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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 15 Aprile 2008
MINISTERO DEI TRASPORTI E REGIONE CAMPANIA AVVIANO L´ITER DI AMPLIAMENTO DELLA CONCESSIONE ALLA GESAC E LA CABINA DI REGIA PER LA REALIZZAZIONE DELL´AEROPORTO DI GRAZZANISE  
 
Napoli, 15 aprile 2008 - Sarà la Gesac, società concessionaria dell’aeroporto di Capodichino, a gestire anche il nuovo scalo di Napoli-grazzanise. Lo ha confermato ufficialmente l’ 11 aprile il Ministro dei Trasporti, Alessandro Bianchi, in una lettera indirizzata al Presidente e all’Assessore ai Trasporti della Regione Campania, nella quale spiega i motivi per i quali la Gesac è titolare di questo diritto, e dispone che la Direzione Generale per il trasporto aereo del Ministero e l’Enac (Ente nazionale aviazione civile) diano sollecito impulso alle procedure amministrative dirette al conseguimento dell’ampliamento della concessione. La lettera è un ulteriore passo in avanti per la realizzazione dello scalo, e segue il protocollo d’intesa siglato lo scorso febbraio tra Regione e Ministero, con il quale si sono stabiliti gli impegni dei due enti che consentiranno di accelerarne l’iter. L’articolo 18 del Decreto Legge n. 248/07 (il cosiddetto “Milleproroghe”), infatti, “ha determinato – si legge nella lettera del Ministro – che in ipotesi di delocalizzazione funzionale, l’affidamento della concessione di gestione è sottratto al regime della gara europea previsto in termini generali dall’articolo 704 comma 2 del Codice della navigazione. Ciò all’evidente scopo di non penalizzare la società che già gestisce un aeroporto interessato da un processo di delocalizzazione funzionale verso altro sito aeroportuale di nuova costituzione. Infatti, in tal caso, la società di gestione aeroportuale che aveva fatto affidamento su un dato livello del volume di traffico e che in ragione di tale dato aveva presentato all’Enac, in sede di stipula della convenzione, adeguati piani di investimento e finanziari, vedrebbe modificarsi in maniera marcata e sostanziale, a causa di circostanze sopravvenute e determinate dal concedente, gli elementi costitutivi del rapporto sinallagmatico (ossia di impegni reciproci tra le parti, ndr) sotteso alla convenzione”. “Ne consegue – conclude quindi Bianchi - che la società Gesac spa, già titolare della concessione di gestione dell’aeroporto di Capodichino interessato dal processo di delocalizzazione funzionale del traffico aereo, è titolare del diritto all’ampliamento della convenzione e, correlativamente, della concessione di gestione, con riferimento al nuovo aeroporto di Grazzanise che, peraltro, è destinato a essere ricompreso nell’istituendo sistema aeroportuale campano”. Nella lettera, il Ministro dei Trasporti esprime la necessità di costituire una “cabina di regia permanente” formata dai rappresentanti dei diversi enti interessati (Ministeri dei Trasporti, Infrastrutture, Difesa, Interno e Ambiente, Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali della Campania, Regione Campania, Provincia di Caserta, Comune di Grazzanise, Enac, Enav spa – Ente Nazionale di Assistenza al Volo, e Gesac spa), con la funzione di stilare e approvare un preciso ed esaustivo cronoprogramma delle attività necessarie alla realizzazione e messa in funzione della nuova realtà aeroportuale, nonché di effettuare un costante monitoraggio e controllo sul rispetto dei tempi fissati. Il prossimo passo è ora la stipula di un accordo tra Enac e Gesac per avviare la procedura di estensione della concessione, cui seguiranno la valutazione del progetto di realizzazione e la verifica delle risorse necessarie. Si ricorda che al finanziamento della realizzazione dello scalo di Napoli-grazzanise sono già destinati circa un miliardo e 50 milioni di euro, così suddivisi: 905 milioni di euro di fondi europei e nazionali di competenza della Regione, destinati alla prima fase di realizzazione (espropri, infrastrutture primarie, impianti e aerostazione); 145 milioni di fondi del Piano Nazionale per il Mezzogiorno, destinati al collegamento autostradale tra la A1, l´aeroporto di Grazzanise e la direttrice domiziana. “Voglio ringraziare il Ministro Bianchi - dichiara l’Assessore regionale ai Trasporti - per la rapidità con la quale ha dato avvio agli impegni sottoscritti con il protocollo firmato da Regione e Ministero a febbraio per accelerare l’iter di realizzazione e gestione del nuovo aeroporto di Grazzanise. Dal 2001, anno in cui abbiamo riavviato il progetto di sviluppo del sistema aeroportuale campano – che, voglio sottolineare, era rimasto al palo addirittura dagli anni ’60 - abbiamo fatto passi avanti decisivi, a cominciare dall´inserimento dell´opera nello studio di fattibilità della Regione, e poi nell’Intesa Istituzionale Quadro sui trasporti Governo-regione, che hanno stabilito definitivamente di realizzare per la Campania un sistema integrato basato sui tre poli di Capodichino, Grazzanise e Salerno-pontecagnano. Auspichiamo ora che anche i prossimi passi siano rapidi, a cominciare dall’istituzione della cabina di regia, in modo da poter finalmente avviare al più presto la realizzazione dello scalo, che contribuirà a creare un sistema aeroportuale finalmente degno della seconda regione d´Italia per numero di abitanti". .  
   
   
CAMPAGNA CONTRO GLI INFORTUNI IN MOTO: AUTO INCIDENTATA DAL 19 APRILE A MERANO  
 
Bolzano, 15 aprile 2008 - Tra le misure della nuova campagna contro gli incidenti in moto figura quest´anno la macchina incidentata che farà tappa in tutti i maggiori centri altoatesini per sensibilizzare il cittadino. Da sabato 19 aprile verrà esposta a Merano in occasione della giornata delle porte aperte dei vigili del fuoco, per restarvi tre settimane. Con 120 cartelloni e una serie di iniziative di sensibilizzazione è ripartita la campagna “No credit“ contro gli infortuni in moto. L’accento viene posto nel 2008 non solo sui piloti delle due ruote, ma anche su tutti i cittadini protagonisti nel traffico. Tra le misure adottate, oltre al montaggio di 6mila metri di guardrail con la protezione nella parte inferiore, di grande utilità per i motociclisti, l´azione prevede una specifica sensibilizzazione dei cittadini "che devono sentirsi responsabili verso se stessi e verso gli altri", sottolinea l´assessore provinciale ai Lavori pubblici Florian Mussner, che coordina la campagna. L´auto incidentata attualmente collocata a Bolzano davanti a Palazzo Widmann verrà trasportata la prossima settimana a Merano, esposta in occasione della giornata delle porte aperte dei vigili del fuoco volontari meranesi, che quest´anno è dedicata al tema della sicurezza nella circolazione. Sabato 19 aprile l´assessore Mussner parteciperà alla manifestazione, nel corso della quale saranno distribuiti anche i volantini della campagna contro gli incidenti in moto. Per tre settimane l´auto incidentata resta, come segno "ammonitore", davanti al Kurhaus di Merano. Tutte le informazioni sulla campagna sono disponibili sul web all´indirizzo www. Nocredit. It .  
   
   
AUDI AG: IL MIGLIOR PRIMO TRIMESTRE DI SEMPRE: LE VENDITE NEL MONDO RAGGIUNGONO QUOTA 251.268 UNITÀ, +1,3%  
 
Verona, 15 aprile 2008 - La Audi Q5 in prima mondiale al Salone Auto China di Pechino Le vendite Audi nei primi tre mesi sono state più considerevoli nell’area Asia-pacifico, dove sono state vendute 39. 572 vetture, con una crescita del 20,9%. In Cina (compresa Hong Kong), il secondo mercato estero più ampio dopo il Regno Unito, la Audi ha venduto 30. 425 auto (+25%). L’azienda ha inoltre segnato un incremento notevole nell’area dell’Est Europa, dove le vendite sono aumentate del 15,3% rispetto ai risultati del primo trimestre dell’anno passato con 10. 987 auto vendute alla fine di marzo. Le vendite in Russia sono cresciute del 28,5% (3. 880 unità). Nel Regno Unito, la Audi ha inoltre superato il suo record di vendite del primo trimestre dell’anno passato, con un ulteriore aumento del 4,1%, per un totale di 32. 512 auto. I dati di vendita di marzo per la Audi parlano di 101. 247 vendute, a dispetto di un inferiore numero di giorni lavorativi. “Dopo una partenza forte dell’anno, i dati di vendita di marzo mostrano, come ci si aspettava, gli effetti del cambio generazionale del nostro modello più venduto, la Audi A4”, sottolinea Rupert Stadler, “La pianificazione degli ordini della nuova generazione del modello è già molto incoraggiante; siamo in linea con il nostro obiettivo di un milione di auto nel 2008”. Dalla prima apparizione della A4 berlina allo scorso Salone di Francoforte e dalla presentazione della A4 Avant a quello di Ginevra, sono stati più di 80. 000 gli ordini raccolti. Anche la nuova Audi A3 Cabriolet è stata ben accolta e il numero degli ordini procede bene. Questo modello convertibile segnerà un nuovo traguardo al già grande successo della famiglia A3; tra gennaio e marzo, la Audi ha aumentato le vendite della A3 e della A3 Sportback di un ulteriore 2,5%, fino a 62. 021 vetture in totale. La Audi consoliderà inoltre la sua presenza nel segmento Suv quest’anno, celebrando la prima apparizione mondiale della nuova Audi Q5 alla vigilia del Salone di Pechino Auto China 2008 (dal 19 aprile). La Q5 sarà posizionata al di sotto della Audi Q7, che gode di un successo mondiale già da tre anni. .  
   
   
UN DISEGNO DI LEGGE PER GARANTIRE PIU´ SICUREZZA AI MOTOCICLISTI  
 
Como, 15 marzo 2008 - Il Presidente della Provincia di Como propone di incentivare l´uso di un abbigliamento tecnico protettivo per limitare - soprattutto fra i giovani - i danni derivanti dagli incidenti stradali su due ruote. Necessario intervenire anche sui guard-rail. Sulle strade italiane - secondo gli ultimi dati Istat - si registrano oltre 5 mila morti e più di 300 mila feriti l´anno, vale a dire 15 morti e più di 800 feriti al giorno. E anche se sull’asfalto avvengono meno dell´1,5% dei decessi che si verificano annualmente in Italia, tra i 15 e i 24 anni questa proporzione sale oltre il 40%, costituendo in assoluto la prima causa di morte in questa fascia d´età. Tanto più che ai decessi, poi, si deve aggiungere il dramma di centinaia di ragazzi che - a seguito di un incidente stradale - restano invalidi, generando così gravi sofferenze a se stessi e alle loro famiglie. “Le cause di questi incidenti - afferma Leonardo Carioni, presidente della Provincia di Como - sono spesso l’imprudenza e l’eccessiva velocità, ma anche una rete stradale non sempre adeguata ed efficiente; sotto quest’ultimo aspetto la Provincia di Como ha fatto e sta facendo tutto quanto è possibile sulle strade di sua competenza, con investimenti cospicui e razionali, con una sorveglianza discreta ma puntuale, con campagne educative mirate che parlino il linguaggio dei giovani. Tutto questo, però, non basta ancora secondo me, anche di fronte ai drammatici dati divulgati recentemente dalla Polizia stradale e relativi al nostro territorio (4mila incidenti, 3mila feriti e circa 40 morti ogni anni sulle strade del comasco). Siccome molti di questi incidenti riguardano giovani motociclisti, da appassionato delle due ruote mi sono chiesto come fosse possibile intervenire con maggiore decisione di fronte a quella che è una vera e propria emergenza per migliaia di famiglie. Da qui - rivela Carioni - è nata l’idea di proporre un vero e proprio “disegno di legge” da affidare ai parlamentari della Provincia di Como per tutelare i motociclisti attraverso l’uso, regolamentato, delle protezioni necessarie al fine di preservare l’incolumità in caso di cadute o impatti violenti. Del resto grazie all’obbligo del casco si è potuta verificare una rilevante diminuzione di decessi e menomazioni gravi; sono convinto che con l’uso di paraspalle, paraschiena e delle altre protezioni già disponibili in commercio potremmo dare un ulteriore e significativo taglio a statistiche che assomigliano più a un bollettino di guerra che alla cronaca quotidiana di un Paese civile. Naturalmente credo che per favorire una politica di questo tipo sia necessario mettere in campo risorse significative, sia da un punto di vista educativo, sia sotto forma di “incentivi economici” all’acquisto delle protezioni. L’obiettivo del disegno di legge - conclude il presidente Carioni - è, dunque, quello di garantire ai motociclisti uno standard di sicurezza decisamente più elevato di quello attuale. Credo che questa mia proposta possa ottenere un vasto favore, tanto più che potrà contare sull’appoggio dell’Aci nella persona del suo presidente, l’amico Enrico Gelpi, al quale ho già accennato questa idea trovandolo estremamente disponibile a condividerla. Mi aspetto eguale appoggio anche da altre componenti importanti della società. Io sono pronto, comunque, a combattere questa battaglia in prima persona”. Un secondo aspetto da non trascurare sul quale occorre impegnarsi, secondo Carioni, riguarda la cosiddetta “sicurezza passiva”, ossia quelle infrastrutture stradali che dovrebbero garantire maggiore sicurezza in caso di caduta e impatto violento. Purtroppo spesso non è così poiché le strade sono concepite per salvaguardare l’incolumità degli automobilisti mentre poco o nulla si fa per i motociclisti. Esempio concreto di quanto detto sono i guardrail che, per la loro conformazione, finiscono per diventare vere e proprie trappole mortali. In alcuni Paesi europei (la Francia ad esempio) si sta già intervenendo posizionando delle apposite barriere di materiale gommoso o spugnoso (comunque riciclabile e di basso costo) da posizionare davanti ai guardrail, così da assorbire l’eventuale urto e creare una barriera uniforme contro la quale rimbalzare senza finirvi incastrati. .  
   
   
TUNNEL DEL BRENNERO: IN ESTATE PRONTE LE PROPOSTE DELLE TRATTE DI ACCESSO IN BASSA ATESINA  
 
Bolzano, 15 aprile 2008 - Già in estate saranno pronte proposte concrete per il tracciato delle tratte di accesso sud del tunnel di base del Brennero (Bbt). "La Giunta provinciale informerà poi tutti gli interessati delle proposte, per poter sviluppare la variante migliore", sottolinea l´assessore provinciale all´Urbanistica Michl Laimer, la cui Ripartizione sta coordinando i lavori. Per il migliore utilizzo del tunnel di base del Brennero vanno costruite contestualmente alla galleria anche le relative tratte di accesso. "Il tracciato tra Salorno e Bronzolo è stato dichiarato una priorità infrastrutturale dalla Provincia, dal Ministero e da Rete ferroviaria italiana", sottolinea l´assessore Laimer. Di conseguenza sono già in corso a pieno ritmo i lavori preparatori per la progettazione di tale tratto di ferrovia. "Va anzitutto predisposto un piano di fattibilità, frutto della collaborazione tra Ripartizione provinciale Urbanistica, geologi provinciali, Comunità comprensoriale Oltradige-bassa Atesina, Rfi e progettisti esterni", continua Laimer. Lo studio individuerà più varianti di tracciato e le sottoporrà a una comparazione. "In tal modo avremo una base oggettiva sulla quale prendere la decisione per il tracciato ritenuto più adatto in Bassa Atesina", spiega Laimer. Parallelamente, sotto la regia della Ripartizione provinciale Urbanistica, verrà elaborata una relazione ambientale nel quadro dello strumento della Valutazione strategica. "Con questo rapporto vogliamo assicurare l´inserimento, sin dall´avvio della progettazione delle tratte di accesso, delle questioni e delle esigenze legate all´aspetto ambientale", continua Laimer. Si intende pertanto tenere conto al meglio del fattore ambiente. Un´altra tematica su cui Laimer insiste è quella della trasparenza del processo di progettazione, con il coinvolgimento della popolazione. "Questo avviene da un lato attraverso l´inserimento della Comunità comprensoriale nel gruppo di progettazione, dall´altro attraverso manifestazioni pubbliche di informazione aperte a tutti gli interessati", conferma l´assessore. Già in estate saranno pronte le diverse opzioni per lo sviluppo delle tratte di accesso, poi sarà la volta dei primi appuntamenti informativi. "Anche con l´aiuto dei cittadini confidiamo di avere sul tavolo già in autunno la proposta definitiva del tracciato, per poter proseguire senza interruzioni con i lavori di progettazione", conclude Laimer. .  
   
   
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE, PRESENTATA L´INTESA SUI SERVIZI MINIMI 2007-2010: PIÙ CONTRIBUTI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA (62,5 MILIONI DI EURO), PIÙ CHILOMETRI PERCORSI DA BUS E FILOBUS. OLTRE 30 MILIONI PER L´ACQUISTO DI NUOVI MEZZI  
 
Bologna, 15 aprile 2008 - Un trasporto pubblico locale su gomma più efficiente, con un potenziamento (+ 5% circa) dei servizi offerti: sarà possibile con l’aumento dei contributi regionali (complessivamente 62,5 milioni di euro) e la crescita delle risorse da destinare al Fondo per la riqualificazione. E’ quanto prevede, in sintesi, l’Intesa sui servizi minimi 2007-2010 presentata dall’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri agli amministratori locali. Crescono dunque i contributi regionali per i servizi minimi che verranno ripartiti tra i nove bacini provinciali: dai 197 milioni di euro del 2007 (con 107 milioni di chilometri percorsi da bus e filobus) si passerà ai 210 milioni per il 2008 (108 milioni di chilometri), ai 219 milioni per il 2009 (111,5 milioni di chilometri) fino ad arrivare al 2010 con 224,5 milioni di euro di risorse regionali, che consentiranno di effettuare 112,5 milioni di chilometri. A disposizione degli utenti ci saranno così oltre 5 milioni di chilometri di servizi in più, con un potenziamento di circa il 5%, come previsto peraltro dall’Atto di indirizzo triennale; le nuove risorse regionali “dedicate”, previste per il triennio 2008-2010, ammontano complessivamente a 62,5 milioni di euro, che in parte arrivano dalla compartecipazione all’accisa sul gasolio prevista dalla Finanziaria 2008. A tutto ciò va aggiunto un rafforzamento del Fondo per la riqualificazione dei servizi di circa 1 milione di euro all’anno: dai 2,6 milioni per il 2007 si passerà rispettivamente a 3,4, 3,6 e 3,7 milioni di euro per gli anni 2008, 2009 e 2010. Altri 15 milioni di euro (in aggiunta alla parte statale) verranno utilizzati per la copertura dei contratti collettivi nazionali di lavoro pregressi. Infine, oltre 30 milioni di euro andranno a investimenti per potenziare il parco mezzi, con l’acquisto di nuovi autobus e filobus. .  
   
   
IL CIPE HA APPROVATO IL PROGETTO ´VALLE DEL PO´ ASSEGNATI 180 MILIONI.  
 
Piacenza, 15 aprile 2008 - C´è la conferma: il Cipe ha approvato mercoledì 2 aprile il progetto “Valle del Po”. E´ una approvazione che rende concreta la erogazione ad Autorità di bacino ed enti locali padani del finanziamento di 180 milioni di euro per realizzare le tante proposte di tutela e valorizzazione del bacino del fiume previste dal progetto. “E´ un grande risultato per tutte le Comunità padane, Regioni e Province, – rileva il presidente della Consulta delle Province del Po Gianluigi Boiardi - , anzi uno dei risultati più significativi e di maggior portata, per lo sviluppo futuro e del miglioramento della qualità della vita, mai conseguiti dalla comunità padana. Un risultato che si deve alla capacità di coordinamento e di lavorare insieme, con mentalità aperta, senza tener conto dei confini amministrativi ed a prescindere da ogni considerazione di parte, sia politica che di altro genere, di cui le tredici Provincie che aderiscono alla Consulta, le Regioni, i portatori di interesse padani coinvolti hanno dato prova in questa circostanza, dall´avvio del percorso e per tutte le sue tappe. Un riconoscimento ottenuto grazie alla validità oggettiva della proposta che abbiamo presentato, validità che il Governo, ed il ministro Bersani in particolare, hanno saputo valutare nella sua giusta dimensione e nella sua oggettiva portata. Un grazie all´Autorità di bacino, cui va gran parte del merito della definizione del progetto, ed a tutti i servizi di Regioni, Province ed altri soggetti pubblici e privati che hanno collaborato. Le risorse che ci arriveranno dal Cipe contribuiranno in misura sostanziale a dar realizzazione a progetto di valorizzazione e tutela del bacino del fiume che la Consulta delle Province padane sta portando avanti da decenni”. Come già avuto modo di dire, il progetto prevede quattro linee d´azione: il riassetto idraulico del bacino (finanziato per 81 milioni), la conservazione dell´integrità ecologica del fiume (47 milioni), sviluppo della fruizione e dell´offerta culturale e turistica (39 milioni), il supporto al sistema di governance e delle reti immateriali (13 milioni). Il progetto avrà una durata di sette anni (2007-2013). Questi gli interventi più significativi che si realizzeranno a Piacenza. Nell’ambito della difesa del suolo, gli interventi nelle curve di navigazione, la riapertura del canale lombardo dell’isolotto Maggi, l´innalzamento degli argini nei pressi di Sarmato, il trasferimento delle sabbie ad Isola Serafini, da monte a valle dello sbarramento. Nell´ambito della conservazione dell’integrità ecologica, diversi interventi di rimboschimento e rinaturazione (a Isola De Pinedo, isola Sparavera, isolone Deserto, ex discarica di Foce Trebbia e del canale allacciante Acque alte e dellex cava di isola Giarola), il progetto “Testuggine palustre”, con creazione di una zona umida per la sosta e l´ambientamento di molte specie migratrici di avifauna nel Canalone, in comune di S. Pietro in Cerro, la creazione di un centro di ricerca sulla golena del Po, in collaborazione con l´Università di Parma, in comune di Villanova, il progetto “Cavaliere d´Italia”, con creazione di una zona umida palustre a uso multiplo negli invasi dell´ex Eridania, il progetto “Albanella”,con riqualificazione della lanca di Olza Nel campo del turismo, tra l´altro, il completamento della ciclovia del Po, con collegamenti ai comuni rivieraschi e a diverse aree umide lungo il percorso. Sono infine previsti alcuni interventi per quanto riguarda il sistema degli approdi fluviali. .  
   
   
VIABILITÀ: L’INAUGURAZIONE DEL “PEDUNCOLO” RIDUCE IL TRAFFICO AL PONTE DI VEDANO  
 
Varese, 15 aprile 2008 - Il Sistema Tangenziale di Varese, con l’inaugurazione di sabato 5 aprile 2008, vede l’apertura di uno snodo strategico per la viabilità legata all’itinerario della Pedemontana e in particolare all’interconnessione tra la Tangenziale di Varese esistente, la “Varesina” e il previsto collegamento denominato “Peduncolo di Vedano”. Gli interventi realizzati risultano coerenti e compatibili con il previsto completamento dell’itinerario “Pedemontana – Tangenziale di Varese, tratto Gazzada A8 – Ponte di Vedano”. Il contratto per questo tratto stradale era stato sottoscritto in data 28/11/2006 e il termine utile per completare i lavori era stato fissato per il 3 aprile 2008 e quindi i lavori sono stati regolarmente conclusi, e addirittura in anticipo rispetto alla data di riferimento che, a norma, sarebbe dovuta essere un anno dopo la consegna definitiva dei lavori. . .  
   
   
BULGARIA CHIAMA VENETO PER INFRASTRUTTURE. IL VICE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA BULGARA RICEVUTO IN REGIONE.  
 
Venezia, 15 aprile 2008 - L’assessore regionale alle Politiche dell’Economia ha incontrato l’8 aprile a Palazzo Balbi, sede della Giunta del Veneto a Venezia, il Vice Presidente della Repubblica di Bulgaria, Angel Marin, in visita a Venezia in occasione del primo festival dei bambini “L’orfeo in Italia”, cui ha dato il suo Patronato e al quale hanno partecipato più di 600 giovani e giovanissimi talenti provenienti da diversi Paesi europei e dell’Est. Nel corso del colloquio l’esponente regionale, dopo aver ricordato che tra imprese venete e istituzioni bulgare già da tempo sono stati avviati rapporti di collaborazione concretizzatisi nel corsa alcuni incontri, ha auspicato l’avvio di sistemi stabili di cooperazione, in considerazione anche delle possibilità offerte dall’Unione Europea nell’ambito dei Fondi comunitari. Da parte sua il Vice Presidente, Angel Marin, ha assicurato la sua massima disponibilità per fari incontrare gli interessi degli imprenditori veneti con quelli della sua repubblica. A questo proposito ha precisato che questi si potrebbero concretizzare soprattutto nel settore delle infrastrutture, informando della volontà di alcuni paesi, tra cui la Bulgaria, di realizzare un autostrada che abbracci tutto il Mar Nero. .  
   
   
METROTRANVIA MILANO-DESIO-SEREGNO, IL PRIMO GESTO DEL GOVERNO VERSO EXPO 2015  
 
Milano, 15 aprile 2008 - La definitiva approvazione da parte del Cipe del progetto definitivo e del finanziamento del 60% della realizzazione della metrotranvia Milano-desio-seregno è il primo passo concreto verso l’attuazione delle infrastrutture di trasporto pubblico in vista dell’Expo 2015. Il Governo ha infatti confermato nella seduta del 2 aprile l’impegno di 128 milioni di euro per la realizzazione di un’opera che è parte integrante del sistema ferroviario metropolitano dell’area milanese, e che sarà in grado di portare migliaia di cittadini da un’area densamente urbanizzata, abitata e industrializzata come quella del nord Milano e della Brianza, verso la città. L’opera, dal costo complessivo di 214 milioni di euro, prevede il completo ammodernamento della sede tranviaria obsoleta già esistente fino a Nova Milanese, e il prolungamento fino a Seregno Fs, per un percorso complessivo di 14,3 chilometri per 25 fermate, con 18 moderni tram bidirezionali, un nuovo inserimento nella sede viabilistica e importanti migliorie dell’arredo urbano. Il cronoprogramma prevede che entro la fine di gennaio 2009 siano concluse le procedure per l’appalto integrato (progettazione esecutiva e realizzazione), in modo che i lavori possano partire per la primavera, per una durata prevista di 42 mesi: per luglio 2012 la metrotranvia sarà operativa. “La conferma degli impegni assunti dal Governo per la realizzazione di quest’opera – afferma il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati – rappresenta un altro passo in avanti per il sistema delle infrastrutture dell’area metropolitana milanese, ed è il frutto di quella collaborazione istituzionale consolidata anche nell’esperienza del Tavolo Milano. A pochi giorni dall’assegnazione a Milano dell’Expo 2015, che si stima poterà un flusso di 160mila visitatori al giorno, si tratta di un risultato ancor più strategico nell’ottica di un sistema di mobilità sostenibile di area vasta”. “Con la seduta di oggi abbiamo la conferma definitiva di questo finanziamento – commenta Paolo Matteucci, assessore provinciale alla Viabilità, Mobilità e Trasporti -: ci auguriamo che, anche in vista dell’Expo, qualsiasi sia il Governo futuro, il trasporto pubblico sia al centro dell’attenzione delle politiche nazionali e locali”. .  
   
   
RADDOPPIO MILANO-MORTARA, MITIGAZIONI AMBIENTALI INSUFFICIENTI, MA NON FERMARE I LAVORI  
 
Milano, 15 aprile 2008 - Si è tenuta il 4 aprile, presso la sede della Regione Lombardia, una importante riunione riguardo al raddoppio della linea ferroviaria Milano-mortara, cui erano presenti rappresentanti delle due provincie di Milano e Pavia e dei Comuni interessati dal progetto. E’ stata l’occasione per il Comune di Corsico per presentare lo studio di fattibilità dell’interramento della tratta fra Corsico e Milano San Cristoforo, riconosciuto interessante e allo studio da parte del Comune di Milano. “La documentazione presentata ad oggi dal Comune di Corsico in collaborazione con il Politecnico di Milano è interessante e merita di essere approfondita– commentano Bruna Brembilla, assessora provinciale all’Ambiente e Paolo Matteucci, assessore provinciale alla Viabilità, Mobilità e Trasporti -. Per rendere realizzabile quello studio occorre la concreta disponibilità di aree prevalentemente presenti sul territorio di Milano, che in base all’accordo Moratti-moretti potrebbero costituire un volano economico sufficiente a finanziare il costo di questo interramento, valutato ora intorno ai 240 milioni di euro. Finché, quindi, la posizione del Comune di Milano non viene esplicitata, non ci sono le condizioni per bloccare dei lavori già in corso attesi da oltre 20 anni dai pendolari del sud-ovest milanese. In ogni caso, alla luce delle dichiarazioni dei rappresentanti di Rfi, risultano essere non ancora terminate le analisi di impatto acustico dell’opera e le proposte di mitigazioni ambientali conseguenti. Dovendo realizzare un’opera infrastrutturale così importante su una delle linee peggiori di tutto il servizio ferroviario lombardo, che corre in parte lungo il Naviglio, uno degli elementi qualitativi presenti nel progetto Expo 2015, pur non fermando i cantieri oggi aperti, andranno approvate variazioni sul progetto in chiave ambientale molto più compatibili con l’inserimento urbano dell’opera”. .  
   
   
TRIESTE, RICERCA: APPROVATO BANDO GARA POLO FORMATIVO ECONOMIA MARE  
 
Trieste, 15 aprile 2008 - Un ulteriore passo avanti nella costruzione del distretto tecnologico del mare è giuntol’ 11 aprile dall´approvazione da parte della Giunta regionale del bando di gara per la realizzazione del Polo formativo dell´economia del mare. La strategia del distretto tecnologico navale si basa infatti su attività di ricerca, già organizzata dal Consorzio Rinave, come emergeva anche nei giorni scorsi con la presentazione del laboratorio per lo studio del rumore strutturale generato dai principali macchinari a bordo delle navi (dipartimento di Ingegneria Navale, del Mare e per l´Ambiente dell´Università di Trieste); rete dell´innovazione; sistema organizzato di offerta formativa ad ampio raggio. Il programma prevede una periodica rilevazione dei fabbisogni formativi da parte dell´Agenzia regionale del lavoro e della formazione professionale, le cui risultanze determineranno i contenuti dei programmi di attività del Polo: si vuole infatti garantire, fin da subito, un forte raccordo fra i bisogni delle imprese del settore e l´attività di formazione che verrà realizzata. .  
   
   
DATI DI TRAFFICO 2007 - PORTO DI VENEZIA  
 
 Venezia, 14 aprile 2008 - Nel 2007 il traffico nel porto di Venezia si è mantenuto, in totale, sui livelli del 2006, anno in cui lo scalo ha registrato il massimo storico nei traffici. I dati provvisori ( disponibili on line sul sito www. Port. Venice. It ) indicano, infatti, che lo scorso anno sono state sbarcate/imbarcate nel Porto di Venezia 30,2 milioni di tonnellate di merce ( e non 27 milioni ), con una riduzione del 2. 4% rispetto al 2006 quando erano state movimentate merci per quasi 31 milioni di tonnellate. Nello specifico, i risultati di dicembre chiudono il 2007 evidenziando una crescita del settore commerciale, i cui traffici sono aumentati rispetto al 2006 del 1%. La crescita ha interessato, in particolare, alcuni comparti del settore commerciale-tradizionale ( cereali + 11,8%, sfarinati + 3. 9%, prodotti siderurgici + 7,5% ) e tutte le componenti del traffico specializzato, Teus e Roro, cresciuti rispettivamente del 4. 1% (numero di Teus) e 1,9%. Per quanto riguarda il traffico passeggeri, si registra un aumento 2. 2% rispetto all’anno precedenti: il solo comparto crociere ha evidenziato una crescita di oltre 11 punti percentuali, pari a circa 100. 000 unità, compensando la riduzione di passeggeri su navi traghetto, dovuto alla diminuzione dei traghetti che collegano Venezia alla Grecia. Il totale passeggeri movimentati durante il 2007 nel Porto di Venezia è pari a 1. 485. 695. Il settore petrolifero registra un livello di traffici in linea con quelli dell’anno scorso, con una riduzione di solo 1,9%. Il settore industriale è l’unico che ha fatto segnare un calo rispetto al 2006, con una riduzione del 12%, le cui cause sono riconducibili ad una difficoltà del settore a livello nazionale. Il traffico totale del settore è passato da circa 5 milioni di tonnellate del 2006 a 4,4 milioni di tonnellate del 2007. .  
   
   
STRATEGIE E AZIONI PER LA PROMOZIONE E LO SVILUPPO DEL TURISMO CROCERISTICO NEL PORTO DI RAVENNA  
 
San Marino, 15 aprile 2008 - E’ stato sottoscritto il 5 marzo dal Segretario di Stato per il Turismo della Repubblica di San Marino, Onorevole Antonello Bacciocchi, e dal Presidente dell’Autorità Portuale di Ravenna, Giuseppe Parrello, un importante protocollo per la promozione del turismo croceristico. A pochi giorni di distanza dalla consegna dei lavori per la realizzazione del nuovo terminal crociere a Porto Corsini - terminal capace di ospitare navi fino a 350 mt. Di lunghezza e dotato di infrastrutture e servizi per l’accoglienza dei passeggeri – si gettano le basi per la progettazione di iniziative congiunte in grado di valorizzare l’attrattività di Ravenna e San Marino. Il Protocollo firmato sancisce l’impegno della Repubblica di San Marino e dell’Autorità Portuale di Ravenna ad individuare le strategie e le azioni concrete per la promozione e lo sviluppo del turismo croceristico che tocca il Porto di Ravenna. La Repubblica di San Marino e l’Autorità Portuale di Ravenna coordineranno le proprie iniziative in termini di partecipazione a manifestazioni di settore, utilizzo di un marchio distintivo della collaborazione instauratasi, pianificazione di strategie di marketing finalizzate ad una più efficace valorizzazione turistica delle due località. “La sottoscrizione di questo protocollo con l’Autorità Portuale di Ravenna – afferma il Segretario di Stato per il turismo Bacciocchi - rappresenta per San Marino un fatto molto importante per la promozione turistica in un settore come quello delle crociere, un settore nuovo per San Marino e che è considerato in forte aumento nei prossimi anni e che apre a San Marino una nuova prospettiva di arrivo di flussi turistici crocieristici a cadenza regolare, dal 2010, e con una buona prospettiva di incremento numerico per gli anni successivi. Questo accordo è uno strumento efficace per sviluppare strategie di marketing congiunte che promuoveranno le nostre due realtà, nei mercati internazionali del settore, con una indubbia ampia ricaduta in termini di visibilità per la destinazione turistica San Marino ed inoltre conferma la validità della collaborazione sinergica per la promozione e marketing congiunto, che abbiamo già in atto da tempo con altre realtà dell’Emilia Romagna e con l’Enit-agenzia Nazionale per il Turismo. ” “Il protocollo firmato oggi con San Marino - dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale, Parrello, è uno degli elementi che compongono la strategia che si sta sviluppando unitamente alla Regione Emilia-romagna per promuovere il nuovo terminal crociere del porto di Ravenna. Un terminal dotato di infrastrutture e servizi, in grado di ricevere dalla stagione 2010 le grandi navi da crociera di prossima realizzazione, lunghe fino a 350 mt e con a bordo sino a 3. 500 turisti (e 1600 membri di equipaggio). Per tutti costoro, visto l’interesse già dimostrato da alcuni decision makers delle più grandi compagnie crocieristiche internazionali, con i quali in quest’ultimo anno sono stati presi contatti e sono stati aperto canali diretti e che hanno già realizzato visite ispettive presso il porto, Ravenna, San Marino e la Regione Emilia Romagna, realtà molto apprezzate per il loro patrimonio storico, artistico e culturale, rappresentano mete di sicuro interesse. ” La Regione Emilia Romagna, la Repubblica di San Marino e l’Autorità Portuale di Ravenna erano presenti insieme alla Seatrade Cruise and Shipping Convention, la più importante rassegna fieristica mondiale del settore crocieristico che si è tenuta a Miami dal 10 al 13 marzo. In questa occasione si presenteranno ai maggiori operatori internazionali i nuovi pacchetti escursionistici - comprendenti la visita a San Marino – gli interventi programmati, le sinergie con gli altri enti territoriali e, soprattutto, le prospettive che mirano dal 2010 ad un incremento del numero di croceristi nel Porto di Ravenna. .  
   
   
UN MEMORANDUM DI INTESA TRA I PORTI DI VENEZIA E DI COSTANZA (ROMANIA)  
 
Venezia, 15 aprile 2008 – E’ stato firmato il 28 marzo da Giancarlo Zacchello, Presidente Autorità Portuale di Venezia e Constantin Matei, General Manager National company “Marittime ports administration”, legale rappresentante del Porto di Costanza un accordo di intesa per sviluppare nuove sinergie di collaborazione. L’accordo tiene conto dello storico interscambio bilaterale tra Italia e Romania sotto il profilo industriale, commerciale e culturale, dell’entrata nell’Unione Europea della Romania, e dell’orientamento dell’Unione Europea rispetto allo sviluppo della modalità marittima come modo di trasporto ecosostenibile. Si propone di attivare nuove sinergie e collaborazioni tra i due Porti, sviluppare relazioni di business tra operatori di entrambe le parti per promuovere la cooperazione tra le due parti come contributo alla economia e alla relazione di entrambe le Nazioni. Tra gli obiettivi dell’accordo la volontà quindi di aumentare l’interscambio dei traffici commerciali via mare, per accelerare, sviluppare, e diversificare i servizi marittimi tra i porti di Costanza e Venezia, ed incoraggiare l’interscambio di informazioni nelle aree portuali, nella tecnologia, port management e reti interne di interscambio. Si annuncia anche l’impegno nel sviluppare dei programmi speciali di cooperazione nei campi dell’istruzione e addestramento per i futuri operatori, Port Security e Itc Systems. Il porto di Venezia continua a registrare numeri elevati per le proprie attività dai passeggeri alle merci. Nel 2007 il volume di traffico si è mantenuto, in totale, sui livelli del 2006, anno in cui lo scalo ha registrato il massimo storico. I dati di traffico dei primi mesi dell’anno, e nello specifico quelli di febbraio, hanno segnato un significativo incremento rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, con un aumento del 7. 6%. Anche il settore commerciale ha registrato un’importante crescita rispetto allo stesso mese del 2007 (+25. 9%), mentre, per quanto riguarda il settore industriale, si assiste ad una lievissima flessione dei traffici (-3. 9%). Il totale tradizionale registra un + 25,2%, mentre quello specializzato un + 28,4%. Anche il movimento contenitori registra un significativo + 18,2 %. A completare la situazione vi è una leggera contrazione del traffico petrolifero (-10. 1%) rispetto al medesimo periodo dell’anno appena trascorso. Il porto di Costanza è ad oggi leader nel Mar Nero con 57 milioni di tonnellate movimentate nel o mese e capacità di movimentazione fino a 100 milioni di tonnellate, ha una forte componente fluviale, movimentando il 19% del volume dei propri traffici attraverso tale modalità di trasporto. Il Porto di Costanza è ora hub per la regione del Mar Nero e centro di distribuzione per l’Europa Centro Orientale, grazie alle connessioni con i maggiori porti del mondo attraverso collegamenti diretti con i porti del Far East e ha registrato un sensibile incremento del traffico container arrivando ad oltre 1,4 milioni nel 2007. Nel 2006 le importazione del Veneto dalla Romania sono state:1. 36 miliardi di euro pari a 23% del totale import dai paesi dell’Europa Centro-orientale; nel 2006 le esportazione del Veneto verso la Romania sono state: 1. 51 miliardi di euro pari a 19% del totale import dai paesi dell’Europa Centro-orientale. Tra i settori di traffico più importanti, il ferry/Ro-ro potrebbe avere il ruolo più rilevante per lo sviluppo futuro del porto e per l’integrazione tra lo stesso e gli altri scali internazionali. Viste le premesse e la volontà di intensificare gli scambi tra due aree geografiche strategie dal punto di vista geopolitico, l’una per l’Adriatico, l’altra per il Mar Nero, il memorandum non può che essere il primo atto formale di una lungo percorso di fattiva collaborazione. .