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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2008
SCIENZIATI IDENTIFICANO IL GENE CHE PROTEGGE CONTRO L´ARTERIOSCLEROSI  
 
Bruxelles, 25 marzo 2008 - Scienziati impegnati in ricerche finanziate dall´Ue hanno identificato una rete di 37 geni che rispondono a bassi livelli di colesterolo per prevenire l´accumulo delle placche nelle nostre arterie che sono causa di infarti e ictus. I risultati, che sono pubblicati sulla rivista Plos Genetics, potrebbero condurre allo sviluppo di nuovi trattamenti per prevenire in primo luogo il crearsi delle placche. Parliamo di arteriosclerosi quando si formano placche all´interno delle pareti arteriose che riducendo l´afflusso di sangue agli organi vitali causano infarti, ictus e persino la morte. La formazione di queste placche inizia già in età giovanile e tutti gli adulti presentano un certo livello di arteriosclerosi nelle arterie principali. Nelle società industriali l´arteriosclerosi è la principale causa di infarti e ictus, che insieme causano quasi la metà del totale dei decessi. Sappiamo che abbassando i livelli nel sangue della lipoproteina a bassa densità (Ldl) o colesterolo ´cattivo´, si può rallentare l´accumulo delle placche e persino ottenere una loro riduzione. Attualmente, questo si ottiene riducendo l´assunzione di colesterolo e attraverso l´uso di medicine conosciute come statine. Tuttavia, le statine spesso causano gravi effetti collaterali. In questa ultima parte della ricerca, scienziati svedesi hanno studiato dei topi predisposti all´arteriosclerosi per identificare i geni coinvolti in questi meccanismi. Hanno trovato che le lesioni arteriosclerotiche si sviluppano lentamente nello stadio iniziale e che successivamente si espandono rapidamente a formare lesioni di stadio avanzato. Tuttavia, i ricercatori sono riusciti a impedire un ulteriore sviluppo delle placche, abbassando i livelli di colesterolo nel sangue prima che le lesioni raggiungessero uno stadio avanzato. ´Le nostre scoperte sottolineano l´importanza fondamentale della tempestività degli interventi con agenti che abbassano il colesterolo nel plasma´ scrivono gli scienziati. Essi ritengono che i pazienti a rischio di sviluppare complicazioni dovute all´arteriosclerosi, come l´ictus o l´infarto, potrebbero trarre beneficio dal fatto di essere trattati già in giovane età. I ricercatori fanno notare che in questo senso sarà importante lo sviluppo di tecniche non-invasive per individuare l´arteriosclerosi o di marcatori molecolari degli stadi dell´arteriosclerosi. ´Precedentemente, gran parte della ricerca era concentrata sull´identificazione di modi per stabilizzare le placche più pericolose, al fine di prevenire la loro rottura e l´infarto miocardico o l´ictus che ne sarebbero conseguiti´ spiega il professor Johan Björkgren del Karolinska Institute, che ha guidato la ricerca. ´La nostra scoperta significa che ora possiamo andare a colpire proprio lo sviluppo delle placche pericolose. ´ Gli scienziati hanno inoltre identificato una rete di 37 geni che reagiscono a livelli di colesterolo più bassi agendo tutti assieme nella prevenzione della formazione di placche di stadio avanzato. ´Questa rete e i singoli geni all´interno di essa meritano ulteriore attenzione come obiettivi per le medicine per prevenire la trasformazione di innocue lesioni allo stadio iniziale , in lesioni avanzate, clinicamente rilevanti´ hanno dichiarato gli scienziati. ´Sono finiti i tempi in cui si pensava che singoli geni o pathway di geni bastassero a spiegare lo sviluppo di complesse malattie comuni come l´arteriosclerosi´ commenta il professor Björkgren. ´Ora disponiamo di sufficienti strumenti e conoscenza sulla biologia sistematica per affrontare la complessità di queste malattie nella loro totalità. ´ Il lavoro è stato sostenuto dal progetto finanziato dall´Ue Procardis (´Precocious coronary artery disease´), che è finanziato attraverso l´area tematica ´Scienze della vita, genomica e biotecnologie per la salute ´ del Sesto programma quadro (6°Pq). Per ulteriori informazioni: http://ki. Se Per leggere l´articolo su Plos Genetics: http://www. Plosgenetics. Org/article/fetcharticle. Action?articleuri=info:doi/10. 1371/journal. Pgen. 1000036 .  
   
   
UN NUOVO PROGETTO FINANZIATO DALL´UE ESAMINERÀ LE PROTEINE DI MEMBRANA ALLO SCOPO DI TROVARE NUOVE CURE PER UNA SERIE DI MALATTIE  
 
 Bruxelles, 25 marzo 2008 - Le proteine di membrana sono responsabili del trasporto di sostanze chimiche e messaggi tra l´interno e l´esterno delle cellule, e sono fondamentali per tutti i processi vitali nel corpo umano. Delle proteine di membrana difettose sono coinvolte in una serie di malattie dell´uomo, tra cui il diabete, malattie cardiache, epilessia, depressione, osteoporosi, ulcere dello stomaco e cataratta. Inoltre, anche batteri, lieviti e parassiti, che sono la causa di molte malattie infettive, dipendono dalle proprie proteine di membrana, che potrebbero perciò essere usate come bersagli per lo sviluppo di nuovi farmaci. Il progetto da 15 Mio Edict (´European drug initiative for channels and transporters´) concentrerà i suoi sforzi su circa 80 di queste proteine di membrana. I partner del progetto tracceranno la struttura delle proteine coinvolte nelle malattie per identificare dei composti che potrebbero essere sviluppati come trattamenti. Nel frattempo, per quelle proteine di cui si conosce già la struttura, il team spera di compiere degli effettivi progressi verso nuove cure. ´Molti vedono nelle proteine di membrana la prossima fonte potenziale per lo sviluppo di farmaci e quindi la Ce è interessata a finanziare la ricerca in questo campo,´ ha detto il prof. Peter Henderson, coordinatore del progetto, dell´università di Leeds nel Regno Unito. ´Tuttavia, esse sono difficili da studiare e poco comprese, anche se la recente mappatura sia del genoma umano che di altri genomi, mostra che queste proteine costituiscono circa un terzo di tutte le proteine in tutti gli organismi viventi, compreso quello umano. ´ Il progetto di quattro anni riunisce scienziati provenienti da 27 organizzazioni in 12 Paesi. Tra i biologi, chimici ed esperti di diagnostica per immagini coinvolti nel progetto vi sono due vincitori di premio Nobel. Il prof. Hartmut Michel dell´Istituto Max Planck per la Biofisica in Germania ha ricevuto il suo premio nel 1988 per aver determinato la struttura tridimensionale di un centro di reazione fotosintetico, mentre nel 1997 il prof. Sir John Walker del consiglio di ricerca medica del Regno Unito ha vinto il premio per aver scoperto i meccanismi enzimatici che sono alla base della sintesi dell´adenosintrifosfato (Atp), che le nostre cellule usano per immagazzinare e trasferire energia. Anche l´industria farmaceutica è rappresentata nel progetto dal colosso farmaceutico Astrazeneca e da un´azienda più piccola, la Xention, che è specializzata nella scoperta e nello sviluppo di farmaci che agiscono sui canali ionici. ´Attualmente, pochi gruppi di proteine di membrana vengono esaminati in modo serio dall´industria farmaceutica, quindi questo progetto aiuterà a colmare questa lacuna,´ ha commentato il prof. Henderson. ´Riunendo i migliori scienziati d´Europa in questo impegnativo campo, speriamo di compiere un reale passo in avanti verso nuove cure per le principali malattie. ´ Per ulteriori informazioni: http://www. Leeds. Ac. Uk .  
   
   
TRAPIANTI: DATI DI ATTIVITA´ 2007 IL CENTRO DELLE MOLINETTE E´ IL PRIMO IN ITALIA  
 
 Torino, 25 marzo 2008 - I Centri trapianto piemontesi si sono rivelati, nel 2007, ai primi posti in Italia per numero di interventi effettuati e per la qualità dei risultati ottenuti. I dati nazionali, resi noti nei giorni scorsi dal Ministero della salute e quelli regionali, pubblicati nel resoconto annuale del Crt (Centro regionale trapianti), hanno evidenziato come i Centri trapianto di rene e fegato delle Molinette, rispettivamente con 104 e 138 interventi, si siano collocati al primo posto in Italia; nel caso del rene Novara è risultata al terzo posto con 68 trapianti. Ottimi i risultati ottenuti – per numero di trapianti - anche per cuore e polmone, che hanno portato il Centro torinese al secondo e al terzo posto a livello nazionale. “Oltre a quelli di organi – dichiara Antonio Amoroso, responsabile del Crt – è cresciuto in Piemonte anche il sistema di donazione e trapianto dei tessuti, grazie al consolidamento delle sei banche istituite a livello regionale, relative a cornee, sangue placentare, cute, membrane amniotiche, tessuti muscolo-scheletrici, vasi e valvole. In aumento, inoltre, anche l’attività del registro di coloro che si rendono disponibili a donare le cellule staminali emopoietiche, cioè il midollo osseo: nel 2007 ci sono stati 2. 045 nuovi ingressi, contro i 1. 255 del 2006. Attualmente il Piemonte può contare su 31. 641 donatori attivi”. Il 2007, pur avendo segnato un generale arretramento, sia pure contenuto, delle donazioni nell’intero Paese, che sono scese da 20 per milione di persone (pmp) del 2006 a 19,3, ha consentito al Piemonte di mantenere la seconda posizione tra le grandi regioni italiane con 29,3 pmp rispetto a 30,5 dell’anno precedente. La flessione non ha riguardato le segnalazioni, pari a 52,4 pmp con un aumento del 4,3% rispetto al 2006, evidenziando il grande lavoro svolto dalla rete delle rianimazioni, che ha, tra le altre cose, il compito di individuare la morte encefalica, primo e indispensabile presupposto per avere donatori. “Nel corso del 2008 – afferma Pierpaolo Donadio, responsabile del Coordinamento delle donazioni e dei prelievi – insieme ai coordinamenti locali analizzeremo nel dettaglio le singole situazioni anche per valutare e, nel caso, intervenire in modo opportuno, sul coinvolgimento degli operatori e sul potenziamento della relazione con i soggetti interessati”. .  
   
   
VENETO: LA PRIMA REGIONE EUROPEA PER DONAZIONE DI CORNEE E DI TESSUTI  
 
Padova, 25 marzo 2008 - Il Veneto è la prima regione europea per donazione di cornee e di tessuti. Si conferma tra le prime per donazione di organi. Il report veneto 2007, elaborato dal Sistema regionale trapianti, testimonia dati di assoluta eccellenza. Grande soddisfazione la esprime l’assessore alle Politiche Sanitarie che, nel commentare le statistiche, osserva innanzitutto l’incremento di donazioni nella popolazione residente in Veneto, ma proveniente da altri Paesi. Sono 34 gli stranieri che hanno dato l’assenso per la donazione, provengono soprattutto dall’Est Europa, ma pure dai Balcani e dal Nord Africa. Nel 2007 i donatori sono stati 140, utilizzati 128, con un trend in aumento dal 2004. La provincia più generosa è stata nel 2007 Verona con 33 donatori seguita da Treviso (29), Padova (27), Vicenza (20), in coda Venezia (13), Belluno (10) e Rovigo (8). Il 38% dei donatori aveva un’età compresa tra i 40 e i 60 anni. Sempre nel 2007 i trapianti effettuati in Veneto sono stati 359, 134 con un organo prelevato da fuori Regione, 223 di rene. L’assessore alle Politiche sanitarie ricorda che l’attività di donazione è uno degli indicatori di efficienza del Servizio sanitario regionale e soprattutto ribadisce che l’espressione di volontà della donazione è un forte simbolo di civiltà. Il Sistema regionale trapianti si attesta ancora una volta nella sua globalità come uno dei migliori in Europa e uno dei più sicuri. I risultati raggiunti, sia in termine di qualità che di quantità, sono frutto di un lavoro di squadra, sinergico e ottimamente coordinato. Molto è stato fatto in questi anni in merito alla formazione del personale e tanti successi sono stati raggiunti anche grazie al prezioso lavoro dei volontari delle associazioni che sono presenti con professionalità e sempre con sensibilità in tutte le Aziende sanitarie del Veneto. Infine è importante sottolineare, leggendo il report 2007, il grande numero di interventi di sostegno psicologico ai familiari dei donatori: sono state prese in carico più di mille persone e per un centinaio sono stati previsti interventi di carattere psicoterapeutico e psicosociale. .  
   
   
INTEGRAZIONE DELLE DIFFERENZE DI SESSO E GENERE NELLA RICERCA SANITARIA  
 
Bruxelles, 25 marzo 2008 - Il progetto Genderbasic, finanziato dall´Ue, ha sviluppato una serie di raccomandazioni per migliorare l´integrazione delle differenze di sesso e genere nella ricerca in ambito sanitario. Gli scienziati devono essere consapevoli di queste differenze durante tutte le fasi dei loro studi, dal contenuto stesso della ricerca ai processi e ai metodi utilizzati negli studi clinici, dice il coordinatore del progetto, la dott. Sa Ineke Klinge dell´università di Maastricht nei Paesi Bassi. Riguardo al contenuto della ricerca, i partner del Genderbasic suggeriscono di prendere in considerazione nella ricerca sanitaria non solo le differenze sessuali biologiche, ma anche gli aspetti socio-economici legati al genere. Nelle neuroscienze, ad esempio, le aree della cognizione e del miglioramento dell´umore otterrebbero dei benefici se si considerassero le differenze tra uomini e donne, dice la dott. Sa Klinge, facendo notare che la stessa cosa vale anche per lo studio delle prestazioni e della salute umana. Nel caso dei processi e dei metodi degli studi clinici sugli animali, la dott. Sa Klinge suggerisce che i progetti di ricerca dovrebbero essere obbligati a testare le medicine sia su maschi che su femmine di animali ove ritenuto appropriato, anche se questo farebbe allargare lo studio e quindi, verosimilmente, il numero di animali utilizzati nei test. I ricercatori dovrebbero quindi annotare sesso, peso, stato riproduttivo e fase del ciclo ovarico nel modo più accurato possibile e rendere noto il sesso dell´animale. I loro resoconti dovrebbero anche prendere in considerazione l´impatto delle differenze di sesso e genere su tutti gli aspetti dell´esperimento. Secondo le raccomandazioni del Genderbasic, negli studi clinici e nella ricerca sanitaria sugli esseri umani, gli studi dovrebbero coinvolgere sia soggetti maschili che un numero appropriato di soggetti femminili. Attualmente, nella maggior parte degli studi, la percentuale di partecipanti donne raggiunge soltanto il 30%, mentre l´obiettivo dovrebbe essere il 50%, allo scopo di ottenere un´adeguata rappresentanza di entrambi i sessi. A quanto si dice, una serie di malattie colpiscono in modo diverso gli uomini e le donne. L´asma, ad esempio, una malattia infiammatoria e cronica delle vie respiratorie, nei ragazzi si presenta più frequentemente in età prepuberale, mentre le ragazze ne sono più soggette dopo la pubertà. A causa della complessità della malattia, nessun meccanismo diretto può spiegare le differenze di genere riscontrate nel caso dell´asma. Si ritiene invece che l´osteoporosi, una malattia a carico delle ossa che aumenta il rischio di fratture, colpisca principalmente le donne dopo la menopausa. Le medicine che vengono sviluppate per l´osteoporosi sono quindi solitamente modellate su pazienti donne, tuttavia esse vengono poi prescritte anche ai pochi pazienti uomini che presentano la malattia. Comunque, l´osteoporosi è chiaramente l´eccezione che conferma la regola. Secondo Joana Namorado della Direzione per la salute della Commissione europea, una parte della Direzione Generale per la Ricerca, la sua esperienza come medico le ha permesso di notare che se gruppi minoritari come le donne diventano gruppi maggioritari per una malattia, questi non vengono comunque considerati di interesse per l´industria farmaceutica. La maggior parte degli scienziati non vuole sentire discussioni sul genere, perchè, ci dice, si tratta di un concetto alquanto confuso, rilevando invece che il concetto di sesso è molto più tangibile. Comunque, ´le medicine vengono ancora prodotte per ricchi maschi bianchi,´ secondo la dott. Sa Namorado. ´Quello di cui abbiamo bisogno è una medicina personalizzata che tenga conto del genere e del sesso. ´ Il progetto Genderbasic è ufficialmente terminato nell´autunno del 2007 e ha ricevuto poco più di 200. 000 Eur nell´ambito del sesto programma quadro (6°Pq). Alcuni dei suoi risultati, sotto forma di una serie di articoli di revisione commissionati da esperti internazionali, sono stati pubblicati in un supplemento del Gender Medicine Journal intitolato ´Portare la competenza sul genere alla ricerca biomedica e sanitaria´. Per ulteriori informazioni: Progetto Genderbasic: http://www. Genderbasic. Nl/ Gender Medicine Journal: http://www. Gendermedjournal. Com/supplements. Htm#supb07 .  
   
   
INAUGURATO IL NUOVO REPARTO DI ORTOPEDIA DELL´OSPEDALE GRASSI DI OSTIA  
 
Roma, 20 marzo 2008 - E’ stato inaugurato il 19 marzo dal direttore generale della Asl Roma D, Giusy Gabriele, e dall´assessore alla Sanita´ della Regione Lazio, Augusto Battaglia il nuovo reparto di Ortopedia dell´Ospedale Grassi di Ostia, completamente ristrutturato. La ristrutturazione ed il miglioramento del comfort del reparto si sono rese necessarie per l’elevata frequenza di incidenti sulle strade del litorale, soprattutto nel periodo estivo e per l´alto numero di anziani che riportano fratture con l’obiettivo di effettuare il trattamento precoce delle fratture, con particolare attenzione per quelle del collo del femore. Altra novità importante è l’apertura del servizio di Pronto Soccorso ortopedico e traumatologico, aperto 24 ore con accesso diretto, che permette di assicurare una risposta immediata al paziente. “Stiamo lavorando su tutti i fronti per potenziare l´ospedale Grassi - ha dichiarato il direttore generale Giusy Gabriele - perché questo presidio possa soddisfare le richieste di una utenza sempre più numerosa. ´´ L´assessore Augusto Battaglia, nell´apprezzare il nuovo reparto, si è impegnato ad erogare i 4 milioni di euro necessari all´ampliamento del Grassi. Con la costruzione della palazzina adiacente si potrà procedere al trasferimento di alcuni ambulatori e degli uffici amministrativi attualmente ospitati nell´ospedale, permettendo di riservare la totalità dei locali del nosocomio all´attività ospedaliera. .  
   
   
OSPEDALE DI OSIMO. MEZZOLANI INCONTRA I RAPPRESENTANTI DEI COMUNI INTERESSATI. PERCORSO COMUNE NEL PERSEGUIMENTO DELLA NUOVA PROGRAMMAZIONE REGIONALE. POTENZIAMENTO DEGLI ATTUALI OSPEDALI DI OSIMO E LORETO  
 
Ancona, 25 marzo 2008 - Riunione al vertice per fare il punto sull´ospedale di rete di Osimo e individuato un percorso condiviso da tutto il territorio interessato che comprende, oltre al Comune di Osimo, quelli di Camerano, Castelfidardo, Numana, Sirolo e Loreto. Presenti all´incontro, insieme ai sindaci interessati ´ Carmine Di Giacomo (Camerano), Moreno Pieroni (Loreto), Mirko Bilo` (Numana), Mirco Soprani (Castelfidardo) e l´assessore Giancarlo Alessandrini per il Comune di Osimo, l´assessore Almerino Mezzolani e i direttori del Servizio Salute Carmine Ruta e dell´Asur Roberto Malucelli. Clima assolutamente sereno e costruttivo nell´individuazione di un percorso a tappe che prevede: ´ Dopo l´approvazione del decreto ministeriale per l´istituzione nelle Marche dell´Agenzia della Terza Eta`, previsto a giorni, si passera` allo studio di fattibilita` per l´intero complesso Ospedale di rete-Agenzia, dando il via a tutte le procedure. L´assessore Mezzolani ha ribadito che la struttura dell´Agenzia si avvarra` del contributo dell´Ospedale, per questo e` necessario che le strutture siano vicine, ma che i tempi saranno diversi e l´ospedale avra` la priorita`: le risorse per la sua realizzazione sono contemplate nel piano di investimenti per il 2009; ´ Occorrera` verificare le possibilita` del sito di San Sabino di ospitare contemporaneamente le due strutture. Sul sito concordano tutti. Nell´eventualita` l´area si dovesse dimostrare inadatta, tutti i rappresentanti delle amministrazioni sono d´accordo nel trovare, in tempi brevi, una nuova intesa; ´ e` indispensabile che vengano rafforzati gli attuali ospedali di Osimo e di Loreto, che devono, non solo coprire un arco temporale di medio periodo (se tutto va bene, circa cinque anni per la costruzione del nuovo ospedale), ma anche alleggerire l´ospedale di Torrette: devono, nella sostanza svolgere il loro ruolo di ´filtro´, oltre che rispondere ad una domanda che raggiunge livelli alti nel periodo estivo, soprattutto nella stazioni balneari di Sirolo e Numana. Sul ruolo degli ospedali di Osimo e Loreto si e` a lungo soffermato il dibattito, con precisazioni di carattere tecnico da parte dei due direttori: nella sostanza quello che si sta prefigurando e` il progetto, che presto verra` portato all´attenzione generale, della sanita` dell´area metropolitana, dove ogni presidio ha un ruolo preciso da svolgere e tiene conto delle nuove frontiere della medicina, della sua evoluzione e dei principi di razionalita`. Quindi i tempi. A decreto approvato, si organizzera` un tavolo tecnico per seguire tutto il percorso, in rappresentanza sia dei Comuni che della Regione, per fare in modo che a tutti sia assicurata una corretta informazione. All´inizio dell´incontro, l´avvocato della Regione Paolo Costanzi ha brevemente illustrato le motivazioni che hanno comportato l´approvazione da parte della giunta della delibera con quale viene impartita all´Asur la direttiva di procedere autoannullamento degli atti della gara del project financing per l´ospedale di Osimo: un passaggio assolutamente dovuto all´insegna della correttezza amministrativa, per evitare che i rilievi piu` volte formulati dalle autorita` competenti ingenerassero responsabilita` a carico della stazione appaltante. E sulla correttezza amministrativa e` intervenuto lo stesso Mezzolani per ribadire che questo deve essere un principio alla base del rapporto tra istituzioni: se i problemi si presentano, si risolvono insieme e, insieme, si danno spiegazioni ai cittadini per evitare incomprensioni poi difficili da recuperare e soprattutto un clima di sospetto che e` assolutamente controproducente per tutti. Quanto alla richiesta della Regione di restituzione di fondi erogati al Comune, e` stato precisato che questa e` riferita all´appalto conclusosi nel 2001, annullato dal Consiglio di Stato. Si tratta di una richiesta che non e` da intendersi come ultimativa, sussistendo la possibilita` da parte del comune di giustificare l´impiego dei soldi stessi e le eventuali azioni di recupero poste in essere. .  
   
   
FIRMATO L´ACCORDO INTEGRATIVO REGIONALE DEI MEDICI DI MEDICINA GENERALE  
 
Cagliari, 25 Marzo 2008 - È stato firmato il 19 marzo, a Cagliari, l´accordo integrativo regionale dei medici di Medicina generale (Air), tra la Regione Sardegna e le sigle sindacali Fimmg, Cgil Medici, Federazione medici aderenti Uil Flp, Intesa Sindacale Simet – Sumai – Cisl Medici. L´accordo, siglato dopo quasi tre anni di trattative, definisce il ruolo e le funzioni del medico di medicina generale, in linea con quanto previsto dal Piano sanitario regionale 2006-2008. Come riportato nella premessa dell´Air, punti qualificanti dell´intesa sono: la centralità della persona; il rafforzamento e l´estensione del rapporto di fiducia tra medico e paziente; il lavoro del medico in equipe e l´integrazione nel distretto sanitario; la presa in carico e il lavoro in rete quale garanzia della continuità assistenziale; la garanzia per il paziente del “diritto all´accesso”, inteso come riduzione delle attese ma anche come punto unico per le cure, nel quale l´assistito possa trovare una equipe di professionisti; la tutela delle “fragilità”, dalla malattia passeggera a quella cronica invalidante; il rafforzamento del ruolo dei medici nell´identificare i bisogni dei singoli e della comunità di riferimento, oltre che nell´individuazione di interventi ed assistenza appropriata in termini di efficacia ed efficienza. L´accordo verrà portato all´esame della Giunta regionale ed entrerà in vigore subito dopo l´approvazione. .  
   
   
SANITA’. NASCERA’ A PADOVA L’ISTITUTO DI RICERCA PEDIATRICA “CITTA’ DELLA SPERANZA”  
 
Venezia, 25 marzo 2008 - La Fondazione Città della Speranza realizzerà a Padova l’Istituto di ricerca pediatrica per potenziare la ricerca scientifica e la diagnostica avanzata nell’ambito delle malattie pediatriche con grande attenzione alle patologie neoplastiche dell’infanzia anche in rapporto alle nuove possibili modalità assistenziale valorizzando così le conoscenze dell’Università e dell’Azienda ospedaliera. La Regione del Veneto, su indicazione dell’assessorato alle Politiche sanitarie, ha approvato stamane il progetto che è già stato condiviso da Università e Azienda ospedaliera di Padova. L’istituto si svilupperà in una superficie di 10 mila metri quadrati. Il Centro sarà di eccellenza e di levatura internazionale. L’attività di ricerca servirà per migliorare gli attuali standard di cura e di didattica e al tempo stesso contribuirà a creare forti sinergie tra i vari settori della biomedicina. La missione dell’Istituto di ricerca pediatrica sarà arricchire le conoscenze etiopatogeniche, implementare le terapie medico chirurgiche innovative, sviluppare avanzate tecnologie biomediche di diagnosi e di cura. . .  
   
   
CICLO D’AGGIORNAMENTO PER MEDICI DI BASE SULLA MEDICINA DI GENERE  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - Per la prima volta, l’Assessorato alla sanità e la Società altoatesina di medicina generale (Samg) organizzano nel mese di aprile un ciclo d’aggiornamento per medici di medicina generale sulla medicina di genere e la salute femminile. Dai risultati più recenti della ricerca scientifica emerge che le differenze di genere tra le donne e gli uomini hanno delle ricadute assai rilevanti anche nella medicina. I due generi, infatti, differiscono molto l’uno dall’altro nel rapporto col proprio corpo e la propria salute, ma anche nel ricorso ai servizi d’assistenza sanitaria. Una serie di dati presentati dall’Assessorato in occasione del simposio dell’autunno scorso avevano già riscosso notevole interesse tra gli addetti ai lavori. Ora, l’obiettivo dell’Ufficio formazione del personale sanitario è quello di far sì che il sistema sanitario altoatesino recepisca i risultati delle ormai numerose ricerche sulla medicina di genere, e di sensibilizzare al tempo stesso l’opinione pubblica sulle differenze di genere. “Questo nuovo approccio della medicina” spiega l’assessore Richard Theiner commentando l’istituzione di centro di competenza per la salute di genere in seno al proprio assessorato “tiene conto delle esigenze di salute specifiche di ciascuno dei due sessi, migliorando in questo modo la qualità dell’assistenza sanitaria”. Già nell’aprile prossimo prenderà il via il primo corso d’aggiornamento per medici di medicina generale ed altri interessati. “Gli argomenti su cui verte questo primo ciclo formativo” spiega Brigitte Hofer, referente per la medicina di genere “sono le patologie cardiocircolatorie, il cancro della mammella e la violenza tra le mura domestiche e ci auguriamo che spingano quanti più operatori ed operatrici possibile a partecipare”. Le iscrizioni si possono presentare telefonando alla Samg al numero 0471-982788. Per il programma completo si può consultare il sito: http://www. Provinz. Bz. It/gesundheitswesen/2305/weiterbildung /i/formazione_continua. Asp .  
   
   
ASILI NIDO A DOMICILIO. AVVIATO UN PROGETTO INNOVATIVO A SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DELLA GENITORIALITA’ SOCIALE  
 
Venezia, 25 marzo 2008 - La Regione del Veneto sostiene da sempre la famiglia e la genitorialità sociale. Per questo l’assessorato alle Politiche sociali ha avviato da tempo un programma pilota per sperimentare a livello territoriale iniziative innovative rivolte alla famiglia, alla genitorialità e ai minori. Uno dei progetti più significativi è certamente “il marchio famiglia”: una sorta di bollino di qualità che viene rilasciato ad enti e soggetti privati che attraverso le specifiche attività professionali si impegnano a dare concretezza alle politiche a supporto e a sostegno delle famiglie. E proprio per promuovere e sostenere i servizi destinati alla prima infanzia, soprattutto con lo scopo di raggiungere l’obiettivo di copertura del 33% dell’offerta dei servizi, definito dalla Conferenza di Lisbona della Comunità europea, la Giunta regionale ha deciso di sperimentare per la prima volta il “nido in famiglia” definendo un modello specifico di servizio flessibile e un particolare percorso formativo per chi in abitazione privata si occuperà dei bambini. L’iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali è stata pensata in sinergia con l’Osservatorio regionale infanzia, adolescenza, giovani e famiglia che ha sede presso l’Azienda Ulss 3 di Bassano. Il nido in famiglia è una unità d’offerta con funzioni educative, di cura e di socializzazione rivolta a un massimo di sei bambini di età compresa tra 0 e 3 anni. La singola unità d’offerta sarà condotta da un collaboratore educativo preparato professionalmente e che ha frequentato un percorso di qualificazione specifico al quale si potrà accedere solamente se in possesso almeno della licenza media inferiore. L’attività di nido in famiglia si svolgerà in una abitazione con precisi requisiti di qualità. Il progetto sperimentale prevede inoltre che ogni collaboratore educativo faccia capo a un organizzatore che svolgerà le funzioni di promozione, di tutoraggio, di mediazione e di verifica per garantire l’uniformità tra le diverse unità d’offerta. I genitori potranno iscrivere i bambini al nido in famiglia utilizzando gli elenchi pubblicati nel sito della Regione del Veneto e annualmente aggiornati sulla base di una equa distribuzione in tutte e sette le province venete. A garanzia delle famiglie ed essenzialmente dei bambini, il programma prevede che, da parte della Regione, siano adottate le azioni necessarie per effettuare, nei diversi momenti di avvio e in itinere, verifiche di presenza e di permanenza dei requisiti individuati per l’esercizio dell’unità d’offerta. Le prime unità di offerta sperimentale saranno operative nel prossimo mese di giugno. Per partecipare alla sperimentazione ed anche alla fase definitiva del progetto potranno essere presentate domande a partire dalla pubblicazione del provvedimento nel Bur e fino al 31 maggio 2008. Per sostenere le progettualità di accoglienza domiciliare alla prima infanzia il Consiglio regionale ha stanziato1 milione di euro nel bilancio 2008. . .  
   
   
LA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE DELL´EMERGENZA OSPEDALIERA DEL LAZIO  
 
Roma, 25 marzo 2008 - La Giunta regionale del Lazio ha varato una delibera che da´ l´avvio alla riorganizzazione della rete dell´emergenza ospedaliera del Lazio. Il provvedimento attua quanto previsto dalle misure inserite nel Piano di rientro e le novità più importanti che comporta sono essenzialmente tre: viene inserito il pronto soccorso del Policlinico di Tor Vergata nella geografia dei Dea di Ii Livello, ovvero di quelle strutture in grado di fornire un servizio d´emergenza ad alta complessità; viene poi promosso a Dea di I Livello quello dell´ospedale privato accreditato ´´Policlinico Casilino´´. Per la prima volta, poi, un ospedale delle province diventerà sede di un Dea di Ii livello e disporrà quindi di un servizio d´emergenza molto specializzato al livello dei grandi ospedali centrali e finora tutti localizzati a Roma. Si tratta dell´ospedale di Latina che cosi diventa punto di riferimento per tutta l´area sud del Lazio, compresa la provincia di Frosinone. Tutti gli adempimenti burocratici e funzionali necessari per l´adeguamento di queste strutture dovranno essere completati entro il prossimo 31 di maggio. Confermato inoltre il passaggio del servizio d´emergenza del S. Eugenio - Cto da Dea di Ii livello a Dea di I livello. Il provvedimento prevede inoltre che a partire dal primo aprile l´azienda ospedaliera S. Filippo Neri sarà Dea di Ii livello di riferimento per il Policlinico Sant´andrea in attesa di una prossima promozione di questa struttura nella categoria superiore; il Gemelli garantirà, sempre come Dea di Ii livello la ´´copertura´´ per le strutture della Asl di Viterbo; infine il S. Camillo diventerà centro di riferimento (hub) regionale per le prestazioni cardiochirurgiche ultraspecialistiche. Dal primo giugno, poi, sempre il S. Camillo dovrà garantire prestazioni di Dea di Ii livello anche per alcuni distretti della Roma H (Castelli); il Policlinico di Tor Vergata diventerà punto di riferimento per il Pol. Casilino e per parte della zona Castelli; il S. Giovanni Addolorata invece svolgerà la stessa funzione per gli ospedali S. Giovanni Calibita e Vannini - Figlie di S. Camillo; il Policlinico Umberto I farà da riferimento, invece, per l´ospedale Sandro Pertini. La delibera infine precisa anche i riferimenti per branche specialistiche: per la cardiologia d´emergenza gli ´´hub´´ regionali sono il S. Camillo, il S. Giovanni Addolorata, il S. Filippo Neri, il Gemelli il Policlinico di Tor Vergata e l´Umberto I. Per il trattamento dei pazienti in trauma grave invece i centri di riferimento sono tre: S. Camillo, Gemelli e Umberto I. .  
   
   
STANZIATO UN MILIONE E MEZZO DI EURO PER L´OSPEDALE DI ANZIO  
 
Roma, 25 marzo 2008 - La Giunta ha approvato durante l´ultima seduta, su proposta dell’assessore alla Sanità Augusto Battaglia, lo stanziamento di 1. 500. 000 euro per far fronte ad alcuni interventi di manutenzione straordinaria e di adeguamento delle strutture del Presidio Ospedaliero Faina di Anzio, di competenza della Asl Roma H. Nel dettaglio, i lavori riguarderanno la realizzazione di un nuovo accesso controllato e di nuove dotazioni di servizio (parcheggi, elisoccorso, verde attrezzato) che saranno realizzate in un’area di 17mila mq messa a disposizione dal comune; verrà inoltre costruito un collegamento coperto tra i due corpi di fabbrica che costituiscono la struttura ospedaliera. La somma permetterà infine di acquistare arredi per i nuovi reparti di Medicina Generale, Oncologia, Riabilitazione post-acuzie e per le direzioni Sanitaria e Amministrativa. .  
   
   
CONFERMATO E AMPLIATO IL FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA: IN LIGURIA 22 MILIONI E MEZZO NEL 2008 ASSISTITI 1.810 ANZIANI E DISABILI IN PIÙ, COLMANDO LE LISTE DI ATTESA  
 
Roma, 25 Marzo 2008 - La conferenza stato regioni svoltasi il 20 marzo a Roma ha confermato il fondo 2008 per la non autosufficienza destinato dallo stato alla Regione Liguria, nella misura di 10 milioni e mezzo di euro, ai quali si aggiungono 10 milioni di risorse regionali ordinarie e 2 di straordinarie, per un totale di 22 milioni e mezzo. Con questi fondi potranno essere assistite 1810 persone in più, così ripartite nelle diverse Asl liguri: asl 1 Imperia , 71 anziani e 4 disabili; asl 2 Savona, 119 anziani, 46 disabili; asl 3 Genova, 745 anziani, 319 disabili; asl 4 Tigullio, 90 anziani, 7 disabili; asl 5 La Spezia, 322 anziani, 87 disabili. Grazie al finanziamento gli assistiti passano dagli attuali 3. 800 a circa 5. 600, di fatto colmando e superando il numero di quanti sono in lista di attesa, particolarmente numerosi nei distretti sanitari dell´area genovese e di quella spezzina. E´ stato inoltre confermato il finanziamento di 14 milioni di euro previsto dallo stato per la stessa finalità per il 2009. Con i fondi regionali lo stanziamento complessivo potrebbe salire nel 2009 a 26 milioni. .  
   
   
IN ARRIVO NEL LAZIO LA RIDUZIONE DELLE RETTE PER LE RSA  
 
Roma, 25 marzo 2008 - Da giugno caleranno le rette delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), i centri destinati agli anziani non autosufficienti e ai malati cronici. Lo ha deciso la Giunta durante la sua ultima seduta, approvando una delibera per riequilibrare i costi del settore. Nel Lazio sono attivi attualmente nelle Rsa oltre 1. 300 letti; nella regione le rette per le Rsa sono tra le più alte d´Italia: un posto costa infatti in media circa 3. 600 euro al mese, contro i 2. 400 di Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Il costo del posto è da dividere a metà tra il Servizio Sanitario Nazionale e il cittadino; per chi guadagna meno di 13mila euro l´anno, la quota del malato viene erogata dal Comune di residenza. “Siamo la Regione con le tariffe più alte d´Italia – ha spiegato l’assessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia – È perciò necessario rimodulare l´offerta con gradualità ed equilibrio attraverso un´azione di concertazione con le organizzazioni di categoria Aris e Aiop”. “Non vogliamo penalizzare nessuno – ha continuato l’assessore – ma è necessario portare i costi a livelli accessibili perché da quest´anno il 50% della retta pesa sul malato e sulla sua famiglia”. .  
   
   
SERVIZIO CIVICO DEGLI ANZIANI: FINANZIATI 200 NUOVI PROGETTI CONTRIBUTI PER OLTRE 2 MILIONI DI EURO  
 
 Torino, 25 marzo 2008 - L’assessorato regionale al Welfare ha approvato il finanziamento di 200 nuovi progetti per l’avvio di attività di servizio civico rivolte alle persone anziane. Le risorse assegnate ammontano a complessivi 2. 092. 983,34 euro. I progetti finanziati sono stati presentati da Comuni, singoli o associati, Comunità Montane e Comunità Collinari (anche in collaborazione con altri soggetti, pubblici o privati, senza finalità di lucro operanti sul territorio), in base all’apposito bando varato dalla Regione nel giugno del 2007. Il 70% del contributo sarà erogato subito agli enti beneficiari, mentre il restante 30% verrà versato a seguito della presentazione di una relazione attestante sia le attività realizzate che le spese sostenute a copertura del costo totale. .  
   
   
AL VIA A POTENZA SETTIMANA PER LA PREVENZIONE ONCOLOGICA  
 
Potenza,25 maarzo 2008 - Il 35 per cento dei tumori deriva da un´errata alimentazione. Si tratta di una percentuale ´da brivido´, considerando che in Italia ogni giorno si registrano più di 700 casi di cancro. Ed è proprio partendo dalla ´buona tavola´ che la Lega italiana per la lotta ai tumori (Lilt) promuove la settimana nazionale per la prevenzione oncologica, in programma da oggi fino al 30 marzo. Anche nelle principali piazze di Potenza, il 30 marzo, i volontari Lilt - in cambio di un piccolo contributo - consegneranno bottiglie di olio extravergine di oliva, rigorosamente certificato e di produzione italiana, insieme all´opuscolo informativo per un´efficace lotta ai tumori. Altri appuntamenti sono già stati programmati in ambito sportivo. Sempre nella giornata del 30 marzo, sui principali campi dell’Eccellenza Lucana, calciatori e arbitri scenderanno in campo con le pettorine della Lilt, mentre sono in via di definizione accordi con il Potenza Calcio per un’iniziativa da tenersi domenica 6 aprile. Sabato 29, infine, volontari della Lilt avranno un filo diretto con gli utenti interessati ad informarsi sulle patologie e sulla prevenzione allo 0971 441968. "Confidiamo nella sensibilità dei lucani verso una causa sempre più diffusa quale è quella dei tumori - sottolinea Prospero Bonito Oliva, presidente della sezione provinciale della Lilt -. Attraverso le nostre iniziative intendiamo informare e orientare i cittadini a comportamenti corretti che partano dalla buona tavola, rivalorizzando magari la dieta mediterranea troppo e sempre più spesso dimenticata, specialmente dai giovanissimi. Diciamo che frutta fresca e verdura non dovrebbero mai mancare sulla nostra tavola, nel nostro menù quotidiano, ma anche che la diagnosi precoce è un’altra arma importante contro cil cancro”. .  
   
   
MARRAZZO, PER LA SANITÀ È IL TEMPO DELLE DUE D: "DECORO E DIGNITA´"  
 
Roma, 25 marzo 2008 - “Puntiamo sulle due D: decoro e dignità”. Così il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha parlato il 18 marzo a margine della presentazione dell’11° Rapporto Pit Salute, che si è tenuta nella Sede della giunta regionale. “Nei prossimi due anni partirà battaglia per decoro e dignità, un patto sulle liste d´attesa, per favorire un sistema efficiente e trasparente ai cittadini. Proprio per questo – ha annunciato Marrazzo – propongo un patto sulle agende, come simbolo di civiltà e trasparenza: sulle liste d´attesa non si fanno sconti a nessuno e se dovremo pestare i piedi a qualcuno lo faremo. Bisogna avere parametri omogenei sui criteri di accoglienza nelle strutture sanitarie, a cominciare da una segnaletica unica da adottare in tutti gli ospedali”. Il Presidente Marrazzo ha poi spiegato che per “affrontare il problema delle liste d´attesa, sfrutteremo anche la rete Internet, in modo tale che nessuno possa coltivare il proprio orticello. Nonostante ci sia un sistema regionale di prenotazione, infatti, ci sarebbero alcune strutture – ha concluso Marrazzo – che gestiscono le proprie agende in maniera parallela, non offrendo alternative alla richiesta di prenotazione”. Alla presentazione dell’11° Rapporto Pit Salute erano presenti anche l’assessore regionale alla Sanità Augusto Battaglia, il Presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato Ignazio Marino, il segretario generale di Cittadinanzattiva, che ha realizzato il Rapporto Pit Salute, Teresa Petrangolini. . .  
   
   
SETTIMANA PREVENZIONE ONCOLOGICA DELLA LEGA TUMORI  
 
Bari, 25 marzo 2008 - L’assessore alle Politiche della Salute, Alberto Tedesco,ha partecipato il 18 marzo alla presentazione delle iniziative pugliesi per la settimana nazionale della prevenzione oncologica (21-30 marzo), organizzata dalla Lilt Lega Italiana Lotta Tumori. Anche quest’anno, con il contributo dell’assessorato alle Risorse agroalimentari, il tema sarà il consumo di olio d’oliva alternativo ad altri grassi potenzialmente cancerogeni. “E’ un binomio vincente - ha spiegato Tedesco – la prevenzione dei tumori e l’olio d’oliva. Non è la prima volta infatti che la Lilt prevede la distribuzione in numerose piazze (Bari S. Ferdinando Via Sparano 28-29 e 30 marzo) di olio pugliese, in cambio di un piccolo contributo, per la promozione della modifica delle abitudini e stili alimentari incompatibili con la tutela della salute. Ho già partecipato a manifestazioni ben riuscite organizzate dalla Lilt e per questo siamo convinti nel sostenere le loro azioni rivolte alla prevenzione e allo screening precoce. Le campagne allargano la capacità di intercettare precocemente le patologie che sono sicuramente aggredibili dalla scienza, insomma le malattie che possono guarire se individuate prima. Per questo la Regione sta attivando la campagna di vaccinazione contro il papillomavirus, che sarà allargata alle donne anche fuori dalla fascia 11-12 anni in cambio di un contributo pari al prezzo che sarà spuntato dalla gara regionale per la fornitura del vaccino, inferiore sicuramente a quello di mercato. Per questo ringrazio la Lega Tumori che si impegnerà nelle campagne di sensibilizzazione che sicuramente foreranno le barriere dell’indifferenza”. Maria Teresa D’arcangelo, dirigente dell’assessorato alle Risorse Agroalimentari, in rappresentanza dell’assessore Russo ha concluso ricordando che “sono anni che distribuiamo il kit dell’olio, rappresentante della corretta alimentazione e della dieta mediterranea. Una tradizione che rispettiamo anche nel 2008 per la promozione di prodotti pugliesi salutari come l’olio extravergine d’oliva”. . .  
   
   
CONFERENZA: “L´ALTO ADIGE: UNA RISORSA PER GLI STUDI DI GENETICA MEDICA”  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - Un’iniziativa che si inquadra nelle manifestazioni collaterali alla mostra “I segreti del corpo” allestita presso il Centro “Trevi” di Bolzano sino al 31 marzo. Giovedì 27 marzo, ore 20. 00, nell’Auditorium delle Iti, in via Guncina a Bolzano, il professor Alessandro De Grandi, responsabile della sezione di Genetica Molecolare all´Istituto di Genetica Medica dell´Accademia Europea di Bolzano (Eurac), terrà una conferenza sul tema “L´alto Adige: una risorsa per gli studi di genetica medica”. L´alto Adige rappresenta un´isola culturale e linguistica in cui sono rappresentate differenti popolazioni con caratteristiche omogenee. Grazie anche alle particolari condizioni storico-geografiche tali popolazioni si sono mantenute relativamente isolate fino ad oggi. Ciò, insieme ad uno sviluppato sistema sanitario locale ed estesi archivi genealogici, costituisce un ottimo presupposto per lo studio della componente genetica delle malattie. Questi studi richiedono un approccio multidisciplinare in cui ricercatori provenienti da aree differenti collaborano attivamente per risolvere problematiche di carattere sanitario. Il progetto "Gennova", svolto dall´Istituto di Medicina Genetica dell´Accademia Europea di Bolzano, persegue tre principali compiti: spiegare le cause genetiche e i fattori di rischio per l´insorgenza, la predisposizione, la prevenzione, la terapia e la prognosi di malattie comuni quali la sindrome di Parkinson e le malattie cardiovascolari; formare i medici di base tramite un attivo coinvolgimento nella ricerca con lo scopo di fare ricadere i risultati nella pratica medica generale; migliorare la conoscenza sul ruolo della genetica nella sanità pubblica, così come favorire l´informazione scientifica sulla ricerca genetica a livello locale e le sue implicazioni etiche, legali e sociali. Nel corso della conferenza saranno esposte e sintetizzate problematiche e differenti approcci usati nello studio delle malattie avvalendosi delle popolazioni isolate come modello, riferendosi in particolare alla ricerca condotta nel corso del progetto "Gennova". .  
   
   
SEMINARIO "LA RETE DEI SERVIZI PER LE DIPENDENZE PATOLOGICHE, SCELTE ORGANIZZATIVE E PROSPETTIVE FUTURE"  
 
Aosta, 25 marzo 2008 – L’assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali informa che giovedì 27 marzo prossimo a partire dalle ore 9. 00, ad Aosta, all’Hostellerie du Cheval Blanc, via Clavalité n. 20, è in programma un Seminario sul tema “La rete dei servizi per le dipendenze patologiche, scelte organizzative e prospettive future”. Il Seminario è stato promosso dall’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali della Regione Autonoma Valle d’Aosta con lo scopo di presentare l’atto regionale di riordino del sistema delle Dipendenze, predisposto e approvato dalla Regione. Il programma del Seminario prevede, dopo i saluti dell’Assessore e del Direttore Generale dell’Azienda U. S. L. Della Valle d’Aosta, la partecipazione attiva dei portavoce dei servizi pubblici e delle cooperative impegnati in Valle d’Aosta nell’ambito delle dipendenze patologiche. Saranno presenti gli esperti della società Emme&erre che hanno accompagnato i lavori del Gruppo tecnico regionale istituito appositamente per approfondire le problematiche delle dipendenze e due esponenti di rilievo europeo, il dr. Augusto Consoli, Direttore del Dipartimento Patologia delle Dipendenze dell’Asl Torino 2 e rappresentante per l’Italia nella Piattaforma Trattamenti del Gruppo Pompidou del Consiglio d’Europa e il dr. Gonçalo Felgueiras e Sousa Vice Direttore Emcdda (European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction) di Lisbona, che si occupa del monitoraggio dei fenomeni correlati all’uso di droghe. .  
   
   
SANITA´:PROGETTI OBIETTIVO,OLTRE 30 MLN ALL´ABRUZZO  
 
Pescara, 25 marzo 2008 - Oltre 30 milioni e 400 milaeuro a beneficio della sanità abruzzese per finanziare le linee progettuali relative a sette punti chiave. Si tratta dei Progetti Obiettivo inseriti nel Piano Sanitario Nazionale 2005-2007 per l´annualità 2006 ed approvati dal Ministero della Salute. A dare la notizia è stato l´Assessore alla Sanità, dopo il via libera, ieri pomeriggio a Roma, della Conferenza Stato-regioni, tappa obbligata prima del passaggio finale al Cipe che erogherà materialmente i fondi. Le linee progettuali riguardano la garanzia dei Lea, i Livelli essenziali di assistenza, la riorganizzazione delle cure primarie, la razionalizzazione della rete ospedaliera, la prevenzione, le liste di attesa, la salute mentale e l´umanizzazione dell´evento nascita. I fondi stanziati verranno utilizzati sia per rifinanziare le attività relative alle linee progettuali in corso di svolgimento sia per sostenere quelle nuove volute fortemente dal Ministro della Salute come l´umanizzazione dell´evento nascita e la tutela della salute mentale. Ammonta a quasi 79 milioni di euro l´importo complessivo degli interventi relativi all´edilizia sanitaria abruzzese. La Conferenza Stato-regioni di ieri, alla cui seduta ha preso parte l´assessore regionale alla Sanità, ha, infatti, approvato l´accordo stralcio 2008 relativo alla ristrutturazione e all´ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico regionale. Si tratta di un articolato programma di investimenti che prende le mosse dagli effetti positivi derivanti dall´approvazione della legge sulla rete ospedaliera. Nel dettaglio, sono previsti quasi 18 milioni 400 mila euro per il potenziamento e l´adeguamento a norma del presidio ospedaliero di Teramo, 15 milioni di euro per la ristrutturazione e l´ampliamento dell´ospedale di Giulianova, circa 14 milioni e 700 mila euro a favore della reingegnerizzazione dell´ospedale di Pescara, oltre 8 milioni 500 mila euro per la riqualificazione del prersidio di Lanciano, quasi 5 milioni e 400 mila euro per l´ospedale di Avezzano ed infine una serie di interventi in altre strutture pubbliche. L´accordo di Programma relativo sarà sottoscritto ed illustrato venerdì 28 a Pescara, nella sede della Regione (ore 11. 00 sala Giunta della Presidenza), alla presenza del Ministro della Sanità, del Presidente della Giunta regionale e dello stesso assessore alla Sanità. .  
   
   
CONVEGNO E PREMIAZIONE DEI MIGLIORI PROGETTI PRESENTATI AL CONCORSO “CULTURA SOCIALIS“  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - Un’iniziativa promossa dall’Assessorato provinciale alla sanità ed alle politiche sociali. Si svolgerà giovedì 27 marzo, dalle ore 9,30 alle 17,00, presso la facoltà di Scienze della Formazione in viale Stazione,16 a Bressanone, il convegno “Cultura Socialis: dare esempio – dare risalto” promosso dall’Assessorato alla sanità ed alle politiche sociali con la collaborazione con il Comune di Bressanone, la Libera Università di Bolzano, la Comunità comprensoriale Valle Isarco e la Fondazione Cassa di Risparmio. In particolare durante il convegno saranno consegnati dall’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, i premi ai cinque migliori progetti presentati nel corso del 2007 nell’ambito dell’iniziativa culturale “Cultura Socialis” che si prefigge di promuovere la consapevolezza di una nuova “cultura del sociale” e di accrescere a tutti i livelli l’ impegno sociale. “Cultura Socialis” offre la possibilità di costruire reti e di coltivare contatti nel settore sociale dando impulso ad una nuova politica del sociale. La presentazione di progetti sociali particolari, scelti tra le 160 proposte pervenute, serve a dare l’esempio ed a mettere in risalto iniziative particolarmente interessanti. Nel corso del convegno sono previsti interventi da parte di Richard Theiner, assessore provinciale alla Sanità e Politiche Sociali, Liliana Dozza, vicepreside della Facoltà di Scienze della Formazione –Libera Università di Bolzano, Arthur Scheidle, presidente della comunità comprensoriale Valle Isarco, edAlbert Pürgstaller, sindaco del Comune di Bressanone. .  
   
   
APERTE LE ISCRIZIONI AL CORSO DEL SERVIZIO PNEUMOLOGICO PER SMETTERE DI FUMARE  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - Il Servizio pneumologico dell’Azienda Sanitaria di Bolzano, organizza in maggio un corso in madrelingua italiana per smettere di fumare. Il corso è rivolto ai fumatori che abbiano maturato la decisione di smettere e che non riuscendoci da soli, necessitano di un aiuto specialistico. Come è noto su scala mondiale il fumo di sigaretta è la principale causa di morte evitabile. Gli effetti più nocivi del tabagismo si registrano nei confronti dell’apparato respiratorio e cardiovascolare, ma il fumo è particolarmente pericolo anche nel periodo della gravidanza e pregiudica in maniera considerevole il rendimento sportivo. Per aiutare coloro che hanno deciso di smettere di fumare il Servizio pneumologico dell’Azienda Sanitaria di Bolzano organizza in maggio un corso in madrelingua italiana per smettere di fumare. Il corso è rivolto ai fumatori che abbiano maturato la decisione di smettere e che non riuscendoci da soli, necessitano di un aiuto specialistico. Il programma è articolato in dieci incontri serali, due volte la settimana, che si svolgeranno nei giorni 6, 9, 13, 16, 20, 23, 27, 30 maggio e 3, 10 giugno. Presso il Servizio pneumologico, in via Amba Alagi,20 a Bolzano è attivo il Centro di Consulenza per Fumatori, tel. 0471-909615 / 909600 (dal lunedì al venerdì, dalle ore 8. 30-12. 00 e 14. 00-16. 00) dove gli interessati possono rivolgersi per avere informazioni più dettagliate in merito al corso. .  
   
   
FATTORI E IL NATURALISMO IN TOSCANA  
 
Firenze, 25 marzo 2008 - Vasti paesaggi e natura incontaminata, lavoro dei campi e placidi buoi, boschi e colline, fiumi, molti cavalli, contadine, soldati e popolani, vita cittadina. La Toscana di fine Ottocento si accende straordinariamente di luce e di colori nella particolarissima mostra che a Villa Bardini inaugurata il 18 marzo l’anno di Firenze per Fattori, mettendo a confronto il più celebre dei Macchiaioli con i più illustri tra gli artisti che raccolsero l’eredità innovatrice della Macchia per declinarne temi e aspirazioni in versione naturalistico – borghese, in sintonia con le evoluzioni della cultura francese ed europea. Per quanto possa apparire bizzarro considerata la viva attenzione per il periodo, Fattori e il Naturalismo in Toscana (19 marzo – 22 giugno, www. Firenzeperfattori. It) propone accostamenti del tutto inediti. Mai il grande vecchio dell’arte italiana era stato messo deliberatamente a tu per tu con i vari Cannicci e Cecconi, Ferroni e Micheli, i fratelli Gioli e i cugini Tommasi, Sorbi e Panerai, ovvero quei più giovani pittori toscani di cui fu maestro (alcuni) e amicissimo (tutti). Artisti destinati nel primo Novecento a superarlo per fama anche oltre i confini nazionali, certo perché più adeguati alla moda impressionista, più aderenti alla nuova estetica di quanto lo fosse Fattori, schivo e fiero, mai affascinato da quelle sensibilità parigine, fedele fino alla morte (1908) a una pittura legata al solo imperativo del colore, a un realismo senza retoriche o abbellimenti, asciutto e sintetico e dunque oggi rivalutato per la sua evidente quanto sorprendente modernità. Attraverso un percorso di 35 opere, per lo più di grandi dimensioni (alcune mai esposte) e in perfetta nuance con il parco di Villa Bardini, la mostra sottolinea quindi affinità, suggerisce influenze, illumina diversità anche profonde, e ristabilisce così i giusti rapporti tra un caposcuola, che non fece mai nulla per esser tale, e suoi valorosi compagni d’arte, ovvero tra i protagonisti di una stagione pittorica bella e fuggitiva, in cui l’idealismo risorgimentale finì per affliggersi nelle delusioni post-unitarie e l’idea di un progresso incombente si venò rapidamente di sottili nostalgie. Come gli altri eventi di Firenze per Fattori (altre tre mostre e un convegno internazionale sul restauro tra autunno e inverno prossimi, secondo il programma ideato dallo storico dell’arte Carlo Sisi), Fattori e il Naturalismo in Toscana è promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale fiorentino e il patrocinio del Comune. La curatela è di Francesca Dini, nota studiosa dell’Ottocento toscano, che ha curato anche il catalogo edito da Polistampa. Undici sono i Fattori, sei i Francesco Gioli, tre i dipinti del fratello Luigi (pittore di cavalli all’epoca famoso in tutta Europa) e di Panerai, due ciascuno i Cannicci, Cecconi, Ferroni, altrettanti quelli di Angiolo e Adolfo Tommasi, uno i Micheli e i Sorbi. Opere messe a disposizione dalla collezione Ente Cassa di Risparmio (due gli acquisti recenti) e da numerosi collezionisti privati, oltre che dalla Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti e dal Museo civico Villa Mimbelli di Livorno, che collaborano alle celebrazioni del centenario della morte di Fattori insieme a Firenze Musei, Fondazione Parchi Monumentale Bardini e Peyron, Accademia di Belle Arti, Museo Nazionale Alinari della Fotografia, Biblioteca Marucelliana, Centro europeo per il restauro di Siena. Per comodità di lettura la mostra è divisa in cinque sezioni (Pittura dei campi, Naturalismo ‘cortese’, La Maremma, La veduta urbana e Un grande pittore di tutta la natura riservata alle tele di Fattori), che individuano i temi comuni e più frequentati dagli undici artisti: rappresentano la Toscana delle piccole grandi cose, dell’umile vita di ogni giorno, delle terre vergini e bellissime, del lavoro anonimo, delle strade e delle piazze animate, degli idilli agresti, del selvaggio west maremmano. Attimi di esistenza colti nell’immediatezza del loro divenire, spesso amplificati nelle dimensioni a gloria imperitura, con forza visionaria impressionante e formidabili capacità tecniche. Scenografie di taglio cinematografico, fotogrammi spettacolari, memorie palpitanti di inconfondibile angolo di mondo. Alla Settimana della Cultura che da domani al 31 marzo promette 1800 eventi in tutta Italia, la Fondazione Villa Bardini & Peyron di Firenze partecipa con due iniziative straordinarie. Per tutta la settimana sarà possibile visitare a prezzo ridotto (4 euro) la spettacolare mostra Fattori e il Naturalismo in Toscana, da pochi giorni inaugurata. Il biglietto da accesso anche al Museo Capucci. Per il parco della Villa, invece, ingresso totalmente libero invece dei normali 6 euro (info e prenotazioni Sigma C. S. C. , 055. 243140). La mostra su Fattori (www. Firenzeperfattori. It, entrata Costa S. Giorgio 2) è la prima di un importante ciclo di eventi promosso e prodotto dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze in occasione del centenario della morte del celebre Macchiaiolo. Curata da Francesca Dini, espone un corpus particolarmente significativo di grandi opere messe a confronto con dieci pittori della generazione successiva (i fratelli Gioli, i cugini Tommasi, Micheli, Panerai, Cannicci, Cecconi, Ferrosi, Sorbi). Il Museo Capucci raccoglie invece la straordinaria collezione di 400 abiti-sculture del grande stilista. Vi sono inoltre conservati 22mila schizzi, 300 illustrazioni, 20 quaderni di bozzetti, 150 audiovisivi, 40mila fotografie, 50mila articoli di stampa. Una navetta gratuita sarà disponibile per i visitatori, tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, con partenza da Piazza Poggi per Costa San Giorgio e ritorno. Quanto al Parco (www. Bardinipeyron. It) si entra da via dei Bardi 1 rosso), il biglietto consente di visitare anche il Giardino di Boboli e di accedere in Palazzo Pitti al Museo delle Porcellane, Museo del Costume, Museo degli Argenti e alle esibizioni temporanee lì in programma (info Firenze Musei, 055. 294883 - 055. 290112). .  
   
   
JUAN ARIAS GONANO NEL SEGNO DELLA CRITICA SOCIALE  
 
 Gorizia, 25 marzo 2008 - Mercoledì 26 marzo alle ore 19 si terrà, presso l’osteria L’alchimista (via Garibaldi 16/3), il secondo appuntamento con l’arte organizzato dall’associazione culturale Arterrante. Dopo il successo della prima serata con le fotografie di Enrico Policardo e le musiche della Scuola Furano, Arterrante riprende il suo corso, proponendo le xilografie di Juan Arias Gonano, poliedrico ed eclettico artista argentino, residente in Italia dal 1996. L’esposizione avrà come tema portante una critica sociale che toccherà questioni di stretta attualità, che vanno dalla guerra civile e terroristica alle sperimentazioni scientifiche più estreme, come gli ogm e la clonazione. La scelta della xilografia ha una duplice matrice: da un lato la ferrea volontà di recuperare un procedimento artigianale come l’incisione su legno, tecnica artistica che affonda le sue radici nella Cina del Vi secolo d. C. E che oggigiorno sta quasi scomparendo, soppiantata dai moderni mezzi di riproduzione digitale e dall’altro il desiderio di utilizzare l’immagine per produrre conoscenza, o, più propriamente, per fare un tipo di cultura che stimoli le menti al fine di creare consapevolezza e dare informazione, nel senso più profondo del termine. Ad inaugurare la mostra, il cantautore Giancarlo Lombardi, versatile musicista dell’isontino che, a partire dagli anni ’90, si è mosso agevolmente fra punk, rock, reggae e folk, per giungere fino ad una musica d’autore, in cui si possono riconoscere le contaminazioni di grandi maestri come Brassens e De Andrè. La sua è una ricerca musicale che tende al recupero delle più autentiche ballate popolari, prive però dell’influenza della tecnica americana ed il repertorio di brani che proporrà al pubblico avrà, coerentemente con l’esposizione, una forte valenza social-popolare. .  
   
   
GOLF – EUROPEAN TOUR: A MADEIRA EDOARDO MOLINARI SI CLASSIFICA 42° CA CHAMPIONSHIP: TITOLO A GEOFF OGILVY, QUINTO TIGER WOODS  
 
Roma, 24 marzo 2008 - Alastair Forsyth (273 - 70 70 66 67) ha vinto il Madeira Island Open, disputato sul percorso collinare di Santo da Serra nell’isola portoghese di Madeira. Il trentaduenne scozzese ha ottenuto il secondo successo nell´European Tour a distanza di sei anni dal primo (Malaysian Open, 2002) superando con un par alla prima buca di spareggio il sudafricano Hennie Otto (273 - 67 67 67 72), leader dopo tre giri e al quale non sono bastati cinque colpi di vantaggio per imporsi. Al terzo posto con 277 l´inglese Gary Clark, al quarto con 278 il tedesco Sven Struver, al quinto con 279 l´inglese John Bickerton, lo spagnolo Alvaro Velasco e lo svedese Fredrik Widmark. Ha concluso al 42° posto Edoardo Molinari (289 - 72 76 71 70) che con un parziale di 71 ha recuperato sette posizioni nel turno finale. Nel suo score tre birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio dopo 36 buche Alessandro Tadini 72° con 149 (73 76) e fuori per un colpo, Marco Soffietti (75 78) e Paolo Terreni (79 74) entrambi 113. I con 153. Il vincitore ha ricevuto un assegno di 116. 660 euro su un montepremi di 700. 000 euro. Ca Championship: Titolo A Geoff Ogilvy, Tiger Woods Quinto - L´australiano Geoff Ogilvy (271 - 65 67 69 71) ha vinto con pieno merito il Ca Championship, secondo torneo stagionale del World Golf Championships che si è svolto al Doral Resort di Miami in Florida. Il trentunenne di Adelaide, che è stato sempre al comando (nel primo giro con Miguel Angel Jimenez poi da solo), ha prevalso con un colpo di vantaggio sul sudafricano Retief Goosen (272 - 71 69 64 68), sullo statunitense Jim Furyk (69 71 64 68) e sul fijano Vijay Singh (73 68 63 68). Al quinto posto con 273 Tiger Woods (67 66 72 68), reduce da otto vittorie consecutive di cui sette individuali e una a squadre (Presidents Cup), che ha tentato l´impossibile per riagganciare il leader nel giro finale disputato in due frazioni, dopo la sospensione per oscurità di domenica sera. "Ho commesso troppi errori sul green" ha detto Woods, penalizzato soprattutto da un 72 nel terzo turno. Ha ceduto l´australiano Adam Scott, sceso dal secondo al nono posto con 276, e non sono mai stati in partita Sergio Garcia, 15° con 279 e Phil Mickelson, 20° con 280. Da dimenticare la prestazione di Ernie Els, 75° con 296. Ogilvy vince poco, ma sicuramente bene. Infatti ha ottenuto solo quattro titoli, ma a parte quello del Chrysler Classic of Tucson del 2005, gli altri sono tutti prestigiosi: due tornei del Wcg, quello attuale e l´Accenture Match Play del 2006, e un major, l´Us Open sempre nel 2006. Nelle gare del Wgc è il terzo giocatore che entra nella classifica dei plurivincitori. Per la verità è una graduatoria un po´ particolare perché vede Tiger Woods in testa con 16 titoli (3 Accenture Match Play, 6 Bridgestone Invitational, ex Nec Invitational, 6 Ca Championship, ex American Express, e una World Cup), poi Ogilvy e Darren Clarke con due (Accenture Match Play nel 2000 e Nec Invitational nel 2003). Il montepremi era di otto milioni di dollari: Ogilvy ha ricevuto 1. 350. 000 dollari. Us Pga Tour: Primo Successo Di Greg Kraft - Greg Kraft (274 - 69 66 69 70) si è imposto a sorpresa nel Puerto Rico Open, svoltosi al Trump International Gc di Rio Grande a Portorico dove hanno giocato i membri dell´Us Pga Tour esclusi dal Ca Championship. Lo statunitense di Detroit, che compirà 44 anni il 4 aprile, è al primo titolo nel circuito dove si è potuto togliere pochissime soddisfazioni in carriera. Ha prevalso per un colpo su Jerry Kelly (275 - 67 66 72 70) e su Bo Van Pelt (64 68 71 72), che era stato in vetta per buona parte del torneo. Al quarto posto con 276 Briny Baird e Kevin Stadler. A Kraft sono andati 630. 000 euro su un montepremi di 3. 500. 000 dollari. .