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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Maggio 2008
MOLTIPLICARE GLI INDIRIZZI IP DISPONIBILI IN EUROPA ENTRO IL 2010  
 
Bruxelles, 28 maggio 2008 - La crescente domanda di servizi internet fa sì che, in mancanza di provvedimenti adeguati, il numero di indirizzi internet disponibili potrebbe presto risultare insufficiente. Incoraggiando gli utilizzatori di internet e i fornitori d´accesso ad adottare il protocollo internet più recente (Ip versione 6, o Ipv6), lo spazio di indirizzamento aumenterà considerevolmente, analogamente a quanto avvenuto nel secolo scorso con l´allungamento dei numeri telefonici. L´obiettivo fissato ieri dalla Commissione europea consiste nel fare in modo che, entro il 2010, il 25% delle imprese, delle amministrazioni pubbliche e dei nuclei familiari dell´Ue utilizzi l´Ipv6. Essa invita inoltre ad un´azione concertata a livello europeo affinché tutti gli attori siano pronti ad affrontare il cambiamento in modo tempestivo ed efficiente. In tal modo i consumatori non dovranno sostenere costi aggiuntivi e le imprese europee innovative beneficeranno di un vantaggio concorrenziale. "Meglio prevenire che curare", ha affermato Viviane Reding, commissaria europea per la Società dell´informazione e i media. "A breve termine, le imprese e le amministrazioni pubbliche potrebbero essere tentate di accontentarsi del vecchio sistema, contenendo le loro esigenze, ma ciò priverebbe l´Europa dell´opportunità di trarre vantaggio dalle più recenti tecnologie internet e potrebbe costringerla ad affrontare una vera e propria crisi nel momento in cui gli indirizzi del vecchio sistema si esauriranno. Il numero di indirizzi nel ciberspazio offerto dal protocollo Ipv6 è superiore al numero di granelli di sabbia su tutte le spiagge del mondo. Se i cittadini europei vorranno utilizzare i dispositivi internet più recenti, come le etichette intelligenti nei negozi, nelle fabbriche e negli aeroporti, i sistemi di riscaldamento e di illuminazione intelligenti che assicurano un risparmio energetico, nonché i sistemi di rete e di navigazione installati a bordo delle automobili, saremo di fronte ad un aumento esponenziale della domanda di indirizzi Ip. Invito gli Stati membri a far sì che l´Ipv6 sia ampiamente utilizzato nelle amministrazioni pubbliche e nelle imprese entro il 2010. " L´ipv4, utilizzato dal 1984, fornisce 4,3 miliardi di indirizzi. Solo 700 milioni di questi, vale a dire il 16%, sono ancora disponibili per nuovi collegamenti. Il nuovo protocollo internet, Ipv6, permetterà di disporre di uno stock quasi illimitato di indirizzi Ip, cosa che permetterà di lanciare nuove applicazioni che utilizzano dispositivi attualmente troppo numerosi o troppo costosi per l´Ipv4. Grazie a tale disponibilità, gli utenti domestici potranno creare la propria rete privata a domicilio e collegarla ad internet con maggiore facilità. L´ipv6 favorirà la comparsa di applicazioni internet innovative, in particolare quelle che prevedono il collegamento in rete di un grande numero di dispositivi semplici e di dimensioni ridotte. Si potrebbe, ad esempio, migliorare la gestione energetica dell´illuminazione pubblica e degli edifici intelligenti, e internet potrebbe servire a collegare tra loro, in modo economico ed affidabile, sensori senza fili integrati negli apparecchi domestici. Tali possibilità dovrebbero fungere da catalizzatore ed incoraggiare le imprese a proseguire sulla strada dell´innovazione e a sviluppare la prossima generazione di applicazioni internet. La maggior parte dei nuovi computer e server venduti dai principali fabbricanti è già compatibile con l´Ipv6, ma tali dispositivi possono essere raggiunti soltanto attraverso il loro vecchio indirizzo Ipv4. La dorsale internet europea per la ricerca, "Geant" è già interamente compatibile con l´Ipv6. Grazie a tale compatibilità l´Europa è la regione che utilizza il maggior numero di indirizzi Ipv6 al mondo. La rete internet pubblica, tuttavia, non beneficia ancora di questo tipo di miglioramento. Occorre pertanto un´azione concertata a livello europeo da parte di tutti gli operatori del settore per garantire una rapida crescita dell´utilizzo dell´Ipv6; a tal fine le principali dorsali internet dovranno supportare sia l´Ipv4 che l´Ipv6. In Giappone la Ntt (Nippon Telecom and Telegraph) dispone già di una dorsale Ipv6 pubblica, mentre la Cina prevede di installare reti compatibili sia con l´Ipv4 che con l´Ipv6 prima dei giochi olimpici di Pechino. Il governo statunitense ha reso la compatibilità con l´Ipv6 una condizione obbligatoria in tutti gli appalti pubblici del settore, ma, nella pratica, la tecnologia internet statunitense resta simile a quella dell´Ue. In una comunicazione adottata oggi, la Commissione ha invitato gli Stati membri a rendere il settore pubblico europeo un pioniere dell´introduzione del nuovo protocollo, facendo migrare verso l´Ipv6 le loro reti internet, i siti internet del settore pubblico e i servizi di amministrazione in linea. La Commissione desidera inoltre che i principali siti internet europei siano in prima fila in questo cambiamento e auspica di ottenere un impegno in tal senso almeno dai primi 100 principali operatori europei di siti internet, quali enti radiotelevisivi o servizi di notizie online, entro la fine del 2008. Il sito internet della Commissione (Europa. Eu) sarà accessibile attraverso l´Ipv6 a partire dal 2010. Per sollecitare le imprese europee del settore ad avanzare su questa strada, occorre che gli Stati membri rendano obbligatorio l´utilizzo dell´Ipv6 nell´ambito degli appalti pubblici (come già fanno la Commissione europea e il governo degli Stati Uniti), sensibilizzino le imprese e le organizzazioni e le aiutino in questa transizione. La Commissione invita i principali attori del settore a partecipare alla manifestazione organizzata a Bruxelles il 30 maggio, in occasione della quale presenterà la sua iniziativa per accelerare l´introduzione dell´Ipv6 in Europa. .  
   
   
RIPETITORI DELLA TELEFONIA MOBILE SUL “BöHLER” A MERANO SOLUZIONE VANTAGGIOSA  
 
Bolzano, 28 maggio 2008 - La dislocazione delle antenne dei gestori di telefonia mobile sul tetto del “Böhler” a Merano Maia Alta prospettata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente comporterebbe una migliore situazione per i livelli d’esposizione. L’agenzia provinciale per l’ambiente, Appa, per risolvere la questione delle antenne di telefonia mobile a Merano Maia Alta ha prospettato quale possibile dislocazione quella del tetto del “Böhler”, un sito che la stessa Giunta provinciale ha messo a disposizione. Come spiega Luigi Minach, direttore dell’Appa, trattandosi di un edificio elevato i ripetitori produrrebbero un campo elettrico d’intensità nettamente minore, con livelli d’esposizione assai contenuti ed inferiori sia al limite nazionale, di 6 Volt/m, che di quello concordato con i gestori a livello provinciale, di 3 Volt/m. Si tratterebbe, quindi, di una soluzione oggettivamente vantaggiosa rispetto alle dislocazioni di Via Dante 55 e quello e di Castel Rundegg, che comunque rispettano i limiti previsti dalla normativa nazionale. La soluzione “Böhler” potrebbe essere accettata anche dai gestori di telefonia mobile. L’appa è disposta a proporre il sito ai gestori, analizzare i progetti, avvalendosi di simulazioni, e quindi a presentarli e valutarli assieme ai cittadini interessati al fine di individuare le eventuali possibilità di ulteriore minimizzazione dei livelli di esposizione. Tale procedura è possibile perché in Alto Adige tutte le nuove antenne (con potenza superiore a 1 Watt) o anche una semplice modifica ad un’antenna esistente deve essere preventivamente autorizzata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente. Per confronto, in base alla normativa nazionale (legge quadro 36/2001), i gestori di telefonia mobile, se rispettano i limiti di legge, hanno diritto di installare ripetitori sotto i 20 Watt senza autorizzazione nei siti da loro individuati, sia nelle zone residenziale che al di fuori degli insediamenti abitativi. Pertanto non è possibile imporre divieti; inoltre, in base ad una recente sentenza del Tar di Bolzano (59/2008) se il limite dei 6 Volt/m è rispettato non sarebbe possibile chiedere al gestore un’ulteriore minimizzazione. La Provincia di Bolzano ha invece rinnovato un accordo con i gestori di telefonia mobile, unico nel suo genere in Europa, in base al quale ogni sito viene valutato singolarmente e che il campo elettrico prodotto non debba superare i 3 Volt/m, anzi, che possibilmente venga tenuto il più basso possibile. In tal modo si è ottenuto che in oltre il 50 per cento delle abitazioni in prossimità di antenne non si superi 1 Volt/m e si abbia così una maggiore radioprotezione. Per quanto attiene la pericolosità delle radiazioni della telefonia mobile a livello mondiale la discussione è accesa e controversa ( confronta http://www. Spiegel. De/spiegel/0,1518,555365,00. Html). In Italia l’Istituto Superiore di Sanità sostiene che non vi siano elementi sufficienti per parlare di danni sanitari accertati sotto il limite nazionale di 6 Volt/m, perciò una modifica dei attuali limiti di legge è molto improbabile. In ogni caso si può senz’altro dire, così Minach, che allo stato attuale delle conoscenze e delle reali possibilità d´intervento le soluzioni adottate in Alto Adige tutelano al meglio la salute dei cittadini. .  
   
   
GAL COSVEL PUBBLICA BANDO “MAGNAGRECIA, INVITO AL VIAGGIO"  
 
Potenza, 28 maggio 2008 - Pubblicato sul sito www. Cosvel. It il bando di gara per l’affidamento dei servizi per la realizzazione delle “Azioni innovative di prodotto” del progetto di gestione e sviluppo dei partenariati rurali “Magnagrecia, un invito al viaggio” e per la ricerca e gestione di uno o più contratti di sponsorizzazione. L’importo a base di gara, ammonta a € 207. 083,33 (euro duecentosettemilaottantatre/33) oltre Iva se dovuta. Sono ammessi a partecipare alla procedura i soggetti pubblici e privati che esercitano attività attinenti e compatibili con quelle specificate nel bando, anche costituiti in R. T. I. O in Consorzi e G. E. I. E. Il Progetto nasce dalle esigenze di proporre la costruzione di modelli nuovi di fruizione dei Beni Culturali. Nello specifico mira a migliorare la fruizione dei beni culturali archeologici, presenti nelle aree Basso Sinni e Metapontino, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie della comunicazione. “Virtuale una parola di moda nel mondo della cultura e dei musei” dichiara - Salvatore Lobreglio direttore del Gal Cosvel - “certo non è semplice immaginare il reale sostituito dall’artificiale, ma in realtà il fine del progetto è nobile ed attuale: introdurre il visitatore più direttamente ed emozionalmente nella storia del passato, facendo rivivere atmosfere e scene di vita d’epoca attraverso ricostruzioni in 3D dei reperti archeologici, percorsi interattivi, visite virtuali alle aree di scavo, mappe in digitale, ed ancora filmati storici in costume, portale web dedicato all’archeologia e alla promozione turistica delle aree di riferimento”. Queste – continua Enzo Santagata presidente del Cosvel - “sono solo alcune delle azioni innovative previste all’interno dell’ambizioso progetto Magnagrecia, un invito al viaggio elaborato dal Gal Cosvel. Il progetto ha saputo unire due elementi di straordinaria importanza: uno del passato, i resti della civiltà magnogreca presenti sul territorio, uno del futuro, l’uso delle tecnologie digitali multimediali e di realtà virtuale che rappresentano un modo nuovo ed eccezionale per migliorare la fruizione dei beni culturali”. L’aggiudicatario dovrà realizzare una collezione di prodotti audiovisivi e multimediali utilizzando le più recenti tecnologie informatiche e digitali per diffondere il contenuto storico-culturale su cui si basano le azioni e fornire una esperienza divulgativa unica ad un pubblico molto ampio. Il risultato di tali prodotti sarà un percorso tematico presentato in una forma altamente innovativa dove le immagini, i suoni e le voci dovranno dare vita ad un momento di notevole accrescimento e partecipazione culturale, oltre a favorire il potenziamento dell’offerta turistica dei comuni coinvolti nell’iniziativa. Le domande di partecipazione al bando di gara per l’affidamento dei servizi per la realizzazione delle “Azioni innovative di prodotto” e per la ricerca e gestione dei connessi contratti di sponsorizzazione dovranno pervenire entro le ore 13:00 del giorno 23 giugno 2008 al seguente indirizzo: Gal Cosvel Soc. Cons. A r. L. - Via Principe Amedeo n. 21 - 75026 Rotondella (Mt). .  
   
   
EUTELIA DICHIARA LA PROPRIA ESTRANEITÀ A PRESUNTA FRODE FISCALE IPOTIZZATO UN DANNO ERARIALE PER 1,16 MLN €  
 
Arezzo, 28 maggio 2008 La Società Eutelia, informa di aver ricevuto nel corso della giornata del 21 maggio u. S. Un’attività ispettiva, da parte del Nucleo di Polizia Tributaria di Arezzo, finalizzata a verificare la sussistenza di presunte irregolarità relative a pratiche commerciali vigenti con fornitori di diritto estero. In base al contenuto della notifica ricevuta, le operazioni di controllo fiscale risultano focalizzate sulla contabilizzazione di alcuni costi derivanti da fornitura di servizi telefonici a valore aggiunto e traffico prepagato a imprese domiciliate in paesi a fiscalità privilegiata. La Procura della Repubblica ha provveduto a vincolare la somma di euro 1. 159. 872 su conti correnti nella disponibilità della Società, a copertura del danno erariale stimato dalla Procura stessa. Eutelia, a seguito della verifica svolta su tutti gli aspetti contabili, contrattuali e operativi, relativi alle transazioni contestate, ribadisce la correttezza, fiscale e tributaria, del proprio operato e in tal senso procederà nelle opportune sedi. Alla luce del calo subito dal titolo in questi giorni, Eutelia sottolinea la sproporzione esistente fra la distruzione di valore subita (circa 20 milioni di euro di capitalizzazione persi in due giorni) e i valori economici relativi all’accertamento in corso, non in grado, nemmeno potenzialmente, di intaccare i fondamentali e la solidità del business della Società. Eutelia attende con fiducia l’esito delle indagini in corso, auspicandone una rapida conclusione. La Società informa che gli Amministratori della società hanno dato mandato a legali e fiscalisti di fiducia per tutelare la Società nelle opportune sedi nell’iter di verifica delle contestazioni ricevute. Inoltre, l’organo di Controllo Interno della Società ed il Collegio Sindacale hanno definito un piano di attività congiunte con l’obiettivo di svolgere, entro la prossima settimana, un’analisi puntuale delle operazioni contestate, per verificare nel dettaglio i rilievi sollevati da parte del Nucleo di Polizia Tributaria di Arezzo. Il Controllo Interno e il Collegio Sindacale riferiranno le risultanze di tali attività in occasione del Consiglio di Amministrazione convocato per il 31 maggio p. V. , al fine di valutare con i Consiglieri ogni ulteriore azione da intraprendere a tutela della Società. La Società informerà tempestivamente i mercati sulle risultanze emerse. .  
   
   
STMICROELECTRONICS RAFFORZA LA SUA POSIZIONE NELLA TELEFONIA WIRELESS  
 
Ginevra, 28 maggio 2008 - La Stmicroelectronics ha annunciato ieri l´intenzione di sviluppare con Emp (Ericsson Mobile Platforms), nell´ambito dell´attuale rapporto di collaborazione, anche la circuteria analogica in banda base per le future piattaforme di Emp in grandi volumi. Basandosi sul successo già ottenuto nello sviluppo congiunto e l’inizio della produzione in volumi di processori digitali in banda base 3G e 3,5G per i licenziatari di Ericsson Mobile Platforms, le due società stanno estendendo il proprio impegno al settore della banda base analogica. Il nuovo impegno congiunto ha l´obiettivo di rendere disponibile, ai licenziatari di Ericsson Mobile Platforms, una soluzione analogica in banda base con prestazioni e qualità elevate, consumi ulteriormente ridotti e una maggiore economicità, sfruttando l´eccezionale combinazione di conoscenze di sistema e di esperienza sul silicio delle due Società. Robert Puskaric, responsabile business di Ericsson Mobile Platforms, ha affermato: “La St è già uno dei nostri partner strategici nei dispositivi per la connettività e la banda base digitale; ora abbiamo deciso di realizzare insieme anche la nostra prima banda base analogica. Nella nostra posizione di leader nelle piattaforme wireless abbiamo bisogno di accedere alle migliori soluzioni di chipset al mondo per differenziare e rafforzare ancora di più la nostra offerta di prodotto”. Monica de Virgiliis, Group Vice President e Direttore Generale della Divisione Multimediale Wireless della St, ha aggiunto: “Siamo entusiasti della decisione di Ericsson di sviluppare con la St anche la banda base analogica. È una conferma molto importante della leadership raggiunta con il nostro portafoglio di Proprietà Intellettuale e di prodotti, che colloca la St in una posizione assolutamente unica per servire il mercato del wireless”. .  
   
   
OLIDATA: GESTIONE DEL I° TRIMESTRE 2008: NEGATIVO DI € 1.393.087 E CON UN FATTURATO DI € 27.714.242.  
 
 Pievesestina di Cesena 15 maggio 2008 - Il Consiglio di Amministrazione ha approvato in data 15 maggio il resoconto intermedio di gestione del primo trimestre 2008. I primi tre mesi del 2008 si sono conclusi con un risultato di periodo negativo di € 1. 393. 087 e con un fatturato di € 27. 714. 242. Sulla base dei dati pubblicati attinenti alle previsioni del 2008, l’andamento di questo primo trimestre rispecchia gli obiettivi di budgeting, sia in termini di fatturato che di risultato netto. Durante il secondo trimestre si è attivata la nuova gara Consip, di cui è già stata data comunicazione nelle precedenti relazioni di bilancio 2007. L’andamento degli ordinativi appare sostenuto, considerata anche la “bassa stagione” in cui tale convenzione è partita.
Conto Economico 31-Mar-2008 31-Mar-2007
Valore della produzione 31. 263. 687 28. 842. 939
Risultato Operativo (553. 577) (252. 272)
Risultato ante imposte (1. 488. 902) (960. 089)
Risultato di periodo (1. 393. 087) (747. 485)
Il flusso di cassa generato da attività d’esercizio è negativo per € 5. 3 milioni a differenza del valore positivo di € 16,7 milioni riscontrati alla fine del primo trimestre 2007: il dato fornito dalle risultanze di questo primo trimestre è particolarmente condizionato dalle variazioni intervenute nel valore delle rimanenze ; il rientro dell’indebitamento a breve e a medio lungo termine ha definito un flusso di cassa da attività di finanziamento di 6,1 milioni che ha portato ha realizzare al 31 marzo 2008 un flusso di cassa netto di periodo di € 11,5 milioni contro l’incremento di € 14,1 milioni del 2007. Di conseguenza le disponibilità liquide nette a fine periodo risultano essere pari a € 4. 5 milioni contro i € 18,5 milioni del 2007.
3 1-Mar-2008 3 1-Mar-2007
Flusso Di Cassa Da Attivita´ D´esercizio (A) (5. 271. 008) 16. 650. 919
Flusso Di Cassa Da Attivita´ Di Investimento (B) (106. 933) (490. 012)
Flusso Di Cassa Da Attivita´ Di Finanziamento (C) (6. 140. 303) (2. 048. 211)
Flusso Di Cassa Netto Di Periodo/esercizio (11. 518. 244) 14. 112. 696
Disponibilità liquide nette ad inizio periodo 16. 019. 587 4. 425. 127
Flusso di cassa netto di periodo/esercizio (11. 518. 244) 14. 112. 696
Disponibilità liquide nette a fine periodo/esercizio 4. 501. 343 18. 537. 824
Per quanto attiene l’affidamento complessivo bancario, alla data di stesura della presente relazione è di 92,2 milioni utilizzato per circa il 63%; Evento Il lancio del primo prodotto innovativo, Jumpc, è avvenuto con una conferenza stampa a Milano presso il museo della Scienza e della Tecnica il 20 Maggio ed il prodotto è immediatamente disponibile presso i più importanti retailer italiani. .
 
   
   
OLIDATA S.P.A. DIMISSIONI DEL SINDACO EFFETTIVO DOTT. MARIO SCALA  
 
 Magenta, 28 maggio 2008 - In data 19 maggio Olidata Spa prende atto delle dimissioni del Sindaco effettivo Dott. Mario Scala per superamento dei limiti. Subentra il Sindaco supplente Dott. Aldo Mainini, eletto dalla lista numero 1 presentata dal socio Poseidone Srl con verbale dell’Assemblea degli Azionisti in data 28 aprile 2006. Curriculum Vitae Dott. Aldo Mainini, nato a Magenta il 20 aprile 1960 e residente in Bernate Ticino (Mi), Via Roma n. 36. 1. Laureato presso l’Università di Urbino, iscritto all’ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano; 2. Iscritto all’albo dei Revisori Contabili con D. M. Del 12/04/1995, pubblicato sulla G. U. N. 31 bis; 3. Curatore fallimentare presso il Tribunale di Milano; 4. Perito presso il Tribunale di Milano; 5. Titolare e responsabile del settore commercialistico dello Studio Mainini & Associati con studi in Milano, Monza, Magenta e Castellanza, dove attualmente collaborano circa 50 persone; 6. Presidente e membro di diversi Collegi sindacali in primarie società nazionali; 7. Membro del Consiglio di amministrazione della Banca di Legnano; 8. Membro del Consiglio della Fondazione Ticino Olona; 9. Amministratore sin dalla costituzione della Croce Bianca di Milano, sezione di Magenta (Mi) dove attualmente collaborano circa 300 volontari; 10. Sposato con due figli. .  
   
   
EUROTECH: NOMINA DIRIGENTE PREPOSTO  
 
Amaro (Ud), 28 Maggio 2008 Il Consiglio di Amministrazione di Eurotech S. P. A, riunitosi il 23maggio in sessione ordinaria sotto la presidenza di Roberto Siagri, ha nominato Sandro Barazza dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili, in ottemperanza alle modifiche statutarie deliberate in data 22 giugno 2007 e ai sensi dell’ art. 2365 del Codice Civile. Il dott. Sandro Barazza assume tale carica a seguito delle dimissioni del Cfo e Dirigente Preposto del Gruppo, Eros Goi, dovute a motivi personali. L’azienda ringrazia il dott. Goi per l’operato svolto nel corso degli ultimi anni all’interno del Gruppo Eurotech. .  
   
   
CRISTIANA COMPAGNO È IL NUOVO RETTORE DELL´UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE È L’UNICA DONNA ATTUALMENTE ALLA GUIDA DI UN ATENEO STATALE CON PIÙ DI 15 MILA STUDENTI  
 
Udine, 28 maggio 2008 - È Cristiana Compagno il nuovo Rettore dell’Università degli studi di Udine. Durante il ballottaggio del 27 maggio ha ottenuto 285 preferenze su 556 votanti (612 gli aventi diritto). Alberto Felice De Toni ha totalizzato 257 voti. 9 sono state le schede bianche, 5 le nulle. I risultati delle votazioni sono stati resi noti dalla Commissione elettorale centrale, presieduta dal prof. Roberto Gusmani, decano dell’Ateneo friulano, durante l’assemblea convocata nella sala del consiglio di palazzo Florio, che ha proclamato la prof. Compagno Magnifico Rettore dell’Ateneo per lo scorcio dell’anno accademico 2007-2008 e per il triennio accademico 2008-2011. Compagno attualmente è l’unica donna Rettore di un’università statale con più di 15 mila studenti in Italia. Le uniche tre “colleghe”, infatti, sono ai vertici di una Scuola Superiore, la Sant’anna di Pisa, dell´università privata di Bolzano e di quella per stranieri di Perugia. Carnica, 50 anni, Compagno ha iniziato l’attività di ricerca con il Cnr e all’ ateneo giuliano. Chiamata nel 1997 all’Università di Udine, dal 2000 è professore di Economia e gestione delle imprese e titolare della cattedra di Strategia d’impresa alla facoltà di Economia. Dal 2003 è delegato del Rettore al trasferimento tecnologico e direttore del corso universitario di “imprenditorialità e business plan”. Dal 2005 è presidente del corso di laurea di Economia Aziendale e dal 2007 è preside vicario della facoltà di Economia. In rappresentanza dell’Università di Udine, fa par te del Cda di Area Science Park e del Centro di Biologia Molecolare di Trieste. È stata la “creatrice” e per due anni direttrice della business plan competition Start Cup, coordinando ben due vittorie dell’università di Udine nel Premio nazionale dell’innovazione, di cui è stata presidente nel 2007. Dal 2004 è direttore dell’incubatore d’impresa Technoseed al Parco scientifico e tecnologico Luigi Danieli, e promotore del consorzio bancario per il finanziamento delle start-up tecnologiche. Nel 2006 ha inoltre ideato e progettato la prima edizione della fiera Innovaction e coordinato l’attività convegnistica accademica delle successive edizioni con l’incarico di presidente del comitato scientifico. Appena saputo l’esito della votazione Compagno ha ringraziato tutti i colleghi che le hanno dato fiducia. “Il mio governo sarà all’insegna della trasparenza, della condivisione e della qualità – ha dichiarato a caldo – per un’università del Friuli sempre più radicata sul territorio ma che guarda all’internazionalizzazione. La campagna elettorale è stata dura, si sono delineati due schieramenti, ma sono sicura che già questa sera i due schieramenti si uniranno per garantire l’unità e lo sviluppo dell’università di Udine”. Per attuare questo programma conto sulle migliori intelligenze dell’ateneo, avrò bisogno dell’aiuto di tutti. Dopo le prime tre votazioni del 13, del 15 e del 20 maggio, conclusesi con una fumata nera e che hanno visto il ritiro dalla competizione prima di Vianello, Orioles e Ambesi Impiombato e poi di Chang, la corsa alla poltrona di Rettore è terminata con il ballottaggio. È la prima volta che succede nella storia dell’ateneo friulano. .  
   
   
UNIVERSITÀ BOCCONI: GUIDO TABELLINI IL NUOVO RETTORE  
 
Milano, 28 maggio 2008 - Il Consiglio di amministrazione dell’Università Bocconi ha deliberato all’unanimità la nomina a Rettore di Guido Tabellini, che entrerà in carica, per un biennio, il 1° novembre 2008. La proposta è stata presentata dal Presidente Mario Monti e dal Vice Presidente Luigi Guatri, anche a seguito di ampie consultazioni da loro condotte con i docenti dell’Università. Tabellini succederà ad Angelo Provasoli che ha guidato l’ateneo per quattro anni e che ha impresso forti cambiamenti all’università, secondo quanto previsto dal piano strategico 2005-2015, per quanto riguarda sia la didattica, in particolare con un forte incremento della proiezione internazionale, sia la governance accademica con la creazione delle scuole e dei dipartimenti. Ordinario di economia politica, Guido Tabellini, 52 anni, ha conseguito il Phd in economics alla Ucla (Usa). Dopo aver insegnato alla Stanford University, all’Ucla e agli atenei di Cagliari e Brescia, è in Bocconi dal 1994 dove fino al 2002 è stato Direttore dell’Igier (Innocenzo Gasparini Institute for Economic Research), per poi diventarne Presidente. Presidente dell’European economic association nel 2007, Tabellini è membro onorario dell’American Academy of Arts and Sciences ed è più volte stato chiamato come consulente ed esperto da organismi del governo italiano e di organizzazioni internazionali. Come Rettore della Bocconi nel biennio 2008-2010, secondo il mandato assegnatogli dal Consiglio d’amministrazione, Tabellini dovrà “impartire all’intera università, tenendo conto delle specificità delle diverse aree disciplinari, un’ulteriore forte tensione all’eccellenza nella ricerca” e salvaguardare la qualità degli studenti attraverso “rigorosi criteri di selezione all’ingresso e percorsi di studi che non comportino cedimenti sul piano dei contenuti e della valutazione negli esami”, perché “in un contesto internazionale è cruciale che la Bocconi dimostri di saper competere innanzitutto sul piano della qualità degli studi”. “A nome del Consiglio e mio personale”, ha dichiarato Mario Monti, “esprimo ad Angelo Provasoli la gratitudine più viva per il dinamismo, l’intelligenza e il rigore che ha dimostrato nel suo rettorato. Per la capacità di guidare un processo di riforme incisive, creando motivazione e consenso, il rettorato Provasoli sarà ricordato come una fase importante nello sviluppo della Bocconi. Sono grato a Guido Tabellini di aver accettato il pesante onere del rettorato e sono certo che, con la sua riconosciuta autorevolezza internazionale nel mondo della ricerca e con le sue doti di determinazione e di equilibrio, saprà condurre la Bocconi verso traguardi di ulteriore eccellenza”. “Ringrazio vivamente il Consiglio di amministrazione e il suo Presidente per la fiducia che hanno riposto in me”, ha dichiarato Guido Tabellini. “Dedicherò tutto il mio impegno ed entusiasmo a realizzare il mandato assegnatomi, confidando nell’aiuto del corpo docente e in particolare di un gruppo di colleghi che identificherò nei prossimi mesi. Ma sono lieto di poter ringraziare già fin da ora il professor Piergaetano Marchetti, che ha assicurato la sua piena disponibilità a far parte della squadra rettorale per i profili dei rapporti istituzionali e di governance. Il mio compito sarà facilitato dall’eccezionale lavoro svolto in questi anni dal Rettore Angelo Provasoli, il cui esempio mi servirà di guida”. “Credo che Guido Tabellini rappresenti al meglio le caratteristiche di una Bocconi sempre più orientata all’eccellenza nella ricerca e nella didattica e fortemente impegnata nell’internazionalizzazione”, ha affermato Piergaetano Marchetti. “Sono sicuro quindi che potrà continuare a sviluppare l’intensa opera del rettorato Provasoli. Da parte mia sono ben lieto nel mettermi a sua piena disposizione”. Allo scopo di dare ulteriore impulso alle strategie internazionali della Bocconi, il Consiglio di amministrazione ha oggi deliberato anche la creazione di un International Advisory Board. Antonio Borges, membro del Consiglio di amministrazione e del Comitato esecutivo dell’Università, è stato nominato Presidente dell’International Advisory Board, che sarà costituito nelle prossime settimane. Borges è stato Vicepresidente di Goldman Sachs International fino al febbraio 2008, Dean dell’Insead dal 1993 al 2000 e Vicegovernatore del Banco de Portugal dal 1990 al 1993. Si segnala infine una decisione del Consiglio di amministrazione intesa a favorire l’accesso alla Bocconi per gli studenti provenienti da famiglie con redditi non elevati. Sono state, infatti, deliberate agevolazioni finanziarie per studenti del triennio provenienti da famiglie di reddito medio, con esoneri dalla seconda e terza rata delle tasse per i più meritevoli. Si tratta di un taglio di oltre il 55% della quota, che entrerà in vigore a partire dalle matricole dell’anno accademico 2009/2010. Tali agevolazioni vanno ad aggiungersi a esoneri di vario tipo per un valore che eccede gli 11 milioni di euro. .  
   
   
LAUREARSI GRAZIE AL WEB : L’ARGENTINO MARIANO ROCA LO HA FATTO CON IL PROGETTO ICON  
 
 Trento, 28 maggio 2008 - Dopo Veronica Trentini un altro argentino di origini trentine si è laureato grazie al progetto Icon (Italian Culture on the Net), che permette di conseguire una laurea in lingua e cultura italiana ai cittadini stranieri e agli italiani residenti all´estero. Mariano Roca, 29 anni di Buenos Aires, il 21 maggio scorso ha discusso, all’Università di Trento, la tesi del titolo “Il dibattito sulle regioni a Statuto speciale all’assemblea Costituente (1946-1948) con speciale riferimento al caso del Trentino - Alto Adige”. Mariano era già laureato in Scienze della Comunicazione Sociale presso l’Università di Buenos Aires. Le sue origini sono trentine. Suo nonno, Giovanni Anzelini, era partito dal Fondo, in Val di Non, nel 1927. Oggi ha incontrato l’Assessore provinciale all´emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità Iva Berasi che si congratulata con lui per il traguardo raggiunto. Dal 2003 la Provincia autonoma di Trento ha instaurato una collaborazione con il Consorzio Icon, a cui aderiscono 24 università italiane, fra cui quella di Trento, e che ha lo scopo di promuovere e diffondere la lingua, la cultura e l´immagine dell´Italia nel mondo. Il Corso di laurea è articolato in quattro indirizzi e l´attività didattica si svolge per via telematica. Gli studenti possono seguire il corso in autoapprendimento o fruire di un tutorato per ogni materia trattata. Dal 2003 al 2006 la Provincia ha offerto ai discendenti trentini residenti all´estero la possibilità di frequentare il corso di laurea. Veronica Trentini è nata a Buenos Aires dove abita. Suo padre, Italo Trentini, è partito da Mezzolombardo nel 1956 per trasferirsi in Argentina. Veronica ha concluso il corso di laurea on line in Lingua e Cultura italiana nel novembre 2007, presentando una tesi dal titolo "L´italiano de "Gli indifferenti" di Moravia: medietà linguistica e rappresentazione letteraria del parlato. " .  
   
   
EDIT CORSO ESTIVO 2008  
 
 Mercantour, 28 maggio 2008 - Dal 31 agosto al 14 settembre si terrà nei parchi naturali del Mercantour (Francia) e delle Alpi Marittime (Italia) il corso estivo 2008 "Modern taxonomy and field work" organizzato da Edit ("Istituto Europeo Diffuso di Tassonomia"). Scopo del corso estivo è la formazione degli studenti nelle migliori prassi della raccolta sul campo e in vari aspetti della ricerca tassonomica applicabile nella ricerca sulla biodiversità e sulla biologia della conservazione. L´evento sarà incentrato sulla divulgazione dell´esperienza tassonomica pratica, con lezioni teoriche per approfondire la comprensione dello stato attuale della ricerca tassonomica e la sua vasta applicabilità in altre discipline scientifiche e iniziative non scientifiche. Il corso estivo 2008 organizzato da Edit è aperto a studenti che hanno conseguito di recente la laurea specialistica o si trovano in una fase iniziale del loro dottorato di ricerca, svolto nel campo della biologia. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Atbi. Eu/summerschool .  
   
   
L’ENEA A CUBA PER UN PROGETTO DI COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE AL VIA LE ATTIVITÀ PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AMBIENTALI E DEI PROCESSI MARINI RIVOLTE AI GIOVANI RICERCATORI DEI CARAIBI  
 
Roma, 28 maggio 2008 - Partito il 26 maggio nella baia di Cienfuegos a Cuba e si concluderà il 6 giugno prossimo un corso internazionale di formazione (Regional Advanced School) dedicato alle metodologie fisiche e matematiche per lo studio dei processi marini delle aree costiere, “Physical and Mathematical tools for the Study of Marine processes of Coastal Areas". Principale obiettivo del corso - organizzato da Ictp, The Abdul Salam Internazional Centre for Theoretical Physics di Trieste, da Ceac, Centro de Estudios Ambientales de Cientufuegos, da Enea, da Ird, Institut de Recherche pour le Devellopment e da Iaea, Marine Environment Laboratories - è fornire a 15 giovani ricercatori provenienti dai paesi in via di sviluppo dell’area Caraibica, gli strumenti fisici e matematici per analizzare e comprendere i processi che avvengono nell’ambiente marino e nelle aree costiere, le variazioni naturali o prodotte dalle attività antropiche e per prevederne il futuro sviluppo. Questi temi di ricerca sono tanto più importanti in quanto il corso è rivolto ad un bacino d’utenza in cui l’ambiente marino è particolarmente significativo. Sappiamo infatti che l’ambiente marino è la principale risorsa naturale dei Caraibi e settori economici come il turismo, la pesca e i trasporti marittimi sono strettamente connessi alla qualità degli ecosistemi. Poiché dunque preservare l’ambiente marino e le aree costiere (compresa la barriera corallina) dagli impatti naturali ed antropici è di vitale importanza, i paesi Caraibici hanno necessità di accrescere le competenze ambientali marine, che possano contribuire alla gestione sostenibile degli ambienti costieri . Il corso, al quale partecipano qualificati docenti appartenenti a prestigiose organizzazioni internazionali, tra cui Enea, ha la durata di 2 settimane ed è suddiviso in due parti: oltre alle lezioni teoriche sono previste esercitazioni pratiche, sia in laboratorio che in mare con le esperienze scientifiche realizzate a bordo della moderna nave oceonografica di ricerca Antea, messa a disposizione di docenti e studenti e vero fiore all’occhiello del corso. Gli argomenti spazieranno da metodologie per l’osservazione, la misura ed il monitoraggio nelle aree costiere alla modellistica fisica e biogeochimica , dai problemi di gestione costiera agli impatti dei cambiamenti climatici. Una sessione speciale, Looking into the future of environmental Science sarà dedicata alle problematiche emergenti ed alle nuove e più sofisticate metodologie per affrontarle. Ma la preziosa esperienza che il corso rappresenta non finisce con la conclusione del corso stesso: grazie all’Enea e alla sua piattaforma di e-learning le conoscenze fatte proprie da un piccolo gruppo di ricercatori potranno raggiungere un pubblico molto più vasto, con un effetto moltiplicatore: infatti tutte le lezioni, in lingua inglese, sia pratiche che teoriche saranno registrate e poi messe a disposizione sul sito web dell’Enea ‘Desire-net Project’? . .  
   
   
NEOLAUREATI E MONDO DEL LAVORO: L’80% ENTRA CON LO STAGE QUESTO UNO DEI DATI EMERSI DAL SONDAGGIO DI ACTL PRESENTATO DURANTE IL CONVEGNO ORGANIZZATO CON ASSOLOMBARDA  
 
Milano, 28 maggio 2008 – Oltre l’80 % dei giovani laureati fa l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso lo stage, che si conferma lo strumento più diffuso per trovare un’occupazione. E’ il dato più significativo che emerge da un sondaggio effettuato da Sportello Stage – Actl su 270 Aziende, presentato oggi nell’ambito del convegno “Neolaureati e mercato del lavoro” organizzato da Actl e Assolombarda. (Per il sondaggio si veda la scheda dedicata). Il convegno è stato un’importante occasione di confronto tra i giovani e i responsabili di aziende sul tema del mercato del lavoro, delle possibilità di impiego per i neolaureati, delle competenze chiave e delle opportunità di crescita professionale. Neolaureati al lavoro: scenari e prospettive Notizie abbastanza incoraggianti per i neolaureati: ad un anno dalla laurea lavora il 53% dei laureati, un valore in aumento di 0,6 punti percentuali rispetto alle rilevazioni del 2005. (Fonte: Almalaurea 2007). Sono molte le aziende, soprattutto di grosse dimensioni interessate a reclutarli. In particolare è alta la domanda di profili provenienti da facoltà scientifiche (Economia ed Ingegneria). Per diverse ragioni: i giovani portano “nuova linfa” ed energia e, crescendo all’interno del contesto aziendale ne assorbono facilmente la cultura. Un po’ meno roseo l’aspetto retributivo per i giovani laureati italiani, come commenta Gian Battista Rosa, autore della guida Actl “Dall’università all’azienda”: “L’italia, per quanto riguarda gli stipendi, non è un paese per giovani. Non esiste una politica retributiva che differenzi gli stipendi per i neolaureati a seconda del livello di formazione e preparazione. Sarebbe quanto mai opportuno che le aziende intervenissero su questo aspetto”. Neolaureati in azienda: i dati del sondaggio di Actl – Sportello Stage - Oltre l’80 % dei giovani laureati fa il loro ingresso nel mondo del lavoro attraverso lo stage, che si conferma lo strumento più diffuso per trovare un’occupazione. E’ il dato più significativo che emerge da un sondaggio effettuato da Sportello Stage – Actl su 270 Aziende, presentato oggi nell’ambito del convegno “Neolaureati e mercato del lavoro” organizzato da Actl e Assolombarda. Circa l’80% delle aziende ha indicato lo stage quale forma con cui vengono inseriti i laureati, il 7,44% utilizza un contratto di inserimento, il 6,15% delle aziende li assume direttamente con un contratto a tempo indeterminato e il 5,83 % con un contratto a progetto. Quasi il l’90% delle aziende offre agli stagisti un rimborso spese mensile: per il 50,9% delle aziende l’importo è tra i 500 e gli 800 euro. Il 36,2% delle aziende offrono un rimborso inferiore ai 500 euro, il 2,1% prevede un compenso superiore agli 800 euro. Solo il 10,75 % delle aziende dichiara di non corrispondere alcun rimborso spese al tirocinante. Il 46,04 % delle aziende dichiara dopo il periodo di stage di confermare oltre il 50% dei tirocinanti, mentre il 17,27% ha risposto che la percentuale di confermati si attesta tra il 30 e il 50% degli stagisti; è pari al 19,06%, la percentuale di aziende che decide di confermare un numero di stagisti tra il 10 e il 30%. Il 17,63% dichiara di confermarne meno del 10%. Nel 54% delle aziende lo stage (o il contratto atipico o il contratto a tempo determinato) si trasforma in contratto a tempo indeterminato entro 1 anno. Per il 33% delle aziende ciò avviene nell’arco di uno – due anni mentre nel 12,95% delle aziende l’assunzione a tempo indeterminato avviene a seguito di un periodo superiore ai 2 anni. Interrogati in merito alle future previsioni di assunzione, la maggioranza delle aziende (57,22 %), afferma di voler assumere un numero di laureati uguale a quello attuale, il 21,88 % delle aziende dichiara di volerne assumere un numero superiore mentre il 20,70% afferma di volerne inserire un numero inferiore. Il 91 % delle aziende continuerà a utilizzare lo stage tra gli strumenti di inserimento dei neolaureati (oltre ai contratti atipici e ai contratti a tempo determinato…), solo il 9 % incrementerà le assunzioni a tempo indeterminato. .  
   
   
MAPPATURA RISCHIO SISMICO SU 1.200 SCUOLE FVG  
 
Udine, 28 maggio 2008 - Durerà tre anni e riguarderà 1. 200 edifici scolastici regionali, dagli asili agli istituti di secondo grado: si tratta della mappatura della vulnerabilità in caso di terremoto di tutte le scuole del Friuli Venezia Giulia. L´iniziativa, promossa dalla Protezione civile, è stata presentata oggi nella sede della Regione di Udine, alla presenza dell´assessore alla Protezione civile, Ambiente e Lavori Pubblici Vanni Lenna. L´incarico per la valutazione del rischio sismico è stato affidato all´Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica sperimentale/Ogs, all´Università di Trieste - dipartimento di Scienze geologiche ambientali e marine e all´Università di Udine - dipartimento di Georisorse e Territorio. "Il nuovo studio - spiega Lenna - aggiornerà la mappa del rischio del 2001 e la riclassificazione sismica del territorio regionale, che gli atenei di Udine e Trieste e l´Ogs avevano già realizzato nel 2006 recependo un´ordinanza del 2003 della Presidenza del Consiglio dei ministri in seguito al crollo della scuola di San Giuliano in Molise". Dalle analisi effettuate allora emerge che se l´area maggiormente danneggiata dai terremoti del 1976 si può oggi considerare "in sicurezza" dal punto di vista sismico, così non è per un´altra importante parte della regione dove più della metà della popolazione si trova esposta ad un rischio sismico più alto di quello a cui attualmente sono sottoposti gli abitanti delle zone interessate dal terremoto del 1976. Quell´analisi rivela, inoltre, che più di un terzo della popolazione regionale risulta esposto a rischi comparabili a quelli a cui si trovava la popolazione dell´area terremotata prima del sisma del 1976. "Non vogliamo fare allarmismo, ma anzi promuovere un´ adeguata prevenzione e la programmazione di interventi di ripristino necessari - commenta Lenna -. Un ulteriore risultato delle analisi effettuate confermerà, inoltre - aggiunge l´assessore - la decisiva influenza delle condizioni geomorfologiche locali sulla determinazione del danno sismico". Il gruppo di lavoro incaricato delle nuove attività di analisi e verifica è appunto lo stesso gruppo che ha realizzato, primo in Italia, la mappa del rischio e la riclassificazione sismica (2003-2006) ed è costituito da ricercatori delle Università di Trieste e di Udine e dell´Ogs, ovvero, in questo settore, le più importanti realtà scientifiche presenti sul territorio regionale. Tale gruppo - hanno spiegato il prof. Franco Cucchi del dipartimento di Scienze geologiche dell´ateneo di Trieste, Dario Slejko, dell´Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica sperimentale e il prof. Stefano Grimaz del dipartimento di Georisorse e Territorio dell´Università di Udine - sarà integrato con ricercatori di altri enti di ricerca per sviluppare settori di elevata specializzazione. "Gli obiettivi principali dell´attività di prevenzione correlata all´analisi del rischio sismico - ha illustrato il direttore della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Guglielmo Berlasso - sono la riduzione della perdita di vite umane, l´eliminazione delle disuguaglianze esistenti riguardo al livello di sicurezza degli edifici scolastici attualmente utilizzati dai cittadini del Friuli Venezia Giulia, la realizzazione di un catalogo di tutte le strutture scolastiche regionali con la relativa caratterizzazione dei siti e l´individuazione degli interventi necessari per la riduzione del rischio sismico". .  
   
   
AL VIA PIANO DI EDILIZIA SCOLASTICA 2008 IN LIGURIA, INVESTITI CIRCA 7 MILIONI DI EURO  
 
Genova, 28 maggio 2008 - È stato approvato ieri dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle politiche abitative, Maria Bianca Berruti, il nuovo piano annuale degli interventi per l´edilizia scolastica. Ammontano a 31 le scuole liguri che potranno essere messe a norma e riqualificate dal punto di vista della sicurezza e del superamento delle barriere architettoniche, per un totale di 7. 671. 998 di euro di investimento complessivo di cui 2. 188. 230 di euro investiti dalla Regione Liguria, 2. 164. 950 di euro investiti dallo Stato e i restanti dagli Enti locali proprietari degli edifici scolastici. "Attraverso il piano - spiega l´assessore regionale, Maria Bianca Berruti - la Regione conferma il suo impegno per mettere a norma le scuole liguri, nell´ambito del ´patto per la sicurezza´ introdotto dalla Finanziaria del 2007 per rimuovere pericoli e barriere architettoniche dagli edifici scolastici, adeguandoli alle prescrizioni anti-incendio e in materia di sicurezza. Le strutture sono state individuate sulla base dell´esistenza di progetti per poter attivare i lavori nell´anno in corso". Gli edifici su cui si interverrà si trovano in tutte e quattro le province liguri: sei a Imperia, nove a Savona, nove a Genova e sette alla Spezia. Le richieste pervenute alla Regione per interventi di adeguamento e manutenzione e per la realizzazione di nuove scuole ammontano a 120 per tutta la Liguria per un fabbisogno complessivo di 176 milioni di euro, di cui 47,8 specificatamente per interventi in materia di sicurezza. Ammontano a 868 gli edifici scolastici in Liguria (esclusa l´istruzione universitaria) per una popolazione scolastica pari a 191mila alunni, con una dinamica in crescita di più del 5% rispetto a cinque anni fa. Il territorio ligure presenta una dotazione di infrastrutture nel settore scolastico superiore sia alla media del nord ovest, sia a quella nazionale. In Liguria infatti il numero di aule ogni mille abitanti della fascia di età della scuola dell´obbligo, è pari a 57,2 contro il 50,7 del nord ovest e il 46,7 dell´intero territorio nazionale. Inoltre gli edifici scolastici dotati di mense in Liguria rappresentano l´85,7% mentre nel nord ovest scendono a 64,6% e sull´intero territorio nazionale addirittura al 50,5%. "La necessità per la nostra regione sul fronte scolastico - conclude Berruti - è quello di mantenere in perfetta efficienza il patrimonio scolastico rispetto ad altre realtà regionali proprio per l´estensione della rete e di realizzare alcune nuove scuole grazie ai fondi ministeriali Fas, per le aree sotto utilizzate". .  
   
   
OTTIMI I RISULTATI DELLA COLLABORAZIONE TRA SCUOLA ED AGRICOLTURA  
 
Bolzano, 28 maggio 2008 - L’upad ha presentato venerdì 23 maggio, alla presenza di 140 alunni in rappresentanza di alcune scuole elementari e medie di Bolzano e Terlano, il convegno di chiusura del progetto “L’agricoltura in Alto Adige tra tradizione e innovazione” organizzato in collaborazione con l’Assessorato all’Agricoltura. I bambini hanno presentato i lavori svolti nel corso dell’anno a commento e ad approfondimento delle visite fatte alle fattorie didattiche. L’assessore all’agricoltura, Hans Berger, ha espresso grande apprezzamento e soddisfazione per l’esperienza ed ha elogiato l’impegno dell’Upad e delle scuole per la buona riuscita del lavoro. All’incontro hanno partecipato anche il direttore dell’ufficio servizi agrari della Provincia Andreas Werth, la direttrice della scuola Salern di Varna, Juliane Gasser Pellegrini e i proprietari di alcuni masi. Dall’inizio del progetto (Estate 2006) sono state coinvolte più di 1600 persone tra alunni, adulti, persone della terza età. .  
   
   
LA SCIENZA PER I GIOVANI? INTERESSANTE MA INUTILE DA UN’INDAGINE DELL’IRPPS-CNR EMERGE CHE IL PRINCIPALE CANALE DI INFORMAZIONE SCIENTIFICA DEI GIOVANI RESTA LA SCUOLA, SEGUITO DA INTERNET E TV.  
 
 Roma, 28 maggio 2008 - Non hanno fiducia nell’uso delle tecnologie per risolvere i problemi ambientali, ma sono ottimisti sugli sviluppi della robotica. Ritengono che le decisioni sull’applicazione delle conquiste della ricerca spettino in primo luogo agli scienziati. Giudicano difficile lo studio delle materie scientifiche, lamentano la mancanza di concretezza dei libri di testo e vorrebbero più potere decisionale nelle attività di laboratorio. Ma, soprattutto, considerano la scuola la fonte primaria della loro informazione scientifica e vorrebbero che tale funzione fosse potenziata. E’ questa la fotografia degli studenti delle medie superiori che emerge dall’indagine “Percezione della scienza ed educazione scientifica nelle scuole”, curata da Adriana Valente e Loredana Cerbara dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Irpps) del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma. Lo studio ha coinvolto più di 500 ragazzi di Roma e provincia che hanno partecipato all’iniziativa “Scienziati e studenti all’Auditorium”, organizzata dall’Ufficio Stampa del Cnr in collaborazione con Auditorium Parco della Musica di Roma, Eni e Assessorato alle Politiche della Scuola della Provincia di Roma. Riguardo al percorso scolastico, sia maschi sia femmine giudicano lo studio delle materie scientifiche complicato (per circa il 52,7%), ma anche interessante (80%). I giovani, però, non pensano che lo studio della scienza stimoli a considerare nuove prospettive di lavoro (risponde sì solo il 31,2, con un +6% dei maschi), né che sia utile nella vita quotidiana (ne è convinto meno del 30% degli studenti senza differenze rilevanti tra maschi e femmine). Se si chiede loro quanto lo studio di tali discipline abbia influito concretamente nella loro vita, si conferma che solo il 37,6% è stato spinto a occuparsi di più della propria salute, con 8 punti percentuali in più per i maschi. Sugli sviluppi e le ricadute delle scoperte scientifiche, i giovani dimostrano anche grande cautela, soprattutto le studentesse. Interpellati sulla applicabilità della clonazione, i maschi sono più ottimisti (35,6% contro 29,6 delle femmine), mentre le ragazze sono più preoccupate e pessimiste (34,5% contro 29,1%), oltre che più attente ai rischi sociali. Sulla robotica si dice ottimista il 69,3% dei maschi e il 60,4 delle femmine, mentre sull’inquinamento gli ottimisti sono il 16,4% dei maschi e il 15,7% delle femmine. Sono sempre le ragazze a sostenere con maggiore convinzione che spetti agli scienziati la decisione sull’utilizzo delle scoperte scientifiche: 70,3% contro 59,4% per la clonazione; 50,8% contro 47,5% per l’inquinamento. Nella robotica il 55,1% dei ragazzi contro il 48,4% chiede che a deliberare in materia siano gli esperti del settore o la comunità allargata dei ricercatori (50% contro 40,4%). Ma i ragazzi come vedono i ricercatori? Per il 33% del campione a spingerli è la passione innata, per il 31% la curiosità intellettuale, per il 19% il desiderio di aiutare gli altri, per l’11% l’interesse economico e, solo per il 6%, il prestigio. E’ proprio questo quadro a luci e ombre, probabilmente, a renderli scettici ma in qualche misura articolati nelle risposte. Quando si chiede agli studenti se vorrebbero diventare ricercatori, il 63,8% dei maschi e il 59,8% delle femmine dice di sì e il 58,9% dei ragazzi e il 55,3% delle ragazze ritiene di esserne capace. Ma ben l’89,4% degli studenti e l’83,3% delle studentesse sottolinea che per diventare ricercatore occorrano sacrifici e che, seppure valga la pena di affrontarli (74,2% maschi e 80,3% femmine), si tratta di una professione (per il 57%) poco pagata. Per tornare alla formazione scolastica, è negativo il giudizio degli studenti sui manuali nei quali, per quasi metà del campione (47,8%), manca chiarezza sul rapporto tra ‘globale’ e ‘locale’: si prospettano cioè situazioni allarmanti, ma non si dà alcuna indicazione al singolo su come intervenire. I libri scolastici, inoltre, non parlano dell’utilizzo concreto della scienza e della tecnologia (43%) e non danno spiegazioni dettagliate e complete (lo sottolineano il 43,3% dei maschi e il 35% delle femmine). Anche sull’attività di laboratorio le valutazioni non sono positive. Questa modalità didattica diverte molto il 33,1% dei ragazzi e abbastanza il 52,1% e sono le femmine ad apprezzarla maggiormente (+8,1%). Nel 70% dei casi il lavoro è organizzato in gruppi e questo piace a ragazze e ragazzi; quello che convince meno è l’impostazione della lezione: il fatto che il docente esegua l’esperimento e la classe si limiti a osservare e prendere appunti (lo lamenta il 47%) e soprattutto che i risultati dell’esperimento siano già noti (51,2%) e che l’insegnante assegni i problemi da risolvere (30,3%). I giovani chiedono insomma maggiore autonomia, lamentando di non poter elaborare le ipotesi da verificare (43,5%) né decidere liberamente le attività da svolgere (83,9%). Nonostante i suoi limiti, il principale canale di informazione scientifica per i ragazzi rimane la scuola (16,6%), seguita da internet (14,6%), dalla televisione (14,4%), dai quotidiani (10,6%), dalla famiglia (9,6%) e dagli amici (7,8%). Quando si chiede poi quale strumento vorrebbero fosse potenziato, i giovani mettono al primo posto la scuola (16,7%), seguita dalla tv (16,6%) e al terzo posto, a pari merito, i musei e mostre (12,1%). Gli studenti interpellati si ritengono più interessati che informati e le tematiche che più li appassionano sono lo spazio, la clonazione e gli studi sul cervello. .  
   
   
UDINE: STUDENTI DEL MARINELLI E DEL KANTONSSCHULE WIL (SVIZZERA)  
 
Trieste, 28 maggio 2008 - Appuntamento ieri con gli studenti della seconda I del liceo scientifico "Giovanni Marinelli" di Udine e con una classe del liceo "Kantonsschule Wil" di San Gallo (Svizzera), per il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Edouard Ballaman. La foto di rito tutti assieme, una breve presentazione da parte del presidente (sono un insegnante - ha detto ai ragazzi - perciò sono felice che la scuola entri a Palazzo. Inoltre sono di origini elvetiche). Poi una lezione informale sul funzionamento dell´Assemblea legislativa e sulla sua storia, passata e recente, sino a dire che per l´Italia si apre una fase nuova che va verso il federalismo. Puntuale, quindi, la domanda di uno studente del Marinelli: se si vuole il federalismo, non si dovrebbero abolire le Regioni a Statuto speciale? L´idea - è stata la risposta del presidente, che si è congratulato per l´osservazione - è semmai di portare anche le Regioni ordinarie a una maggiore autonomia. Spero - ha quindi aggiunto Ballaman - che qualcuno di voi si avvicini alla politica perché è l´attività che permette di gestire il bene comune anche attraverso lo scontro verbale, ma mai attraverso le armi. La visita dei ragazzi - aveva, invece, avuto modo di spiegare il dirigente scolastico del Marinelli, Tomaso Di Girolamo - fa parte del Progetto di scambio culturale bilaterale tra i due licei e prevede la trattazione di come sono articolate le istituzioni politico-amministrative del Friuli Venezia Giulia e del Cantone di San Gallo. .  
   
   
LA POLITICA AMBIENTALE TRA I BANCHI DI SCUOLA  
 
Bari, 28 maggio 2008 - La Scuola: elemento centrale della cittadinanza attiva per l’attuazione delle politiche ambientali e per lo sviluppo di comportamenti sostenibili. Conferenza stampa e sottoscrizione del Protocollo d’intesa tra Regione Puglia ed Ufficio Scolastico Regionale - giovedì 29 maggio 2008 ore 10:30 presso la Presidenza della Regione Puglia. Con la sottoscrizione dell’intesa si apre un nuovo capitolo dell’esercizio del diritto alla cittadinanza consapevole. Una formula inedita, che muovendo dai percorsi esperenziali, di ricerca – azione e di ibridizzazione del sapere teorico con il sapere pratico, condotti nei precedenti tre anni con le numerose iniziative svolte in ambito Dess - Unesco (Decade per l’Educazione allo Sviluppo Sostenibile) ed in Mediterre Scuola, si pone obiettivi sempre più concreti ed ambiziosi. Un nuovo capitolo che rafforza le collaborazioni e le sinergie tra Scuole ed Istituzione Regionale con nuovi traguardi e metodologie innovative che saranno sinteticamente esplicitate nell’ambito della Conferenza Stampa che si terrà presso la Presidenza della Regione Puglia, giovedì 29 maggio 2008 alle ore 10:30. Presentano il Protocollo d’Intesa l’Assessore all’Ecologia Michele Losappio, l’Assessore allo Sviluppo Economico Sandro Frisullo, il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Lucrezia Stellacci, il Coordinatore del Crea Vito Felice Uricchio. .  
   
   
VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA FRA MINERALI, GALLERIE E NANI VENERDÌ 30 MAGGIO LE MINIERE SI PRESENTANO AI PROFESSORI TOSCANI  
 
Firenze, 28 maggio 2008 - Scendono in miniera i docenti toscani per verificare in prima persona quali occasioni didattiche sono possibili dentro gallerie un tempo luogo di fatica e oggi trasformate in musei. E’ il nuovo appuntamento di “Edumusei”, la struttura della Regione per favorire contatti didattici fra scuole e diverse tipologie di musei esistenti in Toscana: si svolge a Montecatini Val di Cecina (Pisa) venerdì prossimo 30 maggio con inizio alle ore 10. “Viaggio al centro della terra” – questo il titolo – si avvia con una tavola rotonda per illustrare percorsi territoriali rivolti alle scuole, spunti per gite di istruzione e per nuove attività didattiche. Nel pomeriggio visita all’area mineraria di Montecatini (qui un centro di documentazione raccoglie atti dal 1827 al 1907) seguita da brevi dimostrazioni sulle attività didattiche e di laboratorio “per scoprire mondi ed esperienze diverse”. Fra le attività didattiche nel museo dell’Alta Val di Cecina (c’è anche una magica e misteriosa “sala delle suggestioni”) i piccoli delle scuole per l’infanzia e delle scuole elementari possono scoprire, con giochi e visite animate, “il fantastico mondo dei nani”. I ragazzi più grandi, compresi gli universitari, possono organizzarsi soggiorni di 2/5 giorni per conoscere la vita dell’uomo legata all’attività mineraria e riscoprire l’importanza di arti e mestieri oggi quasi dimenticati. Possibili anche lezioni sulla ricchezza geologica e mineralogica del territorio. In Toscana sono censite una decina di strutture museali che raccontano le storie legate alla fatica dei minatori. Sono, prevalentemente, nel grossetano e nella provincia di Livorno. E’ ancora possibile iscriversi per l’incontro di venerdì 30, inviando una mail a questo indirizzo: museominiere@viaggioantico. Com .  
   
   
COME COLLEGARE LA FORMAZIONE SCOLASTICA AL MONDO DEL LAVORO, VALORIZZANDO IL PATRIMONIO ARTISTICO E CULTURALE DEL TERRITORIO  
 
Benevento, 28 maggio 2008 - “In un tempo in cui il mercato spinge alla globalizzazione può sembrare anacronistico e non redditizio investire sul locale, ma credo che la scommessa vincente sia proprio legare le produzioni al territorio e alle tradizioni. Solo così possiamo esportare valori che nessun brevetto ci può copiare”. Con queste espressioni Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento, ha inaugurato la mostra artigianale dei ricami a tombolo, realizzati da cinquanta donne corsiste, presso il Laboratorio Scuole Aperte del Circolo Didattico di San Giorgio del Sannio, diretto da Gabriella Cirocco. A presentare l’esperienza laboratoriale è stata la dirigente Cirocco: “Ci siamo chiesti come collegare la formazione scolastica al mondo del lavoro, valorizzando il patrimonio artistico e culturale del territorio? Un laboratorio di tombolo tipico della tradizione sannito-irpina sta coinvolgendo apprendisti, artigiani e docenti esperti. L´obiettivo è creare un Centro di educazione permanente degli adulti che riscopra, valorizzi e promuova, con le moderne tecnologie della comunicazione, la produzione di antichi e pregiati pizzi”. “La formazione è essa stessa produzione – ha sottolineato il presidente Masiello – perché pone le basi per la creazione d’impresa. Le grandi strategie non possono diventare un alibi, il non decidere a volte rallenta i processi. Plaudiamo, perciò, al mondo della scuola che offre occasioni e spunti eccellenti per promuovere la produzione di qualità. A questo proposito mi farò promotore presso i sindaci dei Comuni interessati dell’Unione dei Santi Sanniti e con la Camera di Commercio di Avellino per allestire un’esperienza di laboratorio di produzione intercomunale e interprovinciale che comprenda la zone storicamente vocate al ricamo a tombolo, con un proprio marchio”. .  
   
   
MISSIONE SPAZIALE FRANCO-STATUNITENSE PER MONITORARE IL LIVELLO DEL MARE  
 
 Bruxelles, 28 maggio 2008 - Sono già in corso i lavori su un nuovo satellite per monitorare i livelli del mare in crescita e per studiare la circolazione oceanica e il suo impatto sul clima mondiale. La missione topografica sulla superficie dell´oceano (Ostm) di Jason 2 è uno sforzo congiunto dell´Agenzia spaziale francese (Cnes), dell´Organizzazione europea per lo sfruttamento dei satelliti meteorologici (Eumetsat), della Nasa e dell´Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica (Noaa) degli Stati Uniti. Con una durata di tre anni, la missione fornirà agli scienziati i dati per monitorare i mutamenti nel livello globale del mare e per aiutarli a comprendere meglio quale relazione c´è tra la circolazione oceanica e i cambiamenti climatici. Lo scopo della missione sarà quello di continuare la registrazione dei dati sul clima riguardanti i livelli globali del mare iniziata nel 1992 dal Cnes e dalla missione Topex/poseidon della Nasa e continuata nel 2001 con la missione Jason 1. Nel suo primo mese, la missione Topex/poseidon fornì più informazioni sull´altezza degli oceani della Terra rispetto a quante ne erano state raccolte dalle navi durante tutto il secolo precedente. Entrambe queste missioni hanno permesso agli scienziati di mappare l´altezza dei mari in tutti i bacini oceanici con una precisione senza precedenti. Grazie al loro lavoro sappiamo che i livelli globali del mare sono aumentati di tre millimetri all´anno a partire dal 1993, il doppio rispetto al ritmo stimato dagli indicatori delle maree nel secolo scorso. Con il successo delle missioni Topex/poseidon, gli scienziati si sono resi conto della necessità di proseguire con queste misurazioni altamente accurate per molti decenni per garantire che i dati possano essere integrati in modelli di previsioni sul clima a lungo termine. "Ostm/jason 2 aiuterà a creare la prima registrazione globale relativa a molti decenni per comprendere i ruoli fondamentali dell´oceano nei cambiamenti climatici," ha detto Lee-lueng Fu del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, scienziato del progetto Ostm/jason 2. "I dati della nuova missione ci permetteranno di continuare a monitorare il cambiamento del livello globale del mare, un campo di studio in cui gli attuali modelli di previsione hanno un alto grado di incertezza. " Come Topex/poseidon e Jason-1, Jason-2 userà un radar altimetro per misurare l´altezza della superficie del mare. L´altimetro invia un impulso radar verso la superficie del mare e misura il tempo necessario al segnale per ritornare alla sorgente. Un radiometro a microonde corregge quindi qualsiasi ritardo che possa essere causato dal vapore acqueo nell´aria sottostante. Vengono effettuate anche altre correzioni, prendendo in considerazione l´influenza degli elettroni nella ionosfera (la parte più alta dell´atmosfera) e la massa di aria secca dell´atmosfera. Combinando questi dati con la posizione precisa del satellite è possibile determinare il livello del mare con un´approssimazione di pochi centimetri. Sono state apportati diversi miglioramenti agli strumenti a bordo del Jason 2, e si prevede che permetteranno agli scienziati di misurare le regioni costiere dell´oceano molto più dettagliatamente e di fornire dati alle agenzie per le previsioni in tutto il mondo per fare previsioni sul clima e sul tempo meteorologico su scala breve, stagionale o lunga. "Ciò che è iniziato come un investimento da parte della Nasa e del Cnes in strumenti di ricerca per studiare l´oceano si è trasformato in una tecnica comprovata che verrà ora usata abitualmente dalle agenzie per il meteo e il clima nel mondo per fare migliori previsioni," ha detto Michael Freilich, direttore della Divisione scienze della terra nel Direttorato per le missioni scientifiche della Nasa. "La gente nelle aree costiere trarrà vantaggio dai migliori dati in tempo quasi reale sulle condizioni dell´oceano, mentre tutti trarranno vantaggio da migliori previsioni stagionali derivanti dalla maggiore comprensione dei processi del sistema Terra ottenuti grazie a queste misurazioni. " Ostm/jason 2, che dovrebbe essere pronto in giugno, volerà in formazione con Jason 1 per fornire misurazioni simultanee in un periodo compreso tra sei e nove mesi. Il veicolo spaziale proseguirà quindi sulla precedente traiettoria di volo di Jason 1, mentre Jason 1 si sposterà su una traiettoria al suolo parallela, a metà strada tra due traiettorie al suolo. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cnes. Fr/web/1445-jason-at-a-glance. Php .  
   
   
MA QUANTO POSSONO DIVENTARE FREDDI I MARI PROFONDI DELL´ANTARTIDE?  
 
Bruxelles, 28 maggio 2008 - La conoscenza scientifica dei mari profondi che circondano l´Antartide è davvero minima, ed è per questo motivo che le nuove missioni di ricerca sono molto importanti per accrescere la nostra conoscenza dell´area. Una recente missione di questo tipo ha rivelato che il mare profondo antartico si sta raffreddando e che questo calo della temperatura potrebbe avere importanti implicazioni per la circolazione delle masse d´acqua oceaniche. Questo è il primo risultato di Polarstern, una spedizione di ricerca di tre mesi dell´istituto Alfred Wegener per la Ricerca marina e polare nella Helmholtz Association in Germania, che si è appena conclusa a Punta Arenas in Cile. Non lontano da Punta Arenas si trovano le acque profonde del mare di Scotia e del mare di Weddel, che sono alcune tra le parti meno esplorate degli oceani del mondo. Diretta dal dott. Eberhard Fahrbach, oceanografo all´istituto Alfred Wegener, la spedizione diretta a sud ha riunito 58 scienziati provenienti da 10 Paesi. Assieme hanno studiato le correnti oceaniche oltre alla distribuzione della temperatura, della salinità e delle sostanze in tracce nell´acqua del mare antartico. "Vogliamo esaminare il ruolo dell´oceano meridionale per il clima del passato, del presente e del futuro," ha detto il dott. Fahrbach. A causa delle masse della calotta glaciale che si stanno riducendo, si ritiene che i mari che circondano l´Antartide abbiano un ruolo molto importante nel clima globale. "Anche se l´ultima estate artica è stata la più calda mai registrata, abbiamo avuto un´estate fredda in Antartide, raggiungendo un massimo nel ghiaccio delle acque del mare. La spedizione costituirà la base per comprendere gli sviluppi opposti nell´Artide e nell´Antartide," ha spiegato il dott. Fahrbach. I risultati delle spedizione vengono confermati da immagini satellitari contemporanee scattate durante l´estate antartica. Tuttavia, le tendenze possono essere determinate solo dopo diversi anni e quindi i dati raccolti durante le spedizioni Polarstern da soli non saranno sufficienti per distinguere gli sviluppi a lungo termine. Per corroborare il lavoro svolto a bordo del battello di ricerca, sono state usate boe di misurazione autonome per valutare se la fredda estate antartica sia davvero l´inizio di una nuova tendenza o un evento unico. Queste boe possono essere ancorate al fondo marino o lasciate andare alla deriva liberamente, e il loro utilizzo può fornire dati oceanici per molti anni. "Come contributo al Sistema di osservazione dell´oceano meridionale noi abbiamo collocato, con una cooperazione internazionale, 18 stazioni di osservazione ancorate e ne abbiamo recuperate 20. Con un totale di 65 sistemi galleggianti che possono anche raccogliere dati sotto il ghiaccio del mare e che rimangono attivi fino a 5 anni, abbiamo costruito un network di misurazione straordinario e ampio," ha detto il dott. Fahrbach. Oltre alla missione per raccogliere informazioni, sono stati compiuti anche degli sforzi per aiutare ad aumentare la consapevolezza della gente, specialmente dei giovani, riguardo ai processi ambientali e anche l´interesse per la scienza e la ricerca. A questo scopo sono stati reclutati due insegnanti per lavorare a bordo del Polarstern e per partecipare attivamente alla ricerca. Essi hanno poi comunicato le loro esperienze ai propri alunni, colleghi e ai media mediante Internet e il telefono. "Porteremo a casa molte impressioni da questa spedizione e saremo in grado di trasmettere ai nostri scolari un´immagine vitale delle regioni polari e del loro impatto su tutto il mondo," ha commentato Charlotte Lohse, un´insegnante del Heisenberg-gymnasium ad Amburgo in Germania. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Helmholtz. De .  
   
   
AMBIENTE : SUCCESSO DELLA GIORNATA SULL´AURINO: OLTRE 500 VISITATORI  
 
 Bolzano, 28 maggio 2008 - Con oltre 500 visitatori la giornata dedicata alla scoperta del rio Aurino promossa dalla Ripartizione provinciale Opere idrauliche lo scorso fine settimana a Stegona ha registrato un grande successo. Forte l´impegno degli studenti e delle associazioni. "Siamo molto soddisfatti che in tanti abbiamo mostrato grande interesse verso un´azione che voleva sensibilizzare le persone verso lo spazio vitale del fiume, il suo significato e la sua conservazione", sottolinea il direttore della Ripartizione Opere idrauliche Rudolf Pollinger. La giornata ricreativa "Vivere il basso Aurino" ha segnato la conclusione di un progetto complesso e importante, che puntava a ripristinare le condizioni ottimali per la flora e la fauna lungo il Rio Aurino, a creare una piattaforma di osservazione e a completare gli interventi per la messa in sicurezza in caso di esondazioni. L´iniziativa ha preso il via un anno a cura della Ripartizione provinciale opere idrauliche. Il tratto del Rio Aurino compreso tra gli abitato di Stegona e San Giorgio è stato completamente rinnovato. Al di là della parte ufficiale della manifestazione ricreativa che ha festeggiato la conclusione dei lavori, al centro dell´appuntamento sono risultate le iniziative curate dai bambini della scuola elementare di San Giorgio (che hanno seguito tutti gli interventi del progetto), dal laboratorio biologico provinciale, dall´Ufficio caccia e pesca, dall´Ispettorato forestale di Brunico, dal liceo pedagogico di Brunico, dal Vke, dai vigili del fuoco volontari di San Giorgio e dall´azienda pubbliservizi di Brunico, che hanno riguardato la flora, la fauna e l´idrografia del Rio Aurino, dando spazio sia all´aspetto scientifico che all´aspetto ludico. .  
   
   
CERTIFICAZIONE AMBIENTALE TERRITORIALE PER LA TERMINIO CERVIALTO: E’ LA PRIMA COMUNITA’ MONTANA DEL SUD ITALIA AD OTTENERE IL PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO  
 
Montella (Avellino), 28 maggio 2008 – Certificazione di qualità per la Comunità Montana Terminio Cervialto, la prima nel Sud Italia a raggiungere questo risultato di grande prestigio per il territorio. Al termine di un lungo e complesso percorso, l’Ente guidato da Nicola Di Iorio ha ottenuto la Certificazione Ambientale Territoriale Iso 14001:2004 da parte del Bureau Veritas, organismo accreditato a livello internazionale. Un riconoscimento con il quale la Comunità Montana Terminio Cervialto conferma il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile, e grazie al quale l’ente potrà governare e controllare al meglio gli effetti che le attività svolte hanno sull’ambiente, supportando la propria comunicazione verso l’esterno con un messaggio di notevole impatto, in grado di rappresentare un richiamo importante per il segmento più evoluto del turismo nazionale ed internazionale. La Certificazione Ambientale Territoriale Iso 14001:2004, che rientra nell’ambito della Misura 4. 7 “Promozione e marketing turistico” del Por Campania 2000/2006, sarà consegnata ufficialmente oggi 28 maggio alle ore 16 presso Villa De Marco, a Montella, nell’ambito del convegno conclusivo del progetto curato da Sonda Sistemi. Dopo il welcome coffee, in programma i saluti del Sindaco di Montella, Salvatore Vestuto, la presentazione del soggetto attuatore a cura di Antonio Lucisano, amministratore di Sonda Sistemi, e la presentazione dei risultati a cura di Maria Assunta Trocchia di Sonda Sistemi. Interverranno per l’occasione Bruno Fierro, Assessore all’Ambiente della Provincia di Avellino, Gaetano Sicuranza, Assessore al Turismo della Provincia di Avellino, Walter Ganapini, Assessore all’Ambiente e alle Politiche Territoriali della Regione Campania, Rosa Maria Sciotto, responsabile della Misura 4. 7 del Por Campania 2000/2006, Sabino Aquino, presidente Ente Parco regionale dei Monti Picentini, Mario Serafino, responsabile regionale del Progetto Integrato “Borgo Terminio Cervialto”, e Giuseppe De Mita, consigliere della Provincia di Avellino. Concluderà i lavori il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio. “Si tratta di un risultato di grande importanza – afferma il presidente Nicola Di Iorio - per il quale abbiamo lavorato molto e che consentirà all’Ente e al territorio tutto di fregiarsi di una prestigiosa certificazione di qualità che potrà essere utile anche in previsione dell’ottenimento dei fondi strutturali, ma soprattutto per creare un contesto favorevole dove ampliare la cultura legata all’ambiente. La Terminio Cervialto da tempo è impegnata nel coniugare sviluppo, territorio e rispetto dell’ambiente e questo risultato, che ha rappresentato uno dei miei primi obiettivi sin dal mio insediamento, premia i nostri sforzi. Mettiamo a disposizione dell’intero territorio provinciale questo risultato e mi auguro che Regione, Provincia e i Comuni del territorio abbiano consapevolezza dell’importanza di aver ottenuto questo riconoscimento, che rappresenta anche un modo per rispondere in maniera concreta e incisiva all’atmosfera culturale che si registra in questo periodo in Irpinia e in Campania sulle questioni di materia ambientale. Aver ottenuto la Certificazione Ambientale Territoriale significa dover lavorare per poterla confermare nel tempo”. Al termine del convegno, sempre in Villa De Marco, seguirà un incontro tra gli operatori commerciali e gli amministratori del territorio con il presidente della Comunità Montana Terminio Cervialto, Nicola Di Iorio, l’assessore provinciale Gaetano Sicuranza e la presidente della Provincia Alberta De Simone, sul tema del cinipide galligeno del castagno, per discutere della problematica e delle azioni da adottare per contrastare la diffusione dell’insetto. .  
   
   
PARCHI: 672 MILA EURO PER ISTITUIRE PARCHI E RISERVE NATURALI DA PARTE PROVINCE ED ENTI LOCALI VENETI ENTRO 30 SETTEMBRE RICHIESTA CONTRIBUTI  
 
Venezia, 28 maggio 2008 - Per l’istituzione di parchi e riserve di interesse locale da parte di Province e Enti Locali del Veneto, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale ai Parchi Flavio Silvestrin, ha deliberato un provvedimento che determina i criteri dei contributi da richiedere alla Regione e stabiliti per il 2008 in 672 mila euro. “La deliberazione - spiega Silvestrin - è prevista dalla legge regionale n. 40 del 1984 che fissa le norme per l’istituzione di parchi e riserve naturali regionali da parte di Comuni e loro Consorzi, Province, Comunità Montane, Comunità familiari montane anche associate tra loro semprechè ciò non contrasti con le previsioni del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento”. Gli interventi finanziabili dovranno riguardare ambiti territoriali caratterizzati dalla presenza di componenti di elevato valore naturalistico, ecosistemico e paesaggistico, e il contributo regionale sarà concesso quale cofinanziamento (in ogni caso non superiore ai 100 mila euro) per ogni singola iniziativa riguardante ad esempio la redazione del piano ambientale, l’acquisizione di aree di interesse naturalistico, interventi per la conservazione e/o il ripristino degli ambiti di interesse naturalistico. L’ente richiedente dovrà assumere a proprio carico la restante somma. La richiesta di contributo dovrà essere indirizzata con raccomandata A/r al seguente indirizzo: Regione del Veneto, Direzione Pianificazione Territoriale e Parchi, Palazzo Linetti, Cannaregio Calle Priuli 99, 30121 Venezia entro il 30 settembre 2008. .  
   
   
BONIFICA PALUDI AREA NORD NAPOLI, FIRMATA L´INTESA IN REGIONE.  
 
Napoli, 28 maggio 2008 - E´ stato siglato ieri, presso la sala giunta della Regione Campania, il documento d´intesa per il risanamento del sistema di drenaggio dei canali Sorbo, Sodano e Spirito Santo, affluenti del ramo principale dei Regi Lagni, che si estendono in una vasta area della provincia di Napoli. Il documento è stato sottoscritto da Andrea Cozzolino, assessore regionale all´Agricoltura e alle Attività Produttive, Alfonso De Nardo, commissario straordinario del Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla, Carmine Pone, sindaco di S. Anastasia e Antonio Della Ratta, sindaco di Pomigliano d´Arco. Il progetto prevede il risanamento dei canali inquinati dalle immissioni di acque reflue urbane e industriali e il completamento del sistema dei collettori per la depurazione lungo il corso dei Regi Lagni. Verrà realizzata la sistemazione delle sponde, la rimozione dei materiali inquinanti presenti sul letto dei corsi d´acqua e la bonifica dei suoli e delle falde contaminate. A bonifica terminata sarà, inoltre, attivato un sistema di telesorveglianza tecnologicamente avanzato per prevenire eventuali azioni di degrado. "La bonifica del territorio vesuviano - ha dichiarato l´assessore regionale Andrea Cozzolino - è una delle priorità per il rilancio delle attività agricole e produttive dell´intera area. Il documento sottoscritto oggi è una tappa propedeutica importante per il risanamento dei Regi Lagni, su cui la Regione Campania ha puntato, inserendo quest´opera tra i grandi progetti della programmazione europea 2007-2013. Ora dobbiamo lavorare, d´intesa con gli enti locali coinvolti, per rendere subito esecutive tutte le iniziative che abbiamo avviato". "L´accordo di oggi - ha aggiunto Alfonso De Nardo - rende possibile una cooperazione tra Regione, Consorzio di Bonifica e Comuni interessati per affrontare con sempre maggiore efficacia il più grande tema della sicurezza idrogeologica e della qualità ambientale dell´intera area vesuviana. Un ringraziamento particolare va alla Regione Campania e in particolare all´assessore Cozzolino che, con questa iniziativa, avvia un nuovo modello di concertazione e programmazione degli interventi sul territorio". "Si può e si deve continuare - ha sottolineato Carmine Pone - a lavorare in questo modo. Questi interventi sono possibili solo se c´è una proficua collaborazione tra Comuni, Consorzio di Bonifica e Regione Campania. Presto renderemo visibili a tutti i nostri cittadini i servizi del Consorzio". "E´ una firma importante - ha detto Antonio Della Ratta - per Pomigliano e per tutta l´area. Allargando le adesioni al Consorzio poniamo le condizioni per effettuare un intervento integrato e più mirato, che riuscirà a risolvere le problematiche del territorio". .  
   
   
ATO 2, INIZIATO MONITORAGGIO CON TECNOLOGIA “LASER SCANNER 3D” DISCARICHE DEL MATERANO  
 
 Basilicata, 28 maggio 2008 - L’ato 2 Matera, nell’ambito dell’attività di controllo degli impianti di smaltimento dei rifiuti ricadenti nel territorio di competenza, ha iniziato un ciclo di monitoraggio con tecnologia “laser Scanner 3D” delle discariche a cielo aperto. La finalità è quella di conoscere e quantificare la velocità di riempimento e i volumi residui disponibili negli impianti. Attraverso gli innovativi strumenti Laser Scanner 3D utilizzati per i rilievi, infatti, è possibile ottenere in automatico e da qualsiasi piano di sezione e di proiezione, gli elaborati tridimensionali, piante, prospetti, assonometrie e prospettive oltre che ottenere qualsiasi dato dimensionale (distanze, superfici e volumi). L’attività di rilevamento laser si articola in due fasi. La prima, tuttora in corso, riguarda le discariche dei Comuni di Ferrandina, Tricarico, Pisticci, Pomarico, Salandra, della Comunità Montana Basso Sinni e del quinto settore della discarica del Comune di Matera, che chiuderà la prima fase. Prevista la seconda fase nel periodo luglio-agosto 2008. Tutti gli elaborati verranno poi pubblicati sul portale internet dell’Ato 2 all’indirizzo www. Ato2matera. It. .  
   
   
PRESENTATA IN PUGLIA CAMPAGNA SU RACCOLTA DIFFERENZIATA  
 
Bari, 28 Maggio 2008 - Nell’ambito della presentazione avvenuta ieri della campagna regionale di comunicazione sulla raccolta differenziata, che partirà sui media a cura dei settori Ecologia e Comunicazione Istituzionale dal 2 giugno, l’assessore all’Ecologia Michele Losappio ha dichiarato che “perché la raccolta differenziata abbia successo in Puglia, è necessario che collabori ogni singola persona”: Losappio ha - insieme con il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e il dirigente del settore Comunicazione Istituzionale, Eugenio Iorio - ha presentato la campagna ´Mi rifiuto di fare il rifiuto´. ´´La raccolta differenziata - ha detto Losappio - e´ l´unico reale sistema di smaltimento dei rifiuti perchè favorisce il riciclaggio, il riciclaggio ri-dona vita alla materia ed ´elimina´ le discariche´´. Ecco perchè affinchè il programma di raccolta differenziata abbia successo, ´´l´adesione dei cittadini, e in generale di tutte le utenze di ´prodotto´ di rifiuti è fondamentale´´. Bisogna, secondo Losappio, ´´imparare a buttare meno e a buttare meglio´´ ed e´ importante gestire meglio i rifiuti ´´sia per chi abita in città che per chi abita in campagna´´. E´ necessario, tuttavia, che gli enti locali ´´forniscano adeguati servizi ai cittadini perchè la raccolta differenziata possa essere realizzata´´. Per ottenere questo risultato e´ necessario: una reale responsabilizzazione dei Comuni e Ato, a cui la Regione ha destinato 34 milioni di euro vincolati alla raccolta differenziata e, appunto, la consapevolezza dei cittadini, ´´che possono cosi´ fare pressione sugli Enti´´. La raccolta differenziata - e´ stato anche sottolineato - ´´offre indubbi vantaggi a livello economico alle comunità e ai cittadini: con la modifica della ecotassa per criteri ed importo, verranno infatti favoriti i Comuni e gli Ato che, a partire dal primo gennaio 2009, risponderanno alle quote di raccolta differenziata stabilite, mentre gli inadempienti saranno penalizzati´´. La raccolta differenziata, ha ricordato Losappio, è garanzia di tutela della salute, perché appunto consente il riutilizzo dei rifiuti che cosi´ non restano in discarica, e protegge l´ambiente, perchè il riutilizzo dei rifiuti permette il risparmio di energia, acqua e materie prime naturali”. .