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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2008
RELAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA SULLE TELECOMUNICAZIONI: OTTO STATI MEMBRI DELL´UE SUPERANO GLI STATI UNITI NEL SETTORE DELLA BANDA LARGA  
 
Bruxelles, 25 marzo 2008 - La Danimarca, la Finlandia, i Paesi Bassi e la Svezia sono i leader mondiali per diffusione della banda larga, con punte di penetrazione del 30% alla fine del 2007: è quanto risulta dalla 13a relazione della Commissione europea sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche. In questi paesi, e nel Regno Unito, in Belgio, in Lussemburgo e in Francia, nel luglio del 2007 il tasso di penetrazione della banda larga era superiore a quello degli Stati Uniti (22,1%). L´anno scorso nell´Ue sono stati installati 19 milioni di linee aggiuntive a banda larga, corrispondenti a più di 50 000 utenze domestiche al giorno. Secondo le stime, il settore della banda larga ha generato introiti per 62 miliardi di euro e il tasso di penetrazione complessiva a livello europeo è del 20%. C´è comunque ancora un notevole margine di miglioramento per quanto riguarda i benefici che i consumatori possono trarre da un mercato unico più forte, da una maggiore concorrenza e da una riduzione degli oneri regolamentari che gravano sui soggetti che operano sul mercato. "Il modello regolamentare europeo è concepito in modo da incentivare la concorrenza nel mercato delle telecomunicazioni e cominciamo finalmente a vedere i primi risultati", ha dichiarato Viviane Reding, la Commissaria europea per le telecomunicazioni. "Ma il nostro compito non si esaurisce qui. C´è ancora poca concorrenza nella fornitura di accesso alla rete fissa: nell´86,5% dei casi, infatti, l´utente accede alla rete attraverso l´infrastruttura dell´operatore storico. Inoltre, anche se le tecnologie delle telecomunicazioni non conoscono confini, solo il 30% delle attività degli operatori principali dell´Ue si svolge al di fuori del mercato nazionale. Questo dato dimostra che non esiste ancora un mercato unico in grado di attrarre imprese e servizi di dimensioni europee e per questo dobbiamo rafforzare il nostro impegno e ridurre i confini che ancora esistono in Europa in termini di regolamentazione. Solo con un mercato unico più liberalizzato per le imprese l´Europa riuscirà ad essere competitiva e i consumatori potranno godere di una ricca scelta di servizi utili e a costi contenuti. ". La relazione presentata oggi fotografa la situazione del mercato unico delle telecomunicazioni dell´Ue al dicembre 2007, sulla base delle cifre e dei dati trasmessi dalle autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni degli Stati membri e dai soggetti che operano sul mercato. Il settore delle telecomunicazioni vale quasi 300 miliardi di euro (pari al 2% del Pil dell´Ue) e l´anno scorso è aumentato dell´1,9%. Il 2007 ha inoltre fatto registrare, per il quinto anno consecutivo, un aumento degli investimenti nel settore, che hanno superato i 50 miliardi di euro (livello analogo a quello degli Usa e superiore agli investimenti complessivi di Cina e Giappone). Un settore in crescita - Il settore delle comunicazioni mobili continua ad essere il più consistente nell´ambito del mercato delle telecomunicazioni, con proventi in aumento del 3,8% per un totale di 137 miliardi di euro. Le tecnologie mobili sono sempre più diffuse (112% rispetto al 103% del 2006). I servizi mobili di terza generazione (3G) hanno avuto un incremento del 20% nel 2007 e oggi contano più di 88 milioni di abbonati. Con il balzo delle tecnologie 3G, i servizi di dati mobili sono aumentati del 40% circa. I profitti della telefonia vocale fissa sono scesi del 5% rispetto al 2006, perché gli utenti hanno preferito la telefonia mobile e i servizi Ip. Questa perdita per gli operatori della telefonia fissa è stata comunque compensata dall´impennata dei servizi a banda larga, che ha determinato introiti per 62 miliardi di euro. Nel 2007 dodici milioni di utenti hanno cambiato operatore - La caduta dei prezzi della telefonia mobile (fino a -14%) rispecchia la riduzione delle tariffe di terminazione di chiamata su rete mobile che un operatore applica ad un altro operatore per collegare le chiamate tra le rispettive reti: tale riduzione è il risultato degli interventi dei regolatori nazionali nel settore delle telecomunicazioni. I consumatori hanno inoltre beneficiato dell´aumento delle offerte aggregate: oggi il 13% degli europei aderisce ad un´offerta di pacchetti di servizi e per questo riceve un´unica fattura; il 12% dei pacchetti comprende i servizi Tv, il 23% la telefonia vocale, il 6% la telefonia mobile e il 24% l´accesso a internet. La portabilità del numero, cioè la possibilità di cambiare operatore senza dover cambiare numero di telefono, è ormai una realtà per gli utenti dei servizi fissi e mobili di tutti gli Stati membri, ad eccezione della Bulgaria e della Romania. Nel 2007 gli utenti che hanno cambiato operatore sono stati 12 milioni. Il mercato unico delle telecomunicazioni: . C´è ancora molto da fare - La relazione della Commissione mette anche in luce i settori dove il mercato unico delle telecomunicazioni non si è ancora realizzato integralmente. Gli operatori storici continuano a detenere più del 46% delle linee a banda larga e in 7 Stati membri controllano oltre il 60% delle connessioni di questo tipo. A Cipro, in Lussemburgo e in Finlandia gli operatori storici detengono più del 70% della quota di mercato dei servizi a banda larga. Inoltre, nell´86,5% dei casi gli utenti hanno ancora accesso alla telefonia fissa attraverso le infrastrutture dell´operatore storico, percentuale che sale a più del 95% in 12 Stati membri. Tale situazione è dovuta al fatto che la normativa non è stata ancora modificata o non ha ancora avuto effetti. Nel 2007 le tariffe di terminazione di chiamata su rete mobile (Mtr) sono scese, ma in maniera molto eterogenea nei vari paesi dell´Ue. La tariffa Mtr più elevata è più di 10 volte superiore alla tariffa più bassa: si passa infatti dagli 1,9 centesimi di euro/min di Cipro ai 22 centesimi di euro/min dell´Estonia. Questa variabilità può creare incertezza negli operatori paneuropei. La portabilità del numero non è applicata in maniera omogenea in tutta l´Ue: in Irlanda e a Malta basta un giorno per cambiare operatore mobile, mentre ce ne vogliono fino a 20 in Italia e in Slovacchia. Nel novembre 2007 la Commissione ha adottato proposte di riforma delle norme in materia di telecomunicazioni in Europa (cfr. Ip/07/1677, Ip/07/1678 e Memo/07/458). Tali proposte sono attualmente all´esame del Parlamento europeo e del Consiglio. Per ulteriori informazioni: Memo/08/167 Cfr. Ip/07/435 sulla 12a relazione della Commissione europea sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche. Pacchetto contenente il testo integrale della relazione 2007 sui mercati europei delle comunicazioni elettroniche e schede relative ai 27 Stati membri dell´Ue: http://ec. Europa. Eu/information_society/newsroom/cf/itemlongdetail. Cfm?item_id=3963. Sito internet sulle comunicazioni elettroniche: http://ec. Europa. Eu/ecomm . .  
   
   
SEAT PAGINE GIALLE S.P.A.: RISULTATI DELL´ESERCIZIO 2007 E DELIBERATO RIMBORSO ANTICIPATO DEL DEBITO PER EURO 35 MILIONI  
 
Milano, 25 marzo 2008 - Il Consiglio d´Amministrazione di Seat Pagine Gialle S. P. A. , riunitosi sotto la presidenza di Enrico Giliberti, ha approvato il 18 marzo su proposta dell´Amministratore Delegato Luca Majocchi - il progetto di bilancio relativo all´esercizio 2007. Nel corso dell´esercizio 2007, la penetrazione di internet in Italia ha mostrato una marcata accelerazione, diventando un vero e proprio media di massa. Questo ha realizzato, in anticipo sulle previsioni, quanto già accaduto negli ultimi anni nei principali paesi europei, segnando un´evoluzione nello scenario di mercato con rilevanti implicazioni strategiche per Seat. In Italia, la crescita della penetrazione di Internet espande il mercato a cui Seat si rivolge, superando i confini del mercato cui si è tradizionalmente rivolta l´offerta basata sugli elenchi cartacei, cui nel tempo sono stati affiancati i servizi Internet e telefonici. In questo contesto, l´obiettivo strategico dell´azienda è di focalizzare le risorse sullo sfruttamento delle opportunità offerte da internet e, al contempo, di gestire efficacemente le attività che si basano sul solido settore dei prodotti cartacei. Negli altri paesi europei in cui opera il Gruppo, la crescita dell´utilizzo di internet ha, in una certa misura, impattato le attività tradizionali (gli elenchi cartacei in Uk e i servizi di assistenza telefonica in Germania), richiedendo una risposta strategica da parte delle controllate di Seat. Tale sviluppo ha portato a investimenti volti a far evolvere le società del Gruppo verso un´offerta di prodotti on line. Conclusa la fase di investimento, la strategia è ora quella di gestire il portafoglio di partecipazioni del Gruppo secondo la situazione specifica di ciascuna di esse, concentrandosi sull´implementazione dei rispettivi piani operativi. Attività italiane Gran parte del fatturato di Seat deriva dal circa mezzo milione di clienti i cui bisogni sono soddisfatti dall´offerta, ampia e di elevata qualità, basata sulle directory cartacee e sui servizi Internet e telefonici che la complementano. Accanto a questo mercato, che presenta comunque ancora spazi di sviluppo, la crescita di Internet ha fatto emergere un nuovo segmento rappresentato da circa ottocentomila operatori commerciali che già investono in siti internet proprietari che potrebbero beneficiare dell´offerta di prodotti e della capacità di consulenza di Seat. Questo nuovo mercato rappresenta un´opportunità strategica per Seat, che può essere colta investendo nel rafforzamento della forza vendita e del suo già vasto portafoglio prodotti: Forza vendita: Seat espanderà la propria forza vendita integrando nuovi specialisti internet nell´attuale struttura; Prodotti: l´offerta esistente sarà rafforzata investendo per sviluppare ulteriormente contenuti e funzionalità dei siti Seat; Consultazioni: Seat investirà per aumentare l´utilizzo dei suoi servizi on line, sfruttando le potenzialità dell"´ecosistema" Internet, che ruota intorno ai motori di ricerca. A questa attività, Seat farà leva la sua forte posizione iniziale nel mercato pubblicitario on line, nel quale ha costruito nel tempo una quota del 50% circa nel segmento della pubblicità locale su Internet. Attività internazionali Le società internazionali del Gruppo operano in paesi in cui internet ha subito uno sviluppo più rapido rispetto all´Italia e in cui sono già stati effettuati gli investimenti necessari a realizzare la migrazione verso l´offerta on line. Per il futuro, l´obiettivo sarà quello di ottenere adeguati ritorni da tali investimenti, concentrandosi sulla realizzazione dei piani operativi definiti: Telegate perseguirà la propria strategia di sviluppo di un modello di business online, che si sommerà a quello attuale dei servizi telefonici, facendo leva sull´acquisizione di Klicktel. Europages e Wlw valorizzeranno le sinergie esistenti per rafforzare la posizione di leadership detenuta nei servizi B2b on line in Europa continentale. Thomson affronterà la necessità di evolvere il mix dei ricavi verso un maggior peso del comparto on line, facendo leva sulla sua capillare organizzazione di vendita sul territorio. Katalog, la Jv con Dogan Media Group, lancerà nuovi servizi in Turchia, un mercato caratterizzato da un profilo di rischio contenuto a fronte dei potenziali ritorni. "Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la diffusione di internet in Italia rappresenti un´opportunità strategica per Seat e condivide appieno la decisione di destinare maggiori risorse per sfruttare tale opportunità, continuando nel contempo a investire sull´offerta storica dell´azienda, che ha tutt´ora grande valore per la clientela" ha dichiarato l´Amministratore Delegato Luca Majocchi. "Tutte le persone di Seat sono totalmente impegnate nel raggiungimento di questo obiettivo". Risultati Consolidati Al 31 Dicembre 2007 Andamento dei ricavi Nell´esercizio 2007, i ricavi netti consolidati raggiungono Euro 1. 453,6 milioni, in calo dello 0,5%, rispetto a Euro 1. 460,2 milioni dell´esercizio 2006. I risultati ottenuti, che hanno evidenziato alcune criticità legate ad un´evoluzione dello scenario economico diversa rispetto alle attese, sono frutto sia delle azioni attuate negli ultimi due anni nella Capogruppo per la riorganizzazione interna e il rafforzamento dell´offerta e della capacità di vendita, sia del recupero della redditività del gruppo Telegate dopo i forti investimenti fatti nel 2006 per l´ingresso nel mercato francese. Ai lordo delle elisioni tra Aree di Business, la composizione dei ricavi è la seguente: "Directories Italia" (Seat Pg): i ricavi ammontano a Euro 1. 090,2 milioni, in aumento dell´1,2% rispetto all´esercizio precedente. L´andamento dei ricavi riflette i buoni risultati delle attività telefoniche e on line e il recupero dei prodotti cartacei. In generale, sono stati positivi gli effetti delle strategie di riorganizzazione dell´area vendita, anche se la creazione a inizio novembre 2007 della direzione "Vendite Pmi e Local" ha comportato un rallentamento nell´ultimo trimestre 2007. La crescita delle attività on line (Paginegialle. It +11,0%) e telefoniche (89. 24. 24 Pronto Paginegialle +7,0% e 12. 40 Pronto Paginebianche +54,7%) ha compensato la flessione dell´1,3% dei prodotti cartacei (le tradizionali Paginegialle e Paginebianche e le directories locali), in particolare delle Paginegialle (-3,7%,) il cui trend è comunque in miglioramento rispetto all´esercizio 2006 (-7,4%). Positivi i risultati di Paginebianche in crescita dell´1,2% (+0,4% nell´esercizio precedente); "Directories Uk" (gruppo Thomson Directories): i ricavi sono pari a Euro 158,9 milioni, in diminuzione dell´8,4% rispetto al 2006. L´andamento dei ricavi è stato influenzato principalmente dalla riorganizzazione dell´area di vendita, necessaria per poter efficacemente proporre sul mercato Uk un´offerta commerciale multi prodotto; "Directory Assistance" (gruppo Telegate e Prontoseat S. R. L. ): i ricavi si attestano a Euro 185,8 milioni, in calo dell´1,5% rispetto all´esercizio 2006. L´andamento dei ricavi del gruppo Telegate (-3,1,% rispetto al 2006) è stato influenzato principalmente dalle attività in Francia. Infatti i ricavi del 2006 includevano i compensi relativi alla gestione in outsourcing di servizi a favore degli operatori di telefonia mobile Bouygues, Telecom e Sfr. Questa attività, non produttiva in termini di margini operativi, non è più stata effettuata da aprile 2006, a seguito della liberalizzazione del mercato; "Altre attività" (Directories Business to Business on fine e altre attività nel mercato italiano): i ricavi ammontano a Euro 80,2 milioni, in crescita del 4,2% rispetto al 2006, grazie anche all´ingresso nell´area di consolidamento di Wer liefert was? Gmbh a partire dal primo ottobre 2007. Andamento dell´Ebitda Il risultato operativo prima degli ammortamenti, degli oneri netti non ricorrenti e di ristrutturazione (Ebitda) è pari a Euro 650,2 milioni, in crescita del 6,3% rispetto all´esercizio 2006 (Euro 611,4 milioni). Il risultato è stato raggiunto, nonostante i ricavi in sostanziale pareggio, grazie al buon controllo dei costi. La marginalità operativa dell´esercizio 2007 aumenta al 44,7% (41,9% nel 2006). Andamento del risultato operativo (Ebit) Il risultato operativo (Ebit), si attesta a Euro 429,1 milioni (Euro 402,1 milioni nell´esercizio 2006), in aumento del 6,7% e con una incidenza sui ricavi del 29,5% (27,5% nel 2006). Risultato netto Il risultato netto è positivo per Euro 98,4 milioni e aumenta di Euro 18,3 milioni rispetto all´esercizio precedente (Euro 80,1 milioni). Il risultato dell´esercizio beneficia anche della riduzione di Euro 6,9 milioni degli oneri finanziari netti, particolarmente significativa, dato l´andamento in crescita del tasso di interesse euribor nel corso del 2007. Andamento del flusso di cassa operativo Il free cash flow operativo generato nel 2007, pari a Euro 559,5 milioni, è in aumento di Euro 11,2 milioni rispetto a quello del 2006. Ai netto dell´effetto cambio e a parità di perimetro di consolidamento l´aumento rispetto al 2006 sarebbe stato di Euro 14,2 milioni. L´incidenza del free cash flow operativo sui ricavi delle vendite e delle prestazioni (38,5% nell´esercizio 2007), è in miglioramento rispetto al 37,6% del 2006. Andamento dell´indebitamento finanziario netto L´indebitamento finanziario netto ammonta al 31 dicembre 2007 a Euro 3. 274,3 milioni (Euro 3. 405,8 milioni al 31 dicembre 2006) e diminuisce nel corso dell´esercizio 2007 di Euro 131,5 milioni, dopo aver sostenuto un esborso netto di Euro 118,1 milioni per l´acquisizione della controllata Wlw Gmbh e la distribuzione di Euro 62,2 milioni di dividendi. Nel 2007 il costo del debito è passato da circa il 6% a 6,4% per l´incremento dell´Euribor, attutito da un ulteriore riduzione degli spread, ottenuta in seguito al raggiungimento dei target tra Ebitda e debito netto di gruppo, e dalla politica di hedging adottata. Gestione dei rischi finanziari Il Gruppo Seat Pg è esposto alle fluttuazioni di tasso di interesse in relazione alla parte di indebitamento a tasso variabile. La strategia di gestione di tali rischi è orientata alla mitigazione del rischio di tasso ed alla minimizzazione del costo del debito, secondo la Hedging Policy approvata dal Consiglio di Amministrazione. Le coperture poste in essere sulla struttura attuale del debito totale consentono una protezione media complessiva di circa 1´81% nel triennio 2008-2010. Nel successivo biennio la protezione è al 73%. Ad un incremento di 100 b. P. Dell´euribor il costo per interessi del leed 2008 aumenterebbe di circa Euro 10 milioni. Con riferimento al rischio di liquidità, ossia che le risorse finanziarie possano essere insufficienti a coprire le obbligazioni in scadenza nel breve termine, il gruppo Seat Pg, grazie al proprio business caratterizzato da una bassa volatilità e da una forte generazione di cassa ritiene di disporre delle risorse finanziarie idonee a far fronte ai propri impegni e ritiene non significativi sulla propria situazione economica patrimoniale e finanziaria gli effetti derivanti dalla attuale contrazione di liquidità registrata nei mercati finanziari. Principali Societa´ Del Gruppo Seat Pagine Gialle Seat Pg S. P. A. Nell´esercizio 2007, i ricavi della Capogruppo Seat Pagine Gialle S. P. A. Ammontano a Euro 1. 090,2 milioni in crescita dell´1,2% rispetto all´esercizio precedente (Euro 1. 077,5 milioni). Tale crescita è sostanzialmente in linea con quella del 2006 (+1,5%) ed è avvenuta in un contesto economico in Italia caratterizzato da un Pil che, seppure in crescita dell´1,5% nel 2007, ha iniziato a mostrare alcuni segnali di debolezza nell´ultima parte dell´anno, legati in particolare a criticità dell´economia mondiale. I ricavi del 2007 sono stati sostenuti dal recupero dei prodotti cartacei e dai buoni risultati delle attività telefoniche e on line, che hanno beneficiato del successo commerciale delle offerte multimediali, degli effetti delle strategie di riorganizzazione e di riqualificazione dell´area di vendita e delle azioni di rafforzamento dell´offerta commerciale realizzate negli esercizi precedenti. In particolare: Carta (le tradizionali Paginegialle e Paginebianche e le directories locali): ricavi a Euro 755,3 milioni nel 2007. La riduzione dei ricavi è stata dell´1,3% con un trend in netto miglioramento rispetto al calo del 3,6% registrato nel 2006. Evidenti i progressi del canale di vendita "Grandi Clienti", che, servendosi di team di specialisti qualificati, è stato in grado di invertire la dinamica negativa che negli ultimi anni aveva caratterizzato tale fascia di clientela; On line: Paginegialle. It ha consuntivato Euro 137,1 milioni nel 2007, in crescita dell´11,0% (gli ordini acquisiti sono cresciuti del 13,2%), grazie anche al nuovo servizio Paginegialle Visual. L´offerta on line ha registrato un buon andamento di tutte le fasce di clientela. Inoltre, l´attuale offerta commerciale ha avuto effetti positivi sugli utilizzi della piattaforma on line, che ha visto il numero di consultazioni, considerando le visite del brand Paginegialle. It e Paginebianche. It, in incremento dell´11,7% rispetto al 2006. Voice: ricavi in forte crescita a Euro 123,8 milioni (+20,0% rispetto al 2006), grazie al continuo sviluppo dei servizi a valore aggiunto 89. 24. 24 Pronto Paginegialle e al successo del servizio di informazione abbonati 12. 40 Pronto Paginebianche. Nel dettaglio, il servizio 89. 24. 24 Pronto Paginegialle ha registrato una crescita dei ricavi a Euro 80,3 milioni (+7,0% rispetto al 2006); per il servizio base di informazione abbonati 12. 40 Pronto Paginebianche i ricavi da chiamate ricevute sono cresciuti del 50,7% rispetto al 2006. Business to Business: ricavi a Euro 38,4 milioni, in calo del 12,1% rispetto al precedente esercizio. Per questi prodotti, penalizzati nel 2007 dal focus della forza vendita sul recupero degli elenchi cartacei, è prevista nel 2008 una revisione dell´offerta commerciale in modo da riflettere la sempre maggiore importanza della componente on line in linea con i trend evidenziati dai principali mercati Btob. • Altri prodotti: ricavi in diminuzione di Euro 3,4 milioni rispetto al 2006, per effetto degli andamenti sia delle attività di merchandising, attestatesi a Euro 15,4 milioni, sia dei prodotti di Direct Marketing (Euro 10,1 milioni). L´ebitda raggiunge Euro 553,5 milioni nell´esercizio 2007, in crescita del 2,0% rispetto all´esercizio precedente, con una redditività pari al 50,8% (50,3% nel 2006). Thomson I ricavi del gruppo Tdl si attestano nel 2007 a Sterline 108,8 milioni, in calo dell´8,0% rispetto all´esercizio precedente. La dinamica dei ricavi è stata parzialmente influenzata dalla riorganizzazione dell´area di vendita, necessaria per poter efficacemente proporre sul mercato Uk un´offerta multi prodotto. La pressione è stata più evidente sulla fascia dei clienti con esigenze di copertura nazionale, in particolare la categoria delle istituzione finanziarie, che hanno maggiormente risentito della crisi del mercato del credito. In sostanziale stabilità, invece, la fascia di ricavi (pari a circa il 75% del totale) generati dalla rete di venditori dislocati sul territorio. L´ebitda del gruppo Thomson, pari a Sterline 25,2 milioni, presenta una riduzione di Sterline 1,6 milioni, pur in presenza di un incremento della marginalità operativa che è passata dal 22,7% dei ricavi nel 2006 al 23,2% nel 2007. Telegate I ricavi del gruppo Telegate hanno registrato, nell´esercizio 2007, una flessione del 3,1% attestandosi ad Euro 173,3 milioni. Tale flessione è legata principalmente agli andamenti del business nel mercato francese. Occorre, infatti, segnalare che i ricavi 2006 includevano Euro 9,6 milioni a fronte della gestione in outsourcing di servizi a favore degli operatori di telefonia mobile Sfr e Bouygues Telecom, attività non produttiva in termini di margini operativi e non più effettuata a seguito della liberalizzazione del mercato. Se si escludono tali ricavi, la crescita rispetto all´esercizio 2006 è stata del 2,4%. L´ebitda del gruppo Telegate, è aumentato di oltre Euro 32 milioni rispetto al 2006, principalmente per effetto della notevole riduzione (-52,3%) degli investimenti pubblicitari, lo scorso anno particolarmente ingenti nella fase di start-up delle attività in Francia. Europages Nel 2007 i ricavi delle vendite e delle prestazioni si attestano a Euro 25,7 milioni, con un calo di Euro 3,3 milioni rispetto all´esercizio precedente. Tale riduzione è legata alla differente strategia di vendita perseguita a partire dal 2007 che prevede una migrazione verso un´offerta pressoché interamente on line rispetto all´offerta multimedia degli esercizi precedenti, e la creazione di una rete commerciale propria nei paesi di maggior interesse. L´ebitda si è attestato, infatti, a Euro 1,3 milioni rispetto a Euro 5,7 milioni del 2006, pur mantenendosi di segno positivo, nonostante i maggiori costi sostenuti per la creazione della nuova rete commerciale in Francia e Germania e la creazione e il potenziamento di alcune funzioni centrali di controllo e marketing nella capogruppo. Convocazione Assemblea Il Consiglio d´Amministrazione ha dato mandato al Presidente per convocare l´Assemblea per i prossimi 23 aprile 2008 e 24 aprile 2008 - in prima convocazione e in seconda convocazione - per l´approvazione del Bilancio d´esercizio chiuso al 31 dicembre 2007. .  
   
   
CYBERCRIME: ITALIA QUARTA IN EUROPA. ASSINTEL: MANCA UNA CULTURA DELLA SICUREZZA A MILANO IL CONVEGNO ASSINTEL “CRIMINI INFORMATICI: DAL PHISHING ALLA PEDOPORNOGRAFIA TUTTE LE INSIDIE PER GLI UTENTI DI INTERNET”.  
 
Milano, 25 marzo 2008 - Sono 18. 616 i Pc infettati ogni giorno in Europa, con una crescita annua del 23%; l’Italia è al quarto posto, mentre nella classifica europea delle città più colpite dai virus spiccano Roma al 3° e Milano al 4° posto, poco sotto al primato di Madrid. Questi sono alcuni dei dati emersi durante il convegno “Crimini informatici: dal phishing alla pedopornografia tutte le insidie per gli utenti di internet”, organizzato da Assintel per aprire un confronto e una riflessione a 360° sul tema, coinvolgendo Guardia di Finanza, Icaa, Università di Milano e Save the Children. Le nuove tecnologie e la web-society hanno aperto ampi scenari di partecipazione e di condivisione, ma contemporaneamente nuove opportunità legate ad attività criminose, osserva Giorgio Rapari, Presidente di Assintel. Furto di dati informatici, deterioramento dei siti internet, accesso e sabotaggio delle infrastrutture critiche sono oggi alcuni dei più diffusi computer crimes, mentre termini come malware, virus, spamming diventano giorno dopo giorno presenze costanti della nostra quotidianità. L’elemento caratteristico del cybercrime è la virtualizzazione del rapporto: la relazione non è più direttamente “fisica” ma è mediata dallo strumento informatico: si parla di “tecnomediazione”, osserva Marco Strano, Presidente di Icaa; ed il processo avviene attraverso una localizzazione geografica spesso sovranazionale, complicando notevolmente le procedure investigative e comportando problemi di coordinamento fra magistrature e normative di differenti Stati, aggiunge Mario Piccinni della Guardia di Finanza. Fra i crimini informatici più diffusi in Italia, il phishing (furto di dati sensibili) sta assumendo una portata di prim’ordine, collegato ad organizzazioni criminose le cui basi più strutturate si trovano in Romania. Il furto impatta sia sugli utenti di home banking e Poste italiane, sia ormai anche sugli utenti di E-bay e delle aste on-line. Il processo si completa con il riciclaggio del denaro sottratto, attraverso l’utilizzo di correntisti italiani che – spesso ignari della criminosità dell’operazione – trasferiscono i fondi all’estero credendo di lavorare lecitamente per società finanziarie. Ma cybercrime è anche pedopornografia on-line, come testimonia Cristiana De Paoli di Save the Children. Il primo contatto con il minorenne avviene per il 74,8% dei casi via chat, a seguito del quale si costruisce una relazione virtuale che via via ne cattura la fiducia e diviene “sessualizzata” (grooming), fino ad arrivare, al limite, all’incontro fisico. Ma solo il 16% dei casi è di violenza: nel 50%, invece, la vittima non si considera tale, ed è anzi consapevole del contenuto sessuale della relazione. A questo punto, più che di consenso, è opportuno parlare di asimmetria della relazione, da prevenire attraverso il rafforzamento della sfera educativa e del controllo dell’accesso al web da parte dei genitori, spesso assente. L’entità del problema tenderà inoltre ad amplificarsi con lo sviluppo del web 2. 0, in cui è prevedibile un aumento esponenziale dell’auto-produzione di pornografia minorile. L’accesso alla rete diviene così l’apice di un problema più ampio: la regolamentazione dell’utilizzo della tecnologia. Che è uno strumento, di per sé ne buono ne cattivo. In Italia il diritto penale dell’informatica si è sviluppato con una tendenza tecnofobo-moralista, osserva il Prof. Giovanni Ziccardi, che spesso non discerne fra strumento e suo utilizzo, fra gravità dei reati e adeguatezza della pena, fra diritto alla libera espressione e alla privacy e tendenza a porre freni e controlli. Tanto che si è depenalizzato il falso in bilancio, ma si persegue il ragazzino che scarica musica con il peer to peer. La caccia alle streghe non serve a nessuno: occorre piuttosto un approccio sereno ed equilibrato, accompagnato da una sensibilizzazione di famiglie ad aziende al tema della sicurezza in tutte le sue forme. .  
   
   
BUONGIORNO RENDE NOTI I ‘NUMERI’ DI BING IN 11 PAESI CONFERMANDO LA SORPRENDENTE DOMANDA DI APPLICAZIONI SOCIAL NETWORKING PER IL CELLULARE  
 
Milano, 25 marzo 2008 - Buongiorno rende noti i dati relativi alle recenti performance di Bing, la soluzione specificatamente creata dall’azienda per il Mobile Social Networking. A partire dallo scorso Febbraio, Buongiorno ha introdotto la soluzione Bing in un mercato globale ancora più ampio, dopo averla testata con successo in Austria (lanciata nel giugno 2007) e, successivamente, in Sud-africa. Attualmente, il servizio Bing è quindi in uso in 9 nuove aree geografiche comprendenti Brunei, India, Indonesia, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Uk e Vietnam, per uno straordinario totale di 11 paesi in tutto il mondo. Un risultato reso possibile grazie all’eccezionale capacità distributiva di Buongiorno che consente di raggiungere utenti di cellulare in 53 paesi intorno al globo. Come anticipato nelle linee guida tracciate per il 2008, Buongiorno ha ulteriormente confermato un investimento pari a 10milioni di Euro, da destinare allo sviluppo del nuovo prodotto, un upgrade della soluzione Bing che consentirà all’azienda di cogliere e registrare i più significativi trend in ambito di Mobile Social Networking. Andrea Casalini, Amministratore Delegato del Gruppo Buongiorno ha commentato: “In qualità di leader di mercato nel settore del Mobile Entertainment, la capacità di sviluppare innovazioni significative e in grado di generare valore all’interno del settore riveste un’importanza fondamentale per Buongiorno, e l’enorme popolarità del Social Networking rappresenta di fatto per noi un’ulteriore opportunità”. I dati recenti dimostrano che Bing totalizza oltre 20 milioni di messaggi scambiati alla settimana - una crescita 4 volte superiore rispetto a quella ottenuta nell’ultima parte del 2007 - e oltre 1,2 milioni di log in effettuati. L’applicazione Bing è in grado di offrire le migliori prestazioni sia per i servizi di Sms sia per quelli di Instant Messenger, fusi in un innovativo software open Java, che consente di gestire una chat mobile2mobile fra diversi amici, completamente priva di addebiti. Un vantaggio fondamentale di questo servizio è la possibilità di funzionare, in qualsiasi parte del mondo, indipendentemente dall’operatore mobile e dal modello di cellulare utilizzato. Inoltre, a differenza del tradizionale servizio Sms, Bing consente agli utenti di comunicare contemporaneamente con un numero infinito di amici, pur essendo continuamente in movimento. L’applicazione è stata ideata per un target di utenti tra i 16-18 anni, ma si registra una rapida diffusione di un campione demografico ancora più ampio di “giovani Urban con numerosi amici”, per i quali il Social Networking è di estrema importanza anche “quando si è in movimento”. Nell´unione Europea e negli Stati Uniti una media del 4% di utenti mobile già utilizza il Social Networking con i propri dispositivi mobile1. Si prevede, inoltre, che nel 2008 il Social Networking possa attirare investimenti pubblicitari pari a oltre 2. 1 miliardi di dollari, con un notevole incremento del 75% rispetto al 20072 laddove si sta registrando un consolidamento del mercato3. Entro due anni, almeno il 5% di tutti i messaggi di testo inviati tramite rete wireless potrà infatti essere imputato all’interazione del Social Network4. “Il nostro obiettivo è diventare uno dei brand mondiali maggiormente riconosciuti nel settore del Mobile Social Networking”, ha aggiunto Lucia Predolin, Head of Marketing Communication&ir. ”Come hanno evidenziato i risultati dalla nostra recente ricerca dal titolo Celsurfing, il fenomeno del Social Networking è ben lontano dall’essere limitato all’ambito del Pc: il numero di apparecchi mobile è oltre il doppio rispetto a quello dei Pc e, mediamente, il tempo trascorso su web da mobile è più che triplicato rispetto a quello su Pc. E’ quindi ovvio che il fenomeno del Social Networking sia destinato a migrare dai dispositivi desktop/laptop ai telefoni cellulari. La vita sociale in buona parte si conduce in ambiti diversi che non davanti ad un Pc“. .  
   
   
IL CSI-PIEMONTE AGGIUDICA A TELECOM ITALIA LA GARA PER LA REALIZZAZIONE DI UNA RETE IN FIBRA OTTICA IN PROVINCIA DI TORINO GLI OLTRE 430 CHILOMETRI DELL’INFRASTRUTTURA PERMETTERANNO COLLEGAMENTI A BANDA LARGA NELLE ZONE DEL CANAVESE, PINEROLESE, SANGONE E STURA  
 
Torino, 25 marzo 2008 - Il Csi-piemonte ha aggiudicato a Telecom Italia la gara per la realizzazione di una rete in fibra ottica, con l’obiettivo di rendere disponibile una nuova infrastruttura che consentirà la diffusione della banda larga e l’accesso ai servizi on line. Presto diventeranno realtà i collegamenti Internet ad alta velocità previsti per le aree interessate dai Patti Territoriali del Canavese, del Pinerolese, del Sangone e della Stura. Promosso dalla Provincia di Torino, il progetto ha un valore di circa 7. 000. 000 di euro,è finanziato con i fondi previsti dal Ministero dello Sviluppo Economico e rientra nell’ambito del più ampio Programma Wi-pie sviluppato dalla Regione Piemonte. In particolare, in base al contratto, Telecom Italia progetterà e realizzerà la nuova rete e successivamente ne curerà la manutenzione e la commercializzazione verso altri operatori di mercato, secondo condizioni tecnico-economiche uguali per tutti e fissate dal bando di gara. Dal prossimo autunno le aree interessate dai Patti Territoriali potranno quindi disporre di collegamenti Internet con maggiore capacità trasmissiva, grazie alla realizzazione di un’infrastruttura di rete di oltre 430 chilometri, che si snoderà per 124 punti di interesse strategico individuati sul territorio, per un totale di 220 Comuni. Obiettivo dell’iniziativa, che vede il Csi-piemonte nel ruolo di Ente attuatore, è quello di facilitare la nascita di nuovi insediamenti produttivi e di fornire alle aziende attive sul territorio gli strumenti per rinnovare nuovi modelli organizzativi e gestionali, per incrementare la produttività e la competitività sul mercato. Sancisce l’avvio dei lavori il contratto firmato oggi dal Presidente del Csi-piemonte Francesco Brizio e dal Responsabile Mercato Pubblica Amministrazione – Direzione Top Clients & Ict Services di Telecom Italia Ettore Spigno, alla presenza del Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta che ha ricordato l´impegno della Provincia in questi ultimi anni per il varo di progetti per lo sviluppo delle nuove tecnologie. Proprio attraverso l´azione dei Patti Territoriali sarà possibile offrire adeguate infrastrutture, a partire dall´estensione sul territorio della fibra ottica, che favoriranno sviluppo economico e maggiore competitività per le imprese locali. «La firma di oggi – spiega Francesco Brizio – rappresenta un esempio concreto di come l’azione della Pubblica Amministrazione possa realmente dare alle imprese la possibilità di utilizzare le tecnologie Ict per competere al meglio sui mercati nazionali e internazionali. Ormai, infatti, non si può più parlare di sviluppo economico senza affrontare il punto chiave dell’accesso alle Reti ad alta velocità e ai servizi di nuova generazione che queste rendono possibili. La chiave del successo di una iniziativa come questa sta proprio qui: nella capacità di dare vita ad azioni che contribuiscono a rilanciare il nostro territorio e fornire a tutti i suoi attori le stesse opportunità di crescita e di sviluppo». «Telecom Italia -aggiunge Ettore Spigno, Responsabile Mercato Pubblica Amministrazione, Direzione Top Clients & Ict Services di Telecom Italia – conferma oggi con la firma di questo contratto con la Provincia di Torino e il Csi-piemonte, il suo impegno nello sviluppo delle infrastrutture a favore del territorio. Il contratto si affianca al precedente importante accordo siglato nel 2006 con la Regione Piemonte che prevede l’estensione della copertura della banda larga in oltre 900 comuni. Oggi – prosegue Spigno – continuiamo questo percorso per poter offrire alla Pubblica Amministrazione, alle Imprese e ai cittadini reti evolute e servizi innovativi ». .  
   
   
CALABRIA, BANDA LARGA, APPROVATO ACCORDO DI PROGRAMMA CON MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI  
 
Reggio Calabria, 25 marzo 2008 - La Giunta regionale, che si è riunita 19 marzo sotto la presidenza di Agazio Loiero, ha approvato, tra gli altri, i seguenti provvedimenti: Su proposta di Loiero viene approvato l’Accordo di programma con il ministero delle Comunicazioni per lo sviluppo della banda larga, accordo teso al potenziamento delle dotazioni infrastrutturali e all’abbattimento del divario digitale che ancora caratterizza l’utenza calabrese. La Regione si affida al ministero delle Comunicazioni che, unitamente a “Infratel Italia spa”, curerà l’attuazione dell’Accordo. Sempre su proposta del presidente Loiero, unitamente agli assessori Maiolo e Sulla, vengono approvate, in esecuzione di quanto previsto dall’articolo 24 della Legge regionale 9/2007, le direttive di attuazione dei “Pacchetti integrati di agevolazione” (Pia) e del Contratto di investimento industria, servizi e artigianato. Le direttive saranno trasmesse al Consiglio regionale per l’acquisizione del parere vincolante della competente commissione. .  
   
   
M2M FORUM2008: MACCHINE CHE SI PARLANO TORNA PUNTUALE L’APPUNTAMENTO CON LA SETTIMA EDIZIONE DEL TRADESHOW EUROPEO DEDICATO AL MONDO MACHINE TO MACHINE  
 
Milano, 25 marzo 2008 - L’evento europeo di riferimento del mondo machine to machine torna puntuale il 22 aprile presso il Crowne Plaza Hotel di Milano. Giunto alla sua Vii edizione, M2m Forum 2008 (www. M2mforum. Com) vedrà confrontarsi esperti di respiro internazionale sul mondo M2m. Un mercato innovativo che entra nell’adolescenza. Promette bene il mercato M2m che, secondo le ultime stime firmate Harbour Research, dovrebbe raggiungere i 10,6 miliardi di dollari entro il 2011 e non smentisce le promesse fatte. Guardando agli operatori di telefonia mobile, l’agenzia americana di ricerca lancia il suo richiamo: chi investirà nelle comunicazioni machine to machine sarà ripagato da tassi di crescita triplicati rispetto alle tradizionali comunicazioni personali. Ancora una nicchia di fatturato per molti, rappresenta una grande opportunità di sviluppo per tutti. Entrate stabili e un tasso di abbandono dei clienti al di sotto del 5% (contro il 20-30% registrato nel settore della telefonia personale), sono solo un assaggio dei vantaggi ancora da cogliere. Una stabilità che dura nel tempo, con contratti che si estendono su periodi di 3-5 anni. M2m non è solo questo. Molti gli ambiti applicativi e i settori produttivi coinvolti. In un mondo in cui le macchine sono sempre più numerose la loro capacità di comunicare in modo efficiente diviene prioritaria per garantire servizi affidabili. Dal trasporto alle utilities, dal mondo del vending a quello del gambling, dall´automotive al settore logistico, nessuno si senta escluso. Nemmeno chi si occupa di sicurezza. Industrial Cyber Security, l’altro lato della medaglia. Quando le macchine che parlano fra loro si moltiplicano, le reti crescono e la sicurezza diviene priorità da non sottovalutare. Non è più il singolo utente che si connette alla rete dal suo computer domestico a essere esposto a rischi. Il massiccio uso di tecnologie e sistemi, le interconnessioni, il wireless, hanno introdotto alcune tipiche minacce It nelle reti di controllo facendo emergere la necessità di ridefinire i processi e i presidi che le gestiscono. Occorre un approccio completo che prenda in considerazione tutti i possibili punti deboli della catena. Aipsi e Clusit in prima linea per la sicurezza. Di Cyber Security industriale, intesa come Sicurezza Informatica dei sistemi di automazione e controllo utilizzati negli impianti produttivi o nelle infrastrutture, si parlerà con l’aiuto di Alessio Pennasilico, Consigliere Aipsi (Associazione Italiana Professionisti Sicurezza Informatica - www. Aipsi. Org) e di Enzo Maria Tieghi, socio Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica - www. Clusit. It) e autore del Quaderno dal titolo “Introduzione alla protezione di reti e sistemi di controllo ed automazione (Dcs, Scada, Plc, ecc. )”. In occasione del convegno, a quanti si iscriveranno alla sessione dedicata entro il 4 Aprile, verrà distribuito il Quaderno Clusit di Enzo M. Tieghi. Http://www. M2mforum. Com, dove è anche possibile, per gli operatori del settore, registrarsi gratuitamente all’evento. .  
   
   
"DOCUMENT FREEDOM DAY", IL 26 MARZO SEMINARIO A BOLZANO  
 
 Bolzano, 25 marzo 2008 - Il 26 marzo la Free Software Foundation Europe organizza in tutto il mondo il "Document Freedom Day", con l´obiettivo di promuovere l´applicazione su vasta scala del cosiddetto software libero. Il Centro di formazione professionale "Luigi Einaudi" di Bolzano organizza un seminario dal titolo "Formati aperti e documenti liberi". Il "Document Freedom Day" punta a sostenere i numerosi gruppi che chiedono una maggiore diffusione dei formati "aperti" per i documenti soprattutto a livello di pubbliche amministrazioni, scuole, università ed enti governativi. L´utilizzo e la diffusione di formati standard riconosciuti a livello internazionale consentirebbe, oltre alla piena interoperabilità tra i vari sistemi, la garanzia per tutti di scegliere liberamente il sistema operativo e applicativo. In Italia questo significherenne una riduzione della spesa pubblica, il sostegno dell´economia nazionale, della libera concorrenza, la piena proprietà dei dati, la sicurezza di potervi accedere anche in futuro e la riduzione del lock-in nei confronti delle multinazionali. Il servizio di formazione continua sul lavoro del Centro di formazione professionale "Luigi Einaudi", in collaborazione con il Tis Free Software Center, e con il sostegno di Greenclimber Crystal Innovation, organizza un seminario mercoledì 26 marzo 2008 dalle 17. 30 alle 20 presso la sala convegni del centro "Luigi Einaudi" in via Santa Geltrude 3, a Bolzano Prenderanno la parola numerosi esperti del settore. Per confermare la propria partecipazione gli interessati possono inviare una e-mail all´indirizzo di posta elettronica pllmtth21@scuola. Alto-adige. It .  
   
   
NUOVO PORTALE DI ANNUNCI ECONOMICI TOTALMENTE GRATUITO ONLINE STRUTTURATO CON 2600 CATEGORIE SELETTIVE DIVISE IN COMPRO/VENDO PER EUROPA, REGIONI È CITTÀ, PER OGNI TIPO DI ANNUNCIO  
 
Milano, 25 marzo 2008 - Nuovo portale di annunci economici totalmente gratuito online, Azannunci. Eu, strutturato con 2600 categorie selettive divise in compro/vendo per europa, regioni è città, per ogni tipo di annuncio, per offrire al inserzionista la collocazione più esatta possibile dell’annuncio, cosi da rendere al visitatore in pochi click di trovare ciò che cerca. Di semplice uso, con una semplice registrazione protetta in https e dominio verificato, offre all’inserzionista la massima sicurezza è serietà nella protezione dei suoi dati personali, facilità di uso, con un pannello di controllo facile ed intuitivo per la gestione dei propri annunci, con possibilità di vendere direttamente tramite paypal. Gli annunci vengono pubblicati con foto e possibilità di inserire allegati come ad esempio un curriculum vitae in . Doc, ed aggiungere altri tipi di file in differenti formati. Con un semplice click si può aggiungere al proprio browser i Feed, delle categorie di annunci che più interessano e pubblicare i propri annunci nei social bookmark come ad esempio segnalo o ok notizie e molti altri ancora. .  
   
   
FABIO GUARNIERI ASSUME LA NUOVA RESPONSABILITÀ DI BUSINESS DEVELOPMENT MANAGER VOLOCOM  
 
 Milano, 25 marzo 2008 - Nuovo importante acquisto per il management team di Volocom, la più innovativa azienda italiana attiva nel settore della gestione delle informazioni non strutturate. Con l’obiettivo di rafforzare la propria posizione strategica sui canali di vendita indiretta, la società milanese ha affidato la posizione di Business Development Manager a Fabio Guarnieri, uno dei manager più noti e di successo del settore. “Siamo particolarmente soddisfatti di avere Fabio nella nostra squadra - ha commentato Valerio Bergamaschi, Direttore Generale della società. La sua esperienza e soprattutto la sua metodologia di approccio al mercato delle terze parti, e più in generale alla creazione di legami forti con i partner strategici, saranno preziose per sostenere l’espansione di mercato che abbiamo in programma per i prossimi mesi. ” “Volocom è per me una sfida di alto interesse, anche a livello personale – ha aggiunto Fabio Guarnieri. E’ una software house italiana che opera in settori dove la partita coinvolge player internazionali con una tecnologia che viene giornalmente selezionata dai clienti più prestigiosi. Il mio obiettivo è di unire questa tecnologia con la forza d’urto che il canale indiretto consente, mettendoci di mio la conoscenza del mercato e la metodologia d’approccio. ” .  
   
   
ALESSANDRIA, CANDIDATURA AL PROGRAMMA LIFELONG LEARNING – PROGRAMMA SETTORIALE LEONARDO DA VINCI  
 
Alessandria, 25 marzo 2008 - Il vicepresidente e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Grazia Morando e Massimo Barbadoro, hanno informato la Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, della candidatura, avanzata dall’ente, del progetto “Riconoscimento di competenze per l’istruzione e la formazione professionale di adulti, acquisite in ambito non formale e informale – Compeda”, inserito nel Programma Lifelong Learning – Programma Settoriale Leonardo da Vinci Toi (Transfer of Innovation), che vuole promuovere, all’interno della Comunità, gli scambi, la cooperazione e la mobilità tra i sistemi di istruzione e formazione, in modo che diventino punto di riferimento per la qualità a livello mondiale. In particolare, il programma Leonardo da Vinci mira a sviluppare le capacità e le competenze di insegnanti, formatori e tutor operanti nel campo dell’istruzione e della formazione professionale, promuovendo la trasparenza e il riconoscimento delle competenze e delle qualifiche. “La Provincia di Alessandria esercita le deleghe regionali per l’individuazione dei fabbisogni formativi, la selezione delle proposte e delle offerte educative, il finanziamento e il monitoraggio – spiega il presidente Paolo Filippi – individuando fra le sue priorità la creazione di un sistema integrato fra istruzione pubblica e formazione professionale regionale, in grado di preparare il contesto educativo locale allo sviluppo di esperienze formative”. In tal senso, la Provincia sostiene il progetto Polis, che offre a giovani di età superiore ai diciotto anni e senza diploma e ai lavoratori ultra venticinquenni la possibilità di conseguire il diploma di scuola superiore in un numero minore di annualità, con il riconoscimento di titoli di studio, crediti e/o qualifiche ottenuti all’estero (anche extra Ue). E’, inoltre, possibile ottenere, in aggiunta al diploma, una qualifica professionale, grazie alla presenza nei corsi Polis delle agenzie formative che, in parallelo ai docenti del sistema di istruzione pubblico nazionale, svolgono un programma di formazione finalizzato alla qualifica spendibile direttamente in impresa. “Dal 2002 l’esperienza di Polis ha consentito a circa 400 lavoratori di ottenere un diploma superiore nelle diverse specializzazioni – precisano il vicepresidente Maria Grazia Morando e l’assessore Massimo Barbadoro – e la Provincia si pone l’obiettivo di elevarne il numero di beneficiari, portandolo a 700 unità nei prossimi tre anni. L’idea, dunque, è quella di prendere spunto da questa esperienza, allargando l’ambito di riferimento a tutto il contesto educativo in cui sia possibile attuare modalità di integrazione fra sistemi”. Partner del progetto, il cui budget totale ammonta a 300 mila euro, finanziati al 75%, sono, insieme alla Provincia, l’Ufficio Scolastico della Regione Piemonte, Ial Piemonte, Rete Ctp Piemonte, il Parco Scientifico Tecnologico, Api, Deeside College (Uk), Skive Tecnica Institute (Dk), Stichting Kenniscentru Beroepsonderwijs Bedrijfsleven Transport en Logistiek (Nl), Hellenic Regional Development Centre (El), Sociedade Portuguesa de Inovacão (Pt). . . .  
   
   
E-DEMOCRACY, INCONTRO CON GLI STUDENTI DI ASCOLI PICENO  
 
Ancona, 25 marzo 2008 - I giovani sono una risorsa preziosa. Occorre garantire loro maggiori opportunita`, sostenere la loro creativita` e potenzialita`, per ridare rilancio al nostro Paese. Su queste basi la Regione Marche, assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e l´Ufficio scolastico regionale hanno ideato il progetto E-democracy, che ha fatto tappa in diverse scuole marchigiane il 19 marzo ad Ascoli Piceno , per promuovere riflessioni tra gli studenti e renderli protagonisti della societa`. Uno di questi appuntamenti si e` svolto, in mattinata, nella sala del Consiglio comunale ascolano, dove si sono ritrovati amministratori locali, l´assessore regionale alle Politiche Giovanili, studenti e professori dell´Ipsia ´G. Sacconi´, del Liceo scientifico ´A. Orsini´ e dell´Istituto tecnico agrario ´C. Ulpiani´, per discutere proposte a vantaggio dell´universo giovanile. Un´esperienza di partecipazione democratica che ha visto, sullo stesso piano, amministratori, politici e cittadini, con l´obiettivo di ridare agli studenti fiducia ed entusiasmo nei confronti della politica attraverso la realizzazione di un´assemblea consiliare dove gli alunni si sono immedesimati in veri e propri consiglieri, con tanto di interrogazioni. Tra queste sono emerse richiese e spunti propositivi per vivere meglio la citta`. L´utilizzo migliore degli spazi cittadini e la creazione di nuovi, in particolare una discoteca ad Ascoli Piceno. Oppure il degrado in cui versa il Colle dell´Annunziata con incuria del verde, cartelli divelti, pavimentazione poco agibile e scritte sui muri. La promozione di eventi culturali anche con rassegne musicali giovanili, cercando di incentivare cosi` il turismo. Migliorare poi il trasporto pubblico. Gli studenti hanno sollevato le difficolta` riscontrate nel raggiungere, da casa, la propria scuola ´con le scarse corse degli autobus e i pochi mezzi pubblici´. Non solo. Hanno richiesto la creazione di nuove strutture per svolgere discipline sportive, quali ginnastica artistica e atletica leggera, la realizzazione di un pattinodromo e di un campo da rugby. Ma si e` discusso anche dei prodotti agricoli, dei sistemi di conservazione degli stessi, degli additivi e della scelta, da parte del pubblico, dei centri commerciali. Insomma, i ragazzi hanno mostrato la loro maturita` e hanno chiesto di essere coinvolti nelle scelte politiche locali. La Regione Marche ha compreso questo appello e il progetto lanciato in tante citta` marchigiane ha dimostrato che i giovani non sono disinteressati alla realta`, ma anzi vogliono viverla e modificala al meglio. L´impegno della Regione Marche e` quello di dare, attraverso il sito www. Pogas. Marche. It, l´informazione ai giovani e aprire quel canale comunicativo bidirezionale con le proposte che provengono dalle nuove generazioni, fornendo ascolto alle esperienze giovanili che spesso indicano i problemi della vita quotidiana. Infatti, l´assessore regionale ha proposto che la modifica della legge regionale 46 del ´95, prima di procedere al consueto passaggio in Giunta e in Consiglio regionale, venga discussa con i giovani. Inoltre, ha anche lanciato la proposta di finanziare quelle citta` che investono sulle biblioteche sociali. Queste possono diventare dei veri poli aggregativi, costruite pero` sulle necessita` dei giovani e per lo svolgimento delle loro attivita` preminenti. Soddisfatti tutti gli studenti presenti all´iniziativa che ha cercato di far emergere i vissuti, rimuovendo opinioni errate e rafforzando convinzioni e conoscenze corrette. .  
   
   
ULTIMA CHAT PLENARIA DEL PROGETTO E-DEMOCRACY - UN PERCORSO CHE CONTINUA CON IL CONFRONTO E LA PARTECIPAZIONE ATTRAVERSO IL BLOG E LA CONSULTA  
 
Ancona, 25 marzo 2008 - Un percorso che ha responsabilizzato ed educato alla partecipazione tanti giovani. Si e` chiusa con successo la serie di chat che ha visto interagire studenti, docenti, soggetti istituzionali e rappresentanti dell´associazionismo giovanile, per il progetto ´Partecipazione giovanile/e-democracy´ dell´assessorato alle Politiche giovanili della Regione Marche. Il 18 marzo, l´ultimo incontro ´virtuale´ plenario, dedicato alle politiche giovanili. Era stato preceduto da altre chat che hanno affrontato il tema dei bisogni dei giovani e della partecipazione giovanile. Sono stati 25 gli account collegati, in rappresentanza di circa 450 giovani. Il dibattito e` stato moderato da Giovanni Torrisi e Yuri Kazepov, della ´Polis´ dell´Universita` di Urbino, con la partecipazione, in qualita` di esperti, dell``assessore regionale alle Politiche giovanili e di un funzionario delle Politiche sociali della Regione. Ogni chat rappresenta l´approdo di un percorso di discussione nato all´interno dei singoli gruppi partecipanti al progetti. L´obiettivo finale e` la raccolta di spunti, idee proposte che serviranno per la stesura della nuova legge regionale sulle Politiche giovanili. Le chat hanno rappresentato spazi e momenti di confronto molto animati e propositivi. Una modalita` interattiva molto apprezzata, in particolare dagli studenti delle scuole che hanno partecipato numerosi a tutto il percorso. Una tecnica, come confermato dai giovani stessi, utile per ridurre lo scarto tra loro e le istituzioni. La Regione Marche, attraverso le parole dell´assessore alle Politiche giovanili, ha ribadito il proprio sostegno per le giovani generazioni e la propria disponibilita` a costruire insieme una politica nuova. Per i ragazzi questo percorso e` servito a responsabilizzarli e ad educarli alla partecipazione, attraverso l´approfondimento e la discussione nelle classi, nei consigli comunali, nei gruppi o nelle associazioni, dei temi proposti e di altri legati alla vita locale. Consapevole dell´entusiasmo e della voglia di partecipare da parte dei giovani, l´assessore regionale alle Politiche giovanili si e` detto convinto della necessita` di stabilizzare questo processo, sia offrendo altre opportunita` e strumenti di interazione e di dialogo, come il blog e la web tv, attraverso il sito www. Pogas. Marche. It, sia continuando il confronto e la discussione sulla nuova legge con una forma, accettata da circa l``80% dei partecipanti, come la consulta o giuria deliberativa. .  
   
   
AL VIA POLO DI FORMAZIONE BIOTECNOFORM  
 
Pomezia, 25 marzo 2008 - Il 20 marzo in occasione del convegno “Biotecnoform, filiera di settore per le biotecnologie nel territorio”, è stato presentato Il Polo di formazione Biotecnoform, che opera nel settore chimico farmaceutico e biotecnologico. Vede partecipi diciotto patner fra istituzioni scolastiche e centri di ricerca pubblici e privati, Università, enti di formazione, società attive nel settore delle biotecnologie e chimico farmaceutico, associazioni di categoria e sindacali. L’ente capofila è l’ Ipsia di Largo Brodolini a Pomezia, a cui si affiancano l’Istituto di Istruzione Superiore Diaz di Roma, l’Ipsia Parodi Delfino di Colleferro, Il Liceo Scientifico Murialdo di Albano, l’Università della Tuscia, l’Università Tor Vergata, il Cnr- Istituto Neurobiologia e medicina molecolare, l’Istituto Nazionale di biostrutture e biosistemi, il Centro nazionale per le risorse biologiche, la Fondazione avanzamento ricerche medicina molecolare e l’Enea. Si è scelta l’integrazione tra ricerca e formazione per anticipare l’analisi dei fabbisogni formativi e favorire lo sviluppo di modelli culturali e stili aziendali con l’obiettivo dichiarato di registrare nuovi brevetti e sfruttarli commercialmente. I percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore già avviati sono due, destinati a 40 corsisti: per Tecnico esperto nella produzione di biomolecole ottenute da lieviti e batteri e quello per Tecnico di ricerca, sviluppo, produzione e di prodotto per le industrie farmaceutiche e di diagnostici. La durata, per ciascun corso, è di 1. 200 ore, oltre 400 delle quali di tirocinio. “Il mondo della ricerca – ha detto l’Assessore all’Istruzione, Silvia Costa – presenta grandi potenzialità di crescita ed il Polo formativo Chimico-farmaceutico intende rispondere ai bisogni delle società e imprese, che hanno grandi aspettative per lo sviluppo di nuovi e più efficaci medicinali e di strumentazioni tecniche sempre più sofisticate. La formazione delle figure professionali del settore rappresenta un’esigenza e una opportunità da cogliere in modo adeguato - ha sottolineato l’Assessore Costa - al termine di questi percorsi, peraltro sono previste iniziative di orientamento e di accompagnamento al lavoro, finalizzate a favorire l’inserimento dei giovani nell’imprenditoria ed alla promozione e realizzazione di programmi che favoriscano il trasferimento tecnologico. ” La costituzione del Polo che è uno dei tredici Poli formativi promossi e finanziati dall’Assessorato allo studio e formazione scaturisce dall´esigenza di creare nel Lazio, dove si concentra il 50% della ricerca pubblica e privata nazionale, una filiera di settore, attiva nell´area delle biotecnologie, che sia in grado di coniugare: formazione, ricerca, sviluppo, produttività, informazione, sensibilizzazione nei diversi campi e applicazioni delle biotecnologie. .  
   
   
MILANO: 20.000 EURO PER LE TESI PIÙ BELLE  
 
Milano, 25 marzo 2008 - Si ha tempo fino alle ore 12 di lunedì 31 marzo per presentare le domande di partecipazione al bando “Pier Daniele Melegari”. Dieci i premi previsti da 2. 000 euro l’uno stanziati dalla Camera di Commercio di Milano e destinati agli autori di tesi di laurea sostenute nelle università milanesi e riguardanti: la realtà milanese, l’innovazione, i sistemi economici territoriali, le piccole e medie imprese, i processi di internazionalizzazione, le infrastrutture e l’ambiente, i rapporti tra istituzioni ed economia, il non profit. Il premio è dedicato alla memoria di Pier Daniele Melegari, già segretario generale della Camera di Commercio. I requisiti per partecipare al bando di concorso sono: la laurea conseguita in una delle facoltà degli atenei milanesi, con discussione della tesi nel corso dell’anno accademico 2005/2006 e con voto non inferiore a 108/110 o equivalente. L’accesso è riservato a coloro che non abbiano superato, al 31 dicembre 2007, il 29° anno di età. La selezione sarà basata sulla valutazione della rispondenza ai vari temi del concorso e sulla qualità e originalità del contributo conoscitivo fornito sull’argomento trattato. Per le dieci tesi selezionate che risulteranno vincitrici del concorso, la Commissione esprimerà un giudizio scritto nel quale verranno riassunti i motivi di interesse e gli elementi di particolare validità riscontrati. I neolaureati interessati a partecipare al concorso devono presentare la domanda (con gli allegati) entro e non oltre le ore 12 del 31 marzo 2008 al Servizio Studi della Camera di Commercio di Milano, Via Meravigli 9/b - 20123 Milano - o inviarla al medesimo per posta (nel qual caso fa fede il timbro postale relativo alla data di spedizione). Il bando di concorso è visibile sul sito internet (www. Mi. Camcom. It). .  
   
   
INFO DAY SULLA RICERCA. MARRAZZO: "RIPORTIAMO IN ITALIA I NOSTRI MIGLIORI CERVELLI"  
 
Roma, 25 marzo 2008 - Si è aperto l’Info Day – le “Azioni Marie Curie” – una giornata dedicata alla ricerca scientifica, organizzata in Regione dall’assessorato allo sviluppo economico e alla ricerca, innovazione e turismo. “I ricercatori italiani che lavorano negli Stati Uniti – ha detto il presidente Marrazzo in apertura del convegno – regalano al ricco Paese americano un incremento di 5 miliardi di euro all’anno. Noi con i nostri progetti abbiamo investito sulla ricerca anche per favorire il rientro in Italia delle nostre migliori intelligenze”. Il presidente Marrazzo ha poi ricordato che la ricerca è uno dei settori che la Regione intende sostenere considerando che “nel Lazio investiamo il 2% del nostro Pil e la media nazionale è dell´1%". L’info Day sulle Azioni di Marie Curie (prima donna premio Nobel per la fisica e la chimica) è stata l’occasione per informare sulle attività che la Regione intende promuovere per favorire il settore della ricerca e le Azioni del 7° Programma quadro “People” sulle attività europee per favorire la mobilità dei ricercatori. Contro la fuga dei cervelli è intervenuto anche Claudio Mancini, assessore allo sviluppo economico e alla Ricerca: “Le azioni che stiamo promuovendo servono a favorire la mobilità dei ricercatori su cui c´è una importante copertura finanziaria europea di 4miliardi e 700 milioni per 7 anni. Da quest´anno oltre alle borse di studio sono finanziati i progetti presentati da singoli entio da centri di ricerca insieme ad imprese. Inoltre – ha aggiunto Mancini – la Regione in finanziaria ha dato 1 milione di euro per tre anni per sostenere la partecipazione a questi programmi. Il primo bando scade il 30 marzo ed è finalizzato al capitale umano, coinvolge le 5 università del Lazio e una parte è destinata proprio ad azioni tese al recupero di intelligenze italiane all´estero". Marrazzo parlando ai fruitori del progetto ha affermato che "l´intuizione più grande è stato il fondo per la ricerca nella sanità di 30 milioni di euro con il quale si è avviato un progetto con l´Enea”. Marrazzo ha poi ricordato che il oltre il 51% della ricerca pubblica nazionale viene effettuata nel Lazio mentre nel privato è al 9,6%. .  
   
   
“CONCORSO DI IDEE” E PROMOZIONE “DELL’INGEGNO” NEI GIOVANI  
 
Campobasso , 25 marzo 2008 - “Concorso di idee” e “promozione della proprietà industriale” presso le scuole del territorio nazionale per sensibilizzare i ragazzi sulla percezione del valore dell’innovazione e sull’importanza della tutela dell’attività inventiva per il progresso scientifico e tecnologico dell’intera collettività: questi in sintesi gli obiettivi delle iniziative organizzate dall’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (Uibm), con il supporto dell’Istituto Guglielmo Tagliacarne di Roma – Fondazione dell’Unione Italiana delle Camere di Commercio – e con la collaborazione del Centro Patlib e della Camera di Commercio di Campobasso. Bambini e adolescenti, di età compresa tra gli 8 e i 14 anni, saranno informati sui temi della valorizzazione dell’attività inventiva, della brevettazione e della lotta alla contraffazione. Gli incontri - gratuiti per le scuole - mirano a promuovere, altresì, un momento di confronto sull’importanza della lotta alla contraffazione e dell’educazione alla legalità per contribuire a formare i “cittadini di domani”, consapevoli e responsabili. Il progetto, iniziato già nel 2004 coinvolgendo complessivamente 2. 233 allievi, prevede per l’anno scolastico in corso 45 incontri informativi, da realizzare presso gli istituti scolastici del territorio nazionale, con gruppi di 25-30 studenti per ciascun seminario. L’illustrazione dei contenuti è curata da esperti della materia e divulgatori scientifici utilizzando un approccio narrativo ed interattivo, mediante esempi pratici, disegni, momenti di gioco. Tra i temi trattati, il significato dell’inventare, cos’è un brevetto, perché è importante brevettare e il fenomeno della contraffazione. L’uibm inoltre per le scuole ha istituito il “Concorso di idee” – giunto alla terza edizione - che prevede la partecipazione del singolo allievo o di gruppi formati da un massimo di cinque studenti, per realizzare disegni e lavori manuali di oggetti nuovi, utili per le loro attività quotidiane, oppure di oggetti già esistenti, di cui scoprire nuove funzioni e nuove forme. I giovani vincitori saranno premiati con materiale di studio, giochi educativi, libri e riviste, le rispettive scuole di appartenenza riceveranno un computer. Per ulteriori informazioni e per partecipare alle due iniziative le scuole possono contattare l’Ufficio Brevetti della Camera di Commercio di Campobasso (www. Cb. Camcom. It), tel. 0874/4711, oppure l’Istituto Guglielmo Tagliacarne (www. Tagliacarne. It), tel. 06 780521. .  
   
   
SICUREZZA, SIGLATO ACCORDO CON UNIVERSITÀ E DIREZIONALE SCOLASTICA LIGURI PER DIFFONDERE CULTURA DELLA LEGALITÀ ATTRAVERSO LA FORMAZIONE AL VIA FINANZIAMENTI ALLE MICRO E PICCOLE IMPRESE PER MIGLIORARE LA SICUREZZA E PER I BILANCI SOCIALI  
 
Genova, 25 marzo 2008 - Un accordo per garantire una buona occupazione, non precaria e per diffondere già dalle scuole secondarie superiori una cultura della legalità attraverso la formazione. E´ stato siglato questa il 19 marzo tra la Regione Liguria (assessorato alle Politiche del Lavoro) e da un lato Unioncamere, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti e dall´altro Direzione scolastica regionale, Università, Province liguri, Inail, inps, Direzione regionale del lavoro e parti sociali. In totale quattro protocolli d´intesa che si inseriscono nell´ambito della legge 30 sulla sicurezza approvata dal consiglio regionale nel mese di agosto dell´anno scorso, attraverso cui la Regione Liguria punta ad introdurre la cultura della responsabilità sociale dei datori di lavoro, pubblici e privati, sul territorio regionale e a finanziare progetti che vanno in questa direzione. "L´obiettivo di questi quattro accordi - spiega l´assessore alle Politiche del Lavoro, Enrico Vesco - è quello di sviluppare nuova occupazione stabile e non precaria, sostenendo anche la nuova imprenditorialità, prevenire situazioni di crisi occupazionale sul territorio regionale, oltre a favorire l´emersione del lavoro sommerso e a questo proposito è in discussione in commissione e arriverà in consiglio prima della pausa estiva la legge sulla promozione del lavoro". Va in questa direzione il laboratorio regionale sulla responsabilità sociale delle imprese promosso dalla regione e avviato con finanziamenti provenienti dalla legge 30 (90. 000 euro) a cui partecipano tutte le organizzazioni datoriali e le parti sociali. Inoltre sono previsti contributi, erogati attraverso Filse, la Finanziaria regionale pari a 350. 000 euro, per le micro e le piccole imprese che intendono migliorare la sicurezza sul lavoro e nuove risorse anche per i datori di lavoro che intendono certificarsi con bilanci sociali. E sono state assegnate alle Province liguri risorse pari a 300. 000 euro per interventi volti a favorire l´emersione e la regolarizzazione dei rapporti di lavoro realizzati nell´ambito dei centri per l´impiego. "Promuovere la cultura della salute, della sicurezza e della regolarità del lavoro - ha spiegato l´assessore Vesco - è condizione indispensabile per la costruzione di un´organizzazione del lavoro sostenibile". Ma la cultura della legalità e della sicurezza si costruisce e si impara già sui banchi di scuola grazie ad un´opera di sensibilizzazione e di informazione nei confronti dei giovani e degli studenti a cui è indirizzato il protocollo d´intesa firmato quest´oggi con l´Università, la Direzione scolastica regionale, le province, le parti sociali, Inps, Inail e Direzione regionale del lavoro. L´obiettivo della Regione Liguria è quello infatti quello di investire nel capitale umano attivando un percorso guida che dalla scuola secondaria superiore arrivi fino all´Università e alla formazione professionale in grado di creare una cultura diffusa di riprovazione nei confronti dell´illegalità. Per sensibilizzare i giovani che si accingono ad entrare nel mondo del lavoro sui loro diritti e innalzare l´attenzione degli studenti e degli insegnanti sul rispetto delle norme, l´applicazione di comportamenti consapevoli e responsabili. Una delle categorie infatti maggiormente esposta al rischio di svolgere attività lavorative irregolari è proprio quella dei giovani. "Le esperienze irregolari infatti - ha spiegato Vesco - si concentrano nella fase di ingresso nel mercato del lavoro e una delle cause rilevate consiste nella limitata consapevolezza dei diritti dei lavoratori". "Quello che intendiamo rovesciare - ha continuato l´assessore -è l´accettazione sociale dell´irregolarità, cioè l´esistenza di un certo livello di giustificazione nei confronti dell´economia informale che costituisce uno dei fattori di alimentazione del sommerso". .  
   
   
SI INAUGURA IL BUSINESS RESEARCH CENTER NELLA CITTADELLA POLITECNICA  
 
Torino, 25 marzo 2008 - La Cittadella Politecnica, principale progetto infrastrutturale dell’Ateneo, sta diventando un Campus universitario ancora più moderno, dove trovano spazio l’apprendimento e la ricerca accademica, ma anche l´attrazione di investimenti sulla ricerca da parte di Pmi e grandi aziende multinazionali; il trasferimento della conoscenza; i servizi al territorio, l’integrazione sociale e studentesca e la riqualificazione urbana. Al suo interno nasce il Business Research Center, luogo dedicato allo sviluppo dei rapporti di collaborazione permanente con le aziende per creare innovazione e sviluppo. Una selezione internazionale ha visto la formulazione di 89 manifestazioni di interesse e la scelta finale delle aziende che si sono insediate nel Centro, le quali si affiancheranno a General Motors e Pirelli operative da fine 2008. Venerdì 28 marzo 2008 ore 11. 30 Sala Agorà – I3p – via Pier Carlo Boggio 59 Torino. .  
   
   
BOLZANO: COSTITUITO IL NUOVO COMITATO PROVINCIALE DI VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DEL SISTEMA SCOLASTICO  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - Nei giorni scorsi la Giunta provinciale ha nominato, su proposta della vicepresidente della Provincia, i nuovi componenti del Comitato provinciale di valutazione per la Qualità del Sistema scolastico della scuola in lingua italiana. Nel recente convegno” Tempo della scuola, tempo della vita. A cosa serve la valutazione?” tenutosi a Castel Mareccio l’uscente Comitato provinciale di valutazione della scuola in lingua italiana ha presentato, a fine mandato, i risultati del proprio operato nei precedenti quattro anni. In particolare nel corso del convegno sono state presentate le iniziative e i percorsi innovativi attivati nel campo della ricerca educativa e della valutazione. Oltre alle relazioni tenute nella sala Römer dalla presidente del Comitato prof. Ssa Liliana Dozza vicepreside della facoltà di Scienze della formazione della Lub, dal prof. Benedetto Vertecchi direttore del Dipartimento di Pedagogia sperimentale presso l’Università Romatre e gia presidente dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (Invalsi) presso Frascati, dal prof. Mario Ambel, formatore e ricercatore specializzato nel campo dell’educazione linguistica, già presidente dell’Irre Piemonte e direttore di “Insegnare” mensile del Cidi e del prof. Francesco Magno coordinatore del Nucleo di Valutazione per la qualità del Sistema scolastico, sono stati allestiti nel cortile del castello quattro open space specifici. Le tematiche illustrate in tali ambiti da esperti del mondo della Scuola, della Università e della Ricerca sono le più rappresentative della attività promosse dal Comitato di valutazione e hanno riguardato: la ricerca Mivas (Modelli Inferenziali per la Valutazione di Sistema) sulle prove scritte degli esami di terza media dal 1966 in poi; il sito interattivo Live (Laboratorio di Innovazione e Valutazione Educativa) del Comitato; la biblioteca dell’Istituto Pedagogico con una selezione di testi e di estratti specifici sulla valutazione; la documentazione sui progetti di ricerca/azione autovalutativa Cooperare e Cum Petere. I nove nuovi componenti del Comitato di valutazione della scuola in lingua italiana, rappresentanti di altrettanti settori del sistema scolastico, economico e socio – politico della provincia di Bolzano, sono: Liliana Dozza, della Libera Università di Bolzano, Ingeborg Bauer dell’Istituto per la promozione dello sviluppo economico della Camera di Commercio, Giorgio Franchi, dell’Istituto per la promozione dei lavoratori, Michela Voltani, del Consorzio dei Comuni della provincia di Bolzano, Maria Giovanna Lavezzo, della Consulta provinciale dei genitori, Alberto Del Corso, della Consulta provinciale degli studenti, Aldo Gabbi, del Consiglio scolastico provinciale, Bruno Losito, dell’Istituto pedagogico e Paolo Lorenzi, dell’Intendenza scolastica. In pratica vengono riconfermati sei membri del precedente Comitato di Valutazione mentre tre sono i nuovi nominati. I compiti del Comitato e del relativo Nucleo operativo sono previsti dalla Legge sulla Autonomia scolastica e riguardano in particolare la promozione della cultura della valutazione interna ed esterna, la valutazione dell’efficienza e dell’efficacia dell’istruzione individuandone i punti di forza e di debolezza e raffrontando i possibili percorsi di miglioramento, la valutazione dei risultati locali nella partecipazione a indagini nazionali ed internazionale; lo studio e l’esame degli effetti delle scelte di politica scolastica e di innovazioni normative del settore, il sostegno e l’implementazione della autonomia scolastica espressi nei Piani dell’offerta formativa delle singole Istituzioni scolastiche. .  
   
   
INCONTRO TRA PRESIDENTE, ASSESSORI E RETTORI DEGLI ATENEI TOSCANI ENTRO UN MESE LA NUOVA LEGGE CHE ISTITUISCE LA RETE DELLA RICERCA  
 
 Firenze, 25 marzo 2008 - Una comune forte volontà di incrementare ogni forma di collaborazione per sostenere la crescita qualitativa e un rinnovato dinamismo del sistema toscano: è questo il messaggio scaturito il 21 marzo dall’incontro che si è svolto nella sala giunta di Palazzo Bastogi tra i vertici regionali (il presidente accompagnato da numerosi assessori) e dai rettori degli atenei e degli istituti universitari toscani. Un messaggio chiaro e inequivocabile, considerato il dibattito che si è aperto proprio in questi giorni sul mondo universitario nazionale, i livelli di qualità degli atenei e i relativi criteri di finanziamento. La Toscana ha bisogno, ha affermato tra l’altro il presidente della Regione, di un forte cambiamento e soprattutto sente la necessità di dare una risposta di sistema alla discussione che si è aperta. Arriverà quindi opportuna la nuova legge sulla ricerca il cui iter, ha continuato il presidente, si concluderà entro circa un mese di tempo. Una legge che non si limita a registrare l’esistente ma si muove nell’ottica della semplificazione, della selezione, del riordino e del coordinamento, capace di superare incrostazioni conservatrici e di praticare una iniezione di dinamismo al sistema. La legge prevede la costituzione di una vera e propria rete della ricerca toscana, strumenti per sostenere e promuovere il trasferimento dei risultati della ricerca nel mondo produttivo e dei servizi, introduce un sistema di valutazione e di monitoraggio in relazione al rapporto tra i finanziamenti e i risultati dei vari filoni di ricerca. Già nel corso del dibattito di questa mattina si sono delineati, negli interventi di numerosi rappresentanti del mondo universitario, le problematiche e gli orientamenti del mondo accademico toscano. La discussione, ha proseguito il presidente, continuerà in base alla bozza che verrà presentata la prossima settimana, ampliando ulteriormente i temi. C’è il problema, ad esempio, delle difficoltà finanziarie in cui versa il sistema universitario toscano, ma anche di come affrontarlo con uno sforzo innovativo, disegnando nello stesso tempo un modello di relazioni tra istituzioni e università capace anche di far fronte alle difficoltà che si profilano all’orizzonte dell’ economia toscana almeno per i prossimi due anni. In un momento di estrema competizione in ogni settore, ha concluso il presidente, è ancora più necessaria una risposta condivisa alle questioni sul tappeto. .  
   
   
UN NUOVO CAMPUS DA 800 POSTI NELL’ATENEO PISANO INAUGURAZIONE DELLA STRUTTURA A SAN GIULIANO TERME  
 
Firenze, 25 marzo 2008 - Nasce nel comune di San Giuliano Terme il primo campus universitario realizzato in Italia per venire incontro alle esigenze abitative degli studenti universitari dell’Ateneo pisano. La struttura è stata realizzata grazie a un investimento di circa 35 milioni di euro, circa un quarto dei quali provenienti da fondi della Regione Toscana e del ministero della Pubblica Istruzione. La nuova residenza universitaria “I Praticelli”, costruita da Consorzio Etruria e da Cotrep attraverso lo strumento del project financing, per conto dell’Azienda regionale per il diritto allo studio, è già operativa, all’interno di un parco urbano di quasi 12 mila metri quadrati. Oltre alla residenza vera e propria ed ai servizi nell’area, di oltre tre ettari, trovano collocazione anche un parcheggio pubblico di oltre 2 mila metri quadrati. La residenza universitaria è dotata di 814 posti letto suddivisi in 260 camere doppie, 234 camere singole e 30 suites, completamente arredate e collegate ad Internet. L’azienda per il diritto allo studio di Pisa ha acquisito il diritto d’uso di 160 posti letto. La residenza è stata inaugurata oggi dall’assessore regionale all’istruzione, dal magnifico Rettore dell’Università di Pisa e del presidente dell’Azienda per il diritto allo studio. L’assessore ha sottolineato come la nascita di questo campus dimostri l’importanza della collaborazione pubblico-privato e dell’uso di strumenti nuovi come il project financing. La Regione, ha ricordato, si sta impegnando in maniera crescente nel diritto allo studio universitario, ampliando le opportunità per gli studenti e potenziando i servizi. Da una parte, si punta su forme concrete di sostegno per tutti gli studenti capaci e privi di mezzi, come borse di studio (la Regione garantisce da oltre dieci anni borse di studio per tutti gli studenti in possesso dei requisiti, circa 12. 000 borse ogni anno, per oltre 30 milioni di euro), ma anche voucher per le studentesse che si iscrivono a facoltà scientifiche e per chi frequenta master post laurea e il nuovissimo prestito fiduciario, che sarà disponibile fra breve. Dall’altra, si potenziano i servizi per la generalità degli studenti. Sugli alloggi, in particolare, l’investimento è stato ingente. Dal 2002 la Regione ha stanziato 82 milioni di euro che, insieme a risorse di altri soggetti, sono serviti per finanziare un piano pluriennale di investimenti. A fine 2007 i posti alloggio disponibili in Toscana erano 3. 650. .  
   
   
UN SATELLITE FORNISCE LE PRIME IMMAGINI DELLE EMISSIONI REGIONALI DI CO2  
 
Bruxelles, 25 marzo 2008 - Il sensore Sciamachy collocato sul satellite ambientale Envisat dell´Agenzia Spaziale Europea ha individuato per la prima volta la distribuzione regionale del biossido di carbonio derivante da emissioni antropiche. Un livello elevato di questa forma di Co2 è stato osservato sulla zona più densamente popolata dell´Europa, la regione tra Amsterdam nei Paesi Bassi e Francoforte in Germania. Le emissioni di Co2 vengono prodotte naturalmente da tutti gli animali, le piante, i funghi e i microrganismi durante la respirazione. 30 miliardi di tonnellate di Co2 extra vengono rilasciate ogni anno nell´atmosfera prodotte dalle attività umane, principalmente dalla combustione di carburanti fossili per produrre elettricità, dall´industria e dal traffico. Secondo il Comitato intergovernativo sul mutamento climatico (Ipcc), l´aumento delle emissioni di Co2 e dei livelli di altri gas serra, e anche quello della temperatura dell´aria e degli oceani, hanno prodotto l´inalzamento del livello del mare, lo scioglimento delle calotte polari e condizioni meteorologiche più estreme. Per poter meglio prevedere le future emissioni, è necessaria una comprensione più approfondita dei flussi di Co2, sia naturali che antropici. Ecco dove entra in gioco lo Sciamachy. Lo strumento effettua la mappatura dell´aria in un´ampia gamma di lunghezze d´onda, riuscendo a rilevare gas traccia, ozono e gas affini, nuvole e particelle di polvere attraverso l´atmosfera. Il suo funzionamento si basa sulla misurazione della luce del sole trasmessa, riflessa e diffusa dall´atmosfera terrestre o dalla superficie nella lunghezze d´onda ultravioletta, visibile e vicina all?infrarosso. Con un campo d´azione di 960 km, riesce a coprire tutto il globo terrestre ogni sei giorni. Processando e analizzando i dati provenienti dallo strumento, Michael Buchwitz dell´Istituto di Fisica Ambientale (Iup) dell´università di Brema in Germania e i suoi colleghi sono riusciti a rilevare il relativamente debole segnale atmosferico della Co2 generato dalle emissioni di Co2 regionali antropiche sopra l´Europa. Si è potuto osservare un esteso pennacchio di Co2 che incombe su Amsterdam e arriva fino a Francoforte. Rilevare questo flusso di Co2 prodotto dall´uomo non è semplice, come ci spiega il dott. Buchwitz: ´I flussi naturali di Co2 tra l´atmosfera e la superficie terrestre sono generalmente molto più grandi dei flussi di Co2 generati dalle emissioni di Co2 causate dall´uomo, e questo rende il rilevamento dei segnali delle emissioni regionali antropiche di Co2 piuttosto difficile. Il fatto che noi riusciamo a rilevare elevati livelli di Co2 regionalmente, sopra l´Europa, dimostra l´elevata qualità delle misurazioni di Co2 dello Sciamachy. ´ Il team di ricercatori approfondirà ora l´analisi delle osservazioni fatte. ´Abbiamo verificato che lo schema spaziale della Co2 che abbiamo misurato si mette bene in correlazione con gli attuali database sulle emissioni di Co2 e sulla densità di popolazione, ma prima di poter trarre conclusioni quantitative definitive sulle emissioni di Co2 servono ulteriori studi,´ ha detto il dott. Buchwitz. Rimane ancora molto da fare per capire le fonti di Co2, come gli incendi, l´attività vulcanica e la respirazione degli organismi viventi, e anche le sue discariche naturali, come la terra e l´oceano. ´Sappiamo che circa la metà delle emissioni antropiche di Co2 ogni anno viene assorbita da discariche naturali sulla terra e negli oceani. Ma non sappiamo, tuttavia, dove si trovano esattamente queste importanti discariche e fino a che punto possono assorbire le nostre emissioni di Co2,´ ha spiegato il dott. Buchwitz. Si prevede che i dati ottenuti dallo Sciamachy aiuteranno non solo a gettare nuova luce sulle fonti e sulle discariche di Co2, ma anche su come le discariche di anidride carbonica reagiranno ai cambiamenti climatici. ´Grazie alle nostre misurazioni dal satellite speriamo di essere in grado di fornire risposte a domande come queste, per poter fare previsioni attendibili,´ ha detto il dott. Buchwitz. Con queste previsioni, gli scienziati saranno meglio attrezzati per monitorare i progressi verso la riduzione delle emissioni di gas serra, come richiesto dal protocollo di Kyoto. Lo strumento Sciamachy è stato finanziato dal Governo tedesco attraverso il Centro Aerospaziale Tedesco (Dlr), dal Governo dei Paesi Bassi attraverso l´Agenzia dei Paesi Bassi per i Programmi Aerospaziali (Nivr) e anche dal Governo belga attraverso il Bira-iasb. Per ulteriori informazioni: http://www. Esa. Int/esaeo/semwyn2vqud_index_0_m. Html .  
   
   
PRESENTATO IL PIANO REGIONALE PUGLIESE DI QUALITÀ AMBIENTALE  
 
Bari, 25 marzo 2008 - “Dobbiamo evitare di uscire dalla stagione dell’omertà e di entrare nella stagione dell’isteria. Noi stiamo mettendo ordine in una materia a lungo trascurata: quella degli effetti dell’inquinamento ambientale”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola presentando questa mattina insieme all’Assessore all’Ecologia Michele Losappio e al Direttore dell’Arpa Giorgio Assennato il Piano Regionale di Qualità dell’Aria (Prqa). “Il Piano – ha proseguito Vendola – ci consente di avere una conoscenza approfondita dei livelli di inquinamento dell’aria e ci permette di costruire la rete del monitoraggio permanente mettendo a punto strumenti che affrontano globalmente il problema”. “Questo piano – ha spiegato Losappio - ottempera a uno specifico obbligo di legge della Regione Puglia per il quale spetta alle Regioni il monitoraggio della qualità dell’aria e la pianificazione delle azioni per il risanamento delle zone con alti livelli di inquinanti”. Il Piano Regionale di Qualità dell’Aria è il risultato di un’azione sinergica tra Enti Istituzionali (Regione Puglia e Arpa Puglia) ed Enti di ricerca (Università degli Studi di Bari-centro Metea, Università degli Studi di Lecce - Dipartimento di Ingegneria dell´Innovazione, Cnr-isac): ciascuno di questi soggetti ha contribuito a raggiungere gli obiettivi fissati dalla Convezione, in funzione del ruolo attribuito a ciascuno. Arpa ha provveduto alla definizione, all’indirizzo e al coordinamento complessivo degli interventi, attraverso l’indicazione delle priorità e delle modalità di attuazione delle linee d’azione. Essa, inoltre, ha garantito il raccordo tra Regione ed Enti universitari e di ricerca e la coerenza tra le azioni intraprese ed i prodotti realizzati, la legislazione e gli orientamenti tecnici nazionali e comunitari. L’università degli Studi di Bari, l’Università degli Studi di Lecce e il Cnr-isac hanno prestato il supporto tecnico-specialistico necessario al conseguimento degli obiettivi delle linee d’azione ciascuno nell’ambito della propria competenza specifica, secondo la ripartizione degli incarichi definiti nei “Piani di lavoro operativi”. Il Piano è stato elaborato sulla base di tre elementi: 1. Conformità alla normativa nazionale e in particolare a quanto indicato nell’Allegato 3 del D. M. 261/02. La scelta di redigere un documento rispondente al dettato normativo discende dalla necessità di programmare azioni che si inseriscano nel quadro nazionale e comunitario in materia di inquinamento atmosferico; 2. Principio di precauzione volto alla salvaguardia della salute umana e degli ecosistemi. In tal senso, nei comuni privi di dati ma per i quali gli elevati livelli di altri indicatori ambientali segnalavano la presenza di una pressione non trascurabile sulla matrice atmosferica, si è scelto di applicare le stesse misure di risanamento adottate nei comuni con superamenti dei valori limite di qualità dell’aria e gli impianti industriali per i quali al momento della redazione del Prqa era in corso la verifica di assoggettabilità alla normativa Ippc sono trattati alla stessa stregua di quelli per i quali è già stato avviato l’iter per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. 3. Completezza e accessibilità delle informazioni giacchè il Prqa contiene tutte le informazioni inerenti lo stato della componente ambientale Aria nella Regione Puglia che oggi è possibile ottenere con i diversi strumenti d’indagine (reti di qualità dell’aria, inventari delle emissioni, simulazioni modellistiche). La serie di dati analizzati ed elaborati e permette un livello di conoscenza dei fenomeni di inquinamento atmosferico del territorio mai raggiunto finora. Sintesi Delle Strategie Del Piano Obiettivo principale del Prqa è il conseguimento del rispetto dei limiti di legge per quegli inquinanti — Pm10, No2, ozono — per i quali sono stati registrati superamenti. Le misure di risanamento previste nel Piano hanno quindi l’obiettivo di conseguire, per l’intero territorio regionale, il rispetto dei limiti di qualità dell’aria vigenti. Al fine di evitare inefficaci interventi a pioggia, si è scelto di concentrare le risorse economiche disponibili su un numero di misure di risanamento mirate, secondo quattro linee di intervento: 1. Miglioramento della mobilità nelle aree urbane; 2. Riduzione delle emissioni da impianti industriali; 3. Sviluppo delle politiche di educazione e comunicazione ambientale; 4. Interventi per l’edilizia. Si è scelto inoltre di introdurre un ampio numero di misure che non prevedono impegno finanziario. Misure di carattere prescrittivo possono infatti avere impatti positivi in termini di riduzione delle emissioni, soprattutto nel campo della mobilità urbana e dell’educazione ambientale. Il territorio regionale è stato suddiviso in 4 aree: Zona A: comprendente i comuni in cui la principale sorgente di inquinanti in atmosfera è rappresentata dal traffico veicolare. Zona B: comprendente i comuni sul cui territorio ricadono impianti industriali soggetti alla normativa Ippc. Zona C: comprendente i comuni con superamenti dei valore limite a causa di emissioni da traffico veicolare e sul cui territorio al contempo ricadono impianti industriali soggetti alla normativa Ippc. Zona D: comprendente tutti i comuni che non mostrano situazioni di criticità. Le zone che presentano criticità sono la A, la B e la C. Pertanto le misure per la mobilità e per l’educazione ambientale previste dal Piano si applicano in via prioritaria nei comuni rientranti nelle Zone A e C. Le misure per il comparto industriale, invece, si applicano agli impianti industriali che ricadono nelle zone B e C. Le misure per l’edilizia si applicano in tutto il territorio regionale. Gli interventi nei comuni rientranti nella zona di mantenimento D si attuano in una seconda fase, in funzione delle risorse disponibili. Contenuti Del Piano 1. Dati Di Qualita’ Dell’ Aria – Anno 2005 Per l’elaborazione del presente Prqa è stato scelto come anno di riferimento il 2005, il primo anno per il quale si dispone di una serie di dati consistente e affidabile. Dall’analisi dei dati emerge che Pm10 e ossidi di azoto (No2) rappresentano attualmente le maggiori criticità in tema di inquinamento atmosferico. Le grandi città, soggette ai livelli più alti di pressione antropica, risultano la porzione di territorio maggiormente in sofferenza. Nelle aree urbane, infatti, i livelli di concentrazione di Pm10 e No2 superano in più punti i limiti di legge Un ulteriore elemento di criticità è l’ozono. Dai valori del 2005 emerge per questo inquinante l’omogeneità sul territorio dei superamenti dei limiti di legge, senza differenze nette di concentrazione tra aree urbane e aree rurali. Questa situazione è conseguenza della natura del territorio pugliese che, essendo sottoposto per lunghi periodi dell’anno a forte irraggiamento solare. 2. Inventario Regionale Delle Emissioni Al fine della individuazione delle sorgenti delle emissioni inquinanti e allo scopo di individuare efficaci strumenti di pianificazione e risanamento è stato redatto il I Inventario Regionale delle Emissioni in atmosfera. Per la redazione dell’Inventario per la Regione Puglia è stata seguita la metodologia europea Corinair che prevede la suddivisione delle fonti emissive nei seguenti 11 macrosettori: Macrosettore 1 – Produzione energia e trasformazione combustibili; Macrosettore 2 – Combustione non industriale; Macrosettore 3 - Combustione nell’industria; Macrosettore 4 - Processi produttivi; Macrosettore 5 - Estrazione e distribuzione di combustibili; Macrosettore 6 - Uso di solventi; Macrosettore 7 - Trasporto su strada; Macrosettore 8 - Altre sorgenti mobili e macchinari; Macrosettore 9 - Trattamento e smaltimento rifiuti; Macrosettore 10 – Agricoltura; Macrosettore 11 - Altre sorgenti e assorbimenti. Gli inquinanti considerati sono stati i seguenti: Co, Co2, Covnm, Nox, Sox, Pts, N2o, Nh3, Ch4. 3. Modelli Di Dispersione E Trasformazione Di Inquinanti In Atmosfera L’uso di tecniche modellistiche ha consentito di ottenere valori di concentrazione in aree di territorio dove non esistono punti di misura, di individuare le porzioni di territorio più critiche da un punto di vista delle ricadute di contaminanti, di studiare scenari ipotetici di emissioni e di valutare i risultati delle misure di riduzione delle emissioni previste. 4. Riorganizzazione Del Sistema Di Monitoraggio Della Qualita’ Dell’aria Il Prqa contiene anche lo studio per l’adeguamento alla normativa vigente della Rete Regionale di Qualità dell’Aria (Rrqa). Dall’indagine ricognitiva svolta è risultato che le stazioni della Rrqa sono sufficienti a garantire la copertura minima del territorio richiesta dal D. M. 60/02. Inoltre alle 25 cabine della Rrqa devono aggiungersi quelle appartenenti alle altre Reti gestite da Arpa nonché quelle di proprietà di altri enti Locali, non incluse in questo conto ma che comunque garantiscono ulteriori dati fruibili sui livelli di inquinamento atmosferico. Tuttavia si rende necessario: • ricollocare diverse stazioni di monitoraggio per garantire il monitoraggio in aree attualmente scoperte; • Installare nuova strumentazione, per il monitoraggio di inquinanti quali Pm10, ozono, benzene; • spostare alcuni analizzatori da una stazione a un’altra per ottimizzare il monitoraggio in funzione della tipologia di sorgenti emissive monitorate. 5. La Zonizzazione Del Territorio Regionale La zonizzazione è il processo attraverso cui, sulla base delle informazioni sui livelli di qualità dell´aria, si definiscono quali aree del territorio regionale richiedono interventi di risanamento e quali necessitano di Piani di mantenimento. In ragione delle diverse tipologie di sorgenti emissive, i 258 comuni pugliesi sono stati suddivisi in 4 zone: Zona A: comuni in cui la principale sorgente di inquinanti in atmosfera è rappresentata dal traffico autoveicolare; Zona B: comuni caratterizzati dalla presenza di impianti industriali soggetti alla normativa Ippc; Zona C: comuni con emissioni da traffico autoveicolare rilevanti e sul cui territorio al contempo ricadono impianti industriali soggetti alla normativa Ippc; Zona D: comuni non rientranti nelle altre 3 zone e che quindi non mostrano situazioni di criticità. 6. Le Misure Di Risanamento Al fine di evitare inefficaci interventi a pioggia, si è scelto di concentrare le risorse economiche disponibili su un numero di misure di risanamento mirate, articolate secondo quattro linee di intervento principali: Misure per la mobilità (si applicano nelle Zone A e C): sono volte principalmente allo snellimento del traffico autoveicolare nelle aree urbane, con l’incentivazione del trasporto pubblico e la riduzione del traffico merci. Misure per il comparto industriale (si applicano nella zona B): non comportano l´impegno di risorse finanziarie, bensì la piena e corretta applicazione di strumenti normativi che possono contribuire in maniera significativa alla riduzione delle emissioni in atmosfera. Misure per la conoscenza e l’educazione ambientale (si applicano prioritariamente nelle Zone A e C): Per il successo del Prqa è essenziale il coinvolgimento, con misure di educazione ambientale, della più ampia fascia di popolazione possibile. Sarà altresì promossa la conoscenza diffusa del Prqa, attraverso il coinvolgimento di tutti gli stakeholder interessati. Misure per l’edlizia (si applicano nelle zone A, B, C): sono finalizzate alla promozione di sistemi capaci di degradare gli inquinanti emessi in atmosfera si suggerisce come materiali da costruzione, contenenti sostanze fotocatalitiche con Biossido di Titanio (Tio2) per la riduzione di ossidi di azoto Nox, Voc e altri inquinanti atmosferici. 7. Finanziamento Delle Misure Le misure di risanamento di cui al paragrafo precedente vengono finanziate dall’apposito fondo istituito dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con Decreto Dec/dsa/2006/001023 del 16 ottobre 2006 recante: “Programma di finanziamenti per le esigenze di tutela ambientale connesse al miglioramento della qualità dell’aria e alla riduzione delle emissioni di materiale articolato in atmosfera nei centri urbani”. Gli interventi del presente Prqa rientrano nelle fattispecie di cui all’art. 2 del suddetto decreto e risultano pertanto tutti finanziabili. Risorse Disponibili: 10. 000. 000,00 € per ogni soggetto beneficiario (15. 000. 000,00 € se l’accordo Regione – Ministero è sottoscritto anche dalla città capoluogo di un’area metropolitana (Bari). Ulteriori fonti di finanziamento degli interventi previste dal piano potrebbero essere il Pta e il Po 2007-2013. .  
   
   
IL PROGETTO ´VALLE DEL PO´ VERSO I 180 MILIONI IL COMITATO ISTITUZIONALE DELL´AUTORITÀ DI BACINO HA APPROVATO IL DOCUMENTO DA PRESENTARE AL CIPE  
 
Piacenza, 25 marzo 2008 - Primo via libera al progetto Valle del Po finanziato dal Ministero per lo sviluppo economico con 180 milioni di euro. Il 18 marzo, infatti, il Comitato istituzionale dell´Autorita´ di bacino ha approvato il documento di progetto da trasmettere al Ministero per lo sviluppo economico e da questi al Cipe per la definitiva approvazione. Ed il prossimo 25 marzo il ministro Pierluigi Bersani sara‘ a Piacenza su invito della Provincia per la presentazione del progetto. Come gia´ riportato nei giorni scorsi, il progetto Valle del Po nasce dalla collaborazione tra l´Autorita´ di bacino, organismo costituito da vari ministeri e dalle Regioni del bacino del Po, e le Province rivierasche del Po, organizzate all´interno della Consulta delle Province del Po, presieduta da Gianluigi Boiardi, presidente della Provincia di Piacenza, sulla base di un protocollo d´intesa siglato nel maggio del 2005. Il progetto, che ha come obiettivo di fondo quello di porre il tema del Po e delle sue risorse come grande tema nazionale, presenta quattro linee di azione: la difesa del suolo finanziata con 81 milioni di euro; la tutela ambientale con 37; il turismo con 49. La progettazione, la gestione, i monitoraggi, la partecipazione ed altri interventi immateriali con 13 milioni. I finanziamenti sono relativi al periodo 2007-2013. Il soggetto attuatore del progetto sara´ l´Autorita´ di bacino. Il documento di progetto sara´ immediatamente trasmesso al Ministero per lo sviluppo economico che, valutata la sua rispondenza alla programmazione strategica nazionale, provvederà alla sua trasmissione al Cipe per l´approvazione prima della scadenza elettorale. Come detto, la presentazione ufficiale del progetto avverra´ il prossimo 25 marzo a Piacenza nel corso di un incontro al quale presenziera´ il ministro Bersani. Nel corso dell´incontro sara´ altresi´ presentata al ministro la Carta dei principi e delle "azioni strategiche per il Po approvata dal Iv Congresso nazionale del Po svoltosi a Piacenza il 23 e 24 novembre scorsi e che ha rappresentato una delle tappe per la costruzione del progetto "Valle del Po". . . .  
   
   
PESCI DELL´ANTARTIDE VANNO A LETTO PER L´INVERNO  
 
Bruxelles, 25 marzo 2008 - Scienziati dell´Istituto britannico per la ricerca in Antartide (British Antarctic Survey - Bas) hanno per la prima volta annunciato che le specie ittiche dell´Antartide vanno in letargo durante l´inverno. I risultati del loro studio, pubblicati sulla rivista Plos One, rivelano che il merluzzo antartico Notothenia coriiceps è in grado di ridurre al massimo il suo consumo di energia e di entrare in uno stato di letargo per sopravvivere ai lunghi e rigidi inverni. L´ibernazione è uno stato di inattività e di riduzione metabolica negli animali, caratterizzata dalla riduzione della temperatura corporea, della frequenza respiratoria e del livello metabolico. L´ibernazione fa risparmiare energia, soprattutto quando in inverno viene a mancare il cibo. Molte specie di mammiferi, uccelli, rettili e anfibi vanno in ibernazione per periodi che vanno da alcuni giorni fino ad alcune settimane. Tuttavia, finora non era stata individuata nessuna specie ittica che adottasse questo meccanismo per sopravvivere all´inverno. Si pensava che ciò fosse dovuto al fatto che la riduzione del metabolismo nei pesci era direttamente proporzionale alla diminuzione della temperatura dell´acqua. Sembrava che i pesci fossero incapaci di ridurre il livello del loro metabolismo indipendentemente dalla temperatura. Nel loro studio i ricercatori del Bas hanno osservato il comportamento e il meccanismo metabolico della specie ittica Notothenia coriiceps, un predatore diffuso nelle acque costiere antartiche e sub-antartiche. L´attività di nuoto, la frequenza cardiaca e il metabolismo sono stati registrati da dispositivi elettronici miniaturizzati nell´arco di un intero anno solare, in quanto i pesci erano soggetti ai flussi fisici e biotici dell´Oceano meridionale. Gli scienziati sapevano già che le specie ittiche dell´Antartide hanno livelli metabolici ridotti rispetto agli altri pesci, e anche che il loro sangue contiene proteine ´antigelo´. Ciò permette loro di vivere nelle acque con temperature prossime a quelle di congelamento. Questa nuova ricerca ha tuttavia portato alla luce che il livello metabolico della N. Coriiceps non era determinato dalla temperatura. I pesci sono quindi in grado di ridurre ulteriormente i loro meccanismi metabolici durante l´inverno. Partendo da questi dati e attraverso misurazioni stagionali della crescita e nutrizione del pesce selvatico, i ricercatori hanno potuto mostrare che N. Coriiceps applica una strategia ecologica simile all´ibernazione. Durante tutti i mesi estivi i pesci dedicano una parte considerevole del loro tempo a nutrirsi, mostrando così un indice di crescita considerevole. Invece, i mesi invernali sono caratterizzati dall´inattività all´interno di rifugi e da un netto calo della crescita. Lo studio ha rivelato che durante questi intervalli di inattività invernale, nella N. Coriiceps avviene una riduzione della frequenza cardiaca, delle capacità sensorie e motorie e di un livello metabolico standard di un terzo inferiore rispetto a quello del periodo estivo. ´L´ibernazione è un argomento abbastanza complesso. Solitamente i pesci sono incapaci di ridurre il livello del loro metabolismo indipendentemente dalla temperatura. Perciò il letargo invernale nelle specie ittiche è generalmente direttamente proporzionale alla riduzione della temperatura dell´acqua,´ spiega il relatore capo dott. Hamish Campbell dell´Università del Queensland, Australia, prima all´Università di Birmingham, Regno Unito. ´Ciò che risulta interessante in questi merluzzi antartici è il fatto che il loro livello metabolico viene ridotto durante l´inverno, a prescindere dal fatto che la temperatura dell´acqua si abbassi o meno. Sembra improbabile che le piccole riduzioni della temperatura dell´acqua che avvengono durante l´inverno possano essere causa della riduzione del metabolismo da noi rilevata. Tuttavia, va considerato che c´è una grande variazione della luce legata alle stagioni, con 24 ore di luce solare durante l´estate, seguita da mesi di oscurità durante l´inverno, e quindi la ridotta disponibilità di luce durante l´inverno potrebbe portare i pesci a ridurre i loro livelli metabolici,´ continua il dott. Campbell. Gli scienziati concludono dicendo che la capacità della N. Coriiceps di ridurre volontariamente i processi fisiologici oltre quello che è comunemente visto come il livello termico minimo, suggerisce che questo pesce antartico ´svernante´ possa nascondere ulteriori segreti cellulari. Per ulteriori informazioni: http://www. Plosone. Org/ http://www. Antarctica. Ac. Uk/ .  
   
   
CONFERENZA ´PLANTS FOR LIFE´ A TOLONE  
 
Tolone, 25 marzo 2008 - L´organizzazione europea delle scienze delle piante (Epso) terrà una conferenza dal 22 al 26 giugno a Tolone in Francia. Sotto il titolo ´Plants for life´, scienziati provenienti dall´Europa e da altri continenti presenteranno e discuteranno gli ultimi sviluppi nelle scienze delle piante in presentazioni e seminari. L´evento è aperto anche a scienziati di altri campi, in modo da poter creare collegamenti interdisciplinari. Epso è un´organizzazione accademica indipendente che attualmente rappresenta 56 membri istituzionali che riuniscono più di 140 istituti di ricerca, dipartimenti e università in 25 Paesi europei. L´associazione è stata fondata nel 2000 per rappresentare le necessità e gli interessi delle scienze delle piante in Europa nel contesto delle politiche europee relative alla scienza. Per ulteriori informazioni: http://www. Epsoweb. Org/catalog/conf2008. Htm .  
   
   
PROTEZIONE AMBIENTE TRE STUDENTESSE SARDE AL G8+5 SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI  
 
Cagliari, 25 Marzo 2008 - Tre studentesse delle scuole medie superiori della Sardegna rappresenteranno l´Italia ad una delle sessioni collaterali della Conferenza dei Ministri dell´Ambiente del G8+5, sul cambiamento climatico, dal 18 al 29 maggio 2008 a Kobe, in Giappone. Le tre giovani potranno parteciparvi grazie al concorso “International Climate Champions 2008” promosso dal British Council (ente che promuove la cultura britannica) con la collaborazione dell´Ente Foreste della Sardegna e la Direzione scolastica regionale. Il concorso in questione aveva l´obiettivo di sensibilizzare le giovani alle problematiche dei cambiamenti climatici e di individuare, attraverso una selezione scritta e orale, tre giovani campioni desiderosi e capaci di farsi portavoce sia all´interno della propria comunità e della propria scuola, sia a livello nazionale ed internazionale, della necessità di essere parte attiva sulla sicurezza climatica. Le studentesse sono state selezionate attraverso una prova scritta e orale - rigorosamente in inglese - che si è tenuta a Nuoro, di fronte ad una commissione composta da esponenti del British Council, della associazione Italia-inghilterra, dall´Ente Foreste e dalla Direzione scolastica regionale. La selezione è stata vinta, nell´ordine, da: 1. Virginia Ledda (Azuni di Sassari); 2. Elsa Pisanu (Asproni di Nuoro); 3. Irene Sanna (Siotto di Cagliari). Numerosi e qualificanti gli appuntamenti per loro, a cominciare dal meeting Icc in programma a Londra, dal 23 al 30 marzo 2008, per la preparazione del meeting di Kobe. Questo incontro servirà a far conoscere tutti gli studenti provenienti da svariati Paesi per preparare insieme la "sfida ambiziosa" che presenteranno ai ministri dell´ambiente a Kobe, e rappresenterà l´impegno dei giovani ad affrontare il cambiamento climatico. Porteranno la bozza della sfida nei rispettivi Paesi e la discuteranno con i loro coetanei (altri campioni selezionati come parte integrante del programma nazionale), prima di redigere la versione finale della sfida da presentare a Kobe. Dal 18 al 25 maggio 2008, Ledda, Pisanu e Sanna parteciperanno al Meeting dei Ministri dell´Ambiente del G8+5, a Kobe. Durante il soggiorno lavoreranno con il Ministero dell´Ambiente giapponese e le amministrazioni delle città di Kobe City e Hyogo, visiteranno aziende e autorità locali, porteranno avanti progetti che offrano buone soluzioni al cambiamento climatico. Una giornata sarà dedicata a perfezionare la "sfida di Kobe", un´altra a visitare il Giappone. Inoltre, parteciperanno ad un evento locale per giovani sul cambiamento climatico. Tutto culminerà con un incontro con i Ministri dell´Ambiente G8+5, incluso il Ministro italiano. La collaborazione fra la Sardegna e il British Council in tema di ambiente è di lunga data: basti pensare al convegno sul ruolo dei parchi nazionali svoltosi a Cagliari nel 1996, che vide protagonisti i direttori di tre parchi nazionali inglesi e contribuì significativamente a rasserenare gli animi piuttosto accesi in merito all´istituzione del parco del Gennargentu, riuscendo a far incontrare dentro la stessa sala esponenti del Comitato del No insieme agli ambientalisti più convinti, oltre naturalmente a decine di amministratori locali e regionali e ad una larga rappresentanza della popolazione locale. .  
   
   
E´ ITALIANO UNO STUDIO PER LO SFRUTTAMENTO DEL FIUME SHKUMBIN IN ALBANIA  
 
Tirana, 25 marzo 2008 - Un gruppo di imprenditori italiani ha presentato uno studio per la costruzione in Albania degli impianti elettroenergetici per lo sfruttamento del fiume Shkumbin. Ne dà notizia l´Ice. Gli impianti serviranno per soddisfare i fabbisogni locali di elettricità. Gli imprenditori, i quali svolgono attività di progettazione, produzione e installazione degli impianti elettrici e delle apparecchiature elettroindustriali, hanno garantito che il progetto è funzionale dal punto di vista energetico e in conformità con tutti i parametri che rispettano l´ambiente. D´altra parte, il Governo albanese ha promesso agli imprenditori che sosterrà i progetti per lo sviluppo di questo settore nel Paese. . . .  
   
   
FORESTE: DIMINUITO NUMERO INCENDI BOSCHIVI NEL 2007  
 
Udine, 25 marzo 2008 - E´ calato ancora, nel 2007, rispetto alla media degli ultimi dieci anni, il numero degli incendi boschivi sviluppatisi in Friuli Venezia Giulia: sono stati 92 ed hanno interessato complessivamente 164 ettari, pari allo 0,05 per cento della superficie boscata regionale. Secondo i dati resi noti dalla direzione centrale delle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e Montagna, nel 2003, l´anno più critico del decennio a causa delle particolari condizioni metereologiche, si verificarono ben 272 incendi e andò distrutta una superficie boscosa di 2. 041 ettari. Nel 2004 il numero di incendi calò notevolmente, passando a 35 (complessivamente 30 ettari di superficie danneggiata). Nel 2005 gli incendi furono 74; 64 gli ettari interessati dalle fiamme. Nel 2006 si registrarono 123 incendi, per una superficie colpita di 459 ettari. La tendenza dunque, secondo i tecnici della Regione, va verso una relativa riduzione del fenomeno. Tuttavia, viene osservato, i dati esposti rappresentano una media rispetto alla situazione verificatasi. Infatti, a lunghi periodi di bassa incidenza degli incendi seguono stagioni critiche, caratterizzate da eventi anche relativamente numerosi e di grande pericolosità per l´uomo, per le infrastrutture ed i beni immobili. Questo accade specialmente in aree particolarmente sensibili, come quelle cosiddette periurbane o nelle quali le aree abitate e la foresta sono a stretto contatto. In tali periodi critici, viene rilevato dal Corpo Forestale Regionale (Cfr), anche con il concorso di altri enti, quali la Protezione civile regionale e i Vigili del fuoco, può risultare problematico il contenimento delle fiamme anche nella nostra regione. Tornando al bilancio degli incendi nel 2007, gli eventi si sono registrati in dieci mesi dell´anno. Non se ne sono infatti verificati nei mesi di gennaio e di ottobre. Ciononostante, le strutture di vigilanza e di prevenzione del Cfr sono state costrette a mantenere alta la soglia di attenzione per un periodo prolungato. Questo anche nei mesi solitamente non considerati di massima pericolosità, che sono aprile, giugno e settembre. In particolare, i primi mesi del 2007 sono stati "tranquilli", mentre l´incremento dei fenomeni in marzo e aprile ha corrisposto al normale andamento medio annuale. Poi, nel corso dell´estate, le piogge verificatesi in agosto hanno ridotto la pericolosità del periodo, che invece era andata crescendo dalla fine del mese di giugno. L´aera maggiormente colpita nell´estate del 2007 è stata quella del Carso goriziano-monfalconese. Sempre lo scorso anno gli incendi sono aumentati nel mese di dicembre nella fascia alpina, specialmente in quota. Va poi rilevato che nell´estate del 2007, a causa di un incendio scoppiato in comune di San Dorligo della Valle, bruciò un´area che da sola costituisce poco meno dell´intera superficie danneggiata dalle fiamme nell´intera scorsa estate, mentre i tre maggiori incendi verificatisi in Carnia, in novembre e in dicembre, rappresentano da soli più dei due terzi della superficie bruciata lo scorso anno, anche se a essere interessata è stata principalmente una zona prativa. Secondo gli esperti del Cfr, gli incendi causati dai fulmini, che sono "l´unica causa naturale possibile nel Friuli Venezia Giulia", sono stati soltanto sei. Ma permane elevato il numero di incendi dei quali le cause sono ignote (35 p. C. ). Per gran parte, dunque, gli incendi sono dovuti a comportamenti colposi o dolosi dell´uomo: spesso alla disattenzione o alla noncuranza con la quale non vengono custoditi i fuochi accesi nelle zone a rischio o con la quale si getta anche soltanto un mozzicone di sigaretta nella vegetazione. Il Cfr ha comunque sperimentato un nuovo strumento per la lotta agli incendi, messo a disposizione dalla Protezione civile regionale. Si tratta di una termocamera, una telecamera che rileva le temperature e consente di individuare i focolai più nascosti. E´ stata utilizzata per la prima volta lo scorso 22 luglio in località Sclatine, in comune di Moggio Udinese, nel corso delle operazioni di estinzione e di bonifica di un incendio. .  
   
   
PARCHI: L´IMPEGNO DELLA REGIONE PUGLIA PER FINANZIAMENTO E VALORIZZAZIONE  
 
Bari, 25 marzo 2008 - La Regione ha impegnato 5 milioni di euro alle Province pugliesi per il potenziamento e la valorizzazione dei Parchi e delle Aree Protette ed ha immediatamente erogato alle stesse 1. 300. 000 euro. Con determina del Dirigente dell’Assessorato e recependo le indicazioni della Giunta ed il Piano triennale dell’Ambiente gli Uffici hanno impegnato un trasferimento di 1. 432. 000 euro alla Provincia di Bari, di 587. 500 euro alla Provincia di Brindisi, di 1. 260. 000 euro a quella di Foggia, di 845. 000 euro a Lecce e di 875. 000 a Taranto per complessivi 5. 000. 000 sulla base di piani e progetti presentati dalle stesse o dai Parchi ricadenti nei territori provinciali. Particolare attenzione è stata dedicata, nella finalizzazione della spesa, ai piani antincendio ed alle misure conseguenti e necessarie per evitare un´altra estate come quella del 2007. Uguale priorità verrà data alla redazione dei piani di gestione delle zone Sic, necessari per poter poi utilizzare i finanziamenti europei del Programma Operativo. Per queste due misure la Regione ha erogato con la stessa determina 1. 300. 000 euro così ripartiti: 200. 000 e per le Province di Bari, Lecce e Taranto, 100. 000 e per quella di Brindisi e 600. 000 e per Foggia. Importi che sono ora nella disponibilità di quelle Amministrazioni. Si conclude così un intenso periodo di confronto e concertazione fra Regione e Province che ha visto chiudersi nello scorso marzo le Conferenze dei Servizi previste dal Piano Triennale. .  
   
   
GENOVA: ACQUA. ASSEMBLEA DELL’ AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE (ATO) STANZIA 28 MILIONI PER INTERVENTI CICLO INTEGRATO FINANZIATI LAVORI PER DEPURATORI, ACQUEDOTTI E FOGNE CHE INTERESSANO TUTTO IL TERRITORIO PROVINCIALE  
 
Genova, 25 marzo 2008 - La Conferenza dei Sindaci dell’Ambito territoriale ottimale per la gestione del ciclo integrato dell’acqua ( Ato ) ha approvato il piano degli interventi 2008, frutto di un approfondito confronto con i 67 comuni del territorio provinciale e del positivo lavoro istruttorio compiuto della segreteria tecnica. Tale piano destina 28 milioni di euro a interventi su acquedotti, fognature e impianti di depurazione che interessano tutte le zone in cui è suddiviso l’Ato, cioè il Comune di Genova, le otto comunità montane, il Golfo Paradiso e il Golfo del Tigullio. Il programma è articolato in interventi strategici, che hanno valenza intercomunale o sono comunque significativi per un notevole numero di abitanti, e interventi diffusi, dettagliati comune per comune. Ai primi sono assegnati 11. 179. 500 di euro, dei quali 3. 200. 000 per le reti fognarie e quasi 8 milioni per opere di depurazione; agli altri circa 16. 700. 000 di cui 7. 458. 200 per gli acquedotti, 7. 273,300 per le fognature e 1. 970. 550 per la depurazione. L’assessore alle politiche delle acque nonché coordinatore della conferenza dei sindaci Paolo Perfigli ha proposto di convocare nelle prossime settimane incontri territoriali sul tema dei depuratori per verificare le scelte e l’assegnazione delle risorse, anche a seguito del confronto in atto con la Regione Liguria. La conferenza dei sindaci ha inoltre approvato un ordine del giorno che chiede di avviare al più presto un confronto sulle competenze amministrative relative al servizio idrico integrato su cui la regione deve legiferare entro il 1° luglio, come disposto dalla legge finanziaria 2008. L’assessore Perfigli ha infine assunto l’impegno di attivare, assieme alle amministrazioni comunali, una periodica iniziativa di monitoraggio e verifica della realizzazione degli interventi approvati.
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GIORNATA MONDIALE DELL´ACQUA: ASS. LAIMER PRESENTA MISURE PER RISPARMIARE ACQUA ED ENERGIA  
 
Bolzano, 25 marzo 2008 - L´assessore provinciale all´Ambiente Michl Laimer, giovedì 20 marzo, in occasione della Giornata mondiale dell´acqua che dal 2003 si è celebrata il 22 marzo, ha presentato la nuova azione di risparmio idrico proposta dall´Assessorato provinciale e presentato un volume, di cui è autrice Eva Lechner, sulle funzioni curative dell´acqua e sui bagni altoatesini i cosiddetti “Bauernbadl”. Con un assaggio di varie acque locali è stata offerta la possibilità di testare la qualità dell’acqua altoatesina e delle sue acque minerali. L’assessore Laimer ha sottolineato come la Giornata moniale dell’acqua debba rafforzare anche in Alto Adige la consapevolezza del ruolo fondamentale dell’acqua quale elemento vitale ed essenziale; basti pensare che nel mondo vivono con scarsità idrica ben 1 miliardo di persone; per tale ragione è importante dare un segno con azioni concrete e non solo parlarne. Fungendo da buon esempio, ha fatto, così, installare nei palazzi provinciali sedi di uffici e servizi di competenza del suo assessorato dispositivi di contenimento del flusso idrico negli sciacquoni, nei lavabi, nelle docce. A Bolzano sono stati interessati da questi interventi per il risparmio idrico i palazzi di via Amba Alagi 5 e 35, quelli di via Mendola 33 e di via Cesare Battisti 23, l’edifico ex Posta in via Renon 4 e a Laives l’edificio sede del Laboratorio biologico in via Sottomonte 2. Complessivamente sono stati installati riduttori di flusso su 126 lavabi, 25 sciacquoni e nove docce. Con l’installazione dei dispositivi, come ha spiegato l’assessore Laimer, è possibile ridurre il consumo idrico di circa il 40 per cento. Con l’azione si intende sottolineare con il buon esempio l’importanza di introdurre misure di contenimento del consumo idrico anche presso altre strutture delle amministrazioni pubbliche. L’assessore Laimer invita pertanto i Comuni altoatesini a seguire questo esempio soprattutto per le piscine pubbliche e gli impianti sportivi che dispongono di molteplici docce e servizi con consumi considerevoli di acqua fredda e calda nei servizi igienici. L’invito è esteso anche a tutti i cittadini. Anche i privati, infatti, possono ottenere un risparmio idrico sia per il consumo di acqua potabile che sui tributi per lo smaltimento delle acque di scarico ed altresì una riduzione dei costi energetici per la produzione di acqua calda. Basti pensare che il consumo giornaliero di acqua in Alto Adige è di 240 litri a persona. Come ha spiegato il direttore del Dipartimento Walter Huber, prendendo ad esempio una famiglia di due persone che in casa abbia due lavabi, una doccia ed un Wc, l’investimento di 60 Euro per acquisire riduttori del flusso d’acqua di qualità superiore, in presenza di un risparmio idrico di circa il 40 per cento, sarebbe ammortizzato in meno di un anno in caso di utilizzo dell’energia elettrica per riscaldare l’acqua, in un anno se si impiega il gasolio ed in un anno e quattro mesi se si utilizza il gas. Normalmente, infatti, tenendo presenti i costi legati alle tariffe idriche ed alle tariffe energetiche ed ai relativi consumi, oltre ai tributi per lo smaltimento, una famiglia di questo tipo spenderebbe per l’acqua fredda e calda (se prodotta con l’impiego di corrente elettrica) 234, 91 Euro all’anno, 180,22 Euro (se prodotta con il gasolio) e 133,48 Euro (se prodotta con il gas). Accanto a questa possibilità di risparmio idrico ed energetico vi sono una serie di semplici azioni ed interventi che consentono il contenimento dei consumi. L’assessore Laimer assieme al responsabile editoriale ha presentato un volume, di cui è autrice Eva Lechner, sulle funzioni curative dell´acqua e sui bagni altoatesini i cosiddetti “Bauernbadl”. Il volume è stato realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio gestione risorse idriche. In Alto Adige sono in funzione 13 bagni, 5 bagni sono stati trasformati in centri terapeutici, altri 22 ex bagni fungono quale esercizi ricettivi e 31 bagni sono stati chiusi definitivamente. Quattro le acque minerali registrate. Quale giusta conclusione ai presenti è stato proposto un assaggio dei diversi tipi di acqua dell’Alto Adige, dalla naturale alla minerale di cui è stata testata la qualità. .  
   
   
GENOVA: PRIMO SI ALLO SCOLMATORE DEL BISAGNO DAL CONSIGLIO DEI LAVORI PUBBLICI  
 
Genova,25 marzo 2008 - Il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha “promosso” dal punto di vista tecnico il progetto definitivo della Provincia di Genova per lo scolmatore del Bisagno, che il piano di bacino del torrente indica, insieme al rifacimento della copertura del torrente da Brignole alla Foce, come opera fondamentale per la messa in sicurezza del corso d’acqua che attraversa la Val Bisagno e il centro cittadino. “La valutazione tecnica del massimo organo consultivo dello Stato sulle opere pubbliche è un passo avanti positivo e importante per lo scolmatore - dice l’assessora provinciale alla difesa del suolo Manuela Cappello - e la Provincia è pronta a fornire al più presto ogni approfondimento e chiarimento al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici sulle risorse che saranno necessarie per realizzarlo. ” La Provincia, d’intesa con il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Liguria, ha sottoposto la complessa progettazione definitiva dello scolmatore (che prevede una galleria di sei chilometri, dalla Sciorba al mare, tra la Foce e Punta Vagno, destinata a convogliare 470 metri cubi d’acqua al secondo dal bacino del Bisagno, opere accessorie di sicurezza e la riqualificazione dell’alveo del torrente nella vallata, compresa una pista ciclabile e percorsi pedonali, per un totale di 230 milioni di euro) al vaglio dell’Assemblea generale del Consiglio dei Lavori Pubblici che “l’ha accolto positivamente –dice l’assessora Cappello – indicando quali aspetti dovranno essere ulteriormente approfonditi, soprattutto nella progettazione esecutiva: in particolare sui costi dell’opera il Consiglio ha chiesto una previsione molto dettagliata delle spese e la scala di priorità e necessità delle opere accessorie, come le gallerie di servizio del cantiere. Siamo pronti a farlo e chiediamo fin d’ora l’ìmpegno del prossimo Governo a finanziare la progettazione esecutiva e la realizzazione di quest’opera di importanza nazionale per la riduzione del rischio alluvionale a Genova. ” Il progetto Bisagno della Provincia con enti e istituzioni comprende anche il miglioramento e la difesa del litorale, dalla Foce a corso Italia, dove sfocerà il futuro scolmatore e i lavori di allungamento dell’arenile sono già in corso tra i Bagni Lido e i Bagni Benvenuto. “Gli interventi, d’intesa con il Comune, la Regione e gli operatori del settore, vengono realizzati dalla Provincia - dice l’assessora Cappello - che li ha finanziati con 1,3 milioni di euro. I primi interventi per difendere le spiagge dalle mareggiate e renderle migliori e più accessibili sono iniziati nel 2006. Quelli attualmente in corso, con un ripascimento di oltre 20. 000 metri cubi di materiali di ottima qualità dallo Scrivia, saranno sospesi durante la stagione balneare, e poi proseguiranno fino al 2009. Abbiamo già completato il molo di levante e prevediamo di completare anche quello di ponente prima dell’estate. ” . .  
   
   
RIFIUTI. CADEO: "MILANO E´ CAPITALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA IN ITALIA. CONTINUEREMO SU QUESTA STRADA"  
 
Milano, 25 marzo 2008 - In merito alle affermazioni del consigliere regionale Giuseppe Civati, a commento dell´audizione di Amsa durante la seduta della Commissione Ambiente in Regione, l´assessore del Comune di Milano all´Arredo, Decoro Urbano e Verde, Maurizio Cadeo, risponde: "Ringrazio il consigliere Civati, ma non ho bisogno di alcun sollecito per portare la città di Milano all´avanguardia in Europa per la raccolta differenziata. Ricordo a tutti di aver già annunciato che intendiamo perseguire con determinazione due obiettivi ugualmente fondamentali per raggiungere l´autosufficienza nello smaltimento dei rifiuti. Si tratta dell´implemento della termovalorizzazione e l´aumento della raccolta differenziata. A proposito di quest´ultima, come già anticipato dalla stampa, daremo incarico ad Amsa, che è l´attuale soggetto operante nel campo dell´igiene ambientale, di studiare una sperimentazione per la raccolta domestica dell´umido in una o più aree di Milano. Il tutto da concordare anche con i Consigli di Zona. Tale sperimentazione dovrà accertare il livello di gradimento e l´effettiva collaborazione dei cittadini per raggiungere il risultato di una raccolta corretta e di qualità. E´ poi importante verificare la possibilità di un effettivo riutilizzo della parte umida, commisurata alle capacità impiantistiche e ovviamente ai costi che questo tipo di raccolta comporta e le relative ricadute sulle tasche dei milanesi. "Oggi, durante la Commissione regionale - ha continuato l´assessore - i rappresentati di Amsa si sono correttamente limitati a illustrare il quadro attuale inerente le varie frazioni attualmente raccolte a Milano in modo differenziato. A tal proposito, sottolineo che Milano è risultata al primo posto in Italia e al secondo in Europa per qualità e quantità di carta raccolta (rapporto Comieco 2006) ed è stata definita da un rapporto dell´Ufficio Studi di Mediobanca "Capitale della raccolta differenziata in Italia", attestandosi nel 2006, mediamente, su valori del 39,9% del totale. "Ricordo infine - ha concluso Cadeo - che a Milano, oltre ad Amsa, operano in tale settore diversi soggetti privati che concorrono a innalzare sensibilmente la percentuale di rifiuti raccolti in maniera differenziata. Sono comunque a disposizione della Commissione regionale per esporre, se necessario, le strategie che Milano intende perseguire in futuro". . .  
   
   
RIFIUTI, AL VIA 30 IMPIANTI DI TRATTAMENTO DELL´ORGANICO. IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA: "SI APRE UNA FASE NUOVA". L´ASSESSORE ALL´AMBIENTE: "GLI IMPIANTI ENTRERANNO IN FUNZIONE ENTRO L´ANNO"  
 
Napoli, 25 marzo 2008 - L’assessore regionale all’Ambiente si è incontrato il 19 marzo con i suoi colleghi delle cinque province campane per definire la mappatura regionale degli impianti di trattamento dei rifiuti organici. Dei numerosi progetti presentati negli scorsi mesi dalle amministrazioni comunali, ne sono stati selezionati 30, che saranno realizzati grazie allo stanziamento di 100 milioni di euro già messo a disposizione dalla Regione per il potenziamento della raccolta differenziata. Questi impianti si affiancheranno alle altre strutture esistenti, ai 7 Cdr e alle linee di compostaggio che non erano state ancora impiantate. I progetti presentati dai comuni, saranno autorizzati dal prefetto Goffredo Sottile, utilizzando i suoi poteri straordinari. Gli impianti entreranno in funzione entro fine anno. Alcuni, come Teora, Serino e Molinara, entro l’estate. Per il presidente della Regione Campania, “l’impegno di diversi comuni campani per superare l’emergenza e la qualità dei progetti che sono stati messi in campo possono davvero aprire una fase nuova. Bisogna continuare su questa strada, che è la strada della responsabilità e della concretezza. Solo in questo modo – ha proseguito il Presidente – gli enti locali, ciascuno per la sua competenza, potranno riprendere da subito sulle proprie spalle la responsabilità di dare risposte efficaci alla crisi dei rifiuti, coinvolgendo i cittadini nello sviluppo di un nuovo sistema di gestione dei rifiuti”. “Siamo sulla via giusta per avviare la soluzione del problema dei rifiuti organici campani. Si tratta – ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente – di un risultato importante che testimonia come in questo territorio esistano fior di Comuni che chiamano a sé gli impianti. Realtà che stridono con il quadro che si è dato di questi enti locali. Per la scelta dei siti – ha proseguito l’assessore – abbiamo tenuto conto dei costi e delle superfici necessarie. Gli impianti avranno, in media, una capacità annua di 20mila tonnellate e occuperanno 2 ettari di terreno. “L’iniziativa della Regione e delle Province ha riscosso il plauso dei vertici di Confindustria Campania - ha aggiunto l’assessore – che ho incontrato in queste ore. Anche l’assessore comunale Gennaro Mola e il presidente dell’Asia Pasquale Losa, hanno apprezzato l’inclusione dell’elenco di impianti al servizio della città di Napoli. Oltre a ciò, con Asia abbiamo concordato strette forme di collaborazione nel percorso di rientro nella gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti”. Ecco l´elenco dei siti: Caserta – digestione anaerobica (biogas) da 20mila tonnellate; Unione dei Comuni Appia – impianto di compostaggio; Acsa Ce3 – impianto di digestione anaerobica (biogas) da 10mila tonnellate; Gricignano – impianto di compostaggio. Avellino: Gesualdo – trattamento Raee; Teora – raddoppio impianto di compostaggio; Serino – impianto di compostaggio; Alto Calore Servizi – digestione anaerobica (biogas) da 65mila tonnellate. Benevento: Molinara - impianto di compostaggio; Asia Bn – selezione multimateriale secco. Salerno: Nocera Inferiore – digestione anaerobica (biogas) da 20mila tonnellate; Mercato S. Severino – impianto di compostaggio; Giffoni Vallepiana - 6 linee di compostaggio in completamento; Vallo della Lucania - selezione multimateriale secco in completamento; Comune di Salerno - digestione anaerobica (biogas) da 30mila tonnellate; Eboli – impianto di compostaggio; Sala Consilina – impianto di compostaggio. Napoli: Marano – impianto di compostaggio; Colline Camaldoli – impianto di compostaggio; Striano – impianto di compostaggio; Casandrino – impianto di compostaggio; Ottaviano - selezione multimateriale secco; Grumo Nevano - impianto di compostaggio; Marigliano – impianto di compostaggio; Casamarciano – impianto di compostaggio; Villaricca – Giugliano – Qualiano – impianto di compostaggio; Pozzuoli – impianto di compostaggio; Torre Annunziata – impianto di compostaggio; Sant’antimo – impianto di compostaggio; San Giuseppe Vesuviano – impianto di compostaggio. . . .  
   
   
AMBIENTE. MILANO PER LA GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA  
 
 Milano, 25 marzo 2008 - Buona, pulita, utile e anche “economica”. Quattro aggettivi per definire l’acqua di Milano, risorsa e bene prezioso per i milanesi e per l’ambiente. Alla giornata mondiale dell’acqua, che si celebra domani, Milano si presenta con questo biglietto da visita e con un messaggio per tutti i suoi cittadini: “L’acqua è bene prezioso per tutti, non sprechiamola!”. L’acqua di Milano è buona - L’acqua di Milano è buona ed è tra le migliori d’Italia. La sua composizione ci dice che ha un basso livello di sodio e il residuo fisso, il parametro che esprime il quantitativo dei sali disciolti in un´acqua indicandone la sua mineralizzazione, è compreso tra i 300 e i 600 milligrammi, ben al di sotto del limiti conciliato per legge di 1. 500 milligrammi per litro. L’acqua di Milano è pulita - L’acqua di Milano è pulita e perfettamente potabile ed è sottoposta ogni anno a 28. 000 analisi, con un aumento dei controlli nel passato triennio del 35,7 per cento. Tutti i cittadini possono conoscere la qualità dell’acqua che esce dal rubinetto delle loro case leggendo i dati delle analisi riportati sulla bolletta, con quattro zone di riferimento: Milano nord-est, Milano nord-ovest, Milano sud-est e Milano sud-ovest. Ma è pulita non solo l’acqua che si beve, ma anche quella viene restituita ai corsi d’acqua e all’ ambiente. Grazie ai tre depuratori inaugurati nel 2004, Nosedo, Peschiera Borromeo e San Rocco, si depura il cento per cento dell’acqua potenzialmente utilizzata da 2. 550. 000 abitanti. L’acqua è Milano è utile - L’acqua di Milano, che grazie alla presenza di una falda molto ricca è stata disponibile anche nei periodi di maggiore caldo e siccità patita in diverse aree d’Italia è utile e non solo per l’uso domestico e personale. Milano ricava dall’acqua di falda il calore, che con la tecnologia delle pompe di calore e del telesicaldamento diventa energia pulita per riscaldare le case, senza combustione e produzioni di emissioni inquinanti, rispettando l’ambiente. Ed è utile anche come acqua di irrigazione. Ogni anno, dopo essere stata depurata dai tre impianti di Nosedo, San Rocco e Peschiera Borromeo, una quantità pari a 154. 600. 000 metri cubi viene destinata all’agricoltura. L’acqua di Milano è “economica” - L’acqua di Milano costa meno che in altre città d’Italia, con una tariffa di 0,55 euro per mille litri, di 0,66 in Provincia, di 0,8 a Roma, di 0,94 a Brescia, di 1,25 a Bologna. E costa meno anche rispetto alle città d’Europa: la tariffa a Barcellona è di 1,46 euro, di 1,47 ad Amsterdam, di 2,12 euro a Bruxelless, di 2,58 a Marsiglia e di 4,30 a Berlino. Milano è ricca di acqua, non sprechiamola! Milano è ricca di acqua. L’acquedotto milanese con i suoi 2. 338,808 km di rete e i suoi 400 pozzi eroga 250. 000. 000 metri cubi di acqua in un anno, un milione di metri cubi nel giorno di massimo consumo. Le perdite di rete, cioè l’acqua che viene involontariamente sprecata, sono del 10,3 per cento, il miglior risultato un Italia che ha una media del 40 per cento. Al comportamento dei cittadini resta il compito di non sprecare acqua, una risorsa di tutti, un bene prezioso per la città e l’ambiente. .  
   
   
GLI ASSESSORI REGIONALI CALABRESI ALL’AMBIENTE APPROVANO PROVVEDIMENTI SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA  
 
 Reggio Calabria, 25 marzo 2008 - La “Commissione ambiente e protezione civile” degli assessori regionali, coordinata dall’assessore calabrese Diego Tommasi, si è riunita il 19 marzo a Roma ed ha licenziato positivamente nove proposte di provvedimento, molte delle quali urgenti come la regolamentazione di alcuni comparti della raccolta differenziata oppure le modalità per l’applicazione delle tariffe in relazioni alle emissioni delle imprese o l’individuazione delle migliori tecniche per alcune istallazioni industriali (concia, tessile, alimentare, metalli e materie plastiche, produzioni cloro-alcali e olefine ec…). Adesso, l’istruttoria passa ai presidenti delle Regioni che dovranno pronunciarsi per il confronto con il governo in sede di Conferenza Stato-regioni e Conferenza Unificata. “Di particolare rilevanza, per l’impulso che daranno alla crescita della raccolta differenziata dei rifiuti urbani, abbiamo esaminato positivamente i decreti ministeriali sui ‘centri di raccolta’ ed il regolamento sui rifiuti delle apparecchiature elettriche ed elettroniche –ha dichiarato Diego Tommasi- che aiutano sia gli Enti locali ad organizzare le strutture di ricezione per il recupero ed il riciclaggio dei rifiuti urbani, sia le imprese impegnate nel trasporto e nella raccolta della spazzatura elettronica. Ma di grande urgenza, soprattutto per le fabbriche, anche il decreto sulle modalità per l’applicazione delle tariffe in relazione alle istruttorie su istruttorie, rilascio autorizzazioni, rinnovi, aggiornamenti e modifiche, riesame delle autorizzazioni, monitoraggi ed analisi e controlli inerenti le emissioni. Infine, abbiamo esaminato anche tutta una serie di decreti legati alla crescita delle conoscenze scientifiche e tecniche per ridurre la nocività nelle più diverse lavorazioni industriali”. Anche l’Anci aveva più volte chiesto al governo di prendere la decisione sulla disciplina dei “Centri di raccolta dei rifiuti urbani conferiti in maniera differenziata”. La proposta prevede che essi siano costituiti in aree presidiate ed allestite solo per questa funzione, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per trasporto ed impianti di trattamento per carta, cartone, sfalci di potature e frazione organica umida, vetro, metallo, plastica, tessuti, legno, batterie, materiali elettrici ed elettronici, oli e grassi combustibili, farmaci ecc. .