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Notiziario Marketpress di Mercoledì 04 Giugno 2008
L´UE CONTRIBUISCE CON 40 MIO EUR ALLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE INFETTIVE  
 
Bruxelles, 4 giugno 2008 - La Commissione Europea ha promesso 40 Mio Eur di fondi per il Partenariato per le sperimentazioni cliniche Europa-paesi in via di sviluppo (Edctp). Questa somma rappresenta la metà degli 80 Mio Eur approvati dall´Edctp per la ricerca sulla prevenzione delle malattie legate alla povertà in Africa. Quest´ultimo annuncio di finanziamento da parte dell´Edctp rappresenta il finanziamento più alto approvato dall´ente fino a questo momento. Il contributo dell´Ue sarà eguagliato dagli Stati membri dell´Ue e da parti terze partecipanti all´iniziativa. I fondi andranno alla ricerca sui vaccini contro la tubercolosi, le cure per la malaria, i vaccini contro la malaria e gli studi sulla malaria in gravidanza. Ci si aspetta che in un secondo momento quest´anno saranno messi a disposizione ulteriori fondi per vaccini, trattamenti e microbicidi contro l´Hiv e trattamenti per la Tbc. Le sperimentazioni avviate dall´Edctp riguardo la Tbc e la malaria saranno inoltre associate ad attività di capacity building e di networking. Tali attività assicureranno la sostenibilità a lungo termine delle sperimentazioni cliniche nella regione. Diversi progetti si concentreranno sulla creazione e sullo sviluppo di capacità per le valutazioni etiche delle sperimentazioni cliniche e sul rafforzamento del quadro regolatore necessario per l´approvazione di medicinali in Africa. Ciò permette ai paesi africani di condurre sperimentazioni cliniche di alta qualità ed eticamente corrette, e di verificare la sicurezza e l´efficacia di tutti i medicinali che entrano nel mercato africano. "La decisione dell´Assemblea Generale dell´Edctp mostra l´impegno dei paesi partecipanti e della Commissione Europea nella lotta alle tre principali malattie legate alla povertà in e per l´Africa", ha commentato il Commissario europeo per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. "Siamo sicuri che la nostra collaborazione con i ricercatori africani farà la differenza. " "È una pietra miliare molto significativa nella collaborazione tra nord e sud nella lotta alle tre principali malattie legate alla povertà, e cioè Hiv/aids, tubercolosi e malaria," ha aggiunto il professor Charles Mgone, direttore esecutivo dell´Edctp. "È inoltre molto gratificante notare che dei 26 progetti per i quali sono stati approvati i fondi, 22 hanno come ricercatori principali scienziati africani che lavorano in Africa. Questo sottolinea l´obiettivo dell´Edctp di promuovere un vero e proprio partenariato e far crescere la ricerca clinica in Africa. " L´edctp é un partenariato di 14 Stati membri europei insieme a Norvegia, Svizzera e paesi subsahariani. Il suo scopo è quello di ridurre il fardello globale di Hiv/aids, Tbc e malaria riunendo le risorse per condurre sperimentazioni cliniche nell´Africa subsahariana. Questo obiettivo sarà raggiunto associando la ricerca ad un´accelerazione nello sviluppo di nuovi e migliori farmaci, vaccini, diagnostica e microbicidi contro Hiv/aids, malaria e tubercolosi, attraverso sperimentazioni nell´Africa subsahariana. Malattie come la malaria, la tubercolosi, l´Hiv e l´Aids costituiscono minacce di primaria importanza per i paesi in via di sviluppo e specialmente per i paesi africani. I dati del 2002 mostrano che sette bambini su dieci cui è stato diagnosticato l´Hiv o l´Aids vivevano nell´Africa subsahariana. Si stima che nel 1999, 860. 000 bambini africani hanno perso i loro insegnanti a causa dell´Aids. Mentre in Europa la malaria e la tubercolosi sono state quasi del tutto debellate, sono ancora presenti in Africa. La malaria é responsabile di un quarto delle morti infantili nel mondo in via di sviluppo, mentre la tubercolosi uccide circa due milioni di persone ogni anno. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Edctp. Org http://ec. Europa. Eu/research/index. Cfm .  
   
   
TRAPIANTI SENZA RISCHI: LA SFIDA DELLA SOCIETÀ ITALIANA PER LA SICUREZZA E LA QUALITÀ NEI TRAPIANTI (SISQT)  
 
 Milano, 4 giugno 2008 - La gestione del rischio, la revisione dei modelli gestionali e organizzativi e la formazione sono i principali ambiti che Sisqt intende affrontare in un contesto multidisciplinare e interprofessionale, con l’obiettivo di implementare la cultura e la pratica del processo donazione-trapianto di organi, tessuti e cellule. L’italia delle donazioni e dei trapianti è un settore efficiente della sanità pubblica. Il protocollo italiano per la sicurezza dei trapianti è uno dei migliori al mondo. Ma è possibile fare di più. Ecco perché è nata la Società Italiana per la Sicurezza e la Qualità nei Trapianti (Sisqt), nuova società scientifica che si occuperà di implementare gli standard di sicurezza e qualità nell’ambito dei trapianti di organi, tessuti e cellule. “In base all’epidemiologia attuale, ognuno di noi ha il 25% di possibilità di diventare donatore di organi e il 75% di ammalarsi di una patologia che potrebbe portare alla necessità di sottoporsi ad un trapianto: un fatto che è stato ben recepito dal nostro paese, passato in pochi anni dai viaggi della speranza ad un sistema estremamente evoluto. – afferma Franco Filipponi, Presidente Sisqt – Tuttavia, è possibile oggi adottare delle strategie che permettano di soddisfare i bisogni dei pazienti in maniera ancora più efficiente ed efficace sia dal punto di vista della qualità assistenziale sia per quanto riguarda gli standard di sicurezza. Questo attraverso non solo il contributo di specialisti di settore ma anche, attraverso la collaborazione dei cosiddetti ‘cittadini proponenti di interesse’ rappresentati da associazioni quali per esempio Aido e Avis, che, per la prima volta, sono riuniti a confronto nella nostra società scientifica. ” I risultati conseguiti nell’ambito trapiantologico fanno guadagnare al nostro Paese il secondo posto in Europa dopo la Spagna e il terzo nel mondo dopo gli Stati Uniti, tra le nazioni con più di quaranta milioni di abitanti. Nel 2007 sono stati realizzati 3. 021 trapianti d’organo (tra cui 1. 573 rene, 1. 033 fegato, 308 cuore, 112 polmone, 76 pancreas, 2 intestino) e oltre 12. 000 trapianti di tessuti quali cornea (4. 196), cute (1. 458), ossa (4. 959), vasi (266), valvole (171) e membrane amniotiche (1. 277). “Il Centro Nazionale Trapianti non può che accogliere positivamente la nascita di una società scientifica dedicata alla sicurezza. - commenta Alessandro Nanni Costa, Direttore Centro Nazionale Trapianti - E’ chiaramente importante per i trapianti d’organo ma è fondamentale per i trapianti di tessuti e cellule che sono numericamente superiori. Esiste oggi una necessità di sicurezza che deve trasformarsi in ‘pratica e cultura della sicurezza’ ed è indispensabile che questo avvenga, come in Sisqt, attraverso un confronto multidisciplinare, per il perseguimento di un goal comune per la rete dei trapianti: il progresso della ricerca nel campo dei trapianti”. Ma cosa significa perseguire maggiore sicurezza e qualità e con quali strumenti? “Ottenere sicurezza significa ridurre il più possibile la frequenza e la gravità di eventi avversi che possano in qualche modo arrecare danno alla salute dei cittadini. Sappiamo che il rischio zero in questo settore non esiste, tuttavia un costante monitoraggio e una severa sorveglianza dei fattori di rischio possono rappresentare un primo passo. - precisa Filipponi - “Il sistema trapianti - aggiunge Riccardo Tartaglia, Vicepresidente Sisqt e Direttore Gestione Rischio Clinico e Sicurezza del Paziente della Regione Toscana - è un sistema ad alto rischio perché sono numerose e complesse le fasi che lo caratterizzano. L’individuazione di un potenziale donatore, la valutazione di idoneità d’organo, il prelievo e il trasporto di organi e tessuti, solo per citarne alcuni, rappresentano delle aree sensibili che saranno oggetto di analisi da parte di Sisqt, anche con il fine di rilevare, segnalare e valutare possibili errori che mettano in pericolo la sicurezza del paziente. ” Nei contesti sanitari evoluti il rischio e, quindi, la potenziale manifestazione di errori è sempre presente. Da una recente ricerca Agenas (Agenzia Nazionale Servizi Sanitari Regionali)[1] realizzata su un campione di 942 operatori sanitari di 18 aziende sanitarie italiane risulta che il 77% dei medici e il 62,5% degli infermieri intervistati hanno avuto esperienza di eventi avversi (da 1 a più di 10). Le cause principali possono essere attribuite a: stress e affaticamento (42,3%); organizzazione del lavoro, personale inadeguato (16,6%); scarsa comunicazione (9,5%). “Questi dati fanno riflettere sul peso che le carenze organizzative e gestionali, la scarsa formazione e informazione del personale sanitario, possono avere nel contesto della sanità e, a maggior ragione, in quello trapiantologico - dichiara Filipponi - La tutela dei livelli di qualità, obiettivo prioritario di Sisqt, sarà volta, dunque, alla correzione delle procedure, là dove necessario, alla certificazione dei processi assistenziali, alla valutazione delle tecnologie e delle caratteristiche ergonomiche delle infrastrutture, alla promozione dei modelli di cura legati alla medicina partecipativa e all’individuazione di strumenti formativi che permettano una presa in carico del paziente che va al di là degli standard sanitari convenzionali. ” “La programmazione e la valutazione fanno parte delle cultura dell’Aido, che vive quotidianamente i problemi degli operatori e dei pazienti - afferma Vincenzo Passarelli, Presidente Aido - La nostra partecipazione nella Sisqt significa poter contribuire a far emergere le istanze del territorio, discuterle con metodo scientifico per poter dare delle indicazioni operative alle istituzioni e agli organi competenti che si occupano di pazienti trapiantati o in attesa di trapianto. L’efficienza del sistema sanitario e la sicurezza dell’utilità sociale del “biologico donato”, sia esso organo, tessuto o cellula, sono elementi ormai fondamentali per incrementare il numero delle donazioni sempre più necessarie se si pensa che per il 2008 a fronte di oltre 9. 500 pazienti in attesa, i trapianti saranno 3. 000. Ciò significa che solo una persona su tre riuscirà a vincere la propria battaglia per la vita. ” www. Sisqt. It .  
   
   
TIROIDE? MAI PIÙ BIZZE PIÙ BIZZE IDENTIFICATO DA UNA ÉQUIPE DEL CNR DI CAGLIARI UN GENE CHE REGOLA I LIVELLI DELL´ORMONE TSH (THYROID STIMULATING HORMONE) E LA FUNZIONALITÀ TIROIDEA.  
 
Roma, 4 giugno 2008 - La popolazione dell’Ogliastra, un’area della Sardegna isolata per millenni e che, con molta probabilità, deriva da un ristretto numero di individui fondatori continua a confermarsi laboratorio naturale di ricerche genetiche. Un nuovo studio che ha coinvolto 4. 300 volontari dell’Ogliastra partecipanti al progetto “Progenia” ha portato all’identificazione di una forte associazione tra uno specifico polimorfismo del gene Pde8b ed i livelli di Tsh (Thyroid stimulating hormone), l’ormone che stimola la tiroide. “In particolare”, spiega Silvia Naitza, ricercatrice dell’Istituto di Neurogenetica e Neurofarmacologia (Inn) del Consiglio nazionale delle ricerche di Cagliari, responsabile della ricerca, “la presenza dell’allele raro di questo Snp è associata ad un aumento dei livelli di Tsh nel sangue. Tali livelli sono indicatori sensibili della funzionalità della tiroide, una ghiandola che controlla il metabolismo corporeo e la cui alterazione porta allo sviluppo di alcune comuni malattie endocrine che colpiscono circa il 10% della popolazione mondiale”. Il Tsh è infatti prodotto dall’ipofisi e controlla la crescita della tiroide e la secrezione da parte di questa ghiandola dell’ormone tiroideo, attraverso il legame con il suo recettore e la conseguente produzione di un secondo messaggero, l’Amp ciclico (cAmp). “In collaborazione con altri gruppi abbiamo replicato e confermato questi risultati”, spiega Manuela Uda responsabile scientifico del progetto Progenia, “in due popolazioni geneticamente distanti da quella sarda: la popolazione fondatrice degli Amish della Pensylvania e quella toscana dello studio “Inchianti”, oltre che in un campione indipendente selezionato tra i volontari “Progenia”, per un totale di 4. 158 individui”. Il polimorfismo identificato si trova all’interno del gene Pde8b, che codifica una proteina che degrada l’Amp ciclico ed è espressa ad alti livelli nella tiroide. “Dal momento che il polimorfismo identificato nel gene Pde8b spiega solo il 2. 3% delle variazioni dei livelli ematici del Tsh” sottolinea Serena Sanna, responsabile delle analisi genetiche nel progetto Progenia, “si è voluto verificare il ruolo di una serie di geni candidati attraverso un’analisi focalizzata dei dati dello studio di associazione condotto sull’intero genoma”. Questo ha consentito di evidenziare altri geni associati, anche se in maniera meno significativa, con questo tratto, che dovranno essere confermati utilizzando un numero maggiore di individui. “Sebbene siano necessarie ulteriori indagini”, conclude Silvia Naitza, “complessivamente i risultati di questa ricerca suggeriscono che varianti comuni del gene Pde8b hanno un effetto primario sui livelli di Amp ciclico presenti nella tiroide, che a loro volta influenzano la produzione dell’ormone tiroideo ed il conseguente rilascio nella circolazione sanguigna di Tsh da parte dell’ipofisi. Visto il ruolo di Pde8b nella regolazione dei livelli di Tsh e nella funzionalità della tiroide, è possibile che questo gene possa costituire un bersaglio per il trattamento di alcune patologie tiroidee”. “Questo studio”, spiega il Prof. Antonio Cao, coordinatore del progetto Progenia, “nasce dalla proficua collaborazione tra numerose figure professionali, quali clinici, infermieri, biologi molecolari, informatici e statistici appartenenti a gruppi di ricerca italiani e stranieri. Oltre all’Inn-cnr hanno contribuito alla realizzazione di questa ricerca l’Nia-nih di Baltimora, l’Università degli studi di Cagliari, l’Università del Michigan, l’Università del Maryland di Baltimora, l’Università di Parma”. .  
   
   
CON ORDER ENTRY, UN ARCHIVIO SANITARIO PER I CITTADINI DEL LAZIO  
 
Roma, 4 giugno 2008 - Il primo passo verso un archivio sanitario elettronico individuale, a disposizione delle strutture ospedaliere, ma anche dei medici di base, con all’interno informazioni e risultati su esami diagnostici e analisi mediche effettuate in stato di degenza presso le strutture sanitarie del Lazio. E’ ciò che rappresenta “Order Entry”, progetto di Lait spa, azienda di innovazione tecnologica della Regione Lazio, il cui scopo è raccogliere i dati necessari alla futura creazione del fascicolo sanitario personale di chiunque si sottopone a esami o test medici, consultabile attraverso una sorta di intranet riservata al personale specializzato. “La gestione innovativa e la condivisione in rete dei dati clinici sono un passaggio obbligatorio per puntare a una sanità a misura di cittadino. – ha dichiarato il presidente Piero Marrazzo- ‘Order Entry’ dimostra che la sanità del Lazio, nonostante le difficoltà finanziarie, è riuscita a imboccare la strada dell’efficienza e della modernizzazione. ” Il servizio, del quale si sta concludendo la sperimentazione, punta a integrare e a condividere on line informazioni e referti di laboratori di analisi e strutture ospedaliere del Lazio, per semplificare e sveltire lo scambio di notizie sulla storia sanitaria dei cittadini, ai fini di diagnosi più rapide e efficaci. “Si tratta di un progetto che stiamo realizzando nell’ambito del processo di razionalizzazione e modernizzazione tecnologica dei sistemi sanitari a cui stiamo lavorando, su mandato della Regione Lazio. Anche nel caso di Order Entry, a beneficiare delle soluzioni innovative che i nostri progettisti hanno individuato e stanno testando, saranno i cittadini, che potranno contare su servizi più adeguati alle loro esigenze. I vantaggi che derivano da questa procedura sono evidenti, sia in termini di velocità, che di razionalizzazione dei sistemi clinici e diagnostici” sottolinea il Presidente di Lait spa, Regino Brachetti. Il progetto è stato diviso in due fasi. La prima ha previsto l’integrazione di Order Entry con i sistemi Adt (Accettazione, dimissione, trasferimento – Sistema di ammissione e anagrafica), e Lis (Laboratorio di analisi), tramite procedure standard. Le strutture pilota coinvolte nella fase 1 sono state gli ospedali S. Giacomo, Grassi e quello di Civitavecchia. A questi si aggiungono Sant’andrea, San Giovanni, San Filippo Neri, Sandro Pertini, San Camillo de Lellis (Rieti) e Tor Vergata, con referti gestiti coi propri order entry. All’ospedale San Giacomo, dove il progetto è attivo dal maggio 2007, è già stata anticipata la fase 2 del progetto, interfacciando order entry con il sistema Ris/pacs (sistema di archiviazione di immagini relativo alle radiografie). In questo caso, il tempo medio di invio e ricezione dei referti si è ridotto di 2 ore. .  
   
   
INSUBRIA: TERRA DI AVANGUARDIA NEL BIOTECH DALLE BIOTECNOLOGIE MEDICHE E INDUSTRIALI OPPORTUNITÀ DA COGLIERE  
 
Gerenzano, 4 giugno 2007 - Screening sui tumori, colonoscopia virtuale e clinical imaging: questi sono solo alcune delle nuove tecniche mediche, basate sulle biotecnologie, illustrate il 30 maggio al convegno “Biotecnologie: prospettive di sviluppo per il territorio” che si è svolto all’Insubrias Biopark di Gerenzano. Un incontro tra docenti e ricercatori dell’Università dell’Insubria, Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita, Istituzioni e Associazioni di Categoria con lo scopo di affrontare la realtà del biotecnologico, legata al campo medico ed industriale. Obiettivo: individuare le possibilità di sviluppo per il territorio insubre. Il Professor Dionigi, rettore dell’Università dell’Insubria di Varese, nel corso della sua Lettura Magistrale, ha illustrato una serie di esempi che testimoniano l’eccellenza della ricerca in campo biotecnologico, effettuati con successo nell’ateneo da lui presieduto. Tra gli esempi citati, le ultime tecnologie di screening sui tumori: basati su diagnosi precoci di carattere biotecnologico, oggi è possibile salvare i pazienti affetti da tumori tramite l’individuazione delle neoplasie allo stadio iniziale. Questa tecnica, permette di trovare in maniera più efficace masse tumorali e intervenire efficacemente nei tumori della mammella, del polmone e del fegato. ‘In Italia e nel nostro territorio – ha concluso il Professor Dionigi- vi sono punte di eccellenza nel campo della ricerca medica di base che necessitano di maggiori risorse per potersi sviluppare e per poter essere efficacemente applicate sui pazienti”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del Prof. Roberto Accolla, delegato per la Ricerca dell’Università dell’insubria, che ha presentato ulteriori possibili applicazioni nel campo delle biotecnologie mediche, quali ad esempio la creazione di farmaci “taylor made”, ovvero costruiti “su misura” rispetto la necessità del paziente. Anche queste ricerche per poter essere esplorate efficacemente necessitano di significativi investimenti e risorse. In campo industriale l’unione delle forze tra biotecnologia e industria ha consentito ottimi risultati. Si è giunti ad esempio alle proteine ricombinante come il "biobene", che unisce le biotecnologie della salute (red biotech, nelle quali sono sempre più importanti le proteine terapeutiche) con quelle industriali (white biotech, nelle quali sono importanti le proteine enzimatiche). “Lo sviluppo di nuove proteine e la loro produzione può rappresentare un settore tra i più importanti per il territorio, in termini di innovazione e sviluppo – ha sostentuto il Prof. Pollegioni, Presidente del corso di laurea in Biotecnologie per la salute umana -. Inoltre può avvantaggiarsi dalle sinergie tra la ricerca scientifica di base e applicata che si svolge all´Università dell´Insubria e le infrastrutture di sviluppo dell´Insubrias Biopark”. Ad evidenziare che per sostenere ricerca e innovazione si deve anche prevedere un investimento al quale è necessariamente connesso un rischio è stato il d Dott. Andrea Gambini, direttore della Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita che ha sottolineato la necessità di facilitare la nascita di nuovi fondi di Venture Capital destinati a investimenti in giovani aziende tecnologiche tramite la messa a disposizione di risorse pubbliche e di agevolazioni fiscali che incentivino gli investitori. ‘Il rischio che altrimenti si corre è la nascita di una disgiunzione fra il sistema pubblico e finanziario e quello imprenditoriale’ - ha dichiarato Andrea Gambini - perdendo così in termini di competitività. Come è stato evidenziato oggi, in Italia esiste un buon livello di ricerca, ciò che va ancora potenziato è l’aspetto finanziario e di investimento in questo settore”. L’insubria può e deve crescere con gli strumenti e le potenzialità a disposizione, in un contesto particolarmente favorevole come quello lombardo dove “si trovano la quasi totalità dei cluster biotech, è la regione a più alta concentrazione di attività in Ricerca e Sviluppo (con il 52% degli addetti in R&s) e realizza il 73% degli investimenti compiuti in R&s biotecnologia - ha spiegato il Dott. Leonardo Vingiani, Direttore di Assobiotec -. Questa regione rappresenta quindi il territorio a maggior innovazione in Italia e sta già giovando, e sempre più lo farà, dei benefici che il biotech è in grado di "restituire" in termini di nuovi prodotti, nuovi servizi, creazione di valore, opportunità occupazionale e, in definitiva, qualità della vita”. Ma nel territorio lombardo qualche cosa si sta muovendo. A confermarlo l’iniziativa di Fondazione Cariplo che ha attivato insieme ad altre fondazioni bancarie il progetto Ttventure. Come ha illustrato il Dott. Giorgio Gaspari, membro della Commissione Centrale di Beneficenza di Fondazione Cariplo: “Il Ttventure si propone come uno strumento innovativo, di natura privatistica, che vuole contribuire a colmare il divario tra l’Italia ed altri paesi avanzati sul fronte della valorizzazione applicativa dei risultati della ricerca e della creazione e potenziamento di imprese ad alto contenuto tecnologico, soprattutto di piccole e medie dimensioni’”. Le istituzione locali hanno manifestato il loro sostegno ai progetti evidenziati durante l’incontro. Per l’Associazione Industriali, è intervenuto il Presidente Ing. Michele Graglia, che ha indicato in un “cambio profondo e radicale” di mentalità a livello centrale, la via per sostenere la ricerca e le imprese che vi operano. Ha annunciato, inoltre, l’intenzione di creare una iniziativa di Venture Capital per a sostegno delle piccole e medie imprese del territorio ad alto contenuto tecnologico. Il presidente della Camera di Commercio di Varese, Dott. Bruno Amoroso, in una nota indirizzata agli organizzatori del convegno ha specificato che nel programma pluriennale 2008 – 2012 di Camera di Commercio sia previsto un ambito strategico specificatamente dedicato all’innovazione imprenditoriale, per incentivare l’innovazione, elemento chiave del rafforzamento e dello sviluppo delle nostre imprese sul territorio. In chiusura l’Onorevole Marco Reguzzoni ha posto l’accento sulla necessità da parte dello Stato di aumentare i fondi destinati alla ricerca e di guardare all’esempio virtuoso proveniente da Università, ricercatori, parchi tecnologici e piccole imprese attive con successo nel territorio. .  
   
   
GENETICA E MEDICINA PREVENTIVA. QUALE CONTRIBUTO? AL PREMED 2008, IN PROGRAMMA ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO BICOCCA IL 6 E 7 GIUGNO, SI PARLA DELL’APPORTO CHE LA GENETICA PUÒ DARE NELL’INDIVIDUAZIONE DI PREDISPOSIZIONE ALLE MALATTIE.  
 
Milano, 4 giugno 2008 - L’università di Milano Bicocca, il Consorzio per la Genetica Molecolare Umana, e Labco Diagnostics organizzano il convegno Premed 2008, Il contributo della Genetica alla Medicina Preventiva. L’evento, accreditato Ifcc (International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine) ed Ema (European Medical Association) e in accreditamento Ecm, si terrà presso l’Università di Milano Bicocca a Monza (Edificio U8, Aula Magna, Via Cadore, 48) venerdì 6 e sabato 7 giugno 2008. L’obiettivo del convegno è quello di fare il punto sullo stato dell’arte relativo alle conoscenze delle basi genetiche di comuni fenotipi di importanza biomedica in vari ambiti (neurologico, cardiovascolare, medicina del lavoro), delle sfide aperte nella ricerca e delle ricadute attuali e future in ambito clinico, etico ed economico. Numerosi i relatori, provenienti da tutto il mondo, che porteranno contributi multidisciplinari sulla materia. Fra questi: Jarlath Ffrench-mullen (Genelogic, Stati Uniti), Frédéric Eberlé (Roche Diagnostics, Francia), Martin Crockard (Randox Laboratories, Irlanda), Ralf Dechend (University of Berlin-charite, Germania), Vincenzo Costigliola (European Medical Association, Belgio), Miquel Mira, (Transports Metropolitans de Barcelona, Spagna) Andrea Biondi (Università di Milano Bicocca), Iris Grossman (Glaxosmithkline, Stati Uniti). La prima sessione del congresso si focalizzerà sul contributo della Genetica alla definizione delle relazioni tra comuni variazioni della sequenza del genoma (polimorfismi) e la predisposizione alle malattie. Questo approccio ha aperto la porta all’identificazione della complessa struttura genetica che definisce la suscettibilità allo sviluppo delle malattie complesse. Negli ultimi anni sono stati numerosi i progressi nella comprensione delle basi genetiche di alcune patologie, ma in altri casi i risultati sono stati meno rilevanti ed in altri ancora, deludenti. Obiettivo del Convegno è infatti anche quello di mettere in luce le sfide e le difficoltà che la ricerca deve affrontare per ottenere una più completa descrizione della architettura che definisce la suscettibilità genetica dei tratti biomedici più comuni nella speranza di poter un giorno trasferire queste informazioni nella pratica clinica. Sulla base del panorama tracciato dalla prima serie di lavori, si aprirà il dibattuto scenario della farmacogenomica. Individuare farmaci innovativi di elevato valore terapeutico è una priorità imprescindibile tanto dell’industria farmaceutica quanto della sanità pubblica, un’esigenza che si scontra però con l’alto costo dei farmaci biotecnologici. Dall’altra parte, esiste la possibilità di ottimizzare la terapia e migliorarne l’efficacia attraverso la definizione dell’assetto genetico individuale responsabile di una parte della variabilità di risposta ad alcuni farmaci. Alcune evidenze in questo senso sono già presenti in campo oncologico e stanno emergendo in diverse altre aree terapeutiche. In conclusione si affronteranno i risvolti economici (ed etici) relativi allo sviluppo dei nuovi farmaci e alla possibilità di somministrare farmaci personalizzati, in grado cioè di attivarsi in maniera estremamente mirata sul singolo paziente e della gestione degli strumenti preventivi, che diventano maggiormente efficaci se basati sulla conoscenza della predisposizione genetica dell’individuo a certe patologie. «L’università di Milano Bicocca e il Consorzio per la Genetica Molecolare Umana sono stati onorati di collaborare all’organizzazione di questo evento - affermano i professori Andrea Biondi e Alberto Piperno, rispettivamente Presidente e Direttore del Consorzio. - Si tratta di un evento importante nel corso del quale si confronteranno la realtà accademica e quella della ricerca in campo genetico, senza tralasciare le ricadute applicative sui vari fronti della clinica: a livello del singolo paziente, ma anche in contesti collettivi quali medicina del lavoro e sanità pubblica». Eric Souetre, presidente di Labco Diagnostics, ha evidenziato come il convegno Premed sia «il risultato di una interessantissima collaborazione scientifica tra colleghi e accademici biologi e clinici, operatori del settore della diagnostica in vitro, ricercatori di aziende farmaceutiche e fornitori di servizi sanitari. L’obiettivo di questo confronto resta quello di evidenziare gli elementi necessari ad un significativo miglioramento nella cura dei pazienti e nei servizi resi dagli operatori di sanità». .  
   
   
PRESENTATA AL SAN GIOVANNI ADDOLORATA LA RADIODIAGNOSTICA III  
 
Roma, 4 giugno 2008 - Una nuova apparecchiatura radiodiagnostica in grado di eseguire esami più veloci e di elevata qualità, “La Rolls-royce della diagnostica per immagini”, come la ha definita il direttore generale dell´ospedale San Giovanni Luigi D´elia, è stata presentata nella Sala Folchi del Complesso ospedaliero San Giovanni Addolorata alla presenza del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, del presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo e dell’assessore regionale alla Sanità, Augusto Battaglia. La nuova Radiodiagnostica Iii, è in grado di svolgere anche attività ambulatoriale, consegnando i referti su cd e dvd. I risultati di analisi per il cui responso era necessario attendere finora anche diversi giorni possono essere adesso consegnati nel giro di poche ore, abbattendo drasticamente i tempi di attesa. La Radiodiagnostica Iii è una struttura complessa si estende su una superficie di 600 metri quadrati, climatizzati e cablati, ed è dotata di una Tac multislices 64, di uno stativo pensile per apparecchio radiologico con teleradiografo, di un telecomando, di un apparecchio portatile per la radiografia e di un telecomando, già esistente, che è stato riutilizzato insieme ad una risonanza magnetica cardiovascolare e una Tac. A servizio del nuovo macchinario sono organizzate tre aree: una destinata All’accoglienza dei pazienti, una per le indagini Ctt (computerized tomography) e una per gli esami radiologici tradizionali e ultrasonografici. L’attività della radiodiagnostica si svolgerà nei presidi ospedalieri Britannico e Addolorata dell’ospedale, e soprattutto tra i pazienti del Dipartimento di oncoematologia e del Dipartimento per le patologie dell’età avanzata. Grande attenzione è stata rivolta all´umanizzazione degli ambienti. Luci e colori sono stati studiati per garantire al paziente il massimo comfort. Il presidente Marrazzo, nel suo intervento è tornato sulla questione dei conti della Sanità del Lazio, ringraziando il sottosegretario Gianni Letta “per il lavoro che come uomo di governo sta svolgendo” che “ segna per la Giunta e tutto il Lazio un punto di riferimento nel tentativo di trovare un equilibrio e una risposta ai problemi della Sanità”. “Voglio riaffermare – ha continuato Marrazzo – che faremo tutta la nostra parte, senza chiedere sconti al governo con il quale la lealtà istituzionale è reciproca e di pari livello”. Il presidente ha poi ricordato che “nelle prossime settimane speriamo di poter offrire al governo gli strumenti per una rimodulazione del piano, perché il Lazio e i cittadini hanno dimostrato che sono in grado di pagare la propria sanità”. Il sottosegretario Letta, dal canto suo, ha detto che: “la sanità del Lazio sta facendo diversi passi in avanti in questi anni e speriamo che ancora ne faccia”, augurando poi “a Marrazzo e a Battaglia di continuare nell’opera di risanamento della sanità che hanno intrapreso e per cui hanno la comprensione e la collaborazione del Governo per garantire a Roma e al Lazio quelle strutture e quella assistenza che i cittadini meritano”. .  
   
   
A MILANO DAL 5 AL 15 GIUGNO “I GIORNI DELLA SALUTE”  
 
 Milano, 4 giugno 2008 - Avete mai pensato di camminare per Milano e alla fine della passeggiata tornare a casa con un mini checkup personalizzato del vostro stato di salute? Dal 5 al 15 giugno lo potrete fare grazie a I Giorni Della Salute, l’iniziativa voluta dall’Assessorato alla Salute del Comune che per undici giorni proporrà, in tutte le zone della città, centinaia di screening gratuiti e punti d’informazione dove conoscere e approfondire tematiche legate al benessere e alla corretta alimentazione. “Milano diventa la capitale italiana della salute – afferma l´assessore alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna – grazie a un ricco calendario di iniziative, alcune di carattere scientifico, altre di carattere politico istituzionale, altre ancora dedicate ad aspetti più ludici e di intrattenimento. Undici giorni in cui la città vivrà intensamente tutti i suoi luoghi: i giardini, i parchi, i quartieri periferici e il centro, attraverso momenti di ascolto e di intervento delle istituzioni, delle organizzazioni scientifiche e di volontariato nell’ottica di una valorizzazione delle eccellenze milanesi. E non mancheranno spettacoli, mostre, incontri, convegni per creare la ‘cultura della salute’ ”. Molte le personalità scientifiche, culturali e del mondo dello spettacolo che hanno offerto il proprio sostegno all’iniziativa come, ad esempio, le attrici Anna Galiena e Violante Placido che saranno protagoniste di Eccellenti Letture, uno degli eventi culturali clou della manifestazione. Il vasto e articolato programma de I Giorni Della Salute prevede un’informazione allargata a tutte le patologie più comuni e diffuse. Ampio spazio sarà dedicato alla prevenzione dei tumori. La L. I. L. T. – Lega italiana per la lotta contro i tumori - organizzerà un tour nelle zone periferiche della città con un´unità mobile sulla quale medici dermatologi effettueranno screening per una diagnosi precoce delle patologie della pelle spesso conseguenza di una eccessiva esposizione solare. Venerdì 13 giugno, a Palazzo Marino, si terrà il convengo Nuove frontiere di prevenzione: la vaccinazione anti-Hpv, per la prevenzione del carcinoma al collo dell’utero, in collaborazione con la Fondazione Veronesi e O. N. D. A. – Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, con la presenza di Umberto Veronesi e Alessandra Kustermann. Ai tumori al seno e all’utero saranno inoltre dedicate le iniziative dell’Andos (Associazione nazionale donne operate al seno onlus) e dell’Anvolt (Associazione nazionale volontari lotta contro i tumori). In molti centri diagnostici ospedalieri si potrà usufruire di visite senologiche con personale medico volontario e presso l´Anvolt si potranno prenotare gratuitamente visite ginecologiche, senologiche e pap-test. Gli specialisti dell’Ospedale San Carlo effettueranno spirometria e counseling per la lotta contro il fumo; la F. A. V. O. Onlus (Federazione italiana delle associazioni di volontariato oncologico) e l’Associazione ‘Attive come prima’, terrà delle consulenze sulla prevenzione oncologica in diversi presidi ospedalieri e ambulatoriali della città. Altro importante settore d’intervento de I Giorni Della Salute sarà quello delle malattie cardiovascolari. Per tutta la durata dell’iniziativa, un camper della Fondazione centro di Cardiologia e Cardiochirurgia “De Gasperis” girerà nei principali mercati di zona per offrire misurazione della pressione, circonferenza vita, peso, altezza e indice di massa corporea, oltre ad un consulto cardiologico per un´efficace prevenzione. Ulteriori visite gratuite saranno offerte da Multimedica, mentre l’Alt (Associazione per la lotta alla trombosi onlus) organizzerà incontri dedicati alla prevenzione dei problemi trombotici e infartuali. In punti nevralgici della città saranno a disposizione un ambulatorio mobile e vari gazebo per misurare i tassi glicemici e la pressione sanguigna. L’avis di Milano sarà presente in piazza della Scala con un’unità mobile per informare sui progetti di prevenzione e di counseling e per diffondere la cultura della donazione. A tutti i donatori verrà data la possibilità di partecipare al progetto di prevenzione cardiologica con visita Ecg. Le problematiche inerenti l’Hiv saranno affrontate all’unità mobile che girerà in città per fornire informazioni sulle modalità di trasmissione dell’infezione grazie a personale specializzato che darà la possibilità di sottoporsi a test di controllo per la ricerca di anticorpi anti-Hiv. Le stesse problematiche saranno al centro dell’intervento dell’Asl di Milano che fornirà informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili e offrirà visite specialistiche dermoveneree. Un corretto stile di vita passa anche attraverso una sana e corretta alimentazione. A questo tema centrale sarà dedicato il convegno di Agrimercati durante il quale biologi, nutrizionisti, professori in biotecnologie, immunoterapia, allergologia ed esperti parleranno del ruolo dell’alimentazione nella prevenzione della malattie, di allergie e intolleranze. A Palazzo Affari ai Giureconsulti verrà inoltre allestito uno stand per l´effettuazione di un test diagnostico relativo alle intolleranze alimentari. Sempre in tema di nutrizione, l’Università degli Studi di Milano e l’Icans (Centro internazionale per lo studio della composizione corporea) offriranno screening per la prevenzione del sovrappeso e dell’obesità e con un camper itinerante effettueranno rapidi check up sullo stato nutrizionale mediante l’utilizzo di bilance ipodenziometriche in grado di misurare peso e massa grassa. Nel medesimo ambito, screening e consulenze verranno effettuati da specialisti dell’Ospedale San Carlo. Terapeuti e psicologi dell’Aba, infine, affronteranno i problemi dell’anoressia, della bulimia e dei disturbi alimentari. Salute, alimentazione e stili di vita di bambini e adolescenti saranno i temi dibattuti da pediatri di famiglia e ospedalieri in un incontro dal titolo Crescere in salute e benessere nella città di Milano, organizzato da Finp A. O. Fatebenefratelli Oftalmico in programma martedì 10 giugno, alle 18. 30 all´Istituto dei Ciechi di via Vivaio 7. “Impariamo a conoscere e a prevenire il diabete” è lo slogan che unisce varie associazioni impegnate nella lotta contro questa diffusa patologia. In varie piazze della città ci si potrà sottoporre alla misurazione del tasso glicemico, della pressione arteriosa, del peso corporeo oltre a ricevere materiale informativo sulle corrette abitudini alimentari e stili di vita rispettosi della salute. Sabato 14 giugno, in occasione della giornata della salute mentale, ai giardini pubblici Indro Montanelli di via Palestro, psichiatri, psicologi ed educatori gestiranno uno spazio di ascolto e di informazione gratuito aperto a tutti, mentre l’Ordine degli Psicologi della Lombardia organizzerà, in sede e in alcune piazze di Milano, momenti d’incontro su benessere ed equilibrio mentale. Particolare attenzione sarà dedicata ai temi dell’uso di droghe e abuso di alcool, due tra le problematiche più diffuse soprattutto tra i giovani. L’ala Milano onlus sarà presente all’interno di alcune discoteche della città per offrire test di misurazione del tasso alcolemico e aprire, tramite i suoi operatori, un canale di comunicazione diretta con i frequentatori dei locali notturni. Su questi temi, inoltre, si svolgeranno incontri di approfondimento con il coinvolgimento di realtà scientifiche, quali il Dipartimento di Farmacologia, chemioterapia e tossicologia medica. L’asl di Milano aprirà al pubblico i Sert, ovvero le sedi operative di cura per tossicodipendenti e alcolisti, per momenti di incontro e confronto. Martedì 10 giugno, al Palalido, si terrà la giornata della disabilità. In calendario dimostrazioni sportive, momenti ludici e di intrattenimento che saranno occasione per le associazioni operanti nel settore di far conoscere le iniziative che quotidianamente svolgono. Verranno proiettate le immagini di Lidia Costantini aventi come soggetti il ballerino disabile Juri Roverato e l’étoile Luciana Savignano liberamente ispirate alla performance “Ninphées” della coreografa Susanna Beltrami. Disabilità, al centro dei diritti è infine il tema del convegno che si terrà sempre il 10 giugno all’Università Iulm per favorire la conoscenza della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e dell’attività di promozione e tutela concreta promossa dalla Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità) e dalle associazioni similari. Tra gli appuntamenti informativi, di particolare interesse l’incontro su Pet therapy e riabilitazione, per un uso terapeutico degli animali da compagnia e la conferenza Il metodo di Riabilitazione Globale a mezzo del Cavallo dedicato all’ippoterapia. Per il progetto Sani e Anziani, dedicato alla prevenzione dell’Alzheimer, alcune parrocchie di Milano ospiteranno l´esecuzione del Minimental Status Examination (Mmse), un test che si prefigge, unitamente alla raccolta di dati socio-demografici, cognitivi e psico-comportamentali, di identificare i soggetti che necessitano di ulteriori accertamenti presso ambulatori specialistici. Domenica 15 giugno, dalle 12. 00 alle 15. 00, Pronto Pic Nic. L’assessorato alla Salute e Milano Ristorazione offriranno cestini contenenti prodotti alimentari di alta qualità per una dieta salutare, vitaminica e genuina, che saranno distribuiti ai Giardini Pubblici Indro Montanelli, Parco Sempione, Parco Lambro, Parco Nord, Parco Teramo Barona, Parco di Trenno. In queste stesse aree, 118 e A. N. P. As, in collaborazione con l’Associazione Monte Sinai, si cimenteranno in dimostrazioni formative per acquisire rudimenti di Pronto Soccorso sui bambini, spesso vittime di incidenti domestici. I Giorni Della Salute prevede anche momenti culturali. L’assessorato alla Salute, in collaborazione con Memoria, presenterà, martedì 10 giugno alle ore 20. 30, alla Rotonda di via Besana, Eccellenti Letture . Anna Galiena e Violante Placido leggeranno brani tratti dai libri di Andrea Vitali, scrittore e medico che introdurrà i frammenti scelti. Mercoledì 11 giugno, alle ore 18. 30, all’Istituto dei Ciechi (via Vivaio 7) Flavio Caroli terrà una Lectio Magistralis sull’interazione fra la fisiognomica umana e la storia dell’arte. Venerdì 13 giugno alle ore 20. 30, il Teatro Guanella ospiterà L’incontro, uno spettacolo di danza con Laura Scudella e Juri Roverato, ballerino disabile tra i più conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Ancora, domenica 15 giugno. Dalle ore 21. 00, in piazzetta Reale, S come Salute proporrà un concerto di Enrico Intra che accompagnerà le immagini del live painting show di Gianni Ravelli sul tema della salute e del benessere fisico, a cura dello Studio Castagna Ravelli. Infine Cinema per la salute, una rassegna al cinema Apollo dal 12 al 15 giugno, dedicata alle conseguenze negative del cattivo rapporto tra l’uomo e il cibo, il fumo e l’alcol. Per i temi e le problematiche trattate, I Giorni della Salute dialogano con Il Festival Dell’ambiente (5 – 11 giugno) che promuove la riflessione scientifica e politica sulle sfide più urgenti in materia di clima e ambiente, mobilità, energia ed edilizia e una più diffusa e consapevole sensibilità individuale e collettiva. .  
   
   
MARRAZZO: RISANARE I CONTI DELLA SANITÀ PER ESALTARE LE ECCELLENZE  
 
 Roma, 4 giugno 2008 - - "Bisogna pensare alla sanità senza aggettivi, perchè esiste un´unica sanità". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo intervenendo ieri pomeriggio al convegno nazionale "In scienza, coscienza e umanità", organizzato dall´Associazione Nazionale Medici Istituti Religiosi Spedalieri (Anmirs)al Centro Congressi Palazzo Rospigliosi, citando l´attività dell´assistenza diretta, dei policlinici, dei classificati e dei privati. Il governatore della Regione ha precisato che "da quando sono diventato presidente ho lavorato perché l´equilibrio nella sanità laziale non fosse messo in discussione". Marrazzo ha quindi parlato del principio della "sussidiarietà", un concetto da estendersi anche al tra ospedali e territorio. "La vera svolta - ha detto Marrazzo - è l´integrazione tra sociale e sanitario". Poi il riferimento alle eccellenze: "Noi non siamo la sanità di ´Roma ladrona´ ma quella delle eccellenze dei medici e di tutti gli operatori". Un sistema che però deve fare i conti "con uno stato emergenziale" ha detto ricordando "il lavoro fatto per far emergere il debito". "Il tema sul quale dobbiamo riflettere - ha concluso il presidente - è se questo piano sia sostenibile. Dopo circa un anno e mezzo posso dire di no". In scienza e coscienza e umanità dobbiamo lavorare insieme con la condivisione di valori, come quello del lavoro di chi entra in ospedale alle sette di mattina e magari ci resta 24 ore. Insieme dobbiamo prestare attenzione alla tenuta dei conti, se lo faremo evidenzieremo il valore dell’eccellenze di cui siamo ricchi. .  
   
   
L’ONCOLOGIA FIORENTINA VINCE IL PREMIO MARIO LUZI 2008 CAREGGI IN PRIMA LINEA NELLA LOTTA AL DOLORE INUTILE  
 
Firenze, 4 giugno 2008 – Il dolore è una delle prove più dure che il paziente in lotta contro il cancro si trova a sostenere. Nel nostro Paese, purtroppo, ancor oggi la terapia del dolore con morfina è poco utilizzata. Mario Luzi, uno dei maggiori poeti del ‘900, scomparso il 28 febbraio 2005, è stato uno dei più autorevoli portabandiera della battaglia per affermare il diritto a non soffrire. Proprio a lui è intitolato il prestigioso premio che sarà assegnato all’Oncologia Medica dell’Azienda Ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze, diretta dal prof. Francesco Di Costanzo. Il riconoscimento è rivolto ai ricercatori che presentino un progetto innovativo di riduzione, controllo e cura del dolore nel malato neoplastico. L’oncologia fiorentina si è conquistata l’ edizione 2008 con il progetto “Empowerment del paziente affetto da dolore episodico intenso: valorizzare il paziente oncologico per migliorare il processo diagnostico e terapeutico”. La cerimonia di consegna si svolgerà domani presso il Teatro Poliziano di Montepulciano. Il senatore Mario Luzi, si è avvicinato al tema del dolore dopo che il 12 settembre 2003, mentre era in vacanza a Pienza, a causa di un malore fu ricoverato d´urgenza all´Ospedale di Nottola. Di quella esperienza di malattia ha lasciato traccia in una splendida poesia -"A Nottola"- di cui diede lettura, per la prima volta, all´apertura del Convegno Nazionale sul Dolore del 2004. Il premio a lui intitolato vuole sottolineare l’importanza di ricerche nel campo del controllo del dolore, tema che la Toscana, nell´ultimo piano sanitario, ha inserito tra i progetti obiettivo. Anche per questo motivo è oggi considerata la prima regione italiana nella battaglia per il diritto ad evitare le sofferenze inutili, e il riconoscimento all’Oncologia del Careggi non fa che sottolineare questa grande sensibilità ed attenzione al malato. Con l´intestazione del premio a Mario Luzi si intende tributare un omaggio al grande poeta scomparso, ricordandone anche il fulgido esempio di impegno civile. Sua la prefazione del libro edito da Bollati Boringhieri, “Il dolore non necessario. Prospettive medico sanitarie e culturali”. Nel giugno del 2004 il poeta ha inoltre pubblicato “Il Manifesto Etico Contro il dolore non necessario”, documento sottoscritto successivamente da alcuni fra i più autorevoli protagonisti della vita culturale del nostro Paese, come Rita Levi Montalcini, Tullio De Mauro, Silvio Garattini e Franco Mandelli. .  
   
   
PRESENTATO DALLA SIAARTI AL 19° CONVEGNO SMART IL NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER IL SETTORE DELL´EMERGENZA SANITARIA  
 
Milano, 3 giugno 2008 - Gli Anestesisti Rianimatori Italiani hanno presentato il loro nuovo modello organizzativo per il settore dell´Emergenza Sanitaria. Si tratta di un´iniziativa di vasto e positivo impatto nei confronti della cittadinanza e di tutti coloro che usufruiscono dei servizi sanitari. Porta la firma della Siaarti, la Società Italiana di Anestesia, Analgesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, che per numero di iscritti e per attività, è la più rappresentativa società scientifica del settore. Il progetto, che coinvolge ad ampio raggio tutti gli attori della filiera emergenziale-sanitaria, viene illustrato in occasione del 19° Convegno Smart (Simposio Mostra Anestesia Rianimazione e Terapia Intensiva) 2008 svoltosi a Milano. Il nuovo modello si fonda su una robusta base di esperienze maturate sul campo, con il contributo di Ospedalieri ed Universitari: circa venticinque anni nella gestione degli elicotteri di soccorso, oltre quindici del sistema “118” e, soprattutto, diversi decenni di attività nell’ambito dell’Emergenza intra-ospedaliera. La rivisitazione del settore, affrontata in maniera globale, è chiamata a rispondere alle attuali attese della cittadinanza specialmente in tema di qualità e tempi degli interventi di soccorso garantendo un percorso territoriale ed ospedaliero adeguato in particolare nell’ambito delle emergenze vitali. Per la parte territoriale, il progetto prevede una collaborazione diretta con i Medici di Medicina Generale e Continuità Assistenziale, impiega le più avanzate e collaudate applicazioni di telemedicina e di altre sofisticate tecnologie, propone per gli Infermieri un ruolo di maggiore coinvolgimento e si fonda sul proficuo rapporto con le Associazioni di Volontariato di Soccorso. Per la parte ospedaliera, si prevede il turn over periodico di tutti gli Operatori impiegati con la parte Intensiva dei Dipartimenti di Emergenza e la stretta cooperazione con gli altri Specialisti coinvolti, per assicurare sia una continua formazione ed aggiornamento professionale , sia la necessaria trasversalità d’azione. Inoltre numerosi Professori Universitari in Anestesiologia e Rianimazione hanno predisposto un particolare percorso formativo, che include peraltro la Medicina delle Catastrofi sia all’interno delle Scuole di Specializzazione, sia sotto forma di Master indirizzati a quei Medici che richiedono un percorso più finalizzato, sia in collaborazione con la professione Infermieristica per fornire moderne conoscenze con agli Operatori di questo Settore. Nell’immediato futuro l’intero modello di riorganizzazione del “sistema emergenza”, particolarmente centrato sull’efficienza e sulla continuità delle cure, sarà oggetto di una presentazione congiunta al nuovo Governo, alle Regioni e alle rappresentanze della Società Civile nelle Sedi opportune, che sarà curata dall´insieme delle Organizzazioni Scientifiche, Universitarie e Sindacali che riuniscono i 14. 000 Anestesisti Rianimatori Italiani. .  
   
   
BASILICATA,MEDICINA, CORSO SU “IL GOVERNO CLINICO IN ONCOLOGIA"  
 
 Potenza, 4 giugno 2008 - Giovedì 5 giugno, con inizio alle ore 9. 00, si terrà a Potenza nel Centro Congressi del Parkhotel un corso sul tema “Il Governo Clinico in Oncologia”, organizzato dal Laboratorio di Formazione Permanente “Tuttosanità” e dall’Ircss Crob di Rionero in Vulture. “Gli obiettivi dell’evento – spiegano gli organizzatori - mirano a colmare due bisogni rilevanti in materia di oncologia: il mantenimento della migliore qualità di vita possibile dei pazienti e il continuo aumento della domanda di salute e di cura. Tali esigenze comportano il ricorso a farmaci e accertamenti diagnostici sempre più costosi, che devono essere forniti da un sistema assistenziale reso ottimale azzerando le distorsioni legate all’organizzazione. Le azioni da intraprendere saranno volte a ottimizzare i percorsi diagnostico-terapeutici ed assistenziali con adeguata organizzazione a rete, a sviluppare le cure palliative e la terapia del dolore, a facilitare la riabilitazione oncologica, ad assicurare supporti psicologici e a favorire l’integrazione con il volontariato”. Il corso è riservato ai direttori e ai responsabili medici delle Strutture di Oncologia, ai direttori sanitari delle Asl e Aziende ospedaliere, ai direttori di Presidio ospedaliero e medici di Direzione sanitaria, ai direttori di Farmacia delle Asl ed Aziende ospedaliere, ai direttori dei Distretti socio-sanitari, ai farmacisti del Dipartimento regionale alla Sicurezza sociale. Interverranno il presidente della Giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo, l’assessore alla Salute, Antonio Potenza, e il commissario straordinario dell’ Ircss Crob Donato Grieco. I relatori saranno i professori Marco Salvatore e Guido Biasco e i dottori Rocco Galasso, Stefania D’auria, Giuseppe Lombardi, Vincenzo La Regina, Michele Aieta, Luigi Manzione, Giulia Motola, Vito Gaudiano, Giuseppe Di Taranto, Rocco Giovanni Panarace, Franca De Cristofaro, Gianvito Corona, Rossella Frighetto. Modereranno il prof. Enrico Garaci, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il prof. Luigi G. Spagnoli, Direttore del Dipartimento di Biopatologia e Diagnostica per Immagini della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Tor Vergata di Roma, il dott. Giovanni Zotta, Direttore Generale della Ricerca Scientifica e Tecnologica del Ministero della Salute. La direzione scientifica è curata dal dott. Pasquale Amendola, Direttore Sanitario dell’Ircss Crob. .  
   
   
DISABILITA’ A VERONA: NEL 2006/2007 1,5 MILIONI € A 14 STRUTTURE INNOVATIVE IN PSICHIATRIA, STATI VEGETATIVI, ONCOLOGIA, ALZHEIMER;NUOVE DOMANDE IN REGIONE ENTRO 30/  
 
 Venezia, 4 giugno 2008 - Nel 2006 e 2007 in provincia di Verona la Regione Veneto ha destinato un contributo complessivo di 1,5 milioni di euro a favore di 14 enti tra pubblici e privati per realizzare strutture residenziali destinate all’accoglienza temporanea, al sollievo delle famiglie, al sostegno degli operatori nei settori della psichiatria, dell’assistenza degli stati vegetativi, dell’oncologia, dell’alzheimer. Ne dà notizia l’Assessore regionale alle politiche sociali Stefano Valdegamberi, il quale informa di una deliberazione approvata dalla Giunta veneta che ha aggiornato per il 2008 l’elenco dei finanziamenti e l’ammissione alla contribuzione regionale, così come prevede la legge regionale n. 9 del 2005. Le domande di ammissione a finanziamento dovranno interessare esclusivamente lavori iniziati dopo il 6 maggio 2008 e dovranno pervenire esclusivamente tramite raccomandata a/r entro il 30 giugno p. V. Al seguente indirizzo: Regione del Veneto, Direzione Edilizia a Finalità Collettive, Santa Croce 515, 30135 Venezia. Le strutture veronesi finanziate nel biennio di attività della legge regionale 9 del 2005 sono state: la Piccola Fraternità Lessinia Onlus di Bosco con un contributo di 200 mila euro, la cooperativa sociale Anderlini di Cerea con 68 mila euro, la Fondazione “Madonna di Lourdes” Onlus di Cerea, con 100 mila euro, la Nuova Casa Nostra Società coop. Di Cologna veneta con 100 mila euro, l’Azienda Ulss n. 21 di Legnago con 45 mila euro, la Cooperativa Sociale di Solidarietà “Monscleda” Onlus di Montecchia di Crosara con 50 mila euro, Monteforte il Fiore di Monteforte d’Alpone con 100 mila euro, Associazione “La nostra casa” onlus di Peschiera del Garda con 130 mila euro, Istituto Poverette della Casa di Nazareth di San Pietro in Cariano con 260 mila euro, Comune di Sommacampagna con 40 mila euro, Centro Polifunzionale Don Calabria di Verona, 12,5 mila euro, Fondazione “l’Ancora” Onlus di Verona con 250 mila euro, Cooperativa sociale solidarietà di Vigasio con 60 mila euro, Centro socializzazione Onlus di Villafranca di Verona euro 55 mila. “La legge regionale n. 9 del 2005 - ricorda l’Assessore regionale Valdegamberi – ha riconosciuto la valenza sociosanitaria dei servizi innovativi a sostegno della disabilità e, di conseguenza, ha costituito un fondo regionale di 5 milioni di euro per realizzare strutture residenziali destinate all’accoglienza temporanea, al sollievo delle famiglie, al sostegno degli operatori nei settori della psichiatria, dell’assistenza degli stati vegetativi, dell’oncologia, dell’alzheimer. Per l’anno in corso è stato disposto un finanziamento complessivo di 4,7 milioni di euro di cui 2,7 per i soggetti privati che fanno domanda e 1,9 per i soggetti pubblici. I servizi ‘innovativi’ sono così nominati – spiega Valdegamberi- perché puntano a sostenere il nucleo familiare con disabili, a evitare il più possibile l’isolamento delle famiglie dal resto del tessuto sociale, a indirizzarle su strutture dedicate a condizioni che concernono la psichiatria e gli stati vegetativi, che sono in aumento e che necessitano di strutture particolari per i pazienti, i familiari, gli operatori”. .  
   
   
2,5 MILIONI DI EURO DAL FONDO NAZIONALE DISABILI PER GARANTIRNE IL DIRITTO ALL’ACCESSO AL LAVORO.  
 
Roma, 4 giugno 2008 - La Giunta regionale del Lazio, presieduta del Presidente Marrazzo, ha approvato oggi la ripartizione delle risorse del Fondo nazionale previsto dalla Legge 68/99, definendone modalità applicative e le disponibilità finanziarie distribuite per territorio. Le imprese che hanno assunto lavoratori disabili potranno ottenere, attraverso programmi di inserimento mirato, il rimborso degli oneri previdenziali e assistenziali sostenuti, secondo i criteri previsti dalla legislazione di settore. La Regione Lazio erogherà i finanziamenti necessari all’Inps e all’Inail. Di seguito lo schema dei fondi per provincia: Roma 1. 709. 555,33; Latina 308. 360,45; Viterbo 282. 757,48; Frosinone 146. 617,32; Rieti 30. 616,43. "Con questa delibera – ha chiarito l’assessore Alessandra Tibaldi - la Regione Lazio ha aggiornato la possibilità di fiscalizzazione degli oneri contributivi e assistenziali da rimborsare alle aziende per l’avvenuta assunzione dei disabili gravi. Il sistema previsto dalla legge 68 per il diritto al lavoro ai disabili, del tutto inapplicato negli anni della Giunta Storace, è ora finalmente a regime”. .  
   
   
POLITICHE PER LA SALUTE IN EMILIA ROMAGNA, IL PROGRAMMA REGIONALE DIPENDENZE PATOLOGICHE PER IL TRIENNIO 2008-2010.  
 
 Bologna, 4 giugno 2008 - Sviluppare l’integrazione tra i servizi per le dipendenze per favorire la qualità dell’assistenza e facilitare l’accesso dei cittadini alle attività di prevenzione e ai percorsi di cura e riabilitazione. Questi gli obiettivi del Programma regionale dipendenze patologiche per il triennio 2008-2010, approvato dalla Giunta regionale. Il Programma si inserisce in un’organizzazione dell’assistenza che è stata modificata lo scorso anno con l’istituzione nelle Aziende Usl del Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche, che ha accorpato le due discipline per rafforzare un approccio globale alla presa in carico della persona (dalla prevenzione alla riabilitazione) e l’integrazione tra tutti i soggetti del sistema di cura (medici di famiglia, Comuni, il volontariato sociale e il privato accreditato). Il Programma ha funzioni di coordinamento e monitoraggio degli interventi attivati a livello locale dalle Aziende Usl nel campo delle dipendenze patologiche, sia per quanto riguarda l’applicazione delle linee di indirizzo regionali, sia per garantire omogeneità in tutto il territorio regionale degli standard di intervento. Il documento specifica obiettivi, indicatori, tempi di realizzazione per ogni settore di intervento. L’attenzione è rivolta al rapporto delle Aziende Usl con il privato sociale e, in particolare, all’applicazione a livello locale dell’accordo siglato lo scorso anno tra la Regione Emilia-romagna e il Coordinamento Enti ausiliari (che riunisce 26 Enti che gestiscono comunità terapeutiche). Il documento definisce tra le priorità: - la programmazione comune degli interventi tra Aziende Usl e strutture accreditate del privato sociale; - la messa a punto di percorsi specifici che rispondano ai nuovi stili di consumo di sostanze (poliassunzione, uso di cocaina e psicostimolanti); - la promozione della salute e di stili di vita sani, con interventi specifici legati alla prevenzione del fumo di tabacco e del consumo inadeguato di alcol. Tra gli impegni inseriti nella programmazione regionale, particolare attenzione viene rivolta agli interventi di formazione e aggiornamento per i professionisti che operano nei Servizi. Verrà effettuata una ricognizione del fabbisogno formativo nei servizi ambulatoriali e residenziali, sia pubblici che privati, in modo da definire un programma di formazione continua per le professioni di area sanitaria e per quelle di area socio-educativa. In applicazione delle linee guida regionali di contrasto al consumo/abuso di sostanze, il Programma fissa tre obiettivi prioritari: attuare campagne informative rivolte ai consumatori di sostanze e alla popolazione adulta; promuovere interventi formativi per le polizie locali e le forze dell’ordine; la sperimentazione di approcci dedicati per particolari tipologie di utenti. Le Aziende sanitarie dovranno predisporre percorsi differenziati che facilitino l’accesso ai Servizi a giovani, immigrati, consumatori di stimolanti e cocaina, anche attraverso il potenziamento delle funzioni di prossimità attivate dai Servizi sanitari, dalle Associazioni, dagli Enti Locali. In tema di alcol e tabacco, nel triennio 2008-2010 l’obiettivo è di arrivare a fornire accessi differenziati ai percorsi di assistenza, sviluppando una più stretta collaborazione con i medici di famiglia per la presa in carico della persona. Un’attenzione particolare è rivolta al mondo del lavoro. Verranno incrementati i programmi realizzati in collaborazione con i Servizi di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro delle Aziende Usl per sensibilizzare i lavoratori sui rischi connessi al consumo di tabacco e alcol, per la salute e la sicurezza, fornendo informazioni sui programmi di assistenza e disassuefazione offerti dalle Aziende sanitarie e dal privato sociale. E’ rivolto ai giovani un programma di iniziative di prevenzione e promozione della salute. In particolare, verrà diffuso nelle scuole un dvd didattico che affronta in modo interdisciplinare il tema degli stili di vita sani dal titolo “Paesaggi di prevenzione”, realizzato, in collaborazione con i competenti servizi regionali, dal Centro regionale di didattica multimediale “Luoghi di prevenzione” coordinato da Azienda Usl, Provincia e Comune di Reggio Emilia e da Lega contro i tumori. Nel Programma regionale è previsto il potenziamento delle attività degli Osservatori delle Aziende Usl sulle dipendenze e dell’Osservatorio regionale, il cui impegno è fondamentale per fornire strumenti di lavoro agli operatori dei servizi: tale potenziamento riguarda la ricerca sociale ed epiedemiologica, il sistema informativo sulle dipendenze, il sistema di raccolta, elaborazione e valutazione dei dati sull’attività dei servizi pubblici e privati. A supporto dell’attività degli Osservatori, il programma intende sostenere anche specifici servizi di documentazione sui temi delle dipendenze, attivati presso Centri delle Aziende Usl e degli Enti Locali. .  
   
   
GIORNATA DELLE PORTE APERTE A BAD BACHGART (7 GIUGNO)  
 
Bolzano, 4 giugno 2008 - Si svolgerà sabato 7 giugno, dalle ore 9 alle 17,30, la Giornata delle porte aperte del Centro Terapeutico Bad Bachgart. Il Centro dispone di 30 posti letto ed offre la possibilità di trattare le dipendenze da alcol e da medicinali in regime di ricovero di tipo intensivo e globale. Le linee guida del Centro Terapeutico Bad Bachgart si ispirano ad un concetto terapeutico globale ed integrato, le dipendenze vengono considerate e trattate come un disturbo bio - psico – sociale, l´ambito terapeutico è articolato sotto diversi aspetti (assistenza medica, psicologica, psicoterapeutica, socioterapeutica, ergoterapeutica e sport-terapeutica), il piano terapeutico viene orientato sulle esigenze individuali dei pazienti ed il team terapeutico è formato conseguentemente da esperti di diverse figure professionali in ambito sanitario. Gli obiettivi terapeutici di fondo sono il recupero della salute, la capacità di risolvere i problemi, così come la disponibilità a cambiare lo stile di vita, la disponibilità a rimanere astinenti dalle sostanze alcoliche e gli obiettivi terapeutici individuali vengono elaborati assieme ai pazienti, il coinvolgimento dei parenti è parte integrante della terapia, il successo del trattamento è determinato sostanzialmente dalla disponibilità a collaborare e dalla partecipazione attiva dei pazienti e dei familiari ai programmi terapeutici. Saranno presenti alla Giornata delle porte aperte, che si svolgerà sabato 7 giugno, dalle ore 9 alle 17,30, l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, il direttore dell’azienda sanitaria di Bressanone, Siegfried Gatscher, ed il direttore del Centro Terapeutico Bad Bachgart, Helmuth Zingerle. .  
   
   
BILANCIO E PROSPETTIVE PROGETTO ASSISTENTI FAMILIARI  
 
Trieste, 4 giugno 2008 - Il Friuli Venezia Giulia è all´avanguardia, tra le Regioni italiane, nell´offrire alle famiglie servizi e sostegni per trovare le assistenti familiari, le cosiddette badanti, e intende ulteriormente migliorare e ampliare questi strumenti, con l´obiettivo di far emergere il lavoro nero e garantire personale qualificato. Lo hanno sottolineato Alessia Rosolen e Federica Seganti, rispettivamente assessori regionali al Lavoro e alla Sicurezza, in un incontro con la stampa che si è svolto ieri pomeriggio a Trieste. Nell´occasione sono stati presentati i dati del progetto sperimentale "Assistenti familiari", avviato in regione nel 2005 grazie a un´iniziativa del ministero del Lavoro - ha voluto sottolineare l´assessore Rosolen - ancora durante il precedente Governo Berlusconi. Il progetto, realizzato in collaborazione con i Centri per l´impiego delle Province, si è proposto di rispondere alla crescente domanda di assistenti familiari promuovendo l´incontro tra la domanda e l´offerta in modo legale. Il servizio attivato nei Centri per l´impiego ha avuto un crescente riscontro: i contatti con gli utenti (lavoratori e famiglie) sono triplicati in tre anni, da 6 a 18 mila, e sono continuati ad aumentare nel primo trimestre del 2008. I contratti di lavoro regolarmente stipulati sono passati, nello stesso periodo, da 219 a 1. 825, con un costante aumento percentuale rispetto alle famiglie che si sono avvalse del servizio (dal 23 all´87 per cento). Ora l´Amministrazione regionale intende proseguire e ampliare il progetto, lungo quattro direttrici principali, come ha osservato l´assessore Rosolen: un più incisivo supporto economico per le famiglie, con un´attenzione particolare per le fasce più deboli; uno sforzo più ampio sul fronte della formazione professionale delle assistenti familiari; la continuità di assistenza per le famiglie (in caso di ferie della badante, per esempio); infine, gli incentivi affinché anche le donne italiane si avvicinino a questa professione. Vi è stata sul piano nazionale, ha rilevato d´altra parte l´assessore Seganti, una strumentalizzazione del Pacchetto sicurezza del Governo. "È falso - ha detto - che questo provvedimento abbia messo in crisi il sistema socio-assistenziale delle famiglie. Al contrario, c´è un impegno del Governo ad affrontare la questione delle badanti all´interno dei programmi di welfare". Il Pacchetto sicurezza, ha rilevato l´assessore, mira invece proprio a stroncare il lavoro nero, tornando a introdurre i controlli di polizia nelle Ambasciate sui permessi turistici. Da segnalare che, proprio per evitare questo fenomeno, nell´ambito del progetto "Assistenti familiari" della Regione sono stati promossi anche quattro corsi di formazione in Moldavia per l´acquisizione delle competenze minime nel campo dell´assistenza alla persona. Rosolen e Seganti hanno sottolineato l´importanza di far conoscere alle famiglie l´esistenza del servizio attivato nei 10 Centri per l´impiego, che è completamente gratuito. La regolarizzazione delle badanti è a costo zero dal punto di vista fiscale e previdenziale, è stato ribadito, e talvolta la retribuzione regolare è addirittura inferiore a quella pagata dalle famiglie in nero: da 500 a 1. 000 euro circa al mese, a seconda del livello professionale, per le lavoratrici conviventi (da 4 a 7,20 euro all´ora per quelle a tempo parziale). .  
   
   
STUDIO SULL´ORNITORINCO RIVELA STRANA COSTITUZIONE GENETICA UN MISTO DI MAMMIFERO, RETTILE E UCCELLO.  
 
 Bruxelles, 4 giugno 2008 - Quando i primi coloni arrivarono in Australia, i loro racconti di uno strano animale con un becco di anatra erano inizialmente considerati soltanto uno scherzo. Più tardi erano citati come una prova che Dio aveva il senso dell´umorismo. La strana creatura era l´ornitorinco. Oggi, un recente studio ha tracciato la mappa del codice genetico dell´ornitorinco, mostrando che è uno strano misto di mammifero, rettile e uccello. La ricerca ha anche rivelato che l´ornitorinco ha una sessualità molto complessa. La sequenza genomica é stata ottenuta usando il Dna di un esemplare femmina, soprannominata Glennie. L´analisi del codice genetico é stata condotta da un team internazionale che comprendeva ricercatori provenienti dal Dipartimento di genomica funzionale del Medical Research Council (Mrc) di Oxford e dall´Istituto europeo di bioinformatica del Laboratorio europeo di biologia molecolare di Cambridge. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Nature. L´ornitorinco é un monotremo, un tipo di mammifero di cui esiste soltanto un´altra specie vivente, l´echidna istrice. Sono gli unici mammiferi ad avere l´elettroricezione; l´uso di impulsi elettrici per localizzare la preda. Si pensa che l´ornitorinco si sia separato da un antenato comune all´uomo circa 170 milioni di anni fa. Sebbene l´animale abbia caratteristiche che sono esclusive dei mammiferi, come la pelliccia e l´allattamento dei piccoli, ha anche caratteristiche proprie dei rettili come il deporre le uova e la produzione di veleno. Il veleno é rilasciato da un pungolo che si trova sulle zampe posteriori dei maschi. Gli scienziati hanno scoperto che queste caratteristiche così varie corrispondono ad un mosaico di geni che assomiglia a quello di rettili, uccelli ed altri mammiferi. "Il genoma dell´ornitorinco é estremamente importante perché costituisce l´anello mancante nella spiegazione di come gli uomini e gli altri mammiferi si siano evoluti. Questo é il nostro biglietto per tornare al passato, al momento in cui tutti i mammiferi deponevano le uova e allattavano i loro piccoli. Fornisce inoltre una base essenziale per i futuri progressi nella comprensione della biologia e dell´evoluzione dei mammiferi," spiega il dott. Chris Ponting, ricercatore capo presso il Dipartimento di genomica funzionale del Mrc dell´Università di Oxford. I ricercatori hanno cercato nel genoma sequenze di Dna che fossero uniche dei monotremi. Hanno anche cercato quei geni conosciuti per la loro associazione con la produzione di veleno, l´elettroricezione e la produzione di latte in altre specie. Il team ha scoperto che il veleno dell´ornitorinco è un cocktail di proteine, che originariamente avevano altre funzioni e che si sono sviluppate tardi nell´evoluzione dell´animale. Le stesse proteine sono presenti nel veleno dei rettili, nonostante le due specie si siano evolute separatamente. I ricercatori hanno inoltre scoperto che l´ornitorinco ha 10 cromosomi sessuali, contro i due dell´uomo. Inoltre, le sequenze genetiche responsabili della determinazione del sesso sono più simili a quelle degli uccelli che a quelle dei mammiferi. "L´ornitorinco ha l´aspetto di uno strano misto di mammiferi, uccelli e rettili e adesso sappiamo che anche il suo genoma é un miscuglio altrettanto bizzarro di tutte queste specie. È un misto più di quanto ci si aspettasse," ha detto Ewan Birney, che era a capo del team che ha analizzato il genoma presso l´Istituto europeo di bioinformatica. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature http://www. Nature. Com/index. Html Istituto europeo di bioinformatica http://www. Ebi. Ac. Uk/ .  
   
   
MUGELLO CULLA DEL RINASCIMENTO GIOTTO, BEATO ANGELICO, DONATELLO E I MEDICI DA FIRENZE A S. PIERO A SIEVE, VICCHIO, BORGO S. LORENZO, SCARPERIA, 29 MAGGIO–30 NOVEMBRE 2008  
 
Firenze, 4 giugno 2008 - - Dal Mugello all’eternità. Nel segno di Giotto, Beato Angelico, Donatello e della dinastia dei Medici, sono state presentate oggi quattro mostre prodotte dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze con il titolo unificante Mugello culla del Rinascimento che sottolinea l’origine dei tre celebri pittori, nonché della casata che governò la Toscana per due secoli, facendo di arti e scienze lo strumento principe della propria politica e l’emblema della propria fortuna. Hanno presentato il programma Edoardo Speranza, presidente dell’Ente Cassa, il viceprefetto Vittoria Messere in rappresentanza del prefetto di Firenze Andrea De Martino e i rappresentanti delle molte istituzioni fiancheggiatrici: per la Regione e la Provincia gli assessori alla Cultura Paolo Cocchi e Giovanna Folonari, i soprintendenti Cristina Acidini (Polo Museale), Paola Grifoni (Beni Storico Artistici) e Bruno Santi (Opificio delle Pietre Dure), oltre all’ideatore del progetto Antonio Paolucci, i curatori, i sindaci del Mugello, le comunità montane. La visita alla culla del Rinascimento (www. Mugellorinascimento. It) inizia in realtà da a Firenze, da Palazzo Medici Riccardi, prima reggia della dinastia. Inizia precisamente dal Viaggio dei Magi di Benozzo Gozzoli, il celebre affresco metafora del ruolo salvifico della famiglia Medici. Nel ricco corteo se ne riconoscono i capostipiti, mentre il paesaggio toscano sullo sfondo è quello del Mugello. Ed ecco le quattro mostre ((29 maggio – 30 novembre 2008, orario 10-13 e 15-19, chiusura lunedì, martedì, mercoledì). 1) A S. Piero a Sieve (convento di Bosco ai Frati) Donatello, Brunelleschi e l’Uomo in Croce mette a confronto i famosi crocifissi al centro di una leggendaria disputa tra i due artisti. La curatela è di Anna Bisceglia con Antonio Paolucci. 2) Con gli stessi curatori, il Museo del Beato Angelico di Vicchio ospita invece Il Mugello e le arti: Giotto, Beato Angelico e Andrea del Castagno, una serie di preziosi dipinti provenienti dai grandi musei di Firenze (la famosa pala mugellana di Beato Angelico) e da collezioni private. In particolare le due tavolette di Giotto (S. Francesco e S. Giovanni) di recente acquisite dall’Ente Cassa. 3) A Borgo S. Lorenzo (Museo della Manifattura Chini) Isabella Lapi Ballerini ha curato Le ville dei Medici esponendo sia un ritratto di Bianca Cappello esposto per la prima volta, sia i tre che Bronzino fece a Cosimo il Vecchio, Pierfrancesco il Vecchio e Francesco I. Da vedere anche le tre lunette di Justus van Utens con le ville medicee di Trebbio, Cafaggiolo e Pratolino, gli analoghi disegni di Giorgio Vasari, i poemi di Lorenzo il Magnifico, rare ceramiche e oggetti vari, testimoni del legame dei Medici con la terra d’origine. 4) A Scarperia (Palazzo dei Vicari) Medici in armi ricorda infine le gesta guerriere della dinastia: con i ritratti (dipinti da Giovan Battista Naldini e dal Bronzino) dell’eroico Giovanni delle Bande Nere e del figlio Cosimo I, e con una ricca selezione di armature e lance, picche e spade, archi e archibugi, spingarde e colubrine (a cura di Mario Scalini). Per favorire i visitatori è stato ideato uno speciale biglietto di ingresso, la Card Mugello culla del Rinascimento. Al prezzo di € 5 (ridotti 3,5) dà accesso alle quattro mostre, al museo di Palazzo Medici Riccardi e a quelli del Mugello, a un pullman navetta domenicale (dall’8 giugno) e a sconti significativi in ristoranti, hotel e negozi della zona. “Mugello culla del Rinascimento”, spiega il presidente Speranza, “nasce con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e delle Diocesi di Firenze e Faenza. E’ l’edizione 2008 di Piccoli grandi musei, iniziativa di cui l’Ente Cassa va fiero perché fa intendere la specificità italiana, ma soprattutto toscana, del cosiddetto museo diffuso e contribuisce a far conoscere anche al pubblico meno colto luoghi e collezioni poco frequentati”. Il bel catalogo Polistampa è arricchito da testi degli specialisti Francesco Caglioti, Luciano Bellosi, Isabella Lapi Ballerini, Mario Scalini. .  
   
   
IDENTITÀ MULTIPLE CORPI COME MAPPE INTERIORI CATERINA ARCURI GIULIA CAIRA FRANCESCA MICCIULLI DANIELA PEREGO 09 GIUGNO - 10 LUGLIO 2008 C.A.M.S CENTRO ARTE MUSICA E SPETTACOLO UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA RENDE CS  
 
Rende, 4 giugno 2008 - La mostra “Identità Multiple – corpi come mappe interiori”, a cura di Giovanni Viceconte mira ad analizzare opere d’arte che esaltano il rapporto emozionale e di reciprocità che si istaura con lo spettatore. Arte come “urlo d’energia” capace di trasferire i messaggi che l’esecutore artistico vuole trasmettere al fruitore, chiamato a vivere un’esperienza concreta, intima e profonda; conoscenza che lo condurrà attraverso l’opera a riflettere sul ruolo dei nuovi linguaggi artistici d’oggi e sul compito che l’artista svolge nella strutturazione di un nuovo alfabeto comunicativo. L’esposizione riflette sull’identità, sui dubbi dell’uomo, sui problemi sociali e culturali d’oggi ed è predisposta ad accrescere e a trasformare l’atteggiamento di ognuno di noi in relazione agli ambienti spaziali, alle storie, alle esperienze culturali e personali. Arte, come modo di raccontarsi dell’artista: in maniera “silenziosa” ma allo stesso tempo “urlante” per la forza che emana l’opera, per la sua capacità di affermare la creatività umana e coinvolgere il pubblico a più livelli sensoriali. La mostra, inserita nell’ambito della prima edizione di “Festivart” e delle attività promosse dal progetto Filobus (Percorsi nell´Arte Contemporanea a cura di Vittorio Cappelli) che per tale occasione ha affidato gli spazi del Cams dell’Università della Calabria a quattro artiste, con esperienze differenti e con linguaggi diversi che le distingue l’una dall’altra, attraverso i quali hanno trasformato le arie dell’edificio secondo un codice personale che predispone il fruitore all’identificazione e all’immedesimazione con le storie raccontate. Le ricerche, che pur in modo diverso affrontano Daniela Perego (Firenze 1961), Caterina Arcuri (Catanzaro 1963), Giulia Caira (Cosenza 1970 ) e la giovane Francesca Micciulli (Cosenza 1979), mostrano l’esistenza di "identità multiple" dello stesso soggetto e di nuove articolazioni dell’Io, affrontano tematiche sull’interiorità nascoste, tra ciò che è considerato straordinario e ciò che invece è definito normale, tra paura, emarginazione e bisogno d’affermazione; riflettono sul concetto di confine tra razionale- irrazionale, inizio - fine, naturale - innaturale , muovendosi in mezzo a “comportamenti” che trovano applicazione nella civiltà contemporanea. Le artiste hanno scelto come mezzi comunicativi, non i codici tradizionali ma strumenti nuovi, come il video e la fotografia, perché risultano il modo più diretto per autorappresentarsi, istaurare un rapporto immediato con il reale e aprire spazi di libertà creativa e d’intervento critico, offrendoci la possibilità di “specchiarci e bagnarci” nell’opera, accostandoci a realtà altrimenti distanti e mai sperimentate. Il messaggio, che emerge dai lavori in mostra, va otre la semplice classificazione d’identità o dei sentimenti dell´uomo, pur sempre riconoscibili e raffigurabili dalle artiste grazie al linguaggio artistico e diventa riflessione ed espressione del disagio infinito della società contemporanea. Anche la rappresentazione che l’artista opera su se stessa, è specchio della cultura di massa, allo stesso tempo rispecchia quella particolare esperienza individuale diversa da tutte le altre e dimostra identità celate che appaiono e scompaiono dal proprio corpo, a volte in modo incontrollabile e inatteso. Inaugurazione: 09 giugno 2008, ore 18:00. Caterina Arcuri - Nata a Catanzaro nel 1963 dove vive ed opera. Ha compiuto studi artistici e musicali (Accademia di Belle Arti e al Conservatorio di Musica). Insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con linguaggi diversi, dalla fotografia, alla video-installazione, dalla pittura alle opere plastiche. Nella Ricerca che compie l’artista prevalgono colorazioni strettamente soggettive e introspettive, soprattutto visibili nei suoi valori primari e storici che superando le barriere temporali spaziando tra quotidiano nel mito e viceversa, riconoscendo questo ultimo negli atti e nei semplici fatti che accompagnano l’esistenza. Mostre personali e collettive (selezione): 2008 -“ Ekfrasis/opere”, Museo Nuova Era, Bari; 2007-“Videoart Yearbook”, ex Convento di S. Cristina Bologna, Museo Naz. Della Scienza e della Tec. , Milano a cura di R. Barilli; 2007 -“Sacralitàrte”, Convento Domenicano, Altomonte (Cs); 2007 - "Women in Magmart”, rassegna internazionale di videoarte, Casoria Contemporary Art Museum, Bacoli (Na); 2007 -“Innamorati dell’arte”, video-installazione, Museo Nazionale Archeologico della Sibarite; 2005 - “In-out”, video-installazione, Palazzo De Nobili, Catanzaro; 1999 - Experimental didactic workshop, Accademia di Belle Arti, Sarajevo; 1998 - Fire and the Game of the Truth, Warehouse Gallery, Orlando (Usa); 1997 – “Pausa di croma” – “Il senso del silenzio”, Studio D’ars, Milano; 1997 – “Pausa di croma”, Palazzo dei Diamanti, Rovereto (Tn); 1995 – “La scena italiana del Settecento”, video-installazione, Università Janus Pannonius (Ungheria). Giulia Caira - Nata a Cosenza nel 1970. Vive e lavora a Torino L’artista utilizza i mezzi della fotografia e del video, elabora la propria ricerca intorno a temi relativi allo stereotipo femminile. Nella prima fase del suo lavoro la casa è il luogo più idoneo dove coniugare il principio di realtà con l’immaginario prodotto dai mass-media, nell’ultimo periodo la sua ricerca si concentra su aspetti intimistici tenendo conto delle problematiche sociali contemporanee. Nei suoi video, informati da un linguaggio anti-narrativo, le inquadrature ripetono lo spazio della fotografia, un perimetro visivo di cui enfatizza la dimensione claustrofobica. Mostre personali e collettive (selezione): 2007 – “Zona Disagio”, video installazione, Crac, Cremona; 2006 - “La donna oggetto miti e metamorfosi al Femminile”, 1900-2005, Castello Sforzesco, Vigevano a cura di Luca Beatrice; 2005 – “Gemine Muse, Young Artist in European Museums”, Pera Museum di Istanbul; 2002 – “Speculum”, galerie De Miguel, Monaco di Baviera; 2001 – “Odissea”, Museo Revoltella, Trieste, a cura di A. Bonito Oliva; 2001 – “La Gam costruisce il suo futuro”, Galleria Civica d’arte Moderna e Contemporanea, Torino , a cura di P. G. Castagnoli; 2001 - “Generazionale”, Basilica Palladiana, Vicenza, a cura di B. Buscaroli e A. Fiz. ; 2000 – “Speculum project room”, Padiglione Italiano, Arco 2000, Feria de Madrid, Madrid; 2000 – “Speculum project room”, Art Cologne, Colonia; 2000 – “Na. To”. Gale Gates et al. , New York, a cura di O. Agrò; 1998 – “Disidentico - Maschile femminile e oltre”, Maschio Angioino, Napoli a cura di A. Bonito Oliva; 1997 – “Che cosa sono le nuvole?”, appunti per una collezione, Palazzo Re Rebaudengo, Guarene, Cn, a cura di F. Bonami; 1996 - “Giulia Caira”, Es, Torino, a cura di L. Beatrice; 1996 - “Giro d’Italia”, Torino galleria L’attico, Roma,a cura di L. Beatrice. Francesca Micciulli - Nata a Cosenza nel 1979. Vive e lavora tra Bologna e Cosenza. La sua attività inizia con diverse esposizioni e realizza istallazioni e murales. Dal 1999 in poi il suo interesse si dirige verso il teatro e la danza e in particolare per i loro aspetti preparatori e performativi. Indaga lo studio della comunicazione e dell’arte come possibilità educativa applicata alla didattica. Negli ultimi anni la sua attenzione si concentra sull’uso della fotografia e del video con particolare interesse verso la performance come azione fisica, dove il corpo diventa protagonista e primo strumento di comunicazione del proprio mondo interiore. Mostre personali e collettive (selezione): 2007 – “Sacralitarte - Fra terra e Cielo”, Convento Domenicano, Altomonte Cs, a cura di G. Viceconte; 2007 - “Diagonal Visual” Iii ed. A cura di R. M. Mottola, Centro di Aggr. Giovanile, Catanzaro; 2006 - “Parola & Immaginie”, collettiva dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Cine Teatro Masciari, Catanzaro; 2005 – “ Concorso Giovani” Galleria il Graffio, Cosenza; 2005 - “M’illumino d’Immenso” , all’interno del progetto Sensi Contemporanei, Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide, Sibari Cs; 2004 - “Iv Rassegna int. Sul Libro d’Artista”, Biblioteca Casanatese, Roma ; 2003 – “Premio di incisione Giorgio Moranti”, sala ottagonale Museo Moranti Palazzo d’Accursio, Bologna; 2003 – “Cessate il Fuoco” – viaggio all’interno dell’arte contemporanea, Cosenza; 2002 –“ Festival Delle Invasioni”, centro storico Cosenza; 2002 – “Festival delle Arti I ed. ” Bologna; 1999 – “Collettiva nell’ambito della manif. Foot Light”, a cura di M. Mazza, Mondavio, Pesaro. Daniela Perego - Nata a Firenze nel 1961. Vive ed opera a Roma . Esordisce nel campo della scultura e dell’installazione, che ben presto si sono smaterializzati per cedere il posto alla fotografia e al video. I lavori di Daniela Perego nascono da semplicissime rielaborazioni che portano ad atmosfere silenziose, dove la luce diventa assolutamente protagonista. Lavori, riconoscibili da una profonda pulizia e da emozioni raccolte da uno sguardo profondo sull’interiorità, visibile soprattutto quando coinvolge la sua stessa immagine. Mostre personali e collettive (selezione): 2007 - “Landsacape”, Nt Art Gallery, Bologna; 2006 - “I don’t see you”, National Centre for Contemporary Arts, Mosca, Russia; 2003 - “L’altro”, Galleria Lipanjepuntin, Trieste; 2003 - “Loro”, Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Roma; 2007 - “Por el medio de la calle”, Instituto Italiano de Cultura en Venezuela, Caracas; 2007 - “Dreams and nightmare”, 60° Festival di Locarno sezione Play Forward, Locarno, Switzerland; 2007 - Ryzm-cracovia, Galeria Fundacji F. A. I. T. , Kraków, ul. , Kamienna, 6 – (Polonia); 2007 - Iii International Biennial of Contemporary Art “Aluminium”, Shirvanshah Palace Baku, Azerbaijan; 2006 - “Photobiennale” 2006, Gallery Na Solyanke, Mosca, Russia; 2006 - “Bigscreen Italia”, Yunnan Arts Institute, Kunming, Yunnan, China; 2006 - “7° Premio Cairo”, Palazzo della Permanente, Milano; 2004 - “Roma Punto Uno” 2004/2005/6, Tokyo – Japan - Karachi, Pakistan - Kuala Lumpur – Malaysia - Moscow, Russia - Seoul, Korea - Osaka, Japan; 2003 - “Carte”, Semestre di Presidenza Italiana Ue, Bruxelles, Belgio; 2003 - “Corpo sociale”, Galleria Pack, Milano; 2002 - “Forme di pensiero” , Kasbj Konsthall, Stoccolma, Sweden; 2001 - “Dalla Mini al mini”, Palazzo delle Esposizioni, Roma ; 1999 - “Emm Eventi Multimediali”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma. .  
   
   
A MONZA DAL 1° GIUGNO AL 27 LUGLIO 2008 L’ANTOLOGICA DI FEDERICA GALLI LA “INCIDITRICE” ITALIANA PIÙ CONOSCIUTA NEL MONDO  
 
Monza, 4 maggio 2008 - Dal 1° giugno al 27 luglio 2008, il Serrone della Villa Reale di Monza ospita l’antologica dedicata a Federica Galli, la “inciditrice” italiana più conosciuta nel mondo. La mostra, curata da Flavio Arensi, promossa dal Comune di Monza – Assessorato alla Cultura, col patrocinio della Provincia di Milano – Direzione Progetto Monza-brianza, con il patrocinio e il sostegno della Regione Lombardia, presenterà 200 opere di una delle più grandi interpreti dell’arte grafica, dalla prima lastra del 1954 fino alle ultime incisioni. In oltre cinquant’anni di attività, le costanti dell’opera della Galli, che lavora da sempre ‘dal vero’, gravitano intorno al paesaggio, sia quello naturale che quello modificato dall’uomo. Da una parte il senso della natura, dall’altro quello della città, ma con un collegamento nel modo dell’artista di vedere e trattare i soggetti che storicamente rimanda agli esempi dell’arte nordica. Tra i temi preferiti di Federica Galli ci sono le vedute di Venezia e di Milano che ha colto nei suoi aspetti più romantici e ormai scomparsi, ma anche quelle di luoghi meno noti e riconoscibili della "sua" campagna lombarda. Anche gli alberi sono da sempre presenti in maniera predominante nella sua ricerca espressiva, diventando protagonisti assoluti, a partire dalla seconda metà degli anni ´80, quando intraprende un viaggio lungo tutta l’Italia a caccia di Alberi Monumentali, quasi sempre colossi centenari. Diviso in cinque sezioni, il percorso espositivo si dipana dalle prime opere realizzate dalla ‘inciditrice’ milanese a partire dal 1954, segnalando gli sviluppi del suo lungo e appassionante rapporto con la grafica. Quindi si passerà ad analizzare la tematica delle campagne e delle cascine lombarde, viste non solo come luoghi di aggregazione umana, sociale, ma come esperienza culturale. A tal proposito, Carlo Bo ebbe modo di affermare che “La cascina umanizza il suo paesaggio eterno, nel senso che getta la luce su quell´uomo che non appare mai direttamente e in persona ma è pur sempre rintracciabile nella serie delle sue rappresentazioni”. Una sezione sarà dedicata al Bosco Pisani Dossi (presentati di recente da Dante Isella), le cui piante e arbusti erano stati ammirati dal poeta latino Virgilio, al punto da ricordarlo spesso nei versi delle Bucoliche. Non potevano mancare le ‘Venezie’. L’amore per questa città la portò a realizzare la cartella di incisioni delle ‘39 vedute di Venezia’, che può essere considerata tra i suoi più preziosi capolavori e che qui viene presentata integralmente. Le lastre, come caratteristica del suo lavoro, sono state tutte incise dal vero, per le vie delle città lagunare, e si compongono di disegni elaboratissimi, di grande maestria espressiva. L’esposizione si chiude idealmente con i suoi famosi ‘Alberi monumentali’ e con uno scorcio della Villa Reale di Monza, quale omaggio alla città che la ospita. Durante il periodo di apertura, sono previste due serate di approfondimento: venerdì 6 giugno, ore 18. 00, "Federica Galli. Una vita di incisione" con Flavio Arensi, curatore della mostra e venerdì 13 giugno, ore 18. 00, "Lezioni di incisione", incontro con Federica Galli. Per l’occasione, Allemandi pubblica una monografia che raccoglie 200 opere con testo di Flavio Arensi Note biografiche Federica Galli nasce a Soresina (Cr) nel 1932, si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera per poi approfondire lo studio della storia dell’arte nelle regioni del Veneto, della Tocana e dell’Umbria. L’incontro con l’ars incisoria avviene tramite il diretto contatto con le opere di Dürer, Brueghel e Rembrandt. La sua prima acquaforte, Il paese dell’Alberta risale al 1954, il definitivo abbandono della tecnica pittorica al 1963. Questa data segna l’inizio di una brillante carriera espositiva in Italia e in campo internazionale (Londra, Parigi, Pechino, Atene). Sul suo lavoro sono stati pubblicati libri e saggi dai più qualificati critici, tra i quali Mario De Micheli, Alberico Sala, David Landau (Università di Oxford), Giovanni Testori, Mina Gregori, Carlo Bo, Roberto Tassi, Daniel Berger (Metropolitan Museum di New York), Gian Alberto Dall’acqua. L’artista si dedica esclusivamente ai paesaggi e alla natura che ci circonda; lavorando su diversi cicli tematici e spaziando tra scorci di Milano, Torino, Venezia e altre città italiane, a suggestive immagini della nostra pianura, a luoghi da lei visitati, per poi sfociare nell’ultima importante fase degli alberi monumentali. L’ultima grande antologica è del 2003, a Palazzo Leone da Perego di Legnano: occasione in cui viene presentato il catalogo generale delle opere incise curato da Fragonara. .  
   
   
A CERVIA “IL PERCORSO INTERROTTO. ULTIMO DECENNIO (1985 – 1998)” DI MATTIA MORENI  
 
Cervia, 4 giugno 2008 - Mattia Moreni, nato a Pavia il 12 novembre 1920 e morto a Brisighella (Ra) il 29 maggio 1999, è sicuramente una figura cardine dell´arte del secondo dopoguerra, l´artista, che più significativamente ha attraversato, vissuto e interpretato le grandi trasformazioni, gli smarrimenti di esperienza e di memoria, la perdita di cultura materiale, le paure, del nostro tempo. Formatosi nell´ambiente torinese del dopoguerra, Moreni passa da un´esperienza di sintassi pos-tcubista, negli ultimi anni ´40, a una breve fase astratto-concreta insieme al "Gruppo degli Otto", coordinato criticamente da Lionello Venturi, e giunge, quindi, ad una felice stagione informale, gestuale e materica, ed infine, dagli anni Ottanta in poi, realizza un discorso pittorico segnato da un espressionismo straripante e magmatico in cui la violenza dell´esplosione cromatica fa da protagonista delle sue opere. Proprio dagli anni Ottanta esposti in questa mostra, l´artista esprime in pittura la più strenua difesa dei valori della natura e del corpo come natura nella natura, come sensorialità, "passionalità" contro l´aggressione e le minacce della civiltà computerizzata. Ma comunque l´intero corpus della ricerca di Mattia Moreni, testimonia "d´una pittura aspra e favolosa, di qualità espressionistica", come disse nel 1945 Mario Merz intuendone per primo la tragica bellezza. «La sensazione tangibile – secondo Maria Francesca Zeuli – che si sperimenta nel trovarsi "circondati" dalle opere monumentali, per dimensioni ed impatto, di Mattia Moreni è sconvolgente: ci si trova ad essere investiti da una deflagrazione di colori e materia e, un istante dopo, di pensiero sconcertante nel suo essere consapevolmente farsesco, sarcastico, trasgressivo, "regressivo consapevole", per usare una terminologia con cui l´artista si auto-definisce nel periodo che va dagli anni Ottanta ai Novanta». La mostra sarà inaugurata lunedì 30 giugno 2008 alle ore 19 ai Magazzini del Sale. .  
   
   
"ANNAMARIA GELMI UNA SCULTURA PER IL PARCO" DAL 31 MAGGIO AL 9 NOVEMBRE 2008  
 
Castello Di San Pietro In Cerro (Pc), 4 giugno 2008 - Il Mim Museum in Motion si arricchisce di nuove proposte per il visitatore ospitando nuove sculture. In occasione della collocazione definitiva di “Paesaggio”, opera dell’artista trentina Annamaria Gelmi, da sabato 31 maggio il parco che circonda il Castello di San Pietro si colorerà di forme geometriche che instaureranno un dialogo con l’austero maniero, stimolando nuove riflessioni sull’arte. Con il patrocinio delle istituzioni, il Mim dimostra, ancora una volta, la sua flessibilità ed accoglie, in contrasto con il compatto complesso medioevale, sei opere che creano un percorso a cui l’artista Gelmi sovrappone il suo linguaggio sintetico-allusivo, in bilico tra astrazione e figurazione. Con queste opere, alcune di grandi dimensioni, già presentate nel 2007 nella grande mostra “Fuori luogo comune” tenutasi al Castello di Pergine, l’artista rinnova il dialogo straordinario tra la forza dell’architettura medioevale e la libertà dell’arte contemporanea. Un legame che - come ha sottolineato Gabriella Belli, direttore del Mart, nel testo di presentazione a “Fuori luogo comune” - Annamaria Gelmi ha sempre avuto con l’architettura, una disciplina che ha ispirato durante il suo lungo e internazionale percorso artistico gran parte della sua creatività. Annamaria Gelmi studia a Trento all’Istituto d’Arte, a Milano all’Accademia di Brera e a Venezia all’Accademia. Espone dal 1970, creando in un primo momento opere in materiali plastici e metacrilato e installazioni che giocano sulle trasparenze; dal 1978, dopo un soggiorno dai maestri vetrai di Murano, realizza opere anche con il vetro. Dai primi anni ’80 si allontana dal lavoro minimalista, essenzialmente bianco e nero per usare il colore, soffermandosi su memorie della storia, frammenti di architetture. Negli anni ’90 le architetture diventano solo un segno, un richiamo simbolico; il colore è più forte e fa pensare lo spazio come condizione mentale di una visione diversa. Nel 1994 riprende ad esprimersi attraverso sculture – installazioni, usando: ferro, acciaio, pietra, bronzo. Partecipa alla Xlvi Biennale di Venezia con il libro “Sky Line”. Dal 2000 le sue grandi opere in tela e le installazioni in ferro sono presentate dal Kaiserliche Hofburg di Innsbruck al Mart di Trento-rovereto, dalla Galleria Lattuada di Milano alla Rocca Paolina di Perugia, dal Museion di Bolzano all’Istituto Italiano di Cultura di Vienna. Nel 2007 è presente alla Lii Biennale di Venezia nella mostra “Camera 312”. Sue opere si trovano in collezioni pubbliche e private. .  
   
   
SERGIO FLORIANI - SIGNUM FORTE FORTE DI EXILLES 22 GIUGNO 2008 | 30 SETTEMBRE 2008  
 
 Torino, 4 giugno 2008 - Gli ampi spazi della Cortina di Cels nel Cortile del Cavaliere del Forte di Exilles ospiteranno dal 22 giugno la mostra Signum Forte, 30 opere di Sergio Floriani, uno dei più validi e originali maestri dell´astrazione analitica polimaterica. Prima ancora di giungere nel Cortile al sommo, uno straordinario e coerente colloquio viene instaurato lungo le rampe d´accesso fra le possenti strutture primarie dell´artista in acciaio corten e gli spigoli vivi delle incombenti geometrie cubiche dell´architettura militare sabauda del Forte. Ci imbattiamo prima in Cercando un equilibrio, il grande cubo spaccato al centro in due valve a triedro e in precaria sospensione sulla linea di tangenza inferiore. Le fusioni in stagno sui due piani interni recano quell´impronta del pollice dell´artista che è la costante matrice formale presente in ogni sua opera. Essa ritorna, sul bastione affacciato sulla valle prima dell´accesso finale, sulle superfici interne delle due stele di A confronto, vere sentinelle di acciaio nella loro durissima essenzialità verticale. Le opere all´interno della Cortina, scandite dal ritmo delle volte e delle paratie murarie, corrono dalla grande tavola del Tondo bianco sospeso del 1994 al grande aggregato polimorfo 4 tessere del 2007 di tavole rettangolari di piombo "dipinte" dall´espressionismo informale di fusioni argentee di stagno. Nell´area centrale d´ingresso il simbolismo "esoterico" delle quattro Porte nere dipinte e bruciate recuperate dal mondo contadino,le cui ante aperte alternano lo specchio e la modellazione a rilievo dell´impronta, introducono al Tondo bianco sospeso, con ai lati a sinistra il Quadrato verde del 1995 e a destra A quadretti del 2005. Queste sono le due opere finale e iniziale delle due sezioni della mostra. Negli spazi a sinistra sono esposte tavole geometriche sagomate dal 1998 al 2001 dipinte a colori puri o tonali ad acrilico, che alternano superfici uniformi e modellate ad impronte. In quelli a destra si susseguono gli aggregati di piombo polimorfi con interventi a fusione di stagno o a sabbia nera dal 2004 al 2007. Fra la nuda austerità militare delle mura della fortezza, ritmata sul fondo dalle bocche di lupo, dal confronto fra due serie di opere, conflittuali fra colore e nero-argento, ma unificate dall´"impronta" dell´artista, scaturisce un inquietante contrappunto fra luce e ombra in cui è racchiusa la stessa intima essenza della nostra interiorità. L’eccezionale mostra è curata da Marco Rosci. .  
   
   
POLITICA PER L’ANIMA TIBET DI ANGELO CRUCIANI DAL 5 AL 12 GIUGNO 2008 A PARTIRE DA VENERDI` 6 GIUGNO LA PRIMA MOSTRA AL MONDO AD ESSERE VISIBILE DIRETTAMENTE SU YOUTUBE  
 
 Milano, 4 giugno 2008 - “ Una Notte ho Visto Gesù piangere per un Monaco Buddista, da li ho realizzato che nessuna religione può essere distante dall’altra; sarebbe Realmente Cristiano se il Papa intraprendesse un gesto d´esempio simbolico per i Fratelli Tibetani, difensori della spiritualità e del valore del tempo” Con quest’affermazione si apre la Mostra Cruda che racconta l’attualissima questione Tibetana di Angelo Cruciani per l’irriverente Famiglia Margini. Esposizione lampo che ha un illustrissima Prewieuv di Live Paintig dal 23 al 25 Maggio negli Spazi della Triennale di Milano in occasione di Incontemporanea. Apre ora ufficialmente con un particolare Vernissage il giorno 5 Giugno presso la sede di Via Sciesa, “Politica Per l’Anima” la mostra che mette in luce l’animalesca sete di potere di un conflitto che sta dividendo il Mondo, tra giochi di diverso tipo e morali d’ogni ipocrisia. Angelo Cruciani dopo le ultime performance con Atelier Spazio Xpo` in Triennale e il sit-in in piazza Scala per Vittorio Sgarbi ( Jesus love Vittorio), Propone dipinti ad alto contenuto emotivo, sovrapposizioni di simboli ed immagini Cattolico-buddiste dove il martirio evidenzia nuove possibilità, come se ogni orrore potesse nascondere in se la nuova redenzione. Una rivisitazione della Pietà in una versione interreligiosa ( Cristo che sorregge Monaci-vittime) e una Crocifissione Capitalistica sono i quadri simbolo di quest’intervento. Gesù raccoglie i Monaci Martirizzati e li porge verso lo spettatore, anche Dio a volte sembra aver bisogno d’aiuto della volonta` umana per creare Pace nel Mondo; una Croce di denaro si erige tra i palazzi di Shangai con un nuovo Cristo, un Dalai Lama. Un Buddha piange sangue con una corona , che evoca a quella di spine ma è fatta da anelli olimpici. Simbologie che s’intrecciano per denunciare senza pietà l’Orrore estremo di chi per potere vorrebbe abbattere l’anima. .  
   
   
BASILICATA A BRIENZA LA PERSONALE DI SALVATORE LAMMARDO  
 
 Brienza(pz) 4 giugno 2008 - Apre giovedi 5 nel Chiostro comunale dei Frati Minori di piazza Pagano la personale dell´artista Simone Lammardo "The Children Ii" . La mostra sarà visitabile fino a giovedi 12 giugno. Con la personale "The Children Ii " dell´artista ligure Simone Lammardo, la Memoli Arte Contemporanea di Potenza presenta alcune nuove opere legate al tema dell´infanzia. La mostra si sviluppa nella cornice del Chiostro Comunale dei Frati Minori di Brienza, risalente al 1571, sede del Municipio, dove il convento racchiude un chiostro, impreziosito da un notevole ciclo di affreschi di Leonardo Giampietro, di scuola Michelangiolesca. L´esposizione ha luogo durante il Convegno Internazionale sull´infanzia organizzato dal dr. Vincenzo Macchia, che si tiene in questa sede. All´inaugurazione sarà presente anche il giornalista vice caporedattore rai-Basilicata Oreste Lo Pomo, legato anche lui come scrittore alle tematiche sull´infanzia, inoltre interverrà il Sindaco di Brienza Antonio Distefano. Le opere di Lammardo per questa personale sono tutte incentrate sul tema dell´innocenza, nei suoi aspetti più semplici ma anche malinconici e a volte graffianti. Di lui e del suo lavoro sull’infanzia, il critico Nicola Davide Angerame scrive: “Per Lammardo la pittura è un esercizio di rimemorazione condizionato fortemente da un processo intellettuale, quasi concettuale, dove l’adulto incontra l’infante e ne subisce il fascino restando lontano dal desiderio d’immedesimazione, estraneo alla volontà pascoliana di essere ‘fanciullino’ o di sentire e dipingere come tale. Potendo ormai ritrarre il mondo puerile attraverso un controllo distaccato”. Lammardo, artista giovane, ma presente nel panorama artistico dal 1998, con una attività espositiva internazionale e diverse collaborazioni con altri artisti e personaggi della scena musicale, trova nella rappresantazione dell’infanzia l’espediente pittorico per mettere in luce i conflitti e le speranze con cui anche l’uomo adulto convive, presentando alla Memoli Arte Contemporanea nel Chistro Comunale di Brienza un possibile percorso di recupero dell’età dell’innocenza. .  
   
   
A POMPOSA (FE) TORNANO GLI SPECIALISTI DELLA DERAPATA IL PROSSIMO FINE SETTIMANA DI SCENA LA QUARTA PROVA DELL´ATTESO CAMPIONATO INTERNAZIONALE, CHE VEDE IN TESTA IL PESARESE IVAN LAZZARINI (APRILIA-S1) E IL BRESCIANO DAVIDE GOZZINI (TM-S2).  
 
Ferrara, 4 giugno 2008 - Dopo l’intermezzo della fantastica prova Mondiale di Castelletto di Branduzzo, torna a far parlare di sé il Campionato Italiano Supermoto con la quarta prova che è attesa sul circuito internazionale di Pomposa (Fe). Per la nona volta il tricolore torna al “San Giuseppe” di Comacchio e lo fa con l’entusiasmo di sempre, quello di poter correre su una pista che piace, contenuta, sicura e ben visibile a tutti. E’ qui che il Circus internazionale del campionato cercherà l’ennesima verifica e una nuova conferma ad una classifica che ha appena svoltato la boa delle tre prove sulle sei previste anche quest’anno. Un grafico regolare e impressionante in entrambe le classi con i protagonisti che viaggiano spediti verso una metà stabilita che è il titolo 2008. In classe S1 (motocicli di cilindrata compresa tra 175cc e 250cc 2T e tra 250cc e 450cc 4T) il pesarese Ivan Lazzarini, a bordo della sua Aprilia targata Drc sta monopolizzando il gradino più alto del podio con sei vittorie su sei manche disputate, seguito dal bolognese suo ex compagno Cristian Ravaglia (Yamaha-evolution) e dall’altro felsineo Fabio Balducci (Suzuki-lux Performance) nella graduatoria provvisoria di campionato. Quarto l’ardeatino Simone Girolami (Aprilia) davanti al pesarese Marco Dondi (Kl Kawasaki Nastedo) e al marchigiano Teo Monticelli (Hm Honda Monticelli), quindi il vicentino Elia Sammartin (Aprilia-n. T. S. ), Marco Candelori (Honda), Alex Serafini e Riccardo Peroni (Husqvarna) per i top ten della classe S1. In classe S2 (motocicli di cilindrata compresa tra 250cc e 750cc 2 e 4T) il bresciano campione italiano Davide Gozzini, attuale leader anche del mondiale con la sua Tm factory, guida la sequenza di campionato grazie a cinque vittorie su sei manche e una determinazione spettacolare che lo indicano come l’azzurro più in forma del momento. A cercare di contrastare la sua radiosa fuga verso nuove conquiste, ci prova l’abruzzese vicecampione del mondo Attilio Pignotti in sella alla sua Ktm del team Miglio il quale è andato quasi sempre a podio nelle gare precedenti. In terza posizione si presenterà il poliziotto bolognese Massimo Beltrami (Aprilia-drc) che vanta quattro podi parziali in questa stagione. Quarto posto per l’astigiano Paolo Gaspardone (Husaberg-brt) vincitore della manche inaugurale, mentre dal quinto troviamo in classifica il pesarese Lorenzo Mariani (Tm-mrc), il pontino Luca Minutilli (Aprilia-pmr-h2o), il fiorentino Alessandro Tognaccini (Aprilia-v2 Racing), il laziale Paolo Cianfrocca (Aprilia), il toscano Graziano Rispoli (Suzuki-lux Performance) e il veneto Cristiano Medizza (Aprilia). Guidano invece le due classifiche internazionali S1 e S2 rispettivamente i francesi ex iridato Thierry Van Den Bosch (Aprilia) e campione del mondo Adrien Chareyre (Husqvarna). Oltre alle classi S1 e S2 nel ricco programma del fine settimana laziale sono inseriti anche altri campionati italiani, come le due nuove classi S4 (moto con cilindrata fino a 450cc) e S5 (moto con cilindrata oltre 475cc) che vedono in testa al campionato rispettivamente il maceratese Massimiliano Porfiri (Honda-bruttapiega) davanti ad Alberto Dall’era (Ktm-lumezzane) e Edgardo Borella (Ktm Italia Team Miglio) in S4, e il bergamasco Roberto Costa (Ktm-bergamo) su Cristiano Lupacchini (Honda-dieffe Racing) e Paolo Paolucci (Ktm-cremona) in S5. Come nelle altre prove di campionato il programma vedrà in pista anche i due appassionanti Trofei nazionali monomarca Hm Honda e Suzuki Valenti con i rispettivi leader Andrea Lupini su Fabrizio Fissolo e Vincenzo Promutico per l’Honda e Giulio Lorenzini su Diego Liciarelli e Mirko Di Flumeri per il Suzuki, pronti a continuare lo spettacolo delle tre precedenti prove. Ad organizzare l’evento insieme al Circuito di Pomposa sarà la Dbo, società che organizza tutto il campionato 2008. Il programma di sabato prevede piloti in pista dalle ore 9,40 per i rispettivi turni di prove ufficiali, mentre dalle 14,15 scenderanno in pista per le qualifiche e time pratice che si concluderanno attorno alle 18,00. La domenica moto in pista dalle 9,00 con le prime finali riservate ai Trofei Monomarca, seguiranno warm-up e gare finali S2 e S1 internazionali dalle ore 11,30 fino alle 18. 00 circa. Anche la Tv, come nelle precedenti prove, giocherà nuovamente un ruolo importante per chi sarà impossibilitato ad essere presente oppure per rivedere le immagini della gara romagnola. Anche per il 2008, infatti, la Fmi si è impegnata con una produzione importante che riguarderà le emittenti Sportitalia (rubrica Motorzone – Fmi Magazine - canale 225), Rai Due (rubrica Reparto Corse), Rai Sport Sat (rubrica Motociclismo 2 Ruote Fmi - canale 227), Nuvolari Channel (rubrica Fuori Pista - canale 218), Hard Trek (rubrica Fmi Magazine). Un altro elemento di vitale importanza riguarda la presenza di sponsor che credono in questo sport sostenendone la promozione, la crescita e la diffusione, e tra questi ci corre obbligo segnalare l’importante ingresso in veste di partnership di Ducati, che si affiancherà a Fiat Professional, Shell Advance, Dunlop, Ktm e Airoh. .