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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 27 Novembre 2007 |
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STOA: CONFERENZA ANNUALE SUL FUTURO DEL CERVELLO |
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Bruxelles (Belgio), 27 novembre 2007 – Oggi l´unità per la valutazione delle opzioni scientifiche e tecnologiche del Parlamento europeo (Stoa) organizza la sua conferenza annuale. Alla conferenza, centrata quest´anno sul futuro del cervello, interverranno la baronessa Susan Greenfield, direttrice dell´Institute for the Future of the Mind, che terrà un discorso programmatico e un luminare delle malattie neurodegenerative. Questi interventi saranno seguiti da una sessione di domande e risposte. Precederà la conferenza vera e propria un workshop che prevede presentazioni della professoressa Christine Van Broechhoven (vincitrice dell´edizione 2006 del premio internazionale L´oréal-unesco per le donne scienziato), il professor Jes Olesen (European Brain Council) e la professoressa Esther Stoeckli (Developmental Neuroscience, università di Zurigo) La manifestazione che si svolge sotto gli auspici del presidente del Parlamento europeo sarà seguita da un ricevimento per i partecipanti. Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Europarl. Europa. Eu/stoa/events/annuallecture/2007/default_en. Htm . |
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DATI DELLO STUDIO CLINICO SU BROSTALLICINA DIMOSTRANO ATTIVITÀ ANTITUMORALE INCORAGGIANTE NEI PAZIENTI CON CANCRO RESISTENTE ALLA CHEMIOTERAPIA SFRUTTANDO LA VULNERABILITÀ DEL TUMORE SI OTTIENE UNA STABILIZZAZIONE DURATURA DELLA MALATTIA IN STUDI CLINICI DI FASE I/II |
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Seattle e Bresso 27 novembre 2007 - Systems Medicine, Llc società interamente controllata da Cell Therapeutics, Inc. Ha annunciato che sono stati presentati al convegno Highlights in Oncology, tenutosi a Napoli il 20 novembre 2007, i risultati preliminari cumulativi di uno studio clinico di fase I di terapia combinata con brostallicina e cisplatino in pazienti con tumori solidi recidivati o resistenti alla chemioterapia di prima linea. Cristina Geroni, Ph. D. Presso Nerviano Medical Sciences, che ha sviluppato brostallicina, ha riassunto le basi del disegno dello studio clinico. Il trial è basato sui dati che dimostrano come i tumori con elevati livelli di Gsh/gst, comunemente rilevati nei tumori resistenti al platino, sono più sensibili agli effetti antitumorali di brostallicina. Elevati livelli di Gsh e Gst sono associati ai fenomeni di resistenza dei tumori ai maggiori farmaci chemioterapici standard. “La nostra esperienza di fase I e Ii con brostallicina in oltre 160 pazienti dimostra un’attività antitumorale incoraggiante in numerosi tumori solidi ed oltre il 50% dei pazienti ottiene almeno la stabilizzazione della malattia” riferisce Steven Weitman, M. D. , di Systems Medicine. I dati preliminari dei primi 21 pazienti trattati nello studio clinico di fase I, in combinazione con il cisplatino, hanno dimostrato risultati simili. 14 pazienti hanno ottenuto la stabilizzazione della malattia e la metà (50%) dei 14 pazienti hanno ottenuto una stabilizzazione duratura della malattia che si mantiene per oltre 6 cicli di terapia. Sono state rilevate prevalentemente tossicità di tipo ematologico che sono risultate gestibili e reversibili in tale popolazione di pazienti pesantemente pre-trattata. Sono previsti studi di fase Ii utilizzando questa combinazione in pazienti che hanno sviluppato resistenza alla chemioterapia standard. Informazioni sullo Studio di Fase I Lo studio multicentrico di fase I, con dosi crescenti di brostallicina in combinazione con cisplatino (cDdp), è stato condotto in pazienti con tumori solidi ricorrenti o metastatici. I cicli di trattamento erano di 3 settimane. Brostallicina è stata incrementata da 5 a 7 e fino a 9 mg/m2 con una dose fissa di cDdp di 75 mg/m2. Per visionare il poster con informazioni più dettagliate si prega di visitare il sito www. Cticseattle. Com. . |
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NASCE LA FEDERAZIONE LOMBARDA MALATTIE RARE PER DARE VOCE A MALATI E ASSOCIAZIONI |
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Milano, 27 novembre 2007 – Sono tante, piccole e spesso isolate: stiamo parlando dello oltre 500 Associazioni di “malati rari”a livello nazionale e delle circa 100 a livello regionale che quotidianamente lottano per cercare di far sentire la propria voce. Da oggi in Lombardia a loro disposizione c’è la Federazione Lombarda Malattie Rare (Flmr): un organismo “super partes” che riunisce l’esperienza di cinque Associazioni di Pazienti e che si propone come portavoce unico delle problematiche legate a queste malattie nonché come efficace strumento per dare forza ai diritti dei malati. Grazie alla collaborazione e allo sforzo di tutti i soci fondatori la neonata Federazione sarà in grado di esercitare un maggior impatto sulle Istituzioni Sanitarie regionali, stabilendo un contatto diretto e costruttivo con la Regione Lombardia, per garantire la tutela e la difesa dei più deboli e migliorare tutto ciò che ostacola l’attività delle singole associazioni. “Fino ad oggi, nella nostra Regione, le singole associazioni si muovevano autonomamente – ha commentato il Presidente Federazione Lombarda Malattie Rare, Flavio Bertoglio - ora, grazie alla Federazione, aumentano significativamente le possibilità di fare sentire la nostra voce anche a livello politico, con effetti positivi per le associazioni e, naturalmente, per pazienti e famigliari” Attualmente la Federazione riunisce l’Associazione Italiana Glicogenosi Onlus (A. I. G. ), l’Associazione Italiana Mucopolisaccaridosi e Malattie Affini Onlus (A. I. Mps), l’Associazione per la tutela del Bambino con Malattie Metaboliche Onlus (Abm), l’Associazione per l’informazione e lo studio dell’Acondroplasia Onlus (A. I. Sa. C) e l’Associazione Rp Italia-sezione Lombarda Onlus (Rp Italia), ma rimane importante la ricerca di nuove adesioni per far sì che la voce della Federazione sia sempre più forte, rappresentativa e concreta. Per farsi conoscere alle associazioni di Malattie Rare la Flmr ha organizzato un incontro patrocinato dall’Assessorato alla Sanità Regione Lombardia che si terrà sabato 24 novembre presso l’Auditorium Salesiani di via M. Gioia 48. Per ulteriori informazioni sulla presentazione e sull’attività dell’associazione: www. Flmr. It . |
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FVG, SALUTE: BELTRAME ANNUNCIA SCREENING COLON-RETTO |
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Udine, 27 novembre 2007 - "L´obiettivo è diminuire in modo significativo la mortalità, causata dal cancro al colon- retto. Ci attendiamo di salvare tra le 130 e le 260 vite l´anno". Lo ha affermato ieri l´assessore regionale alla Salute e Protezione sociale, Ezio Beltrame, che ha illustrato, in un incontro a Udine, il nuovo programma di screening oncologico del cancro al colon-retto. Il Friuli Venezia Giulia presenta, a livello nazionale, i più alti tassi d´incidenza dei tumori: ogni anno ne vengono diagnosticati tra la popolazione regionale 10 mila nuovi casi. Il cancro al colon-retto (più di mille l´anno nel Fvg) è una patologia da cui si può guarire, se curata nella sua fase iniziale. "La prevenzione è una delle linee strategiche fondamentali dei programmi socio-sanitari della Regione Friuli Venezia Giulia. Ci sono tre screening che hanno dimostrato, a livello mondiale, la propria validità: per i tumori al collo dell´utero, alla mammella ed al colon-retto. Con l´avvio di questo, il Fvg sarà una delle pochissime regioni ad aver avviato su tutto il proprio territorio tutti e tre gli screening," ha spiegato Beltrame. Lo screening in questione, che partirà nel prossimo mese di dicembre e coinvolgerà 300 mila persone (uomini e donne d´età tra 50 e 69 anni), impegnerà dal punto di vista organizzativo tutto il sistema sanitario regionale. Queste le modalità dello screening: i cittadini riceveranno a casa una lettera, con la quale saranno invitati a recarsi in una farmacia per ritirare uno specifico kit, che dovranno poi riconsegnare alla stessa per lo svolgimento delle analisi in laboratorio. L´esito del test verrà comunicato ai cittadini. Le 353 farmacie coinvolte nell´iniziativa, svolgeranno un lavoro importantissimo, garantendo una presenza capillare su tutto il territorio regionale. Tutte le prestazioni di screening saranno gratuite. All´incontro hanno partecipato, tra gli altri: il presidente di Ferderfarma, Damiano Degrassi, il direttore del registro tumori del Fvg, Diego Serraino, ed i responsabili dello screening delle aziende sanitarie e dell´agenzia regionale della sanità. . |
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LA MEDICINA NUCLEARE E’ UNA FRONTIERA ORMAI CONSOLIDATA |
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Padova, 27 novembre 2007 “Inauguriamo oggi la nuova sede della medicina nucleare dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Sarà un’ulteriore garanzia di qualità per i pazienti che qui arrivano da tutto il Veneto ed anche da molte Regioni italiane. La medicina nucleare è una frontiera ormai consolidata ed è inserita in molteplici percorsi di diagnosi e di cura. ” Lo ha detto il 23 novembre l’assessore alle Politiche sanitarie, Francesca Martini, al taglio del nastro della nuova sede della medicina nucleare dell’Azienda Ospedaliera di Padova. Spiega Martini: “La medicina nucleare impiega i radiofarmaci, cioè sostanze marcate con atomi debolmente radioattivi, per studiare la funzionalità degli organi del corpo umano. Ciascun radiofarmaco consente lo studio selettivo di una funzione, sia nei tessuti sani, sia in quelli ammalati. Utilizzando radiofarmaci innocui viene impiegata nella diagnostica di numerose patologie del cuore, del cervello, dei polmoni e dei reni. Usando invece radiofarmaci aggressivi la medicina nucleare permette di distruggere le cellule in cui si concentrano e serve quindi per la terapia dei tumori e di patologie come gli ipertiroidismi. ” Conclude Francesca Martini: “Voglio ricordare che la medicina nucleare di Padova è sede dell’unica scuola di specializzazione del Nord Est dove si è formata la maggior parte degli specialisti degli ospedali dell’area. Un ulteriore motivo di orgoglio e di soddisfazione per la Regione del Veneto. La nuova sede ha avuto un investimento di 1 milione e 100 mila euro per la struttura e di 1 milione e 56 mila euro per le grandi apparecchiature”. . |
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L´INNOVAZIONE TECNOLOGICA IN SANITA´ INCONTRO TRA RICERCA IMPRESE E ISTITUZIONI |
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Genova, 27 novembre 2007 - Domanij il Salone Congressi dell´Ospedale Galliera ospiterà - a partire dalle ore 9 - esponenti del mondo economico, politico, impreditoriale e universitario per approfondire i temi dell´innovazione tecnologica in sanità e le eventuali strategie da attuare per l´applicazione di politiche di settore finalizzate a favorire un maggior collegamento tra ricerca e impresa. “L´obiettivo del Convegno - spiega Marina Iannucci, Responsabile della Pianificazione e Controllo Strategico del Galliera e referente dell´evento - è quello di stimolare un confronto fra settore pubblico e privato e rendere disponibili le informazioni utili a rafforzare le opportunità per una cooperazione sulla ricerca, le tematiche brevettuali, la creazione di spin-off e l´incubazione di impresa. In questa giornata, con il contributo degli attori di questo innovativo scenario, approfondiremo le tematiche sul collegamento tra ricerca clinica e sviluppo tecnologico, sulla promozione delle opportunità che può generare il legame tra ricerca e impresa e sulle condivisioni già esistenti”. L’iniziativa del convegno- organizzato dall’Ospedale Galliera in collaborazione con l’Università degli Studi di Genova, L’istituto Nazionale di Fisica Nucleare e Confindustria Genova- nasce in seguito alla recente acquisizione da parte dell’Ospedale Galliera della condivisione della titolarità del brevetto con l’inventore, prof. Mauro Marinelli, dell’apparecchiatura per la determinazione non invasiva del ferro nel fegato, denominata Biosuscettometro, in ragione della ricerca clinica condotta dal Centro di Microcitemia dell’Ospedale, che ha reso possibile lo sviluppo dell’invenzione. “In ragione di questa acquisizione- conclude Iannucci- l’Ospedale ha interesse a confrontarsi con le altre strutture dedicate alla ricerca e con le imprese produttrici su come valorizzare la ricerca e favorire il trasferimento dell’innovazione all’industria”. Alle ore 9 ad aprire l´incontro saranno: Giuseppe Profiti, Vice Presidente dell´Ospedale Galliera; Gaetano Bignardi, Rettore dell´Università di Genova; Pietro Corvisiero, Direttore Infn Genova; Paolo Corradi, Direttore Generale di Confindustria Genova; Gian Massimo Gazzaniga, Coordinatore Comitato Scientifico del Galliera. Dalle ore 9,30 fino alle 13 interventi- moderati da Marina Iannucci- di: Adriano Lagostena Direttore Generale del Galliera, Giuseppe Casalino Università di Genova, Tiziana Ruzzon Istituto Tumori Genova, Francesco Berti Riboli Sezione Sanità Confindustria Genova su “Ricerca, innovazione, opportunità: scenario e criticità”; Gian Luca Forni Ospedale Galliera e Mauro Marinelli Dipartimento di Fisica su “Il rapporto tra ricerca e clinica: l´esperienza del Galliera”; Giorgio Karaghiosoff e Michela Zunino Studio Karaghiosoff e Frizzi C. Ligure Savona su “Come acquisire la proprietà delle invenzioni”; Daniela Bellomo Fondazione S. Raffaele Monte Tabor Milano, Michele Zani Esaote spa Genova, Antonella Giuni Genova Robot, Michele Gallamini Rgm spa su “Il trasferimento all´industria”; Pietro De Martino Sviluppo Italia Ligure Genova su “Strumenti di supporto degli spin-off”. Dopo la pausa pranzo, alle ore 14 Marco Bernocchi Ligurcapital Genova e Cristian Pastorino Capitalimpresa parleranno di “Strumenti di finanza innovativa”. Alle ore 15 inizierà la tavola rotonda dal titolo “Come favorire il collegamento tra ricerca e imprese” con gli interventi di Massimiliano Costa- Regione Liguria; Antonio De Flora- Centro Biotecnologie Avanzate Genova Sergio Bertolucci Infn Roma; Paolo Corradi – Confindustria; Cristina Battaglia Sviluppo Italia Liguria Genova. Modera Luciano Grasso, Direttore Amministrativo del Galliera. Www. Galliera. It . |
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LOMBARDIA: DA 1/12 VIA IL TICKET DA 10 EURO E PIU´ ESENZIONI INNALZATA A 38.500 EURO LA SOGLIA DI REDDITO PER GLI ANZIANI |
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Milano, 27 novembre 2007 - Dal prossimo 1 dicembre è abolito in Lombardia il ticket di 10 euro per l´assistenza specialistica ambulatoriale e di diagnostica strumentale e di laboratorio, cioè in sostanza per le visite e gli esami. La misura, già annunciata dal presidente Roberto Formigoni e dall´assessore alla Sanità Luciano Bresciani, è stata varata oggi dalla Giunta regionale. Viene ridotto quindi ai 36 euro d´obbligo derivanti da legge statale l´importo massimo di "partecipazione alla spesa sanitaria" per queste prestazioni (fino a un massimo di 8 prestazioni della stessa branca specialistica per ricetta). Si tratta di prestazioni sulle quali peraltro, nel 70% dei casi, di fatto già non c´è ticket in virtù dei numerosi tipi di esenzione progressivamente introdotti dalla Regione a vantaggio dei minori, degli anziani, delle categorie più deboli, dei pazienti cronici e di chi è affetto da particolari patologie. Contemporaneamente, con la delibera odierna, la Giunta ha ampliato la fascia di esenzione per gli anziani con più di 65 anni, portando la soglia di reddito familiare da 36. 151,98 euro a 38. 500 euro. Si tratta di circa 150. 000 persone. "Questa misura - ha sottolineato Formigoni - sgraverà i cittadini di circa 55 milioni di euro all´anno, che andranno a unirsi agli altri 200 milioni di risparmio fiscale dovuto al taglio dell´Irpef che entrerà in vigore da gennaio" (esenzione dall´addizionale Irpef della quota di reddito pari a 15. 493,71). "L´abolizione del ticket di 10 euro e l´ampliamento delle fasce di esenzione - ha aggiunto Bresciani - vengono introdotte mantenendo inalterato il livello quantitativo e qualitativo di tutti i servizi già erogati da Regione Lombardia". "Ciò è possibile - ha notato il presidente Formigoni - grazie ai positivi risultati delle politiche della Regione per tenere sotto controllo i bilanci, migliorare l´utilizzo delle risorse e garantire alta qualità a minori costi. Non è un caso che la Lombardia sia l´unica in Italia a presentare un bilancio della sanità in pareggio". . |
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PRESENTATO IL FILMATO “DONAZIONE DI ORGANI E TRAPIANTI“ |
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Bolzano, 27 novembre 2007 - L’assessore alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, ha preso parte allo stand dell’Aido, allestito alla Fiera di Bolzano in occasione di “Futurum 2007”, alla presentazioen del filmato "Donazione di organi e trapianti". È stato presnetato nei giorni scorsi nell´ambito della Fiera della Formazione dell´Alto Adige "Futurum 2007" il video dal titolo “Donazione di organi e trapianti”, nato dalla collaborazione tra gli studenti dell’Istituto per l’economia ed il turismo “Robert Gasteiner” di Bolzano e la Sezione provinciale dell’Associazione Italiana Donatori Organi (Aido). Nel filmato vengono posti in risalto dagli studenti alcune situazioni ed atteggiamenti favorevoli o contrari che caratterizzato le problematiche della donazione di organi e dei trapianti in ambito famigliare. Ha preso parte alla presentazione del video anche l´assessore provinciale alla Sanità ed alle Politiche sociali, Richard Theiner, il quale nel suo intervento ha sottolineato l´importante attività svolta dall’Aido al fine di sensibilizzare la popolazione nei confronti delle tematiche della donazione di organi e dei trapianti. Un’attenzione particolare è stata dedicata anche al nuovo portale informativo dell’Aido www. Aido-bz. It dove si possono trovare utili informazioni su questi complessi argomenti sia sotto il profilo medico – organizzativo che giuridico ed etico. L´assessore Theiner ha voluto infine esprimere il proprio ringraziamento per l´impegno e la dedizione alle tematiche della donazione e dei trapianti al presidente dell´Aido, Roland Rienzner, ed i auoi collaboratori Annamaria Saviolo e Massimo Trigolo che hanno reso possibile la realizzazione del video. . |
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IL C.D.A. DEL GALLIERA CONFERMA L´INCARICO AI VERTICI DELL´ENTE |
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Genova, 27 novembre 2007 – Il Consiglio di Amministrazione dell´Ospedale Galliera ha confermato, nell´ultima seduta svoltasi lo scorso 16 novembre, l´incarico di Direttore Generale dell´Ente ad Adriano Lagostena, di Direttore Amministrativo a Luciano Grasso e di Direttore Sanitario a Roberto Tramalloni fino al 31 luglio del 2010. Il C. D. A. Ha confermato all´unanimità il mandato ai tre manager genovesi. Un importante segnale che conferma non solo la fiducia sull´operato della direzione svolto in questi ultimi due anni, ma che garantisce all´Ente un filone di continuità e la stabilità necessarie in vista dei prossimi grandi temi che il Galliera dovrà affrontare. La decisione del C. D. A. Dell´ente fa seguito alla recente conferma alla Vice Presidenza dell´Ente di Giuseppe Profiti al 31 dicembre 2010. . |
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LABORATORIO ARTISTICO TERAPEUTICO “ART LAB” ISTITUTO NAZIONALE TUMORI - MILANO |
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Milano, 27 novembre 2007 - Le attività proposte sono uno strumento terapeutico sempre più utilizzato anche in campo oncologico perché aiutano le persone ad uscire dall´isolamento e dalla passività alle quali la malattia spesso le costringe, aumentando la loro capacità di reagire. I partecipanti alle diverse attività guidate potranno ottenere benefici nel controllo del dolore, nel recupero dell´autonomia fisica e nella elaborazione (passiva) delle proprie paure, dei propri vissuti e delle proprie emozioni. Scopo di questo progetto è anche valutarne l´efficacia sul paziente in termini di qualità di vita. Verranno ammessi al Laboratorio Artistico tutti i pazienti oncologici in cura e curati presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori. Attività proposte: Artiterapie Scrittura Creativa - Raccontare e scrivere le proprie emozioni e sentimenti aiuta a esternare le paure, trattenendo invece i ricordi, rivivendo ed elaborando positivamente anche i vissuti più drammatici. Musica - Ascolto guidato di musica, giochi con strumenti e uso informale della voce e canti per favorire la distensione e il rilassamento e migliorare il controllo delle emozioni. Danza/movimento - È la danza per tutti che non conosce limiti. Ritmo e melodie si alternano per far muovere il corpo in modo semplice e creativo, risvegliando sensazioni ed emozioni che prenderanno forma attraverso il disegno e il colore. Arte - Disegnare, dipingere, plasmare la materia sono attività nelle quali i sensi vengono stimolati, e la persona che viene assorbita visivamente, emotivamente e spesso anche spiritualmente, ne riceve un grande beneficio. Teatro - Attraverso il gioco teatrale guidato, le fiabe, la narrazione e il movimento con la musica è possibile incontrarsi con altre persone per comunicare in modo creativo ed autentico. Terapie diversionali: Decorazione Del Vetro - Personalizzare un oggetto di vetro decorando in maniera creativa aiuta a esprimere per mezzo di colori, forme e trasparenze il proprio gusto e il proprio stato d´animo. Decorazione Pittorica - Tecniche varie: finto marmo, finto legno, stencil. Riciclo di oggetti adoperando colori, pennelli, spugne e stracci Cartonaggio - È l´arte che permette di realizzare oggetti utili, simpatici, colorati e piacevoli, partendo da un pezzo di cartone. Fiori Di Carta E Fiori Secchi, Collane e Braccialetti - Con la carta crespa si preparano bellissimi fiori di carta per realizzare piccole composizioni artistiche e decorazioni natalizie. Perle, cordoncini e fantasia per fare collane, braccialetti e cinture alla moda. Hata Yoga - Attraverso la pratica di semplici posture fisiche, respirazione e rilassamento, si può giungere a migliorare l´armonia tra corpo e mente. Computer - Dedicato a chi vuole imparare le basi dell´uso del Pc e delle possibilità che offre: Internet, posta elettronica, video-scrittura, fogli di calcolo e altro. Seminari Week-end con J. Dijkstra - I seminari offrono l´opportunità di trasformare il dolore e la sofferenza attraverso Danze in cerchio, Qi Gong, Rituali, Visualizzazione e Creatività. Due tipologie di corsi: Rivolto ai pazienti; Rivolto a parenti, medici, operatori sanitari e socio-assistenziali Donazioni. Per chi volesse contribuire alle spese del Laboratorio Artistico può utilizzare un bollettino di Conto Corrente Postale intestato a: Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Via Venezian 1 - 20133 Milano c/c postale 2279 specificando nella causale del versamento "Laboratorio Artistico" Fondazione Floriani c/c n° 37680204 specificando nella causale del versamento "Laboratorio Artistico" . Dove si svolgono: I corsi sono gratuiti e si tengono presso la Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori, via Venezian, 1 - Milano A chi sono rivolti: A tutti i pazienti che sono in cura e/o sono stati curati presso l´Istituto. Informazioni e iscrizioni Lunedì - mercoledì - venerdì dalle 10 alle 12 presso l´Uo Riabilitazioni e Terapie Palliative. Tel. 02 2390 3387. Coordinatrice attività "Laboratorio Artistico" Tiziana Manusardi tel: 02. 23902181 cell 3485119037 La Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori (sez. Milanese) offrirà un servizio di trasporto gratuito ai pazienti che lo necessitino. Link: http://www. Istitutotumori. Mi. It/int/infopubblico/labartistico. Asp . |
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CONVEGNO: “LA VULNERABILITÀ DI CHI SOFFRE: IL PAZIENTE, LA SUA VOLONTÀ, LE CURE” |
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Bolzano, 27 novembre 2007 - Si svolgerà venerdì 30 novembre, dalle ore 9,00 alle 17,00, presso il Centro pastorale di Bolzano il convegno del Comitato etico provinciale sul tema “La vulnerabilità di chi soffre: il paziente, la sua volontà, le cure” Anche in medicina, come in altri settori della vita, il termine di autonomia nel senso di autodeterminazione e autoresponsabilità nelle decisioni da parte dei pazienti è diventata una parola chiave a discapito di una relazione medico-paziente basata sul paternalismo tradizionale. Dall’altra parte però malattie come la demenza o handicap fisici o psichici portano spesso ad uno stato di dipendenza che sembra in netta contrapposizione a una gestione responsabile e autonoma della propria vita. Di nuovi approcci nella relazione con persone al termine della vita, di autodeterminazione o paternalismo nella cura di pazienti con demenza, ritardo mentale o con malattie psichiche, dei diritti dei malati e del testamento biologico si parlerà nell’ambito del convegno organizzato dal Comitato etico provinciale “La vulnerabilità di chi soffre: il paziente, la sua volontà, le cure”. I lavori del convegno saranno avviati dall’assessore alla Sanità ed alle Politiche sociali, Richard Theiner. Nel pomeriggio, dalle ore 14,45, collaboratori e volontari nelle strutture sanitarie e sociali, studenti del liceo artistico e della Scuola per le professioni sociali di Bolzano e persone colpite in prima persona racconteranno in vari modi (poesie, storie, quadri, sketches, progetti, interviste) le loro esperienze e riflessioni sui temi trattati. . |
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ELISOCCORSO: «QUESTI OPERATORI EROI DEI NOSTRI TEMPI» AL LAVORO UN GRUPPO PERMANENTE REGIONALE SULLA SICUREZZA |
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Firenze, 27 novembre 2997 - ”Assessore, lo sappiamo che è un lavoro rischioso, ma dobbiamo farlo, perché dobbiamo garantire il servizio anche alle nostre isole”. Il pilota dell’elicottero del 118 precipitato in mare sabato sera nelle acque di fronte all’Isola del Giglio ha accolto con queste parole l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi, che ha fatto visita ! all’ospedale di Grosseto a tutti gli operatori coinvolti nell’incidente e al paziente che avrebbe dovuto essere caricato sul velivolo e che, sia pur con inevitabile ritardo, è stato comunque felicemente soccorso. “Per persone come questi operatori del 118, piloti e personale sanitario, provo un rispetto profondo e una grande ammirazione – commenta oggi l’assessore Rossi - Sono andato prima di tutto a ascoltare la loro esperienza e mi sono trovato di fronte ad eroi del nostro tempo, esempi positivi di dedizione che è bene rispettare facendogli sentire prima di tutto la solidarietà della comunità, prima di inquinare il clima con le polemiche. Da questi operatori non ne ho proprio sentite, ho sentito piuttosto una assoluta disponibilità a continuare il servizio. Il pilota mi ha anche fatto osservare che i sistema di sicurezza si evolvono, che bisogna mantenere il passo aggiorna! ndosi continuamente e curando particolarmente la formazione de! l person ale. Proprio questa formazione, mi ha anche detto, avrebbe consentito a tutti gli operatori coinvolti di salvarsi la vita”. L’assessore Rossi respinge quindi con fermezza e sul nascere le tentazioni polemiche: “Sono andato anche a trovare – prosegue - il paziente che avrebbe dovuto essere soccorso e mi sono trovato davanti ad un uomo che mi ha dato una lezione morale. Mi ha detto che si sentiva quasi in colpa per essere stato lui a mobilitare il servizio, e poi con grande dignità ha ringraziato tutti e mi ha detto la sua vicinanza nei confronti degli operatori che hanno rischiato la vita”. Intanto l’assessorato ha preso alcune decisioni operative. “In primo luogo – prosegue l’assessore – attendiamo gli esiti delle indagini della magistratura. Se emergeranno criticità accertate e profili di responsabilità ci attiveremo subito. Abbiamo chiesto informazioni all’Enac, alla ditta costrutt! rice, al concessionario del servizio, alla Regione Emilia Romagna che si avvale della stessa ditta da anni, senza registrare problemi. Al centro della nostra attenzione c’è oggi come sempre la sicurezza dei lavoratori e siamo disposti ad ogni iniziativa per garantirla, nelle forme e nei modi possibili, senza badare a spese ma anche senza rinunciare a un servizio che ha salvato in questi anni tante vite umane. Nel corso della riunione a Grosseto ho proposto in primo luogo la costituzione di un gruppo regionale permanente di operatori sanitari che prenda in carico la questione della sicurezza e compia studi, verifiche e approfondimenti sui sistemi più avanzati a livello internazionale. Ci sono disciplinari, regole precise che noi adottiamo, guardiamo anche altrove per mettere a fuoco i rischi possibili e ogni opportunità per il miglioramento continuo. In secondo luogo, visto che stiamo rinnovando l’appalto, faremo in modo di costruire il capit! olato nella maniera ancora più stringente sotto il profilo dell a sicurezza, sulla base dei riferimenti più avanzati. Queste proposte sono state accolte positivamente. ” . |
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EXPO 2015. FORMIGONI A PARIGI SOSTIENE CANDIDATURA DI MILANO AL SUMMIT DEL BIE CON PRODI, LETIZIA MORATTI E MONTEZEMOLO |
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Parigi, 27 novembre 2007 - "Siamo certi che un´Esposizione Universale a Milano sarà un´opportunità unica per tutti coloro che vi parteciperanno: un´occasione straordinaria, aperta all´apporto creativo di ogni Paese (non solo dei più grandi e potenti, ma di tutti) per condividere conoscenze e tecniche, rapporti e strumenti di un nuovo umanesimo da proporre alle nuove generazioni". Questa apertura al protagonismo di tutti i Paesi, nel caso di assegnazione di Expo 2015 a Milano, è stata la conclusione, molto apprezzata da tutti, dell´intervento che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha svolto ieri alla riunione del Bureau International des Expositions, per la presentazione ufficiale della candidatura di Milano, insieme al presidente del Consiglio Romano Prodi, al presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, al sindaco di Milano, Letizia Moratti, al ministro Giovanna Melandri. Con essi ha poi partecipato, alle 17. 00, a una conferenza stampa. Il presidente Formigoni aveva già a più riprese promosso, nei mesi scorsi, la candidatura di Milano sul piano internazionale, ottenendo pronunciamenti favorevoli, presso i leader politici di diversi paesi, in visita al Palazzo della Regione o incontrandoli nel corso delle missioni istituzionali, in particolare in America latina e nel Sud Est Asiatico. Ed ecco i passaggi principali dell´intervento del presidente lombardo. "La persona umana, con tutti i suoi desideri e le sue esigenze naturali, sociali, ideali - ha sottolineato - è il punto di inizio e di fine di ogni domanda di conoscenza, di ogni scoperta, di ogni tentativo di miglioramento, di ogni soluzione dei problemi: il celebre homo ad circulum di Leonardo, che campeggia nel logo per la candidatura di Milano all´Expo del 2015, significa esattamente questo". Formigoni vede Expo 2015 come "un grande forum in cui i Paesi di tutto il mondo dialogano attorno a un umanesimo nuovo e insieme antico, che aiuti la società civile globale ad affrontare le grandi sfide del futuro prendendo le mosse da quelle indicate dagli Obiettivi del Millennio: questa è l´idea di Esposizione Universale 2015 con cui abbiamo costruito, insieme agli altri promotori, la candidatura di Milano". Poi un affondo sul tema, Nutrire il pianeta: "Ossia - ha spiegato - farsi carico della sua buona salute: una responsabilità che compete innanzitutto all´uomo - che nel pianeta è l´unica presenza consapevole - ed alla sua libertà: l´uomo ricercatore, capace di valorizzare tutti gli aspetti e tutta la varietà della realtà; l´uomo con il suo lavoro, motore di sviluppo e di miglioramento responsabile dell´ambiente; l´uomo amico della realtà, origine della condivisione delle risorse e della convivialità come espressione di amicizia, compassione e collaborazione". "E´ con questo orizzonte - ha affermato Formigoni - che la Lombardia mette in gioco tutta se stessa: energie innovative e capitale umano, tradizione e futuro, fierezza e speranza. Ha un sistema di formazione superiore che è tra i più vivaci e integrati d´Europa, con 12 Atenei, uno dei quali, Pavia, è tra i più antichi del mondo, e più di 230 centri di ricerca e innovazione; è la prima regione agricola d´Italia; è all´avanguardia per la protezione dell´ambiente; ha costruito un´alleanza forte tra istituzioni, formazione e impresa; è la sede di un sistema integrato di cura e assistenza alla persona che produce conoscenza e strumenti per il benessere di tutti; detiene il primato italiano per le associazioni di volontariato. Tutto questo patrimonio noi vogliamo mettere a disposizione dell´Expo". "Sul tema dell´alimentazione sana e sicura per tutti - ha proseguito il presidente - Milano e la Lombardia hanno creato, e sapranno offrire in vista dell´Expo, un efficace metodo di cooperazione internazionale, fondato sia sulla collaborazione in materia di formazione di tecnici ed esperti del settore, in particolare con i Paesi in via di Sviluppo, sia sullo scambio di alta tecnologia ed esperienze esemplari fra imprese private, pubbliche e non profit". Infine Formigoni ha ricordato che "proprio per i progetti di cooperazione internazionale il nostro Comitato di Candidatura ha stanziato 20 milioni di euro. Altri 52 milioni di euro sono stati destinati a progetti legati alla sostenibilità ambientale. Attingendo a tali risorse intendiamo percorrere, negli anni che ci separano dal 2015, un itinerario di avvicinamento ricco di nuove esperienze e significative sperimentazioni da portare poi alla grande ribalta dell´Esposizione Universale". . |
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A VENEZIA IL TRENTINO TRA I PROTAGONISTI DEL SALONE DEI BENI E DELLE ATTIVITA’ CULTURALI “MANIFESTA 7”, “L’ARTE DELLA VACANZA” E “ARTE, STORIA, SCIENZA. ROVERETO, MUSEI PER LE SCUOLE” NELLO STAND DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. |
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Trento, 26 novembre 2007 – L’arte contemporanea a livello internazionale con “Manifesta 7”; il turismo, la cultura e l’ambiente nel ricco calendario de “L’arte della Vacanza”; “Arte, storia, scienza. Rovereto, musei per le scuole”, una proposta culturale e didattica, dedicata alle scuole. Tutti protagonisti a Venezia, nel segno del Trentino, per tre giorni. Torna infatti, nella città lagunare, l’appuntamento con il Salone dei Beni e delle Attività Culturali: l’undicesima edizione, in programma da giovedì 29 novembre a sabato 1° dicembre, si terrà nell’ormai tradizionale sede di Venezia Terminal Passeggeri, a due passi dal centro storico. E, ancora una volta, tra i protagonisti ci sarà il Trentino che “fa” cultura. Una presenza ormai consolidata per un appuntamento che lo scorso anno ha chiuso con un bilancio di diecimila visitatori per un totale di 160 stand. Filo conduttore della presenza del Trentino è la cultura, vissuta come strumento per la promozione e lo sviluppo di un territorio, come occasione di confronto con la diversità e di crescita di intere comunità. Cultura come “rete”, visto che la Provincia autonoma di Trento raccoglie le idee e le energie di diversi Assessorati provinciali dalla Cultura, al Commercio e Turismo, all’Agricoltura, con la collaborazione del Servizio Attività culturali e della Trentino Spa. All’interno di un unico grande stand saranno presenti e verranno promossi importanti progetti che sintetizzano il profondo rapporto tra cultura, identità e turismo di un Trentino che vuole guardare al futuro senza per questo trascurare la propria memoria e le proprie tradizioni. Manifesta 7 - Che cos’è. Manifesta è una tra le più importanti biennali europee di arte contemporanea, che si svolge ogni due anni in una città diversa. Accanto a “Documenta” a Kassel e alla Biennale di Venezia, dalle quali si differenzia per la peculiarità di essere un evento itinerante, si tratta senza dubbio di uno degli appuntamenti artistici internazionali di maggior prestigio nell’ambito dell’arte contemporanea. Finora la manifestazione è stata accolta dalle città di Rotterdam, Lussemburgo, Ljiubljana, Francoforte, San Sebastian. Per la prima volta, in questo caso, Manifesta non verrà ospitata da una città, ma da un’intera regione – il Trentino-alto Adige/südtirol – scelta per il suo patrimonio storico, le strutture artistiche e culturali, per i suggestivi edifici di archeologia industriale legati alle vicende del lavoro e della progressiva industrializzazione del suo territorio, storicamente ponte tra la cultura latina e tedesca, luogo dove transitano e si contaminano le tendenze e gli sviluppi culturali che avvengono al sud e al nord. Dove. Troverà collocazione su più sedi scelte tra alcuni dei più significativi edifici storici e di archeologia industriale posti sull’asse del Brennero, da Rovereto a Trento, da Bolzano al Forte di Fortezza in comunicazione gli uni con gli altri: “100 miglia per 100 giorni”. Oltre alle singole location sarà lo stesso territorio, nel suo complesso, a fungere da catalizzatore di una serie di iniziative collaterali in linea con una ricerca incentrata sulle questioni relative ai rapporti tra culture diverse. Quando. Dal 19 luglio al 2 novembre 2008. Chi. Il progetto artistico è stato affidato a tre team di curatori, scelti fra i nomi che si stanno distinguendo nel panorama internazionale dell’arte contemporanea: Adam Budak (curatore della Kunsthaus di Graz), Hila Peleg e Anselm Franke (direttore artistico di Extra City Center di Antwerp) e i Raqs Media Collective, un gruppo con sede a Delhi che opera nel campo artistico utilizzando, in particolare, i nuovi media. Perché. Misurarsi con la cultura contemporanea, con le espressioni artistiche del nostro tempo è uno strumento importante di indagine dell’esistente, ed è importante anche per lo sviluppo della nostra società, per creare nuove prospettive, nuovi punti di vista. L’incontro tra i giovani artisti che verranno da diversi Paesi per confrontarsi nella sperimentazione della contemporaneità con idee e forme nuove e la regione chiamata ad ospitarli, diventerà un momento fondamentale anche di crescita culturale dei territori, un’attenzione ai segni della loro storia, a quelli della fatica del lavoro e della creatività artistica. L’arte Della Vacanza. - Il progetto di comunicazione “L’arte della Vacanza” intreccia turismo, cultura e ambiente promuovendo il Trentino attraverso la valorizzazione di luoghi ed eventi secondo la logica del marketing territoriale. Viene sintetizzato in un magazine che contiene programmi e attività proposte da enti, istituzioni, associazioni suddivisi nelle sezioni chiamate “Mostre e Musei”, “In Festival” e “Non solo Parchi”. Un vero e proprio catalogo di tutte le eccellenze culturali e ambientali proposte in provincia nel 2008, al turista e al visitatore, alla ricerca di eventi di qualità. Basta sfogliarlo per scoprire la ricchezza delle proposte. Nella sezione “Mostre e Musei” infatti si trovano le esposizioni dei più importanti musei trentini: dal Mart al Castello del Buonconsiglio, dal Museo Tridentino di Scienze Naturali al Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina. “In Festival” riunisce i programmi delle rassegne che propongono il meglio della scena nazionale e internazionale in materia di danza, musica, cinema, teatro, arte e pensiero contemporaneo. Si comincia ad aprile con il Trentofilmfestival e si prosegue con Radioincontri, il Festival dell’Economia, Pergine Spettacolo Aperto, Artesella, Manifesta 7, Drodesera>centrale di Fies, musicaRivafestival, Storie a Memoria, I Suoni delle Dolomiti, Agriculture e Dolomiti di Pace, l’Accademia Internazione di Improvvisazione all’Organo e al Clavicordo, Oriente Occidente e il Festival Mozart. “Non solo Parchi” permette inoltre di scoprire le bellezze naturali, le emozioni e la vita delle tre grandi aree protette del Trentino: il Parco Naturale Adamello Brenta, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino. Arte, Storia, Scienza. Rovereto, Musei Per Le Scuole - Festeggia il 5° anno di attività il progetto, “Arte, Storia, Scienza. Rovereto, musei per le scuole”, nato da A. P. T. Rovereto e Vallagarina, Assessorato al Turismo del Comune di Rovereto e dai quattro maggiori musei della città - Mart, Museo Storico Italiano della Guerra, Fondazione Opera Campana dei Caduti e Museo Civico di Rovereto - uniti per promuovere nelle scuole l’offerta museale attraverso forme di integrazione tra arte, storia e scienza, nell’ottica della contaminazione didattica. Si vogliono proporre alle scuole esperienze educative multidisciplinari e soggiorni didattici ritagliati sulle esigenze della classe. L’insegnante aiuta ad individuare il percorso migliore per i propri studenti. A tutto il resto pensa l’Apt, che si occupa di coordinare l’offerta territoriale con quella dei quattro maggiori musei cittadini. . |
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BRERA MAI VISTA 22 : L’ATELIER E LA LAMPADA DI SIRONI AI RAGGI X DAL 22 NOVEMBRE 2007 AL 20 GENNAIO 2008 |
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Milano, 27 novembre 2007 - Negli anni del primo dopoguerra Mario Sironi (Sassari 1885 – Milano 1961) transita dal Futurismo al Novecento, da una pittura di violente spezzature plastiche a una molto diversa, di volumi compatti, definiti da una luce drammatica e tagliente. Questo transito avviene attraverso una breve stagione, 1919-1920, che, per comodità e con molte forzature, si continua a chiamare metafisica. Di fatto questo biennio è il più misterioso di tutta la sua produzione. Nei suoi quadri e nei suoi disegni enigmatiche figure esibiscono il loro status di manichini e, insieme, la condizione di una dolente umanità; richiami alla tecnologia meccanica contemporanea convivono con una crescente volontà classicista; in gelidi interni si addensano presenze cariche di tensione. Ma è anche, questo biennio, fra le stagioni più alte della pittura sironiana: in pochi, decisivi quadri Sironi definisce quella poetica di tragica rappresentazione della condizione umana attraverso il conferimento di una intrinseca monumentalità alle più comuni presenze quotidiane. L´atelier delle meraviglie e La lampada, due opere giunte alla Pinacoteca di Brera con la collezione Jesi, sono forse le più significative di questa stagione, e sono anche due sicuri capolavori della pittura italiana del Novecento. La loro interpretazione è, allo stato degli studi, ardua. Si può leggere qualcosa nell´intrico di indecifrabili volumi dell´Atelier? Cosa ci fa un manichino femminile dai tratti androgini, guepière e tacchi alti, in un interno di dimessa domesticità, in dialogo con un tavolo verde e una lampada a saliscendi? Questa edizione di Brera mai vista diversamente dal solito è dedicata a due dipinti abitualmente esposti nel percorso museale. Ma per l’occasione le due opere sono state sottoposte per la prima volta a una indagine ai raggi x che ha aperto nuove, importanti vie per una loro corretta lettura e vengono presentate a confronto con le radiografie. Le varianti pittoriche della Lampada o il quadro affatto nuovo ritrovato sotto la superficie visibile dell´Atelier delle meraviglie hanno consentito di seguire il percorso che ha portato Sironi al loro compimento. Anche alla luce delle informazioni ricavate dalle radiografie, gli studi in catalogo di Flavio Fergonzi e di Federica Rovati hanno collocato le due opere in stretta relazione con il clima culturale (dalla letteratura al teatro) e con la discussione artistica, tra l´Italia e l´Europa, di quegli anni densissimi. La lampada e L’atelier delle meraviglie, acquisiti nel 1976, fanno parte della collezione di pittura della prima metà del Novecento donata alla Pinacoteca di Brera da Emilio e Maria Jesi. . |
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1/9 UNOSUNOVE ARTE CONTEMPORANEA PRESENTA LA MOSTRA BALANCE A CURA DI RAFFAELE GAVARRO ARTISTI COINVOLTI KUBA BAKOWSKI HARIS EPAMINONDA JAMES HOPKINS CARLOS IRIJALBA JAIME PITARCH MATT STOKES |
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Roma, 27 novembre 2007 - Non è difficile intuire quanto sia essenziale il concetto di equilibrio nella nostra vita. Basta solo considerare quanto esso sia presente nel linguaggio comune per indicare uno stato di saggia interpretazione dei fatti della vita. “Avere equilibrio”, “mantenere l’equilibrio”, ma anche “valutare con equilibrio” e “muoversi con equilibrio”, sono esempi che non hanno bisogno di molte spiegazioni. Ma il termine equilibrio ha anche un’accezione più spericolata, quando indica la capacità di rimanere in bilico tra la molteplicità di significati che connota la nostra realtà attuale. Quando l’equilibrismo diventa, in altre parole, la capacità di giocare con doppi, tripli e più sensi, mirata a svelare la natura meno visibile delle cose, delle parole e delle esperienze della vita. Balance è una mostra che lavora sulla linea sottile che sottende la parola, una linea che è tanto fisica, quanto mentale. Gli artisti invitati in Balance la percorrono continuamente avanti e indietro. Kuba Bakowski (nato a Poznan – Polonia – nel 1971. Vive a New York) lavora sul delicato equilibrio che c’è tra la realtà e la sua alterazione. In Balance, Bakowski presenta una serie di light box della recentissima serie intitolata Ursa Major. Dedicata alla più famosa costellazione della nostra volta celeste. Il lavoro sviluppa attraverso una serie di immagini fotografiche in cui gruppi di sette persone, con delle lampadine in mano, formano il disegno della costellazione. Accanto a queste ci sarà Untitled installation with globe (2006), in cui un mappamondo gonfiabile è al centro delle correnti d’aria formate da una decina di piccoli ventilatori. Haris Epaminonda (nata a Nicosia nel 1980 – Cipro. Vive a Berlino) si muove tra reale e virtuale, sfidando l’abilità del fruitore a coglierne limiti e passaggi. In Balance, Epaminonda presenta i video Elapsed e Tarahi Ii. Entrambi sono dotati di colonne sonore che favoriscono quella sospensione temporale in cui viene mostrato il paesaggio di Elapsed e i personaggi di Tarahi Ii. James Hopkins (nato a Stockport nel 1976. Vive a Londra) lavora spingendo l’equilibrismo alle soglie dell’illusionismo. Oggetti alterati, installazioni e anamorfosi, sono i suoi ambiti linguistici. In Balance, Hopkins presenta una serie di installazioni e di oggetti manipolati e alterati, oltre ad una foto, Mysteyspot, tutti dedicati alle varie declinazioni del concetto di equilibrio. Carlos Irijalba (nato a Pamplona nel 1979. Vive a Madrid), lavora con vari media, realizzando oggetti fortemente modificati e immagini che lavorano sulla modificazione della percezione. In Balance, Irijalba presenta una serie di fotografie della serie Outside comes first e di quella intitolata Devices. Jaime Pitarch (nato a Barcellona nel 1963, dove vive) lavora con diversi media, passando da scultura e installazioni, a fotografia e video, in cui la costante è sempre un ironico equilibrismo e sovvertimento delle regole. In Balance Pitarch presenta una mappa della serie Pangea, un dipinto della serie dei Puzzle, una scultura realizzata con le mollette da bucato dal titolo Wooden pegs, e un video dal titolo Rethinking David & Goliath. Matt Stokes (nato a Penzance, Cornwall - Uk – nel 1973. Vive a Newcastle) è il vincitore del Beck’s Future 2006 con il video Long after tonight. In Balance, Stokes presenta un altro video dal titolo Cipher. Girato sempre in super 16 mm nella Usher Hall di Edimburgo, in Scozia, nel 2006, Cipher è uno straordinario affresco visivo e sonoro, dominato dal grandioso organo a canne che ne è il protagonista. Affianco a questo ci sarà un’installazione dal titolo Secret Selections, anch’essa dedicata a concerti di musica sperimentale con organi a canne, appositamente commissionati e trascritti per questo strumento. Il lavoro è composto da tre bandiere, una serie di posters, programmi dei concerti, una panchina e una scatola di legno con all’interno un lettore cd, a cui sono collegate diverse cuffie da cui ascoltare gli organi che suonano partiture che vanno dal genere northern soul, al black metal. La mostra proseguirà fino al giorno 12 gennaio 2008. . |
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UGO MULAS. LA SCENA DELL’ARTE ROMA, MAXXI DAL 4 DICEMBRE 2007 AL 2 MARZO 2008, MILANO, PAC DAL 5 DICEMBRE 2007 AL 10 FEBBRAIO 2008, |
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Torino, Gam dal 26 giugno al 19 ottobre 2008 Milano, 27 novembre 2007 - Tre città, tre musei realizzano per la prima volta in Italia una vasta mostra dedicata all’opera fotografica di Ugo Mulas, dagli esordi alle opere estreme. Roma, Milano, Torino congiuntamente presentano il più ampio spaccato, che mai sia stato offerto al pubblico, della fotografia che Mulas ha dedicato al mondo dell’arte contemporanea, fulcro della sua ispirazione d’autore. La retrospettiva, ordinata con il concorso dell’Archivio Ugo Mulas, presenta circa 600 opere suddivise in due sezioni parallele e contemporanee a Roma e a Milano. E successivamente, a giugno, confluenti in un’unica rassegna a Torino. Roma Maxxi Museo nazionale delle arti del Xxi secolo 4 dicembre 2007 – 2 marzo 2008 Il Maxxi di Roma presenta al pubblico una selezione di circa 300 fotografie dell’archivio Mulas, che illustra l’arte in Italia tra gli anni ‘50 e ‘70. Il pubblico può seguire le varie ricerche artistiche - dallo Spazialismo all’Arte Povera e Concettuale - attraverso i ritratti dei protagonisti e i reportage sui principali eventi artistici del periodo. La mostra permette anche di studiare l’influenza dell’arte contemporanea sulla fotografia di Ugo Mulas, ricostruendo l’evoluzione che ha portato il fotografo dal reportage alla realizzazione delle Verifiche, una delle opere fondamentali nella storia della fotografia contemporanea italiana. La mostra si articola attraverso varie sezioni parallele: Biennali, Ritratti, Eventi, Verifiche, con una struttura aperta che segue il doppio filo della documentazione dell’arte e dell’evoluzione linguistica dell’opera di Mulas. Il percorso si apre con una serie di foto dedicate al Bar Jamaica, luogo in cui il giovane Ugo Mulas conobbe molti degli artisti e degli intellettuali della Milano degli anni Cinquanta. Le Biennali di Venezia - Una selezione di alcune delle più belle ed evocative immagini realizzate alla Biennale tra il 1954 e il 1972 illustra l’evoluzione del reportage di Ugo Mulas. Le fotografie della rassegna veneziana costituiscono anche l’asse temporale della mostra, presentando i vari movimenti artistici internazionali che si succedono nei vent’anni di attività del fotografo. I ritratti - Questa sezione presenta una galleria dei vari protagonisti dell’arte italiana di quegli anni: non solo gli artisti, ma anche i critici, i galleristi e i collezionisti. Le immagini alternano diversi generi di ritratto, dal reportage (Adami, Manzoni, Giacometti) alla foto in studio (De Chirico, Morandi, Giulio Carlo Argan, Peggy Guggenheim) e ai ritratti d’artista. All’interno di questa sezione, alcuni “focus” approfondiscono e pongono in risalto il forte rapporto di amicizia e di collaborazione che Mulas ha intrattenuto con alcuni artisti italiani come Burri, Ceroli, Fontana, Manzù, Pascali, Schifano, Twombly. Gli eventi - La sezione presenta una selezione di fotografie che segnano il passaggio dal reportage ad una indagine delle possibilità espressive e della fotografia, legata agli sviluppi dell’arte concettuale e del comportamento. Dalla mostra Sculture nella città a Spoleto (1962) a Campo Urbano a Como (1969), da Vitalità del Negativo a Roma (1970) al decimo anniversario del Nouveau Réalisme (1970) a Milano. Le Verifiche - Le Verifiche (1970-1972), per la radicalità dell’analisi e lo spessore concettuale che le sostiene rappresentano le opere più significative dell’ultima stagione creativa dell’autore e il testamento più toccante della profondità cui è giunta l’esplorazione del mezzo, da parte del suo pensiero e del suo sguardo. Milano Pac Padiglione d’Arte Contemporanea 5 dicembre 2007 – 10 febbraio 2008 - La sezione di opere presentata al Pac illustra l’evoluzione della ricerca fotografica di Ugo Mulas tra gli anni Sessanta e Settanta ed il suo passaggio dal reportage alla fotografia analitica. Il percorso della mostra si apre con le immagini di New York: arte e persone, uno dei lavori più celebri del fotografo milanese. New York: arte e persone 1964 – 1967 - In questi anni l’attenzione degli artisti per i nuovi media e i fermenti della fotografia americana espressi da autori come Robert Frank e Lee Friedlander portano Mulas a superare definitivamente la tradizione del reportage classico. Le immagini della serie testimoniano i cambiamenti e la vitalità della scena artistica newyorchese: dagli happening alle serate negli atelier, in un’ottica sempre funzionale all’analisi della situazione artistica. L’incontro con artisti quali Duchamp, Warhol, Lichtenstein, Johns, Christo, Segal, Rosenquist, Dine, Oldenburg, Rauschenberg, Cage, favorisce in Mulas un’attenzione critica verso l’uso del medium fotografico che anticipa i lavori della fine degli anni Sessanta. Nuove ricerche 1967 – 1969 - La fine degli anni Sessanta è per Mulas il periodo dell’apertura alla sperimentazione sull’immagine fotografica nei vari contesti della comunicazione visiva. Nascono lavori che esplorano le diverse possibilità comunicative del mezzo: non più solo opere destinate alle riviste illustrate ma create per essere raccolte in libri e cataloghi (Campo Urbano, Vitalità del Negativo, Calder, Melotti ); in grandi provini (Johns, Newman, Noland); in cartelle fotografiche come quelle su Fontana, Duchamp e Montale; in scenografie teatrali (Wozzeck, Giro di Vite). I grandi formati, le proiezioni, le solarizzazioni, l’uso dell’iconografia del provino, sono tutti elementi che Mulas recupera dalla pratica quotidiana del suo fare, dalle sperimentazioni pop e new dada e da un’attenta rilettura della storia della fotografia, che diventa il riferimento centrale di fronte ai cambiamenti radicali apparsi alla fine del decennio. La crisi del reportage e la ricerca di nuove significazioni per un linguaggio ormai privo del suo primato d’informazione rispetto all’avanzare della televisione portano Mulas ad uno straordinario lavoro di riflessione critica sulla fotografia. Le Verifiche - Anche la mostra milanese si chiude con l’esposizione de Le Verifiche che suggellano come ultima stazione il percorso della rassegna romana, costituendosi come il legame più esplicito che contrassegna l’unitarietà del disegno espositivo e la complementarità delle due isole in cui si articola. Non mancherà una selezione di immagini sulla Milano degli anni Cinquanta - le Periferie – che permetterà al pubblico di tornare alle origini del lavoro di Mulas, contestualizzando l’evoluzione di vent’anni di ricerca. Torino Gam Galleria Civica d’Arte Moderna 26 giugno 2008 – 19 ottobre 2008 - Approdando a Torino le mostre di Roma e Milano confluiscono in un’unica rassegna che tocca i diversi momenti e le differenti attenzioni destinate all’immagine fotografica, componendo un corpo unitario disponibile per nuove itinerazioni, capaci di far meglio conoscere in Italia e in campo internazionale la figura e l’arte di uno dei maggiori fotografi del secondo dopoguerra. . |
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GABRIELE PIERLUISI_PAESAGGI URBANI 24 NOVEMBRE 2007 - 16 FEBBRAIO 2008 CATALOGO CON INTRODUZIONE DI MASSIMILIANO FUKSAS TESTO CRITICO DI CAMILLA PIGNATTI MORANO |
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Roma, 27 novembre 2007 - Venerdì 23 novembre un nuovo spazio espositivo ha aperto le porte a Roma. Marte, galleria d´arte, luogo di aggregazione e di scambio culturale, vuole favorire una riflessione sull´arte e sulla societ` stabilendo un confronto trasversale tra i diversi linguaggi espressivi. La galleria di Marta Fegiz Palombelli e Laura de Iudicibus rivolge la sua attenzione in particolare alla percezione e alla trasformazione del paesaggio, inteso come spazio diffuso fatto di frammenti, stratificazioni, in cui natura, architettura e multimedialità costruiscono scenari ogni giorno diversi. La scelta di Gabriele Pierluisi come primo artista ospite ha forse la naturale conseguenza di queste riflessioni dal momento che l´artista fa proprio del paesaggio la materia prima delle sue rappresentazioni e delle sue ricerche artistiche. Pierluisi, infatti, interpreta il paesaggio urbano nelle sue differenti dimensioni, dalla scala territoriale alla dimensione minima ed intima del dettaglio di un oggetto quotidiano. La sua produzione deriva dalla sua cultura di architetto: immagini di paesaggi in cui si sovrappongono fotografia, stampa, pittura digitale e tradizionale. Le sue opere interagiscono profondamente con gli spazi in cui vengono immesse. "Per un architetto non rinunciare all´ispirazione e al piacere della manualit` pur costare caro prezzo. Specialmente in un´epoca in cui "il concettuale" mal compreso si pur ridurre a forme marcate dall´assenza di emozioni. Accettare se stessi h forse piy difficile che accettare gli altri. Gabriele Pierluisi i rischi possiamo dire che li ha presi tutti" (M. Fuksas). I trittici da tavolo_paesaggi italiani (2005) hanno una prima fase digitale che produce una stampa successivamente piegata e dipinta. La parte finale del lavoro consiste in una definizione di spazio: l´opera viene messa in relazione non solo con l´ambiente in cui si trova ma anche con il corpo dell´artista che lascia sulla sua superficie segni pittorici e modifiche strutturali. Dice l´artista, "h fondamentale operare sui confini delle varie discipline artistiche, in particolare sui bordi sfumati tra pittura, pittura digitale e fotografia digitale, architettura-design e paesaggio. L´arte contemporanea h sempre un fatto ambientale e quindi l´opera h sempre un´operazione spaziale. " In mostra anche: paesaggi urbani_sequenze (2007), stampe digitali e acrilico su alluminio; acquerelli e disegni di studio. La ricerca sul paesaggio e sull´immagine della citt` sviluppata da Gabriele Pierluisi negli ultimi anni si collega strettamente con l´analisi che vuole condurre Marte: un´analisi concentrata sulla realt` in cui culture e memorie sedimentate possano generare nuove visioni. La mostra h corredata da un catalogo edito dalla galleria con una introduzione di Massimiliano Fuksas e un testo critico di Camilla Pignatti Morano. Gabriele Pierluisi (Roma -1966), Architetto. Artista. Dottore di Ricerca in Rilievo e Rappresentazione dell´architettura e dell´ambiente con una tesi sul rapporto fra disegno e formativit` architettonica. Ricercatore in disegno alla Facolt` del Design del Politecnico di Milano. Svolge attivit` professionale e di ricerca prevalentemente sul tema dell´immagine e il disegno della citt` contemporanea. Riceve nel 2002 la medaglia d´argento Uid (Unione Italiana Disegno) per la tesi di dottorato, a seguito della pubblicazione del libro "Il disegno dell´architettura fra tradizione ed innovazione", nel quale h raccolto un suo saggio dal titolo "La raffigurazione dei luoghi tra disegno dal vero e modello analogico". Dal gennaio 2005 h Ricercatore in disegno, presso la Facolt` del Design del Politecnico di Milano/bovisa. L´artista nel 1997 ha esposto a Roma nelle gallerie Aoc, l´Attico, Aam. . |
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INCOMMENSURABILE : LA MOSTRA DI MORENO BONDI A ROMA |
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Roma, 27 novembre 2007 - Moreno Bondi ha scelto la galleria essere/əvere a Roma (Via dei Coronari 118) per presentare (mercoledì 5 dicembre ore 18,30, fino al 15 gennaio 2008) 16 lavori inediti, che costituiscono un unicum nel panorama artistico internazionale. Ultima frontiera della sua ricerca sono le tele (dipinte ad olio secondo la tecnica caravaggesca di cui è esperto), nelle quali inserisce preziose sculture in marmo Statuario di Carrara, personalmente realizzate. In virtù del valore culturale dell’evento, la mostra ha ricevuto il patrocinio del Comune di Carrara, città dai cui bacini estrattivi Moreno Bondi seleziona il pregiato materiale destinato ai propri quadri. Rivelare come l’antica tradizione pittorica possa incontrare la cultura del marmo ed integrarsi ad essa, è il senso di “Incommensurabile. La misura fra il marmo e la tela”. Pittura e scultura (divergenti come mentalità e manualità) nei lavori di Moreno Bondi si compenetrano e si armonizzano, superando il limite fra “grandezze che non ammettono una comune misura” e quindi apparentemente “ incommensurabili”. Nondimeno i quadri di Bondi devono al marmo quella regola che permette di trasferire nella dimensione pittorica il rigore, la possanza, il senso dello spazio e dei volumi propri della scultura. La realizzazione di opere che uniscono competenze e materiali diversi richiede capacità distinte e raramente convergenti nel medesimo artista (da qui la consuetudine attuale di demandare a maestranze laboratoriali l’esecuzione dei propri progetti); quindi completezza nella formazione, duttilità nel variare schemi procedurali e modelli compositivi, nonchè un’abile regia nel coniugare il marmo con la tela. La scultura e la sua materia è il trait d’union con la galleria essere/əvere. Nata nel 1870 come opificio specializzato nella lavorazione di marmi antichi; da tempo storico riferimento nella capitale per restauri importanti (Galleria Borghese, Santa Maria sopra Minerva, S. Agostino, Chiese gemelle in Piazza del Popolo), la galleria afferma ora anche la propria attualità affiancando alla ricchezza di un importante passato la ricercata modernità di opere innovative e design esclusivo, in cui il marmo si unisce con il cristallo, l’acciaio e materiali pregiati. . |
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ALULIFE PRESENTA “ARTISTI AL QUADRATO” MOSTRA MERCATO A SOSTEGNO DI ARCHÉ 27 NOVEMBRE – 18 DICEMBRE 2007 |
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Milano, 27 novembre 2007 - Un materiale sorprendente, caldo, materico e luminoso che riscrive la percezione dello spazio di design: ecco Alulife, la cui speciale lavorazione brevettata ha trasformato la superficie tradizionalmente fredda dell´alluminio. Alulife si adatta a infiniti utilizzi, dall’architettura all’arte passando dal design e dall’oreficeria, sfidando la fantasia del progettista. Da 35 famosi artisti di arte contemporanea (tra cui Azuma, Benedini, Bertè, Carmi, Del Pezzo, Mulas, Rachini, Ursulet, Valente, Valentini, Varisco) e da altrettante lastre quadrate Alulife di diversi colori sono nate opere d’arte esclusive ed originali che sono state donate ad Arché, l’associazione di volontariato Onlus che da 15 anni opera a fianco di bambini e ragazzi sieropositivi o con disagio psichico e sociale, in Italia e nel sud del mondo. Ecco quindi Artisti al quadrato: un insieme unico e singolare di opere d’arte accomunate dalla base di partenza e dallo scopo finale, la solidarietà. L’intero ricavato dalla vendita delle opere andrà infatti a sostenere i progetti sociali di Arché. Inoltre, tutte le persone coinvolte (allestimento, fotografia, organizzazione etc. ) hanno lavorato e lavorano a titolo volontario. Il vernissage della mostra si terrà il 27 novembre 2007 dalle ore 18. 30 presso lo Showroom Alulife di via Vespucci 1/3 (zona corso Como) a Milano, alla presenza degli artisti, di critici d’arte e delle istituzioni milanesi. La mostra sarà poi aperta dal 28 novembre al 18 dicembre 2007. Archè è stata la prima associazione in Italia ad occuparsi di sieropositività pediatrica. Le attività principali sono l’assistenza domiciliare ed ospedaliera a minori Hiv+ o con disagio psichico, l’accoglienza per mamme e bambini sieropositivi in una Casa Accoglienza (la prima in Italia) e in quattro appartamenti a Milano, la cooperazione internazionale in Kenya, Zambia, Costarica ed Eritrea con progetti di scolarizzazione, prevenzione all’Aids e assistenza per gli orfani dell’Aids e la prevenzione all’Aids e al rischio nelle scuole medie. Per il reinserimento lavorativo di persone svantaggiate, Arché ha fondato la Cooperativa Sociale di tipo B Pensieri e Colori, che si occupa di grafica, comunicazione e web design. Ar tist i che hanno aderito all ’ iniziativa: Kengiro Azuma; Gabriella Benedini; Luca Bertasso; Carlo Bertè; Claudio Borghi; Angelo Cagnone; Giovanni Campus; Eugenio Carmi; Bruno Chersicla; Hsiao Chin; Pietro Coletta; Lucio Del Pezzo; Enrico Della Torre; Enzo Facciolo; Michele Festa; Ignazio Gadaleta; Aurel io Gravina; Umberto Mariani; Maria Mulas; Luciano Muscu; Daniela Nenciulescu; Paolo Piria; Remo Rachini; Stefania Ranghieri; Angelo Seghizzi; Giovanni Sesia; Valdi Spagnulo; Ros y Toma; Alessandro Traina; Laurence Ursulet; Vi ttorio Valente; Walter Valentini; Grazia Varisco; Antonio Maria Zannoni. . |
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ARTEPENSIERO “MOVIE & FETISH”, UNA MOSTRA PERSONALE DI ETIENNE BRAUN IN DA 24.11.2007 AL 06.01.2008 |
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Milano, 27 novembre 2007 - Etienne Braun è uno tra i più importanti fotografi del mondo dello spettacolo. Il suo obbiettivo ha inquadrato attori del calibro di Al Pacino e Jeremy Irons sul set de Il mercante di Venezia (girato nel 2004 con la regia di Michael Radford), o di David Keith e Paris Hilton, protagonisti di Bottoms Up (diretto nel 2006 da Erik Mac Arthur). Tra i soggetti dei suoi ritratti figurano inoltre Demi Moore, Martin Landau, Carole Bouquet, Gerard Depardieu, Catherine Deneuve, Monica Bellucci, Sophie Marceau. In parallelo alla sua attività professionale in ambito cinematografico, Braun ha svolto una ricerca ancora inedita sull’immaginario fetish. Si tratta di un’indagine che tiene conto degli stereotipi del genere, ma li rilegge attraverso un filtro iconografico di matrice fiamminga e una tensione psicologica di natura letteraria. Le donne strette in corsetti o imprigionate in legami sadomaso indossano maschere che le proiettano in una dimensione più surreale che sessuale, in cui il corpo viene ritratto come se fosse una straniante natura morta. Nelle sue foto stampate in un rigoroso bianco e nero, l’erotismo sembra affrancarsi dalla dialettica piacere-dolore e trasformarsi in una dimensione raggelante e sospesa. Etienne Braun è nato a Longeville lez Metz, in Francia, nel 1953. Vive in Lussemburgo. Il suo curriculum espositivo contempla la partecipazione a mostre di fotografia fetish dal 1978. Dal 1979 svolge la sua attività di fotografo nel mondo della moda e dello spettacolo. Presso la Galleria Artepensiero, in via del Vecchio Politecnico 5, sono esposte foto con soggetti cinematografici, presso Revel – scalo d’Isola, in via Thaon de Revel 3, sono presenti foto con soggetti fetish. La mostra si tiene in due sedi: presso la Galleria Artepensiero (in via del Vecchio Politecnico 5) la sezione “Movie” e presso Revel-scalo d’Isola (in via Thaon de Revel 3) la sezione “Fetish”. Direzione artistica di Mattia Sebastiano Giorgetti. . |
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AL VIA LA CERTIFICAZIONE INTERNAZIONALE DI QUALITÀ HERITY DEI BENI CULTURALI IN SARDEGNA: IL COMUNE DI SARDARA ALL’AVANGUARDIA |
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Sardara, 27 novembre - La certificazione di Qualità della Gestione dei Beni Culturali Herity (dall’unione di due termini inglesi Heritage e Quality) sbarca in Sardegna. L’organismo internazionale, Presieduto dal Cardinal Francesco Marchisano, ha ricevuto la richiesta da parte del Comune di Sardara (Medio Campidano) di valutare lo stato dell’arte di 5 siti di interesse culturale: il sito archeologico di Sant’anastasia con annessa chiesa, la Chiesa della Beata Vergine Assunta, la Chiesa di S. Antonio, la Chiesa di S. Gregorio e il Museo Civico Archeologico. L’obiettivo della certificazione è quello di valutare il livello raggiunto relativamente a 4 criteri: la percezione del valore culturale; lo stato di mantenimento, conservazione e restauro; l’informazione trasmessa al visitatore; la qualità dell’accoglienza e dei servizi offerti. Il tutto reso visibile da un bersaglio diviso in 4 quadranti affisso all’entrata del sito culturale, ciascuno per ogni criterio sopra indicato, in cui sono rappresentati con un punteggio da un minimo di 1 a un massimo di 5 i valori raggiunti per ogni criterio utilizzato. Risultato dell’operazione è da un lato una migliore informazione al pubblico, che evita così delusioni. Dall’altro un rapporto tecnico ai responsabili della conduzione del bene culturale. Già applicato in Italia, dai piccoli ecomusei del Piemonte a famosi monumenti dei siti del Patrimonio Mondiale come Roma, il sistema approda con questa eperienza pilota in Sardegna, isola che ha più di un motivo per ben figurare. “Il nostro obiettivo è quello di riconoscere alla Sardegna il ruolo che le spetta di regione culturale a tutto tondo – dichiara Maurizio Quagliuolo, Segretario Generale di Herity. La Sardegna non è solo splendidi paesaggi e mare incontaminato, ma splendidi monumenti e rare scoperte spesso poco conosciuti al grande pubblico”. Paolo Scarpellini, direttore regionale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, condivide l´iniziativa poiché "la elevata qualità delle condizioni di conservazione e di fruizione dei luoghi di interesse culturale (innumerevoli e diffusi sull’intero territorio regionale) è sempre stato un obiettivo prioritario e strategico dell’azione svolta dalla mia amministrazione, ritenendolo un requisito essenziale per una effettiva ed efficace salvaguardia dei beni e dei siti, e per una loro corretta e garbata valorizzazione". Dal canto suo Roberto Caddeo, assessore alla Programmazione - Finanze - Bilancio - Beni Culturali di Sardara ha dichiarato: "è un´occasione da non perdere. Sardara è ormai matura per affrontare il discorso sulla qualità dei beni culturali. Attraverso tale certificazione, da un lato si migliora l’informazione al pubblico e dall’altro si migliorano le conoscenze dei soggetti responsabili coinvolti nella gestione del bene culturale. La certificazione di qualità Herity, insomma, rappresenta lo strumento ideale per offrire dei servizi sempre più vicini alle aspettative degli utenti allo scopo di incrementare il numero dei visitatori del nostro patrimonio culturale". Per Giuseppe Garau, Presidente della Cooperativa Villa Abbas, gestore dei siti e degli itinerari, ha dichiarato: "la Certificazione Internazionale Herity rappresenta un momento importante sia per Sardara che per la Sardegna, in quanto consente di fare un bilancio sulle iniziative svolte in questi anni anche, da chi gestisce e promuove i beni culturali come nuova fonte di sviluppo socio economico e di crescita della qualità della vita". Parteciperanno alla conferenza stampa Fulvio Tocco Presidente della Provincia del Medio Campidano e Rossella Pinna Assessore alla Cultura, valutatori Herity italiani, francesi e spagnoli. E’ attesa la presenza del Presidente della Regione Autonoma Sardegna Renato Soru. Presentazione Sabato 1 dicembre 2007 ore 10. 30 Sardara – Centro di Aggregazione Sociale Via Oristano, 54 . |
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CREATIVITÀ AL FEMMINILE TORNA LA MOSTRA-LABORATORIO ROSA SHOCKING |
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Segrate, 27 novembre 2007 - Dodicesima edizione per la Mostra-laboratorio Rosa Shocking dal 24 novembre al 2 dicembre, presso il Centro Civico Cascina Nuova in via degli Alpini, 34. La rassegna, promossa e organizzata dall’Associazione locale D Come Donna Onlus, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura, è tradizionale e imperdibile occasione per incontrare l’arte creativa delle tante artiste che si sono cimentate in: Scultura, Pittura, Tessitura A Telaio, Tombolo, Chiaccherino E Punto Croce, Ceramica, Raku, Decoupage, Bambole, Dipinti Su Vetro, Sassi, Bassorilievi Su Legno, Ricami, Pizzi, Perline, Candele, Patch-work, Porcellana Decorata Terzo Fuoco, Lavorazione Su Vetro, Legno, Stoffa, Creazione Di Gioielli, Borse, Acqueforti, Borsette, Creazioni In Stoffa, Corredi Per Neonati E Oggettistica Varia. Mille le idee per il Natale e per regali davvero originali e particolarissimi. Nel corso della manifestazione si terranno a richiesta corsi dimostrativi delle varie tecniche, volti ad avvicinare i visitatori all’arte manuale. Rosa Shocking sarà anche “Spazio della Memoria”, con gli oggetti e gli utensili degli antichi lavori delle donne. Ad hoc per la mostra, la Biblioteca Civica proporrà suggerimenti di letture e percorsi bibliografici sulla creatività e l’artigianato femminile. “Saluto la nuova edizione di Rosa Shocking – dice Guido Pedroni, assessore alla Cultura – che l’Amministrazione è orgogliosa di supportare per la straordinaria ricchezza di contenuti e per l’enorme contributo dato dall’Associazione D come Donna alla crescita della Città nell’ambito della cultura in generale e il sostegno dato al mondo femminile in tutte le sue sfaccettature. E’ un appuntamento consolidato e irrinunciabile che seguiamo con particolare interesse e che merita tutta la nostra attenzione”. . |
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INTORNO A NADIA BOULANGER CONCERTO / INCONTRO ENRICO PIERANUNZI, PIANOFORTE GABRIELE PIERANUNZI, VIOLINO |
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Roma, 27 novembre 2007 - Venerdì 30 novembre, Enrico Pieranunzi dedicherà, all’Accademia di Francia a Roma, un concerto a Nadia Boulanger (1887-1979) geniale musicista francese, direttrice d’orchestra e maître à penser del ventesimo secolo che ha avuto tra i suoi allievi Quincy Johns, Leonard Bernstein, Philip Glass, Aaron Copland, Astor Piazzolla, ecc. Pieranunzi eseguirà, assieme al fratello Gabriele, violinista, brani di questi grandi artisti che venivano dall’estero per assistere ai corsi della Boulanger, accattivati dal suo talento, dalle sue conoscenze e dalla sua filosofia: “Io sono il livello di tensione più elevato – diceva – ascoltatelo in voi stessi”. Fu direttrice del Conservatorio americano di Fontainebleau in Francia, dalla sua creazione nel 1921 fino alla sua morte nel 1979, dove dalla prima sessione stabilì la sua reputazione di considerevole conoscitrice dell’armonia e della tonalità occidentale. La sua lunga carriera di studiosa, sino alla scomparsa a 93 anni, fu impressionante; utilizzando metodi e tecniche moderne – per esempio il computer – Nadia Boulanger fu, per oltre 70 anni, uno dei docenti di composizione più influenti del Xx° secolo, avendo insegnato ad allievi di diverse generazioni. Curioso il legame con Villa Medici: Nadia Boulanger è madre di Marie Juliette Boulanger detta Lili, borsista all’Accademia di Francia nel 1914 e prima donna a vincere il Premier Grand Prix de Rome de Composition Musicale (Primo Gran Premio di Composizione Musicale). . |
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