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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 04 Settembre 2007 |
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CONFERENZA PERMANENTE ITALIA-SVIZZERA: AEROPORTI MINORI E MALPENSA |
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Biella, 4 settembre 2007 - Venerdì 13 luglio 2007 scorso a Lugano la Conferenza permanente delle Camere di Commercio italiane e svizzere delle zone di frontiera ha organizzato un interessante convegno sugli aeroporti minori e Malpensa. Fra i relatori oltre a Filippo Lombardi, senatore nazionale svizzero, ha parlato anche Giovanni Piero Marafante, trattando l’argomento “Aeroporto di Biella: il baricentro tra Milano e Torino ed il complemento naturale per il traffico di General Aviation” e concludendo che Biella è “un piccolo aeroporto pronto per un futuro interessante”. Marafante ha spiegato le piste su cui si muovono gli aeroporti minori; il loro fine è di essere complementari ai grandi hub e di costituire un network di piccoli aeroporti per collegare destinazioni trascurate e per eventuali scambi azionari. . |
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ALITALIA: STATISTICHE DI TRAFFICO DEL MESE DI GIUGNO 2007 PASSEGGERI (TRASPORTATO +1,5%; OFFERTO +0,9%) CARGO (TRASPORTATO +7,5%; OFFERTO +2%) |
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Roma, 4 settembre 2007 - La rilevazione dei dati di traffico di Alitalia a giugno 2007 ha mostrato, rispetto al medesimo periodo del 2006, una crescita sia nel settore Passeggeri sia in quello Cargo. In particolare, nel trasporto Passeggeri, a fronte di un incremento della capacità offerta dello 0,9% rispetto a giugno 2006, si è registrata una crescita del trasportato dell’ 1,5%. Nel trasporto Merci l´andamento del periodo è stato caratterizzato da una crescita sia nei livelli di trasportato (+7,5%) sia nell´offerto (+2%). In relazione a quanto sopra illustrato, entrando nel dettaglio dei due rami di business, si osserva quanto segue. Trasporto Passeggeri - Il traffico nel complesso, in termini di Passeggeri Chilometro Trasportati, è aumentato dell’ 1,5% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, a fronte di una capacità offerta in aumento dello 0,9% (misurata in Posti Chilometro Offerti). Il coefficiente di riempimento è conseguentemente cresciuto di 0,5 punti percentuali rispetto a giugno 2006, attestandosi al 78,2%. Il numero dei passeggeri sull’intera rete, nel mese di giugno, è stato pari a 2,22 milioni (+1,9% rispetto a giugno 2006). Più nel dettaglio, rispetto a giugno 2006, si osserva che: - Network Passeggeri Domestico: il traffico è aumentato del 4,1% a fronte di un incremento dell’ 1,1% della capacità offerta. Il coefficiente di riempimento si è attestato al 70,6%. - Network Passeggeri Internazionale: il traffico è sostanzialmente in linea con i livelli del 2006 (-0,4%) a fronte di una riduzione del 2% della capacità offerta. Il coefficiente di riempimento è stato pari al 73,3%. - Network Passeggeri Intercontinentale: il traffico ha registrato un incremento del 2,1% a fronte di un incremento della capacità offerta del 3,4%. Il coefficiente di riempimento è risultato pari all’ 85,1%. Trasporto Merci - L´attività Cargo del mese di giugno 2007 ha registrato, rispetto al medesimo periodo del 2006, una crescita sia in termini di trasportato (+7,5%) che in termini di offerto (+2%), con un coefficiente di riempimento pari al 66,8%, in aumento di 3,4 punti percentuali rispetto al giugno del 2006. . |
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SLOVENIA, ADRIA AIRWAYS AUMENTA PASSEGGERI |
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Lubiana, 4 settembre 2007 - Nella prima metà del 2007 la compagnia aerea slovena ha registrato un aumento di passeggeri del sette p. C. Rispetto allo stesso periodo dell´anno scorso. Lo rivela il sito web del governo sloveno, riprendendo le dichiarazioni della compagnia. L´azienda ha anche aumentato dell´otto p. C. Il numero dei voli, rispetto allo stesso periodo del 2006, ed ha fatto volare il 18 percento in più di voli charter. L´acquisto di due nuovi Canadair Regional Jet Crj900 e l´iniezione di capitali sono stati gli sviluppi principali nei primi due trimestri dell´anno in corso. I profitti del centro di manutenzione degli aerei Crj sono saliti del 64 percento. Nello stesso periodo sono stati effettuati 43 controlli di servizio. . |
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RIPRISTINATO IL VOLO BARI-MOSCA |
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Bari, 3 settembre 2007 - “Il volo Bari-mosca va ripristinato al più presto. Ho ricevuto mandato pieno da parte della giunta per definire tempi e modalità dell’intervento economico della Camera di Commercio di Bari con i vertici Seap, che incontrerò lunedì. Il nostro contributo ci sarà e sarà cospicuo, nell’interesse di un collegamento aereo fra due territori che devono continuare a dialogare, nell’economia come anche nella cultura, forti di importanti legami storici e religiosi. Lo vuole Bari, lo vuole la Puglia, lo vogliono le imprese e le istituzioni e noi lo supportiamo perché lo riteniamo strategico, anche nel rispetto della politica estera della Regione Puglia, che guarda con interesse ad Est, ai Balcani ed al Mediterraneo”. Lo ha dichiarato il 20 luglio il presidente della Camera di Commercio di Bari, Luigi Farace, al termine della giunta dell’ente che si è riunita con un cospicuo ordine del giorno. “Destineremo risorse importanti – ha aggiunto - per la promozione di questa tratta d’intesa con la compagnia che intenderà ripristinarla e veicoleremo la nostra azione in modo più ampio, coinvolgendo le imprese e la grande distribuzione organizzata, attraverso la realizzazione nel centro di Mosca di una chiostro che sia una vetrina permanente dei nostri prodotti agroalimentari d’eccellenza, che diventino cartoline di territori e luoghi di produzione”. . |
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TOSCANA: NUOVO SERVIZIO CTT FLYBUS |
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Pistoia, 4 settembre 2007 - Nato come progetto di sinergia tra aziende pubbliche e private, il vecchio Consorzio Toscano Trasporti è oggi divenuto Compagnia Toscana Trasporti, una solida realtà societaria che raggruppa sei storiche aziende di trasporto pubblico toscane: Atl di Livorno, Clap di Lucca, Copit di Pistoia, Cpt di Pisa (che rappresentano i soci pubblici) e L. A. F. Lli Lazzi di Firenze, Cap di Prato (ovvero i soci privati). Le sei aziende eserciscono la loro attività coprendo tutto il territorio della Toscana nord-occidentale e servendo una popolazione di circa due milioni di cittadini. La chiave della struttura sta nell’accentramento delle attività direzionali presso la Compagnia Toscana Trasporti ed il contemporaneo mantenimento nei territori locali, attraverso le società storiche, delle attività operative di esercizio. In tal modo diviene possibile ricavare economie di gruppo, ridurre i costi di gestione, promuovere ricerca e innovazione tecnologica, allo scopo precipuo di migliorare il livello del servizio offerto all’utenza. Recentemente il Consiglio di Amministrazione Ctt ha deliberato lo studio e la progettazione di una nuova autolinea di trasporto pubblico locale sulla tratta Aeroporto Vespucci (Firenze) - Prato (V. Le della Repubblica) – Pistoia (Stazione Fs) – Montecatini Terme (Stazione Fs p. Italia) - Aeroporto Galilei (Pisa) denominata Flybus. In questo contesto è stata determinante la collaborazione fornita a Ctt da parte di Enti ed Istituzioni dei territori interessati dal progetto Flybus. Infatti Provincia di Pistoia e Provincia di Prato, le due Camere di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Pistoia e Prato e le Apt di Montecatini/valdinievole, Pistoia e Prato, sono riusciti a ben interpretare i vari interessi di cittadini, turisti, categorie commerciali e industriali, supportando Ctt durante il lavoro svolto per l’istituzione di Flybus, nonché per la promozione e l’informazione all’utenza della nuova linea. Proprio questo esempio di proficua collaborazione tra Ctt e Enti costituisce un importante viatico anche per i futuri progetti legati al territorio toscano entro il quale opera Ctt. La finalità principale che viene perseguita con Flybus è quella di collegare i due principali aeroporti toscani con le città di Prato, Pistoia e Montecatini Terme, garantendo la coincidenza con alcuni dei principali voli internazionali in arrivo e partenza dai due scali aeroportuali, protagonisti negli ultimi anni di un considerevole aumento del traffico e del numero di passeggeri trasportati. In considerazione di questo sviluppo, nelle tre città suddette è andata crescendo la richiesta per un significativo miglioramento dell’offerta di collegamento con gli aeroporti, sia da parte del privato cittadino che delle istituzioni e delle varie categorie commerciali ed industriali con una particolare attenzione ai flussi in ingresso. Ad oggi infatti i servizi di connessione esistenti su gomma percorrono il tragitto Firenze – Empoli – Pisa via Sgc Fi-pi-li, mentre non è presente alcun servizio “mirato” lungo il percorso della A11 Firenze - Mare. Inoltre risulta decisamente poco utilizzato e fruibile il servizio ferroviario sulla linea Firenze – Prato – Pistoia – Lucca – Pisa. Per queste ragioni abbiamo ritenuto valida la proposta qui descritta che consentirà un collegamento diretto tra Prato, Pistoia e Montecatini Terme da e per i due aeroporti. Ctt effettuerà il servizio autonomamente ma potendo sfruttare le sinergie sviluppabili grazie al legame esistente con le aziende di trasporto pubblico socie della Compagnia. In tal modo verrà garantita un’elevata professionalità del personale e un alto standard qualitativo per quanto riguarda il materiale rotabile utilizzato per le corse. La vendita dei titoli di viaggio verrà effettuata a bordo del bus da parte dell’autista, ma possono essere intrapresi accordi per aumentare i canali di vendita coinvolgendo gli scali aeroportuali e le agenzie di viaggio, sia di proprietà che terze, operanti sul territorio interessato. Di fondamentale importanza diviene, soprattutto nella fase di lancio, una campagna informativa mirata e ben progettata. . |
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DA MINISTERO TRASPORTI 3.5 MILIONI DI EURO, SODDISFAZIONE DI LORENZETTI E MASCIO |
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Perugia, 4 settembre 2007 – “Un ulteriore finanziamento che testimonia la volontà di rafforzare l’aeroporto regionale di Sant’egidio”. Così la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti e l’assessore regionale ai Trasporti Giuseppe Mascio hanno commentato la firma, da parte del ministro ai Trasporti Alessandro Bianchi, del decreto che stanzia 3 milioni e mezzo di euro per il potenziamento dello scalo umbro. “Ringraziamo il Ministero e l’Enac, l’Ente nazionale dell’Aviazione Civile, per l’attenzione riservata all’aeroporto regionale – hanno proseguito Lorenzetti e Mascio –. Questo nuovo stanziamento di risorse è una conferma della volontà di attribuire un ruolo sempre più rilevante allo scalo umbro nel Piano nazionale del trasporto aereo. La Regione – hanno ricordato - è impegnata ad accelerare il potenziamento dell’aeroporto e, a tal fine, ha approvato l’ipotesi di piano finanziario del progetto per un importo complessivo di oltre 27 milioni di euro, in modo da consentire l’immediata attivazione delle procedure per l’appalto delle opere ancora da realizzare, a cominciare dall’ampliamento dell’aerostazione. Un potenziamento – hanno concluso - che consentirà di superare i limiti all’incremento dei flussi di traffico, di cogliere le opportunità offerte dalla diffusione dei collegamenti ‘low cost’ e in grado di far decollare lo scalo nel panorama nazionale”. . |
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TRAFFICO RECORD A RONCHI DEI LEGIONARI |
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Ronchi dei Legionari, 4 settembre 2007 – Il 175° anniversario della fondazione delle Assicurazioni Generali, tenutosi il 2 settembre a Trieste, ha contribuito a far sì che il traffico dell’aeroporto di Ronchi dei Legionari raggiungesse traguardi storici. Complessivamente sono stati 75 i voli in arrivo ed in partenza nella giornata del 2 settembre e i passeggeri movimentati nella stessa data hanno raggiunto quota 6. 107. Da sottolineare che i voli organizzati per il prestigioso anniversario delle Assicurazioni Generali sono stati sedici e gli stessi hanno facilitato l’accesso in regione a 2. 205 ospiti provenienti e diretti a Roma, Napoli, Palermo, Catania, Ancona, Bari, Brindisi, Torino e Genova. “La gestione dei voli aggiuntivi è risultata particolarmente fluida – ha affermato Paolo Stradi, Direttore Generale di Aeroporto Friuli Venezia Giulia S. P. A. – grazie ad un’attenta azione di pianificazione iniziata già alcuni mesi or sono, che ha visto coinvolti, oltre alla Società di Gestione, tutti gli enti presenti in aeroporto. Il personale operativo della società – ha continuato Stradi - ha fornito il contribuito determinante a far sì che questa mole di traffico straordinaria potesse essere gestita in modo più che soddisfacente e con il gradimento dei passeggeri. ”. Se durante la mattinata di ieri i voli speciali per le Assicurazioni Generali si sono sommati a quelli in arrivo ed in partenza per il Nord Europa, nella serata si è assistito al rientro dei partecipanti all’evento con voli che hanno lasciato lo scalo regionale dopo le 22. 00. Un altro importante appuntamento che ha contraddistinto l’attività dell’aeroporto è stata la partenza, nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana, di 120 bambini provenienti dalla Bielorussia, che hanno trascorso, come di tradizione, un periodo di vacanza nella nostra regione. Un’ulteriore volo per Minsq partirà nella serata odierna. . |
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ALDEASA: RINNOVATE FINO AL 31 DICEMBRE 2009 LE CONCESSIONI DI 14 AEROPORTI SPAGNOLI |
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Milano, 4 settembre 2007 – Aena (Aeropuertos Españoles y Navegatión Aérea), l’ente pubblico che gestisce gli aeroporti spagnoli, ha prorogato fino al 31 dicembre 2009 le concessioni di Aldeasa S. A. , joint-venture paritetica fra Autogrill S. P. A. (Milano: Agl Im) e Altadis S. A. (Madrid: Alt Sm), per l’esercizio delle attività di retail & duty-free nei 14 aeroporti di Alicante, Almería, Barcelona, Bilbao, Girona, Ibiza, Jerez de la Frontiera, Málaga, Menoría, Palma de Mallorca, Reus, Santiago de Compostela, Sevilla e Valencia, scadute il 31 dicembre 2006. . |
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PAESI BASSI, CONFERENZA SULLA SICUREZZA AVANZATA DEI PASSEGGERI |
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Maastricht (Paesi Bassi), 4 settembre 2007 - Il 18 e 19 settembre a avrà luogo la settima conferenza della rete per la sicurezza passiva avanzata (Apsn - Advanced Passive Safety Network). Data la prevista conclusione della rete di eccellenza Apsn nell´aprile 2008, il principale obiettivo dell´iniziativa è presentare i risultati ottenuti dalla rete e la sua visione del futuro. Le presentazioni tratteranno temi quali gli infortuni dovuti agli incidenti subiti dai ciclisti, i sistemi di sicurezza per i motociclisti, la valutazione dei sistemi di sicurezza avanzati e il miglioramento della sicurezza antiribaltamento per i veicoli passeggeri. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Passivesafety. Com . |
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IL REGNO DEL MAROCCO E L’ALLEANZA RENAULT NISSAN ANNUNCIANO LA CREAZIONE DI UN NUOVO COMPLESSO INDUSTRIALE FIRMATO IL DOCUMENTO D’INTESA IN MAROCCO |
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Tangeri, 4 Settembre 2007 – Sotto la presidenza di Sua Maestà Re Mohammed Vi, del Primo Ministro del Marocco, Driss Jettou e del Presidente e Ceo di Renault e Nissan, Carlos Ghosn, è stato firmato un memorandum d’intesa per la creazione di un nuovo complesso industriale nella regione di Tangeri, nel nord del Marocco. Il complesso sarà costruito per supportare una capacità costruttiva di 400. 000 veicoli/anno, con un volume iniziale di 200. 000 unità/anno pianificato per il 2010. L’investimento previsto per la realizzazione del sito produttivo è di 600 milioni euro, di cui 350 milioni destinati alla fase di avviamento. Creando uno dei più grandi poli produttivi del Mediterraneo, il Regno del Marocco e l’Alleanza Renault-nissan si sono impegnati a verificare la fattibilità per il progetto del complesso industriale, che dovrebbe sorgere su un’area di 300 ettari nel porto di Tangeri. Oltre ai vantaggi offerti dalla posizione geografica della regione settentrionale del Marocco, l’impianto beneficerà dall’efficiente sistema logistico delle infrastrutture sviluppato dal Regno del Marocco nel nord del Paese. L’investimento previsto per la realizzazione del sito produttivo è di 600 milioni euro, di cui 350 milioni destinati alla fase di avviamento. Oltre all’investimento per la capacità produttiva un ulteriore specifico investimento tra i 200 e i 400 milioni di euro sarà realizzato in funzione della varietà dei veicoli prodotti. "Dati gli ingenti investimenti, le grandi dimensioni del sito industriale ed il numero totale di posti di lavoro generati, questo progetto potrebbe rappresentare una delle realizzazioni industriali chiave per il regno” ha dichiarato il Primo Ministro Driss Jettou. "Attraverso questo progetto, vorrei che il Marocco divenisse una base strategica globale, ai più alti livelli competitivi mondiali nell’ambito del sistema produttivo dell’Alleanza. Inoltre, spero sinceramente che questa iniziativa possa dare un significativo e sostenibile contributo alla crescita economica del Marocco”, ha affermato Carlos Ghosn. Gestito da Renault, questo impianto dell’Alleanza mira a completare il sistema di produzione di Renault; per la realizzazione di veicoli economici derivati dalla piattaforma Logan e di Nissan per la produzione di una nuova generazione di veicoli commerciali. Il 90% di questi veicoli sarà destinato all’esportazione. Il progetto genererà direttamente circa 6. 000 posti di lavoro ed altri 30. 000 indirettamente, facendo dell’Alleanza Renault-nissan uno dei principali datori di lavoro della regione di Tangeri. L’alleanza si è anche impegnata a realizzare ulteriori investimenti per la formazione, lo sviluppo delle competenze, progetti educativi per i lavoratori locali. Il Regno del Marocco e l’Alleanza stimano di poter firmare una accordo generale entro la fine del 2007. . |
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PIRELLI SVILUPPA IN ROMANIA IL NUOVO POLO INDUSTRIALE AD ALTA TECNOLOGIA PER IL SETTORE AUTO INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI CIRCA 235 MILIONI DI EURO PER TRE STABILIMENTI: PNEUMATICI, STEELCORD E FILTRI ANTIPARTICOLATO |
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Slatina (Romania), 4 settembre 2007 - Pirelli ha presentato lo scorso 19 luglio a Slatina (provincia dell’Olt) i piani di sviluppo e le attività del nuovo polo industriale e tecnologico del Gruppo in Romania. La presentazione si è svolta in occasione della cerimonia per la produzione del milionesimo pneumatico ad alte prestazioni nel Paese. Presenti, tra gli altri, il Presidente di Pirelli & C. Spa Marco Tronchetti Provera, l’Amministratore Delegato di Pirelli Tyre Spa Francesco Gori e le autorità locali. Il Gruppo Pirelli sta realizzando in due diverse aree della Romania un polo industriale e tecnologico integrato di rilevanza internazionale, con il duplice obiettivo di conquistare i mercati dell’Europa Centrale e Orientale negli pneumatici, aumentando al tempo stesso la capacità produttiva nell’alto di gamma, e di sviluppare il nuovo business dei filtri antiparticolato. Il nuovo polo Pirelli in Romania è composto da tre insediamenti produttivi, due già in funzione e uno in fase di realizzazione, per un investimento complessivo di circa 235 milioni di euro. Pneumatici - Elemento centrale della presenza di Pirelli in Romania è il nuovo stabilimento di Slatina per la produzione di pneumatici per auto e Suv ad alte prestazioni. La fabbrica, inaugurata alla fine del 2006, chiuderà il suo primo anno di attività in linea con la previsione di una produzione di oltre 2 milioni di pezzi, che diventeranno circa 4 milioni nel 2008. L’investimento è pari a circa 170 milioni di euro. La nuova fabbrica di Slatina, una delle più moderne al mondo per la produzione di pneumatici, si avvale delle migliori tecnologie produttive non robotizzate ed è stata concepita per la produzione di pneumatici ad alte prestazioni, di cui Pirelli è leader, comprendendo la gamma Winter, High-performance, Ultra-high-performance e Suv. A pochi mesi dall’avvio della produzione, la fabbrica ha già ottenuto la certificazione di qualità Iso-ts, importante riconoscimento internazionale per i fornitori del settore automobilistico. Nello scorso mese di giugno è entrata in funzione l’innovativa sala mescole “Model Mixing Room”, che produce mescole di elevatissimo livello tecnologico e che renderà completamente autonomo l’intero processo produttivo di Slatina. Grazie a un accordo di ricerca siglato con l’Università di Craiova e la Fondazione Silvio Tronchetti Provera, inoltre, è stato avviato uno studio finalizzato all’applicazione in Pirelli della tecnologia Rfid (Radio Frequency Identification). L’obiettivo è creare un sistema che consenta di tracciare tramite un microchip tutte le fasi di lavorazione delle gomme, garantendo livelli sempre maggiori di qualità e sicurezza. A Slatina è attivo dal 2005 anche uno stabilimento di cordicella metallica (steelcord), elemento portante della struttura degli pneumatici radiali. L’impianto è in grado di produrre circa 30 mila tonnellate annue di cordicella metallica destinate ai mercati dell’area Emea, per un investimento pluriennale di circa 40 milioni di euro. L’intero complesso industriale di Slatina, steelcord incluso, si estende su un’area di 500 mila metri quadrati e a fine anno impiegherà circa 1. 200 dipendenti, per i quali è previsto un significativo programma di formazione biennale per un investimento complessivo di circa 500 mila euro. Il polo di Slatina è in una posizione strategica rispetto ai mercati dell’Ovest e dell’Est europeo e rappresenta per il Gruppo Pirelli un hub logistico e commerciale per l’intera Europa Orientale, un’area nella quale le grandi case automobilistiche stanno accrescendo sempre più la propria capacità produttiva. La quota di export degli pneumatici prodotti da Pirelli in Romania supera il 90%. L’europa Centrale e Orientale rappresenterà nei prossimi anni uno dei mercati di riferimento anche per gli pneumatici ad alte prestazioni, con una previsione di crescita della domanda per Pirelli superiore al 10% l’anno. Il nuovo insediamento industriale in Romania consente a Pirelli di aumentare la propria capacità produttiva nel segmento high-performance e si aggiunge agli investimenti in innovazione tecnologica attualmente in corso negli stabilimenti dell’Europa Occidentale, in particolare in Italia a Settimo Torinese, dove proprio nei giorni scorsi è stato siglato un protocollo d’intesa con le istituzioni locali per la realizzazione di un unico e moderno complesso industriale per la produzione di pneumatici vettura e autocarro. Filtri antiparticolato per veicoli diesel - Nei giorni scorsi, inoltre, sono partiti i lavori di costruzione della terza fabbrica del Gruppo in Romania, destinata principalmente alla produzione in grande serie di filtri antiparticolato per il primo equipaggiamento. L’impianto, dislocato su un’area di 10 ettari all’interno del Parco Industriale della contea di Gorj nella Romania sud-occidentale, sarà attivo a partire dalla seconda metà del 2008 e si articolerà in due linee produttive. La nuova fabbrica, collocata in un distretto industriale strategico al confine con la Serbia, sarà in grado di produrre all’anno oltre 500 mila filtri in carburo di silicio per il primo equipaggiamento dei motori diesel con l’impiego di circa 400 dipendenti. L’investimento iniziale è stimato in oltre 25 milioni di euro. Il nuovo insediamento consentirà a Pirelli di sviluppare la propria presenza nel settore dei filtri antiparticolato. Al momento, grazie alla linea produttiva presente nell’area di Milano, Pirelli è già attiva nel segmento retrofit (mezzi già circolanti) con applicazioni su autobus, veicoli commerciali leggeri e pesanti, veicoli off-road. I filtri per particolato Pirelli sono sistemi di trattamento dei gas di scarico in grado di ridurre di oltre il 90% le emissioni di particolato dei motori diesel. Sono realizzati in carburo di silicio poroso, un materiale che offre caratteristiche uniche di resistenza al calore e agli sbalzi termici, e possono essere montati in primo equipaggiamento o come retrofit sulle motorizzazioni a gasolio. Nel segmento retrofit, la crescente diffusione dei filtri antiparticolato è dimostrata dal moltiplicarsi di programmi di incentivazione in Europa (Gran Bretagna, Paesi Scandinavi, Francia, Germania, Svizzera e Italia), America (Usa e Messico) e Far East (Giappone). A Londra, ad esempio, è stata definita una zona a basso livello di emissioni (low emission zone), estesa dal centro città fino all’autostrada M25, con lo scopo di disincentivare la circolazione dei veicoli con motori diesel più inquinanti. Tale programma, secondo le stime, interesserà entro il 2012 circa 2,4 milioni di veicoli, che potrebbero essere dotati di filtri antiparticolato per entrare in città. Nel segmento primo equipaggiamento, in virtù della nuova normativa Euro 5, che stabilisce un valore limite per le emissioni di particolato pari a 0,005 g/km, entro il 2011 le nuove auto diesel dovranno montare di serie un filtro per un totale di circa 10,5 milioni di vetture per anno contro circa 3,5 milioni per anno attuali. I progetti per la comunità locale - Pirelli, in linea con la propria tradizione di forte radicamento nei Paesi nei quali è presente, ha in programma in Romania, soprattutto nella provincia dell’Olt, una serie di iniziative a sostegno della formazione e del benessere dei dipendenti, delle loro famiglie e, più in generale, della realtà locale. In particolare, in collaborazione con Fc Internazionale e l’Associazione Comunità Nuova Onlus, Pirelli realizzerà anche a Slatina un nuovo “Inter Campus”, il programma che utilizza il gioco del calcio come strumento di promozione sociale in favore di oltre novemila bambini bisognosi dagli 8 ai 14 anni in diciassette paesi nel mondo. In Romania, in particolare, l’iniziativa si rivolge ai giovani della comunità di Slatina, offrendo loro un divertente ed efficace strumento di crescita, aggregazione e recupero psicomotorio. Il Gruppo ha poi promosso un progetto di collaborazione tra l’Ospedale Niguarda di Milano e quello di Slatina per le attività di formazione professionale di personale medico, infermieristico e tecnico. Il progetto prevede un contributo formativo per il personale dell’Ospedale di Slatina, anche attraverso interscambi professionali e periodi di training sia a Milano sia a Slatina. . |
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CITROëN C-CACTUS: UNA NUOVA VISIONE ECOLOGICA E AFFASCINANTE DELL’ESSENZIALE NELL’AUTO |
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Francoforte, 4 settembre 2007 - Con C-cactus, concept car ingegnoso presentato in prima mondiale al salone di Francoforte 2007, Citroën sviluppa una nuova visione dell’auto, fondata sui valori essenziali, e raccoglie la sfida ambiziosa di proporre una berlina ecologica, dallo stile attraente e ludico, dotata di catena di trazione ibrida Hdi, al costo di una C4 della fascia base della gamma. Per risolvere questa complessa equazione, la Marca esplora nuove soluzioni concettuali, scegliendo di rinunciare ad alcuni equipaggiamenti non essenziali al benessere degli occupanti, in favore di una tecnologia, uno stile ed equipaggiamenti ecologici, che valorizzano ma soprattutto rappresentano un valore per gli utilizzatori. C-cactus è un veicolo ecologico, per la forte prevalenza di materiali riciclati o riciclabili che entrano a far parte della sua composizione e, come la specie vegetale da cui trae il nome, consuma poco. Grazie alla sua catena di trazione ibrida Hdi e al peso contenuto di 1 306 kg, segna consumi di 3,4 l/100 km e un livello di emissioni di Co2 di 78 g/km. Inoltre, C-cactus non costa di più di una berlina familiare di gamma intermedia. Il controllo dei costi di fabbricazione prevede la scelta di materiali innovativi e la razionalizzazione della concezione, che hanno permesso di ridurre il numero di pezzi utilizzati. L’abitacolo di C-cactus è infatti composto da poco più di 200 pezzi, vale a dire circa la metà di quelli di una berlina tradizionale di dimensioni identiche. C-cactus è un veicolo essenziale, che cattura per lo stile e attrae per le prestazioni. Le rotondità lo rendono un veicolo divertente e interessante, i dettagli ad angolo e sagomati della carrozzeria ne sottolineano il carattere dinamico. Per il confort e il benessere degli occupanti, offre un’abitabilità orientata alla famiglia, grazie ai 4,2 metri di lunghezza per 1,8 metri di larghezza, e propone numerosi equipaggiamenti come la climatizzazione automatica, un sistema audio di alta gamma, un tetto vetrato panoramico e ancora il limitatore e il regolatore di velocità. Le soluzioni economiche e ingegnose adottate su C-cactus hanno permesso di contenere i costi di fabbricazione, e di dotarlo di catena di trazione ibrida Diesel, ad un costo che non supera quello di una C4 della fascia base della gamma. Per raggiungere questo risultato, C-cactus privilegia gli equipaggiamenti essenziali al benessere degli occupanti, ed esplora nuove soluzioni concettuali, così che economia ed ecologia non siano sinonimi di rinuncia. C-cactus è il risultato di una concezione intelligente, mirata allo studio di nuovi obiettivi che, attraverso l’esplorazione di nuove vie di espressione e nuove soluzioni tecniche, ha portato a ridurre il numero di pezzi necessari alla composizione del veicolo. Per raggiungere tale obiettivo gli ingegneri della Marca hanno: semplificato al massimo alcuni meccanismi o componenti, raggruppato più funzioni in un unico componente, eliminato tutti i componenti non essenziali al funzionamento del veicolo o al beness ere e alla sicurezza degli occupanti. Il cruscotto è stato eliminato, e l’insieme delle funzioni che offre normalmente sono state riunite sulla console centrale e sul mozzo fisso del volante. La console centrale integra quindi gli altoparlanti attivi, il comando del cambio e uno schermo tattile, che permette di accedere al computer di bordo, al sistema di navigazione e alle regolazioni della climatizzazione. I comandi degli indicatori di direzione, delle luci, dei tergicristalli, dell’avvisatore acustico e del limitatore/regolatore di velocità si trovano invece sul mozzo fisso del volante, come il tachimetro e le spie degli indicatori di direzione, dei fari e le spie d’allarme. Altro esempio di semplificazione: il pezzo utilizzato per il paraurti anteriore che include i fari e gli chevron è uguale a quello che compone la parte inferiore del portellone. Questa scelta, oltre a potenziare il design affermato di C-cactus, consente economie di scala nella produzione di questo elemento. La semplicità ritorna anche nella concezione del blocco anteriore, composto da soli due elementi: un cofano fisso, che ingloba i parafanghi anteriori, e uno sportellino che permette di accedere alle funzioni di manutenzione del veicolo (olio, liquido lavacristalli, ecc. ). Sempre con la stessa filosofia, l’utilizzo della climatizzazione rende quasi superflua l’apertura dei vetri; è quindi prevista una semplice apertura scorrevole, sufficiente per un utilizzo normale. I montanti e l’insieme del meccanismo d’apertura sono stati quindi eliminati. Infine, la riduzione del numero di pezzi passa attraverso la realizzazione di elementi monoblocco. I pannelli delle porte sono quindi composti da due pezzi, mentre una berlina tradizionale ne conta dodici. I sedili sono realizzati in due elementi: una schiuma poliuretanica con finitura colorata preformata, molto confortevole, e una scocca monoblocco solida, che sostiene la schiuma e permette di fissare il sedile a dei binari sul pianale. L’ergonomia è eccellente e sempre con un numero limitato di componenti. La politica Citroën in materia di ecologia è sempre stata quella di proporre tecnologie e veicoli accessibili a tutti, per un reale impatto ambientale. L’obiettivo con C-cactus è di spingersi ancora più lontano in questa direzione, realizzando un veicolo realmente ecologico, grazie alla tecnologia ibrida Hdi, che possa essere venduto allo stesso prezzo di una berlina familiare della fascia base della gamma. Grazie alla catena di trazione ibrida Diesel che abbina un motore termico Diesel Hdi da 70 cv Din con filtro antiparticolato a un motore elettrico, che fornisce una potenza supplementare di 30 cv Din, C-cactus segna livelli di consumi e di emissioni di Co2 di 3,4 l/100 km e 78 g/km in ciclo misto. In utilizzo urbano, la modalità Zev (Zero Emission Vehicle) permette di accedere ad una modalità totalmente elettrica e assolutamente silenziosa. In percorsi che richiedano accelerazioni e decelerazioni successive, l’ibridazione permette di limitare il consumo, facendo funzionare in concomitanza le due energie. Ma altre caratteristiche contribuiscono a rendere C-cactus un veicolo assolutamente rispettoso dell’ambiente. Anche le soluzioni adottate per la concezione di C-cactus contribuiscono alla riduzione dei livelli di consumi e di emissioni di Co2 , poiché la riduzione della quantità di pezzi ha permesso di alleggerire del 15% il veicolo rispetto a una C4 Hybride Hdi, per un peso totale di 1 306 kg. La larghezza dei pneumatici di C-cactus è limitata (205/45 R21), e anche questo contribuisce a un buon bilancio ambientale. Inoltre, la riduzione del numero di pezzi permette di limitare la quantità di materie prime utilizzate, mentre gran parte dei materiali usati sono riciclati o riciclabili. Ad esempio il parabrezza e i vetri, realizzati con vetro riciclabile, i pneumatici, e la lamiera delle porte, che è in acciaio grezzo, non verniciato, ma trattato contro la corrosione. I tappetini sono in pelle riciclata, proveniente da scarti inutilizzabili per le concerie tradizionali; parecchi pezzi sono in sughero, materiale naturale estratto dalla corteccia delle querce; per i pannelli delle porte e i vani d’alloggiamento del cruscotto è stato usato del feltro di lana, prodotto senza additivi chimici e soprattutto perfettamente riciclabile e biodegradabile. Infine, la velocità di C-cactus è volutamente limitata a 150 km/h, scelta che non solo migliora il bilancio ambientale del veicolo, ma dimostra la volontà di Citroën di realizzare un veicolo destinato alla città, che propone un diverso approccio all’auto e nel quale l’automobilista possa guidare in armonia con l’ambiente in cui vive. Risultato di un’audace razionalizzazione dei pezzi e dei materiali usati, C-cactus è un veicolo essenziale, che incarna una nuova visione dell’auto fondata su: - un nuovo equilibrio delle priorità e una concezione nella quale la ricerca dell’essenzialità non porti necessariamente a delle rinunce, - un design in cui ecologia ed economia non fanno rima con banalità, ma al contrario con espressività e piacere. Con questo prototipo dallo stile affascinante ed insolito, Citroën propone una visuale diversa del veicolo economico ed ecologico, immediatamente recepita per l’o riginalità e l’ingegnosità, in grado di offrire ai suoi occupanti tutte le prestazioni essenziali al loro benessere. C-cactus sprigiona una personalità unica, interessante, moderna e insolita, grazie alle forme pulite e alla combinazione di linee arrotondate e sagomate. Il suo stile originale è anche il risultato di ingegnose soluzioni estetiche. La ricerca della semplicità che ha guidato lo studio di questo veicolo ha infatti portato a sviluppare soluzioni ingegnose, che contribuiscono al design attraente ed insolito di C-cactus. Sul frontale, i fari di C-cactus, dalla forma arrotondata, e leggermente angolari, contribuiscono al look particolare, sottolineati da due entrate d’aria di forma cilindrica, tagliate nel paraurti, sopra una griglia d’aerazione dal disegno moderno, in sintonia con i tratti arrotondati del veicolo, che conferiscono un tocco vigoroso ed energico. Il cofano rialzato, dotato di du prese d’aria, rafforza l’aspetto dinamico di C-cactus. Le linee arrotondate del veicolo ricorrono anche nel profilo, il cui dinamismo è accentuato dal sottotetto, che si sposta in avanti, e dalle porte asimmetriche, in acciaio grezzo, sottoposto a trattamento anticorrosione. Il taglio delle porte è inedito, grazie alla scelta dei vetri fissi, che ha permesso di eliminare diverse limitazioni nella loro concezione. Conferiscono a C-cactus uno stile vigoroso, tutto rotondità; la loro forma permette un facile accesso all’interno. Infine, la conce zione stilistica in acciaio grezzo con trattamento anticorrosione, senza vernice di finitura, permette di economizzare in fase di fabbricazione, e dona un tocco di forza e modernità. L’alta linea di luce della scocca e i cerchi da 21 pollici rafforzano il temperamento volitivo di C-cactus. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle ruote. Infatti i cerchi dal diametro notevole e i pneumatici taglia bassa sono diventati elementi di stile imprescindibili nella concezione di un veicolo vigoroso e moderno. Citroën, in collaborazione con Michelin, ha sviluppato pneumatici taglia bassa di grande diametro ma con larghezza ridotta. L’usura è limitata, grazie alla ridotta superficie di attrito al suolo, e i costi di fabbricazione dei pneumatici sono ampiamente contenuti, per la bassa quantità di gomma necessaria alla loro realizzazione. Per uno stile ancora più originale e innovativo, questi pneumatici sono ornati di motivi verdi su fondo bianco, stampati all’interno di un’ampia scanalatura sull’intero battistrada. La parte posteriore riprende gli stessi codici stilistici, mix di rotondità e di linee tese, che svelano il carattere dinamico e accattivante del veicolo. Gli chevron siglano l’appartenenza a Citroën, il nome Cactus appare in rilievo sulla parte inferiore del portellone posteriore, con una grafica giovane, moderna e delicata. Le luci posteriori richiamano la forma dei fari, e offrono un’altra sorpresa: il materiale plastico è tagliato, e permette al conducente di vedere attraverso. Questa innovazione aumenta sensibilmente il campo visivo, e può essere particolarmente utile durante le manovre, ad esempio. Anche gli interni di C-cactus denotano originalità ed ingegnosità. Il design creato da tagli nel materiale, la scelta dei materiali stessi, i motivi di decorazione e i colori conferiscono all’abitacolo un aspetto minimalista, di design e leggero. La scelta dei materiali per l’allestimento dell’abitacolo è innovativa, i materiali ispirano qualità e, oltre alle caratteristiche estetiche, sono economici ed ecologici. Nei numerosi elementi decorativi ritroviamo il sughero, come pure per la realizzazione degli aeratori e del frontale di climatizzazione. Il pianale è decorato con motivi in pelle riciclata. Infine, la finitura bianco lacca di alcuni componenti e gli effetti dei materiali contribuiscono all’originalità del design e alla qualità percepita all’interno dell’abitacolo. Un’altra idea forte, che contribuisce allo stile originale di C-cactus è la riduzione del numero di componenti e la quantità di materiale usata per gli elementi estetici. I pezzi non essenziali, come il cruscotto, sono stati eliminati, ed elementi normalmente non visibili, come ad esempio il piantone dello sterzo, i condotti di climatizzazione e ancora la griglia di regolazione longitudinale dei sedili anteriori sono diventati elementi di decorazione. Questi componenti in vista rappresentano una nota di originalità e di modernità nell’abitacolo. Anche la ricarica del diffusore integrato di fragranze è a vista, e contribuisce all’estetica interna, permettendo al conducente di vedere il livello di profumazione che rimane. Le decorazioni non vengono aggiunge, ma create togliendo parte dei materiali. Questa idea di « decorare con il vuoto » ricorre anche nella realizzazione dei motivi presenti sui pannelli delle porte e sulla scocca dei sedili. Infatti, i motivi intagliati nel materiale dei pannelli delle porte lasciano intravedere il feltro verde mela collocato tra il pannello e la lamiera. La funzione primaria di questo elemento è assicurare l’insonorizzazione del veicolo, mentre i colori e gli intagli lo rendono un elemento essenzialmente estetico. Gli stessi motivi, a forma di fiori, piante e farfalle, che rappresentano l’ambiente, la purezza e il benessere, vengono ripresi su più elementi dell’abitacolo, e sono riportati anche nella scocca dei sedili verniciati in bianco lacca. Gli intagli lasciano intravedere la schiuma poliuretanica colorata che forma il cuscino dei sedili, e che diventa quindi un elemento estetico. C-cactus propone equipaggiamenti di alto livello, spaziosità ottimale a bordo e una modularità ingegnosa, accessibile dal punto di vista economico. Ai passeggeri viene quindi offerto tutto il confort necessario al loro benessere. Per cominciare, la « chiave d’accensione » di C-cactus è un lettore Mp3 portatile, a schermo tattile, che s’inserisce sul mozzo fisso del volante, e viene riconosciuto dal veicolo, che può quindi essere avviato. Il volante a mozzo fisso concentra diverse funzioni. Oltre ai comandi abituali, prevede il tachimetro, dalla forma particolarmente originale, con le cifre in rilievo at torno al mozzo del volante, che ruotano in funzione della velocità, posizionandosi rispetto a un riferimento fisso. Un secondo schermo tattile sulla console centrale propone un sistema di navigazione, che guida il conducente negli spostamenti, e funge anche da computer di bordo. Questo equipaggiamento offre prestazioni high tech di qualità, all’insegna dell’economia, con tutte le funzioni riunite in un unico elemento. Sulla console centrale sono situati anche due altoparlanti attivi di alta gamma, la cui potenza e qualità offrono a C-cactus un ambiente sonoro di alto livello. La posizione ingegnosa permette di limitare i cablaggi, con costi d’installazione ragionevoli. Per il confort dei passeggeri, l’abitabilità è eccellente, grazie alle dimensioni orientate alla famiglia di C-cactus (4,2 metri di lunghezza per 1,8 metri di larghezza) che permettono anche di disporre di un bagagliaio dal volume generoso e modulabile (da 500 a 1. 100 litri). I sedili posteriori scorrono su un binario, e si incastrano contro i sedili anteriori. Il pianale è solidale con i sedili posteriori, ed è scorrevole, per lasciare posto a un sottopianale, liberando una superficie praticamente piatta per il carico di oggetti voluminosi. Sempre all’insegna dell’ingegnosità, sul lato del passeggero è possibile agganciare una sacca, che sostituisce egregiamente il cassettino portaoggetti e può essere utilizzata per portare oggetti anche fuori dal veicolo. Infine, per il confort e lo stile, C-cactus beneficia di un tetto vetrato panoramico, che offre una luminosità eccezionale all’interno dell’abitacolo. Caratteristiche Tecniche Dimensioni: Lunghezza : 4 200 mm; Larghezza : 1 800 mm; Altezza : 1 490 mm; Passo : 2 800 mm; Peso totale a pieno carico : 1 306 kg (batterie imbarcate). Prestazioni e consumi: Velocità massima : 150 km/h; Consumo misto : 3,4 l/100 km; Emissioni di Co2: 78 g/km. Catena di trazione ibrida Diesel: Motore Diesel Hdi da 70 cv con Fap e cambio automatico 5 rapporti; Motore elettrico da 30 cv posto nella campana della frizione; Modalità Zev; Aerodinamica: Cx : 0,35; Scx : 0,8 m². Collegamento al suolo: Piattaforma C4; Principali equipaggiamenti: Sistema di navigazione a schermo tattile; Lettore Mp3 portatile con schermo tattile, che funge da chiave d’accensio ne Climatizzazione automatica; Sistema audio di alta gamma; Limitatore / regolatore di velocità; Freno di stazionamento elettrico. . |
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BULGARIA, AUMENTA VENDITA AUTOVEICOLI |
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Praga, 4 settembre 2007 - Durante il mese di giugno 2007, in Bulgaria sono stati venduti 4. 807 nuovi veicoli, secondo quanto riportano i dati ufficiali dell´Unione degli importatori di veicoli. Sul quantitativo totale, Sofia Echo afferma che la stragrande maggioranza di veicoli erano rappresentati da autovetture; stando alle informazioni diffuse dal quotidiano Dnevnik, esse ammonterebbero a 4. 491. Il mercato dei veicoli nuovi cresce quindi del 26 p. C. Durante il primo semestre del 2007. Insieme alle macchine, aumentano anche le vendite di camion, bus e motocicli. . |
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GIANNI BICCHIERAI ALLA DIREZIONE DI BMW ROMA |
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San Donato Milanese, 4 settembre 2007 - Gianni Bicchierai è da ieri 3 settembre 2007, il nuovo Amministratore Delegato di Bmw Roma S. R. L. , succursale di vendita e servizi di proprietà di Bmw Italia S. P. A. Prende il posto di Claudio Distefano che lascia l’incarico per una nuova sfida imprenditoriale all’interno della rete dei concessionari di Bmw Group Italia. Gianni Bicchierai, nato il 19 dicembre 1960, coniugato con due figli, ha conseguito la laurea in Ingegneria meccanica presso l’Università di Pisa. Dal 1986 al 1991 ha ricoperto vari ruoli all’interno della Direzione Assistenza e Service del marchio Lancia, concludendo la sua esperienza in questa azienda con la carica di Responsabile dell’Assistenza tecnica per l’area Nord Est. Nel marzo del 1991 è iniziata la sua esperienza all’interno del Bmw Group Italia, inizialmente come Responsabile garanzie e relazione clienti, successivamente (1995) come Direttore After Sales. Nel gennaio del 2003 è stato nominato Amministratore Delegato di Bmw Milano. L’apertura della sede Bmw Roma di via Prenestina – avvenuta alla fine dello scorso anno - è la conferma della volontà di crescita ed espansione dell’azienda in Italia. Dal 2003 a oggi Bmw Italia S. P. A ha infatti investito nella capitale 65 milioni di euro. Investimenti ripagati dai risultati: le vendite di auto e moto nella provincia sono salite del 53% dal 2003 alla fine del 2006 (3. 300 unità), mentre nello stesso periodo l’immatricolato moto è cresciuto del 31% (800 unità). Oltre allo stabile di via Prenestina, alla succursale romana fanno capo anche le sedi cittadine di proprietà in via Salaria e via Appia Nuova acquistate da Bmw Group Italia nel 2006, le sedi di Mini Roma in lungotevere Michelangelo e Bmw Motorrad in via Anastasio Ii e il centro logistico con carrozzeria di Monterotondo. Complessivamente Bmw Roma s. R. L conta 275 collaboratori e occupa una superficie di 79. 501 mq di cui 34. 634 coperti. . |
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AL SALONE DI FRANCOFORTE 2007 TOYOTA ESPONE L’INNOVAZIONE PRIMA MONDIALE PER UNA NUOVA CONCEPT CAR CHE ANTICIPA UNA VETTURA COMPATTA ASSOLUTAMENTE RIVOLUZIONARIA |
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Roma, 3 settembre 2007 - Al Salone di Francoforte, Toyota presenta un’innovativa concept car dal design rivoluzionario. Un’anticipazione di una moderna vettura urbana ultra compatta. Inoltre, Toyota celebra 10 anni di successi commerciali con la tecnologia ibrida e con la più diffusa automobile ibrida a basse emissioni al mondo, la Toyota Prius. L’attenzione sulla tecnologia ibrida è un elemento chiave nell’impegno Toyota di minimizzare l’impatto medio dell’automobile sulle emissioni di Co2. Sempre al Salone di Francoforte 2007, Toyota presenta i più recenti aggiornamenti per alcuni dei suoi modelli più diffusi in Europa. Nella gamma Yaris viene lanciato un nuovo allestimento in grado di aumentare ulteriormente l’appeal dei clienti verso questa automobile. Disponibile sulle motorizzazioni 1. 3 benzina e 1. 4 diesel questo nuovo equipaggiamento hi-tech comprende un navigatore Tom Tom full map integrato che può essere asportato e utilizzato anche fuori dalla vettura. L’icona Toyota Rav4, tra i Suv continua a rappresentare il punto di riferimento per un mercato sempre più competitivo in Europa, con straordinarie prestazioni di guida, grande versatilità ed ora anche in una nuova declinazione, il Rav4 Crossover, con caratteristiche che esaltano maggiormente le sue doti “stradali”. Poche vetture sul mercato hanno raggiunto lo status leggendario del Toyota Land Cruiser. Che affronta questa seconda metà del 2007 con novità sia all’interno, con un equipaggiamnto in grado di massimizzare il comfort dei passeggeri, che all’esterno, con un look più dinamico, mantenendo intatto il legendario Dna Toyota per il fuoristrada. . |
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PEUGEOT: CONCEPT CAR 308 RC Z L’EFFICACIA SOGNATA |
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Milano, 3 settembre 2007 - La Peugeot 308 si appresta ad essere commercializzata in Europa tra qualche settimana. Nuova berlina compatta del segmento delle medie, si propone di conquistare una clientela sempre più vasta, grazie al suo concetto di architettura semi-alta - che assicura abitabilità, visibilità e luminosità - ma anche grazie al suo eccellente comportamento stradale, alla sua gamma di motori prestazionali, alla sicurezza di alto livello o ancora alla cura con cui sono stati progettati gli elementi che contribuiscono al piacere della vita a bordo. Infine, il suo stile elegante, felino e aerodinamico le conferisce una forte identità, immediatamente riconoscibile. Le carrozzerie 3 e 5 porte della 308 costituiscono ovviamente solo una parte del programma « T7 ». Mentre alcune varianti sono già programmate ed è stata avviata la loro realizzazione, altre sono ancora oggetto della vivace immaginazione dei designer e di ingegneri del Marchio. Tuttavia, le loro prorompenti immaginazioni si associano talvolta per concretizzare le idee più ardite. All’occorrenza, i loro sogni si materializzano per fare nascere una “scultura” automobilistica al confine tra sogno e realtà. Questo è il caso della concept car battezzata 308 Rc Z. L’biettivo era di realizzare un veicolo che concentrasse il piacere di guida e un’emozione intensa, un veicolo che fosse leggero ed efficace, e al contempo rispettoso dell’ambiente. Questo capitolato s’ispira evidentemente ad alcuni degli assi portanti dell’impegno lavorativo del Marchio, alcuni dei quali hanno costituito il tema del 4° concorso di design (P. L. E. A. S. E). La Concept 308 Rc Z è una nuova espressione del piacere automobilistico secondo Peugeot. E’ una Coupé 2+2 a tre volumi, il che permette un utilizzo polivalente, garantendo comunque uno stile moderno, originale e ben proporzionato. Il veicolo è stato progettato quanto più possibile leggero, grazie all’impiego di numerosi elementi in alluminio, come le due arcate che delimitano l’abitacolo e strutturano la lettura dello stile esterno, o ancora l’utilizzo di un lunotto in policarbonato e di numerosi elementi della carrozzeria in fibra di carbonio. Il fatto di usare la 308 come base offre un triplice vantaggio. Infatti permette: - L’adozione di uno stile dell’anteriore particolarmente elegante; - il massimo mantenimento degli elementi sviluppati per la berlina, il che ha permesso di semplificare la realizzazione di questa coupé; - di capitalizzare sui punti forti della berlina che diventano soltanto più efficaci in questo tipo di variante (elementi dei collegamenti al suolo, equipaggiamenti, plancia dall’aspetto fluente,…). La sua linea raccolta e il suo stile particolarmente elaborato le assicurano un’aerodinamica di prim’ordine (Scx di soli 0,65), garanzia di una massima efficacia in termini di prestazioni, di consumi e dunque di rispetto dell’ambiente grazie a emissioni di Co2 contenute. Con una lunghezza di 4,276 m (uguale a quella della berlina), una larghezza di 1,840 m (25 mm in più rispetto alla berlina) e un’altezza di soli 1,320 m, la concept-car 308 Rc Z ha proporzioni che contribuiscono ad uno stile molto dinamico e ad una tenuta di strada di alto livello. Lo stile del frontale della 308, particolarmente espressivo, si armonizza perfettamente con le proporzioni della concept car. L’emblema del Leone poggia su quello che si può davvero definire il «muso del cofano». A partire da quella zona, si origina un susseguirsi di linee stilistiche che risalgono sul cofano e si prolungano nelle due arcate in allumino lucido. Questo tracciato a « V », dotato di grande fluidità, scolpisce tutto il veicolo e dà un’impressione di movimento in qualsiasi situazione. Tale fluidità viene accentuata dalla continuità visiva creata tra il grande parabrezza in vetro fumé, il tetto in carbonio e il lunotto in policarbonato dipinto. I gruppi ottici anteriori, dall’aspetto felino, si allungano lungo la linea del cofano. Quattro elementi a forma di prisma presenti in ciascun gruppo ottico (si intravedono attraverso il vetro liscio dei proiettori) conferiscono alla vettura uno « sguardo » luminoso e penetrante. Lo scudo anteriore differisce da quello della 308 berlina per le linee più sportive, più affilate, per la forma della presa d’aria singola e dei fari fendinebbia, mentre la griglia specifica presenta elementi cromati. Di profilo, il veicolo evidenzia l’aspetto tutto « muscoli », con parafanghi anteriori marcati, fiancate molto scolpite nella parte inferiore e parafanghi posteriori molto generosi. Le porte creano un movimento di stacco che permette un collegamento visivo tra l’anteriore spiovente e il volume posteriore raccolto. L’insieme, ben piantato sulle ruote da 19 pollici, trasmette forza, robustezza e dinamismo, ed evoca un animale pronto a spiccare un balzo. La particolarità delle forme del lunotto ha richiesto l’uso del policarbonato anziché del vetro. Queste due forme bombate, che hanno origine nel padiglione, conferiscono al veicolo una grande originalità stilistica e contribuiscono in modo significativo alla sua efficacia aerodinamica. Il disegno del portellone tiene conto del passaggio dei flussi d’aria e il portellone posteriore ha un volume con una portanza sull’assale posteriore sufficiente per eliminare lo spoiler e per preservare la purezza della linea del veicolo. Il logo del Marchio trova posto all’interno di un’imbutitura a U, simmetrica al cofano anteriore, il cui interno è retroilluminato di notte. Basta premere l’emblema del Leone per sbloccare la serratura di apertura del cofano. I gruppi ottici posteriori sposano le ampie fiancate della vettura. Dotati di diodi elettroluminescenti, hanno luci color rubino, separate da un elemento stilizzato translucido con funzione di indicatore di direzione. Un doppio terminale di scarico centrale è inserito nello scudo posteriore molto avvolgente. A tal fine, il tubo è sistemato in posizione trasversale, per consentire non solo di alloggiare la ruota di scorta ma anche di sfruttarlo come diffusore aerodinamico. La tinta specifica grigio “metallure” è il risultato di un procedimento esclusivo che include particelle di metallo finemente macinate. Dà l’idea di un veicolo scolpito nella massa e mette in grande evidenza la purezza delle linee e le particolarità della carrozzeria. La concept-car 308 Rc Z riprende, adattandola, la plancia della berlina. Pura, elegante e fluida, propone una visione particolarmente ampia verso l’esterno, grazie all’ inclinazione pronunciata, in osmosi con il grande parabrezza del veicolo. Offre luminosità, visibilità e grande sensazione di spazio. Al pari della berlina, le finiture e l’attenzione per il benessere a bordo sono spinte all’estremo, sia per lo stile curato di ogni elemento sia per l’impiego di materiali nobili, alla vista e al tatto. Plancia interamente rivestita in pelle, utilizzo di inserti cromati e in alluminio, di elementi neri laccati, ogni pezzo rimanda ad un universo sportivo alto di gamma. In questo spirito, un orologio Bell&ross fa bella mostra di sé al centro della plancia, tra i due aeratori: la sua grafica è ben intonata allo sfondo del quadro strumenti nell’asse visivo del conducente. Altro segno rivelatore dell’esclusività del veicolo, i sedili anteriori sportivi presentano occhielli in alluminio lucido, una lega che ritroviamo sulle controporte, il cui stile è specifico per questa concept-car. Tutto è dunque pensato, nell’ergonomia del posto di guida, per offrire un controllo perfetto della vettura. Nella zona posteriore, i due sedili rivestiti in pelle sono ripiegabili. Il veicolo offre così una grande modularità ai fini della massima polivalenza. Ad esempio, il volume libero dietro i posti anteriori permette di riporre una sacca da golf. Allo stesso modo, il volume massimo del bagagliaio e la sua lunghezza utile permette di inserirvi una mountain bike! La concept car 308 Rc Z è mossa da un motore 1,6 litri Thp derivato dalla nuova offerta di propulsori progettati e sviluppati in collaborazione tra Psa Peugeot Citroën e Bmw Group. Si tratta dell’Ep6dts che equipaggia la 207 Rc(*) serie con una potenza di 128 kW (≈175 Cv). Questo 1,6 litri Thp, grazie ad una taratura del motore sviluppata appositamente per questa concept car, raggiunge una potenza di 160 kW (≈218 Cv). E’ caratterizzato da un’incredibile versatilità di utilizzo dovuta alla coppia massima di 280 Nm disponibile sin dai bassissimi regimi (e persino di 300 Nm grazie alla funzione overboost). Questi valori gli conferiscono un brio straordinario in tutte le circostanze. Il suo turbocompressore innovativo di tipo Twin-scroll miscela in modo ottimale i gas di scarico per assicurare la spinta massima sulla turbina, mentre il sistema a iniezione diretta benzina ad alta pressione migliora la combustione e il rendimento globale del motore. (*) Gti per l’Italia Questo propulsore è abbinato ad un cambio meccanico a 6 marce assolutamente inedito. Il tutto contribuisce, sulla 308 Rc Z, ad una sintesi particolarmente efficace tra prestazioni e consumi. Così, la velocità massima di 235 km/h si raggiunge in sesta e bastano solo 7,0 secondi per passare da 0 a 100 km/h. I tempi di ripresa sono sintomatici: solo 7,5 secondi in quinta per passare da 80 a 120 km/h. I consumi di benzina sono molto contenuti con 6,7 litri/100 km nel ciclo misto, ossia emissioni pari a solo 160 g/km di Co2. In linea con la tradizione delle concept-car Peugeot, i collegamenti al suolo propongono sull’anteriore sospensioni con perno disaccoppiato, per le quali è stato fatto un ampio uso dell’alluminio per contribuire all’alleggerimento globale del veicolo. L’insieme offre un’eccezionale tenuta di strada e una grande precisione dello sterzo, per conseguire sensazioni di guida intense. Il retrotreno, derivato dalla berlina, si compone di una traversa deformabile, di due bracci e di una barra antirollio integrata. E’ stato riprogettato specificamente a causa dell’aumento delle carreggiate. Infatti, il loro aumento di 59 mm rispetto alla berlina e la generosa larghezza dei pneumatici generano una stabilizzazione della carrozzeria, una precisione e una stabilità del veicolo di primissimo ordine. L’impianto frenante comprende dischi anteriori ventilati di grande diametro (360 mm) e pinze a quattro pistoncini. I cerchi in alluminio lucido composto di due materiali misurano 19’’ e sono abbinati a pneumatici Michelin Pilot Sport Ps2 245/40 R19. Anche nel caso di un modello unico, le équipe di Peugeot si sforzano di spingere all’estremo i loro progetti senza lasciare nulla al caso. Come nel caso della sicurezza, che è stata oggetto di una grande attenzione. L’eccezionale comportamento stradale della concept-car 308 Rc Z (base della sua sicurezza primaria) viene completato da una dotazione di equipaggiamenti come il sistema di Allarme di Superamento Involontario delle Linee di Carreggiata (A. S. L. ) ed i proiettori bi-Xeno direzionali derivati dalla 308 berlina. Analogamente, in tema di sicurezza secondaria, la 308 Rc Z riprende alcuni elementi strutturali della vettura di serie, soprattutto con il principio delle 3 linee di propagazione degli urti anteriori, studiate, ai fini della loro rigidità o della loro deformazione programmata, per assorbire al massimo gli urti. Infine, il servizio « Peugeot Sécurité », legato al sistema telematico Rt4 del veicolo, garantisce la sicurezza terziaria, individuando con precisione il veicolo e attivando un rapido intervento degli opportuni soccorsi, se necessario. Come tutte le concept-car, la 308 Rc Z è un formidabile laboratorio di idee che permette di immaginare e testare nuovi concetti, soluzioni tecniche all’avanguardia o linee stilistiche libere da qualsiasi vincolo industriale. Questi veicoli unici spesso sono fonti di ispirazione, più o meno eccentuata, da trasferire poi sulle vetture di serie. Costituiscono una sorta di « guida » al futuro di una Casa automobilistica, tracciando la via da percorrere. Sono stelle che, in qualche modo, rischiarano la notte. Anche se sono troppo lontane per essere raggiunte, si ha talvolta la sensazione che basterebbe allungare un braccio per prenderne una…
Concept Car Peugeot 308 Rc Z Scheda Tecnica |
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Motore |
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Ep6dts-euro 4 |
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Cilindrata (cm3) |
1598 |
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P. Max. In Kw (Cv) |
160 (218) |
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C. Max. (N. M) |
280-300* |
Pneumatici |
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Tipo |
Michelin Pilot Sport |
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Dimensioni |
Ps2 245/40 R19 |
Trasmissione |
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Cambio meccanico a sei marce |
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Prestazioni (con solo conduttore a bordo) |
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Accelerazioni: |
da 0 a 1000 m (s) |
27,0 |
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da 0 a 100 km/h (s) |
7,0 |
Riprese: |
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da 80 a 120 km/h sul penultimo rapporto (s) |
7,5 |
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da 80 a 120 km/h sull´ultimo rapporto (s) |
9,5 |
Velocita´ Massima (km/h) |
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235 |
Consumi (l/100 km) |
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Misti |
6,7 |
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Co2 (g/km) |
160 |
Freni - Brembo |
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Diametro del disco (mm) |
360 |
Dimensioni (m) |
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Lunghezza totale (m) |
4,276 |
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Larghezza carrozzeria fuori tutto (m) |
1,840 |
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Altezza in ordine di marcia (m) |
1,320 |
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Passo (m) |
2,608 |
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Sbalzo Ant. / Post. (m) |
0,926 / 0,742 |
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Carreggiata Ant. / Post. (m) |
1580 / 1580 |
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Capacità del bagagliaio (in litri di acqua) |
415 |
Peso A Vuoto con il pieno dei liquidi (kg) |
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1200 |
Scx |
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0,65 |
* con overboost |
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VOLVO V70 E S80 CON MOTORI A QUATTRO CILINDRI DIESEL E BENZINA |
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Bologna, 4 settembre 2007 - “Sempre più acquirenti si dimostrano attenti al risparmio di carburante e alla necessità di ridurre le emissioni di Co2. Per noi è estremamente importante dare a questi clienti diverse alternative, rendendo disponibili i nostri motori a quattro cilindri anche sui nuovi modelli V70 Station Wagon e S80 berlina. Le varianti con motorizzazione 2 litri combinano in modo soddisfacente il risparmio di carburante e il piacere di guida”, afferma Lex Kerssemakers, Vicepresidente responsabile per Brand, Business e Strategia di Prodotto in Volvo Cars. Il motore 2 litri benzina eroga 145 Cv (107 kW) e sviluppa 185 Nm di coppia. Si tratta di un’unità a quattro cilindri aspirata – un motore in alluminio moderno e leggero, dotato di tecnologia a quattro valvole per cilindro ed un moderno sistema di iniezione del carburante. Il motore offre la stessa efficiente tecnologia di combustione e trattamento dei gas di scarico degli altri motori Volvo, in grado di garantire un buon risparmio di carburante e ridurre al minimo le emissioni di gas di scarico. Il consumo di carburante nel caso del modello V70 è calcolato in 8,3 l/100 km (combinato Eu, dato preliminare), mentre per la S80 il dato è pari a 8,1 l/100 km (combinato Eu, dato preliminare). Il 2. 0D è un turbodiesel a quattro cilindri da 136 Cv (100 kW) e 320 Nm di coppia. La sua rapida risposta all’acceleratore e l´erogazione fluida e bilanciata offrono al conducente un buon controllo e piacere di guida. Il motore è dotato di tecnologia common rail di seconda generazione – la stessa utilizzata sui modelli Volvo a motore turbodiesel di dimensioni maggiori. La testa del cilindro è in alluminio. Il consumo di carburante nel modello V70 è dichiarato pari a 6,0 l/100 km (combinato Eu, dato preliminare), mentre per la berlina S80 si scende leggermente a 5,9 l/100 km (combinato Eu, dato preliminare). Il filtro diesel anti-particolato è di serie. Il filtro riduce in modo significativo le particelle incombuste presenti nelle emissioni allo scarico, abbattendo pertanto l’impatto sull’ambiente. Il sistema si rigenera automaticamente, poiché il contenuto del filtro viene bruciato ad intervalli regolari. . |
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NEW TWINGO SI AGGIUDICA LE 4 “STELLE” AL TERMINE DEI TEST DI SICUREZZA PASSIVA EFFETTUATI DALL’ORGANISMO INDIPENDENTE EURONCAP |
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Roma, 4 settembre 2007 - In linea con l’insieme della gamma Renault, New Twingo beneficia delle tecnologie più efficaci nella gestione delle situazioni reali di guida. Il sistema di ritenuta di cui è dotata comprende pretensionatori delle cinture di sicurezza abbinati a limitatori di carico, una barra anti-scivolo sui posti anteriori, sedili posteriori con deformazioni strutturali anti-submarining nelle sedute (scivolamento del bacino sotto la fascia ventrale della cintura di sicurezza), nonché una nuova generazione di airbag per il passeggero anteriore. Questo sistema di ritenuta evita l’effetto submarining per tutti i passeggeri, escludendo il rischio di gravi lesioni al torace, al ventre e agli arti inferiori. In caso di urto, questi tre dispositivi vengono attivati uno dopo l’altro, in meno di dieci millesimi di secondo. I pretensionatori si innescano per bloccare perfettamente i passeggeri sul sedile, i limitatori di carico riducono immediatamente la pressione esercitata dalla cintura di sicurezza sul torace, in modo da evitare i rischi di lesioni, e gli airbag si gonfiano per ammortizzare l’urto. In funzione delle proprie attese in tema di sicurezza, il cliente può scegliere di equipaggiare New Twingo con sei airbag: due airbag frontali, due tipo torace e due a tendina. Per la prima volta, Renault propone un airbag passeggero “tridimensionale”: in caso di urto, la forma ed il volume del cuscino gonfiabile ottimizzano la ripartizione del carico tra la testa ed il torace del passeggero. New Twingo fruisce, inoltre, della competenza accumulata da Renault in materia di sicurezza dei bambini. Equipaggiata di serie con ganci Isofix a 3 punti di ancoraggio sul sedile passeggero anteriore, che facilitano l’installazione di un seggiolino per bambini montato in senso contrario alla marcia, l’auto offre un posto Isofix sui sedili posteriori nelle versioni con panchetta e due posti Isofix in quelle equipaggiate con due sedili posteriori indipendenti. La struttura a deformazione programmata di New Twingo è stata progettata per assorbire l’energia in caso di urto, preservando l’abitacolo e garantendo la migliore protezione possibile a tutti i passeggeri. In caso di urto frontale, la carenatura e la fascia delle porte di New Twingo assorbono e dissipano l’energia cinetica, ripartendo il carico su tutta la lunghezza della scocca. New Twingo migliora le prestazioni proposte dal modello precedente offrendo una tenuta di strada lineare e prevedibile su qualunque tipo di fondo stradale (asciutto o bagnato), grazie alla piattaforma derivata dal segmento B. New Twingo è una vera auto senza compromessi in termini di sicurezza, una berlina compatta che monta di serie un impianto Abs Continental Mk70, con ripartitore elettronico della frenata e assistenza alla frenata di emergenza (Afe), un dispositivo che si rivela particolarmente efficace nell’incidentologia reale, poiché riduce nettamente lo spazio di arresto. New Twingo è equipaggiata con freni a disco pieni o ventilati (diametro 259 mm), in funzione delle motorizzazioni e degli equipaggiamenti. La frenata di emergenza provoca l’accensione automatica delle quattro frecce. L’esp sarà disponibile nel prossimo futuro, per offrire ai clienti una gamma di prestazioni completa. Le ampie superfici vetrate e l’ergonomia del posto guida e dei retrovisori offrono un supplemento di visibilità che consente di valutare con maggiore precisione i pericoli della strada. I conducenti di statura più elevata potranno avvalersi di un comfort di guida nettamente migliore, grazie ad un accurato lavoro realizzato sulla visione rialzata. New Twingo beneficia di moderni dispositivi di assistenza alla guida, non disponibili sul precedente modello e poco usuali nel segmento delle city car: si tratta di dispositivi derivati dal segmento superiore, quali il limitatore/regolatore di velocità, l’automazione di alcuni comandi, quali l’accensione delle luci, dei tergicristalli ed il radar di assistenza al parcheggio posteriore. Per proporre prodotti adeguati alla situazione reale del traffico, Renault si basa sull‘incidentologia e la sicurezza reale, con una priorità riconosciuta alle tecnologie più efficaci per prevenire qualunque rischio di incidente, correggere le situazioni di guida inattese e proteggere i passeggeri in caso di urto. L’impostazione di Renault è globale e non si limita a singoli dispositivi o ad un’unica tecnologia. Negli anni, Renault si è imposta come riferimento in materia di sicurezza automobilistica; un posizionamento comprovato, in particolare, dai risultati ottenuti con i rating mediatici. . |
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LA NUOVA AUDI A4 LA BERLINA PIÙ SPORTIVA DELLA CLASSE MEDIA |
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Verona, 4 settembre 2007 - Il design conferisce alla nuova A4 un aspetto sportivo e moderno: le linee accattivanti e dinamiche sono espressione di perfezione tecnica. Con 4,70 metri di lunghezza la berlina è massiccia e possente. L’abitacolo è spazioso e luminoso. La qualità delle finiture non conosce compromessi, come è tipico alla Audi. A richiesta le funzioni possono essere ulteriormente ampliate con sistemi di assistenza ed elementi multimediali innovativi. In fatto di sicurezza il Marchio dei quattro anelli definisce nuovi parametri: grazie all’interazione ottimizzata di airbag e limitatori di escursione delle cinture di sicurezza per i sedili anteriori, il livello di protezione è ancora più elevato. Rispetto al modello precedente, le nuove proporzioni della A4 sono molto sportive. Lo sbalzo anteriore è stato notevolmente ridotto, cofano motore e passo sono stati invece allungati. Nella catena di trasmissione è stata invertita la posizione del differenziale e della frizione (o del convertitore di coppia), rendendo così possibile spostare in avanti di 154 millimetri l’asse anteriore. Questa soluzione innovativa ha consentito di raggiungere un equilibrio ideale dei pesi sugli assi. La nuova A4 è la berlina più sportiva nella classe media. Il telaio dinamico, i cui componenti sono prevalentemente in alluminio leggero, è stato completamente rielaborato. Il risultato è una vettura accattivante con un dinamismo di marcia superiore e un handling preciso e agile. Nuove soluzioni high-tech, disponibili come optional, rendono la guida ancora più affascinante: il dispositivo “Audi Drive Select” agisce sulla curva caratteristica di motore, cambio automatico, sterzo e ammortizzatori in base ai desideri del guidatore. Lo sterzo dinamico Audi modifica il proprio rapporto di trasmissione in base alla velocità di marcia, stabilizzando la nuova A4 nei settori limite con piccole e impercettibili correzioni. Gli ammortizzatori idraulici a regolazione elettronica intervengono sulla caratteristica di smorzamento di ogni singola ruota, conciliando così il divertimento di guida sportivo e la massima sicurezza. In fase di lancio sono previsti cinque motori con una gamma di potenze che vanno da 143 Cv (105 kW) a 265 Cv (195 kW). Il quattro cilindri benzina ha lo stesso principio di funzionamento del motore Diesel con sovralimentazione turbo; entrambi sfruttano l’iniezione diretta. Con il loro affascinante e raffinato spiegamento di potenza tutti i motori trasmettono puro divertimento di guida, dimostrando allo stesso tempo un’elevata efficienza in quanto consumano nettamente meno dei loro predecessori. Per quanto riguarda lo schema di trasmissione sono previsti un cambio meccanico a sei marce, il cambio automatico tiptronic, il multitronic a variazione continua, la trazione anteriore e la trazione quattro. Quest’ultima è stata ulteriormente perfezionata con interventi che ne hanno accentuato l’aspetto dinamico. La nuova Audi A4 ha un carattere ricco di sfaccettature affascinanti che trovano espressione nel disegno delle linee. Con la sua raffinatezza e precisione tecnica testimonia la posizione di leadership che la Audi detiene nell’ambito del design automobilistico. La nuova A4 è una berlina spaziosa, dalle linee massicce e atletiche. In lunghezza (4. 703 millimetri) e larghezza (1. 826 millimetri) supera le principali concorrenti: la dinamicità sportiva è stata la linea guida dello sviluppo. Rispetto al modello precedente le proporzioni hanno trovato un nuovo equilibrio: lo sbalzo anteriore è stato chiaramente ridotto, cofano motore e passo sono stati invece allungati. Il tetto, dal disegno allungato e in stile coupé, sottolinea le linee fluide delle fiancate. Una giunzione quasi invisibile unisce la fiancata al tetto; è un dettaglio tecnico molto elaborato che testimonia quanto la massima precisione sia il principio ispiratore della Audi. L’intera carrozzeria è disegnata da linee ben definite che incorniciano le pienezze scultoree della nuova A4. La linea dinamica sopra il sottoporta ha un andamento leggermente ascendente, mentre la cosiddetta “linea di cintura” sotto i cristalli ha un andamento discendente. Le due linee plasmano così le fiancate conferendo loro un equilibrio dinamico. Cerchi di grandi dimensioni e passaruota pronunciati completano quest’immagine sportiva. La nuova A4 ha una personalità molto ben definita e decisa: ne è prova la griglia single-frame, larga e bassa, che accentua la sportività del frontale. I fari allo xeno, disponibili come optional, sono un’opera d’arte: conferiscono una particolare nota di stile gli elementi a forma di ali (“wings”) a effetto cromato e le luci diurne di serie. Il loro design cambia a seconda delle diverse versioni tecniche: nei fari “xeno plus” le luci diurne sono composte da 14 diodi luminosi bianchi ciascuna. La coda molto accorciata fornisce un’interpretazione particolarmente incisiva del concetto di sportività. Le luci affusolate e slanciate sembrano voler andare incontro alla strada. Anche nelle versioni con motore Diesel l’impianto di scarico termina con scarichi diritti, una chiara citazione del carattere possente dei Tdi firmati Audi. I modelli A4 con il pacchetto sportivo per esterni “S line” si differenziano per alcuni dettagli di design come, ad esempio, lo scudo anteriore. Con 15 alternative disponibili la nuova Audi A4 offre il ventaglio più ampio di colori carrozzeria rispetto a tutte le sue concorrenti. La nuova Audi A4 vanta un abitacolo e un vano bagagli molto spaziosi. Gli interni, ariosi e luminosi, sono raffinati e curati nei minimi dettagli. Grazie a nuovi materiali e processi di lavorazione altamente tecnologici, la carrozzeria risulta più rigida e sicura rispetto al modello precedente, nonostante sia più leggera. Con un coefficiente aerodinamico di 0,27, la nuova Audi A4 vince con disinvoltura la gara con il vento. La spaziosità, la luminosità e l’abitabilità della nuova A4 ricordano l’atmosfera di una vettura di classe superiore. Con un passo di ben 2. 808 millimetri di lunghezza questa berlina supera ampiamente non solo le sue concorrenti dirette, ma anche se stessa: rispetto al modello precedente l’abitacolo è complessivamente più lungo di 20 millimetri, mentre lo spazio per le ginocchia dei passeggeri posteriori, ora di 908 millimetri, è aumentato addirittura di 36 millimetri. È inoltre aumentato anche lo spazio per la testa e per le spalle. Molte sono le comodità disponibili a bordo della nuova A4 tra cui, ad esempio, grandi portabicchieri e morbidi appoggiabraccia. Chi sale a bordo si trova a proprio agio sin dal primo istante: un tipico “effetto Audi”. Le superfici slanciate e le linee dinamiche trasmettono l’agilità atletica che contraddistingue l’intera essenza della nuova A4. L’ampia scelta di materiali e la loro particolare gradevolezza al tatto fanno dell’abitacolo uno spazio tutto da vivere. Ogni singolo elemento rende percepibile la cura che la Audi ripone nei dettagli e l’ormai proverbiale qualità del Marchio premium. Le corse brevi e il suono emesso da ogni tasto sono stati attentamente studiati; il dolce ticchettio delle manopole è espressione di perfezione tecnica. Il pacchetto luci, disponibile come optional, conferisce all’abitacolo un’ulteriore nota di stile. I due sedili anteriori integrano perfettamente guidatore e passeggero nell’atmosfera sportiva. Sono regolabili in altezza e sostengono il corpo in modo ideale. La mano destra del guidatore raggiunge la leva del cambio in modo naturale; la distanza e l’angolo rispetto a volante e pedali sembrano quasi definite su misura. Il piantone dello sterzo è regolabile di 60 mm in profondità e 50 mm in altezza. Oltre alla regolazione manuale dei sedili la Audi offre una variante elettrica, a richiesta anche con funzione “Memory”. Come optional è disponibile anche il riscaldamento di sedili e schienali. I sedili sportivi prevedono la possibilità di regolare l’inclinazione dei cuscini, che possono essere anche estraibili, mentre è di serie un supporto lombare con quattro posizioni a regolazione elettrica. I nuovi sedili comfort climatizzati portano all’interno della Audi A4 il lusso di una berlina di classe superiore. Hanno rivestimenti in pelle traforata e piccoli ventilatori arieggiano le imbottiture e gli schienali a sei livelli. Per evitare che i sedili possano raffreddarsi eccessivamente, si attiva automaticamente una funzione di riscaldamento supplementare. I sedili comfort sono disponibili con rivestimenti in una speciale variante traforata della pelle Milano in quattro colori; per i sedili normali e i sedili sportivi è disponibile anche la qualità di pelle Valcona. I sedili sportivi possono essere rivestiti anche nella combinazione pelle/Alcantara. Per quanto riguarda colori e materiali, la nuova Audi A4 si ispira a un’eleganza sportiva. Oltre agli inserti di serie sono disponibili una variante in alluminio e tre varianti in legno, anch’esse combinabili con un particolare effetto alluminio. Nella versione sportiva “S line” abitacolo e cielo sono di colore nero. Sia nelle versioni con trazione anteriore, sia nelle versioni con trazione quattro il vano bagagli ha una capienza di 480 litri: anche questo è un record nel panorama della concorrenza; grazie alla soglia di carico molto bassa (673 millimetri), alla superficie piana e ai rivestimenti laterali diritti, è anche molto ben sfruttabile. Lo schienale dei sedili posteriori può essere ribaltato separatamente, portando la capacità del bagagliaio fino a 962 litri. Come ulteriore optional figura anche un dispositivo di carico passante con sacca portascì estraibile. In tutte le versioni il cofano del bagagliaio è comodamente azionabile in tre modi diversi: con il telecomando, con un tasto sul pannello della portiera del guidatore, oppure con il tasto “Soft Touch” posto all’interno dell’impugnatura del portellone posteriore. Una volta azionato, le nuove cerniere a staffa si aprono automaticamente verso l’alto. Anche dal punto di vista tecnico la carrozzeria in acciaio testimonia i grandi progressi compiuti dalla nuova A4. È insolitamente leggera: nonostante sia dodici centimetri più lunga e oltre cinque centimetri più larga del modello precedente, la scocca pesa circa il 10%. Un presupposto fondamentale per contenere il peso complessivo della berlina: la A4 1. 8 Tfsi pesa, infatti, solo 1. 410 chilogrammi. La leggerezza della struttura è dovuta all’ampio impiego di nuovi acciai, che uniscono un’elevata resistenza al peso contenuto. I cosiddetti acciai ad altissima resistenza conferiscono alla carrozzeria quella massima rigidità che è presupposto indispensabile per un handling sportivo e preciso, e un comfort superiore. La Audi è la prima Casa automobilistica in assoluto a produrre internamente da questi acciai ad altissima resistenza le cosiddette “tailored blanks”, vale a dire delle lamiere tagliate su misura, che costituiscono il 12% del peso della scocca della nuova A4 (senza portiere, cofani e cristalli). Il 18% è costituito da acciai ultra-altoresistenziali, il 32% da acciai altoresistenziali e il 38% da acciaio imbutito tradizionale. L’intera struttura della carrozzeria è realizzata in modo da isolare perfettamente le vibrazioni. Nei settori sottoposti a forti sollecitazioni durante la marcia, come la parte anteriore della vettura, sono stati predisposti specifici rinforzi. Grandi porzioni scatolate della carrozzeria come i montanti e i sottoporta, sono stati rinforzati con apposite paratie. In caso di collisione, i profili della carrozzeria, accuratamente calibrati tra loro, proteggono efficacemente i passeggeri. Per elaborare il concetto di protezione degli occupanti la Audi ha attinto, tra le altre fonti, a un data base molto ampio della Audi Accident Research Unit (Aaru), una speciale divisione interna che si occupa di esaminare e analizzare incidenti a livello mondiale. La Aaru ha anche scoperto che nelle collisioni frontali le persone di bassa statura sono esposte a rischi maggiori rispetto alle persone più alte. Per questo motivo la Audi ha implementato una soluzione inedita per la classe media, mettendo in stretta comunicazione tra loro i sistemi di ritenuta. La posizione dei sedili viene verificata da appositi sensori integrati nelle guide. I dati confluiscono nei calcoli della centralina che regola le modalità di funzionamento dei pretensionatori adattativi delle cinture e degli airbag. In questo modo la ritenzione della parte superiore del corpo durante una collisione viene ottimizzata. Per qualsiasi evenienza: sei airbag di serie Nella nuova Audi A4 sono di serie sei airbag; a richiesta sono disponibili altri due airbag per i sedili posteriori laterali. Come optional per i sedili posteriori e per il sedile del passeggero anteriore sono disponibili sistemi di fissaggio Isofix per i seggiolini dei bambini, nel secondo caso in combinazione con la funzione di disattivazione dell’airbag. I sedili e gli appoggiatesta sono conformati in modo da proteggere efficacemente il busto dei passeggeri anteriori in caso di tamponamento. La nuova A4 è una delle prime vetture a soddisfare le nuove normative giapponesi ed europee relative alla protezione dei pedoni. Inoltre, la struttura della carrozzeria è stata studiata in modo da rimanere intatta in caso di piccole collisioni fino a 15 km/h di velocità. Grazie ai molti perfezionamenti nella galleria del vento aeroacustica la nuova Audi A4 è silenziosa come una berlina di classe superiore. Il coefficiente di resistenza aerodinamica della versione base è di solo 0,27. La resistenza aerodinamica complessiva, a seconda delle varianti di motorizzazione, rimane del 3 - 5% inferiore ai valori del modello precedente, nonostante la superficie frontale della carrozzeria sia aumentata da 2,14 m2 a 2,19 m2. Anche il sottoscocca, quasi completamente rivestito, contribuisce in gran parte al buon convogliamento dei flussi d’aria e, quindi, alla buona risposta aerodinamica. Elementi di comando ottimali sono una delle prerogative della Audi, e la nuova A4 si distingue per l’ergonomia sempre convincente e intuitiva. Il posto di guida è nettamente orientato verso il guidatore. La consolle centrale è inclinata a sinistra di 8 gradi ed esteticamente costituisce un tutt’uno con il quadro strumenti. A richiesta è disponibile un volante sportivo in pelle multifunzione a tre razze dotato di rotelline e tasti per le funzioni di base del sistema di navigazione, della radio, del telefono veicolare e del sistema di comandi vocali. Per la versione con cambio automatico sono disponibili, come optional, i bilancieri del cambio dietro la corona del volante. Nella configurazione di molti dettagli la nuova berlina di classe media si ispira alla sorella maggiore del segmento di lusso: la A8. Tra tachimetro e contagiri è alloggiato il sistema di informazione per il conducente, di serie nei modelli con motorizzazione V6. Sullo schermo monocromatico da 6,5 pollici, situato in posizione ottimale nella parte superiore della consolle centrale, vengono visualizzate le informazioni della radio e del climatizzatore e le impostazioni del menu “Car”, tramite cui è possibile configurare molte funzioni della A4. I grandi interruttori e tasti degli impianti audio di serie con logica di comando Mmi, sono perfettamente accessibili e posizionati tra il climatizzatore automatico e le bocchette dell’aria. Nell’equipaggiamento con sistema di navigazione il sistema Multi Media Interface (Mmi) è integrato sul tunnel centrale. Caratteristica estremamente apprezzata nel corso di molte prove e confronti, si è dimostrata la soluzione migliore nel panorama della concorrenza. I 15 grandi tasti e un regolatore di volume si raggruppano intorno a una manopola centrale di comando che consente di gestire in modo elegante, intuitivo e logico le sezioni che riguardano la navigazione e le informazioni, i menu “Car” e “Setup”, il telefono, la rubrica e gli impianti Cd/tv e radio. Se è stato scelto il sistema di navigazione high-end con Dvd, tutte le informazioni vengono visualizzate su un monitor a colori da 7 pollici. Un altro tasto sul tunnel centrale comanda il nuovo freno di stazionamento elettromeccanico, una caratteristica comfort anch’essa derivata dalla A8. Oltre a fornire assistenza in partenza, svolge anche la funzione di freno d’emergenza. Ad esso si aggiungono ulteriori funzioni del sistema “Audi Hold Assist”, disponibile a richiesta. Lo spazio ricavato dall’eliminazione della leva del freno a mano viene ora sfruttato per ospitare una funzione comfort: come optional è infatti disponibile un appoggiabraccia centrale, particolarmente morbido, sotto cui si celano due prese di corrente da 12 Volt. La nuova chiave con transponder della Audi A4 è senza zigrinatura; per avviare la vettura basta semplicemente inserirla nel blocchetto di accensione. Oltre a memorizzare le impostazioni personalizzate della vettura, riceve i dati relativi alle informazioni di service e i messaggi di errore. Nella variante high-end “Advanced Key” la chiave può tranquillamente rimanere in tasca. Alcuni sensori bloccano e sbloccano le portiere; un elegante pulsante sul tunnel centrale avvia e spegne il motore. Per quanto riguarda la tecnica dei fari, la Audi offre diversi livelli di configurazione. Il livello di punta consente di abbinare i fari “xeno plus” alle luci di curva “Adaptive Light”. La nuova A4 è dotata, di serie, di un climatizzatore automatico completamente rielaborato. Parallelamente a un aumento della potenza di raffreddamento del 10% è stato possibile ridurre del 20% i consumi di carburante connessi all’utilizzo del climatizzatore aumentandone il rendimento. A richiesta è disponibile una variante con tre zone di temperatura che consente al guidatore, al passeggero anteriore e ai passeggeri posteriori di regolare separatamente la temperatura e il livello di ventilazione. La nuova A4 si presenta sul mercato con cinque motori potenti e raffinati. Tutti i propulsori sono a iniezione diretta; i due quattro cilindri e i motori V6 Tdi sono dotati di sovralimentazione turbo. Con uno spiegamento di forza superiore, i motori della nuova A4 trasmettono vero e proprio divertimento. Allo stesso tempo, però, consumano meno carburante rispetto ai loro predecessori. Per quanto riguarda lo schema di trasmissione, è possibile scegliere tra un’ampia gamma di soluzioni altamente tecnologiche. Cambi manuali e automatici scaricano la coppia motrice sulle ruote anteriori oppure la inviano al sistema della trazione integrale quattro di taratura particolarmente dinamica. I due motori benzina, il 3. 2 Fsi e il 1. 8 Tfsi, sfruttano come i motori Tdi il principio dell’iniezione diretta, con cui il carburante viene iniettato direttamente nelle camere di combustione. La vaporizzazione del carburante sottrae calore alle camere di scoppio, consentendo quindi di ottenere rapporti di compressione elevati e miglior rendimento. Il nuovo 3. 2 Fsi, che fa parte della moderna famiglia di propulsori a V, è il propulsore più potente della nuova A4. Con una cilindrata di 3. 197 cm3 eroga una potenza massima di 265 Cv (195 kW) e sviluppa una coppia di 330 Nm tra 3. 000 e 5. 000 giri. La A4 3. 2 Fsi quattro con cambio manuale accelera così da 0 a 100 km/h in soli 6,2 secondi e raggiunge la velocità massima (autolimitata) di 250 chilometri orari. In alternativa, dal 2008, sarà disponibile anche con cambio tiptronic a 6 rapporti, generalmente con trazione integrale quattro. Per quanto riguarda l’azionamento delle valvole di aspirazione, viene impiegato l’innovativo sistema “Audi Valvelift System” (Avs). Sugli alberi a camme sono presenti boccole cilindriche scorrevoli che vengono chiamate elementi camma; dotati di due diversi profili contigui per piccole e grandi alzate delle valvole, quando vengono spostati longitudinalmente cambiano il livello di alzata delle valvole. L’avs garantisce un riempimento sempre ottimale delle camere di combustione, mentre la valvola a farfalla può rimanere completamente aperta, facendo respirare liberamente il motore. La Audi A4 3. 2 Fsi con cambio meccanico consuma solo 9,2 litri di carburante ogni 100 chilometri, 1,2 litri in meno del modello precedente da 255 Cv (188 kW). Circa la metà di questo risparmio è dovuto al nuovo sistema di azionamento delle valvole; l’altra metà risulta dalla riduzione dell’attrito interno. Sono stati ridotti il volume e la potenza dissipata della pompa dell’olio che, come la pompa dell’acqua, funziona ora in base al fabbisogno effettivo; anche questo fa risparmiare carburante. Il più piccolo dei due motori benzina, il 1. 8 Tfsi è un motore ad alta efficienza. Il quattro cilindri compatto di 1. 798 cm3 di cilindrata eroga una potenza massima di 160 Cv (118 kW) e sviluppa 250 Nm di coppia tra 1. 500 e 4. 500 giri. Accelera la A4 con cambio meccanico da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi e la spinge fino alla velocità massima di 225 km/h. Nel ciclo di guida combinato consuma solo 7,1 litri di carburante ogni 100 chilometri, facendo registrare un risparmio di 1,1 litri rispetto al predecessore. In alternativa al cambio manuale è disponibile il cambio automatico multitronic a variazione continua; entrambi i cambi sono abbinati alla trazione anteriore. Il 1. 8 Tfsi è strettamente imparentato con il 2. 0 Tfsi, eletto per tre volte di seguito “motore dell’anno” da una giuria di giornalisti internazionali. Nel motore più piccolo, rappresentante della nuova serie di modelli, l’iniezione diretta della benzina e la sovralimentazione turbo danno vita a una combinazione ideale. La pressione d’iniezione è stata aumentata a 150 bar, mentre nuovi iniettori distribuiscono il carburante con precisione nella camera di combustione. Il turbocompressore ha una risposta particolarmente spontanea: a 2. 000 giri accelera del 30% circa più velocemente per raggiungere una coppia del 10% superiore a quella del tradizionale 1. 8T montato sul modello precedente. Il quattro cilindri offre un’eccellente ripresa e si distingue per la regolarità e la silenziosità di funzionamento. I tre motori Diesel della nuova Audi A4 sono due V6 e un quattro cilindri. Con prestazioni potenti reinterpretano la sportività in chiave moderna: le due vittorie della Audi R10 a Le Mans nel 2006 e nel 2007 hanno dimostrato la potenza del Tdi. Con il Tdi la Audi lanciò sul mercato nel lontano 1989, quella che a tutt’oggi è ancora la tecnologia più efficiente in assoluto. Da allora il Marchio dei quattro anelli continua a consolidare la sua posizione di leadership. Una novità nella gamma motori è il Diesel 3. 0 litri, anch’esso parte della famiglia di propulsori a V. Eroga 240 Cv (176 kW) di potenza e sviluppa la coppia massima di ben 500 Nm tra 1. 500 e 3. 000 giri. Il grande Tdi di 2. 967 cm3 di cilindrata trasforma la nuova A4 in una berlina sportiva: le bastano 6,1 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h; la velocità massima è di 250 km/h, e i consumi medi si attestano a soli 6,9 litri per 100 chilometri. Il 3. 0 Tdi è sempre abbinato alla trazione quattro. Il monoblocco del V6 Tdi è in ghisa grafitica vermicolare, un materiale altamente tecnologico, leggero e rigido. Le perdite per attrito sono state ridotte grazie a un intenso lavoro di messa a punto. L’impianto di iniezione è costituito da un sistema Common Rail di nuova generazione. La sua elevata pressione permette di ottenere una polverizzazione estremamente fine del carburante e, di conseguenza, una migliore alimentazione e un maggiore rendimento della combustione. Gli iniettori piezoelettrici hanno un innesto molto rapido e assicurano un’eccellente regolarità di funzionamento grazie alla possibilità di variare e ottimizzare i processi di iniezione. Anche il turbocompressore a gas di scarico è di ultimissima generazione. Un veloce motorino di regolazione varia la posizione delle palette, consentendo di sviluppare l’elevata coppia con la massima disinvoltura. Il 3. 0 Tdi rispetta già oggi i presumibili valori limite della futura norma Euro 5. Una soluzione innovativa applicata al sistema di ricircolo dei gas di scarico con una maggiore potenza di raffreddamento riduce gli ossidi d’azoto. 13 Dal 3. 0 Tdi è stato derivato il 2. 7 Tdi di 2. 698 cm3 di cilindrata; anch’esso soddisfa già i valori della futura norma Euro 5. Eroga una potenza di 190 Cv (140 kW) e tra 1. 400 e 3. 250 giri sviluppa una coppia fino a 400 Nm. La A4 2. 7 Tdi scatta in 7,7 secondi da 0 a 100 km/h e raggiunge la velocità massima di 226 km/h mantenendo i consumi a soli 6,6 litri per 100 chilometri. Normalmente è disponibile in combinazione con il cambio multitronic a variazione continua e trazione anteriore: una combinazione particolarmente orientata al comfort. Il quattro cilindri Tdi con i suoi 1. 968 cm3 di cilindrata reinterpreta in una nuova chiave i punti di forza del concetto Tdi. Gli iniettori piezoelettrici del sistema Common Rail lavorano con una pressione massima di 1. 800 bar. Ulteriori innovazioni riguardano il turbocompressore, la cinghia dentata per l’azionamento degli alberi a camme e la geometria dei pistoni. Il due litri eroga 143 Cv (105 kW) di potenza e scarica sull’albero motore 320 Nm di coppia tra 1. 750 e 2. 500 giri, quanto basta per far scattare la nuova Audi A4 da 0 a 100 chilometri orari in 9,4 secondi e farle raggiungere la velocità massima di 215 km/h. In combinazione con il cambio meccanico a sei marce il 2. 0 Tdi si accontenta in media di 5,5 litri di carburante per 100 chilometri. La capienza del serbatoio di 65 litri permette un’autonomia superiore a 1. 100 chilometri. Il quattro cilindri Tdi è disponibile anche con cambio automatico multitronic a variazione continua ed è sempre abbinato alla trazione anteriore. Anche il 2. 0 Tdi rimane sotto la soglia dei valori limite della futura norma Euro 5. Grazie alla migliore termodinamica può sfruttare un quantitativo elevato di gas di scarico reintrodotti nella miscela aria-combustibile, riducendo così l’emissione grezza di ossidi d’azoto. A tal scopo è necessaria una combustione più fredda e più povera di ossigeno, che in sé e per sé è negativa ai fini del rendimento del motore. Tuttavia, grazie a specifici interventi migliorativi, gli addetti allo sviluppo sono riusciti addirittura a trasformare questo svantaggio in termini di consumo in un vantaggio. Dinamismo di marcia sportivo e comfort da vettura di classe superiore: questo era l’obiettivo complessivo perseguito dalla Audi anche durante lo sviluppo della trasmissione per la nuova A4. Nuova è la struttura dei cambi manuali, mentre sono stati ulteriormente perfezionati il cambio automatico tiptronic a sei rapporti e il cambio automatico multitronic a variazione continua. Tutti i cambi si contraddistinguono per la comodità di utilizzo, l’elevato rendimento e la precisione degli innesti grazie alle corse corte. La struttura è stata modificata per assecondare il nuovo layout di base della A4: il differenziale è subito dietro il motore, quindi prima della frizione o del convertitore di coppia. Nei cambi meccanici a sei marce la Audi ha introdotto due diverse versioni che si differenziano per il carico ammissibile. Numerosi interventi hanno ridotto l’attrito interno. In combinazione con tutte le varianti di cambio manuale è stato integrato nel sistema di informazione per il conducente della nuova A4 un display che indica la marcia inserita e suggerisce di cambiare marcia qualora ciò venga considerato più conveniente ai fini del consumo di carburante. La nuova A4 3. 2 Fsi è disponibile da subito con cambio manuale e successivamente con cambio tiptronic a 6 rapporti. Il cambio automatico è stato rielaborato sotto molti aspetti. Reagisce più spontaneamente rispetto al modello precedente e cambia più velocemente, senza pregiudicare in alcun modo l’elevato comfort. Il cambio automatico multitronic a variazione continua è disponibile per la versione 2. 7 Tdi e dal 2008 anche per i modelli 1. 8 Tfsi e 2. 0 Tdi. Numerosi perfezionamenti ne hanno ulteriormente ridotto la già bassa potenza dissipata. Il nuovo variatore consente un’espansione dei rapporti di trasmissione più ampia. Grazie alla prima marcia dal rapporto di trasmissione particolarmente corto la A4 ha un ottimo spunto. Il cambio è decisamente sportivo: con programma d’innesto dinamico le marce sono otto. In modalità sequenziale è possibile cambiare le marce anche manualmente. La trazione integrale permanente quattro, che assicura un valore aggiunto in termini di trazione, dinamismo, sicurezza di marcia e direzionalità, dimostra in modo sportivo la proverbiale leadership del Marchio in campo tecnico. Nella nuova A4 scarica il 40% della coppia sull’avantreno e il 60% sul retrotreno, risultando sportiva e affascinante come non mai. Il 3. 2 Fsi e il 3. 0 Tdi sono disponibili di serie con la trazione quattro. Anche nella nuova Audi A4 il cuore della trazione quattro è un differenziale centrale autobloccante. Funziona in modo puramente meccanico e reagisce immediatamente al variare delle situazioni di marcia, contribuendo così a un dinamismo di marcia sportivo e molto agile. In condizioni di marcia normali scarica il 40% della coppia sull’asse anteriore e il 60% sull’asse posteriore. In caso di necessità il differenziale centrale autobloccante invia più coppia all’asse con la migliore trazione. In questo modo la Audi A4 si comporta egregiamente anche senza Esp/eds e i loro eventuali interventi frenanti sono molto meno frequenti. Il telaio dinamico della nuova A4, completamente rielaborato, concilia la precisione sportiva con l’elevata stabilità e superiorità di marcia. Numerosi componenti in alluminio contribuiscono a diminuire le masse non sospese. Due tecnologie innovative rendono l’esperienza di guida ancora più affascinante: la regolazione adattativa degli ammortizzatori e lo sterzo dinamico Audi. Lo sterzo dinamico Audi modifica il proprio rapporto di trasmissione in base alla velocità di marcia, stabilizzando la nuova A4 nei settori limite con piccoli e velocissimi interventi sterzanti. La regolazione degli ammortizzatori permette di ottenere un contatto ottimale tra pneumatici e fondo stradale, garantendo così più sicurezza e dinamismo praticamente in ogni situazione. In questo modo concilia il divertimento di guida sportivo con la massima sicurezza. Lo scambio di posizione tra differenziale e frizione ha permesso di spostare in avanti di 154 mm l’asse anteriore. Questa soluzione consente una distribuzione ottimale dei pesi, favorita anche dallo spostamento della batteria nel vano bagagli. Già da ferma la A4 suscita un’impressione di massima dinamicità grazie alla carreggiata larga (anteriore: 1. 564 millimetri; posteriore: 1. 551 millimetri). Guidare la A4 significa guidare la berlina più sportiva della classe media: un’auto agile ed estremamente leggera, ma al tempo stesso sempre sicura. Con un comportamento autosterzante pressoché neutro la nuova A4 affronta le curve anche ad elevata velocità con la massima naturalezza. Le ruote anteriori sono dotate di un supporto oscillante e cinque bracci in alluminio. Nella parte anteriore della A4 è alloggiato un supporto per il motore e per le sospensioni della ruota, anch’esso in alluminio e avvitato rigidamente alla carrozzeria. La scatola dello sterzo è montata in basso in posizione avanzata in modo che le forze sterzanti vengano trasmesse direttamente alle ruote attraverso le barre trasversali. Lo sterzo a cremagliera fornisce un feedback molto preciso dal fondo stradale, filtrando però gli elementi di disturbo. Con un rapporto di trasmissione di 16,1:1 ha una taratura diretta e sportiva senza risultare mai nervoso. La pompa dosa esattamente la quantità di olio idraulico necessaria al servosterzo, riducendo così i consumi di circa 0,1 litri ogni 100 chilometri. Le versioni V6 sono dotate, di serie, di servosterzo variabile in funzione della velocità. L’asse posteriore è stato sviluppato ispirandosi alla struttura compatta dei bracci trapezoidali con controllo direzionale delle grandi serie di modelli A6 e A8, che concilia un handling sportivo e un elevato comfort. Quattro supporti in gomma collegano alla carrozzeria i supporti degli assi d’acciaio in struttura leggera; ai fini di un handling dinamico sono molto rigidi in direzione trasversale, ma hanno una taratura morbida per ammortizzare dolcemente in direzione verticale e longitudinale. I bracci trapezoidali, i portamozzi, i bracci trasversali superiori e le barre di convergenza sono in alluminio. La disposizione separata di molle e ammortizzatori, ormai consolidata, e soprattutto il nuovo collegamento diretto delle molle al portamozzo assicurano una risposta molto sensibile. La nuova A4 nelle versioni fino a 160 Cv (118 kW) monta cerchi in acciaio con pannello copriruota e calza pneumatici formato 205/60 R16. Nelle versioni oltre i 160 Cv (118 kW) monta eleganti cerchi in lega con pneumatici formato 225/55 R16. Come optional sono disponibili cerchi da 18 pollici con pneumatici formato 245/40 e cerchi da 19 pollici della quattro Gmbh. Per tutti i cerchi di formato 8J x 17 sono disponibili pneumatici run-flat. Nelle motorizzazioni V6 è di serie anche un indicatore di controllo della pressione pneumatici, un sistema particolarmente affidabile e preciso. Dietro i grandi cerchi si celano freni potenti con un diametro anteriore dei dischi di 314 millimetri e un diametro posteriore di 300 millimetri; i dischi anteriori sono autoventilanti. Le pastiglie ad alte prestazioni, di nuovo sviluppo, hanno una superficie del 20% più grande. Nelle versioni V6 i dischi all’avantreno misurano 320 millimetri, con pinze in struttura composita di ghisa sferoidale e alluminio. In tutte le A4 la corsa del pedale dà una sensazione di rigidità e precisione; grazie al feedback accurato è così possibile dosare perfettamente la frenata senza dover premere eccessivamente il pedale. Anche il sistema di stabilizzazione Esp di ultima generazione contribuisce alla sensazione confortevole in frenata. Le sue nuove valvole idrauliche sono molto precise, e gli interventi di regolazione avvengono con la massima morbidezza. A velocità inferiori a 70 km/h è possibile disattivare mediante la breve pressione di un pulsante la funzione parziale del dispositivo di controllo della trazione; lo slittamento delle ruote può essere utile, ad esempio, su fondi innevati. Nella nuova A4 l’Esp è stato arricchito di nuove funzioni: può stabilizzare un rimorchio, attivare la funzione autopulente dei dischi freno in caso di pioggia oppure inserire le quattro frecce in caso di frenata d’emergenza. Chi preferisce una guida particolarmente dinamica può scegliere per la A4 tra due telai sportivi oppure optare per una nuova tecnologia: il sistema innovativo “Audi Drive Select”, disponibile in diversi livelli di configurazione. I componenti tecnici variano a seconda del livello scelto; ad esempio può influire sulla quantità di carburante inviata al motore, sui punti di innesto del tiptronic, sul servosterzo, sul rapporto di trasmissione dello sterzo e sulla modalità di funzionamento degli altrettanto nuovi ammortizzatori regolabili elettronicamente. Con i tasti posti sulla consolle centrale è possibile scegliere tre modalità di funzionamento: “Comfort”, “Auto” oppure “Dynamic”. Se la A4 è dotata del sistema di comando Mmi, è disponibile anche una quarta modalità (“Individual”), che consente di memorizzare un profilo personalizzato con 24 possibilità di regolazione. Con l’“Audi Drive Select” la nuova A4 riunisce quattro auto in una. Questa versatilità composta da divertimento di guida, dinamismo e comfort non ha eguali nella classe media. Nell’ambito della comunicazione e dell’Infotainment la Audi offre un intero sistema modulare. Di serie è disponibile la radio “Chorus”; come optional sono disponibili le radio “Concert” e “Symphony”. Entrambe fanno parte della nuova generazione di impianti audio e sono dotate di display da 6,5 pollici. L’interfaccia delle due radio ha la stessa logica di comando, tanto apprezzata, del sistema Mmi: presenta una manopola centrale di regolazione e grandi tasti di comando intuitivi. Entrambe le radio sono dotate di doppio sintonizzatore, mentre come optional è disponibile anche lo standard di ricezione digitale Dab. La radio “Symphony” prevede anche un caricatore per sei Cd. A richiesta è disponibile per entrambi gli impianti una soluzione molto moderna: l’“Audi Music Interface”. L’interfaccia Ami, che visualizza la struttura dei menù sul display della vettura, è compatibile con l’iPod e, naturalmente, consente di riprodurre la musica anche da altri lettori. I due livelli di configurazione successivi prevedono i sistemi di navigazione “Mmi Basic Plus” oppure il sistema di navigazione con Dvd, abbinato al sistema Mmi. La gestione dell’intero sistema avviene dal terminale di comando Mmi. Il sistema “Mmi Basic Plus” è dotato di schermo monocromatico con rappresentazione a frecce, e al suo interno è integrato un caricatore per Cd audio. La versione completa del sistema di navigazione a Dvd con Mmi presenta inoltre un doppio sintonizzatore e un monitor a colori da 7 pollici; le informazioni del sistema di navigazione provengono da un’unità Dvd. Questo sistema high-end può essere completato con comandi vocali, l’interfaccia “Audi Music Interface” e un sintonizzatore Tv digitale. Due raffinatissimi impianti audio garantiscono sonorità perfette a bordo. Il sistema audio della Audi ha una potenza di 180 Watt ed è dotato di dieci altoparlanti. La punta di diamante è rappresentata dal sistema audio della Bang & Olufsen. Con massima brillantezza, alta definizione della risoluzione audio, esatta riproduzione con effetto “theatre” e un ampio spettro di frequenze molto ben definite, il prodotto dello specialista danese soddisfa qualsiasi esigenza offrendo il massimo livello di precisione e qualità. Un amplificatore di 505 Watt di potenza elabora i segnali secondo un algoritmo surround che assicura un’acustica d’altissimo livello a tutti i passeggeri. L’impianto comprende dieci canali attivi con 14 altoparlanti. I due sistemi Mmi consentono di implementare una soluzione di telefonia mobile particolarmente elegante: il telefono veicolare Audi Bluetooth. Se il cellulare supporta il cosiddetto “Sim Access Profile” basta che effettui un’unica sincronizzazione con il sistema della A4. Successivamente, il sistema della vettura assume automaticamente tutte le funzioni di telefono cellulare non appena viene inserita la chiave di avviamento. Il cellulare può rimanere in tasca, in quanto il telefono della A4 rileva tramite Bluetooth tutti i dati della Sim e della memoria interna. Il cellulare viene disattivato con un conseguente risparmio della batteria. Il telefono veicolare Bluetooth utilizza l’antenna della vettura. Le funzioni di telefonia possono essere gestite mediante comandi vocali, il sistema Mmi o con il volante multifunzione. Un processore vocale digitale assicura la massima qualità in vivavoce. La trasmissione vocale avviene attraverso l’impianto audio, con regolazione del volume attraverso la radio. Per la nuova A4 la Audi ha previsto un’ampia gamma di sistemi di assistenza che portano nella classe media il lusso della categoria superiore. L’“audi Parking System Advanced” facilita le manovre di parcheggio grazie a una videocamera posteriore. Le immagini vengono proiettate sul monitor del sistema Mmi, su cui vengono visualizzate anche linee di segnalazione della traiettoria ottimale. A partire da circa 65 km/h di velocità il sistema di assistenza “Audi Lane Assist” avvisa il guidatore quando supera la propria corsia di marcia. Una piccolissima videocamera posta sul parabrezza osserva la strada, e un calcolatore riconosce le linee di demarcazione stradale. Se il guidatore supera una linea di demarcazione senza avere attivato la freccia l’“Audi Lane Assist” lo avvisa emettendo vibrazioni al volante. L’intensità e la tempestività di queste vibrazioni possono essere regolate in tre livelli. L’“audi Side Assist” è stato concepito appositamente per il cambio di corsia. Due sensori radar integrati nei paraurti posteriori controllano lo spazio a fianco e dietro la A4; un’unità di calcolo elabora i dati in ingresso. Quando un’altra vettura viaggia all’interno della zona critica a quasi la stessa velocità oppure si avvicina velocemente, nel guscio del retrovisore esterno si illumina un Led che viene percepito inconsapevolmente dal guidatore. Se, ciò nonostante, il guidatore si appresta a effettuare un cambio di corsia, i Led diventano più luminosi e lampeggiano con una maggiore frequenza per circa un secondo. È praticamente impossibile non percepire questo segnale di avvertimento. L’“audi Side Assist” è attivo a partire da una velocità di 60 km/h. Un ulteriore sistema di assistenza proveniente dalla classe di lusso è il dispositivo di regolazione della velocità con adattamento della distanza basato sulla tecnica radar. L’“adaptive Cruise Control” (Acc) regola la velocità impostata nell’intervallo tra 30 e 200 km/h considerando anche la distanza dalla vettura antistante. Le onde radar coprono una lunghezza di 180 metri e hanno un angolo di apertura di otto gradi. Il calcolatore riconosce se, e in che misura, varia la distanza dal veicolo antecedente. Il guidatore della A4 imposta la velocità desiderata e seleziona uno dei programmi di marcia in cui sono definite la distanza rispetto al veicolo antistante e la dinamica di regolazione. Accelerando e frenando il sistema adegua la velocità della vettura, attribuendo sempre la massima priorità al comfort. La decelerazione dei freni è limitata a 3 m/s2 da 50 km/h di velocità. In alcune situazioni, ad esempio quando il veicolo antistante frena in modo brusco, può succedere che questa decelerazione automatica non basti. Ecco che interviene allora l’“Audi Braking Guard”, una delle funzioni dell’Acc. Questo dispositivo calcola se rimane tempo sufficiente per sterzare o scartare l’ostacolo e lascia al guidatore un tempo relativamente breve per prendere la decisione. Se in questo lasso di tempo il guidatore non interviene, viene esortato a frenare tramite un segnale acustico e l’accensione di spie di segnalazione rosse. Se il guidatore dovesse rimanere passivo, il “Braking Guard” attiva una minifrenata brusca. Dura solo 0,3 secondi e rallenta la A4 di massimo 5 km/h. Il guidatore percepisce tuttavia un forte impulso che richiama la sua attenzione. Nel momento in cui interviene sui freni viene attivato anche l’assistente di frenata, che mette a disposizione tutta la potenza dell’impianto frenante. . |
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VOLVO LANCIA ALCOGUARD PER COMBATTERE GLI INCIDENTI PROVOCATI DALL´ALCOL |
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Bologna, 4 settembre 2007 - Volvo Cars è la prima Casa automobilistica a lanciare un dispositivo pensato per prevenire la guida in stato di ebbrezza. Si tratta di un etilometro integrato nella vettura che blocca il motore "Attualmente, un incidente mortale su tre in Europa è legato al consumo di alcol. Le nostre tre maggiori sfide per creare un ambiente stradale più sicuro sono quelle contro l’eccessiva velocità, contro l’uso insufficiente della cintura di sicurezza e contro la guida in stato di ebbrezza. Introducendo il sistema Alcoguard intendiamo contribuire alla riduzione del numero di incidenti provocati da veicoli guidati da persone in stato di ebbrezza”, afferma Ingrid Skosgmo, direttore del Volvo Cars Safety Centre. Il dispositivo Alcoguard sarà disponibile come optional sui modelli Volvo S80, V70 e Xc70 a partire dall’inizio del 2008; entro la prossima estate sarà inoltre disponibile anche sui modelli più piccoli della gamma. Si prevede la vendita di circa duemila unità all’anno e ci si aspetta che questo dato aumenti con il passare del tempo. Oggi è la Svezia il maggiore mercato per gli etilometri “blocca-motore” ma Volvo Cars proporrà il sistema anche nel resto d’Europa e negli Usa. Il settore delle auto aziendali, le compagnie di taxi, le autorità statali e comunali saranno probabilmente i principali gruppi di clienti, ma la maggiore facilità d’uso significa che anche i privati potranno essere potenziali clienti. Alcoguard utilizza la tecnologia fuel cell – la stessa impiegata dalla maggior parte delle forze di polizia in Europa. Prima che l’auto possa essere messa in moto, il conducente deve soffiare all’interno di un´unità palmare senza fili. Questa unità ha le dimensioni di un piccolo telecomando ed è alloggiato in uno scomparto dietro la console centrale. Il fiato emesso dal conducente viene analizzato dall’unità palmare, che quindi trasmette i risultati al sistema di controllo elettronico della vettura. Se si supera il limite di tasso alcolemico di 0,2 g/L, il motore non si avvierà. Grazie a sensori avanzati, non è possibile utilizzare fonti d’aria esterna per ingannare il sistema. “La tecnologia fuel cell è più costosa ma ottiene risultati di gran lunga migliori. Diversamente dai semiconduttori, ad esempio, le fuel cell reagiscono solo all’etanolo e a nient’altro. Nella fuel cell, le molecole di etanolo passano attraverso una membrana sensibile, generando una corrente elettrica. Questa corrente viene quindi misurata. Una corrente più elevata significa più alcol nell’alito del conducente”, afferma David Nilsson, responsabile del progetto Alcoguard presso Volvo Cars. I risultati del test effettuato sono visualizzati attraverso tre Led nell’unità palmare. Verde: 0,0 – 0,1 g/L di alcol, il motore dell’auto si avvia; Giallo: 0,1 – 0. 2 g/L di alcol, l’auto si avvierà ma il conducente non dovrebbe guidare; Rosso: più di 0. 2 g/L di alcol, il motore dell’auto non si avvierà. Il display informativo dell’auto mostra alcuni messaggi utili al conducente per utilizzare il sistema: ad esempio, informa se il test è riuscito o se è necessario soffiare più a lungo nell’unità palmare. I risultati dell’etilometro vengono immagazzinati per 30 minuti dopo che si è spento il motore, in modo che il conducente non debba ripetere la procedura ogni volta che effettua una breve sosta. L’attuale limite di 0,2 g/L è stato scelto per ottemperare alla legislazione svedese. Per i mercati con limiti differenti, le officine autorizzate Volvo sono in grado di modificare le impostazioni. La taratura e la sostituzione della batteria dell’unità palmare vengono svolte durante la manutenzione ordinaria dell’auto. Se il successivo acquirente dell’auto non desidera utilizzare il sistema, l´officina può agevolmente provvedere allo smontaggio. L’unità palmare è senza fili: il conducente può quindi portarlo con sé. Pur garantendo una misurazione accurata del tasso alcolemico a prescindere dal luogo in cui è utilizzato, l’unità palmare è però in grado di comunicare con la vettura solo se si trova entro un raggio di dieci metri da essa. A temperatura ambiente, il sistema si scalda entro cinque secondi e al fine di ridurre il tempo di attesa, il riscaldamento si attiva non appena l’auto viene aperta. Per assicurare il funzionamento di Alcoguard anche in climi estremamente freddi e caldi, è opportuno utilizzare il relativo cavo di alimentazione. “Abbiamo voluto creare la soluzione più idonea e semplice possibile. La tecnologia dovrebbe richiedere al conducente il minor sforzo possibile. Più è facile utilizzare il sistema, più saranno le persone che ne faranno uso”, afferma David Nilsson. Aiuta il conducente a fare la scelta giusta Alcoguard va considerato come un sistema di supporto. Spetta sempre al conducente prendere le decisioni giuste in base alle informazioni aggiornate di Alcoguard. Per le situazioni di emergenza o se si smarrisce l’unità palmare, si può attivare una funzione in grado di bypassare il sistema. Vi sono due alternative per attivare questa funzione: 1. Bypassare il sistema un numero illimitato di volte; 2. Bypassare il sistema una sola volta. Le modifiche a queste impostazioni devono essere effettuate da un’officina Volvo. Qui il sistema può anche essere reimpostato se è stata attivata la funzione by-pass. Ogni volta che si provvede in tal senso, le informazioni vengono registrate nel sistema e solo il proprietario può accedervi. Un dispositivo all’avanguardia Questa è la prima volta che Volvo Cars lancia il proprio etilometro integrato in grado di bloccare il motore. Da due anni Volvo Cars offre la possibilità di installare a bordo delle proprie vetture, successivamente all´acquisto, etilometri “blocca-motore” prodotti da terzi. Lo sviluppo del nuovo Alcoguard è stato reso possibile dal fatto che la tecnologia è divenuta più accessibile e i materiali consentono ora dimensioni compatte. La sua realizzazione è inoltre frutto di una stretta collaborazione attivata da Volvo con autorità pubbliche, compagnie di assicurazioni ed altri enti, al fine di garantire l´ introduzione di un sistema valido e affidabile. “La nostra speranza è che in futuro si possano debellare gli incidenti stradali causati dall’abuso di alcol. Questo non richiede solo il supporto di un´adeguata tecnologia, ma anche un cambiamento nell’atteggiamento generale nei confronti del binomio alcol-guida. Per promuovere l’uso degli etilometri “blocca-motore” crediamo che incentivi economici o la riduzione dei premi assicurativi per le auto dotate di questo sistema possano costituire un ottimo strumento", conclude Ingrid Skosgmo. Il progetto Alcoguard è stato in parte finanziato dal programma Skyltfonden, fondo per il numero di targa personalizzato, promosso dal governo svedese anche al fine di sostenere lo studio di innovazioni tecniche nel campo della sicurezza stradale. Le risorse dello Skyltfonden provengono dunque dalle tasse pagate dai proprietari di auto per l’immatricolazione di vetture con targhe personalizzate. . |
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FIAT: DOPO LA 500, LA TOPOLINO? |
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Rozzano, 4 settembre 2007 - Uno scenario clamoroso. Dopo aver fatto rinascere la 500, la Fiat potrebbe rifare la Topolino, ovvero una micro-macchina che risponda alle esigenze di mobilità di base nelle città. La nuova citycar promette di essere miracolosa come l´antenata, per quanto spazio abitabile dà in un fazzoletto: ospiterà fino a quattro persone in meno di tre metri. Lo rivela il mensile Quattroruote, nel numero di settembre. Il progetto della piccola Fiat si preannuncia rivoluzionario, con trazione e motore posteriori - un ribaltone nella tecnica impiegata comunemente, con trazione e motori anteriori. Il propulsore dietro è un vantaggio per la sicurezza, poiché si elimina il rischio d´intrusione nell´abitacolo in caso d´incidente e perché si tutela maggiormente l´incolumità dei pedoni. A muovere la Topolino (ma il vero nome commerciale è tutto da decidere) sarà un inedito bicilindrico a benzina di 900 cm3 turbo capace di sviluppare tra 90 e 110 Cv. Sarà innovativo anche lo schema interno, con i due posti supplementari posteriori rialzati, sopra il motore, per guadagnare spazio longitudinalmente. La geniale citycar non sarà pronta per affrontare l´esame del mercato prima del 2009, sempre che la Fiat dia il via libera definitivo al progetto sviluppato in tutta segretezza a Torino. . |
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TANGENZIALI MILANESI |
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Milano, 4 settembre 2007 - Coda in tangenziale non solo per il rientro dalle vacanze. Punto di collasso nel 2013, con quasi due milioni di veicoli in circolazione sulla rete e congestione da orario di punta a tutte le ore esclusa la notte: è questo il quadro del sistema delle tangenziali, con una capacità limite stimata in circa 9000 veicoli all’ora, senza lo sviluppo e il potenziamento di infrastrutture (come i nuovi corridoi ferroviari Nord-sud Europa) che agevolino il passaggio del trasporto merci da strada su rotaie. Sono le tangenziali il punto debole generato dal trasporto merci: per il 69% oggi avviene su strada e in futuro insisterà ancora di più su queste arterie, centrali nel sistema di trasporti lombardo. Sono oggi 130 milioni le tonnellate di merci trasportate all’anno attraverso i valichi alpini, un traffico che porterà a 300 milioni di tonnellate le merci in transito nel 2030, con un peso crescente sulle tangenziali. Ma già nel 2006 sono passati sulle tangenziali milanesi 1,5 miliardi di veicoli, il 20% dei quali merci, un traffico in crescita del 2,9% annuo. Le barriere più transitate nell’ultimo anno quelle di Sesto San Giovanni e Agrate con rispettivamente oltre 400 e 350 milioni di veicoli, quella dove il traffico è cresciuto maggiormente Terrazzano, +7,8% il traffico passeggeri e +6,4% quello merci. Che cosa potrebbe decongestionare il traffico? La realizzazione dei progetti infrastrutturali europei di collegamento ferroviario nord-sud Europa come i tunnel di base del Lotschberg e del San Gottardo, con il previsto incremento di efficienza del sistema ferroviario. Le conseguenze sociali, ambientali ed economiche stimate di questo spostamento da strada su ferrovia? Riduzione delle emissioni gas serra, dell’inquinamento acustico ed atmosferico, degli incidenti e della congestione stradale, con conseguente accorciamento dei tempi di viaggio e diminuzione dei costi per le imprese. E per le tangenziali di Milano, nel 2030, 7. 000 camion in meno al giorno ed oltre 140 milioni di veicoli in meno all’anno. Emerge dal del rapporto “L’impatto dei nuovi Corridoi ferroviari Nord – Sud Europa” realizzato dalla Camera di Commercio di Milano attraverso il Centro di Ricerca sui Trasporti e le Infrastrutture della Università Carlo Cattaneo. “Le infrastrutture – ha commentato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano – rappresentano l’ossatura di un territorio. È da qui che bisogna partire, ed è da qui che bisogna costruire per riuscire a competere con sempre maggiore successo nell’arena del mercato globale. Un sistema efficiente di trasporto gioca un ruolo prioritario nella competitività di un territorio e costituisce di per sé un elemento significativo dell’economia. Questo settore rappresenta un elemento strategico nel quadro più generale della sostenibilità e dello sviluppo economico del nostro Paese”. . |
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REPUBBLICA CECA, PROGETTI INFRASTRUTTURE STRADALI |
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Praga, 4 settembre 2007 - - Il Ministero dei Trasporti ceco bandisce in questi giorni i primi inviti a presentare progetti che verranno finanziati tramite il programma operativo Doprava (Opd). Lo ha comunicato il portavoce del ministero Karel Hanzelka. Secondo l´Ice, nell´ambito del programma Opd la Repubblica Ceca può usufruire, sino al 2013, di 151 miliardi di corone (pari a circa 5,3 miliardi di euro) da Fondi Ue, da destinare alle infrastrutture stradali. . |
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SIAS - SOCIETA’ INIZIATIVE AUTOSTRADALI E SERVIZI S.P.A CONFERMATE LE RISULTANZE PERITALI RELATIVE ALLE PARTECIPAZIONI CONFERITE - DALLA ASTM S.P.A. - A FRONTE DELL’AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE DELIBERATO IN DATA 29 GIUGNO 2007. |
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Tortona, 2007 – Sias rende noto che, il Consiglio di Amministrazione, riunitosi in data 31 luglio ha controllato le valutazioni contenute nella relazione redatta dall’esperto nominato dal Tribunale di Torino, in ordine alle partecipazioni - pari al 99,874% del capitale sociale della Satap ed al 20% del capitale sociale della Road Link holdings Limited - conferite, alla S. I. A. S. S. P. A. , dalla Astm S. P. A. A fronte delle n. 100. 000. 000 nuove azioni ordinarie emesse in esecuzione dell’aumento di capitale sociale da 63,75 milioni di euro a 113,75 milioni di euro deliberato dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della S. I. A. S. S. P. A. In data 29 giugno 2007. Sulla base dei controlli effettuati, il Consiglio di Amministrazione non ha rilevato ragioni di rettifica delle risultanze peritali; pertanto, dalla data odierna, le n. 100. 000. 000 azioni della S. I. A. S. S. P. A. Attribuite alla conferente Astm S. P. A. Risultano disponibili (la loro negoziabilità all’Mta è tuttavia subordinata all’ottenimento – da parte della Consob – del nulla-osta alla pubblicazione del “Prospetto Informativo” relativo all’ammissione alla quotazione di tali azioni). . |
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ENTRO IL 2008 VIA AI LAVORI DELLA NUOVA SAN GIULIANO |
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Venezia, 3 settembre 2007 - La nuova “San Giuliano”, porta di ingresso della Venezia insulare in terraferma, comincerà a prendere forma nella seconda metà dell’anno prossimo e sarà terminata entro il 2011. “Ai primi di gennaio del 2008 – fa presente l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso – si chiuderà infatti l’appalto concorso europeo indetto per rifare questo importante snodo, ormai inadeguato dal punto di vista strutturale e anche non all’altezza di un territorio e di una città come Venezia, la sua laguna e il suo entroterra. Le ditte che vi parteciperanno dovranno presentare un progetto allo stadio di “definitivo” e il vincitore provvederà all’esecutivo e ai lavori. L’unica incertezza circa i tempi riguarda la Conferenza dei Servizi, ma contiamo che restino contenuti entro limiti assolutamente fisiologici”. “Dopo un paio di decenni comincia così a chiudersi una partita sulla quale per troppo tempo si era molto discusso, almeno fino al 2003 – sottolinea Chisso – quando grazie alla nuova stagione del fare avviata dalla Giunta Galan e alla piena operatività di Veneto Strade si è giunti all’accordo di programma per la soluzione del nodo sottoscritto tra Regione, Provincia e il Comune di Venezia, l’Anas S. P. A. , la società Autostrade Venezia Padova S. P. A. , veneto Strade S. P. A. E Actv S. P. A. ”. Nella messa a punto della principale opera, il nuovo ponte sulla ferrovia e sul Canale di san Giuliano, la Regione ha voluto il coinvolgimento dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, che aveva proposto più tipologie costruttive. Queste ultime sono state sottoposte ad una sorta di referendum popolare utilizzando i media veneziani. “Vogliamo infatti che l’intervento – ricorda Chisso – non solo ottimizzi la funzionalità del “valico”, ma sia anche bello, dal punto di vista architettonico, costruttivo e dell’inserimento territoriale, gradito ai cittadini che ne saranno i principali utenti. Per questo stesso motivo, nell’appalto concorso abbiamo dato ampia libertà di proporre soluzioni alternative rispetto al preliminare posto a base di gara”. Accanto alla soluzione per San Giuliano, si collocano inoltre i lavori per la messa in sicurezza della S. R. 14 con le nuove intersezioni con via Orlanda e via San Donà. “Mestre sta cambiando volto – afferma Chisso – e la Regione si è impegnata a fondo: tecnicamente, politicamente e finanziariamente per un simile risultato, che dà dignità alla terraferma veneziana e risponde in termini di funzionalità e sicurezza alle esigenze della comunità locale, per troppo tempo rimaste insoddisfatte”. . |
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BOLZANO: TRENI, STRUTTURE, ORARI, DURNWALDER E WIDMANN PRESENTANO IL NUOVO CADENZAMENTO NEI TRASPORTI |
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Bolzano, 4 settembre 2007 - Quattro punti fermi per un sistema di trasporto pubblico locale - il cadenzamento orario, il materiale rotabile, le tariffe su misura, le strutture accessibili - nonché i risultati già raggiunti sono stati presentati il 29 agosto a Bolzano dal presidente Luis Durnwalder e dall´assessore alla mobilità Thomas Widmann. Il prolungamento sino a Bolzano della ferrovia della Val Venosta, i citybus, la nuova flotta di mezzi di trasporto euro 5 e a metano, le offerte negli abbonamenti: sono state molte le iniziative prese in questi ultimi mesi dalla Provincia di Bolzano nel settore della mobilità, e molte altre ne seguiranno a partire dal miglioramento delle infrastrutture, dal risanamento delle 21 stazioni trasferite da Rfi e dalla sostituzione di parte del materiale rotabile. Il presidente Durnwalder ha ricordato che "la Provincia stanzierà circa 130 milioni € per gli investimenti nel settore nei prossimi 2-3 anni" e ha riepilogato i numeri principali: "60 milioni € per il materiale rotabile, tra cui 8 treni, circa 12 milioni per rinnovare il parco autobus, tra cui i 50 bus Euro 5 già ordinati, 40 milioni per la rete ferroviaria e le stazioni in val Pusteria, 10 milioni per ammodernare le altre stazioni. " E ha annunciato che dall´ad di Ferrovie italiane, Mauro Moretti, ha avuto la conferma che la firma dei nuovi contratti di servizio tra Provincia e Rfi è in dirittura di arrivo. Un ruolo fondamentale nel trasporto pubblico del futuro, se lo si vuole rendere un´alternativa davvero credibile all´uso del mezzo privato, lo avrà il cadenzamento orario, come hanno sottolineato Durnwalder e Widmann, che consentirà di superare la fase delle corse in parallelo di treno e autobus per approdare a un adeguato coordinamento. La Provincia prevede un cadenzamento orario su tutto il territorio provinciale con un intensificarsi nelle ore di punta, quando viene portato a corse offerte ogni 30 minuti. "Ferrovia e autobus si integrano nel miglior modo possibile - ha detto l´assessore Widmann - per garantire un servizio senza lacune e conveniente. In questo contesto i tempi di attesa il più possibile ridotti nelle fasi di cambio del mezzo costituiscono un vantaggio importante. In val Venosta si è già arrivati a tale traguardo, ora si lavora per garantirlo anche nel resto del territorio provinciale. " Con l’orario invernale 2009 sarà realizzato interamente in tutto l’Alto Adige e garantirà quindi nuovo comfort nel servizio di trasporto pubblico locale. Sugli assi principali le scadenze per i treni regionali sono: cadenzamento orario in Alta val d´Isarco entro dicembre 2007; cadenzamento di 30 minuti in val d´Isarco entro dicembre 2008; i 30 minuti anche in val Pusteria con collegamenti diretto San Candido-bolzano e cadenzamento orario entro dicembre 2008; cadenzamento orario dei treni sulla tratta Bolzano-verona e cadenzamento di 30 minuti tra Bolzano-ala entro dicembre 2007. È già attivo invece il cadenzamento di 30 minuti tra Bolzano e Merano. Decisivi per poter gestire al meglio il trasporto pubblico di persone sono anche altri fattori, ha aggiunto Widmann: "La puntualità dei mezzi, la loro pulizia, la sicurezza, un materiale rotabile all’avanguardia, fermate a misura di utente e stazioni funzionali, nonché un buon collegamento con altri mezzi di trasporto. " Per raggiungere l’obiettivo la Provincia si muove all’interno di quattro punti fermi: il cadenzamento con un piano complessivo (i singoli piani parziali dei comprensori si collegano al programma principale in modo chiaro e favorevole all’utente); un moderno materiale rotabile e infrastrutture con particolare attenzione alla ferrovia (grazie all’acquisto di nuovi treni e un costante adeguamento del parco autobus viene reso possibile un nuovo comfort di viaggio); offerte attrattive e un moderno sistema tariffario (proposte su misura si indirizzano a varie categorie di utenti, alle loro esigenze e alle loro richieste: pendolari, studenti, terza età, turisti); un comodo accesso al trasporto pubblico di persone (gestione adeguata del servizio, possibilità di parcheggio sufficienti, buoni accessi a treni e stazioni per persone anziane, viaggiatori con difficoltà di movimento e genitori con carrozzine per bambini). . |
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ANSALDO STS TRIMESTRALE AL 30 GIUGNO 2007 UTILE NETTO A 19,5 MILIONI DI EURO (+72,6%) |
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Genova, 4 settembre 2007 - Il Consiglio di Amministrazione di Ansaldo Sts, presieduto da Alessandro Pansa, ha approvato il 31 Luglio la relazione trimestrale al 30 giugno 2007, che chiude con risultati economici, finanziari e commerciali in crescita. Nel secondo trimestre 2007 il Gruppo Ansaldo Sts ha registrato un valore della produzione in aumento del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2006, passando da 235,9 a 257,7 milioni. L’incremento è da attribuire alla crescita del valore della produzione dell’Unità Segnalamento per 25,2 milioni, che ha ampiamente compensato il decremento di 3,5 milioni dell’Unità Sistemi di Trasporto. Il risultato operativo (Ebit) del secondo trimestre 2007 sale a 26,8 milioni rispetto al risultato di 21,0 milioni (comprensivo dei costi straordinari di quotazione) realizzato nel corrispondente trimestre 2006. Per linea di business, il Segnalamento chiude con un risultato operativo di 25,1 milioni, in aumento rispetto a 17,3 milioni del periodo corrispondente, mentre i Sistemi di Trasporto realizzano un risultato operativo pari 7,2 milioni rispetto a 7,4 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente . L’utile netto consolidato del trimestre si chiude a 19,5 milioni rispetto a 11,3 milioni del secondo trimestre 2006, con un incremento del 72,6% rispetto al secondo trimestre 2006. Nel secondo trimestre del 2007 si sono sostenuti costi per Ricerca e Sviluppo pari a 11,5 milioni rispetto a 10,9 milioni dello steso periodo del 2006. Gli ordini acquisiti nel secondo trimestre 2007 ammontano a 384,0 milioni rispetto a 428,2 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente, con un decremento pari al 10,3%. Tale variazione è dovuta principalmente all’eccezionale andamento degli ordini Italia registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il mercato resta comunque dinamico e offre opportunità che consentiranno ad Ansaldo Sts di compensare, nel corso dell’esercizio corrente, la diminuzione nell’acquisizione degli ordini del secondo trimestre. In particolare, gli ordini acquisiti dall’Unità Segnalamento ammontano a 215,8 milioni di euro mentre l’Unità Sistemi di Trasporto ha acquisito ordini per 168,2 milioni. Il portafoglio ordini al 30 giugno 2007 è pari a complessivi 2. 487,7 milioni con un incremento di 42,2 milioni, in aumento del 1,7% rispetto al 30 giugno 2006 (2. 445,5 milioni) ed equivalente a circa due anni e mezzo di produzione a ricavo. Il portafoglio ordini dell’Unità Segnalamento al 30 giugno 2007 ammonta a 1. 176,7 milioni, rispetto a 1. 184,8 milioni di euro del 2006 (al netto dei rapporti con l’Unità Sistemi di Trasporto). Il portafoglio ordini dell’ Unità Sistemi di Trasporto al 30 giugno 2007 ammonta a 1. 311,0 milioni (rispetto a 1. 260,7 milioni di euro del 2006). In aumento anche l’indice di redditività del Gruppo (Ros) che sale al 9,7% dal 8,0% precedente. I valori del 2006 sono riportati al netto dei suddetti costi straordinari di quotazione. Gli ordini acquisiti nel corso del primo semestre sono stati pari a 546,7 milioni (821,6 milioni nel 2006). La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2007 registra un valore creditore di 184,7 milioni rispetto a 158,3 milioni di fine esercizio 2006 (e ai 181,6 milioni del 30 giugno 2006). Il flusso di cassa da attività operative, prima degli investimenti strategici, ammonta a 28,5 milioni, che si confronta con 133,8 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. Al fine di un confronto omogeneo tra i due periodi a raffronto, è necessario tenere in considerazione che il primo semestre del 2006 ha beneficiato di una variazione in diminuzione dei crediti commerciali, con relativi incassi, per 234,0 milioni da attribuirsi essenzialmente alla controllata italiana Ansaldo Segnalamento Ferroviario S. P. A. I principali fenomeni che hanno caratterizzato la variazione della disponibilità finanziaria del Gruppo, nel periodo in esame, sono i seguenti : incassi di crediti commerciali per 178,8 milioni registrati dai principali clienti; pagamenti per l’acquisizione del ramo d’azienda Rm Star da parte della controllata Us&s per 2,4 milioni; pagamenti Iva per 10,1 milioni; pagamento imposte per 29,4; pagamenti per investimenti materiali ed immateriali per 4,5. Incasso proventi finanziari per 3,4 milioni. Al 30 giugno 2007 il capitale circolante netto consolidato è negativo per 237,2 milioni rispetto ad un valore al 30 giugno 2006 sempre negativo di 278,0 milioni; ma sostanzialmente allineato ai valori del 31 dicembre 2006 (negativo per 237,3 milioni ), poiché la riduzione dei crediti commerciali è controbilanciata dall’incremento dei debiti di stessa natura. . |
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FERROVIE, ASSESSORE MERLO: "ACCORDO SU DESTINAZIONE PENALI, PROSSIMA SETTIMANA NUOVA RIUNIONE PER DARE IL VIA A PROGETTO SICUREZZA" |
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Genova, 4 settembre 2007 - E´ stato definito lo scorso 16 luglio nel corso della riunione tra l´assessore regionale alle Infrastrutture, Luigi Merlo e i rappresentanti dei consumatori e dei pendolari l´accordo sulla destinazione delle penali comminate a Trenitalia per i ritardi accumulati dai treni nel corso del 2006 e negli anni pregressi. Per un totale di oltre 1. 200. 000 euro di cui 700. 000 per il 2006 e 580. 000 per il residuo 2005. "Da un lato - ha spiegato l´assessore Merlo - è stato deciso di rimborsare i pendolari e dall´altro di dare il via a progetti sulla sicurezza e relativi al trasporto ferroviario sulla manutenzione delle piccole stazioni". E´ stata inoltre accolta dai pendolari la proposta presentata dall´assessore alle Infrastrutture di destinare i 580. 000 euro delle multe relative al 2005 al controllo della pulizia e all´implementazione della sicurezza sui treni, attraverso un progetto che prenderà il via a settembre e coinvolgerà tutte le forze dell´ordine che quotidianamente fanno uso dei treni nel loro tragitto da casa al lavoro. Per quanto riguarda il 2006, è stato deciso che 700. 000 euro andranno invece ai pendolari come rimborso per i ritardi, con modalità ancora da definire. Sul fronte della sicurezza, al di là del progetto che dovrebbe prendere il via a settembre, i pendolari propongono accordi specifici con la Polfer, la polizia ferroviaria e ipotesi di progetti di interesse sul trasporto ferroviario di manutenzione delle singole stazioni da costruite congiuntamente al comitato regionale consumatori utenti. "Per quanto riguarda invece il contratto di servizio - ha spiegato l´assessore ai Trasporti, Merlo - Trenitalia ha in progetto un contratto innovativo unico, in vista della scadenza in tutte le regioni il 31 dicembre del 2007 dei singoli contratti". "Per questo - ha aggiunto l´assessore alle Infrastrutture - ho proposto un addendum al contratto pregresso basato su: le risorse aggiuntive del bilancio regionale pari a 1,5 milioni di euro, nessun aumento sugli abbonamenti, ma eventualmente un ragionamento sulle tariffe per quanto riguarda i viaggi di corsa semplice". L´assessore ha inoltre comunicato i rimborsi erogati nel 2006 che hanno coinvolto il 21% degli aventi diritto, pari a 4. 067 pendolari per un totale di 184. 908 euro. . |
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DISSERVIZI FERROVIARI – CHISSO: NO ALLE INTERFERENZE NEGATIVE SUL SERVIZIO REGIONALE DA PARTE DEI TRENI A LUNGA PERCORRENZA |
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Venezia, 4 settembre 2007 - Altra strigliana a Trenitalia da parte dell’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, nuovamente intervenuto con la Direzione regionale della società chiedendo formali spiegazioni sui disservizi segnalati dagli utenti del trasporto ferroviario regionale dopo l’avvio dei nuovi treni a media e lunga percorrenza, attivati nel giugno scorso. “La società ferroviaria ha sottoscritto con noi un contratto di servizio liberamente accettato – ha ribadito – e deve onorarlo in ogni sua parte nell’interesse dei viaggiatori, rispondendo alle loro aspettative ed esigenze”. “Io sono dalla parte degli utenti – ha ricordato l’assessore – a favore dei quali investiamo notevoli risorse economiche e che a loro volta contribuiscono a coprire i costi del servizio pagando biglietti e abbonamenti. Non intendo lasciar perdere nulla su questo fronte, anche perché sono fermamente convinto che un servizio di qualità sia la molla per spostare da strada a rotaia quote consistenti di mobilità, a partire da quelli che viaggiano ogni giorno, cosa che dovrebbe essere anche nella “mission” di Trenitalia”. “Ancora nel marzo scorso avevo espresso ai dirigenti della società le mie perplessità sull’allora imminente istituzione di nuovi servizi, per le possibili ripercussioni negative sulla qualità globale del trasporto ferroviario di interesse regionale e locale, anche in vista dell’attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. Sembra, purtroppo, che i miei dubbi fossero fondati, stando alle segnalazioni che continuano a pervenire al mio assessorato e alla Direzione regionale Mobilità. L’introduzione dei nuovi servizi di Trenitalia pare insomma aver penalizzato il trasporto locale: i treni regionali continuano a registrare ritardi e non sembra che vi sia un miglioramento della qualità del servizio offerto. Inoltre risulta non applicata rigorosamente la disposizione in base alla quale i treni classificati come Regionali, Interregionali e Diretti non devono subire precedenze da parte dei treni della media e lunga percorrenza in ritardo, con ulteriore danno per la qualità globale del trasporto ferroviario regionale. Da ultimo, è emerso che in certi casi le informazioni a bordo dei treni relative alla puntualità non sono regolarmente fornite alla clientela, anche se i convogli sono attrezzati con gli impianti per l’informazione sonora”. Sull’intera questione, Chisso ha segnalato a Trenitalia una circostanziata relazione inviatale da una viaggiatrice che abitualmente utilizza il treno regionale 5500, che ora parte da Padova alle 14,50 e che dovrebbe giungere a Lonigo alle 15,43, ma che registra ritardi “proprio dall’entrata in vigore del nuovo orario estivo, con l’introduzione di altri treni veloci da Venezia a Milano”. Il 16 luglio, in particolare, il treno si sarebbe fermato una prima volta a Grisignano per dare una precedenza e poi ad Altavilla per far passare un Eurostar City e un Intercity e sarebbe giunto a Lonigo alle 15,59, senza che “nessuno si degnasse di avvisare i viaggiatori di quanto stava accadendo o del ritardo che si andava accumulando”. In una precedente occasione il treno regionale era rimasto fermo per dare la precedenza ad un merci. “E’ una segnalazione emblematica – ha sottolineato Chisso – rispetto alla quale Trenitalia deve fornire i dovuti chiarimenti. Voglio sapere quali sono gli effettivi riflessi negativi dell’introduzione dei nuovi servizi Eurostar e Intercity sul trasporto ferroviario di interesse regionale e locale del Veneto e quali misure la società intende attivare per affrontare il problema. Voglio anche sapere quali sono esattamente le disposizioni attualmente applicate per le precedenze fra i treni del servizio ferroviario regionale e quelli della media e lunga percorrenza e per quale motivo nei treni dotati degli impianti per la diffusione sonora, come nel Taf R5500 in questione, non sono fornite le informazioni relative ai ritardi”. . |
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RIAPERTURA DELLE BIGLIETTERIE DI MAROTTA E PORTO RECANATI ´ |
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Ancona, 4 settembre 2007 - Trova finalmente una positiva soluzione la vicenda della chiusura delle biglietterie delle stazioni di Marotta e Porto Recanati´. Lo ha comunicato il 20 luglio l´assessore regionale ai Trasporti, Pietro Marcolini. ´La Regione Marche si e` spesa per una sollecita risposta ai problemi che erano sorti, in particolare, a Marotta, a causa delle pesanti ricadute che la decisione di Trenitalia di procedere alla chiusura del servizio di biglietteria determinava in tutta la Vallata del Cesano´. Nel corso della riunione svoltasi in Regione con l´assessore Marcolini, il sindaco e il vicesindaco di Mondolfo, Trenitalia, si e` assunta l´impegno di ripristinare i servizi mediante l´esternalizzazione del servizio. Nei giorni scorsi, il direttore di Trenitalia Marche, Danilo Antolini, ha comunicato ufficialmente alla Regione che sono state completate le procedure per l´individuazione del gestore dei servizi interni di biglietteria nelle stazioni rimaste impresenziate dal 10 giugno e ha confermato che da domani, 20 luglio, sara` riattivato regolarmente il servizio di sportello, come concordato. Continua il lavoro anche per Porto Recanati, per la quale Trenitalia si e` impegnata a riaprire, col servizio esternalizzato, nel corso della prossima settimana. ´L´impegno della Regione - prosegue l´assessore Marcolini - e` stato volto a far si` che non si creassero ulteriori problemi per l´utenza, in una fase dell´anno in cui e` massima la presenza turistica sul territorio marchigiano e, quindi, e` piu` che mai necessario il migliore funzionamento dei servizi in stazione e, piu` in generale, a supporto dell´uso dei mezzi pubblici di trasporto´. . |
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FERMATE A STRESA: BORIOLI SCRIVE A CISALPINO PRONTI A OGNI INIZIATIVA PER MANTENERE LE FERMATE DEL TRENO IN PIEMONTE |
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Torino, 4 settembre 2007 - L’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, non ci sta a perdere le fermate di Stresa del treno Cisalpino e invia una lettera ai vertici della società svizzera che svolge il servizio, rispondendo così al sostanziale diniego della Cisalpino Ag a incontrare le amministrazioni locali per trovare una soluzione al problema. Infatti le ragioni che hanno spinto il gestore svizzero a prevedere la soppressione delle fermate a Stresa risultano ancora poco chiare e, apparentemente, ingiustificate tanto più che, anche se la società è di diritto svizzero, “il servizio – spiega Borioli – si configura a tutti gli effetti come servizio pubblico che utilizza la rete piemontese per una parte considerevole del suo sviluppo, arrecando anche qualche forma di disagio (rumore, ingerenze nella viabilità, ecc. ), senza nemmeno lasciare in cambio il servizio ai pendolari di Stresa. Dovrebbe essere anche semplice questione di buonsenso, di buongusto e di educazione – afferma Borioli – confrontarsi con le amministrazioni locali prima di assumere decisioni di questa natura che eliminano un servizio fondamentale per i turisti e per i pendolari”. Per scongiurare questa ipotesi, Borioli si è detto pronto a “attivare tutte le possibili iniziative amministrative, politiche, istituzionali e legali”. . |
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MUSSNER ALLA RIUNIONE DEL CIPE, OK AL QUADRUPLICAMENTO DELLA VERONA-FORTEZZA |
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Bolzano, 4 settembre 2007 - Il comitato interministeriale di programmazione economica, nell´ambito del progetto preliminare di quadruplicamento della tratta Verona-fortezza, ha dato parere positivo alla realizzazione della tratta d´accesso sud alla galleria di base del Brennero, tra Fortezza e Ponte Gardena, e alla circonvallazione ferroviaria di Bolzano. "I primi stanziamenti - commenta l´assessore provinciale Florian Mussner - ammontano a 59 milioni di euro". Per la realizzazione dell´intera opera è prevista una spesa superiore ai 2 miliardi e mezzo di euro, buona parte dei quali saranno destinati ai due lotti altoatesini. Il primo, quello riguardante la tratta d´accesso sud al tunnel di base del Brennero, prevede un collegamento in galleria tra Fortezza e Ponte Gardena, e costerà 1. 456 milioni di euro. Il secondo lotto, invece, è relativo alla circonvallazione ferroviaria di Bolzano, per la cui realizzazione è prevista una spesa pari a 795 milioni di euro. Assieme al parere positivo alla realizzazione delle due opere, il Cipe ha anche stanziato un primo contributo di 59 milioni di euro, che verranno destinati alla progettazione definitiva dei lavori. Alla riunione del comitato, in rappresentanza della Provincia Autonoma di Bolzano, ha partecipato anche l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner. "Oggi è stato compiuto un altro passo in avanti nella realizzazione del corridoio numero 1 - ha commentato Mussner - ed è stata sposata la linea della giunta provinciale, che ha dato sempre molta importanza alle tratte d´accesso alla futura galleria di base del Brennero. Il quadruplicamento della linea Verona-fortezza è un´opera fondamentale se si vuole concretizzare quella strategia di trasferimento del trasporto da gomma a rotaia auspicato da tutti". . |
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PORTI LIGURI, INFRASTRUTTURE E FINANZIARIA: PRESIDENTE BURLANDO INCONTRA MINISTRO PADOA SCHIOPPA |
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Roma, 3 settembre 2007 - La prospettiva che lo sviluppo del sistema dei porti liguri e delle infrastrutture collegate - già previsto dal Dpef - possa essere finanziato adeguatamente nella prossima finanziaria, anche ricorrendo al federalismo fiscale è stata al centro di un incontro a Roma tra il presidente della Regione Liguria e il ministro dell´economia Padoa Schioppa. Burlando, che nelle settimane scorse si era attivato su questo e altri temi in contatti con i ministri Di Pietro (infrastrutture) Bianchi (trasporti) e poi con lo stesso presidente del consiglio Prodi, ha illustrato anche a Padoa Schioppa l´idea che - così come prevedono le norme sul federalismo fiscale recentemente varate dal governo - la Liguria, quale porta logistica italiana tra Mediterraneo e Europa - possa avvalersi per il finanziamento del sistema portuale e infrastrutturale delle risorse erariali che deriveranno dal previsto aumento dei traffici portuali della Liguria. Attualmente i 3 milioni di Teus movimentati dai porti liguri fruttano 4 miliardi di euro di entrate allo stato. Le previsioni per il prossimo decennio riguardano un aumento fino a 6 milioni di Teus, e quindi un raddoppio delle risorse erariali, che potrebbe essere destinato al finanziamento delle opere. Già oggi la legge finanziaria per il 2007 consente un meccanismo simile, ma limitato alle sole opere portuali. Padoa Schioppa e Burlando si rivedranno nei prossimi giorni. Il principio, su proposta sempre di Burlando, è stato anche accolto questa mattina del documento sul Dpef licenziato dalla conferenza dei presidenti delle regioni, ed era stato condiviso anche nell´incontro tra le giunte regionali della Liguria e del Piemonte. "Sto constatando con soddisfazione - ha osservato il presidente della Liguria - che questa idea viene sempre più considerata come fattibile. Per le infrastrutture e i porti sono positive le previsioni del Dpef: ma ora è decisivo che i meccanismi di spesa necessari, con criteri anche innovativi, siano già incardinati sulla legge finanziaria per il 2008". . |
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AICON S.P.A.: SIGLATO L’ACCORDO PER L’ACQUISIZIONE DI MORGAN |
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Milano, 4 settembre 2007 – Aicon, gruppo messinese che opera nella progettazione, costruzione e commercializzazione di imbarcazioni e navi da diporto a motore di lusso, quotato al segmento Star di Borsa Italiana, ha siglato l’accordo per l’acquisizione del brand Morgan, storico marchio inglese specializzato nella produzione di Lobster boat di proprietà di Leopoldo Rodriquez. L’operazione, che ha un valore complessivo di circa 4 milioni di euro, consente ad Aicon di differenziare e rafforzare la propria gamma di prodotti attraverso l’ingresso nel segmento delle imbarcazioni Lobster. Il marchio Morgan, infatti, con le sue caratteristiche di stile, design e performance, va ad integrarsi, senza alcuna sovrapposizione, con il brand Aicon. In particolare, l’accordo prevede che Aicon acquisti la proprietà esclusiva del marchio Morgan. La produzione e la commercializzazione delle imbarcazioni Morgan verrà affidata ad una newco industriale, proprietaria di stampi e progetti Morgan, di cui Aicon deterrà l’80%. Leopoldo Rodriquez, che assumerà la carica di Presidente Onorario della newco industriale manterrà una partecipazione pari al restante 20%. Le nuove Lobster boat Morgan, che saranno prodotte utilizzando il modello industriale di Aicon, verranno costruite a Giammoro, in un’area prospiciente il mare nei pressi dei principali stabilimenti del gruppo Aicon. Morgan è uno dei principali brand al mondo nel segmento delle Lobster boat, imbarcazioni, originarie del New England, inizialmente utilizzate per la pesca alle aragoste e oggi molto apprezzate dagli amanti della nautica per le eccellenti qualità marine, l’abitabilità e il comfort. Il brand vanta un grande potenziale che, avvalendosi del modello di business Aicon, potrà essere espresso e valorizzato. La gamma Morgan è attualmente costituita da imbarcazioni di dimensioni che vanno dai 33 ai 93 piedi Grazie alle sinergie industriali e commerciali con Aicon nell’anno nautico 2007 - 2008 si prevede che Morgan realizzi ricavi per circa 18 milioni di Euro e una marginalità allineata a quella del gruppo. Aicon finanzierà l’operazione facendo ricorso alla leva del debito poiché i proventi dell’Ipo sono destinati al piano di sviluppo endogeno del gruppo. “Questa operazione – ha commentato Lino Siclari, Presidente e Amministratore Delegato di Aicon – conferma le strategie di crescita del Gruppo nel mercato delle imbarcazioni a motore. Siamo molto soddisfatti perché il marchio Morgan si integra perfettamente con i nostri prodotti, in quanto si tratta di imbarcazioni di alto profilo con caratteristiche peculiari che occupano una nicchia di mercato in cui il cliente di elevato standing ricerca finiture di pregio, ambiente di classe e grandi doti marine”. “L’ingresso nel Gruppo Aicon – ha dichiarato Leopoldo Rodriquez, fondatore di Morgan – rappresenta per il marchio Morgan una grande opportunità di sviluppo, grazie alle sinergie industriali e commerciali con una realtà tra le principali in Italia nel settore nautico di fascia alta. Ci consentirà, inoltre, di ampliare la gamma di imbarcazioni con l’obiettivo di entrare in nuovi segmenti di mercato”. . |
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LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEL MATERIALE DI DRAGAGGIO PORTUALE |
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Ancona, 4 settembre 2007 - Il materiale di dragaggio portuale e` una risorsa preziosa, non un rifiuto. Va riutilizzato e non disperso in mare. Per favorire il suo uso, la Giunta regionale ha approvato le linee guida che agevolano la gestione corretta dei fanghi ripescati. L´obiettivo e` quello di promuovere l´adozione delle migliori tecniche per la difesa della costa e la tutela dell´ambiente. La Regione, inoltre, favorira` il raggiungimento di accordi con le autorita` interessate per consentire l´utilizzo del dragato. A questo proposito, incentivera` la costituzione di societa` consortili tra l´Autorita` portuale di Ancona, i comuni e le societa` interessate ai porti marchigiani, al fine di promuovere una gestione associata delle attivita` di manutenzione. Le linee guida indicano anche le zone dove ´ d´intesa con i comuni interessati ´ e` tecnicamente possibile realizzare cinque ´casse di colmata´, destinate a deposito e riutilizzo del materiale di escavazione. Sono quattro le localita` individuate, in via preliminare, lungo la costa marchigiana: Ancona (zona frana), Falconara (zona Montecatini), Fano (due interventi), San Benedetto del Tronto. Si riferiscono a tratti di litorale ´compromessi dalla presenza di scogliere radenti, a difesa della linea ferroviaria e dove la spiaggia e` praticamente inesistente´. Siti che segnalano una situazione ambientale precaria, viene evidenziato nella relazione, dove la collocazione delle casse consente di ridisegnare la linea di costa, favorendo la costruzione di una fascia di rispetto pedonale e ciclabile, il deposito temporaneo dei materiali, l´utilizzo della sabbia per il ripascimento della spiaggia corrispondente. Sulla base delle esigenze che si manifesteranno sara` anche possibile individuare altre aree, ricercando la collaborazione dei comuni coinvolti. ´Il Piano di gestione integrata della aree costiere ´ sottolinea l´assessore all´Urbanistica e Porti, Loredana Pistelli ´ individua le procedure di escavazione in ambito portuale. Queste attivita` rappresentano un servizio pubblico, dal momento che il fenomeno della riduzione dei fondali rende i porti inagibili e pericolosi. Lo smaltimento in discarica dei fanghi e` previsto come soluzione subalterna, nel caso in cui non sia possibile altro utilizzo´. La delibera adottata dalla Giunta regionale chiarisce le disposizioni da seguire, a seguito dell´emanazione del ´Codice ambiente´ (decreto legislativo 152/2006). Introduce classi di qualita` del materiale, sulla base della caratterizzazione dello stesso e prevede le possibilita` di gestione compatibile. Fornisce anche chiarimenti sul riutilizzo a terra i materiali derivanti dall´attivita` di dragaggio. ´In linea con il legislatore nazionale ´ afferma l´assessore ´ viene chiarito che i materiali di dragaggio, utilizzati fuori dalla fascia costiera, sono esclusi dall´ambito di applicazione della normativa sui rifiuti. Nel caso in cui siano utilizzati senza trasformazioni preliminari e secondo le modalita` previste nel progetto di dragaggio approvato dall´autorita` amministrativa competente, vengono classificati come materie prime secondarie. Questo e` possibile quando la composizione media dell´intero volume presenti una concentrazione di inquinanti inferiore ai valori limite previsti nel decreto legislativo 152/06. Se non e` possibile l´immediato utilizzo, il materiale va depositato nel sito indicato in sede progettuale. Il suo riutilizzo dovra`, comunque, avvenire entro trenta mesi dal deposito´. Con le linee guida adottate dalla Giunta regionale, conclude la Pistelli, ´si conta di dare una risposta concreta per sbloccare la situazione di grave difficolta` operativa che si e` venuta a determinare per la funzionalita` e l´agibilita` dei porti delle Marche´. . |
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