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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 25 Marzo 2008 |
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BRUXELLES, TRASPARENZA: ENTRO APRILE 2009 DEVONO ESSERE PUBBLICATI I NOMI DI TUTTI I BENEFICIARI DI AIUTI AGRICOLI DELL´UE |
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In base alle nuove norme adottate 19 marzo 2008 dalla Commissione europea, tutti i beneficiari di pagamenti erogati dall´Unione europea nel settore dell´agricoltura e dello sviluppo rurale saranno resi noti in forma dettagliata. Il nome completo, il comune ed eventualmente il codice postale di ciascun beneficiario saranno pubblicati, entro il 30 aprile 2009, in modo chiaro e armonizzato su siti internet gestiti a livello nazionale e provvisti di uno strumento di ricerca che consentirà al pubblico di sapere quanto denaro ha ricevuto ogni persona o impresa. Gli importi saranno distinti tra pagamenti diretti a favore degli agricoltori e altre misure di sostegno. Per la politica di sviluppo rurale, che è cofinanziata dall´Ue e dai governi nazionali, vi saranno informazioni sia sui fondi europei che su quelli nazionali. Queste informazioni saranno disponibili entro il 30 aprile di ogni anno per l´esercizio finanziario precedente e dovranno restare in rete per due anni a decorrere dalla data di pubblicazione iniziale. Inoltre, la Commissione europea metterà a disposizione un apposito sito da cui si potrà accedere ai vari siti nazionali. "È molto importante che la gente sappia dove vanno a finire i soldi dei contribuenti", ha commentato la commissaria per l´Agricoltura e lo Sviluppo rurale Mariann Fischer Boel. "La trasparenza dovrebbe anche favorire una migliore gestione di questi fondi, grazie a un controllo pubblico rafforzato sul modo in cui vengono utilizzati. Solo così possiamo garantire un dibattito informato sul futuro della politica agricola comune. È da tempo che ci stavamo adoperando, sia noi che il Parlamento europeo, per arrivare a un tale grado di trasparenza ed ora siamo soddisfatti dell´accordo raggiunto sulle modalità di funzionamento del sistema. " Il nuovo regolamento finanziario adottato nel 2006 stabilisce il principio che gli Stati membri devono provvedere a pubblicare, per ogni esercizio finanziario, un elenco di tutti i beneficiari di fondi Ue, percepiti sotto qualsiasi forma, nel settore agricolo e dello sviluppo rurale. Il regolamento della Commissione adottato oggi, con l´appoggio degli Stati membri, precisa le modalità di tale pubblicazione, i cui principali elementi erano stati approvati in sede di Consiglio nel novembre scorso. Il regolamento prevede che ogni Stato membro pubblichi le informazioni su un sito internet, con la possibilità di cercare i beneficiari per nome, comune di residenza, importo ricevuto (e corrispondente valuta) o secondo una combinazione di questi tre criteri e di estrarre le informazioni sotto forma di un insieme unico di dati. Gli Stati membri sono tenuti ad informare i beneficiari che i loro dati saranno resi pubblici e che essi godono dei diritti conferiti loro dalla normativa dell’Ue sulla protezione dei dati, in modo da garantire che il sistema rispetti gli obblighi di protezione dei dati. Queste informazioni saranno disponibili a partire dal 30 aprile dell´anno successivo a quello del pagamento e resteranno sul sito per due anni a decorrere dalla data della pubblicazione iniziale. I dati relativi ai fondi di sviluppo rurale inizieranno a essere pubblicati poco prima di quelli relativi ai pagamenti diretti alle aziende agricole. Per tutti i fondi di sviluppo rurale spesi tra il 1° gennaio e il 15 ottobre 2007, le informazioni saranno pubblicate entro il 30 settembre 2008. In considerazione delle diverse strutture organizzative degli Stati membri, questi ultimi decideranno a chi affidare l´incarico di creare e gestire il sito internet unico. Gli Stati membri possono anche scegliere di pubblicare informazioni più dettagliate. La Commissione gestirà un proprio sito internet, con collegamenti ai singoli siti nazionali. Alcuni Stati membri hanno già iniziato a pubblicare l´elenco dei beneficiari dei fondi agricoli Ue. La Commissione ha già attivato un collegamento che consente al pubblico di accedere ai siti nazionali. Http://ec. Europa. Eu/agriculture/funding/index_it. Htm La decisione odierna si inserisce nel quadro dell´iniziativa della Commissione sulla trasparenza, un progetto di lungo periodo nato dalla volontà di rendere più aperte ed accessibili le istituzioni europee, far conoscere meglio il modo in cui vengono utilizzati i fondi stanziati nel bilancio dell’Ue e far sì che le istituzioni europee rendano maggiormente conto del loro operato all’opinione pubblica. Per ulteriori informazioni: http://ec. Europa. Eu/commission_barroso/kallas/transparency_en. Htm . |
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SPERIMENTAZIONE LAVORO ACCESSORIO CON VENDEMMIA 2008 |
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Trieste - Con la vendemmia del 2008 si potrà finalmente sperimentare in Friuli Venezia Giulia il lavoro accessorio che consente di avvalersi, con procedure estremamente semplificate di collaboratori, nel periodo appunto della vendemmia. Ne dà notizia l´assessore regionale al Lavoro, Formazione, Università e Ricerca, a seguito della seduta di Giunta svoltasi oggi, che ha approvato lo schema di convenzione tra Regione, Inps e Inail che verrà sottoscritto venerdì prossimo alla presenza del ministro del Lavoro. I datori di lavoro potranno acquistare dei "buoni" per mezzo dei quali pagheranno i collaboratori e i relativi contributi potendo così unire la regolarità del lavoro e l´esigenza del massimo di semplificazione necessaria per rapporti marginali che certo non possono essere trattati con le normali regole del lavoro dipendente. La Regione si era attivata da tempo nei confronti del ministero affinché la sperimentazione del lavoro accessorio partisse, dopo che lo stesso è stato previsto con il decreto legge 276/03, e fosse esteso a tutta la regione e non alla sola provincia di Udine, come in un primo tempo era stato ipotizzato. Dopo la firma della convenzione partirà la procedura che prevede che le Province candidino i loro territori, fatto fin d´ora scontato, alla partecipazione alla sperimentazione. . |
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AUSTRIA, CRESCITA DEI CONSUMI ALIMENTARI NEL 2007 |
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Il settore agro-alimentare austriaco ha osservato una netta crescita nel 2007: la vendita dei prodotti alimentari freschi è aumentata del 5,3 per cento rispetto al 2006 e ha raggiunto un fatturato pari a 5,03 miliardi di euro. Secondo un´analisi dell´Ama, l´Ente austriaco per la valorizzazione dei prodotti agro-alimentari, nel 2007 ad approfittare di questa crescita sono stati soprattutto i discount market, che hanno allargato la loro presenza e la loro compartecipazione al mercato. Per quanto riguarda i prodotti, l´Ice afferma che si è rafforzata la domanda per i cibi precotti (del 2,4 per cento in termini di valore rispetto al 2006, arrivando a 353 milioni di euro). Anche il biologico va per la maggiore, detenendo una fetta di mercato del 5,2 per cento del fatturato complessivo del settore agro-alimentare. Allo stesso modo, la vendita di latte e latticini è aumentata notevolmente rispetto al 2006, arrivando a un fatturato annuo di 1,4 miliardi di euro. Ha spopolato, in particolare, il latte fresco a lunga conservazione. Infine, probabilmente in seguito alle numerose offerte, è aumentato rispetto all´anno precedente anche il consumo di carne: +5,2 per cento per le carni suine, +9 per cento per le carni bovine e +8 per cento per le carni ovine. . |
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ENERGIE RINNOVABILI DA FONTI AGRICOLE: SEMINARIO SULLE OPPORTUNITÀ OFFERTE DAL MONDO AGRICOLO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIE RINNOVABILI AL CASTELLO DI TERRAROSSA, LICCIANA NARDI |
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Energie rinnovabili ed agrienergie: l’agricoltura rivendica un ruolo di primo piano nella produzione di energia “pulita”. L’obiettivo è limitare la dipendenza dalla energie tradizionali come petrolio e carbone e ridurre le emissione di Co2 nell’ambiente conferendo alle imprese agricole presenti sul territorio un nuovo compito: quello di produrre energia sfruttando le risorse offerte dal sistema agricolo e dal territorio in maniera spontanea. Dall’energia prodotta da biomasse ai biocarburanti sono molte le opportunità per le imprese agricole inserite all’interno dei programmi comunitari europei e nel Piano di Sviluppo Rurale della Toscana da cogliere. Anche l’agricoltura può avere un compito chiave nella difficile sfida verso il futuro; un compito che sarà al centro dell’importante seminario in programma al Castello di Terrarossa, nel Comune di Licciana Nardi (Ms), in Lunigiana, venerdì 28 marzo, dalle ore 9 alle ore 17, promosso da Coldiretti Massa Carrara e Iripa Toscana, l’Istituto Regionale Interventi Promozionali in Agricoltura nell’ambito delle attività previste dal Progetto Equal La Costa della Conoscenza. Durante il seminario verranno illustrati le potenzialità delle agrinergie in Toscana ed i progetti già avviati ed in partenza dell’Arsia, la filiera bosco-legno-energia, e le tante opportunità, per le imprese, per accedere a finanziamenti volti allo sviluppo di un sistema di produzione eco-compatibile. La partecipazione al seminario è gratuita. Ecco il programma completo scaricabile sul sito www. Massacarrara. Coldiretti. It: ore 9 caffe di benvenuto; ore 9,30 introduzione del Presidente Provinciale di Coldiretti, Vincenzo Tongiani; ore 10 saluto del Sindaco di Licciana Nardi, Enzo Manetti; ore 10,30 intervento dell’Assessore Provincia di Massa Carrara alla Formazione, Raffaele Parrini; ore 11 “Psr Toscano ed energie rinnovabili, quali opportunità” relazione di Andrea Pruneti, Coldiretti Toscana; ore 12 “Le potenzialità di sviluppo delle agrienergie in Toscana e i progetti piloti dell’Arsia” relazione a cura di Gianfranco Nocentini; ore 12,30 “Coldiretti per le energie verdi” a cura di Luca D’apote; ore 13 Buffet a “km zero”; ore 14,30 “Il distretto delle fonti rinnovabili nel distretto di Aulla” a cura del Sindaco, Roberto Simoncini; ore 15,30 “La filiera bosco-legno-energia come modello di marketing territoriale e sviluppo locale” a cura di Ivano Pepe; ore 16,30 dibattito; ore 17 conclusione del Direttore Coldiretti Provinciale, Raffaello Betti. Per informazioni e dare la propria adesioni contattare Iripa Toscana allo 055-3215064 o mandando una email a iripa. Toscana@coldiretti. It oppure a Coldiretti Massa Carrara allo 0585-43852 o mandando email a massacarrara. Coldiretti. It http://www. Massacarrara. Coldiretti. It . |
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DA ARSIAL TECNOLOGIA INNOVATIVA PER DETERMINARE QUALITÀ MELONE |
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Qualità garantita del melone del Lazio grazie al metodico lavoro di Arsial. Con l’inaugurazione, svoltasi il 20 marzo a Pescia Romana (Viterbo), della strumentazione per la valorizzazione merceologica di questo frutto, prosegue, infatti, l’attività dell’Agenzia a sostegno degli operatori della filiera orticola. Dalla prossima campagna, infatti, sarà attivo il progetto sulla differenziazione qualitativa della produzione attraverso la determinazione delle caratteristiche interne dei frutti (grado zuccherino, vitrescenza e grado di maturazione), senza dover ricorrere alla loro distruzione (tecnologia Nir a trasmittanza). Per posizionare la struttura analitica innovativa, Arsial si è avvalsa delle strutture e degli impianti di calibrazione della cooperativa “Il Chiarone” di Pescia Romana che, con una produzione di circa 1. 500 tonnellate di melone in coltura protetta, rappresenta il principale punto di riferimento per il settore. Nel settore ortofrutticolo, le esigenze della distribuzione moderna richiedono una qualità dei frutti standardizzata e riconoscibile da parte del consumatore. L’utilizzo della tecnologia Nir risulta molto vantaggioso ed affidabile proprio perché permette di determinare i principali parametri qualitativi su ogni singolo frutto tramite una metodica non invasiva e non distruttiva e con analisi rapide. “Uno strumento funzionale al miglioramento delle potenzialità agricole del territorio, – ha commentato il Commissario straordinario Arsial, Fabio Massimo Pallottini intervenuto all’inaugurazione – voluto dall’Agenzia per migliorare il costante lavoro di qualità svolto dai nostri produttori. Il progetto rientra all’interno di una più ampia attività di sostegno alle differenti filiere alimentari, che stiamo portando avanti per consentire alle imprese agricole di mantenere sul territorio il valore aggiunto delle produzioni locali”. Nel corso di un successivo incontro, avvenuto in mattinata presso la Cooperativa Copa di Canino (Vt), presso la quale si stanno sperimentando tecniche innovative sulla coltura dell’asparago, si è, inoltre, evidenziato come la sperimentazione, portata avanti da Arsial insieme ai produttori, stia dando, nel primo anno, risultati incoraggianti sia sotto il profilo del risparmio sui costi di produzione sia sul versante del notevole risparmio ambientale, in termini idrici ed energetici. “Dagli incontri odierni – ha evidenziato Pallottini – è emerso palesemente quanto sia importante sostenere i processi di innovazione e sviluppo in campo agricolo. L’agricoltura del Lazio sta vivendo un momento di rilancio e Arsial sta facendo la sua parte. Il ricambio generazionale nelle aziende ed il conseguente ammodernamento diffuso testimoniano la presenza di un tessuto produttivo vivo: la forza trainante di un’agricoltura efficiente con un enorme potenziale, volano dello sviluppo dell’intera economia regionale”. . |
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DISTRETTO VENETO LATTIERO CASEARIO SI PRESENTA 249 AZIENDE CON 1.600 ADDETTI PUNTANO SU RICERCA E INNOVAZIONE. 3 MILIONI PER PROGETTI DI SVILUPPO 2008-2010. |
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“Il Distretto Produttivo Lattiero Caseario sta puntando decisamente sulle parole chiave che caratterizzano il futuro dell’intera economia veneta: innovazione, ricerca, trasferimento tecnologico, aggregazione sistemica. Oggi è un settore all’avanguardia nel quale la qualità raggiunge i vertici applicando le nuove tecnologie a tecniche casearie e a prodotti fortemente radicati nel territorio, facendo convivere, giorno dopo giorno, tradizione e innovazione, antichi sapori con tecniche all’avanguardia, storia e futuro”. Con queste parole, l’Assessore alle Politiche Economiche della Regione ha sintetizzato la realtà del sistema produttivo del settore nel Veneto, intervenendo ai lavori del convegno “Il Distretto Veneto Lattiero Caseario si Racconta”, tenutosi oggi a Villa Emo di Fanzolo di Vedelago (Treviso). La struttura, nata nel 2004 nell’ambito della prima legge regionale sui Distretti Produttivi del 2003, ha già presentato e realizzato ben 8 progetti proprio nel settore della ricerca e innovazione, ed ora si appresta ad affrontare le azioni relative al periodo 2008-2010, dopo il nuovo riconoscimento ottenuto dalla Regione nel maggio 2007. Una realtà anche numericamente importante, che oggi si compone di 249 imprese con quasi 1. 600 addetti e che, ha sottolineato l’Assessore regionale, “ha saputo cogliere l’opportunità data dalla Regione di investire in progetti di ricerca e innovazione, adeguando le proprie strutture produttive alla più recenti novità tecnologiche e sfruttando le economie di scala per creare prodotti innovativi e competitivi”. Il comparto è tuttora in una situazione di marcata evoluzione nel proprio assetto tecnico ed economico, anche per le numerose modifiche, tecniche e di mercato, che nel recente passato hanno caratterizzato tutta la catena produttiva. Un’evoluzione determinata da molti fattori, tra i quali i vincoli derivati dal regime europeo delle quote, la concorrenza nell’approvvigionamento di latte, la sempre più marcata specializzazione produttiva dell’azienda, l’evoluzione del gusto e delle richieste da parte di un pubblico sempre più informato e indirizzato dagli interventi pubblicitari. La produzione totale di latte in Veneto è di oltre 1 milione 173 mila tonnellate, delle quali 642 mila per formaggi Dop (Asiago, Montasio, Taleggio, Provolone Valpadana, Monte Veronese, Grana), 26 mila per formaggi Dop riconosciuti in Italia (Casatella Trevigiana e Piave), 110 mila per latte alimentare, 396 mila per formaggi molli, freschi, stagionati, yogurt ecc. In questo quadro, il Distretto Lattiero Caseario Veneto, nel suo Patto di Distretto 2008-2010, prevede di investire quasi 3 milioni di euro su progetti cofinanziati dalla Regione e dedicati alla ricerca e sviluppo, alla logistica integrata, ad opere e infrastrutture, alla promozione del territorio e nelle fiere. In particolare, i progetti di ricerca saranno incentrati sulla creazione di un software gestionale integrato e verticalizzato, sulla rintracciabilità del prodotto e la sicurezza alimentare, sugli imballaggi per liquidi e solidi, su prodotti innovativi come gli alimenti nutritivi e salutistici, sulla formazione e didattica del personale. . |
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AREE MONTANE LOMBARDE,6 MLN PER PICCOLI NEGOZI NEL 2008 NICOLI |
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la Regione stanzia 4 milioni di euro per il 2008, a cui si aggiungono altri 2 milioni di euro a carico delle Comunità Montane. La misura di sostegno, approvata dalla Giunta regionale il 12 marzo scorso, è operativa dal 20 marzo, con la sottoscrizione delle convenzioni con le Comunità montane, che entro il 15 luglio 2008 dovranno pubblicare il bando per l´erogazione del contributo (fino a un massimo di 400 mila euro per ogni Comunità). L´iniziativa, che ricalca un provvedimento simile adottato nel 2006, è rivolta alle micro imprese commerciali, attive anche in forma associata o consorziata (comprese le attività dei pubblici esercizi e delle edicole) che alla data di presentazione della domanda per l´accesso al bando risultino iscritte al Registro delle Imprese della Camera di commercio. Riconoscendo il ruolo insostituibile di "tenuta" socio-economica che il commercio di vicinato svolge nei territori montani, contribuendo a rivitalizzare i piccoli centri a vantaggio dei residenti e dei turisti, la Regione ha promosso un´innovativa modalità di intervento basata su accordi bilaterali, adottati singolarmente con ogni Comunità montana, che prevedono l´assegnazione a ciascuna Comunità coinvolta di uno stanziamento pari al doppio delle risorse direttamente attivate. "L´adozione di questo sistema di gestione nell´edizione 2006 del bando - ha detto l´assessore al Commercio, Fiere e Mercati, Franco Nicoli Cristiani - ha comportato, in particolare, la riduzione dei tempi di attesa per i beneficiari e, quindi, la realizzazione degli interventi in tempi più brevi". "Gli accordi del 2006 - rileva ancora l´assessore - hanno coinvolto 19 delle 30 comunità montane, con incentivi per oltre 500 imprese commerciali delle zone. I bandi hanno portato alla concessione complessivamente di 5 milioni di euro che hanno generato un investimento 11 milioni e mezzo. Gran parte delle imprese finanziate ha già completato il proprio investimento". Soddisfazione è stata espressa dalle Comunità montane per l´impronta sussidiaria con la quale la Regione sta impostando il sostegno al commercio nelle aree montane, con un apprezzamento particolare per il sistema adottato che consente all´ente territoriali una gestione autonoma, mirata ed efficace dei contributi. Obiettivi del bando 2008 Il cofinanziamento è finalizzato: - a potenziare, migliorare e ammodernare le strutture commerciali e distributive, garantendone il mantenimento e la conservazione nei territori più disagiati con interventi di qualificazione e sostegno; - a promuovere l´avvio di nuove forme distributive e di nuove attività commerciali, con riferimento alla riconversione di esercizi esistenti; - a recuperare e valorizzare i luoghi commerciali a valenza storica e culturale; - ad assicurare la valorizzazione commerciale dei prodotti tipici e di qualità lombardi. In particolare è prevista la concessione di contributi per spese di: ammodernamento delle strutture immobiliari, adeguamento degli impianti e delle attrezzature, qualificazione della rete commerciale nel territorio montano, valorizzazione e mantenimento dei mercati rionali. "Confido - ha concluso Nicoli Cristiani - che questi contributi possano avere un effetto di stimolo e sostegno ad iniziative per rivitalizzare i piccoli paesi di montagna, consentendo miglioramenti nell´offerta commerciale da un lato e assicurando dall´altro quel supporto necessario al mantenimento di adeguati livelli di servizio alla popolazione montana". Queste le Comunità Montane che hanno aderito all´iniziativa per il 2008 e alle quali le micro imprese commerciali dei Comuni che ne fanno parte potranno rivolgersi: Parco Alto Garda Bresciano - Valle Sabbia - Valle Trompia - Valle Camonica - Sebino Bresciano - Monte Bronzone E Basso Sebino - Valle Seriana Superiore - Valle di Scalve - Valle Brembana - Valle San Martino - Triangolo Lariano - Alpi Lepontine - Alto Lario Occidentale - Alta Valtellina - Valsassina Valvarrone Val D´esino E Riviera - Valtellina di Sondrio - Valtellina di Morbegno - Valchiavenna - Valganna Valmarchirolo - Valli del Luinese - Valcuvia. . |
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AGRICOLTURA, UN CORSO PER DIVENTARE “ESPERTI” DI MANUTENZIONE E RECUPERO DEL TERRITORIO CHE PERMETTERÀ DI AVERE LE CONOSCENZE NECESSARIE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI DI RECUPERO E MANUTENZIONE DEL TERRITORIO E DEL PAESAGGIO LOCALE. |
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Primo corso provinciale per diventare esperti di tutela e manutenzione del territorio aperto agli agricoltori e alle imprese agricole apua-lunigianesi. Disponibili 20 posti. Le iscrizioni sono aperte. La nuova legge 228 (D. Lgs:18. 05. 2001) ha introdotto un nuovo “ruolo” per l’imprenditore agricolo il cui raggio di azione non è più confinato esclusivamente ad attività come coltivazione, silvicoltura e allevamento ma si allarga anche ad interventi diretti alla salvaguardia del territorio rurale e alla produzione di nuovi servizi di varia natura che valorizzino l’ambiente. L’impresa agricola diventa multifunzionale e con essa i suoi operatori investiti di nuovi compiti come la manutenzione (tagli e sfalci) della vegetazione anche in ambito fluviale e la salvaguardia idrogeologica. Al corso, organizzato da Impresa Verde di Coldiretti Massa Carrara - 40 ore suddivise tra lezioni teoriche in aula con il supporto di strumenti audiovisivi e pratiche con visite in aziende già operanti nel settore - daranno il loro contributo esperti del settore (Funzionari, Professionisti, Docenti universitari, tecnici). Durante il percorso formativo verranno approfondite le principali normative nazionali e comunitarie in materia di multifunzionalità e attività di servizi connessi all’agricoltura, la normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, il codice della strada su aspetti inerenti la qualificazione delle macchine agricole e la loro circolazione su strada e la normativa di riferimento in materia di contratti pubblici di lavori servizi e forniture e le procedure di iscrizione all’elenco delle imprese che si candidano ad assumere appalti di manutenzione del territorio. Per maggiori informazioni e adesioni contattare la responsabile di Coldiretti Raffaella Fontanta al 338-4429749 oppure allo 0585-43852 o andare sul sito . |
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AGRICOLTURA: APPROVATI PROVVEDIMENTI PER SISTEMA DI QUALITA´ INTEGRATO E PREVENZIONE DA OGM |
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Su proposta dell´assessorato all´Agricoltura e Alimentazione la Giunta regionale marchigiana ha approvato due provvedimenti inerenti il settore agricolo. In particolare si tratta, rispettivamente, di un disciplinare di riferimento per gli operatori delle diverse filiere diretto alla realizzazione di un sistema di qualita` di produzione integrata e di un piano d´azione per la prevenzione e il contrasto degli organismi geneticamente modificati (Ogm). Con il primo provvedimento, inerente controllo e taratura delle macchine irroratrici, vengono poste le basi per un sistema di produzione integrata in grado di coniugare appropriate pratiche agronomiche e l´attenta gestione degli agrofarmaci. Cio` consente di garantire un´attivita` agricola competitiva, con un minimo utilizzo di prodotti chimici e un uso razionale di risorse limitate, come l´acqua, il suolo e l´energia. Il secondo provvedimento riguarda invece il piano complessivo di attivita` necessarie alla prevenzione e il contrasto degli Ogm e riguarda specificamente le attivita` di semina del 2008. La finalita` e` quella di evitare contaminazioni accidentali nelle sementi di mais e soia. Le attivita` di controllo vengono espletate a livello nazionale dall´Ispettorato centrale repressione e frodi, dall´Ente nazionale sementi elette e dall´Agenzia delle dogane. Per garantire la piena efficacia delle azioni di prevenzione e raggiungere il cento per cento delle semine, la Regione effettua controlli su base regionale sulle sementi non raggiunte dalla vigilanza degli organi centrali. L´attivita` delle Marche in questo settore si inserisce appieno nelle iniziative della rete europea delle Regioni Ogm ´ free. Rete che si avvicina a due nuovi significativi appuntamenti: il 24 e 25 aprile prossimi a Bilbao viene organizzata la sesta conferenza delle Regioni Ogm ´ free, mentre il 12 e 16 maggio prossimi a Bonn ci sara` il congresso mondiale su cibo, agricoltura e biodiversita`. . |
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LE ZONE DI ORIGINE DELL’AREA DI PRODUZIONE DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA DOP RESTERANNO UNITE, LEGATE DA UNA SOLA GRANDE STORIA. CI OPPORREMO AD INSENSATI PROGETTI DI FRAZIONAMENTO. |
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Franco Consalvo, presidente del Consorzio Tutela Mozzarella di Bufala Campana non condivide ed esprime il proprio fermo dissenso al progetto per “un marchio di qualità con un disciplinare sul latte e la mozzarella di bufala per controllare l´eccellenza del prodotto e la tracciabilità degli animali” dell´assessore regionale all´agricoltura del Lazio, Daniela Valentini, e all’idea del consigliere regionale della Campania Ugo Carpinelli per un marchio Dop Mozzarella di bufala di Paestum: “Ci opporremo a questi progetti – dice Consalvo – coerentemente con la scelta di sopprimere sin dal 2003 le sottozone già all’interno del marchio Mozzarella di Bufala Campana Dop, che per altro non erano mai state utilizzate, modifica ratificata da Bruxelles appena ieri, con il Regolamento Ce della Commissione numero 103 del 4 febbraio 2008. ” “Come Consorzio – continua Consalvo – scegliemmo di abolire le sottozone per avere un solo e forte marchio che raggruppasse tutte le produzioni e che fosse più facile da difendere e da promuovere perché meglio distinguibile. Riproporre queste frammentazioni, in una fase difficile come quella che oggi attraversa il comparto, sarebbe un grave errore: l’unione fa la forza. ” Consalvo, inoltre, ricorda come “L’unicità del marchio si fonda su ragioni storiche comuni e di reputazione del prodotto”. Le notizie più antiche della mozzarella vengono ritrovate nel Xix secolo da Monsignor Alicandri nell’archivio episcopale della Chiesa Metropolitana di Capua. Il religioso viene in possesso di un documento del Xii secolo - il periodo Normanno della città - dal quale si evince come già allora “una mozza con un pezzetto di pane” era la prestazione che i monaci benedettini del monastero di San Lorenzo in Capua davano al Capitolo metropolitano. Il Capitolo, ogni anno, e per antica tradizione, nella quarta fiera delle legazioni, si recava in processione nella chiesa di San Lorenzo di Capua per riceve questa prestazione. Analoghe e coeve fonti ecclesiastiche riferiscono di simile uso nella città di Salerno. Tale rituale di ringraziamento era dovuto alle modalità di arrivo dei predecessori di quei monaci a Capua e nel salernitano. I monaci benedettini, alleati del Conte di Benevento, giunsero la prima volta a Capua nell’881, all’epoca in mano longobarda, dopo la sconfitta di San Vincenzo al Volturno, in Molise, da dove furono cacciati dagli arabo – normanni, comandati dal Duca di Napoli. I monaci benedettini ricevettero fondi dove pascolare animali sia nell’agro di Capua, all’epoca esteso all’attuale territorio dell’agro di Aversa, sia nella piana del Sele, soggetta all’analogo dominio longobardo di Salerno. La stessa chiesa di San Lorenzo, attualmente, ricade in tenimento del comune di Frignano, in agro di Aversa, città di fondazione Normanna, e quindi successiva all’insediamento longobardo, ed oggi non più nel territorio della città di Capua. Questa storia spiega almeno una cosa: che il processo produttivo della mozzarella assume reputazione e notorietà nel piano campano, tra le basse piane del Volturno e del Sele. L’influenza araba in Campania, legata alla presenza normanna, porterà intanto dall’India un bufalo della specie bubalus bubalis che si adatterà al clima caldo temperato del piano campano, e del basso Lazio, e che oggi una legge dello stato italiano tutela come razza autoctona: la bufala mediterranea italiana. Documenti attestano come la famiglia Fieramosca, esporterà verso la Capitanata le bufale da latte già nel 1500. Da qui l’inclusione di molti comuni della provincia di Foggia nell’area d’origine del disciplinare della mozzarella. I rapporti tra l’abate di Montecassino e le condotte benedettine della Campania allargarono l’allevamento bufalino e la lavorazione della mozzarella sino alle porte di Roma, e soprattutto in molti comuni delle province di Frosinone e Latina, oggi tutte parte del territorio d’origine. . |
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PUGLIA: INCONTRA DELEGAZIONE CROATA PER COOPERAZIONE NEL SETTORE AGROALIMENTARE |
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Il vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo ha ricevuto il 20 marzo una delegazione del progetto Agrokovar, progetto pilota per azioni congiunte italo-croate nell’ambito del supporto ed assistenza finanziaria alle imprese. Per la delegazione croata hanno partecipato Petar Kulic - Vicepresidente della Contea di Vukovar-srijem, Zoran Vidovic- Capo dipartimento per le relazioni internazionali ed investimenti, Andrija Matic- Capo direzione per l’agricoltura e silvicoltura, Zvonimir Puco- Vicesindaco della città di Otok. Per la parte italiana, il dott. Paolo Perin della Finest e il dott. Gianfranco Perali della Informest. Il vicepresidente e assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo ha ricevuto oggi una delegazione del progetto Agrokovar, progetto pilota per azioni congiunte italo-croate nell’ambito del supporto ed assistenza finanziaria alle imprese. Per la delegazione croata hanno partecipato Petar Kulic - Vicepresidente della Contea di Vukovar-srijem, Zoran Vidovic- Capo dipartimento per le relazioni internazionali ed investimenti, Andrija Matic- Capo direzione per l’agricoltura e silvicoltura, Zvonimir Puco- Vicesindaco della città di Otok. Per la parte italiana, il dott. Paolo Perin della Finest e il dott. Gianfranco Perali della Informest. Il progetto Agrokovar è rivolto ad un’area della Croazia che ha subito pesanti danni al sistema economico dai recenti eventi bellici, ed una situazione di estrema debolezza. Le caratteristiche ambientali presentano però connotazioni ideali per favorire uno sviluppo delle imprese nel settore agro-alimentare. L’insieme delle iniziative pianificate è finalizzato alla realizzare un sistema articolato per dare assistenza finanziaria, tecnico-amministrativa, giuridico-legale, tecnologica, logistica e per la distribuzione agli operatori economici al fine di attrarre gli investimenti di soggetti italiane e straniere nella Regione di Vukovar e nei territori limitrofi. Il progetto si pone come obiettivo principale quello di sviluppare attività di cooperazione transfrontaliera analizzando e studiando la possibilità di realizzare una struttura operativa in Joint-venture, in grado di promuovere gli investimenti nell’area Nord-est della Croazia. La struttura a forte contenuto innovativo sarà in grado di supportare e fornire, con servizi ad alto valore aggiunto, attività di assistenza agli operatori economici ed alle imprese nel settore della filiera agroalimentare e della logistica. I destinatari diretti sono gli operatori economici italiani e stranieri che potranno insediarsi nell’area, i beneficiari indiretti sono i soggetto delle Istituzioni Pubbliche, delle Agenzie di sviluppo locale e consulenti che fruiranno dello scambio di know-how a beneficio del sistema economico transfrontaliero. Le attività principali previste concernono: • l’analisi e lo studio del territorio, • la ricerca di modelli di imprese agro-alimentari e della distribuzione a tecnologia avanzata, • la pianificazione di misure di intervento rivolte alla creazione del sistema di assistenza alle imprese; • la definizione di servizi comuni e dei processi per il trasferimento di Know-how; • l’individuazione di una partnership per la costituzione di una Joint-venture con sede e struttura operativa nella stessa Contea di Vukovar. Il progetto dovrebbe concludersi entro Giugno 2008. Il progetto, oltre che dalla Regione Puglia e dai partner croati, è partecipato dalla Regione Veneto, dalla Finest, dalla Informest, dalla Camera di Commercio di Bari e dalla Ue. . |
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PSR AGRICOLTURA, COLLELUORI (UE), CALABRIA TRA PIÙ VIRTUOSE |
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Un elogio alla Calabria per la qualità del Psr del 2007-2013 da parte della Commissione europea è arrivato il 19 marzo a Caposuvero di Gizzeria alla prima riunione del Comitato di sorveglianza della Calabria. Lo ha portato Gianfranco Colleluori, responsabile dei servizi in agricoltura della Commissione europea. ‘‘La presenza del presidente Loiero a questo incontro - ha detto Colleluori - è indicativa dell’importanza che la Calabria assegna allo sviluppo rurale e arriva a conclusione di un percorso di collaborazione piena tra Regione e Commissione Europea che ha consentito alla Calabria di essere una delle regioni più virtuose per la coerenza tra gli investimenti previsti nel Piano e le priorità indicate nel programma stesso’’. ‘‘Ho seguito il programma di tante Regioni - ha detto ancora Colleluori - ma quello della Calabria mi sembra il migliore. Ciò consentirà alla Regione di partire bene, nelle migliori condizioni. Il governo regionale deve insistere sulla strada intrapresa. Ad una programmazione rigorosa dei Fondi comunitari dovrà proseguire una rigorosa attenzione del programma e una sua monitorizzazione continua. È stata messa in campo una macchina amministrativa adeguata. Secondo Colleluori, ‘‘la strada del decentramento che la Calabria ha scelto è difficile ma è quella che può dare i migliori risultati. La collaborazione in fase di preparazione del Programma è eccellente. Una collaborazione che ha portato una migliore definizione degli interventi, costruendo di fatto un Programma che per la Calabria è senz’altro più strategico del passato. Non solo, ma la scelta di una gestione semplificata e una programmazione che è rimasta a livello regionale hanno fatto apprezzare il lavoro della Calabria, rispetto a quello di altre regioni che, scegliendo di provincializzarne l’attuazione, sminuisce i principi di programmazione e credo che porterà anche molti problemi. Chiaramente questo è il primo passo. Ci attende adesso un duro lavoro sia in fase di sorveglianza, che di attuazione e gestione, ma ritengo sia un grande investimento per il futuro di questa terra, perchè produrrà una crescita della macchina organizzativa che tornerà utile in ogni fase della vita gestionale della Regione”. . |
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VARATE NUOVE MISURE PER DIFENDERE LE PINETE COSTIERE SI ALLARGA IL FRONTE DELLE INIZIATIVE PER FRONTEGGIARE L’ATTACCO DI DUE INSETTI NOCIVI |
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Firenze - L’amministrazione regionale interviene per difendere le sue pinete dall’attacco di insetti nocivi. Grazie al varo di due misure del Piano di sviluppo rurale (di una delle quali proprio oggi viene pubblicato il bando) si allarga la dotazione di strumenti per far fronte alle minacce che vengono arrecate alle pinete di pino marittimo dagli attacchi della cocciniglia Matsucoccus feytaudi, e a quelle di pino domestico dalla comparsa del Leptoglossus occidentalis, meglio conosciuto come cimicione americano. Le due misure (la 122 e la 226) consentiranno di integrare gli interventi forestali a carico pubblico, per sostenere l’azione di salvaguardia delle pinete, in particolare di quelle costiere. La misura 122 consentirà il finanziamento di tagli delle piante ammalate oltre che interventi selvicolturali di natura preventiva, volti a migliorare in generale lo stato vegetativo delle pinete, mentre con la misura 226 sarà possibile finanziare sia interventi di contenimento della diffusione degli organismi patogeni attraverso l’uso di prodotti biologici, sia interventi mirati a favorire la sostituzione del pino marittimo con latifoglie. Con entrambe le misure sarà possibile erogare contributi sia a soggetti pubblici che a soggetti privati. Questi ultimi interventi sono stati annunciati dall’assessore regionale all’ agricoltura e alle foreste che ha ricordato le azioni sin qui messe in campo per ridurre le conseguenze di queste infestazioni nocive che mettono a repentaglio un patrimonio forestale di straordinario valore. Per quanto riguarda gli attacchi di cocciniglia alle pinete di pino marittimo, l’azione si è qui sviluppata seguendo due direttrici: da una parte il capillare lavoro di monitoraggio svolto da Arsia nell’ambito del Servizio Meta, per poter disporre di un quadro aggiornato in tempo reale sulla situazione sino agli interventi selvicolturali mirati, volti a eliminare le piante colpite, lasciando le piante più forti e vigorose e favorendo lo sviluppo delle latifoglie. Questi interventi, attivati in particolare nelle province di Firenze, Pisa e Grosseto (con investimenti per 500mila euro) , proseguiranno anche nel 2008 in particolare nella pineta di Viareggio, nella pineta di Tirrenia e nel parco di San Rossore. Pienamente in corso sono anche gli interventi per fronteggiare l’azione della cosiddetta cimice americana; l’insetto ha sin qui danneggiato gravemente molte delle pinete di pino domestico che si estendono su oltre 10mila ettari per lo più nelle aree litoranee della nostra regione fino a far registrare una contrazione del 70% nella produzione di pinoli con conseguenze indebolimento delle aziende (una quarantina) che operano nel settore. Per fronteggiare tale fitopatia, accanto all’azione di monitoraggio svolto dal Servizio Meta, è stato finanziato dal Ministero per le politiche agricole, su richiesta della Regione Toscana, un progetto di ricerca su scala nazionale denominato ‘Pinitaly’ che viene coordinato dal Centro di ricerca per l’agrobiologia e la pedologia di Firenze: il progetto servirà a individuare lo strumento con cui debellare questa infestazione, attraverso metodi di lotta biologica. I primi risultati di questa ricerca si attendono nel corso del prossimo biennio. . |
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FERRARA: CONTRIBUTI PER LA PARTECIPAZIONE AL SALONE DEL GUSTO |
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Sono in arrivo contributi per le imprese ferraresi: 25. 000 euro. Li mette a disposizione la Giunta della Camera di Commercio di Ferrara attraverso un bando di concorso. L´obiettivo è sostenere la partecipazione delle aziende della provincia al “Salone del Gusto 2008”, la manifestazione dedicata all’eccellenza dell’enogastronomia italiana ed internazionale in programma a Torino dal 23 al 27 ottobre prossimi. Grazie agli accordi che la Camera di Commercio di Ferrara ha stretto con gli organizzatori della manifestazione, le imprese che risulteranno vincitrici del bando di concorso indetto dall’Ente ferrarese e si aggiudicheranno i contributi, avranno una corsia di accesso preferenziale per la partecipazione al Salone, senza passare per le liste di attesa. “Il Salone del Gusto – ha dichiarato Carlo Alberto Roncarati, Presidente della Camera di Commercio di Ferrara – è uno straordinario strumento di promozione nel mondo della produzione enogastronomica artigianale di qualità ed attrae, ad ogni edizione, oltre 1. 000 tra cuochi di fama internazionale e giornalisti specializzati, divenendo così una preziosa occasione per avvicinare le aziende produttrici sia ai singoli consumatori, sia ai grandi centri di acquisto internazionali. Il settore alimentare – ha proseguito Roncarati – che in provincia di Ferrara contava a fine 2007 su 709 imprese manifatturiere attive, in aumento rispetto al 2006 del 3,8%, 593 delle quali sono artigiane (+ 2,1%), ha punti di convergenza con le abitudini quotidiane dei cittadini e la qualità della vita. Per interpretare questa relazione, in una realtà moderna e dinamica occorre costruire un ponte tra tradizione ed innovazione ed affrontare in modo nuovo le antiche produzioni all’insegna della qualità, perseguita come fattore competitivo ma anche come elemento di concreta alleanza con i consumatori”. Le domande di contributo dovranno pervenire attraverso raccomandata con avviso di ricevimento indirizzata alla Camera di Commercio, ufficio Estero - via Borgoleoni, 11 44100 Ferrara – oppure in modalità telematica con sottoscrizione digitale all’indirizzo di posta elettronica certificata: protocollo@fe. Legalmail. Camcom. It. Le domande potranno essere presentate a partire dal 25 marzo 2008 fino al 18 aprile 2008. Per informazioni telefonare allo 0532 783812-817 oppure collegarsi al portale www. Fe. Camcom. It ed entrare nella sezione “Promozione”. . |
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FIRMATO CONTRATTO DI PROGRAMMA FIORIFRUTTI: FINANZIAMENTI PER 48 MILIONI DI EURO PER INVESTIMENTI, RICERCA E PROMOZIONE |
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"E´ stato un percorso difficile che è arrivato finalmente alla conclusione per merito sicuramente dei privati, ma anche della Regione e degli Enti che si sono attivati perché si potesse ottenere un risultato così importante. La Liguria ha dimostrato di essere al passo in questo mondo che cambia così velocemente". Così l´assessore all´Agricoltura della Regione Liguria, Giancarlo Cassini, ha concluso il suo intervento nella corso della presentazione del contratto di Programma Fiorifrutti che assegna un finanziamento di 48 milioni di euro alle piccole e medie imprese soprattutto del Ponente ligure, svoltasi questa mattina presso la Camera di Commercio di Imperia. Il Contratto di Programma, siglato il 18 marzo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Consorzio Fiorifrutti, coinvolge 23 aziende (17 della provincia di Imperia, 4 della provincia di Savona e 2 di La Spezia) e 3 consorzi operanti nel settore floricolo e del prodotto tipico della Liguria che stanno realizzando investimenti per circa 38,5 milioni di euro per quanto riguarda impianti, ricerca e promozione. All´interno del contratto risultano strategici gli interventi dedicati alla ricerca per circa 7 milioni di euro, di cui 6 sono destinati alle sperimentazioni nel settore floricolo e 1 per la ricerca sui prodotti tipici. Importanti risultati sono stati ottenuti sviluppando prototipi per la depurazione e il riutilizzo delle acque di vegetazione delle olive e mettendo a punto processi innovativi per l´essicazione del basilico. La Regione ha inoltre già stanziato 44 milioni di contributi per la produzione, in via di conclusione, grazie al Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006. . |
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A MANTOVA – DALL’11 AL 13 APRILE 2008
MILLE E 2 FORMAGGI: L’ALPEGGIO ARRIVA IN CITTÀ
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“Mille e 2 formaggi” , edizione 2008, guarda verso l’alto. Per l’esattezza, verso gli alpeggi, le malghe e i pascoli di montagna dove nascono i formaggi a latte crudo, fra verde, aria pura e tradizioni secolari. Sono loro, i formaggi di alpeggio, gli alfieri della settima edizione della vetrina nazionale che riunirà a Mantova, dall’11 al 13 aprile prossimi, numerosi espositori lattiero caseari. Due gli aggettivi che identificano l’iniziativa: tipico e italiano. I prodotti in esposizione saranno infatti formaggi di origine, Dop e Igp. Gli espositori saranno produttori e Consorzi di Tutela, Enti di promozione e rivenditori che vivono il settore lattiero caseario non soltanto come scelta di lavoro, ma anche come valorizzazione di ogni territorio e della sua storia. Il centro di Mantova accoglierà i formaggi di tante regioni in un appuntamento ormai consolidato (60. 000 i visitatori dello scorso anno), unendo la cultura del formaggio allo scenario di una delle città più belle d’Italia. La manifestazione sarà infatti organizzata in Piazza Sordello, Piazza Broletto e Piazza delle Erbe, cuore vitale di Mantova. Sullo sfondo della manifestazione d’eccellenza del formaggio italiano, monumenti pregevoli e opere d’arte imperdibili, all’insegna di una proposta che abbraccia tutti i sensi e potenzialmente appaga le aspettative di tutti i visitatori. Il percorso nell’arte e nel gusto si snoderà fra la trecentesca Piazza Sordello, con i suoi antichi edifici, il campanile romanico e il duomo, all’ombra della torre della Gabbia, del Palazzo del Capitano e della Domus Magna, proseguendo sino a Piazza Broletto (Xii sec. ), al Palazzo del Podestà e alla Torre Comunale e ai monumenti di Piazza delle Erbe, il Palazzo della Ragione, la Torre dell’Orologio, la Rotonda di San Lorenzo e la Basilica di Sant’andrea. Storica la scenografia, ma anche la filosofia che motiva la settima edizione di “Mille e 2 formaggi”: portare i prodotti caseari della montagna in città, come è accaduto per secoli nei mercati e nelle fiere, momenti di incontro fra saperi diversi ma capaci di dialogare il linguaggio comune del gusto e della qualità. Un incontro che, nella chiave turistica gastronomica attuale, vuol essere anche uno stimolo a visitare i luoghi di provenienza dei formaggi, gli alpeggi ma anche i luoghi dove i formaggi si producono in inverno, sulla scorta dei contatti e degli assaggi proposti a Mantova. Nel programma della manifestazione, organizzata da Mantova Expo, anche spazi didattici per degustazioni, laboratori del gusto, caseificazioni e attività rivolte ai ragazzi. Www. Mantovaexpo. It . |
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CORSI DI CUCINA THAI AL RISTORANTE NAHM
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Matthew Albert, capo cuoco del ristorante Nahm di Londra, specializzato nella cucina Thai e stellato Michelin, propone una serie di incontri alla scoperta dei vari aspetti della cucina tailandese, che ricopre un’enorme varietà di tecniche e richiede diverse capacità. I corsi prevedono un’introduzione alle ricette e agli ingredienti che verrano utilizzati durante la lezione e che arrivano direttamente in aereo da Bangkok, esclusivamente per il ristorante. Ogni lezione non sarà frequentata da più di 8 ospiti, in modo da permettere ad ognuno la piena partecipazione al corso. Infine, alcune lezioni includono assaggi enologici per poter abbinare i vini ai piatti Thai e si concluderanno tutte con il pranzo finale. Sabato 19 Aprile, 13 Settembre, 11 Ottobre 2008 – Pranzo Thai con abbinamento del vino £190. 00 a persona, tasse incluse. Un pasto Thai è un esercizio di equilibrio. Raramente un pasto prevede piatti o sapori che si ripetono, quindi del curry, un’insalata, delle zuppe e dei fritti si combinano per comporre un pasto vario e soddisfacente. Durante il pranzo, Troy Sutton, il sommelier del Nahm, discuterà l’abbinamento dei vini con il pasto e descriverà come scegliere dei vini eleganti che siano adatti a questa particolare cucina. Sabato 17 Maggio 2008 – Insalate Thai £150. 00 a persona, tasse incluse. Condimenti piccanti preparati con peperoncini freschi, succo di lime e salse di pesce, un’incredibile varietà di ingredienti, come l’insalata di pompelmo con tagliata di pollo. Più interessante, forse l’insalata di aragosta condita con una marmellata di peperoncino ed una crema di noce di cocco fresca. Sabato 5 Luglio 2008 – Estate sulla griglia £150. 00 a persona, tasse incluse. I piatti Thai possono essere sorprendentemente semplici ma ci sono alcune tecniche importanti che devono essere seguite. In questa lezione Matthew vi mostrerà come preparare una wok per ottenere il giusto grado di affumicazione di un piatto saltato. Questa tecnica viene spesso definita “il respiro della wok”. E’ possibile abbinare la Master Coockery Class con un pernottamento all’Halkin. Il nostro pacchetto Master Class include la partecipazione alle lezioni di cucina, il pranzo al Nahm, un pernottamento con colazione all’inglese e il rinomato libro di David Thompson sulla cucina Thai. Disponibile da £465 per camera singola, per notte. . |
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LA STRADA DEL VINO DEI COLLI TORTONESI : PRIMO APPUNTAMENTO PER IL PROGETTO ‘LA COLLINA IN CITTÀ’, PIANO DI PROMOZIONE INTEGRATA IDEATO PER PROMUOVERE IL SUO TERRITORIO E LE SUE ECCELLENZE GASTRONOMICHE
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Il camper itinerante della Strada arriverà a Milano il 29 Marzo 2008 in Corso Buenos Aires, di fronte al numero 4, per promuovere il Tortonese nel pieno centro città. L’idea è semplice: arrivare a diretto contatto con il consumatore finale, mostrandogli le meraviglie delle colline tortonesi, la loro accoglienza, e facendogli degustare le sue delizie tipiche. È questo, in estrema sintesi, il progetto ‘La collina in città’, nato per promuovere il territorio della Strada del Vino in maniera innovativa e genuina, all’interno del suo bacino turistico ideale. Un camper itinerante arriverà il 29 Marzo 2008 nel centro di Milano, stazionando in una via di grande passaggio pedonale – Corso Buenos Aires, 4 – per promuovere il territorio tortonese. Al pubblico sarà distribuito il materiale illustrativo delle meraviglie paesaggistiche, artistiche ed enogastronomiche del Colli, la nuova brochure degli itinerari della Strada del Vino dei Colli Tortonesi, e un omaggio che permetterà di gustare direttamente le delizie della Strada del Vino. . . |
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SI CHIAMA HOME LOVING: È IL NUOVO MODO DI VIVERE, PULIRE E PRENDERSI CURA DELLA CASA- UNA RICERCA ORGANIZZATA DALLO SPONTEX HOME LOVING PROJECT
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Ben lontani dall’immagine della casalinga di Voghera o delle desperates housewives, sono gli Home Lovers, una nuova tribù che sta nascendo a livello internazionale di uomini e donne che rivoluzionano il modo di vivere il rapporto con la propria casa In tutto il mondo la casa e il prendersene cura sta subendo una vera e propria rivoluzione. Archiviate le vecchie icone di casalinga frustrata, “vittima” della propria casa, ma anche le rampanti donne in carriera che fuggivano dalla casa e dalle “faccende”, a livello internazionale sta esplodendo un nuovo trend, che riscopre il piacere di prendersi cura della propria casa. Si tratta dell’Home Loving, un trend che è trasversale a tutta la popolazione, oltre che trans-nazionale. Un prendersi cura che non vuole semplicemente dire acquistare mobili e accessori di design o utilizzare materiali un tempo destinati ad una elite, ma dedicare tempo ed energia alla propria casa, con il piccolo bricolage, ma soprattutto attraverso la pulizia. La casa di fatto diventa non più il nido in cui rinchiudersi, isolandosi dal mondo, ma una sorta di proiezione del proprio corpo e della propria personalità da coccolare e di cui appunto prendersi cura al meglio. A dimostrare il diffondersi di questo nuovo modo di vivere la casa sono le milioni di pagine web dedicate alle faccende domestiche, le migliaia di libri dedicati alla “casa perfetta”, recensiti da quotidiani del calibro del New York Times, programmi televisivi di grande successo, ma anche la stessa rappresentazione degli “angeli del focolare” che viene data dai diversi media e dalla pubblicità. Non solo, il prendersi cura della casa è diventato oggetto di studi e di veri e propri manuali da parte di importanti facoltà universitarie e gli esperti della cura della casa sono diventati veri e propri “guru”, chiamati a presenziare talk show e programmi di intrattenimento. È quanto emerge da uno studio promosso dallo Spontex Home Loving Project, l’osservatorio internazionale sulle tendenze e le novità nell’ambito della cura della casa, condotto attraverso il monitoraggio e l’analisi di oltre 180 testate internazionali (quotidiani e periodici) e 1600 siti Internet dedicati ai nuovi stili di vita emergenti e alla casa e alla sua cura, con l’obiettivo di indagare sui mutamenti che si stanno verificando nel rapporto con il focolare domestico. Gli Home Lover E Il Web: basta digitare sui principali motori di ricerca il termine “housekeeping” per rendersi conto delle dimensioni del fenomeno. Da Google vengono individuate ben 15 milioni di pagine legate all’housekeeping, 40 milioni da Altavista, quasi 10 milioni da Lycos. Numeri che aumentano se si inseriscono altri criteri, come “house clieaning” o se si passa al francese, al tedesco e all’italiano. Di fatto il web è letteralmente invaso da siti che trattano di “cura della casa”, da quelli commerciali a quelli di informazione, passando per veri e propri portali interamente dedicati alla casa e al prendersene cura. Sono addirittura nati dei colossi (oltre naturalmente a quelli che producono prodotti per la cura della casa) che attorno alla filosofia della cura della casa hanno creato degli imperi, come dimostra uno dei casi più emblematici: “Good Housekeeping” (www. Goodhousekeeping. Com). Nato oltre 120 anni fa come rivista per le donne di casa, grazie alla capacità di leggere i cambiamenti nella relazione con la casa è ancora oggi il periodico più letto in Inghilterra dalle over 35 ed è diventato un importante gruppo internazionale. Oltre ad una rivista seguitissima e a un portale web con milioni di contatti ogni mese, diffonde contenuti attraverso i cellulari, produce trasmissioni televisive dedicate alla cura della casa ed è diventato addirittura un “marchio di qualità” per tutti i prodotti legati alla casa. Non solo, sul web, in qualsiasi lingua, esistono dei veri e propri dizionari on line per i neofiti, con tutti i termini legati alla casa e al prendersene cura e le stesse aziende specializzate nei prodotti per la casa si stanno adeguando a questa “sete” di informazioni, con siti sempre più completi e pieni di informazioni sui prodotti e il loro miglior utilizzo. Un trend confermato da una recente rilevazione della Acnielsen da cui emerge che in una società dove il “tempo” è sempre più spesso considerato il bene più prezioso, il web è divenuto un modo efficace di preselezione per gli acquisti. Il 52% dichiara che la Rete consente di risparmiare molto tempo, prima speso nella ricerca di informazioni (percentuale che raggiunge il 70% nella fascia sotto i 34 anni) e il 32% la usa per fare la spesa o acquistare i prodotti (il 47% nel caso dei più giovani). Gli Home Lovers E La Pubblicità: ad essersi accorti del mutamento della figura della casalinga sono stati i pubblicitari di tutto il mondo, anche se spesso non hanno “inquadrato” la nuova tribù emergente. Di fatto però basta vedere come è mutata la rappresentazione di chi si prende cura della casa a partire dal fatto che negli spot non sono più solo le donne a fare le casalinghe (anche se gli uomini alle prese con le faccende domestiche sono rappresentati in modo goffo e vengono ridicolizzati). Gli Home Lovers E La “Letteratura”: la cura della casa ha dato vita ad un vero e proprio genere letterario. Solo su Amazon, il negozio on line di libri più grande del Mondo, esistono oltre 250 titoli dedicati alla cura della casa e sono oltre 1. 500 i titoli correlati a questo argomento. Dai consigli per avere una casa sempre perfetta, alle tipologie di prodotti da utilizzare per le varie parti della casa, dai manuali di bricolage a testi ironici e divertenti, che uniscono un pizzico di satira con consigli e decaloghi per i perfetti home lover. Alcuni di questi autori sono diventati delle vere celebrità, a cui autorevoli testate, come il New York Times hanno dedicato interviste e recensioni, come ad esempio Tom Mcnulty, 53enne guru della pubblicità di Minneapolis e appassionato home lover che ha scritto un vero e proprio best seller: Clean Like A Man, diventato la bibbia della cura della casa “al maschile”, con centinaia di migliaia di copie vendute. Ma i libri sono centinaia, basti pensare che nella categoria “Cleaning & Caretaking” del negozio on line di Msn sono presenti oltre 450 titoli. La Nascita Del Interior Cleaning Design: Oggetti, Materiali E Forme Che “Aiutano A Prendersi Cura Della Casa”: il design e l’arredamento per la casa stanno vivendo un momento di grande boom, lo dimostrano i “numeri” del salone del Mobile, con visitatori in costante crescita. E questa passione per oggetti e mobili in grado di abbellire la propria casa non è certo estranea agli home lovers, ma sono “clienti” molto più esigenti della media. Non basta che il mobile sia firmato da un designer di grido o che l’oggetto di design sia apparso sulle testate più chic, deve rispondere a precisi criteri di praticità. Le case degli home lover non sono infatti delle “case vetrina”, ma delle case che vanno vissute, dove sentirsi a proprio agio e dove non essere schiavi degli oggetti. Ecco allora che vengono “analizzati” i materiali di cui sono composti, le forme e la loro reale praticità, cosa che non può più prescindere dalle linee e dalla progettazione. Le Nuove Figure Professionali: I Family Manager. Gestire il proprio lavoro, i propri impegni e la casa, tutto questo è possibile, senza dover per forza trascurare qualcosa e senza dover passare le notti in piedi a fare lavatrici e lucidare i pavimenti. Per imparare a gestire al meglio tutto, ma soprattutto a prendersi cura della casa in Usa si stanno moltiplicando i family manager, o gli house manager, dei veri e propri consulenti in grado di analizzare e insegnare a gestire al meglio tutti gli aspetti del quotidiano. Di fatto hanno sostituito quello che un tempo era la mamma o la nonna, ovvero un insegnante specializzato nel prendersi cura del focolare domestico. Una delle più famose è Kathy Peel, definita dai media “America’s Family Manager”. Autrice di 18 libri, che hanno venduto oltre 2 milioni di copie, ha numerose rubriche su alcuni dei network più importanti ed è una delle ospiti fisse nell’ Oprah Winfrey Show. . |
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VINITALY: SESSANTA AZIENDE VINICOLE E OLEARIE LIGURI A VERONA IN VETRINA IL MEGLIO DELLA PRODUZIONE DOC, IGT E DOP DAL 3 AL 7 APRILE NELL´AREA FIERISTICA DELLA CITTÀ SCALIGERA |
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Vini e olio extravergine di oliva liguri di qualità, in vetrina a Vinitaly e a Sol 2008, la più importante fiera internazionale del settore, in programma a Verona da giovedì 3 a lunedì 7 aprile 2008. Su iniziativa dell´assessorato regionale alle Politiche per l´Agricoltura e l´Entroterra e in collaborazione con l´Unioncamere Liguria, la Liguria vinicola e olivicola sarà presente a Vinitaly e Sol 2008 con oltre una sessantina di produttori. L´elenco dei produttori vinicoli liguri che finora hanno aderito a Vinitaly vede in testa l´Imperiese con ventitre aziende, seguito dallo Spezzino con 15, il Savonese con 14 , e il Genovesato con tre, quest´ultime tutte del Golfo del Tigullio. Lo stand dei vini allestito anche in chiave di promozione turistica con grandi foto del territorio regionale, ospiterà cinquantacinque produttori e sarà curato dall´Enoteca pubblica regionale della Liguria e della Lunigiana di Castelnuovo Magra. Ogni giorno sono in programma degustazioni e altri appuntamenti di animazione curati dalle Camere di Commercio. I vini liguri Doc e Igt al centro di numerosi eventi e degustazioni in fiera a Verona sono : Cinque Terre, Vermentino e Bianco e Rosso dei Colli di Luni e Colline di Levanto, Pigato, Rossese e Vermentino della Riviera di Ponente , Bianchetta , Vermentino e il Ciliegiolo del Tigullio, Rossese di Dolceacqua e Ormeasco di Pornassio, Granaccia delle colline genovesi e savonesi, Lumassina. In vetrina, ovviamente anche lo Sciacchetrà, famoso vino da dessert delle Cinque Terre e il Moscato del Golfo del Tigullio. Fra gli altri vini Igt presenti a Vinitaly , i Colli Savonesi e i vini delle Colline di Levanto. Altrettanto qualificata la rappresentanza dei produttori di olio extravergine di oliva Dop della Riviera Ligure. Una decina le aziende di produzione liguri che saranno ospitate al Sol, sempre nell´area fieristica di Vinitaly 2008, con il coordinamento del Consorzio di Tutela. L´edizione 2008 di Vinitaly e Sol, vede a fianco della Regione Liguria e di Unioncamere Liguria e delle quattro Camere di Commercio di Genova, La Spezia, Savona e Imperia, Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) . |
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FISCO E VINO - GUIDA AGLI ADEMPIMENTI E ALLE AGEVOLAZIONI PER IL SETTORE VITIVINICOLO IN SICILIA |
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Palermo – Il Dipartimento Finanze e Credito della Regione Siciliana in collaborazione con la Direzione Regionale dell’Agenzia delle Entrate e con il Dipartimento regionale Interventi Strutturali, ha realizzato, nell’intento che possa costituire utile strumento di lavoro per chi opera nel comparto vitivinicolo, la brochure “Fisco e Vino” che sarà distribuita a Verona dal 3 al 7 aprile in occasione del Vinitaly. Il crescente interesse manifestatosi nell’ultimo decennio proietta la Sicilia sui mercati internazionali, raggiungendo un target di eccellenza che è oggi testimoniato da intenditori e consumatori di tutto il mondo. Con “Fisco e Vino”, si è voluto fornire una guida pratica delle implicazioni di carattere fiscale e delle agevolazioni che accompagnano il ciclo del vino, dalla coltivazione della vite alla produzione e vendita del prodotto finale, con particolare riguardo ai contenuti della vigente normativa, nonché alle deduzioni, esenzioni ed agevolazioni previste dalla legislazione statale e regionale siciliana. L’attenzione della Regione Siciliana verso questo settore è testimoniata, tra l’altro, dall’adozione di iniziative finalizzate a rafforzare il tessuto economico anche attraverso misure volte a ridurre la pressione fiscale, mediante l’introduzione di regimi di esenzione Irap per particolari tipologie di imprese quali: imprese giovanili e femminili, imprese di nuova costituzione, imprese operanti nei settori dell’artigianato, dell’agro-alimentare, ossia in quegli ambiti che hanno espresso maggiore dinamismo. La guida, contiene, altresì, le schede sintetiche descrittive degli interventi previsti per il settore vitivinicolo dal Programma di Sviluppo Rurale Sicilia 2007-2013. . |
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FRANCIACORTA AI VERTICI DEL GUSTO TEDESCO, VINCE IL TERRITORIO
E LA FRANCIA DICHIARA “PRONTI A CONQUISTARE IL MONDO”
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Grande degustazione di Franciacorta su Weinwelt, la più autorevole rivista tedesca per appassionati e professionisti del vino che ha posizionato 38 etichette di produttori di Franciacorta ai vertici della qualità della produzione di Metodo Classico in Italia. È quanto emerge dalla pubblicazione del bimestrale in edicola in questi giorni e distribuito in tutta la Germania. Sull’importante rivista vengono descritti i risultati di una degustazione che ha appassionato giornalisti, sommelier e produttori tedeschi, curata dal famoso giornalista degustatore di vini Richard Grosche, che descrive 65 etichette italiane in totale e in un confronto tra i maggiori territori di produzione italiana ha confermato ancora una volta la Franciacorta come il più completo territorio vocato alla produzione di bollicine di qualità. “Sebbene la Franciacorta possa vantare una storia relativamente giovane nel panorama enologico italiano -commenta Adriano Baffelli, Direttore del Consorzio per la tutela del Franciacorta- la sua fama ha già ampiamente superato i confini nazionali e i riconoscimenti per il valore della sua produzione e del suo impegno arrivano copiosi. Ancora una dimostrazione che la qualità e una politica di condivisione sono gli strumenti più importanti per imporsi sui mercati esteri e scardinare vecchi gusti e consuetudini”. Annate millesimate e non, dai Brut ai Satén, dai Rosé ai Non Dosati, in una gamma di espressioni ampia e complessa sono passati sotto la lente di ingrandimento di professionisti tedeschi che riconoscono il nostro territorio come l’alternativa valida ai più consolidati cugini d’oltralpe. E la Franciacorta ha dimostrato, ancora una volta, di avere nella sua produzione delle punte di eccellenza, ma soprattutto, rispetto al resto della generica spumantizzazione, che tutte le aziende distribuite sul territorio franciacortino hanno consolidato un livello di qualità molto alta e riconoscibile. Ma non solo. Bernard Burtschy –tra i più grandi giornalisti di vino in Francia- pubblica sul numero attualmente in edicola della Revue du Vin de France una classifica dei migliori vini italiani stilata durante i suoi “pellegrinaggi” nel nostro Paese. Le sue degustazioni hanno contribuito alla edizione in italiano e inglese di una “Guida ai migliori vini d’Italia 2008”. Nel suo recente articolo cita la Franciacorta come zona di produzione di vini “effervescents” di qualità, uno dei due territori, insieme a quello trentino, unici concorrenti seri delle bollicine d’oltralpe ponendo varie aziende della Franciacorta in testa alla classifica della produzione in Italia. |
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VINITALY 2008:
AD ALBERTO BERTELLI IL PREMIO INTERNAZIONALE MORSIANI
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Sabato 5 aprile, nel corso del Vinitaly 2008, presso la “Sala Puccini” del Centro Congressi Arena, si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio Morsiani. Lo storico riconoscimento, assegnato ogni due anni dall’Associazione Giuseppe Morsiani e da Unione Italiana Vini, si apre per la prima volta anche alla ricerca in campo medico e farmaceutico oltre che in quello vitienologico. Per il primo anno, infatti, il premio è stato esteso anche ad indagini sperimentali, epidemiologiche e cliniche sul consumo moderato di vino. Sono ben tredici i lavori che hanno concorso all´assegnazione del premio, tutti valutati dalla Commissione esaminatrice molto interessanti e dall´indubbio valore scientifico. Il premio 2008 sarà assegnato ad Alberto Bertelli, del Dipartimento di Morfologia Umana dell´Università degli Studi di Milano "per il lavoro di ricerca svolto negli ultimi 20 anni, con studi originali e di avanguardia sul valore nutrizionale del vino, dalla ricerca sugli effetti del resveratrolo sul metabolismo umano fino alla sicurezza del consumatore per quanto riguarda gli allergeni e l´ocratossina". La Commissione ha giudicato comunque degni di menzione i lavori presentati dai gruppi Dell´agli - Mattivi (Università di Milano - Istituto Agrario di Udine) e Dolara (Università di Firenze - Università di Camerino) "per l´eccellenza scientifica dei protocolli e dei risultati". Il premio assegnato al gruppo di ricerca guidato da Bertelli consiste in una borsa di studio di 5. 000 euro. Si tratta di un passo importante perché è la prima volta che il mondo del vino sceglie di sostenere anche il mondo della ricerca biomedica che, nel nostro Paese, dispone di fondi troppo limitati. Nel corso della cerimonia verrà assegnata anche la Targa d’Oro Giuseppe Morsiani, prestigioso riconoscimento alla carriera assegnato per il 2008 a Francesca Cinelli Colombini, "per avere contribuito a scrivere la storia dell’enologia e della viticoltura italiana e per avere, con la propria attività, dato un importante contributo alla diffusione del vino italiano in Italia e all’Estero". Il premio Morsiani e la targa d’Oro saranno consegnati dal presidente dell’Unione Italiana Vini, Andrea Sartori. La premiazione si svolgerà in concomitanza con la giornata organizzata dall’Accademia Italiana della Vite e del Vino, durante la quale il professor Enrico Pè, dell’Università di Pisa, terrà la Prolusione di apertura dell’Anno Accademico sul tema: “Il 2007, anno importante per il sequenziamento del genoma della vite. Risultati e prospettive”. Chi era Giuseppe Morsiani: Riconosciuto come ricercatore che ha contribuito alla crescita del settore vitivinicolo italiano, Giuseppe Morsiani nacque a Scandiano (Re) il 14 agosto 1922 e a partire dal 1949 fu direttore del Laboratorio Enochimico di Verona dell’Unione Italiana Vini. Giuseppe Morsiani fu un uomo di grande spessore per competenze e doti umane, come dimostra l’Associazione a lui intitolata che riunisce ancor oggi personaggi del modo della ricerca e dell’imprenditoria. . |
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