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MERCOLEDI
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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 17 Settembre 2008 |
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Politica |
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L´UE FESTEGGIA LA SETTIMA EDIZIONE DELLA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ:"ARIA PULITA PER TUTTI" OLTRE 200 MILIONI DI PERSONE IN TUTTA EUROPA E NEL MONDO SI PREVEDE PARTECIPERANNO ALLA SETTIMANA EUROPEA DELLA MOBILITÀ (16-22 SETTEMBRE), IL PIÙ GRANDE EVENTO MONDIALE DEDICATO ALLA MOBILITÀ URBANA SOSTENIBILE. IL TEMA DI QUEST´ANNO "ARIA PULITA PER TUTTI" |
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Bruxelles, 17 settembre 2008 - Oltre 200 milioni di persone in tutta Europa e nel mondo si prevede parteciperanno alla Settimana europea della mobilità (16-22 settembre), il più grande evento mondiale dedicato alla mobilità urbana sostenibile. Il tema di quest´anno, "Aria pulita per tutti", incoraggia le autorità locali a prendere iniziative che mettano in evidenza il legame fra mobilità e qualità dell´aria e ad attuare misure permanenti volte a ridurre le emissioni nocive, come la realizzazione di zone a bassa emissione o di servizi di parcheggio e autobus navetta per i centri urbani. Il vice-presidente della Commissione Siim Kallas, responsabile di affari amministrativi, audit e antifrode, ha così commentato l´evento: "Come negli anni scorsi, la Commissione e il suo personale danno il loro pieno sostegno alla Settimana europea della mobilità. Quando si tratta di trasporto sostenibile, ciascuno di noi può dare un contributo decisivo: per questo considero mia responsabilità personale informare chiaramente il personale sulle possibilità esistenti di modificare le proprie abitudini di trasporto e mantenere un dialogo costante con le autorità e le parti interessate per migliorare l´offerta globale di alternative di trasporto sostenibili". Il commissario per l´ambiente Stavros Dimas ha dichiarato: "Ogni anno un numero crescente di persone partecipa a questa iniziativa, il che dimostra l´importanza che i problemi della mobilità urbana rivestono per i cittadini europei. Hanno ragione ad essere preoccupati per la qualità dell´aria che respirano in quanto l´inquinamento atmosferico incide in modo significativo sulla loro salute. In due terzi delle città europee le norme di qualità dell´aria ambiente non vengono ancora rispettate. Dal momento che l´inquinamento causato dai trasporti ne è il principale responsabile, dobbiamo trovare i modi per ridurre le emissioni e rendere le nostre città luoghi più puliti e vivibili. " Aria pulita per tutti - I trasporti rappresentano la principale causa di inquinamento delle città europee. Secondo una relazione pubblicata di recente dall´Agenzia europea dell´ambiente, nell´Unione i trasporti costituiscono la fonte principale di ossidi di azoto (Nox) e sono al secondo posto per quanto riguarda le emissioni di particelle sottili (Pm10 e Pm2,5). Mentre le emissioni nocive derivanti dal trasporto stanno diminuendo in gran parte degli Stati membri, la qualità dell´aria continua a rappresentare un problema nelle zone urbane. Il tema di quest´anno, "Aria pulita per tutti", incoraggia le autorità cittadine a migliorare la qualità dell´aria a livello locale limitando le emissioni nocive originate dai trasporti. Nel contempo i cittadini sono invitati a modificare le loro abitudini di spostamento e a sostenere misure finalizzate al miglioramento delle infrastrutture per i trasporti pubblici, i ciclisti e i pedoni. Un´eredità duratura - Obiettivo della Settimana della mobilità è modificare il comportamento dei cittadini offrendo loro alternative all´automobile che siano compatibili con l´ambiente: mentre viene data loro la possibilità di provare modi di trasporto alternativi, le autorità locali possono sperimentare nuovi servizi e infrastrutture. L´iniziativa garantisce un´eredità duratura in quanto le città partecipanti sono invitate ad attuare almeno una misura pratica permanente. Fra gli esempi recenti si possono citare la garanzia del rimborso per i cittadini di Francoforte se i trasporti pubblici hanno un ritardo superiore a 10 minuti e il sito web della città di Edimburgo (www. Educatedtravel. Info/), che incoraggia le persone, soprattutto gli studenti che iniziano una nuova scuola o l´università, a prendere in considerazione le diverse opzioni di trasporto. In molte città la Settimana della mobilità culmina nella giornata senza automobili. Dare l´esempio - La Commissione europea sostiene e incoraggia attivamente l´uso di mezzi di trasporto sostenibili per il suo personale. Nel 2008 le è stato assegnato il Premio annuale "Parking Vélo d´Or" dall´associazione brussellese senza scopo di lucro "Pro Vélo" per il suo servizio di noleggio biciclette, che il personale può prendere a prestito per spostamenti di lavoro. Durante la Settimana europea della mobilità campagne di informazione sensibilizzeranno i cittadini sui sistemi di condivisione dell´automobile e sui vantaggi del trasporto pubblico e della bicicletta. Sarà offerta la colazione ai membri del personale che si recheranno al lavoro su due ruote e si svolgeranno visite guidate di Bruxelles in bicicletta. Partecipazione crescente - Dal lancio dell´iniziativa nel 2002, il numero di città partecipanti è aumentato di sei volte. Lo scorso anno è stato raggiunto il record di oltre 2 000 città in 36 paesi diversi e quest´anno si prevede la partecipazione di oltre 200 milioni di persone. Le città di gran parte degli Stati membri e dei paesi dell´Associazione europea di libero scambio (Efta) programmano l´organizzazione di eventi per sensibilizzare l´opinione pubblica a opzioni di trasporto alternative. Partecipano anche numerose autorità locali di altre parti del mondo, tra cui Brasile, Canada, Colombia, Giappone e Corea del Sud. La Settimana europea della mobilità è coordinata da tre organizzazioni non governative specializzate nelle questioni ambientali urbane: Eurocities, Energie-cités e Climate Alliance. La Direzione generale per l´ambiente della Commissione europea sostiene finanziariamente e organizza i premi annuali della Settimana europea della mobilità per il miglior programma di attività e di misure. Per maggiori informazioni visitare il sito web della Settimana europea della mobilità al seguente indirizzo: www. Mobilityweek. Eu . |
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PRIMO VERTICE A LIVELLO EUROPEO PER PROMUOVERE UN IMPEGNO CONGIUNTO PER MIGLIORARE L´INTEGRAZIONE DI MILIONI DI ROM |
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Bruxelles, 17 settembre 2008 - La Commissione europea ha aperto ieri il primo vertice a livello europeo dedicato al miglioramento della situazione delle comunità Rom nell´Unione europea. La manifestazione, che ha luogo a Bruxelles, ha lo scopo di promuovere un impegno comune da parte dei rappresentanti nazionali, europei e della società civile per affrontare il fenomeno sempre più diffuso di discriminazione ed esclusione nei confronti di milioni di europei di origine Rom (si veda anche Memo/08/559 ). "Nel 21° secolo la situazione dei Rom costituisce una macchia sulla coscienza dell´Europa," ha affermato Vladimír Špidla, il Commissario per le pari opportunità. "I problemi sono molteplici e complessi, ma noi abbiamo gli strumenti per migliorare l´integrazione mediante la legislazione, il finanziamento e condividendo politiche efficaci. Abbiamo ora bisogno di un impegno congiunto a livello locale, regionale, nazionale ed europeo per far sì che questi strumenti funzionino meglio e per garantire un futuro migliore per le comunità Rom in Europa. La situazione cambierà solo se ci impegniamo tutti. " Con il vertice di ieri è la prima volta che le istituzioni europee, i governi nazionali e le organizzazioni della società civile che rappresentano la comunità Rom in tutta Europa si riuniscono ad altissimo livello per discutere la situazione dei Rom nell´Ue e per trovare i mezzi per migliorarla. Ogni discriminazione basata sulla razza o l´origine etnica è vietata nell´Unione europea in tutti i settori della vita sociale (direttiva 2000/43/Cee). Eppure la discriminazione nei confronti dei Rom persiste e il 77% degli europei ritiene che essere Rom in Europa costituisce uno svantaggio. La manifestazione sarà inaugurata dal Presidente della Commissione Josè Barroso e altri membri importanti della Commissione parteciperanno, come il Vicepresidente Barrot (Giustizia ed affari interni), il Commissario Špidla e il Commissario Figel (Istruzione, formazione, cultura e gioventù). Si aggiungerà anche Bernard Kouchner, Ministro degli Esteri e degli affari europei, e Christine Boutin, Ministro delegato delle Politiche urbane e degli alloggi (a nome della Presidenza francese dell´Unione europea), numerosi ministri provenienti da altri Stati membri dell´Ue e dei paesi candidati oltre che George Soros, Presidente della Open Society Institute, Shigeo Katsu, Vicepresidente della World Bank, e Romani Rose, Presidente del Consiglio centrale tedesco dei Sinti e dei Rom. L´intervento diretto delle organizzazioni e dei rappresentanti Rom costituisce un elemento fondamentale della manifestazione. Da segnalare quello di due membri del Parlamento europeo di origine Rom, Lívia Járóka (Epp-ed, Ungheria) e Viktória Mohácsi (Alde, Ungheria). Nell´agenda sociale del 2 luglio 2008 la Commissione ha ribadito il rinnovato impegno per la non discriminazione in generale e per l´azione volta a migliorare la situazione dei Rom in particolare. Il documento di lavoro che è stato presentato esamina gli strumenti e le politiche disponibili a livello Ue per promuovere l´integrazione dei Rom ( Ip/08/1072, Memo/08/462). Essa giunge alla conclusione che esiste una salda base di strumenti legislativi, finanziari e di coordinamento politico disponibili e che questi elementi sono utilizzati in misura crescente, ma negli Stati membri sussistono ancora lacune sul piano dell´attuazione. Il vertice costituisce il nuovo passo avanti in questo processo ed ha lo scopo di sostenere e promuovere un impegno congiunto degli Stati membri, delle istituzioni europee e della società civile. Le conclusioni costituiranno la base del dibattito che avrà luogo nel dicembre 2008 al Consiglio europeo. . |
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EUROPE DIRECT 2009-2012 : LA COMMISSIONE EUROPEA UN INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER SELEZIONARE ORGANIZZAZIONI IDONEE A BENEFICIARE DI UNA SOVVENZIONE PER OSPITARE CENTRI DI INFORMAZIONE AL PUBBLICO NOTI COME “RETE DI INFORMAZIONE EUROPE DIRECT”. |
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Bruxelles, 17 settembre 2008 - La Commissione europea, tramite la sua Rappresentanza in Italia, lancia un invito a presentare proposte per selezionare organizzazioni idonee a beneficiare di una sovvenzione annuale d’azione e di assistenza tecnica per ospitare centri di informazione al pubblico, collettivamente noti come “Rete di informazione Europe Direct” per il periodo 2009-2012. La rete Europe Direct rappresenta uno degli strumenti principali della Commissione per offrire informazione ai cittadini a livello locale e trasmettere il feedback alle istituzioni europee. Tra i compiti dei centri figurano, in stretta cooperazione con le Rappresentanze Ce negli Stati membri, un approccio attivo alla comunicazione che va da risposte/trattamento di domande all´interazione con gli operatori, moltiplicatori e mezzi di comunicazione locali, stimolando il dibattito attraverso l´organizzazione di conferenze e manifestazioni. Missione dei centri è promuovere una cittadinanza europea attiva e informata. Essi forniranno al pubblico servizi d´informazione, orientamento, assistenza e risposta a domande in merito alla legislazione, alle politiche, ai programmi e alle opportunità di finanziamento dell´Unione. Inoltre i centri contribuiranno a migliorare la sensibilizzazione e a stimolare il dibattito a livello locale circa gli obiettivi, le politiche e i programmi dell´Unione, attraverso l´organizzazione di eventi, l´elaborazione di prodotti dell´informazione, lo sviluppo di networking ecc. Beneficiari - Enti pubblici o enti privati con una missione di servizio pubblico, legalmente costituiti e registrati in uno dei 27 Stati membri. Risorse finanziarie - Importo massimo stanziato per l´Italia per il 2009: Eur 1. 075. 000,00 con riserva di approvazione del bilancio da parte dell´autorità di bilancio Sovvenzione - I candidati prescelti potranno beneficiare di una sovvenzione annua d’azione da parte della Commissione, sotto forma di importo forfettario, compreso tra 12 000 Eur e 25 000 Eur per centro, il che rappresenta un massimo del 50% dei costi ammissibili dell’azione. L´importo minimo corrisponde alla fornitura di servizi di informazione di base che è obbligatoria, mentre per le attività di comunicazione e sensibilizzazione, i beneficiari riceveranno l´importo forfettario corrispondente alle azioni prescelte, fino al raggiungimento del tetto massimo di sovvenzione. Termine di presentazione delle proposte: 29 settembre 2008. Persone da contattare presso la Rappresentanza della Commissione europea in Italia: comm-rep-it-tender@ec. Europa. Eu , Elisabetta Olivi, Roland Prenen , Via Iv Novembre 149, 00187 Roma, +39. 0669999205/211 +39. 0669999255 I documenti utili per presentare proposte possono essere direttamente scaricati dal presente sito. Inoltre possono essere richiesti presso la Rappresentanza della Commissione in Italia. . |
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AGEVOLARE L´ACCESSO AI FINANZIAMENTI DELL´UE: UNA NUOVA GUIDA PRATICA |
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Bruxelles, 17 settembre 2008 - La Commissone europea ha pubblicato una nuova "Guida pratica alle opportunità di finanziamento dell´Ue per la ricerca e l´innovazione". Nello sfaccettato campo dei finanziamenti dell´Ue, questa guida intende aiutare le parti interessate a trovare il giusto programma di finanziamento per i propri progetti, in modo piacevole e comprensibile. La guida fornisce la descrizione di tutti i programmi, tra cui il Settimo programma quadro (7°Pq) e il Programma quadro per l´innovazione e la competitività (Cip), dei Fondi strutturali (Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo sociale europeo) e del Fondo di coesione, spiegandone la struttura, il budget totale, chi può parteciparvi e come farlo. Mentre queste tre fonti di finanziamento individualmente già agiscono come effettivi strumenti di sostegno alla ricerca, allo sviluppo tecnologico e all´innovazione (Rtsi), si può ulteriormente valorizzarli combinandoli tra loro, ha fatto notare la Commissione. "Al centro della realizzazione degli obiettivi dell´Agenda di Lisbona c´è il bisogno di promuovere l´economia della conoscenza, in particolare attraverso la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l´innovazione (Rsti)," ha poi spiegato la Commissione, aggiungendo che i tre strumenti di finanziamento sono la chiave per riuscirci. Oltre alla descrizione dei finanziamenti, la guida offre consigli su come sviluppare idee di progetto, trovare le relative fonti di finanziamento e anche su come combinare tra loro le varie fonti di finanziamento, fornendo anche degli utili link ai rispettivi siti internet sui finanziamenti. Infine, una checklist e una scorecard faciliteranno l´identificazione del potenziale di finanziamento in ogni stadio dello sviluppo o dell´attuazione di un progetto. La guida, che è attualmente disponibile in formato pdf, ma che sarà presto anche consultabile attraverso un´applicazione in rete, può essere scaricata su Cordis, il Servizio comunitario di informazione in materia di ricerca e sviluppo. La guida sarà presto disponibile nelle altre lingue comunitarie. Per ulteriori informazioni e per scaricare la guida via internet, visitare: http://cordis. Europa. Eu/eu-funding-guide/home_en. Html . |
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BORGHEZIO : SOROS REGALI AI ROM I MILIARDI GUADAGNATI SPECULANDO SULLA LIRA ITALIANA |
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Bruxelles, 17 settembre 2008 - L´europa farebbe meglio a preoccuparsi di come le minoranze rom vengono trattate negli altri Paesi europei, a cominciare dalla Romania. Il Ministro Maroni, disponendo controlli atti ad identificare anche i minori che vivono, spesso in condizioni spaventose, nei campi nomadi, merita solamente il plauso di chi ha a cuore la loro dignità, la loro salute e il loro futuro. Il noto speculatore internazionale Soros - membro autorevole delle occulte consorterie finanziarie mondialiste - prima di dar lezioni al nostro Paese, regali ai rom i miliardi guadagnati speculando sfacciatamente sulla lira italiana. . |
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IL FONDO SOCIALE EUROPEO A SOSTEGNO DELLE VITTIME DI TRATTA |
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Bolzano, 17 settembre 2008 - La Provincia Autonoma di Bolzano tramite il Servizio Fondo Sociale Europeo dimostra attenzione nei confronti delle vittime del fenomeno della tratta, aderendo al progetto transnazionale “Oltre il Confine”. Grazie alla collaborazione con la Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità della Commissione Europea, si è svolto nel febbraio scorso a Bucarest un incontro con il Ministero del Lavoro rumeno, le Regioni italiane coinvolte tra cui la Provincia Autonoma di Bolzano e i rappresentanti degli Stati sulle possibili azioni da sviluppare nei rispettivi territori contro il fenomeno della tratta degli esseri umani. Dal confronto sono nati i contenuti del protocollo di intesa (“Dichiarazione di proposito di cooperazione relativa alla lotta contro il traffico di esseri umani”) sottoscritto lo scorso 9 luglio a Bucarest dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dalle dieci Regioni italiane, Piemonte, Calabria, Campania, Emilia-romagna, Lazio, Marche, Sicilia, Toscana e la Provincia Autonoma Trento, insieme al Ministero del Lavoro, della Famiglia e delle Pari Opportunità della Romania e per l’Italia il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali, Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. La firma del protocollo di collaborazione italo-romena ha dato l’avvio tecnico del progetto denominato “Oltre il Confine” che prevede la promozione di interventi di inclusione sociale per le vittime di tratta, con azioni concrete di integrazione sociale e occupazionale, attraverso progetti e interventi finanziati dal Fondo Sociale Europeo. I diversi soggetti coinvolti si impegnano a scambiarsi esperienze nel settore dell’inclusione sociale e dell’occupazione delle vittime, a sostenere lo sviluppo di reti di professionisti in quest’ambito, e a promuovere gli esempi di successo che riguardano le donne vittime della tratta che sono riuscite ad integrarsi. Il prossimo ottobre si riunirà in Italia il primo Comitato di Pilotaggio nel quale le Regioni comunicheranno le azioni concrete che intendono sviluppare nel proprio territorio. Il fenomeno della tratta di esseri umani, in particolare di ragazze spesso minorenni, provenienti dai paesi dell’Est, e soprattutto dalla Romania, tocca anche la realtà provinciale. Da tempo le forze dell’ordine, coordinate dalla Questura stanno operando per ridurre il fenomeno e per contrastarlo. La Provincia, attraverso il Fondo Sociale Europeo, diretto dalla dott. Ssa Barbara Repetto Visentini, intende collaborare affinché le donne, vittime di questo traffico, possano essere recuperate e reinserite nel tessuto sociale, anche grazie alla possibilità di ottenere un permesso di soggiorno all’interno di un regime di protezione, previsto dal Testo Unico sull’immigrazione, per chi collabora sottraendosi al controllo delle organizzazioni criminali. . |
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ESTONIA: IL 45% DEI RESIDENTI CONTRARIO ALL’ADOZIONE DELL’EURO |
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Tallinn, 17 settembre 2008 - Nonostante gli ultimi sondaggi evidenziassero il sostegno dell’84% dei cittadini estoni all’appartenenza del Paese all’Unione Europea, il 45% dei residenti si oppone all’adozione dell’Euro. Il 47% la sostiene, tuttavia il dato è inferiore a quello registrato a fine 2007, quando i favorevoli erano il 52%. Il 51% degli abitanti di etnia estone sostiene l’adozione della moneta europea, mentre la percentuale scende al 41% per le altre nazionalità dei residenti nel Paese. . |
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MACEDONIA IL SALARIO NETTO COPRE IL 78,3% DEL PANIERE A GIUGNO |
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Skopje, 17 settembre 2008 - Il gruppo di prodotti e il loro peso nel paniere utilizzato per calcolare l’indice dei prezzi al consumo è stato valutato sui 12. 333 Mkd (217 Eur) a giugno, pari al 78,3% del salario netto medio, che è di 15. 759 Mkd. Il rapporto evidenzia un miglioramento per gli ultimi due mesi, con il paniere che incide per 0,6 p. P. In meno da aprile – 79,5% e 78,9%, rispettivamente, del salario netto medio di aprile e maggio. L’inflazione ha accelerato a 10,1% a/a a giugno dal 9,5% a/a di maggio. Il maggior fattore di supporto dell’incremento è il rialzo dei prezzi degli alimentari, che costituisce la parte più grande del paniere, che è stato del 19,2% a/a, dal 18,4% a/a di aprile. Tuttavia, il salario netto è salito di un 10,7% a/a nominale a giugno, accelerando di 0,9 p. P. Da maggio. . . |
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MACEDONIA ACCELERA AL 14,7% A/A LA PRODUZIONE INDUSTRIALE |
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Skopje, 17 settembre 2008 - Secondo i dati rilasciati dall’Ufficio statistico nazionale, l’indice della produzione industriale ha accelerato al 14,7% a/a a luglio dopo il 12,3% a/a fatto registrare nel mese di giugno. La prestazione produttiva nel manifatturiero, incidendo per l’84% della produzione industriale complessiva, è salita del 17,1% a/a, a fronte dell’11,8% di giugno. La produzione delle aziende di abbigliamento è scesa del 21% a/a, segnando per tre mesi consecutivi un risultato negativo. Tassi di crescita moderata sono stati registrati dai produttori di metalli base (7,5% a/a) e prodotti alimentari (5,6% a/a). Gli shock esterni (prezzi del petrolio, l’accesso bloccato al porto greco di Salonicco e il generale rallentamento), hanno avuto un piccolo impatto sull’industria a luglio, e quasi tutti i settori hanno registrato tassi di crescita maggiori su base mensile, tranne quello dell’abbigliamento. . . |
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FEDERALISMO FISCALE |
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Roma, 17 settembre 2008 - Il governo, nella riunione del consiglio dei Ministri dell´11 settembre scorso, ha approvato in via preliminare il disegno di legge delega sul federalismo fiscale dando così attuazione all’articolo 119 della Costituzione, che sancisce autonomia di entrata e di spesa di Comuni, Province, Città metropolitane e Regioni nel rispetto dei principi di solidarietà e di coesione sociale. L’obiettivo è quello di sostituire gradualmente, per tutti i livelli di governo, il criterio della spesa storica con i parametri della spesa standard, così da garantire massima responsabilizzazione, effettività e trasparenza del controllo democratico nei confronti degli eletti. L´obiettivo di coniugare efficienza, responsabilizzazione e solidarietà è stato raggiunto - ha dichiarato il ministro per la semplificazione normativa Calderoli nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al termine del consiglio dei Ministri. Poichè - ha aggiunto - il testo approvato è stato messo a punto con il concorso di tutti, rappresentanti di forze politiche ma anche istituzionali di comuni, province e regioni. Con questo provvedimento - ha infine affermato il ministro - vengono garantiti i diritti costituzionali in tutto il territorio nazionale. I tempi di attuazione del federalismo: il 18 settembre prossimo il provvedimento verrà discusso ufficialmente in conferenza unificata per poi tornare in consiglio dei Ministri, probabilmente in coincidenza con il varo della finanziaria, per l´approvazione definitiva; esame parlamentare del disegno di legge; la delega contenuta nel provvedimento, concede al Governo ventiquattro mesi (dall´entrata in vigore della legge), per varare uno o più decreti legislativi attuativi. Altri due anni sono concessi per interventi integrativi e correttivi; un altro periodo transitorio è previsto per il passaggio dalla spesa storica a quella standard. Entro trenta giorni dall´entrata in vigore della legge, è istituita, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, una Commissione paritetica per l’attuazione del federalismo fiscale composta da un numero eguale di rappresentanti tecnici per ciascun livello di governo, al fine di acquisire ed elaborare elementi conoscitivi per la predisposizione dei contenuti dei decreti legislativi. I decreti legislativi prevedono l’istituzione, nell’ambito della Conferenza Unificata della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica come organismo stabile di coordinamento della finanza pubblica, di cui fanno parte i rappresentanti dei diversi livelli istituzionali. L’attuazione del federalismo fiscale deve essere compatibile con gli impegni finanziari assunti con il patto europeo di stabilità e crescita. Di conseguenza, i decreti legislativi individuano meccanismi idonei ad assicurare: a) le maggiori risorse finanziarie rese disponibili a seguito della riduzione delle spese determinino una riduzione della pressione fiscale dei diversi livelli di governo; b) vi sia la coerenza tra il riordino e la riallocazione delle funzioni e la dotazione delle risorse umane e finanziarie, con il vincolo assoluto che al trasferimento delle funzioni corrisponda un trasferimento del personale tale da evitare ogni duplicazione di funzioni. . |
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GRUPPO BPM: ESPOSIZIONE VERSO LEHMAN |
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Milano, 17 settembre 2008 - L’esposizione netta del Gruppo Bpm verso il Gruppo Lehman Brothers comprensiva di titoli in portafoglio di proprietà e rischio di controparte valorizzato al mtm è inferiore a 10 milioni di Euro. . |
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BPM: PROPOSTE DI MODIFICA DELLO STATUTO SOCIALE |
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Milano, 15 settembre 2008 - Il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Milano, nella riunione del 9 settembre, ha deliberato, a larga maggioranza, di proporre ad una convocanda Assemblea dei Soci, la modifica di alcuni articoli dello Statuto Sociale. In particolare, tenendo anche conto delle indicazioni formulate dalla Banca d’Italia, le modifiche proposte riguardano: - la riduzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione da 20 a 16, cui si aggiungono attualmente - in forza degli impegni contrattuali assunti dalla Banca - 2 ulteriori amministratori espressione di partner strategici e industriali; - l’incremento a 4 del numero minimo degli Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 147-ter del Tuf; - la determinazione del numero degli Amministratori tratti dalla lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti alla metà più uno del numero complessivo degli amministratori eletti; - la riduzione a 7 del numero massimo dei componenti il Comitato esecutivo; - l’attribuzione di un componente effettivo del collegio sindacale (e di uno supplente) ad una lista presentata da organismi di investimento collettivo in valori mobiliari, alla sola condizione che la stessa abbia ottenuto un numero di voti non inferiore al 5% dei voti complessivamente espressi; - una regolamentazione statutaria più dettagliata dei poteri del Direttore Generale; - la riduzione a 2/3 del quorum assembleare deliberativo richiesto per le modifiche statutarie anche nel caso di fusioni; - l’applicazione dei quorum assembleari previsti per le assemblee ordinarie nel caso di delibere da assumere per conformarsi alle prescrizioni dell’Organo di Vigilanza emanate a fini di stabilità o per adeguamento a disposizioni normative. Il Consiglio ha voluto in questo modo confermare la linea di apertura al mercato, alla clientela e agli investitori mediante l’introduzione di nuovi assetti di governo, rispondenti anche alle indicazioni ricevute dall’Autorità di Vigilanza. Tali aggiornamenti rafforzano la reputazione e l’efficace funzionamento della cooperativa e del principio di partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa. Le Relazioni del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale inerenti le descritte modifiche statutarie verranno depositate e messe a disposizione dei soci e del pubblico con le modalità e nei termini prescritti dalla normativa applicabile; le stesse verranno altresì rese disponibili sul sito www. Bpm. It. . |
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BANCA GENERALI, RACCOLTA NETTA AD AGOSTO: €67 MILIONI (€506 MILIONI DA INIZIO ANNO) SI CONFERMA L’OTTIMO ANDAMENTO DELLA RACCOLTA NEL PRIVATE BANKING |
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Milano, 17 settembre 2008 – La raccolta netta totale del gruppo Banca Generali nel mese di agosto 2008 è stata pari a €67 milioni, di cui €58 milioni realizzati da Banca Bsi Italia, €14 milioni da Banca Generali e -€5 milioni da Simgenia. Dall’inizio dell’anno la raccolta netta totale ha raggiunto €506 milioni, di cui €543 milioni attribuibili a Banca Bsi Italia, €69 milioni a Banca Generali e -€106 milioni a Simgenia. Nell’ambito della raccolta mensile, si conferma ancora una volta il successo della nuova serie di fondi di fondi lussemburghesi, Bg Selection Sicav, che nel mese di agosto hanno registrato una raccolta netta positiva pari a €63 milioni, portando il complessivo da inizio anno a €2. 341 milioni. Con la raccolta di agosto, sale a 1. 091 milioni la raccolta di nuova produzione assicurativa, con un contributo ancora rilevante dalla polizza vita Rialancio (€1. 070 milioni da inizio anno). Si conferma inoltre positiva la raccolta di risparmio amministrato. L’amministratore Delegato Giorgio Girelli ha commentato: “Il mese di agosto conferma la buona crescita della banca nonostante il perdurare dell’instabilità dei mercati. Si conferma e rafforza il trend positivo della raccolta, trend che continua in maniera ininterrotta fin dalla sua quotazione. Inoltre, la strategia di Banca Generali sta portando i successi sperati sia in termini di miglioramento della qualità della raccolta – grazie al continuo incremento della sicav Bg Selection - sia in termini di crescita del private banking ”. . |
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UNICREDIT: ISCRITTO PRESSO IL REGISTRO DELLE IMPRESE DI MONACO LO SQUEEZE-OUT DEGLI AZIONISTI DI MINORANZA DI HYPOVEREINSBANK |
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Milano, 17 settembre 2008 - E’ stato iscritto il 15 ettembre presso il Registro delle Imprese di Monaco lo squeeze-out degli azionisti di minoranza di Hypovereinsbank (Hvb) deliberato dall’assemblea dei soci della banca nel giugno del 2007. Pertanto, le azioni Hvb detenute dagli azionisti di minoranza – corrispondenti a circa il 4,55% del capitale sociale della società - sono state trasferite per effetto di legge ad Unicredit e di conseguenza Hvb è ora una società interamente controllata da Unicredit. L’iscrizione dello squeeze-out è stata preceduta da una sentenza definitiva dell’Alta Corte Regionale di Monaco che, in data 3 settembre 2008, ha confermato la posizione di Hvb e Unicredit secondo la quale tutte le azioni esperite dagli azionisti di minoranza e volte a contestare la validità della delibera sullo squeeze-out assunta dall’assemblea dei soci di Hvb sono palesemente infondate. Il corrispettivo dello squeeze-out – pari a 38,26 Euro per ogni azione Hvb e complessivamente a circa 1. 396 milioni di Euro – sarà corrisposto agli azionisti di minoranza subito dopo l’iscrizione dello squeeze-out. Tale corrispettivo, il cui effetto sul capitale è interamente incorporato nel target del Core Tier 1 di Unicredit pari a 6,2% (Basilea 2) a fine 2008, avrà un impatto di circa 24 bps sul Core Tier 1 ratio. . |
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CREDEM, PIANO TRIENNALE 2008-2010: 116 NUOVI PUNTI VENDITA TRA FILIALI, NEGOZI FINANZIARI E CENTRI IMPRESE |
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Reggio Emilia, 17 settembre 2008Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato in data 10 settembre il piano strategico triennale 2008 – 2010 che sarà illustrato alla comunità finanziaria domani, giovedì 11 settembre 2008, dal direttore generale di Credem Adolfo Bizzocchi nel corso di una conference call alle ore 16. Le linee guida della pianificazione strategica 2008 – 2010, elaborate sulla base dell’attuale scenario di previsione economica, si sviluppano in piena continuità con il precedente piano 2006-2008 e prevedono la crescita dimensionale degli assets, del network distributivo e del numero clienti, con una redditività a valori di eccellenza anche in una fase di decisa crescita dimensionale del Gruppo e con l’obiettivo di creare valore nel medio-lungo periodo. Il raggiungimento degli obiettivi del piano avverrà attraverso la piena valorizzazione degli investimenti effettuati. E’ prevista infatti l’integrazione dei rami di azienda acquisiti (complessivamente 72 sportelli da Banco Popolare, Unicredit e Citibank) e il raggiungimento del pieno potenziale delle oltre 70 nuove filiali aperte nell’ultimo triennio (considerando anche le aperture previste entro l’anno). La pianificazione del Gruppo prevede il rafforzamento del business del credito personale con la riprogettazione del modello di servizio per ridurre i tempi di risposta e semplificare l’operatività di filiale. Le linee guida del piano prevedono anche la semplificazione della gamma prodotti e dei processi produttivi e distributivi, lo sviluppo dell’accordo di bancassurance con Reale Mutua con la ricerca di ulteriori reciproche aree di collaborazione, l’attenta gestione del capitale, il mantenimento di solidi ratios patrimoniali. Nel triennio 2008-2010 il risultato operativo è stimato in crescita media annua del 9,9%. Per gli impieghi, al netto dei pronti contro termine, si prevede una crescita media annua del 12,4% (22,1 miliardi a fine 2010) superiore alla crescita prevista per il sistema. La raccolta, al netto dei pronti contro termine, è stimata in crescita media annua del 6,4% (a 69,6 miliardi di euro a fine 2010), 8,6% se si considera soltanto la componente clientela, con una produzione netta complessiva di oltre 6 miliardi di euro. Il cost/income (1) è previsto in calo a fine 2010 al 59,8% pur in presenza degli oneri derivanti dall’integrazione delle filiali acquisite. Sviluppo territoriale e rete distributiva A fine 2010 la rete di distribuzione aumenterà di 116 punti vendita per un totale di 725 unità. Le nuove filiali retail saranno 94 con l’obiettivo a fine 2010 di arrivare a 595 unità. A queste si aggiungeranno le aperture di 2 nuovi centri imprese per un totale, a fine periodo, di 44 unità e di 20 nuovi negozi finanziari con l’obiettivo di arrivare a 86 complessivi punti vendita, coerentemente con gli investimenti sostenuti nel potenziamento delle reti di promozione. Nel triennio saranno inseriti 380 nuovi promotori finanziari che porteranno la rete a circa 1. 150 unità. E’ previsto inoltre l’ulteriore sviluppo delle reti commerciali specializzate del Gruppo: Creacasa, rete di agenti in attività finanziaria, che prevede il reclutamento di 150 nuovi professionisti entro fine 2010, e Bank & More, filiali dedicate al target dei new – comers con un’offerta di prodotti semplificata e focalizzata sulle necessità della clientela target. Patrimonializzazione e gestione dei rischi Prosegue il programma di ulteriore rafforzamento dei processi di gestione dei rischi e del capitale, in ottica di governo del valore, in coerenza con il I e Ii Pilastro di Basilea 2. Si intende confermare un contenuto risk-appetite e solidi livelli di patrimonializzazione di base. Il Gruppo Credem ha da diversi anni intrapreso un percorso progettuale teso ad implementare modelli avanzati per il calcolo dei requisiti patrimoniali, a fronte dei rischi del I Pilastro: con riferimento al rischio di credito, a giugno 2008 il Gruppo Credem è stato autorizzato dalla Banca d’Italia ad utilizzare il modello interno (Irb Foundation) per il portafoglio Corporate. Sono in fase avanzata di realizzazione le attività necessarie ad ottenere l’autorizzazione all’utilizzo del modello Irb Advanced, si auspica entro dicembre 2009 per il portafoglio Retail ed entro dicembre 2010 per quello Corporate. Con riferimento ai rischi operativi, sempre da giugno 2008 il Gruppo Credem adotta il modello Tsa (Standardized Approach), mentre sono in corso le attività per l’implementazione, con finalità gestionali, del modello interno Ama (Advanced Measurement Approach). L’applicazione dei criteri di Basilea 2, attraverso l’elaborazione dei rating interni estesi a tutta la clientela, consentirà di migliorare l’efficienza allocativa del capitale, di ridurre il costo del rischio e di determinare più correttamente il pricing del credito. Infine, con riferimento al Ii Pilastro del Nuovo Accordo sul capitale di Basilea, sono in corso le iniziative attraverso le quali il Gruppo Credem intende dotarsi di un processo strutturato di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica (Internal Capital Adequacy Assessment Process – Icaap), in relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali, e per la determinazione del capitale ritenuto adeguato a fronteggiarli. Investimenti Complessivamente nel triennio sono stimati circa 100 milioni di euro di investimenti di cui circa il 50% in information tecnology con l’obiettivo di accrescere l’efficienza, il governo e il controllo dei processi. Altri dati La raccolta diretta (2), compresa la raccolta assicurativa, a fine 2010 si prevede in crescita del 9,2% medio annuo a 24,3 miliardi di euro, la raccolta indiretta si prevede a 45,3 miliardi di euro con una crescita media annua del 5%. Il margine di intermediazione si stima in crescita media annua del 7,9%, raggiungendo, a fine 2010, 1. 264 milioni di euro. I costi operativi (compresi ammortamenti) sono previsti a fine 2010 a 791 milioni di euro (+6,8% medio annuo, +4,1% al netto dei costi di integrazione delle acquisizioni). Il piano prevede a fine 2010, un utile netto consolidato di 229 milioni di euro, -2,8% medio annuo rispetto al dato del 2007 che peraltro era influenzato da componenti non ricorrenti. Il Roe a fine 2010 è previsto a circa 12% mantenendo un valore di eccellenza anche in una fase di decisa crescita dimensionale del Gruppo. Il Tier 1 capital ratio è stimato a fine 2010 a 7,1%, il Total capital ratio a 9,2%, considerando l’applicazione dei modelli interni già approvati dalla Banca d’Italia. . |
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PARTE LA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO AIFIN “BANCA E TERRITORIO” 2008 IL PREMIO DEDICATO AI PROGETTI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA REALIZZATI NEL SETTORE BANCARIO |
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Milano, 17 settembre 2008 – Aifin, Associazione Italiana Financial Innovation, per il secondo anno consecutivo istituisce il premio “Banca e Territorio”, riconoscimento annuale che si propone di dare notorietà alle iniziative attivate dalle banche territoriali in ambito sociale, economico, culturale, ecc. , finalizzate a valorizzare "l´identità" del territorio e sostenerne lo sviluppo. Il progetto, inoltre, ha l´obiettivo di attivare un dibattito permanente sul tema della responsabilità sociale d´impresa e del rapporto tra banca e territorio. Alla prima edizione (2007) hanno partecipato 32 banche con oltre 40 progetti. Il premio è strutturato in varie categorie: Iniziative a sostegno dello sviluppo locale; Iniziative a sostegno dell´imprenditorialità locale; Iniziative a sostegno dell´arte e della cultura; Iniziative di carattere sociale; Iniziative a sostegno dell´educazione, istruzione e formazione; Iniziative a tutela e protezione dell´ambiente. Per ogni categoria verranno selezionati 3 finalisti (nomination). La proclamazione dei vincitori e la premiazione avverranno all’interno di un convegno previsto il 26 Novembre 2008 presso l’Atahotel Executive a Milano. Maggiori informazioni sul sito Aifin nella sezione attività: www. Aifin. Org . |
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UN MILIONE DI EURO PER L’INNOVAZIONE DELLE IMPRESE 100 MILA LE IMPRESE INNOVATRICI IN LOMBARDIA MA MANCANO SOLDI E ESPERTI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE A OTTOBRE 2008 |
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Milano, 16 settembre 2008. Arriva un milione di euro per le imprese che hanno bisogno di servizi di alta qualità a supporto dell’innovazione. Li mette a disposizione la Camera di commercio di Milano attraverso Innovhub, la sua azienda speciale per l’innovazione. Cinque società specializzate nel fornire soluzioni concrete ai problemi di business della piccola o media impresa, aiutano chi desidera innovare, crescere o valorizzare le proprie conoscenze, attraverso sei nuovi servizi di affiancamento e assistenza personalizzata all’impresa. Nei settori: ricerca, design, innovazione, brevetti, miglioramento dei processi. Presentazione delle domande entro ottobre 2008. Innovazione: alcuni dati. Orientamento all’innovazione in Lombardia: il 4% delle imprese lombarde è innovatrice, più di una su quattro è un’aspirante innovatrice e sette su dieci sono inerti, cioè non pongono l’innovazione al centro della loro strategia limitandosi a reagire ai cambiamenti del contesto in cui operano. Si tratta tra innovatrici e aspiranti dei settori innovativi considerati nella ricerca di circa 100 mila imprese. E se le imprese che già innovano ritengono che avrebbero potuto fare di più (55%), oltre la metà delle aspiranti e il 79% delle inerti pensa che non avrebbe potuto agire diversamente. I motivi della rinuncia alle innovazioni? Per tutte le imprese soprattutto la mancanza di risorse finanziarie, poi la mancanza di risorse umane adeguate e di un vantaggio competitivo rilevante e quindi il timore dei rischi connessi. Le innovatrici sono più diffuse tra le imprese attive da almeno quarant’anni, di grandi dimensioni, che lavorano con l’estero e nei settori dell’Ict, del design e delle biotecnologie agroalimentari. Le imprese inerti si trovano soprattutto tra le imprese di servizi, molte nell’editoria, il settore meccanico, le costruzioni e la moda. Questi alcuni dei dati sull’orientamento all’innovazione delle imprese lombarde che emergono da una stima della Camera di commercio di Milano e dal rapporto “Studio della domanda e dei bisogni dei servizi a supporto dell’innovazione” della Camera di commercio di Milano realizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano – Dipartimento di ingegneria gestionale nel 2007. “In un’area avanzata come quella di Milano e della Lombardia – ha dichiarato Alessandro Spada, presidente di Innovhub, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’innovazione – l’attenzione delle istituzioni deve essere sempre più rivolta alle esigenze del territorio per cogliere e promuove la spinta all’innovazione delle imprese, soprattutto delle piccole e medie. Servono iniziative per favorire la nascita delle idee innovative, per ampliare l’apertura verso nuove tecnologie, per investire nella ricerca e nello sviluppo, iniziative che siano condivise dal mondo istituzionale, associativo ed imprenditoriale. E in questa direzione va questo contributo che offre opportunità di crescita per le imprese sul territorio”. Il progetto Search&develop. Per promuovere la progettazione e lo sviluppo di servizi a supporto dell’innovazione, Innovhub – azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’innovazione – ha ricercato fornitori, esperti, società di servizi competenti che possono apportare un valore aggiunto alle imprese in termini di aumento della loro competitività. Possono risolvere più o meno specifiche esigenze delle imprese con soluzioni concrete, misurabili e quindi controllabili per diverse aree di intervento, quali la valorizzazione della ricerca, l’innovazione di prodotto e processo, l’innovazione organizzativa e per i settori tradizionali. I nuovi servizi a supporto dell’innovazione. Designer in azienda per tre settimane (Bridge Design - per 10 aziende), soluzioni per l’“open innovation” (Open Innovation – per 10 aziende), partecipazione a workshop per individuare le idee più promettenti e stilare un business plan (Valorizzazione della Ricerca – per 15 aziende), valutazione, posizionamento competitivo, analisi obsolescenza e tasso di sopravvivenza delle tecnologie brevettate (Merchant Banking tecnologico – per 10 aziende), supporto nella generazione delle idee, nell’identificazione degli ambiti di sviluppo a maggiore potenziale, nonché delle tecnologie e delle partnership (Innovazione di Prodotto e di Processo – per 12 aziende), valutazione dei processi interni e dei loro prodotti, analisi delle opportunità di incentivi e contributi pubblici (Innovare – per 20 aziende). Chi può partecipare. Una settantina i soggetti beneficiari che dovranno avere i seguenti requisiti: essere Micro, Piccole e Medie Imprese; avere sede operativa in provincia di Milano; essere iscritti alla Camera di commercio di Milano o di Monza e Brianza; essere in regola con il pagamento dei diritti camerali. Il costo medio di ciascun servizio. Il 65% circa del costo viene abbattuto da Innovhub – azienda speciale della Camera di commercio di Milano – mentre la restante parte dovrà essere coperta dalle imprese beneficiarie del servizio. Il costo del servizio a carico dell’impresa pertanto varia da un minimo di 3. 200 euro a un massimo di 7. 000 euro. Per informazioni e partecipazione: Innovhub Tel. 02 8515 4188 – 4195; email: guizzetti. Innovhub@mi. Camcom. It – cornale. Innovhub@mi. Camcom. It – sito internet www. Innovhub-sd. Com . I servizi Bridge Design 10 aziende del settore arredo e complementi d’arredo possono avvalersi: - Di una analisi del loro posizionamento all’interno del contesto settoriale e delle tendenze più significative. - Del lavoro di più designer per tre settimane (compresa una presenza in azienda di carattere conoscitivo), che si conclude con la consegna di una serie di progetti dotati di fattibilità per la realizzazione di uno o più prototipi. Shaker è la società che fornisce il servizio, specializzata in servizi di branding, retailing, design management e comunicazione. Open innovation A 10 Pmi del settore dei servizi, della meccanica e dell’automazione viene proposto un insieme organico di soluzioni per la promozione dell’approccio “open innovation”: analisi della cultura organizzativa, sessioni creative, e modello personalizzato di open innovation. La società fornitrice è Campus specializzata nello sviluppo di azioni nell’ambito dell’innovazione, creatività e cultura organizzativa. Valorizzazione della ricerca 15 Pmi possono: - Partecipare a workshop per apprendere le tecniche di valorizzazione della ricerca. - Usufruire di un audit dettagliato volto all’analisi degli intangible assets che permetterà di individuare le idee più promettenti e dei percorsi necessari al loro sfruttamento industriale. - Disporre al termine del servizio di un business plan. D’appolonia, fornitore del servizio, è in grado di fornire un supporto all’industria per favorirne l’innovazione di prodotto e di processo, sulla base di una provata esperienza nel campo delle tecnologie industriali, della ricerca applicata e dell’analisi delle evoluzioni di mercato. Merchant Banking Tecnologico Servizio di valutazione, mappatura e posizionamento competitivo delle tecnologie brevettate da 10 Pmi, finalizzato allo sviluppo e ad operazioni quali la ricerca di partner/investitori/finanziatori, l’M&a tecnologico, la cessione o il licensing, il tech transfer o l’inserimento in portafogli brevettuali propri o altrui. Mrgoodidea è partner per l’Italia di Ocean Tomo, leader internazionale del Merchant Banking di Tecnologie e Proprietà Intellettuali. Innovazione di prodotto e processo A 12 Pmi è offerto supporto nelle diverse fasi del processo di innovazione: generazione delle idee, identificazione dei possibili ambiti di sviluppo a maggiore potenziale, nonché delle tecnologie e delle partnership più opportune per implementare gli obiettivi identificati, analisi dell’attività brevettuale e della letteratura scientifica finalizzata alla definizione dello scenario tecnologico. Fornitore del servizio è D’appolonia. D’appolonia, fornitore del servizio, è in grado di fornire un supporto all’industria per favorirne l’innovazione di prodotto e di processo, sulla base di una provata esperienza nel campo delle tecnologie industriali, della ricerca applicata e dell’analisi delle evoluzioni di mercato. Innovare 20 Pmi del settore manifatturiero possono: beneficiare di una valutazione dei loro processi interni, degli asset tecnologici e produttivi, del mercato di riferimento e dei loro prodotti, oltre che di un’analisi delle opportunità di incentivi fiscali e contributi pubblici per implementare il processo di innovazione. Ciaotech, società parte del gruppo olandese Pno, è specializzata nel favorire i processi di innovazione tecnologica e l´ottenimento di finanziamenti e contributi pubblici. Sintesi Della Ricerca - 1. 000 imprese esaminate per la ricerca: per il 22% settore costruzioni, 21,6% fabbricazione macchine utensili e apparecchi meccanici, 9,9% editoria, 0,5% zootecnia, 4,3% biotech non alimentari, 0,8% raccolta, distribuzione e depurazione acqua. Quasi la metà (47%) dichiara un fatturato fino a 2 milioni di euro, il 40% da 2 a 10 milioni di euro, il 9% da 10 a 50 milioni di euro e il 4% superiore ai 50 milioni di euro. Solo il 45% ha un fatturato di provenienza estera che per il 9% del campione è superiore alla metà del proprio fatturato. Il 92% ha meno di 50 addetti, il 61% meno di 15 addetti. Oltre la metà delle imprese (64%) realizza prodotti, il resto servizi. L’87% delle imprese lavora su commessa, il 13% ha invece un proprio catalogo. Oltre un’impresa su 5 (21%) ha più di 40 anni di vita (nata prima del 1965), circa un terzo (29%) è nata nel decennio 1975-1984, il 12% è nato nell’ultimo decennio (dopo il 1995). Il fatturato, rispetto all’anno precedente, è stabile per il 62% delle imprese mentre è aumentato per oltre una impresa su 5 (22%) soprattutto la quota prodotta in Italia. Solo un’impresa su dieci infatti (10%) vede aumentare il fatturato da estero. Orientamento all’innovazione delle imprese: le imprese innovatrici sono il 31% (tra innovatrici pure 4% e aspiranti innovatrici 27%) mente il 69% è costituito da inerti (spente il 2%, persistenti il 67%). Profilo dell’impresa innovatrice: fa dell’innovazione un fattore strategico per vincere nella competizione e la vive come elemento quotidiano a tutti i livelli, è un’impresa leader che realizza innovazioni di frontiera. Riguarda il 4% delle imprese, diffuse soprattutto tra le imprese di una certa età (l’8,3% di quelle nate prima del 1965), con più di 50 addetti (14,3% della categoria) e considerevoli fatturati (10,3% delle imprese con più di 50 milioni di euro di fatturato e 8% delle imprese con fatturato compreso tra 10 e 50 milioni di euro). I settori di maggiore concentrazione: l’Ict con oltre una impresa del settore su cinque (20,6%), il design (8,3%) e le biotecnologie agro-alimentari (8,2%). È un’impresa che offre prodotti (5,8% rispetto al 0,8% delle imprese di servizi) ed in un caso su dieci ricava dall’estero oltre il 50% del proprio fatturato (il 12,4% di quelle che ricavano dall’estero tra il 21% e il 50% del proprio fatturato). Fatturato che aumenta per il 45% delle imprese innovatrici, anche se una su cinque dichiara una diminuzione, e che ha risultati positivi anche all’estero (aumenta per il 40%, stabile per il 50%). Oltre la metà (51,4%) delle imprese innovatrici re-investe in innovazione fino al 5% del fatturato, quasi una su dodici (11,4%) oltre il 10%, e ciò nonostante ritengono (55%) l’innovazione attuata non sufficiente a causa soprattutto della mancanza di risorse finanziarie (59,1%) e di risorse umane adeguate (27,3%). Solo meno di una impresa innovatrice su venti (4,5%) ritiene di aver rallentato la propria capacità innovativa per paura dei rischi. E’ una impresa che brevetta (47,4%), ha regolari rapporti con università e centri di ricerca (42,5%) ed offre stage agli universitari (30%), vanta in organico dei laureati (65,8%) ed ha addetti impegnati in attività di ricerca (81,6%) e in uffici tecnici e di sviluppo (84,6%). Nel 62,5% dei casi ha chiesto finanziamenti pubblici per innovare, si informa partecipando a convegni sulle nuove tecnologie (62,5%) e programma piani per le innovazioni future (45%) ma usa ancora poco i software specializzati per la gestione dei progetti (30%) e solo in un caso su dieci stabilisce incentivi per il personale associati all’innovazione. Utilizzano servizi di supporto per le richieste di finanziamenti pubblici per l’innovazione (57%), rivolgendosi ad enti istituzionali nel 30% dei casi. Tra le istituzioni privilegiano le associazioni territoriali/di categoria (58%) e le Camere di commercio (50%) mentre per la progettazione innovativa e studi di fattibilità gli interlocutori privilegiati sono le università ed i centri di ricerca. Profilo dell’impresa aspirante innovatrice: distinta tra aspiranti innovatrici, che coscienti del valore dell’innovazione dichiarano di voler innovare anche se non sono state ancora in grado di introdurre innovazioni rilevanti neppure su scala nazionale, e aspiranti ad alto potenziale, imprese che sebbene non abbiano saputo introdurre innovazioni rilevanti per il mercato globale hanno saputo innovare a livello nazionale su più di una dimensione. Profilo che riguarda il 27% delle imprese, con ad alto potenziale il 7%. E’ aspirante innovatrice soprattutto l’impresa che offre prodotti (31% contro il 18,4% delle imprese che offrono servizi di servizi). Sono il 43,8% delle imprese biotecnologiche alimentari ed il 37,5% del design anche se le aspiranti innovatrici a più alto potenziale si occupano di biotecnologie non alimentari (16. 3%) e nuovi materiali (12,3% del settore). Si tratta di imprese non recentissime (il 29,7% di quelle nate prima del 1965 ed il 34,9% di quelle nate tra 1965 e 1974), forti nella classe di addetti tra 16 e 50 (33,4% del totale), con fatturato medio alto (38,7% delle imprese con fatturato compreso tra 10 e 50 milioni di euro e 35,9% superiore a 50 milioni) ma stabile (55,5%) prodotto in misura ridotta all’estero (fino al 10% per il 36,4% delle imprese, dall’11% al 20% per il 29%). Sono abbastanza soddisfatte delle proprie azioni innovative (il 55% ritiene che non avrebbe potuto innovare di più) e quando hanno dovuto rinunciare lo hanno fatto principalmente per mancanza di risorse finanziarie (56,8% che diventa 71,4% per le aspiranti innovatrici ad alto potenziale). Investono poco in innovazione, il 42,2% addirittura nulla, e solo poco più di una su quattro investe fino al 5% del proprio fatturato. Una impresa su sei (16,4%) possiede brevetti e solo poco più di una su venti (6,5%) cura contatti regolari con centri di ricerca e università. L’80% delle aspiranti innovatrici ha un ufficio tecnico o di sviluppo e il 42% degli addetti impegnati in attività di ricerca. Il 49% ha dei laureati in organico che però provengono poco dalle lauree tecnico-scientifiche (solo il 6,5% ha assunto neolaureati in discipline tecnico-scientifiche negli ultimi due anni) e solo il 13,6% attiva stage con le università. Cercano però di organizzarsi: il 63% ha formalizzato un piano per introdurre innovazioni future e il 57% ha predisposto addirittura dei piani di finanziamento ad hoc e per raggiungere queste innovazioni prevedono incentivi (15,6%) e corsi di formazione sul project management (17,1%) per il personale. Meno della metà (47%) partecipa a convegni sui trend teconologici e solo il 18,6% ha chiesto negli ultimi due anni finanziamenti pubblici per l’innovazione, rivolgendosi soprattutto ad associazioni di categoria o territoriali (77%) e camere di commercio (23% delle aspiranti, 45% delle aspiranti ad alto potenziale) per il supporto nella richiesta. Buono anche il ricorso alle Camere di commercio per la progettazione innovativa e/o studi di fattibilità (38%). Profilo dell’impresa inerte: non pone l’innovazione al centro della sua strategia e tende ad adottare un atteggiamento reattivo o passivo ai cambiamenti del contesto. Riguarda due terzi delle imprese (69%), soprattutto nell’editoria (78,8% del settore), fabbricazione macchine e apparecchi meccanici (77,3%), costruzioni (75%) e moda (70,2%). I settori meno inerti: Ict (47,1%) e biotecnologie agroalimentari (48%). Sono più diffuse nelle classi di fatturato inferiore (il 75% di quelle con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro, anche se risultano inerti anche la metà (53,8%) delle imprese con fatturato superiore ai 50 milioni di euro), spesso interamente prodotto in Italia (è inerte il 77% delle imprese che non produce all’estero alcuna parte del proprio fatturato), nelle classi di addetti inferiori (75,2% di quelle con meno di 15 addetti) e nei servizi (80,8% del settore contro il 63,2% delle imprese di prodotto). Sono imprese nate nell’ ultimo trentennio (72% di quelle nate dal 1975 ad oggi) e hanno la certezza che non avrebbero potuto innovare di più negli ultimi anni (78,7%). Le ragioni della rinuncia alle innovazioni lo sono soprattutto finanziarie (56%) ma più di una impresa su dieci (11,9%) lo ha fatto perché era troppo rischioso. Oltre la metà (53,1%) non investe in innovazione, solo quasi una su cinque (23,2%) vi investe più del 5% del proprio fatturato, percentuale che resta stabile rispetto all’anno precedente per il l’89,5% delle imprese inerti. Appena una impresa su otto 812,8%) possiede brevetti e meno di una su venti (3,4) cura regolarmente rapporti con università e centri di ricerca. Una su quattro (25,8%) ha addetti impegnati in attività di ricerca, una su tre (36,5%) ha laureati in organico (solo il 2,6% ha però assunti negli ultimi due anni laureati in discipline tecnico scientifiche) ed una su dieci (11,1%) ha attivato negli ultimi due anni stage in collaborazione con le università. Meno del 3% ha piani formalizzati per l’introduzione di future innovazioni e il finanziamento delle stesse, una su otto si premura di realizzare ricerche di mercato prima di innovare. Solo il 2% lega l’innovazione ad incentivi per il personale. Il 28,6% partecipa a convegni sui temi tecnologici ma solo il 22,4% li considera importanti per la propria azienda. Solo l’11,4% è ricorsa negli ultimi due anni al finanziamento pubblico per l’innovazione, e l’11% si è appoggiata ad enti istituzionali per supportare la richiesta di finanziamento. Per tale supporto scelgono soprattutto le associazioni di categoria/territoriali (69%) e le Camere di commercio (35%). . |
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LOMBARDIA/ONTARIO.FORMIGONI:ALLEATI ANCHE PER DIFESA AMBIENTE INCONTRO CON MINISTRO PUPATELLO, PROBABILE MISSIONE IN PRIMAVERA |
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Milano, 17 settembre 2008 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il ministro per lo Sviluppo Economico e il Commercio dell´Ontario (Canada), Sandra Pupatello, che si sono incontrati ieri a Palazzo Pirelli presente anche dell´assessore regionale al Commercio, Franco Nicoli Cristiani, hanno deciso di rafforzare la collaborazione in campo economico- commerciale e della tutela dell´ambiente. Formigoni e il ministro Pupatello avevano già avuto modo di incontrarsi nel gennaio del 2007 a Nuova Delhi, impegnati entrambi in missioni istituzionali, e di gettare così le basi di una partnership fra due realtà molto simili fra loro. Se la Lombardia è infatti la Regione leader in Italia, lo stesso si deve dire dell´Ontario, la cui economia, come quella lombarda, incide profondamente in quella del Canada. "Siamo molto interessati ad approfondire altri campi di collaborazione - ha spiegato Formigoni - ad esempio molto si può fare in quello dell´industria verde e della lotta all´inquinamento". Il ministro Pupatello ha infatti spiegato al presidente Formigoni che l´Ontario ha deciso di perseguire una propria politica a tutela dell´ambiente e per questo guarda con favore all´esperienza maturata dalla Lombardia negli ultimi dieci anni. Particolare attenzione, secondo Formigoni e la Pupatello, deve essere posta alla capacità di ridurre l´impatto ambientale delle industrie e allo sfruttamento dei gas naturali. "Sono quindi molto contento - ha detto Formigoni - dell´invito che ho ricevuto a visitare l´Ontario. E´ molto probabile, quindi, che la prossima primavera una delegazione lombarda che rappresenti le nostre eccellenze si rechi nell´Ontario per cogliere nel modo migliore l´occasione di una collaborazione fra due grandi Regioni del mondo leader dei rispettivi Paesi". Il primo passo per la "costruzione" di questa visita l´ha illustrato l´assessore Nicoli Cristiani che, proprio domani, incontrerà il presidente della Camera di Commercio italo-canadese per mettere a punto i dettagli che, secondo lo stesso Nicoli Cristiani, "non possono che partire dalla presenza dei nostri imprenditori alle fiere canadesi e viceversa". . |
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IL VENETO E’ CAPOFILA DEL PROGETTO TRANSNAZIONALE CLIMALPTOUR E PARTNER DI PERMANET. INVESTIMENTI PER 550 MILA EURO |
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Venezia, 17 settembre 2008 - La Commissione europea ha varato il nuovo programma operativo “alpine space” per accrescere la competitività dell’area alpina e la sua capacità di attrazione mediante azioni congiunte in settori dove la cooperazione a livello transnazionale è funzionale proprio all’individuazione di soluzioni comuni sostenibili. Il Veneto partecipa come capofila al progetto climalptour per l’elaborazione di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici dell’offerta turistica in area montana. La Regione è, inoltre, partner del progetto permanet per lo studio, il rilevamento della distribuzione spaziale del permafrost in zone di montagna e per l’individuazione dei rischi correlati alla sua evoluzione in seguito a cambiamenti climatici. Lo comunica l’assessore all’Economia, Vendemiano Sartor, che ricorda anche che il Veneto per climalptour può contare su un budget di 260 mila euro in tre anni, mentre per permanet la somma a disposizione è di 290 mila euro sempre in un triennio. “La Regione - ha detto Sartor - saprà sfruttare l’esperienza maturata nella precedente programmazione transnazionale e soprattutto saprà capitalizzare i risultati già raggiunti. ” La quota di Fondo europeo per lo sviluppo regionale destinata a questa prima selezione di progetti alpine space è stata di 24. 500. 000 euro. A queste si aggiungono le risorse di cofinaziamento nazionali dei diversi Paesi che portano il budget complessivo disponibile a circa 32. 200. 000 euro. Per l’Italia queste risorse nazionali sono garantite dal Fondo di rotazione del Ministero dell’economia e finanze. Le proposte selezionate sono dodici rispetto ad una lista di 136 e sono state presentate dal nostro Paese, oltre che dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria e dalla Svizzera. Conclude l’assessore: “il programma alpine space si propone quattro obiettivi, e cioè rafforzare l’immagine dello spazio alpino come area strategica europea; attivare azioni di sviluppo sostenibile, tenendo in grande considerazione la relazione esistente tra il cuore della regione alpina e le aree di transizione; trovare soluzioni per le questioni riguardanti l’accessibilità e i trasporti, promuovendo le modalità di comunicazione maggiormente sopportabili; pensare come proteggere il patrimonio paesaggistico e culturale, le infrastrutture e la popolazione dai rischi naturali grazie allo sviluppo di strumenti comuni e allo scambio di informazioni e di metodologie di intervento. ” . |
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VISITA FRATTINI: GRANDE ATTENZIONE A RUOLO FVG IN EUROPA |
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Trieste, 17 settembre 2008 - Procedura normativa avviata, consenso politico della Slovenia e negoziato Stato-regione per il trasferimento di contenuti: questi i tre passi fondamentali verso la costituzione dell´Euroregione che, oltre a Friuli Venezia Giulia, Veneto e Carinzia, potrà contare sulla presenza della Slovenia e, in un secondo momento, su quella delle regioni Istriana e Litoraneo Montana della Croazia. Euroregione Pronta - Il ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, ieri in visita ufficiale a Trieste, ha confermato al presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ed alla Giunta regionale al completo che sono state avviate tutte le iniziative necessarie affinché si possa arrivare quanto prima a garantire basi giuridiche ed operative adeguate alla cosiddetta Euroregione: dalla predisposizione della legge comunitaria, contenente anche il recepimento del regolamento comunitario sui Gect (gruppi europei di collaborazione territoriale), che sarà approvata con corsia preferenziale, all´impegno della Slovenia ottenuto nel corso del recente vertice intergovernativo a Roma, al dialogo con la Regione che porterà a definire i contenuti concreti dell´Euroregione. "Un risultato politico complessivamente molto importante che trasformeremo in opportunità di sviluppo", ha commentato Tondo. Energia, Si´ A Krsko - Un altro sì da parte Slovena, ha annunciato Frattini a Tondo, giunge sul fronte dell´energia, in particolare riguardo alla volontà di identificare possibili forme di collaborazione con l´Italia per il raddoppio della centrale nucleare slovena di Krsko. A questo proposito, riscontrato il forte interessamento del Friuli Venezia Giulia, Frattini ha riferito della disponibilità manifestata dall´Enel, attraverso l´amministratore delegato Fulvio Conti, a collaborare in fase di ricerca, progettazione e lancio del secondo reattore nucleare di Krsko. Fiscalita´ Di Vantaggio - "La fiscalità di vantaggio è l´occasione per dimostrare che la specialità del Friuli Venezia Giulia non è un privilegio ma un valore aggiunto", ha affermato Frattini, entrando nel merito di un altro argomento di primario interesse. A Tondo che ricordava come l´estremo Nordest abbia anticipato e sperimentato il sistema federale già nel 1996, quando a fronte di 1/10 in più di trasferimento di Iva ha accettato di gestire direttamente la spesa sanitaria, il ministro ha prospettato l´applicazione di una fiscalità di vantaggio compatibile con l´ordinamento comunitario sugli aiuti di Stato, quindi riferita non a settori produttivi ma ad aree territoriali. A questo proposito, è stata citato l´esempio del Tarvisiano, già al vaglio del Governo che non esclude la creazione di una zona franca aperta compatibile con le norme europee. "Sono scelte - ha evidenziato con soddisfazione Tondo, promotore di una richiesta in tal senso - che vanno incontro all´interesse generale, quello dell´intero Paese. Per quanto ci riguarda, le accoglieremo e le attueremo con estrema responsabilità etica e funzionale". Accise In Aree Confine - Sempre in tema di fiscalità, in questo caso riferita a specifiche aree di confine, Frattini ha annunciato la possibile approvazione da parte della Commissione europea di un innalzamento del livello minimo per le accise che, relativamente a prodotti che fruiscono di particolari deroghe, consentirebbe di riequilibrare l´attuale differenziale con la Slovenia. Vertici Internazionali A Ts - In un´ottica di valorizzazione del ruolo internazionale di un´area al centro della Nuova Europa, si inserisce il prossimo summit Italia-germania che, ha ribadito Frattini, si svolgerà a Trieste tra i premier Silvio Berlusconi e Angela Merkel, con la presenza dei cinque più importanti ministri dei rispettivi Paesi. Il responsabile della Farnesina ha inoltre assicurato la volontà di organizzare nel capoluogo giuliano uno degli eventi legati alla presidenza italiana del G8 nel 2009, presumibilmente quello che vedrà impegnati in primavera proprio i ministri degli Esteri. Emigranti Ita A Villa Manin - I Grandi Eventi ospitati in Friuli Venezia Giulia non riguarderanno solo i vertici governativi perché, come già prospettato in un meeting fra Tondo, l´assessore Roberto Molinaro ed il sottosegretario agli Affari esteri, Alfredo Mantica, nei primi mesi del 2009 ci sarà spazio anche per il primo summit fra tutti gli imprenditori italiani all´estero, una tre-giorni allestita a Villa Manin con una giornata interamente dedicata al Friuli Venezia Giulia nel mondo ed al sistema produttivo locale. Delega Per Minoranze All´estero - In un contesto di federalismo, si prospetta una collaborazione Stato-regione anche per il supporto alle minoranze italiane in Slovenia e Croazia, un tema che Tondo aveva già segnalato in varie occasioni agli esponenti romani. Meno burocrazia, meno controlli e maggiore efficacia nell´utilizzo dei fondi: su queste basi dovrebbe fondarsi il rapporto sinergico tra i governi nazionale e regionale al fine di contrastare e compensare l´inevitabile contenimento nell´erogazione di fondi. Gorizia Sede Di Innovazione Eu - Un ulteriore riconoscimento al Friuli Venezia Giulia potrebbe giungere, su sollecitazione del governatore Tondo, grazie all´identificazione di Gorizia quale candidata ad ospitare una delle filiali dell´Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia che, ha spiegato Frattini, avrà sede a Budapest, in Ungheria. In questo caso, Gorizia sarebbe presentata come riferimento di un più ampio e qualificato sistema regionale e territoriale della ricerca. . |
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FRATTINI IN FVG : RIFORMA FEDERALE NON INTACCHERÀ LA SPECIALITÀ DEL FRIULI VENEZIA GIULIA POSSIBILITÀ DI UN´ESTENSIONE DELL´EUROREGIONE A LOMBARDIA E BAVIERA |
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Trieste, 17 settembre 2008 - E´ stata una due giorni impegnativa ma densa di significato quella del ministro degli Affari esteri, Franco Frattini, in Friuli Venezia Giulia. Una maratona d´incontri conclusasi ieri mattina a Trieste, nel palazzo della Giunta regionale, con la conferenza stampa servita a puntualizzare i tanti temi trattati: dall´Euroregione alla collaborazione con la Slovenia per l´energia, dalla controversia sui punti franchi alla promozione del Friuli Venezia Giulia attraverso una lunga e complessa serie di summit internazionali, dalla specialità della Regione, da guardare non come privilegio ma come assunzione di responsabilità, all´avvio del dialogo sulla fiscalità di vantaggio ed al riequilibrio delle accise tra Italia e Slovenia al vaglio della Commissione europea. "Frattini è un ministro eletto in questa regione e ciò accresce le sue responsabilità - ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo - ma il fatto che sia qui, mentre la sua presenza potrebbe esser richiesta altrove da quanto avviene in Europa e nel mondo, conferma che, nel suo caso, le promesse elettorali non finiscono con l´elezione dei candidati". "L´incontro di Frattini con i parlamentari del Friuli Venezia Giulia, i sindaci dei capoluoghi ed altri rappresentanti delle istituzioni gli ha consentito di farsi un quadro complessivo della situazione", ha detto Tondo, esprimendo il suo apprezzamento "per la dimostrazione di stile del ministro", che si è confrontato "con gli esponenti di tutti i livelli istituzionali ed i colleghi dell´opposizione, cosa che fa parte anche del mio modo di lavorare perché questa regione ha una tradizione di forte coesione nei momenti in cui c´è bisogno di guardare avanti". Parlando della riforma federale che, Frattini ha confermato, "non intaccherà la specialità del Friuli Venezia Giulia", il presidente ha dichiarato "a noi interessa che la nuova stagione sia ricca di opportunità, perché assumendo sulle nostre spalle il sistema sanitario regionale abbiamo già tradotto la parola federalismo in responsabilità". Tondo ha quindi ricordato che, nel corso dell´incontro della mattina con la Giunta regionale, l´assessore a Salute e Protezione sociale, Vladimir Kosic, ha consegnato a Frattini un documento sulla Sanità regionale, ricordandogli che, già durante il primo mandato di Tondo ai vertici della Regione, il Friuli Venezia Giulia era diventato leader mondiale per la classificazione della disabilità. A sua volta, l´assessore alla Cultura, Roberto Molinaro, aveva evidenziato con il ministro l´opportunità di identificare Udine quale sede dell´Agenzia europea per le lingue minoritarie, ricevendo la disponibilità di Frattini. Rispondendo ai giornalisti sulla possibilità di un´estensione dell´Euroregione a Lombardia e Baviera, iniziativa cui si era dichiarato contrario il ministro per le Riforme federalistiche, Umberto Bossi, Frattini ha affermato "resto favorevole ad una prospettiva più ampia ed ambiziosa di quella attuale". "Voi sapete - ha continuato - che l´idea di Alpe Adria si è tradotta in un accordo Matrioska di cui il Friuli Venezia Giulia è parte e che comprende un alveo territoriale più ampio. Oggi noi parliamo di un Gect (gruppo europeo di cooperazione territoriale) e cioè di un modello variabile a seconda della volontà politica degli attori. Farà la differenza se lo renderemo attraente e ci riusciremo solo applicando al meglio l´ultimo comma dell´articolo 21 della legge comunitaria presentata in agosto al Parlamento, comma che prevede, oltre alla stretta limitazione alle materie del regolamento comunitario, anche ulteriori funzioni da negoziare". . . |
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CONVEGNO A PADOVA PER FARE PUNTO SU FEDERALISMO FISCALE |
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Venezia, 17 settembre 2008 - “Non a caso avviene nel Veneto il primo seminario di altissimo profilo, dopo il via libera da parte del governo sul federalismo fiscale. Perché il Veneto ha una lunga e collaudata tradizione in materia di autonomia regionale e di federalismo fiscale. Basta andare a vedere gli atti”. Così il presidente della Regione del Veneto Giancarlo Galan ha spiegato il senso del convegno nazionale che si svolgerà lunedì prossimo nell’Aula Magna dell’Università di Padova per fare il punto sul federalismo fiscale. Erano presenti a Palazzi Balbi anche l’assessore regionale al bilancio Marialuisa Coppola, il Rettore di Padova Vincenzo Milanesi insieme al prof. Mario Bertolissi, direttore della rivista di diritto ed economia “Federalismo Fiscale”. “Il motivo conduttore di questo convegno – ha detto Galan - sarà quello di accoppiare due principi: da una parte autonomia e federalismo, di cui quello fiscale è capostipite; dall’altra responsabilità e buona amministrazione. Avere più federalismo e più autonomia significa per me avere maggiori responsabilità e trasparenza, che è senza dubbio uno dei meriti di questa riforma”. Galan ha sottolineato che il convegno, a cui è annunciata la presenza di ministri, presidenti di Regione, studiosi e costituzionalisti, si inserisce nel momento giusto per influenzare le prossime scelte, per mettere argomenti all’ordine del giorno e per suggerire un’agenda a chi dovrà trasformare la riforma in atti concreti con i decreti delegati. Galan ha rivolto un ringraziamento all’università che ha avuto il merito di tenere sempre elevato il tono del dibattito su questi temi. “L’università – ha aggiunto - ci è sempre stata al fianco anche in tutte le controversie che abbiamo avuto con i Governi centrali presso la Corte Costituzionale. Alcune le abbiamo perse, molte vinte; alcune hanno segnato un tracciato e sono state assolutamente all’avanguardia in Italia in questo campo”. Galan ha sollecitato l’aiuto degli studiosi dell’università, che è una delle “eccellenze del Veneto, anche su un altro fronte, quello dell’articolo 116 della Costituzione. “E’ un tema in questo momento un po’ dimenticato – ha concluso - ma che è un altro degli atti importanti di questa Regione. All’attuale Governo abbiamo infatti rimandato la nostra proposta e le nostre richieste, come hanno fatto anche Piemonte e Lombardia, anche se in maniera diversa. In questo modo tutta quella parte che non ci soddisfa o che avremmo voluto più spinta in questi provvedimenti del Governo sul federalismo fiscale, la si potrà recuperare attraverso l’art. 116”. Da parte sua l’assessore Coppola ha ricordato il determinante apporto del Veneto alla costruzione della proposta governativa sul federalismo fiscale, evidenziando che la vera sfida sarà quella dei decreti delegati. Il rettore di Padova, Milanesi, si è soffermato sul contributo scientifico che l’università può dare e sulla necessità di criteri meritocratici per premiare chi sa gestire l’autonomia in maniera virtuosa. Infine, Bertolissi ha sostenuto che nel federalismo fiscale, per una questione di “giustizia”, deve esserci un elemento di “eticità” soprattutto per quanto riguarda l’uso responsabile delle risorse. In questi 60 anni la Costituzione ha avuto invece una lettura a senso unico, in cui la parola “responsabilità” non si trova mai. “Non si può più – ha concluso – andare avanti così”. . |
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FEDERALISMO? NESSUNO TOCCHI LA PUGLIA |
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Bari, 17 settembre 2008 - “Accettiamo la sfida del Federalismo, ma se questo dovesse significare togliere fondi alla Puglia e al Mezzogiorno non ci sto”. Sono le parole di Sandro Frisullo, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica della Regione Puglia, intervenuto ieri mattina alla Tavola Rotonda di Business International organizzata in collaborazione con la Regione Puglia e con la Fiera del Levante. L’incontro è stato organizzato per analizzare i temi fondamentali per la crescita socio-economica della Regione Puglia quali l’impatto del Federalismo Fiscale, la competitività delle economie locali, l’innovazione come strategia per la crescita del sistema produttivo, la modernizzazione delle infrastutture e dei trasporti e le potenzialità della ricerca per l’industria energetica. “Credo di aver dimostrato – continua Frisullo - che i fondi erogati siano stati investiti bene, come ad esempio quelli spesi per la ricerca. Per quanto riguarda le infrastrutture abbiamo siglato un accordo di 1 miliardo e 600 milioni con l’ex ministro Di Pietro per le Ferrovie dello Stato pugliesi. Se dovessero saltare il nodo di Bari, i piani sui porti e gli aeroporti, si colpirebbe mortalmente al cuore la strategia di ammodernamento e di innovazione della Puglia e dell’intero Sud”. Il Vice Presidente Frisullo ha illustrato i dati relativi al progresso economico della Puglia: “La nostra Regione ha registrato una crescita dello 0,5% in più rispetto alla media nazionale e di tre volte in più rispetto al Mezzogiorno. Si può dire che questo sviluppo sia dovuto a politiche pubbliche attente e selettive grazie alle quali la nostra Regione può essere considerata la locomotiva del Sud Italia. La crescita si registra soprattutto nell’export che è arrivato a toccare il 3,5% di incremento anche grazie alla varietà merceologica. Settori come il Tac (tessile, abbigliamento e calzaturiero) che era considerato in una fase di stallo, hanno dimostrato che ci si poteva posizionare nel mercato asiatico puntando sulla qualità”. Grande soddisfazione da parte dell’Assessore Frisullo per l’accordo raggiunto a Torino in tema di Aerospazio tra Puglia, Campania e Piemonte: “L’aerospazio è un settore nel quale la nostra Regione eccelle. A Grottaglie verrà costruito un pezzo della fusoliera del boing 747 e nell’equipe vi saranno molti ingegneri pugliesi. Questo è un grande motivo di vanto per noi. La crescita della Puglia – conclude Frisullo – deve essere considerata un punto di partenza e non di arrivo”. Un tema, quello dell’innovazione, caro al Vice Presidente della Regione Puglia che, intervenendo subito dopo ad un convegno sul tema dello sviluppo e dell’innovazione organizzato da Bridg€conomies e Unioncamere Puglia con la collaborazione dell’Arti, ha detto: “C’è un Mezzogiorno che sa spendere e spende bene. Noi abbiamo fatto una scelta strategica investendo sull’innovazione e sulla ricerca. Nel Por 2000-2006 abbiamo erogato contributi per ricerca e sviluppo pari a 190. 831. 801 euro. Queste risorse hanno sviluppato nelle aziende investimenti per 359. 120. 606 euro. Abbiamo finanziato 112 progetti esplorativi e 53 strategici con 60 milioni di euro, risorse date alle università ed ai centri di ricerca che lavorano in partenariato con le aziende. Dobbiamo puntare con una determinazione ancora maggiore sul lavoro intellettuale perché è la leva che ci consente di crescere e di dare lavoro ai nostri giovani. Anche per questo nostro sforzo, l’economia pugliese si sta trasformando verso quei segmenti che hanno più valore aggiunto e accrescono la competitività”. . |
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SICILIA, FEDERALISMO: LOMBARDO INSEDIA COMMISSIONE TECNICA PER MONITORARE IL PERCORSO LEGISLATIVO DELLA RIFORMA |
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Palermo, 17 settembre 2008 - Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, ha designato, il 15 settembre, i componenti della commissione tecnica che avrà il compito di monitorare il percorso legislativo della riforma federalista. La commissione è composta da un gruppo di giuristi siciliani (i docenti universitari di diritto Giovanni Pitruzzella, Giuseppe Verde, Andrea Parlato, Roberto Pignatone, Salvatore Sammartino e l’avvocato amministrativista Andrea Scuderi) Ed è aperta al mondo politico. Seguirà passo dopo passo il lavoro iniziato a Roma, fino alla pubblicazione dei decreti attuativi della riforma che vedranno la luce nei prossimi due anni. Lo ha comunicato lo stesso Lombardo intervenendo al convegno: “Federalismo fiscale: la proposta della Sicilia”. L’incontro è stato organizzato dalla presidenza della Regione Siciliana in collaborazione con la presidenza dell’Assemblea regionale siciliana. “Si sta partendo con il piede giusto”. È il giudizio che sul progetto di riforma federalista ha espresso il presidente dell’Ars, Francesco Cascio, all’apertura del convegno che si è svolto a palazzo Reale a Palermo. “Nella bozza Calderoli - ha aggiunto - ci sono norme che, per la Sicilia, hanno valenza storica. Penso al riconoscimento alla nostra Regione delle accise sulla raffinazione degli oli minerali. O alla fiscalità di vantaggio. Ovviamente, non mancano i rischi. Ma sono certo che i parlamentari nazionali eletti in Sicilia lavoreranno per scongiurare penalizzazioni per la nostra Regione”. Andrea Scuderi, avvocato amministrativista, ha invitato tutti a valutare con estrema attenzione “i varchi e i rischi che la riforma federalista dello Stato comporta”. Per Scuderi, saranno inevitabili i contenziosi istituzionali e costituzionali che dovranno essere affrontati con “realismo”. L’amministrativista si è soffermato sul “profilo nordista” di questa riforma, con riferimento non tanto all’ultima versione della bozza Calderoli quanto alle pressioni delle forze politiche che stanno dietro a questo progetto. “C’è il pericolo - ha sottolineato Scuderi - che venga leso quanto previsto dall’articolo 53 della nostra Costituzione. Il rischio è che chi oggi ha di più finisca con il contribuire meno alla solidarietà e alla redistribuzione. Per fronteggiare le spinte egoistiche serve una camera di compensazione che potrebbe essere individuata nel Senato delle Regioni”. Scuderi si è soffermato poi sulla fiscalità di vantaggio, ricordando che l’Unione Europea, per concederla, richiede tre condizioni: autonomia istituzionale, procedurale ed economica. A parere del costituzionalista Giovanni Pitruzzella, la riforma federalista dello Stato si annuncia “epocale”. Per Pitruzzella, la tesi secondo la quale la Sicilia, sulla base del proprio Statuto autonomistico, sarebbe autosufficiente è sbagliata. “Alla Sicilia - ha detto - spettano meccanismi perequativi”. E poiché la perequazione verrà calcolata sulla base di costi standard, ha invitato tutti a vigilare affinché i costi standard vengano elaborati sulla base delle “variabili territoriali”. Pitruzzella ha poi sottolineato anche la necessità “di una riforma costituzionale che accompagni il federalismo fiscale”; e si è detto favorevole a un rilancio dell’attività della commissione paritetica Stato-regione. Sulla stessa lunghezze d’onda il preside della facoltà di Giusprudenza di Palermo, Giuseppe Verde, che ha auspicato un “irrobustimento” della commissione paritetica, “una commissione che va fatta funzionare”. Verde ha posto l’accento sulla gestione della riforma federalista dello Stato. Una gestione che “dal Parlamento si è spostata sull’esecutivo”, visto che verrà attuata con i decreti legislativi dei vari ministri. Verde ha lanciato quindi alcuni interrogativi: “Qual è il luogo della concertazione? Dove verranno rappresentate le esigenze della specialità dello Statuto siciliano?”. La “fluidità normativa” è stata sottolineata da Andrea Parlato, docente di Diritto tributario all’Università di Palermo, per il quale il gettito delle accise riconosciuto alla Sicilia “non configge con il federalismo fiscale, una partita che si giocherà sulla fiscalità di vantaggio, da definire, forse più correttamente, fiscalità di sviluppo”. Sul concetto di perequazione “cerniera del sistema federale” si è soffermato Roberto Pignatone, docente di Diritto tributario all’Università di Palermo. Anche per Pignatone bisognerà porre attenzione alle modalità con le quali verranno calcolati o costi standard. “Il rischio - ha aggiunto - è che i costi standard si riducano a poca cosa. Perché i costi standard, spesso, non sono i costi sostenuti da una regione”. I rischi non mancano, insomma. Anche se, secondo Pignatone, ci sono, per la Sicilia, almeno tre opportunità: non rimanere fuori dal processo di trasformazione in chiave federale; chiedere a Roma di farsi carico delle questioni siciliane; stare dentro i meccanismi che si andranno a delineare. Un invito a rivedere la gestione dell’Iva è arrivato da Salvatore Sammartino, docente di Diritto tributario all’università di Palermo, mentre Calogero Mannino, parlamentare nazionale dell’Udc e componente della commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati, ha stigmatizzato la singolarità di una “proposta federalista a prescindere dall’ordinamento costituzionale”. Per Mannino, da parte di una larga parte del Paese, c’è la volontà di “sciogliere i nodi della solidarietà nazionale”. “E non è solo la Lega a spingere in questa direzione - ha aggiunto il parlamentare - ma anche settori della maggioranza di centrodestra”. Secondo Mannino, la bozza Calderoli è “preferibile” al disegno di legge elaborato dal presidente della Regione Lombardia, Formigoni. “L’iniziativa di Formigoni - ha precisato Mannino - si muoveva nel solco dello scioglimento dell’unità della finanza pubblica e della solidarietà. Con la bozza Calderoli va un po’ meglio. Anche se non mancano i rischi, cominciare dal fatto che la legge delega mette tutto nelle mani del governo”. Disponibile a un “confronto a maglie larghe” si è dichiarato Antonello Cracolici, capogruppo del Pd all’Ars. “La riforma federale che si va delineando nel nostro Paese - ha detto Cracolici - sta maturando dentro un solco di insofferenza verso il Sud. Non mancano conflitti e contraddizioni. Tuttavia, sarebbe un errore arroccarsi sulla specialità del nostro Statuto. Rispetto a sessanta anni fa tante cose sono cambiate”. Per Cracolici occorrono correttivi. “Anche con il trasferimento delle accise, conti alla mano - ha aggiunto l’esponente del Pd - la Regione Siciliana presenterebbe un saldo negativo di circa 4 miliardi di euro”. Secondo il capogruppo del Pd all’Ars, è più che mai necessaria una “riscrittura dello Statuto regionale, anche alla luce della bozza approvata dall’Ars nella legislatura 2001-2006”. Per il senatore del Pdl, Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, la Sicilia non deve aver paura del federalismo. “Con la consapevolezza, però - ha detto Vizzini - che il federalismo nasce per mettere insieme diversità e non per omogeneizzare. Perché l’omologazione è l’antitesi del federalismo”. “In questa delicata fase politica - ha aggiunto Vizzini - la Sicilia non deve giocare in difesa. Anche perché se ci limitiamo a difenderci mentre a Roma si disegna l’impalcatura del nuovo Stato federale, rischiamo di finire nell’ammezzato”. Anche da Vizzini è partito un invito, rivolto all’Ars, a riformare lo Statuto. . |
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FEDERALISMO: LOMBARDO, SOLIDARIETÀ PER EVITARE RISCHIO DI SECESSIONE |
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Palermo, 17 settembre 2008 - “Se il processo di riforma federalista dello Stato si compirà, per il nostro Paese sarà un fatto epocale. Siamo perfettamente coscienti che per la Sicilia e per il Sud i rischi che si corrono sono tanti. Ma ci sono anche tante opportunità. L’importante è non perdere di vista i grandi principi. A cominciare dalla solidarietà. Se dovesse saltare il fondo perequativo, salterebbe l’unità del Paese, con il rischio di una secessione”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, concludendo i lavori del convegno sul federalismo a palazzo Reale. “Potrei ritenermi parzialmente appagato dello stato delle cose “Se non altro perché - ha aggiunto Lombardo, con riferimento al disegno di legge Calderoli - rispetto ai testi precedenti, nella bozza messa a punto dal ministro Calderoli c’è il riconoscimento delle accise alla Regione, si parla di fiscalità di vantaggio e di solidarietà. Ma il mio sarebbe un appagamento effimero, perché la partita si è appena aperta e c’è ancora da lavorare tanto”. “Sarebbe da incoscienti - ha sottolineato Lombardo - non riconoscere i rischi che corriamo in questa delicata fase politica. Ma va anche ricordato che, oltre ai rischi, il federalismo fiscale ci darà la possibilità di cogliere alcune importanti opportunità. Penso a un processo di responsabilizzazione che dovrà toccare un po’ tutti i siciliani, dai noi governanti ai burocrati, dagli imprenditori alle stesse famiglie. Alla luce del federalismo, per esempio, la riforma della burocrazia diventa un’improrogabile necessità. Possiamo, per citare un altro esempio, farci ‘bocciare’ da Roma sul piano di rientro in materia di sanità proprio mentre comincia a prendere forma il federalismo del nostro Paese? Non credo che sarebbe un buon viatico. La verità è che la svolta federalista dovrà accompagnarsi a un mutamento culturale della classe politica. Ho letto che il riconoscimento delle accise sulla raffinazione degli oli minerali sarebbe un regalo alla Sicilia. Ma allora perché hanno piazzato le raffinerie nella nostra regione? Per regalarci solo costi sociali, ovvero inquinamento e malattie?”. Lombardo ha invitato tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia a vigilare e a lavorare nell’interesse della regione. Ha anche auspicato una riforma dello Statuto autonomistico dell’Isola, a partire dal testo già approvato dall’Assemblea regionale siciliana nella legislatura 2001-2006. . |
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CRISI BANCARIA AMERICANA, LA REGIONE MARCHE HA GARANZIE. |
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Ancona, 17 Settembre 2008 - ´La crisi bancaria internazionale che sta colpendo in particolare gli istituti di credito americani come Lehman Brothers, ha avuto vasta eco anche da noi ma la Regione Marche ha le sue garanzie´ ha detto l´assessore regionale al Bilancio Pietro Marcolini. Lo stesso Governatore di Bankitalia, Draghi, ha parlato di un fabbisogno di oltre 350 mld di dollari in seguito ai numerosi contratti derivati, stipulati da soggetti istituzionali e finanziari di primissimo piano, dalla Telecom alla Terna, a varie Regioni italiane e allo stesso Dipartimento del Tesoro. Anche la Regione Marche, nell´ambito del Bramante Bond, ha costituito presso la Lehman una parte del fondo di accantonamento necessario secondo la normativa nazionale per rimborsare gli obbligazionisti alla scadenza del bond stesso. Consapevole della necessita` di assicurare l´intangibilita` del fondo, anche in presenza di un eventuale default della banca, l´Ente ha negoziato una garanzia che e` tesa a consentire di riappropriarsi in ogni momento di quanto accantonato. E´ proprio su tale garanzia che la Corte dei Conti ha espresso una valutazione estremamente positiva dichiarando: ´´l´operazione di sostituzione di mutui con un prestito obbligazionario (che ha consentito di chiudere anche una operazione di swap e di ottenere un rendimento che allevia l´onere finanziario regionale), ha assunto caratteristiche che hanno anticipato e ´ispirato´ il processo di regolazione delle modalita` di accesso ai mercati finanziari predisposto dal Ministero dell´economia e delle finanze con il decreto del dicembre 2003 e con la circolare dello scorso febbraio. Si tratta di un´operazione di cui sono apprezzabili gli effetti riduttivi sul costo del debito e le caratteristiche di prudenza e certezza proprie di gestioni finanziarie pubbliche che operano sul mercato. Operazione resa possibile anche grazie alle professionalita` e all´esperienza dell´Amministrazione acquisite in questi anni´. La Regione sta seguendo giorno per giorno l´evolversi della situazione pronta ad utilizzare tale garanzia in caso di evidente necessita`. . |
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TOSCANA-USA, COLLABORAZIONE SEMPRE PIÙ INTENSA E CONCRETA PROGETTI DI RICERCA, ENERGIA, CULTURA, IMMIGRAZIONE MARTINI HA INCONTRATO LA NUOVA CONSOLE AMERICANA MARY ELLEN COUNTRYMAN |
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Firenze, 17 settembre 2008 - «Benvenuta e buon lavoro. Confermo subito l´intenzione della Toscana di collaborare con il consolato statunitense a Firenze, così come abbiamo fatto finora con Nora Dempsey, che l´ha preceduta. Negli ultimi anni il rapporto si è molto sviluppato: prima era protocollare, ufficiale, poi abbiamo individuato progetti concreti di collaborazione, che stiamo realizzando». Così Claudio Martini ha accolto nel suo studio la nuova console americana, Mary Ellen Countryman, che si è insediata a Firenze da una settimana. Martini ha ricordato i progetti Best (Business exchange and student training, borse di studio per giovani toscani nella Silicon Valley), già avviato, e Saper (un centro di ricerca in sanità che vedrà collaborare università americane e toscane e avrà sede nel vecchio ospedale San Giovanni di Dio in Borgognissanti), che partirà entro l´anno, e si è detto disponibil! e a vara re altri progetti comuni, iniziative scientifiche e culturali: per esempio nel 2009, che sarà l´anno galileiano. Mary Ellen Countryman ha dato atto alla Toscana di essere «lungimirante e attiva nel promuovere lo sviluppo della ricerca». La neo-console, che è originaria di Seattle, si è detta molto soddisfatta della nuova destinazione: «E´ una sede molto ambita all´interno del corpo diplomatico. Firenze è la sintesi di tutti i miei interessi professionali». Su sollecitazione di Martini, ha declinato gli interessi personali: cultura, musica, danza, teatro; e la protezione dei diritti della donna. Tanti gli argomenti toccati nel corso della conversazione. L´11 settembre, di cui è ricorso pochi giorni fa il settimo anniversario: «Confermo la solidarietà e la vicinanza del popolo toscano – ha detto Martini – è la volontà di proseguire nella lotta contro il terrorismo, per la sicurezza e la democrazia». La particolarità della società toscana: «A differenza degli Stati Uniti – ha spiegato il presidente – qui in Italia, e ancor di più in Toscana, c´è una grande pluralità, una frammentazione di soggetti, con i quali è necessario stabilire rapporti». Sicurezza, integrazione, immigrazione: «I crimini vanno decrescendo – ha informato Martini – però aumenta la sensazione di insicurezza della gente, il senso del futuro è meno forte. Ai primi posti delle preoccupazioni ci sono immigrati e criminalità: segno di una comunità impaurita e incerta. Fino a qualche decennio fa l´Italia era paese di emigrazione, ed è strano vedere che un paese che ha vissuto questa esperienza tratta gli immigrati che arrivano esattamente nello stesso modo in cui venivano trattati gli italiani che emigravano». Ambiente, sviluppo sostenibile, energie alt! ernative: “A luglio – ha ricordato Martini –! abbiamo approvato un piano regionale sull´energia che si basa tutto sulle energie rinnovabili: da qui al 2000 contiamo di avere il 50% di energia da fonti rinnovabili. Siamo disponibili a collaborare anche su questo fronte, individuiamo dei progetti a cui lavorare insieme”. Investimenti in Toscana: «A fine settembre – ha annunciato il presidente – lanceremo un manifesto per l´attrattività in Toscana di investimenti nazionali e internazionali. Verremo a promuoverlo anche negli Stati Uniti. Della Toscana si conoscono soprattutto l´arte, il paesaggio, il cibo, il vino. Ma siamo anche tecnologia, ricerca, infrastrutture, scienza». Martini ha invitato Mary Ellen Countryman a considerare quello della Regione un ´palazzo amico´. Poi, lo scambio dei regali: un libro fotografico sulla Toscana e la riproduzione in argento di un dollaro del 1922. Intanto, a poche settimane dall’Election Day del 4 Novembre, il presidente Martini ha inserito sul ! proprio sito il link www. Votefromabroad. Org al quale i cittadini americani che vivono all’estero devono iscriversi entro settembre per poter partecipare al voto. . |
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IL 19 E 20 SETTEMBRE A PISA 150 ORGANIZZAZIONI NON GOVERNATIVE AL LAVORO PER LA PACE ONG DI PALESTINA E ISRAELE, TORNA IL SUMMIT IN TOSCANA |
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Firenze, 17 settembre 2008 - “Il ruolo dell´Europa nella risoluzione del conflitto Israelo-palestinese”: torna in Toscana l´appuntamento internazionale del Forum per la Pace delle Ong israeliane e palestinesi. A Pisa venerdì 19 e sabato 20 settembre si ritroveranno nelle sale del Centro Congressi del My One Hotel i rappresentanti di 50 Ong palestinesi e di 50 Ong israeliane per lavorare sui temi della pace. Insieme a loro ci saranno i rappresentanti di altrettante Ong italiane ed europee. La conferenza, organizzata dalla Regione Toscana con il sostegno dell´Unione Europea, si svolge sotto l´alto patronato del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e rappresenta il secondo appuntamento di questo tipo che si svolge in Toscana con la partecipazione della società civile di Israele e Palestina. Dopo il felice esordio dello scorso anno, che vide impegnate le Ong in una tre giorni di lavori a Montecatini e a Firenze, questa è l´occasione per ritrova! rsi e co nfrontare il lavoro compiuto, ma sopratutto per gettare la base di nuovi progetti comuni. Progetti che riguarderanno temi primari come la tutela dei diritti civili e umani, gli aiuti umanitari, la salute, l´istruzione, la ricerca e l´università, la salvaguardia dell´ambiente, ma anche l´informazione. I lavori cominceranno venerdì, 19 settembre, intorno alle 10, con i saluti del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e quelli del presidente della Provincia, Andrea Pieroni. Subito dopo sarà l´assessore regionale alla pace e riconciliazione, Massimo Toschi, a svolgere l´intervento introduttivo che, insieme a quelli dei capidelegazione, il palestinese Saman Khoury, e l´israeliano Ron Pundak presidente del Centro Peres per la pace, oltre all´intervento di Anne Luvigsson, parlamentare svedese e rappresentante del Centro “Olof Palmer” porterà nel cuore dei lavori della conferenza. Sempre nella matti! nata del 19 settembre si potranno ascoltare i contributi dell´ambasciatore israeliano in Italia, Ghideon Meir, e di un rappresentente dell´ambasciata palestinese. Nel pomeriggio due workshop. Il primo dedicato a fare il punto della situazione del negoziato per la pace in corso, alla luce dell´iniziativa araba, e l´analisi del contributo potenziale delle iniziative di pace regionali. Il secondo dedicato più in particolare al ruolo della società civile israeliana, palestinese e di quella europea, nella costruzione della pace attraverso la cooperazione trilaterale. L´intervento del presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, è previsto intorno alle 11,30 della seconda giornata di lavori, sabato 20 settembre, sul tema “La scommessa della pace”. Prima di lui sono previste testimonianze di personalità provenienti da altri paesi, la cui storia è stata segnata dal conflitto, come l´Irlanda del! Nord e il Sudafrica. Seguirà un workshop c! he perme tterà di approfondire il ruolo della società civile nelle situazioni di conflitto. Nel pomeriggio di sabato 20 settembre, intorno alle 15,30, è previsto l´intervento di Stefano Cacciaguerra, responsabile della cooperazione decentrata della Farnesina e della vicepresidente del parlamento Europeo, Luisa Morgantini. Infine spazio alla presentazione di programmi di cooperazione particolarmente significativi, come Med Cooperation, che vedono la partecipazione della Toscana e di altre regioni e la presentazione della Conferenza Europea delle autorità locali per la cooperazione e la pace che si terrà a Venezia il 27 e 28 settembre. . |
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LA REGIONE TOSCANA HA FIRMATO UN PROTOCOLLO D´INTESA ACCORDO CON EQUITALIA SPA PER IL RECUPERO DELLE ENTRATE REGIONALI |
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Firenze, 17 settembre 2008 - «Fino ad oggi la collaborazione con Equitalia spa si è rilevata molto positiva e il protocollo firmato costituisce un ulteriore passo in avanti per un ancora più efficiente sistema di riscossione». Le parole sono dell´assessore al bilancio e alle finanze Giuseppe Bertolucci, dopo che Regione Toscana ed Equitalia spa hanno stretto un nuovo accordo per il recupero di crediti derivanti da tributi, contributi, sanzioni, tariffe e prestazioni non pagate. In particolare Equitalia spa, la società partecipata al 51 per cento dell´Agenzia delle Entrate e per il 49% dall´Inps, sarà coinvolta, attraverso la sua controllata Equitalia Cerit spa, anche nel miglioramento delle procedure che si applicano alla riscossione dei ticket sulle prestazioni sanitarie, oltre che quelle che riguardano le tasse automobilistiche ed altri tributi della Regione. «L´impegno mio e di tutta la giunta – ha ribadito l´assesso! re Bertolucci – è quello di rendere ancora pi&ugr! ave; equ o ed efficace il sistema di riscossione e di recupero delle entrate regionali. In coerenza con quanto fatto finora, ogni euro in più riscosso derivante dalla lotta all´evasione fiscale continuerà a finanziare le politiche di sostegno ad anziani e non autosufficienti della Regione». . |
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TRENTINO ALTO ADIGE: REFERENDUM CONSULTIVO PER I SEI COMUNI DELLA VALLE DI LEDRO |
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Bolzano, 17 settembre 2008 - Gli elettori dei comuni trentini di Bezzecca, Concei, Molina di Ledro, Pieve di Ledro, Tiarno di Sopra e Tiarno di Sotto saranno chiamati alle urne domenica 30 novembre 2008 per un referendum consultivo attraverso il quale dovranno esprimere il proprio parere sulla fusione dei sei comuni in un unico municipio, che si chiamerà Ledro e che avrà come capoluogo l’abitato di Pieve di Ledro. Il referendum è stato indetto ieri dalla Giunta regionale, riunita a Bolzano, come previsto dalla normativa regionale in materia, su richiesta dei sindaci dei comuni interessati ed in conformità con quanto deciso dai rispettivi consigli comunali. I sei municipi avevano già costituito l’Unione dei Comuni della Valle di Ledro. Si voterà, dunque, domenica 30 novembre dalle 8. 00 alle 21. 00. (fm) . |
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FVG: SIGLATI ACCORDI CON SETTE COMUNI |
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Pasian di Prato (Pn), 17 settembre 2008 - L´assessore alla Pianificazione Territoriale, Autonomie Locali e Sicurezza, Federica Seganti, ha siglato, nel Municipio di Pasian di Prato, a nome della Regione Friuli Venezia Giulia, tre accordi quadro con sette Comuni della fascia udinese e della zona collinare, con l´obiettivo di pervenire alla realizzazione di progetti condivisi tra le varie realtà locali. I Comuni interessati erano rappresentati dai sindaci, e sono: Reana del Rojale (Edi Colaone), Povoletto (Alfio Cecutti), Cassacco (Vannes Assaloni), Pagnacco (Paolo Trangoni), Tricesimo (Andrea Mansutti), Martignacco (Franco Namor), e Pasian di Prato (Lorenzo Tosolini). Gli accordi siglati prevedono investimenti complessivi sul territorio per due milioni e 155 mila euro, a fronte di un finanziamento regionale di un milione e 344 mila euro. Il primo accordo che è stato siglato è relativo all´acquisto, da parte del Comune di Reana del Rojale, del fabbricato denominato Casali Battiferro, in località Rizzolo. Si tratta di un manufatto del 1600 realizzato nella tipica architettura rurale friulana, che è stato ristrutturato dalla Soprintendenza dopo il terremoto del 1976, ma si trova in stato di degrado e sarà ora ristrutturato per farne il museo delle rogge e delle acque. Si trova infatti all´intersezione tra le vie d´acqua che confluiscono nel torrente Torre, e interessano un´area che è compresa sui territori comunali di Povoletto, Reana del Rojale e Tricesimo. Questo progetto prevede una spesa di 345 mila euro, di cui 300 mila euro a carico della Regione. Il secondo accordo contempla la costruzione di una palestra accanto alla scuola materna di Plaino, in Comune di Pagnacco, a completamento delle strutture esistenti. Dunque al servizio delle scuole locali e della scuola media consorziale, la quale interessa anche gli alunni dei Comuni di Colloredo di Monte Albano e Moruzzo. La nuova struttura disporrà di 400 posti a sedere, e risponderà anche alle attese delle società sportive di Martignacco e di Pasian di Prato, per l´espletamento, oltre che dell´attività ginnica, anche di quelle agonistiche della pallacanestro e della pallavolo. La spesa prevista è di 1 milione e 150 mila euro, della quale 450 mila euro andranno a carico della Regione. Il terzo accordo è relativo alla creazione del parco comunale dei Prati del Beato Bertrando e dei Prati del Lavia, e in particolare di una ippovia sui territori comunali di Pasian di Prato e di Martignacco, ove esiste un prezioso patrimonio di prati stabili. Il progetto considera l´ipotesi dell´acquisizione di un fabbricato in località Casali Bonavilla, a Pasian di Prato, da adibire a centro didattico di visita e a punto di ristoro. La spesa prevista è di 660 mila euro, della quale la somma di 594 mila euro sarà a carico della Regione. L´assessore Seganti, nell´esprimere compiacimento per la formula individuata dagli enti civici per la realizzazione di opere che saranno messe a disposizione a vantaggio di una più ampia collettività, ha anche colto l´occasione, su richiesta dei sindaci, per parlare degli interventi previsti dalla Regione per garantire la sicurezza dei cittadini attraverso l´installazione di telecamere nei punti sensibili del territorio. La Seganti ha ricordato che per ora l´Amministrazione, in sede di assestamento di bilancio, ha stanziato per questo obiettivo la somma di 12 milioni di euro, stabilendo nel contempo criteri finalizzati alla maggiore diffusione di questi strumenti per la sicurezza dei cittadini sul territorio regionale. . |
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ATTIVITA´ PRODUTTIVE:INCENTIVI ALLE IMPRESE ABRUZZESI PER 4,5 ML |
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Pescara, 17 settembre 2008 - La Giunta regionale ha approvato ieri il programma di utilizzo del fondo unico per gli incentivi alle imprese, per l´anno 2008, nel quale è stata stanziata la somma di ? 4. 508. 129,56 finalizzata ai contributi a favore degli Enti locali territoriali per la costituzione di aree attrezzate per insediamenti artigianali, secondo quanto previsto dal Titolo V della L. R. 60/96, artt. 72 e seguenti. Ai contributi possono accedere le imprese che risultino iscritte all´albo delle imprese artigiane di una delle province della Regione Abruzzo; i Consorzi e alle Società consortili, costituiti tra imprese artigiane, nonché i Consorzi, le Società consortili, le Associazioni temporanee, cui partecipano, oltre alle imprese artigiane, anche imprese industriali di minori dimensioni ed enti pubblici o privati, con le finalità, le condizioni ed i requisiti previsti dall´art. 6 della legge 443/85. Particolari agevolazioni e contributi sono concessi dalla Regione per favorire la nascita di nuove imprese artigiane, privilegiando quelle che, per il tipo di attività e/o per la costituzione in forma societaria, possono concorrere alla formazione di nuove imprenditorialità e all´incremento giovanile dell´occupazione. Il Bando è di prossima pubblicazione sul B. U. R. A. I soggetti interessati aventi diritto possono far pervenire la domanda di ammissione al contributo alla Giunta Regionale - Direzione Attività Produttive, Via Passolanciano, 75 - 65124 Pescara, solo ed esclusivamente a mezzo del servizio postale attraverso lettera raccomandata, entro 20 giorni dalla pubblicazione dell´avviso sul B. U. R. A. Il Titolo V della L. R. 60/96 (Testo unico delle norme che regolano la materia dell´artigianato nella Regione Abruzzo) prevede contributi in conto capitale per le spese di urbanizzazione primaria e la costruzione di centri di servizi di zona destinati agli insediamenti artigianali, in conformità agli strumenti urbanistici vigenti. . |
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CONFINDUSTRIA, FORMAZIONE MANAGERIALE A MATERA CON “NET SUD” |
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Matera, 17 settembre 2008 - Si apre oggi alle ore 10:00, presso la sala meeting dell’Hotel “Palazzo Gattini” - Matera, Piazza Duomo, la “due giorni” di formazione promossa da Conforma - Confindustria Basilicata Formazione, Sfc Sistemi Formativi Confindustria e la Luiss Business School, nell’ambito del progetto “Net Sud”, finalizzato alla promozione dello sviluppo manageriale ed imprenditoriale delle imprese del Mezzogiorno, la cui partecipazione è favorita attraverso gli strumenti messi a disposizione da Fondirigenti, il Fondo Interprofessionale per la formazione dei Dirigenti d’Azienda costituito da Confindustria e Federmanager. Il Progetto, che interesserà 60 dirigenti di azienda delle regioni meridionali, si caratterizza come un’iniziativa di “sistema”, in cui Confindustria svolge un ruolo prioritario come veicolo di diffusione di conoscenza ed innovazione verso le aziende del territorio, sensibilizzando il tessuto produttivo ad una cultura di tipo manageriale e supportando le imprese nell’attivazione di percorsi formativi, in grado di catalizzare ed aggregare la domanda formativa espressa dalle imprese, sia quelle più strutturate che quelle dal dimensionamento più contenuto. “Il Progetto Net Sud – ha dichiarato il Direttore Generale di Confindustria Basilicata, Giuseppe Carriero - rappresenta una risposta, elaborata dal network di sistema Confindustria, alla verità dei numeri che vede il Sud in pesante ritardo rispetto ad altre regioni, sia in termini di presenza industriale, sia in relazione alla domanda di figure manageriali”. “Basti pensare – ha aggiunto Carriero - che gli attuali 8 mila dirigenti impegnati nelle aziende del Mezzogiorno coprono appena il 23,5% del potenziale fabbisogno di figure dirigenziali, stimato attorno alle 34 mila unità. Occorre, pertanto, una grande spinta culturale, che rafforzi il ruolo manageriale quale strumento indispensabile per disegnare una prospettiva aperta per le aziende del Sud, mettendone a valore le potenzialità, coniugandole con le opportunità del mercato”. Nell’occasione, il Direttore Generale ha segnalato anche “l’attivazione del nuovo sito internet di Conforma (www. Conforma. Basilicata. It), ove è possibile consultare l’offerta formativa Conforma, con una sezione specifica dedicata alla formazione manageriale, grazie ad un Accordo di Collaborazione tra Confindustria Basilicata e Luiss Business School, che ha generato un ricco catalogo di interventi formativi interamente destinato ad imprenditori, quadri e manager, in aggiunta all’ormai consolidato impegno nel campo della formazione continua destinata ai lavoratori”. . |
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L’IMPRESA SOCIALE È OPERATIVA |
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Campobasso, 17 settembre 2008 - Prende forma il quadro operativo delle imprese sociali. Con l’iscrizione nel Registro Imprese della Camera di Commercio l’azienda, in possesso dei requisiti richiesti, può qualificarsi come ed usufruire, attraverso tale iscrizione, della limitazione della responsabilità patrimoniale, laddove la struttura organizzativa non preveda già la responsabilità limitata come caratteristica (per esempio le società di persone). L’impresa sociale deve essere costituita con atto pubblico redatto dal notaio e depositato, a cura del notaio o degli amministratori, entro 30 giorni, al Registro Imprese della provincia dove ha sede legale l’impresa. Nel caso di società di capitali e di cooperative, tale termine sarà valido solo ai fini dell’iscrizione nell’apposita sezione delle imprese sociali, fermo restando il termine di 20 giorni previsto dal codice civile per l’iscrizione della società nel registro imprese. Difatti, l’iscrizione dell’impresa sociale nell’apposita sezione è integrativa, nel senso che un’impresa potrà essere iscritta in più sezioni del Registro Imprese (ad esempio sezione ordinaria e sezione imprese sociali). Caratteristiche dell’Impresa sociale La forma giuridica dell´impresa sociale comprende tutte quelle imprese private, comprese le cooperative, in cui l´attività economica d´impresa principale è stabile e ha per oggetto la produzione e lo scambio di beni e servizi di utilità sociale e di interesse generale. Possono quindi acquisire la qualifica: associazioni riconosciute e non, fondazioni, comitati. Società (di persone e di capitali), le cooperative, i consorzi. Enti ecclesiastici ed altri enti e confessioni religiose Le imprese sociali devono comunque mantenere finalità di interesse generale che vengono favorite dal legislatore sul piano civilistico, con la possibilità di potersi organizzare in qualsiasi forma di organizzazione privata e con qualsiasi tipo societario, con la possibilità di formare anche un gruppo. L´importante è che questo tipo di impresa non abbia mai come fine ultimo o principale lo scopo di lucro. Non possono essere considerate imprese sociali gli enti pubblici e quegli enti privati il cui scopo sociale vada a solo vantaggio dei soci e non della generalità dei cittadini. Settori di attività I settori di attività in cui possono operare le imprese sociali sono definiti all´articolo 2 del d. Lgs. 155/06, tra cui vi rientrano: assistenza sociale • assistenza sanitaria e socio sanitaria • educazione • istruzione • tutela ambientale • tutela dei beni culturali • formazione universitaria • formazione extrascolastica • turismo sociale • servizi strumentali alle imprese sociali resi da enti composti in misura superiore al 70% da organizzazioni che esercitano un´impresa sociale. Possono inoltre diventare imprese sociali le organizzazioni che, indipendentemente dall´ambito di attività, svolgono attività di impresa per l´inserimento di lavoratori disabili e svantaggiati se questi costituiscono almeno il 30% del personale. L´attività non deve avere prioritariamente finalità mutualistica, ovvero non può essere rivolta esclusivamente a soci. L´impresa sociale deve soddisfare i seguenti requisiti: • essere costituita con un atto pubblico. • avere una struttura democratica. • destinare utili e avanzi di gestione allo svolgimento dell´attività statutaria o ad incremento del patrimonio, e pertanto non distribuirli, neanche indirettamente. • tenere libro giornale e inventario. • redigere e depositare presso il registro delle imprese un documento che rappresenti lo stato patrimoniale e finanziario dell´impresa. • redigere il bilancio sociale. • coinvolgere lavoratori e destinatari delle attività nella gestione. • avere la maggioranza degli amministratori soci Elenco documenti da depositare al Registro Imprese • Atto costitutivo. I gruppi di imprese sociali sono tenuti a depositare l’accordo di partecipazione al Registro Imprese. • Statuto e ogni successiva modificazione • Documento che rappresenta lo stato patrimoniale e finanziario dell’impresa • Bilancio sociale, limitatamente ai gruppi • Ogni altro atto previsto dalla normativa vigente Tutti i documenti devono essere depositati al Registro delle Imprese competente utilizzando la modulistica ministeriale prevista per gli adempimenti societari e dovranno essere presentati entro trenta giorni dal verificarsi dell’evento oggetto dell’adempimento, in via telematica o su supporto informatico, con firma digitale di un legale rappresentante o, se si tratta di atto costitutivo o modificazioni statutarie, del notaio. Le domande di iscrizione sono assoggettate al pagamento dei relativi diritti di segreteria e all’assolvimento dell’imposta di bollo; gli importi variano secondo il tipo di organizzazione che rivestirà la qualifica di impresa sociale. . |
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BASTOGI SPA: L’ASSEMBLEA STRAORDINARIA APPROVA LA PROPOSTA DI RAGGRUPPAMENTO AZIONI E LE MODIFICHE STATUTARIE ALL’ORDINE DEL GIORNO |
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Milano, 17 settembre 2008 L’assemblea straordinaria degli Azionisti di Bastogi spa, riunitasi il 10 settembre in prima convocazione, ha deliberato l’approvazione dell’operazione di raggruppamento delle azioni della Società nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria ogni 38 azioni ordinarie esistenti, e della conseguente modifica dello statuto sociale. All’esito del raggruppamento il numero di azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale rappresentanti il capitale sociale della Società passerà dalle attuali 675. 928. 572 azioni ordinarie a 17. 787. 594 azioni ordinarie. Le operazioni di raggruppamento saranno avviate entro la metà di ottobre, secondo i tempi e le modalità che saranno concordati con Borsa Italiana spa e di cui sarà data informativa mediante avviso pubblico. Si ricorda che gli Azionisti della Società in possesso di azioni ordinarie non ancora dematerializzate dovranno consegnare le azioni ad un intermediario autorizzato per la loro immissione nel sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione. L’assemblea straordinaria degli Azionisti ha inoltre approvato l’aumento gratuito del capitale sociale da 20. 308. 997,368 euro a 21. 000. 000,00 euro, con conseguente incremento del valore nominale inespresso delle azioni della Società, e l’adeguamento dell’oggetto sociale della Società con relativa modifica degli articoli 5 e 1 dello statuto sociale. Ad esito dell’aumento di capitale - mediante imputazione a capitale sociale di parte delle riserve “Utili a nuovo” - e per effetto dell’operazione di raggruppamento, il capitale sociale della Società sarà pari a 21. 000. 000,00 euro suddiviso in 17. 787. 594 azioni ordinarie prive dell’indicazione del valore nominale. . |
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LAVORO: GIÀ PIÙ DI 600 CURRICULA GIUNTI ALL´EURES PER EURODISNEY PARIGI |
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Palermo, 17 settembre 2008 - La possibilità di un lavoro nel parco divertimenti di Eurodisney Parigi continua ad attrarre i giovani siciliani. Sono quasi 500 – per la precisione 480 – i curricula inviati al servizio Eures dell´assessorato regionale al Lavoro per partecipare alle selezioni per il personale dei servizi del Parco. Il termine è scaduto il 15 settembre, mentre le selezioni saranno effettuate l´1, 2 e 3 ottobre nei locali dell´Eures, in via Imperatore Federico a Palermo, dai funzionari di Eurodisney. I candidati dovranno sostenere un colloquio per dimostrare, tra l´altro, la perfetta conoscenza di una lingua straniera. “Anche stavolta – dice Gianfranco Badami, responsabile del Servizio Eures – le selezioni sono andate molto bene. Dal 2000, Eurodisney si rivolge al servizio Eures della Regione per reperire il personale del Parco. Un segnale di fiducia, ma anche la dimostrazione dell´efficienza del servizio pubblico. Fino a oggi sono stati assunti nel Parco 500 giovani selezionati in Sicilia che hanno dimostrazione di serietà e competenza. Quest´anno sono disponibili un centinaio di posti negli alberghi, nei ristoranti, nei negozi di souvenir. I contratti saranno della durata minima di sei mesi; sono previsti anche contratti a tempo indeterminato. Molti giovani, però, dopo aver acquisito un utile bagaglio di esperienza e aver affinato la conoscenza delle lingue straniere, tornano in Sicilia con maggiori opportunità di trovare qui un lavoro”. Il 25 settembre prossimo, scadrà il termine per la presentazione dei curricula per il dipartimento dello spettacolo. Per la prima volta, saranno due le selezioni in Sicilia: a Palermo, l´8 ottobre, e a Catania, il 10 ottobre. Sono già circa 70 le domande per le selezioni di Palermo e quasi un centinaio per quelle di Catania. “Abbiamo deciso di coinvolgere anche Catania per le selezioni e abbiamo avuto una ottima risposta”, continua Badami. Saranno selezionati giovani che aspirano a interpretare in costume i ruoli dei personaggi Disney più famosi nei parchi Eurodisney di Parigi, a partecipare alle parate nella qualità di ballerini e interpretare i ruoli di principi e principesse. I giovani interessati a candidarsi alle selezioni devono aver compiuto 18 anni di età, devono conoscere in maniera fluente l’inglese o il francese. Tra le altre caratteristiche, è richiesta una statura compresa tra i 137 cm e i 192 cm. Sono particolarmente ricercati candidati di statura compresa tra 137 cm e 159 cm. E’ possibile prendere visione integrale dei bandi nel sito www. Regione. Sicilia. It/lavoro/uffici/eures e inviare il curriculum agli indirizzi eures@regione. Sicilia. It e massimo. Floridia@regione. Sicilia. It. . |
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VENETO, “GPS: GIOVANI PRODUTTORI DI SIGNIFICATI”: LARGO AI PROGETTI GIOVANILI SU CREATIVITA’ PER PRODURRE SIGNIFICATI E VALORI. PROROGATO AL 24 OTTOBRE IL TERMINE PER PRESENTARE IN REGIONE PROGETTI |
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Venezia, 17 settembre 2008 - “Largo ai giovani, alla loro creatività, alla loro voglia ed esigenza di protagonismo. Ricordo, al proposito, che entro il 24 ottobre Comuni, Associazioni del privato sociale e del volontariato, università, ma anche gruppi informali di giovani, potranno fare domanda di contributo alla Regione Veneto inviando un loro progetto di partecipazione al bando sul tema della produzione di significati. E chi più dei giovani cerca i significati veri della vita, che spesso gli adulti hanno perduto?”. Lo afferma Stefano Valdegamberi, in relazione alla prossima scadenza (24 ottobre appunto) del bando regionale dal titolo: “Gps: Giovani Produttori di Significati” che ha avuto 2,5 milioni di euro assegnati complessivamente. La scadenza del bando è stata prorogata di circa un mese da parte della Giunta veneta, proprio per l’interesse suscitato dal bando e per poter contattare più associazioni ed enti possibili, tenuto conto anche delle ferie estive che hanno rallentato i contatti con molti giovani. “Solo facendo spazio alle nuove generazioni - sottolinea l’Assessore - potremo sperare in un futuro per la nostra società. La Regione Veneto sta portando avanti da anni una politica per dare spazio ai giovani veneti, alle tante cose buone che fanno, e non solo agli aspetti negativi diffusi scandalisticamente dai media”. Il bando raccoglie l’esperienza della legge regionale 29/88, una delle prime in Italia a favore dei giovani, e delle più recenti progettualità “Junior”. Dal 2001 la Regione ha finanziato oltre 750 iniziative, erogando contributi per oltre 7,7 milioni di euro. “Questi dati – sottolinea Valdegamberi - rendono bene l’importanza del bando 2008 che da solo assegna 2,5 milioni di euro ed è in particolare dedicato alla creatività giovanile per dare corpo o produrre quei valori che rendono la vita degna di essere vissuta”. Il bando 2008 rientra nell’Accordo di Programma quadro in materia di Politiche giovanili approvato dalla Giunta regionale veneta con due deliberazioni del 2007 e del 2008, che hanno in pratica ridisegnato le politiche giovanili del Veneto. “Sollecito la gioventù veneta – sottolinea – a diventare interlocutrice delle istituzioni, a proporre iniziative che migliorino la società in cui viviamo, a fare rete sul territorio, con altri gruppi e con le istituzioni stesse, per formulare idee imprenditoriali, artistiche, culturali e momenti qualificati di aggregazione”. I progetti dovranno pervenire, redatti sui formulari di cui alla Dgr n. 1975/2008, alla Direzione regionale Servizi Sociali–servizio Famiglia–ufficio Giovani-dorsoduro 3493, 30123 Venezia - entro il 24 ottobre 2008, a pena di esclusione, in forma cartacea, e su supporto informatico all’indirizzo di posta elettronica: giovani@regione. Veneto. It . . |
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C’È PREOCCUPAZIONE PER IL NUOVO SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE ALBERGHIERA. DICHIARAZIONE DEI PRESIDENTI DELLE CATENE ALBERGHIERE E DEGLI ALBERGHI CONFINDUSTRIA, ELENA DAVID E MARIA CARMELA COLAIACOVO. |
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Roma, 17 settembre 2008 - “Siamo molto preoccupati” è quanto hanno dichiarato i Presidenti delle Catene Alberghiere e degli Alberghi del sistema Confindustria, Elena David e Maria Carmela Colaiacovo, riguardo al nuovo decreto sulla classificazione alberghiera che andrà in discussione giovedì 18 alla conferenza stato regioni. Infatti se da un lato registriamo con soddisfazione che, per la prima volta dopo anni, si ha un provvedimento a valenza nazionale che coordina le normative regionali su base unitaria - una buona azione metodologica in attesa di una revisione costituzionale sulle competenze delle regioni - dall’altra certamente non apprezziamo che un documento di valenza tutta “tecnica” non abbia raccolto le indicazioni "tecniche " degli operatori a cui spetta l´onere di gestire le aziende, sostenere lo sviluppo, promuovere l´occupazione e la promozione sui mercati internazionali. Oltre alle numerose criticità tecniche già rilevate, dobbiamo sottolineare che il testo in discussione non tiene conto del ruolo delle imprese come interlocutori attivi: in particolare il sistema delle imprese è escluso dal processo di definizione dei criteri e delle modalità applicative del nuovo “star rating” che pure nasce espressamente per finalità di mercato e commerciali. Una scelta questa che lascia inutilizzato il know how tecnico e la conoscenza del mercato che è propria degli alberghi e che rischia di vuotare d’efficacia l’intero provvedimento. Un primato della politica sulle esigenze dello sviluppo e dell’impresa che non può essere condiviso. "Su questo punto auspichiamo che anche le altre organizzazioni di rappresentanza del settore facciano sentire la loro voce, convinti come siamo che l´industria alberghiera tutta possa e debba svolgere un ruolo attivo per lo sviluppo dell’economia del turismo. ” . |
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TURISMO, TRE CONVEGNI CON SOTTOSEGRETARIO BRAMBILLA A GENOVA, SANREMO E DOLCEACQUA |
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Genova, 17 Settembre 2008 - Rilancio nel segno della qualità, promozione e servizi sempre più integrati con il territorio. Il turismo ligure, in chiusura della stagione estiva, è al centro, in queste settimane, di tre importanti appuntamenti a Genova, Sanremo e Dolceacqua. A questi ultimi due è annunciata fra gli altri relatori, il sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla. L´agenda dell´assessore al Turismo della Regione Liguria Margherita Bozzano si apre con il convegno "Turisti non per caso" di domani, mercoledì 17 settembre, a Palazzo Ducale di Genova, organizzato da Confindustria Genova. Due, invece gli appuntamenti di venerdì 26 settembre, nel Ponente Ligure. In mattinata, al Teatro del Casinò di Sanremo, si svolgerà il convegno promosso da Confcommercio di Imperia e Federalberghi. Oltre al sottosegretario al Turismo Michela Vittoria Brambilla è prevista la partecipazione dei ministri dell´Ambiente e allo Sviluppo Economico Stefania Prestigiacomo e Claudio Scajola. Con questa iniziativa, che sarà ripetuta annualmente, la Città dei Fiori- spiegano gli organizzatori- punta a diventare la "Cernobbio del Turismo", dopo la leadership della cittadina sul lago di Como nel campo degli incontri sull´economia. Sempre venerdì 26 settembre al Castello dei Doria a Dolceacqua, la Regione Liguria sarà presente al convegno sui dieci anni delle Bandiere Arancioni e alla tavola rotonda sul turismo che sarà conclusa dal sottosegretario Brambilla. . |
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NONOSTANTE TUTTO L´IMPRENDITORIA FEMMINILE TOSCANA TIENE IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PACINI |
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Firenze, 17 settembre 2008 - Dopo un quinquennio di crescita la demografia imprenditoriale femminile toscana ha fatto segnare nel corso dei primi sei mesi del 2008 un rallentamento. La crescita rallenta, tuttavia, in confronto con la diminuzione registrata nello stesso periodo dalla compagine imprenditoriale non femminile, il dato non può essere letto in maniera negativa. Questo è il quadro che emerge dall´Osservatorio sull´Imprenditoria Femminile, primo semestre 2008, curato da Unioncamere Toscana, in collaborazione con Regione Toscana, su dati forniti da Infocamere relativi al Registro Imprese delle Camere di Commercio. Commentando questi dati Pierfrancesco Pacini, Presidente di Unioncamere Toscana, ha detto: "L´imprenditoria femminile relativa ai primi sei mesi del 2008 dimostra una sostanziale tenuta rispetto a quella non femminile. Certo, il momento non è facile e i dati registrati lo dimostrano, tuttavia questa crescita, seppur non dinamica come in passato, rappresenta comunque una dato positivo". "L´incremento, seppur lieve, del numero delle amministratrici rispetto ai colleghi maschi per esempio - continua Pacini - conferma che oggi, diversamente da quanto avveniva in passato, le donne che decidono di intraprendere sono sicuramente più motivate ed intenzionate a ricoprire un ruolo di primo piano all´interno dell´impresa. Segno evidente che la compagine femminile dell´imprenditoria toscana, composta da donne altamente qualificate che si fanno strada all´interno degli assetti imprenditoriali, paga ancora nel panorama economico regionale, riuscendo a dare il proprio contributo nel processo di crescita del sistema economico locale". "Occorre - conclude il Presidente di Unioncamere - che anche le Istituzioni facciano la loro parte attraverso azioni di sostegno del talento femminile in modo che i risultati sin qui conseguiti possano migliorare ancora. Per esempio, Unioncamere Toscana da diversi anni è al fianco della Regione Toscana - Settore Tutela dei Consumatori, Politiche di Genere e Promozione delle Pari Opportunità per la realizzazione di iniziative, anche di contenuto innovativo, inserite nell´ambito del programma regionale a favore dell´imprenditoria femminile. Nel marzo 2008 si è conclusa la seconda edizione del progetto pilota di mentoring denominato "Madrefiglia - Mentoring Accompagnamento Donne in Rete E Formazione Imprenditoriale Giovani Leaders Imprenditrici Autonome " realizzata presso la sede dell´Unione Regionale. Il progetto si è distinto dai tradizionali percorsi formativi, perché ha saputo evidenziare quello spirito di solidarietà, tipico delle donne, perfino in un contesto, quello lavorativo, solitamente concorrenziale. L´azione di mentoring consiste infatti in una tecnica di accompagnamento di un´imprenditrice esordiente (Mentee) da parte di un´imprenditrice affermata (Mentor), con l´obiettivo, attraverso un percorso di formazione e di trasferimento di conoscenze ed esperienze, di agevolare lo sviluppo della carriera lavorativa nonché l´accrescimento della cultura di impresa, dalla fase di avvio fino al consolidamento dell´attività". . |
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NUOVI SPORTELLI PER AIUTARE LE IMPRENDITRICI NELL’ACCESSO AL CREDITO |
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Roma, 17 settembre 2008 - Nuovi sportelli gratuiti per agevolare l’accesso al credito dell’imprenditoria laziale femminile. Si chiamano Centri per l’inclusione finanziaria femminile (Ceiff) e sono autentici strumenti per aiutare le donne ad ottenere le migliori condizioni di credito per avviare un’azienda o ampliare la propria attività. Le lavoratrici autonome o aspiranti tali potranno trovare attraverso i Ceiff un nuovo sostegno, totalmente gratuito, per orientarsi nel sistema creditizio e realizzare così la propria idea imprenditoriale in ogni settore: dal commercio all’artigianato, dai servizi, al turismo all’agroalimentare. L’iniziativa, promossa dalla Direzione Regionale Istruzione Formazione e Diritto allo Studio della Regione Lazio e da Bic Lazio (la società regionale per la creazione e lo sviluppo delle piccole e medie imprese locali), è stata attivata nelle 5 province della regione e prevede per il Lazio Nord tre sportelli di riferimento: Civitavecchia, Viterbo e Rieti. Qui le donne che vorranno aprire o sviluppare un’impresa nei comuni delle province del Lazio Nord potranno incontrare professionisti qualificati in grado di suggerire occasioni e fonti di finanziamento idonee alle loro esigenze, ma anche trovare informazioni e supporto adeguato per il business plan e per individuare le opportunità economiche più vantaggiose per la propria azienda. Un segmento, quello dell’imprenditoria femminile, che grazie agli interventi mirati della Regione sta crescendo: secondo recenti indagini statistiche, il Lazio è la regione italiana con più alto tasso di incremento di imprese femminili, aumentate negli ultimi due anni del 5,2 per cento. Nel Lazio oggi operano circa 105 mila imprese gestite da donne, pari a circa il 6 per cento del totale delle imprese femminili di tutta Italia. Per info: www. Economiafemminile. Net Nell´area Lazio-nord, i Ceiff si trovano presso: Bic Lazio - Incubatore di Civitavecchia via Antonio da Sangallo, snc (ex caserma Stegher) - 00053 Civitavecchia (Roma); Bic Lazio - Centro per la Promozione dell´Imprenditorialità di Viterbo c/o Cefas Villa Tedeschi - Viale Trieste, 127 - 01100 Viterbo; Bic Lazio - Incubatore di Rieti via dell´Elettronica, snc - 02100 Rieti; Per eventuali appuntamenti si prega di contattare telefonicamente Twin Sparks S. R. L. Tel. 06. 97994232 cell. 331 6457 458 Oppure, tramite email, all’indirizzo segreteria@twinsparks. It; . |
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CASE DI ACCOGLIENZA E CENTRI ANTIVIOLENZA IN SARDEGNA, APPROVATE LE LINEE GUIDA |
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Cagliari, 17 Settembre 2008 - Un passo avanti per la tutela delle donne che subiscono violenza e per i loro bambini. Dopo l´approvazione, nel 2007, della legge che istituisce le norme per l’istituzione di Centri antiviolenza e le Case di accoglienza per le donne vittime di abusi e maltrattamenti, la Giunta regionale ha approvato in via preliminare le linee guida per la loro organizzazione e il loro funzionamento. Con lo stesso provvedimento la Regione programma di finanziare nel prossimo biennio fino a 4 case di accoglienza (comprese quelle di Sassari e Nuoro già operanti) e fino a 8 centri, uno per ogni Provincia. Le linee guida, sottoposte all´attenzione delle istituzioni e degli organismo del privato sociale interessate, definiscono le funzioni delle Case di accoglienza e dei Centri antiviolenza, i loro requisiti minimi, i servizi e le prestazioni erogabili e i requisiti del personale. È inoltre prevista la costituzione di una rete regionale e sono individuati i criteri e le priorità per la concessione dei contributi. Nel febbraio del 2008 la Giunta aveva stanziato un finanziamento per le Case di Accoglienza pubbliche (gestite direttamente dai Comuni o in affidamento esterno ad altri soggetti) pari a 950. 000 euro, di cui 500. 000 a favore delle due strutture già attive a Sassari e a Nuoro, e altri 450. 000 a favore di quelle di nuova istituzione. Per il finanziamento dei Centri antiviolenza la Giunta ha previsto invece la somma di 250 mila euro. Complessivamente sono stati stanziati 1. 200. 000 euro. . |
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SARDEGNA: APPROVATI I REQUISITI PER I NIDI E LE STRUTTURE DI SERVIZIO ALL´INFANZIA |
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Cagliari, 17 Settembre 2008 - La Giunta ha approvato ieri i requisiti necessari per ottenere l´autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi educativi per la prima infanzia. "Negli ultimi due anni - ha ricordato l´assessore Dirindin - la Regione ha destinato 24 milioni di euro alla realizzazione di nidi e micronidi, con l´obiettivo, in particolare, di migliorare la diffusione dei servizi per la prima infanzia su tutto il territorio regionale, incrementare il numero di bambini che usufruiscono dei servizi, migliorare la qualità degli ambienti, sostenere le famiglie nella cura dei figli e nelle scelte educative. I requisiti organizzativi e funzionali sono stati definiti sulla base di principi di flessibilità organizzativa, di rispondenza alle esigenze delle famiglie, di crescita educativa del bambino, di valorizzazione dell´auto -organizzazione delle famiglie". Nel documento proposto dall´assessorato vengono disciplinati servizi innovativi - quali la mamma accogliente e l´educatore familiare - microstrutture, quali i micronidi e le sezioni sperimentali, per tener conto di comunità in cui sono pochi i bambini presenti. Tra le tipologie rientrano : i nidi d´infanzia • i micronidi • i nidi e i micronidi aziendali • le sezioni primavera • i servizi in contesto domiciliare • lo spazio bambini • le ludoteche e i centri per bambini e genitori. Tra i requisiti prescritti per ogni tipologia, la corretta organizzazione degli spazi interni ed esterni (con la scelta degli arredi, dei materiali e l´individuazione dei giochi) e precise indicazioni sul personale impiegato (qualificato e numericamente adeguato). Tra le novità, i servizi educativi in contesto domiciliare: la mamma accogliente è un servizio effettuato da una mamma che accoglie fino ad un massimo di tre bambini (di norma anche il proprio) di età compresa fra tre mesi e tre anni. Il ruolo di mamma accogliente è svolto da persone in possesso di titolo specifico previsto per il ruolo di educatore di nidi d´infanzia. Qualora non sia in possesso di un titolo di studio adeguato è obbligatoria la frequenza di un percorso di sensibilizzazione e formazione di almeno 40 ore (comprensivo del tirocinio). L´educatore familiare è un operatore - con titolo specifico previsto per il ruolo di educatore dei nidi d´infanzia - che accudisce fino ad un massimo di tre bambini (da tre mesi fino a tre anni di età). Entrambi possono svolgere il servizio nella propria abitazione, nell´abitazione delle famiglie interessate, in un luogo appositamente attrezzato messo a disposizione dal Comune, da altri enti pubblici e istituzioni religiose. Le famiglie possono accedere al servizio, di norma, attraverso cooperative sociali o associazioni di famiglie che individuano e propongono abitazioni con i requisiti previsti, assicurano il supporto tecnico e amministrativo, il coordinamento, la continuità del servizio, promuovono la formazione in collaborazione con il Comune e assicurano un tirocinio pratico in un nido d´infanzia, un micronido o una sezione sperimentale. Le famiglie possono, comunque, stabilire direttamente regolari rapporti di lavoro privato con la mamma o l´educatore in possesso dei requisiti richiesti. . |
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SEMINARIO A UDINE SU MALTRATTAMENTI A MINORI |
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Trieste, 17 settembre 2008 - Sabato prossimo, 20 settembre, presso l´Auditorium della sede regionale di Udine (via Sabbadini n. 31) dalle 09. 30 al tardo pomeriggio si terrà il seminario "I Minori di età: maltrattamento e abuso. Situazione psicologica delle vittime e relazione d´aiuto" rivolto ai tutori legali volontari dei minori ma anche agli assistenti sociali, agli avvocati, agli insegnanti, ai medici pediatri e agli psicologi. Lo scopo della giornata formativa è affrontare complessivamente il tema sul piano teorico, ma anche attraverso la presentazione di alcuni esempi racchiusi in filmati, e vuol essere un contributo per sensibilizzare la società civile particolarmente attenta al mondo dei bambini e degli adolescenti. Saranno affrontati argomenti quali la relazione e la comunicazione con il minore vittima di abuso o maltrattamento, la situazione psicologica delle vittime, l´organizzazione e le modalità di azione dei servizi sociali che assistono i minori di età in questa particolare tragica situazione. Interverranno al seminario Marinella Malacrea neuropsichiatria infantile e psicoterapeuta della famiglia, Guglielmo Spadetto psicologo, psicoterapeuta e pedagogista, Carlo Beraldo assistente sociale, sociologo e direttore Irsses. La partecipazione è gratuita. L´iscrizione può essere comunicata via posta elettronica o fax al servizio di supporto all´attività di tutela dei minori di Trieste ai seguenti indirizzi: tutoreminori. Ts@regione. Fvg. It; fax: 040-3773124. . |
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