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MARTEDI
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Notiziario Marketpress di
Martedì 15 Aprile 2008 |
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CARRIER ETHERNET ARRIVA SULLE DORSALI DEGLI OPERATORI MOBILI L´INIZIATIVA MOBILE BACKHAUL (MBH) DEL METRO ETHERNET FORUM APRE LA STRADA A UNA RIDUZIONE DEI COSTI OPERATIVI INDIPENDENTEMENTE DALL´AUMENTO DEL TRAFFICO |
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Milano, 15 aprile 2008 - Il Metro Ethernet Forum (Mef) annuncia l´iniziativa Mobile Backhaul (Mbh) indirizzata agli operatori di telefonia mobile, che porta la tecnologia Carrier Ethernet - con le sue caratteristiche di economia e scalabilità - sulle dorsali delle reti di telefonia cellulare, per rispondere alla maggiore richiesta di banda e tornare a far crescere l´Arpu (average revenue per user). L´iniziativa Mbh comprende una serie di eventi di interoperabilità multivendor che verranno organizzati nel 2008, insieme allo European Advanced Networking Test Centre (Eantc) e al Forum Ip/mpls. L´iniziativa Mobile Backhaul prende spunto dal documento draft del Mobile Working Group "Service Implementation Agreement (Ia) for Carrier Ethernet services in mobile operators´ backhaul networks", che - una volta approvato - fornirà le specifiche standard per l´acquisto e la rivendita dei servizi di backhaul su Ethernet, comprendendo un´ampia gamma di tecnologie di accesso. L´implementation Agreement completa le specifiche Mef 8 che definiscono i Circuit Emulation Services (Ces), la tecnologia che permette di offrire servizi Tdm su Ethernet - una funzionalità chiave per la transizione dalle reti Tdm di vecchia generazione e le nuove reti scalabili in grado di gestire una maggiore ampiezza di banda a basso costo. Inoltre, utilizza il nuovo programma di certificazione, basato sulle specifiche Mef 18, che assicura l´integrazione e l´implementazione della tecnologia secondo gli standard. Gli eventi mostrano una gamma di applicazioni mobili supportate da Carrier Ethernet, per dimostrare quanto Carrier Ethernet risponde alle esigenze di gestione del ritardo e delle variazioni del ritardo delle reti di telefonia cellulare. Il modello offre una dorsale di nuova generazione, e simula l´accesso degli utenti, l´aggregazione eterogenea e le reti periferiche, con la presenza di una rete "core" che usa tecnologie disparate come Mpls, T-mpls e Pbb-te. Queste tecnologie sono interconnesse attraverso interfacce standard che consentono una comunicazione interoperabile end-to-end attraverso più architetture di rete. Le dimostrazioni comprendono chiamate telefoniche con più tecnologie, mobile Tv e video on demand, servizi dati ad alta velocità e prioritizzazione della voce con i profili di ampiezza di banda del Mef, e chiamate voce senza interruzione che mostrano l´elasticità dei servizi Mef sia nelle reti "core" che in quelle aggregate. Secondo Mike Howard, Senior Analyst di Infonetics Research, è una grande opportunità per il Mef: "Ethernet oggi rappresenta solo l´1% del fatturato per gli equipaggiamenti sulla dorsale degli operatori mobili, ma è previsto che cresca fino al 41% nel 2010 - un fatturato potenziale di 2,5 miliardi di dollari. Il costo di una linea Pdh e Atm su Pdh è circa due volte e mezzo rispetto a quello delle dorsali su cavo (Ethernet, Dsl, Pon), e l´anno scorso gli operatori mobili hanno speso più di 19 miliardi di dollari per i servizi di connettività sulla dorsale. . |
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POSTE LA PEC (POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA) NON È COMPATIBILE CON LE NORME EUROPEE ED ISOLA L’ITALIA DAL CONTESTO EUROPEO ED INTERNAZIONALE. ADICONSUM, CITTADINI DI INTERNET E ANORC, SEGNALANO L’INFRAZIONE ALLA UE E CHIEDONO AL GOVERNO DI ADEGUARE L’ITALIA AL PROTOCOLLO EUROPEO |
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Roma, 15 aprile 2008 - Adiconsum, l’Associazione “Cittadini di Internet” ed A. N. O. R. C. , hanno predisposto una denuncia volta all’apertura di una procedura d’infrazione contro lo Stato Italiano per inadempimento delle norme comunitarie in materia di firme elettroniche e posta elettronica certificata. La denuncia sarà formalmente presentata agli Uffici competenti dell’Unione Europea. Tale iniziativa nasce dalla constatazione che la vigente normativa italiana in materia di firme elettroniche – e la corposa produzione legislativa sviluppata nel corso degli ultimi anni – si pone in contrasto con la legislazione comunitaria e, pertanto, con le realtà esistenti negli altri Stati membri. In Italia, infatti, si annoverano la firma elettronica, la firma digitale e quella elettronica qualificata, mentre in Europa esistono soltanto la firma elettronica e quella elettronica avanzata. Ciò disorienta tutti sia nei rapporti con la Pubblica Amministrazione sia in quelli con soggetti appartenenti ad altri Stati membri. La posta elettronica certificata (P. E. C. ) è una realtà tutta italiana. In nessun altro Paese al mondo è conosciuta la posta elettronica certificata. Si tratta, quindi, di uno strumento che non è assolutamente interoperabile. L’iniziativa proposta dalle Associazioni firmatarie della denuncia si è resa necessaria per sensibilizzare le Istituzioni alla esigenza di una migliore e più razionale disciplina con cui regolamentare il sistema delle nuove tecnologie rendendolo uniforme, e concretamente fruibile, in tutto il contesto europeo ed internazionale. L’obiettivo è anche quello di impegnare il nuovo Governo ad assumere il protocollo europeo ed uscire dall’isolamento della Pec. “Anche con la firma digitale – dichiara Paolo Landi, segretario generale Adiconsum - la burocrazia è stata capace di portare l’Italia in un vicolo cieco, dopo che con Frattini eravamo partiti in anticipo e bene”. . |
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SERVIZI INFORMATIVI: ACCORDO DI PROGRAMMA REGIONE-INAIL FVG |
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Trieste, 15 aprile 2008 - Un Accordo di programma, che ha come obiettivo l´integrazione dei sistemi informatici e lo scambio di informazioni ed esperienze, è stato sottoscritto il 9 aprile a Trieste fra la Regione Friuli Venezia Giulia e l´Inail (Istituto nazionale per l´assicurazione contro gli infortuni sul lavoro). Alla firma erano presenti il presidente della Regione, con l´assessore all´Organizzazione, Personale e Sistemi informativi, mentre per l´Inail hanno partecipato il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Giovanni Guerisoli e il direttore generale Piero Giorgini, con la direttrice della sede regionale Ines Colombo. Nel corso di un incontro con la stampa è stata sottolineata l´importanza dell´Accordo di programma, il primo firmato tra una Regione e l´Inail. Viene così attuato il principio costituzionale di leale collaborazione fra le istituzioni, in questo caso fra un ente dello Stato e un´Amministrazione regionale. Attraverso l´integrazione delle reti informatiche sarà possibile migliorare i servizi resi ai cittadini e alle imprese, in termini di efficienza ed efficacia, ma anche di rendere più incisiva la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Tra le linee operative previste dall´Accordo di programma vi è infatti anche la realizzazione di un "Portale della prevenzione", in modo da favorire un cambiamento culturale in questa materia. Di particolare importanza è anche il diretto coinvolgimento dei Comuni nell´attuazione Accordo di programma. Gli Enti locali divengono così sempre di più gli "agenti generali del cittadini", i punti di riferimento distribuiti capillarmente sul territorio dai quali accedere a tutti i servizi della Pubblica amministrazione. I cittadini potranno, utilizzando la Carta regionale dei servizi, usufruire delle nuove opportunità sviluppate con l´Accordo di programma (sono già 23 i servizi on-line accessibili con la Carta). Sino ad oggi sono 535 mila le carte regionali attivate, pari ad oltre il 50 per cento di quelle emesse; sono stati inoltre distribuiti 35 mila lettori gratuiti. . |
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M2M FORUM 2008 FA UNA SUMMA SULLO SVILUPPO DELLA TECNOLOGIA BASATA SU SMART SENSOR TECNOLOGIE EMERGENTI E PERVASIVE COME ETICHETTE INTELLIGENTI, NANOTECNOLOGIE E RETI DI SENSORI WIRELESS, UNITE A NECESSITÀ DI COMUNICAZIONI REAL-TIME SONO LE SFIDE DEL PRESENTE E DEL FUTURO. |
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Milano, 15 Aprile 2008 – Mancano meno di due settimane all’apertura di M2m Forum 2008, l’evento Wireless che dal 2002 è punto di riferimento europeo per il mondo machine-to-machine. L’appuntamento è il 22 aprile al Crowne Plaza Hotel di Milano. Un dibattito aperto che vedrà, come ogni anno, centinaia di operatori ed esperti confrontarsi sull’attuale mercato, sui trend di sviluppo del mondo M2m. Un incontro per fare il punto sullo stato dell’arte delle tecnologie e delle applicazioni ad oggi in Italia, mantenendo un occhio attento allo scenario internazionale per capire i modelli di business vincenti e le sfide future. In occasione di M2m Forum 2008, durante Smart Sensor Summit, che vede la partecipazione di Stmicroelectronics in qualità di Sponsor, si parlerà di sensori e di reti di sensori wireless. Un settore che sta producendo innovazione e che coinvolge trasversalmente settori e applicazioni business, con significative ricadute sulla vita quotidiana. Un’opportunità che system integrators e services provider non possono lasciarsi sfuggire. Un evento nell’evento, coordinato da Carlo Maria Medaglia, Coordinatore Rfid Lab dell’Università Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattid. Il mercato dei sensori è estremamente vivace, sono molti i dispositivi prodotti e altrettanti gli usi possibili in ogni ambito dell’attività industriale e dell’automazione. La ricerca di nuove tecnologie, che soddisfino esigenze di business da un lato e richiesta del mercato dall’altro, è sempre frenetica. La sfida si gioca I sensori intelligenti entrano in rete. L’emergere di tecnologie come etichette intelligenti, nanotecnologie e reti di sensori wireless, unite a necessità di comunicazioni real-time sono il presente. La comunicazione tra persone e oggetti e tra macchine è una realtà. Perché tale comunicazione sia efficace deve correre su reti in grado di supportarla in modo controllato. Le reti wireless basate su smart sensor, Wsn, possono essere una risposta. Sono reti da costruire intelligenti e profondamente immerse nell’ambiente fisico, costituite da elementi programmabili localmente ma capaci di lavorare insieme in modo collaborativo. Controllo, gestione, servizi. Sono molti gli scenari applicativi possibili. Smart sensor, Rfid, Nfc non devono restare solo sigle e acronimi. Unendoli al wireless, a Internet e alle sempre più evolute tecnologie di progettazione, possono realizzare quello che si definisce “Internet delle cose”. Dalle applicazioni in ambito Mobile, ai Prs (Public Related Services) fino al risk-management, queste tecnologie, e le reti che sono in grado di popolare, hanno molto da offrire. Dal monitoraggio ambientale (antincendio, monitoraggio temperatura e ventilazioni negli edifici, rilevazioni delle intrusioni, ecc. ) all’assistenza alla persona con applicazioni casa intelligente (demotica). Da servizi di pubblica utilità (controllo del territorio, trasporti, applicazioni in ambito sanitario o militare, anticontraffazione, ecc. ) all’integrazione tra Rfid e Mobile. Di questo e molto altro si parlerà a M2m Forum 2008, per confrontarsi su progetti e modelli realizzabili, esperienze significative e su innovativi strumenti disponibili nell’immediato futuro. Dal particolare all’universale, uno sguardo attento sul mondo degli ambienti intelligenti e pervasive computing. Saranno presenti, tra gli altri, i seguenti relatori: Daniela Aloisi - Fodazione Ugo Bordoni; Roberto Biasiani - Univ. Di Milano “La Bicocca”; Fioravante Pascale - Telecom Italia; Samuele Astuti - Liuc Castellana; Enrico Taddeo – Bluegiga; Giampaolo Bonaldi – Stmicroelectronics. Www. M2mforum. Com . . |
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RIVERBED E WOWZA SOCI NELLA FORNITURA DELLA PRIMA SOLUZIONE ACCELERATA PER VIDEO FLASH SUL MERCATO ENTERPRISE UNA SOLUZIONE OTTIMALE CHE CONSENTE IL 98% DI RIDUZIONE DEL TRAFFICO VIDEO SU WAN AZIENDALI |
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San Jose e San Francisco, California, 15 aprile 2008—Wowza Media Systems, e Riverbed Technology hanno annunciato una partnership che consentirà alle grandi aziende di trarre pieni vantaggi da Flash, il formato video più ampiamente utilizzato su Internet, con la prima soluzione di streaming accelerato per Wds sul mercato. Secondo i termini dell’accordo, la Piattaforma di Servizi Rios (Rsp) gestisce Wowza Media Server in una partizione protetta dei dispositivi Steelhead, in modo che gli amministratori di sistema possano implementare e gestire facilmente il software senza bisogno di ulteriori hardware presso le sedi remote. Gli utenti del modulo software Wowza Media Server Pro sperimenteranno una riduzione del traffico video via rete geografica (Wan) sino al 98%, per contenuti video Flash sia live che on-demand. “Le aziende stanno utilizzando sempre più il video come mezzo di comunicazione per emissioni in diretta dei discorsi degli amministratori delegati, la formazione Vod e altro,” ha dichiarato David Stubenvoll, amministratore delegato e cofondatore di Wowza Media Systems. “Allo stesso tempo, le imprese si stanno rendendo conto che il video pone un enorme carico sulle loro Wan, facendo schizzare i costi rapidamente alle stelle. Con Wowza Pro sui dispositivi Steelhead, gli amministratori di sistema sono in grado di ridurre notevolmente il traffico video su Wan, eliminando così questo fattore di spesa dalle barriere all’implementazione di video aziendali. ” Wowza Media Server Pro è un software di media server Flash in streaming di successo, con oltre 6. 000 licenziatari globali in mercati che vanno da entertainment, broadcasting, educazione e governo al commercio online, i media sociali e i servizi dati. È stato riconosciuto come uno dei tre principali mediaserver, posto a fianco di Adobe e Microsoft fra i premi 2007 dei lettori di Streaming Media. Wowza Pro viene anche considerato dai suoi clienti “la scelta intelligente” per lo streaming di video in Flash. “L’ottima reputazione sul mercato e le prestazioni eccezionali di Wowza Media Server Pro sono state solo due fra le molte ragioni per cui abbiamo scelto Wowza come partner per soluzioni di trasmissione video,” ha commentato Jess Leroy, direttore della gestione dei prodotti di Riverbed. “Siamo entusiasti di rendere questo software d’eccellenza disponibile per i nostri clienti. ” Rsp di Riverbed è una piattaforma estensibile per servizi dati che consente la fornitura di servizi di confine virtualizzati senza bisogno di implementare ulteriori server fisici presso le filiali e sedi distaccate. Il rivoluzionario Rsp consente ai clienti di implementare servizi ottimali realizzati dai loro vendor preferiti sui dispositivi Steelhead in una partizione autocontenuta per minimizzare l’impatto dell’infrastruttura hardware presso la sede remota. In una tipica installazione Rsp, le aziende possono gestire filiali “serverless” semplificando l’infrastruttura informatica sino a includere solamente un router e un dispositivo Steelhead. Benché i Wds siano visti molto favorevolmente, la richiesta dei clienti si frammenta sulla gamma degli ulteriori servizi di confine desiderati, fra cui la fornitura video. Offrendo una piattaforma di sviluppo aperta, progettata per fornire un gran numero di punti di connessione da e per il flusso dati con il modulo appropriato, Riverbed soddisfa le esigenze dei clienti. . |
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LSI PRESENTA LA PRIMA SOLUZIONE MONOCHIP A BASSO COSTO PER L’ISPEZIONE DEI CONTENUTI LA NUOVA MODALITÀ OPERATIVA SENZA RAM PERMETTE LA CREAZIONE DI SOLUZIONI DI COSTO NOTEVOLMENTE RIDOTTO PER CHIP DI PREVENZIONE DELLE INTRUSIONI E APPLICAZIONI ANTIVIRUS |
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Milpitas, California, 15 aprile 2008 – Lsi Corporation ha annunciato la serie Tarari T1000 di processori per l’ispezione di contenuti da silicio per gli Oem del networking. La serie T1000 supporta modalità operative completamente senza Ram o con un solo chip di memoria, e offre throughput scalabile fino a 2 Gb/s, consentendo ai produttori di sfruttare una sola direzione di sviluppo per un’ampia gamma di livelli di prestazione. I processori T1000 occupano inoltre un decimo dello spazio su scheda richiesto dalla generazione precedente. I processori ad espressioni regolari (regex) della serie T1000 sono i primi a operare indipendentemente, senza alcuna memoria esterna per implementazioni che lavorano con flussi di dati da 250 e 500 Mb/s. Quando vengono configurati per operare in modalità Ram-less, i processori T1000 condividono la memoria di sistema della Cpu di sistema, consentendo costi ridotti e consumi energetici minori. La semplice aggiunta di un solo chip di memoria a basso costo permette applicazioni ad alte prestazioni che operano a 1 e 2 Gb/s. In confronto, le attuali soluzioni della concorrenza richiedono costosi, differenziati ed esotici tipi di memorie per ottenere dei data rate da più gigabit. La serie T1000 permette inoltre ai produttori del settore networking di utilizzare gli stessi sforzi di sviluppo su tutto lo spettro dei livelli prestazionali, da sistemi entry level ai modelli di punta. Ora si possono usare le stesse regole ad espressioni regolari in applicazioni che vanno da 100 Mb/s a 10 Gb/s, risparmiando sulle spese di progettazione e migliorando il time to market. Oltre a supportare le prestazioni in tempo reale queste soluzioni liberano la Cpu di sistema per l’elaborazione di ulteriori applicativi a valore aggiunto. I progettisti hanno inoltre la flessibilità di ridurre la frequenza di clock della Cpu o utilizzare dei core meno costosi per ridurre il costo complessivo e i consumi del sistema. "La nuova serie T1000 è pensata specificamente per applicazioni a volumi elevati,” ha dichiarato Randy Smerik, vicepresidente senior del gruppo Network Components, di Lsi. “Dall’ingresso di Tarari in Lsi nell’ottobre 2007 ci siamo mossi molto rapidamente, e i T1000 sono un buon esempio di ciò. Le nostre soluzioni abbatteranno i costi complessivi dell’aggiunta di maggiore intelligence, controllo e protezione nelle reti e complementano i nostri prodotti su scheda multi-gigabit entrati in produzione all’inizio dell’anno. ” Bob Wheeler, analista senior di The Linley Group, ha dichiarato, “Lsi è il leader di mercato degli acceleratori d’ispezione dei contenuti grazie alla profonda comprensione delle necessità dei clienti e degli applicativi dimostrata dal team di Tarari. La serie T1000 mette nuovamente a disposizione questa capacità, portando un’accelerazione regex su progetti a basso costo che sinora dovevano affidarsi a implementazioni software a basse prestazioni. ” La famiglia di processori di contenuti Tarari di Lsi è un set di soluzioni completo che fornisce protezione, qualità di servizio, fatturazione basata sul contenuto e funzioni di gestione della banda. Queste soluzioni supportano comuni interfacce e un’interfaccia di programmazione delle applicazioni in comune, per ottenere cicli di progettazione più brevi e time to market più rapidi. Un solo sforzo produttivo può supportare un’intera gamma di prodotti di rete e sicurezza, da data rate di 100 Mb/s ideali per applicazioni di Pmi e ufficio remoto fino a 10 Gb/s per le più impegnative applicazioni aziendali e per i service provider. . |
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CHI SI DIVERTE STUDIA DI PIÙ! INDAGINE DI FONDAZIONE CARIPLO NELLE SCUOLE DELLA LOMBARDIA IL RENDIMENTO NELLO STUDIO DELLE MATERIE SCIENTIFICHE AUMENTA SE I RAGAZZI VENGONO COINVOLTI IN ATTIVITÀ DIDATTICHE CHE SANNO ENTUSIASMARE. |
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Milano, 15 aprile 2008 – “Non vogliamo ragazzi svogliati che passano passivamente le loro giornate davanti alla tv e ai videogiochi. Vogliamo ragazzi brillanti e interessati alla scuola. Le materie scientifiche si prestano molto a far nascere le passioni che oggi forse i ragazzi non sanno più coltivare – è il commento di Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo che questa mattina, a Milano, nel corso della conferenza internazionale “Questa è scienza!” ha presentato i risultati ottenuti fin ora dal Progetto Est- Educare alla Scienza e alla Tecnologia”. “Il progetto ha anche smentito l’immaginario collettivo che indica gli insegnanti come persone demotivate: occorre che la scuola e i ragazzi vengano messi in condizione di lavorare bene” I risultati di Progetto Est ad oggi sono più che confortanti. Accanto al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia e al Museo Civico di Storia Naturale di Milano, sono ben 25 i musei in rete, protagonisti del Progetto Est sul territorio. I laboratori sono stati attivati su un’ampia gamma di tematiche: biodiversità ed evoluzione, anatomia, botanica ed ecologia, mineralogia e geologia, metalli e miniere, produzione artigianale/industriale, acqua ed energia, il tessuto. Ad oggi, l’attivazione dei laboratori territoriali, insieme al crescente impegno dei musei milanesi, ha consentito il coinvolgimento di centinaia di scuole, più di 1500 docenti, e di circa 35. 000 tra bambini e ragazzi, evidenziando un successo crescente dell’iniziativa di anno in anno. A distanza di due anni dalla fase di sperimentazione, è stato proposto ai 150 insegnanti partecipanti un questionario per valutare la sostenibilità nel tempo dell’innovazione didattica: la quasi totalità ha riscontrato negli studenti cambiamenti di atteggiamento nei confronti delle materie scientifiche, quali ad esempio: maggiore coinvolgimento durante le ore di lezione, richiesta di approfondimento degli argomenti, stimolo alla curiosità e a porre domande, maggiore impegno nello studio, capacità di osservazione critica della natura anche nei momenti destrutturati, coinvolgimento di studenti con difficoltà di apprendimento con la didattica tradizionale. L’80% dei rispondenti afferma di continuare ad utilizzare il kit didattico fornito dal Museo per applicare in classe il metodo hands-on quasi tre quarti degli insegnanti ha cercato di trasferire quanto appreso nel corso del progetto Est anche ai colleghi e agli studenti dei colleghi che non avevano potuto aderire all’iniziativa o che avevano partecipato ad altri laboratori Una seconda rilevazione, sui quasi 500 docenti dello scorso anno (fase di diffusione), è stata svolta a ridosso della fine delle attività per indagare la percezione degli insegnanti riguardo all’utilità, al gradimento e alle ricadute del metodo hands-on, e sul valore aggiunto dei musei come “mediatori” del metodo, e rivela che: secondo il 70% di chi ha risposto al questionario il rendimento nelle materie scientifiche è aumentato per la maggioranza degli studenti che hanno partecipato a Est. L’82% di coloro che hanno appreso il metodo tramite un museo Est ora lo utilizza per altri argomenti rispetto alle ricadute del metodo hands-on sull’insegnamento, il 94% dei rispondenti è pienamente convinto che “Il metodo rende l’insegnamento più stimolante per l’insegnante”, il 96% afferma che “Il tempo aggiuntivo necessario alla preparazione delle lezioni con il metodo hands-on è pienamente giustificato dai risultati e dalla soddisfazione che si ha nell’utilizzarlo” rispetto ai cambiamenti intervenuti sugli studenti, il 96% concorda pienamente con l’affermazione: “Agli studenti piace usare e manipolare materiali diversi dai libri. Catturano la loro attenzione. Con questo metodo provano a risolvere problemi e propongono soluzioni, fanno più domande e hanno delle vere discussioni”; come anche con: “Il metodo hands-on richiede di interpretare i fenomeni osservati. Ciò stimola gli studenti a pensare e a sviluppare senso critico più che a memorizzare risposte corrette” Sono i primi esiti rilevabili, l’impatto effettivo si vedrà solo tra almeno 10 anni, quando i primi studenti passati da queste sperimentazioni saranno chiamati ad effettuare le proprie scelte di studi universitari, o a svolgere il proprio ruolo entro la società. Le discipline scientifiche non attraggono i giovani. I nostri adolescenti sono indietro rispetto ai coetanei di altri Paesi. Progetto Est – Educare alla Scienza e alla Tecnologia si è confrontato nel corso della Conferenza Internazionale di oggi con iniziative di altri Paesi in cui esperienze simili hanno già dato risultati importanti. Tra i relatori, l’etologo Danilo Mainardi e rappresentanti dei più importanti musei europei e americani. A volte, per scatenare una passione, che può anche diventare una professione, basta un’interessante lettura, entrare in un museo, e che scuola e famiglia sappiano trasmettere entusiasmo. Parola di veri scienziati. . |
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PIÙ SPAZI E SERVIZI PER SUPPORTARE LE INIZIATIVE IMPRENDITORIALI NATE DALLE ATTIVITÀ DI RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO – BICOCCA NELLA EX PORTINERIA DELLO STABILIMENTO BREDA A SESTO SAN GIOVANNI NASCERÀ UN NUOVO INCUBATORE DEDICATO AGLI SPIN OFF UNIVERSITARI. |
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Milano, 15 aprile 2008 - Nell’area metropolitana milanese sorgerà, entro il 2010, una nuova struttura di incubazione di imprese dedicata agli spin off dell’Università di Milano Bicocca, ovvero le iniziative imprenditoriali nate dalle attività di ricerca dell’ateneo. Il nuovo incubatore di imprese innovative sarà realizzato e gestito da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo e sorgerà a Sesto San Giovanni, nella ex portineria dello stabilimento Breda. L’attività di ricerca dell’Università di Milano Bicocca genera circa due nuove iniziative imprenditoriali innovative ogni anno. Molto intensa anche l’attività brevettuale dell’ateneo: dal 1999 sono stati già depositati 32 brevetti. La realizzazione dell’incubatore prende oggi il via con la firma del protocollo di intesa fra i quattro enti partner del progetto, che sono stati rappresentati dalle loro massime cariche istituzionali. Erano oggi presenti alla firma dell’accordo di partnership: -Marcello Fontanesi, Rettore dell’Università degli Studi Milano- Bicocca; Ezio Casati, Assessore all’Attività Economiche e l’Innovazione della Provincia di Milano; Giorgio Oldrini, Sindaco del Comune di Sesto San Giovanni; Fabio Terragni, Amministratore Delegato di Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo. Ha partecipato inoltre alla firma dell’accordo Olivia Pastorino, Dirigente della Dg Industria, Pmi e Cooperazione della Regione Lombardia, istituzione che ha concesso un contributo di un milione di euro per la realizzazione del nuovo incubatore. Il Rettore dell’Università degli Studi Milano-bicocca Marcello Fontanesi ha evidenziato che “l’opportunità di utilizzare gli spazi e i servizi avanzati del nuovo incubatore di imprese innovative di Sesto San Giovanni, quindi nelle immediate vicinanze del Campus universitario di Bicocca, darà un importante contributo allo sviluppo delle iniziative imprenditoriali generate dalle attività di ricerca dell’Ateneo”. In quest’ottica, il Rettore ha illustrato l’importate attività di valorizzazione del patrimonio intellettuale e di promozione del trasferimento tecnologico alle aziende che il Ateneo che presiede già svolge, “attraverso la creazione di un’apposita direzione che agisce come legame tra il mondo accademico e quello industriale. In pochi anni sono stati depositati 32 brevetti (5 in corso di deposito quest’anno) e costituiti 7 spin-off nei settori Ict, Biotecnologie e Ambiente. Le previsioni sono di proseguire e incrementare queste azioni di valorizzazione dei risultati delle ricerche svolte generando almeno 2 iniziative imprenditoriali (spin-off dell’Ateneo) ogni anno”, ha specificato Fontanesi. “Con il nuovo incubatore d’imprese – ha dichiarato l’Assessore Ezio Casati - l’area metropolitana milanese si arricchisce di una grande opportunità di sviluppo economico. L’ex-breda sarà il luogo ideale dove fare nascere, sostenere e fare crescere nuove aziende ad alto contenuto tecnologico e innovativo. L’idea è quella di creare sinergie, un vero e proprio circuito virtuoso, fra istituzioni pubbliche, mondo delle imprese e ricerca universitaria. L’obiettivo dell’incubatore è trasformare il Nord-milano in un territorio-laboratorio dell’economia della conoscenza, non senza dimenticare la sostenibilità ambientale. La Provincia di Milano, attraverso questo centro di sostegno alle imprese innovative, continua il suo impegno per realizzare una strategia di crescita lungimirante e soprattutto coerente con il territorio e le sue potenzialità”. “Recuperare le strutture della Sesto industriale per nuove e innovative funzioni - ha affermato invece il Sindaco Giorgio Oldrini - è senza alcun dubbio uno dei compiti più affascinanti e impegnativi che l´Amministrazione Comunale si è assunta. Grazie alla partnership con Provincia, Milano Metropoli e Università, questo affascinante percorso ha ora un nuovo e importante fiore all´occhiello, rappresentato dalla ex portineria della Breda. Sono convinto, anche grazie all´importanza e alla qualità di tutti gli enti e le istituzioni coinvolte, che riusciremo a dar vita ad un nuovo grande polo di eccellenza nella nostra città”. Olivia Postorino, Dirigente della Regione Lombardia, ha ricordato invece che con questo progetto “la Regione considera concluso l’iter avviato con l’Accordo di Programma per la Reindustrializzazione dell’area di Sesto San Giovanni, ex L. R. 30/94, i cui ottimi risultati e interventi di eccellenza hanno avuto impatto su tutta l’area metropolitana milanese”. “L´obiettivo perseguito con il finanziamenti regionali concessi a Milano Metropoli – ha spiegato Postorino- è quello di sostenere in un´area territoriale strategica per il sistema produttivo lombardo lo sviluppo imprenditoriale, la capacità di innovazione, promuovere e incentivare la costituzione di legami aziendali che favoriscano la costituzione di" reti", favorire il trasferimento di conoscenze mediante il collegamento tra imprese e sistema accademico,dare impulso all´internazionalizzazione delle imprese per far fronte alle sfide del mercato globale”. Giorgio Viganò, Presidente di Milano Metropoli, ha sottolineato il valore strategico della partnership con l’Università Milano-bicocca, non solo per la realizzazione del nuovo incubatore, ma per il rafforzamento complessivo del Sistema di Incubazione sviluppato con successo in questi anni da Milano Metropoli intorno al Laboratorio Innovazione Breda (Lib): ”Destinando questo nuovo incubatore agli spin off universitari vogliamo dare un forte contributo allo sviluppo della competitività del nostro sistema universitario, della ricerca applicata e del sistema produttivo-territoriale milanese. Ormai è collaudato che quei contesti economici e territoriali che supportano la nascita e lo sviluppo di imprese molto innovative sono in grado di crescere più rapidamente e di innovare e trainare anche i settori produttivi più tradizionali”. Fabio Terragni, Amministratore Delegato di Milano Metropoli, ha invece spiegato l’importanza dell’intervento, anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale ed energetica: “Il nuovo incubatore ha l’ambizione di diventare un modello di riferimento, in ambito nazionale ed internazionale, per gli aspetti legati alla sostenibilità ambientale delle soluzioni architettonico-edilizie adottate e all’utilizzo delle più recenti e innovative tecnologie finalizzate alla riduzione dei consumi energetici e alla produzione di energia da fonti rinnovabili”. Questo sarà possibile grazie al supporto tecnico fornito dal “Sectorial Advice (Sa) Facility” promosso da Managenergy, un’iniziativa della Direzione Generale per l´Energia e i Trasporti della Commissione Europea che ha l’obiettivo di sostenere progetti e iniziative innovative nei settori della produzione energetica da fonti rinnovabili e della gestione della domanda energetica a livello locale e regionale. La richiesta di supporto tecnico inoltrata da Milano Metropoli Agenzia di Sviluppo, membro del Managenergy Network, è stata approvata il 10 ottobre 2007. Spazi e servizi avanzati Milano Metropoli prevede di avviare l’attività del nuovo incubatore entro il 2010. Il valore economico complessivo dell’operazione per la creazione della nuova struttura (che comprende anche la ristrutturazione dell’immobile) sarà di circa 2 milioni di euro. L’edificio, di circa 1. 000 mq di s. L. P, è situato a Sesto San Giovanni di fronte al Laboratorio Innovazione Breda (Lib), una struttura di 4. 500 mq di s. L. P intorno a cui si sviluppa l’attività di incubazione di Milano Metropoli. Attraverso il suo Sistema di Incubazione, l’Agenzia ha già supportato negli ultimi setti anni la nascita di 84 nuove aziende, buona parte delle quali appartenenti al settore delle nuove tecnologie. Con il nuovo incubatore si vuole colmare, almeno in parte, la mancanza nell’area milanese di strutture di incubazione appositamente dedicate a sostenere la nascita e lo sviluppo di start up molto innovative, in grado di crescere molto rapidamente ma bisognose di servizi avanzati, reti di relazioni, spazi accessibili anche dal punto di vista economico. . |
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GIOVANI LAUREATI DALLA TOSCANA ALLA SILICON VALLEY PRESENTATO NELL’AULA MAGNA DELL’UNIVERSITÀ DI FIRENZE IL PROGRAMMA ‘TOSCANA BEST’ AL VIA PROGETTO NATO DA SINERGIA REGIONE-UNIVERSITÀ-STATI UNITI |
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Firenze, 15 aprile 2008 - Stimolare lo spirito imprenditoriale dei giovani laureati toscani per favorire la crescita economica regionale e nazionale. E’ questo l’obiettivo del programma Toscana Best (Business Exchange and Student Training), promosso dalla Regine Toscana in collaborazione con l’ambasciata degli Stati Uniti in Italia e finanziato grazie alle risorse della nuova programmazione del Fondo sociale europeo per un totale di 150 mila euro. Toscana Best è interamente gestito dalla Commissione Fulbright (con la quale la Regione ha stipulato una convenzione) che mette a disposizione del programma la sua competenza nel settore. Il programma, che sarà operativo entro poche settimane (scadenza per la presentazione dei curricula 12 maggio), prevede corsi che si svolgeranno a partire dal prossimo settembre ed è stato presentato oggi a Firenze nel corso di un incontro nell’Aula Magna dell’Università di Firenze, dall’assessore all’istruzione formazione e lavoro della Regione Toscana, dal magnifico Rettore dell’Università di Firenze, dal console Usa a Firenze. Nel pomeriggio sarà la volta dell’Ateneo Pisano, con la Scuola superiore di sant’Anna e la Scuola Normale, presso il Polo scientifico. Ieri la prima tappa del viaggio di presentazione, all’Università di Siena. L’assessore all’istruzione, formazione e lavoro ha spiegato che questo progetto rientra nel quadro delle iniziative che la Regione sta potenziando per accrescere il valore del capitale umano e dare una svolta innovativa allo sviluppo della Toscana. Il programma Toscana Best, secondo l’assessore, risponde perfettamente all’obiettivo di promuovere l’alta formazione e favorire un più stretto legame fra questa e il mondo produttivo. In particolare, per l’anno accademico 2008-2009, saranno bandite 5 borse di studio per un importo di 30 mila euro ciascuna, che consentiranno ai giovani laureati, residenti in Toscana e sotto i 35 anni, di frequentare i corsi presso l’Università californiana di Santa Clara, e di effettuare un percorso di internship presso un’azienda della Silicon Valley. Il programma prevede la copertura delle tasse universitarie, l’alloggio, il vitto, l’assicurazione medica il programma di orientamento prima della partenza e all’arrivo, nonché altri costi e spese (come i libri e i trasporti). La Borsa copre in parte anche le spese di viaggio, con un rimborso forfettario di 1500 euro, andata e ritorno. I corsi si svolgeranno a partire dal 22 settembre 2008, fino al 20 marzo 2009. I partecipanti, oltre ai corsi intensivi di management e entrepreneurship, seguiranno anche un percorso di tirocinio presso una delle società americane operanti nella Silicon Valley. (bc) Per informazioni e dettagli sul bando, i requisiti per fare domanda e la scadenza: http://www. Fulbright. It e http://www. Rete. Toscana. It/sett/lavoro/index. Htm . |
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“CARRIERA&FUTURO 2008- IL SALONE DEL LAVORO E DELLA FORMAZIONE”. 16 APRILE 2008 POLITECNICO DI TORINO (9:00 – 18:00) |
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Torino, 15 aprile 2008 - J. E. To. P. - Junior Enterprise Torino Politecnico -, in qualità di associazione organizzatrice e promotrice, è orgogliosa di annunciare la tredicesima edizione di “Carriera&futuro, il Salone del Lavoro e della Formazione”. Come per l’anno passato l’iniziativa è inserita all’interno della manifestazione Orientati Al Futuro il salone unico nel suo genere che affianca al salone dell’orientamento del Politecnico di Torino l’evento di recruiting più importante del nord-ovest. Scopo di Carriera&futuro è proporre ai laureandi e ai laureati degli atenei piemontesi un Career Day che si ponga come tramite tra l’università ed il mondo del lavoro completato da conferenze e workshops utili per integrare le conoscenze didattiche di chi ancora è nel pieno del percorso didattico. Per il terzo anno consecutivo la fiera avrà luogo all’interno del Politecnico di Torino. Ad oggi le società che hanno confermato la loro presenza sono: Abb; Accenture; Adecco; Aequalis; Akka Technologies; Altran Italia; Assystem Italia; Avanade; Avio; Bosch; College Des Ingenieurs; Csi; Dec-alten; Decathlon Italia; Enel; Eni Corporate University; Ferrero; Fiat Group; Gb Job Spa; General Electric; General Motors Powertrain Europe; Gi Group; Gruppo Generali; Hp; Ibm; Il Sole 24 Ore; Ice- Istituto Nazionale Commercio Estero; Intesa Sanpaolo; Jobadvisor; Johnson Controls; Maire Tecnimont; Michelin; Microtecnica; Monster; Msx International; Gruppo Nestle’; Novasis Ingegneria; Officine Brand; Oracle; Pirelli; Politecnico Di Torino; Pricewaterhousecoopers; Procter & Gamble; Reply Spa; Tenaris; Tnt Express Italy; Total Italia E&p; Toyota Motor Europe; Universita’ Bocconi; Universita’ Degli Studi Di Torino; Universita’ Iulm-milano; Value Team; Vedior; Vishay Semiconductor Italiana Spa; Vodafone; Whirlpool Europe Spa, Trenkwalder Group-sinterim. All’ingresso, totalmente gratuito, verrà distribuita il C&f Book (tiratura di diecimila copie) - che la nostra associazione redige ogni anno come memoria storica dell’evento - materiale promozionale, la guida per conoscere le aziende partecipanti e per trovare consiglio per l’inserimento nel mondo del lavoro. A tutti i visitatori sarà inoltre garantita l’assistenza di esperti del settore per la stesura di un valido Curriculum Vitae da inserire eventualmente nel database di Jetop, creato per essere consultato da tutte le aziende partecipanti all’evento. C&f non è solo il luogo in cui si incontrano la domanda e l’offerta di lavoro, poiché è in grado di proporre anche un ricco panorama culturale caratterizzato dalle presentazioni delle aziende partecipanti e, alle ore 16:00, da un’importante conferenza sul tema “Il progetto di Piemonte Digitale nel settore della Logistica”. Importanti istituzioni, comprendendo l’importanza e il valore della manifestazione, hanno già concesso anche quest’anno il loro patrocinio: Presidenza della Repubblica Italiana, Senato della Repubblica Italiana, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Città di Torino, Università degli studi di Torino. Negli ultimi anni la manifestazione ha riscontrato un successo sempre crescente, collocando C&f tra i più importanti Career Day in Italia. La passata edizione ha raggiunto livelli d’eccellenza con un’affluenza che ha superato i novemila visitatori. Www. Carrieraefuturo. Com . |
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PAVIA: PORTE APERTE ALLE IMPRESE LE AZIENDE E GLI STUDENTI SI INCONTRANO IN UNIVERSITÀ ANCHE I COLLOQUI DI SELEZIONE E NUOVE OPPORTUNITÀ DI STAGE E LAVORO |
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Pavia, 15 aprile 2008 - Proporre un dialogo consolidato tra Università e imprese, per offrire ai giovani laureati di Pavia informazioni capillari sulle nuove professionalità richieste del mondo del lavoro, oltre che occasioni di stage e di impiego: con questo spirito il Centro Orientamento dell’Università di Pavia organizza “Porte aperte alle imprese”, appuntamento annuale di riferimento per oltre trenta imprese nazionali e del territorio, a caccia di giovani talenti. La manifestazione, in programma venerdì 18 e sabato 19 aprile 2008, è giunta alla nona edizione e verrà inaugurata venerdì 18 aprile alle ore 9,00 presso l’Aula Foscolo dell’Università. Gli studenti e i neo laureati potranno ascoltare le testimonianze delle aziende, assistere alla tavola rotonda dedicata alle attività delle aziende e soprattutto farsi un’idea dei profili di laureati più richiesti, oltre che del processo di selezione e delle opportunità di carriera. Anche durante l’edizione 2008 c’è la possibilità di affrontare i primi colloqui di selezione con le aziende. Si tratta di sevizi d’orientamento, grazie ai quali i giovani potranno simulare un colloquio, ma soprattutto sostenere veri e propri incontri di pre-selezione con le aziende ospiti. Gli studenti, i laureandi e i neolaureati potranno infatti incontrare in Aula Magna manager e responsabili del personale di imprese di diversi settori, per conoscere a approfondire le modalità di inserimento nel mondo del lavoro, scoprire quali sono i curricula più allettanti. In definitiva, capire che cosa si aspetta da loro il mondo del lavoro e cosa loro possono offrire. Per accedere ai colloqui è necessaria l’iscrizione on line su http://cor. Unipv. It Quest’anno a Porte Aperte anche il progetto “Fixo”, progetto del Ministero del Lavoro che l’Università, attraverso il C. Or. , sta gestendo per potenziare il placement e gli stage di inserimento nel mondo del lavoro. Nuove e importanti opportunità per laureandi e laureati. Infine, tra le novità dell’edizione 2008 c’è anche la possibilità di migliorare e perfezionare il proprio curriculum vitae grazie ad un servizio gratuito di Cv-check fornito dallo staff di Jobadvisor che sarà a disposizione per dare suggerimenti sulla presentazione di una candidatura efficace. “Porte aperte alle imprese” è organizzato dal Centro Orientamento dell’Università di Pavia, in stretta collaborazione con l’Unione Industriali di Pavia, i Giovani Industriali, la Regione Lombardia, la Provincia e il Comune di Pavia, la Camera di Commercio insieme a Banca Regionale Europea, allo Iuss (Istituto Universitario di Studi Superiori. Le aziende che partecipano a “Porte aperte alle imprese” 2008: Abb – Accenture – Actl - Adecco – Arval - Axa Assicurazioni E Investimenti - Banca Popolare Di Sondrio – Bnl Gruppo Bnp Paribas - Business Integration Partners – Cameron - Capgemini Italia - Ceva Logistics Italia – Decathlon – Deloitte - Eni Corporate University - Ernst & Young - Fidital Revisione E Organizzazione Contabile - Finanza & Futuro Banca, Gruppo Deutsche Bank - Foster Wheeler Italiana - Gruppo Bancario Credito Valtellinese - Gruppo Nestlé - Gruppo Zucchetti - Hewlett Packard-hp – Jobadvisor - Jungheinrich – Kpmg - Kraft Foods - Magneti Marelli – Manpower – Mazars – Prb – Pricewaterhousecoopers - Riso Scotti – Stmicroelectronics - Sys-net- Wincor Nixdorf - 7 Pixel . |
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MINISTRO AUSTRIACO CLAUDIA SCHMIED "STUDIA" LA CULTURA IN VENOSTA PER NON COSTRINGERE I RAGAZZINI DI DIECI ANNI HA SCEGLIERE GIÀ IL FUTURO INDIRIZZO DI STUDIO |
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Bolzano, 15 aprile 2008 - Dopo aver osservato da vicino il sistema scolastico altoatesino, il ministro austriaco dell´istruzione e cultura Claudia Schmied ha concluso il 9 aprile la sua visita in Alto Adige incontrando alcuni esponenti della scena culturale locale in val Venosta. Con gli assessori Otto Saurer e Sabina Kasslatter Mur ha visitato ateliers artistici e la biblioteca a Silandro. Con l´assessore Saurer la signora Schmied si è nuovamente soffermata sull´esperienza della scuola media, un modello che intende importare in Austria, per non costringere i ragazzini di dieci anni ha scegliere già il futuro indirizzo di studio. Durante l´ultima tappa della sua "tre giorni" in Alto Adige il ministro si è fatta un quadro del sistema delle biblioteche in Alto Adige visitando la struttura di Silandro e apprezzando la stretta collaborazione tra cultura, Comune e scuole. Con l´assessora Kasslatter Mur si è prospettata la partecipazione di esperti altoatesini alla ridefinizione del sistema delle biblioteche in Austria. La signora Schmied ha poi visitato gli atelier degli artisti Carmen Müller, Manfred A. Mayr e Jörg Hofer. "Sono felice che gli artistici che a suo tempo hanno ottenuto una borsa di studio per un soggiorno a Vienna mantengano ancora stretti contatti con la scena artistica austriaca", ha affermato il ministro, confermando l´intenzione di potenziare lo strumento dei sussidi per gli artisti, che si sono dimostrati efficaci. . |
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COME AVVICINARE I RAGAZZI ALLA SCIENZA? ESPERIENZE DA TUTTO IL MONDO L´11 APRILE A MILANO. |
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Milano, 15 aprile 2008 - Le discipline scientifiche non attraggono i giovani. I nostri adolescenti sono indietro rispetto ai coetanei di altri Paesi. Progetto Est – Educare alla Scienza e alla Tecnologia si confronta con iniziative di altri Paesi in cui esperienze simili hanno già dato risultati importanti: l’11 aprile nel corso di una conferenza internazionale a Milano. Alla quale hano preso parte, tra gli altri, l’etologo Danilo Mainardi e rappresentanti dei più importanti musei europei e americani. A volte, per scatenare una passione, che può anche diventare una professione, basta un’interessante lettura, entrare in un museo, e che scuola e famiglia sappiano trasmettere entusiasmo. Parola di veri scienziati. “Non ho deciso di fare lo scienziato. Avevo deciso di studiare gli animali. Il resto è venuto dopo, per gradi. Avevo mille curiosità e le persone intorno a me hanno saputo soddisfarle”. Parola di Danilo Mainardi, scienziato e professore, col dono di saper divulgare la scienza. Nel 1975, durante una gita tra Parma e Verona, rimase “folgorato” dal collega Konrad Lorenz, convinto dell’importanza delle esperienze infantili: secondo lui, i migliori naturalisti avevano tutti cominciato da piccoli a essere incuriositi dai fenomeni naturali. Lo stesso Mainardi, ammette: “pur essendo nato e vissuto, per i primi anni della mia vita, in una grande città, ho avuto la fortuna di avere genitori che sempre hanno incoraggiato questa mia passione”. Mainardi è stato uno dei relatori alla conferenza internazionale “Questa è Scienza!”, organizzata da Fondazione Cariplo, svoltasi l’’11 aprile a Milano, al Centro Congressi di via Romagnosi: l’obiettivo è stato quello di dimostrare l’importanza di cogliere le passioni dei bambini verso queste materie, fornendo loro spazi adeguati, occasioni indimenticabili per amare le scienze. Alla conferenza sono state presentate le esperienze avviate in altri Paesi del Mondo, dalla Francia all’Inghilterra, dagli Stati Uniti all’Ungheria che hanno puntato sul forte legame tra scuola e musei, per sviluppare una didattica nuova e coltivare scienziati in erba: tra gli ospiti, presenti Honor Gay del Natural History Museum di Londra, George Hein, della Lesley University, Usa, Jean-marie Sani della Villette-cité des Sciences et de l’Industrie di Parigi e Tamás Vásárhelyi dell’ Hungarian Natural History Museum, Sonnet Takahisa del National September 11 Memorial & Museum at the World Trade Center. Con loro Elisabetta Nigris e Telmo Pievani, dell’Università degli Studi di Milano-bicocca, Luigi Amodio della Fondazione Idis-città della Scienza di Napoli, Fiorenzo Galli e Maria Xanthoudaki del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”, Ilaria Guaraldi Vinassa de Regny, dell’Associazione Didattica Museale Museo Civico di Storia Naturale di Milano, Marisa Valagussa dell’Ufficio Scolastico Regionale a rappresentare il mondo della scuola insieme a Paola Catalani, docente e supervisore Silsis. Oggi in Italia i ragazzi mostrano poco interesse verso certi tipi di materie. Rispetto ai coetanei di altri paesi, gli adolescenti italiani si piazzano al 36esimo posto, in una speciale classifica stilata dall’Ocse, alla fine dello scorso anno, a proposito delle competenze nelle materie scientifiche. Il dato preoccupa, se si considera che questi ragazzi un giorno dovranno confrontarsi con i coetanei in un mercato del lavoro globalizzato e che dovranno "orientarsi" in un mondo la cui evoluzione viaggia a velocità sempre più sostenuta. Tutti i paesi asiatici (Cina, Hong Kong, Giappone e Corea) sono nei piani alti della classifica. Si piazzano entro i primi dieci posti anche il Canada, la Nuova Zelanda e l´Australia. Una adeguata comprensione di come "funzionino" la scienza e la tecnologia è fondamentale perché un giovane sia preparato alla vita nella società odierna. Per entusiasmarli occorre avvicinarli da piccoli, con modalità nuove e coinvolgenti. E’ l’obiettivo di Progetto Est – Educare alla Scienza e alla Tecnologia promosso da Fondazione Cariplo che si rivolge ai bambini e ai ragazzi delle scuole elementari e medie della Lombardia per avvicinarli alla cultura scientifica. Progetto Est nasce dall’esigenza di far fronte alla generale disaffezione dei giovani nei confronti degli studi scientifici e tecnologici in un’area come quella lombarda che è tra le più avanzate d’Italia. Per questo il progetto si avvale della capacità di comunicazione scientifica della rete museale lombarda e in primo luogo di due grandi musei scientifici italiani: il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci” e il Museo Civico di Storia Naturale di Milano, che rappresentano dei veri centri di eccellenza nel processo di diffusione del sapere scientifico e tecnologico. Oltre ad essi, i partner del progetto sono la Regione Lombardia, l’Ufficio Scolastico Regionale e i Musei scientifici sul territorio della Lombardia e della Provincia del Verbano-cusio-ossola. Il progetto ha una portata molto vasta, con un bacino potenziale di utenza di 364 mila bambini delle scuole elementari e 225 mila ragazzi delle scuole medie. L’iniziativa, partita quattro anno fa, ha già dimostrato che con un nuovo modello di didattica i ragazzi cambiano atteggiamento nei confronti delle materie scientifiche. I bambini sono ricercatori curiosi e critici per natura, interessati ad esplorare e conoscere la realtà che li circonda. E per questo pronti ad essere coinvolti in processi di conoscenza scientifica. Perché dunque, quando crescono, perdono questa passione e si allontano dallo studio delle discipline scientifiche? In che modo l’insegnamento delle discipline scientifiche a scuola può contribuire a spaventare, allontanare o demotivare i ragazzi nei confronti di queste materie? E in che modo invece una didattica innovativa può promuovere l’interesse e conoscenza significativa in ambito scientifico? Progetto Est costituisce un esempio di innovazione didattica nell’ambito delle discipline scientifiche, di compendio e sinergie delle metodologie hands-on e minds-on, capace di entrare in sintonia con i processi di apprendimento dei ragazzi e di promuovere pensiero creativo. La collaborazione tra scuola e museo può aiutare gli insegnanti ad affrontare alcuni di questi problemi, per altri è più utile progettare con il gruppo dei colleghi, mentre per altri ancora ci si può rivolgere a specialisti disciplinari o didattici. Nel rapporto tra scuola e museo il ruolo della scuola, in particolare del team di docenti, è quello di intervenire in modo attivo e modulato sulle dinamiche di apprendimento, seguire e sostenere i ragazzi su tempi lunghi, curare i diversi aspetti della persona; il museo ha a disposizione le collezioni, i laboratori specifici ed attrezzati, può contare sulle conoscenze, sulla disponibilità e competenza degli operatori esperti. I punti di forza e di debolezza della scuola e del museo devono integrarsi in modo reciproco e complementare. La sinergia tra scuola e museo può dare una spinta propulsiva all’azione educativa. . |
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ARCHEOLOGIA E POLITICA, UN CONNUBIO STRATEGICO MOTIVAZIONI DI ORDINE STRATEGICO E POLITICO SI INTRECCIANO CON L’INTERESSE PER L’ARCHEOLOGIA |
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Roma, 15 aprile 2008 - “Identità nazionale, memoria storica e le scienze umane” è il titolo del convegno che si è tenuto venerdì, 11 aprile, a Firenze presso la Villa Medicea di Castello. Promosso da Roberto de Mattei, componente del Consiglio di amministrazione del Cnr e dal National endowment for the humanities (Neh), agenzia con poteri esecutivi del Governo degli Stati Uniti, l’evento fa seguito all’accordo stipulato dalle due istituzioni nel 2007 per promuovere lo scambio di informazioni e la ricerca accademica nel campo delle scienze umane. Sul tavolo dei lavori, che ha visto il confronto tra studiosi italiani e statunitensi, alcuni temi che hanno caratterizzato la trama dei rapporti tra i due Stati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, quali, ad esempio: archeologia e politica estera, l’influenza italiana sull’arte classica americana, il confronto sul concetto di identità dei due Paesi, la storiografia americana di fronte al Fascismo, lo studio dell’opera di Machiavelli negli Usa. Hanno Partecipato all’incontro: Roberto de Mattei, professore di Storia Moderna all’Università di Cassino e di Storia del Cristianesimo all’Università Europea di Roma, Bruce Cole, presidente del Neh e autore di libri sul Rinascimento, Massimo Cultraro dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali (Ibam) del Cnr, Ingrid Rowland, professore nella sede romana dell’Università di Notre Dame School of Architecture, Wilfred Mcclay, professore di Storia all’Università del Tennessee, Massimo de Leonardis, professore di Storia delle Relazioni e delle Istituzioni Internazionali e di Storia dei Trattati e Politica Internazionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano, Francesco Perfetti, professore di Storia Contemporanea e di Storia delle Relazioni Internazionali all’Università Luiss di Roma, Angelo Maria Petroni, professore di Logica e Filosofia della Scienza all’Università di Bologna e membro del Consiglio di amministrazione Rai, Alfonso Berardinelli, saggista e critico letterario, Michael Mcdonald del Neh, autore di numerosi articoli scientifici sulla letteratura europea moderna, Luca Codignola, professore di Storia del Canada all’Università di Genova e Direttore dell’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del Cnr, Pietro De Marco, professore presso la Facoltà di Scienze della Formazione di Firenze. Tra i numerosi interventi tesi ad analizzare i rapporti tra Italia e Usa, uno studio di Massimo Cultraro del Cnr getta nuova luce su alcuni retaggi che hanno pesato sulla natura delle relazioni tra i due Stati tra fine Ottocento e Novecento. Il primo ha portato per lungo tempo a considerare semplicisticamente l’espansione coloniale italiana come espressione dell’imperialismo fascista. Il secondo è connesso ad un grande limite della storiografia europea: la scarsa conoscenza degli interessi degli Stati Uniti nella politica estera dei principali Stati europei, quali Francia, Gran Bretagna, Germania, Austria e Italia, negli anni successivi alla guerra civile americana (1861-1865). La rilettura del sistema di relazioni, proposta da Cultraro partendo dall’ottica della storiografia statunitense, fa emergere con maggiore forza una particolare attenzione degli Usa verso i principali paesi europei dopo la Guerra di Secessione. “Dagli studi recenti”, spiega il ricercatore, “appare sempre più evidente l’interesse mostrato dal governo di Washington nei confronti della complessa situazione europea, nella quale si intrecciano spinte di natura diplomatica con motivazioni di ordine economico, sociale e culturale, come appunto l’interesse per l’archeologia”. Ad avvalorare questa nuova interpretazione è la volontà, da parte dell’Istituto Americano di Archeologia, di finanziare le campagne archeologiche che l’Italia aveva intrapreso a Creta, isola che ha sempre ricoperto un ruolo importante nello scenario geopolitico mediterraneo. Uno scacchiere il cui equilibrio era determinato anche dalla sopravvivenza dell’Impero Ottomano garantita, dopo la rivolta anti-turca (1866-1868), da un accordo tra le principali potenze. “All’interno di questo clima”, continua il ricercatore, “prende le mosse, nel giugno del 1884, l’avventura di un giovane studioso di epigrafia, Federico Halbherr (1857-1930), nato a Rovereto in terra austriaca, ma italiano per credo e formazione culturale, al quale si devono importanti scoperte nel campo scientifico, come la celebre Iscrizione di Gortina, documento del V secolo a. C. Grazie ai contatti con il console americano William James Stillman (1828-1901) - collezionista e appassionato di archeologia, figura che condensa lo stretto legame tra scienze umane e diplomazia - i rapporti tra Italia e Usa diverranno sempre più stretti: Halbherr infatti otterrà finanziamenti per realizzare le ricerche a Creta e, nello stesso tempo, l’ottimo lavoro sul campo degli italiani avrebbe arginato l’inserimento e l’ascesa di altri archeologi europei, conferendo prestigio internazionale agli Stati Uniti”. Con l’evolversi della situazione politica in Occidente, anche presso il governo italiano prenderà corpo l’idea che, almeno al di fuori dei confini della patria, il dibattito culturale coincideva con le scelte in materia di politica estera. . |
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FORMAZIONE: IL 16 E 17 APRILE, A PERUGIA, “VETRINA DELLE ECCELLENZE FORMATIVE” 2008 |
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Perugia, 15 aprile 2008 - Favorire lo scambio di esperienze tra le pubbliche amministrazioni sui migliori progetti formativi: è il principale obiettivo della “Vetrina delle eccellenze formative” 2008 che si terrà il 16 e il 17 aprile a Palazzo Donini, a Perugia. Tema dell’iniziativa, promossa dalla Regione Umbria in collaborazione con l’Associazione italiana formatori (Aif) e la Scuola di Amministrazione Pubblica Villa Umbra, “La formazione nella Pubblica amministrazione per lo sviluppo della persona”. Scopo della “Vetrina delle eccellenze formative” – affermano gli organizzatori – è anche quello di creare momenti di approfondimento e di dibattito tra le amministrazioni “virtuose” partecipanti, a testimonianza dell’alto livello qualitativo raggiunto dalla formazione pubblica. Il programma prevede il 16 aprile (ore 16) una tavola rotonda su “Le amministrazioni pubbliche in Umbria come laboratorio per la formazione del personale”. Vi parteciperanno Ernesto Vidotto, responsabile settore nazionale Aif P. A. , Alberto Naticchioni, Amministratore della Scuola di Pubblica Amministrazione Villa Umbra, Pietro M. Paolucci, del Dipartimento della funzione pubblica, ed Anna Lisa Doria, Direttore alle risorse umane della Regione Umbria. Giovedì 17 (ore 10) i lavori della “Vetrina” saranno aperti dall’Assessore regionale alle risorse umane. Parteciperanno, fra gli altri, rappresentanti della Corte d’appello Di Bari, della Provincia di Lecce, dell’Università di Bologna, della Asl 10 di Firenze, del Ministero di Giustizia, dei Vigili del Fuoco e dell’Agenzia delle Entrate della Lombardia. . |
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PREMIATI A INNSBRUCK I VINCITORI DEL CONCORSO “GIOVANI RICERCATORI CERCANSI” |
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Trento, 15 aprile 2008 - Premiati il 4 aprile ad Innsbruck i vincitori della seconda edizione del concorso “Giovani ricercatori cercansi”, sostenuto anche dalla Provincia autonoma di Trento – e dal Ministero degli esteri italiano – e riservato a giovani tra i 16 ed i 20 anni, residenti in Trentino, Alto Adige, Tirolo e nel Cantone dei Grigioni. Esempio di fattiva collaborazione interregionale sui temi della ricerca scientifica e umanistica, il concorso ha visto quest’anno la partecipazione di 43 progetti - individuali o di gruppo - di cui ne sono stati selezionati 12 per la finale (3 per ogni regione di appartenenza. Otto di essi hanno ricevuto premi in denaro. In Trentino i progetti pervenuti al Servizio università e ricerca della Provincia autonoma di Trento, referente territoriale per il concorso, sono stati valutati dalla giuria provinciale composta dal Stefano Chicco, della Scuola di musica “I Minipolifici”, e da Bruno Caprile, ricercatore della Fondazione Bruno Kessler, che ha individuato i tre progetti finalisti, ovvero: “Sveliamo una stella” (Elena Bazzanella), che ha ricevuto il terzo premio, basato sull’utilizzo di un telescopio “adattato” sperimentalmente a spettroscopio per studiare la stella Syrio; “Influenza dei campi elettromagnetici su organismi viventi” (Marco Valerio e Daniele Oss), che ha ricevuto il quarto premio, che ha studiato l’influenza dei campi elettromagnetici sulla crescita di due tipi di piante (alfa-alfa e piccoli piselli); “Harmonia mundi - Vedere la musica” (William Sperandio), piazzatosi al dodicesimo posto, basato su una trasmissione radiofonica (condotta con la collaborazione di radio Primiero) che ha messo al centro le copertine dei vecchi Lp, insuperabili esempi di visualizzazione della musica. Questo l’elenco finale dei premiati: Primo premio (4. Ooo Euro): assegnato al progetto di ricerca "A spasso con Cicero: sistemi intelligenti per assistere il turista" - studenti proponenti: M. Giaffredo, S. Cincelli, F. Randi, P. Harasser, S. Chinaglia. Provenienza: Alto Adige Secondo Premio (2. 500 Euro): assegnato al progetto di ricerca "Praezionswuchtvorrichtung fuer hochdrehende Maschinenteile" - studenti proponenti: Lechleitner, Moosbrugger, Schert. Provenienza: Tirolo Terzo premio (2. 000 Euro): assegnato al progetto di ricerca "Sveliamo una stella" - studente proponente: Elena Bazzanella. Provenienza: Trentino Quarto premio: (1. 500 Euro): assegnato al progetto: L’effetto del campo elettromagnetico su organismi viventi" studenti prop. Marco Valerio, Daniele Oss. Provenienza: Trentino Quinto premio: (1. 500 Euro): assegnato al progetto: Sinapsi artificiali. Studenti: F. Randi, C. Doliana, L. Dellantonio, L. Berti, F. Suffritti. Provenienza: Alto Adige Sesto premio (1. 500 Euro): Zytotowische Wirkung eines neuen Flavonoids auf Prostatakarzinomzellinien - studente: W. Westreicher. Provenienza: Tirolo Settimo premio (1. 500 Euro): Energienutzung aus dem Davosersee. Studente: M. Weber. Provenienza: Gaubunden Ottavo premio (1. 500 Euro): "Greenair". Studente: C. Mittelberger. Provenienza: Alto Adige Si sono classificati al nono posto: il progetto "Estellung von Auftraegen fuer ein Lern und Forschungsprogramm. Al decimo: “Tornare a sorridere” All’undicesimo: “Keimbereitscheft von Obstkernen” Al dodicesimo: “Harmonia mundi - Vedere la musica. ” Il sito del concorso: http://www. Explora-science. Net/ Scheda: Il concorso “Giovani ricercatori cercansi” Il concorso è riservato a giovani tra i 16 ed i 20 anni, residenti in Trentino, Alto Adige, Tirolo e nel Cantone dei Grigioni. Per quanto riguarda la residenza sono ammessi anche studenti frequentanti istituti scolastici con sede in questi ambiti territoriali. È possibile partecipare da soli o in gruppi di massimo 5 persone. Le discipline per le quali sono stati ammessi i progetti scientifici sono: biologia, chimica, fisica, geografia, geologia, ecologia, informatica, matematica, scienze tecniche, tecnologie alimentari, tecnologie dell´informazione, storia, filosofia, letteratura, sociologia, scienze linguistiche, economia, turismo, arte e musica. Le proposte possono essere anche di carattere interdisciplinare. Fra i 43 progetti pervenuti, 12 progetti selezionati (3 per ogni regione di appartenenza) sono stati presentati alla giuria internazionale il 3 e 4 aprile, presso il campus della Facoltà tecnica dell’Università Leopold Franzens di Innsbruck (Technikerstraße 21 - ovest di Innsbruck). Gli argomenti dei progetti pervenuti spaziano dalla robotica intelligente alla germinazione dei semi della frutta fino alle donne sfregiate con l’acido in Pakistan. Nella pagina: www. Explora-science. Net/wettbewerb/finalisten_de. Htm sono stati pubblicati i nomi dei finalisti ed i loro progetti. La giuria ha infine selezionato gli 8 progetti vincitori, a cui sono stati assegnati premi in denaro. . |
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RICONOSCERE LA LINGUA MADRE DI UNA PERSONA GRAZIE ALL’ATTIVITÀ ELETTRICA CEREBRALE IL CERVELLO RIVELA LA LINGUA NATIVA DI UNA PERSONA CHE LEGGE IN SILENZIO. LA SCOPERTA, EFFETTUATA DELL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA E DAI RICERCATORI DEL CNR |
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Milano, 15 aprile 2008 - I risultati di uno studio, coordinato da Alice Mado Proverbio del laboratorio di Elettrofisiologia cognitiva del Dipartimento di Psicologia dell’Università degli Studi di Milano-bicocca, in collaborazione con Roberta Adorni, e Alberto Zani, ricercatore dell’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Milano-segrate dimostrano che esiste una regione del cervello, chiamata area per la forma visiva delle parole, localizzata nel cosiddetto giro fusiforme sinistro della corteccia occipito/temporale, che riconosce automaticamente la forma delle lettere e delle parole, ed è molto sensibile ai livelli di familiarità delle stesse. «Abbiamo condotto la nostra ricerca su 15 interpreti simultanei italiani di elevata professionalità la cui competenza dell’inglese era indistinguibile (ai fini professionali) da quella della lingua madre», spiega Alice Mado Proverbio, «constatando che componenti indipendenti dell’attività bioelettrica cerebrale distinguono la lingua madre da qualunque lingua appresa in età scolare, anche se la padronanza è elevatissima ed equivalente a quella della lingua nativa». In particolare, una prima onda d’attività (chiamata N170) sulla regione visiva sinistra del cervello, osservabile tra 150 e 200 ms dopo la presentazione di una parola, ha una grandezza diversa a seconda che la parola letta appartenga alla lingua madre o a lingue apprese successivamente, cioè dopo i 5 anni di vita. Questo fenomeno è dovuto al fatto che l’apprendimento della lingua nativa, in persone monolingui, si verifica contemporaneamente all’acquisizione delle conoscenze concettuali e normative, come pure delle esperienze corporee e sensoriali. «Per esempio», continua la ricercatrice, «un bimbo impara che un /kol´tɛ:llo/ la cui forma sonora viene elaborata nella corteccia temporo/parietale posteriore (cioè la regione del cervello che si trova nel cranio, all’incirca sopra le orecchie) è lungo, affilato, lucente, freddo, appuntito (informazioni immagazzinate nella corteccia somato/sensoriale apprese toccando e guardando), che solo gli adulti lo possono maneggiare (valore normativo, con un collegamento alla corteccia prefrontale, la parte del cervello anteriore alle aree motorie e premotorie), che è pericoloso e può procurare delle ferite (valenza emotigena, sviluppo di marker somatici immagazzinati nella corteccia orbito-frontale e nell’amigdala). L’apprendimento della traduzione in inglese del termine (coltello = knife) dopo la formazione delle conoscenze sul mondo corrisponderà invece all’acquisizione di un’informazione di tipo puramente fonetico (cioè, uditivo) ed ortografico (cioè grafico), e non condividerà il substrato neurobiologico della memoria dell’individuo, se non in modo indiretto». Questo spiega perché l’attività delle popolazioni di cellule nervose adibite alla comprensione del linguaggio è molto diversa per parole della lingua madre o di altre lingue straniere apprese dopo i 5 anni, e la misurazione dei loro potenziali bioelettrici di interscambio è molto sensibile all’età di acquisizione di una lingua. Dopo i 250 ms dalla presentazione di una parola è anche possibile stabilire con una certa precisione le differenze nella competenza linguistica per le varie lingue straniere (ad esempio inglese rispetto a tedesco che, nel caso dei 15 interpreti, era la seconda lingua non preferita). Dall’osservazione dell’attività cerebrale sulla regione visiva occipitale sinistra e frontale sinistra e destra si nota che la parte posteriore del cervello è più attiva durante la lettura di parole della lingua meglio conosciuta, mentre la parte anteriore lo è, sempre per la lingua meglio padroneggiata, in risposta a parole inesistenti, producendo un’onda negativa discriminativa, che riflette la difficoltà di accesso al significato di una parola. La registrazione dei potenziali bio-elettrici si è rivelata sensibile a sottilissime variazioni nella competenza linguistica di interpreti simultanei di provata professionalità internazionale, mentre è naturalmente ancora più rispondente a macroscopiche differenze nell’abilità linguistica di persone con livelli di conoscenza meno avanzati. «Possiamo ben dire», conclude Mado Proverbio, «che i risultati dello studio, mostrano che la lingua madre di una persona che non parla, volontariamente o meno, può essere dedotta dalla sua rispondenza bioelettrica alle parole se le si richiede di esaminare attentamente un testo pur senza richiesta di comprenderlo (e questo può avvenire anche in persone amnesiche, in stato confusionale o sordomute, come pure in persone con gravi forme degenerative cerebrali o di paralisi muscolare). Il risultato è ancora più interessante se si considera che altri metodi utilizzati per identificare la nazionalità di un individuo sulla base di test linguistici (ad esempio, l’analisi dell’accento, della pronuncia, della conoscenza di fatti geografici e culturali) sono a tutt’oggi considerati poco attendibili». . |
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STUDENTI,FORMIGONI:NEL 2009 PRONTO CAMPUS MARTINITT REGIONE STANZIA 3.5 MILIONI PER 430 POSTI LETTO PER UNIVERSITARI |
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Milano, 15 aprile 2008 - Entro il 2009 sarà pronto il "Campus Martinitt", la nuova residenza per studenti che avrà a disposizione 430 posti letto. Lo ha confermato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che con i presidenti di Aler Milano, Luciano Niero, di Atm, Elio Catania, e dei Martinitt, Emilio Trabucchi, e con i rettori di Politecnico e Università Statale di Milano, Giullio Ballio ed Enrico Decleva, ha effettuato oggi un sopralluogo per verificare lo "stato dell´arte" del nuovo Campus, abbandonato dal 1930,ma scelto come esempio, anche per il significato che tuttora conserva per la città di Milano, di una politica per la casa che funziona. Al temine della visita al Campus, Formigoni ha anche consegnato a una trentina di studenti e ad altrettanti autisti dell´Atm le chiavi delle loro nuove case di edilizia residenziale pubblica. "Il nostro sistema universitario con le sue 12 università - ha detto Formigoni - 10 delle quali concentrate nella sola Milano, garantisce ampie possibilità di scelta, sia in termini di qualità che di tipologia dell´offerta formativa, attraendo complessivamente oltre 230. 000 studenti, molti dei quali provenienti da altre regioni d´Italia e del mondo". "Ma allo stesso tempo - ha fatto notare - non riesce a far fronte da solo alle esigenze abitative di studenti e ricercatori e alla grave carenza di posti letto nelle nostre città. Da qui la nostra decisione di investire sulla residenzialità universitaria. Perché fare questo significa anche rendere il sistema accademico sempre più attrattivo per i giovani talenti e per i docenti italiani e stranieri. Significa investire concretamente sul capitale umano come essenziale leva di sviluppo, proiettando il polo lombardo di ricerca e innovazione tra le capitali universitarie internazionali". Da qui il cofinanziamento di alcuni progetti strategici che hanno permesso di garantire, ad oggi, 6. 000 posti per studenti capaci e meritevoli, ma privi di mezzi, nell´intera Regione. Numero che crescerà ulteriormente visto che entro il 2009 saranno 2. 300 i nuovi posti per studenti in Lombardia, grazie ad un contributo economico di 60 milioni di euro, 22 dei quali provenienti direttamente dal bilancio regionale. "È suggestivo che questa grande residenza per universitari - ha aggiunto Formigoni - importante investimento per il nostro futuro, sorga in un luogo che per secoli ha visto una delle più benemerite istituzioni cittadini formare schiere di ragazzi milanesi che hanno contribuito a fare di questa città la capitale del lavoro, dell´innovazione, della modernizzazione, diventando protagonisti dello sviluppo economico non solo lombardo, ma dell´Italia". "La realizzazione di questa nuova struttura - ha aggiunto - avrà un´altra valenza fondamentale all´interno del più ampio progetto di ricostruzione dei quartieri che stiamo portando avanti. Riconsegnare i Martinitt significa infatti contribuire a riqualificare l´intera area, poiché l´arrivo degli studenti andrà senza dubbio a incidere in modo significativo sulle dinamiche sociali del quartiere, assicurando anche una maggiore integrazione sociale". "È dunque in cantiere un´opera - ha concluso il presidente lombardo - che andrà a ridisegnare il volto e la qualità della vita di un territorio e che anche in questo modo ne valorizza lo sviluppo, contribuendo a renderlo più attrattivo e competitivo. Il campus è un altro tassello fondamentale della più ampia e articolata politica regionale che ci vede impegnati insieme alle Aler e agli enti Locali per costruire insieme una pluralità di risposte ad un bisogno abitativo in costante espansione, nella consapevolezza che una pluralità di esigenze si può meglio affrontare con la partnership di una pluralità di soggetti". Scheda Martinitt: Posti letto: n. 430 (187 camere per 312 studenti, 56 minialloggi da 2 posti e 2 appartamenti da 3 persone). Canoni di affitto: 265/340 euro per le camere; 340/480 euro per i minialloggi e 200/305 euro per gli appartamenti. Investimento complessivo compreso arredi: 16. 950. 000 euro; Finanziamento regionale: circa 3. 5 milioni di euro; Inizio dei lavori: 07/06/2007; Termine lavori: 06/12/2009. Il campus, completamento cablato, sarà dotato anche di lavanderia, locali tecnici, portineria, infermeria, sala comune principale, area ristorazione, strutture sportive e sale comuni. Scheda: La Politica Per La Casa Di Regione Lombardia: Cosa E´ Stato Fatto Dal 2004 3. 000 alloggi realizzati di cui 1. 500 per le famiglie meno abbienti; 9. 100 alloggi in costruzione di cui 7. 700 per le famiglie meno abbienti (di questi 5. 700 alloggi saranno conclusi entro il 31. 12. 2008); -5. 500 alloggi, di cui 5. 200 per le famiglie meno abbienti, inizieranno i lavori entro il 2009 (di questi circa 4. 000 alloggi sono ricompresi nell´ambito dei contratti di quartiere, per i quali si sta provvedendo con le prioritarie opere di ristrutturazione). Fondo Sostegno Affitti: 363. 000 famiglie sostenute a partire da 2001 con un investimento complessivo di circa 500 milioni di euro. Contributo acquisto prima casa: 45. 000 famiglie sostenute con un investimento complessivo di circa 250 milioni di euro. In particolare i 23 Contratti di Quartiere approvati, di cui 17 nella sola provincia di Milano, hanno costituito lo strumento più innovativo per gli interventi di riqualificazione nei quartieri di Erp non solo per la mole di risorse attivata (oltre 500 milioni di euro) ma anche per la modalità della Progettazione Partecipata e dei Laboratori di Quartiere mediante cui sono stati coinvolti gli inquilini. Cosa Faremo Il nuovo Programma Regionale per l´Edilizia Residenziale Pubblica (Prerp) per il triennio 2007 - 2009, ha stanziato oltre 512 milioni di euro e punta su tre assi fondamentali: 1) la realizzazione di nuovi interventi mediante lo strumento innovativo degli Accordi Quadro di Sviluppo territoriale. Sono già stati sottoscritti 21 Accordi, che hanno permesso di finanziare con oltre 180 milioni di euro la realizzazione di 2. 800 alloggi. 2) la riqualificazione dei quartieri mediante nuovi contratti di quartiere con uno stanziamento di 67 milioni di euro. Per la prima volta questo programma sarà attuato con interventi condivisi fra diversi assessorati (commercio, famiglia, artigianato, sicurezza, reti e servizi di pubblica utilità). 3) il sostegno alle famiglie mediante: - Fondo Sostegno Affitti: 164 milioni di euro per quelle famiglie (210. 000 in tre anni) che non riescono a pagare il canone di libero mercato; -Contributi Per L´acquisto Della Prima Casa Per Le Giovani Coppie: 90 milioni di euro (10. 000 nuove famiglie in tre anni). . |
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SCUOLA: LE 8 PROPOSTE DEL MOIGE PER UNA SCUOLA A MISURA DI RAGAZZI E GENITORI CLASSI OMOGENEE PER SESSO IN VIA SPERIMENTALE, COME IN GERMANIA ED INGHILTERRA |
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Roma, 15 aprile 2008 - Sulla scorta delle ultime vicende che hanno visto protagonista la scuola italiana (dalle polemiche sulla qualità dell’istruzione paragonata al resto d’Europa, ai casi di bullismo, per finire con l’ultima questione riguardante la difficile applicazione omogenea dei corsi di recupero), il Moige-movimento Italiano Genitori, interviene sull’argomento scuola, formulando otto proposte concrete al governo che verrà, per una scuola a misura di ragazzi e genitori. “Oggi esiste in generale un problema di autorevolezza dell’istituzione scolastica”, ha affermato Bruno Iadaresta, Responsabile scuola del Moige-movimento italiano Genitori. “Non è un caso che secondo l’ultima indagine Ocse-pisa sulle ‘competenze’ dei quindicenni di 57 paesi, gli italiani siano tra i peggiori. Per questo, abbiamo deciso di formulare otto proposte concrete che stimolino una risposta rispetto a problemi importanti quali quello della qualità dell’istruzione, del bullismo, della libertà di scelta educativa per la famiglia, della sicurezza, dell’autorevolezza, e poi ancora della condivisione e della qualità dello studio: non è un caso che fra le nostre proposte ci sia anche quella di reintrodurre a livello sperimentale in alcune ´scuole-pilota´ le classi omogenee per sesso, sull’esempio di altri paesi europei, quali la Germania e l’Inghilterra, e alla luce di molteplici studi in materia che ne confermano la validità". Di seguito le otto proposte del Moige: 1. Libertà di scelta educativa: il riconoscimento di un’effettiva e non discriminatoria libertà di scelta fra scuola statale e non statale, anche a chi non ha particolari mezzi economici, prevedendo l’introduzione del bonus scuola. 2. Mettere a norma le scuole italiane: la situazione del patrimonio edilizio scolastico, specie in alcune zone del paese è disastrosa. La sicurezza delle scuole e quindi dei nostri figli è un’urgenza importantissima. 3. Ridefinizione degli Organi Collegiali: l’esperienza più che quarantennale degli attuali organi collegiali ha mostrato dei limiti profondi. Occorre nella riforma degli organi collegiali tenere più chiaramente distinte le sfere di competenza del Dirigente scolastico e del suo staff rispetto a quelle degli organi collegiali, evitando accuratamente di coinvolgere i Consigli di Istituto nella gestione della scuola. Va invece potenziata la “vocazione” degli organi collegiali a divenire luoghi autorevoli dove si elaborano le linee guida dell’offerta formativa e si vigila sulla stessa, dove i genitori abbiano la possibilità di far emergere realmente le loro istanze educative. 4. Colloqui periodici scuola famiglia: introduzione di alcune modifiche all’attuale gestione dei cosiddetti colloqui periodici, rendendoli da una parte più frequenti e dall’altra personalizzandoli, così da favorire un maggiore e più efficace dialogo fra genitori e insegnanti. 5. Permessi retribuiti: favorire la partecipazione dei genitori ai colloqui periodici con i docenti e alle attività degli organi collegiali attraverso la previsione di permessi retribuiti. 6. Lotta al bullismo: adozione di azioni che vedano la sinergia tra Ministero, singoli Istituti e genitori. Prevedere l’obbligatorietà per ogni scuola di adottare un proprio regolamento; in caso di loro inerzia, entrerà in vigore automaticamente un regolamento generale ad hoc predisposto dal Ministero. Si suggerisce inoltre che su istanza dei genitori o dei docenti sia obbligatoria l’implementazione delle misure disciplinari previste dal Regolamento. E’ auspicabile infine l’istituzione di un organismo esterno all’istituzione scolastica con presenza qualificata dei rappresentati dei genitori, chiamato a valutare in 2° grado i provvedimenti disciplinari adottati o non adottati dalla scuola. 7. Scuola omogenea per sesso: reintrodurre a livello sperimentale in alcune “scuole-pilota” le classi omogenee per sesso, sull’esempio di altri paesi europei, quali la Germania e l’Inghilterra, e alla luce di molteplici studi in materia che ne confermano la validità. 8. Revisione del fondo d’istituto: utilizzo delle risorse di tale Fondo per l’aumento degli stipendi del personale scolastico e per il miglioramento della qualità delle attività curricolari della scuola (es. : indennità di presenza). . |
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TERZA EDIZIONE DE “IL GIOCO DELL’EUROPA” |
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Bolzano, 15 aprile 2008 - È uscita in questi giorni la terza edizione de “Il gioco dell’Europa” cofinanziato dall’Unione Europea e pubblicato a cura della Ripartizione affari comunitari, Ufficio per l’integrazione europea – Antenna Europe Direct di Bolzano. La pubblicazione di 50 pagine, rivolta ai giovani dai 12 ai 14 anni, contiene, in forma di gioco, una serie di informazioni interessanti sulla geografia, la storia, la popolazione, le lingue e la cultura del nostro continente. Non manca un capitolo riguardante la politica regionale ed i rapporti con i nostri vicini. Gli interessati possono richiedere una copia gratuita della pubblicazione direttamente alla Ripartizione affari comunitari, Ufficio per l’integrazione europea – Antenna Europe Direct di Bolzano che ha sede in via Conciapelli,69, E-mail: europa@provincia. Bz. It, sito Internet: www. Provincia. Bz. It/europedirect. . |
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ANCHE PER I 15ENNI LA POSSIBILITÀ DEI TIROCINI ESTIVI |
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Bolzano, 15 aprile 2008 - Tornano anche quest´anno i tirocini estivi di studenti e scolari. A parte qualche rara eccezione, sono state confermate le stesse condizioni dello scorso anno, con la possibilità, dunque, di effettuare un periodo di lavoro anche per i 15enni. Lo rende noto la Ripartizione provinciale lavoro. "Con l´innalzamento a 16 anni dell´età minima per stipulare un contratto di lavoro - commenta il direttore della Ripartizione Helmuth Sinn - abbiamo temuto di non poter consentire ai ragazzi di 15 anni di effettuare i loro periodi di tirocinio pratico e formativo durante l´estate. In realtà, però, il rapporto non è inquadrabile come un normale contratto di lavoro, e dunque il limite dei 16 anni di età non sarà valido per i tirocini estivi". Rispetto all´anno scorso, le novità riguardano alcuni settori dell´edilizia considerati particolarmente pericolosi. I tirocini per muratori, carpentieri, fabbri, falegnami, elettricisti, installatori e pavimentisti dovranno scaturire da progetti individuali preparati dalle singole aziende, e poi sottoposte al vaglio della Ripartizione lavoro. Inoltre, per ottenere il via libera, sarà necessaria anche l´autorizzazione dell´Ufficio tutela sociale del lavoro. "In questo modo - prosegue Sinn - puntiamo a garantire a tutti i tirocinanti le migliori condizioni possibili in termini di sicurezza". L´autorizzazione dell´Ufficio tutela sociale del lavoro è richiesta anche per i contratti di lavoro, a tempo determinato o indeterminato, stipulati da ragazzi al di sotto dei 18 anni nei settori considerati maggiormente pericolosi. . |
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TORINO: FORMAZIONE PROFESSIONALE OLTRE SETTE MILIONI DI EURO PER LA FORMAZIONE DEGLI APPRENDISTI |
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Torino, 14 aprile 2008 - La Provincia di Torino apre il bando per le agenzie formative e le imprese che realizzano attività e corsi di formazione rivolte agli apprendisti: la Giunta provinciale ha approvato oggi l’avviso pubblico. Le attività sono finanziate per oltre 7milioni di euro con fondi sociali europei e riguardano l’anno 2008. Il bando riveste particolare importanza perchè i corsi di formazione che verranno finanziati saranno rivolti soprattutto ad una categoria di lavoratori, quella degli apprendisti, rappresentata dai giovani che si devono inserire nel mondo del lavoro e hanno bisogno di acquisire una professionalità. Potranno presentare la domanda di iscrizione al catalogo le agenzie formative accreditate secondo la normativa regionale vigente. Quelle già inserite nel catalogo provinciale 2007 non dovranno presentare una nuova domanda. Le domande dovranno essere presentate all’ufficio apprendistato della Provincia di Torino (via Bertola, 28 Torino) dal 14 al 24 aprile(ore 9. 00/12. 00 – 14. 00/16. 00). . |
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ALESSANDRIA: TRE PROGETTI DI STUDIO E RICERCA IN CAMPO NATURALISTICO-AMBIENTALE APPROVATE LE PROCEDURE PER IL SOSTEGNO ALL’ATTIVITÀ DI RICERCA DI LAUREANDI |
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Alessandria, 15 aprile 2008 - La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, su proposta dell’assessore ai Parchi – Protezione Naturalistica e Forestazione, Domenico Priora, ha approvato l’istituzione di tre progetti di studio e ricerca in campo naturalistico-ambientale denominati “Studio del Catasto sentieri della Provincia di Alessandria quale elemento di valorizzazione del territorio” (contributo finanziario di 2 mila euro), “La rete sentieristica provinciale quale mezzo per la conoscenza naturalistica – paesaggistica – storica del territorio” (contributo finanziario di 1. 500 euro) e “Aspetti paleontologici e naturalistici del Rio Salso e del Rio Valmazza” (contributo finanziario di 1. 500 euro), a sostegno dell’attività di ricerca di laureandi della facoltà di Scienze M. F. N dell’Università degli studi del Piemonte Orientale per la stesura delle proprie tesi di laurea, che abbiano effettuato il tirocinio formativo presso il Servizio Parchi – Protezione Naturalistica e Forestazione. Negli ultimi anni la Provincia di Alessandria, e nello specifico l’assessorato ai Parchi – Protezione Naturalistica e Forestazione, ha individuato aree di intervento in campo naturalistico-ambientale, destinando dipendenti dell’ente alla raccolta e allo studio di elementi per la creazione di una banca dati finalizzata alla conoscenza di aree di pregio, nell’intento di una loro maggiore valorizzazione. In quest’ottica, sono stati realizzati il Catasto dei sentieri della Provincia, la prima parte del Piano naturalistico dell’area del Rio Salso, lo studio e la valorizzazione dell’area del Rio Valmazza, un monitoraggio degli aspetti paleontologici di alcuni rii minori e il monitoraggio e lo studio per la valorizzazione del S. I. C. Del Monte Antola, Carmo e Legnà. Nell’ambito della convenzione stipulata tra la Provincia e la facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, giovani laureandi possono effettuare il tirocinio formativo e di orientamento presso il Dipartimento Ambiente e Territorio della Provincia e, in particolare, anche presso il Servizio Parchi – Protezione Naturalistica e Forestazione. Durante tale periodo di formazione, i tirocinanti possono partecipare, in modo diretto, alla stesura del Piano naturalistico dell’area del Rio Salso e allo studio e la valorizzazione dell’area del Rio Valmazza, prendendo parte alle uscite sui sentieri e agli incontri della Consulta provinciale per la Sentieristica, finalizzati alla realizzazione del Catasto Regionale dei sentieri e all’attuazione del Piano Provinciale dei sentieri. I contributi ai tre laureandi saranno erogati ad avvenuta discussione della tesi e la stessa potrà essere utilizzata dalla Provincia come studio di approfondimento delle materie in esame, fornendone massima divulgazione sia con la stampa che con la pubblicazione sul sito internet dei sentieri. . |
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“SPERIMENTA IL TERRITORIO. SISTEMA DI PARCHI A TEMA SU CULTURA, STORIA E NATURA DEL TERRITORIO”. APPROVATO LO SCHEMA DI PROTOCOLLO ORGANIZZATIVO TRA LA PROVINCIA DI ALESSANDRIA E I SEI ENTI ATTUATORI |
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Alessandria, 15 aprile 2008 - La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, su proposta dell’assessore allo Sviluppo e attività economiche, Maria Rita Rossa, ha approvato lo schema di Protocollo organizzativo da sottoscriversi tra la Provincia di Alessandria e gli enti attuatori dei sei parchi a tema progettati sul territorio provinciale, per la regolamentazione dei rapporti per le procedure di gara inerenti la dotazione promozionale dei parchi, rientranti nell’iniziativa “Sperimenta il territorio. Sistema di parchi a tema su cultura, storia e natura del territorio”. Alla Provincia sarà affidato l’incarico a procedere, in nome e per conto degli enti attuatori, all’espletamento delle procedure di gara (una per l’acquisizione di cartelloni e segnali e l’altra per azioni di promozione, comunicazione e marketing del territorio) per la dotazione minima necessaria in termini di supporti fisici (cartellonistica) e di progetto grafico (logo, sito internet, Dvd), gestendo, poi, anche la fase esecutiva degli appalti. I soggetti attuatori coinvolti sono il Comune di Gabiano(“basso Monferrato Story Park”), il Comune di Ovada (“Alto Monferrato Story Park”), la Comunità Montana Alta Val Lemme ed Alto Ovadese (“Benedicta – Parco della pace”), la Comunità Montana Suol d’Aleramo (“Parco faunistico dell’Appennino”), la Comunità Montana Valli Curone Grue Ossona (“Val Curone Down Hill Park”) e la Comunità Montana Val Borbera e Valli Spinti (“Val Borbera Adventure Park”). Da parte sua, la Provincia di Alessandria, in qualità di ente promotore e cofinanziatore dell’iniziativa, svolge un ruolo di coordinamento e di indirizzo delle fasi di progettazione e realizzazione dei parchi, al fine di garantire l’unitarietà ed organicità del progetto quale “attrattiva di sistema” del territorio. La proposta progettuale è stata ammessa al finanziamento per un contributo complessivo di 3. 573. 451,77 euro (il 70%) a fronte di un investimento ammissibile di 5. 104. 931,10 euro e agli enti attuatori, in quanto soggetti realizzatori dei parchi, faranno capo le obbligazioni giuridiche e gli oneri finanziari connessi alle attività realizzate dalla Provincia. . |
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AMBIENTE: SU SITO REGIONE FVG INVENTARIO PRATI STABILI PIANURA |
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Trieste, 15 aprile 2008 - E´ ora operativo e fruibile da parte dei cittadini e delle associazioni interessate l´inventario dei prati stabili della pianura friulana, uno strumento di consultazione e verifica della situazione previsto dalla legge regionale 9 del 2005, che ha inteso garantire la conservazione dell´identità biologica del territorio e la biodiversità degli habitat e delle specie floristiche e faunistiche che caratterizzano queste significative aree naturali. I prati stabili sono infatti quelle formazioni erbacee che non hanno mai subìto modificazioni, come arature o erpicature, oppure, se ciò è avvenuto, sono ormai state rinaturalizzate con le specie tipiche. I prati sono particolarmente interessanti da un punto di vista floristico in quanto spesso ospitano endemismi, piante cioè che vivono in aree molto limitate, oppure relitti glaciali, specie presenti nella zona dai tempi delle ultime glaciazioni (circa 10. 000 anni fa). L´individuazione puntuale di questi particolari e preziosi habitat è avvenuta grazie ai rilievi sul campo effettuati da personale addestrato del Corpo forestale regionale, appositamente dotato di fotocamere digitali e Gps. La cartografia e tutti i dati relativi alle superfici individuate come prati stabili dall´Amministrazione regionale e quindi soggette a incentivi e sanzioni sono ora presenti sul sito della Regione (www. Regione. Fvg. It), alla voce "ambiente e territorio/catalogo dei dati ambientali e territoriali": il sistema Gis, reso pubblico in rete, consentirà la gestione naturalistica dei prati, la concessione dei contributi previsti dalla legge regionale, la pianificazione degli interventi e la necessaria sorveglianza, affidata al Corpo forestale regionale. . |
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IMPIANTO DI RECUPERO/SMALTIMENTO RIFIUTI NEL COMUNE DI ALESSANDRIA APPROVATO IL PROGETTO PRESENTATO DAL CONSORZIO DI BACINO ALESSANDRINO RSU |
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Alessandria, 15 aprile 2008 - La Giunta provinciale, presieduta da Paolo Filippi, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Renzo Penna, ha approvato, ai sensi dell’art. 208 del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e s. M. I. , il progetto presentato dal rappresentante legale del Consorzio di Bacino Alessandrino per la raccolta e il trasporto dei rifiuti solidi urbani, Piercarlo Bocchio, sulla realizzazione di un centro di raccolta delle frazioni di rifiuti urbani, pericolosi e non, e assimilabili, nel quartiere Cristo, ad Alessandria. Il progetto consiste nell’allestimento di un’area appositamente attrezzata per la raccolta dei rifiuti conferiti principalmente dalla stessa utenza e va ad integrarsi con il nuovo sistema domiciliare di raccolta dei rifiuti urbani, già attivo da qualche anno sul territorio alessandrino. A tal fine, il Comune di Alessandria ha istituito recentemente un nuovo sistema di raccolta, prevedendo la scomparsa dei grossi contenitori posizionati lungo le vie pubbliche, sostituiti, all’interno dei quartieri, dai cosiddetti “ecocentri o isole ecologiche”, ai quali i cittadini possono conferire quei rifiuti non gestibili con il nuovo sistema di raccolta. L’inizio dei lavori potrà avvenire solo successivamente al rilascio del permesso di costruire da parte del Comune di Alessandria, che dovrà adeguare il vigente P. R. G. C. Prevedendo, eventualmente, anche una fascia di rispetto, così come proposto dal Settore Urbanistico Territoriale della Regione Piemonte. . |
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