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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 28 Maggio 2008 |
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Politica |
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MERCATO DEL LAVORO UNICO EUROPEO PER I RICERCATORI: LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE UNA NUOVA PARTNERSHIP CON GLI STATI MEMBRI |
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Bruxelles, 28 maggio 2008 - Nella comunicazione "Migliori carriere e maggiore mobilità: una partnership europea per i ricercatori", la Commissione europea auspica una partnership con gli Stati membri per garantire che siano disponibili le risorse umane necessarie per sostenere e rafforzare il contributo della scienza e della tecnologia ad un´economia europea basata sulla conoscenza. L´europa affronta una concorrenza mondiale crescente per i migliori talenti e sfide demografiche. La partnership ha l´obiettivo di armonizzare e canalizzare gli sforzi dei singoli Stati membri. Le azioni prioritarie congiunte dovrebbero rendere l´Ue più attraente per i ricercatori e consentire loro di essere più mobili tra paesi, istituzioni e tra il settore accademico e privato. Gli interventi principali sono finalizzati ad aprire sistematicamente le assunzioni, far fronte alle esigenze di sicurezza sociale e pensionistiche dei ricercatori mobili, creare condizioni eque di occupazione e di lavoro e garantire che i ricercatori abbiano la formazione e le competenze adeguate. Secondo il commissario europeo per la scienza e la ricerca, Janez Potočnik, "dobbiamo liberare il potenziale dei nostri eccellenti ricercatori se vogliamo raggiungere gli obiettivi generali dell´agenda di Lisbona e realizzare lo Spazio europeo di ricerca. Troppi ricercatori devono attendere troppo a lungo l´opportunità per diventare ricercatori indipendenti a pieno titolo a causa di una legislazione e di pratiche nazionali superate. Desideriamo instaurare una "quinta libertà", la libertà di conoscenza, che consenta agli studenti, agli scienziati e agli accademici di beneficiare di un mercato del lavoro europeo sano e di trovare opportunità in diverse istituzioni, settori e paesi a tutti gli stadi delle loro carriere. Ciò che è in gioco è la capacità dell´Europa di mantenersi e svilupparsi come un polo di eccellenza mondiale per la R&s nel lungo termine". In molti Stati membri le assunzioni basate sulla concorrenza nel settore pubblico restano tuttora limitate. I contratti a breve termine sono la norma per i giovani ricercatori e la carriera è spesso basata sull´anzianità e non sul merito. Molti ricercatori si sono inoltre formati in un modo accademico tradizionale che non li ha preparati a far fronte alle necessità dell´economia moderna basata sulla conoscenza, nella quale i collegamenti tra l´industria e gli istituti di ricerca pubblica sono sempre più importanti. I ricercatori di oggi possono essere chiamati a gestire la proprietà intellettuale, a portare avanti progetti multi-disciplinari o ad avviare la loro società. Viene proposto che la partnership si impegni a compiere entro la fine del 2010 progressi rapidi e misurabili per: aprire sistematicamente le assunzioni da parte degli istituti di ricerca a tutti i ricercatori europei; soddisfare le esigenze di sicurezza sociale e pensionistiche supplementari dei ricercatori mobili; fornire condizioni di occupazione e lavorative allettanti, ad esempio migliori condizioni contrattuali, retribuzioni e opportunità per lo sviluppo della carriera; garantire che i ricercatori abbiano le competenze necessarie per tradurre le conoscenze in risultati, in particolare rafforzando i legami tra le università e l´industria. Provvedimenti coordinati in questi settori tra la Commissione e gli Stati membri, unitamente ad un maggiore impegno in merito ad iniziative esistenti quali la Carta europea dei ricercatori e il Codice di condotta per le assunzioni dei ricercatori, aiuterebbero a creare un vero e proprio mercato del lavoro europeo per i ricercatori. In questo modo si equilibreranno l´offerta e la domanda di ricercatori, si rafforzeranno la crescita della produttività tramite un migliore incontro tra domanda e offerta di lavoro, si aumenterà il trasferimento di conoscenze e si agevolerà lo sviluppo di centri di eccellenza in tutta la Ue. Si realizzeranno inoltre migliori collegamenti internazionali per la ricerca in collaborazione e la valorizzazione economica dei risultati della ricerca e si contribuirà a creare condizioni più allettanti per gli investimenti industriali nella ricerca. Alla fine della prima fase della partnership, nel 2010, verrà effettuata una valutazione globale della situazione e dei risultati delle azioni della partnership e sarà considerata la necessità di ulteriori provvedimenti Ue per far fronte a questioni specifiche. . |
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UE: UNA MORATORIA SULL´USO DELLE ARMI ALL´URANIO IMPOVERITO |
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Strasburgo, 27 maggio 2008 - L´uso di uranio impoverito a fini bellici è contrario al diritto internazionale ed esistono testimonianze sulla sua tossicità. Il Parlamento europeo rinnova quindi il suo appello per una moratoria sull´uso di armi all´uranio. Chiede inoltre di non utilizzarle nelle operazioni Pesd, di non inviare personale militare e civile nelle regioni in cui non vi è garanzia che l´uranio non sia stato utilizzato, informando su questa eventualità. Sollecita poi studi scientifici e l´inventario delle aree contaminate. L´uso dell´uranio impoverito nei conflitti bellici «è contrario alle norme e ai principi basilari sanciti dal diritto internazionale, umanitario e ambientale scritto e consuetudinario». E´ quanto sostiene il Parlamento in una risoluzione - sostenuta da Pse, Alde, Uen, Verdi/ale e Gue/ngl - adottata con 491 voti favorevoli, 18 contrari e 12 astensioni sottolineando che l´uranio (impoverito) «è stato ampiamente utilizzato nelle guerre moderne», sia come munizione sia come protezione blindata contro attacchi missilistici e di artiglieria. I deputati osservano che, sebbene la ricerca scientifica non sia stata finora in grado di fornire prove conclusive sulla sua nocività, «esistono numerose testimonianze sugli effetti dannosi e spesso letali» sia per il personale militare che per i civili. Ricordano inoltre che, fin da quando l´uranio impoverito è stato utilizzato dalle forze alleate nella prima guerra contro l´Iraq, sono emerse gravi preoccupazioni circa la «tossicità radiologica e chimica» delle fini particelle di uranio rilasciate in seguito all´impatto di tali armi contro bersagli corazzati. Il Parlamento, pertanto, rinnova fermamente il suo appello agli Stati membri dell´Ue e della Nato ad imporre una moratoria sull´uso di armi all´uranio impoverito e a raddoppiare gli sforzi tesi ad un divieto globale, nonché a cessare sistematicamente la produzione e l´acquisto di questo tipo di armi. Invita poi gli Stati membri e il Consiglio ad assumere un ruolo guida per giungere all´elaborazione di un trattato internazionale - tramite le Nazioni Unite o attraverso una "coalizione delle persone di buona volontà" - al fine di introdurre un divieto sullo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio, il trasferimento, la sperimentazione e l´uso di armi all´uranio, nonché la distruzione o il riciclaggio delle riserve esistenti, nel caso in cui esistano prove scientifiche conclusive del danno causato da tali armi. Esorta inoltre gli Stati membri, nell´ambito delle operazioni future, a non utilizzare tali armi nelle operazioni Pesd e a non dispiegare personale militare e civile nelle regioni in cui non può esservi alcuna garanzia che l´uranio impoverito non sia stato o non sarà utilizzato. D´altra parte, sollecita gli Stati membri, il Consiglio e la Commissione a fornire al loro personale militare e civile in missione, come pure alle loro organizzazioni professionali, informazioni complete sulla probabilità che l´uranio impoverito sia stato o possa essere utilizzato nella regione in cui operano, nonché a adottare sufficienti misure di protezione. Il Consiglio e la Commissione dovrebbero quindi far eseguire studi scientifici sull´uso dell´uranio impoverito in tutte le regioni in cui è stato dispiegato personale militare e civile europeo ed internazionale e gli Stati membri dovrebbero aderire alla risoluzione delle Nazioni Unite approvata il 5 dicembre 2007, nonché presentare una relazione con le loro opinioni sugli effetti dell´uso di armi e di munizioni contenenti uranio impoverito. Il Parlamento raccomanda poi che l´Alto rappresentante Ue includa, nella prossima versione rivista della strategia europea in materia di sicurezza, l´esigenza di studiare in modo appropriato l´utilità futura delle munizioni non guidate nonché delle bombe a grappolo, delle mine e di altre armi ad effetto indiscriminato quali le armi all´uranio impoverito. Chiede poi a Stati membri, Consiglio e Commissione di redigere un inventario ambientale delle zone contaminate dall´uranio impoverito (inclusi i poligoni per i test) e di fornire tutto l´appoggio possibile - incluso quello finanziario - a progetti che potrebbero assistere le vittime e i loro familiari. Sarebbe anche necessario provvedere ad operazioni di pulizia delle zone interessate qualora sia confermato l´effetto negativo sulla salute umana e sull´ambiente. . |
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IL PRESIDENTE REGIONE MOLISE MICHELE IORIO A BRUXELLES E A STRASBURGO PER CONVENGO SUL RUOLO DELL´EUROREGIONE ADRIATICA |
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Campobasso, 28 maggio 2008 - Il Presidente della Regione Molise Michele Iorio sarà nei prossimi giorni a Bruxelles e a Strasburgo dove parteciperà, rispettivamente, ad un convengo sul ruolo dell´Euroregione Adriatica nello sviluppo integrato del mercato del lavoro dell´Area adriatica, e ad un incontro con il Presidente del Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio D´europa e la delegazione dell´Upi (Unione Province Italiane) per illustrare gli obiettivi e le finalità della nuova organizzazione che raccoglie tutti gli enti e le regioni che affacciano sul bacino adriatico. Il convegno dal titolo "Sviluppo Integrato del mercato del lavoro nell´area Adriatica - Il ruolo dell´Euroregione Adriatica – Risultati del Progetto Dilma"si terrà presso la sede di rappresentanza della Regione Molise in rue de Toulouse 47 a partire dalle ore 9. 30 di mercoledì 28 maggio. L´incontro con l´Upi, invece, avverrà nel Palazzo del Consiglio D´europa a Strasburgo giovedì 29 maggio alle ore 9. 30. . |
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BORGHEZIO : PERCHE´ IL NO DI CONFINDUSTRIA ALL´AZIONARIATO DEI LAVORATORI ? |
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Bruxelles, 28 maggio 2008 - La partecipazione dei lavoratori agli utili delle aziende - sostenuta da settori del governo e del sindacato - non piace a Confindustria, ma non si comprende bene il perchè. Le spiegazioni fornite dalla Presidente Marcegaglia appaiono vaghe e, per dirla tutta, inconsistenti, specie di fronte alla realtà dei bassi salari e, più in generale, alla crescente richiesta di partecipazione che viene da tutta la società civile. In Francia la presidenza Sarkozy, informata ad una cultura politico-economica moderna e dinamica, punta moltissimo sul rilancio dell´intéressement, arrivando addirittura a prevederne l´obbligatorietà. E perchè, quindi, non da noi dove la partecipazione avrebbe effetti immediati e positivi anche in tema di sicurezza del lavoro, come ha di recente affermato il Commissario europeo Vladimir Spidla in risposta ad una mia interrogazione? . |
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UCRAINA: NEL PRIMO TRIMESTRE REGISTRATI 3,365 MLD $ IN INVESTIMENTI ESTERI DIRETTI |
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Kiev, 28 maggio 2008 - L’ufficio statistico statale ha reso noto che l’afflusso netto di investimenti esteri diretti in Ucraina nel primo trimestre è stato di 3,365 mld $, pari ad un aumento annuo di quasi quattro volte. Da gennaio a marzo 2008, gli investitori stranieri hanno investito 3,244 mld $ nell’economia ucraina. Gli Ide complessivi nel Paese il primo aprile hanno raggiunto i 32,896 mld $, pari ad un aumento dell’11,4% rispetto all’inizio dell’anno. L’investimento netto pro capite equivale a 710 $. Nel trimestre c’è stato un incremento sostanziale dei capitali non-residenti da Cipro (750,1 mln $), dalla Germania (741,4 mln $), Russia (383,8 mln $), Austria (285,4 mln $), Olanda (249,3 mln $), Svezia (216,1 mln $) e Regno Unito (151,4 mln $). La Francia ha alzato il capitale di investimento di 101,1 mln $, le Isole Vergini di 91,7 mln $, l’Ungheria di 74,9 mln $. L’ucraina ha registrato un maggiore incremento degli investimenti esteri diretti nelle aziende che forniscono servizi finanziari, che hanno toccato i 257 mld $, così come in società immobiliari, ingegneria e servizi d’affari, che hanno visto un aumento di 257 mln $. Il capitale straniero nelle costruzioni è aumentato di 244,3 mln $, nell’industria di 421,5 mln $, inclusi 405,7 mln $ nel settore produttivo. Gli investimenti provengono da 123 Paesi, dieci dei quali incidono per l’83% dell’ammontare complessivo degli Ide. Nel primo trimestre l’Ucraina ha investito 12,7 mln $ in altri Paesi, perciò gli Ide ucraini complessivi accumulati, 2008 ad aprile hanno raggiunto i 6,164 mld $. L’ucraina ha investito 5,931 mld $ all’Unione Europea (96,2% degli Ide ucraini complessivi), 180,5 mld $ in atri Paesi Csi (2,9% degli Ide ucraini complessivi) e 52,1 mln $ (0,9%) nel resto del mondo. L’ucraina ha investito in 51 Paesi e soprattutto a Cipro. . |
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ASTA TITOLI DI STATO - CTZ - FINE MESE MAGGIO 2008
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Asta Titoli Di Stato - Ctz - Fine Mese Maggio 2008 |
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Ctz |
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Scadenza |
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30. 04. 2010 |
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Cod. /tranche |
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It0004361058/3 |
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Imp. Offerto |
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2500 |
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Regolamento |
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30/05/2008 |
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Imp. Domandato |
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4595 |
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Imp. Assegnato |
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2500 |
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Prezzo aggiudicazione |
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92,140 |
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Prezzo esclusione |
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90,183 |
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Rendimento lordo |
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4,36 |
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Variazione Rend. Asta prec. (*) |
0,262 |
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Rendimento netto |
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3,86 |
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Riparto |
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67,280 |
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Importo in circolazione (mln) |
6001 |
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Riapertura (mln) |
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250 |
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Prezzo nettisti |
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92,101851 |
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(*) raffronto con titolo di pari durata |
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Elaborazione Assiom - Associazione Italiana Operatori Mercati dei Capitali | . |
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ASTA DI FINE MESE DEI BUONI ORDINARI DEL TESORO MAGGIO 2008 |
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regolamento |
30/05/2008 |
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Durata gg. |
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182 |
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123* |
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prezzo medio ponderato |
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97,957 |
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98,605 |
ritenuta fiscale 12,5% |
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0,25538 |
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0,27175 |
arrotondamento |
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-0,00238 |
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0,00325 |
prezzo netto d´aggiudicazione |
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98,21 |
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98,88 |
rendimento semplice netto |
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3,61 |
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3,32 |
rendimento composto netto |
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3,64 |
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3,35 |
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nell´ipotesi di applicazioni delle commissioni massime, i prezzi ed i rendimenti risultano |
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così modificati: |
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commissioni massime |
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0,20 |
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0,20 |
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prezzo netto d´aggiudicazione+commissioni (massime) |
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98,41 |
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99,08 |
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rendimento semplice (minimo) |
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3,20 |
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2,72 |
rendimento composto netto (minimo) |
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3,22 |
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2,74 |
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* durata residua |
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fonte Assiom |
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BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA APPROVATO IL RESOCONTO TRIMESTRALE DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 31 MARZO 2008 |
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Modena, 28 maggio 2008 - Il Consiglio di amministrazione della Banca popolare dell’Emilia Romagna, nel pomeriggio del 15 maggio, ha esaminato ed approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato di “gruppo”, riferito al 31 marzo 2008. L’utile realizzato nei primi tre mesi dell’anno, a livello consolidato, ammonta ad € 97,1 milioni ed è in flessione del 28,47% nel raffronto con i risultati del medesimo periodo dello scorso anno (periodo in cui si era però registrata una posta straordinaria di utile, per la plusvalenza di € 18,2 milioni realizzata con la cessione della quota partecipativa in Banca Cis, ad opera del Banco di Sardegna e della Banca di Sassari). Al netto di tale plusvalenza e del correlato effetto fiscale, l’utile di periodo sarebbe in flessione di circa il 18%. Al risultato hanno contribuito i maggiori volumi di operatività, nel credito come nella raccolta, che hanno portato ad un aumento del margine da interessi dell’8,94% sullo stesso periodo del 2007. Ciò, nonostante la contrazione della forbice tra tassi attivi e passivi. A tale incremento si sono contrapposte le minusvalenze e le perdite sull’attività finanziaria, dato il difficile contesto del mercato. Si riportano di seguito i valori più significativi dello stato patrimoniale, raffrontati con i dati del bilancio consolidato 2007. I raffronti di conto economico sono esposti, su base omogenea, con riferimento ai dati del 31 marzo 2007. Raccolta: la raccolta diretta da clientela, pari ad € 40. 188,6 milioni, risulta in incremento dello 0,13% da fine anno 2007; rispetto al marzo 2007 l’incremento è invece dell’8,51%; la raccolta “indiretta” da clientela è valorizzata € 25. 911,6 milioni e subisce un calo del 4,14%; la flessione, essenzialmente dovuta all’andamento dei corsi dei titoli sul mercato, riguarda sia la componente gestita (meno 4,88%), che quella amministrata (meno 3,62%); il totale dei mezzi amministrati e/o gestiti da clientela, si determina in € 66,1 miliardi, in calo dell’1,59% rispetto al dicembre ultimo. Nel raffronto con il marzo 2007 si ha comunque un incremento del 2,26%. Crediti: i crediti verso clientela, al netto delle rettifiche di valore, sono iscritti in situazione per € 36. 225,2 milioni (più 2,36% sul dicembre ultimo e più 12,30% su base annua). In tale ambito la parte costituita dai crediti cosiddetti dubbi si quantifica in € 1. 406,5 milioni (+ 5,57%). Di essi, la quota riferibile alle “sofferenze” ammonta ad € 521,6 milioni (più 1,27% sul dicembre 2007) ed è pari soltanto all’1,44% del totale dei crediti in essere con la clientela. Patrimonio: il patrimonio netto consolidato di pertinenza del “gruppo”, comprensivo del risultato di periodo, è pari ad € 2. 960,8 milioni; esso risulta in flessione dello 0,25%, essenzialmente a causa della Riserva da valutazione attinente i titoli “disponibili per la vendita” (meno 76,1 milioni). Ciò, per effetto della generale flessione delle quotazioni di Borsa ed in particolare, della valorizzazione del pacchetto azionario detenuto in Banca Italease (meno € 48,5 milioni). Sommata la quota di patrimonio di pertinenza dei soci terzi, pari ad € 981,2 milioni, i mezzi patrimoniali del gruppo si attestano in complessivi € 3. 942,1 milioni, in incremento dello 0,27% da fine anno 2007. Conto economico: il margine d’interesse è di € 360,8 milioni (+ 8,94%); le commissioni nette ammontano ad € 109,2 milioni (+ 1,48%); il risultato netto dell’attività della finanza, a motivo della secca riduzione dei corsi degli strumenti finanziari, è negativo di € 24,1 milioni. Al 31 marzo 2007 si evidenziava invece un valore positivo di € 45,1 milioni; tale ultimo risultato comprendeva, però, una posta straordinaria non ricorrente, già citata, di € 18,2 milioni; il margine d’intermediazione è di € 445,9 milioni (-7,85%); le rettifiche apportate ai crediti ed alle altre attività finanziarie, al netto delle corrispondenti riprese di valore, si determinano in € 37,4 milioni (+ 59,68%); il risultato netto della gestione finanziaria è pari ad € 408,5 milioni (meno 11,29%); i costi operativi risultano di € 254,8 milioni (+ 7,74); comprendono spese amministrative per € 278,9 milioni (+ 5,67%), rappresentate da € 173,5 milioni di oneri di personale (+ 4,80%) e da € 105,4 milioni di altre spese amministrative (+ 7,14%). L’adeguamento dei fondi per rischi ed oneri ha richiesto accantonamenti netti per € 8 milioni. Le rettifiche nette di valore su attività materiali ed immateriali si quantificano in € 10,5 milioni. Sono altresì ricompresi, in positivo, proventi netti di gestione di € 42,5 milioni, che sono in linea con quanto registrato nel primo trimestre 2007. L’utile lordo dell’operatività corrente corrisponde ad € 153,9 milioni (- 31,28%). Dedotte le imposte, accertate in € 56,8 milioni (-35,61%), l’utile di periodo si quantifica in netti € 97,1 milioni. Tale risultato evidenzia un calo del 28,47% sul 31 marzo 2007 (era allora di € 135,7 milioni); ricomprendeva però, come detto, una posta straordinaria netta di € 17,3 milioni. Escludendo tale posta, la flessione dell’utile di periodo si determinerebbe nel 18%. La componente di utile di spettanza della Capogruppo è di € 70,5 milioni (-32,22%), mentre quella di pertinenza dei soci terzi è di € 26,6 milioni (-16,18%). Le tredici banche inserite nel “gruppo” sono presenti in diciassette regioni italiane, oltre che nel Granducato del Lussemburgo, con 1. 207 sportelli (di cui 3 aperti negli ultimi tre mesi). I dipendenti del “Gruppo” sono ora 11. 486 (26 in più da fine anno 2007). La Capogruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna - La situazione trimestrale della Banca al 31 marzo 2008, contestualmente approvata dal Consiglio di amministrazione, può riassumersi nei valori patrimoniali ed economici di seguito indicati (i primi raffrontati con il bilancio 2007 ed i secondi con l’analoga situazione al 31 marzo 2007): raccolta diretta di € 16. 187,1 milioni (+ 2,21%); raccolta indiretta valorizzata in € 16. 603,5 milioni (- 3,98%); totale dei mezzi amministrati, da clientela e da banche, di € 38. 165,7 milioni (- 1,55%); crediti netti verso clientela pari ad € 16. 122,2 milioni (+ 2,79%), con una incidenza delle “sofferenze” nette di € 141,6 milioni (soltanto lo 0,90% del totale dei crediti stessi); patrimonio netto, comprensivo dell’utile di periodo, di € 2. 423,8 milioni (- 1,05%). Il Conto economico evidenzia: un margine da interessi di € 112,1 milioni (+ 8,69%); un margine d’intermediazione di € 152,2 milioni (- 10,66%); un risultato netto della gestione finanziaria di € 125,1 milioni (- 19,04%); costi operativi (al netto dei proventi di gestione) pari ad € 83,1 milioni (+ 15,28%), comprensivi di spese amministrative per € 98,4 milioni (+ 4,87%). L’utile al lordo delle imposte si cifra in € 42 milioni, contro € 82,4 milioni a marzo 2007, mentre l’utile netto di periodo, dedotto il carico fiscale, si determina in € 25,7 milioni (- 45,59%) . Principali fatti di rilievo intervenuti successivamente alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione Dalla fine del trimestre si registra un positivo andamento della forbice tra i tassi attivi e passivi, con buone indicazioni sulle prospettive future, quanto al margine da interessi. L’andamento dei corsi di Borsa, sebbene tuttora negativo, denota un progressivo miglioramento rispetto allo scorso marzo. E’ ipotizzabile quindi un parziale recupero sui risultati netti negativi dell’attività della finanza. Di tale andamento ha beneficiato anche il titolo “Banca Italease”, che ha portato ad un netto ridimensionamento del negativo impatto patrimoniale sulla Riserva da valutazione, passato dai citati € 48,5 milioni, al valore più che dimezzato di circa € 23 milioni. . |
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CON BANCA IFIS ED EUROFIDI IL FACTORING SBARCA SUL WEB |
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Torino-Venezia Mestre, 28 maggio 2008 – Hanno debuttato in questi giorni sul Portale eurogroup. It i servizi di Web Factoring e di Anticipo ordini o contratti offerti da Banca Ifis con la possibilità di essere garantiti da Eurofidi. I due prodotti sono il frutto dell’accordo siglato alcuni mesi fa dalle due società: l’intesa, la prima di questo tipo in Italia tra un istituto di credito e un confidi, permette – tramite l’uso della Rete – anche alle piccole e medie imprese di accedere a questo tipo di servizi. Il Web Factoring e l’Anticipo ordini o contratti sono consultabili su eurogroup. It (sito del Gruppo di cui Eurofidi fa parte). Il Web Factoring consente di risparmiare tempo e di migliorare le capacità finanziarie delle aziende, anche di modeste dimensioni. Il prodotto è rivolto alle piccole e medie imprese dei settori industria, artigianato e servizi che abbiano sede in Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Umbria. A loro disposizione è previsto un plafond di 50 milioni di euro. L’importo della linea di credito parte da un minimo di 20 mila euro. La garanzia Eurofidi può coprire il 50% della linea di credito da erogare. Il servizio di Anticipo ordini o contratti consente di ottenere, attraverso lo smobilizzo dei crediti, anticipazioni sui crediti futuri derivanti da contratti stipulati con debitori ceduti preventivamente approvati, assicurando una disponibilità finanziaria immediata. Il prodotto, operativo nelle medesime regioni del Web Factoring, mette a disposizione delle Pmi un plafond di 50 milioni di euro. Anche in questo caso, la garanzia Eurofidi copre il 50% della linea di credito da erogare. . |
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BANCA POPOLARE DI INTRA PRIMO TRIMESTRE 2008: L’UTILE NETTO CONSOLIDATO È € 5,7 MILIONI |
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Verbania Intra, 28 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra S. P. A. , riunitosi in data 14 maggio sotto la Presidenza del Prof. Luigi Fumagalli, ha approvato il Resoconto intermedio consolidato relativo alla gestione del primo Trimestre 2008 redatto ai sensi dell’art. 154-ter Tuf introdotto dal D. Lgs 195/2007 in attuazione alla Direttiva 2004/109/Ce “Transparency” in materia di informativa periodica. La presente Informativa Finanziaria non è conforme allo Ias 34 “Bilanci Intermedi”. La Relazione finanziaria verrà depositata presso Borsa Italiana e presso la Sede Sociale della Banca. L’area di consolidamento e i dati di sintesi - Il primo Resoconto intermedio di gestione al 31. 03. 2008 comprende, con il metodo del consolidamento integrale, i risultati della Banca Popolare di Intra e delle Società Controllate Banca Popolare di Monza e Brianza e Intra Private Bank oltre alla situazione contabile “sopra la linea” della Intra Mortgage Finance 1, società veicolo della cartolarizzazione effettuata nel 2002. Si rammenta che nel perimetro di consolidamento non sono più presenti la società Monza e Brianza Leasing S. P. A. Oggetto di cessione nel corso dell’esercizio 2007 a Privata Holding S. P. A. E Intrafid S. R. L. Posta in liquidazione volontaria in data 5 dicembre 2007. I dati esposti, pertanto, non risultano perfettamente omogenei nel raffronto annuo, anche se per importi non significativi. I risultati Consolidati del I Trimestre 2008 - Nel primo Trimestre del 2008 la crescita dei volumi intermediati, favorita dalla spinta commerciale della Rete e la positiva evoluzione dell’attività ordinaria, hanno condotto ad un utile netto consolidato di € 5,7 milioni, confermando il buon andamento dell’esercizio precedente. Al 31 marzo 2008 la raccolta diretta consolidata si è collocata ad € 3. 752 milioni, in aumento del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2007 (€ 3. 604 milioni). Si sottolinea la diminuzione dello stock di prestiti obbligazionari istituzionali per la decisione di ridurne il peso sul totale della raccolta; lo sbilancio del trimestre è risultato negativo per circa € 5 milioni (a fronte di scadenze per oltre € 57 milioni nominali - di cui € 10 milioni a clientela istituzionale- sono stati emessi prestiti per circa € 52 milioni nominali tutti nei confronti di clientela retail). Nell’ intero 2007 a fronte di scadenze per € 450 milioni sono stati emessi € 300 milioni di prestiti obbligazionari. La raccolta indiretta si è posizionata a € 3. 611 milioni, mostrando un calo del 10,8% nei confronti del 31. 03. 2007 (€ 4. 046 milioni), che è stato influenzato dall’arretramento sia del comparto gestito -11,2%, che di quello amministrato - 10,2 %. Si sottolinea che l’ andamento negativo della raccolta indiretta ha risentito del deprezzamento subito dal mercato azionario . Nel trimestre il Mib ha registrato una flessione del 17,6% che si aggiunge al calo dell’8% del 2007. La raccolta complessiva della Banca Popolare di Intra e delle sue Controllate si è quindi attestata ad € 7. 363 milioni, con una diminuzione del 3,8% rispetto al 31. 03. 2007 (€ 7. 650 milioni). Gli impieghi hanno fatto registrare un incremento del 10,6% su base annua ad € 3. 542 milioni, confermando la fase di sviluppo dell’attività commerciale condotta con una particolare attenzione alla riqualificazione dell’attivo ed alla frammentazione delle posizioni creditizie. In termini di qualità del portafoglio crediti, al 31 marzo 2008 il totale dei crediti deteriorati lordi è sceso a € 594,6 milioni in flessione del 32% rispetto a marzo 2007 e del 2,2% da inizio anno per effetto del continuo e attento monitoraggio sul portafoglio crediti. A fronte di tali crediti sono state appostate rettifiche di valore complessive per € 288,2 milioni, con un grado di copertura ancora molto elevato (48,5%). Per quanto concerne le tipologie di crediti a rischio il rapporto tra sofferenze nette e impieghi netti si colloca al 4,7% con un grado di copertura del 61,8%. Il rapporto tra incagli netti e impieghi netti scende al 3,2% con il grado di copertura del 12,2%. La posizione interbancaria è positiva per € 189 milioni rispetto ad un saldo negativo di € 21 milioni del 31. 3. 2007. Passando al conto economico, i risultati consolidati al 31 marzo 2008 hanno fatto registrare un ulteriore rafforzamento del trend positivo che ha consentito nel 2007 il ritorno all’utile ed alla distribuzione del dividendo ai soci. Il margine di interesse consolidato si è attestato ad € 30,1 milioni in progresso del 10,1% sul 31. 3. 2007 (€ 27,3 milioni). Le commissioni nette sono cresciute su base annua del 4,4% ad € 16,3 milioni contro € 15,6 milioni dello stesso periodo del 2007, per effetto dell’incremento delle commissioni su servizi di gestione, intermediazione e consulenza e di quelle rivenienti dalla componente assicurativa. Il positivo risultato dell’attività di negoziazione, copertura e di valutazione di attività finanziarie voci contabili 70,80,90,100 e110 pari ad € 800 mila circa ha portato ad un margine di intermediazione consolidato di € 47,2 milioni, in aumento rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio (€ 42,6 milioni). Le rettifiche nette per deterioramento crediti ed altre attività finanziarie sono salite da € 3,9 milioni a € 7,7 milioni. Le spese per il personale (€ 14,5 milioni) e le altre spese amministrative (€ 17,2 milioni) si confrontano positivamente per complessivi € 2,6 milioni ai € 34,4 milioni del 31 marzo 2007, mentre gli altri oneri/proventi di gestione sono scesi del 34,4 % ad € 1,7 milioni. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri sono positivi per € 1,3 milioni e conducono ad un risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte di € 9,7 milioni contro € 5,6 milioni registrati al 31 marzo 2007. Dopo la contabilizzazione di imposte sul reddito per € 3,8 milioni, l’utile netto consolidato di pertinenza della Capogruppo raggiunge € 5,7 milioni, contro € 2,3 milioni al 31 marzo 2007. Al 31 marzo 2008 il patrimonio netto consolidato comprensivo dell’utile di periodo, al netto del patrimonio di pertinenza di terzi, si colloca a € 248 milioni con un incremento del 7% (€ 232 milioni al 31 marzo 2007) e comprende la quota dell’ utile dell’ esercizio 2007 destinato a riserva e non attribuito agli azionisti. Nel corso del primo Trimestre 2008 la Banca Popolare di Intra ha confermato il positivo trend di sviluppo dei risultati economici: aumenta la raccolta diretta, la raccolta indiretta si mantiene stabile nonostante la flessione dei mercati e crescono gli impieghi. Il saldo tra conti correnti aperti ed estinti è attivo facendo registrare uno sbilancio positivo di oltre mille rapporti. A livello di volumi, la raccolta diretta si è attestata ad € 3. 422 milioni, presentando un incremento del 2,8% rispetto al 31. 03. 2007 (€ 3. 330 milioni). L’ aumento della componente rappresentata dai debiti verso clientela si mantiene vigoroso (+17,2%) ed in controtendenza rispetto al graduale e costante ridimensionamento dei debiti rappresentati da titoli obbligazionari collocati presso gli investitori istituzionali. A fronte di complessive scadenze per 400 milioni per l’intero 2007 sono stati emessi 276 milioni di Prestiti Obbligazionari a clientela retail. La raccolta indiretta2 pari ad € 2. 665 milioni ha segnato una flessione del 9,5% sul 31 marzo 2007 (€ 2. 944 milioni), a causa della contrazione sia del risparmio gestito (-9,4 % ad € 1. 345 milioni) che della raccolta amministrata ( -9,5 % ad € 1. 320 milioni ). Al 31 marzo 2008 la raccolta complessiva della Banca si è assestata ad € 6. 087 milioni contro € 6. 274 milioni dell’anno precedente (-3,0%). In controtendenza gli impieghi hanno mostrato una crescita del 9,3%, passando da € 2. 887 milioni ad € 3. 155 milioni nel confronto annuo. Confermata la strategia aziendale di privilegiare le Pmi e le famiglie rispetto al settore corporate, di riqualificare gli attivi con un maggior frazionamento degli assets e di realizzare un’ulteriore riduzione del peso complessivo delle posizioni classificate tra le maggiori esposizioni. In relazione alla qualità del portafoglio crediti, in linea con quanto già evidenziato a livello consolidato, il totale dei crediti deteriorati lordi si è ridotto ad € 578,5 milioni, le rettifiche di valore ad € 286,0 milioni, conducendo ad un totale di crediti dubbi netti di € 292,6 milioni,mantenendosi sugli stessi livelli di dicembre e di marzo 2007. Il grado di copertura è pari al 49,4%. La posizione interbancaria netta è positiva per € 175 milioni rispetto al saldo negativo di € 6 milioni del 31. 03. 2007. Dal punto di vista economico il margine di interesse della Banca si è attestato a € 26,2 milioni, con un aumento del 9,3% rispetto al 31 marzo 2007. Le commissioni nette hanno registrato un progresso annuo del 9%, passando da € 12,9 milioni ad € 14,1 milioni, in virtù dell’aumento delle commissioni su servizi di gestione, intermediazione e consulenza e di quelle sugli altri servizi bancari. Il margine di intermediazione della Banca, pari a € 41,2 milioni, si conferma in forte aumento rispetto all’analogo trimestre dello scorso Esercizio (€ 36,4 milioni + 13,1%). Le rettifiche di valore nette per deterioramento crediti ed altre operazioni finanziarie sono risultate negative per € 7,5 milioni (-€ 3,9 milioni al 31. 03. 2007). Le altre spese amministrative 3che ammontano ad € 14,6 milioni salgono del 6,6%, mentre le spese del personale pari a € 12,6 milioni scendono del 23%. L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte è risultato positivo per € 8,4 milioni che si raffronta con € 3,5 milioni del 31. 03. 2007 (+ 140,3%). Dopo la contabilizzazione di imposte per € 3,3 milioni l’utile netto della Banca si attesta a € 5,2 milioni rispetto al risultato positivo di € 1,1 milioni del 31. 03. 2007 (+353,9%). A fine marzo 2008 il patrimonio netto individuale, comprensivo dell’utile di periodo , si è attestato a € 260,0 milioni. Nell’aggregato è ricompresa la quota di utile d’esercizio 2007 destinato a Riserve e non attribuito agli azionisti sotto forma di dividendo. L’andamento delle Società Controllate al 31 marzo 2008 Anche le Banche Controllate chiudono il primo Trimestre con risultati positivi. La Banca Popolare di Monza e Brianza conferma il considerevole incremento dei crediti verso la clientela (€ 357 milioni, +21% sul 31. 3. 2007 e +4,1% da inizio anno), con un profilo di asset quality in progressivo miglioramento (rapporto sofferenze nette/impieghi netti al 2,37%, contro il 2,48% di dicembre 2007). La scelta strategica di focalizzare il piano di sviluppo commerciale verso il settore retail e quello delle Pmi del territorio ha condotto ad una dinamica particolarmente espansiva del comparto dei crediti a medio e lungo termine la cui consistenza ha raggiunto € 177 milioni (+20,4% su base annua). La raccolta complessiva si posiziona ad € 315 milioni, con le componenti della raccolta diretta ad € 227 milioni e della indiretta ad € 88,5 milioni, facendo registrare una flessione del 5,6% da inizio anno ed un più contenuto calo dell’1,6% sul 31. 03. 2007. Si sottolinea che la discesa della raccolta diretta del 7,0% sul 31. 12. 2007 e del 2,0% nel raffronto annuo è da attribuire alla scelta di non rinnovare nominali € 30 milioni di Prestiti Obbligazionari istituzionali scaduti nel trimestre. Il calo della raccolta indiretta (-1,8% su dicembre e -0,4% su marzo) è invece ascrivibile quasi interamente alla fase negativa dei mercati obbligazionari ed azionari che ne hanno penalizzato la componente gestita (-6,5% da dicembre). A livello economico l’aumento del margine di interesse (€ 2,9 milioni, +11,8% annuo) e la crescita delle commissioni nette (€ 0,9 milioni, +18,6%), hanno determinato l’avanzamento del margine di intermediazione che ha raggiunto € 3,9 milioni (+15,5%). In presenza di costi operativi in aumento su base annua del 28,1% ad € 2,6 milioni, di cui € 1,2 milioni di costi del personale (+14,1%) e € 1,45 milioni (+46,4%) di spese amministrative, l’utile al lordo delle imposte è risultato pari ad € 1 milione (€ 1,3 milioni al 31. 3. 2007). Dopo la contabilizzazione di imposte per € 380 mila, l’utile netto si è collocato ad € 651 mila, che si raffronta con € 689 mila del 31 marzo 2007 (-5,5%). Intra Private Bank registra una lieve flessione della massa amministrata passata da € 1,05 miliardi di marzo 2007 al livello attuale di € 959,9 milioni per effetto della contrazione della raccolta indiretta (-9,3% da inizio anno e -13,9% da marzo 2007). Positivo l’andamento della raccolta diretta che si colloca a € 102,5 milioni (+85,5% da fine anno) per la significativa crescita dei pronti contro termine alla clientela, triplicatisi dal 31. 12. 2007. Nel dettaglio la componente gestita si colloca ad € 621,4 milioni (-12%) con il comparto relativo ai fondi comuni e sicav che si allinea alla flessione del mercato (-8,4%), mentre evidenziano una flessione più marcata le gestioni patrimoniali in fondi (-17,1%). Nell’ ambito della raccolta indiretta i titoli sui dossier amministrati ammontano ad € 235,9 milioni in calo dall’inizio anno dell’1,2%. A livello economico, il margine di interesse ha segnato un aumento ad € 793 mila (+63,6%) rispetto al 31 marzo 2007 e, in presenza di commissioni nette in diminuzione (€ 1,4 milioni contro € 1,9 del primo trimestre 2007), ha condotto ad un margine di intermediazione di € 2,1 milioni in flessione del 10,7% rispetto al 31. 03. 2007 (€ 2,4 milioni). I costi operativi del trimestre sono pari a € 1,9 milioni, in aumento del 7,6% su base annua; la componente delle spese per il personale risulta in flessione del 19,6% mentre le altre spese amministrative sono in crescita del 9,0% (ad € 1,2 milioni) per i maggiori oneri inerenti la fase di integrazione nel Gruppo Veneto Banca. Le imposte sul reddito d’esercizio, pari a € 119 mila (+23,6%), penalizzano ulteriormente l’utile netto del periodo che si colloca a € 97 mila che si raffronta con € 512 mila del marzo 2007 (-81,1%). I fatti di rilievo dopo la chiusura dell’Esercizio Come in precedenza comunicato il 29 aprile 2008 Veneto Banca Holding s. C. P. A ha deliberato di proseguire con il progetto di riorganizzazione del Gruppo lanciando un’Offerta pubblica di acquisto e scambio volontaria avente ad oggetto la totalità delle azioni ordinarie di Banca Popolare di Intra, non detenute dall’Offerente (23,696% circa del capitale al 29 aprile 2008). In virtù di tale offerta agli Azionisti di Banca Popolare di Intra potrà essere attribuita n. 1 azione Veneto Banca Holding oltre ad € 3,50 in contanti, ogni 2,6 azioni di Banca Popolare di Intra apportate in adesione. L’offerta pubblica di acquisto e scambio è subordinata all’approvazione da parte dell’Assemblea dei Soci di Veneto Banca Holding s. C. P. A. Di modificare la delega ex art. 2443 C. C conferita al Consiglio di Amministrazione (assemblea già convocata per il 26 e 27 maggio p. V. ), alla relativa autorizzazione da parte di Banca d’Italia ai sensi dell’art. 56 del D. Lgs. 385/1993 ed al raggiungimento da parte di Veneto Banca Holding di una partecipazione complessiva minima pari al 95% del capitale di Banca Popolare di Intra. Si sottolinea che, solo con l’avveramento di tutte le clausole sospensive cui l’offerta è condizionata, diverrà pienamente efficace la decisione di lanciare l’Opas e solo da tale momento decorrerà il termine di 20 giorni per il deposito del documento di offerta. L’operazione verrà realizzata, presumibilmente , nel mese di luglio 2008 acquisito l’assenso dei competenti Organi di Vigilanza alla pubblicazione del documento di offerta. Banca Popolare di Intra rammenta che l’Opas è propedeutica e finalizzata a realizzare il progetto di riorganizzazione del Gruppo Veneto Banca già delineato nel Piano industriale 2008-2010 che prevedeva la creazione nel mercato italiano di tre Banche Rete, con Banca Popolare di Intra S. P. A. Quale polo aggregante degli sportelli posizionati nei territori a Nord Ovest e il successivo accorpamento in Intra delle reti di Banca di Bergamo e di Banca Popolare di Monza e Brianza, con l’obiettivo di gestire le strategie di business e di sviluppo nell’ area lombardopiemontese, in Liguria ed in Val d’Aosta. Progetto verrà notevolmente semplificato nelle sue fasi organizzative e realizzative dal positivo andamento dell’ Opas e dal successivo delisting di Banca Popolare di Intra. Il Consiglio Amministrazione della Banca ha effettuato la verifica annuale della sussistenza dei requisiti di indipendenza dei propri Consiglieri di Amministrazione e Sindaci. Tutti i componenti del Collegio Sindacale: Prof. Mario Boidi, Rag. Riccardo Petroni, Dott. Roberto Bussi sono in possesso dei requisiti di legge di cui all’articolo 2399 Cc. Per quanto concerne i componenti del Consiglio di Amministrazione sono risultati in possesso del requisito di indipendenza i Sig. Ri Dott. Roberto D´imperio ed il Dott. Diego Carraro. Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Intra a ha preso atto dell’auto sospensione del Consigliere dott. Cesare Ponti per il quale il Pubblico Ministero di Milano, dott. Luigi Orsi, ha richiesto l’emissione di un Provvedimento di rinvio a giudizio nell’ambito della vicenda Fin. Part. L’udienza preliminare in merito alla eventuale convalida del provvedimento è fissata per il prossimo 11 giugno. L’evoluzione prevedibile della gestione - Il recupero della redditività, già avviato nel 2007 che ha consentito il ritorno all’utile ed alla distribuzione del dividendo, è confermato dall’andamento e dai risultati del primo trimestre 2008. Si ipotizza una positiva evoluzione dell’attività ordinaria, una crescita dei volumi in linea con i budget ed un forte incremento del numero dei clienti/conti correnti. L’apertura delle nuove Filiali, cardine della strategia distributiva e commerciale della Banca Popolare di Intra dell’esercizio 2008, che prevede l’apertura di 15 filiali della Rete del Nord Ovest, sarà determinante per il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati per il Gruppo dal piano Triennale 2008-2010. In particolare si segnala la già prefissata apertura a Vercelli, Cantù, Carate Brianza, Alessandria, Cossato e Tortona. Relativamente alle tematiche organizzative, nel 2008 verrà data completa attuazione al nuovo assetto societario con la realizzazione delle operazioni di incorporazione in Banca Popolare di Intra di Banca Popolare di Monza e Brianza e di Banca di Bergamo. . |
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PREMAFIN HP GESTIONE AL 31 MARZO 2008: UTILE DI GRUPPO A 39,3 MILIONI DI EURO (36,8 MILIONI DI EURO AL 31 MARZO 2007) + 6,69% |
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Milano, 28 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Premafin Finanziaria – S. P. A. Holding di Partecipazioni, riunitosi il 15 maggio a Milano, ha approvato il Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008. Il risultato consolidato, al netto delle quote di competenza di terzi, ammonta a 39,3 milioni di Euro, a conferma del buon andamento della gestione ed in miglioramento rispetto ai 36,8 milioni di Euro dei primi tre mesi dell’esercizio precedente. La raccolta premi del Gruppo ammonta complessivamente a 3. 004,4 milioni di Euro, con una crescita del 7,1% rispetto al corrispondente periodo del 2007. In particolare il lavoro diretto dei Rami Vita contribuisce con 1. 154,2 milioni di Euro (955,5 milioni di Euro al 31 marzo 2007) con un incremento del 20,8% dovuto al positivo andamento sia delle reti tradizionali che del canale di bancassicurazione. La raccolta del lavoro diretto nei Rami Danni si attesta a 1. 847,3 milioni di Euro, sostanzialmente in linea con il dato del corrispondente periodo del 2007 (1. 847,4 milioni di Euro). Gli investimenti consolidati al 31 marzo 2008 raggiungono i 35. 938,2 milioni di Euro con una flessione del 5,4% rispetto al 31 dicembre 2007; le posizioni di liquidità a breve ammontano a 727,4 milioni di Euro, rispetto ai 723,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2007. Le riserve tecniche nette hanno raggiunto i 29. 070,1 milioni di Euro, con un decremento di 1. 367,7 milioni di Euro (- 4,5%) rispetto al 31 dicembre 2007, e si articolano in 10. 788,0 milioni di Euro dei Rami Danni (-1,1%) e 18. 282,1 milioni di Euro dei Rami Vita (-6,4%). . |
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GABETTI PROPERTY SOLUTIONS: APPROVA IL PIANO STRATEGICO 2009-2011 E DELIBERA L’EMISSIONE DI UN PRESTITO OBBLIGAZIONARIO CONVERTIBILE |
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Milano, 27 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione di Gabetti Property Solutions S. P. A. , riunitosi ieri sotto la presidenza di Elio Gabetti, ha approvato il Piano strategico 2009-2011. “Il piano strategico che abbiamo approvato oggi - ha commentato Elio Gabetti, Presidente di Gabetti Property Solutions - sancisce il nuovo orientamento del Gruppo Gabetti e ne traccia il percorso operativo per gli anni 2009 – 2011. E’ un piano di consolidamento del core business articolato nelle quattro linee Agency, Finance, Servizi Tecnici e Investment, costruito con il coinvolgimento diretto del top management e dei responsabili di linea nell’ottica di creazione di valore per gli azionisti. ” Le Principali Linee Strategiche - Il piano 2009-2011 segue tre principali linee guida: L’incremento della marginalità attraverso: Crescita produttività e aumento del fatturato; Efficientamento della struttura societaria; Politica di cost saving. La valorizzazione delle attività attraverso: Attivazione delle sinergie e del cross selling; Potenziamento della rete di intermediazione (diretta e franchising); Espansione del business creditizio e assicurativo; Sviluppo di nuovi servizi tecnici. L’internazionalizzazione attraverso: Investimenti in Est Europa e Emirati Arabi Uniti; In corso di valutazione il progetto per l’esportazione del modello “full service provider”. Il piano 2009-2011 prevede il raggiungimento di un Ebitda pari a 32 milioni di euro con una crescita annua attesa pari al 46% rispetto al 2009, dopo un Ebitda negativo per 25 milioni di euro nel 2007. Il budget prevede un recupero della marginalità con un Ebitda 2008 pari a 0,7 milioni di euro. Il 68% dell’Ebitda normalizzato (calcolato al netto dei costi sostenuti dalla Capogruppo, delle rettifiche di consolidamento e della quota di terzi nell’Investment) è generato dall’attività dei servizi con una prevalenza dell’Agency sul totale. L’indebitamento finanziario target è pari a 161 milioni di euro in sensibile riduzione rispetto ai 209 milioni di euro al 31/3/2008. Il budget 2008 prevede un indebitamento finanziario netto pari a 189,5 milioni di euro. Linee Guida Per Aree Di Business - Il piano è stato presentato evidenziando i risultati attesi delle quattro linee di business sulle quali il Gruppo si è rifocalizzato. Nel settore “Agency” la crescita del fatturato (Cagr 2009-2011 + 10%) e del margine operativo lordo (Cagr 2009-2011 +42%) è il risultato del riposizionamento della rete diretta nelle zone a maggiore redditività (centro città), dell’aumento della produttività nelle agenzie dirette, del forte sviluppo del franchising residenziale, del focus su clienti istituzionali e su accordi internazionali nel Corporate e Fractioning, della concentrazione nelle top locations e di accordi internazionali nell’ambito del Luxury properties (Santandrea) Il budget 2008 prevede ricavi pari a 48,3 milioni di euro e un Ebitda pari a 0,4 milioni di euro. Nel settore “Finance” si prevede un incremento dell’Ebitda da 1,4 milioni di euro nel 2009 a 4,2 milioni di euro nel 2011 (Cagr 2009-2011 + 72%) grazie all’aumento dell’erogato complessivo per linee interne (crescita raccolta captive) ed esterne, allo sviluppo della rete in franchising, alla specializzazione nelle attività retail e corporate, allo sviluppo delle attività di segnalazione di prodotti assicurativi. Si stima un valore dell’erogato al 2011 pari a 1,6 miliardi di euro con un Cagr 2009-2011 pari al 21%. E’ atteso nel 2008 un erogato pari a 1,1 milioni di euro. Nel settore “Technical Services” si prevede una crescita dei ricavi del 21% e dell’Ebitda pari al 43%. Le linee guida prevedono di ottenere tali risultati attraverso il consolidamento dei rapporti con gli enti istituzionali, all’introduzione di nuovi servizi, quali la certificazione energetica, al potenziamento dell’attività di valutazione e alla crescita del fatturato da cross selling. Il budget 2008 prevede ricavi pari a 16,4 milioni di euro e un Ebitda pari a 3,6 milioni di euro. Nel settore “Investment & Property” si stima un aumento dell’Ebitda pari al 36% (20,5 milioni di euro nel 2011) con investimenti stimati che crescono a un Cagr dell’11%. L’ebitda nel 2008 è previsto pari a 5,5 milioni di euro. La crescita sarà sostenuta dal riposizionamento sull’attività di sviluppo immobiliare anche in partnership con primari operatori, dalla crescita degli investimenti prevalentemente all’estero (Est Europa e Uae), dallo sviluppo delle operazioni immobiliari in Italia con focus sul settore turistico. E’ stata già avviata la dismissione dell’attuale patrimonio immobiliare di La Gaiana per la successiva ricostituzione con immobili funzionali all’attività del Gruppo. Il budget 2008 prevede investimenti pari a 35,9 milioni di euro. Prestito Obbligazionario E Delibere Inerenti - Ieri, il Cda, ha deliberato l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile (P. O. C. ) in azioni ordinarie della Società, da offrirsi in opzione agli Azionisti, per un valore nominale complessivo pari a massimi Euro 25. 136. 170,08 ed ha approvato il contestuale aumento di capitale sociale, a servizio del medesimo P. O. C. , per un ammontare complessivo massimo di Euro 25,136. 170,08, di cui Euro 6. 614. 781,6 di aumento nominale ed Euro 18. 521. 388,48 a titolo di sovrapprezzo. L’emissione del prestito obbligazionario convertibile ed il conseguente aumento di capitale sociale ha l’obiettivo di contribuire alla realizzazione di nuove iniziative ed investimenti in Italia e all’estero, che consentiranno di migliorare i risultati previsti. Inoltre garantirà una maggiore redditività per gli azionisti, diversificando le fonti di finanziamento, e agevolerà l’esecuzione del piano strategico. Alcuni azionisti di rilevanza, Generali S. P. A. E le famiglie Gabetti, Giordano, Marcegaglia, e il dott. Gian Luigi Croce, che rappresentano circa il 70% del capitale sociale, hanno già manifestato la propria disponibilità ad assumere l’impegno di sottoscrizione del prestito per la quota di propria competenza prima della riunione dell’assemblea straordinaria chiamata a deliberare l’emissione del prestito obbligazionario. Il Consiglio di Amministrazione ha stabilito altresì le seguenti condizioni principali del prestito obbligazionario convertibile: durata: 5 anni (con scadenza 31/12/2013); cedola facciale: 5,50 %; rimborso: in una unica soluzione a scadenza; rapporto di conversione: n. 1 azione ordinaria per n. 1 obbligazione convertibile; valore nominale per ciascuna obbligazione convertibile: Euro 2,28; modalità di conversione: ad iniziativa dell’obbligazionista, in ogni momento a partire dalla data di regolamento delle obbligazioni convertibili sino al 30 novembre 2013; mercato di quotazione: Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana o altro mercato regolamentato di altro Paese dell’Unione Europea; le azioni di compendio avranno le medesime caratteristiche e gli stessi diritti delle azioni in circolazione alla data di emissione di dette nuove azioni. Per le obbligazioni convertibili che non dovessero rientrare nell’impegno degli azionisti, la Società rende noto che è sua intenzione concludere un contratto di garanzia con una banca ovvero con un consorzio di banche e/o società di intermediazione mobiliare con il supporto dell’advisor Banca Finnat S. P. A. L’emissione del Prestito Obbligazionario convertibile è prevista indicativamente nell’autunno 2008. “Attraverso il prestito obbligazionario – commenta Ugo Giordano Amministratore Delegato di Gabetti Property Solutions S. P. A. - ci proponiamo di crescere cogliendo le opportunità offerte dai mercati italiani ed esteri e di fornire un ulteriore supporto finanziario che si aggiunge alle risorse già presenti in azienda. La disponibilità degli azionisti di rilevanza a sottoscrivere l’operazione rafforza la fiducia nella realizzazione del nostro piano strategico oggi approvato”. Il Consiglio di Amministrazione ha poi convocato l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti per i giorni 2 luglio 2008 e 3 luglio 2008, rispettivamente in prima e in seconda convocazione. Per la parte ordinaria l’Assemblea è chiamata a deliberare sull’integrazione del Consiglio di Amministrazione. La proposta del Consiglio è di confermare a Consigliere della società Umberto Botti, cooptato in data 13 maggio 2008. Per la parte straordinaria gli Azionisti saranno chiamati a deliberare l’emissione di un prestito obbligazionario convertibile in azioni ordinarie della Società, da offrirsi in opzione agli Azionisti, per un valore nominale complessivo pari a massimi Euro 25. 136. 170,08 e all’approvazione del contestuale aumento di capitale sociale, a servizio del medesimo Poc. . |
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FIERA MILANO DA’ AVVIO ALLA CESSIONE DELLE AZIONI PROPRIE IN PORTAFOGLIO PER FAVORIRE LA LIQUIDITA’ DEL TITOLO |
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Milano, 28 maggio 2008 - Fiera Milano Spa intende procedere con l’attuazione del programma di disposizione di azioni proprie in esecuzione dell’autorizzazione conferita dall’Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 28 aprile 2008. In particolare, le azioni potranno essere cedute, in una o più volte, ad un prezzo di cessione che non dovrà essere inferiore al minore tra i prezzi di acquisto. La decisione della Società di avviare la cessione delle azioni proprie in portafoglio è maturata nell’ottica di incrementare il flottante del titolo sul mercato e favorirne la liquidità, anche in relazione all’aumento di capitale riservato, a servizio del conferimento del ramo d’azienda marchi di manifestazioni da parte di Fondazione Fiera Milano, comunicato al mercato in data 26 maggio u. S. Ad oggi Fiera Milano Spa possiede, direttamente ed indirettamente, n. 725. 393 azioni proprie, pari al 2,14% del capitale sociale. Di tali azioni, n. 143. 250, possedute dalle controllate Expo Cts e Fiera Milano Tech, sono vincolate da un accordo di lock up che scadrà il 2 marzo 2009. . |
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ALLIANZ HUNGARIA INIZIA A OPERARE IN SLOVENIA |
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Lubiana, 28 maggio 2008 - Le assicurazioni "Allianz Hungaria" inizieranno a offrire i propri prodotti ai clienti "corporate" della filiale slovena entro il 2008. Lo rivela il "Budapest Business Journal". Nel 2009, la filiale inizierà a offrire anche prodotti retail. Attualmente, Allianz offre servizi di assicurazione del ramo vita attraverso agenti in Slovenia, e progetta di offrire presto anche altri prodotti di investimento. Il mercato assicurativo sloveno nel 2007 ha raggiunto il valore di 1,89 miliardi di euro - la metà del mercato ungherese - sebbene la Slovenia abbia una popolazione che rappresenta un quinto di quella ungherese. . |
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SAN MARINO FORUM INNOVARE E COMPETERE PER IL FUTURO |
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San Marino, 28 maggio 2008 - Si terrà venerdì 6 giugno (dalle ore 14. 30 alle ore 19. 30) e sabato 7 giugno (dalle ore 9. 00 alle ore 13. 30) presso il Centro Congressi Kursaal (Viale Kennedy, 17), Repubblica di San Marino la alla seconda edizione del “San Marino Forum Innovare E Competere Per Il Futuro”. L’evento, promosso dalla Fondazione San Marino - Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino, dall’Ente Cassa di Faetano e dall’Associazione Nazionale dell’Industria Sammarinese è organizzato da The European House-ambrosetti. Come già lo scorso anno, il Forum intende costituire un momento esclusivo di incontro e confronto con opinion leader, rappresentanti delle istituzioni e della business community, con il coinvolgimento di esperti internazionali ed italiani. L’obiettivo di San Marino è quello di porre in essere tutte le condizioni per favorire la crescita, la promozione e lo svolgimento di attività economiche ad elevato valore aggiunto, in un contesto di stabilità, di trasparenza, di snellezza burocratica, di certezza delle regole. Ciò al fine di formulare politiche di attrazione mirate alla promozione di una più spiccata cultura pro business, ponendo in essere le condizioni di contesto necessarie a far apprezzare il Paese nel mondo quale sede ottimale per insediare attività imprenditoriali ed economiche. In particolare, nel corso del Forum verranno presentate le risultanze dei lavori di uno studio strategico realizzato da The European House-ambrosetti al fine di indicare proposte e azioni concrete per favorire l’ulteriore crescita e il miglior posizionamento di San Marino nel quadro internazionale. Tra i relatori che hanno già confermato la loro presenza al Forum, citiamo Danuta Hübner (Commissario Europeo per le Politiche Regionali), Gary Becker (Premio Nobel per l’Economia), Sheikh Samir Mirdat (Chairman, Linx Investment, Dubai), Ana Palacio (Senior Vice President della World Bank), Moises Naim (Direttore della più importante rivista internazionale di geopolitica, “Foreign Policy”), Derrick De Kerkchove (Guru internazionale della creatività e dell’innovazione; Direttore del Mcluhan Program in Culture & Technology presso l’Università di Toronto), Raimon Martínez Fraile (già Segretario Generale del Turismo all’interno dei Governi Aznar e Zapatero; Vicepresidente della catena Ac Hotels), Antonio Martino (economista), e Andrea Pancani (La 7, Giornalista). Saranno inoltre presenti i componenti dell’Advisory Board che ha guidato e supportato il progetto: Franco Bassanini (già Ministro della Funzione Pubblica; Membro dell´Advisory Board del Segretario Generale delle Nazioni Unite per le Ict e della Commission pour la libération de la croissance française - “Commissione Attali”; Professore presso l’Università “La Sapienza” di Roma), Nicola Rossi (Parlamentare Italiano; Economista e Professore presso l’Università “Tor Vergata” di Roma) e Lucio Stanca (Parlamentare Italiano; già Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie). Interverranno inoltre alcuni tra i principali rappresentanti istituzionali della Repubblica di San Marino. “Innovare E Competere Per Il Futuro” Seconda Edizione San Marino, 6 e 7 giugno 2008 Centro Congressi Kursaal Temi: Lo scenario economico internazionale; Lo scenario geopolitico ed il ruolo dei Piccoli Stati; Come la globalizzazione influenza le piccole imprese di un Piccolo Stato? I principali driver dell´economia di San Marino e le loro future prospettive di sviluppo a livello internazionale; Il Turismo; L’economia della Conoscenza; La Finanza; Semplificazione ed eccellenza: la Pubblica Amministrazione per la competitività; Come realizzare strategie di sviluppo territoriale di grande successo: il caso del Dubai; Capitale umano e globalizzazione; Le Proposte dell’Advisory Board “Innovare e Competere per il Futuro”; L’agenda per la Repubblica di San Marino; Le politiche dell’Unione Europea a sostegno del cambiamento strutturale. . |
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FEDERALISMO, FORMIGONI: GOVERNO PRONTO AL NEGOZIATO CON NOI LE REGIONI PIÙ IN DIFFICOLTÀ SI TROVERANNO INDICATA LA STRADA PER RAGGIUNGERE QUELLO CHE NELLE REGIONI PIÙ VIRTUOSE GIÀ È PRATICA QUOTIDIANA |
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Milano, 28 maggio 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha reso noto di aver chiesto e ottenuto dal Governo la riapertura, a breve, del Tavolo di negoziazione sul federalismo differenziato. "Ho appreso con gioia - ha detto ieri in una conferenza stampa tenuta insieme all´assessore alle Risorse, Finanze e Rapporti istituzionali, Romano Colozzi - che il Governo è pronto a riaprire il Tavolo con Regione Lombardia". La Regione chiede di ottenere competenze su 12 importanti materie (dall´ambiente ai beni culturali, dalla scuola alla sanità ) "per poterle amministrare meglio a vantaggio dei cittadini", ha precisato il presidente. Il quale ha aggiunto che "insieme al Tavolo sul federalismo differenziato si dovrà aprire anche il Tavolo sul federalismo fiscale, perché in corrispondenza di questi compiti in più di cui vogliamo farci carico, dovranno esserci più risorse che rimangono sul territorio. Federalismo fiscale è avere più risorse per governare meglio in un´ottica di responsabilità e trasparenza: i cittadini devono sapere bene quanto spendiamo e che cosa realizziamo con i soldi spesi". Formigoni ha ricordato che "di questo federalismo ha parlato anche ieri il presidente della Repubblica, le cui parole sottoscrivo pienamente" (il Capo dello Stato ha detto che "il federalismo fiscale è da tempo diventato ineludibile in attuazione della riforma del Titolo V della Costituzione", ndr. ). "E´ un federalismo - ha sottolineato ancora Formigoni - destinato a fare bene a tutta l´Italia perché anche le Regioni più in difficoltà saranno stimolate a mettersi alla rincorsa di quei risultati migliori che nelle Regioni più virtuose già vengono realizzati". Il presidente lombardo assicura che con il Governo c´è piena collaborazione e nota con piacere che i ministri competenti intendono portare rapidamente in Consiglio dei ministri un disegno di legge sul federalismo fiscale. Rispondendo alle domande dei giornalisti, respinge le critiche del ministro ombra del Pd e sindaco di Torino, Chiamparino, alla proposta federalista lombarda: "Credo che Chiamparino si confonda. Tanto è vero che ho parlato con Veltroni (nell´incontro di venerdì scorso al Palazzo della Regione) trovandolo d´accordo con la nostra impostazione. E´ chiaro che, nella nostra proposta, vengono trasferite delle risorse finanziarie dallo Stato alle Regioni ma in cambio del fatto che le Regioni stesse si assumono più compiti e responsabilità. Quindi Chiamparino non deve spaventarsi se ci sono delle risorse che rimangono alle Regioni. Il federalismo è fatto di questo: più responsabilità per le Regioni, più trasparenza per i cittadini, servizi più efficienti. L´italia non ne uscirà certamente spaccata - conclude Formigoni - anzi, le Regioni più in difficoltà si troveranno indicata la strada per raggiungere quello che nelle Regioni più virtuose già è pratica quotidiana". Formigoni e Colozzi hanno spiegato poi che Regione Lombardia, "nell´ambito dell´attuazione del Titolo V della Costituzione riformata" (dalla maggioranza di centrosinistra nel 2001, ndr. ) si muove giocando una duplice partita: quella del federalismo differenziato, cioè l´attuazione dell´articolo 116 attraverso il negoziato con il Governo per l´attribuzione di 12 materie, e quella del federalismo fiscale, per l´attuazione dell´articolo 119. La prima partita, il federalismo differenziato, ha come Magna Charta la Risoluzione approvata con maggioranza bipartisan in Consiglio regionale lombardo il 4 aprile 2007. Quella del federalismo fiscale ha una piattaforma comune con tutte le altre Regioni "che dopo un lavoro di anni - ha ricordato Formigoni - hanno condiviso i principi applicativi dell´articolo 119 della Costituzione riformata" (7 febbraio 2007). Il presidente lombardo sottolinea che il federalismo condiviso in questo documento è "solidale e competitivo", cioè non scorda le Regioni svantaggiate ma nello stesso tempo le spinge a recuperare. Prevede "una compartecipazione alla fiscalità nazionale insieme a tributi propri delle Regioni", secondo "un paniere dinamico e flessibile da concordare con il Governo". Mantiene il principio della perequazione (la solidarietà tra le Regioni), "e la Lombardia certo non vi si sottrae", che però "va ridiscussa nelle forme, perché non può essere eterna: se ci deve essere una spinta virtuosa, cioè all´aumento dell´efficienza e alla diminuzione dei costi, il livello della perequazione deve essere destinato a diminuire". Un terzo documento è la Proposta di legge al Parlamento, formulata dal Consiglio regionale e approvata il 21 giugno 2007. Vi si parla tra l´altro di compartecipazione all´Iva (80%) e ad altre imposte. Essa "disegna - per Formigoni - una possibile applicazione di questi principi condivisi da tutte le Regioni" (quelli indicati dal Documento delle Regioni sopra citato, ndr. ), cioè una "esemplificazione caratterizzata da semplicità e trasparenza", con cui la Regione "ha inteso suonare un colpo di gong". . |
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IL PRESIDENTE REGIONE SICILIA RAFFAELE LOMBARDO PRESENTA LA NUOVA GIUNTA REGIONALE |
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Palermo, 28 maggio 2008 - Il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha presentato ieri alla stampa la nuova giunta. Del nuovo governo fanno parte: Giambattista Bufardeci (Fi-pdl), Francesco Scoma (Fi-pdl), Michele Cimino (Fi-pdl), Antonello Antinoro (Udc), Pippo Gianni (Udc), Carmelo Incardona (An-pdl), Luigi Gentile (An-pdl), Roberto Di Mauro (Mpa), Pippo Sorbello (Mpa). A questi si aggiungono tre tecnici: Giovanni La Via, Massimo Russo e Giovanna Ilarda. Vicepresidente della Regione sarà Bufardeci. Nel corso dell’incontro, Lombardo ha comunicato che le deleghe saranno assegnate giovedì. “Il nostro obiettivo - ha detto Lombardo - è quello di iniziare a lavorare per risolvere i tanti problemi della Sicilia. Ogni assessore lavorerà nell’interesse di tutti i siciliani, a prescindere dalla territorialità”. . |
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REGIONE SICILIA: LOMBARDO INCONTRA ALEMANNO, "INTERESSATI AD UN DISTRETTO FEDERALE " |
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Palermo , 28 maggio 2008 – “Il governo della Sicilia è fortemente interessato alla realizzazione di un distretto federale con Roma capitale e la nostra Regione cuore del mediterraneo. Un progetto che nasca sulla spinta autonomista dei due territori e ne rafforzi le reciproche caratteristiche, inserito in un più ampio programma di sintonia politica”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, nel corso dell’ incontro con il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Il presidente ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione “che aprirà certamente nuove prospettive a partire da ambiti di interesse comune, come i beni culturali e il turismo”. “Puntiamo al federalismo solidale - ha detto Alemanno – come presupposto fondamentale per un progetto che premia i territori competitivi, in analogia con le grandi capitali europee, sottolineando l’importanza del contributo dell’Mpa, quale movimento autonomista del Sud”. . |
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PROGETTI DI COOPERAZIONE TRA VENETO E REGIONE DI ODESSA IN UCRAINA |
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Venezia, 28 maggio 2008 - La gestione delle risorse idriche e lo sviluppo del turismo sono i settori in cui si sta sviluppando la collaborazione tra la Regione del Veneto e quella di Odessa in Ucraina. La situazione delle relazioni reciproche e le prospettive di cooperazione sono state al centro di un incontro tra una delegazione di Odessa, guidata dal vicepresidente del Consiglio regionale Mikola Tindyuk, e l’assessore regionale alle relazioni internazionali e cooperazione allo sviluppo Isi Coppola. I due progetti, che la Regione del Veneto sta sostenendo, vedono entrambi come soggetto capofila la Camera di Commercio di Rovigo e tra i soggetti coinvolti l’Ascom polesana. Il progetto già avviato riguarda la gestione delle risorse idriche nella regione di Odessa, con particolare riferimento a problematiche di salinità, inquinamento e mutamenti nel bilancio idrico. La delegazione ucraina ha fatto rilevare, tra l’altro, che le riserve d’acqua sotterranee sono ormai esaurite e per l’approvvigionamento idrico si deve ricorrere ai fiumi, come il Danubio e il Dniester. Servono quindi interventi sui sistemi di depurazione e di irrigazione. In questi giorni la delegazione visiterà impianti di questo tipo nelle province di Rovigo, Padova e Verona. L’altro progetto di cooperazione, che partirà entro l’anno, prevede il sostegno del Veneto allo sviluppo delle risorse turistiche. Tra le iniziative allo studio c’è anche l’individuazione di “strade del vino”, in quanto nella regione di Odessa si concentra la metà della produzione di vino dell’Ucraina. L’assessore Coppola e il vicepresidente Tindyuk hanno auspicato che queste progettualità siano solo l’inizio di una collaborazione più ampia; per questo a fine giugno una missione veneta sarà a Odessa per un approfondimento dei termini dell’intesa fra le due realtà e dei programmi attuativi. . |
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LE MARCHE CON GIACCAGLIA A LIPETSK PER LA TASK FORCE ITALO RUSSA SU DISTRETTI E PMI |
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Ancona, 28 maggio 2008 - Parte oggi a Lipetsk e si protrae fino al 30 maggio la tredicesima sessione della Task force italo ´ russa su distretti e piccole e medie imprese. Gianni Giaccaglia, anche in qualita` di titolare del coordinamento della commissione Attivita` produttive della Conferenza Stato ´ Regioni, partecipera` all´evento e guidera` la delegazione marchigiana. ´L´esperienza italiana e della nostra regione ´ osserva Giaccaglia ´ dimostrano che la crescita dell´economia negli ultimi anni e` stata trainata soprattutto dai distretti e dalle piccole e medie imprese che vi operano. Il distretto rappresenta un modello di aggregazione, in cui il gioco di squadra risulta molto valido soprattutto perche` permette alle imprese di superare il proprio limite dimensionale e di affrontare con successo la concorrenza internazionale. Oggi puntiamo su innovazione e internazionalizzazione nei distretti, realta` che incidono fortemente sull´andamento dell´economia regionale, rappresentando l´81% dei sistemi locali e occupando il 73,4% di addetti. Obiettivo della Task force e` dare ulteriori opportunita` di crescita, mettendo a frutto i reciproci vantaggi che derivano dalla collaborazione tra territori. Dopo la positiva esperienza del distretto della meccanica a Lipetsk, lavoriamo assieme all´Associazione Marche ´ Russia alla nascita di un nuovo polo a Dmitrov, basandoci sul ruolo di supporto e impulso svolto dal centro servizi Meccano. Per poi definire le linee di cooperazione commerciale tra regioni italiane e russe per la promozione del made in Italy´. Fanno parte della delegazione marchigiana Sviluppo Marche ´ Svim spa, Centri servizi, Istituzioni, associazioni di categoria e rappresentanti di imprese. Domani la delegazione sara` ricevuta dalle autorita` locali russe, mentre giovedi` si terranno incontri bilaterali e visite a poli produttivi e aziende. Prenderanno parte all´evento rappresentanti del Ministero russo dello Sviluppo economico e del commercio, dell´Agenzia federale per la gestione delle zone economiche speciali, della Rappresentanza commerciale della Federazione russa in Italia e di diverse regioni russe. Le Marche sono al quarto posto tra le regioni italiane per interscambio commerciale con la Federazione russa. L´attivita` sul fronte dell´internazionalizzazione della Regione Marche e` intensa. Tra le ultime iniziative, quella presentata durante la precedente sessione della Task force tenuta a Napoli. La Regione Marche - in collaborazione con le Regioni Veneto, Campania ed Emilia Romagna - ha presentato un progetto molto apprezzato e inerente il made in Italy in Russia. Un approccio focalizzato sulla cooperazione interregionale nei distretti del legno/mobile, dell´agro/industriale e della moda/Fashion. Le relazioni tra Marche e Russia non riguardano pero` solo l´economia e coinvolgono anche il mondo della ricerca, delle universita` e della cultura: come nel caso del recente progetto ´Make Culture!´ cofinanziato con fondi europei. . |
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DELLAI SALUTA LA CONSOLE GENERALE D’AUSTRIA EVA MARIA ZIEGLER CHE DIVERRá AMBASCIATRICE A BEIRUT |
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Trento, 28 maggio 2008 – Ieri nel Palazzo della Provincia autonoma di Trento il presidente Lorenzo Dellai ha salutato la console generale d’Austria Eva Maria Ziegler, che sta per lasciare il suo incarico in Italia per assumere quello di ambasciatore a Beirut. Con l’occasione la console Ziegler ha consegnato l’onorificenza “Goldenes Ehereinzeichen fϋr Verdienste um die Republik Österreich” (decorazione d’onore – cavaliere di prima classe - per servizi resi alla Repubblica d’Austria), alla signora Paula Weiss, segretario generale dell’Associazione Italia-austria. “Una piccola cerimonia ma molto importante e sincera”, l’ha definita il presidente Dellai, che assieme all’assessore Franco Panizza e ai molti altri “amici dell’Austria” presenti ha voluto ringraziare la console per il prezioso lavoro svolto dal 2004 ad oggi al fine di avvicinare ancora maggiormente due terre che vicine – storicamente - lo sono sempre state. “Noi trentini guardiamo oggi in primo luogo al Tirolo del Nord – ha aggiunto Dellai – perché vogliamo un’Euregio che abbia anche una dimensione istituzionale stabile, ma in generale apprezziamo moltissimo l’amicizia italo-austriaca in tutti i campi nella quale essa si esprime, e che la console ha aiutato ad ampliare. ” Dellai ha anche fatto omaggio all’ospite di un dono “fra lo scherzoso e l’ufficiale”, un casco per lo sci marchiato “Snow friends”, per richiamare le discese fatte assieme sulle piste del Trentino. Dal canto suo, la neo-ambasciatrice d’Austria in Libano ha detto che fin dalla sua prima visita in Trentino rimase affascinata dalla straordinaria miscela di “montagna, cultura del ‘Grande Tirolo’ e dolcezza mediterranea che danno a questa terra uno charme unico”, e ha ringraziato la Provincia autonoma di Trento per la collaborazione dimostrata in questi anni. La cerimonia si è conclusa con la consegna dell’alta onorificenza del Governo austriaco alla signora Weiss, fondatrice nel 1995 dell’Associazione Italia-austria di cui è sempre stata segretario generale, organizzando una molteplicità di iniziative, dai convegni ai viaggi alle collaborazioni con manifestazioni come il festival Mozart o la mostra “Dagli altipiani a Caporetto”, in collaborazione con il Comune di Luserna (il cui sindaco Luigi Nicolussi era presente oggi alla cerimonia). . . |
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TRENTO: PUBBLICA AMMINISTRAZIONE AI RAGGI X: ALLA TSM I DIRIGENTI A CONFRONTO SU RUOLO, POTERI E NUOVE SFIDE |
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Trento, 28 maggio 2008 - Centralità del cittadino e delle imprese, buon senso, valorizzazione delle risorse umane”. Ecco i concetti chiave che il presidente Lorenzo Dellai ha illustrato ieri mattina a Palazzo Consolati davanti ad un pubblico davvero particolare: il gruppo dirigente della Provincia autonoma di Trento e delle sue articolazioni operative. L´occasione é stata offerta dall´incontro organizzato da Trentino school of Management nel corso del quale il segretario del Censis, Giuseppe De Rita ha parlato del "Ruolo della dirigenza e verticalizzazione dei poteri". Nella stessa sede il direttore di Tsm, Mauro Marcantoni, ha annunciato il prossimo avvio del master di primo livello in Pubblica amministrazione. Dopo aver ricordato l´importante funzione di Tsm ("Strumento voluto per garantire la crescita continuativa dei nostri collaboratori"), Dellai ha preso spunto dalle recenti dichiarazioni del ministro Brunetta per dire che se non è giusto "fare di un´erba un fascio", va preso comunque atto che emerge dalla società una domanda di qualità, di eccellenza e di meritocrazia. "Ricerche e dati - ha detto Dellai - ci dicono che la nostra pubblica amministrazione è ad alto livello. Altrimenti non sarebbe stato possibile emancipare un Trentino che solo pochi decenni fa era terra di emigrazione". Ma allora perché questa percezione negativa? Per tre ragioni, secondo Dellai. Anzitutto perché le ampie competenze che lo statuto speciale ci concede si riversano su un territorio di piccole dimensioni, caratterizzato da piccole realtà, a cominciare da quelle imprenditoriali. "Questo ciclo che si sta chiudendo e che ci ha portato molte nuove competenze – ha spiegato Dellai - è stato un volano incredibile, ma al tempo stesso ha conferito alla Provincia un ruolo di straordinaria potenza all´interno di un contesto oggettivamente piccolo". In secondo luogo esiste una percezione di un ente pubblico troppo invadente: "È vero che spesso è la comunità stessa a chiedere l´intervento della Provincia per risolvere determinati problemi, tuttavia – ha commentato Dellai - alla fine rischia di prevalere l´immagine di una pubblica amministrazione soffocante". Secondo Dellai - e questo è il terzo punto della sua analisi – su quest´ultima percezione incide la pesantezza delle procedure, un aspetto che - nonostante importanti processi di ammodernamento - continua a catalizzare le critiche della gente. Quale strada scegliere allora? Quella di una radicale discontinuità,secondo Lorenzo Dellai che ha ricordato come tutto questo sia il risultato di un processo iniziato negli anni ´80 allorquando la crisi dei partiti indusse le amministrazioni pubbliche a creare un enorme impalcato normativo che si pensava garantisse l´oggettività dell´azione pubblica. "Ma occorre recuperare la dimensione del buon senso - ha aggiunto Dellai - come misura per valutare i rapporti con l´esterno". Lontana dalle tentazioni dell´autoreferenzialità, quindi, la pubblica amministrazione deve recuperare il rapporto diretto con i cittadini, con le famiglie, con le imprese ("Quelle imprese - ha sottolineato il presidente della Provincia - dal cui buon andamento dipende la nostra stessa autonomia"). Si tratta, in altre parole, di migliorare ancora sul fronte della qualità del servizio,nei confronti dei "cittadini utenti". Una qualità che deve essere in un certo senso "dinamica", capace cioé di evolversi man mano evolgono le esigenze collettive. "Ecco perché - ha concluso Dellai – dobbiamo promuovere un deciso cambio di mentalità, per evitare che la Provincia diventi una macchina oppressiva ma, al contrario, perché il potenziale della nostra autonomia sia pienamente dispiegato e soprattutto capito e condiviso dalla gente. In questo percorso è fondamentale la valorizzazione delle risorse umane. La risposta passa attraverso altre vie, come incentivare chi si impegna, promuovere piani straordinari di formazione, che puntino non solo alla tecnica ma anche alle motivazioni. È una scommessa, forte, certo, ma fondamentale se vogliamo che la nostra realtà passi da Provincia autonoma a Comunità autonoma”. . |
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REGIONE PIEMONTE: TUTELA DEL CONSUMATORE CALUNNIOSE E INFONDATE LE ACCUSE DI ALCUNE ASSOCIAZIONI |
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Torino, 28 maggio 2008 - Le accuse di sperpero del denaro pubblico che alcune associazioni dei consumatori hanno recentemente rivolto alla Regione Piemonte sono calunniose ed infondate. In particolare: E’ falso che per un solo seminario di formazione per insegnanti (a cui avrebbero partecipato quattro docenti) siano stati spesi 30. 000 euro. L’importo di 30. 000 euro si riferisce all’organizzazione di 16 seminari a cui ha partecipato una media di 10 docenti. E’ falso che ad un seminario per aziende, associazioni dei consumatori e funzionari pubblici costato 182. 000 euro, abbiano partecipato 10 persone: L’importo di 182. 000 euro si riferisce a 39 seminari (di cui solo 5 già tenutisi, con una media di 15 partecipanti rispetto ai 20 previsti, ed alcuni, tra quelli in programma, con un numero di iscritti già superiore a 100), 5 convegni ancora da organizzare, 5 borse di studio ciascuna dell’importo di 10. 000 euro. E’ falso che siano stati spesi 180. 000 euro per 2 milioni di stampati. L’importo di 180. 000 euro si riferisce complessivamente a due campagne di informazione di cui una relativa al 2007 (già conclusa) e l’altra relativa al 2008 (attualmente in corso). Nelle due campagne erano previsti complessivamente: 2,5 milioni di pieghevoli informativi (25 temi/argomenti per 100. 000 copie l’uno, da diffondere attraverso 145 punti sportello distribuiti su tutto il territorio regionale), di cui è agli atti degli uffici il generale apprezzamento da parte degli sportelli che li dovevano distribuire (tra cui anche alcune delle stesse associazioni che oggi li criticano); 100. 000 copie di un opuscolo di 16 pagine allegato e distribuito con l’inserto “Specchio+” del quotidiano “La Stampa” nel gennaio 2008); 7200 copie (ciascuna delle quali di 126 pagine a colori) dell’agenda dei consumatori, distribuita ai consiglieri della Regione e delle Province, ai sindaci dei maggiori comuni piemontesi, ai dirigenti pubblici, agli sportelli delle associazioni e degli Urp. E’ vero, invece, che sono stati spesi 57. 000 euro per un sito (Infocons) che ha avuto non dieci ma un centinaio di utenti. Peraltro, una, se non la principale, ragione dell’insuccesso dell’iniziativa va addebitata alla mancata collaborazione delle associazioni dei consumatori, senza la quale il sistema non poteva funzionare (trattandosi di quesiti rivolti dai consumatori, che avrebbero dovuto ricevere risposte e consigli da parte delle associazioni). In ogni caso, non si tratta di soldi buttati ma di un’iniziativa da correggere e migliorare. In realtà, le ragioni del malcontento di alcune associazioni vanno forse ricercate nel fatto che: la Regione Piemonte non intende abdicare ad un proprio ruolo diretto nella gestione delle politiche consumeriste e, quindi, non accetterà mai di doversi limitare ad erogare fondi alle associazioni; la Regione Piemonte ha iniziato da alcuni mesi un percorso di revisione normativa che porterà, in sede attuativa (sulla base di nuovi requisiti di rappresentatività), sia ad un ridimensionamento delle associazioni riconosciute dalle attuali 14 ad un numero molto più ridotto ma rispondente ai bisogni di tutela del consumatore, in quanto esse sono aumentate considerevolmente in funzione dei contributi pubblici, sia all’individuazione, come interlocutore di un unico organismo rappresentativo (Consulta) che si sostituirà alle attuali 14 sigle associative; la Regione Piemonte ha predisposto un piano di attività triennale 2008-2010 con cui il numero degli sportelli del consumatore, gestiti dalle associazioni e destinatari di contributi regionali, sarà drasticamente ridotto da 60 a non più di 30 (che, peraltro, godranno di un contributo unitario assai maggiore dell’attuale); la Regione Piemonte ha da poco intrapreso un’attività di verifica del corretto funzionamento degli sportelli delle associazioni, che ha evidenziato, sin da subito, palesi anomalie. . |
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UN SEMINARIO PER FAVORIRE LA QUALITA` NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. |
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Ancona, 28 maggio 2008 - Diffondere la cultura del miglioramento continuo nella Pubblica Amministrazione. E´ questo l´obiettivo di fondo del seminario organizzato ieri mattina, nella sede della Regione, dal titolo ´La qualita` per il miglioramento continuo delle organizzazioni pubbliche: principi, modelli, percorsi e opportunita` di sostegno per le amministrazioni´. Un appuntamento che rientra in un programma di incontri regionali promosso dal Ministero per le Riforme e l´innovazione nelle Pubbliche Amministrazioni e realizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con il Formez, nell``ambito delle iniziative del Piano nazionale 2007 - 2010 "Per un``amministrazione di qualita`". Moderatore del seminario, il dirigente del Servizio Risorse Umane e Strumentali della Regione, Sauro Brandoni, che ha spiegato come l´amministrazione regionale delle Marche sia stata oggetto di una significativa riorganizzazione interna. Una cambiamento che deve proseguire sempre piu` nell´ottica della qualita`, attraverso un lavoro e un miglioramento costante. Concetto ribadito anche dal segretario generale della Giunta, Mario Conti, che ha introdotto i lavori della giornata. Le linee guida sono state tracciate lo scorso anno in una direttiva ministeriale, da cui e` derivato il Piano nazionale 2007-2010. Il messaggio che si vuole lanciare e` quello di promuovere il miglioramento delle prestazioni delle amministrazioni pubbliche e della qualita` dei servizi destinati ai cittadini, anche attraverso l´uso di strumenti quali il Caf (Common Assessment Framework), frutto della cooperazione, a livello internazionale, dei ministri e direttori generali delle Funzioni Pubbliche, realizzato per favorire l´introduzione dell´autovalutazione e della cultura della qualita` nelle amministrazioni pubbliche dell´Unione Europea. Alcune Regioni italiane, come ha evidenziato Sabina Bellotti, dirigente dell´Ufficio per il programma di modernizzazione per le pubbliche amministrazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica, si stanno gia` adeguando: ´Finora, in generale, gli approcci non sono stati sistematici. E´ dunque necessario creare un sistema unitario, intervenendo, in particolare, nei territori deboli e nei settori a maggiore impatto´. Questa politica nasce in un contesto europeo, dove la creazione di un sistema unitario consente la costruzione di un linguaggio comune che favorisce il dialogo tra le pubbliche amministrazioni dei vari Stati. Tra gli altri interventi, quelli di Giancarlo Vecchi (consulente del Centro risorse Caf), di Marco Bonamico (direttore generale del Formez), di Nicola Castellano del Dipartimento Istituzioni economiche e finanziarie dell´Universita` di Macerata, e la testimonianza di Angelo Cerquiglini per il Comune di Spoleto. . |
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VERONA : FUORI DAL COMUNE |
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Verona, 28 maggio 2008 - “Fuori dal comune - La Camera di Commercio incontra il territorio” è l’iniziativa che l’ente camerale propone ai cittadini, al mondo delle imprese, alle Istituzioni che operano nel territorio veronese per parlare di economia locale, vocazioni produttive e talenti imprenditoriali delle diverse aree della provincia scaligera. Il primo dei cinque incontri previsti per il 2008 si è tenuto il 27 maggio a Bovolone (per l’area della Pianura Veronese), presso l’Auditorium della Biblioteca Comunale “M. Donadoni”, in Via Vescovado 7. Sono intervenuti il presidente della Camera di Commercio Fabio Bortolazzi, il presidente della Provincia Elio Mosele, il sindaco di Bovolone Osvaldo Richelli, gli imprenditori Luciana Breviglieri e Pier Angelo Passaia. Le relazioni tecniche sono state curate da Riccardo Borghero e Stefania Crozzoletti dell´´Area Affari Economici della Camera di Commercio di Verona. La partecipazione era libera. Al termine dell’incontro è stata distribuita ai partecipanti la pubblicazione “Fuori dal comune. La Camera di Commercio incontra il territorio – Pianura Veronese”. Per informazioni contattare il Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona, tel. 045 8085854-855-871, e-mail statistica@vr. Camcom. It, oppure consultare il sito www. Vr. Camcom. It. . |
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PIEMONTE: CRESCE LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL I TRIMESTRE 2008 |
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Torino, 28 maggio 2008 - A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese continua a crescere. Il dato del I trimestre 2008 rappresenta, infatti, il decimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo gennaio-marzo 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è stata di +0,9 punti percentuale, risultato opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,6%). L’incremento produttivo segue quelli degli ultimi trimestri del 2007, conclusosi con una crescita media annua del +2,6%. La tenuta del tessuto manifatturiero piemontese è evidente anche nel trend degli altri indicatori osservati: rispetto all’ultimo trimestre del 2007, non subiscono significativi mutamenti sia gli ordinativi interni (+0,1%) che quelli esteri (+0,1%), mentre il fatturato delle imprese cresce di quasi 5 punti percentuale rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 146ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di Commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nel mese di aprile 2008 con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2008 e ha coinvolto 1. 098 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 99. 509 addetti e un valore pari a 53 miliardi di euro di fatturato. “Per il decimo trimestre consecutivo la produzione industriale piemontese è in crescita e la performance del tessuto manifatturiero regionale si mostra in controtendenza rispetto alla dinamica nazionale (-1,6%). Il trend manifestato nel I trimestre 2008, inferiore per ritmo di crescita rispetto agli ultimi trimestri del 2007, rappresenta comunque un segnale positivo a cui si vanno ad aggiungere le aspettative nuovamente positive degli imprenditori per i prossimi sei mesi, tornate sui livelli di settembre 2007”, commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Nel I trimestre del 2008 si registrano trend espansivi per i comparti della meccanica e della filiera autoveicolare: la meccanica si è resa protagonista di un incremento superiore ai 7 punti percentuale (+7,3%), mentre la produzione di mezzi di trasporto ha conosciuto uno sviluppo del +4,1%. Continua, invece, a segnare il passo la filiera del tessile abbigliamento (-3,7%), e si registra un’inversione di tendenza per il settore dei prodotti alimentari, la cui produzione ha registrato un calo dell’1,6%; nuova battuta d’arresto anche per l’elettricità-elettronica , che ha scontato una flessione del 2,5%. La crescita del tessuto produttivo regionale trae origine dai risultati positivi registrati dalle province di Cuneo e Torino. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,7%, seguita da Torino, che manifesta un ritmo di crescita del +2,3%. Si rilevano flessioni contenuta entro i 2 punti percentuale per le province di Novara (-1,3%), Asti (-1,9%) e del Verbano Cusio Ossola (-1,9%), mentre i comparti manifatturieri di Alessandria e Vercelli lasciano sul campo rispettivamente 2,1 e 2,6 punti percentuale. È, infine, prossima al 5% la contrazione del tessuto manifatturiero biellese (-4,9%). L’indice Della Produzione Industriale - A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall’Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale è stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel I trimestre 2007, l’indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 è stato pari a 92,6 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,9% rispetto al I trimestre del 2007. L’indice della produzione corretto per giorni lavorativi (92,9) ha registrato, invece, un aumento dell’1,0% (i giorni lavorativi sono stati 63 contro i 64 del I trimestre 2007), mentre l’indice della produzione destagionalizzato è stato pari a 92,5, con una lieve variazione del +0,3% rispetto al Iv trimestre del 2007. Le Prospettive Future - Passata l’ondata di sfiducia degli ultimi mesi del 2007, quando le forti incertezze sui mercati internazionali e i crescenti timori di recessione dell’economia americana avevano condizionato negativamente il clima di opinione, ritorna l’ottimismo nel mondo imprenditoriale piemontese. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi, per il semestre aprilesettembre 2008, una crescita della produzione industriale, ma se si guarda al solo comparto della meccanica è ottimista quasi un imprenditore su due. Nel complesso, il saldo di opinione relativo alla produzione industriale si attesta sul +10%. Ritorna positivo il saldo ottimisti-pessimisti relativo alla domanda interna (+2%), ma segnali ancora più confortanti arrivano dal fronte della domanda estera, dove il saldo passa da +6% a +13%, con il 31% degli intervistati che prevede un trend in crescita nel corso dei prossimi mesi. Le attese riguardanti l’occupazione sono invece orientate alla stabilità per il 78% degli intervistati. Relativamente ai prezzi di vendita, il saldo di opinione, dopo gli elevati livelli registrati nello scorso trimestre, si attesta sul +16%, in linea con i valori dei primi nove mesi del 2007; forti attese di crescita permangono solo nel comparto alimentare, dove il 43% degli intervistati prevede ulteriori aumenti. . |
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SONDRIO: NUOVO BANDO PER IL PROGETTO SATURNO |
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Sondrio, 28 maggio 2008 - Nell’ambito del Progetto Saturno 2007, promosso e cofinanziato da Regione Lombardia, Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e Fondo Sociale Europeo, realizzato dal sistema camerale lombardo, è attivo un nuovo bando di finanziamento, con una dotazione finanziaria di 1. 160. 000 Euro. Destinatari – Possono richiedere i contributi: aspiranti imprenditori/lavoratori autonomi, occupati, inoccupati o disoccupati, purché maggiorenni e residenti o domiciliati in Lombardia, intenzionati ad avviare un’attività imprenditoriale o di lavoro autonomo, entro il 30 settembre 2008; nuove imprese iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio della Lombardia da massimo tre anni prima della data di presentazione della domanda, con forma giuridica: ditta individuale, società di persone, società di capitali e cooperative, con sede operativa in Lombardia; lavoratori autonomi che abbiano richiesto l’avvio attività (attribuzione della partita Iva) non prima dei tre anni antecedenti la data di pubblicazione del bando, con sede operativa in Lombardia. Spese ammissibili - Investimenti immateriali riconducibili allo start-up e allo sviluppo d´impresa e di lavoro autonomo (es. Acquisto di software; registrazione di marchi e brevetti; formazione specialistica e corsi abilitanti; consulenza gestionale nelle aree: marketing, logistica, produzione, personale etc. ; spese notarili). Sono ammissibili le spese realizzate a partire dalla data di costituzione dell’impresa/avvio dell’attività autonoma o, per chi già attivo, le spese non antecedenti i 12 mesi dalla presentazione della domanda di contributo. I destinatari ammessi alle agevolazioni dovranno: effettuare la procedura di avvio attività entro il 30 settembre 2008; realizzare tutti gli investimenti e richiedere il contributo entro e non oltre il 31 ottobre 2008. Contributi – Contributo a fondo perduto pari al 75% delle spese ammissibili, al netto di Iva, fino ad un massimo di 15. 000 euro (massima spesa ammissibile 20. 000 euro). L’investimento complessivo ammesso dovrà risultare non inferiore a euro 1. 000 al netto dell’Iva; pertanto il contributo minimo erogabile sarà di 750 euro. I destinatari del contributo che a seguito della valutazione risulteranno ammessi e finanziati, avranno inoltre diritto a ricevere assistenza gratuita e personalizzata, finalizzata alla realizzazione degli investimenti previsti e alla produzione della documentazione amministrativa/contabile necessaria per la rendicontazione della spesa finale. L’accesso ai contributi può essere richiesto con domanda inoltrata in modalità on line utilizzando la modulistica disponibile sul sito www. Saturno. Lombardia. It. , da confermare entro il 10° giorno di calendario successivo a quello dell’invio on line, presso l’Ufficio Protocollo della Camera di Commercio di Milano, in Via San Vittore al Teatro 14, a Milano. Presentazione pubblica del bando - Camera di Commercio di Sondrio e Regione Lombardia organizzano una presentazione pubblica per illustrare il bando. L´incontro avrà luogo a Sondrio il 4 giugno, ore 11,00/13,00 presso la sede della Camera di Commercio - Sala Consiglio, Via Piazzi 23. La partecipazione è gratuita. Per partecipare: Segreteria Organizzativa - Tel. 0342/527236 - Fax. 0342/512866 - E-mail: pni@so. Camcom. It . |
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TRE OCCASIONI DA NON PERDERE PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE |
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Ferrara, 28 maggio 2008 - Le attività per l’internazionalizzazione del 2008 proseguono a ritmo serrato, e per la fine di maggio sono ben tre gli appuntamenti dedicati alle imprese ferraresi, assolutamente da non perdere. E’ fissata per il 30 maggio la scadenza per segnalare la propria partecipazione alla importante missione economica in Giappone lanciata dalla Camera di Commercio di Ferrara, in collaborazione con Unioncamere Italiana e Promofirenze, Azienda speciale della Camera di Commercio di Firenze, che si terrà dal 29 Novembre al 6 Dicembre 2008, rivolta ad associazioni di categoria ed imprese. L´iniziativa segue il successo dell´incontro di assistenza specialistica del 24 Ottobre 2007, dedicato appunto al Giappone, che è attualmente la terza economia del mondo e rappresenta una base di partenza ideale per tutte quelle imprese che vogliono sviluppare il proprio business con i mercati dell’Asia orientale in un momento che appare particolarmente propizio data la ripresa dell’economia nipponica negli ultimi due anni. Le due tappe della missione saranno mirate alle aree economicamente più dinamiche del Paese: Tokyo, capitale politica, finanziaria e principale centro commerciale del Giappone, ed Osaka, fulcro di uno dei maggiori distretti industriali e portuali nipponici, dove viene prodotto il 18% del Pil nazionale. L’iniziativa si rivolge in particolare alle imprese dei settori agroalimentare, sistema persona, sistema casa e complemento d’arredo. La Camera di Commercio sta approntando anche gli ultimi dettagli per l’appuntamento all’estero di fine settembre, dedicato alla Serbia. In collaborazione con Unioncamere Emilia-romagna e Aries (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Trieste), l’Ente di Largo Castello ha organizzato una missione nei Balcani, dal 21 al 24 settembre 2008, dedicata principalmente alle aziende attive nell’agroindustria, nel settore legno – arredo, nell’Ict, nell’edilizia ed infrastrutture e nella gestione di alberghi. La Serbia rappresenta un mercato interessante per le aziende italiane e in particolare per quelle ferraresi. Nel 2007 il Pil serbo, pari a circa 30 miliardi di euro, è cresciuto del 7%, confermando il trend degli ultimi anni (media del 5,3% tra il 2001 e il 2006). Inoltre, la Serbia ha concluso numerosi accordi bilaterali di reciproca promozione, tutela degli investimenti e di libero scambio. L’italia e’ al terzo posto tra i fornitori della Serbia con 872 milioni di euro e ne è il principale Paese acquirente; importa, infatti, semilavorati, ferro e acciaio, metalli non ferrosi, frutta e verdura, cereali e abbigliamento. Le tappe della missione toccheranno destinazioni strategiche sul mercato serbo: Belgrado, il mercato principale; Novi Sad, centro economico, culturale e scientifico e capoluogo della provincia autonoma di Vojvodina. A Novi Sad invece, gli imprenditori potranno trovare le principali raffinerie di petrolio e il sistema bancario più sviluppato della Serbia: la città contribuisce per l’11% al prodotto interno lordo del Paese. Per aderire alla missione commerciale in Serbia è necessario inviare il proprio profilo aziendale sempre entro il 30 maggio 2008. Si resterà invece in Italia, almeno fisicamente, per il seminario di marketing dedicato a “l´analisi della concorrenza e il posizionamento dell´impresa sui mercati esteri”. L’appuntamento è per oggi pomeriggio presso la Cassa di Risparmio di Cento, Via Guercino 32, Cento, dalle 14. 00 alle 17. 30. Si tratta di una tappa imperdibile per imprenditori, responsabili e addetti agli uffici commerciali, consulenti delle aziende ferraresi che insieme alla Camera di Commercio vogliono seguire sempre con il massimo aggiornamento tutte le novità riguardanti il marketing aziendale, in particolare per gli aspetti che riguardano l’analisi comparata delle possibilità offerte dai mercati globali. I moduli di adesione e tutti i dettagli delle iniziative sono reperibili sul sito www. Fe. Camcom. It . |
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PORDENONE : IMPRESE IN MOVIMENTO |
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Pordenone, 28 maggio - 2008 - La Camera di Commercio di Pordenone informa sui risultati, relativi la propria provincia di appartenenza, emersi da Movimprese, analisi statistica trimestrale della nati-mortalità delle imprese condotta da Infocamere sugli archivi di tutte le Camere di Commercio italiane. Per quanto riguarda il I trimestre dell’anno 2008, le imprese attive in provincia di Pordenone sono risultate essere 26. 454, cioè 307 in meno rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Se però si considera tale numero prescindendo dal comparto agricolo, che da diversi anni presenta un andamento negativo, almeno in parte dovuto al fenomeno d’iscrizione di massa al Registro Imprese avvenuto dopo la sua costituzione e alle cancellazioni degli anni successivi, il saldo presenta un andamento meno negativo, con 51 imprese in meno. Segnali positivi per l’economia provinciale sono i tassi di crescita relativi all’industria tessile (+17,5%) e degli alimentari e bevande (+3,4%), alla fabbricazione di mobili (+1,5%) e in generale alle attività manifatturiere (+1,3%), alle attività immobiliari (+2,3%) e agli alberghi e ristoranti (+1,0%). Totalmente stabile si mantiene il settore della metalmeccanica. In calo invece il trend delle costruzioni (-1,5%), del commercio all’ingrosso (-0,9%), dei trasporti (-7,5%) e delle attività ricreative (-5,6%). Per quanto riguarda invece la suddivisione per forma giuridica, si mantengono al primo posto, seppur in calo, le ditte individuali (16. 582), seguite dalle società di persone (5. 569) che segnano un +2,0%, e dalle società di capitali (3. 967), che rilevano una crescita del 6,8%. Nella lettura di questi dati c’è però da tenere in considerazione, per una giusta interpretazione del movimento anagrafico, la pratica delle cancellazioni d’ufficio messa in atto dalla Cdc di Pordenone, a partire dal 2007. Dal 2005, infatti, in applicazione del Dpr 247/2004, le Cdc possono procedere alla cessazione d’ufficio dal Registro delle imprese di aziende non più operative da almeno tre anni. Il dato negativo dell’analisi, quindi, non deriva solamente dall’andamento propriamente economico della congiuntura demografica, ma anche dalla decisione di intervenire amministrativamente per regolarizzare la posizione di imprese non più operative. Gli effetti della nuova normativa sul Registro Imprese di Pordenone mostrano per il I trimestre del 2008, un totale di 47 cancellazioni d’ufficio. I settori in cui le cancellazioni d’ufficio hanno avuto maggior peso sono stati costruzioni (28 cancellazioni) e manifatturiero (14). . |
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PERUGIA: CALANO LE “NASCITE” PER LE IMPRESE DELLA PROVINCIA |
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Perugia, 28 maggio 2008 - I dati di Movimprese relativi al primo trimestre 2008 evidenziano un rallentamento della nascita di nuove imprese in provincia di Perugia. 1. 406 sono le iscrizioni da gennaio a marzo 2008 a fronte delle 1. 520 di un anno fa: la contrazione è del 7,5%. Di contro, considerando gli stessi periodi, si registra un calo anche nelle cessazioni: - 8,1%, peraltro non sufficiente a compensare le minori iscrizioni. Difatti, il saldo tra nate e cessate nei primi novanta giorni del 2008 è negativo per 295 unità, con un tasso di crescita in flessione dello 0,38%. Non manca qualche nota positiva, riferita in particolare all’allargamento della base imprenditoriale - cioè la totalità delle realtà produttive operanti in provincia di Perugia - passata in un anno da 72. 201 imprese a 72. 700, + 0,7%. “La dinamica natalità/mortalità delle imprese – ha affermato Alviero Moretti presidente della Camera di Commercio di Perugia - è un indicatore che integrato con altri aiuta a interpretare una tendenza economica, ma soprattutto consente di verificare il livello di fiducia degli imprenditori. La flessione delle nuove iscrizioni registrata nei primi mesi del 2008 sembra evidenziare un raffreddamento della voglia di fare impresa che, in provincia di Perugia, è sempre stata molto forte. E’ significativo infatti che per ritrovare un risultato peggiore di quello riferito ai primi tre mesi del 2008, occorra risalire al primo trimestre del 2004. ” Moretti ha comunque voluto sottolineare come non vada sottovalutato il fatto che la base imprenditoriale della provincia di Perugia si è comunque allargata nell’ultimo anno di quasi 500 imprese (+ 0,7%). Altri parametri vanno inoltre considerati con attenzione. Le cessazioni hanno fatto un passo indietro rilevante passando in un anno da 1. 850 a 1. 701 (-8,1%), a significare che le imprese hanno vita più lunga e in numero maggiore riescono a consolidarsi e a stare sul mercato. “E dobbiamo considerare – ha commentato Moretti – che una contrazione del numero di imprese nate può anche essere il segno di una razionalizzazione del sistema imprenditoriale che sta generando – anche a livello locale - realtà più solide e strutturate: ne è prova la costante crescita delle società di capitale (nell’ultimo anno + 5,2%) rispetto alle ditte individuali e alle società di persone”. Da tenere in debita considerazione anche un aspetto “tecnico”: nei primi trimestri di ogni anno Movimprese registra tradizionalmente bilanci negativi, poiché riflette l’accumularsi di cessazioni contabilizzate a gennaio, ma in realtà riferibili agli ultimi giorni dell’anno precedente. “Abbiamo l’obbligo di analizzare e interpretare con attenzione tutti i dati a nostra disposizione – ha detto Moretti – senza fermarci alla prima impressione, ma è innegabile che il momento congiunturale è caratterizzato da difficoltà non trascurabili, che impongono un impegno crescente a tutte le istituzioni responsabili dello sviluppo economico del territorio”. Nel dettaglio, per quanto si riferisce alle nuove iscrizioni nel 1° trimestre 2008, il risultato migliore si registra nelle Attività Manifatturiere (+ 11,7%), mentre in calo sono i settori del Commercio all’ingrosso e al dettaglio (- 21,7%), delle Costruzioni (- 7%), degli Alberghi e Ristoranti (- 12,2%), dell’Intermediazione Monetaria e Finanziaria (- 45,7%) e delle Attività Immobiliari, Noleggio e Informatica (- 4,1%). Per quanto riguarda le Cessazioni, i comparti in cui si evidenzia il maggior numero di chiusure sono i Trasporti (+17,5%) e le Attività Immobiliari, Noleggio e Informatica (+6,6%). Un discorso a parte va fatto per le imprese artigiane, che registrano nei primi tre mesi del 2008 un saldo negativo di 381 unità, pari a un tasso di crescita di – 1,96%. “Da tempo registriamo nei settori artigiani aree di disagio in cui problemi esogeni si sommano a difficoltà interne, anche di natura strutturale” ha notato il presidente Moretti. “Tuttavia l’artigianato – che rappresenta circa un terzo di tutte le imprese operanti in provincia di Perugia – possiede le potenzialità professionali e anche umane – per invertire la tendenza. Ma va da sé, come detto in precedenza, che appare quanto mai necessaria l’adozione da parte delle istituzioni competenti di politiche economiche incisive e lungimiranti a sostegno dell’intero sistema economico locale”. . |
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PIANO URBANISTICO GENERALE DI MOLA: OGGI PARTONO GLI INCONTRI CON I CITTADINI |
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Mola di Bari, 28 maggio 2008 - Si tiene oggi, alle ore 17. 30 presso la sala consiliare del Palazzo municipale il primo incontro tematico tra i rappresentanti della società civile di Mola di Bari e il gruppo di lavoro del Dipartimento di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Bari che sta affiancando l’Ufficio Tecnico Comunale nella redazione del Documento Programmatico Preliminare del nuovo Piano Urbanistico Generale di Mola. L’incontro, primo di una lunga serie, verterà sul tema, fondamentale, dei “Servizi per i cittadini”. Con l’incontro di mercoledì inizia la fase istruttoria di partecipazione e di discussione pubblica che accompagnerà la redazione del nuovo piano urbanistico comunale (il Pug, Piano urbanistico generale), che sostituirà il Piano regolatore generale (Prg) attualmente in vigore. Preliminarmente rispetto all’inizio dell’incontro, organizzato sotto forma di focus groups, sarà illustrato il calendario degli altri incontri tematici previsti per il prossimo mese e saranno distribuiti alcuni documenti di base relativi al processo di piano in corso, inclusi gli esiti dei focus groups svoltisi tra agosto e settembre 2004, nell’ambito dell’attività di ‘riflessione urbanistica portata avanti dal Dau per conto dell’amministrazione comunale di Mola di Bari, ai quali hanno partecipato molte associazioni molesi. “Si tratta – ha detto il Sindaco di Mola Nico Berlen – di un momento straordinario ed esaltante per la nostra comunità: ogni molese è chiamato in prima persona a contribuire alla creazione del futuro della città. Con questi incontri preliminari gli urbanisti del politecnico di Bari incaricati della redazione del piano e tutta l’amministrazione Comunale si aprono, una volta di più, all’ascolto dei cittadini per la realizzazione di un percorso condiviso. Voglio che la discussione sia la più ampia e la più libera possibile, anche per questo, come Sindaco mi asterrò dal partecipare agli incontri. ” . |
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CONGIUNTURA PIEMONTESE: LA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL I TRIMESTRE 2008 CRESCE DI 0,9 PUNTI PERCENTUALE LA FILIERA AUTOVEICOLARE E LA MECCANICA TRA GLI ATTORI PRINCIPALI DELLA TENUTA DEL COMPARTO MANIFATTURIERO REGIONALE |
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Torino, 28 maggio 2008 - A partire dal dato positivo di fine 2005, che ha interrotto la serie negativa di diciotto trimestri consecutivi, la produzione industriale piemontese continua a crescere. Il dato del I trimestre 2008 rappresenta, infatti, il decimo risultato positivo consecutivo. Nel periodo gennaio-marzo 2008, la variazione tendenziale grezza (ossia confrontata sullo stesso trimestre dell´anno precedente) stata di +0,9 punti percentuale, risultato opposto alla dinamica complessiva nazionale (-1,6%). L´incremento produttivo segue quelli degli ultimi trimestri del 2007, conclusosi con una crescita media annua del +2,6%. La tenuta del tessuto manifatturiero piemontese evidente anche nel trend degli altri indicatori osservati: rispetto all´ultimo trimestre del 2007, non subiscono significativi mutamenti sia gli ordinativi interni (+0,1%) che quelli esteri (+0,1%), mentre il fatturato delle imprese cresce di quasi 5 punti percentuale rispetto allo stesso periodo dell´anno precedente. Questi sono alcuni dei risultati emersi dalla 146a "Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera" realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione stata condotta nel mese di aprile 2008 con riferimento ai dati del periodo gennaio-marzo 2008 e ha coinvolto 1. 098 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 99. 509 addetti e un valore pari a 53 miliardi di euro di fatturato. "Per il decimo trimestre consecutivo la produzione industriale piemontese in crescita e la performance del tessuto manifatturiero regionale si mostra in controtendenza rispetto alla dinamica nazionale (-1,6%). Il trend manifestato nel I trimestre 2008, inferiore per ritmo di crescita rispetto agli ultimi trimestri del 2007, rappresenta comunque un segnale positivo a cui si vanno ad aggiungere le aspettative nuovamente positive degli imprenditori per i prossimi sei mesi, tornate sui livelli di settembre 2007", commenta Renato Viale, presidente di Unioncamere Piemonte. Nel I trimestre del 2008 si registrano trend espansivi per i comparti della meccanica e della filiera autoveicolare: la meccanica si resa protagonista di un incremento superiore ai 7 punti percentuale (+7,3%), mentre la produzione di mezzi di trasporto ha conosciuto uno sviluppo del +4,1%. Continua, invece, a segnare il passo la filiera del tessile-abbigliamento (-3,7%), e si registra un´inversione di tendenza per il settore dei prodotti alimentari, la cui produzione ha registrato un calo dell´1,6%; nuova battuta d´arresto anche per l´elettricità -elettronica , che ha scontato una flessione del 2,5%. La crescita del tessuto produttivo regionale trae origine dai risultati positivi registrati dalle province di Cuneo e Torino. Cuneo realizza la performance migliore, con uno sviluppo del +2,7%, seguita da Torino, che manifesta un ritmo di crescita del +2,3%. Si rilevano flessioni contenuta entro i 2 punti percentuale per le province di Novara (-1,3%), Asti (-1,9%) e del Verbano Cusio Ossola (-1,9%), mentre i comparti manifatturieri di Alessandria e Vercelli lasciano sul campo rispettivamente 2,1 e 2,6 punti percentuale. , infine, prossima al 5% la contrazione del tessuto manifatturiero biellese (-4,9%). L´indice Della Produzione Industriale - A partire dal 2006, Unioncamere Piemonte, in conformità con la metodologia adottata dall´Istat, calcola un numero indice della produzione industriale piemontese con base anno 2000=100 al quale stata applicata una correzione per giorni lavorativi e un procedimento standard di destagionalizzazione (con il software Tramo-seats). Nel I trimestre 2007, l´indice grezzo della produzione industriale con base anno 2000=100 stato pari a 92,6 con un incremento, come già evidenziato in precedenza, dello 0,9% rispetto al I trimestre del 2007. L´indice della produzione corretto per giorni lavorativi (92,9) ha registrato, invece, un aumento dell´1,0% (i giorni lavorativi sono stati 63 contro i 64 del I trimestre 2007), mentre l´indice della produzione destagionalizzato stato pari a 92,5, con una lieve variazione del +0,3% rispetto al Iv trimestre del 2007.
Indice della Fonte: Unioncamere |
produzione industriale (base anno 2000=100) nel I trimestre |
2008 piemontese |
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Indici |
Variazioni % |
I trimestre 08 |
I trimestre 08/ N trimestre 07 |
I trimestre 08/ I trimestre 07 |
Produzione industriale: dati grezzi |
92,6 |
- |
+0,9 |
Produzione industriale: dati corretti per i giorni lavorativi |
92,9 |
- |
+1,0 |
Produzione industriale: dati destagionalizzati |
92,5 |
+0,3 |
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Piemonte, 146a Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera | Le Prospettive Future - Passata l´ondata di sfiducia degli ultimi mesi del 2007, quando le forti incertezze sui mercati internazionali e i crescenti timori di recessione dell´economia americana avevano condizionato negativamente il clima di opinione, ritorna l´ottimismo nel mondo imprenditoriale piemontese. Un terzo degli imprenditori intervistati dichiara di aspettarsi, per il semestre aprile-settembre 2008, una crescita della produzione industriale, ma se si guarda al solo comparto della meccanica ottimista quasi un imprenditore su due. Nel complesso, il saldo di opinione relativo alla produzione industriale si attesta sul +10%. Ritorna positivo il saldo ottimisti-pessimisti relativo alla domanda interna (+2%), ma segnali ancora pi confortanti arrivano dal fronte della domanda estera, dove il saldo passa da +6% a +13%, con il 31% degli intervistati che prevede un trend in crescita nel corso dei prossimi mesi. Le attese riguardanti l´occupazione sono invece orientate alla stabilitá per il 78% degli intervistati. Relativamente ai prezzi di vendita, il saldo di opinione, dopo gli elevati livelli registrati nello scorso trimestre, si attesta sul +16%, in linea con i valori dei primi nove mesi del 2007; forti attese di crescita permangono solo nel comparto alimentare, dove il 43% degli intervistati prevede ulteriori aumenti.
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Previsioni per il semestre aprile-settembre 2008 |
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Aumento |
Stazionarietà |
Diminuzione |
Saldo |
Produzione |
33% |
45% |
22% |
10% |
Occupazione |
11% |
78% |
11% |
0% |
Ordinativi Interni |
26% |
50% |
24% |
2% |
Ordinativi Esteri |
31% |
52% |
18% |
13% |
Prezzi Di Vendita |
26% |
64% |
10% |
16% |
Fonte: Unioncamere Piemonte, 146a Indagine congiunturale sull´industria manifatturiera piemontese | . |
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CONVEGNO: GLI EFFETTI DELL’EXPO 2015 SULL’EST MILANESE |
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Segrate, 28 maggio 2008 - Quali saranno gli effetti dell’Expo 2015 sull’Est Milanese? Se ne discuterà al convegno organizzato dal Centro Culturale Tommaso Moro di Milano e patrocinato dal Comune di Segrate. L’appuntamento è per il 3 giugno alle ore 21. 00 presso il Centro Civico di Milano Due - Residenza Campo - Segrate. L’ingresso è libero. Programma: ore 21. 00 Saluti del Presidente Dott. Ssa Ivana Raguzzi, Presiede l’Assessore del Comune di Milano Gianni Verga. Relazione introduttiva dell’Assessore Regionale alle infrastrutture e mobilità del Comune di Milano Raffaele Cattaneo. Tavola Rotonda tra i Sindaci Adriano Alessandrini (Segrate), Antonello Concas (Pioltello), Edoardo Sala (Cassano D’adda), Paolo Sabbioni (Melzo). Dibattito - Conclusioni: del Presidente del Consiglio Provinciale Vincenzo Ortolina, del Vice Presidente del “Tommaso Moro” Gianstefano Frigerio. Al Convegno parteciperanno inoltre: Il Consigliere Regionale Angelo Giammario; Il Consigliere Provinciale Ruggero Lombardi; Il Consigliere Provinciale Francesco Esposito; Dario Veneroni, Sindaco di Vimodrone; Mario Antonio Dompé, Sindaco di San Donato; Emilio Vergani, Sindaco di Vignate; Prof. Roberts Mazzuconi, Direttore Sanitario S. Raffaele; Dott. Claudio Garbelli, Dir. Generale Azienda Ospedaliera Melegnano; Dott. Emilio Triaca, Direttore Generale dell’Asl Milano 2; Dott. Angelo Mambretti, Presidente della Bcc di Inzago; Dott. Giuseppe Milan, Presidente della Bcc di Cernusco S/n; Dott. Adalberto Corsi, Vicepresidente Confcommercio; Dott. Fulvio Pravadelli, Amministratore Delegato di Publitalia. Info: Centro Culturale Tommaso Moro, tel. 02. 67100020. . |
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TAVOLO REGIONALE UMBRO CONTENIMENTO PREZZI ESAMINA ACCORDO PER ACQUISTI/RISPARMIO |
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Perugia, 28 maggio 2008 – Ha come obiettivo il contenimento dei prezzi di alcuni prodotti e servizi segnalati anche attraverso un logo, la bozza di accordo sottoposta ieri pomeriggio a Perugia, nella sede dell’assessorato regionale al commercio, alla discussione dei rappresentanti del “Tavolo regionale per una strategia condivisa di contenimento dei prezzi al consumo”. Il documento, che oggi è stato esaminato e nei prossimi giorni sarà oggetto di un’altra riunione, prevede vari punti significativi attraverso i quali si vuole tutelare in particolare i cittadini e le famiglie che si collocano nelle fasce di reddito più basse e si mostrano socialmente più deboli. In dettaglio prevede che le imprese umbre della distribuzione possono autonomamente o con le proprie organizzazioni di rappresentanza, definire un periodo ed un prezzo massimo garantito di un elenco di 50/70 prodotti di largo consumo, tra i quali generi di prima necessità e largamente utilizzati. Tra le proposte c’è anche quella di dare informazione delle promozioni attraverso siti web dedicati, nei quali si prevede di esporre un “logo” dell’iniziativa. Altra novità è quella della vendita di prodotti sfusi per favorire i consumatori, limitare l’incremento dei rifiuti da imballaggio e contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Inoltre, sempre nell’ottica del contenimento dei prezzi, è previsto di accorciare la filiera dal produttore al consumatore, promuovendo la vendita diretta da parte delle aziende agricole dei loro prodotti. I ristoranti e i bar, secondo quanto prevede l’accordo, potranno definire un “menu” a costo fisso esponendo il “logo”, mentre le imprese di panificazione, aderenti alla Confartigianato e alla “Cna”, con l’esposizione del logo, potrebbero garantire il prezzo del pane comune bloccato per un periodo di tempo. Il documento prevede anche prezzi congelati per lavanderia e saloni di acconciatura ed estetica e un’eventuale possibilità di accordo con Federcarni per bloccare il prezzo dei tagli di minor pregio. “Si tratta solo di una prima discussione; - ha detto l’assessore regionale al commercio, Mario Giovannetti – ovviamente dovremo convocare altre riunioni del Tavolo per poi arrivare ad un accordo definitivo. Certo però – ha aggiunto – che, pur essendo condivisa l’esigenza di realizzare azioni finalizzate a contenere la crescita dei prezzi, dalla riunione di oggi è emersa la difficoltà a trovare punti concreti di accordo. Infatti, a fronte di un tentativo della Regione di coordinare in modo rapido un’azione comune di tutte le categorie rappresentate al Tavolo, sembra emergere un atteggiamento rivolto a procedere in modo autonomo”. . |
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ELECTROLUX, LA REGIONE CONVOCA L’AZIENDA PER UNA VERIFICA DOPO L’ANNUNCIO DELLO STOP ALLE PRODUZIONI DAL 2009 |
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Firenze, 28 maggio 2008 - L’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini convocherà, nei prossimi giorni, un incontro con i vertici del gruppo Electrolux per verificare le ipotesi di reindustrializzazione dell’area di Scandicci dopo la decisione dell’azienda di chiudere le produzioni di frigoriferi a partire dal primo semestre 2009. All’azienda l’assessore ribadirà la richiesta di assumersi una responsabilità,. Oltre che economica, anche sociale, sul territorio toscano. «Ai 450 lavoratori e lavoratrici di Scandicci deve essere trovata un’alternativa occupazionale». Nell’incontro la Regione, a nome di istituzioni e sindacati, chiederà anche rassicurazioni rispetto al percorso di ipotesi alternative per dare continuità produttiva e occupazionale al sito di Scandicci. La Regione si attiverà poi per! sostenere la richiesta, avanzata dai sindacati a livello nazi! onale, d i un incontro con il ministro dello sviluppo economico Luigi Scajola, anche in continuità con gli impegni presi dal precedente governo. Terzo impegno, proseguire nel mantenimento di un canale di comunicazione permanente fra Regione, istituzioni e sindacati per monitorare tutti i passaggi della vertenza. Queste le conclusioni della riunione del tavolo permanente per la Electrolux, svoltosi oggi a Palazzo Bastogi, a poche ore dall’ufficializzazione delle decisioni dell’azienda, al termine della fase di investigazione, di cessare la produzione di frigoriferi nello stabilimento. All’incontro hanno partecipato, oltre all’assessore Simoncini, i rappresentanti provinciali e aziendali dei sindacati, l’assessore al lavoro del Comune di Scandicci Marcello Dugini e della Provincia di Firenze Stefania Saccardi. Nel corso dell’incontro Simoncini ha dato conto dei cotatti intercorsi oggi fra Regione e azienda: stamani l’asse! ssore ha parlato telefonicamente con uno dei rappresentanti italiani del gruppo e il presidente Claudio Martini ha ricevuto una e-mail, a firma del direttore generale Luigi Campello. L’azienda, ha ricordato Simoncini, «ci ha confermato la chiusura, ma ha anche fatto sapere che il gruppo intende dare supporto alla ricerca di soluzioni per attenuare le difficoltà dei lavoratori e delle loro famiglie». L’assessore ha poi ribadito l’impegno della Regione a seguire da vicino la vertenza e a mettere in campo tutti gli strumenti necessari a dare uno sbocco positivo alla crisi, anche intervenendo a sostegno dei processi di reindustrializzazione. . |
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SALVATORE BIANCONI NUOVO AMMINISTRATORE DELEGATO DI ANSALDOBREDA |
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Roma, 28 maggio 2008 - Ansaldobreda, società di Finmeccanica, considera in fase di completamento la prima parte del processo di riorganizzazione delle capacità produttive e ritiene avviato il recupero delle competenze di indirizzo e controllo delle commesse. Al termine di questo importante percorso e nel quadro di un rinnovato impegno di presenza sul mercato, l’Ing. Roberto Assereto ha ritenuto concluso il mandato per il quale era stato chiamato dall’Azionista alla direzione dell’azienda e ha deciso di lasciare dal prossimo giugno la carica di Amministratore Delegato e di Consigliere di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione di Ansaldobreda, riunitosi ieri, ha nominato l’Ing. Salvatore Bianconi nuovo Amministratore Delegato. Bianconi, oggi Direttore Generale dell’azienda, ha già raccolto significative esperienze nell’ambito del Gruppo Finmeccanica, in particolare nel settore dei Trasporti. Il percorso professionale di Bianconi è significativo sia sotto il profilo della gestione di importanti processi industriali, come ad esempio le commesse di rilevante complessità, sia sotto quello commerciale, dove ha sviluppato importanti esperienze all’estero. . |
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OPERATORI ROMENI ALLA FIERA DELLA LAMIERA |
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Bologna, 28 maggio 2008 - Nell´ambito delle iniziative promozionali previste per il 2008, l´Ice, in collaborazione con Ucimu-sistemi per produrre, ha organizzato una missione di operatori romeni alla Fiera Lamiera, tenutasi a Bologna dal 14 al 17 maggio scorsi. Lo comunica l´Ice. Si tratta di una rilevante manifestazione a cadenza biennale organizzata da Ceu-centro Esposizioni Ucimu Spa e promossa da Ucimu-sistemi per produrre. Giunta alla quattordicesima edizione, rappresenta un´importante vetrina promozionale per l´offerta del comparto di macchine per la deformazione, in particolare: macchine, impianti, attrezzature per lavorazione di lamiere, tubi, profilati, fili e carpenteria metallica, stampi, saldatura, trattamenti termici, trattamento e finitura superfici. Su una superficie espositiva di oltre 20 mila mq sono circa 400 le imprese provenienti da 21 Paesi che hanno partecipato alla mostra. Dalla Romania sono intervenute 4 aziende del settore della lavorazione della lamiera. Durante i giorni di visita in fiera, i rappresentanti romeni sono stati impegnati in un programma personalizzato di incontri con gli espositori organizzato sulla base dei profili aziendali. . |
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CRESCONO LE IMPRESE ROSA MA NON IN TOSCANA |
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Firenze, 28 maggio 2008 – Nella Toscana 2007, prosegue la crescita delle imprese a maggioranza femminile, arrivando a segnare un +643 unità (+0,7%) contro un -943 (-0,3%) delle restanti, con un’incidenza del 23% sul tessuto imprenditoriale regionale, ma a questa crescita non corrisponde un altrettanto positivo sviluppo del numero di imprenditrici toscane (-0,8%). Le donne sempre più ricoprono un ruolo di Amministratrice (+1,5% ,+0,3% i colleghi maschi), mente diminuiscono in veste di Socie (-2,2%, -3,9%), Titolari (-0,1%, +0,1%) o in Altre Cariche (-0,9%, -2,0%). La conferma arriva dall’Osservatorio sulle Imprese Femminili di Unioncamere Toscana, in collaborazione con Regione Toscana, su dati forniti da Infocamere-stockview relativi al Registro Imprese delle Camere di Commercio. Nel confronto con le altre regioni benchmark, la Toscana rosa evidenzia una performance in linea con Piemonte e Veneto (entrambe +0,5%); superiore a Lombardia (+0,1%); inferiore a Emilia Romagna (+1,2%) e Marche (+1,3%). Lo sviluppo della demografia imprenditoriale femminile ha avuto incrementi sia sulla costa che all’interno della nostra regione. Sono state particolarmente positive le performance di Prato (+3,4%) Pistoia e Pisa (entrambe +1,3%); non rilevanti quelle di Siena e Livorno (entrambe +0,9%), Arezzo e Grosseto (+0,4%), Lucca (+0,1%); negativi gli andamenti di Massa Carrara (-0,7%) e Firenze (-0,1%). Nella classifica delle incidenze femminili, restano al primo posto Grosseto (28,8%) e all’ultimo Firenze (21,4%). La provincia di Prato (23,0%), pur non essendo la più femminilizzata, ha mostrato, tra il 2003 e il 2007, la maggiore variazione (+2,0%) sorpassando, così, quelle di Pistoia, Lucca, Pisa. In controtendenza con quanto verificatosi tra le imprese a maggioranza maschile, le imprenditrici toscane hanno preferito la forma giuridica di società di capitale (+6,3%, +766) e quella di cooperativa ( +5,1%,+53 contro +0,1%, +6). Una lieve flessione (-0,1%, in assoluto -63) nell’universo femminile per la voce ditta individuale, che rimane tuttavia la più diffusa (il 60% circa delle imprese femminili, il 52% per le altre imprese). Le imprese guidate da donne sono particolarmente cresciute nei settori costruzioni (+7,6%, +244; rimanenti +3,4% e +2. 080) e nei servizi alle imprese (+4%, +478), dove si osservano punte alte nelle attività immobiliari (+291, +4,9%), e di consulenza professionale e imprenditoriale (+171, +4,1%). Diminuiscono, invece, nel settore dell’agricoltura (-146 imprese rosa, cioè -1,0%). Sono in leggera flessione, per la prima volta dal 2003, nel commercio (-0,5%, ossia -154 imprese), soprattutto in quello al dettaglio che perde 206 imprese (-1,0%); e nel manifatturiero (-0,2%, ossia -22 imprese), a causa del comparto moda (-99 imprese, -1,4%) dove scendono le imprese tessili femminili (-152, -6,5%), controbilanciate in parte dalla crescita del settore delle confezioni (+71, +2,5%). Nonostante le performance non positive, comunque, i settori del commercio e dell’agricoltura continuano a raccogliere il maggior consenso da parte delle donne (il 29,0% e 15,3% delle imprese femminili operano rispettivamente nei due settori), seguono i settori manifatturiero (14,4%), altri servizi pubblici e alla persona (8,8%), alberghi e ristoranti (8,2%). Crescono le imprenditrici straniere: +8,3% quelle comunitarie, soprattutto provenienti da Romania e Repubblica Ceca; +6,2%, le extra-comuntarie, grazie alle presenze cinesi, senegalesi e pachistane. D’altro canto diminuiscono le imprenditrici toscane (-1. 184, -0,8%), sebbene il complesso femminile non toscano rimanga sostanzialmente stabile (+37, +0,1%), e la compagine maschile abbia segnato andamenti peggiori (rispettivamente -1,4% e -1,1%). Il punto di vista di Pierfrancesco Pacini - Presidente di Unioncamere Toscana Come nelle passate annualità, anche nel 2007 la demografia imprenditoriale femminile ha mostrato andamenti migliori rispetto alle imprese non femminili, addirittura con la differenza che nell’anno citato gli andamenti osservati, tra le due tipologie di impresa, hanno mostrato segno opposto (rispettivamente +0,7%, -0,3%). Diminuisce invece il numero di imprenditrici iscritte al Registro Imprese. In particolar modo sono le imprenditrici di origine “toscana” a diminuire, a fronte di un aumento delle imprenditrici straniere. Questa particolare situazione (imprese che aumentano ed imprenditrici che diminuiscono) non dovrebbe però destare particolari preoccupazioni; occorre infatti prestare attenzione nel tirare le conclusioni. Queste dinamiche non sempre sono strettamente connesse alla chiusura di una attività e sono invece determinate da una rimodulazione della formula imprenditoriale (tipo di impresa, cioè più società di capitali e meno di persone, con le imprese individuali stabili) e dal numero dei componenti del nucleo imprenditoriale. Resta il fatto che le istituzioni, tra cui le Camere e la stessa Unioncamere Toscana, devono proseguire nelle iniziative di assistenza e di orientamento all’avvio imprenditoriale, nonché di consolidamento di imprese già avviate. A tal proposito sottolineo la proficua collaborazione volta a sostenere l’imprenditoria femminile, che Unioncamere Toscana ha intrapreso da anni con la Regione Toscana. Mi riferisco in particolare alle iniziative ricomprese nel Programma Regionale per la promozione delle Imprese femminili, tra cui cito il Mentoring e l’”Osservatorio sulle Imprese Femminili”. Il punto di vista di Ambrogio Brenna – Assessore all’innovazione e alle attività produttive della Regione Toscana. Anche nel corso del 2007, come già nell’anno 2006, le imprese a titolarità femminile crescono di più di quelle non femminili. Il documento elaborato dall’ “Osservatorio sulle imprese femminili” evidenzia come in Toscana la dinamica imprenditoriale al femminile, nel suo complesso, mostri una performance di segno positivo: una crescita, seppur contenuta, nei confronti dell’andamento più generale che delle imprese non femminili. Questo è un segnale di notevole importanza: significa una straordinaria vitalità da parte dell’universo imprenditoriale femminile ed un bene per l’intera economia toscana, nonostante le notevoli difficoltà che quotidianamente incontrano le Pmi, in particolar modo quelle a prevalente titolarità femminile. Un altro dato positivo si può riscontrare nel fatto che questo universo è composto da donne altamente qualificate che stanno ricoprendo ruoli gestionali sempre più di rilievo e si stanno conquistando ulteriori spazi nei vari assetti dell’impresa, rispetto ai colleghi maschi. Queste imprese crescono anche in virtù dello spirito d’iniziativa proprio non soltanto delle donne toscane, ma anche delle donne immigrate e di donne italiane provenienti da altre regioni. Anche quest’ultimo elemento rappresenta un altro dato positivo: la Toscana sta dimostrando così la propria capacità ad attrarre coloro che intendono investire. E’ pertanto opportuno continuare a favorire sempre più la diffusione della ricerca tecnologica e dell’innovazione e rendere più agevole e sempre meno oneroso l’accesso al credito, soprattutto per quanto riguarda le Pmi a titolarità femminile. Per chi programma e deve operare delle scelte è fondamentale poter disporre di un valido strumento conoscitivo/informativo, quale è l’Osservatorio sulle imprese femminili in Toscana, che costituisce una delle iniziative che fanno parte del Programma Regionale per la promozione dell’imprenditoria femminile toscana, approvato nel 2005. La collaborazione intrapresa con Unioncamere Toscana per la realizzazione dell’ Osservatorio si sta rivelando proficua, in quanto consente di attivare un monitoraggio preciso e puntuale, utile per rendere periodica un’analisi di ordine statistico e socio-economico relativa alle imprese toscane guidate da donne. E’ importante sottolineare il fatto che tale collaborazione proseguirà anche in avvenire, dato che la Giunta Regionale ha approvato la Deliberazione n. 6174 del 3-12-2007, con la quale viene confermato tale rapporto collaborativo, non soltanto per l’attività di studio e di analisi relativamente ai dati inerenti le imprese femminili, ma soprattutto per quanto concerne sia l’attività di informazione ed orientamento in favore di questa tipologia di impresa, che il monitoraggio e la valutazione di tutte le iniziative regionali collegate con i vari bandi attuativi della legge n. 215/92. . |
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"VIE D´USCITA" DAL FENOMENO DELLA TRATTA |
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Roma, 28 maggio 2008 - La Regione Lazio è impegnata in prima linea per combattere il fenomeno criminoso della tratta e dello sfruttamento della prostituzione. E lo fa attraverso “Vie d’uscita”, un progetto interregionale, del quale si è tenuto a Roma, il seminario conclusivo del ciclo di incontri nelle cinque Province. Combattere il traffico di esseri umani, dunque, è l’obiettivo di questa iniziativa, che ha approfondito la conoscenza del fenomeno ed individuato le strategie di prevenzione. Finanziato con il Fondo sociale europeo 2000/2006, il progetto è stato promosso dall’Assessorato Istruzione del Lazio (in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche sociali e con quello alle Pari opportunità), insieme alla Regione Piemonte e alla Regione Campania; ad esso hanno aderito anche la Toscana e la Valle d’Aosta. I capofila del progetto, finanziato con 300 mila euro (Misura E1), sono la Cooperativa sociale Parsec, l’Aiccre (Associazione italiana dei Comuni e delle Regioni d’Europa), la Caritas diocesana di Roma, lo Studio Come. Il quadro che emerge dalla ricerca “La prostituzione e la tratta a scopo di grave sfruttamento nel Lazio”, presentata nel corso del seminario, è quello di un fenomeno in continua evoluzione. Roma rappresenta ancora l’area di maggiore concentrazione della prostituzione, ma ultimamente si assiste ad un progressivo spostamento dell’offerta prostituiva verso le province, soprattutto Latina e Frosinone. Ciò a causa degli interventi di contrasto da parte degli enti preposti e delle Forze dell’Ordine, che hanno indotto le organizzazioni criminali ad aumentare l’offerta nei locali e negli appartamenti ed a creare canali di raccordo con la malavita locale. Ulteriore cambiamento – stavolta più sottile e quindi più difficile da combattere – è l’aver fatto sperimentare alle vittime (donne e minori di entrambi i sessi) una certa libertà nella gestione del proprio tempo e del denaro guadagnato attraverso l’esercizio della prostituzione, dando un’impressione di “normalità” e di seppur limitato e fittizio accesso ad un mondo di consumi, ritardando o annullando la presa di coscienza della propria condizione di persona sfruttata e privata della libertà. Ma ci sono nuove modalità di sfruttamento, reclutamento e costrizione, che vedono sempre più coinvolte le persone minorenni. “Bisogna fare in modo che queste donne sfruttate e violentate -ha detto l’Assessore all’Istruzione, Silvia Costa - non diventino “invisibili” o “cose”, agli occhi di tanti, ma siano considerate persone in difficoltà, da aiutare per fare in modo che si possano sottrarre ai loro sfruttatori. Sono scaturite diverse proposte dal ciclo di seminari che si sono tenuti nelle cinque Province – ha proseguito Costa – dei quali oggi e domani diamo i risultati. Innanzitutto la creazione di un Tavolo regionale di coordinamento, assieme agli Assessori alle Politiche sociali ed alle Pari opportunità, con la presenza dei servizi sociali, dell’Ufficio scolastico regionale, delle Forze dell’Ordine e del Terzo settore, che possa programmare gli interventi e monitorare il fenomeno. Inoltre, la messa a punto di programmazione regionale di interventi e, se necessario, anche l’inserimento di precise norme all’interno della legge regionale sull’immigrazione. Si dovrà costituire un apposito fondo regionale contro la tratta e creare (soprattutto nelle province più colpite da questo fenomeno) una filiera di servizi locali: sportelli informativi, strutture residenziali in cui le vittime possano effettuare un percorso di protezione sociale, per fare qualche esempio. O, ancora, interventi per promuovere l’integrazione lavorativa delle donne vittime di tratta. ” . |
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RELAZIONE SULLA SESSUALITÀ A BRUNICO |
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Bolzano, 28 maggio 2008 - Attorno alla sessualità si incentrerà una relazione, in lingua tedesca, organizzata dall´Ufficio donna della Provincia in collaborazione con il Comitato provinciale per le pari opportunità il 28 maggio a Brunico. Tutte le persone interessate sono invitate a partecipare all´incontro. La sessuologa Miriam Pobitzer nella sua relazione titolata "Lust ohne Frust" (piacere senza frustrazioni) in programma per mercoledì 28 maggio 2008 alle ore 16 presso la sala seminari dell´associazione "Frauen helfen Frauen" a Brunico parlerà di vari aspetti della sessualità. L´ingresso alla conferenza, che si svolgerà in lingua tedesca, è libero e aperto a tutte le persone interessate. L´iniziativa rientra nella serie di incontri che il Comitato provinciale per le pari opportunità e l´Ufficio donna della Provincia organizzano in varie località altoatesine per illustrare temi specifici legati al mondo femminile. Alcune conferenze saranno tenute in tedesco ed altre in italiano. Gli incontri si svolgono in collaborazione con i rispettivi Comuni ed in particolare con le consigliere comunali e le associazioni femminili locali. L´obiettivo dell´iniziativa è quello di creare contatti con donne da tutte le parti della provincia e incentivare la collaborazione con le organizzazioni femminili e le rappresentanti politiche a livello locale. . |
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PARI OPPORTUNITA´: VIOLENZA SULLE DONNE, CONVEGNO A PESCARA |
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Pescara, 28 maggio 2008 - "Combattere la violenza sulle donne" è il tema del Convegno che si terrà giovedì 29 maggio, presso l´ex Aurum, a partire dalle 9. 30. L´evento, promosso dalle Consigliere regionali di Parità, e finalizzato alla divulgazione dei risultati del Progetto L. Ea. , Lavoro e Accoglienza - Ricerca interventi sul fenomeno della violenza alle donne nella regione Abruzzo (Por Abruzzo), vede la partecipazione dell´assessore al Lavoro, Fernando Fabbiani e dell´assessore alle Politiche Sociali, Betti Mura. Interverranno, tra gli altri, Sara Ranocchiaro, Consigliera regionale di Parità, Antonio Castricone, assessore al Lavoro Provincia di Pescara, l´Onorevole, Vittoria D´incecco, Maria Rosaria La Morgia, Consigliera regionale relatrice, e Nicola Zupo, Dirigente Squadra mobile Poilizia di Stato Pescara. . |
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PROPOSTA DI COSTRUZIONE DI UN NUOVO REATTORE NUCLEARE DI RICERCA IN ITALIA DOCENTI E RICERCATORI ITALIANI PRESENTANO IL 30 MAGGIO UN DOCUMENTO TECNICO-PROGRAMMATICO PER RAFFORZARE L’INFRASTRUTTURA NUCLEARE ITALIANA. |
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Pavia, 28 maggio 2008 - “Proposta di costruzione di un nuovo reattore nucleare di ricerca in Italia” a questo tema è dedicata la giornata di studio organizzata dall’Università di Pavia e dal Lena Laboratorio Energia Nucleare Applicata, in programma venerdì 30 ,aggio (ore 9,30) in Aula Foscolo. “L´obiettivo di tale iniziativa – spiegano Andrea Borio, direttore, e Adalberto Piazzoli presidente del Lena dell’Università di Pavia - è promuovere una riflessione tra tecnici in merito alla possibilità di costruire un nuovo reattore nucleare di ricerca in Italia della potenza di alcune decine di Mw (indicativamente da 50 Mw). La considerazione principale che ha portato a tale proposta è che, avendo abbandonato lo sfruttamento della fonte energetica nucleare da più di 20 anni, l´Italia ha perso molte competenze nel settore. Per ripartire con un serio programma nucleare quindi è indispensabile rafforzare la debole infrastuttura nucleare italiana sopravvissuta al referendum investendo nella ricerca, nella didattica, nella formazione tecnica e professionale, nell´industria e nella comunicazione. In questa prospettiva di rilancio del nucleare, che oggi sembrerebbe essere a breve/medio termine, la costruzione di un nuovo impianto di ricerca di elevata potenza rappresenta certamente un passaggio obbligato per poter sviluppare un´adeguata infrastruttura nazionale in grado di gestire seriamente questo settore produttivo. ” Il programma della giornata prevede, nella mattinata, alcune presentazioni da parte di ricercatori e docenti italiani; nel pomeriggio si terrà una discussione sulla proposta con l´obiettivo di elaborare un breve documento tecnico-programmatico sulla base del quale organizzare un Convegno Nazionale per il lancio dell´iniziativa. Programma Della Giornata: 9,30 Saluto del Magnifico Rettore dell’Università di Pavia; 9,45 Saluto del Presidente del Lena – Adalberto Piazzoli; 10,00 “Un nuovo impianto nucleare di ricerca per il rilancio dell’energia nucleare in Italia” Andrea Borio – Lena Università di Pavia; 10,20 “Review of Research Reactor Activities at University of Pisa” Martina Adorni - Università di Pisa; 10,40” Needs of Research and Test Facilities in Nuclear Science – Indicazioni del Gruppo di Lavoro Oecd-nea” Roberto Rosa – Enea; 11,00 “Fast Spectrum Transmutation Experimental Facility (Fastef)” Stefano Monti – Enea; 11,20” L´iniziativa Generation Iv ed il ruolo dei reattori veloci raffreddati a piombo” Luciano Cinotti – Del Fungo Giera Energia; 11,40 “Azioni Usa per reattori di training e di ricerca: progetto Sunrise” Marco Ricotti - Politecnico di Milano; 12,00” Le ricerche sulla sicurezza e i reattori di nuova generazione” Flavio Parozzi – Cesiricerca; 12,20 “Considerazioni sugli obiettivi di sicurezza, le autorizzazioni ed i controlli per la realizzazione di un nuovo reattore di ricerca” - Rappresentante Apat; 14,30 – 16,30 Discussione ; 16,30 Conclusione dei lavori. Per informazioni: Università degli Studi di Pavia Tel: +390382 987422 Direttore Lena Laboratorio Energia Nucleare Applicata Tel: +390382 987301 . |
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SCORIE NUCLEARI A SCANZANO, LEGAMBIENTE: IL 7 A MILANO MANIFESTAZIONE CONTRO IL NUCLEARE |
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Scanzano, 28 maggio 2008 - Per proporre alternative migliori al nucleare e dire no a nuove centrali, sabato 7 giugno a Milano, scenderà in piazza una vasta alleanza di associazioni con una grande manifestazione nazionale promossa da Legambiente. Insieme si metteranno “In marcia per il clima” sigle dalle anime talvolta diverse, ma un obiettivo comune: fermare la febbre del pianeta, promuovere il cambiamento e l’innovazione nelle scelte energetiche e infrastrutturali. Anche dalla Basilicata partirà almeno un pullman per Milano per consentire ai lucani che lo vorranno di marciare per il clima e per un’energia pulita, con la mente al 2003 ed al tentativo, per fortuna sventato, di trasformarci nella pattumiera radioattiva d’Italia. “La rivoluzione che vogliamo – dicono i promotori della manifestazione - ha degli obiettivi precisi: si propone subito, in tutta Europa e nel mondo, di ridurre in dieci anni del 20% il consumo complessivo di energia attraverso risparmio e maggiore efficienza, di far dipendere per almeno il 20% il fabbisogno energetico da fonti rinnovabili e di ridurre del 30% le emissioni di gas che alterano il clima sulla terra”. Sarà una grande “marcia” di cittadini che credono in un’alternativa energetica alle fonti fossili, respingono con forza ogni ipotesi nuclearista, credono in una gestione diversa e sostenibile del territorio e dell’agricoltura, propongono soluzioni concrete per la gestione dei rifiuti, promuovono la mobilità su ferro, non credono nelle grandi opere faraoniche panacea di tutti i mali, ma nelle infrastrutture utili e in un’opera capillare di ristrutturazione delle nostre aree urbane e del territorio”. . |
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ENEL: I RISULTATI AL 31 MARZO 2008 RISULTATO NETTO DEL GRUPPO A 1.004 MILIONI DI EURO (943 MILIONI NEL 1° TRIMESTRE 2007, +6,5%) |
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Roma, 28 maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Enel Spa, presieduto da Piero Gnudi, ha approvato nella tarda serata del 13 maggio il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2008. Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel, ha commentato: I risultati del primo trimestre 2008 confermano la solidità dei fondamentali del mercato italiano, con margini crescenti per le attività retail, di distribuzione e per le attività di generazione. Per queste ultime, in particolare, stimiamo per l´intero esercizio 2008 un Ebitda in linea con quello del 2007. La tenuta dei margini sul mercato italiano, unitamente alla crescita delle attività internazionali, ci fanno prevedere per l´intero esercizio 2008 risultati operativi in crescita rispetto al 2007. Il debito rimane saldamente sotto controllo e prevediamo che a fine anno si assesterà ben al di sotto dei 50 miliardi di euro, a valle del completamento del piano di dismissioni in programma entro il 2008. La performance di Enel nel 2008 continua a beneficiare del programma di diversificazione del nostro business iniziato negli ultimi anni. Dati Operativi Vendite di energia elettrica e gas - Le vendite di energia elettrica del Gruppo Enel ai clienti finali nel primo trimestre 2008 si attestano a 70,4 Twh, di cui 36,3 Twh in Italia e 34,1 Twh all’estero. In Italia, le vendite complessive di elettricità ai clienti finali sono aumentate del 2,6%. In particolare, crescono le vendite sul mercato libero, che passano da 8,3 Twh a 12,3 Twh (+48,2%). Per converso, le vendite sui mercati di maggior tutela e salvaguardia scendono da 27,1 Twh dei primi tre mesi del 2007 a 24,1 Twh del primo trimestre 2008 (-11,1%) a causa della completa apertura del mercato domestico intervenuta a decorrere dal secondo semestre 2007. All’estero, le vendite di elettricità passano da 7,7 Twh a 34,1 Twh, con un incremento da attribuire sostanzialmente alla variazione del perimetro di consolidamento relativa a Endesa. Nel mercato domestico del gas, il Gruppo Enel registra un aumento del 7,6% del numero dei clienti (2. 525. 063 contro i 2. 346. 990 nel primo trimestre 2007) e un incremento dei volumi venduti, che passano da 1,8 miliardi di metri cubi nei primi tre mesi del 2007 a 2,2 miliardi di metri cubi nel primo trimestre 2008 (+22,2%) per la diversa situazione climatica registrata nei due periodi di riferimento e per l’incremento della base clienti. Produzione di energia elettrica - La produzione netta del Gruppo Enel nei primi tre mesi del 2008 è pari a 57,9 Twh, di cui 23,0 Twh in Italia e 34,9 Twh all’estero. In Italia le centrali del Gruppo Enel hanno prodotto 23,0 Twh nel primo trimestre 2008 rispetto ai 22,3 Twh dello stesso periodo del 2007 (+3,1%). Tale incremento è dovuto alla maggiore produzione termoelettrica (+0,6 Twh) e idroelettrica (+0,1 Twh), in linea con la maggiore richiesta di energia elettrica sul mercato nazionale (+0,8 Twh) e con la flessione delle importazioni nette (-2,7 Twh). La produzione netta del Gruppo Enel all’estero passa dai 9,3 Twh del primo trimestre 2007 ai 34,9 Twh dei primi tre mesi del 2008, principalmente grazie al contributo di Endesa (25,4 Twh). La produzione netta delle centrali di Enel in Italia e all’estero è generata per il 56,4% da fonte termoelettrica, per il 27,4% da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico, geotermico e biomasse) e per il 16,2% da fonte nucleare. Distribuzione di energia elettrica e gas - L’energia elettrica distribuita dal Gruppo Enel nei primi tre mesi del 2008 si attesta a 98,6 Twh, di cui 64,3 Twh in Italia e 34,3 Twh all’estero. I volumi di elettricità distribuita in Italia sono aumentati del 2,2% rispetto al primo trimestre del precedente esercizio, riflettendo essenzialmente l’incremento registrato nella domanda di energia elettrica sulla rete nazionale. L’elettricità distribuita all’estero è in crescita di 31,1 Twh rispetto al primo trimestre del precedente esercizio. Tale incremento riflette il contributo di Endesa (30,9 Twh) e i maggiori vettoriamenti effettuati in Romania (0,1 Twh). Il gas vettoriato dal Gruppo Enel si attesta a 1,6 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,2 miliardi di metri cubi rispetto al primo trimestre 2007, sostanzialmente per effetto dell’andamento climatico più rigido dei primi tre mesi del 2008 e per il contributo delle attività all’estero. Dati Economico-finanziari I risultati consolidati dei primi tre mesi del 2008 - I Ricavi del primo trimestre 2008 ammontano a 15. 082 milioni di euro, in aumento del 55,0% rispetto ai 9. 728 milioni di euro del corrispondente periodo del 2007. L’incremento riflette il consolidamento di Endesa, oltre ai maggiori ricavi sul mercato libero domestico dell’elettricità conseguenti alle maggiori quantità vendute e all’aumento del prezzo medio di vendita. Risultano in crescita i ricavi di tutte le Divisioni. In particolare, i ricavi della Divisione Iberia e America Latina passano da 297 milioni di euro dei primi tre mesi del 2007 a 4. 018 milioni di euro del primo trimestre 2008 per effetto del consolidamento di Endesa; quelli della Divisione Internazionale salgono a 944 milioni di euro (+23,9%), quelli della Divisione Generazione ed Energy Management a 5. 573 milioni di euro (+40,4%), quelli della Divisione Mercato a 6. 408 milioni di euro (+14,1%), quelli della Divisione Infrastrutture e Reti a 1. 669 milioni di euro (+20,9%), quelli della Divisione Ingegneria e Innovazione a 309 milioni di euro (+67,9%). L’ebitda (margine operativo lordo) del primo trimestre 2008 ammonta a 3. 445 milioni di euro, in crescita di 1. 113 milioni di euro (+47,7%) rispetto ai 2. 332 milioni di euro del primo trimestre 2007. Tale significativo aumento è riconducibile al consolidamento di Endesa nonché all’incremento generalizzato del margine realizzato da quasi tutte le Divisioni, solo parzialmente compensato da un risultato sfavorevole della gestione del rischio commodity. In particolare, l’Ebitda della Divisione Iberia e America Latina passa da 87 milioni di euro nel primo trimestre 2007 a 1. 217 milioni di euro nel periodo in esame per effetto del consolidamento di Endesa; quello della Divisione Internazionale sale a 289 milioni di euro (+24,6%); quello della Divisione Generazione ed Energy Management ammonta a 707 milioni di euro, con una flessione (-27,9%) che risente delle variazioni di fair value, meno favorevoli rispetto a quelle dello stesso periodo del 2007, dei contratti derivati riferiti alle commodities, variazione peraltro destinata a riassorbirsi nel corso dell’anno; quello della Divisione Infrastrutture e Reti perviene a 967 milioni di euro (+6,9%), quello della Divisione Mercato a 189 milioni di euro (+173,9%), quello della Divisione Ingegneria e Innovazione a 4 milioni di euro (+100,0%). L’ebit (risultato operativo) del primo trimestre 2008 ammonta a 2. 337 milioni di euro, in crescita di 628 milioni di euro (+36,7%) rispetto ai 1. 709 milioni di euro dello stesso periodo del 2007. In particolare, l’Ebit della Divisione Iberia e America Latina passa da 58 milioni di euro a 732 milioni di euro per effetto del consolidamento di Endesa; quello della Divisione Internazionale sale a 186 milioni di euro (+35,8%); quello della Divisione Generazione ed Energy Management ammonta a 489 milioni di euro, con una flessione (-34,8%) principalmente riconducibile agli effetti sopra indicati della gestione del rischio commodity; quello della Divisione Infrastrutture e Reti sale a 743 milioni di euro (+6,6%), quello della Divisione Mercato a 134 milioni di euro (+294,1%), quello della Divisione Ingegneria e Innovazione a 4 milioni di euro (+100,0%). Il Risultato netto del Gruppo del periodo si attesta a 1. 004 milioni di euro, a fronte di 943 milioni di euro dei primi tre mesi del 2007, in crescita di 61 milioni di euro (+6,5%). La Situazione patrimoniale consolidata al 31 marzo 2008 evidenzia un capitale investito netto di 81. 978 milioni di euro (79. 580 milioni di euro al 31 dicembre 2007), inclusivo delle Attività destinate alla vendita al netto delle Passività destinate alla vendita, pari a 4. 288 milioni di euro (4. 116 milioni di euro al 31 dicembre 2007). Esso è coperto per 24. 906 milioni di euro dal patrimonio netto complessivo (23. 789 milioni di euro al 31 dicembre 2007) e per 57. 072 milioni di euro dall’indebitamento finanziario netto (55. 791 milioni di euro al 31 dicembre 2007). Quest’ultimo risulta in aumento di 1. 281 milioni di euro (+2,3%) rispetto al 31 dicembre 2007, principalmente per effetto dell’acquisizione di un’ulteriore quota del 22,65% del capitale di Ogk-5 a seguito del completamento dell’offerta pubblica di acquisto e a un temporaneo incremento del capitale circolante. Al 31 marzo 2008 il rapporto debt to equity è pari a 2,29 a fronte di 2,35 di fine 2007. Gli Investimenti del primo trimestre 2008 ammontano a 1. 171 milioni di euro, con un incremento di 473 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2007 (+67,8%). La crescita è principalmente riferibile ai maggiori investimenti effettuati sugli impianti di generazione delle Divisioni Iberia e America Latina, Generazione ed Energy Management e Internazionale. I Dipendenti a fine marzo 2008 sono 73. 245, in diminuzione di 255 unità rispetto ai 73. 500 dipendenti al 31 dicembre 2007, quale saldo tra assunzioni e cessazioni del primo trimestre 2008. Avvenimenti Recenti - All’inizio del mese di marzo 2008, in base ai riscontri effettuati da parte degli organismi preposti, l’ammontare delle azioni consegnate all’offerta pubblica di acquisto (Opa) promossa dalla controllata Enel Investment Holding Bv (Eih) sulla società russa di generazione elettrica Oao Ogk-5 (Ogk 5) è risultato pari al 22,65% del capitale della società. Tale partecipazione, sommata a quella del 37,15% del capitale di Ogk-5 già posseduta da Eih prima del lancio dell’Opa, garantisce quindi ad Eih la titolarità del 59,80% del capitale di Ogk-5. Il corrispettivo offerto da parte di Eih in sede di Opa è stato di 4,4275 rubli per azione, per un esborso complessivo equivalente a circa 993 milioni di euro. Il 21 marzo è stato firmato un protocollo d’intesa tra Enel e la Regione Liguria per la realizzazione di iniziative congiunte per lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili nell’area portuale e aeroportuale di Genova; tale protocollo avrà una durata fino al 30 novembre 2012, 5/11 salvo successiva proroga o rinnovo. Con questa iniziativa Enel e la Regione Liguria si impegnano a definire gli strumenti operativi e finanziari necessari alla realizzazione di sistemi eolici e fotovoltaici finalizzati alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per una potenza complessiva di circa 22 Mw. Il 27 marzo 2008 sono state rese note le stime delle banche di investimento incaricate di effettuare una valutazione delle attività del Gruppo Endesa e del Gruppo Enel oggetto di vendita a E. On Ag (E. On), in attuazione del contratto stipulato tra Enel Spa, Acciona Sa e la stessa E. On in data 2 aprile 2007 e delle sue successive modifiche. La valorizzazione complessiva delle indicate attività oggetto di vendita ad E. On ammonta, nella stima effettuata dalle banche di investimento, al lordo delle partecipazioni di minoranza e dell’indebitamento finanziario netto, a 13. 525 milioni di euro. Per Enel, il perfezionamento dell’operazione dovrebbe consentire una riduzione dell’indebitamento finanziario netto consolidato di circa 8,4 miliardi di euro, tenuto conto anche del deconsolidamento del debito relativo alle attività oggetto di cessione. Il 9 aprile 2008, Enel e l’Egyptian Natural Gas Holding Company (Egas) hanno firmato un accordo di cooperazione per lo sviluppo di attività congiunte nel settore upstream del gas, nella filiera del gas liquefatto e nella vendita di gas naturale. Secondo l’accordo, Enel metterà inoltre a disposizione di Egas la sua esperienza internazionale per valutare opportunità di investimento al fine di migliorare l’efficienza degli impianti di produzione di energia elettrica egiziani. Il 24 aprile, facendo seguito al Memorandum of Understanding sottoscritto in data 13 novembre 2007, la controllata Enel Produzione Spa e Dolomiti Energia Spa hanno firmato l’Accordo di Investimento per lo sviluppo congiunto del settore idroelettrico nella Provincia Autonoma di Trento. L’accordo prevede la cessione a Dolomiti Energia del 51% del capitale di una società - che sarà denominata Hydro Dolomiti Enel Srl - che Enel Produzione costituirà e alla quale, prima del trasferimento della partecipazione sopra indicata, la stessa Enel Produzione conferirà il ramo di azienda di generazione da fonte idroelettrica di cui dispone nella provincia di Trento ed Enel Rete Gas cederà l’intero capitale di Avisio Energia Spa, società che distribuisce gas naturale in 32 comuni della stessa provincia di Trento. Il 25 aprile, nell’ambito del processo di privatizzazione di Electrica Muntenia Sud (Ems), Enel ha acquistato dalla società statale Electrica Sa il 50% del capitale sociale di Ems per un corrispettivo di 395 milioni di euro. L’assemblea dei soci di Ems ha contestualmente deliberato un aumento del capitale sociale, che è stato sottoscritto da parte di Enel per un controvalore di 425 milioni di euro, portando la partecipazione di Enel al 67,5%. In funzione dell’eventuale esercizio da parte del socio di minoranza di Ems del diritto di sottoscrivere pro-quota l’indicato aumento di capitale entro 30 giorni dalla data dell’assemblea, la partecipazione definitiva di Enel potrà attestarsi al 64,4% del capitale di Ems. Ems è il distributore esclusivo di elettricità per i clienti industriali e residenziali di Bucarest, la principale area urbana del paese, e delle vicine contee di Ilfov e Giurgiu. Il 5 maggio Enel ha firmato a Pechino due accordi di cooperazione per l’abbattimento delle emissioni ad effetto serra. Il primo accordo è costituito da un Memorandum of Understanding firmato tra Enel, il Ministero delle Scienze e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese e il Ministero dell´Ambiente e della Tutela del territorio e del mare italiano. L’intesa permetterà ad Enel di collaborare nelle attività di ricerca e sviluppo finalizzate a promuovere l’utilizzo di clean coal technologies in Cina, facendo leva sull’esperienza già maturata in Italia nella conversione da olio combustibile a carbone pulito della centrale di Torrevaldaliga Nord (Civitavecchia) e sui progetti dimostrativi oggi in corso relativi all’implementazione delle tecniche di cattura e stoccaggio delle emissioni di Co2. Il secondo accordo è costituito da un contratto firmato tra Enel e il gruppo siderurgico Wuhan Iron & Steel per l’acquisto di permessi di emissione originati dalla realizzazione di cinque progetti di efficientamento energetico che consentiranno di ridurre le emissioni di Co2 per complessive 11,45 milioni di tonnellate negli anni compresi tra il 2008 ed il 2012. La riduzione delle emissioni ottenuta con questo accordo ha un controvalore economico pari a circa 150 milioni di euro. Il 7 maggio 2008 è stato stipulato un accordo tra la controllata Enel Investment Holding e la European Bank for Reconstruction and Development avente ad oggetto la cessione a quest’ultima da parte di Eih di una partecipazione di minoranza pari al 4,1% circa del capitale di Ogk-5, per un corrispettivo di circa 175 milioni di euro al cambio corrente. Prevedibile Evoluzione Della Gestione Con il completamento della strategia di crescita internazionale attraverso le acquisizioni di trasformazione, Enel è ormai una multinazionale integrata dell’energia ai primi posti tra le utilities europee. In tale contesto, Enel sta operando per l’integrazione e la crescita organica delle nuove realtà acquisite e perseguendo l’eccellenza tecnologica e l’attenzione ai temi ambientali. Il consolidamento delle attività internazionali, nonché le attività di sviluppo e i programmi di efficienza avviati nelle Divisioni dovrebbero produrre effetti positivi nel corso dell’intero 2008, contribuendo alla crescita dei risultati economici del Gruppo. Si prevede inoltre che i flussi di cassa operativi, generati dalle società acquisite e dal Gruppo Enel nel suo complesso, nonché le iniziative di ottimizzazione di portafoglio, possano consentire di migliorare sensibilmente la posizione finanziaria del Gruppo. . . . |
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ENI ENTRA IN TRATTATIVA ESCLUSIVA CON SUEZ PER L’ACQUISIZIONE DI DISTRIGAS |
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San Donato Milanese (Mi), 28 maggio 2008 – Eni informa di essere entrata in trattativa esclusiva con la società francese Suez per l’acquisto del 57,25% della società belga Distrigas. Dopo un articolato processo competitivo al quale hanno partecipato i principali operatori europei nel settore del gas, Eni è risultata essere la società ad aver offerto a Suez le condizioni migliori. Il periodo di trattativa esclusiva, che consentirà a Eni di completare la due diligence finale relativa all’acquisizione, si estenderà fino al 29 maggio, data in cui è prevista la firma del contratto di compravendita tra Eni e Suez. L’accordo, che è soggetto all’approvazione della Commissione Europea, sarà condizionato alla fusione tra Suez e Gaz de France e alla rinuncia del diritto di prelazione di Publigaz, azionista pubblico belga che detiene il 31,25% di Distrigas. Distrigas opera da oltre 75 anni quale operatore di riferimento nella commercializzazione del gas nel Benelux, con vendite a clienti industriali, distributori locali di gas e produttori di energia elettrica. Società con base in Belgio, uno dei principali snodi del gas in Europa, Distrigas gode di una posizione strategica che le consentirà di sviluppare le sue attività in Europa occidentale. Nel 2007, Distrigas ha registrato un fatturato di 4,3 miliardi di euro e vendite totali di circa 17 miliardi di metri cubi. . |
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GAS PLUS S.P.A.: ACQUISIZIONE DEL CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ DI DISTRIBUZIONE E VENDITA GAS DELLA SOCIETÀ SALSO SERVIZI S.P.A. LE ATTIVITÀ INTERESSATE RIGUARDANO CIRCA 30 MILIONI DI METRI CUBI DI GAS, PER CIRCA 12.500 UTENZE UNA RETE DI CIRCA 200 KM NEI COMUNI DI SALSOMAGGIORE TERME E FONTANELLATO (PR). |
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Milano, 28 maggio 2008 - Gas Plus S. P. A. , attraverso la sua controllata Gas Plus Reti S. R. L. Acquisisce controllo del 97% dell’attività di distribuzione e vendita gas della Salso Servizi S. P. A. , società mista con sede a Salsomaggiore Terme (Pr), attualmente partecipata al 48,91%. L’assemblea straordinaria di Salso Servizi S. P. A. Ha infatti approvato in data odierna la scissione non proporzionale delle attività gas attualmente gestite direttamente e indirettamente da Salso Servizi S. P. A. In una newco, che sarà controllata con circa il 97% del capitale dal Gruppo Gas Plus e partecipata in via minoritaria dai Comuni di Salsomaggiore Terme e Fontanellato. La scissione avrà effetto prevedibilmente a partire dal mese di luglio 2008. Con tale azione Gas Plus consolida il proprio posizionamento nella Distribuzione gas in Emilia Romagna, apportando a tale Business Unit attività che, nell’anno 2007, hanno generato un fatturato di circa 2 milioni di Euro e un Ebitda di quasi 1 milione di Euro, rispetto ai circa 8,4 milioni di Euro di fatturato ed a circa 3,4 milioni di Euro Ebitda conseguiti nelo stesso anno dalla relativa Business Unit del Gruppo. “L’acquisizione delle attività gas della Salso Servizi – ha commentato Davide Usberti, Amministratore Delegato del gruppo Gas Plus – permetterà di generare significative sinergie operative con Gas Plus Reti, oltre a migliorare la marginalità assoluta della Business Unit Network gas del Gruppo che, già nel primo trimestre 2008, ha registrato un incremento dei volumi distribuiti pari all’11,4%”. . |
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“MATERA: PROVINCIA SOLARIZZATA 2008” PUNTA SUL RISPARMIO ENERGETICO |
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Mtera, 28 maggio 2008 - “Matera: provincia solarizzata 2008”. E’ con questo slogan che, nella conferenza stampa di inizio anno, la giunta provinciale ha definito il proprio impegno futuro nel campo delle energie eco-compatibili e rinnovabili. In linea con gli impegni assunti, su proposta dell’assessore alle politiche energetiche, Francesco Labriola, ieri la giunta provinciale materana ha approvato lo schema di bando per la concessione di progettazione, realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici e/o solari termici asserviti ad immobili di proprietà della Provincia di Matera. A beneficiare degli impianti saranno 34 edifici scolastici di proprietà dell’ente. Con la realizzazione di tale rete di impianti fotovoltaici, si andrà a produrre energia elettrica e/o termica pari almeno al fabbisogno energetico annuo ottimale di ciascun immobile sul quale si interverrà. L’energia eccedente tale fabbisogno sarà immesso nella rete energetica nazionale a cura del soggetto gestore, al quale saranno riservati i diritti derivanti da tale produzione. “Con questa iniziativa – dichiara con soddisfazione l’assessore provinciale Labriola – la Provincia di Matera si muove in due importanti direzioni. Infatti, se da una parte si ottiene un notevole risparmio per l’ente (i costi, infatti, saranno tutti a carico dell’affidatario, ivi compresi quelli per la realizzazione e manutenzione dell’impianto), dall’altro ci avviciniamo ad un obiettivo per il quale lavoriamo da anni: giungere all’autosufficienza energetica di tutti gli edifici di pertinenza della Provincia, grazie ad energie che tengano conto delle esigenze degli utenti e del rispetto per l’ambiente”. Diversi i soggetti che hanno già manifestato il proprio interesse per il bando provinciale, con il quale, nel territorio della Provincia di Matera, si passa dalla tante parole sull’importanza delle energie rinnovabili, alla concretezza dei fatti. Ma le iniziative della Provincia di Matera in materia di fonti rinnovabili non si fermano agli edifici scolastici. Il prossimo passo dell’amministrazione provinciale sarà quello di realizzare un nuovo progetto destinato a sensibilizzare i privati. Con Mille tetti fotovoltaici – questo il nome del nuovo progetto – anche i cittadini privati potranno usufruire di energia a costo zero, limitandosi a concedere l’utilizzo dei tetti per l’allocazione degli impianti, per una durata di venti anni, con un vantaggio straordinario a tutto beneficio dei bilanci familiari e della tutela dell’ambiente. . |
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REPUBBLICA CECA: AUMENTA DEL 115% LA PRODUZIONE DI ENERGIA EOLICA |
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Brno, 28 maggio 2008 - I dati del Ente regolatore dell’energia Eru indicano che l’elettricità prodotta da impianti eolici è aumentata del 115% a/a ed ha raggiunto i 77Gwh nel primo trimestre. Attualmente le centrali eoliche hanno una capacità effettiva di 113 Mw. L’impianto più grande è il Krystofovy Hamry, che ha 21 turbine e produce circa un terzo dell’energia eolica del Paese. Nella regione di Ustecky operano 34 centrali, che incidono sulla metà dell’energia prodotto dal Paese. La Eldaco, società con sede a Brno, costruirà un parco per l’energia eolica con 19 turbine e una produzione di 52 Mw sulle colline di Drahanska. La maggior utility del Paese mira a utilizzare 13 impianti eolici sulle colline della Ceskomoravska vrchovina, che servirà circa 20mila famiglie. L’obiettivo del Paese è arrivare entro il 2020 a ottenere 500Mw dalle centrali eoliche, pari al 25% dell’attuale produzione della centrale nucleare di Temelin. . |
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EOLICO OFF SHORE: VENDOLA SCRIVE A MINISTRI AFFARI REGIONALI E AMBIENTE PER VIA |
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Bari, 28 Maggio 2008 - Il Presidente Vendola ha inviato ieri al Ministro degli Affari Regionali e al Ministro dell’Ambiente una lettera sulla questione della valutazione di impatto ambientale (Via) per gli impianti eolici off shore (pale per la produzione di energia elettrica dal vento installate sul mare). Come è noto, la procedura di Via per questi impianti è stata avocata dal Governo nazionale, estromettendo la Regione dalle proprie funzioni. “La Puglia – scrive Vendola ai due ministri – sta producendo un’interessante esperienza sulle fonti di produzione energetica rinnovabile a iniziare da quella eolica. Non a caso, la mia Regione guida la classifica nazionale con quasi 700 Mw di produzione in atto”. Per Vendola “nel Piano ambientale energetico regionale (Pear) viene considerata con molta attenzione anche la possibilità dell’eolico off shore per il quale la Puglia ha dichiarato disponibilità. A fronte di tale apertura considero doveroso che sia la Regione ad esercitare la procedura di Via sugli impianti off shore così come motivato dagli Uffici dell’Assessorato all’Ecologia ed alle Politiche Energetiche”. Il Presidente rappresenta al Ministro degli Affari Regionali che però “non sembra questa l’intenzione del Ministero dell’Ambiente che ha avviato l’iter di Via con i propri uffici, determinando elementi di incomprensione e di contrasto con la Regione che andrebbero rimossi per ripristinare le necessarie sinergie istituzionali”. “Ti chiedo – conclude Vendola – un intervento per ripristinare la correttezza dell’esercizio delle funzioni in capo alle Regioni”. Al Ministro dell’Ambiente invece il Presidente si rivolge così: “Confido che il Ministero sappia apprezzare l’impegno della Puglia, evitare ogni malinteso o contenzioso e, nelle more, sospendere le procedure avviate”. . |
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CONVEGNO AIR LIQUIDE A SIRACUSA SU “IDROGENO, TECNOLOGIA E AMBIENTE” |
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Milano, 28 maggio 2008 – Domani giovedi 29 maggio, nella suggestiva cornice del castello Baroni Pupillo di Siracusa, si terrà il convegno “Idrogeno, tecnologia e ambiente”, promosso da Air Liquide, società leader nella produzione di gas industriali e medicali. Il convegno rappresenterà un importante momento di confronto sulle potenzialità derivanti dall’impiego di prodotti energetici puliti, sulle recenti innovazioni relative all’uso dell’idrogeno in campo industriale ed i miglioramenti ottenibili in termini ambientali. Ad aprire i lavori, coordinati in qualità di moderatore dal giornalista televisivo Gigi Moncalvo, il benvenuto dell’Amministratore Delegato di Air Liquide Italia Patrick Jozon e del Presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello. Seguiranno gli interventi del Presidente di Federacciai Giuseppe Pasini su “I fabbisogni energetici dell’industria siderurgica” e dell’Ingegnere Gianluca Cremonesi, Direttore della Business Line Grandi Industrie di Air Liquide, su “I fabbisogni energetici nella produzione dei gas industriali”. Il convegno ospiterà inoltre diverse riflessioni sulle prospettive future del mercato energetico, con l’intervento di Edoardo Garrone, Presidente Gruppo Erg, sulle “Prospettive ed evoluzioni nella raffinazione dei combustibili”, la relazione di Olivier Imbault, Vice President World Energy Conversion Market Air Liquide su “Prospettive ed evoluzioni nel mercato dell’energia”, e la riflessione di Alberto Pieri, Segretario Generale Fast – Federazione delle Associazioni Scientifiche e Tecniche – su “Le opportunità offerte dall’utilizzo dell’idrogeno”. Prenderanno infine la parola il Presidente del Consorzio Industriale Protezione Ambiente, Prof. Salvatore Sciacca, con una relazione su “Idrogeno ed ambiente”, e l’Ingegner Gianpiero Reale, Direttore Industriale Centrali Isole Air Liquide Italia Produzione, con la presentazione dell’impianto di reforming del gas naturale di Priolo Gargallo, progettato, costruito e gestito da Air liquide. L’impianto Smr, entrato in funzione lo scorso giugno per la fornitura di idrogeno alle raffinerie Erg di Priolo ed Esso di Augusta, verrà inaugurato ufficialmente nel prosieguo della giornata. . |
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BILANCIO 2007 AIR LIQUIDE ITALIA: AUMENTO DEL FATTURATO PARI AL 3,6% |
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Milano, 28 maggio 2008 - Il Gruppo Air Liquide Italia ha chiuso il 2007 con un fatturato consolidato di 666,6 Milioni di Euro, in crescita del +3,6% rispetto all’anno precedente, ed un risultato prima delle tasse (Ebt) di 80 Milioni di Euro (+4,4%). I risultati dell’anno mostrano una buona progressione del fatturato per le attività industriali (495,2 Milioni di Euro pari ad una crescita del +5,2% rispetto al 2006) ed una leggera flessione per le attività relative alla Sanità (171,4 Milioni di Euro, -1,0% sul 2006, dovuta principalmente al diverso perimetro d’attività*). Nel primo trimestre del 2008 il Gruppo ha realizzato un fatturato di 176,6 Milioni di Euro, ancora in forte crescita (+8,4%) rispetto all’anno precedente. Patrick Jozon, Direttore Generale di Air Liquide Italia, ha così sintetizzato i risultati ottenuti: “Il 2007 ha fatto registrare nel complesso risultati positivi per l’azienda, fatta eccezione per la leggera flessione riscontrata nelle attività della Sanità, imputabile principalmente alla decisione strategica di cedere le attività relative all’ambito della sterilizzazione. Alla crescita complessiva del fatturato hanno certamente contribuito l’incremento delle attività della Business Line Industrial Merchant, con la firma di due nuovi contratti con clienti di prim’ordine, Nestlé e Partesa, ed un nuovo contratto della durata d 14 anni siglato dalla Business Line Large Industries con l’Acciaieria Arvedi. Il 2007 ha visto inoltre proseguire l’impegno di Air Liquide nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni energetiche pulite, e l’avvio della fornitura di idrogeno al nuovo impianto di reforming del gas naturale di Priolo Gargallo. Coerentemente con l’eccellente risultato registrato nel primo trimestre di quest’anno e consapevoli delle nostre competenze e tecnologie, crediamo fortemente di poter raggiungere gli ambiziosi obiettivi di crescita che ci siamo posti per il 2008, in linea con i progetti di sviluppo del Gruppo. ” A livello mondiale, la cifra d’affari del 2007 ha raggiunto gli 11. 801 milioni di euro, in crescita del 7,8% rispetto a quello del 2006. Benoît Potier, Presidente e Direttore Generale del Gruppo Air Liquide, ha dichiarato: “Air Liquide ha presentato nel 2007 risultati eccellenti. Quest’anno di netta crescita dei nostri risultati dimostra perfettamente la capacità del Gruppo di combinare accelerazione del ritmo di crescita e solidità finanziaria. Questa dinamica positiva poggia sulle solide posizioni conquistate dal punto di vista geografico, in particolare nelle economie emergenti, sul consolidamento della nostra presenza in alcuni settori portanti come l’idrogeno o le cure a domicilio, così come sul rafforzamento del nostro portafoglio tecnologico a vantaggio dei settori dell’energia e dell’ambiente, caratterizzati da una grande richiesta di ossigeno. La nostra ambizione è di essere riconosciuti come leader del nostro settore. Il programma Alma, che abbiamo recentemente lanciato, ci permetterà di accelerare la nostra crescita e di perseguire nel miglioramento della nostra competitività per i prossimi anni. Iniziamo il nuovo anno all’insegna di uno sviluppo ben avviato nella maggior parte dei nostri mercati, cosa che ci rende fiduciosi nella capacità di Air Liquide di raggiungere nel 2008, a tassi di cambio costanti, una crescita a due cifre del risultato netto. ” . |
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COGLIERE LE OPPORTUNITÀ DELL’EFFICIENZA ENERGETICA |
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Oristano, 28 maggio 2008 - Con un seminario dedicato alle opportunità offerte dalla cosiddetta efficienza energetica per le piccole e medie imprese, comincia giovedì un ciclo di incontri formativi completamente gratuiti a favore delle imprese oristanesi. L’iniziativa è della Camera di Commercio di Oristano e più avanti spazierà anche sulle problematiche legate ai marchi di qualità e alla rintracciabilità dei prodotti agroalimentari, oltre che sulla qualificazione delle aziende del comparto turistico. Si comincia appunto giovedì prossimo col seminario “Efficienza energetica: quali opportunità per le Pmi”, promosso in collaborazione con Enea e Dintec, consorzio per l’innovazione tecnologica delle Camere di Commercio italiane. Il seminario si svolgerà nella sala conferenze della Camera di Commercio, a Oristano, in via Carducci 23 / 25. L’inizio dei lavori è fissato per le 15. 30. Dopo i saluti del presidente della Camera di Commercio di Oristano, Pietrino Scanu sono previste tre relazioni: Sonia Carbone di Dintec, parlerà sul tema “Efficienza energetica e le imprese: politiche e incentivi”; Pasquale Regina dell’Enea si soffermerà sulla riqualificazione energetica degli edifici, mentre Ivano Olivetti, anche lui dell’Enea parlerà di impianti solari fotovoltaici. Argomenti di estremo interesse in questo momento in cui i temi del risparmio energetico, unitamente alle opportunità assicurate da varie forme agevolative, sono di stretta attualità. Chi volesse seguire il seminario sull’efficienza energetica può scaricare il modulo di iscrizione dal sito internet della Camera di Commercio di Oristano, all’indirizzo www. Or. Camcom. It. Il modulo va compilato e spedito via fax (utilizzando il numero 0783. 73764) o via e mail (all’indirizzo promozione@or. Camcom. It). Maggiori informazioni si possono richiedere alla segreteria organizzativa, utilizzando il numero di telefono 0783. 2143252. . |
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ENEA PER L’EFFICIENZA ENERGETICA E LA CERTIFICAZIONE DEGLI EDIFICI |
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Brindisi, 28 maggio 2008 - L’enea di Brindisi punta a diventare il riferimento unico sull’efficienza energetica per la Regione Puglia. E’ quanto emerso nel corso del workshop dell’Enea “Domus 08: Enea per l’efficienza energetica e la certificazione degli edifici”, organizzato in collaborazione con l’Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione (Arti) e l’Università del Salento. L’italia deve intervenire sugli usi finali dell’energia, e in particolare, sul settore residenziale, che dovrà contribuire per il 44% alle riduzioni, per centrare l’obiettivo del 9% di risparmio energetico entro il 2016, come previsto dal Piano nazionale per l’efficienza energetica. Dal 1° luglio 2009 la certificazione energetica degli edifici sarà obbligatoria e tutte le Regioni dovranno dotarsi degli strumenti di “governance” dell’efficienza energetica (normative, piani di sviluppo e scenari, politiche energetiche, formazione di quadri professionali, Pubblica Amministrazione e cittadino) e, in particolare, di un Albo dei Certificatori Energetici. Enea, già fortemente impegnato nel settore dell’ecobuilding (efficienza energetica negli edifici), nel supporto alla Pubblica Amministrazione e nella vasta campagna di informazione con il Ministero dello Sviluppo Economico sugli incentivi fiscali del 55%, mette a disposizione della Regione Puglia il suo know-how sull’efficienza energetica per la formazione dei futuri certificatori energetici. Il workshop è stato l’occasione di un confronto, come già avvenuto in altre città, per individuare gli strumenti più efficaci di “governance” dell’efficienza energetica, attraverso un approccio che mette a “sistema” il mondo della Ricerca, la Pubblica Amministrazione e le imprese. L’obiettivo è un nuovo modo di costruire gli edifici e gli insediamenti abitativi e industriali, che consenta di ottimizzarne i consumi riducendo gli sprechi. Tra gli attori coinvolti figurano la Pubblica Amministrazione per lo sviluppo di “best practice” nell’attuazione delle politiche energetiche, nella gestione del proprio patrimonio immobiliare e nella realizzazione di nuove strutture pubbliche; le Università e gli Istituti di Formazione Superiore per l’elaborazione di una nuova offerta formativa legata ai temi dell’efficienza energetica; i Laboratori e i Centri di Ricerca per lo sviluppo e la certificazione di nuovi materiali e tecnologie; le Associazioni delle Categorie Produttive e gli Ordini Professionali per la promozione, la progettazione e la realizzazione di eco-edifici. . |
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CITTADINANZATTIVA E ISOLANDO INSIEME PER IL RISPARMIO ENERGETICO: IL 29 MAGGIO DA GENOVA AL VIA TOUR IN 14 CITTÀ |
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Roma, 28 maggio 2008 - Educare le famiglie a ridurre i propri consumi energetici per salvaguardare clima e portafogli. Con questo obiettivo Cittadinanzattiva, aderendo alla campagna “Isolando”, promuove incontri aperti alla cittadinanza per sensibilizzare i cittadini sul risparmio energetico attraverso l’isolamento termico degli edifici. Si parte da Genova il 29 e 30 maggio per proseguire a Riva del Garda (dal 30 maggio al 2 giugno), Milano (dal 3 al 6 giugno, in occasione della settimana europea delle fonti rinnovabili), Catania (13 giugno) e Campobasso (16 e 17 giugno). Dalla seconda metà di giugno, le ulteriori tappe della campagna prevedono incontri a Macerata, Reggio Calabria, Torino, Reggio Emilia, Roma, Isernia, Lecce, Potenza, Cagliari. “La promozione di una campagna informativa incentrata sul diretto coinvolgimento dei cittadini”, ha commentato il vice segretario generale di Cittadinanzattiva Giustino Trincia, “rappresenta una modalità per attuare quel principio di sussidiarietà sancito dall’art. 118 u. C. Della Costituzione, principio che impone anche alle Amministrazioni Comunali di favorire iniziative di interesse generale. Da questo punto di vista ci aspettiamo un’alleanza tra cittadini ed Enti locali per promuovere e premiare comportamenti quotidiani e buone pratiche che ogni singolo cittadino può mettere in atto. Certo è che affinché i cittadini si educhino a ridurre i consumi energetici occorre che le Amministrazioni, a partire da quelle Comunali, Provinciali e Regionali, diamo il necessario buon esempio”. Nelle città coinvolte dall’iniziativa, volontari di Cittadinanzattiva distribuiranno materiale informativo e saranno a disposizione dei cittadini per illustrare quali sono le opportunità di risparmio che un corretto isolamento termico delle abitazioni può comportare; in cosa consiste la certificazione energetica, obbligatoria per le singole unità immobiliari dal 1° luglio 2009; come ottenere gli incentivi fiscali; quali documenti devono essere rilasciati a fine lavori; come “leggere” correttamente la classe energetica di una abitazione così come si è imparato a farlo per gli elettrodomestici. . |
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MUTUI: DIFFICILE SCORGERE VANTAGGI PER I CONSUMATORI |
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Roma, 28 maggio 2008 – “Bene il decreto sui mutui a patto che non diventi una nuova occasione di profitto per le banche”. Lo dichiara Massimiliano Dona, segretario generale dell’’Unione Nazionale Consumatori. “Se è vero - prosegue Dona - che le rate diventeranno di importo fisso è altrettanto vero che tutto quello che il mutuatario non pagherà ora lo pagherà dopo, cioè alla scadenza, con interessi su interessi e con l’aggravio di ulteriori commissioni a beneficio delle banche”. “Per garantire un intervento legislativo davvero favorevole ai consumatori - conclude Dona - è necessaria la partecipazione delle Associazioni dei consumatori alla stipula della convenzione fra Governo ed Abi, vale a dire all’accordo che dovrà definire l’attuazione, nel concreto, del decreto. Solo in questo modo si potrà garantire che l’iniziativa non si limiti a mettere nel congelatore i problemi che poi torneranno a ripresentarsi in forma ancora più dolorosa per le tasche dei cittadini”. . |
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PIRELLI RE APPROVA L’AVVIO DEL PRIMO FONDO OPPORTUNISTICO EUROPEO A RACCOLTA (FUND RAISING) PER L’INVESTIMENTO IN IMMOBILI A DESTINAZIONE UFFICI E RETAIL IN PAESI DOVE IL GRUPPO E’ GIA’ PRESENTE |
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Milano, 28 maggio 2008 – Si è riunito ieri in sede straordinaria il Consiglio di Amministrazione per deliberare l’avvio del Progetto di raccolta di fondi opportunistici, di cui il primo dedicato ad Uffici & Retail, e per approvare la nuova struttura organizzativa del Gruppo. La nascita del primo Fondo opportunistico europeo focalizzato sui Paesi nei quali Pirelli Re è già presente permetterà di ampliare gli asset gestiti dalla Società, mettendo così a disposizione di investitori interessati all’attuale fase di consolidamento dell’industria immobiliare continentale un team di gestione di riconosciuta expertise. Pirelli Re infatti, leader nel mercato italiano del real estate, grazie alla propria espansione in Germania e nell’Europa Orientale può contare già su una presenza diretta sul mercato europeo attraverso proprie strutture di Asset Management e Servizi. Il Progetto del nuovo Fondo opportunistico prevede un target di raccolta di circa 1 miliardo di euro. Al suo avvio si accompagnerà l’auspicato perfezionamento nel settore Retail dell’acquisizione del portafoglio “Highstreet” per 4,6 miliardi di euro di asset da Arcandor Ag (già Karstadt Quelle Ag), e nel settore Residenziale la progettata fusione con portafogli esistenti di terzi. Queste attività, insieme all’avvio di un piano di cessioni che riguarderà circa 2 miliardi di euro di assets, permettono di puntare ad un aumento degli Asset under Management della Società da 13 a circa 17 miliardi di euro. Data la valenza di questo Progetto viene da oggi affidata ad Olivier de Poulpiquet la responsabilità su tutte le attività di Investment & Fund Raising: dal 2004 in Pirelli Re, Olivier de Poulpiquet ha ricoperto incarichi manageriali in Morgan Stanley prima nella Divisione Investment Banking, successivamente nel real estate fund raising & investment fino ad essere nominato Direttore Esecutivo e co-Responsabile dell’“European Real Estate Investment Group”. Al fine di assicurare la continuità nella semplificazione organizzativa, il Cda ha deliberato inoltre di affidare i poteri a due manager di provenienza interna: Paolo Bottelli, già Vice Direttore Generale Services, è stato dunque nominato Direttore Generale Asset Management & Servizi Residenza con competenza sull’intero settore Residenza e sui Servizi specialistici connessi, conservando la responsabilità gerarchica di Property ed Agency; mentre alla carica di Direttore Generale Asset Management & Servizi Terziario viene nominato Rodolfo Petrosino, già Vice Direttore Generale Acquisition & Asset Management Office, che avrà responsabilità su tutto il settore Terziario e funzionalmente sui Servizi connessi. Massimiliano Bertolino, Direttore Centrale della Società, è confermato alla guida del settore Non Performing Loans Asset Management & Servizi. Le responsabilità sulle strutture di staff rimangono invariate rispetto alle attuali. In ragione dei mutamenti organizzativi, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato alcuni interventi di modifica delle opzioni assegnate ai beneficiari dello Stock Option Plan 2008-2010. . |
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ISCRIZIONE NEL REGISTRO DELLE IMPRESE DELL’ATTO DI SCISSIONE DI BASTOGI SPA A FAVORE DI BRIOSCHI SVILUPPO IMMOBILIARE SPA |
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Milano, 28 maggio 2008 – In data 23 maggio è avvenuta l’ultima delle iscrizioni nel Registro delle Imprese di Milano dell’atto di scissione parziale proporzionale inversa di Bastogi a favore di Brioschi Sviluppo Immobiliare, stipulato lo scorso 7 maggio. Gli effetti dell’operazione decorreranno pertanto, secondo quanto previsto dal progetto di scissione, dall’1 giugno 2008. Lo scorso 20 maggio 2008 Bastogi ha nominato la società Banca Aletti & C. Spa quale operatore specialista che a decorrere dall’1 giugno 2008 svolgerà le attività previste dagli articoli 4. 1. 18 e 2. 3. 4, comma 3, lett. A) e b) del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana spa, al fine di sostenere la liquidità del titolo e fornire al mercato strumenti di supporto alla valutazione della società. . |
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CASA, SCOTTI: FINALMENTE MILANO USA I NOSTRI FONDI 30 MILIONI PER HOUSING SOCIALE STANZIATI DALLA REGIONE NEL 2005 |
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Milano, 28 maggio 2008 - "Finalmente il Comune di Milano impiegherà i 30 milioni di euro che Regione Lombardia gli ha assegnato tre anni fa, nel 2005, oltre agli ulteriori 18 milioni stanziati nel corso di quest´anno e ai 10 milioni erogati, sempre nel 2005, al Fondo Immobiliare costituito da Regione Lombardia e Cariplo". L´assessore regionale alla Casa e Opere Pubbliche, Mario Scotti, commenta così l´approvazione da parte del Consiglio comunale di Milano della delibera che "sblocca" le aree per l´utilizzo dei fondi per il cosiddetto "housing sociale". Per quanto riguarda la richiesta di modificare le norme regionali, l´assessore Scotti ricorda che "la delibera del Comune di Milano è stata possibile proprio grazie alle normative regionali sia urbanistiche sia di edilizia residenziale pubblica, in vigore dal 2005". "In virtù di questo lavoro - aggiunge Scotti - il Comune può utilizzare le ´aree standard´ senza preventiva variante urbanistica per realizzare case in affitto a canone sociale, moderato, posti letto per studenti e persino case in vendita a prezzo convenzionato per garantire il mix sociale e la sostenibilità economica degli investimenti". "Mi auguro quindi - conclude Scotti - che le procedure dei Piani attuativi siano celeri per onorare gli impegni che il Comune ha sottoscritto con Regione Lombardia nell´ambito degli Accordi Quadro per la casa". . |
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IMPREGILO: FUNZIONARI ED EX FUNZIONARI NONCHÉ I RESPONSABILI DEGLI IMPIANTI DI CDR HANNO RICEVUTO UN PROVVEDIMENTO CAUTELARE. |
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Sesto San Giovanni, 27 maggio 2008 - Nell’ambito di una nuova inchiesta promossa dalla Procura di Napoli sull’attività di smaltimento dei rifiuti in Campania che vede coinvolti, tra gli altri, l’ex Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti e dipendenti ed ex dipendenti dello stesso Commissariato, Impregilo ha appreso che l’amministratore delegato di Fibe e Fibe Campania, funzionari ed ex funzionari delle suddette società, nonché i responsabili degli impianti di Cdr hanno ricevuto ieri un provvedimento cautelare. La Società ricorda che Fibe e Fibe Campania, a seguito della risoluzione dei contratti avvenuta nel dicembre 2005, sono obbligate per legge, da questa data, ad espletare il servizio di smaltimento dei rifiuti “nel puntuale rispetto dell’azione di coordinamento svolta dal Commissario delegato” nelle more della individuazione dei nuovi soggetti affidatari che avrebbe dovuto concludersi nei successivi 6 mesi e che invece non risulta ancora, dopo oltre 30 mesi, in via di definizione. Fibe e Fibe Campania hanno, peraltro, presentato nelle competenti sedi numerose richieste per porre fine a tale periodo transitorio e diffide affinché il Commissariato adempisse a sostituire le due società nell’espletamento del servizio, ricorrendo da ultimo anche presso il Tar del Lazio. Alla luce di quanto sopra, Fibe e Fibe Campania, pienamente convinte della legittimità del proprio operato, esprimono stupore e sorpresa per tali provvedimenti, avendo sempre agito con grande senso di responsabilità per far fronte all’emergenza rifiuti. . |
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ROMANIA, INVESTIMENTI ITALIANI SETTORE LOGISTICA |
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Bucarest, 28 maggio 2008 - La compagnia immobiliare italiana Realty Vailog, specializzata in attività legate allo sviluppo industriale, detiene un terreno di 50 ettari in località Sinesti, nelle vicinanze di Bucarest, e analizza le opportunità di valorizzazione di questa proprietà con la costruzione di alcuni spazi di logistica. Ne dà notizia l´Ice. Il terreno è situato a 25 km a est del raccordo anulare di Bucarest. Data la crescita sostenuta del prezzo dei terreni, la compagnia italiana intende sfruttare al massimo il potenziale degli investimenti, individuando parcelle complementari per lo sviluppo dei depositi logistici. La Romania è un mercato con grande potenziale di crescita nel settore della logistica. Realty Vailog, membro del gruppo italiano Rdm Realty, compie investimenti in progetti di logistica e sviluppo industriale principalmente in Italia, Olanda, Turchia e Cina. Dal 2004 a oggi la compagnia ha sviluppato e affittato 600 mila metri quadrati di spazi di distribuzione, con contratti per un valore totale di 320 milioni di euro. Realty Vailog intende iniziare progetti di sviluppo di spazi destinati alla distribuzione per una superficie totale di 800 mila metri quadrati in Italia, Romania e Turchia. . |
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PERMASTEELISA APPROVA I RISULTATI DEL I TRIMESTRE 2008 PROSEGUE IL RECUPERO DELLA REDDITIVITÀ |
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Milano, 28 Maggio 2008 – Il Consiglio di Amministrazione di Permasteelisa S. P. A. , riunitosi il 15 maggio sotto la presidenza di Davide Croff, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2008. Nel primo trimestre 2008 gli ordini acquisiti si sono attestati a € 456,5 milioni, in decisa crescita rispetto allo scorso trimestre (193,6 mln), anche se in flessione rispetto al corrispondente periodo del 2007 (580,7 mln) che però si era distinto quale miglior trimestre di sempre in termini di raccolta ordini. I ricavi operativi hanno registrato, rispetto allo stesso periodo dello scorso esercizio, un decremento di circa € 19 milioni legato pressoché totalmente all’apprezzamento dell’euro su dollaro e sterlina: valorizzando i ricavi operativi del primo trimestre 2008 al cambio medio del primo trimestre 2007, si avrebbe, infatti, un risultato pari a circa € 274 milioni, in linea con quello del primo trimestre 2007. Nel primo trimestre si conferma il costante incremento della redditività aziendale. Il risultato operativo è stato pari a € 10 milioni (4% sui ricavi operativi) rispetto ai circa € 8,3 milioni del primo trimestre 2007 (3% sui ricavi operativi). Anche il risultato ante imposte è in forte crescita sul primo trimestre 2007, passando da € 5,3 a € 8,8 milioni, con un miglioramento di oltre il 65%. La posizione finanziaria netta è positiva per circa € 6,8 milioni, in miglioramento di oltre € 46 milioni rispetto al primo trimestre dello scorso anno, anche se in diminuzione rispetto a quella di fine esercizio 2007 di circa € 12 milioni principalmente per lo slittamento dell’incasso di alcuni anticipi finanziari su lavori e per effetto dell’acquisto di azioni proprie. Quest’ultimo fattore ha inciso, al 31 Marzo 2008, per circa € 5,2 milioni. Davide Croff, Presidente del Consiglio di Amministrazione, ha dichiarato: “Il risultato conseguito nel trimestre è particolarmente positivo: siamo passati da una marginalità sui ricavi del 3,3% di fine anno al 4%, superando le attese di budget. Possiamo quindi confermare ancora una volta la bontà del percorso intrapreso per riportare Permasteelisa ai livelli di redditività storica: l’obiettivo entro fine anno è il raggiungimento di una percentuale di circa il 6%”. Nicola Greco, Amministratore Delegato, ha commentato: “Il portafoglio ordini si conferma di dimensioni rilevanti e di particolare prestigio. Non prevediamo nei prossimi mesi flessioni del mercato e puntiamo quindi a confermare nel 2008 l’andamento positivo di fatturato e ordini, pur al netto degli attuali, sfavorevoli rapporti di cambio. Le costanti azioni di riorganizzazione volte a migliorare l’efficienza del processo di esecuzione dei diversi progetti e il miglioramento qualitativo dello stesso portafoglio ordini, garantiranno inoltre il costante recupero della redditività, obiettivo prioritario del Gruppo”. Il Consiglio ha infine nominato Rossella Pagot quale nuovo Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, in sostituzione del precedente Dirigente preposto, che ha cessato le proprie funzioni a far data dal 1° Maggio 2008. La dichiarazione relativa al resoconto intermedio sulla gestione approvato oggi, non potendo essere effettuata dal Dirigente testé nominato, viene rilasciata dall´Amministratore Delegato Nicola Greco. . |
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GRUPPO IMMOBILIARE LOMBARDA 1° TRIM. 2008: RISULTATO NETTO NEGATIVO DI €6,4MLN |
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Milano, 28 maggio 2008 - Sotto la presidenza di Gioacchino Paolo Ligresti si è riunito, il 12 maggio, il Consiglio di Amministrazione della Immobiliare Lombarda S. P. A. Che ha approvato i conti consolidati relativi al primo trimestre 2008. L’operatività gestionale continua ad essere volta all’attività di riqualificazione del patrimonio di proprietà e per tale via all’incremento della sua potenziale redditività; sono inoltre proseguite le attività di gestione del patrimonio immobiliare di terzi e le iniziative di sviluppo a cui il Gruppo partecipa in partnership. I primi tre mesi del 2008 si chiudono con un risultato netto negativo di €6,4Mln che si confronta con la perdita di €0,6Mln del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Il risultato negativo è dovuto ad uno slittamento nell’attuazione del piano di vendite previste nel Piano Industriale, in considerazione delle incertezze del mercato immobiliare. In calo risultano i ricavi complessivi che si attestano a €16,6Mln da €28,5Mln al 31 marzo 2007 (il dato del primo trimestre 2007 beneficiava di circa €9Mln di ricavi per permuta di diritti volumetrici dell’area di Milano, Garibaldi-repubblica). I ricavi per vendite ammontano a €9,5Mln (€12Mln al 31 marzo 2007) e i ricavi da consulenze su patrimonio di terzi si attestano a €3,9Mln, invariati rispetto al primo trimestre 2007. Sono continuati gli investimenti incrementativi sul patrimonio immobiliare esistente. Tra questi segnaliamo in particolare €3,6Mln per l’iniziativa Marina di Loano e €12,4Mln attinenti agli immobili di proprietà della Società. L’ebit a fine marzo 2008 si attesta ad un valore negativo di €2,6Mln, nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente l’indicatore risultava positivo per €0,5Mln. Per quanto concerne le partecipazioni in Società immobiliari si segnala che nel gennaio 2008 Igli S. P. A. , società partecipata al 33% del capitale sociale, ha siglato un accordo di equity swap con Abn-amro sul 3% di Impregilo che ha comportato per Immobiliare Lombarda, quale sostegno finanziario pro-quota, un versamento in conto capitale di 18 milioni di Euro e che Immobiliare Lombarda ha, sempre nel corso del primo trimestre 2008, versato alla collegata Citylife S. R. L. Un importo di €2,6Mln in conto futuri aumenti di capitale. Sostanzialmente invariato rispetto alla chiusura dell’esercizio 2007 l’indebitamento finanziario lordo del Gruppo, che risulta essere pari a complessivi €300,4Mln di cui €211,6Mln relativi a passività non correnti e €88,8Mln a passività correnti. Nel corso del trimestre non ci sono state nuove erogazioni di finanziamenti a favore di società del Gruppo. La posizione finanziaria netta negativa per €277,7Mln, rispetto a €245,2Mln a fine 2007, è determinata sostanzialmente dal calo della liquidità. Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio ed evoluzione prevedibile della Gestione - Poiché a conclusione dell’Opas promossa da Fondiaria-sai, la stessa è venuta a detenere, direttamente ed indirettamente, una partecipazione del 90,02% del capitale sociale di Immobiliare Lombarda, Fondiaria-sai, come dichiarato nel Documento di Offerta, non ricostituirà il flottante e, ai sensi dell’art. 108, comma 2, del Tuf, avrà l’obbligo di acquistare le restanti azioni dagli azionisti che ne facciano richiesta ad un corrispettivo che sarà determinato da Consob. L’adempimento dell’Obbligo di Acquisto avrà luogo non appena possibile a seguito della determinazione da parte di Consob del suddetto corrispettivo. Si precisa che Borsa Italiana S. P. A. , a conclusione della procedura volta all’adempimento dell’Obbligo di Acquisto, ovvero, ricorrendone i presupposti, dell’eventuale esercizio del Diritto di Acquisto ex art. 111 del Tuf, disporrà la revoca della quotazione sul Mta delle azioni dell’Emittente. Allo stato attuale non è pertanto possibile prevedere quali saranno i possibili scenari futuri in cui la Società opererà, anche se è ragionevole supporre che quanto verrà attuato sarà comunque basato su idee tese ad una migliore razionalizzazione e crescita patrimoniale. . |
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