiti con prodotti propri e specialità contadine della regione, mentre i secondi, trovandosi in zone enologiche, servono inoltre vini di produzione propria. Un piccolo excursus nel piacere della buona tavola accompagna il lettore che non può resistere alle prelibatezze tipiche dell’Alto Adige. Tra i primi piatti trionfano i sostanziosi “Schlutzer”, ravioli agli spinaci, i classici canederli, e i “Tirtlen”, frittelle farcite; gli arrosti e gli insaccati serviti con patate e crauti sono i secondi della tradizione. Saziandoci con queste perle culinarie giungiamo così al dessert, dove le contadine dell’Alto Adige mettono in campo tutta la loro maestria: krapfen ripieni, “schmarrn”, omelette dolce ai mirtilli fino al superclassico strudel, di cui ogni donna conserva gelosamente la propria ricetta. E se a metà pomeriggio un languorino vi attanagliasse lo stomaco, eccoci alla merenda: il tipico break sudtirolese, ideato per sostenere le lunghe giornate di lavoro nei campi, oggi è una pausa supergolosa fatta di speck aromatico, salamini, formaggi da gustare con pane casereccio. Da bere, oltre al classico bicchiere di vino, ci sono fantastici succhi di frutta rigorosamente “home made”: sambuco, lamponi, ribes rossi… per soddisfare anche i palati più esigenti! Se la tavola del maso incanta, l’Alto Adige diventa il paradiso dei golosi. Tutti gli esercizi presentati in questa guida sono stati visitati da esperti dell’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi e sottoposti a rigorosi controlli di qualità. Sono stati valutati soprattutto l’ambiente contadino, l’attrezzatura e la qualità delle tipiche pietanze prevalentemente di produzione propria. Quest’anno, a suggello della sempre maggiore qualità richiesta dalla guida, è stato eletto “Nominato Maso con gusto 2007”: in base al numero di punti raggiunti durante la valutazione dei criteri di qualità, il premiato è lo Zmailer-hof situato a Scena. Per i buongustai, una vera tappa obbligata! info@gallorosso. It. Www. Gallorosso. It .  
   
   
"DI VINO IN VINO" 2007 ENOTECA REGIONE DELLE MARCHE A OFFIDA (AP) DAL 31 AGOSTO AL 2 SETTEMBRE  
 
Si svolgerà dal 31 agosto al 2 settembre a Offida “Di Vino in Vino”, la più importante vetrina della produzione enologica marchigiana con 110 espositori presenti. La rassegna, giunta alla sedicesima edizione è la sintesi della costante evoluzione della qualità vinicola delle Marche, una regione che nel giro di pochi anni si è ritagliata un ruolo di grande rilievo nel panorama italiano, arrivando a competere con le regioni della grande tradizione enologica italiana. Il Piceno in particolare, con una produzione di circa 400 mila ettolitri di vino, ne è la punta di diamante. Obiettivo della manifestazione è la valorizzazione della produzione marchigiana, con un occhio di riguardo per i vitigni autoctoni del Piceno, quali Pecorino e Passerina, vini sui quali si è concentrata l’attenzione di numerosi giovani produttori con risultati eccellenti. Suggestiva la location: il chiostro del trecentesco convento di San Francesco, in passato residenza delle clarisse e dei frati francescani, in pieno centro storico di Offida. In programma: degustazioni guidate dell’Ais, Associazione Italiana Sommelier, laboratori del Gusto Slow Food, cene nell’osteria allestita all’interno del chiostro, il mercatino di formaggi, salumi e delle altre eccellenze gastronomiche del Piceno, tra cui le immancabili olive ascolane del Piceno di cui, a fine maggio, si è appena costituito il Consorzio per la tutela della Dop. Convegni e intrattenimenti per adulti e bambini. Visite guidate in aziende su prenotazione Novità assoluta dell’edizione 2007 è la “Piazza dei Presidi”, riservata ai prodotti dei Presidi Slow Food delle Marche e di altre regioni italiane. Prodotti tipici Non solo vini a “Di vino in vino”, ma anche le altre eccellenze del territorio. In mostra, nella centrale piazza del Popolo, formaggi, salumi, oli, olive ascolane, mieli, dolci e altre tipicità. Da degustare e acquistare in una full immersion gustativa, olfattiva, visiva e tattile I promotori: “Di vino in vino” è promossa dall’Enoteca regionale di Offida e da Vinea (che gestisce l’Enoteca), la più importante associazione di produttori marchigiani con circa 900 associati per una superficie complessiva a vigneti di oltre 3 mila ettari e una produzione di 300 mila ettolitri di vino (il 90% imbottigliato nel Piceno). Sia l’Enoteca regionale che Vinea hanno sede nel trecentesco ex monastero di San Francesco sede della Rassegna. Tra i progetti lanciati “Vinea qualità picena” marchio d’area per 27 comuni che mira a valorizzare le risorse agricole locali. Info: Vinea 0736. 880005 vinea@libero. It.  
   
   
UN HAPPY HOUR CON PRODOTTI BIOLOGICI HA ACCOLTO LA GOLETTA VERDE DI LEGAMBIENTE  
 
L’iniziativa rientrava nella campagna “Amare l’Adriatico” ed è stata abbinata al Progetto “Biobenenessere”, promosso da Pro. B. E. R. , che si sta sviluppando attraverso molti eventi lungo la costa romagnola La salvaguardia dell’ambiente e del mare si sposano perfettamente con l’agricoltura biologica, nel pieno rispetto della natura e della salute dell’uomo. Un messaggio chiaro ed inequivocabile quello che giunge da Legambiente e Pro. B. E. R. (Associazione dei Produttori Biologici e Biodinamici dell’Emilia-romagna) che ieri hanno unito le forze per richiamare l’attenzione sulla necessità di una maggiore tutela dell’ambiente anche attraverso una più ampia diffusione dei consumi di prodotti biologici e tipici che rispettano il territorio e favoriscono la conservazione delle tradizioni alimentari locali. La conferenza stampa organizzata da Legambiente per accogliere la Goletta Verde è stata preceduta dall’incontro con amministratori, enti, associazioni della Costa Adriatica della Regione Emilia Romagna per discutere i problemi, le idee e le possibili soluzioni per la difesa del mare e la gestione della costa allo scopo di diminuire l’impatto ambientale delle attività, ridurre il consumo di risorse, applicare le linee guida del Piano Regionale di gestione della costa ed arrestare la crescita della cementificazione. Durante la conferenza stampa sono stati resi noti i dati dei prelievi effettuati alla foce dei principali corsi d’acqua e sulle acque di balneazione della costa nelle province di Ravenna e Ferrara. In quest’ambito di promozione della salvaguardia ambientale, è stata presentata l’iniziativa Happy Bio, merende di frutta bio in spiaggia, offerte ai turisti in vacanza al mare. L’iniziativa, che ha l’obiettivo di promuovere i prodotti provenienti da agricoltura biologica (rispettosa dell’ambiente perché esclude l’uso di prodotti chimici), rientra nel Progetto Biobenessere, promosso da Pro. B. E. R. E cofinanziato dall’Unione Europea e da Agea. L’evento di Marina di Ravenna è espressione del Protocollo d’Intesa sottoscritto da Paolo Carnemolla, presidente di Pro. B. E. R. E Luigi Rambelli, presidente di Legambiente Turismo, finalizzato alla diffusione dei metodi e delle tecniche biologiche nelle coltivazioni, nella produzione di alimenti e nella gestione del verde “non agricolo”. Per sostenere questi obiettivi, al termine della conferenza stampa è stata organizzata una degustazione di frutta biologica di stagione. Fra i presenti Giacinto de Renzi, Coordinatore Provinciale di Legambiente, Attilio Rinaldi, Presidente del Centro di Ricerche Marine, Luigi Rambelli, Presidente di Legambiente Emilia Romagna, Massimo Becchi, Portavoce di Goletta Verde, Nicola Corona, Responsabile di Goletta Verde, Fausto Faggioli, Responsabile settore Turismo e Tempo Libero del Team Biobenessere. Sempre all’interno del Progetto Biobenessere, nella stessa giornata di ieri è stata organizzata in serata anche un’altra iniziativa Happy Bio, presso l’Hotel Bengasi di Rimini, a cura dalle Fattorie Faggioli di Cusercoli (Fc) che hanno offerto un’insolita merenda con tanta frutta di stagione rigorosamente biologica. L’obiettivo era proporre ai turisti un’alimentazione più naturale utilizzando prodotti biologici, armonizzando così la vacanza in modo salutare alla terra dove ogni anno gran parte degli italiani trascorre le proprie vacanze. In quest’ottica di offerta globale, la salubrità dell’aria marina unita a quella offerta da circa 40. 000 ettari di Aree Forestali e Parchi rendono la Romagna una realtà unica e il binomio mare-monti, o meglio iodio-ossigeno, risulta vincente. La merenda biologica all’Hotel Bengasi è stata anche un’occasione importante di riflessione sull’importanza ed il valore di un’alimentazione biologica, buona e di stagione, legata strettamente ai ritmi della natura, a tutto vantaggio della salute e del benessere dei consumatori. “La vacanza – sottolinea Francesca Faggioli, delle omonime fattorie – è sicuramente il momento ideale per avvicinarsi a formule e stili di vita che fanno star meglio e non a caso proprio dalla Romagna, da sempre attenta alle esigenze dei turisti, nasce questa iniziativa che favorisce l’incontro tra produttori e consumatori, valorizzando i sapori e la cultura del mondo rurale”. .  
   
   
UN TUFFO NEI SAPORI EMILIANO-ROMAGNOLI A I RICCI HOTELS DI CESENATICO  
 
“Un mare di sapori” è l’iniziativa dell’estate 2007 che anima i 110 chilometri di riviera romagnola attraverso appuntamenti, degustazioni e spettacoli dedicati alla conoscenza dei prodotti tipici dell’Emilia Romagna. Tra questi il Parmigiano-reggiano Dop, il prosciutto di Parma Dop, il Lambrusco e il Pignoletto ma anche i salumi piacentini e le pesche (e le nettarine) di Romagna: tutti prodotti che rappresentano i punti di forza della cultura enogastronomica emiliano-romagnola. I Ricci Hotels di Cesenatico (Fc), che in cinquant’anni hanno imparato bene a viziare i propri ospiti anche a tavola, hanno previsto prelibati menù realizzati con prodotti tipici Dop e Igp e una carta dei vini regionali che rendono giustizia alle nobili materie prime di un territorio dalla straordinaria tradizione culinaria. Ogni giorno nei due nuovi Suite Hotel & Residence della famiglia Ricci, l’Hotel Valverde & Residenza e l’Hotel Sport & Residenza, si potranno degustare ricette della cucina locale, oltre a serate a tema con degustazione di prodotti del luogo e gala dinner dedicati a Pellegrino Artusi, il rinomato gastronomo originario di Forlimpopoli. Ogni ospite avrà inoltre a disposizione la “Guida del turista”, uno strumento di conoscenza ricco di informazioni sulle risorse agroalimentari dell’Emilia Romagna. E non finisce qui: chi soggiornerà in uno dei Ricci Hotels potrà infatti essere tra i fortunati protagonisti di “Rapiti dai sapori dell’Emilia Romagna”. Di che si tratta? Fino al 20 luglio sono previsti quattro “rapimenti” all’interno delle strutture che ospitano l’iniziativa “Un mare di sapori” e i prescelti saranno premiati con una cena a base di menù tipico, un trattamento termale in uno dei centri benessere dell’entroterra con pernottamento in hotel cinque stelle e infine tour notturno nei locali da ballo più alla moda della Riviera. Tra le altre iniziative in programma a Cesenatico la prima è quella dal 9 al 14 luglio dedicata alla pesca e alla nettarina Igp di Romagna: una settimana fresca e golosa che vedrà la distribuzione di questi prodotti negli stabilimenti balneari e negli esercizi aderenti al progetto. Per l’occasione i Ricci Hotels hanno ideato un menù che prevede l’apertura con antipasto di filetto di sgombro marinato con tartare di pesche allo zenzero e come dolce una bavarese al passito di Albana con ragù di pesche allo zafferano… Un menù da leccarsi i baffi! Dal 23 luglio al 3 agosto sulla spiaggia ci saranno degustazioni speciali per conoscere tutte le qualità di una dieta a base di prodotti tipici regionali con dimostrazioni sia per i grandi che per i più piccoli. Il 25 luglio in Piazza delle Spose dei Marinai verrà presentata la guida “La Romagna da Bere” e a seguire degustazioni, a cura dei sommelier A. I. S. , di 300 vini romagnoli. E-mail info@riccihotels. It Sito web: www. Riccihotels. It .  
   
   
A VALDAORA (ALTO ADIGE/SÜDTIROL, BZ) IL 26 E 27 LUGLIO 2007 VANNO IN SCENA DUE APPUNTAMENTI GOLOSI: “VINISSIMA NEL PARCO” E LA “KRAPFENFEST”. DUE SERATE ALL’INSEGNA DELLA GRANDE ENOLOGIA E DELLA TRADIZIONE GASTRONOMICA VALLIGIANA  
 
L’estate si fa ghiotta in Valdaora, il comprensorio dolomitico vanto dell’Alto Adige – Südtirol, che il 26 e 27 luglio presenta “Vinissima nel Parco” e Krapfenfest! Nello splendido e fresco Parco di Valdaora di Mezzo, saranno protagonisti delle serate estive la grande enologia e i golosi Krapfen, delizia della pasticceria valligiana. Giovedì 26 luglio si brinda alla 36ª edizione di “Vinissima nel Parco”, manifestazione enologica dal sapore pieno e avvolgente, proprio come quello dei vini sudtirolesi, vanto dell’enologia italiana e non solo di quella. Celebrata in grande stile, ma con la semplicità, la schiettezza e la grande simpatia che contraddistinguono questo popolo gentile, “Vinissima”, Degustazione Vini, è un grande momento aggregante anche per chi muove i primi, timidi passi, nella galassia enologica italiana. Dulcis in fundo… venerdì 27 luglio le contadine locali vi aspettano per assaporare la tradizione con una vasta scelta di appetitosi Krapfen, accompagnati da degustazioni di vini passiti. E ancora musica dal vivo e danze folkloristiche per vivere serate a tutta bontà e divertimento in una cornice davvero imperdibile! Le opportunità per godersi un soggiorno a Valdaora sono tante. L’offerta spazia dall’Hotel a 4 stelle al Garni (piccoli alberghi a conduzione familiare), fino alla possibilità di pernottare nei Masi (gli agriturismo). I prezzi partono, in alta stagione, dai 70 euro a persona in mezza pensione in hotel e dai 20 euro al giorno per l’appartamento negli agriturismo. Per informazioni: Associazione Turistica Valdaora Piazza Floriani, 19 39030 Valdaora (Bz) - Tel. 0474. 496277 Fax 0474. 498005 E-mail: info@olang. Com Sito web: www. Olang. Info .  
   
   
A BRISIGHELLA È IN ARRIVO UN’ARCA CARICA DI SAPORI IN AGOSTO QUATTRO SERATE ALL’INSEGNA DELLA TIPICITÀ ALIMENTARE NEL CUORE DELLA ROMAGNA  
 
Il Borgo medioevale e termale di Brisighella (Ra) negli anni ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti, tra i quali Borghi più Belli d’Italia nel 2004, Città Slow e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano nel 2005. Riconoscimenti che non rappresentano semplicemente “marchi” a carattere promozionale e turistico. Sono le modalità operative attraverso le quali si può implementare la filosofia alla base dell’alta qualità che contraddistingue questo territorio romagnolo, anche dal punto di vista delle produzioni tipiche e dell’offerta enogastronomica. Grazie al prezioso patrimonio agro-alimentare presente nel territorio brisighellese (in particolare l’Olio Extra Vergine di Oliva D. O. P. Brisighello) si è partiti nel 2001 dal progetto Slow Food dell’Arca del Gusto per approdare poi, già dal 2002, con l’Arca dei Savori, cioè l’Arca dei Sapori, qui intesi con un termine che rimanda ai sapori antichi della cucina popolare. Il termine savori ricorre nei testi di cucina medievale, una cucina recuperata proprio a Brisighella. Savori è anche un’interpretazione “italianeggiante” del termine dialettale romagnolo savur, che ricorda i sapori semplici della cucina domestica e di prodotti preparati e conservati secondo la saggezza popolare. Così come sono i prodotti che si intendono proporre con l’edizione 2007 dell’Arca dei Savori: prodotti accomunati da genuinità, tradizione e buoni sapori, tutti contraddistinti dall’alto profilo qualitativo. L’appuntamento con il gusto è quindi a Brisighella nei quattro sabati sera di agosto, dalle ore 19 alle 24. Le prime tre serate dell’iniziativa saranno ospitate nei luoghi più suggestivi del borgo medioevale di Brisighella. L’ultimo appuntamento, invece, sarà itinerante e toccherà alcune delle aziende agricole ed agrituristiche del territorio. In sintesi le tematiche ed i “protagonisti” delle serate saranno: “Le eccellenze gastronomiche della nostra regione: le Città Slow dell´Emilia Romagna” (4 agosto), “Lo scalogno di Romagna: il re dei prodotti dell´orto” (11 agosto), “Un matrimonio perfetto: formaggio stagionato ed albana passito” (18 agosto). Nel corso di tutti e tre gli appuntamenti sono previsti animazioni e allestimenti a tema agreste. Infine, sabato 25 agosto prenderà vita “Un itinerario fra tradizione e savori”: un percorso che toccherà cinque aziende della collina faentina aderenti al Gruppo “Il lavoro dei Contadini” - New Agriform Romagna per un viaggio che si snoda tra degustazioni e commercializzazione di prodotti tipici, spettacoli e ricostruzioni della vita e del lavoro dei contadini romagnoli di un tempo. Www. Terredifaenza. It .  
   
   
LA VENERABILE CONFRATERNITA DEL BACCALÀ ALLA VICENTINA E IL GEMELLAGGIO SANDRIGO-RØST  
 
In occasione del Ventennale della Fondazione della Venerabile Confraternita del Baccalà alla Vicentina e del gemellaggio Sandrigo-røst, la Mandrake Ii, barca a due alberi della lunghezza di 15 metri, è partita lo scorso maggio da Venezia per l’isola di Røst, celebrando la passione italiana per le isole Lofoten e per il prodotto che più lo rappresenta, lo stoccafisso. Il viaggio in barca a vela, opera di quattro coraggiosi italiani e del loro equipaggio, ripropone la traversata compiuta nel 1431 dal famoso nobile veneziano Pietro Querini che, partito alla volta delle Fiandre, dopo una serie di disavventure, attraversando mari in burrasca e affrontando venti avversi, dirottò con pochi altri “fortunati” sopravvissuti sulle spiagge dell’isola di Sandøya, proprio vicino a Røst. Rievocando l’approdo di Querini e dei suoi marinai nel lontano inverno del 1432, l’equipaggio italiano sarà accolto da una flotta locale che l’accompagnerà fino all’isola in cui il nobile veneziano e gli altri sopravvissuti soggiornarono, salvati dai pescatori locali. Ad attendere l’arrivo della “Mandrake Ii”, ci sarà dunque una grande festa per celebrare il gemellaggio Italia-norvegia, attraverso l’interpretazione e la degustazione di alcuni prodotti ittici norvegesi, fra i quali appunto lo stoccafisso, merluzzo essiccato all’aria aperta solo con l’aiuto di sole e vento artico, meglio conosciuto, in Veneto, come baccalà. All’evento interverranno, tra gli altri, rappresentanti politici, come il vice sindaco di Sandrigo e il sindaco di Røst e rappresentanti dei media. Protagonista indiscusso della serata sarà lo stoccafisso, la cui tradizione culinaria nel nostro Paese, secondo la leggenda e le credenze locali, è proprio frutto dell’avventuroso viaggio del nobile veneziano, che durante il periodo di permenenza sull’isola, ebbe modo di apprezzare la bontà del prodotto e farlo conoscere successivamente alla sua Venezia. Tutte le infomazioni sulla traversata e sull’evento sono disponibili sul sito www. Veneziarost. Com .  
   
   
NELL’ARIA DEL GALLO CEDRONE C’È “SAPORE DI SAPERE”  
 
Al “Gallo Cedrone” dell’Hotel Bertelli di Madonna di Campiglio (Tn) dal 10 luglio al 12 settembre, tutti i martedì e mercoledì dalle ore 18 alle 19, si terrà un incontro con esperti del settore enogastronomico e degustazioni. Il canto del “Gallo Cedrone” fa svegliare gli animi vacanzieri assopiti! Come resistere a proposte così succulente? Prodotti gastronomici di nicchia, vini d’eccellenza, distillati pregiati e sigari d’annata conditi in un nuovissimo ambiente raffinato e chic, dedicato a palati sopraffini. Il Gallo Cedrone, la taverna dell’Hotel Bertelli di Madonna di Campiglio (Tn), intona un’ode alla natura e ai suoi “frutti” sopraffini nella kermesse di pomeriggi culturali intitolata “Sapore Di Sapere”! Dal 10 luglio al 12 settembre tutti i martedì e mercoledì dalle ore 18 alle 19 un incontro con un esperto del settore enogastronomico, degustazioni coi produttori, chef e sommelier (a entrata libera). Si parte per il viaggio goloso alla scoperta dei vigneti francesi, per proseguire tra speck, chianti, bollicine trentine, e formaggi delle dolomiti. Si approda alla grappa passando per “quattro salti in… paiolo” (ovvero come si fa la polenta), la conservazione dei funghi porcini, ostriche e whiskey scozzese… insomma ogni incontro un tema, ciascun tema una squisitezza! Al Gallo Cedrone oltre all’elegante sala da pranzo, impreziosiscono la taverna il bar e le zone dedicate al “gusto”: le due cantine dei vini bianchi e rossi che ospitano 800 etichette, le dispense separate per la conservazione di salumi e formaggi, la cigar room con poltrone in pelle sulle quali sorseggiare whiskey e armagnac da intenditori (invecchiati anche di 30 o 40 anni), o fumare sigari. La filosofia del Gallo Cedrone consiste proprio nel rendere disponibili prodotti di altissimo livello ad un ottimo rapporto qualità/prezzo. Per quanti sognano di bere eccellenti Sassicaia o Borgogna, ma sono fermati dai prezzi esosi delle bottiglie, il Bertelli grazie ad un distributore Enomatic che sfrutta le proprietà dell’azoto (lasciando inalterate le proprietà del vino per 4 settimane circa), permette ai suoi ospiti di godere di questi grandi vini alla mescita! Persino la birra qui è prelibata: la Auerbraü (guarda caso dal tedesco: gallo cedrone) è un’ottima birra pastorizzata, fresca e digeribile. La Taverna ospita anche un angolo con un tavolo speciale per le degustazioni guidate dal sommelier, dall’esperto di formaggi o dal macellaio! Massimo Corrà, produttore della celebre Mortandela della Val di Non (presidio Slow Food) e di un ottimo speck artigianale, insegnerà agli ospiti più curiosi (e golosi) tutti i segreti dei salumi: da come si preparano a come si stagionano! Ogni “alunno” confezionerà un insaccato (ad esempio una lucaneca trentina) e lo lascerà a stagionare in cantina con una targhetta di riconoscimento! Qualche mese dopo, una volta pronta la delizia, il salumiere provetto sarà chiamato per sapere se intende andarla a recuperare o se preferisce farsela spedire a casa! Ogni sera uno dei tre sommelier del Bertelli proporrà assaggi di vini a temi, in un viaggio del sapore dai bianchi fruttati fino ai grandi rossi strutturati! La cucina che propone prelibatezze della tradizione trentina e mediterranea utilizza esclusivamente prodotti freschissimi e di prima qualità, per questo propone soltanto piatti legati alle stagioni! Se temete che questi peccati di gola possano appesantirvi… sappiate che l’attrezzato centro benessere è stato completamente rinnovato e ampliato: sauna e bagno turco, idromassaggio e un mondo di relax e trattamenti esclusivi anch’essi squisiti ma senza calorie: all’oro e caviale, alla castagna indiana, alle alghe brune della Bretagna…! E-mail: info@hotelbertelli. It Sito web: www. Hotelbertelli. It .  
   
   
APRE A LONATO (BS) IL NUOVO PANINO GIUSTO – CUCINA DI CAMPAGNA  
 
Il Panino Giusto nei suoi vari format - Panino Giusto, Panino Giusto Restaurant e Café, Panino Giusto Cucina di Campagna – continua a conquistare l’approvazione del consumatore. Solo in Lombardia sono ormai 11 i locali aperti. E’ di qualche settimana l’inaugurazione del Panino Giusto - Cucina di Campagna di Lonato (Bs) aperto nel Leone Shopper Center, il centro commerciale della cittadina lombarda mentre è di questi giorni l’apertura di un nuovo locale nel Centrosarca a Milano. L’arredamento del locale, aperto nella galleria del centro commerciale, ricalca quello del Panino Giusto Cucina di Campagna di Cremona. Uno stile rustico, sobrio e caldo con tanto legno, che trasforma l’ambiente in una oasi piacevolmente campagnola, e ci riporta ad una dimensione famigliare. Il locale, piccolo e raccolto, utilizza una formula agile e snella che prevede esclusivamente panini, preparati espressi adatti ad una clientela che non ha molto tempo per una sosta. Non mancano alcuni classici del locale come il tartufo, il diplomatico e il jolly, ma vengono privilegiati soprattutto i tradizionali Panini del Salumiere farciti con ottimi salumi selezionati secondo gli alti standard del gruppo: crudo, praga, mortadella, salame e poi l’immancabile roast-beef. Panino Giusto – Cucina di Campagna – Leone Shopper Center www. Paninogiusto. It .  
   
   
ARIA DI VACANZA CON IL “SIMMENTHAL SUMMER TOUR” FIRMATO ADVERTEAM  
 
Fino al 13 agosto, per sei weekend consecutivi, le spiagge e le piazze delle più note mete vacanziere dell’Italia del centro – nord ospiteranno il Simmenthal Summer Tour. Simmenthal, la notissima marca di carni in gelatina, prodotta da Kraft Foods, ha affidato ad Adverteam, agenzia milanese specializzata in eventi e promozioni, la realizzazione di un’iniziativa inserita all’interno di un progetto più ampio di promozione del brand. Il Simmenthal Summer Tour rappresenta, inoltre, l’occasione per proporre due nuove referenze: Simmenthal La Piccante e Simmenthal L’esotica. L’evento ha coinvolto Adverteam dalla fase di ideazione a quella di produzione e coordinamento, comprendendo lo studio creativo e la gestione logistica. Rimini, Iesolo e Lignano Sabbiadoro sono alcune delle 6 tappe del tour segnate dal passaggio di un bus londinese itinerante, originale del 1949. Ciascuna tappa del Simmenthal Summer Tour vedrà coinvolte 3 hostess abbigliate a tema che inviteranno i villeggianti a degustare sfiziose ricette preparate con le varie referenze di Simmenthal. Fino a 2. 000 porzioni al giorno per una distribuzione complessiva di 36. 000 assaggi. Il menù del “Simmenthal Summer Tour” prevede: insalata con Petto di Pollo; bruschetta con Carne di Manzo; insalata con Simmenthal La Piccante; riso basmati con Pollo al Curry. L’obiettivo è quello di suggerire nuove accattivanti modalità di consumo del prodotto, estendendone le possibilità e le occasioni di utilizzo. Infatti, contestualmente alla degustazione degli assaggi, verranno distribuiti dei ricettari illustrati che descrivono nuove ricette da realizzare con tutte le specialità e varianti di Simmenthal, accostandole alle più svariate tipologie di ingredienti. .  
   
   
LE NUOVE BONDUELLE AGITA & GUSTA AD HOC:ALIMENTARSI BENE E CON GUSTO NON È MAI STATO COSÌ FACILE!  
 
Il mondo delle verdure fresche pronte al consumo continua ad evolversi per rispondere alle esigenze di un pubblico che sempre più associa salute e benessere ad una sana alimentazione. Bonduelle, azienda da sempre innovatrice e particolarmente attenta alle attese dei consumatori, lancia le nuovissime Agita&gusta ad hoc, tre gustosi mix di insalate, verdure e condimenti, le cui ricette sono state appositamente studiate per soddisfare tre esigenze di benessere particolarmente sentite dai consumatori. Bonduelle A&g ad hoc Ricca di Fibre Bonduelle A&g ad hoc Ricca di Omega3 Bonduelle A&g ad hoc Ricca di Betacarotene Come noto, i nutrizionisti raccomandano di assumere giornalmente quantità specifiche di Fibre, Betacarotene e Omega3: infatti le Fibre costituiscono un aiuto importante per la regolarità intestinale e il benessere complessivo dell’organismo, il Betacarotene è un utile alleato per la protezione della pelle e gli Omega 3 possono contribuire ad una maggiore protezione del sistema cardiovascolare. Così il massimo del gusto incontra sempre di più il benessere! Agita & Gusta ad hoc Ricca di Betacarotene contiene carote, peperoni, pan di zucchero, radicchio rosso, cicoria da taglio, e albicocche essiccate. Il condimento è a base di olio extra vergine di oliva, aceto di vino bianco, sale e concentrato di carota. Agita & Gusta ad hoc Ricca di Fibre propone orzo bollito, radicchio rosso, fagioli, carote, mais, prugne secche, songino e mele essiccate. Il condimento è a base do olio extra vergine di oliva, aceto di vino bianco, concentrato di fibre di mele, sale. Agita & Gusta ad hoc Ricca di Omega. 3 è composta da pan di zucchero, riccia, songino, germogli di soia, ravanelli, uva e noci. I benefici delle tre insalate Agita & Gusta ad hoc sono garantiti dal mix di verdure, dai piccoli pezzi di frutta e dal condimento. In quest’ultimo, infatti, sono presenti concentrati specifici quali l’estratto di carota per il Betacarotene, l’olio di noci contenente Omega3 e l’estratto naturale di fibre di mele per le Fibre. Il beneficio nutrizionale legato al consumo di verdure e all’apporto di sostanze naturali utili al benessere si combina, in Agita & Gusta ad hoc, alla ben nota praticità del pack, che incorpora tovagliolo, forchetta monouso e il condimento da miscelare al momento dell’uso per un’insalate pronta da gustare ovunque. La confezione delle nuove Agita & Gusta ad hoc, grazie a colori rappresentativi di naturalità e benessere quali il rosa e il verde, è facilmente riconoscibile sullo scaffale e contiene un leaflet informativo che fornisce in modo chiaro e semplice informazioni sulle proprietà e sui benefici degli ingredienti delle tre ricette, nonché alcuni utili consigli per un corretto stile alimentare. Agita & Gusta ad hoc: Ricca di Betacarotene; Ricca di Fibre; Ricca di Omega3 .  
   
   
BERGAMASCHI & VIMERCATI, CELEBRE AZIENDA NEI SEGMENTI DELLA TAVOLA E DELLA CUCINA, PROPONE NEL MARCHIO EXCELSA BARATTOLI SUPERCOLORATI E INFRANGIBILI  
 
Fondata nel 1919, l’azienda Bergamaschi & Vimercati è attiva nel settore della commercializzazione di prodotti nei segmenti della tavola, della cucina, degli articoli di servizio per la casa, del regalo, dei promozionali, e conta su rapporti consolidati con le maggiori catene distributive nazionali. Ampia la gamma di proposte a catalogo, con oltre 10. 000 referenze, cui si aggiungono annualmente 2. 000 nuovi prodotti, garantendo un ventaglio merceologico capace di soddisfare ogni genere di esigenza del consumatore finale. Da alcuni anni sviluppa un proprio brand di punta - Excelsa – composto da linee di prodotti per la casa il cui concept è sviluppato internamente all’azienda con il contributo di designer qualificati. Il colore conserva l’allegria. Per colorare la cucina dell’estate e per conservare al meglio riso, zucchero, caffè…ecco i barattoli supercolorati e infrangibili che possono stare anche in ‘bella vista’ su mensole e piani di lavoro. Il trattamento della superficie – effetto satinato – rende ancora più saturo il colore dando una nota di allegria a tutto l’ambiente. In polipropilene satinato, con tappi di chiusura trasparenti. Disponibili in sei varianti di colori assortiti. Chiusura ermetica garantita .  
   
   
DEBUTTA IL PIERALISI FOR FRIENDS  
 

 

L’ultimo nato tra i prodotti Monte Schiavo, il Pieralisi for friends, è stato

ufficialmente presentato il 25 Giugno scorso, alla sede della Vini Monte Schiavo

alla presenza della famiglia Pieralisi, della stampa, delle autorità locali e

dell’Associazione Italiana Sommelier. La cerimonia ha avuto inizio con una

degustazione professionale condotta dal Presidente dell’Associazione

Sommelier A. I. S. Marche, Somm. Prof. Otello Renzi coadiuvato dal Somm.

Prof. Gualberto Compagnucci, alla presenza di tutte le delegazioni AIS della

Regione Marche. Presente ovviamente la famiglia Pieralisi, proprietaria

dell’azienda. Al termine della cerimonia è stato offerto a tutti gli ospiti un ricco

buffet all’aperto. Il Pieralisi for friends è un prodotto nuovo, ma che ha già una

lunga storia alle spalle. E’, come dice il nome, il vino per gli amici, un vino da

sempre prodotto esclusivamente per la famiglia Pieralisi, per essere fatto

degustare agli amici e come omaggio natalizio della famiglia. L’eccellenza di

tale prodotto ha poi fatto sì che le persone che ne venivano omaggiate,

desideravano acquistarlo, nonostante fosse ancora fuori commercio. Da qui

l’aumento di produzione e la nascita ufficiale del Pieralisi for friends, un grande

vino realizzato con le migliori selezioni di uve Sangiovese e Merlot, e che

entrerà già da subito tra le Selezioni Monte Schiavo, ossia tra i più prestigiosi

vini dell’azienda.

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CONSORZIO PER LA TUTELA DEL VINO PROSECCO DI CONEGLIANO-VALDOBBIADENE BOLLICINE A STELLE E STRISCIE VINO IN VILLA USA ARRIVA A NEW YORK E SAN FRANCISCO E CONFERMA IL SUCCESSO DEL PROSECCO DOC  
 
Il Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene sta divenendo simbolo di vino ”Autentico Italiano” all’estero. Lo confermano i risultati dell’evento Vino in Villa Usa, organizzato dal Distretto del Prosecco doc nelle due tappe di New York e San Francisco. La manifestazione, realizzata con il contributo della Regione Veneto, ha visto la partecipazione di trenta produttori della denominazione e di circa 500 ospiti fra importatori, distributori, ristoratori e giornalisti. Gli Usa occupano oggi il terzo posto nell’export del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene dietro a Germania e Svizzera, ma la loro importanza sta crescendo costantemente. Attualmente il 35% delle aziende della denominazione esportano nel Paese e la tipologia più presente è lo Spumante con ben l’85% delle vendite. Nel 2004 l’export verso gli Usa era di circa il 7 % del totale per lo spumante, mentre nel 2005 ha raggiunto il 9 %. Anche il 2006 ha avuto un trend positivo, che si è attestato su una crescita di qualche punto percentuale e sull’incremento del numero delle aziende esportatrici. Queste sono generalmente di medie – grandi dimensioni, con una produzione superiore alle 500. 000 bottiglie in su e con fatturato è superiore a 1. 000. 000 euro, ma sempre più spesso entrano nel mercato anche aziende di piccole dimensioni. Per più di un produttore è stato proprio Vino in Villa Usa ad aprire il mercato mettendo l’azienda in contatto con importatori che poi hanno inserito il prodotto nel proprio portfolio. Il successo del Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene è confermato dalla sua presenza sul mercato di entrambe le coste, toccate dall’evento a New York e San Francisco. Oggi il nome Prosecco è conosciuto non solo dagli intenditori ma anche dai giovani che si avvicinano al vino e da chi desidera un prodotto moderno. Sempre più spesso compare con più di una referenza nelle carte dei vini di enoteche e ristoranti e se la presenza è certamente maggiore nei ristoranti italiani, sempre più spesso anche i locali che propongono cucine di altri paesi scelgono le nostre bollicine. La versatilità del Prosecco doc di Conegliano Valdobbiadene, infatti, è certamente uno degli elementi di maggiore successo. Divenuto ideale come aperitivo per iniziare la serata, sempre più spesso viene scelto anche a tutto pasto. Proprio delle infinite possibilità di abbinamento che lo rendono un vino unico nel suo genere ha parlato Michael Franz, nota firma del Washington Post, durante il seminario che ha registrato il tutto esaurito. Soddisfazione quindi per i produttori, che proseguiranno ora il progetto di promozione internazionale con Vino in Villa Londra, in programma il 15 ottobre. A Vino in Villa Usa hanno partecipato le aziende Adami, Astoria, Bellenda, Bellussi, Bortolin F. Lli, Bortolomiol, Canella, Cantina Colli del Soligo, Cantina Produttori di Valdobbiadene, Cantine Maschio, Cantine Umberto Bortolotti, Carpenè Malvolti, Col Vetoraz, Conte Collalto, Drusian, La Marca, Le Colture, Malibran, Masottina, Mionetto, Perlage, Ruggeri, Serre, Sorelle Bronca, Toffoli Vincenzo, Valdo, Vinicola Serena. .  
   
   
UVA DI PUGLIA: CHICCHI PIENI DI GUSTO E BENESSERE  
 
Dal 12 al 14 luglio presso il “Grand Hotel D’aragona” a Conversano si terrà il workshop “Uva di Puglia – benessere e gusto”, appuntamento irrinunciabile per dare risalto ad uno dei prodotti di punta del settore agroalimentare pugliese. Il meeting è patrocinato dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, dall’Ice (Istituto Nazionale per il Commercio Estero), dall’Apeo (Associazione Pugliese Esportatori Ortofrutticoli) e organizzato con la collaborazione di Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative e Legacooperative . Il workshop costituirà un’importante occasione per gli operatori pugliesi di mettere in vetrina i frutti dello studio, della ricerca e della sperimentazione per la produzione di uva da tavola, grazie anche alla qualità delle tecniche e delle metodologie sviluppate nel settore. L’appuntamento rientra nelle politiche di informazione e promozione dell’uva di Puglia e delle sue proprietà che guardano prevalentemente al mercato estero per incoraggiare lo scambio commerciale tra produttori e buyers internazionali. Si tratta di un percorso che l’Assessorato ha costruito tassello dopo tassello per rafforzare il comparto ortofrutticolo, con particolare attenzione all’uva da tavola ed alla qualità dei prodotti pugliesi che portano il “Marchio Prodotti di Puglia”, una delle tante iniziative a supporto della filiera. La nostra regione è al primo posto tra quelle produttrici di uva da tavola: merito dell’azione del sole che porta a giusta maturazione i chicchi con un rapporto acidità/zuccheri che si attesta sui 15/16 gradi. Il grappolo viene raccolto solo quando arriva a giusta maturazione ed è uniforme per colorazione e dimensione: così nascono le migliori varietà pugliesi, uva Italia, Vittoria, Pizzuttella e Red Globe. Il workshop, dunque, rappresenta un punto di passaggio im-portate per illustrare le politiche di prevenzione svolte dall’ente per anticipare la sovrapproduzione del prodotto che in tempi recenti hanno fatto registrare la crisi del sottore. Programma dell’evento: 12 luglio, alle 18. 00: l’assessore alle Risorse Agroalimentari Enzo Russo aprirà i lavori presso il “Grand Hotel D’aragona” a Conversano. Seguiranno gli interventi di esperti della ricerca agroalimentare che illustreranno le ricerche nel settore, con particolare attenzione alle innovazioni impiegate, fino a esaminare le strategie e lo stato del mercato di riferimento. 13 e 14 luglio: le aziende locali potranno mostrare direttamente presso le loro sedi la produzione agrolimentare ai buyers, in virtù di un programma a percorsi itineranti di interesse informativo e divulgativo. All’interno del “Grand Hotel d’Aragona” verrà allestita una sala con desk lavorativi riservati agli enti che hanno collaborato all’organizzazione del workshop: Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Federcooperative, Apeo, oltre a due desk destinati alle aziende considerate più rappresentative (Giliano e Sacchetti). Per l’evento sono attesi circa 15 buyers in rappresentanza di Inghilterra, Austria, Francia, Germania e Repubblica Ceca, dalle cui ultime due nazioni arriveranno anche due trade analyst. .  
   
   
DALL´INDAGINE CONDOTTA DURANTE GRAPPERIE APERTE 2006 RISULTA ANCHE CHE LE DONNE SONO PIÙ APERTE AL CONSIGLIO QUANDO SCELGONO UNA GRAPPA. IL 14 OTTOBRE TORNA GRAPPERIE APERTE IN TUTTA ITALIA  
 
Secondo quanto emerge dalla "Prima ricerca sul turista della grappa" un visitatore di Grapperie Aperte 2006 su tre è di sesso femminile (36% contro il 64% degli uomini). I visitatori delle distillerie sono stati quindi in prevalenza uomini, ma il dato relativo al pubblico femminile è positivo e dimostra una volta di più che esiste un interesse delle donne nei confronti della grappa (la ricerca è stata condotta su 355 visitatori di Grapperie Aperte 2006 tramite un questionario). Se il visitatore uomo di Grapperie Aperte ha dichiarato di interessarsi alla grappa perché si considera un consumatore attento (30%) o è un appassionato del prodotto (33%), la visitatrice donna entra in distilleria soprattutto per curiosità (così ha risposto il 54% delle intervistate). Nettamente differente anche il modo in cui si sceglie la grappa. Gli uomini si sentono più sicuri di sè: la maggioranza dei visitatori (51%) prova personalmente diversi tipi per farsi un´idea, solo pochi (25%) chiedono un consiglio al venditore, agli amici o a parenti. Anche le donne provano diversi prodotti (39%) ma sono, al contrario degli uomini, molto inclini a farsi consigliare (43%). Diversa l´opinione anche su cos´è la grappa. Se per la maggioranza degli uomini in visita in distilleria questa è soprattutto un piacere dei sensi (39%) e solo per pochi un digestivo (26%), per le donne il giudizio è pressoché unanime: circa un terzo (35%) la considera un digestivo, ma per quasi un altro terzo è un piacere dei sensi (31%). A dimostrazione della raffinatezza del pubblico femminile che della grappa sa cogliere tanto il momento edonico che quello più tradizionale. La stessa ricerca verrà condotta nuovamente quest´anno in occasione della domenica delle Grapperie Aperte il prossimo 14 ottobre. In questa data le distillerie dell´Istituto Nazionale Grappa saranno aperte a chi vuole saperne di più sull´acquavite made in Italy. La manifestazione è ormai un appuntamento tradizionale dell´autunno: l´anno scorso sono state circa 17. 000 le persone che hanno deciso di passare qualche ora in distilleria. Chi è l´Istituto Nazionale Grappa L’istituto Nazionale Grappa è stato fondato nel 1996. Attualmente, attraverso gli Istituti regionali aderenti o direttamente, l’Istituto Nazionale Grappa rappresenta circa il 70% della grappa distillata e oltre 100 aziende. All´istituto Nazionale Grappa aderiscono l’Istituto Grappa Piemonte, l’Istituto Grappa della Valle d’Aosta, l’Istituto Grappa Lombarda, l’Istituto Grappa Veneta, l’Istituto Tutela Grappa del Trentino, l’Associazione Produttori Grappa dell’Alto Adige e numerosi produttori singoli. Oltre alle organizzazioni regionali possono infatti aderire all’Istituto Nazionale Grappa le imprese che producono o commercializzano grappa con marchio proprio che hanno sede in una regione in cui non è presente un sodalizio associato all´Istituto Nazionale Grappa. .  
   
   
VALDO SPUMANTI PRESENTA IL PROSECCO EXTRA DRY IN FORMATO MIGNON PER UN CONSUMO “FREE STYLE” BOTTIGLIE IN FORMATO “EASY TO USE” PER 200 ML DI FRESCHE BOLLICINE DA SORSEGGIARE DOVE VUOI E CON CHI VUOI.  
 
A Valdobbiadene, tra le dolci colline della zona D. O. C. Del Prosecco, nasce una nuova proposta di consumo per gli appassionati del vino spumante di qualità. Una novità glamour e alla moda, proposta dalla storica azienda Valdo Spumanti, che in linea con il trend della miniaturizzazione dei prodotti e all’insegna di un consumo disimpegnato e sempre “a portata di mano”, propone il Prosecco Extra Dry nelle nuove, pratiche ed eleganti bottiglie mignon in vetro. Bottiglie da 200 ml che consentono di consumare il Prosecco Extra Dry Valdo Spumanti ovunque: a casa come al wine bar, in giardino come in barca, versandolo nei bicchieri, sorseggiandolo direttamente dalla bottiglia o magari con una colorata cannuccia. Inoltre, il Prosecco Extra Dry nel nuovo formato mignon può essere condiviso con gli amici, immergendo contemporaneamente più cannucce e generando così divertenti situazioni di consumo. Oppure può essere scelto per suggellare un nuovo amore: una sola bottiglia e due cannucce per un frizzante gioco da innamorati e per infrangere elegantemente le regole consolidate del galateo ed inventare un proprio personale “free style” Extra Dry. Il pratico tappo “svita-avvita” consente di assaporare il Prosecco con calma, senza il timore che possa perdere la sua tipica natura frizzante. Inoltre, la bottiglia di vetro è in grado di preservare tutte le caratteristiche originarie del prodotto nel tempo e di consentire al consumatore, grazie alla trasparenza, di apprezzarne anche le peculiarità visive. Infine, e non meno importante, la scelta del vetro mantiene inalterata l’immagine poetica del vino e della sua antica storia. Dal colore giallo paglierino e dal gusto allegro e vivace, esaltato da un netto sentore fruttato – che ricorda la mela selvatica matura e il profumo dei fiori d’acacia – il Prosecco Extra Dry Valdo Spumanti ha una gradazione di 11° e va servito a circa 8°C. Ideale sia come aperitivo che per accompagnare i pasti, porta con sé quel tipico brio che solo le bollicine del Prosecco sanno regalare. Ecco che audace ed eclettico come il giallo dell’etichetta; emozionante e frizzante come il suo Prosecco Extra Dry, questo nuovo prodotto è destinato a diventare un nuovo must delle serate di festa all’insegna della joie de vivre Valdo Spumanti. Dunque, un nuovo approccio al mercato volto a conquistare anche i consumatori più giovani. Un nuovo modo di bere Prosecco: con spensieratezza e ironia ma senza rinunciare alla qualità garantita dagli oltre 80 anni di tradizione dell’azienda Valdo Spumanti. Un’azienda che ha dimostrato nel tempo di saper interpretare con originalità e professionalità le tendenze evolutive e le preferenze del mercato, oltre ai gusti di un universo di consumatori sempre più raffinati e competenti, tanto da appropriarsi di spazi ed attenzioni sui mercati di tutto il mondo. .  
   
   
“ROÈ”, BRIOSO ROSATO FRIZZANTE BY PALADIN, È LA GRANDE NOVITÀ DELL´ESTATE 2007.  
 
Frutto di un´originale cuvée di Raboso e Malbech, ha perlage fine, persistente e delicato al palato ed è ottimo per accompagnare gli snack più sfiziosi e per esaltare i piatti delicati della moderna ristorazione. In questi primi mesi ha conosciuto un grande successo: evidentemente in molti, seguendo lo slogan "Cercasi Roè", hanno cercato, trovato e apprezzato la sua seducente vitalità. L´ambizioso progetto di lancio, Cercasi Roe’, lo vede presente per tutta l´estate in numerosi locali di tendenza e alla moda, veri templi del bere giovane, durante altrettante serate di presentazione - degustazione, accompagnate da una comunicazione personalizzata (inviti, sagoma gigante, espositore e pendaglio per le bottiglie con lo sviluppo di un curioso fumetto in cui la ragazza Roe´ è protagonista), due bellissime ragazze Roe´ in carne e ossa e un´importante campagna radiofonica. Www. Paladin. It .